Intervista ad Antonio Salvati sul libro "L'Africa non uccide più. Il percorso di un intero continente per l'abolizione della pena di morte" (Infinito Edizioni)

Radio radicale parliamo oggi di un libero l'Africa non uccide più il percorso di un intero continente per l'abolizione della pena di morte
Lo ha scritto Antonio Salvati che un insegnante che si occupa da anni di tematiche sociali e penali e ha scritto questo libro per Infinito edizioni non lo abbiamo in collegamento buona sera Antonio bentornato radio radicale
Grazie buonasera a voi anche a tutti gli ascoltatori in collegamento con noi Elisabetta Zamparutti la conoscete componente del comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa per conto dell'Italia e tesoriera di Nessuno tocchi Caino buona sera Elisabetta bentornato contatori
Allora l'Africa si legge nella prefazione del tuo libero non è solo sinonimo di miseria e arretratezza del continente cambiato è diventato la terra delle mille opportunità e sta dando un contributo notevole al percorso abolizionista della pena di morte raccontaci tutto Antonio
Beh ho scritto questo libro per dare conto della panorama molto confortante rispetto all'applicazione delle volte nel continente africano
Sono diversi anni che rimane anche grazie all'impegno di tante associazioni come Sant'Egidio Nessuno tocchi Caino e annessi
Che altri che ammonterebbe assai positivo si riducono in termini assoluti le esecuzioni capitale condanne a morte sappiamo che non ripeto agli ascoltatori ma sarebbe radio radicale questi dati fanno abbastanza
Spesso ripetuti la pena di morte continua a essere un problema quattrini esclusivamente asiatico buona parte per non dire la quasi totalità delle esecuzioni avvengono in perché anche ATC quindi il libro vuole dar conto del contributo notevole al percorso abolizionista compiuto dall'Africa
Che da cupa configurando un po'come il secondo continente dopo l'Europa con la strada dell'abolizione della pena capitale
Il libro vuole perenne una mappa completa in cui ha tracciato palle cammino paese per paese
Il lettore può trovarvi molte notizie che analisi sullo stato della morte del continente dico anche grazie alle tante notizie che quotidianamente pubblica scritto Nessuno tocchi Caino dal quale può anche parecchio attinto
E quindi appunto dar conto di questa realtà Baba tanta importante il canto di questo libro e anche dar conto dell'impegno contro la pena di morte
Della comunità anche Diego illustrandone nel dettaglio le ragioni e descrivendone le situazioni particolari
è un impegno che tra l'altro che vede coinvolto da oltre vent'anni che non accanto parte dall'Africa dalle sue ferite ebbe i suoi problemi ma anche e soprattutto dal suo umane primo e aggiungo che è convinzione comune a tante Giglio che l'Africa decisiva in questa battaglia di civiltà e di umanità proprio per i contenuti dell'umanesimo africani e costretti lungo tutta la sua storia colpi importanti per la cultura mondiale e aggiungo le recenti positiva evoluzione in questa battaglia
Anche la coraggiosa scelta di alcuni governi africani tra l'altro alcuni alla a larga maggioranza musulmana
Molto strano qualora l'apporto dell'Africa può dare in termini di civiltà al nostro tempo
Antonio Mario Giro nell'introduzione al tuo libro dice la pena capitale almeno quella giuridica e legalizzata non fa parte della tradizione africana
McCain è certo è quello che dicevo appunto
La pratica non è soltanto il continente dei colpi di Stato della povertà ripeto l'Aprica può dare un grosso contributo ridato proprio per la sua e nel suo bagaglio culturale umani che Abbado all'umanismo anche ripeto qui chiudono tutte considerazioni non tanto conosciute in Europa
E vorrei anche aggiungere che non applica la giustizia non è mai cada qui dico a livello generale non non dico a livello particolare non è mai stata concepita Devon del modello della corrispettivi ITA
O si vuole della bilancia
Noi purtroppo in Europa e purtroppo anche in cui negli ultimi tempi io penso al come delle concerie daranno inflazionati ottemperare dato dovrà tutto alla condizione dei nostri detenuti noi abbiamo continuiamo a pensare che al negativo debba Convertible negativo non comprendendo che questo modo di concede la giustizia il più potente moltiplicatore della violenza nella storia umana
E ecco perché ripeto la l'Aprica può riferire in questa battaglia di forte umanità
L'attuale rivendicazione di figurette interno nelle nostre società
Troppo spesso è incentrata dato un'idea dell'eliminazione dei con uno che finché nidificano la minaccia al nostro vivere al nostro bene per su questo potremmo fare una valanga di tempi ma consiglierei anche nell'attualità
Del nostro Paese su tutta la mia idea di giustizia ed equità diffondendo e che devo dire mi preme dirlo anche grazie a voi un al vostro impegno nelle carceri cerchiamo di dare un contributo veramente di umanità perché vede fare una battaglia contro la pena di morte anche nei paesi abolizione infinito intanto
Tanto modesto crack attorno a buon ritmo che porta all'interesse per la vita altrui
O addirittura al decidere le linee nell'altro io penso anche al linguaggio che esperto alcuni minuti hanno adottato rispetto ai detenuti rispetto ai temi del carcere quindi in questo centonove lo dico io lo dico perché tante volte mi capita di girare per le scuole parlare di pena di morte
E mi capita di dire guardate che parlare di rango aperti unifica considerare temi come la giustizia come la vendetta ma anche venire un clima che chiede vendetta più che giustizia
è questo no sì questo credo Elisabetta Zamparutti credo che sia essenziale scrive tante cose interessanti mi ha colpito molto
Questa frase di Antonio salvati nel suo l'africano uccide più in Africa l'abolizione della pena capitale associata alla ricerca di una vera giustizia non vendicativa ma riabilitativa credo che siano molto importante anche per la tradizione radicale
Io non voglio ringraziare davvero Antonio salvati per avere scritto questo libro per noi un libro importante perché giustamente lui richiama l'attenzione anche del movimento abolizionista sulla prende africano che è davvero impressionante io voglio ricordare il contributo che l'Africa ha dato anche alla battaglia per la moratoria universale delle esecuzioni
Capitali quando nel due mila e sette in quella spazi in cui ci trovammo di fronte a un governo italiano esitante e soprattutto perché era consegnato nelle mani dei un'Unione Europea che attraverso diciamo il gioco del vetro
Bastava un Paese che ponete un obiezione al deposito della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali in assemblea generale Intini bloccata questa iniziativa dalla portata
Storica oltre che politica
A enorme come poi di fatto è stato quando e finalmente stata depositata
Ed approvata secondo le nostre previsioni in quella fase l'idea di Nessuno tocchi Caino di creare una coalizione mondiale quindi al di fuori anche dell'Unione Europea
Con il coinvolgimento e ricordiamo ruolo da protagonista che hanno avuto tutta una serie di Paesi dal Gabon al Ruanda
Su questa battaglia in Assemblea generale in realtà aiutato la comunità internazionale a liberarsi di questo retaggio davvero del passato che la pena di morte secondo quella che giustamente ricorda anche Antonio è una concezione della giustizia
Fondamentalmente di segno diverso rispetto alla nostra noi abbiamo sempre detto che la pena di morte il in Africa
è è stato un portato del colonialismo cioè le purché le hanno portate i i pavesi colonizzatori perché una pozzetto completamente liberatorio di quella parte storica avviene ed è avvenuto anche attraverso la liberazione appunto delle dei Papi poi lì
E io penso che l'Africa cuffia il continente più antico o ma anche il più giovane non solo in termini anagrafici perché effettivamente il continente dove la popolazione a a un tasso di natalità ma anche una componente molto molto giovane il e il un un continente in questo senso più giovane è il continente dove noi abbiamo visto comunque consumarsi anche la storia millenaria Ghini Caino e Abele nell'attuale
Espressioni se vogliamo più più coerente noi porzioni nonna ricordare e lo ricordo anche per quanto riguarda appunto questa concezione non retributiva ma semmai riparativa riabilitativa della giustizia il caso del Ruanda dove quel genocidio terribile che sterminò quasi un terzo della popolazione di di quel Paese portò il suo presidente Paul Kagame a decidere che nel momento in cui la fase del genocidio si era conclusa e occorreva comunque dare anche una risposta di giustizia
A chi aveva subito le conseguenze di quelle genocidio innanzitutto ad abolire la pena di morte perché era chiaro che se posta è stata mantenuta quella pena significava terminare parte
Di di di chi era sopravvissuto al anche noi ciglio
Ma in Ruanda additive anche in quanto tutti furono anche reazioni contrarie da parte della comunità internazionale anche di organizzazioni internazionali che si occupano di diritti umani
E quando si decide per cercare di far fronte ad una situazione
Difficile per novità immaginare cercare appunto di riportare giustizia in un Paese dilaniato da quel terribile genocidio di bene si erano resi conto con uno potevano pare secondo i parametri degli standard cosiddetti occidentali no del del Progetto
Con più gradi di giudizio hanno provato una soluzione nel recupero di una tradizione che è quello che contatori di radio radicale
Ce ne sono ben a conoscenza della il cosiddetto Progetto Caccia sano attacca vuol dire Prato
Ed era il prato in cui la comunità Firino Mivar per mettere a confronto sostanzialmente vittima e carnefice nel tentativo attraverso il dialogo attraverso il confronto
Attraverso un anche condivisione collettiva del dell'accaduto di di riparare a a quanto era Successo attraverso una forma di riconciliazione che aiutato il Paese a a ripartire e che andare una possibile penso di di giustizia alle alle vittime di quella che non fu genocidio quindi in questo intento per me il Ruanda continua ad essere pressione più chiara più più due evidenze anche di quello che racconta nel suo libro spiega nel suo libro così bene Antonio Salvati che è vero che si sofferma e descrive non sono il trenta incorso in un continente ma anche la situazione locuzione che cioè paese per paese senza però dimenticare anche senza dimenticare la dimensione internazionale no con anche la citazione per esempio delle prese di posizione da parte della commissione africana
Per i diritti umani e dei popoli che pure a livello continentale a alimentato anche attraverso il richiamo alla alla moratoria CUP MIP via terrà a andare verso l'abolizione come abbia sostenuto questo
Questo processo a livello a livello continentale e non dimentica Antonio anche di raccontare il leader scrivere il contributo che l'Africa i Paesi del continente africano hanno dato a rafforzamento nel corso degli anni ormai parliamo di oltre un decennio se pensiamo che la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali sia stata provata per la prima volta nel due mila sette e l'ultimo pronunciamento c'è stato nel due mila diciotto no
E lui effettivamente mette a confronto anche i dati sulle posizioni di vuoto
Dalla vuol dire sette al due mila e diciotto dei cinquantaquattro Paesi del continente africano ed è impressionante il ricambio no di posizione in circa un un un decennio perché per esempio i voti a favore che nel due mila sette erano quindici nel due mila di Kyoto sono passati a ventisette siamo quasi raddoppiati
Così come i contrari dagli undici del due mila sette sono passati Ali sono cinque
Del del due mila e diciotto ovviamente in questo modo erodendo anche il numero dei paesi attenzioni sfida questo dato semplificate qui contributo ripeto che questo continente sta dando al processo abolizionista in corso nel mondo dimostra anche come in questo penso sia giovane Nobel se poi pensiamo magari a un presidente degli Stati Uniti che si trova a River riproporre no alla ripresa delle esecuzioni capitali sul Piano federale anche secondo me in questo senso ponendo il Fini
A contro quello che il volere della stessa opinione pubblica il trenta e degli degli Stati Uniti che che guardiamo il numero di esecuzioni di condanne a morte di detenuti nel braccio della morte tessera poi parlare del numero di stati della federazione americana che continuano a decidere di ad introdurre moratoria pensiamo alla California o ad abolirla Camogli guancia Iraq che pone il consenso antistorico secondo me anche antidemocratico rispetto a al volere al sentire del dell'intero paese perché ormai effettivamente la pena di morte è un ferro vecchio del passato ma ripeto dall'Africa anche grazie a questo libro di Antonio Salvati chi può comprendere l'importanza e quanto noi possiamo imparare anche dall'Africa rispetto a un senso di giustizia che stia non vendicativa attinto favore riparativa i che che da quel continente che arriva in questo senso
Come Nessuno tocchi Caino noi stiamo anche riflettendo no su come a partire dall'abolizione della pena di morte a partire anche da alcuni casi di che si sono manifestati nel continente africano
E porta anche arrivare a pensare ad una società che oltre che lettere libera dalla pena di morte sia libera anche dalla dal carcere perché effettivamente l'Africa
Sita dei venti di una possibile giustizia
Dica motivare tali da l'impostazione propria dei sistemi penali di dei dei dei nostri dei nostri paesi che per quanto si voglia cercare di capire che il carcere deve recuperare il carcere deve rieducare ai per quello che è il carcere
Questo non è finita uno con tattoo punitivo
Chiede preminente prevaricante il suo ogni altra finalità che cura magari nelle carte fondative dei nostri paesi scriviamo ma che poi per come è concepito non riusciamo non vogliamo praticare quindi forte l'Africa Battista valletta ma guardata anche per cercare
Di trovare soluzioni diversi diverte nel rispetto all'intero sistema della giustizia una giustizia che un domani possa anche Liberati proprio di tutto l'impianto carcerario detentivo
Con anche le conseguenze di cui parlava prima Antonio che poi porta magari anche ad un linguaggio no ad una eccessiva enfatizzazione ma non è solo un'enfatizzazione verbale perché poi si traduce anche in
Forme detentive inumani e degradanti che vanno appunto al di là
E oltre a quelli che sono i principi fondativi di delle costituzioni nazionali ma ormai anche internazionali
A proposito di giustizia è particolarmente importante il mese di agosto adesso poi con Elisabetta ci dice qualcosa di cosa avviene a Ferragosto ma cosa sta avvenendo in questi giorni Colle Caccini prima però chiederei ancora in ultimo da Antonio Salvati solo un anno fa agosto due mila diciotto
Un importante ne parli tu modificano parliamo dell'articolo ventidue sessantasette del Catechismo della Chiesa cattolica sulla pena di morte cosa ha scritto cosa ha voluto papa Francesco
Ma Papa Francesco in maniera abbastanza chiara ha voluto mica può riprendere un concerto legato appunto alla contratto della cultura dello scarto
Quanto tempo apportato una modifica che noi abbiamo ritenuto estremamente importante non perché la Chiesa cattolica negli anni precedenti
Sì forse protratta a questo impegno
Potremmo pare moltissimi esempi di quanto la chiesa cattolica sia particolarmente impegnata appunto anche ai convenuti interventi dei dei pontefici quindi sì diciamo che papa Francesco che stretto frequentemente ma anche Giovanni Paolo secondo anche Ratzinger si erano espressi
Più volte poi diciamo che papa Francesco
Che il prezzo anche dinanzi al Congresso suscitando come tanti ricordano un grosso clamore creando anche crisi di coscienza molti parlamentari statunitense
In particolar modo abbiamo da appunto questa modifica perché ripeto e anche un modo per invitare i cristiani comunque siano impegnati a prendersi cura della vita delle persone
Anche dei condannati perché
Come rispettiamo la vita in tutte le sue forme corti dobbiamo credere anche che la linea del condannato un cuore valore
Del resto il Papa dice chi siamo noi per giudicare quanta vita e arrivate quanto vale una nazione che abolisce conto della pena capitale e una nazione che non ha posto limiti al futuro che da ai propri cittadini un segnale di speranza è il segnale di papa Francesco nulla è già scritto nulla e irreversibile
E e molto importante ritornando al discorso che faceva Elisabetta che gli africani sentono un grande bisogno di promuovere i loro diritti umani malgrado i problemi endemici legati alla povertà crescente la notevole
Stabilità politica accompagnata spesso da un eccesso di violenza
Anzitutto viluppo alla guerra tuttavia l'abolizione della morte è di sicuro un traguardo alla portata dei governi della delle società civile africani
Con sembrare una modesta riforma MB dalle enormi difficoltà nel continente ma un valore simbolico con il quale l'Africa riesce a fermare la sua audizione ai valori universale
Questo motivo molte più di ogni altro spiega il recente successore l'abolizione della pena capitale in questo continente ma e o ma un po'di tempo propone vorrei anche direi che è molto importante anche valorizzare la complementarietà tra Europa e Africa e qui penso a quella visione l'importante è che del primo presidente del Peregalli dell'ente
Indipendente tengono che parlò di e ora Africa o l'avvento che
Non l'Europa non può continuare a rinchiuderci in una corretta dei trasporti
è importante che di Luppino una perenne relazioni ideato proprio per la domanda che proviene per provocare dall'Africa
Ecco perché
è molto importante rapportare questi legami e e io io va benissimo anche dell'impegno di Nessuno tocchi Caino soprattutto anche in Egitto che poi si potrebbe parlare anche di questo Paese dove purtroppo il problema dell'applicazione morte drammatico
Altra facciano dell'Africa di cui parliamo Raffaele Elisabetta qualcosa su questo e poi cosa succede adesso a Ferragosto
Ma sicuramente ha ragione Antonio a a ricordare la visione dell'Eura applicati è appartenuta anche a Marco Marco Pannella nella noi integrazione nella ricerca di relazioni che ci si può rafforzare reciprocamente e migliorare anche reciprocamente ora e siamo impegnati anche con il Progetto contenere la pena di morte in tempo di guerra al terrorismo proprio i miei cittadini Somaglia in Tunisia a Paesi dalla situazione divertita
Con la pena di morte praticate in Egitto seppure in maniera contenuta ultimamente per quanto riguarda e le pronunce delle Corte militari Jelloun Polverini puro abbiamo registrato anche in in in Somalia
Diverso è il caso della Tunisia alla pena di morte al mattino la pratica dove comunque
Il terrorismo ha portato anche ad un aumento del numero delle condanne a morte in questo per dire che rimane l'importanza anche nei momenti di emergenza come sicuramente questo nuovo quelli legati al terrorismo di non applicare mai
Allo stato di diritto ma mai combattere il terrorismo ora nulla piena affermazione
Dello stato di diritto in questo aspetto continua l'attenzione anche del Partito Radicale sulla situazione delle carceri con queste liti input che faremo nel periodo di Ferragosto dall'quindi calze di tirare il diciassette Agosto ove egli rimane come anche riprendendo concetti espressi da Antonioli impegno di Nessuno tocchi Caino con i laboratori che sono partiti nelle edizioni di alta sicurezza di alcune carceri italiane che chiamano Pepe contrattista M che hanno una campi prepara o le per direi che bisogna etere speranza contro l'avere speranza cioè il cambiamento parte
Innanzitutto annui
Ed è un laboratorio ok conduciamo con sostanzialmente molte delle persone condannate a quella Bena che papa Francesco ha giustamente definito una pena di morte nascosta
Latina fino alla morte che in Italia l'erba non ostativo
Ripeto contrattare meritata anche se vogliamo una delle cinque Milletti e affatto esplodere di ricordi
Quella splendida
Più intensa della Corte europea per i diritti dell'uomo che il tredici giugno aperta pubblicato RAI Michele largo in quinta viola verso l'Italia con la condanna dell'Italia per violazione dell'articolo tre
Cioè voglio chiese stanziamenti inumani e degradanti
Proprio sulla per durare nel nostro ordinamento di questa Burma Beninati morte nascosta appunto ora aspettiamo la sentenza della Corte costituzionale che prevediamo andrà ad ottobre poi ci sarà il congresso di Nessuno tocchi Caino indicativamente verso il venti dicembre sempre nel carcere di Opera
A Mila no speak contrattare la quindi vale per ciascuno di noi ma vale anche per detenuti per le carceri per il lavoro che bisogna continuare a fare
Per migliorare sotto il profilo della tutela dei diritti umani sono sono profilo dello stato di diritto rispetto al quale molto c'è ancora da fare ma occorre innanzitutto lavorare tutti inviamo noi su come ci comportiamo noi su come anche magari non realizziamo negativamente a tanta negatività Hui accettiamo ma continuiamo a cercare di esprimere sempre la parte migliore in cui noi
Chiaro grazie buon lavoro Elisabetta Zamparutti e componente del comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa per conto dell'Italia il tesoriere di Nessuno tocchi Caino presto e buon lavoro ancora Elisabetta grazie in bocca al lupo ad Antonio Sant'a Salvati ha scritto l'Africa non uccide più un percorso di un intero continente per l'abolizione della pena di morte grazie per essere stato a radio radicale invoca Lupo per il libro
Grazie a voi e grazie per il lavoro che conduce per
A presto un proseguimento dell'ascolto dei programmi di Radio Radicale