40 anni fa il Caso D'Urso: chi e perché lo voleva morto, chi e come riuscì a salvarlo

Qui BR ha detto l'anonimo telefonista abbiamo prelevato noi il magistrato Giovanni Guido D'Urso lo
Non può che
Vanno al nord per la condanna a morte del boia D'Urso è un atto necessario di giustizia proprietario scritta è è
Un'altra tappa però la la Paola
Camouflage parlavamo Lula ma
Io devo insieme con
La mia preghiera al Signore perché il magistrato Giovanni Lorusso possa essere al più presto restituito all'affetto dei suoi cari all'interno respinto sdegnata mentre
L'ipotesi di essere sul Romanini Tocci ecco
Io su tutta la manovra alcuni ma uccidendo a questo punto il giudice D'Urso il dubbio
Almeno il dubbio di esserlo non vi assale Giovanni D'Urso finalmente libero e queste la bella notizia ed ha potuto riabbracciare la moglie Franca e dei figli e Lorena e Giada e gli altri familiari Marco Pannella dice
Accuso il partito della fermezza di aver tentato di coinvolgere persino al presidente della Repubblica in una politica golpisti Ca'
Le reazioni inverecondo e scomposte denso di livore perché Dulce è stato liberato sono una confessione Prada non molto di più di quanto avevamo intuito e temuto
Abbiamo concordato una liberazione non abbiamo vinto
L'ha convinto
Lo Stato non ha trattato la legge non è stata violata né contrattato i radicali sottolineano con gioia Clinton il dialogo controlla trattativa la povertà il potere
Il dodici dicembre del mille novecentottanta le Brigate Rosse rapiscono a Roma il giudice Giovanni D'Urso
Dirige l'ufficio del ministero della Giustizia responsabile del trattamento dei detenuti
Per i brigatisti magistrato un aguzzino un boia responsabile dell'annientamento dei proletari prigionieri comincia così un caso destinato a incidere sulla vita politica italiana ma anche a segnare una pesante sconfitta per le Brigate Rosse
Il partito radicale si impegna da subito per salvare la vita del magistrato per contrastare il partito della fermezza che come con il caso Moro vuole impedire il confronto politico mettere il bavaglio all'informazione creare le premesse per una svolta autoritaria
Un nuovo cadavere eccellente servirebbe per imporre le leggi speciali che si invocano da più parti e dare vita ad un governo di emergenza nazionale al di fuori delle procedure parlamentari
Insieme al partito radicale e a Radio Radicale
Si impegna un intellettuale come Leonardo Sciascia ci sono Bettino Craxi il partito socialista forze politiche della nuova sinistra alcuni organi di stampa e la famiglia D'Urso che cercherà in ogni modo di salvare la vita al magistrato
Nel partito della fermezza finiscono per convergere interessi obiettivi diversi il Partito comunista i gruppi editoriali i propugnatori della questione morale e cosiddetti borghesi illuminati e la P due di Licio Gelli
Sono anni segnati anche dalla violenza politica e dalle stragi Marco Pannella riassumerà quel contesto nella formula P due P trentotto PCP Scalfari
Il piano però non riesce dopo trentaquattro giorni di prigionia Giovanni D'Urso viene rilasciato
Il quindici gennaio mille novecentottantuno si conclude il sequestro degli avvenimenti politici ad esso legati ma come si legge nel libro pubblicato da radio radicale all'indomani della conclusione della vicenda
Il sequestro e la sopravvivenza del giudice hanno dato valore ultimativo nel nostro Paese ad uno scontro di civiltà e di culture e dunque ad uno scontro politico destinato a durare parole che quarant'anni dopo suonano ancora attuali
Lo speciale che stiamo per proporvi è un'edizione riveduta e corretta di quelli che andarono in onda nel due mila dieci nel due mila e quindici con interviste e documenti sonori tratti dall'archivio di radio radicale e con registrazioni provenienti da altre fonti vogliamo ripercorrere quei trentaquattro giorni
Una ricostruzione che vuole contribuire a non far dimenticare un momento cruciale della storia italiana
E con esso la battaglia del partito radicale degli esponenti politici dei giornalisti degli intellettuali e della famiglia del magistrato che si speso per impedire l'assassina di Giovanni D'Urso e il compresi del disegno politico che altri volevano costruire sulla sua pelle
Ma davvero ci sembra mostruoso colleghi
E una classe politica che detiene al governo dall'opposizione il potere gestendo rimodula compromette dallo Stato alla società civile
Ci dal punto in cui sono compromessi Rai compariva sulla forse riscatti la sua incapacità sulla pena di morte bene in questo non contate su di noi
Non contate su di noi noi faremo di tutto per salvare la vita di Tulsa dal quello che questo vuol dire tutto il dovuto e il giusto
Dodici dicembre mille novecentottanta è l'anniversario della strage di piazza Fontana manca poco a Natale
Sta per finire un anno difficile segnato dall'instabilità politica e da due crisi di governo
Dallo scandalo calcioscommesse da quello dei petroli dalle tensioni internazionali dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan e dalle nei difficili condizioni dell'economia italiana gravata da una pesante inflazione
All'inizio dell'anno la mafia assassinato il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella che con grande coraggio aveva cercato di spezzare le collusioni tra mafia e politica a cominciare dal suo stesso partito la Democrazia Cristiana
La produzione industriale è in crisi
Le grandi fabbriche del Nord hanno fatto largo ricorso alla cassa integrazione e licenziamenti
Particolarmente colpito e il settore dell'auto la vertenza FIAT segna una svolta a metà ottobre quaranta mila persone sfilano nelle vie di Torino per chiedere la fine degli scioperi e delle occupazioni ritorno al lavoro
CGIL CISL e UIL accettano raccordo per la messa in cassa integrazione dei lavoratori a zero ore
Si chiude la stagione iniziata nel mille novecentosessantanove con l'autunno caldo
Il ventitré novembre un violento terremoto colpisce la Campania e la Basilicata il bilancio è di quasi tre mila morti e duecentottanta mila sfollati danni materiali sono enormi
Il mille novecentottanta è segnato anche dalla violenza politica vengono assassinati il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio facile
Il procuratore capo di Salerno Nicola Giacomini il consigliere della Corte di Cassazione Girolamo Minervini giudici Mario Amato e Guido Galli Walter Tobagi una delle firme di punta del Corriere della Sera
E formazioni armate di sinistra di destra colpiscono appartenenti alle forze dell'ordine dirigenti industriali amministratori locali testimoni scomodi militanti considerati traditori o spie
Una lunga scia di sangue che culmina con le due stragi più gravi compiuti in Italia nel dopoguerra
Il ventisette giugno la strage di Ustica ottantuno persone Moreno nell'abbattimento del DC nove dell'Itavia in volo da Bologna a Palermo
Il due agosto la strage di Bologna la bomba collocata nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria provoca ottantacinque morti e duecento feriti
Nel corso dell'anno lo stato assegnato diversi successi a febbraio è stato arrestato Patrizio Peci importante figura delle Brigate Rosse
Le sue rivelazioni portano alla scoperta di diverse basi e a decine di arresti per l'organizzazione è un colpo durissimo lo stesso avviene nei confronti di prima linea con l'arresto ad aprile di Roberto Sandalo
A Genova alla fine di marzo con un'operazione che fa molto discutere i carabinieri del generale Dalla Chiesa hanno annientato la colonna delle BR responsabile tra l'altro dell'assassinio del sindacalista della CGIL Guido Rossa
Tra l'estate e l'autunno nell'inviare se consumata anche la spaccatura provocata dalla colonna milanese la Walter Alasia anche i componenti della formazione armata responsabile l'omicidio di Walter Tobagi vengono individuati e catturati
è in tutto questo contesto che verso la fine dell'anno le Brigate Rosse rapiscono il magistrato Giovanni D'Urso
L'aveva aveva allora
Venerdì dodici dicembre a Roma è stata una giornata grigia e fredda e sera la gente si mette a tavola per la cena i televisori sono accesi per il telegiornale Giovanni D'Urso appena parcheggiato la sua auto nei pressi dell'abitazione
Appena sceso viene aggredito trascinato a forza su un furgone che riparte immediatamente alle ventidue e quindici uno sconosciuto chiama la redazione del quotidiano romano il Messaggero
E rivendica il rapimento del magistrato a nome delle Brigate Rosse
Il vice capo redattore Mario Spezia avverte caporedattore centrale Pino Geraci
Durso non è un personaggio conosciuto sale salito balordo avesse voluto fare uno scherzo avrebbe indicato nome famoso al Messaggero decidono quindi di avvertire la DIGOS e i carabinieri che a loro volta telefonano a casa D'Urso il magistrato in effetti non si è ancora visto
Nonostante avesse avvertito che sarebbe rientrato verso le venti e trenta al ministero invece assicurano che ha lasciato il suo ufficio poco prima delle venti le telefonate si susseguono
Fino a quando non ci sono più dubbi Giovanni D'Urso è stato rapito
Scattano le indagini vengono istituiti posti di blocco ma ormai è tardi a quell'ora l'ostaggio si trova già nel luogo predisposto per la prigionia
Qui BR ha detto l'anonimo telefonista abbiamo prelevato noi il magistrato Giovanni Guido D'Urso direttore generale dei servizi di prevenzione e pena la telefonata ha dato l'allarme immediatamente è scattato il piano di emergenza mentre in via Pio quarto veniva ritrovata da centoventiquattro blu del magistrato ed i suoi occhiali rotti in terra
Prova evidente che il giudice
Ha tentato di difendersi i carabinieri in collaborazione con la pubblica sicurezza esiti Luino subito posti di blocco e perlustrazioni in tutta la città
La dinamica del sequestro comunque non è stata ancora completamente ricostruita
Il rapimento di un magistrato titolare di un delicato incarico mette in discussione l'intera strategia del Governo smentisce l'immagine vincente della lotta al terrorismo incarnata nella figura della generale Dalla Chiesa che guida l'offensiva militare contro i gruppi armati
La disinvoltura con cui brigatisti hanno agito solleva dubbi sul fatto che la loro capacità operativa sia davvero indebolita e anche se tutto è avvenuto senza spargimento di sangue torna immediatamente alla memoria il sequestro di Aldo Moro
Tredici dicembre le Brigate rosse fanno ritrovare il comunicato numero uno con cui annunciano l'imminente processo al magistrato
L'accusa è quella di essere responsabile di quanto concerne il trattamento dei proletari prigionieri c'è anche una foto nella quale duro sorregge un cartello con alcuni slogan
Alle sue spalle il simbolo della stella a cinque punte questo il volantino fatto ritrovare questa sera ai giornalisti delle quotidiano La Repubblica in questo caso era accompagnato da una fotografia del giudice D'Urso scattata dopo
Nella parte finale del documento si fa riferimento ai due terroristi uccisi l'altro ieri sera a Milano in un conflitto a fuoco con i carabinieri io continuo era in un cestino porta rifiuti poco lontano dal quartiere Nomentano
Continuano intanto Roma i posti di blocco mobili e le postazioni fisse che le forze dell'ordine hanno restituito attorno alla città e l'allarme è scattato ieri con un certo ritardo in quanto dopo il rapimento si è saputo soltanto in seguito alla telefonata fatta dalle Brigate Rosse verso le ventidue alla mensa
Il testo del comunicato è tutto incentrato sulla questione carceri si conclude con la richiesta di smantellamento del cosiddetto circuito della differenziazione
I brigatisti chiedono inoltre la chiusura del carcere di massima sicurezza dell'Asinara che nel mille novecentosettantanove è stato teatro di una rivolta organizzata dei brigatisti detenuti contro le dure condizioni di reclusione
Quindici dicembre arriva il comunicato numero due secondo i brigatisti che ruolo svolto da D'Urso nelle carceri non lascia dubbi tutti i proletari prigionieri lo conoscono come aguzzino e boia l'obiettivo è quello di aprire un fronte nelle carceri dove ormai sono detenuti molti militanti dell'organizzazione
Il documento non accenna ancora la possibile sentenza ma quelle che vengono indicate come prove di colpevolezza fanno temere il peggio
Ma chi è il giudice Giovanni D'Urso chi a questo magistrato che i cosiddetti proletari prigionieri considerano un aguzzino è un boia ma che fino a questo momento è rimasto sconosciuto l'opinione pubblica tanto che i primi telegiornali sbaglia addirittura il nome e la mansione
Nel mille novecentottanta a quarantasette anni è di Catania la magistratura è sempre stato il suo obiettivo una vera vocazione dopo aver ottenuto la laurea in legge con il massimo dei voti superato il concorso entra in carriera nel mille novecentocinquantanove
Comincia a farsi le ossa in Sicilia Caltagirone prima come pretore poi come pubblico ministero o lavoro duro che svolge con impegno esemplare in quegli anni i magistrati non avevano certo la visibilità mediatica ruolo sociale il trattamento economico che hanno oggi
Nel mille novecentosettantacinque viene trasferito a Roma e due anni dopo viene nominato consigliere di Cassazione
In seguito viene distaccato a quella che a quel tempo era la direzione generale delle carceri dell'allora Ministero di Grazia e Giustizia e gli viene affidata la responsabilità del trattamento che dei trasferimenti dei detenuti
è un incarico rischioso che nessuno ambisce a ricoprire sono gli anni della violenza politica della lotta armata occuparsi di carcere significa essere messi nel mirino
Giovani Duso però accetta perché crede nel suo lavoro perché credo nella fedeltà che ha giurato alla costituzione è un uomo con un grande senso del dovere unito alla forza morale e ad una profonda umanità
Il sedici dicembre quattro giorni dopo il sequestro il ministro dell'Interno Virginio Rognoni alla Camera dei deputati rispondere interrogazioni presentate da tutti i gruppi politici ma soprattutto per i deputati del Partito Radicale
Rognoni conclude prendendo l'impegno che il giudice d'uso sarà restituito alla sua famiglia che il Governo
Mentre conferma la sua disponibilità al dibattito sulla politica carceraria e sulla situazione in atto negli stabilimenti penitenziari
Preannunciato dal Guardasigilli giovedì scorso in commissione qui alla Camera assicura di essere ugualmente pronto ad un dibattito sui temi della sicurezza dal quale ritiene di poter trarre elementi destinati a rafforzare l'impegno dalla difesa di una giusta e pacifica convivenza civile
Per tali intendiamo e di fronte alla persistente durezza
Dell'insidia eversiva risultano più che mai necessaria oggi la compattezza delle forze politiche e sociali la solidarietà ed unità di intenti la coesione e la responsabile consapevolezza di tutt'
Signor presidente onorevoli colleghi il governo non lascerà nulla di intentato nel limite delle sue possibilità
Per raggiungere l'obiettivo oggi primario della restituzione del giudice D'Urso alla sua famiglia
Di cui partecipiamo e rinviamo l'amico al suo lavoro al suo posto nell'ordine giudiziario così duramente colpito
E in questa prospettiva il governo faticherà ogni speranza e non trascurerà alcune opportunità che possa condurre ad un esito positivo di questa vicenda
Una vicenda che partecipa obiettivamente dei valori più profondi del privato e nello stesso tempo si inserisce duramente dalle vicende più complessa e articolata dalla comunità nazionale
Nel dibattito alla Camera i deputati radicali sollevano la questione della chiusura della sezione speciale del carcere dell'Asinara sentiamo Franco De Cataldo la presenza di questo care
Che non è luogo di espiazione di pena ma che è un luogo di tortura che è un luogo di annichilimento
Della personalità delle personalità che non mi pare risponda alle esigenze
Alle indicazioni contenute nella nostra costituzione con riferimento alla principio dell'espiazione della pena
Ecco io credo che questa sia un'occasione importante
Perché il Parlamento ed il governo si occupino immediatamente senza porre indugio
A quella situazione e arrivino perché quella è l'unica soluzione possibile l'unica soluzione è consentita arrivano nel girare vivido nel giro di poche ore
A decretare a decidere della chiusura del carcere dell'asilo ecco mi sembra che non si possano porre indugio e non si dica
Per non farlo che lo Stato non agisce sotto la pressione delle Brigate Rosse
Non sarebbe vero sarebbe una giustificazione falsa perché se bisogna agire bisogna agire subito
E se questo potrà servire sia pure in parte a risolvere il problema della vita e della libertà di Durso tanto meglio
Avremmo la soddisfazione di avere compiuto due opere etica al eticamente e socialmente rilevato ma non si dica che aspettiamo la liberazione di lusso per occuparci se il carcere della Sila
Il rischio è che si ripeta non lo stesso scenario lo stesso esito sanguinoso che si sono visti con il sequestro di Aldo Moro
Tanto più che l'operazione dei brigatisti avrebbe potuto essere prevista se solo si fossero tenuti in considerazione i documenti che le Brigate Rosse avevano prodotto nelle settimane precedenti
Ancora dal dibattito alla Camera dei deputati sentiamo Marco Boato
Lo fate il vostro mestiere tutti i giorni avevate letto nelle cose che succedevano in questi mesi nel nostro Paese che questo stava per succedere non che se ne stava Durza questo non lo sapeva nessuno spera ma l'avevate lette le cose che stavano succedendo
Avevate letto i documenti delle Brigate rosse da mesi un mese a questa parte riguarda un unico ossessivo parlai con obiettivo anche se io dico giusto per tutt'altri motivi io dico giusto obiettivo chiudere all'Asinara
Chiudere all'Asinara chiudere l'Asinara chiuderà finale un'ossessione da mesi si nomini traditi fa lei ministro mese e mezzo forse non sarà neppure accorto ma chi ministro dell'Interno da due anni se n'è accorto che il sottosegretario giustizia da due anni se n'è accorto
Era un'ossessione qualunque cosa succedesse nel nostro Paese un paziente su una rivolta una manifestazione dei quarantenni chiuderà l'Asinara chiudere l'Asinara chiuderà la grana questa è l'unica cosa paranoica che veniva retta lo sapevate che questo sarebbero arrivati la rivolta di Volterra la rivolta di Fossombrone la rivolta di nuvola la rivolta di Firenze avevano questo unico obiettivo a non andare alla finale chiudere la signora
E allora signor ministro della giustizia mi rivolgo a lei
Con speranza perché lei nuovo a questo incarico quindi mi rivolgo a lei con spera che abbia la creatività l'intelligenza e il coraggio se mi consente lei insieme al governo non ripetere stancamente stanchi modelli che portano alla morte delle persone ma anche alla morte stanca minimamente a per accidia per incapacità d'iniziativa della nostra democrazia
I possibili obiettivi dei brigatisti avrebbero dunque potuto essere compresi sarebbe bastato leggere i loro documenti
Come emergerà nel corso del processo ai responsabili del rapimento
La direzione strategica delle BR in una riunione tenutasi nel settembre del mille novecentottanta Santa Marinella località balneare vicino a Roma
Avevano approvato la costituzione del fronte carceri in coordinamento con il nucleo storico brigatista detenuto nel carcere di panni
Il diciotto dicembre infatti il comunicato numero tre non parla più del processo il prigioniero ma torna a chiedere la chiusura immediata e definitiva del carcere dell'Asinara
Il fronte carceri è una strategia di ripiego le BR sono in difficoltà negli ultimi mesi hanno subito duri colpi una scissione interna
Con la cosiddetta campagna Durso tentano anche di superare il dissidio tra il nucleo storico che si trova in carcere e la leadership all'esterno di Mario Moretti
Gli obiettivi del fronte carcere indicati dalla direzione strategica sono tre le rivolte di ritenuti l'attacco i corpi speciali dei carabinieri del generale Dalla Chiesa il rapimento di un magistrato
Quando i brigatisti scelgono Durso come obiettivo cominciano a controllarlo individuano la sua abitazione registrano i suoi spostamenti gli orari luoghi che frequenta
Il magistrato è un obiettivo facile anche rinunciato alla scorta non perché non abbia timori per la sua incolumità ma perché la ritiene inutile e pericolosa per gli uomini che dovrebbero proteggerlo
I brigatisti per qualche tempo sono indecisi se ucciderlo ora Pirlo poi optano per il rapimento hanno bisogno di un caso clamoroso che rilanci l'immagine dell'organizzazione ma proseguiamo con ordine
Mentre le indagini girano a vuoto il diciotto dicembre le BR fanno ritrovare il comunicato numero tre
Chiedono la chiusura immediata e definitiva dell'Asinara il partito radicale organizza una manifestazione davanti alla sede del ministero della Giustizia chiede la chiusura immediata del carcere per non lasciare alibi ai sequestratori
Numerosi esponenti politici a diversi giornali alzano invece la voce contro quello che considerano un cedimento ai brigatisti
Il venti dicembre si riuniscono i gruppi parlamentari radicali di Camera e Senato dopo tre giorni di intenso lavoro viene approvato un documento che chiede una riunione urgente della Commissione giustizia della Camera l'immediata chiusura della sezione di massima sicurezza dell'Asinara
E la convocazione del Parlamento per discutere della politica carceraria e della riforma degli agenti di custodia
Lo stesso giorno in cui le BR fanno trovare comunicato numero tre viene ritrovato anche un comunicato palesemente falso
Che però solleva interrogativi sulla sua origine il sospetto dei radicali e che qualcuno cerchi di indebolire la loro iniziativa di impedire la chiusura dell'Asinara
Intanto dal giorno del rapimento è successo poco o nulla sia sul piano delle indagini sia sul piano politico e parlamentare
La preoccupazione della famiglia D'Urso che cali il silenzio che si segni così la sorte del magistrato come avvenne con Moro meno di tre anni prima il ventidue dicembre a Radio Radicale ne parla il direttore Lino Jannuzzi però
Stiamo tornando indietro ai dalle giornate più buie del rapimento Moro forse peggio perché allora almeno la cosa sta nelle prime pagine dei giornali sia pure per alternate eccetera questa attenzione questa dialettica del cosiddetto partito dell'Alto Adige il cosiddetto partito dalla provvidenza
Finalmente si discuteva si discuteva nelle celle impropri discuteva in modo impegni perché i cosiddetti databili scherno schiacciati e tenuto ai margini del dibattito potevano raggiungere l'opinione pubblica
Ma insomma qualcosa si sentiva si faceva qui invece è scomparso completamente fare attenzione a centrare i telegiornali stampa eccetera questo fatto drammatico e spero che non sia solo che per il fatto che quello era Aldo Moro e questo è un povero magistrato fornitami o comunque elettriche
I buoni propositi iniziali del governo che aveva subito allora riferire in Parlamento non aveva barriere rigide che calò subito Andreotti a quell'epoca sembrano svaniti
C'è un silenzio di tomba un silenzio pesantissimo per cui anche un fatto così singola come questo di questo volantino sembra che sia stato rimborso rapidamente
Per un po'si è parlato di questa finale sembrava che almeno quello si fa ci si era accesa una discussione ma bisogna farlo subito
Babilonia rinviare per torna a far vedere che sfida ora non si parla assolutamente in questo disgraziato di chiusura nelle mani
Nelle mani di questi politica dove sta chissà cosa sta succedendo e non c'è nessuna prospettiva di letti cosa si sta aspettando
Il ventitré dicembre le figlie di giovani Durso Lorena Giada attraverso i giornali scrivono al padre per fargli sapere che la famiglia sta facendo tutto il possibile per la sua salvezza lo stesso giorno le Brigate rosse fanno ritrovare un nuovo comunicato
Polizia e carabinieri proseguono le ricerche del luogo in cui i brigatisti rossi tengono prigioniero il dottor Giovanni D'Urso sequestrato undici giorni fa
Sul cosiddetto processo che i brigatisti rossi stanno celebrando a carico del dottor Russo gli stessi hanno ammesso ieri sera il comunicato numero quattro che gli inquirenti ritengono autentico nel messaggio fatto recapitare ad un quotidiano romano della sera i brigatisti sostengono che il carcere dell'Asinara definito arma di ricatto e di tortura deve essere cancellato
Dopo aver assicurato che la giustizia proletaria farà il suo corso rapidamente il comunicato numero quattro afferma che il prigioniero starebbe parlando attenzione a questo aspetto ci torneremo più avanti e vedremo come andarono davvero le cose
Restiamo al ventitré dicembre il quotidiano Lotta continua pubblica un lungo intervento con cui Marco Pannella afferma che i radicali non violenti sono contrari a qualunque trattativa con i violenti
Ma che sono disponibili ad aprire un dialogo con quelli che definisce compagni assassini
Nel mondo politico e in quello dell'informazione molti si scandalizzano per l'appellativo compagni assassini usato da Pannella non capiscono l'offerta di dialogo c'è chi parla genericamente di una nuova iniziativa di Pannella chi la liquida come una proposta sconcertante sentiamo come lo stesso Pannella a Radio Radicale spiegò il senso delle sue parole
Se intanto oggettivo che soggettivamente
Costoro che lavorano come dico
Oggettivamente per il potere soggettivamente voglio lavorare una direzione diversa mi pare che il dialogo e fondamenta non la trattativa e dico anche
Stare molto attenti perché da me ritenuti posata nessuna complicità nessuna connivenza nemmeno in termini giuridici e morali
Adelaide Aglietta
Che consente il successo di Torino su Curcio te lo garantisce l'emblema sopporto sempre avanti
Resto assolutamente convinto laccio Cazzola trattare
Perché il trattare significherebbe semplicemente riconoscere che si deve obbedire al ricatto della paura della violenza
Ora siccome noi e questi compagni sa lo sanno benissimo sì compagni delle vie
Lo sanno benissimo non abbiamo mai in queste cinquanta destinati accettato ordini ingiusti dedicherà c'era violenza del potere del sistema eccetera è chiaro che non possono aspettarsi cinque che accettiamo di inchinarsi alla violenza del sequestro e della minaccia di morte Durso
Tagli alla voce e io credo che il dialogo c'è sicuramente anche fra questi compagni terribile se sono compagni si si ritengono tali e credo che in questa situazione dobbiamo guardarci non fa e che in dubbio indubbio che nel potere a livello multinazionale internazionale nazionale c'è un casino di gente
Chi si augura che du soci ammazzato per poter richiedere altre leggi eccezionali per poter richiedere sempre più potere
Proposta
No che in realtà alla stessa cultura e glielo scrivo le compagnie le BR che hanno loro stessi
Chi crede che si può edificare vite assassinando il morente facendo morire suicidandosi arrivo a la quintessenza del cultura stessa di uno Stato
Che dire quanto meno di poter salvare la propria classe quella che rappresenta ammazzando gli astri in un dialogo o un rating a disposizione senza riserve più altrimenti non esisti e dialogo de nelle forme lo sottolineo mentre per quel che stanno qui le forme le numero cinque del gruppo parlamentare radicale costringere a fare le cose che abbiamo sempre ritenuto essere fatte la Cina dovrà essere chiusa e via dicendo
E quindi a noi e da noi non c'è che da attendersi il mantenere quello che abbiamo sempre fatto
E a praticando io sempre solo incontri pubblici star loro inventarsi le forme alle quali il contatto non pubblico può verificarsi
E a questo punto il dialogo significa che il quadro del dialogo ci può essere dialogo scritto non può essere dialogo parlato il dialogo diretto il dialogo indiretto questa idea lavori sopra
Tutto questo evidentemente fra loro se ne interessa dice personalmente quindi non alludo annulla se non al fatto che nel momento in cui mi interessa ritengo fondamentale il dialogo per loro e per noi per Dusso fondo per la vita di certe speranze accusa voto Silvio sono disponibile puramente e semplicemente qualsiasi quadro o che non mi competono con partire perché mia complicità o connivenza nemmeno successiva co-ceo di quadro
Che può consentirci questo dialogo
Valter Vecellio direttore di Notizie Radicali che fu testimone diretto di quei giorni e coautore del libro la pelle del Durso che ripercorre la vicenda del sequestro e la battaglia per la salvezza del magistrato
In un'intervista che abbiamo realizzato qualche anno fa ha ricordato il senso dell'articolo di Pannella pubblicato da Lotta continua
Quando Pannella ci si mette dall'Otello sono insomma andrebbero rilette tante delle sue cose e si resterebbe anche da parte di chi lo frequenta onomastica tutti i giorni
Ha di che rimanere sorpresi e una delle analisi che che che fa è che tutto sommato nella concezione dello stato del regime delle cose a a cui ci si oppone nell'analisi Chiappani terroristi l'analisi Chiappani nonviolenti
Non è politica simile l'analisi del patto la la lettura della radio e la radiografia dell'evento
Completamente diverso il il vuoto con cui ci si oppone appunto
Da una parte il non violento dall'altra invece violento che spesso disperato fa violenza agli altri panche violenza a se stesso e e viene fuori questo che non è uno slogan anche se ha il sapore di uno slogan
No alla trattativa cioè noi non cediamo non non le rivendicazioni che i brigatisti avanzavano o potevano vantare non erano oggetto di discussione
Invece erano certe dialoghiamo
Dobbiamo strappare la vita di questo magistrato che avete in qualche modo sequestrato che volete condannare a morte noi operiamo politicamente
E l'azione si svolge su due versanti
Da una parte ottenere che appunto il Parlamento non chiuda per ferie come aveva chiuso con il caso Moro
Ricordiamo che la presidenza Ingrao addirittura sequestrato alcune lettere di Moro non tanto nella comunicazione non solo impedito il dibattito parlamentare
E
La discussione sul governo come dire di emergenza che si era subito formato presieduto da Andreotti
E dall'altra parte
E come dire spettare quella cortina di silenzio che si era formata attorno alla vicenda
Il partito della fermezza grazie anche ad una parte della stampa e alla RAI e all'opera per ricreare un clima di intimidazione come i cinquantacinque giorni del sequestro Moro
Il ventiquattro dicembre da radio radicale Marco Pannella denuncia le manovre di chi come allora vuole ostacolare chi cerca di salvare la vita del prigioniero come non lo è anello nord e che pone Vittorio
Sono pieni
Terroristi veri o presunti che vengono trasferiti della clandestinità al in un certo limite
Stanno diventando migliaia
Diventeranno molti di più decine di migliaia se si lascia delle organizzazioni ormai oltre la possibilità di difendere e richiedere l'applicazione dei principi costituzionali delle riforme della giustizia e carcerarie della lealtà spesso delle informazione pubblica e privata sovvenzionato e che il presupposto stesso l'alleanza dell'Ecopass del pubblico per una vita democratiche e non violente
Il potere tra praticando da parte sua da industrie decenni ostruzionismo contro l'attuazione dei principi anche i fascisti della Costituzione
Questo potere costituito dal perché gli occhiali Ceriotti fascista
Accentua questo ostruzionismo controproducente corrotto imbelle impotente violento inutilmente violento
Fra i massimi vertici dello Stato
Circolano valutazioni di osservatorio studiosi internazionali e nazionali che prevedono come è probabile
Il formarsi di un'area di formato così lo chiamano più oltre cento mila terroristi ministri personalità
Sono altrimenti situato al vertice dello Stato ma lo hanno assicurato gli
Perché si rischia di prevedere non è che quel che le grandi centrali della destabilizzazione a cominciare cerchietti animatori della Trilaterale Nicolai tendono provocare
La Margherita Torino atto dell'opposizione radicale
L'unica che sia anche alternative di vittoria democratica e pacifica
Marginalizzazione spesso a mio avviso ormai anche accettato subito inconsapevolmente teorica
E strumento necessario di queste politiche
Di questa vera e propria cultura dell'apocalissi della catastrofe che gli integrati e di ogni estrazione pratica
Il modo in cui la stampa ha riferito cioè a in genere taciuto Correntino tipici del mio intervento di ieri dimostra che l'editoria italiana
Guidata dagli staff dirigente il Corriere della Sera della stessa Repubblica fa parte del partito della violenza dello sfascio quell'editoria che dovremmo fra poche settimane
Definitivamente finanzia sostenere come fondamento scelto il Pica democratico
Occorre tenerlo presente
Sia da parte nostra dell'unione
Sia da parte dei violenti che hanno scelto il costo era anche ormai trucidate dei fatti
Il Cremlino al opposto al nostro batte da vivere come anche noi vogliamo al più giustizia pace libertà occorre tenerlo presente
Il giorno di Natale qualcosa comincia a muoversi
Il segretario del partito socialista Bettino Craxi fa diffondere una dichiarazione con la quale la direzione del partito chiede l'immediata chiusura della sezione speciale del carcere dell'Asinara
Anche se la decisione può apparire una concessione al ricatto terroristico afferma documento in realtà e essa coincide con un adempimento assolutamente giustificato i da più parti comprese fonti governative amministrative richiesto e sollecitato per il PSI la decisione deve essere presa subito annunciata tempestivamente e regolarmente messi in attuazione perché è necessario offrire subito i rapitori del giudice D'Urso l'occasione di evitare un ennesimo barbaro crimine
La presa di posizione scatena una ridda di illazioni politiche di speculazioni giornalistiche su presunti patti segreti tra socialisti e radicali c'è chi sostiene che il magistrato avrebbe inviato un messaggio disperato a Craxi e Pannella
C'è anche chi arriva a minacciare la crisi di governo e invece ventiquattro ore dopo è proprio il Governo ad annunciare ufficialmente la chiusura dell'Asinara
La famiglia torna a sperare con un pizzico di fiducia in più come dichiara il fratello del magistrato l'architetto Corrado D'Urso ma il partito della fermezza la cosa non piace
Il carcere dell'Asinara è vecchio e fatiscente la sua chiusura era già in programma da tempo ma il Partito comunista il movimento sociale gridano al cedimento nei confronti del ricatto brigatista
Da una parte della stampa arrivano gli attacchi più duri in prima fila ci sono la Repubblica di Eugenio Scalfari il Corriere della Sera del gruppo Rizzoli mano alla P due di Licio Gelli da diverse parti si torna a invocare la formazione di un governo di tecnici sganciato dei partiti
Intanto il tempo passa i brigatisti sembrano padroni della situazione
Ventotto dicembre con il comunicato numero cinque le Brigate Rosse dichiarano di non fidarsi delle promesse dello stato imperialista ribadiscono le loro richieste tra le quali la chiusura dell'Asinara che il Governo ha annunciato il giorno di Santo Stefano
Insieme al comunicato viene fatta ritrovare anche una lettera che Durso indirizza al direttore generale delle carceri Ugo Sisti
Due giorni prima Sisti ha dichiarato che l'Asinara tornerà ad essere una colonia penale agricola come già previsto a condizione che le magistrato venga rilasciato senza ricatti
Con uno stile volutamente formale Durso si rivolge al suo superiore dicendosi certo che farà tutto quanto in suo potere per la chiusura definitiva della sezione speciale dell'Asinara chiusura da cui dipende la sua vita
D'Urso aggiunge che la creazione di spazi di espressione per i comitati dei detenuti e la trasmissione dei loro comunicati possono essere accettati purché nel rispetto della legge e senza pregiudizio per la sicurezza
Il ventotto dicembre verso le tre del pomeriggio nel carcere di Trani scoppia una rivolta capeggiata dai brigatisti detenuti diciotto agenti di custodia vengono presi in ostaggio barchetta da quello che ho potuto conoscere eroicamente attraverso le prefetture il potere
Catalogati provavano nel cortile hanno preso in ostaggio una ventina di guardie carcerarie probabilmente facendo uso di armi è personale un all'interno di una caratteristica
Il comitato di lotta diffonde un comunicato in cui dichiara che i proletari prigionieri di Trani Cydia nettizzata con le Brigate Rosse trasformando l'aguzzino Durso in un loro prigioniero
Le sorti del magistrato e degli agenti presi in ostaggio sono vincolate all'accoglimento di precise condizioni a partire dalla chiusura immediata e definitiva del carcere dell'Asinara
Il comitato dei detenuti di Trani chiede inoltre la pubblicazione integrale del comunicato sui quotidiani la Stampa la Repubblica Corriere della Sera Il Messaggero Nuova Sardegna il tempo è lotta continua
I brigatisti diffidano anche dal tentare un colpo di mano che affermano pregiudicherebbe ogni possibilità di trattativa e metterebbe a repentaglio la vita dei prigionieri la richiesta della pubblicazione dei comunicati diventerà nei giorni seguenti il terreno principale di scontro da una parte chi cerca di salvare la vita del magistrato dall'altra il partito della fermezza che sostiene la linea dura
Il documento di Trani indica che il rapimento Durso è parte della strategia di unità di azione tra i brigatisti libertà e quelli detenuti
Per il partito della fermezza invece la rivolta non è che la conseguenza del cedimento sull'Asinara come volevasi dimostrare titola il Giornale di Montanelli mentre l'unità il giornale del partito comunista sostiene che i cedimenti del governo incoraggiano l'eversione
Ventinove dicembre dopo il via libera del Governo i reparti speciali dei carabinieri fanno irruzione nel carcere di Trani era il primo no la rivolta
L'operazione mostrata dai giornali e telegiornali come esempio di preparazione di efficienza solleva invece dubbi critiche sui mezzi e sui metodi impiegati per condurre a termine
La rivolta e il blitz dei reparti speciali per la famiglia D'Urso sono altrettanti pugni allo stomaco
Una doccia gelata sulle speranze suscitate dalla decisione del governo di chiudere l'Asinara ritorna l'angoscia che sequestro possa concludersi nel peggiore dei modi la sensazione e che su tutta la vicenda ormai prevalga l'indifferenza
Nelle comunicato numero sei le Brigate Rosse affermano di essere incondizionatamente al fianco dei proletari prigionieri e che si atterranno strettamente ai termini politici con cui essi si esprimeranno
La parte che più ci interessa del documento e quelle in cui i brigatisti chiedono che i comunicati dei detenuti di Trani di Palmi siano pubblicati immediatamente e integralmente
Se quanto detto verrà disatteso in tutto o in parte trarremo la conclusione che la vostra politica omicida non ammette da parte delle forze rivoluzionarie alcune esitazione agiremo di conseguenza
Trentuno dicembre le Brigate Rosse rispondono al blitz dei carabinieri
A Roma nel pomeriggio viene ucciso il generale Enrico Galvaligi stretto collaboratore di Dalla Chiesa responsabile dei servizi di sorveglianza nelle carceri e quindi della repressione della rivolta di Trani
L'omicidio desta una grande emozione scatena ancora di più i duri e puri della fermezza
Chi invoca leggi speciali chi chiede la pena di morte chi auspica di affidare il governo all'Arma dei carabinieri e c'è anche chi arriva a insinuare
Che l'omicidio di del generale Galvaligi sia stato facilitato dalle presunte confessioni di Durso di cui parlano i brigatisti fin dal comunicato numero due
è una tesi infondate non ci vuole molto per capirlo sapere chiede al valigie non è un mistero scoprire dove abita non è difficile basta consultare l'elenco telefonico
In realtà ci cerca di far passare Durso per un uomo impaurito un debole uno che parla per salvarsi la pelle ma non è così
Tra le ipotesi fatte a caldo subito dopo l'uccisione del generale dei carabinieri Galvaligi era circolata la voce che potesse essere stato il giudice D'Urso da venti giorni ormai prigioniero delle BR
A fare il suo nome indicando nei compiti e ruolo durante uno degli interrogatori ai quali il magistrato è stato sottoposto dai brigatisti questo particolare veniva messo in relazione alla prossima pubblicazione da parte del settimanale L'Espresso dell'intervista alle Brigate Rosse dell'interrogatorio di Giovanni D'Urso
La direzione del settimanale ha però smentito oggi questa circostanza affermando che il nome del generale Enrico Galvaligi
Non figura nel testo dell'interrogatorio del giudice D'Urso fatto pervenire dai brigatisti e che verrà in parte pubblicato nel prossimo numero del settimanale
Primo gennaio mille novecentottantuno con il comunicato numero sette le Brigate Rosse affermano che l'uccisione di Galvaligi e la risposta al blitz di Trani dunque le cosiddette confessioni di Dusso non c'entrano nulla
Lo indicherà chiaramente la sentenza della Corte d'Assise di Roma del dodici ottobre mille novecentottantotto
Nella quale i giudici spiegano che l'omicidio è la rappresaglia militare del Fronte carceri alla repressione della rivolta di Trani
La sentenza conferma che l'azione era stata programmata contestualmente alla preparazione sequestro del magistrato e del resto è quanto si trova nel documento approvato nel settembre ottanta dalla direzione strategica delle Brigate Rosse nella riunione di Santa Marinella
Lo stesso giorno in cui viene ucciso il generale Galvaligi viene arrestato il giornalista dell'Espresso Mario Scialoja
Attraverso uno dei capi brigatisti Giovanni Senzani ideatore e autore con Mario Moretti del sequestro gli è stato fatto ieri è reso conto del così detto interrogatorio di Durso e il testo di una specie di intervista alle Brigate Rosse
Ai documenti brigatisti allegano una nuova foto del magistrato che appare provato con la barba lunga ma senza aver perso la propria dignità alle spalle il solito drappo rosso con la stella a cinque punte qualche giorno dopo viene arrestato anche un altro cronista de L'Espresso Giampaolo Bultrini
Un fascicolo con i verbali del cosiddetto interrogatorio al quale il giudice Giovanni D'Urso sarebbe stato sottoposto per terroristi un'intervista con una cinquantina di domande alle quali le Brigate Rosse rispondono ora con precisione ora con le disposizioni ideologiche
Una nuova foto Polaroid magistrato tenuto in ostaggio nella quale appare tra l'altro con il volto provato la barba lunga un maglione sportivo al posto della camicia che indossava al momento in cui fu rapito questi gli elementi all'esame del giudice Niccolò formato che ieri aveva compiuto un sopralluogo nella redazione del settimanale L'Espresso dove è stato recapitato il plico e aveva sequestrato i documenti originali provenienti dai brigatisti
La presunta intervista sembra più che altro un mezzo con cui le BR cercano di pubblicizzare le loro tesi politiche
Lo scopo del verbale del cosiddetto interrogatorio invece quello di dimostrare che il prigioniero avrebbe risposto alle domande dei brigatisti senza opporre resistenza anzi avrebbe addirittura rivelato i nomi di dirigenti e funzionari responsabili a vario titolo della gestione delle carceri
In realtà sono nomi e incarichi dei quali brigatisti sono già a conoscenza perché sono in possesso dell'organigramma del ministero della giustizia che ci si può facilmente procurare non va dimenticato inoltre che Giovanni Senzani come criminologo è stato negli anni precedenti un consulente del ministero e quindi ha avuto accesso agli uffici di via Arenula senza difficoltà
Negli anni successivi però Giorgio Bocca nel libro nove terroristi scriverà
Se il politico Moro ha tenuto a bada i suoi interlocutori dicendo poco e quel poco in modo allusivo il magistrato invece vuota il sacco dice tutto quello che sa con precisazioni segnaletiche impressionanti
è un'accusa infamante che costerà Giorgio Bocca una condanna per diffamazione e l'obbligo di ritirare le copie del libro dal commercio
Un falso ripreso in anni recenti in altri testi in maniera ugualmente malevola ma allusiva evidentemente per evitare nuove querele
Diverso è il giudizio che danno altri giornalisti per esempio il direttore del Giornale Indro Montanelli che pure sostiene la linea dura contro i brigatisti
Il sei gennaio quindi a sequestro ancora in corso in un editoriale intitolato Uomini e topi scriverà che il testo delle presunte interrogatorio rappresenta il monumento d'uso alla sua dignità alla sua fierezza e fermezza al suo coraggio
D'altra parte prendersene conto basta leggere gli stralci di quello che viene definito come interrogatorio
Durso eludere domande dei suoi carcerieri con una fila di non so che di non ricordo
Che ne attesta le accuse non rivela informazioni riservate
Nega di godere di protezioni politiche che peraltro non ha mai avuto né mai avrà e al suo inquisitore dice che se tornerà a casa non riprenderà il suo posto al ministero ma non per paura ma perché non potrebbe più lavorare con tranquillità
Questo sarebbe l'uomo che secondo Giorgio Bocca i suoi emuli avrebbe vuotato il sacco
Quattro gennaio la vicenda del sequestro giunge ad una svolta cruciale le Brigate rosse fanno ritrovare il comunicato numero otto
Da
Nuovo comunicato delle Brigate Rosse che hanno rapito il giudice D'Urso le BR hanno decretato la sentenza condanna a morte per il magistrato
Il comunicato il numero otto dal giorno del rapimento di Dusso avvenuto ventitré giorni fa è stata fatta recapitare al quotidiano il Messaggero la solita telefonata con indicazioni del punto in cui si trovava il volantino nei pressi di un locale notturno
Il documento delle Brigate Rosse muta evidentemente le prospettive per la soluzione di della lunga vicenda Durso attendo nuovi inquietanti interrogativi
Giovanni D'Urso è stato condannato a morte il peggiore esito possibile della vicenda e dunque diventato una realtà sentiamo alcuni passaggi del comunicato letti dal giornalista del Messaggero Ugo Cubeddu in un collegamento telefonico con Radio Radicale
L'interrogatorio del voi a torso e giunto a conclusione che ha confermato in pieno il suo ruolo infame primato dei protocolli proprietari questo tecnico chiamato a Roma intuito del maiale del ministero di grazia e giustizia non sono potuto svolgere condotta la parte che la borghesia imperialista e gli affidò l'albero provato documentalmente con dedizione logico il pugile riproporrò proprietario rinviando capace doveva inviare la morte civile centinaia di esseri umani per noi e per il movimento rivoluzionario il proprio processo D'Urso si chiude qui di fronte alla morte fisica e politica di centinaia di produttori prigionieri e Durso cinicamente perseguito in questi anni nella piena consapevolezza io vedo il suo ruolo la sentenza non può essere che di condanna a morte la condanna a morte del boia D'Urso è un atto necessario di giustizia proprietario ed è anche il più alto atto di umanità che questo regime ci consente la condanna a morte di Tours sicuramente giusto ma l'opportunità di eseguirla sospenderlo deve essere valutata politicamente questo aspetto oltre le BR esclusivamente agli organismi di manzo rivoluzionari dentro le carceri
Questa voce per decidere se eseguito sospendere esecuzioni ridursi solo dell'unica e decidere se
Non deve essere impedito il comitato di lotta di per anni al Comitato gambo dei prigionieri ritardi medi esprimere integralmente rintracci sul neanche una virgola le loro valutazioni politiche e duro giudizio questo vogliamo sentirlo dei veri dei vostri strumenti radiotelevisivi leggerlo sui maggiori quotidiani italiani così come avevano chiesto
I proprietari di prevenirlo l'esecuzione della condanna a morte potrebbe dunque essere sospesa sei comitati di lotta di Trani di panni l'aggiudicassero politicamente inopportuna
La volontà dei detenuti dovrà però in ogni caso essere resa nota dei quotidiani che dai telegiornali
Se i sequestratori avessero deciso di eseguire comunque la sentenza non coinvolgerebbero i detenuti d'altra parte se questi ultimi appoggiassero l'uccisione del magistrato ne subirebbero le conseguenze giudiziarie
Le BR si tengono dunque diverse vie d'uscita per cercare di volgere la vicenda politicamente a loro favore comunque vada sentiamo Marco Pannella da Radio radicale
Il tutti in questo momento si comportano con una pollo appunto con una politica che folle il una politica adatta buona politica
E non si può corrispondere evidentemente terribile perché loro di non dico nemmeno questo racconta il blocco dovuto sarà liberarlo
Il coro
Il tema questo accadrà sarà possibile prendere in considerazione la sospensione della pena
Se devo dire che come Gottardo si comportasse in questo modo io direi
E questo Tomba gradito che si deve disertare il primo aspetto ignobile che un magistrato si comportano in questo modo va compirebbe dei radicali quel decreto quando dei comportamenti nei fatti
Di questo tipo sono emersi da parte di questa di quella politica perché l'abbiamo avuto in termini positivi rimarrà credute abbiamo lottando siamo divenuti radicali contro queste cose
Siamo costituiti in radicale contro il radicale la soglia la violenza gli aspetti nel Gotha su questo siamo divenuti ricaricano costituiti in porto il pilota contro la violenza di Stato di questi alla violenza dello sfruttamento delle altre cose quindi a questo punto evidente che giocherà alla riapertura sempre più sanguinoso
Nella sede di Radio Radicale vengono convocati tutti i parlamentari radicali per decidere di inviare una delegazione nelle carceri di Trani e panni
La missione parte il cinque gennaio dura tre giorni gli esponenti radicali hanno diversi incontri con i comitati dei detenuti l'obiettivo è quello di stabilire un dialogo con i sequestratori con i loro referenti nelle carceri e trovare il modo di salvare la vita del magistrato
Della Delegazione faceva parte Gianfranco Spadaccia che ha ricordato quell'iniziativa in un'intervista che abbiamo realizzato qualche anno fa noi legalmente
Di utilizzare gli strumenti del controllo parlamentare di di ispettivi del controllo parlamentare lì quello era un carcere di massima sicurezza in cui esistevano camorristi in grande quantità
E si scrive in cui erano detenuti dei terroristi e per il cui erano detenuti autonomi c'era non mi ricordo più fanno e c'erano Toni Negri e altri di dell'autonomia
Del sette aprile dell'autonomia lì noi incontrammo il muro contro muro
Il rifiuto del dialogo all'inizio
Poi un un giorno il giorno prima via di lasciare Trani praticamente il portavoce che loro avevano designato per parlare con lui che era sedi chi i seghetti ci consegnano un comunicato
E gli chiesi se la condizione la nostra indicazione qui c'era un totale l'indicazione che noi diamo ai compagni fuori
La con l'unica condizione per convince i compagni fuori per obbligare i compagni colori e salvare la vita di dorso della pubblicazione di questo comunicato
Questo dipende da voi ma quello che mi dice e che abbastanza indicativo e che il rispetto a coloro che stavano fuori e che decidevano le modalità della loro lotta armata ormai su cui loro non potevano più influire il rapporto con i quelli che lo dicevano i brigatisti il del del carcere
Loro volevo dimostrare che ero tuttora militanti perché allora il fatto che ci fosse stata la rivolta
Erano non erano più non erano soltanto dei detenuti dei caduti sul campo sia pure in maniera fortunatamente non per loro non non non cruenta
La erano tuttora dei combattenti che avevano determinato avevano Gronda e quindi devono essere ascoltati importanza
Belli e di quello che lo della rivolta che avevano provocato quindi c'era evidentemente una dialettica interna fra coloro che stavano dentro e i brigatisti che stavano fuori sulla quale noi capimmo che si ipotizzi si poteva e civico di reinserire
Il problema lo affrontammo lo chiedemmo lo lo lo lo chiedeva medico ma noi in fondo che cosa facciamo pubblicando questo o chiedendo ai giornali di pubblicare questo giovedì questo comunicato
Non facciamo altro che applicare le regole che per Prima Repubblica il Corriere della Sera ad applicare quello di sparare in prima pagina i comunicati delle Brigate rosse fino a ieri
O addirittura andare a cercare i protagonisti esterni delle Brigate Rosse quelli del rapimento Moro quelli che avevano nelle loro mani la vita la bella vita dei brividi del giudice D'Urso
E che pubblicarle anche lui in prima pagina quindi noi ci atteniamo in fondo ai vostra alle regole che poi tutti i torti vi chiedo quindi vi siete dati
E c'è in gioco la vita del giudice D'Urso e i dietro la leader di sorge è ormai palesemente in gioco chiedono i parigini brindiamo con gli equilibri delicati fragili
Equilibri politici e centosedici
I brigatisti chiedono che i quotidiani e notiziari radiotelevisivi rendono noti i comunicati dei detenuti
Non tutto è perduto dunque ci sono ancora margini per salvare la vita del magistrato mai partito dalla fermezza o della forca come lo chiama Marco Pannella sferra un nuovo attacco negli anni precedenti i più importanti organi di stampa hanno sempre dato spazio i documenti delle Brigate Rosse lo stesso è avvenuto fino a questo momento con il sequestro Durso ora invece decidono di staccare la spina
Il cinque gennaio il gruppo Rizzoli decide il blackout il direttore del Corriere della Sera Franco Di Bella e il vicedirettore Gaspare Barbiellini Amidei si presentano davanti alle telecamere del TG uno RAI
Erano decisioni ai fini della Mosa tempo addirittura prima del
Prima con la totale con la scusa un insolito D'Urso
E pensavo proprio veramente di applicare suggerimento di quattro ruote di staccare la spina riteniamo che questo sia un modo veramente relazionale di combattere il terrorismo in ogni caso sia ben chiara una cosa noi abbiamo deciso in questo modo
Perché ci siamo resi conto che qui non ci sono più notizie da riferire
Ma stiamo diventando dei le buche della posta di questi terroristi quindi non è più in discussione quello che era in discussione prima amplificare o meno
Ma in discussione il fatto di non diventare i biglietti da dieci mila di questi rapitori perché in questo momento oramai la battaglia è soltanto sul trovare spazi nei giornali il nostro dovere di fare i giornalisti non di fare i collaboratori delle Brigate Rosse
La decisione riceve in breve tempo il sostegno e l'adesione del direttore del Tempo di Roma Gianni Letta ha seguito a ruota da Gustavo Selva direttore del GR due della RAI poi è la volta del Giornale di Montanelli e delle altre testate giornalistiche della RAI
Per capire come il black-out dell'informazione andasse ben oltre questioni ideali o di schieramento politico bisogna tenere presente il contesto entro cui si dipanano i trentaquattro giorni del sequestro
Nel corso dell'anno da più parti sono state invocate soluzioni eccezionali per il governo del Paese e per far fronte alla crisi delle istituzioni
La Repubblica il quotidiano fondato e diretto da Eugenio Scalfari
Propugna l'incontro tra il mondo imprenditoriale rappresentato dal senatore Bruno Visentini
Presidente del Partito repubblicano dell'Olivetti fautori di un governo tecnico che non sia espressione dei partiti e il mondo del lavoro rappresentato dal partito comunista guidato da Enrico Berlinguer che dopo aver chiuso la fase dell'unità nazionale
Auspica un governo dei tecnici e degli onesti senza la democrazia cristiana
In questo contesto agisce la P due di Licio Gelli un comitato politico affaristico che all'ombra della massoneria sia ramificato nelle istituzioni nel mondo imprenditoriale in quello giornalistico tra gli alti gradi delle forze armate negli apparati di sicurezza
La P due punta soluzioni autoritarie controlla il gruppo editoriale Rizzoli e può quindi disporre di organi di stampa tre quali il Corriere della Sera che invoca misure eccezionali
In seguito all'intervento diretto di Licio Gelli di Umberto Ortolani da molti considerato l'eminenza grigia e di Bruno tassa andina direttore generale della Rizzoli tessera P due numero cinquecentotrentaquattro
Il principale quotidiano italiano guida il partito della fermezza sostenendo ad ogni costo il silenzio dell'informazione
All'epoca del sequestro Moro Marshall McLuhan scrisse staccate la spina e non ci sarà più il terrorismo
La provocazione del teorico del villaggio globale grande studioso dei mezzi di comunicazione della società contemporanea viene presa sul serio da buona parte della stampa italiana
Al tema si è dedicato Gilberto Mastromatteo giornalista autore di quando i media staccano la spina storie del blackout informativo durante gli anni di piombo dobbiamo intervistato qualche anno fa
Il blackout non avrebbe mai potuto funzionare perché già nel mille novecentottantuno e già nel mille novecentosettantotto era impossibile attuare quello che che è poi al Papa la provocazione di di Marshall McLuhan di questo maschia dialogo canadese che appunto poco durante il il sequestro di Aldo Moro aveva lanciato questo questo appello ai media italiani
Cancellate cancellato ogni notizia bloccate il sistema mediatico vedrete che non ci sarà più terrorismo in realtà era una provocazione propria della del del mare del martedì nuovo perché sappiamo tutti sono ecco che parliamo del più grande teorico di quello che è il villaggio globale quindi Marshall McLuhan sapeva perfettamente che non era possibile già nel mille novecento a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta attuare un blackout informativo così inteso in realtà i media italiani non capirono cui esso lo capirono in pochi lo capirono soprattutto durante il sequestro di Giovanni D'Urso che fu importantissimo per dappertutto il sistema informatico italiano proprio perché fu come un enorme esame di coscienza come nome autoanalisi da parte dei professionisti e l'informazione che per la prima volta si trovano di fronte ad una ad una minaccia esplicita tuona ricatto esplicito da parte dei terroristi
E reagirono in maniera diverso a seconda delle delle diverse testate dei diversamente didascalia sicuramente il comportamento di radio radicale le matricole a questo punto di vista perché è chiaro
Il ponte radio messo in moto a partire dal dodici dicembre va bene rapito due c'è poi fino alla sua liberazione fu direi proprio lire tratta come dire risposta alla domanda che tu mi hai hai torto prima era assolutamente impossibile radio radicale lo ha dimostrato
Oggi addirittura sarebbe grottesco pensare a qualcosa del genere senza dubbio però ecco quella quell'avvenimento l'Irgun importante anche e soprattutto per pieni rinuncia delle spaccature anche nel ponte
Della fermezza nel fronte alle cautele Silla Ristori si schierava dalla parte del blackout però alcuni giornalisti alcuni direttori coraggiosi in quel momento storico riuscirono a Milano
Nel caso del sequestro del giudice D'Urso attorno al partito della fermezza si intrecciano interessi e obiettivi diversi fra loro
C'è il partito comunista e il gruppo editoriale Monti i propugnatori della questione morale come genio Scalfari che cosiddetti borghesi illuminati
C'è la violenza politica di vario colore e c'è la P due che mira a modificare il sistema politico istituzionale il ruolo della P due lo hanno ben compreso Marco Pannella il partito radicale ne fanno un'esplicita continua martellante denuncia per tutta la durata del sequestro e anche dopo
Pannella riassumerà la situazione con la formula P due P trentotto PC P. Scalfari
A questo disegno manca solamente un cadavere eccellente quello del magistrato rapito dalle BR
La sua morte potrebbe aprire la strada a misure autoritaria ai prevedibili soluzioni politiche chi attraverso un governo che non sia più espressione dei partiti
Lo scontro si inasprisce e la stampa si trasforma nel campo di battaglia
Sentiamo ancora Valter Vecellio coautore del libro la pelle del dorso edito da radio radicale che racconta quei trentaquattro giorni
Ci sono dei trecce che andrebbero con i costumi ricostruiti costruiti anche facendo la storia di persone che Enrico ci siamo un po'dimenticati
è un personaggio come Bruno Tabacci anti nella pittura e a cascata a tutti gli altri dal direttore del Corriere della Sera poi giornalisti anche di pregio di vaglia
Uno che voto si chiamava Roberto Ciulica è stato direttore del Mattino ma una guerra lo una quantità di Titti grandi opinionisti di giornalisti Maurizio Costanzo tutto Roberto Gervaso lo stop erano tutti nella pittura dall'altra parte c'era questo intreccio prenderebbe il petto così ricostituito ha ricostruito Caracciolo lasciatemi eh Carboni Flavio Carboni tutto una serie di interessi c'era all'epoca un capo della massoneria mi pare si chiamasse Corona e insomma
Ci sono tutta una serie intrecci tra l'aria pari e terrà questo il patto colpe che veniva parecchi curato e e camuffato sotto il governo degli onesti e dei capaci questo Comitato di salute pubblica che avrebbe detto appunto in qualche modo quali sollevare le questioni del paese e poi alla fine alla questione di nuova tra virgolette di potere
Però ci fu questa questa questa come dire
No è inedita però questa apparentemente cui vota Alleanza tra giornali che avevano tutto l'interesse a essere intanto concorrenti tra di loro non possono tutte le questioni di mercato sì eccetto volarono
Un sintomatico
Unanimismo
Torniamo a quei trentaquattro giorni la famiglia del magistrato nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli che continua a incontrare non si dà per vinta e cerca senza sosta di muoversi in ogni direzione
A casa D'Urso si è formato un piccolo comitato di lotta fatto di parenti amici colleghi del magistrato che non vogliono arrendersi che non vogliono lasciare nulla di intentato per salvargli la vita
Radio radicale diffonde i numeri di fax delle redazioni dei giornali delle segreterie dei partiti del Quirinale di Palazzo Chigi chiede ai cittadini di far sentire la loro voce di chiedere di pubblicare comunicati detenuti come dicono i brigatisti
Iniziativa scatena le reazioni indignate dei sostenitori della linea dura
L'otto gennaio rientrano a Roma i parlamentari radicali che si sono recati a Trani Chiappani
Il comitato dei detenuti di Trani non si è espresso sul sequestro quello di panni invece ha consegnato ai parlamentari radicali un documento nel quale si afferma che il giudice D'Urso può essere liberato
I parlamentari del Partito radicale hanno concluso la loro visita nel supercarcere di Trani dove per tre giorni hanno incontrato il direttore del penitenziario i detenuti che il ventotto dicembre sequestrarono diciotto agenti di custodia
Sui risultati di questa visita c'è stata oggi alle quattordici al premier Romano un doppio incontro dei parlamentari radicali con i giornalisti Atrani c'erano i senatori Sparaciari Stanzani reputati tintore Teodori
A Roma nella sede del gruppo parlamentare il segretario del partito radicale Rutelli e l'onorevole agli Stati
Il gruppo il partito radicale rendono oggi note le condizioni e le rivendicazioni dei detenuti del carcere di Trani
Quali sono state rilevate con le visite tuttora in corso dei parlamentari radicali De Cataldo Pinto Spadaccia Stanzani e Teodori e rendono altresì noto un comunicato il comitato di lotta dei detenuti di Trani cioè dei detenuti delle BR a questo documento noi riteniamo inutile e impossibile dare una qualsiasi risposta
Ci occupiamo di politica e di diritti umani e civile il tragico e squallido gioco della guerra non ci riguarda riguarda purtroppo coloro che ci credono e lo proclamano nelle carceri nel Paese e purtroppo sempre più numerosi e prestigiosi nelle istituzioni
Noi ripetiamo con chi ricatta con chi ricatta nel modo più infame tenendo il grilletto pronto a sparare sulla nuca di una persona non si tratta le BR se per prime lo sanno
Per quanto increduli si possa e si tenti di essere che che la stampa ne scriva a noi non abbiamo tra stato la liberazione di D'Urso
Per questo ripetiamo che il dialogo non è solo possibile necessario e tentata vide ma che forse sul punto di essere avviati
Noi continueremo nel nostro lavoro per la democrazia per il diritto per i diritti umani e civili per la riforma delle leggi dei codici delle carceri delle pene da democratici da parlamentari da non violenti denunciando ancora una volta l'infamia
Di un potere di maggioranza e di opposizione i parlamentari che hanno negato al Parlamento e al Paese di compiere quei doveri costituzionali che debbono poi in qualche misura almeno riconoscere come tali quando la violenza che è la loro regola rischia di rivolgersi contro di loro e di ferirlo
Nove gennaio a Montecitorio riprende il dibattito sul terrorismo
La tensione in Aula è altissima i rappresentanti del Partito comunista si scagliano contro i radicali e socialisti accusandoli di fare il gioco dei sequestratori alcuni deputati comunisti tentano di aggredire gli esponenti radicali
Già nelle prime ore dopo il sequestro il Partito comunista si era schierato a favore della linea dura il senatore Ugo Pecchioli considerato il ministro dell'interno del del PC aveva anche indicato la possibilità di un'azione di forza per liberare Durso
Il segretario Enrico Berlinguer alla Camera dei Deputati accusa i contrari alla linea dura di attentare alla legalità repubblicana dal repentino e ostentato lo sgombero nella sezione di massima sicurezza dell'Asinara
Ai colloqui alle riunioni tollerante autorizza nelle carceri di terreni di Palmi Milano
Fino al mutismo sulla questione dell'atteggiamento della città
Uno scempio bella legalità unito alla dedicazione inaudita del Governo al dovere di precisare seguire un chiaro indirizzo politico fino a questo momento i comunicati dei detenuti sono stati pubblicati solo da Lotta continua dal manifesto e dal lavoro di Genova
Il direttore di quest'ultimo Giuliano Zincone con la sua coraggiosa decisione ha disobbedito al blackout imposto dalla Rizzoli proprietaria della testata e contro l'altra alla P due per questo viene licenziato a far salire la tensione nella maggioranza che sostiene il governo presieduto da Arnaldo Forlani e la decisione del direttore dell'Avanti Ugo Intini di pubblicare i comunicati dei comitati detenuti di Trani di panni
Con questa decisione il partito socialista prende le distanze dagli altri partiti della coalizione democrazia cristiana il partito socialdemocratico e il Partito repubblicano
Il giorno in cui l'Avanti
Rupert il le io che pubblicò il comunicato fa modula replica però offre io perché un po'borghesi intitolata laccata non vale cubana
La cardine e cioè la pubblicazione del comunicato ndr non volevo farle rischiare una riforma
Appena idee questo ricordo le reazioni del mondo politico furono re mi chiamarono
Spadolini
Orlandi
Quindi parliamo del Pinocchio di Longo dicevano che era una pazzia
Pubblicare
Questo comunicato perché avrebbe potuto cadere il Governo fu una decisione coerente
Impongono noi ripeteremo riproponendo la stessa opposizione che avremmo sul calo Moro
E comunque non dimentichiamo che il Corriere della Sera era controllato da due anzi era l'organo ufficiale della P due secoli può dire quello che ha scoperto dopo ed è la e c'è quel poco proclama
A proposito avverrà divieto di pubblicare qualunque cosa negherò che di lavoro nuova eroina coraggioso
Diretto da un giorno all'IPA il coraggioso c'è Giuliano Zincone pubblicò di comunicato bellica però prima allora e di proprietà o vincola politica perfetto e minacciarono anche di chiudere il giornale
Francamente non so capire perché anche la Repubblica di però su quel terreno
La piccola coda per alcuni aspetti contraddittoria però la mia esperienza diretta dice P due e comunico il codice erano travolti o di quindici e correva la democrazia
Devo anche dire che le pressioni porci diciamo che preoccuparono
Però gli alleati di governo in quel momento
Adombrava Authority per la democrazia perfetto dicevano che eravamo a quell'epoca però che avremmo fatto cadere il governo ha compiuto
In Togo i cittadini colpiti in Italia Londra per modo di dire volti militari sudamericano ma insomma passano attraverso la delegittimazione dalla politica
Attraverso l'idea ieri alla politica chi debba sostituire al governo dei capace e gli ho detto
Nove gennaio la moglie del giudice D'Urso la signora Franca durante una conferenza stampa nella sede della Fnsi il sindacato dei giornalisti
Rivolge un ennesimo accorato appello perché i quotidiani pubblichino i comunicati dei detenuti di Trani e di Palmi
Il fratello del magistrato l'architetto Corrado D'Urso si rivolge al mondo dell'informazione
Il sequestro di mio fratello il dolore per la mia famiglia scrive
Hanno riempito le pagine dei vostri giornali siamo stati assediati dai giornalisti che con ogni mezzo ci hanno sollecitato interviste e commenti al momento supremo di dimostrare la vostra solidarietà la negate
Trincerandosi dietro poco convincenti opinabili scuse lasciando morire un uomo la famiglia si rivolge ai giornali dicendosi disposta anche a comprare pagine a pagamento pur di pubblicare comunicati ma non ottiene alcuna risposta eppure la pubblicazione di comunicati brigatisti è giusta sia dal punto di vista morale sia sul piano penale in uno stato di necessità deve prevalere la salvezza dell'ostaggio lo spiega il professore Giuliano Vassalli insigne giurista
In una memoria scritta che con un gesto di generosa amicizia mette a disposizione della famiglia D'Urso mi sembra evidente scrive Vassalli
Che i giornalisti che dessero luogo alla pubblicazione di comunicati lo farebbero solo per salvare il dottor D'Urso dalla minaccia di morte su di lui più incombente e pertanto commetterebbero nazione non censurabile né sul piano penale né sul piano morale
Fin dai primi giorni del sequestro a radio radicale ci si è resi conto che la partita deve essere giocata tra la gente per questo la radio organizzato un circuito alternativo di informazione al quale si collegano piccole emittenti indipendenti
A differenza di quanto avvenuto con Moro la vicenda D'Urso deve finire in modo diverso è necessario aggirare i silenzi della radio televisione pubblica le censure della stampa
I radicali vengono per questo accusati di essere filo privatisti di fare da megafono alle BR di cavalcare la tigre del terrorismo
Dieci gennaio comunicato numero nove le Brigate Rosse pongono un ultimatum Durso verrà ucciso se entro quarantotto ore i maggiori quotidiani non pubblicheranno i comunicati dei detenuti di Trani e di Palmi
La situazione sembra sul punto di precipitare ma nonostante la minaccia le principali testate ribadiscono il loro no
Lo scrittore Leonardo Sciascia deputato radicale fin dall'epoca del caso Moro fermamente contrario alla linea della fermezza decide allora di lanciare un appello da Radio radicale perché i documenti vengano pubblicati
Avete per anni pubblicato comunista credo in funzione delle Brigate Rosse
Peraltro credo
Accompagnandoli con occhi
Per un
Se in un posto profonde punto una strumentalizzazione
Avete in questi ultimi giorni deciso di non pubblicare fu comune perché dalle Brigate Rosse
Decisione che non hanno quindi questionari e comunque più
Ammesso che un popolo formulate ossidate proprio prova
Noi faremo purtroppo per fare della propria chiusura regionali ragionevole trovate di fronte allora aveva un grosso problema
Una farla contro la vita di uno
Non si tratta di sospendere si tratta di sospendere una decisione prima fare oggi conclusiva confuso prepara vedo prefissati
Si tratta di pubblico un resterà
Preferibile apposito necessità in cui possano trovare progresso
Si tratta
Più essere replicate rossa le spalle al
Un intellettuale della levatura della fama di Sciascia la cui collaborazione fino a quel momento è stata richiesta dai maggiori quotidiani ora si trova davanti porte sbarrate pochissime testate decidono di pubblicare integralmente il suo appello
Radio radicale decide allora di ripeterlo in continuazione
In poche ore arrivano le firme di Eleonora Moro vedova dello statista democristiano di Stella Tobagi vedova del giornalista del Corriere della Sera
Di Andrea Casalegno figlio del vicedirettore della Stampa assassinato dalle BR all'appello aderiscono personalità del mondo dell'informazione della cultura della politica
I giornalisti che non accettano il mercato promuovono assemblee e riunioni nelle redazioni Gianfranco piazze Jesi direttore de la Nazione di Firenze cerca di pubblicare comunicati ma viene bloccato la proprietà il Messaggero il Secolo decimo nono decidono di pubblicarli purché ci sia la certezza che da ciò dipende la liberazione magistrato il giorno invece si dice disponibile ma dopo la Liberazione
Domenica undici gennaio come già aveva fatto il suo predecessore Paolo sesto durante il sequestro di Aldo Moro da piazza San Pietro papa Wojtyla si rivolge brigatisti affinché Durso sia liberato
Desidero ora esprimere l'accorata partecipazione
Con cui seguono fin dal suo inizio la dolorosa vicenda del magistrato Giovanni D'Urso proditoriamente sottratto ormai da un mese
All'affetto dei suoi Carlo sono spiritualmente vicino a lui nella solitudine per la sua pelosa segregazione e vicino sono anche alla consorte e tale finire
Il cui per comprendo lo stato d'animo
Nel corso di questi lunghissimi giorni i angosciosa trepidazione appeso
Io mi devo insieme con voi
La mia preghiera al Signore
Perché il magistrato
Giovanni Russo
Possa essere al più presto restituito all'affetto dei suoi cari supplico il signore perché tocchi Vianini
Il coloro che hanno nelle loro mani la persona e la vita del magistrato perché riflettano
Sulla gravità del loro atteggiamento
E vogliamo ascoltare quel sentimento di umanità
Che non può essere spento
Nei loro cuori
Papa Wojtyla nei giorni precedenti aveva voluto incontrare personalmente la moglie e le figlie del magistrato
Anche il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e il Presidente del Consiglio Arnaldo Forlani accettano di ricevere la famiglia ma a questi incontri non vanno oltre le dichiarazioni di circostanza
Arriviamo così al dodici gennaio scade l'ultimatum
Da radio radicale la signora D'Urso ringrazia Leonardo Sciascia e torna a chiedere ai direttori dei giornali di pubblicare i comunicati
Si rivolge anche cittadini perché manifestino in ogni modo il loro dissenso per l'assurdo silenzi di molti giornali importanti della radiotelevisione di Stato
Leonardo Sciascia decide allora di lanciare un secondo appello di nuovo rivolto ai direttori ai giornalisti agli editori ma anche lettori
I giornali non sono di governo i giornali sono i giornalisti redattori direttori proprietari coloro che lì si stampano coloro che leggono alloro era più volte il mio appello da un uomo a uomini che qui non tutti
Ma almeno quelli che stanno ai vertici posso chiamare per nome
Franco Di Bella Eugenio Scalfari Indro Montanelli Giorgio Fattori Roberto giunte Gianfranco piazze sì
Michele Tito vettori quindi la Gianni Letta Fausto De Luca Mario Gianani e così via alloro singolarmente uno ad uno ho rivolto e ribadisco il mio appello
Le Brigate Rosse dicono che da un nuovo osso decisione dipende la vita ad un uomo la decisione di pubblicare sui vostri giornali le loro farneticazioni
è un ricatto doloroso ed infame ma nell'effetto che qui i loro comunicati possono conseguire sui vostri giornali ha un risvolto di cretineria ed il ridicolo
Personalmente ritengo che qui i loro comunicati dovrebbero essere pubblicati io ampiamente diffusi a spese dello Stato
Pubblicate le dunque sottostare al ricatto e molto più nobile proficuo in questo momento che rifiutarmi
Voi avete visto aderire al mio appello la signora Moro la signora Tobagi il figlio di Carlo Casalegno
Il loro dolore de quel brutto ricordo carnici contro ha invece scelto l'intelligenza delle cose
Adeguate vi a questa intelligenza non cercate lasciata in onore che nella morsa di un uomo
Può diventare supremo diciamo
Sono ore decisive
I radicali decidono di mettere a disposizione della famiglia Durso una tribuna politica Flash allora segnata dalla RAI
Lorena Durso si presenta davanti alle telecamere si rivolge ai brigatisti ai direttori dei giornali perché Salvino la vita del padre
Ai direttori chiede la pubblicazione dei documenti ritenuti per indurre le BR a non dare esecuzione alla sentenza di morte
Quindi inizia a leggere il comunicato dei detenuti di panni in cui il padre viene definito boia
Il partito radicale concesso questi quattro minuti parlare a me a mio padre Giovanni Russo e a voi perché sappiate Cesati siamo inferto negli ultimi minuti contro una tragedia immensa andarmene
Possiamo forse ancora arrivare in tempo se tutti lo potrà avermi ascoltata rimuovere farete qualcosa
In primo luogo i direttori dei pochi grandi giornali nei quali venga oltre i danni alle Brigate Rosse e la vita di mio padre
Credo in coscienza che le Brigate Rosse non so per colpa o merito di chi hanno tratto dal sequestro di mio padre Giovanni D'Urso Giacosa inimmaginabili in un Paese moderno e civile
Lo strazio nostro oltre che quello di mio padre potrebbe ora bastardini hanno avuto credo molto di molto più di quel che chiedevano ve ne supplico uomini delle Brigate Rosse rende attesi stasera al sesso subito mio padre Giovanni D'Urso non assassinato in una banda barbaramente stupidamente liberate mare la responsabilità tremenda di questo assassinio sarebbe pienamente
Dò sta e pienamente anche di quelle pochissime persone i direttori di alcuni giornali che per ragioni incomprensibili spaventose
Hanno preso per la prima volta nella carriera di direttori di giornali di giornalisti femminile oltre il precedente del belcanto contro la vita di mio padre
Mentre finora si erano gettati sui nostri documenti forse irresponsabilmente e gli avevano sempre cercati e pubblica o pubblicati
Venti ad anni direttori di giornali e giornalisti scritto giornali interi sulle Brigate Rosse e adesso tutto d'un tratto non volete nemmeno stampare due colonnine di giornali
Ma volete davvero le armi e che mio padre si è ucciso perché come è possibile per un pezzo di carta
Siete ancora in tempo per lasciare le Brigate Rosse senza alibi senza ragioni umanamente concepibili senza infami scuse non assassinate né gli uni né gli altri un uomo innocente scegliete la vita liberate mio padre lo voglio vedere le donne e gli uomini italiani italiani donne e uomini aiutate IMI aiutati cit
Come Sciascia come Eleonora Moro come Stella Tobagi come Andrea Casalegno osservate un innocente
Liberate mio padre
Adesso vi leggo un pezzo del comunicato i palmi
E come le ammissioni rese dal boia dorsale Brigate Rosse dimostrano che c'è evidentemente e lì si è reso responsabile direttamente delle truci politiche controrivoluzionari
Che l'esecutivo ha voluto mettere in atto contro tutti i membri John i proletari prigionieri
Ne prendiamo atto e senza esitazioni gli chiediamo che a causa dei suoi crimini delle politica i cui essi sono espressione del boia dorso è stato giustamente condannato
La decisione presa delle Brigate Rosse certamente un grande atto di umanità il più alto possibile in questa epoca in questo Paese dove scorrazza
La Suburra criminale democristiana i suoi sudditi variopinti e le stoviglie iene revisioniste
Atti umanitari sono veri proletari tutte quelle pratiche di quelle rime dizionario che direttamente o indirettamente affetta una rovina della borghesia imperialista e del soltanto
Abbiamo senza una tribuna politica penso della partita radicale tale trasmissione è stata diffusa richiesta della partita interessata
La pertanto estranee all'iniziativa
La figlia del giudice che in televisione legge il comunicato delle BR che definisce il padre boia è una bomba l'effetto sull'opinione pubblica e dirompente si scatena una bufera politico mediatica
I quotidiani del Partito comunista L'Unità e Paese Sera ma anche la Repubblica ed Eugenio Scalfari il Corriere della Sera controllato dalla P due
Attaccano i radicali accusano Marco Pannella di aver costretto Lorena Durso a leggere il comunicato le BR davanti alle telecamere Eugenio Scalfari si appella addirittura una al Presidente da Repubblica Pertini perché intervenga
In realtà le cose stanno in tutt'altro modo nessuno ha costretto la figlia del magistrato a leggere in tv il comunicato di Palmi Pannella anzi all'inizio e contrario ed è quasi sul punto di mandare tutto a monte alla fine si lascia convincere
La stessa Lorena D'Urso all'Ansa dichiara di averlo fatto di sua spontanea volontà in accordo con la propria famiglia al solo scopo di salvare la vita di suo padre
Lo ripeterà anche nella deposizione al processo per diffamazione intentata dei radicali contro l'unità e Paese Sera
E in cui spiegherà come andarono davvero le cose quel pomeriggio del dodici gennaio
Tredici gennaio l'ultimatum scaduto quello stesso giorno nel centro di Roma in via di Pietra a due passi dalla Camera dei deputati le BR fanno ritrovare una lettera con la quale Giovanni D'Urso si rivolge al direttore dell'Avanti Ugo Intini lo ringrazia per la posizione assunta dal suo giornale che ha deciso di pubblicare comunicati i detenuti di Trani e di panni
Nella lettera cita anche l'apparizione della figlia in tv e conferma che la sua vita e legata alla pubblicazione dei comunicati detenuti sui maggiori quotidiani il testo viene eletto a radio radicale dal direttore Lino Jannuzzi
Attenzione il quale i radicali attenzione attenzione prendiamo anche tutte le altre radio di collegarsi con
Abbiamo il testo integrale fotocopiato della lettera di lusso
Nella lettera trovata stamattina la via di pietra spero che sia vero il senso che copre annuncia cioè che dolce ancora vivo e può ancora vivere che non sia una lettera da dire cercheremo riscoprirlo insieme
Signor direttore oltre a prendere da alcune dichiarazioni rilasciate da mia figlia Lorena
Nel trasmissione in tribuna politica Flash mi è stata data la possibilità di leggere il suo articolo riguardante la mia vicenda
Se le scrivo ed perché ritengo dover fornire a quanti possano dallo Stato non concordare con la linea Daley indicata ulteriori elementi di concretezza su cui poter responsabilmente medita
Mi sembra sia noto ormai che il processo a cui sono stato assoggettato si è concluso con la condanna a morte la quale peraltro potranno essere eseguite qualora da parte dei più importanti quotidiani si facce luogo alla pubblicazione dei comunicati provenienti dalle carceri up di Palmi emigranti iniziativa queste della pubblicazione di cui sarebbe palese il carattere esclusivamente umanitari
Sotto il profilo della necessità e che sarebbe di tal natura non coinvolgere i punto alcunché o alcuno al di fuori degli organi di stampa che intendessero realizza anche nella magistratura c'è chi ha deciso di prendere posizione i magistrati in servizio presso la Direzione generale degli istituti di prevenzione e pena lanciano un appello in cui chiedono che vengono pubblicati i comunicati dei brigatisti per salvare la vita del loro collega
I giornali della linea dura però lo ignorano ancora una volta radio radicale ad informare i cittadini
Radio radicale vi rileggo l'appello dei colleghi del magistrato D'Urso ve lo rileggo vi sollecito comunica primo alle redazioni dei giornali abbiamo tre formato noi stessi ad alcuna relazione non mi erano ancora al corrente pare incredibile Marco e così non mi ero al corrente telefonate informatori di questo un unanime fermo appello alla Rai TV e alle principali testate nazionali della stampa affinché diffondo integralmente i documenti dei detenuti RIS scritti a Palmi e da tre anni è stato rivolto oggi dei magistrati della Direzione generale istituti di prevenzione e pena del Ministero di Grazia e Giustizia
L'appello è contenuto in un comunicato approvato all'unanimità al termine di una riunione svoltasi oggi ed alla quale hanno partecipato tutti i colleghi di Giovanni D'Urso
Alla riunione non è stato tuttavia presente il direttore generale nel comunicato si afferma che dalla lettera inviata da Durso al direttore dell'Avanti emerge con evidenza che l'unica condizione posta per la liberazione del collega
E la pubblicazione dei comunicati dei detenuti di Trapani e di Palmi e che quanto richiesto non costituisce lesione dell'ordinamento giuridico e della difesa dello Stato telefonate ripetete i numeri di telefono questi giornali continuate a chiamarvi e di informatori se non lo sanno informativi accertabili bene che lo sappiano di questo appello rivolto dai colleghi di Giovanni D'Urso
Per magistrati che sono più degli altri esposti alla ferocia dei terroristi
Appello perché la pubblicazione avvenga integralmente sui maggiori quotidiani a diffusione nazionale e anche dicono i colleghi di Durso e non ce ne sarebbe bisogno
Rispetto alle richieste delle Brigate Rosse e anche dalla RAI TV
Durso dunque è vivo è ancora possibile salvarlo è ancora possibile fermare il meccanismo che vuole il suo cadavere
Alla Camera i deputati radicali Adelaide Aglietta e Roberto Cicciomessere chiedono che il presidente del Consiglio riferisca subito cercano anche di leggere la lettera che il magistrato ha inviato al direttore dell'Avanti e provocano la reazione aggressiva dei fautori della linea dura
La democristiana Maria eletta Martini che in quel momento presiede la seduta con una serie di cavilli procedurali impedisce loro di parlare alcuni deputati del Partito Comunista cercano di aggredire i radicali
Io credo che in queste ore drammatiche
Che il paese sta vivendo è accaduto in queste ultime ore un fatto nuovo che cita dati attenta
E giudice Durso una persona che rischia di essere assassinata e ancora vivo io le voglio leggere il testo della lettera autografati arrivate è stata inviata dal dottor tu non sono dell'economia quest'anno ricorre il ventesimo tratta della vita di un uomo onorevole allievo credo che sia ordinata
Credo che stiano qui sensibili apprezzando fino credo che siamo tutti sensibili e attenti al quadrato notevole aliena non mi costringa a toglierle la parola appresi non ingoiano più microeconomico intesa illuminano una vera parola onorevole Aglietta non mi costringa a toglierle la parola siamo tutti sufficientemente
Sensibili di fronte a questi fatti
La signora chiede domani in farà richiesta si dovrebbe vedere avevano norme viene dai temi alla richiesta l'ordine dei lavori che come lei sa
è firmata completa possiamo dire tutto qua dentro entità in sintesi grazie alla richiesta sinteticamente signora Venezia la richiesta sinteticamente signora editore diversi parmensi sono fatti intorno a questo problema chiedo ecco ad esempio
Il seguente siccome regolamento quindici minuti per motivare non li anche in
Questo portano in aula per cui dobbiamo ritenere con certezza che il giudice Dulce è vivo e quindi questi appelli motiva la mia richiesta
I campi sperimentali al mitico Derby Urso signora quaranta ore errore novanta novantuno enne qua apparati sano
Dolce
Curva rimanere qui non è tutti studiando lei diviene viene insieme etica in casa chi è
Signora presidente io chiedo impronte a questo parco piccola governo immediatamente
è una vita viene fino bene
No mangiato dati
Quando
Schizzi visto che le forze politiche che stanno operando mentre D'Urso vivo
Perché Sofia invece
Ucciso sappiamo che
Niente
Autodichiarazione
Sotto né Lorusso
Nella quale
Imprigionano i decori volete lavorare all'interno queste ora
La quale si fanno delle affermazioni fatte entrare nel merito l'opzione queste o era oggetto di una comunicazione del governo mediante le cose non la leggenda Kang perché i colleghi Sandro e non deve ritenere che tutti siano assenti non vedo il problema escluse Vaudano
Bene anche ventenne
Vorrei ricordare con loro solo per libero e che qualcuno
L'abbigliamento va bene certo
Ignora prestanome motivazioni Elena fra sei mesi
Come stabilmente
Fermeremo Renzi più o meno
Tredici
Avevano avvertito che uscivano notifiche Palermo
Questore ho capito
Lo
Parco Antonio quando
Agli allevamenti no no no no no no no nata
Pagare bestione entrare nel merito io l'Italia è indicato nelle allergie già mestiere
Quattordici gennaio radio radicale diffonde un terzo appello di Leonardo Sciascia questa volta lo scrittore deputato radicale si rivolge direttamente alle Brigate Rosse le pone di fronte alla loro sconfitta già da tempo avvenuta
è la prima volta chi mi rivolgo talmente alle Brigate Rosse
Non agli uomini delle Brigate Rosse poi che non sono questo fu
Ma questa mostruosa astrazione cresce così denominata brigate rosse
E non vincere volgo in nome dei valori che da anni calpesta no
Che sarebbe inutile de al nome dei loro pentimenti
Mi rivolgo a loro ponendo questo semplice problema e lasciando che inneggia avevano al loro momentaneo vantaggio la soluzione
Voi avete respinto sdegnata mente
L'ipotesi di essere strumento oggi ecco io su tutta la manovra altrove
Ma uccidendo a questo punto il giudice D'Urso il dubbio almeno il dubbio di esserlo
Non vi assale
Guardatevi intorno
Guardatevi tra voi
Riflettete se siete capaci
La vostra causa la causa per cui dite ma credo che e già da tempo perduto
Sarebbe una tragica beffa accorgervi domani
Di avere Micidial menta operato per interessi di cui fu da cui voi per credibili sarete anni niente
Il quattordici gennaio arriva il comunicato numero dieci le Brigate Rosse annunciano la liberazione del giudice D'Urso
Si diffonde la notizia che Durso sarebbe stato ritrovato vivo
E si troverebbe ricoverato in buone condizioni al policlinico Gemelli
I giornalisti che assediano l'abitazione del magistrato cercano inutilmente conferme ma la notizia di una smentita non si ha idea di dove possa essere non si sa se è stato ritrovato non si sa nemmeno se sia stato liberato davvero
Nei minimi
Smentito suo capitano tenerne di sul manca in linea generale nell'analizzare bisogna
Allora
Su quegli annunci una conferma non vogliamo formare formazione baita chi vide non la sabbia se abbiamo cosa io stessa ve lo dico abbiate pazienza naturalmente anche la seconda il personaggio che si trova oggi un milione non si sa niente
Sono fermi alle notizie relative no nessuna dichiarazione ufficiale le alle notizie del volantino
Sono ma non c'è niente di vero in cui le notizie che di cui si dà come ausiliaria signore ha avuto una smentito una conferma ufficiale dello scudo non c'è niente
Sono ore di grande preoccupazione non si sa nulla e dunque tutto può ancora succedere chi voleva D'Urso morto potrebbe ancora raggiungere il suo scopo come spiega Marco Pannella da Tele Roma cinquantasei
Una liberazione molto più complessa giugno scorso evento che una che verso il signor mercanti
E che questo è liberazione chiedeva più forza morale più forza politica più intelligenza ma anche più forza operativa più fiducia insieme agli atti
E temevo quindi io sapete molto e temo tuttora temo tuttora fin quando Giovanni D'Urso non rientra a casa sua fin quando non viene riconsegnato sano e salvo lì dove è stato preso ecco ho paura
Ho tutti i tipi di paura in questo evento mi si lascia andare
Le Brigate Rosse sanno benissimo e qualsiasi cosa accadesse a Giovanni D'Urso
Anche nella fase della liberazione
E anche nel momento in cui è stato liberato
E anche nel periodo intenti Arcore fermamente la sua liberazione il suo ritorno a casa ne sono totalmente al cento per cento del totale
Io finora sapevo di dovere difendere dalla pallottola
Delle Brigate Rosse sapevamo come non violenti come radicali si difendono dalla pallottola dello sparo come Pirlo delle Brigate Rosse
Ma da questo momento abbiamo difenderlo dalle responsabilità delle mie quel pezzo e dall'incapacità della liberazione sbagliata dalla reazione sbagliata
Di altre forze nel momento in cui lo liberano e a questo punto anche retto era dichiarato avuto un pensiero atroce perché ho voluto liberare bene per questo dimostra fino a che grado
Di disfacimento della coscienza di noi anche quelli fra di noi così violentemente l'unica violenza ICWS rimproverata
Attaccati alla convinzione che è possibile dialogo che è possibile democrazia che possibile lo stato pulito che è possibile una grande riforma o società che possibile la vita che è possibile far deperire la violenta ebbene ricordando mille storie truci
Delle stragi di Stato anche eccetera ho dichiarato
Mi rendo conto di pensare che c'è il pericolo delle pallottole ma anche quelle della pillola era un messaggio un messaggio ai servizi di Stato messaggio oltre che una confessione di un brutto pensiero
I timori di Marco Pannella però non si avverano
La mattina di giovedì quindici gennaio poco prima delle otto giovani Durso viene fatto ritrovare legato imbavagliato dentro una FIAT centoventisette al Portico d'Ottavia nel ghetto ebraico di Roma poco lontano dal ministero della giustizia
E dalla sede del partito comunista non distante dal luogo dove poco più di due anni e mezzo prima Aldo Moro fu invece ritrovato senza vita
Per tutto il tempo è stato tenuto prigioniero in un appartamento nel quartiere di Tor Sapienza
Dentro una tenda da campeggio bendato legato una brandina con una catena alla barba folta e provato stanco mai vivo dopo trentaquattro giorni il giudice Durso è vivo
Giovanni D'Urso e finalmente libero e queste la bella notizia ed ha potuto riabbracciare la moglie Franca ed i figli e Lorena e Giada e gli altri familiari
Il magistrato è in buoni condizioni di salute nonostante i lunghi giorni di prigionia durante i quali gli aguzzini hanno esercitato su di lui ogni pressione ricatto morali e psicologici
Subito dopo la Liberazione viene portato alla questura di Roma dove può finalmente riabbracciare la moglie e le figlie c'è una bolgia incredibile di fotografi e giornalisti praticamente impossibile avvicinarsi
Il giudice D'Urso attualmente si trova negli uffici della DIGOS della questura la sua famiglia e anch'essa tutto qui c'è stato un incontro con la famiglia e attualmente il giudice D'Urso viene interrogato dal sostituto procuratore generale dottor Seat proprio qualche minuto fa io pregherei la regia di mandare in onda le immagini il giudice D'Urso è uscito dalla dagli uffici del primo piano qui della questura di Roma dagli uffici della DIGOS da dove dove è stato interrogato per più di quattro ore dal giudice Domenico Sica
Abbiamo saputo che quando è stato approvato il giudice Duccio era legato mani e piedi con del nastro isolante nastro isolante aveva anche sulla bocca
Siete sempre all'ascolto di radio radicale vi leggiamo ora il testo della dichiarazione che Marco Pannella ha fatto subito dopo la liberazione del giudice Giovanni D'Urso
Marco Pannella dice accuso il partito della fermezza di aver tentato di coinvolgere persino al presidente della Repubblica in una politica golpisti Ca'
Le reazioni inverecondo e scomposte dense di livore perché Dulce è stato liberato sono una confessione provano molto di più di quanto aveva avevamo intuito e temuto
Dorso serviva cadavere
Gli appelli martellanti al Presidente della Repubblica che venivano dai due gruppi editoriali quello Sindoni hanno e quello che è giunto sino a pubblicare le auto interviste delle Brigate Rosse
E i verbali degli immondi processi dei terroristi perché intervenisse in modo straordinario nella vita delle istituzioni non hanno questa volta ha potuto contare sull'infamia degli assassini che hanno perso Scalfari e Valiani oggi sono eloquenti
Il senatore a vita catapultato per un errore che può rivelarsi gravissimo nella vita delle istituzioni
Chiede oggi a gran voce
La costituzione in Italia del tribunale speciale a somiglianza di quella corte di sicurezza francese che tutte le forze democratiche francesi denunciano ormai come intollerabile offesa alla giustizia della Repubblica
Scalfari come impazzito mostra che il governo al quale puntava doveva avere poteri straordinari e dittatoriali contro l'opposizione radicale
Se non ci si intende censurare il mio pensiero si sintetizza e dunque in questo modo il partito della fermezza stanno organizzando e sta tentando un vero golpe
Per questo come il fascismo del mille novecentoventuno ha bisogno di cadaveri ma questa volta al contrario di quanto è accaduto con mano è stato provvisoriamente battuto per una volta le BR non sono servite
Dopo trentaquattro giorni la campagna d'Urso è finita le Brigate Rosse cercano di farla passare come una vittoria ma in realtà sono state sconfitte
Nonostante quello che diversi loro appartenenti hanno sostenuto negli anni successivi le BR hanno perso politicamente e idealmente
Lo dimostrano le tante persone che quel quindici gennaio del mille novecentottantuno dai marciapiedi applaudirono il magistrato e la sua famiglia al loro passaggio sulle volanti dalla polizia che si affacciarono alle finestre per salutarlo suo ritorno a casa
Lo dimostrano le tante lettere telegrammi i messaggi di solidarietà che giunsero la famiglia in quelle settimane
Sconfitto e anche il disegno politico di coloro che cercavano un cadavere eccellente per giustificare l'imposizione di leggi speciali e la formazione di un governo di emergenza al di fuori delle procedure parlamentari
Giovanni D'Urso dunque ha potuto fa ritorno a casa sano è salvo la famiglia gli si stringe intorno lui evita di fare dichiarazioni preferisce incontrare i giornalisti presso la sede della federazione la stampa quattro giorni dopo il suo rilascio un incontro da cui emerge la sua forza morale la sua umanità e suo riserbo
Non vuole essere protagonista della celebrazione mediatica della sua liberazione
Aspettate vitamine grandi parole non sono assolutamente quello delle grandi dovevamo ma non la capacità e non la nomina secondo neppure dietro l'alibi di questa massa imponente che mi consentitemi intimorisce
Ma accettabili per quello che sono ritenete pure che il così come io mi informò Boy
Lo so credetemi sinceramente volevo fare un altro un altro discorso non lo seguo neppure una traccia ma voi comprendete lo stato in cui mi trovo verbale da quale vicenda sia venuto fuori quello che voglio dire io è questo che io a sprezzo dal più profondo del cuore rispetto senza riserve nel modo più incondizionato più sincero più Franco qualsiasi posizione penso che sia già chiaro che sia stato già preventivato da tutti voi
Che è il massimo che io posso offrire su questa mia triste vicenda
Una testimonianza umana una testimonianza solo dell'uomo ecco di Giovanni D'Urso direi di Nanni D'Urso per gli amici che mi conoscono con questo diminutivo
Non è stato se nessun per nessuna ragione particolare che non ho avuto assolutamente dal giorno della Liberazione a questo momento alcun contatto con la stampa ho preferito avere un contratto collettivo ho preferito che l'incontro venisse gestito che tutti i minimi particolari anche in quello dei microfoni dalla però programmare alla Federazione nazionale della della stampa appunto per tenermi al al di fuori da contatti particolari da contatti parziali che avrebbero potuto assumere senza mia intenzione
Una qualche particolare significazione
Più di questo non non non ritengo più di tediarvi i protagonisti cioè siete voi
Mi auguro che non mille delude repliche non mi costringerebbe facilitino mi auguro che vi rendiate conto un po'dell'Asia stanchezza a cui non è stato neppure estraneo diciamo questo attacco pur previsto ma pinne misure molto molto al di là della possibile irrazionale verosimile previsione e quindi sono a vostra disposizione se voi cortesemente e gentilmente mi voglia intraprendere per rendere interprete di questi miei sentimenti di questo mio ringraziamento che viene dal dal mio intimo sincero verso tutti coloro che in qualunque misura ci sono interessanti al al mio caso
Marco Pannella il partito radicale e radio radicale con loro Bettino Craxi il partito socialista forze politiche la nuova sinistra alcuni organi di stampa direttori giornalisti che si sono posti alle caute l'informazione
Intellettuali come Leonardo Sciascia la famiglia Durso si sono battuti per oltre un mese cercando ogni strada possibile per salvare la vita del magistrato
Con un'incredibile sfacciataggine rappresentanti del partito dalla fermezza se ne attribuiscono il merito affermano che è stata la loro intransigenza costringere i brigatisti accedere in realtà è un'interpretazione infondata e però è stata ripetuta anche negli anni seguenti la sentiamo ripetere ancora oggi
Il partito della fermezza al contrario di quanto accadde con Aldo Moro è stato battuto almeno provvisoriamente per una volta le Brigate rosse non sono servite come afferma Marco Pannella il quindici gennaio da Tele Roma cinquantasei
Ieri pomeriggio alle quattordici quattordici e trenta quando alla Camera dei deputati si era diffusa la notizia che Duso sarebbe stato liberata c'era un'atmosfera di funerale non affrontare l'atmosfera di letizia
Perché il cadavere di D'Urso com'era arrivato
A onorare
Il partito della fermezza noi siamo il partito della forca il partito della violenza il partito del atteggiamento contrario alle leggi dello Stato per quali calcoli vedremo dopo
E da quanto ieri quell'aria di funerale lasciata per presagi Merelli inimmaginabile
Che mentre chiunque per chiunque
Il lieto fine
La vicenda atroce è che nella sua connotazione di fondo è tutt'altro che chiusa
Quegli otto fine che non riuscimmo a conquistare per Moro contro lo stesso partito della fermezza nella morte nell'immobilità
Mentre tutti eravate degli enti comunque di questo sicuramente tutti avevamo accanto umanamente h alla famiglia D'Urso ma anche l'uno stato che non dovevo raccontare un altro caduto trucidato e sgozzato nelle sue file
C'era questa esplosione d'ira questa esplosione di paura
Questa esplosione appunto di livore di qualcuno al quale evidentemente si è tolto qualcosa
Legittimazione del proprio comporta
è importante
La verità il sapere del maggior numero di nove
E la unica forza degli inermi che siete che sia se sappiamo siano pericolosi per gli assassini o meglio se sappiamo siamo pericolosi per la vocazione all'assassinio che alcuni si portano dentro e siamo invece alleati della loro capacità di non essere essersi oggi saldando Durso perché dovevamo farlo dovevate farlo
Molto al di là di quanto non pensassi
Perché noi sapevamo di difendere con Durso anche un principio dello Stato
Forse ci siamo salvati tutti Orsini i giorni prossimi sono importanti da qualcosa che il cadavere che si cercava chiederei di D'Urso era necessario era era era necessario per fare il canale giusto poteva essere la miccia perché il partito della fermezza nella forca del tradimento nel fascio si afferma
Siamo arrivati al termine di questo speciale dedicato al sequestro che avvenne quarant'anni fa del giudice Giovanni D'Urso da parte delle Brigate Rosse
Uno speciale per ricordare la battaglia politica di Marco Pannella del partito radicale di radio radicale
Della sua famiglia di coloro che si impegnarono per ottenere la liberazione del magistrato e sconfiggere il disegno politico che cercava il suo cadavere per costruire una svolta autoritaria
Una battaglia durissima tra chi cercò di vendere la pelle del giudice D'Urso e chi invece fece di tutto per salvarla e ci riuscì
Il sequestro si concluse il quindici gennaio del mille novecentottantuno ma come si legge nel libro la pelle del Durso pubblicato da radio radicale subito dopo la conclusione della vicenda e che ricostruisce quei trentaquattro giorni
Il caso D'Urso ha ha dato un valore ultimativo nel nostro Paese ad uno scontro di civiltà e di culture e dunque ad uno scontro politico destinato a durare negli anni successivi e le cui conseguenze arrivano fino ai nostri giorni
Da allora sono cambiate le situazioni sono cambiate le persone i metodi ma le logiche quarant'anni dopo sono rimaste più o meno le stesse questo speciale che abbiamo dedicato al sequestro del giudice D'Urso o per meglio al caso Durso
Termina con le parole che Marco Pannella pronunciato da radio radicale a conclusioni di quella vicenda grazie dell'ascolto avvocato un'attività avvocato nell'operazione
Buongiorno un'auto per tutti senza eccezioni
Non abbiamo vinto l'approfondimento lo Stato non ha trattato la legge non è stata violata me contrattempo nel ottenuto nulla a nessuno
L'onestà intellettuale di qualche giornale quando i primi ai primi del mese zero del secolo diciannovesimo affollato anche l'immagine di una stampa che si è rivelata dominato dal partito dell'hamburger ritenersi ormai per la seconda Repubblica borbonici giacobini investigatori internazionali
Che intanto intendo vero e proprio golpe legale in attesa di un cadavere che doveva essere dato in olocausto che stavano facendo appelli Pellegrino al Presidente della Repubblica
Conto consuntivo parola Bertolini trentasei quaranta scopre il lontano ma ha preso corpo della commetteremmo nelle istituzioni e nel Paese
E ora ritorni al regime agli scandali del regime
Questa volta le BR non hanno potuto voluto considerare i radicali sottolineano con gioia violento del dialogo contro la trattativa naturalmente per il potere
Mi chiedo con la borsa di dialogo e questo un atto di umanità il rogo di un assassinio