Il Governo Draghi e l'editoria. Intervista a Raffaele Lorusso

Radio radicale siamo in collegamento con Raffaele Russo segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana per parlare di editoria e intende di quello che accadrà di qui ai prossimi ministri come sapete la situazione dell'editoria italiana gravissima la pandemia non ha fatto che altro che in qualche modo aggravare questa questa situazione questo settore ha grande bisogno di diciamo di sostegno di sostegni soprattutto perché le italiani hanno bisogno di informazione non di disinformazione in un momento così delicato come e questo come questo
è necessario avere la migliore informazione di di qualità noi abbiamo visto che in quei Paesi dove non esisteva un sostegno con pubblico all'informazione che è successo di tutto per quanto riguardava una corretta informazione
Sulla sulla pandemia io non voglio citare casi di di altri paesi perché sarebbe come se io mi mettessi a fare diciamo propaganda contro questo o quel Paese però chi è un osservatore attento sa perfettamente come sono andate le cose no con i
In alcuni paesi allora Raffele il russo a l'arrivo di molle essa alla come sottosegretario del Consiglio con delega all'editoria dopo anche la bella parentesi di il di del del del dell'onorevole Mastella come viene guardata e soprattutto pensa che verranno ancora procrastinati tagli all'editoria scusi se sono stato un po'lungo
E intanto buongiorno grazie radio radicale per l'attenzione
Intanto non abbiamo mai avuto modo in passato di confrontarci con il senatore moleste per sua stessa ammissione si è sempre occupato di altri temi
Lui ha fatto quando si è insediato anzi ieri ha giurato una o dichiarazione di grande attenzione di grande apertura al settore che lascia sicuramente ben sperare nell'avvio di o un confronto proficuo nel giro non ci auguriamo del più nel nel nel giro di pochissimo tempo è chiaro che ci sono dossier che il o sottosegretario che ha la delega all'informazione all'editoria dovrà guardare dovrà approfondire e non ci auguriamo che voglia avviare al più presto il confronto con le parti sociali Ali perché ci sono punto tutta una serie di temi da affrontare nuovamente su cui è necessario riprende l'interlocuzione intanto e arrivato dal Parlamento in sede di conversione
Del decreto mille proroghe è arrivata una un segnale che riteniamo importante per tutto il settore non soltanto per le testate direttamente interessate ossia dei beni è arrivato il di nuovo ulteriore rinvio al taglio del taglio dei contributi all'editoria credente il taglio del contributo a Radio Radicale ecco voi diciamo ci auguriamo che nella confronto che si svilupperà con il sottosegretario si possa primariamente
A archiviare definitivamente qualsiasi in qualsiasi ipotesi invitando il sulle alla semplice idea che si possa mettere mano a a a quelle che sono le risorse già di per sé esigue che vengono destinate a che disfatta To come radio radicale e se svolge un servizio pubblico è a una serie di testate che sono espressione di determinati territori di determinati di determinate comunità significa semplicemente indebolire
Il pluralismo dell'informazione in questo Paese con tutte poi quelle che sono le conseguenze facili proprio tu riferimento
In in apertura non abbiamo bisogno di meno informazione non abbiamo bisogno di più informazione e soprattutto di informazione di qualità
L'informazione di qualità naturalmente richiede il sostegno pubblico dove necessario richiede anche interventi diciamo normativi di di di quadro in quadro che possano consentire al settore tutto di operare in una situazione di Maggi con maggiori certezze limiti relativa tranquillità e richiede naturalmente che venga sostenuto il lavoro
Dei giornalisti perché non si può fare informazione sentenze giornalisti e soprattutto non ci si può illudere che pagando poco i giornalisti come molti editori cercano di fare o fanno si possa ottenere informazione di qualità informazione ha qualità
A un coro costo è questo costo va riconosciuto perché è un costo necessario per la democrazia
Ecco da non confondere con storcono onere nel senso che noi dobbiamo riconoscere adesso io non voglio parlare di radio radicale perché io non posso venire qui fare Vespa con lei per auto promuovere radio radicale che forse non ha bisogno di presentazioni però per esempio ci sono testate come io
Posso parlare di di Avvenire è una testata che io apprezzo tantissimo oppure i i settima anche i settimanali diocesani locali che svolgono una funzione importantissima
Per l'informazione locale attraverso il alla quale io apro la mattina il giornale e trovo tante informazioni o come per esempio le agenzie di stampa che svolgono una funzione determinante per sostegno all'informazione
Allora questi sono diciamo aspetti importanti allora noi che per parlare di questo che cosa possiamo dire di come ci sia e si era comportato in una prima nella prima fase della legislatura
Una precedente maggioranza allora voi che esperienza potente fare citando il bilancio per esempio negli Stati generali sull'informazione che aveva messo su crimini allora ci devono essere occasioni di dialogo ma quelle che cosa che cosa hanno portato
Ma diciamo innanzitutto la nostra posizione su quelle che erano state tutta una serie di azioni intraprese dall'allora sottosegretario quindi compresi compresa quella farsa chiamata Stati generali è una nostra è una posizione nota non si può pensare di chiamare sta che ha chiamare convocare gli Stati generali per chiedere agli attori del sistema
TIR ratificare decisioni già assunte in alto altrove naturalmente e decisioni che guarda caso sarebbero andate tutte nella direzione di ridimensionare
Il pluralismo dell'informazione colpire forse in maniera mortale una serie di testati sono le testate eccitati e che citavi poco fa è chiaro che un'impostazione del genere non poteva assolutamente crederci vederci favorevoli tant'è vero che e non eravamo fortunatamente ancora in fase di restrizione da pandemia promuoviamo anche tutta una serie di iniziative pubbliche proprio per opporci a quel tipo di impostazione ricorderete anche che ci furono un paio di
Allora Dini dediti iniziative propedeutiche ai così de venti Stati generali che noi decideremo consapevolmente di
Dediti di disertare proprio per dare un segnale politico proprio per sottolineare che non potevamo condividere una impostazione che andava uno a ridimensiona a colpire il pluralismo dell'informazione due a colpire una serie di voci essenziali quindi non soltanto dal di radicale
Ma anche quella tutto quel mondo telegiornali dieci essa delle dei dell'editoria in cooperativa che dà molto spesso anzi quasi sempre voce a territori determinate parti del territorio italiano
Ma anche a giornale in cooperativa che legittimamente esprimono
Il punto di vista determinate aree politiche o aree di pensiero tutta quella tutte a tutto quel mondo lì non poteva e non doveva essere colpito a nostro modo di vedere perché in quel modo si andava a colpire l'articolo ventuno della Costituzione
Quindi la funzione stessa dell'informazione
Restando naturalmente che si andava non si sarebbero andati a mettere in discussione anche migliaia di posti di lavoro o quello non potevamo accertarlo poi c'è stato una seconda fase una quale prima
Naturalmente si accennava c'è la fase nel governo del governo compie due dove l'impostazione del sottosegretario Andrea Martella è stata completamente diverso è stato l'impostazione volta a trovare condivisione o volta a trovare quella che una volta si chiamava concertazione
Anche con le parti sociali per affrontare quelli che sono i nodi strutturali di questo di questo mondo di questo settore compresi quelli che riguardano guardate il mondo del lavoro
Perché noi non possiamo dimenticare ci di migliaia di colleghi precari che quotidianamente esercitano svolgono la professione senza vedersi riconoscere diritti tutte le garanzie che sono i limiti propri della del verde di questa professione le tutele e le garanzie che sono del contratto di questa professione con il sottosegretario Mastella e insieme con le altre parti sociali si era cominciato parlare anche di questo non ci auguriamo di poterlo fare presto anche con il nuovo sottosegretario
Lei ritiene che ci sia anche un problema di alcune testate adesso io non voglio citare nessuno perché somma non ha senso che fanno campagne contro il sostegno o all'editoria
Allora Noemi sappiamo qualche cosa fa radio radicale però ci sono tante altre cioè tante altre voci che però si muovono contro questa logica volevo sapere lei come lei trova e soprattutto che è illogica hanno questi attacchi
Allora intanto
Io rispetto l'opinione di to rispetto anche l'opinione più opinione di chi dice che la stampa l'informazione il mondo va in alcun modo sostenuta è naturalmente un'opinione che mi sento di non condividere è cresciuta né assolutamente non condivido però e legittimo
Che in un Paese democratico ci sia anche chi dica che assolutamente la stampa deve camminare
Con con le proprie gambe non ci tengo e non ci deve essere alcuna forma di sostegno però vorrei anche fare presente che perfino in paesi diciamo dove appunto le logiche di mercato
Non sono molto più e l'economia di mercato molto più sviluppi sviluppata che in Italia è si è dovuto prendere atto che l'improprio per il ruolo che svolge l'informazione va sostenuta
Per esempio in Inghilterra dove non esistono sostegni diretti pubblici all'editoria è stata fatta un'operazione e però di fatto il suo segno cioè che cosa è stato previsto è stato previsto l'esenzione dalla dall'Iva
Per tutti e per tutti i giornali e per tutte le le pubblicazioni a stampa ecco quello quell'aiuto indiretto vale molto di più
Detto della somma degli aiuti indiretti che il Governo italiano ha messo in campo quindi bisogna riflettere anche su questo cioè qui stiamo parlando e così e se lo ha fatto l'Inghilterra poco
Essa ma eravamo in periodo pre pandemia naturalmente perché si prendeva atto del fatto che c'era un sistema di informazione soprattutto di formazione tradizionale perché c'è che era come dire messo in discussione omesso comunque difficoltà da la fase che stiamo attraversando che anche in una fase di transizione
Al digitale e quindi era necessario mettere in campo delle misure la stessa cosa affatto il il governo canadese mettendo in campo mettendo diciamo sul piatto circa quattrocento milioni di dollari canadesi quindi ecco è questo è un tema sul quale occorre riflettere per carità ben vengano tutte le opinioni anche le opinioni di chi dice
Che non vanno bene non va bene alcuna forma di sostegno confrontiamoci anche con chi dice che non va bene alcuna forma di sostegno però io personalmente resto convinto del fatto tre sostegni sia necessario poi è chiaro che quello che non si può condividere ma non lo condivide nessuno di noi
è diciamo la Nostalgia Cats anche qualcuno potrebbe avere del ritorno ad una stagione in cui i finanziamenti erano a pioggia e a prescindere no quella roba lì non andava bene ma non si può come dire passare da un eccesso all'altro si può sostenere la stampa lo si può fare in maniera rigorosa
Lo si può fare in maniera seria
Guardando innanzitutto al servizio che viene svolto e guardando anche all'occupazione vera che viene creata
Allora lei abbiamo fatto un quadro un po'del della situazione io le chiedo come ultima cosa insomma se avete in agenda già un incontro con modesta se vuole dire qualcosa Moles utilizzando anche microfoni anzi di radio radicale considerando che poi credo che lui sia anche un ascoltatore di Radio Radicale
Ma una un un incontro in un il calendario non c'è ancora per la semplice ragione che il sottosegretario si è ha giurato ieri e quindi credo adesso sia prendendo possesso del topi ufficio naturalmente noi gli chiederemo non appena mi sarà in grado di riceverci gli chiederemo un incontro è e ci auguriamo di poter di prendere ripeto tutta una serie di dossier che sono lì sul tavolo vanno appunto dalla difesa del pluralismo dell'informazione al contrasto al precariato fino alla necessità di mettere mano
Ad una riffa
Della legge sull'editoria che giustifichi ripeto diciamo ricordo risale al mille novecentottantuno quindi la diciamo la dichiarazione con la quale il sottosegretario Morese ha detto che dobbiamo occuparci dell'informazione
Tenendo conto che nessuno va lasciato indietro è un informa è una dichiarazione per noi incoraggiante non certo non ci auguriamo di poterci confrontare proprio a partire dalla da questa da questa da questa da questa da da questa sua affermazione cioè che nessuno va lasciato indietro e soprattutto di poter mettere al centro all'altro
Punto che lui ha rivendicato ma necessita di difendere la libertà di espressione la libertà d'informazione in questo Paese con tutto quello che voi ne consegue in termini di provvedimenti che va hanno adottato
Certo un'ultima cosa al la la direttiva sul Pd sul sul diritto d'autore volevo sapere che posiziona
La direttiva sulle diritto d'autore credo siamo in dirittura d'arrivo al Senato dovrebbe venir fuori il testo di recepimento
Della direttiva naturalmente la legge di delegazione di chiederà lui una serie di i provvedimenti attuativi e nell'ambito dei provvedimenti attuativi secondo noi andranno posti dei paletti anche abbastanza rigidi per difendere l'attualità dell'informazione ma anche la qualità e la dignità del lavoro perché qui diciamo i pilastri sono due
Attraverso quella direttiva da una parte si deve difendere si deve tutelare chi fa investimento nella formazione e quindi si deve consentire di ricevere anche un ritorno quando quel quell'investimento quel prodotto che viene utilizzato per fare diciamo raccolta pubblicitaria
O peggio ancora traffico di dati quindi ci vuole un ritorno dopo il punto di vista così come va riconosciuto
La il giusto il giusto ritorno anche a chi produce informazione
E cioè i giornalisti qui da questo punto di vista le due cose si tengono assolutamente e credo che ci siano ci siano le le le premesse per fare un buon lavoro anche in in termini di decreti attuativi perché lasciare il tutto come è avvenuto per esempio in altri Paesi alla libera contrattazione tra l'azienda il singolo operatore digitale
è rischia come dire di lasciare fuori però i più piccoli che sono però per però anche loro vanno difesi e hanno diritto come dire a veder tutelato il loro prodotto e la loro posizione sul mercato
Bene io la la ringrazio molto della sua disponibilità per averci un po'ho spiegato
Cosa si aspetta racconta questa nuova fase cosa sarà possibile fare per per la stampa di cui abbiamo parlato entrassero appello il lusso segretario generale nella Federazione nazionale della stampa italiana grazie ancora
Grazie a te grazie buona grazie saluterà tutti amici di radio radicale