Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Una sera ho buongiorno agli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando CIO ascoltate questo e il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione
Non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative in corso future nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedichiamo la nostra puntata ad uno speciale su Srebrenica e giustizia penale internazionale prendendo come spunto
La sentenza definitiva pronunciata ieri dalla Camera di appello del meccanismo residuale del tribunale per l'ex Jugoslavia contro l'ex generale serbo Ratko la DC confermando la sua responsabilità nei crimini di guerra contro l'umanità e genocidio commesso a Srebrenica e altrove indisposta Mia
Per commentarceli questa sentenza il suo significato come vittoria seppur tardiva
Della giustizia sulla violenza più efferata
E interviste ero Nicolosi cadranno anche il segretario generale di non c'è pace senza giustizia come di solito diamo però spazio prima alle notizie della settimana selezionate
Dalla nostra redazione di Bruxelles
E ci vengono lette quest'oggi da Eleonora Pastorino Eleonora a te la parola
Grazie Nicola iniziamo parlando dell'Uganda
Dove un gruppo di abitanti del distretto di potuta nella regione del Monte con sta inventando una causa di fronte all'Alta Corte contro il Governo federale il quale è accusato di non aver rispettato l'obbligo di proteggere le comunità minacciate dagli affetti del cambiamento climatico
Quarantotto sopravvissuti alla frana affermano infatti che il governo ugandese avrebbe violato i loro diritti alla vita alla proprietà il diritto a un ambiente pulito e sano a causa del mancato intervento per prevenire il rischio di frane
A seguito di una serie di piogge torrenziali nel dicembre del due mila diciannove la frana in questione uccise più di trenta persone e distrusse centinaia di abitazioni
La causa sostiene che il governo fosse a conoscenza del rischio di frane per via della frequenza del fenomeno negli ultimi anni
Un comunicato stampa di client resta un'associazione con sede legale a Londra che Sisti nella causa
Sottolinea che il governo ugandese ha riconosciuto che il cambiamento climatico contribuisce all'aumento delle piogge e di condizioni climatiche estreme e che ciò probabilmente peggiorerà la situazione delle frane nel Paese
Nel due mila dieci il governo ugandese aveva incrementato un piano di reinsediamento per le comunità rischio in risposta a uno dei peggiori disastri nella storia del Paese
Il piano tuttavia fu mal gestito e dopo la frana del due mila e diciannove più di cento famiglie hanno fatto appello al governo per accelerare il processo di reinsediamento
Eppure William San un avvocato di traenza resta affermato che il cambiamento climatico è sempre più ma minaccia per i diritti umani delle comunità vulnerabili al clima in tutto il mondo
E che questo tipo di controversie aumenterà se i governi non riusciranno ad aiutare le popolazioni ad adattarsi ai disastri naturali legati al clima
Ci spostiamo ora in Colombia dove dal ventotto aprile gli scioperi contro una proposta di riforma fiscale hanno paralizzato il Paese e sono sfociati in risposte violente e abusi da parte della polizia
Nonostante la proposta di riforma se è stata ritirata dal Governo i manifestanti stanno ora chiedendo riforme sanitarie educative e della polizia
Le madre esprime la linea sono un gruppo di dieci madri di un quartiere nel sud di porco di Bogotà che si è fatto avanti a metà maggio per proteggere i manifestanti di fronte alla polizia antisommossa
Il gruppo di donne non è geologicamente imparentato con i giovani in prima linea
Ma estese entrambi ricoprire un ruolo simbolico in quanto parte di un'unica famiglia
Siamo venute come vicine e come amiche perché avevo visto quanto duramente la polizia stava combattendo contro i nostri giovani compresi i minorenni ha detto un membro del gruppo
Le donne fanno parte della prima linea di difesa e non attaccano mai direttamente ma aspettare piuttosto che se la polizia ad attaccare per prima in modo da proteggere i manifestanti per assicurarsi che non vengano portati via o arrestati
Mettendosi in prima linea negli scioperi lei madre stime la linea si sono unite ha una tradizione di donne latinoamericane nei movimenti sociali che sfidano l'immagine della madre passiva
Secondo Natalia Torres un attivista per i diritti umani che ha osservato le madri nelle proteste il relativismo è parte di una più grave di un più grande dibattito su cosa significa essere madre in Colombia
Gli attivisti per i diritti umani le Nazioni Unite hanno sollevato preoccupazioni sull'uso della forza per sedare le proteste
Tuttavia in un'intervista al New York Times il presidente colombiano IVA Andujar ha detto di non con di non considerare la violenza della polizia come un problema sistemico anche se ha ammesso l'esistenza di abusi da parte di alcuni agenti
Concludiamo parlando di Israele e Palestina
Il ventisette maggio il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha aperto un'inchiesta sulle violenze commesse nei territori palestinesi occupati compresa Gerusalemme Est e in Israele a partire da aprile
Durante la riunione del Consiglio l'alta commissaria dell'ONU per i diritti umani Michel bacile
Ha affermato che i recenti reti Frediani sulle strisce di casa potrebbero costituire un crimine di guerra se emergesse che civili sono stati colpiti in modo indiscriminato
Nella risoluzione adottata ventisette maggio il Consiglio ha quindi deciso di istituire una commissione d'inchiesta internazionale indipendente e permanente
Per indagare sulle presunte violazioni del diritto umanitario del diritto internazionale e dei diritti umani commesse fino al tredici aprile due mila ventuno
La Commissione avrà anche il compito di indagare sulle cause più profonde delle tensioni dell'instabilità ed il protrarsi del conflitto
Completerà la discriminazione e la repressione sistematica basate sull'identità nazionale etnica razziale o religiosa
Grazie Leonora per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito all'argomento principale della puntata odierna come anticipato in apertura dedichiamo questa puntata ad un commento sulla sentenza definitiva pronunciata ieri dal camera di appello
Del meccanismo rituale del Tribunale per la ex Jugoslavia contro l'ex generale serbo Ratko radici confermando la sua responsabilità nei crimini di guerra contro l'umanità e genocidio commesso a Srebrenica e altrove impostiamo
Una sentenza che va considerata
Premiata come una vittoria seppur tardiva dopo un quarto di secolo della giustizia sulla violenza più efferata e non che un passo significativo
Per la guarigione dell'ex-Jugoslavia e soprattutto per i sopravvissuti che vivono ancora nell'ombra delle Cordoba del massacro perpetrato a Srebrenica
Per commentare ci questa sentenza del suo significato il piacere di ospitare in questa puntata Nicolosi catramata segretario generale di non c'è pace senza giustizia Niccolò buonasera e benvenuto sulle onde di radio radicale prima di di commentare questa sentenza ti volevo chiedere di di raccontarci Twohy ricordi personali
La tua testimonianza di fronte a quanto successo a Srebrenica tu lavoravi per il tribunale penale per l'ex Jugoslavia in quel periodo se non mi sbaglio
Grazie Nicola per me come per per tanti altri che seguivano le vicende dei Balcani
A quei tempi il massacro di Srebrenica legato tutta una serie di ricordi anche personali una designazione dopo si ricorda la caduta delle te le torri gemelle è un poco lo stesso marchio
Indelebile che
Che io mi ricordo la settimana tra tra l'undici e diciannove luglio novantacinque
Io lavoravo a quei tempi per il Tribunale per la ex Jugoslavia che era stato messo su dal Consiglio di sicurezza e che già allora avrebbe dovuto essere non sanno non soltanto un momento di resa diciamo
Dei conti dove finale
Sui massacri ma dovrebbe essere anche grande deterrente
Da parte della comunità internazionale per le atrocità che già erano note che già si vedevano sulle pagine dei giornali sui discrimen televisivi della guerra tra qualche Bosnia
Lo choc dell'orrore dei che lei vede dei campi di concentramento dette Tei dei corpi e lanciati davanti a filo spinato
E per la prima volta da voi in Europa dopo la seconda guerra mondiale era stata in grado di mobilitare il mondo e il tribunale era ora è stato una di quelle risposte io
Credo fu un po'più giovane di adesso lavoravo lì lavoravo per uno dei giudici e il giudice australiano
Il tribunale doveva essere la risposta ma aggravanti
Agli occhi del tribunale davanti agli occhi di tutti
Generale Mladić personalmente
Sì
Reso sul campo sempre in lizza per coordinare
L'ordinario il il massacro ti migliaia di chiarire persone che che non è nemmeno cosa facile contrappunto vista logistico li deve mentre s'infila deve sparare
C'era il sole fossero a scavare ci sono ci sono le persone a trasportare ci sono anche i soldati
I propri soldati da da un certo punto forzare precotti versi a commettere quelle quelle atrocità ne ricordo
Quando c'è solo processo traliccio che a sua giustificazione era che le scoperture era mezzo croato il la scelta o o o spari o TG d'altra parte raggiunge gli altri disperiamo
E per molti per molti
è stato urne
Anche per molti dei di di chi effettivamente
Si è trovato a sparare contro i corpi inermi
Di centinaia di migliaia di i civili di bambini di persone anziane è stato anche uno shock che che che ha li ha segnati
A vita e non è non è contro di loro che il tribunale infatti per l'ex Jugoslavia agito
Ma ma giustamente contro chi i mandanti prontamente vi sono seguiti e persona simbolo che poi era anche presente fisicamente ci sono i video ci sono i testimoni Hans a coordinare gli sforzi del massacro anche la parte diciamo operativa del massacro e cioè sferra il cobra c'
La il senso principale di allora era per me personalmente un senso di
Questo fu fatta impotenza no nei corridoi del del tribunale diciamo con i poteri massimi perché molto più della Corte penale internazionale successivamente il tribunale derivava direttamente il potere autorità dal Consiglio di sicurezza quindi diciamo totale
Capacità di azione di fatto
E dimostrazione dell'utilità del messaggio di allora sull'impunità
Nati eccetera e
Personalmente condotto quelle quelle operazioni di di genocidio
Questo è indelebile credo
Per me indelebile per per molti che seguivano i Balcani allora indelebile per sempre per per le vittime per chi per tanti anni
Le madri servizio ed altri gruppi ha lottato per per avere giustizia Niccolò rispetto alla sentenza pronunciata ieri ora definitiva che conferma
L'accusa di genocidio nei confronti di Mladić non è di certo una novità potresti ricordarci brevemente le tappe del processo giudiziario a riguardo
Sì non è non è certo non è certo una novità quello che
Che ci ci viene a dire il i giudici del del del meccanismo residuale
Il il fatto che fosse un genocidio l'aveva già stabilito non solo la Camera diciamo monili infine stanza del tre dicembre del del tribunale ma addirittura la Corte di giustizia internazionale nel due mila sette
Quindi il due mila sette si è pronunciata la corte di giustizia internazionale nel caso portato dalla postina contro la Serbia il fatto che ci fosse il genocidio già allora incontestabile ribadito con la condanna del generale Mladić nel due mila diciassette da parte del tra il cervello il tribunale
Telex Rosaria e infine diciamo definitivamente confermato con questa decisione della Camera l'appello del meccanismo disuguale
Io credo che a questo punto diventa proprio impossibile e ancora più impossibile di di colore fosse prima negare non solo la tragedia disumana di ciò che è stato commesso se Bellezza e altrove in Bosnia durante quei qui Periodo a foce nel privato
Queste stesse diciamo impresa criminale messa su
Con con
Sia diciamo enorme sforzo logistico che con grande impegno politico per
Rimuovere
Una parte della popolazione bosniaco abbiamo da un certo territorio come conquista proprio territoriale
Da parte da parte del dell'esercito se rubo Diaco che poi era se stesso
Agente
E operante per conto per conto della serpe tutti questi
Episodi che sono poi diventati
Non come un un nome come si dice si dice sempre Nizza come si dice a Auschwitz a diciamo a indicazione usando un esempio per parlare di molti di molti che molti crimini tutti questi sono stati commessi e non sono e sono stati commessi come risultato di una politica precisa volta papà eliminare un'intera popolazione e su base su base etnica
Esattamente le definizioni di genocidio che che abbiamo del alla fine secondo Normandia
E Niccolò tu sei stato ad essere per iniziare a qualche anno dopo per partecipare alla come orazione in onore delle vittime dei sopravvissuti e di questa tragedia e che poi si tiene anche ogni anno
Cosa ti ha colpito di più durante
E questi momenti durante questa esperienza e così io molti anni dopo
Sono andato sapere inizio dal primo plenum degli anniversari
Tel dell'eccidio quel luglio
La cosa che mi ha colpito di più
E che nel nel percorso che si fa abbiamo fatto a piedi dal da dal luogo in cui sono stati presi dal luogo in cui sono stato adesso sepolti
Che vicino dove dove sono stati uccisi c'è una specie di corteo una processione direi di persone che che che di cui io facevo parte che andavano verso
Il luogo in cui sono sepolti il luogo in cui avrebbero poi parlato e rappresentanti delle delle vittime e alcuni dell'utilità la cosa che mi ha fatto più impressione
Oltre alle
Diciamo all'emozione che c'era lì da parte delle famiglie da parte di tipi di chi era andato pure a offrire il Perù rispetti e che ad affiancare i lati della strada
C'erano le macchine della polizia serbo bosniaca
Con l'emblema tutte le aquile che è l'emblema egli a nome del quale queste persone sono state ammazzate questo
In un certo senso a dimostrazione che hanno vinto cioè quelle stesse uniformi in quegli stessi Baggio quegli stessi emblemi usati da chi
A commesso quei crimini
Proprio uccidendo in una settimana otto mila persone anche come dicevo prima non è una cosa facile copre tutto punto di vista operativo
Quegli stessi quegli stessi stendardi con le stesse bandiere sono adesso delle autorità locali che dovevano scortare ci per andare a porre l'omaggio alle vittime
Quindi il vulnus diciamo la ferita non è chiusa non è chiusa finché le le famiglie disse beh l'inizio non potranno riavere accesso al luogo in cui sono stati espulsi genocidio avvenuto per anche allo scopo di espellere diciamo una parte che era scomoda dal punto di vista diciamo della cartina geografica
Che era scomodo Derelli un'entrata sicuro cosiddetto
In cui vivevano persone che che non potrà non non si sentivano di rispondere al ai ordini di Belgrado dove definite salvo dei serbo bosniaci
Quindi un genocidio anche a scopi di conquista territoriale questo conquistati seriale che che per alcuni versi
Avuto successo cioè noi con con gli accordi di Dayton abbiamo sancito abbiamo abbiamo in qualche modo a posteriori premiato quel quel genocidio e questo e questo ancora fa male
E Niccolò questa ferita questa sofferenza che appena descritto
E se posso dire anche il risultato di una libertà negata nel modo più atroce la libertà di vivere così come garantito dal diritto
Per i sopravvissuti all'eccidio di Srebrenica inoltre la libertà presente e futura la guarigione
E della ferita anche significa assunzione
Del passato che necessita una risposta di giustizia fornita che con questa sentenza e definitiva pronunciati ieri contro il Narducci
Sei d'accordo con questo concetto libertà esistevano esiste perché se escono la regola
Esistano esistere libertà quando esiste il diritto quando esiste la possibilità di poter esigere
Che le proprie libertà siano rispettate questo questo un po'anche il il senso del nostro lavoro impegno in tanti altri campi e non solo nel nel nel campo della giustizia penale internazionale di crimini di guerra
Libertà vuol dire diritto perché diritto vuol dire garanzia
Da parte dell'autorità statale che le proprie libertà siano rispettati
In questo caso la libertà
Il diritto era più semplice quella di quello di esistere quella di vivere
è stato è stata negata per perché migliaia di persone giù in pochi giorni
Con un'operazione che rimarrà rimarrà incisa nei libri di storia e che la sentenza di di di condanna
Coro di conferma della condanna da parte della della corte d'appello all'Aja rende credo sancisce in maniera in maniera definitiva quindi io auguro alle alle nuove generazioni bosniache di vivere di beni da questo passato essere liberi vuol dire esserne consapevoli
Saperi
La ferita
E questo giudizio definitivo di oggi contribuisce rimarginare ma che è comunque una ferita che rimane nel Paese fa parte liquidity sono fa parte
Della della loro storia della nostra storia di conosca in quanto europeo in quanto come come come tutto il mondo come è stato diciamo colpito da da quanto è avvenuto dicono anche nostra perché io oppure rappresentato la borsina la conferenza diplomatica che ha istituto istituito dalla Corte penale internazionale io
E il numero due della legazione
Bosniaca e la Bosnia come altri paesi come Sierra Leone avevo una certa legittimità alla Conferenza diplomatica di Roma e molte degli articoli sì e dello statuto che anche dei diritti elementi dei crimini
Sono sono una forte influenza del della delegazione bosniaca che avendo vissuto essendo stata vittima di di questi crimini sapeva bene
Cosa cosa voleva dire ecco il come si sono diciamo svolti nella realtà questo credo che la partecipazione non solo della Bose ma anche di tanti altri Paesi Caputo a tratti situazione attiva nei negoziati istitutivi della corte sia stata tanto più utile quanto più vicina alle esperienze reali
Di di tutti simili contro l'unità Dini di missioni di guerra di genocidio che purtroppo che purtroppo molti di questi stati
Hanno hanno vissuto
Sul proprio territorio stoccate colazione molti anni dopo
Tanto lavoro ancora da fare
Grazie scusate per questo per questo discorso su un po'un po'troppo forse personale
Masso di trovare negli ascoltatori di radio radicale un un interlocutore un ente delle tre sensibile a questi temi cioè non voglio dimenticare enorme che
Era Emma era Emma commissaria europea quei tempi che la lancio l'allarme cioè con lei a dire da qui c'è qualcosa che non va viennesi nelle primissime ore
Del genocidio prima ancora che la catena di compiti di comando
E di comunicazione militare Mantras facesse arrivare i i messaggi delle truppe da parte del popolo Desy alle attività politiche ma era commissario umanitario quindi è molto vicina a quello scriveva in Bosnia
Aveva sia la la
Di antenne sul terreno che l'autorità di di lanciare lancia l'allarme
Quindi
Sì quindi appunto sordi di trovare nella nella negli ascoltatori di radio radicale una una una casa che che un talk to garante di queste di questi miei ricordi grazie grazie Nicolò Nicolosi Catalan manca
Per questa testimonianza molto personale sensibile sulla tragedia
Avvenuta a Srebrenica
Nel mille novecentonovantacinque ti posso senz'altro assicurare che le onde di radio radicale sono casa o luogo più che idoneo per farne ecco con questo e siamo raggiunti alla fine di questa trasmissione non mi resta quindi che ringraziare Eleonora Pastorino che oggi ci ha detto le notizie nonché Valeria Napoli che ha curato la redazione e la parte tecnica vi ricordo che le attività di non c'è pace
Senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che Anp W. J. punto org oppure non c'è pace senza giustizia appunto ordine
Nella sezione donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani
Fondamentali inoltre vi ricordo che è sempre in corso
La campagna iscrizioni due mila ventuno a non c'è pace
Senza giustizia maggiori informazioni
Su come iscriverci ritroverete in prima pagina del nostro sito ieri Grazio molto per l'ascolto e Vito appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Intanto vi auguro un buon proseguimento su a Radio Radicale ciao