La mozione di Fratelli d'Italia sulle telecomunicazioni: intervista al primo firmatario Alessio Butti

Radio radicale siamo con l'onorevole Alessio Butti di Fratelli d'Italia per parlare di una mozione sorelle sulle TLC che è stata presentata oggi qui a Montecitorio con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni lei è primo firmatario di questa mozione che invita comunque il governo
A muoversi in questo settore che è un settore strategico allora il problema è quello della de la particolarità del caso italiano la situazione di open fibre e soprattutto delle successive
Aste che ci sono state sulle sul sul cinque leggi è una questione molto delicata che riguarda anche la sovranità economica del nostro Paese che cosa chiedete
Beh innanzitutto sono quattro gli impegni che noi rivolgiamo al governo
Partendo dalla necessità di dare seguito a quello che è stato l'emendamento presentato lo scorso anno alla decreto fiscale Senato e che seppur con numerose lacune rappresentava la politica del governo cioè quello di procedere per una rete unica a non integrata verticalmente
E che è poi quello che chiede anche l'Europa con il suo Codice delle comunicazione dopo quel emendamento è stato inserito nel decreto fiscale c'è stato il silenzio totale più assordante e questo non è più possibile
Non è possibile perché l'indice tesi che misura il grado di digitalizzazione dei paesi che ha relegato in Italia al ventiquattresimo posto in Europa sul ventotto
Non è possibile perché come giustamente ha citato abbiamo una situazione di incertezza in cui opera ok fai perché lo ricordiamo il cinquanta per cento nel cinquanta per cento Cassa depositi e prestiti
E perché siamo pronti fatiche il combinato disposto tra la situazioni di incertezza di Opel punk
E
La situazione è critica dell'incumbent quindi di tele con che ha esuberi chi ha crisi finanziarie che perde un miliardo di fatturato all'anno ossa mettere le telecomunicazioni nelle mani degli stranieri
Ecco lei pensa che questo immobilismo è dovuto anche al timore di provocare altri danni ha nei confronti di Tim
Io credo proprio di sì per il semplice fatto che
Certamente Tim è stata guidata da qualche avventuriero insomma negli ultimi anni che ha pensato più al proprio compenso le proprie Stocco ciò che non evidentemente al bene dell'azienda altrimenti non sarebbe in questa situazione finanziariamente direi molto molto critica sta di fatto che comunque è l'ex monopolista e quindi contigui ma occorrerà discutere
Sì chi è che si occupa di questo tema al ministero dello sviluppo dello sviluppo economico che questo tipo di di delega e volevo sapere se avevate avviato già un dialogo su questo per cercare di capire che cosa può fare il governo
Il passato purtroppo era il ministro Di Maio dico purtroppo perché a tutti gli atti di sindacato ispettivo che il gruppo di Fratelli d'Italia presentato nelle singole Commissioni non ha mai sostanzialmente risposto questo ci infastidisce perché non possiamo consentire che trattative di questo peso di questa importanza vengono gestite inganno gestite da una ristretta oligarchia di persone questo non è francamente pensate oltretutto Di Maio come ministro dello sviluppo economico che era anche a capo del comitato per il boom cioè per la banda ultralarga che è quello che dovrebbe occuparsi della copertura del segnale in tutt'Italia cosa che non sta facendo a noi non interessa a vere onestamente rapporti con il funzionario mi interessa una risposta politica quindi adesso il ministro è Patronelli c'è peraltro un ministro che dell'innovazione tecnologica che sempre dei Cinquestelle quindi vedremo di affrontare
Con loro una questione
Nelle nell'illustrazione degli obiettivi programmatici delle del Governo la ministro del Movimento cinque Stelle in via detto nulla su questo
Ha detto assai poco
E comunque sia a sostanzialmente ripreso quello che già aveva ribadito il ministro Di Maio
Il problema vero che nell'arco di un anno non è accaduto nulla e noi abbiamo anche l'emergenza dell'implementazione del cinque g non dobbiamo dimenticare che se il settore delle telecomunicazioni
Versa in questo pragmatico momento finanziario anche perché qualche anno fa gli operatori hanno pagato profumatamente
Alla le frequenze all'asta del del del Governo all'asta dello Stato sei miliardi circa mezzo sei mila cinquecento milioni
Per cui è evidente che qualche risposta bisognerà dare anche perché le industrie quattro con l'industria quattro punto zero e con la quarta rivoluzione industriale devono avere delle risposte
Ultima questione che non riguarda questo tema ma il bonus TV volevo sapere cosa ne pensa del fatto che insomma dal due mila e venti dovremmo cambiare tutti televisore cinquanta euro
Dunque io credo che su questo bisognerebbe tornare indietro di qualche anno quando sicuramente lei ma anche i vostri
Ascoltatori ricorderanno quando ci fu lo switch-off dall'analogico al digitale quando il centrodestra nella legge centododici due mila quattro meglio conosciuta come legge Gasparri
Cercò di aiutare di finanziare l'acquisto dei decoder per il passaggio al digitale fumo subissati di critiche pesantissime se non avessimo fatto così oggi non avremmo il digitale
Quindi è probabile che essendoci un cretino un gradino ulteriore da salire nell'ambito del digitale probabile che anche i futuri televisori dovranno adeguarsi ci dovranno essere dei decoder noi chiediamo al governo di assecondare proprio di accompagnare però questo passaggio così come facciamo noi a partire dalle famiglie meno abbienti dagli anziani che ovviamente non hanno soldi per poter la stare al passo con l'evoluzione tecnologica
La ringraziamo te la sua disponibilità la ringrazio Alessio Butti di di Fratelli d'Italia