War Room Com - Lavorare con soddisfazione

Bentornata e bentornati a War un comma il nostro appuntamento settimanale con le novità e le tematiche della comunicazione nato dal lavoro Room di Enrico Cisnetto
Che ne del lavoro c'è una domanda gigantesca una domanda da un milione di dollari forse meglio sarebbe dire da un miliardo di euro
Di sicuro non esiste più quella civiltà del lavoro che ha rappresentato uno dei pilastri fondamentali della modernità
E anche uno dei suoi luoghi centrali di elaborazione e azione politica nell'incontro-scontro tra la borghesia e il movimento operaio per dirla con un linguaggio un po'tanta da tempo invece per una molteplicità di ragioni di concause il lavoro è stato sempre più precarizzato e anche sballo Rizzato economicamente ma da molti punti di vista e soprattutto in termini di status e riposizionamento sociale
E secondo alcuni studiosi l'incredibile accelerazione terminata dalla tecnologia ci sta portando addirittura nella direzione di una jobless society
Una società senza lavoro essenza lavori
Andrea pochissimi riservate ad una parte e ad una porzione molto limitata ed estremamente qualificata della popolazione
E in effetti da ultimo ci troviamo anche di fronte l'impressionante fenomeno che nessuno avrebbe mai immaginato delle grandi dimissioni Lang retrocessi Michel
Uno virgola sei milioni di persone nei primi nove mesi del due mila e ventidue soltanto e soltanto in Italia hanno lasciato il lavoro che conducevano prima
E dunque e necessario osservare quel prisma quel pianeta fondamentali del lavoro per porsi delle domande
Lo facciamo con due persone con due figure del dibattito pubblico straordinariamente qualifica parco Bentivogli a cui do il benvenuto
Buongiorno a tutti
Coordinatore e cofondatore di basi taglia editorialista del quotidiano la Repubblica autore del libro il lavoro che ci salverà uscito da San Paolo Edizioni e già segretario generale della FIM CISL dal due mila quattordici al due mila e dicesse
E Alfonso Fuggetta anche lui la il benvenuto un giorno dopo giorno
Professore ordinario di Informatica presso il Politecnico di Milano dal due mila e tre amministratore delegato e direttore scientifico di Cefriel Centro per l'innovazione ricerche formazione in ambito ICT
E ancora membro del gruppo tecnico politiche industriali Impresa quattro punto zero di Assolombarda e del Comitato educazione impresa della commissione nazionale UNESCO
Il professor soggetta e autore del libro un bel lavoro ridare il significato e valore a ciò che facciamo appena pubblicato dai crea e vorrei proprio comunicare con lei chiedendole che caratteristiche e quale natura dovrebbe avere un bel lavoro per essere
Degno di soddisfazione per essere anche in grado di attirare candidature oggi
Certamente sono cambiati multiparametrico perlomeno si sono riqualificate cose che forse prima davamo per scontato poco come poco rilevanti
Nel libro provo a citarne una decina a cominciare dal significato lavoro perché lavorano non vale più il discorso che si lavora sempre perché è necessario
Perché devo trovare Lococciolo Damiani lo stipendio ma è ovvio che è un fattore importante
Però per molti non è più così essenziale
Non credo che i due numeri imponenti forse ma come sa che più di me ma i numeri della gara GRA interessi National vale un pochettino letti perché
Si tratta in realtà di passaggi più che di vere e proprie delle proprio ritiro dal mondo del lavoro però è indubbio che per molte persone la flessibilità la la la la la la qualità del mio posto il posto di lavoro inizia avere un peso talmente rilevante
Per cui piuttosto si rinuncia ha un lavoro poco qualificato frustrante dove non ci sono occasioni di crescita e sviluppo
Perché non non soddisfa più le le le esigenze delle persone quindi ci sono tanti poi ciascuno può capire come vuole ma insomma ci son tanti elementi a partire dal significato del lavoro devono essere tenuti in considerazione
Tanti gli elementi è sicuramente il nodo del significato del lavoro diventa davvero rilevante rispetto alla riflessione di chi decide di rinunciare alla occupazione che ha svolto sino a quel momento in un mercato del lavoro e chiamo in causa Marco Bentivogli che nel caso italiano delle caratteristiche molto complicate tutt'altro che rosee che vorrei circhi che ci descrivesse
Ma innanzitutto invito a leggere il lavoro di Alfonso Fuggetta perché in questo periodo in cui in realtà viviamo tantissime trasformazioni ma che citano appunto questa
Evidenza di un'emergenza sul senso del lavoro iniziare a dire quale pensiamo sia un bel lavoro inizierà a tratteggiare alcune caratteristiche assolutamente utile anche perché come dal dal libro viene fuori questo richiede anche un contributo proattivo non Fuggetta non appartiene a coloro che sano che ci siano degli automatismi mi rende i processi storici e le grandi trasformazioni ma che implicano semmai una contribuzione una partecipazione delle persone io li chiamo gli architetti del lavoro insomma quelli che in qualche modo il passino o le nuove ricette dell'organizzazione del lavoro
La situazione italiana è particolarmente difficoltosa non è anche nel mercato del lavoro più diseguale d'Europa perché abbiamo uno degli Skinny stracci tra i più elevati c'è il disallineamento competenze
E quella che è l'offerta di lavoro
E contemporaneamente abbiamo una disoccupazione giovanile più alta d'Europa il tasso di partecipazione femminile più basso anche se guardate gli ultimi a dati Istat sono interessanti perché abbiamo un tasso di occupazione che stava salendo da giugno scorso continua a salire
Anche nelle ultime assunzioni però le la partecipazione alle nuove assunzioni di donne sono pochissime
Questo è un tema poi noi siamo brindando a questa tasso di occupazione che non era così alta dal settantasette in realtà
In Europa si brinda sopra il settanta per cento è conosciamo a poco più del sessanta e poi abbiamo tanti problemi di di quelli che appunto la realtà che guida lo sforzo tocca con mano tutti i giorni i ceppi alle e cioè labbra lei paese Cabassi e competenze digitali l'indicatore dei suicida terzultima quartultima
E un bassissimo numero di laureati e e tra l'altro aggiungo io siamo il Paese e
Adibisce i laureati a i lavori più routinari
Questo significa che c'è sicuramente un tre dopo uno scambio con una maggiore sicurezza e certezza del lavoro ma contemporaneamente che si vede che il lavoro
Di qualità appunto come si vedeva ancora a lungo già dobbiamo costruire bene ecco questo è un dato tutta questa situazione porta a una estrema polarizzazione del lavoro tra una quota si verso l'alto di lavoro né pochette o o si sceglie da dove lavorare quando lavorare
E più collegata ai progetti gli obiettivi un esaurimento del lavoro me io diciamo così e invece una crescita del lavoro povero ecco questa polarizzazione lavoro scelto lavoro povero
è un altro dei grandi problemi e che ci fa vedere che le politiche del lavoro nel nostro Paese negli ultimi trent'anni non sono state efficaci
E questo è un tema sul quale appunto ritorneremo politiche del lavoro ai oggi naturalmente centralità dell'innovazione tecnologica e delle tecnologie digitali
Professor Fuggetta qual è la sua opinione a riguardo nel senso che un filone magari qualificabile come un po'poco litigo un po'catastrofista ma che parte anche dalla lettura di una serie di dati reali di cifra dei numeri effettivi nota come le tecnologie riducano tutta una serie di posti di lavoro di occupazione e non riescano a generare né contemporaneamente altrettante
La sua analisi il suo punto di vista cosa ci dice al riguardo
Non vorrei far due commenti il primo
è che certi posti di lavoro ebbene che spariscano cioè un nuovi spesso vogliamo difendere dei posti di lavoro che la sua la lo dico così in maniera un po'provocatorio sono indifendibili
Io ricordo nel libro l'esperienza in Europa che faceva manovale con il tornitore Panda pensa Viera che è uno dei posti più salubre ci sia mai stato ci si chiede
Che male c'era automatizzare a quel tipo di lavori ben venga la robotica ben venga il fatto che gli operai non devono più fare otto ore imposti di quel tipo facendo un lavoro assolutamente frustrante faticoso insalubre
Il della vera sfida e costruire nuovi posti di lavoro ma su questo io credo che dobbiamo tenete presente vari fattori prima la tecnologia stessa crea nuovi posti di lavoro cioè io robot vanno progettati costruiti manutenuti gestiti integrati
è chiaro che son lavori diversi ma non è vero che non ci sono nuovi lavori
Soprattutto ci sono anche agevolati morente che fanno vedere che laddove si creano posti di lavoro di qualità cresce anche l'indotto
Tanti servizio quando era ragazzo non sapevo cosa fosse l'osteopata Omo pongo il master raro o altre professioni che oggi invece emergono nella nostra società quindi io la mia sensazione è la mia impressione è che il vero problema non è tanto che si distrugge lavorano se ne crea altre maxi trasforma cioè lavori vecchi poveri come felicità prima Marco tendono a scomparire e per certi versi per fortuna anzi perché non sono scomparsi prima
Pensiamo a quante morti sul lavoro i lavori pericolosi insalubri che magari potrebbero essere oggetti di automazione
Invece avremmo abbiamo bisogno di far crescere stanno crescendo tante altre professioni
Che peraltro in molti casi non si riescono a a ricoprire con su un sufficiente numero di candidati io ne sono la questione gli stipendi bassi quindi la gente non è forse molto a trattare quando che manca alle persone con le competenze giuste
Quindi la la vera sfida secondo me automatizzare ciò che deve essere un tono attizzato
Sfruttato in tutto questo per creare nuovi posti di lavoro e poi orientare i nostri giovani ma non solo i giovani a studiare a qualificarsi per poter coprire queste nuove posizioni che sono diverse dalle vecchie credo che questo sia vi è la chiave di lettura che da lei è questa
A questo proposito richiama in causa Marco Bentivogli ci sono nel nostro Paese due elementi che si staglia noi appaiono particolarmente evidenti l'uno veniva citato prima appunto e il fatto che le la preparazione dei percorsi universitari
Non riesco ancora a produrre un numero di laureati sufficienti le siamo il fanalino di coda questo rispetto alle trasformazioni del mondo del lavoro e alla nuova offerta di cui parlava il professor soggette in termini di professioni occasioni lavorative qualificate dall'altro però c'è anche un tema che riguarda invece coloro che non riescono a essere ricollocati all'interno del mercato del lavoro che nel nostro caso sono tanti sono numerosi purtroppo sempre di più in relazione all'espulsione da lavori che sono saturi maturi
Anche insalubri come direbbe il processo Fuggetta
E che però non riescono appunto a garantire a persone che hanno già una certa età di essere riqualificati in questo c'è evidentemente un grande problema di politica del lavoro
In Italia a cui si è tentato di ovviare con forme di assistenzialismo cosa ne pensano a come pioggia
Ma il tema e c'è tutto ci sono più sintomi e anche più cure innanzitutto c'è ancora una pessima reputazione di tutto ciò che tecnico delle scuole tecniche
E tam tra l'altro lo scorso anno era sceso il numero dei gli studenti dei licei tutti inclusi scientifico classico
E artistico linguistico quest'anno è risalita di nuovo
E il problema non è solo quello il problema è che non si dà ma abbastanza dignità le scuole tecniche ITS hanno ancora un numero troppo esiguo
Di studenti anche lì gli ITS purtroppo si chiamano c'è stato un errore grave l'ho segnalato immediatamente io qualche tempo fa
Nel nome ITS Istituto tecnico superiore intanto confondibile ma questa cosa che certe chimico gli svizzeri che hanno i tedeschi che hanno molti più studenti improprio per rincuorare un po'le famiglie li hanno chiamati università professionali e oggi ci si accorge che le queste università professionali che sono identiche ai nostri DS hanno numero gigantesco di studenti
Hanno un occupabilità maggiore in uscita entro il primo anno e salari più alti di quelli che escono dall'università
Questo è un tema che dovrebbe scuotere tutto il mondo dell'istruzione ma come è noto è un mondo che si adegua con grande difficoltà al cambiamento
L'altro aspetto che riguarda la questione del resto Killing io su purtroppo sono molto netto su questa cosa in Italia non ha mai funzionato un piano dire skilling
Cioè quando le persone in su con l'età tecnologie che cambiavano con una lentezza tra l'altro maggiore di quell'attuale la di fatto un po'anche con l'accordo di del mio ex lavoro noi sindaco
Cati si preferiva mandare tutti in pensione prima piuttosto che costruire dei piani di formazione seria adattiva perché al cinquantasei sessantenne farli formazione una paio d'attivo lotto Turi
E il per questo io secondo tutto il Paese dal nord al sud costantemente nessuno ha il coraggio di dirmi che c'è stato un piano dire skilling cioè di riqualificazione professionale la formazione professionale in Italia fatta molto più i formatori che per
Lui i lavoratori disoccupati che le frequenta nel questo colle a velocità delle transizioni in corso sarà un vero guaio
E certo si sposti ossigenare la povertà si può sussidiare ma esiste una condizione di riscatto che dovevano essere le politiche attive del lavoro che sono tutte ferme blocchi di partenza
Le politiche attive del lavoro sono appunto la grande Cenerentola per molti versi o Lello oggetto del convitato di pietra che non si riesce ad acciuffare di questo nostro Paese
Oltre al quale però diciamo tra le tante cose a cui si potrebbe provvedere o si dovrebbe mentre mano c'è anche effettivamente una direzione di marcia non così avanzata dal punto di vista informatico e tecnologico e ritorno al professor Fuggetta
L'Europa soffre di un handicap tecnologico nei confronti degli Stati Uniti naturalmente Stati Uniti in competizione con la Cina e con altre aree del mondo ma l'Italia poi all'interno dell'Europa a sua volta si soffre dal punto di vista dell'innovazione della capacità quindi di costruire anche progettualità che siamo in grado di offrire posti di lavoro qualificati cosa potrebbe fare l'Italia i quali che Thuram Alicia e si tratta di dieci strutture Alia rispetto all'innovazione tecnologica
Innanzitutto bisogna dire che la sinistra italiana in questo come in tanti altri campi molto diversificata cioè abbiamo anche delle bellissime aziende che competono sui mercati internazionali maniera poi diverso diversificata però hanno ad già adottato tecnologie digitali hanno ammodernato i propri prodotti e servizi
Altrimenti non si spiegherebbe il perché anche a valle della pandemia a valle delle crisi che Gesù Da Rin Tin quindici va in vent'anni abbiamo addirittura nell'ultimo periodo credo anche commentato le quote di export abbiamo dimostrato di essere competitivi sui mercati internazionali quindi vuol dire che ben da noi nel nostro Paese convivono situazioni di una competitività significativa di valore
Ecco invece tante altre aree del Paese o altre settori del Paese e che sono rimasti indietro sia dal punto di vista dei settori industriali e anche forse dal punto di vista della Diso giù disomogeneità agiografica
Quindi la la la vera credo sfida e alzare il livello medio aiutando a quelli che stanno già contentino a competere ancora di più cercando di smuovere un pochettino quelli che sono rimasti indietro allora
Da questo punto di vista io credo che meno insomma voglio fare discorsi l'economista perché non sono un economista al però dalla mia esperienza vedo che ci sono due leve c'è qualche due o tre lega insomma che possono aiutare una prima leva sulla quale credo che negli ultimi anni abbiamo raggiunto dei buoni risultati è quello dell'infrastrutturazione c'abbiamo avuto avevamo l'etichetta non sono ora colmati completamente però abbiamo migliorato
Lasciamo un attimo da parte il tema della della formazione perché l'abbiamo già discusso è ovvio che senza di quella senza capitale umano si va da nessuna parte
Un secondo tema importante pensare a un intervento dello Stato oggi parla di politiche industriali io credo che sia si fa un gran mischione di cose molto diverso io non credo che lo Stato innovatore nello stato che che che era il posto di lavoro
Però lo Stato può avere un grande ruolo nel stimolare lei il settore privato tutto il territorio a crescere
E purtroppo le politiche pubbliche del nostro Paese come sono sempre state molto miopi
Va a partire da gli strumenti di finanziamento abbiamo fatto in questa quattro punto zero che aveva dei limiti però funzionava è durato un paio d'anni due o tre anni poi di fatto è la bionda già fissato rallentato o bloccato
Quando Mogol quello era un percorso ripeto sul quale si potevano far partire miglioramenti ulteriori estensioni però aveva una sua logica ha avuto un impatto ci siamo fermati
Alcune delle politiche c'è anche il pm aveva che secondo me non funzionano per finanziare l'innovazione del paese e quindi c'è un tema di politica pubblica non parliamo poi degli interventi degli investimenti in tecnologia dalla pubblica amministrazione
E che vede danni si trascinano in maniera molto discontinua con alcune fattori positivi ma con altri che sono ancora fermi al palo quindi c'è un tema quindi secondo capitolo politiche pubbliche terzo capitolo io credo che non mi si dica che sono di verista per una questione di ribellismo insomma sarebbe concorrenza le aziende poi sono in grado sono spinte ad innovare a aggregarsi anche quindi a trovare dei modi per essere più competitivi nel momento in cui sono sottoposte a competizione se non c'è competizione il mercato è fermo tutti vivono bene bene o male del proprio passato è chiaro che c'è poco stimano costruire un futuro quindi secondo me questi sono delle leve su cui agire
è chiaro che il percorso di trasformazione non può essere lasciato diciamo non gestito perché non abbiamo tante piccole imprese che altrimenti farebbero fatica sparirebbero
E qui che sarò breve politiche fu pubbliche intelligenti che io Antonio i piccoli accresce l'ad aggregarsi e a trasformarsi per reggere la competizione perché altrimenti
Possiamo proteggere finché vogliamo prima o poi muoiono perdiamo posti di lavoro Uribe qualifichiamo sempre più
Che infatti è stato uno dei mantra del discorso pubblico piccolo è bello nel capitalismo italiano è stato lungo come dire la ricetta anche dal punto di vista della soddisfazione in questo caso dei piccoli imprenditori che è andata per la maggiore ed è stata anche molto coltivata
Dalle forze politiche pensiamo ad alcune diciamo categorie piuttosto corporative indicate come imprenditori che oggi sono ritornate pesantemente
In termini di capacità diciamo di fare detto all'interno delle liberalizzazioni per esempio nel nostro discorso pubblico
Un altro elemento che invece la politica continua a perpetuare e mi rivolgo nuovamente Marco Bentivogli è contrariamente a quello che dice il professor Fuggetta che deve essere lo Stato a creare lavoro o se non lo crea a intervenire per calmierare ora naturalmente
è fondamentale per uno Stato che si dice civile per uno Stato di diritto
Avere prestazioni sociali adeguate costruire sistemi e rischi di welfare ma in questo caso l'idea è appunto o lo scatto crea lavoro oppure si procede in una direzione direttamente
Si strinse rischia come sì si può
Si contrasta questa vulgata e soprattutto questa convinzione di settori significativi delle classi politiche
Ma innanzitutto c'è una alcuni elementi dell'organizzazione dello Stato dentro la pubblica amministrazione che devono essere appannaggio di assunzioni di pubblici dipendenti e così via
L'idea che invece il lavoro si crea attraverso lo Stato è un'idea malsana nel senso che ha portato a creare posti di lavoro costosissimi
E molto spesso immediatamente dopo iper assistiti per poter proseguire in quei rapporti di lavoro per cui è un gatto che si morde la coda che alla fine che cosa fa finisce per soffocare tutto il resto perché se noi guardiamo anche quando si dice che il problema il numero del personale in qualche caso Piero
In altri casi se ne vediamo la
Ridondanza della pubblica amministrazione specie nel centro sud Italia
Corrisponde spesso a una più bassa qualità della scuola e a una maggiore lentezza negli iter burocratici della pubblica amministrazione per cui non significa assumere di più lo Stato funziona meglio
In alcuni casi certa CBS sotto il limite di sorveglianza ma in altri questo corrisponde a un'idea troppo spesso scusate ma clientelare in cui quei posti con i soldi di tutti i cittadini diventano elemento di scambio elettorale
Lo Stato deve garantire deve regolare quello che è utile regolare deve dare indirizzo deve spingere innovazione non deve fare
Io al polso Fuggetta ne sappiamo qualcosa non deve fare continui tentativi per accontentare questa quella corporazione a dire di avere un'idea chiare una strategia per trasferire e generare innovazione competenze e chiede il l'elemento su cui siamo più deboli negli altri paesi in questi in questo periodo
Tu anche con minor soldi la Germania Gennari generato più innovazione perché appunto a infrastrutture in questo caso non infrastrutture quelle
Né di cui parla Fuggetta mai infrastrutture a dorsali permanenti di
Premesso sulla formazione sull'innovazione ecco io credo che questo sia importante quando immaginiamo che lo Stato si debba sostituire nel mercato la storia è fatta di clamorosi insuccessi adesso c'è questo ritorno di fiamma della siderurgia pubblica
E nessuno ricorda come si riuscì dalla siderurgia dell'Italsider
Una settore industriale pieno di debiti pieno di corruzione conosco con ripiegato dal punto di vista dei volumi produttivi e con pessima qualità di sostenibilità ambientale per cui io non ho nessuna Nostalgia dello Stato proprietario
E purtroppo invece ci sono tanti che in questo al nostro Paese evidentemente vorrebbero il proprio stato proprietari inteso come soprattutto come una scorciatoia cognitiva e come un modo apparente di risolvere i problemi chiudere questa nostra interessantissima conversazione con la domanda delle cento pistole o facciamo con due domande delle cento pistole per ambedue
La il fenomeno delle grandi dimissioni seppure come dicevate da ridefinire e precisare in maniera più dettagliata segnala appunto Camp al di là della questione economica della questione della retribuzione come si diceva un tempo esista un tema appunto di significato di soddisfazione dissenso del lavoro
Come è possibile in una società così frammentate così iper individualizzata e anche una società nella quale come sappiamo esistere una dimensione narcisistica che si è sempre più diffusa e un'idea per la quale chi ci sentiamo preparati spesso per fare tutto a generale lavoro che da un lato abbia senso e dall'altro sia gratificante dia soddisfazione ricominciare col professor fugge
Domanda ovviamente altre cento Pistoia comunque complicata
Un po'vi prendo a cose che ho già detto
Io ho visto un presepe mi abbia fatto adesso l'anno scorso abbiamo vinto il Compasso d'Oro facendo un concetto che un'azienda piccola da quindici milioni di euro di fatturato perché perché ha sfruttato bene degli incentivi industria quattro punto zero quindi un'industria piccolina ha fatto due operazioni importa la prima si è aperta cioè quando si parla di open Innovation spesso si si fa la grave retorica operino fece udire che io non penso di sapere tutto ma cerco di aprirmi ai contributi aste loro hanno fatto ci siamo incontrati avevano le loro competenze loro conoscenza del mercato abbiamo dato le nostre competenze
E si è venuto fuori un prodotto innovativo che appunto dall'altra l'Inter Compasso d'Oro
L'altra che c'era un uno strumento di incentivazione efficace cioè credo imposta ricerca innovazione perché ha funzionato bene poi ci sono state anche delle truffe e dei problemi possiamo migliorarlo su questo pianeta di perfetto non c'è nulla
Per uno strumento automatico e però in genere per sostenere i processi di innovazione è uno strumento che funziona
Se vado con i bandi che ci mettono sei mesi ad essere preparati e poi è chiaro che totalmente sono tempi totalmente disallineati rispetto alla dinamica dell'impresa
E come ho fatto due e esempi una riguarda l'impresa e cioè il fatto che devono essere aperte
E lo stimo grande ad essere aperte che ci sia competizione perché se devono competere c'è poco da fare devono darsi da fare insomma devono muoversi
L'altro uno Stato che mette in campo si delle politiche industriali però capiamoci sul significato di politiche industriali non è che rifaccio la società pubblica per fare i prodotti biomedicali
Metto in campo degli strumenti di intervento di sostegno di indirizzo di premia di premialità che spingono le aziende a essere competitive e quindi a creare prodotti di qualità e per fare questo ha bisogno di posti di lavoro di qualità
Ecco allora ho fatto degli esempi piccoli però io mai come in questo periodo credo che sia importante
Siamo sommersi dalle cifre del genere perché dal mio punto di vista un gran guaio perché una persona tutti i soldi che sa cosa fare io
è vero ci sono ci sono i soldi bene quello che voglio vedere sono gli strumenti d'intervento perché attraverso gli strumenti d'intervento che si decidesse di soldi sono spesi bene o sono spesi male si sono spesi male non hanno alcun effetto
Quindi credo che mai come oggi sia d'Italia vera una chiarezza di visione d'idee su quali sono gli strumenti giusti per spingere aiutare e sostenere il tessuto economico del Paese a crescere e svilupparsi ed essere più competitivo e quindi creare i migliori posti di lavoro
Marco Bentivogli
Ma vado in scia anni il Pnr R. prevedeva e diciamo aveva l'attenzione non solo di un intervento rattoppo emergenziale ma in particolare per l'Italia e raccoglie il ventisette per cento dei contributi complessivi di questo
Di
Vito comune che è il Next Generation gli U l'idea europea è che il Paese non solo l'Italia rimanesse costruisse grazie a queste risorse
Intanto delle riforme sta che prendessero stabile maggiore pure chi funzionante lo Stato ma contemporaneamente delle cose dei progetti che divenissero permanenti
Ecco su questo siamo molto indietro e rischiamo di esserci impilati di nuovo in uno stop in un spot che poi dopo sarà tanti soldi ma il il tema vero è che e a monte c'è una siccome più che pensare gli obiettivi e pertanto all'impatto come diceva fugge da
Qui ci guarda chi accontentare e con la corporazione di volta in volta ad accontentare il Paese resta a secco ecco su questo dovremmo fare qualche riflessione in più e una valutazione vera se chi riceve i soldi farà la valutazione allora
Cioè tutta roba da ridere in cui il Pnr avere è ancora nonostante tutto una grande occasione però cerchiamo di far sì che sia raddrizzata
Qualche stortura che c'è stata anche su questo anche perché su questa cosa noi saremo valutati in Europa si vedrà che sia insomma c'erano quelli che prendono più soldi come avremo speso queste risorse ecco
Quindi speriamo che non sia un inglese un occasione mancata anche perché nessuno di noi vuole dimettersi non è può dimettersi da italiano in questo appunto era alta sarebbe un grande problema per il nostro sistema Paese ancora una volta io ringrazio moltissimo Alfonso Fuggetta
Ricordo il suo ultimo volume pubblicato da Egea appena uscito un bel lavoro ridare significato e valore a ciò che facciamo
E molte grazie a Marco Bentivogli che ancora una volta ospite delle nostre Urru ma ha saputo aprirci degli spazi di riflessione sul nostro sistema pubblico e sulla nostra vita pubblica molte grazie un appuntamento a tutte e a tutti quanti alla prossima puntata di war room copre
Ogni giorno tutto