XII Rapporto Annuale sull'Economia dell'Immigrazione

Grazie per essere intervenuti a questa conferenza stampa per me un piacere
Aver contribuito ad ospitare oggi qui alla Camera dei deputati la presentazione del rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione della Fondazione Leone Moressa è un o strumenti uno strumento essenziale per conoscere
In maniera documentata il fenomeno dell'immigrazione nel nostro Paese per conoscere come questo fenomeno
Legato al sistema produttivo italiano
Per avere anche gli strumenti per comprendere come ad esempio il dibattito che in queste ore impegna
Le principali forze politiche il Governo del nostro Paese sia molto spesso un dibattito distorto
Cioè
Guardi con uno sguardo strabico il fenomeno dell'immigrazione
Guardi alcuni aspetti in maniera
Particolarmente in fatica e neri tralasci altri tralascia ad esempio il dibattito attuale quello di cui si parlerà oggi quello di cui a breve
Avrete informazione avrete notizia dettagliata e cioè la realtà del nostro Paese il contributo che danno i lavoratori stranieri
Al sistema produttivo italiano
E soprattutto è uno strumento che dovrebbe servire al decisore politico per capire quali tipi di riforme potrebbero aiutare
Aiutare nella direzione di una maggiore legalità di una maggiore regolarità di una maggiore inclusione e integrazione
Su questo magari poi alla fine aggiungo aggiungo qualcosa però adesso insomma mi preme lasciare la parola ai dati all'informazione e al e al rapporto annuale della Fondazione Moressa Enrico
Grazie ringrazio l'onorevole l'onorevole Maggi per la la collaborazione la disponibilità e porto i saluti da parte del presidente della Fondazione Moressa Francesco Costantini e da parte della CGIA di Mestre che vent'anni fa ha creato la fondazione e continua a sostenerla fondazione che ha nella propria Mission istituzionale quella di contribuire al dibattito sull'immigrazione con un approccio il più possibile scientifico e basato su dati statistici tratti da fonti ufficiali
Dibattito che appunto anche in questi giorni vediamo come molto caldo nel panorama pubblico
Il il rapporto giunto alla dodicesima edizione è anche l'occasione per fare una panoramica e fare il punto sulle politiche migratorie in Italia
La politica migratoria in Italia è basata a partire dal mille novecentonovantotto quindi da più di vent'anni sul decreto flussi
Nel grafico vedete l'andamento del decreto flussi che stabilisce le quote di ingressi per lavoro quindi ingressi regolari
Che possono entrare ogni anno per lavoro e vedete come dopo il picco tra il due mila cinque e il due mila dieci più o meno con fasi alterne c'è stato a partire dal due mila undici quindi dall'inizio della crisi economica un crollo degli ingressi qui delle quote stabilite annualmente per lavoro
In particolare tra il due mila quattordici e il due mila venti quindi negli ultimi sette anni abbiamo avuto una quota annua di appena trenta mila ingressi all'anno di cui più della metà stagionali e solo nell'ultimo anno
Nel due mila ventuno
Abbiamo avuto un aumento di questa quota di ingressi con settanta mila quindi ingressi che Arbarello avverranno poi nel due mila ventidue di cui quasi trenta mila non stagionali quindi è stato il primo anno in cui si è deciso di aumentare questa quota in più
Oltre alla alla alle ai bassi numeri di ingressi per lavoro abbiamo avuto negli ultimi anni molti impedimenti burocratici amministrativi
Perché non sempre i tempi della burocrazia corrispondono corrispondono con i tempi delle aziende pensiamo al al lavoro stagionale agricoltura e turismo e solo il decreto semplificazioni dell'agosto di di quest'anno ha in qualche modo risolto alcuni problemi vedremo se in maniera definitiva
Quindi negli ultimi anni abbiamo avuto una tendenza di permessi di soggiorno
Che ha visto un forte calo
A partire dal una tendenza di forte calo tra il due mila tredici e il due mila venti nel due mila venti sia regista si è registrato il picco minimo
Di permessi di soggiorno rilasciati in Italia con poco più di cento mila permessi
Nel due mila ventuno si è registrato un aumento abbastanza intenso
Che ha portato a duecentosettantaquattro mila permessi di soggiorno
Ovviamente
Relativi solo ai cittadini non europei il picco minimo del due mila venti è legato principalmente all'emergenza copie d'per cui anche la ripresa del due mila ventuno si può spiegare come il fatto che m'alcuni permessi poi non erano stati rilasciati durante la pandemia
Sono stati poi rilasciati successivamente e vedete come a livello europeo
L'Italia è abbastanza indietro rispetto ad altri paesi come valore assoluto di permessi di soggiorno rilasciati i primi sono Polonia Spagna e Francia che ancor di più come permessi di soggiorno ogni dieci mila abitanti l'Italia è nettamente al di sotto rispetto alla media europea e molto indietro rispetto a Paesi come Polonia e Svezia
Inoltre oltre al calo che c'è stato quindi fino al due mila venti e il numero di permessi di soggiorno è profondamente cambiata la composizione di questi permessi
Se prima della crisi economica quindi prima del due mila undici la quota principale era costituita dai permessi per lavoro
Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una quota di permessi di Rho di per lavoro credette in blu nel grafico molto ridotta fino ad arrivare ad appena il il nove virgola sette per cento del totale nel due mila venti
Mentre negli ultimi anni la la componente principale è data dai permessi per ricongiungimento familiare
Quindi in qualche modo negli ultimi dieci anni c'è stata una riduzione dei degli ingressi di cittadini stranieri ingressi programmati quindi ingressi per lavoro e c'è stato un aumento di ingressi non programmati comunque legali quindi ricongiungimenti familiari
Richieste d'asilo e ingressi di cittadini comunitari quindi in qualche modo abbiamo avuto una minore pianificazione dell'immigrazione e una gestione invece emergenziale come stiamo vedendo ancora in questi giorni
Emergenza che poi si concretizzano che nella gestione
Delle cosiddette sanatorie
Se come abbiamo visto lo strumento principale di politica migratoria è il decreto flussi in realtà nel negli ultimi trent'anni quindi nella storia migratoria italiana
Il decreto flussi è sempre stato accompagnato da procedure di emersione di regolarizzazione
Ce ne sono state otto negli ultimi trent'anni con un totale complessivo di oltre due milioni di beneficiari e governi di ogni colore politico hanno utilizzato questo strumento nel tempo l'ultima è stata nel due mila venti con circa duecentoventi mila
Richieste di regolarizzazione e in questo caso il dato significativo è che ci sono stati fortissimi ritardi e ancora all'ultimo monitoraggio fatto dalla campagna ero straniero
Con dati a marzo due mila ventidue quindi circa un anno e mezzo dopo la la conclusione delle delle richieste
A livello italiano solo il cinquanta per cento delle domande era stato valutato con livelli ancora più bassi nelle grandi città Milano Roma Napoli sotto il venti per cento
E quindi questo da un po'la misura della gestione emergenziale che storicamente caratterizzato la politica migratoria in Italia
Altro dato che testimonia questa situazione è dato dal fatto che i fondi destinati all'integrazione dei migranti quindi di chi risiede nel nostro Paese sono fondi nettamente più bassi rispetto ai fondi destinati alla gestione emergenziale quindi al controllo delle frontiere e alla alle alla ricerca al contrasto degli ingressi illegali questo sia a livello europeo lo vedete nel bilancio europeo due mila ventuno ventisette abbiamo otto virgola sette miliardi destinati al al fondo asilo migrazione e integrazione e complessivamente più di dieci miliardi destinati alla gestione delle frontiere e all'agenzia Frontex che parallelamente anche a livello italiano
Nella missione del bilancio flussi migratori
Che complessivamente vale tre virgola due miliardi in realtà il quaranta per cento è destinato ai fondi per le confessioni religiosi dell'otto per mille gestito dal Ministero dell'economia quasi il sessanta per cento ha gestito dal ministero dell'Interno quindi accoglienza protezione internazionale cittadinanza che solo lo zero virgola quattro per cento è gestito dal ministero del lavoro e quindi dalle politiche di integrazione questo per dare il senso di una struttura dell'immigrazione della gestione dell'immigrazione in Italia che è caratterizzata appunto
Dall'emergenza dall'emergenza Lita e che invece trascura quello che il contributo economico della presenza
Ormai stabile da diversi anni in Italia che vedremo
Tra un tra un attimo
Appunto passiamo ad analizzare la presenza straniera il valore economico degli stranieri nel nostro Paese
Iniziamo col dire che gli stranieri residenti in Italia sono cinque virgola due milioni e rappresentano l'otto virgola otto per cento della popolazione si tratta di una popolazione ormai stabilizzata nel tempo
E lo si vede anche dalle nazionalità presenti non si tratta quindi di un'immigrazione recente dapprima nazionalità la Romania con oltre un milione di cittadini provenienti da questa nazione sangue l'Albania Marco con la Cina
Si tratta di una popolazione più giovane di quella di italiani infatti l'età media e notevolmente più bassa trentacinque anni contro i nostri quarantasette il cui saldo naturale è ancora positivo
Ma questi dati realtà non mostrano un un fenomeno che sta avvenendo negli anni in circa dieci anni sono diventati cittadini italiani uno virgola due milioni di stranieri
E quindi sono scomparsi dalle statistiche come stranieri e di sono rientrati come italiani
E questo indicatore importante che fa vedere proprio il percorso di integrazione che la popolazione immigrata sta facendo nel nostro Paese
Immigrati che principalmente arrivano in Italia per lavorare e infatti gli stranieri occupati nel nostro Paese sono due virgola due milioni il dieci per cento del totale degli occupati iniziamo subito col dire che noi italiani e stranieri non fanno gli stessi lavori si tratta di un'occupazione complementare
Infatti la maggior parte degli stranieri fanno lavori poco qualificati per dare un esempio il sessantotto per cento dei lavoratori domestici straniero il cinquantasei per cento delle badanti è straniero il quaranta per cento dei ambulanti è stranieri e il trentadue per cento dei lavoratori anche
Per questo gli occupati stranieri hanno un maggior rischio di povertà rispetto agli occupati italiani perdette il ventotto per cento contro il dieci per cento degli italiani
Non sono solo occupati indipendenti
Ma sono anche imprenditori un imprenditore su dieci è nato all'estero si tratta di oltre settecentocinquanta mila imprenditori la prima nazione Italia Cina settantasei mila segue la Romania settantacinque mila il Marocco ovviamente non si tratta di nella maggior parte dei casi impresa è particolarmente strutturate
Ma a volte sono legate anche a motivi di permesso di soggiorno oppure naturale evolversi dello dell'operaio che la morte imparato il mestiere si netti improprio
Si tratta di imprese però residenti negli ultimi anni sono in continua crescita a differenza degli imprenditori italiani
Vi è una maggiore presenza nelle costruzioni nel commercio e negli alberghi e ristoranti e si tratta anche di impresa è molto localizzate sessanta per cento di questi imprenditori si colloca in cinque regioni
Sono diventate estremamente importanti per alcuni territori della nazione basti pensare che a Prato un imprenditore su quattro è nato all'estero
Tutti questi occupati producono valore aggiunto abbiamo stimato che il valore aggiunto prodotto dall'immigrazione al pari al nove per cento
Quindi si tratta di centoquarantaquattro miliardi di euro vi è una maggiore incidenza nelle regioni del Nord dovete mettervi a una presenza maggiore di occupati stranieri quindi trovate tra le prime tre regioni la Lombardia il Veneto l'Emilia Romagna
Mentre tra le ultime tre la Puglia la Sardegna e Moni
XE e in alcuni settori l'incidenza è notevole fatti raddoppia quasi in agricoltura il diciotto per cento del valore aggiunto prodotto in agricoltura il prodotto dagli stranieri
Così come il sedici virgola nove per cento del valore aggiunto prodotto nell'alberghi e ristoranti e sedici per cento delle costruzioni
Hanno oltre ad avere un impatto sull'economia del nostro Paese anche un impatto fiscale da anni la Fondazione Leone Moressa cerca di stimare i costi-benefici di avere una popolazione straniera nel proprio territorio
Cercando di quantificare il contributo dei migranti alle casse pubbliche contributo dato dalle tasse quindi nel contiamo le tasse che entrano nel nostro Stato quindi come entrate e dalle uscite bisogna fare però due premesse consideriamo soltanto di stranieri residenti cinque milioni che abbiamo visto prima nel nostro territorio
E riusciamo quantificare soltanto i flussi monetari quindi se ci sono dei benefici indiretti come ad esempio la presenza delle badanti che riescono a gestire la popolazione anziana e a premettere dalla di andare a lavorare
Non riusciamo a quantificarle così come dei costi indiretti come la percezione che gli italiani hanno di un anno maggiore insicurezza per la presenza degli immigrati
Ma vediamo le entrate entra la prima voce delle prime entrata da me i contributi previdenziali e sociali sedici miliardi di euro
Ovviamente ricordiamo che oggi contributi di oggi degli occupati di oggi servono per pagare le attuale pensioni e in più come dice l'INPS
Gli stranieri esattamente come i giovani ieri entrando in un regime contributivo in realtà contribuiranno di più di quello che riceveranno seconda voce permessi Tari consumi Iva ed IRPEF per un totale di ventotto miliardi di euro di entrate
Dall'altra parte abbiamo le uscite perché ovviamente la popolazione immigrata anche un costo per il Paese che l'accordo
La prima voce previdenza e trasferimenti in questa voce troviamo la cassa integrazione la disoccupazione gli assegni familiari seconda voce immigrazione e accoglienza giustizia servizi istruzione sanità
Per un totale di ventisei virgola otto miliardi
Quindi arrivando al saldo andiamo ancora un saldo positivo di uno virgola quattro miliardi quindi malgrado facciano lavori meno qualificati finiscono per il momento a dare ancora un beneficio al nostro Paese
Arrivando alle conclusioni la presenza straniera e importante sta diventando sempre più importante per il nostro Paese ormai stabilizzata si tratta di cinque milioni
Di persone è una presenza che sta evolvendo quindi si stanno integrando lo dimostra il milione di nuovi italiani presenti
Vengono principalmente per lavorare e malgrado questo i due virgola due milioni di occupati stranieri in Italia fanno lavori meno qualificati e per questo hanno un maggior rischio di povertà
Malgrado queste l'indicazione è un beneficio infatti arrivano a ad avere un impatto economico del nove per cento sul PIL è un impatto Fusi fiscale positivo di uno virgola quattro miliardi
Quindi arrivando alle conclusioni e riteniamo che sostenere la regolarità ed integrazioni è l'unico modo per riuscire a portare beneficio all'Italia e con questo vi ringrazio
Grazie non so se ci sono domande
Dalla sala
Dunque volevo chiedervi ho visto prima in uno dei grafici che avete fatto vedere
Il relativo alle uscite le spese per la giustizia e la sicurezza allora a che diciamo capitolo specifico di spesa avete avete fatto riferimento
E volevo chiedervi se i dati in nero Cecco quelli che noi non vediamo e che non sono che non rientrano nelle statistiche sono superiori anche per giro
D'affari secondo il vostro cioè l'ipotesi che avete fatto Celly giro d'affari legata all'economia anni innesto dell'immigrazione è superiore
Sì rispondo io sulla metodologia un po'in generale della appunto della rapporto costi-benefici
Viene fatto utilizzando soprattutto sulla parte della spesa pubblica il il principio dei costi medi quindi stabilendo tenendo ogni voce le principali voci del bilancio nazionale voci di uscita
Si calcola lo quota parte calcolando una percentuale che che non è fissa che variabile di utenza straniera generalmente a intorno a quello che è la la popolazione straniera ma varia per ogni voce nel caso della scuola ad esempio si calcola il totale della spesa pubblica che intorno al sessanta miliardi abbiamo circa il dieci per cento di all'Unità Nieri in Italia quindi circa sei miliardi nel caso della giustizia si prendono le diversivo le diverse voci perché poi va diversificato giustizia penale in cui c'è una quota maggiore di stranieri carceri dove c'è una quota maggiore
Ovviamente si fa una media delle delle varie voci alcune voci come ad esempio la giustizia tributaria vedono una quota molto bassa di imprese straniere
Lei Nini procedimenti quindi il calcolo tiene conto di queste di queste varie componenti come diceva prima la collega sono considerate solo le voci di entrata e uscita diretta per lo Stato quindi per le casse pubbliche è chiaro che ad esempio la gestione dell'immigrazione clandestina come la gestione dello spaccio di droga o della criminalità organizzata a un volume d'affari che
Gigantesco che non viene chiaramente considerato in questo in questo campo anche perché è difficile valutare se in capo agli italiani in capo agli stranieri la il guadagno finale
Quindi quello viene considera considerato un costo indiretto noi consideriamo i costi diretti quindi la spesa pubblica dello Stato cercando di calcolare quante
La quota in qualche modo in capo all'utenza straniera e dall'altro lato quindi lo mettiamo sul piatto di una bilancia con tasse e contributi pagati dal dal dagli immigrati
Allora ho visto il grafico sulle sanatorie e ho visto che il la sanatoria più consistente è stata nel due mila e tre e l'altra la seconda per ordine mi sembra nel due mila nove
Allora si può dire che sono sono anni a guida di centrodestra si può dire che il centrodestra è stato più generoso del centrosinistra paradosso credo che esso retail
Ma guardando queste cifre se è vero
D'azzardo io una risposta perché ovviamente non impegna la Fondazione ma la mia
Io la vedrei non tanto come una
Collegamento di quei provvedimenti di sanatoria con una paternità politica semplicemente il fatto che un sistema rigido come quello normativo attuale sull'immigrazione in Italia non funziona
E a un certo punto richiede dei provvedimenti di sanatoria
Personalmente sono sarei favorevole a superare questo sistema in modo verso un sistema che sia più flessibile più elastico no poi si possono fare considerazioni politiche su perché questi provvedimenti si è trovato e si sono trovati ad adottarli dei governi diciamo di di centrodestra di destra questo effettivamente così
Probabilmente perché persino nella rapporto con l'opinione pubblica col meccanismo del consenso si riteneva che fossero più
Meno attaccabili essendo di solito quei governi che attaccano però il punto che a me preme sottolineare e che di fronte a questi dati di questo rapporto cioè
La dimostrazione che l'apporto del lavoro degli stranieri è ormai un apporto strutturale fondamentale nell'economia italiana non solo in termini di valore aggiunto ma in termini contributivi fiscali eccetera
Dovremmo tutti chiederci e dovrebbe essere una priorità dei governi a prescindere dal colore politico
Come aumentare gli ingressi legali di lavoratori stranieri cioè dovrebbe essere vissuto come un interesse nazionale questo sì e invece tutto il dibattito è
Avviluppato e si svolge all'interno di una questione come quella del salvataggio in mare delle ONG ITT cinquecento persone che devono scendere non devono scendere dalla nave
Dell'Italia che viene lasciata sola l'Inter cioè e veramente un un
Una prospettiva
Assolutamente strabica rispetto alla realtà del Paese
Posso proprio una battuta sulla sanatoria del due mila tre che poi da cavallo due mila due due mila tre in occasione della del varo della legge Bossi Fini e lì fu in qualche modo giustificato dal fatto che con una riforma così importante sarebbe stata Lulic l'ultima sanatoria nel senso che si riforma il sistema e quindi sì sanano le situazioni irregolari e non ce ne sarà più bisogno evidentemente il fatto che poi ce ne siamo state altre
Nel corso degli anni è nel
Sì appunto il fatto che dopo sei anni ce ne si è stata un'altra di quasi trecento mila
è un evidente fallimento di quella di quella politica che ad oggi dopo vent'anni è abbastanza evidente che quindi quella politica basata formalmente sui decreti flussi ma poi implicitamente sul ricorso alle immersioni
Chiaramente non funziona perché non c'è pianificazione ma c'è una regolarizzazione a posteriori
No se non ci sono altre domande un passo in più visto che c'ha l'occasione e c'è anche il tempo no allora come rendere permanente ad esempio un meccanismo di regolarizzazione
Non ricorrendo a delle sanatorie peraltro come si evince dai dati del rapporto l'ultima e citava
Enrico la la campagna lo straniero che ha continuato a fare un monitoraggio sull'ultima regolarizzi provvedimento di regolarizzazione poi di fatto era anche una una sanatoria quello
Per il due mila il venti e ecco
Ancora ci sono dei problemi dei procedimenti aperti rispetto a quella regolarizzazione no per dire se si fa una regolarizzazione la si dovrebbe fare
Tentando di regolarizzare il numero maggiore di persone possibili e quindi non mettendo tutto una serie di paletti sia temporali sia rispetto alle tipologie di mansione quindi agricoli agricoli lavori agricoli e domestici si altri tipi di lavori no
Personalmente io ho ripresentato la proposta di legge della campagna e lo straniero in questa legislatura perché era una legge di iniziativa popolare che già aveva superato le due legislature e quella prevederebbe una
Modalità permanente di regolarizzazione dei cittadini stranieri lavoratori stranieri regolari in Italia a determinate condizioni ad esempio un datore di lavoro che è disponibile ad assumerti Sempre qual è diciamo l'interesse nazionale del Paese nel non fare una cosa del genere Mellon consentire che ci sia una regolarizzazione e quindi nel favorire che invece ci sia un bacino di irregolari nel nostro Paese che via via va a aumentando fino poi a rendere necessaria il provvedimento straordinario di sanatoria ecco queste sono domande che se ci fosse un un luogo per dibattere in maniera
Poi meno ottusa un po'meno polemica di questi temi sarebbe lo faremo ovviamente col Governo però non sappiamo se arriverà
Non ci sono altre domande va
Allora io ho visto prima i dati sulle regolarizzazioni allora ho visto che ci sono cioè ci sono determinate nazionalità che vengono regolarizzate
Ho visto che per quanto riguarda l'Africa a parte con esclusione del Marocco quindi del Maghreb africano
Non ce ne sono detti dei paesi dell'Africa subsahariana come spiegate questo diciamo sono quelli meno tutelati quelli che non riescono ad emergere c'è una ragione particolare
Ma direi abbastanza banalmente che rispecchia un po'le principali nazionalità presenti in Italia quelli della sanatoria adesso non ho sottomano i dati dell'ultima ma mi sembra che ci fosse comunque unicamente esclusivi comunitarie rispecchiasse lo abbastanza quindi
Krajina Moldavia Marocco Tunisia
Bangladesh più o meno le nazionalità credo le nazionalità più diffuse l'Africa subsahariana fa è molto visibile ma numericamente in Italia non ha una presenza così consistente
Sì in più ricordo che l'ultima sanatoria e si basava sulla corda Messico quindi tendenzialmente sono anche quelle più nazionalità più legate al lavoro domestico
Bene
Grazie sì davvero alla Fondazione gliene Moressa grazie a tutti voi che avete partecipata questa presentazione grazie