Presentazione del libro "Lavoro culturale e occupazione", a cura di Antonio Taormina (FrancoAngeli)

Anche
Allora buona buon pomeriggio a tutti a tutte benvenuti nella Sala del Refettorio
Le ruote mutò particolarmente quando con Antonio abbiamo iniziato a immaginare una presentazione romana del volume
Di farlo in una in un diciamo a spazio legato a Montecitorio legato alla Camera dei deputati e mi sembrava che questa videoteca potesse essere il luogo migliore tra l'altro e qualche cenno minimo storico Heaven intifada intitolata Nilde Iotti e questa è una e uno spazio che è stato fortemente voluto dall'allora presidente della Camera Nilde Iotti che unificò la biblioteca della Camera e quale il Senato creando il sistema bibliotecario del Parlamento repubblicano inaugurato nell'ottantotto pensate lei volle fortemente l'accesso ah infida dei sedici anni in su non da diciotto ma dei sedici anni per aprire proprio lo spazio alla collettività e venne inaugurato questa era una piccola nota storica con ma lectio magistralis di Norberto Bobbio
Quindi è uno spazio che secondo me si prestava benissimo a questo a questa presentazione Antonio aveva proposto di farla qui a Roma alla Camera in uno spazio alla Camera perché perché dalla camera della commissione cultura e lavoro e partito L'importante lavoro un'indagine conoscitiva sul lavoro e la previdenza nel settore dello spettacolo
Per la prima volta Commissioni congiunte quindi sia la Commissione lavoro se la Commissione cultura insieme a dialogare insieme
A cercare di immaginare sit soluzioni per rendere migliori e più importanti le tutele di chi opera in questo settore documento importante ottanta pagine di ricerca
E che sono confluite nel mio contributo al libro al libro di Antonio lavoro occupazione culturale e tanto altro messo lo spettacolo sono tantissimi altri ambiti e questo è un libro che affronta l'evoluzione le prospettive dell'occupazione culturale
In Italia da varie angolazioni e sfaccettature
Nella consapevolezza che la cultura è strettamente correlata allo sviluppo economico e sociale e che rappresenta uno dei cardini su cui si deve basare la ripresa della dell'Italia nel posto pandemia anzi a me piace dire meglio ecco il rilancio del nostro sistema Paese non solo la ripresa lavoro occupazione culturale propone quindi una visione interdisciplinare
Con più strumenti di analisi e si avvale di autori appartenenti alle istituzioni pubbliche al mondo accademico alle imprese culturali ellissi di ricerca un libro necessario secondo me è un libro scritto a più mani e necessario perché si prefigge un compito importante cercare di ridare dignità professionale
Al lavoro culturale troppo spesso nell'immaginario collettivo viene relegata ai margini invece qui lo si fa attraverso dei dati degli analisi chiare inequivocabili che dimostrano il peso che questo settore a nel tessuto economico e sociale del nostro Paese
Passerei quindi subito la parola ad Antonio Taormina che ha curato il volume per dirci qualcosa di più
E cercherò di fare anche un po'tenere un po'il timing degli interventi Tel su RAI tre intorno ai sei minuti per dare la possibilità ai relatori che sono tanti di poter parlare poi magari anche dei qualche intervento dalla dei nostri ospiti in sala grazie mille
Ecco si sente sì
Bene
Ecco voglio a mia volta ringraziare onorevole Carbonara per quest'invito per aver recitato la possibilità di presentare questo nostro secolo in questo luogo veramente straordinaria una grande un'ora grande toglie essere qui
Parlare del libro dunque
Innanzitutto ha predetto decreto è stato accennato prima cosa che una caratteristica fondamentale questo lavoro collettaneo
è un lavoro che è stato realizzato da ben quattordici gli autori calciatori che tra loro avevano già collaborato in passato c'era già una fra di loro da una conoscenza una prassi di lavoro comune
E si può dire che questo libro il frutto di molti confronti di molti incontri avvenuti nell'arco degli ultimi anni
Il primo in primo luogo a partire dal diciamo dal nucleo centrale del del lavoro che appunto dallo scambio che io ho avuto con con Francesco De Biase che che ringrazio anzi per aver sposato sua folta fatto proprio questo questo progetto
Dicevamo questo libro nasce commi dei alcuni anni fa alcuni anni fa con l'obiettivo di proporre delle riflessioni che riproporre delle analisi appunto sulla relazione tra lavoro culturale l'occupazione nel nostro Paese
Cogliendo innanzitutto le trasformazioni ma anche cercando di capire quali sono le reali prospettive
Dell'occupazione
Culturale questo pure nella consapevolezza che il settore culturale che attivi sono in continua evoluzione così ovviamente conciliabolo se lo stessa nozione di lavoro culturale sono le competenze sono le figure professionali
Poi nel nel febbraio due mila e venti come tutti sappiamo è scoppiata la la pandemia né lavoravamo questo progetto già da prima
La pandemia a
Ha riportato
Questo nostro progetto in una in uno stato di di di ulteriore Ariella bensì ulteriore elaborazione
La pandemia come sappiamo come è stato riportato anche dal dalla risoluzione del parlamento europeo per esempio sulla ripresa potrà dell'Europa due mila venti
Era tranne mi ha messo in luce il valore reale della della cultura sul piano sociale sul piano economico ai video iniziato l'importanza del dell'impatto economico sull'occupazione
E appunto come diceva la la risoluzione val la pena di ricordare forse che nel due mila e venti i lavoratori della cultura veri non operano più di due milioni due milioni duecento mila ettari sposata settanta sette milioni volevo dire sette milioni duecento mila
Con una flessione rispetto all'anno scorso però per motivi di duecento mila unità
Un dato che corrispondeva al tre virgola sei per cento del totale dei lavoratori
L'Italia l'Italia si attestava si attesta tuttora seppur di poco a un a un livello leggermente inferiore rispetto a questa media
E questo nonostante il come tutti sappiamo il primato dei siti UNESCO patrimonio dell'uno dell'umanità nonostante diversi indicatori come aspetta che l'Index
Indica l'Italia con il paese più influente al mondo dal punto di vista culturale
La pandemia nel nostro Paese
Ha messo ha restituito l'immagine di un sistema culturale
Molto frammentato molto fragile
Fragile l'aggettivo è stato usato di più l'ultimo anno e mezzo come come tutti abbiamo visto ma è una seduta poste riflettori proprio sulla criticità legata al lavoro
Ovviamente tutto questo ha motivato ulteriormente la scrittura di questo nostro libro ha motivato Terror mente e lo spirito di salivo quale ne avevamo pensato di avviare questo lavoro e la complessità della materia l'ampiezza della materia
Implica necessariamente un approccio interdisciplinare come già accennato prima notevole Carbonare una visione olistica la dizione di molteplici punti di vista
Ed è qui la collaborazione ci tengo a dire tra gli autori fra molti autori di diversa provenienza dal punto di vista della della storia professionale dal punto di vista delle competenze quindi studiosi e analisti rappresentanti delle istituzioni
Al comma da qui anche l'impostazione la decisione di suddividere libri in quattro in quattro sezioni in quattro parti
Che brevemente vi espongo la prima dedicata di scenari quindi prende le mosse questo nome proprio da quelle che sono le contraddizioni le complessità dell'attuale sistema del mercato del lavoro in Italia per poi passare a un fatalmente a livello europeo che affrontato che si non olio che
Tra poco parlerà in questa prima parte del affrontato anche il tema del lavoro culturale pubblico a un tema che spesso poco poco praticata poco affrontato e anche le strategie per la ripresa di cui poi parleremo dopo la seconda parte
Che abbiamo denominato mappature dedicata agli aspetti prettamente statistici sia sul versante teorico sul versante della ricerca a livello nazionale ed europeo abbiamo esteso
All'interno di questo capitolo la la riflessione anche alla relazione fra liste dell'istruzione terziaria e l'occupazione e al volontariato altra questione spesso poco poco affrontata ma che merita specialmente in un capocomico alla cultura particolare attenzione
Terza parte
Denominata visioni affronta nello specifico quello che saranno quello che perché sono le trasformazioni in atto dal punto di vista di innovazione sociale innovazione culturale devoluzione delle competenze
L'ultima parte
L'ultima parte un focoso sullo spettacolo
Abbiamo deciso di di dedicare questa parte del libro allo spettacolo perché come sappiamo è uno dei settori che è stato maggiormente colpito
Dal dalla pandemia fra l'altro prima ancora della pandemia lo spettacolo stava attraversando la complessa transizione riguardanti in particolare anche gli aspetti legati al lavoro a maggior ragione
è stato abbiamo le truppe importante fare un approfondimento che riguarderà in particolare ma di questo premette parlerà dopo anche onorevole carbonaro che riguarda gli aspetti assistenziali aspetti previdenziali
Volevo anche citare il fatto che proprio considerazione del del ruolo che ha avuto lo spettacolo in questi ultimi anni abbiamo avuto anche dedicare la copertina delibera come vedete allora lo spettacolo con un'immagine centrale che riprende gli amici dei bauli in piazza utilizzando proprio un'immagine nefasti manifestazione che si è tenuta qui a Roma dallo scorso
Scrivere nel due mila ventuno di lavoro culturale
Di occupazione e implicava necessariamente parlare anche degli impatti della pandemia Crovi
Però ci teniamo molto a dire che questo libro in realtà si propone di fornire un contributo di idee di riflessione sul futuro
Considerando il il posto nel mio appunto come un'opportunità
Per i lanci la cultura ma specialmente anche per un ripensamento rispetto a tutte quelle che sono state che sono le dinamiche del lavoro e quindi un rilancio anche dell'occupazione
Ponendo al centro della nostra riflessione l'attenzione verso le nuove generazioni verso i i nuovi lavoratori della cultura quelli che si affacciano adesso il mondo del lavoro
Siano quello sul versante legislativo dei segnali positivi dei segnali interessanti perché altri vani particolare le leggi di settore lo spettacolo
Vorrà ma anche sottolineare
Che il Pnr
In questa direzione
A indica dell'interessanti linee di intervento
Una misura in particolare quella delle dedicata all'industria culturale e creativa quattro punto zero
Pone tra gli obiettivi lo sviluppo della del dell'occupazione nell'industria cinematografica
E anche l'evoluzione del relatore il termine evoluzione degli operatori ridusse Cutolo e creativa intervenendo appunto sulle competenze supportando il capo capability Beurling
Così come credo meriti grande attenzione l'annunciata riforma nell'ambito della missione cinque del Pnr R. delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale
Giacché sono due temi da molti anni al centro del dibattito sull'occupazione culturale sono due fattori fondamentali
Che eccessi Brandani permetteva di in particolare una cultura una rivisitazione sino alla definizione di nuove linee di intervento
E sono appunto due punti nodali quando si parla di occupazione della cultura
Grazie mille Antonio per questo importante contributo questo lavoro veramente a più mani e allora i dati allora le proiezioni le visioni tutto questo secondo me è un massimo comun denominatore che sono le competenze
Competenze che devono essere stabili più trasversali
è da poco stata approvata alla Camera aspettiamo che al Senato il Senato sugli atti della il via libera la legge sull'abolizione della e l'ho c'era questo divieto anacronistico ma ti potevi scriverà due corsi di laurea contemporaneamente una legge che ha cento anni che finalmente siamo riuscite a modificare e quindi attendiamo dal Senato questa questa ulteriore insomma approvazione perché diventi legge dello Stato
Io l'ho sempre definita un po'una legge che sancisce il diritto all'opportunità all'opportunità per i nostri giovani di esplorare i saperi di arricchire l'esperienza della conoscenza con discipline anche molto diverse tra loro la parola università si pentì dal latino universitas Complesso di tutte le cose e allora indica il sapere nel suo complesso che non si riduce solo all'apprendimento esclusivamente per finalità funzionali ma ne estende la portata
Sino a comprendere il senso più profondo ecco quindi quanto importante anche dei giovani sviluppare lo spirito il pensiero critico contaminazione tra verticalità
Chiedo quindi a Francesco De Biase saremo sempre più ibridi il suo contributo al libro e proprio su questo e sulle competenze ed anche il curatore della della collana di Franca anzi magari su questo si può dire anche qualche parola quindi lascio
Lascia lui adesso la il microfono rispettando rigorosamente sono un minutaggio che ci siamo dati grazie separato tre
Nel tempo tempo ci sono tutti allora comincio dall'ultima parte il libro di Antonino fa parte di una di una collana
Io faccio una brevissima premessa fa parte una collana che affronta temi Coop che sono molto correlate con quello che discuteremo oggi e anche nei prossimi mesi la collana si chiama Pubblico professioni e luoghi della cultura e nata quindici anni fa
Insieme ad alcuni alcuni amici Garbarino disagio Perissinotto ne abbiamo fatto nascere questa collana siamo al sessantaduesimo testo molti di quelli che sono qui e anche molti di quelli che ci ascoltano fanno scritto in questa collana
Quello che mi preme dirvi perché nel in tutto questo ragionamento che faremo oggi noi abbiamo edito quest'anno altri due libri e poi arriva immediatamente ad Antonio uno è quello di riduce organo
Che era guidata progettazione città culturali che un altro grande test sulle policy su come si costruisce la pagella città culturale e quindi che che al tema altrettanto di alloggi ne abbiamo appena presentato uno una decina di giorni fa una settimana fa che quello degli spazi del possibile per la Franceschinelli quindi la rigenerazione dei luoghi e quindi ovviamente luoghi quindi professioni quindi competenza allora
Arrivando alla a quello che mi chiedeva davanti
L'Alessandro allora il libro di Antonio sinteticamente ma ha uno sguardo doppia un doppio sguardo ed è questo che secondo me interessante da una parte dice che cosa sta succedendo di che cosa avremmo bisogno che cosa dovremmo tutelare mettere in sicurezza promuovere e valorizzare in relazione al mondo culturali
Professioni ASP organizzazioni ed altro l'altro occhio cioè l'altro guardo contemporanea e quelle direi ma che cosa sta succedendo in che modo si sta trasformando la situazione e quindi come dobbiamo guardare al futuro in più ambiti
Questo e quello che ho fatto
Ovviamente ecco sul ragionamento di come potremmo attrezzarci in no per il futuro
Che un futuro è già presente non intendo tra molti anni questo in relazione sia alla produzione cioè al lavoro cultura interne di produzione
In termini lavoro complessivo in termini di mercato in termini di comunicazione e in termini di partecipazione accesso il guanciale di nuovo con tutta questa ampio spettro di come debiti attenzione
Allora io ho chiamato ho chiamato questo tipo di attenzioni o questo tipo di di modi dice chiamato essere ibridi nel testo c'è un calice essere liberi allora come chiave possibili risposte come attenzione
Allora non è come dire queste suffragata anche da ricerche ed analisi
E da altri studi che sono state fatte gran comunque qualche mese fa credo che il abbiate potuto reggere una ricerca ne esca Generation
Nei prossimi professione nei nei nei prossimi dieci anni col sole ventiquattrore oppure le ricerche fatte dalla Confindustria oppure alcune ricerche fatte per esempio da da Barbera sui innovatori culturali quale caratteristica negli innovatori cultura italiana molto spesso e proprio l'ibrido cioè mettere insieme competenze
E poi sapere che allora sgombriamo subito il campo So che molti che mi stanno sentendo ed altro cioè sanno ne abbiamo già discusso lungamente e vediamo quali sono i salti che potremmo fare nei prossimi mesi allora ovviamente quando è dico essere libri quanto diciamo inseribili noi non diciamo non diciamo sapere un po'di tutto non diciamo che non ci voleva l'approfondimento non diciamo non sono necessarie specializzazione cioè essere ibridi
E un per noi significa lavorare con la complessità ovviamente non con la complessità nel termine che usualmente viene usato per dire che una situazione e complicata con o idee articolata delle difficoltà parliamo di complessità ovviamente
Legata a tutto il metodi dica dica morene tutta una serie di queste all'interconnessione le connessioni interdisciplinarità allora
Che cosa bisogna fare che cosa ma è già in atto che cosa ne parliamo di superare la compartimentazione i saperi parliamo di superare i discorsi dei che disciplina sito specialità Renato Quaglia
Che poi parata dopo di cui abbiamo lungamente approfondito questo team ma dove c'è in che modo costruire la parola che avevamo anche morto né crossover cioè tra le discipline certamente quasi tipo disciplina nel mondo artistico culturale è molto ampio tra i saperi sicuramente tra i linguaggi sicuramente tra i luoghi biblioteche che adiacente conto salvo decente
Tra i dipartimenti dei ministeri della pubblica amministrazione sicuramente sono molto spesso diciamo di Porta a superare comportamento Ezio la stessa Alessandra mi raccontava che lavoro stato quello di incrociare ministeri per per arrivare state alcune normazione accumula e girato saranno si uscì allora citando una cosa che Renato e qui era un po'noi usiamo poi dico noi perché dicono i cui siamo un poi quell'essere indisciplinati ci vorrebbe un po'di essere indisciplinati
Nella nel senso che spiega allora
Dobbiamo a questo punto lavorare attenta mente sulle competenze e lavorare Librino
Su profili rigidi meno su quelli che sono delle struttura azioni forti che non vedono così sta succedendo c'è un contributo anche nel testo di Arosio serio non mi ricordo male
Sì il codice azteco sottovoce e anche lì viene detto strettamente come non corrisponde a un mondo che costantemente in cambiamento che costantemente fa nascere nuovi profili che costantemente intreccia disciplina una delle ricerche
Quella del Sole ed altro dice proprio che una delle caratteristiche futura sarà il flusso continuo di strumenti conoscenze e tecniche tra professioni cioè questo sarà una dimensione continua che ci sarà non sto a parlare di digitale realtà virtuale di competenza
Allora che cosa perché poi danni poi la la blocco allora non ed è quello che stiamo cercando fare con il gruppo rimediare non è tanto ed è qui il grande sforzo come dire giustapporre esperti discipline diverse mettere insieme viene dei degli aspetti che appartengono a tanti vicina non era giustapposizione il problema è come lavoriamo a far sì che le disciplina fa sì che l'interdisciplinarità che il crossover sia concreto sia profondo allora qui bisogna lavorare su non su quattro temi che non che sono l'organizzazione della conoscenza come lavorano le discipline i metodi che disciplina le usano
Per raffrontarsi per intervenire
Le esperienze che ci sono e sul mondo educativo ovviamente allora pensa queste poi credo che sia passato non so se è finito da tempo quasi per fare questo
Abbiamo un anno scorso è uscito con riprese chiamava rimediare rimediare fatto con Monk con alcuni dei presenti qui c'è e c'è quali accennavi soci cerchia ci sono poi c'era il medico c'era luce organo se non c'è c'è parte Rinieri Manzini cioè da urbanistica sociologi ad a psicologi e psichiatri a tutto quello che erano ben sedici discipline ci siamo chiesti e stiamo lavorando da un anno e mezzo come si costruisce concretamente sia in termini di educazione formazione negli ambiti università rimasti ad altra sia come si può fare
Nel proprio a generare competenze TAR rinnovarle con questa questa città allora
Gioca per i bisogni molti molti tempi Antonio Parlato del Pnr ecco anche lì c'è un lavoro molto attenta da far ripiene parla accentua molto digitare accentua molto lo stemma
Tutto l'acronimo scienza matematica certo e molto importante che cosa possono fare i linguaggi artistici quale ruolo della cultura interne educazione in termini di rapporto con la scuola interni di formazione su questo ovviamente bisogna andare a far lavorare sul PNR e a far sì che questo nasca in relazione l'interlocuzione costante con quelli che in questi ambiti ci lavorano con questi peggiora costa costantemente lo fanno con l'interlocuzione con il Paese
Grazie
Grazie
Per i ok benissimo grazie mille al contributo di Francesco De Biase a Taormina quale ci vediamo tra poco adesso invito sulla sul tavolo deve fare al tavolo i relatori analizzati cerchia Cristina Loglio adesso daranno una mano con con i cavalieri è stato detto tanto in questo primo in questo primo momento in questo primo Pannella ne saremo modo con Cristina Annalisa
Di affrontare un tema anche ancora molto più interessante che una retrospettiva è uno sguardo al futuro sulle politiche culturali dell'UE e dell'Italia così immaginando le insomma insieme in questo Pannella tra l'altro tutto al femminile il PEA inaugurato tra l'altro qualche giorno fa il ministero della cultura l'Osservatorio per la parità di genere
Che questo credo sia un tema molto importante da popolana la il sì alla Camera che in serata hanno deliberato una legge importante sulla parità salariale c'è ancora tanto da fare l'indagine conoscitiva
Era emerso come c'è un pozzo importante GA di genere
Anche nel settore dello spettacolo le donne lavorano
Molto vengono pagate meno sono meno rispetto agli uomini sono dati che ci sono pervenuti grazie anche all'Istat grazie tanti
Istituti che abbiamo udito ed su questo c'è tanto lavoro da fare però io sono fiduciosa che si possa andare insieme e soprattutto grazie al pm RR al contributo
Affinché questa disparità possono sempre venire meno
Una una domanda subito a Cristina Loglio
Che nel libro tu scrivi molta strada è stata percorsa da quando l'aria della cultura era marginale
Era alta rispetto al mondo economico le sue professionalità ignorate è stata fatta tanta strada e credo che tu sia la persona più adatta per raccontarci questo percorso quello che accade in Europa quello che è stato fatto la cultura sempre più centrale le politiche il denaro per e sicuramente andrà rivestirà ancora di più
Un ruolo un ruolo importante quindi lascia la parola raccontaci cosa sta accadendo costa succede in Europa grazie
Grazie Sandra che piacere rivedere vedi e ritrovarci di persona
Credo che che per quanto riguarda le professioni della cultura in genere la lo il ruolo della cultura nelle politiche complessive
Noi piccoli marginali i lavoratori del del dello spettacolo in particolare ma anche la cultura più in generale siamo parte per un verso della storia dell'Europa perché la tradizione dei dei chierici vaganti de degli muoversi in Europa cioè il portare la conoscenza ma anche la piccola compagnia teatrale il il gruppo dei musicisti
Mozart ragazzino che che che Idris si aggira
Tra le corti d'Europa
Ecco tutto questo le la cultura ha sempre mosso ed è sempre stata un punto fondante e ridendo diventa e lo sarà ancor più per le strade che stiamo tracciando che sono tutte nel segno di questa di questo superamento dei silos e della e della consapevolezza di una trasversalità sempre più forte
Ho seguito insomma i temi europei da parecchi anni e in particolare ho avuto la fortuna di di stare a Bruxelles abbastanza intensamente nei momenti della scrittura
Del del settennio Duemila quattordici due mila venti quindi diciamo dal dall'inizio degli anni due mila dieci due mila undici
Fino al al lancio di questo nuovo settennio due mila ventuno due mila ventisette
E e c'è stato davvero un percorso un percorso molto interessante molto importanti in movimento
La cultura come sapete come l'istruzione non fa parte delle materie di su cui l'Unione europea possedeva occuparsi perché non e non non le compete non è una delle materie che gli stati hanno hanno assegnata non fa parte in in in modo primario del de de de dei compiti e l'Unione Europea ancorché all'articolo tre del Trattato
Si parli di un significato trasversale e infatti la la cultura è sempre stato un mainstream c'è sempre stata però non è veramente valorizzate citati in modo preciso
Allora
Vorrei vorrei dirvi come dal dal non essere citate in modo preciso come in svantaggio
In fin dei conti in questi anni sia un po'rovesciato il quadro nel senso che ancora per la verità non essendo cambiati trattati vediamo se per caso ora al termine della conferenza per il futuro dell'Europa che ha luogo in questi in questi mesi
Arriveremo anche un cambiamento formale ma in questa fase vorrei dire che per la cultura il fatto di essere il mainstream cioè di essere una sorta di fiume carsico che ha la possibilità e la facoltà e anzi e auspicata come contributo nelle politiche di tutto
Il momento di passaggio è stato l'anno europeo del patrimonio culturale due mila diciotto
Anche lì non è un caso e bisogna dire
Insomma l'Italia ha giocato una parte proprio importante durante il semestre di presidenza italiana del nero per il due mila quattordici e c'era Franceschini era ministro anche anche in quella fase e l'Italia spinse il il Consiglio cioè altri paesi membri dell'Unione europea
A lanciare a volere un anno europeo dedicato alla alla cultura
L'anno europeo del patrimonio in questo anno dalla Commissione guardate
Al in quella fase a al Parlamento europeo la presidente della Commissione cultura era l'onorevole Silvia Costa con la quale come molti di voi sanno collaboratore per per tutti gli anni europei
E addirittura Silvia ricevette una lettera dalla Commissione europea che diceva ma non vogliamo dalla Commissione non non non ci sentiamo di fare più questi anni dedicati perché gli europei si sono stufati
Ma la la pressione degli stati membri guidati dall'Italia fu così forte che alla fine il Parlamento europeo da una parte gli Stir consiglio degli stati quindi degli Stati dall'altra spinsero
L'unione la commissione a dire sì facciamo quest'anno europeo del patrimonio culturale durante quell'anno pensate
Come dei segugi in questo anche il il ruolo di molti dei presenti anche di Erminia Sciacchitano che non è qui ma che in quegli anni era era a Bruxelles si misero dei segni
Nelle politiche più diverse quelle dell'istruzione è ovvio
Quelli della ricerca avviando in Horizon quella linea dedicata alla cultura quella dello sviluppo delle aree interne e dei territori locali dicendo che è vero sì come dice come ha sempre detto barca ad esempio qui in Italia emarginare eterna se non c'è la scuola
Non ci sono i trasporti non c'era salita è un'area interna ed e dicevano anche se non c'è un punto di aggregazione che sia i cinema che sia così a quel luogo dove la comunità si sente di diventa coesa
E poi gli ambiti sono cresciuti a macchia d'olio dove la cooperazione allo sviluppo ad esempio dei rapporti con i Paesi terzi
Le politiche invece per l'integrazione o per un dialogo interculturale
Con il con i migranti che arrivavano quindi con della una tessitura molto più forte dei temi sociali di cui qui abbiamo anche in lettere tra di noi dei portavoce molto molto espliciti
E poi via via che obbligò soli divide il la fuga delle tasse e e le politiche dell'impiego la lotta alla al terrorismo che in molti Paesi
Prendeva
Reliquie o comunque resti per rivenderle al mercato nero insomma si è visto che erano più di venti le politiche e quindi quest'idea di cultura è diventata mainstream
Una mainstream che ancora oggi dà i suoi frutti e quindi vedo con molto piacere seguendo anche e il il le storie delle imprese creative e culturali più giovani quelle che si affacciano con papà BdT con con Fund trentacinque ad esempio con questi strumenti che davvero sempre di più per i nostri operatori anche giovani
Parlare di di tali e parla di Europa ormai cioè
è diventato necessario avere uno sguardo d'insieme
Che metta la cultura come elemento di una relazione sociale ibrida davvero davvero sono d'accordissimo con il nostro tornare qui da San Francesco
Ibrida perché di questo c'è bisogno di di una cultura che intende l'Europa ha lanciato con forza questi questi amiche ritroviamo anche con qualche fatica nel Pnr acque e professioni tutto questo come c'entrano c'entrano di chiude su questo il il Parlamento europeo settimana scorsa aveva in discussione
Una
Un sua non sono esattamente a che livello si ponga se sia dal non è non è un è ancora uno studio sulla remunerazione degli artisti
E quando cioè due condivisa tra tutti gli stati membri voi capite che è un argomento esplosivo questo sarebbe come dire che il metalmeccanico deve essere pagato in Polonia come come in Finlandia con la stessa cifra spostiamolo in un altro ambito
E però il campo del della cultura e in particolare dello spettacolo durante il periodo copie ha dimostrato in tutta Europa degli affinità e delle e una preziosità rispetto alla quale si vorrebbe intervenire
Come in per ogni argomento c'è un tavolo che unisce le forze datoriali le forze sindacali e quelle me a me mediatrici della DG entro il
Dell'unione europea quindi non è chiaro se si arriverà ad una armonizzazione e omogeneizzazione di questi livelli minimi anche se non ci si arriverà però quando l'euro quindi mette in in in mette in acqua anche una una barchetta di carta poi da qualche parte arriva guardate è successo un po'in tutti gli ambiti e quindi questo mi fa ritenere che impariamo inviti
Quindi l'omogeneizzazione dei salari e la l'armonizzazione del tempo di lavoro ed è il tempo di cura il tema uomo donna i lavori usuranti cioè tutti che i dossier
Che fanno parte in questa fase del tavolo entro il della Commissione europea
Ci ritroveremo o sotto forma di regolamenti che quindi dovranno essere adottati poi di direttive che dovranno essere adottate nel giro di due anni o almeno come indicazioni che poi daranno i loro frutti
Quindi come dire io sento a questa Europa come come il fiume nel quale affondano le nostre radici più profonde ma lo sento anche come una chiara indicazione di metodo
E di futuro anche per quegli aspetti che stentano ancora a prendere una forma compiuta
Noi ci siamo l'Italia devo dire ha sempre giocato con coraggio compresenza ed è stimata in molti tavoli quindi mi auguro che tutto questo continui anche grazie al contributo di tutti voi cari colleghi grazie
Grazie grazie mille Cristina per questo percorso c'è proiettato veramente in un attimo medesimi Europa Bruxelles è adesso uno sguardo all'Italia invece lo facciamo con Annalisa e si cerca ricercatrice è stata e nel libro parli e mi è piaciuto molto della cultura come cura
E credo che mai come in questo momento storico che stiamo attraversando ci sia la definizione più giusta offre quindi una serie di riflessioni sugli scenari attuali sullo stato della domanda e dell'offerta ai tempi del Codice da dalla pandemia tanti settori soprattutto quello maggio dello spettacolo
Stanno uscendo mutati allora quali strategie possiamo adottare per garantire al lavoro culturale un ruolo che gli spetta e che merita eccome l'Italia diceva giustamente Cristina sta giocando ruolo importante dobbiamo poteva giocarlo allora prospettive e scenari visioni su questo grazie
Grazie moltissime Alessandra va bene rinnovo del il piacere di essere di essere che veramente in questo in questo gruppo a a condividere un po'di riflessioni
La cultura come cura eccome elemento che contribuisce e ha dimostrato di poter contribuire vado in modo fondamentale a al benessere e la salute
Individuale e collettiva delle persone lo abbiamo visto rappresentato forse anche sperimentato individualmente o o o come gruppi durante questi mesi terribili
Una bella ricerca Boogie ovviamente c'era di mezzo il nostro Pier Luigi Sacco in cinque Paesi europei ha messo in evidenza come chi si sia dedicato a a Prati che artistiche e culturali in maniera sistematica anche durante lo accusavano sia riuscito a gestire meglio la la l'attenzione ai sentimenti negativi gli stati d'animo angosciati che che conosciamo tutti quanti
Questo introduce però immediatamente un altro elemento che è quello delle disuguaglianze
Disuguaglianze nell'accesso disuguaglianze nella percezione disuguaglianze nella possibilità di avere un un menu abbondante il ricco di esperienze culturali che è un tema proprio per rispondere alla alla alla alla tua domanda primario cioè è è una un'urgenza non un'emergenza un tema prioritario di trovare politiche
Diciamo coerenti compatte e e strategica di di veramente di medio e di lungo periodo per sostenere orientare e e arricchire la domanda
L'esperienza che si sono fatte nel nel nel pericolo nel periodo in cui non era possibile
Sperimentare forme di di partecipazione di consumo culturale nel nel nei modi classici soprattutto l'incanto delegato Simei luoghi sono state in qualche modo opportunità di di innovazione e di di passaggio voi valutazione rivalutazione riscoperta del digitale però hanno aperto anche nuovi divari no perché chi si è trovato dalla parte sbagliata del del digital device da Stato ulteriormente allontanato dalla dalla possibilità di contenere de un sostegno fondamentale per per la propria vita ma siamo un Paese
Come è noto che che invecchia
E sovrapponendo i temi che ricordava anche Cristina sovrapponendo i temi per esempio delle delle nostre disuguaglianze territoriali delle aree interne e delle condizioni sociali in cui con la pandemia
è come se si fossero via vampate non riaccese la povertà educativa la solitudine delle famiglie la solitudine nel lavoro di cura una generazione che è stata sicuramente penalizzata in maniera importante dal punto di vista scolastico tutto questo
Ripropone alla alla alle alle strategie culturali alle politiche culturali temi che non si dovrebbero poter più rimandare
è importante ricordarci che il nostro Paese a una geografia dell'accesso e della della frequentazione che la pratica culturale molto diversificata
A volte anti intuitiva perché si parla spesso della disaffezione dei giovani ma se si vanno a vedere i dati poi si vedono che i giovani sono quelle grazie alla scuola Hoshi
Frequentano maggiormente praticano maggiormente la cultura nostro dramma sono gli adulti che sono gli anziani che sono spesso in grande deprivazione da questo punto di vista allora in questo in questo contesto e tornando anche alla al tema della loro nel suo contesto nel contesto della sua catena del valore
Io credo che lavorare sulla domanda sia essenziale e favorire il più possibile in una realtà frammentata non non è solo frammentata in Italia è frammentato dovunque il settore culturale per forza di cose ma favorire una visione in cui il il pubblico il il destinatario il consumatore se si tratta di prodotti l'utente se si tratta di servizi assume una diversa centralità è assolutamente importante io leggiamo con piacere ricordo un po'la presa di posizione appunto di professionisti che è stata quella di chi come internazionale non è il piano della pandemia in cui raccomandata ai musei
Di fare il museo in senso forte cioè di continuare a fare il museo facendosi carico come museo della necessità nuova e drammatica della comunità di riferimento che vuol dire per esempio offrire memoria testimonianza interpretazione spazio quando si parla di cultura che cura non si parla di stampella del sistema sanitario si parla della possibilità di mettere davvero c'è al centro l'utente il pubblico per farlo accedere a a un contributo
Fondamentale di informazioni di conoscenze di acquisizioni di quelle le cosiddette soft skill per esempio di sostegno a a questi inaridimento ti che sono stati acuti nella pandemia ma che sono io direi strutturale del nostro Paese mi sarebbe piaciuto ecco vedete che per esempio anche organizzazioni più grandi e robuste penso per esempio all'effetto paralizzante che che che non si poteva non notare nella nella RAI nonché per esempio non è corsa in soccorso della scuola o delle famiglie
Come con una nuova domanda di contenuti e di materiale educativo mi sarebbe piaciuto per esempio una risposta rapita generosa abbondante
Credo che ci sarà tutto il tempo fugge fornirla perché non siamo fuori da questa emergenza e non è solo un'emergenza è un dato che dobbiamo riconquistare ricordiamo ecco quando utilizziamo con nel nel Progetto del di misurazione del benessere equo e sostenibile dell'Istat quando voi parliamo di de di di indicatore sintetico di partecipazione culturale i partecipanti
E in Italia non superano di molto un terzo della della popolazione quindi il lavoro che abbiamo da fare è veramente grande importante e ha un carattere a mio avviso marcatamente politico
Grazie mille analista gratta e Cristina
Perché sono stati due contributi interessanti immaginavo proprio questo vedere come le le politiche vipera e l'Italia in presenze ci potevano offrire una un quadro completo avete detto cose importanti e torna il tema delle diseguaglianze e questo è un tema centrale
Lo è per la Commissione settimane ci occupiamo anche di istruzione cultura università ricerche è un tema che torna spesso dell'indagine conoscitiva è tornato
Con molta forza proprio sul tema dei dati degli osservatori perché l'Italia deve dotarsi di un sistema a rete di osservatori perché conoscere quei dati permette a noi politici di avere un quadro chiaro di quello che succede ne abbiamo un'offerta noi molto frastagliate vitale diamo intere aree presenteranno dei teatri e l'accesso alla cultura deve essere secondo me
è un tema principale urgenza la quale alla quale risponde infatti sono felice che al Senato nel sono nel pieno del dibattito la legge delega dello spettacolo
Sia stato adottato da dalle colleghe del Senato un parte del mio testo di legge sul sistema rete degli osservatori dove e io Spano per come è possibile le regioni a dotarsi nell'ambito di quelle che sono le competenze Stato-Regioni chiaramente
A promuovere osservatori regionali sullo spettacolo dal vivo importante lo importante per noi ma è importante anche per il nostro sistema perché conoscere per deliberare io credo che sia una delle frasi che dovrebbe fare da monito veramente
Quindi io spero e questo lo ospitò vi si potrà dotare presto di un sistema di osservatori
Che funziona che si attivo e che sia de veramente funzionale a costruire politiche della cultura giacente definirle così non solo politiche culturali c'è un testo bellissimo
Di Norberto Bobbio politiche culture un paragrafo stupendo dove dice la politica la cultura non sono in comunicabili dipende dalla politica che si fa io credo che questo io poi ho fatto una una tesi di laurea su questo tema quindi sia sia un monito importante per per noi è qua guarda alla mia
Alle classe politica guardo alla mia Commissione per poter lavorare bene io vi ringrazio e facciamo un cambio di di cavalieri c'è il mio collaboratore non per e invito sulla sul tavolo dei relatori e Francesco Maria Arosio e Alessandro Rinaldi una spirale riflessione
Grazie questo terzo momento di riflessione sulla sui vostri contributi l'ho immaginato un po'sul tema delle nomenclature e delle caratteristiche dell'occupazione in ambito culturale
è un tema questo dei dati come lo citavamo prima della conoscenza e del tessuto culturale del tessuto occupazionale che centrale lo è e lo è soprattutto divenuto grazie alla purtroppo la pandemia Francesco ricercatore distratta
Abbiamo parlato prima di scenari nei quali sapersi districare occorre avere coordinate chiare ed il tuo contributo parli dei codici a picco e sono stati durante la pandemia importanti per poterci orientare tra le tante professioni che caratterizzano il nostro ambito di riferimento i codici Ateco sono stati importanti
E soprattutto sulla sul prezzo sul versante dei Ristori come come ricorderete nel libro trova anche un'interessante riflessione tu dici se fino ad oggi
Il settore culturale va definito sulla base dell'utilizzo finale dei beni e dei servizi prodotti a seguito della trasformazione digitale tale criterio non appare più efficace
E diviene prioritario riferimento a fattori di produzione delle tecnologie impiegate nella produzione e quindi e qui viene insorge punto spontanea domanda quali ricadute ci possono essere pianti sull'ambito di analisi che ovviamente poi ecco a questo ambito di di lavoro grazie
Sì grazie a tutti
La scelta di occuparci del classificazione a Telco è stata una scelta che abbiamo fatto con Antonio
Perché avevamo intenzione di verificare con vedi vedere valutare quali sono gli gli strumenti per la mappatura del mondo culturale
E la classificazione Ateco esattamente questa è una mappa
Si propone come una mappa sistematica
Per rappresentare in modo ordinato in modo gerarchico l'intero sistema produttivo
Ed è uno degli strumenti che paiono utilizzato per altro anche per le stime dell'occupazione culturale la descrizione del delle delle professionalità del lavoro e dell'occupazione appunto anche nel settore culturale nello specifico
Ora
Paul Valéry sosteneva
Ciò che è semplice è sbagliato ciò che è troppo complesso è inutilizzabile
O se non è la statistica la politica si inseriscono esattamente in questo ghetto che c'è tra il troppo semplice quindi banale e quello che è troppo complicato e quindi non ci aiuta appunto a interpretare rappresentare la realtà per questo noi costruiamo delle mappe
Per questo la statistica è chiamata elaborare delle delle sintesi
Ed è un po'anche il compito della politica appunto interpretare la complessità del reale per poter intervenire nel reale
E allora ecco quello che abbiamo voluto verificare nel nostro capitolo è in che modo la cultura viene rappresentata attraverso appunto la mappa a te cosa cioè la mappa del del del sistema produttivo nel suo insieme
E la a mio avviso
Noi sappiamo non naturalmente che la mappa non è il territorio ovviamente è una sintesi ovviamente è una semplificazione però quello che è interessante che leggendo una mappa non riusciamo a capire anche quali sono come di le chiavi
Interpretative con attraverso le quali appunto interpretiamo la la complessità della realtà
E quindi la domanda era la cultura dove si colloca nella mappa che noi abbiamo abbiamo scelto di adottare punto per rappresentare il sistema produttivo
E la risposta un po'che ci siamo dati appunto vedendo qual è la perimetrazione del settore culturale dove si colloca il settore pronto culturale e che realtà non c'è un luogo per il settore culturale
La cultura compare in tanti luoghi forse in troppi luoghi
Cioè
La rappresentazione appunto che ne abbiamo attraverso la Pacific classificazione a tergo rispetti esattamente questo quello che raccontiamo anche nel libro di c'è accurata Antonio in tutti gli altri capitoli cioè il di un settore che ha un un settore estremamente frammentato forse addirittura polverizzato che manca di unità strutturale
E questo si inizi traduce
Ho rispecchia la mancanza poi dim di massa critica
La mancanza cioè questo del questo riflette anche le la difficoltà di avere un quadro di insieme organico
E questo non soltanto nella rappresentazione statistica ma poi anche il punto sul piano istituzionale sul piano politico
Anzi la frammentazione che abbiamo provato appunto nel nella rappresentazione è proprio la stessa frammentazione che che abbiamo nelle rappresentanze del della cultura nelle varie sedi anche istituzionali
Ora questo viene veniva letto anche in altri capitoli per esempio l'uso organo interpretava in come un abuso di soggettività
Lo possiamo ricondurre anche quello che lampi se richiamava le le le l'eccezionalità della cultura
Ora lampi sullo proponeva in termini positivi nel senso che mettere in evidenza le specificità oggettive che appartengono al settore culturale e alla gestione alla politica del settore culturale
Ma che tradotto invece in termini ahimè a volte patologici diventa una metastasi fa un alterità di qualunque sub settore qualunque specializzazione che troviamo all'interno del settore culturale che oggettivamente punto è un ambito estremamente ampio estremamente eterogeneo esternamente
Diversificato ma proprio per questo richiede una capacità appunto di ricomporre poi un quadro organico un quadro d'insieme
Ugo appunto un una vista insieme come diceva Cristina nell'intervento precedente
Su questo si sta lavorando anche perché peraltro in questa mappatura abbiamo nuove figure che non trovano ancora collocazione e che appartengono in particolare punto fa queste nuove espressioni culturali che afferiscono anche nuove tecnologie come il digitale
E qui si apre un grande dibattito che ancora all'ordine del giorno anzi dico oggi stesso verrà convocata una riunione proprio oggi appunto della Commissione
A Telco che è chiamata a rivisitare la Tepco anche in vista della rivisitazione della classificazione ieri internazionale corrispondente della Perego che la nasce per discutere alcuni aspetti che rimangono ancora in sospeso in particolare quello appunto delle piattaforme digitali piattaforme digitali che Stura botti affronta proprio modo specifico in un capitolo del del libro
E che rappresentano una nuova frontiera di di produzione culturale
Ma che per esempio nella mappatura che abbiamo a disposizione invece rischiano di divenire identificati qualificati se più semplicemente come data warehouse s'marketplace ma comunque insomma aggregatori di informazioni aggregatori di dati ma non imprese culturali questi sono tutti aspetti che ovviamente invece richiedono e aspetti emergenti che richiedono una considerazione per elaborare nuove tassonomia altrimenti si rischia di alimentare quelli investibili da tempo rappresentare anche appunto dalla fotografia che sulla copertina del del nostro libro di cui soffre purtroppo il settore cultura
Grazie mille Francesco adesso
Di coordinate di Marte e ci racconta anche Alessandro Rinaldi direttore della Centro Studi Tagliacarne nel suo contributo scritto De Mari con a Mirko Dini
Si può analizzano dimensione occupazionale anche con altri percorsi e voi dotate quello della contabilità nazionale per restituirci quindi un quadro anche stimolante sul dibattito dell'occupazione culturale nei territori per parole quel tema citava prima
Delle diseguaglianze la sperequazione territoriale
Mia passa la parola cardiache
Grazie si saluto Mirko indica appunto con cui insieme abbiamo lavorato a questo a questo capitolo
Il che ha che che lavorava al c'ho lavorato molto con con me con noi alla al Tagliacarne
Certo solitaria cane dove abbiamo di fatto da tempo portato avanti il tema nostro sommo diversi anni era il due mila nove ricordo quando provammo a raccogliere questa sfida della misurazione no sta sfida un po'galileiana del misura ciò che misurabile prova misurare ciò che non lo è
E che con il Pnr R già evocato più volte
Una sfida che che va raccolta e che con le sue complessità si chiama in causa nel nel provare a a trovare delle misurazioni
Dicevamo e Arosio introduce va bene lo la questione della della difficoltà però che soprattutto poi in un mondo come quello della cultura e della creatività c'è nell'adozione
Quella che nelle statistiche di di schemi che si erano in qualche modo chiari definiti di contorni che non siano troppo sfumate che invece nella sua cattura che certi spesso in questo tipo di fenomeni nella obsolescenza direi che dell'inseguire delle delle classificazioni non nell'inseguire la realtà è indubbiamente trova un un un problema
Detto ciò
Come dicevamo la sfidava raccolta ed è una sfida anche del del settore perché l'occupazione
Per questo per questo mondo
Il capitale cioè che al centro di ciò che produce non questo mondo Gould culturali creativo si diceva prima appunto le classificazioni
Funzionano meno perché in realtà sono poi le competenze sono magari le le professioni sono le persone che sono al di all'interno di una sorta di e lo facciamo fra una annualmente cioè il rapporto ne riportiamo diversi dati anche da questa che io sono cultura quello che curiamo con con Fondazione Symbola che che di fatto prova comunque di Fatah a a mettere insieme questo mondo così parcellizzato di cui di cui Arosio ci diceva e lo fa in una chiave lo diceva bene l'onorevole Gabon Acrobat carbonaro
Della contabilità nazionale cioè del provare a dare il valore economico di questo mondo perché credo che se c'è un piccolo contributo che possiamo aver dato a a questo diciamo alla crescita all'immersione insomma l'importanza la rilevanza di questo di questo mondo è quello di darli rilevanza economica
Violenza economica che è venuta alle parti nel mondo dei cani commercio beh la cultura e al centro oggi è di una delle missioni anche delle camere di commercio che le case delle imprese sono anche case delle quindi dell'impresa
Che che guarda la cultura e la creatività diciamo così non c'è c'è stata un'importante credo operazione di di valorizzazione da questo punto di vista e che passa appunto per però per le difficoltà che misurare questo mondo comporta perché parliamo di un'occupazione se vogliamo anche diversa da altre no in cui per esempio abbiamo a che fare e il e il volume lo racconta con dimensioni che arrivano al volontariato non arrivano a alle non dimensioni necessariamente da da lavoro da da contratto a tempo indeterminato ma cotanto volontariato tanto precariato e tantissima
E tantissimo lavoro che che magari occupa solo una una parte di un periodo una parte di un anno una parte di una vita
O o che può essere anche un lavoro che si aggiunge ad un altro lavoro quindi la difficoltà misurazione questa però quello che ne viene fuori è che poi
Dal conto che andiamo a fare e il testo non è già poco il peso diretto di questo mondo perimetrato attraverso i digitati codici Ateco e tutto quello che
Che ci dicevamo rispetto alla
Alla sua varietà ma che conta alla fine un milione e mezzo lo di occupati nell'ottica appunto da contadina nazionale quindi che ci porta poi a poter valutare per esempio il contributo in termini di prodotto no abbia diciamo di di ciò che è il prodotto di questo settore
Arrivando poi al tema e questo è un'altra caratteristica del del mondo della cultura è quella di non essere solamente un settore ma di avere una sorta di pervasività direi
Nel resto dell'economia no una pervasività fertilizzante dicevo dire così cioè direi lanciato testa cioè che porta a entrare tante professionalità cultural creative in settori che cultura cattivi non sono no quindi c'è una cultura esplicitano cultura implicita dentro la nostra economia
C'è un altro tema che è importante l'abbiamo diciamo anche provato comunque a focalizzare nel nostro capitola che il tema dei territori perché cultura significa territori e Siria territori da tanti punti di vista
Diversi anche dal punto di vista diciamo della dell'osservazione quantitativa perché se possiamo dire ne troviamo che il mondo della creatività in particolare ma della cultura anche vede nelle grandi città normativo della città è centrale rispetto alle alle questioni legate all'occupazione della cultura
Però come abbiamo evidenziato anche in in tanti diversivo volumi del passato in cui abbiamo fatto questo io vedo lavorazioni le città medie lealtà dei le quelle terre di mezzo che sono le nostre tante per cittadini diciamo medie hanno vedono un ruolo del contributo abbiamo provato anche a misurarlo rispetto al a quello che la l'attivazione economica diciamo di questi territori rilevante e poi ci sono i piccoli piccolissimi borghi no cioè la cultura poi diventa quindi valida sul Sovana fino a Milano sostanzialmente non c'è questa enorme variabilità no dal piccolo borgo all'enorme metropoli dove cultura effettività sono sovente centrali
Chiudo con una notazione covi di che non possiamo andare no abbiamo provato a darla ma di fatto abbiamo pubblicato successivamente anche una prima anticipazione del volume cede il tentativo di misurare l'impatto c'è stato comunque no il colpo è stato accusato di più da questo mondo no uno
Rispetto a una occupazione che anche tenuto no almeno due e uno per cento diciamo proprio appunto della della dei dati di occupazione dell'Istat ci dicono che nel mondo potrà creativo sale a tre cinque almeno tre cinque e diventa meno quattro e otto se guardiamo al coro perché le guardiamo anche a delle professioni e ai settori che dicevamo
Quelle che abbiamo Rieti driven cioè quelli in cui la cultura entra ma non è direttamente collegata ed è arrivata almeno undici per le persone in garza agro di patrimonio se non hanno durissimo no
Ovviamente accusato tutto tutto ciò che appagato indubbiamente no il settore lo spettacolo più di tutti e in particolare quelle professioni si dicevano l'aggettivo fragile purtroppo ha fatto parte
Quest'anno ne usciamo più nell'anno precedente più che nel passato perché punto molte posizioni non sono famosi sani precari che hanno pagato di più gli effetti di questa pandemia
Grazie mille anche Alessandro Rinaldi e anche
In questa Rifit queste riflessioni tanta carne al fuoco
E il tema del multi poggiamo Golding e questo è un tema molto interessante che anche nell'indagine conoscitiva emerso in maniera forte e profonda mappare le
Professioni ma per i lavoratori dello spettacolo non era facile
Perché i lavoratori dello spettacolo in contemporanea spesso fanno tanti altri lavori e magari l'attore contemporanea lavori anche in un altro settore magari nel contempo insegnerà quindi difficile non era facile ma pare un lavoro così e complesse intermittente persona puro meglio dire discontinuo
E siamo in un momento veramente particolare per il Parlamento italiano perché al Senato si proverà a lavorare sul sette su questo sostegno economico temporanea questa indennità di discontinuità che è un tema che Emerson fortemente garantire una copertura economica in quei momenti di non lavoro che di non lavoro non sono pratico me ne viene dal mondo del teatro
E della musica io un'esperienza anche e come musicista avendo fatto il Conservatorio e sto bene cosa c'è tra un concerto e un altro tra una produzione teatrale per una produzione cinematografica
Ci sono momenti che per noi sono fondamentali perché sono di formazione sono di studio rendere rendere giustizia a questo settore riuscendo a inserire questo
Questo questo strumento già presente in Francia in così rete interna tanto
E ed è sarebbe veramente epocale un lavoro che si sta portando avanti al Senato io spero ci si riesca perché sarebbe veramente un segnale di grande attenzione
A questo settore e io vi ringrazio per questo contributo importante ancora di territori di borghi di periferia parleremo anche nella del pane il successivo quindi invito adesso ringrazio Alessandro Rinaldi de Francesca Rossi e invito Renato Quaglia e Domenico Stura botti facciamo una centro di
Grazie mille questo Pannella che l'ultimo poi ci avvieremo le conclusioni l'ho un po'immaginato come un po'nel libro visioni no e già entrò subito nella nel Focus centrale si citava prima il tema dei territori e si è parlato di competenze si è parlato di rigenerazione e Renato Quaglia nel libro ci traccia un po'questo futuro che sarà fatto di competenza e merito
Di innovazione digitale di smalto work di incertezza di debito pubblico
Allora ci aspetta un futuro in cui il precariato stabilizzerà la propria condizione
Saremo calati scrive in un contesto multiplo plurale distanziato allora in tutto questo l'innovazione sociale la rigenerazione urbana potranno giocare un ruolo centrale come scrivi tu tra competenza indisciplinati a degenerazioni commoventi
Sì è vero ma sarà anche un un futuro dove anche in questo mondo in questo settore le diseguaglianze andranno progressivamente ad allargarsi a rendersi più evidenti
Citando inchini il il mondo gentile grazie
In settore culturale delle professioni culturali e diviso è diviso in due
Da un lato c'è il mondo di sopra sto citando vigili quando parla sociologicamente la composizione sociale urbana
Da un lato c'è il mondo di sopra
Che quello stabilizzato con le istituzionalizzato quello garantito
E dall'altro c'è il mondo di sotto
Che invece fatto di precariato sostanzialmente generazioni più giovani
Che
Caratterizza il proprio impegno professionale attraverso fortissimi gradi di autosfruttamento
è un'altra delle disuguaglianze a cui che anche il Loch da un'ancora di più l'immagine che Antonio Taormina scelto per questo volume quello dei tecnici del e del delle difficoltà se ha riconosciuto in un ambito che non era quello del mainstream piuttosto che della maggior visibilità dell'artista
Incontro pop-rock un proprio pubblico mentre c'è un mondo un settore che ha permesso quell'incontro e che non ha uguali è uguale quel riconoscimento dicevo le ragioni le ragioni di questa di di di queste disuguaglianze stanno naturalmente i problemi strutturali del del settore culturale nel nostro Paese
La mancanza di ricambio generazionale
Lo dipendenza l'estrema dipendenza di questo mondo dalla dall'intervento pubblico come senza eguali in altri Paesi europei
Il problema tipico del dello sviluppo Dini professionale del nostro Paese che quello che i sociologi definiscono della curva di competenza cioè la Giunta la quale ad un certo momento il i ruoli stabilizzano storicizza hanno nel Little la posizione raggiunta non lasciando possibilità a cambi e al rinnovamento
E naturalmente anche nella mancanza di internazionalizzazione grande tema che anche nel settore culturale paradossalmente la proprio dove non dovrebbe essere il nostro Paese riconosce come un limite straordinario lo sviluppo
E alla propria emancipazione ora
Quell'operatore quell'operatore culturale in Italia in un certo senso e come Sigfrido
è un errore che rimasto incompiuto perché nessuno gli ha fornito gli strumenti per emanciparsi perché nessuno se posso Poli ma riformarlo di indirizzare le sue energie entro argini che in qualche modo trasformassero con le energie non in una potenza come dire eccessivamente debordante ma in un ambito in qualche modo produttore l'ultimo producente qualche cosa
Ma come che
Dobbiamo cercare di non tradurre
La potenzialità inespressa del mondo di sotto
Con le generazioni più giovani che sì si impegnano cercano di impegnarsi nel settore culturale non trovando spazio essendo costretto un precariato permanente in questo senso dico che il precariato si stabilizzerà perché rimarrà rimarrà in un certo senso costretto alla propria condizione come riusciamo a non farlo soccombere alla frustrazione e al dispendio dalle proprie energie
Io devo dire ricche sono convinto che come per la mia generazione anche per le ultime chi decide di fare o vuole fare questo mestiere consapevole che si sta avviando verso un mestiere meraviglioso
E che nel fare questo
E consapevole di dover chiedere permesso alla comunità
A differenza di altre professione chi vuol fare attività culturale chi vuol può diventare un professionista della cultura
Consapevole inconsapevole detto esplicitamente o sottintesa chiede chiede permesso alla comunità
Chiedo un pubblico di venirlo a vedere applaudire pagare un biglietto chiedono ente pubblico di dargli fiducia dando il sostegno contributivo chiede alla stampa di poter parla di lui perché possa essere riconosciuto suo lavoro
In cambio promette un cambiamento
Esercita una promessa nei confronti di quella comunità
Sostiene che migliorerà la città se la sua attività potrà essere potrà trovare potrà dispiegarsi potrà realizzarsi potrà migliorare un territorio potrà insomma cambiare il gusto migliorarlo raffinare uno
Ora quella promessa nel tempo naturalmente svanisce va a perdersi man mano che diventa professione
Ed è una promessa questa promessa che una promessa sociale
In qualche modo
è una delle ragioni su cui io penso si stia no masse manifestando un profondo cambiamento all'interno del settore che abbiamo conosciuto fino adesso come settore del del professione culturale
Perché molte di quelle energie
Hanno compreso che non troveranno spazio nel settore dei percorsi tradizionali la professione culturale
E si stanno indirizzando verso un fenomeno un fenomeno nuovo che sta segnando negli ultimi anni l'ultimo l'ultimo decenne questi di di questo nuovo secolo e che starsene rappresentando una possibilità di trasformazione per città e territori sto parlando della rigenerazione urbana e dell'innovazione sociale
In maniera commovente scrivo a certo punto nel nel libro perché cito quella poesia con cui Pasolini
Invita i giovani hanno andare solamente a manifestare in strada ma entrare dentro sistema per trasformarlo dall'Inter di dentro rendendolo dei mettendoli in moto commovente non nel senso della crimini vuole ma nel senso di capacità di rimettere in moto meccanismi strutture che paiono ormai a fasi che come come inerziale
Quelle nuove generazioni che rappresentano il mondo di sotto questo precariato permanente diffuso frustrato
E devo dire frustrante anche perché viene vi assiste
è utile guardi guardi in questa direzione e in parte sta già guardando in questa direzione
Piuttosto che solamente alle porte chiuse di un sistema istituzionale che è bloccato vecchio e afasico
Perché questi nuovi settori dell'interesse dei beni pubblici stanno chiedendo stanno passando da una fase segnata più dalla generosità dell'approccio a una fase più professionale
Questa fase professionale chiede competenze nuove
Competenze non solo verticali ma anche orizzontali come citava Francesco De Biase in quel in quel lavoro n passo eccessivi che sono sorte da quel lavoro di tori Ale che stritolata rimediare
Delle cappe competenza ibride che si capaci di FLI flessibilmente ricomprenda ben altre ora quella promessa di cui dicevo quella promessa sociale che stava alla base dell'impegno culturale secondo me questo settore può trovare spazio
Può trovare sta trovando spazio perché le periferie delle città lo spopolamento delle aree interne la crescita delle diseguaglianze di chi sono campi di trasformazione possibile non sono solo criticità per questo Paese
Sono spazi territori are segmenti dove la trasformazione ancora possibile
E dove in un certo senso la cultura può giocare un ruolo strategico perché può aiutare a incanalare nel senso positivo del termine non restrittivo
La domanda
Che sempre più attraverso le nostre città e quello che Shakespeare definito ebbe l'inverno del nostro scontento quel malessere contino per cui nel non stiamo bene dove stiamo ovunque si stia
Perché non c'è una risposta non nostra domanda
Ricordate in quel meraviglioso firma in bianco e nero Totò e Peppino che di fronte al Duomo si avvicinano al Ghiselli e tutto chieda questo ghisa scusi dove dobbiamo andare per andare dove dobbiamo andare e disse non capisce la domanda
Ma la domanda era tra domanda che facciamo ogni giorno noi non sappiamo davvero dove andare ma stiamo cercando qualcuno che ci aiuti a comprendere dove dovremmo indirizzarci per vivere meglio
Per assistere a meno diseguaglianza
Per subire in maniera differente un lo scontento che di fatto accompagna a qualunque grado sociale si non ci appartenga in esso stare insieme
E la cultura può aiutare a comprendere quella domanda come il ghisa che non a caso in divisa e rappresenta l'istituzione non capace di comprendere la cultura può aiutare innanzitutto a comprendere la domanda è per forza trovare insieme una risposta
Perché come diceva Calvino una città non ti appassiona per le sette o le settantasette meraviglie che ti propone ma per la sua capacità di rispondere a una sulla tua domanda
Grazie
Grazie per queste riflessioni alle giovani generazioni che spetta comunque un compito importante io credo che si entra nel sistema per commuovere lo importante io a quella promessa sociale guardo con fiducia credo che si può e si deve concretizzare in un momento si staglia in un momento storico particolare in una transizione digitale che ormai è sotto gli occhi di tutti e che corre veloce
E il PNR regna un impianto importante Domenico strobo atti direttore di fondazione
Symbola nel tuo contributo lo sottolineo giustamente il processo di digitalizzazione accusato importanti trasformazioni del sistema economico complessivamente considerato ma anche di pensioni per questioni specifiche per il settore produttivo culturale e creativo dazione conseguono editabili richiesta di aggiornamento di competente anche di sistemi aziendali ecco ci troviamo quindi nel pieno di una transizione digitale come dicevo prima che non solo va governata banche capita è una cosa possiamo fare per cogliere questa sfida e far giocare la cultura un ruolo di primo piano
Grazie per l'invito sottosella transizione più generale se vogliamo quella del digitale rappresenta un aspetto di transizione che stiamo vivendo che sono transazioni economiche industriali e sociali il primo punto come se frutta crisi anzitutto avendo consapevolezza di chi siamo
E questo non è un aspetto importantissimo che va in tantissimi settori impatto anche nella cultura
Fondazione Symbola lavora sul sull'autore sulla conoscenza anche sul racconto del Paese sono nell'aspetto chiare oggi per risulta anche affrontare la crisi per sapere cosa siamo in grado di fare i nostri lavori spesso noi analizziamo dei primati del Paese ne abbiamo tantissimi o quando andiamo a vedere qual è il livello di conoscenza del paese di questi malati ci attestiamo attorno al tredici quattordici per cento ventidue per cento sua conoscenza dell'Italia prima e siti UNESCO
Sul fatto che in tanti settori manifatturieri anche l'avanguardia d'Italia sia prima questo in qualche modo è un dato non conosciuto soprattutto le fasce più adulte e questo aspetto di fondamentale importanza perché bisogna essere consapevoli conosce Gorizia sospetto di funzione qual è la funzione che svolge da cultura a me non interessa tanto capire e importante quantificare su tutte le vie qual è la funzione che svolge la cultura questo aspetto poco poi indagato se vogliamo i Paesi che lo fanno
Collocò la la cultura dentro un ragionamento più complessivo sul Paese questo avviene molto poco oggi forse l'Europa questo punto di vista segna un un'evoluzione anche nel nel concetto di cultura collocando Global cento affonda Lanier quando pensa New Bauhaus sostanzialmente pensano appunto una funzione specifica della cultura dentro l'evoluzione complessiva della la società in questa transizione che l'operazione vocale
Detto questo gli aspetti diciamo chiave che sono anche riportati nella pubblicazione riguardo al tema del ovazione
Chiaramente l'innovazione non solo tecnologica perché ovviamente va da sé che la tecnologia l'aspetto chiave oggi nella trasformazione della cultura
Ma anche il contrario se pensiamo al Novecento quanto la cultura abbia modificato delle tecnologie la fotografia la televisione e la radio
I video che in qualche modo è ha dato un senso del ricco oggi emergenti e penso che oggi ci debba essere un po'un parallelo rispetto a quello che è stato novecento politico oggi è digitali e la cultura in qualche modo darà un senso e competerà quello che la tecnologia oggi da non solo permette il digitale che conosciamo
Ma abbiamo tantissime opportunità le pensiamo la relazione perché di vita intelligenze artificiali tutta da esplorare in cui tutto stazione ci sono spazi enormi per sviluppare come nel passato dei tempi nuovi replicazione
Ma ci sono anche dei campi più caldi veniamo iniziato prima che allarga un po'lo sguardo rispetto al tema dell'innovazione penso al tema del genere
è stato menzionato prima ma si apre un fronte norme appianando costantemente l'attenzione su Genet dei nuovi vediamo come nelle nella produzione di fiction Cammi questo questo aspetto ci sono attenzione maggiore generi penso alle fedi religiose penso agli orientamenti sessuali sono in qualche modo campino in innovazione enormi che cambiano sostanzialmente il modo di pensare i contenuti
Cioè il tema di territori per esempio l'abbiamo visto molto anche lo studio io sono cultura recente in cui l'editoria o il mondo delle radio che ho sempre stanze
Viste come grandi player nazionali oggi in qualche modo chi funziona meglio sarebbe dire territoriali per cui c'è la dimensione più piccola
Come si diventa giura distillate stato editoriale e quindi anche qui c'è un tema di trasformazione della professione in un'ottica nuova molto più legati al territorio
C'è un tema ovviamente di il DB trazione Ipazio serratura dalla cultura essere ibrida lo vediamo nell'accelerazione che ha avuto lo scorso anno come la televisione o meglio meglio la radio si è diventata televisiva come i libri siano diventati Coppola dovuto una voce modo di libro se pensava si conferma una fortissima accelerazione lo scorso anno
Queste forme di binazionale sono diciamo alla portata delle della cultura che sono sostanzialmente un campo fortissimo di innovazione su cui bisogna puntare tutte le armi il tema qual è il tema che oggi nei cui occhi più avanti in questa direzione non ragiona più di contenuti culturali pensando uno strumento ma maggior contenuto deporre tantissime tinte
Pensiamo qualcuno edibile dietro lo firmo diventano videogame o viceversa mondo fisico si va dal mondo reale e questo può sostanzialmente da un lato un un accento molto forte sul gli spazi sono in comune l'assetto di molto diverso quindi c'era forte di rivoluzione delle professioni che sono a cavallo i settori molto diversi
Qui c'è un tema ovviamente di rappresentazione dei settori centurione cui codici Ateco siano ovviamente di silos di rappresentazione in un mondo che vediamo che molto fluido in qualche modo
Interconnessa
Tutto questo ci vuole sostanzialmente ma grandissima obbligo dire difficoltà perché impone cambiamento manca venisse opportunità quello che vediamo oggi che non abbiamo colto finora vediamo qualche avvisaglia in questa direzione l'opportunità straordinaria per un Paese che sui contenuti culturali una grandissima capacità che digitale può moltiplicare quindi il tema è oggi stanziamenti e puntare
Con competenze che possono diciamo mettere piede in valori questo valore la produzione italiana e l'altro aspetto sono importante su cui con Taormina spesso ragioniamo chi del dire questo mondo che bisogna anche di un'evoluzione iniziativa non solo complessiva nel suo insieme a bisogna in qualche modo di fare un salto evolutivo anche nelle imprese oppure che dire
Spesso molto legato alle sue se vogliamo artigianale di prodotto Esch spesso molto attento a quello che viene Munthe la fase di progettazione ma vale etichetta mi son due aspetti sono le fondamentali su cui bisogna puntare sono competenze che bisogna immettere prima possibile tutto molto
Grazie mille per questi dei contributi che hanno aperto del focus interessanti e il tema della digitalizzazione ante ma importante presente nel Pnr R è un tema che come Commissione cultura devo dire ci siamo trovati spesso ad affrontare recentemente abbiamo lavorato sulla direttiva Copyright per esempio devo dire che e tutti i contributi di questo libro secondo me
Riescono ad affrontare in maniera da varie angolazioni tema dell'occupazione culturale
Senza tralasciare nulla devo dire che c'è un un un lavoro un'orchestrazione ecco della del progetto che ci ha permesso di analizzare mettere a fuoco tantissimi ambiti io adesso inviterei e anche da Taormina per le conclusioni finali per tirare le fila di questo di questo lavoro e lasciare spazio sarebbe è molto interessante anche a qualche intervento per lei per i presenti qualche domanda qualche anche e riflessione
Io ringrazio innanzitutto tutti perché sono intervenuti ad oggi ad oggi c'è in questo momento
Anche per la sua straordinaria conduzione Alessandra ecco uno dei temi che ne approfondiamo in nei vari capitoli del del nostro libro è quello della dell'istruzione
In quest'ultimo squarcio di questo nostro incontro vorrei citare solamente alcuni degli aspetti che ne abbiamo toccato
Ecco parto da da un tema che ritengo cruciale parlando di formazione in ambito culturale dei dati Eurostat perché noi dei dati Eurostat apprendiamo che in in Europa prima città della pandemia ma da che sono tuttora plausibili i lavoratori della cultura
Abbiamo visto prima erano sette due sette milioni duecento mila viceversa gli studenti se coloro che studiano in area
Culturale parliamo prevalentemente quindi formazione terziaria sono tolta la Baghdad la Gran Bretagna sono due milioni e mezzo
Ecco la media delle degli studenti rispetto al totale delle discipline che vengono seguite a livello l'otto e il quattordici virgola quattro per cento un dato poco noto invece che gli studenti italiani che studiano materie di area culturale sono hanno però non è medio del diciotto virgola otto per cento cioè in pratica siamo in Europa nel Paese che ha più persone più studenti ieri a culturale
Questo è un dato sicuramente conforto confortante il perché
Ci dimostra quello che un'attenzione effettiva nel nostro Paese da parte delle nuove generazioni l'interesse e la volontà di lavorare nel mondo della cultura
Sappiamo però dai dati di AlmaLaurea anche in altri studi viceversa che esiste un forte disallineamento sulla domanda e sull'offerta
Quindi non è
Uguale in tutti i settori ma ad esempio uno spesso parlato con Messana carbonaro uno dei settori più debole quello della formazione artistica e parliamo di formazione terziaria il sugli colora che sconta il percorso di formazione terziaria
E svolgono attività coerente sono siano al venti per cento
E questo è un altro dato che dovrebbe farci riflettere fortemente anche perché stiamo assistendo negli ultimissimi anni a una sempre maggiore fuga dei cervelli
Abbiamo una percentuale altissima di persone sia dell'area del registro di quel artistici ma non solo che fuggono verso altri Paesi
Spesso anche con grossi successi professionali come sappiamo la percentuale la fuga dei cervelli nel settore culturale il doppio rispetto al gli altri gli studenti delle altre discipline
E questo credo che sia un segnale d'allarme abbastanza
Importante un altro tema che mi sembra che possiede collega come vedremo al precedente che siamo opportuno
Li vedo citare individuare è che i lavoratori della cultura hanno un livello di formazione terziaria molto adatta cito un dato della Fondazione Symbola per l'appunto perché i lavoratori da Couto in Italia
In possesso di un titolo come se il terziario sono più del doppio del resto dell'economia
Sono il quarantatré per cento contro il ventitré per cento e questo è un altro dato credo estremamente interessante che viene confermato tra l'altro
Direttamente e indirettamente dal dal rapporto sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese culturale due mila venti realizzato dal lampone e da Unioncamere per l'appunto all'interno
Del Progetto Excelsior perché dall'ultimo rapporto due mila venti emerge per l'appunto che l'impresa e per il venti per cento richiedono persone in possesso di una laurea quando si parla di figure apicali addirittura saliva al novanta per cento
Però il rapporto di cui stiamo parlando Excelsior parallelamente ci riporta anche un dato importante
Utile nostro della nostra già alla nostra riflessione che la difficoltà l'indice di difficoltà di reperimento delle figure questo sembra una contraddizione sembra quasi un ossimoro
In realtà quello che accade che pur essendoci una fortissima offerto sul mercato da parte di persone escono da questi percorsi viceversa
Si riscontra fortissimo inadeguatezza dal punto di vista delle competenze
Il Miss Mexès
Come sappiamo tutti i traffici e le le competenze d'uscita dei percorsi di studio perché le richieste del mercato non riguarda solamente la cultura è un problema generale che di cui si sta parlando
Moltissimo anche nel Pnr R. come sappiamo
Fatto sta che per quanto riguarda allarghino al settore cultura eclettica stiamo parlando di un qualcosa che già veniva stigmatizzato addirittura nel due mila e dieci come ci ricordiamo nel libro verde sedusse Burtone creative inquisita forte evidenza abbia questa criticità
Emerge chiaramente andrebbe da questi ultimi dati che che che via ho proposto un dato fondamentale
Credo che ci sia l'esigenza di rinnovati strumenti di ascolto
Chiamati strumenti suonati consente di cogliere veramente l'evoluzione
E conseguenti fabbisogni formativi l'evoluzione delle del settore culturale cretini ma non solo questo sia sul versante come già accennavo prima versante economico ma anche sempre di più sul versante sociale sul ruolo sociale dell'impresa altra questione dirimente in questa fase
E credo che a tal punto questo questo proposito valga la pena di citare la proprio la nuova agenda per l'istruzione superiore della Commissione europea perché prefigura
Leggo per gli istituti di istruzione superiore un ruolo più ampio nello sviluppo locale regionale e di collegamento con il mondo imprenditoriale le istituzioni pubbliche
Per questo sia un punto fondamentale sul nuovo ruolo per gli istituti di istruzione superiore questo collegamento che di fatto manca col mondo dell'impresa che di fatto manca con con il territorio e che viceversa e la chiave una delle chiavi risolutive per riallacciare
Una una visione per ridefinire una visione che sia
Che effettivamente consono a quello che sono le richieste del mercato della società nel suo complesso
Mi avvio alla conclusione ultimo punto che volevo sottolineare son solito alcune delle cose del tantissime cose di quelle possiamo libro finalmente sul matricola dell'istruzione
Però credo che in questa fase sia molto importante affrontare il tema del disse di santuari avviliti
C'è in primo luogo di emarginare il rischio che le persone che sono uscite dal mercato non riescono a tornare nel lavoro precedente le sappiamo tutti noi ci proviamo di culture ripeto spesso abbiamo quante persone hanno perso la loro attività
Stanno facendo altro hanno deciso addirittura di abbandonare un'attività culturale credo che sia fondamentale invece cercare di per mettere in moto delle delle linee di intervento affinché questo non avvenga
E a questo proposito credo
Che per il settore culturale creativi in questa fase una priorità sia assolutamente rappresentato dal potenziamento della formazione permanente continua
Contestualmente al discorso delle politiche attive del lavoro che segnaliamo ad analizzare nello specifico degli ultimi anni di fatto sono stati assenti per quanto riguarda il mondo della cultura
Ecco questo e molto altro
Abbiamo affrontato ho citato solamente alcuni punti in conclusione del se tu sì d'accordo è stato di più di questo nostro di questo mio intervento volevo solamente dire alcune cose sul libro
Ulteriori innanzitutto grande ringraziamento a tutte le persone che hanno
Che hanno accettato di collaborare con questo nostro progetto Progetto appunto ambizioso complesso ma tutte le persone che abbiamo che abbiamo contattato no hanno accettato di collaborare e di questo sono sinceramente molto grato
Dopo l'incontro di oggi
Ci saranno molti altri incontri
I libri presto una linea che portiamo avanti con con Francesco De Biase
Tante sedi diverse i libri che prodotti in questa collana sono innanzi tutto occasione di scambio di confronto e quindi danno luogo anche a ulteriori momenti che vanno oltre la la nella presentazione del libro quindi venne in programma partendo da da questo nostro lavoro che tra l'altro come molti avranno immaginato prende anche spunto il titolo Cronache spunto dal famoso lavoro di Bianciardi la cinquantasette lavoro culturale per l'appunto
Ecco qua sarà occasione tutto il alla la lo sviluppo del di ulteriori momenti legati a questo a questo nostro libro
Per vari incontri che ci hanno chiesto di organizzare molte Università italiane momenti d'incontri e momenti di seminario tra poco andremo a definire un calendario di tutto questo in devo dire molte realtà hanno chiesto di intervenire su questi temi
Ultima cosa poi lascio la parola ad Alessandra carbonaro
Le i materiali che ne che è utilizzata come tutti e l'avete vista tutti conoscete contengono molti dati che sono in continuo evoluzione continua a cambiamento quindi sarà nostra cura
Produrre degli aggiornamenti per quanto riguarda la parte statistica ma non solo di questo libro nelle prossime edizioni ma anche con altri strumenti che stiamo in questi giorni mettendo appunto
Io ringrazio
Grazie Antonio vorrei ringraziare tutti gli ospiti che hanno aderito essa non ha partecipato a questa a questa presentazione una riga lezione in chiusura è stata sollecitata in tutti gli interventi e questa continuano riferimento alla contaminazione la capacità di essere trasversali o politicamente devo dire
Che troppo spesso si lavora per compartimenti stagno stagni io credo che quando si parli di cultura bisogna orchestrare un lavoro con tutti i ministeri parlo di cultura non posso non interagire col ministero dell'Ambiente non posso interagire quel Ministero dell'istruzione per esempio o il mite perché parliamo di attività produttive e lo stesso mette deve essere un lavoro fatto e su più piani con più competenze trasversali e deve essere anche dico di più proprio perché la fase storica ce lo richiede un'assunzione di responsabilità condivise
Fra più settori tra più attori credo che quando si parla di arte di musica del nostro patrimonio il potenziale di questo patrimonio si dispiegherà in maniera completa
Solo chi quando vi lavora troverà le giuste tutte io credo che questo deve essere il focus un po'di di noi che facciamo politica ma di chi opera in questo settore
Sia primario perché il lavoro della cultura e lavoro e deve essere riconosciuto quindi io chiudo vorrei lasciare spazio ove ci fosse la possibilità di qualche intervento qualche riflessione e dei siamo ovviamente qui disposti o vedo in lontananza
L'onorevole Piccoli Nardelli che mi farebbe piacere se cd che e che intervenisse su qual era non era preparata però venne lontananza la collega della commissione cultura quindi credo che un piccolo spunto in chiusura se lo può dare anche lei quell'onorevole Nardelli abbiamo lavorato su tanti temi relative la cultura il tema della legge sul libro quindi anche tutta la filiera editoriale che molto importante quindi ecco una una piccola riflessione un fuori programma è propriamente chi vuole darci un piccolo contributo
Mi fa avviene anche grazie
Grazie ad Alessandra naturalmente grazie a tutti voi io intervengo solo un momento per
Dare conto di questo il lavoro che io ho sentito oggi
Raccontato è un lavoro di straordinario interesse lavoro più in Commissione portiamo avanti
In continuazione è un lavoro che trova in questo in questa riflessione
Una sedimentazione e trova anche una problematicità azione organizzata vedo Cristina all'Oglio qui vedo moltissimi amici che hanno continuato a collaborare con la Commissione cultura della Camera
è una collaborazione che per noi li è straordinariamente importante quella che ci arricchisce che ci consente di far sì che il nostro lavoro non sia soltanto la raccolta di spunti e di stimoli e devo dire che in Commissione ne abbiamo moltissimi ma anche la possibilità e la capacità di portarli a sistema e di cercare di proporre delle soluzioni
E devo dire che il Consiglio dei ministri ieri ha approvato i decreti sul diritto d'autore temi che abbiamo affrontato verrà un mese di fila faticosamente cercando di portare il nostro contributo
è uno dei tanti temi su cui la Commissione lavora mi è sembrato particolarmente importante la riflessione conclusiva
Quella in cui mette insieme il tema della scuola della formazione perché noi ci rendiamo conto in ogni momento del nostro lavoro dovendoci occupare voi lo sapete di beni culturali ma anche di scuola di università di ricerca di editoria che il problema nel nostro paese uno dei tanti problemi che ci sono ma è un problema con cui noi ci scontriamo continuamente la difficoltà di tenere insieme questi mondi e di far sì che collaborino reciprocamente ecco mi pare che questo libro abbia questi intenzione che passa comunque filo rosso in tutti i contributi che sono stati proposti quindi ringrazio Alessandra
Mi sembra davvero sia un momento molto importante per il lavoro che tutti noi portiamo avanti insieme
Non so se c'è qualche intervento vedo una mano alzata ma chi chi vuole intervenire può venire al tavolo dei relatori così magari anche più agile sentiamo ci sentiamo meglio
Grazie
Dove vuole
Grazie
Sono Roberto Giuliani direttore del Conservatorio di musica Santa Cecilia di Roma però intanto ringraziare per invito e fare i complimenti per il volume contributi molto interessanti volevo solamente porre l'attenzione su un su un elemento a proposito dell'ultimo intervento quello del disallineamento fra preparazione delle nostre istituzioni e richiesta del mercato che invece nel nostro settore
In una situazione diversa questo anche per dire quanto è ampio ma non lo devo dire a voi il mondo della cultura non sarebbe come se parlassimo di impresa l'impresa non è una sola cosa molte cose la la la cultura anche nel nostro caso invece e parlo
Prontamente dei Conservatori di musica ma anche delle Accademie di Belle Arti di arte drammatica e di danza che appunto tutte assieme compongono come sapete il settore dell'alta formazione artistica e musicale questo disallineamento non c'è ossia la preparazione ovviamente per carità perfettibile migliorabile siam sempre lì a lavorare per migliorare la formazione degli studenti però la il prodotto culturale che esce da queste scuole
è di altissimo profilo tant'è che poi i nostri artisti venga artisti figurativi penso vengono chiamati in altre stati avvengono con con concorsi tant'è che i nostri migliori studenti diventano prime parti nelle orchestre europee oppure vincono è il caso anche del mio Conservatorio borse di ricerca in America diventano visiting professor eccetera eccetera e quindi da noi
C'è un rispetto a questi specifici argomenti pensa la musica ma non lo devo dire a voi perché è la prima volta che ci troviamo di fronte a una situazione legislativa quelli interventi
Del FUS scusa degli interventi del ministero della cultura vanno nella direzione del sostenere per esempio l'attività delle orchestre giovanili mentre sapete meglio di me che per anni il ministero dei beni culturali ah
Per ridotto gli stanziamenti oppure li ha concentrati rispetta alle ai grandi teatri di tradizione alle grandi istituzioni di dico sinfoniche che se da una parte per carità sacrosanta perché non si tocca al teatro alla Scala
Però questo ha portato anche ad una desertificazione dei territori noi avevamo fino a diciamo venti anni fa ramo in voglio citare a memoria i dati dell'Osservatorio dello spettacolo però mi ricordo che c'è stato un Italia negli anni alla fine del cinquanta per cento circa dell'investimento dello Stato
E pugni investimento un disinvestimento di questo tipo che è stato fatto nel passato ha fatto morire molte piccole realtà locali che erano quelle che assicuravano in un Paese compresso orograficamente come il nostro
La linfa musicale ma anche culturale penso alle mostre ai luoghi dove non c'è un teatro non c'è una terza non c'è un conservatorio allora se noi facessimo
Ma ripeto non lo devo dire a voi che state lavorando in senso molto positivo rispetto a queste esperienze va si tratta proprio di un inversione di tendenza c'è l'investimento della cultura non solamente né del spetta ai grandi istituzioni in questo diciamo mi faccio del male essendo Santa Cecilia
Ma anche rispetto alle molte realtà locali che sono quelle che poi generano l'interesse degli studenti l'allargamento della cultura alla piccola associazione che lavora il rapporto col territorio la banda che ancora un presidio culturale in un Paese come l'Italia
La presenza della musica nella scuola di base non solamente dei segmenti apicali ecco questa credo sia pare l'elemento agli investimenti importanti come quello delle orchestre
Giovanili regionali anche quello di ridare attenzione
E concludo alle piccole alle allattarlo Calì che di fatto generano un un piccolo investimento ma credo possano produrre molto soprattutto in questo periodo
In cui c'è stato un effetto divisi disoccupazione notevole nel mondo dell'arte
Rifinanziare la parte bassa chiamiamola così la la base della piramide altrettanto importante quanto ripianare i debiti di del Teatro alla Scala di Mila no grazie
Iorio ringrazia il direttore del Conservatorio di Santa Cecilia perché ci ha offerto è anche un altro spaccato dell'alta formazione artistica e musicale che è un fiore all'occhiello
Devo dire che in Commissione abbiamo spesso lavorato sulla DPR del reclutamento come sicuramente saprà il direttore Massimo anche importanti investimenti che deve avere questo segmento che è fondamentale io vengo la Conservatorio vengono a quell'alta formazione che devo dire è veramente un fiore all'occhiello e ogni anno abbiamo straordinari musicisti
Io vorrei ricordare il Premio Paganini quest'anno dopo tantissimi anni è stato dato un giovane a un giovane Rea ragazze italiano trovarmi tale premio Paganini e secondo me emblematico di come dimostra come la qualità della formazione il nostro Paese sia importante ringrazio ancora il direttore perché ha posto l'accento sul tema delle piccole realtà che è fondamentale solo la la cultura e presidio sociale innanzitutto in alcune arie
Devo dire che fu ha una funzione educativa insieme alle scuole piccole bande io ogni anno ospita ogni anno dove tre che anche quest'anno puntualmente ce la querelle e perché legge di bilancio spunta l'emendamento per il finanziamento debba vuol dire molte volte lo hanno sottoscritto io il in prima firma ma perché credo fortemente nel ruolo che hanno anche questi piccoli agglomerati di Didier Marco di cultura che se veramente in alcuni territori sono un respiro aiutano io io nasco dalla realtà delle bande vengo da lì da un piccolo paese della Calabria dove la banda
E che lei è la volta appunto c'era la scuola il catechismo alle le tre piccole code che non gli unici presidi metri tutti predica memi hanno permesso ecco dalla banda ho avuto la la fortuna l'opportunità di conoscere l'arte di appassionarmi alla musica e di imparare uno strumento e in alcune aree di assicuro che e avere uno strumento in mano avere un pennello avere la possibilità di danzare
Leva tanti giovani dalla frode un presidio sociale di legalità e su questo credo che ci deve essere un'azione condivisa di tutte le forze politiche io sono una l'onorevole Corbelli lo Stato
Trasversale da questo punto di vista tipo insieme anche concreti politici diversi sedersi a un torna tavolo e dire facciamo qualcosa per mettere la cultura al centro
Io se non ci sono altri interventi di ringrazio grazie a tutti di essere venuti di avere ascoltato questa lunga presentazione ma credo comunque interessante