Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud est supplemento di giovedì dieci giugno del due mila e ventuno dello spazio che ogni settimana
Radio radicale dedicare notizia gli approfondimenti sulla realtà politica dell'Europa sudorientale
Martedì scorso l'altro ieri martedì otto giugno il meccanismo residuale delle Tribunale penale internazionale dell'Aja sull'ex Jugoslavia hai messo il verdetto d'appello a carico di Ratko Mladić è l'ex comandante dell'esercito serbo-bosniaco
Verdetto che ha confermato la sentenza di primo grado ergastolo per genocidio crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi durante il conflitto in base al secolo Ina tra il mille novecentonovantadue e il mille novecentonovantacinque
Ratko Mladić è stato ritenuto responsabile in particolare delle genocidio di Srebrenica che costò
Oltre otto mila morti tutti maschi bosgnacchi questo secondo le stime secondo il calcolo ufficiale ma ci sono stime che parlano di ma molti più morti e poi
Il lungo e sanguinoso assedio di Sarajevo
E allora vogliamo dedicare questo supplemento il superamento di questa settimana a una serie di articoli e di di commenti che sono apparsi dopo appunto la sentenza sono apparsi sia sui giornali che on line
In Italia dopo appunto la sentenza dell'altro ieri che ha condannato definitivamente Ratko Mladić all'ergastolo e partiamo
Dalla dal terzo scritto da Nicolás Corritore per osservatorio balcanica oca solo trovate su www punto balcanica o a questo punto orga l'abbiamo l'incanto anche la pagina Facebook di passaggio a sud-est
Perché ritenne interessati ed è utile perché dico ancora Ettore riassume un po'tutta la vicenda di Hera come la dice
Latitante per ben sedici anni dopo ventisei anni del primo mandato di cattura e tre anni e mezzo dal primo verdetto Ratko Mladić è stato condannato in appello dal meccanismo residuale del Tribunale penale internazionale dell'Aja
Per i crimini nell'ex Jugoslavia
Che a gennaio del due mila diciotto ha sostituito il tribunale internazionale
Che appunto il tetto dicembre decenni diciassette aveva concluso il suo mandato butto là condannato al carcere a vita confermando così la sentenza di primo grado e appunto come dicevo
Fatta questa premessa Nicola Corritore ricostruisce un po'punto tutta la vicenda di di Mladić
Nato nel mille novecentoquarantadue nel villaggio di Bolgiano vicino vicino a a Calino Vika circa settanta chilometri da Sarajevo è stato militare di carriera nell'esercito popolare jugoslavo
E nel maggio del mille novecentonovantadue un mese dopo l'inizio della guerra in Bosnia è stato nominato comandante di stato maggiore dell'esercito serbo bosniaco il cui comando ha mantenuto per tutto il conflitto e fino ai primi mesi del mille novecentonovantasei
è una persona molto molto pericolosa disse la procuratrice capo del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia dal novantanove al due mila e sette Carla Del Ponte quando ma dice era ancora una ricercato
Arrestati in Serbia Lazarevo il ventisei maggio del due mila undici era ricercato dal Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia già dal mille novecentonovantacinque
Il primo mandato era stato era infatti ha messo il venticinque luglio del novantacinque mentre il secondo che riguardano in particolare il genocidio venuto a Srebrenica l'undici luglio era stato poi ha messo a novembre
I due mandati sono stati poi riuniti in un unico atto d'accusa nel luglio del novantasei un atto d'accusa poi emendato dei capi di imputazione minori per lasciare sono le accuse più gravi rivolte al militare
Violazione delle leggi e delle usanze di guerra sei capi di imputazione crimini contro l'umanità sette capi di imputazione e genocidio due capi di imputazione
Il quindici ottobre due mila e nove il caso di Mladić è stato infine scorporato da quello dell'ex leader dei serbo bosniaci Radovan Karadzic dopo l'arresto di quest'ultimo il processo iniziato il sedici maggio del due mila e dodici
E durato cinquecentotrenta giorni ha visto la deposizione di cinquecentonovantuno testimoni e la produzione di undici mila prove documentali
I crimini per i quali è stato processato comprendono quello di genocidio e complicità in genocidio sarebbe Nizza
Crimini contro l'umanità in particolare omicidio sterminio deportazione persecuzione per motivi politici razziali religiosi come si vede nelle aree di Banja Luka abbinarci Bielli Ina
Bosanska Gradiška Bosanska Krupa Boltanski Novi Bratu naz
Brusco dopo i forza Gasco
Ancora poi calino ricche Clio uccel cotto al bar uscirne Nisini Novi Grad aprire d'ora erogati in salsa Asti mostra frequenza terzo dice blasé Nizza va goccia e Zorn mica
E anche utile bisogna anche ricordare i nomi dove sono stati compiuti questi questi crimini per questo letto questo lungo elenco che fa Nicol correttore nel nel suo pezzo penso che poi prosegue ricordando appunto attacchi contro civili
Questi sono i capi d'imputazione attacchi contro civili organizzazione di una campagna di terrore contro la popolazione in particolare per i bombardamenti e l'assedio di Sarajevo che ha provocato più di dieci mila morti e tra questi lo ricordiamo mila seicento bambini nella condanna all'ergastolo emessa dal tribunale internazionale per la ex Jugoslavia il ventidue novembre due mila diciassette come scriveva il corrispondente di osservatorio la caricava cosa Alfredo Sasso Ratko Mladić è stato dichiarato colpevole di dieci degli undici capi di accusa
Quattro imprese criminali congiunte Jeunet criminale Enterprise esso gesti
Il genocidio di Srebrenica i crimini contro l'umanità in una serie di municipalità il terrore contro la popolazione civile di Sarajevo e la presi in ostaggio del personale ONU
Verdetto contro il quale i legali di Mladić hanno presentato subito ricorso chiedendo l'assoluzione allo stesso tempo
L'accusa ha chiesto che venisse riconosciuta la responsabilità sulla capo di accusa per cui era stato assolto in primo grado predire i crimini commessi nei comuni della Bosnia orientale e settentrionale Dick io cerco Torvalds husky mostro Periodo nulla senza e forza richiesta che però
è stata rifiutata in appello
Appello è stato rimandato due volte nel due mila e venti a marzo a causa delle sue condizioni di salute e a giugno perché le restrizioni imposte dalla pandemia avevano reso impossibile ai giudici raggiungere il tribunale e così il venticinque e il ventisei agosto del due mila e venti davanti alla presidente della corte d'appello Prisca ma timbra gambe
Si è svolto il processo d'appello il cui verdetto è stato emesso oggi cioè
Cioè Marte l'altro ieri martedì quando calcoli trascritto il pezzo Nardi c'è stato dichiarato colpevole di genocidio persecuzione e sterminio omicidio deportazione atti disumani trasferimenti forzati gli attacchi illegali ai e civili
E ecco l'ho letto tutto perché appunto questo articolo di Nicole correttore su balcanica cosa punto org riassume tutta la vicenda ed è utile a ricordarla insomma perché se no
è utile ricordare insomma tutti i vari di di che cosa insomma si è reso responsabile di che cosa era accusata di perché cosa è stato condannato Ratko Radice
Una con una sentenza che è importante per restituire verità e giustizia tutte le vittime e ai loro familiari non solo quei del genocidio di Srebrenica ma anche di tutti gli episodi della guerra dal novantadue al novantacinque in Bosnia
Lo ha lo dice lo ha detto alla all'Ansa Giorgio fu Shōnen analista dell'Istituto per gli Studi di politica Internazionale l'ISPI con commentando appunto la conferma in appello della condanna all'ergastolo per Ratko Mladić sembra Merckx dice ancora su Shōnen capo procuratore del Tribunale dell'Aja ha detto una cosa molto importante che dal punto di vista del diritto oggi si doveva confermare una cosa molto importante ossia la responsabilità del genocidio commesso dal novantadue un genocidio continuato Viscione non si compie in un giorno solo e quello del luglio del novantacinque a Serena Enza non è stato un episodio
Ma aveva delle solide basi fin dal novantadue la responsabilità di nati dice prosegua ancora Giorgio procione nascono per Band nascono ben prima del novantacinque di sarebbe Nizza
E le sue responsabilità per tutti i crimini commessi durante tutta la guerra in Bosnia Erzegovina sono state finalmente confermate in via definitiva
Così ha detto Giorgio procione all'Ansaldo letto interamente prestanza di dove c'era stato l'abbiamo intervistato e appunto a commentare questa sentenza è l'intervista la trovate su radio radicale punto it Licata anche sulla pagina Facebook di passaggio su destra e poi la manderemo in onda nella puntata
Di basate su dati domenica prossima domenica tredici giugno alle ventuno tra l'altro il procuratore probatoria Sace Brahms che è stato procuratore capo del Tribunale interazione per l'ex Jugoslavia ma poi anche adesso il procuratore capo del meccanismo residuale dopo la sentenza d'appello ha detto che non è una sentenza contro il popolo serbo non è una condanna all'intero popolo sagoma riguarda i crimini e le colpe di un singolo di Ratko Mladić
Però emersa l'ha definito ma dice uno dei maggiori criminali di guerra della storia contemporanea che utilizza intenzionalmente la sua posizione di comandante militare per attaccare civili inermi che furono uccisi torturati violentati deportati
Senza alcuna ragione se non a causa della loro nazionalità e fede religiosa
Avendo il potere di vita o di morte su migliaia di uomini e ragazzi innocenti a Srebrenica ordinò la loro totale eliminazione commettendo un genocidio ha detto ancora il procuratore Sergio Brahms
Bisogna dire che i giornali italiani non hanno dedicato una particolare attenzione insomma questa sentenza si ci sono la madre sono mondi diversi tra filetti alcune foto ma di articoli io non ho trovati molti per esempio tre epatico trovato cioè quello pubblicato ieri sul giornale articolo di Roberto Fabbri
Che parla di caso chiuso confermato l'ergastolo al boia ma dice recita il presidente statunitense eBay perché dici che parla di sentenza storica che sbaglia paga naturalmente Fabbri ricoveri percorre tutta la la la vicenda del della guerra in Bosnia dice come andrà dice abbia trasformato le sue milizie uno spietato esercito per la pulizia è mica e ricorda come sua sua figlia si sia suicidata ventitré anni per lo choc appunto di aver scoperto chi era suo padre che Fabbri fa un parallelo con la moglie di di Stalin
Altro articolo che ho trovato pubblicato sempre ieri e quello di Francesco Battistini sulla Corriere della Sera Borga fu genocidio malati CIN carcere per il resto della vita Battistini cita la giudice dello Zambia Prisca Martin da gambe provata da giorni di camera di consiglio e forse un po'risentita perché il verdetto non è unanime
Elenca rapida tutte le accuse dall'assassino allo sterminio dalla persecuzione al terrorismo ma se è su quella parola e si soffermò un attimo genocidio e dopo ventisei anni d'attesa del mondo intero sedici anni di latitanza deputato dieci di processo la Corte ONU
Finalmente pronuncia la verità giudiziaria su uno dei più spietati criminali di guerra della storia Ratko Mladić il boia di sarebbe Rizza anche Battisti naturalmente città ripercorrere le tappe diciamo così della carriera sanguinaria di di malati dice
E parla e dice a un certo punto che la novità sta proprio nella motivazione della sentenza
Che perché chiarisce una cosa in Borsa non ci fu solo una serie solo si fa per dire tra virgolette
Una sequela terrificante di crimini di guerra e contro l'umanità come traspariva Giada la condanna all'ergastolo in primo grado
Ma si consuma un vero genocidio pianificato eseguito nascosto per cancellare un intero popolo con gli stupri etnici dilagare il check-in aggio che le fosse comuni
Questa condanna scrive verso la fine del suo verso Francesco Battistini su quella sera
Con questa condanna finisce forse il lunghissimo dopoguerra bosniaco
Ecco questo su su questo forse sono andrebbe
Andrebbe sottolineato perché questa condanna faccia finire il dopoguerra
Non essere certo ma appunto ma nemmeno Battisti dice di Cristo dice forse
Il fatto Quotidiano l'articolo di Roberta Zurlini anche qui apparso ieri malati ci massacratore che da la colpa al destino
Fino al giorno della sua cattura nel due mila undici il generale serbo-bosniaco Ratko Mladić ha tentato di far ricadere sul destino la colpa dei crimini di guerra da lui commessi durante la guerra balcanica ma ora ha scoperto che il proprio destino a quel trascorrere il resto della vita in prigione
Poi naturalmente anche Roberto Tonini ripercorso ma ricorda i crimini principali Stremiz a Sarajevo il processo di primo grado
Quello che successe appunto Inna durante la guerra e conclude ora il tre con via triumvirato che decretò la morte di decine di migliaia di persone definitivamente sepolto sottoterra il defunto mila OSCE vince
Dentro una prigione cala G.C. e noir dice ma non è colpa del destino
Così conclude Roberto Zanolini sul fatto quotidiano di di ieri
Restiamo al fatto ma spostiamoci al blog
Il blog di Leonardo con giornalista e scrittore appunto sul sito del Fatto Quotidiano ergastolo permane c'è giustizia è fatta balle
Piuttosto duro l'articolo di di Leonardo con il che naturalmente anche qui non ve lo sto a leggere ripercorre tutta la vicenda le accuse ha una radice il processo di primo grado mandiamo verso la fine perché scrive il problema è che la giustizia da sola non può condurre alla riconciliazione ma non vi potrà essere riconciliazione senza giustizia è il ragionamento dell'ONU anche tardiva
Perciò verrebbe da dire che giustizia è stata fatta se pensiamo alla buonanima dice balle insomma Leonardo come non è d'accordo dice proprio nel suo ritardo eccessivo la dimostrazione che una lenta giustizia non basta anzi in epoca di memorie Brevi la giustizia lentissima e ingiustizia penso al processo di piazza Fontana
L'ex capo militare serbo condannato per genocidio crimini di contro l'umanità e crimini di guerra lo sterminio degli oltre otto mila uomini giovedì sarebbe Nizza l'assedio di Sarajevo costato la vita a dieci mila abitanti
Era rimasto uccel di bosco per troppo tempo un tempo in cui si è smarrito l'onore d'Europa quando un contingente olandese
Tre compagnie dell'UNPROFOR ai caschi blu che avrebbe dovuto vigilare la zona nella zona protetta di Srebrenica fece ben poco per impedire il massacro
Con contabilità da bikini
I Paesi Bassi dopo decenni di controversie giudiziarie vennero riconosciute responsabili al dieci per cento della loro vita
Gli olandesi infatti avevano respinto trecentocinquanta così ci musulmani che cercavano riparo nella base dell'ONU ha potuto Ciari vicino a Srebrenica peggio il Dams batta
Il reparto speciale dell'esercito olandese li consegnò alle truppe di Mladić furono tutti ammazzati in una prima sentenza la responsabilità calcolata dalla Corte suprema dell'Aja fu del trenta per cento in appello lo sconto come si fa al mercato
Dicevo molto duro questo articolo di Leonardo Conenna nel suo blog sul sito del Fatto Quotidiano ergastolo per marci giustizia è fatta balle questo è il è il titolo un punto sui tempi della della giustizia si vero i tempi sono stati sono stati lunghi
I tribunali internazionali hanno sicuramente i loro limiti sullo stesso tribunale per l'ex Jugoslavia insomma si è scritto e ragionato molto approvò e contro adesso stati fatti sicuramente delle degli errori
Però tutto sommato è meglio averli che che non averli i tribunali internazionali ed è
Meglio averla avuta la condanna arrivata dopo l'escussione di testimoni dopo le migliaia di prove insomma che sono state esile discusse nel nel processo forse meglio insomma che ci sia stato un processo a Ratko Mladić così come c'è stato Radovan Karadzic così come c'era stato anche a Slobodan Milosevic che purtroppo morto somma durante e il processo è questo tra l'altro fu anche
Una delle critiche che fu mossa al Tribunale internazionale proprio anche per per i tempi quindi sicuramente le critiche si possono fare anche perché con in poi dice che di pensare al processo di piazza Fontana si è vero il processo di piazza Fontana
Durato troppi anni e non ha chiarito bene sui sui sui mandanti sugli esecutori ma la il contesto politico da dove venivano quelle bombe ebbe quello insomma è stato chiarito sono IST di piazza Fontana possiamo dire che si sa quasi tutto si summit moltissimo e e quindi anche questa è l'importanza del processo a con Alice e agli altri aggiudicati al Tribunale internazionale
Ugualmente critica nel nei confronti del della sentenza Alessandra Briganti sul manifesto torniamo la carta stampata l'articolo a pagina otto malati c'è adesso la sentenza di ergastolo e definitiva anche qui si ripercorre un po'tutta la vicenda un certo punto
Alessandra Briganti scrive di un di una sentenza ben lungi dal creare i presupposti per una pace duratura in Bosnia e su questo siamo anche d'accordo
Al contrario rischia di esacerbare le divisioni interne al Paese il clima di crescente tensione che attraversa i Balcani il verdetto che riconosce il coinvolgimento di Mladić in primo luogo del genocidio di Srebrenica e nella sede di Sarajevo
Risulta indebolito dalla stessa presidente del tribunale Prisca Matin ma Mian bene
E durante la lettura della sentenza espresso il suo dissenso rispetto ad alcuni dei capi di imputazione per cui è stata dichiarata la colpevolezza di malati dice
Secondo me non lo so la lettura e interpretazione che ne dava Battistini SVI nella base su quella sera mi sembrava un po'diversa ma ma posso sbagliare io sicuramente
Una posizione ritorniamo un attivo di Astana brigante una deposizione non del tutto inaspettata quella giudice Van Diana che in altre circostanze aveva minimizzato la condotta del generale serbo bosniaco dei suoi uomini
Come ha spiegato al Gargano arriva V così dice storica dell'Università di Utrecht ed esperta di processi per crimini di guerra alla vigilia della sentenza l'eventuale dissenso della presidente potrebbe avere l'effetto di rendere meno gravi le accuse contro vari certo
I nazionalisti potranno fare salti di gioia e sostenere certo lo hanno condannato ma nemmeno la presidente del tribunale ci credeva
Un altro punto controverso prosegue briganti è quello relativo alla soluzione di Mladić e per le altre accuse di genocidio come se Srebrenica fosse stato un episodio si drammatico ma pur sempre isolato il più grande fallimento del tribunale internazionale
Riaffermato oggi con la sentenza narice è la sua assurda tesi per cui mentre sarebbe vista costituisce un genocidio omicidi identici in decine di altre città condotti dalle stesse persone con le stesse finalità politica non lo sono
Il genocidio non è un progetto municipale scrive su Twitter il politologo così via con gli Hasmin Mogliano vice
Che anche qui sicuramente una osservazione fondata e però
Però insomma può servire per una verità storica anche questa sentenza
Comunque Alessandra Briganti poi citare voci diametralmente opposte che vengono in Repubblica Sir ska una delle due entità della Bosnia Erzegovina a maggioranza serba qui la popolazione locale continua a considerare i malati su un eroe di guerra è una vittima dell'ingiustizia
Magari non tutta la popolazione locale però insomma è vero quello che scrive il tutto nella complice indifferenza dell'Unione Europea che come trent'anni fa continua a volgere lo sguardo dall'altra parte sì anche sulla Unione europea si possono fare tutte si devono fare le critiche gli appunti
Anche su quante volte l'abbiamo detto anche dai nostri microfoni su come l'Unione Europea si pose rispetto ai conflitti dei dei Balcani e dell'ex Jugoslavia però insomma sembra volto un gioco un po'un po'scontato quello di mirare l'Unione all'Unione Europea comunque insomma
Conclude Alessandra Briganti sul manifesto sempre di ieri la sentenza mette fine sì ad una complessa vicenda giudiziaria
Ma riflette quelle contraddizioni che da oltre venticinque anni ostacolano la pace e la stabilità nel Paese proprio come avrebbe voluto il boia
Allora non bisogna bisognava su quindi ecco diciamo così ma se lo si assolveva allora o se non si riconobbe o può forse quello che vuol dire brigante che la quella condannare tutto essere più dura ancora
Non sempre la verità processuale coincide con quello che vorremmo nuovi insomma però questa sentenza ha comunque un suo una sua un suo peso un suo peso ce la
Diametralmente opposto alle considerazioni di Alessandra Briganti sul manifesto e a quelle di Leonardo con sul suo blog sul sito del Fatto Quotidiano ENI Cossiga Talamanca
Su affari internazionali punto it la la rivista on line dello IAI sul vivere fra internazionale confermata la condanna di malati ce la negazione del genocidio non è più un'opzione
Dopo un quarto di secolo la condanna definitiva del generale serbo bosniaco Ratko Mladić pronunciata ieri all'Aja va considerata come una vittoria scrive
Spiega Salamanca seppur tardiva della giustizia sulla violenza più efferata un passo significativo per la guarigione dell'ex Jugoslavia e soprattutto per i sopravvissuti che vivono ancora nell'ombra del ricordo del massacro perpetrato a Srebrenica
E qui ricordo appunto cosa accade estremizza questi atti scrive gratifica Talamanca erano volti a sterminare una parte della popolazione presente sul territorio
In questo senso tale massacro è stato giudicato un genocidio dal Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia nel due mila e quattro
In seguito tale constatazione è stata riaffermata la Corte internazionale di giustizia nel due mila e sette e nuovamente ribadita con la condanna generale Mladić nel due mila diciassette
Confermata poi oggi cioè martedì scorso
Non c'è pace senza giustizia di cui Milingo affidata la mancanza di età all'esecutivo
A
Costantemente chiesto che le porte delicti Challis tribuna interazione rimanessero aperte fino a quando il generale Mladić ma sarebbe stato portato davanti al tribunale per rispondere alle accuse rivolte a suo carico
Fare altrimenti sarebbe stato un affronto alla memoria delle migliaia di vittime che ancora oggi attendono che venga fatta giustizia per i crimini come se essa reverenza nel luglio novantacinque
Non possiamo che applaudire la determinazione di tutti coloro che hanno lavorato duramente
Per vedere arrivare questo giorno e che hanno impiegato mezzi politici diplomatici per assicurare la cooperazione della sede con il tribunale compreso il procuratore del Tribunale gli Stati e i membri della società civile nell'ex Jugoslavia nel mondo
Non era scontato non lo è mai ma oggi la loro determinazione ha dato i suoi frutti in modo definitivo è vincolante
Ormai con questa decisione di giustizia
Non si può più negare la tragedia disumana di ciò che è stato fatto sarebbe mensa e altrove importanze coordina durante quei giorni bui
Per le vittime di foce aprire dove altrove è difficile capire come la stessa impresa criminale abbia avuto intenti genocidi per essere evenienza ma non per loro vite che qui piegata la ma anche d'accordo con l'analista citato da da dal manifesto
Di seguendo questo ragionamento oggi sono sicuramente finiti i giorni in cui viene negato il ruolo giocato dal regime dal generale Mladić oggi quest'ultimo dopo un processo in cui la sua capacità di difendersi è stata rispettate facilitata
Viene condannato con le accuse di crimini di guerra crimini contro l'umanità e genocidio commessi non solo a Srebrenica
Oggi mentre onoriamo la memoria delle vittime di sarebbe vista dalla Mosè Herzegovina di innumerevoli altri atti di violenza nel mondo possiamo affermare con più fiducia che sicuramente anche se lentamente la giustizia può trionfare sulla violenza
Meglio tardi che mai innanzitutto nonostante la lentezza dei tempi di giudizio e le nuove numerose difficoltà incontrate la sentenza definitiva pronunciata contro una radice dimostra che la giustizia penale internazionale
Non è solo possibile in teoria ma anche in pratica e rappresenta un monito fortissimo per coloro che in posizioni di potere pensano di poter commettere crimini simili contando su una totale impunità nonostante l'ostruzionismo e tutti gli ostacoli che
Chi gode del potere acquisito con la violenza può frapporre
La voce delle vittime può emergere dal rumore della propaganda del revisionismo e fare sì che chi si è macchiato del loro sangue debba rendere conto delle sue azioni di fronte al mondo
La sola memoria dei crimini contro l'umanità genocidi altre atrocità come quella di Srebrenica non impedirà che queste tragedie non si verificano ancora in futuro
Ciò non significa che il ricordo dell'atrocità passate non sia fondamentale perché permette di riflettere di onorare i morti di celebrare ciò che ci unisce di lavorare per superare le divergenze
Ma tale memoria viene ancora più rafforzata si fuggitivi vengono catturati e portati davanti a una corte per rispondere delle loro azioni
La giustizia penale internazionale aiuta nel processo di ricostruzione in seguito a tali atrocità
Il successo della giustizia penale internazionale dei tribunali istituiti a seguito di massacri conflitti altre atrocità come il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia ha contribuito all'istituzione della corte penale internazionale e questa fu una lunga importante
Battaglia del partito radicale transnazionale la creazione di una corte permanente una Corte penale internazionale permanente corte penale che e si avvia a concludere Sica Talamanca
Lavora per perseguire coloro che sono colpevoli di crimini internazionali anche chiamati crimini contro la pace
Quali crimini contro l'umanità e crimini di guerra genocidio crimini di aggressione la corte a differenza di tribunali ad hoc non ha una limitazione di spazio e di tempo motivo per cui ha il potenziale di essere attivata come strumento per perseguire tutti i crimini internazionali
Che in radice di oggi prendano nota e si sentano meno forti e meno certi di farla franca ovunque essi operino che altre vittime abbiano speranza e che altre istituzioni incaricati di fornire giustizia riparazione agiscano
Questo è l'articolo
Di da quanto ha scritto Nicola figata la mancata segretario di Non c'è pace senza giustizia a proposito appunto della confermare la condanna di Ratko Mladić
La negazione del genocidio non è più un'opzione questo il titolo che gli ha dato arcaica questo pezzo punto pubblicato su affari internazionali punto punto it si appunto delle ci sono i limiti sono presidente nazionale ma insomma la la la voce delle vittime può emergere dal rumore della propaganda e del revisionismo in questa è la cosa un impegno importante e questi processi possono servire a a queste da questo da questo punto di vista è importante insomma
Siano esistiti questi tribunali che esiste una Corte penale internazionale e che vengono emesse
In queste queste queste sentenze anche se certo non si può negare che più di un più somma la sentenza definitiva arrivata a oltre venticinque anni dalla fine del club del del conflitto in in base nomina a ventisei anni praticamente tra poco dalla genocidio di Srebrenica
Il banca Anna investigative reporter network in occasione del verdetto d'appello del processo contro Ratko Mladić ha realizzato o una pagina anche trovate sui trenta Crime Scenes
Con le fotografie dei luoghi in cui sono stati commessi crimini di cui Mladić è stato ritenuto responsabile le immagini sono accompagnate da citazioni
Da parole le truppe in inglese di concitazione dei testimoni nel procedimento contro l'ex comandante militare serbo bosniaco
Il la abbiamo fatto il l'Inca sulla pagina Facebook di passaggio sul dessert lì quindi ritrovata punto questa pagina cani senza messa in Rete dal Balkan investigative reporter network
Che chiudiamo con le considerazioni che ha fatto al freddo Sasso Alfredo Sasso
Che conoscitore dei dei dei Balcani delle vicende dell'ex Jugoslavia e dei conflitti
Collaboratore di Osservatorio Balcani Caucaso l'abbiamo sentito anche Luís abbiamo sentito prima ci ricordavamo di trovate su radio radicale punto it l'intervista Giorgio flusso né trovate che l'intervista ad Alfredo Sasso
Appunto sulla sentenza la con Alice su che cos'è la la il peso che ha questa sentenza nella borsa di oggi cosa la borsa di oggi
E che quali speranze ci possono essere quali aspettative per il futuro e chiudiamo con le pale con quanto Alfredo Sasso ha scritto sulla sua pagina Facebook o è una
è una considerazione molto molto molto privata ma voluta rendere pubblica
Certo il ritardo in modo incompleto e con alcune contraddizioni da parte delle corti ma ora si può e si deve dire giustizia è fatta
Dopo ventotto anni dopo tanti conflitti loro criminali di guerra che non avranno mai un tribunale internazionale ad occuparsi dei casi nemica di pagine di documenti prove e testimonianze a carico e grazie a questo grande lavoro delle corti internazionali
Già che siamo all'ultima grande sentenza si è permesso dirlo troppo spesso criticato in questi anni con eccessive faciloneria geopolitiche e pregiudizi ideologici anche da certi ambienti progressisti internazionalisti
E soprattutto è grazie al tenace attivismo civile di sopravvissuti e familiari
Delle vittime che Ratko Mladić e si è finalmente sconfitto dalla storia la ferma compostezza con quelle madre di sarebbe disalimenta si presso il mio morale di poter Ciari hanno seguito raccolto il verdetto di è un'ennesima commovente incoraggiante lezione di dignità umana
Dietro però rimane una scia di macerie di emuli di noir dice
I suoi connazionali e non il nome del suo operato in questi ventisei anni ne è sicuro varia sono state intitolati vie scuole si dedicano morale se striscioni in Europa si cita la presunta polizia razziale religiosa
Nel mondo dalla Norvegia alla Nuova Zelanda si rivendicano attentati terroristici questa sentenza dove avrebbe dovuto rendere un po'migliore
Un mondo che ormai non esiste più dare giustizia a persone che per la maggior parte ormai non ci sono più con i suoi tempi e limiti la giustizia internazionale
Però ora la Bosnia deve guardare davanti oltre la disorganizzazione con diciamo coi suoi tempi limite la giustizia internazionale il suo l'ha fatto
Ora in Bosnia Erzegovina però serve guardare avanti oltre la disumanità azione degli altri oltre l'uso politico del passato oltre la sfiducia rassegnata per un futuro che sempre più giovani vedono esclusivamente fuori da lì non sarà facile ma appunto bisogna cercare di farlo Alfredo Sasso questa sua considerazione
Sulla sua pagina Facebook affido Sasso di osservatorio da Carità OP con cui abbiamo chiuso questo che ho voluto chiudere questo
Supplemento settimanale di passaggio a sud-est che abbiamo dedicato interamente alla sentenza definitiva con cui Ratko Mladić è stato condannato all'ergastolo per genocidio crimini di guerra con e crimini contro l'umanità commessi durante la guerra in Bosnia
Dal novantadue al novantacinque l'appuntamento per la nuova puntata di passaggio sul desta domenica sera domenica tredici giugno alle ventuno grazie di averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata all'ascolto di radio radicale