"I referendum sull'informazione"

Benvenuto in studio questa oggi trasmissione dedicata ai referendum sull'informazione abbiamo il piacere di avere in studio alla mia sinistra Vincenzo vita responsabile dell'informazione delle PDS che devono dialogherà con ma l'onorevole Marco Taradash Forza Italia Riformatori presidente della Commissione di vigilanza RAI TV sano che per parlare di referendum sull'informazione in aprile si dovrebbe votare su diversi referendum su questo tema alcuni presentati dai radicali dai pannelliani che riguarda la RAI soprattutto mentre invece invece insolita ha dato vita a un comitato che ha presentato degli non da solo diciamo ma solo partendo ci fu un comitato su un comitato per l'abolizione della legge Mammì oggi parleremo di questi due argomenti vuole cominciare lei a spiegarci che cosa vuole sulle infradito ma ma il referendum che fu promosso diversi mesi fa da un comitato a cui hanno aderito tantissime forze ad aderito innanzitutto il mondo dall'associazionismo pressoché al completo dal volontariato alle ACLI all'Arci
A strutture anche che spontaneamente sono nate proprio per tutelare il diritto all'informazione
I progressisti nella duro versione più larga
Ha diritto il Partito Popolare aderito il Patto Segni
Nell'ultima fase tra l'altro sono arrivate anche adesioni o singoli o comunque interesse a partecipare qua la campagna referendaria anche da parte diciamo di esponenti della stessa lega nord il referendum perché nacquero beh nacquero contro una delle peggiori leggi della Repubblica italiana legge Mammì che nel novanta fotografo quella quadro di concentrazione che si era determinato negli anni ottanta che ha fatto sì che l'Italia Paese credo vice dal Messico unico al mondo in cui un soggetto privato a ben tre reti e a una raccolta di pubblicità che nel campo della radio televisione privata arriva al novanta per cento delle risorse
Una situazione abnorme contro le norme europee la direttiva europea dell'ottantanove
TV senza frontiere violata per esempio ed è uno dei quesiti referendari sul punto delicatissimo dell'Inter dell'interruzione dei film con gli sta otto è uno degli argomenti e più importanti della battaglia culturale di questi anni forse ricorderete
Una delle battaglie durante la legge Mammì
Che portò a al passaggio in Senato
Dell'emendamento
Che portava alta togliere distolto se non tra il primo e secondo tempo dei film secondo appunto una logica europea e anche per tutelare soprattutto per tutelare gli utenti e gli autori
E solo grazie ai voti di fiducia con quell'emendamento decadde e non poté passare quindi referendum nacquero contro una delle peggiori leggi insisto della Repubblica italiana sono tre i quesiti lo si poteva fare un emendamento complessivo tale entrare Cerami e tra l'altro è lunga brutta complicata ha maltrattato lo voglio dire per inciso ma tema tre più importanti anche perché siamo vi ringrazio in una emittente locale maltrattava emittenti locali proprio per fotografare il potere della Fininvest e anche quello della RAI il duopolio Fini ne sarai
I tre quesiti e così abbiamo scelto tre
Quesiti essenziali il primo numero delle reti se passa il primo quesito referendario il numero delle reti per soggetto privato diventa uno siamo confortati dalla sentenza del dicembre scorso della Corte costituzionale che ha sostanzialmente detto la stessa cosa
Sulla base di ricorsi presentati proprio alcune emittenti Videomusic Telemontecarlo
In particolare Telemarket la corte ha ravvisato l'incostituzionalità sono ma la voglio fare lunga di quel comma della
Del dell'articolo quindici a regime amiche consente a un soggetto di avere tre reti
Il nostro quesito referendario e anche un po'più ampio c'è anche più stringente sui suoi affetti se passa alcun soggetto può avere una rete tratto la stessa Corte ha indicato anche un tempo di transizione
La gusto del novantasei perché rimane in vigore una legge della numero quattro due due
Dell'ottobre del novantatré che fino a quel periodo permette a chi esercita c'è ancora di diffusione di poter continuare ad esercitarla con gli impianti che aveva quindi c'è anche un lasso di tempo penetra regime va da sé lo dico politicamente che pur non toccando il nostro quesito la RAI diciamo il
Pezzo pubblico politicamente io ritengo che se dovesse passare come mi auguro come ci auguriamo quel quesito referendario anche la vicenda RAI entrerebbe finalmente aggiungo in un'altra era
Il numero reti tre della RAI pure non può essere un tabù io ritengo che pubblico e privato debbano coesistere in modo
Intelligente in modo da rendere l'insieme del paese più ricco ritengo anche però che il Pubblico e privato non debbono essere messi sullo stesso piano artificiosamente però non c'è dubbio che anche questo fatidico numero tre delle reti RAI non deve essere un tabù questo lo dico perché il quesito referendario non tocca il ruolo delle reti RAI in quanto la materia RAI di fatto fu come glissato dalla Nanni che diede per scontato il ruolo del del servizio pubblico ovviamente in una visione molto vecchia di servizio pubblico e invece incentivo fortemente la presenza privata fotografo la concentrazione fine se che secondo quesito è quello sull'ipotesi meno Corno già parlato e il terzo viene un po'di conseguenza
La possibilità per le concessionarie di pubblicità di raccogliere pubblicità non già per tre reti con la legge non mi consente ma solo per due
Abbiamo detto per due e non per uno requisiti proprio perché abbiamo immaginato la complessità anche del rientro in un'origine più plurale del sistema quindi per non forzare troppo e rendere il mercato improvvisamente
E più povero
Questi sono i temi dei dei quesiti referendari a cui PDS
Partecipa aria fredda repliche se partecipa insieme a tanti altri o permettermi solo una nota bene finale
Questa battaglia è essenziale ma
Ci auguriamo possa servire anche vedremo nelle prossime giornate che accadrà nella vicenda politica italiana anche a incita accentuare la volontà di riformare il sistema da parte del Parlamento ne abbiamo anche immaginato i referendum come costituzionalmente
Proprio per l'istituto referendario conosciuto molto importante come sollecitazione
Al parlamento al legislatore a fare subito una riforma secondo il dettato costituzionale sentiamo adesso invece cosa riguardano i referendum presentate dall'onorevole Taradash insomma
Sì riformatore ho presentato insieme alla lega due referendum anche alla matrice Riformatori Club Pannella l'altro che ammazza dice lega il primo referendum quello nostro diciamo abolisce la pubblicità sulla RAI cioè l'abolizione della pubblicità sul servizio pubblico
Il secondo referendum consente la privatizzazione di tutta o di una parte della RAI questi sono i temi referendari io credo che il loro valore rimanga politico indipendentemente dal giudizio della Corte costituzionale perché perché questo Paese si è venuto a in questo Paese si è venuta a delineare un duopolio dell'informazione che è una ragione politica di fondo e cioè perché le forze politiche della Prima Repubblica
Si sono strette intorno alla RAI e hanno cercato in tutti i modi di spartirsi la RAI e di difendere i pezzi di Rai che via via avevano conquistato
Questo ha fatto sì che la RAI crescesse oltre misura in modo sproporzionato al di fuori di quelli che doveva essere le sue funzioni di servizio pubblico
E diventasse Rete a un tempo appagamento attraverso un cannone che dire abbonamento ponevo fermissimo perché un abbonamento obbligatorio è una tassa non è
Un abbonamento ma insomma attraverso il pagamento di un canone dove a parte attraverso la pubblicità quindi la RAI e al tempo stesso una televisione appagamento e una televisione commerciale
E a tre eventi ha tre reti perché via via le forze politiche che entravano nel club dei potenti richiedeva con la presenza nell'area c'è stato un periodo in cui esiste una Rete ed era un latifondo democristiano
Poi ne sono esistite due e latti fondo si è spezzato perché se si sono inseriti socialisti a un certo punto dal settantacinque si è aperto l'ingresso nel club dei potenti al Partito comunista e le reti della RAI son diventate tre una democristiana prevalentemente una socialista prevalentemente e una comunista quasi esclusivamente e questa è la storia della RAI
A fianco la storia e la RAI c'è stata la storia della televisione commerciale in Italia che iniziata
Alla metà degli anni Settanta e più in televisione indipendenti risalgono al settantaquattro settantacinque
E la televisione commerciale si è dovuta confrontare col potere politico che voleva impedire la nascita di mettendoci libere
Che operassero sul mercato televisivo da una parte contro il potere politico dall'altra contro la RAI e il potere politico coalizzati che volevano impedire
Che l'emittente ormai nate anche consacrate tardivamente alla Corte Costituzionale potessero sopravvivere all'interno del mercato
E qui va letta anche la storia di Berlusconi e della Fininvest perché la Fininvest è nata come una televisione
Su uno in ambito locale è diventata televisione nazionale ad una Rete e via via è cresciuta mentre cadevano sul piano d'
Il mercato altre reti nazionali e mentre resista resisteva esistere resisteva il colosso RAI con tre reti commerciali quindi di fatto la Fininvest
Si è venuta a costituire in questa forma perché
Vivere in termini di concorrenza è possibile soltanto a un certo livello di dimensioni ecco se la RAI ha il cannone alla pubblicità ogni anno oltretutto al ripianamento dei debiti come accaduto
Fino ad oggi era chiaro che non poteva esistere una televisione commerciale se non ha di stazza analoga e questa è la storia il sistema televisivo italiano orale ci troviamo una situazione di mercato chiuso
Cento competizione ma non c'è concorrenza c'è un monopolio
Della pubblicità spartito fra la RAI e la Fininvest e questo monopolio della pubblicità resta un ostacolo alla crescita di un mercato aperto e di un'informazione più aperta
Di quella che conosciamo
Noi abbiamo deciso di attaccare il problema su quello che riteniamo il fronte essenziale per arrivare
A nuove regole del gioco e cioè quella della RAI perché il servizio pubblico va riconsegnata ai cittadini e perché il servizio pubblico non deve essere un elemento di turbativa della televisione commerciale quindi togliere la pubblicità alla RAI si mi dica senza al mente due cose ha due conseguenze primo il servizio pubblico non compra l'ascolto per venderlo alla pubblicità quindi non è costretto ad abbassare la qualità
Nelle sue trasmissioni e le caratteristiche della del suo servizio per stare sul mercato commerciale e quindi viene recuperato al suo ruolo che è essenziale soltanto se viene svolto
In secondo luogo togliendo la pubblicità alla RAI
Viene aperto un canale di risorse per la televisione commerciale che di per sé può consentire l'ingresso di nuovi soggetti
Questo naturalmente però non significa che non sia necessaria anche una legislazione antitrust per la televisione commerciale ma riteniamo che sia possibile pensare e realizzare una legislazione antitrust soltanto dopo che la RAI si era stata riportata nei suoi confini
E dopo che il mercato della televisione commerciale sarà effettivamente mercato e non sarà invece bloccato dalla presenza di un colosso
So a tre teste qual è oggi la RAI raccomanda per tutti e due questi referendum in cui siete portatori sono incompatibili tra di loro oppure no
Pronuncia nella ma io penso dissi e mi spiego
Il referendum che ha vogliono abrogare alcuni punti particolarmente gravi che la legge Mammì
Portano come conseguenza la riforma dell'intero sistema cioè se passasse preceduto acquisito quello sul numero delle reti certamente io lo sottolineo perché è giusto che non vi siano dubbi su questo
Anche il comparto pubblico dovrebbe essere riformato tratto la proposta che i progressisti hanno depositato alle Camere parla proprio di questo di una revisione complessiva
Del numero delle reti e per i privati e per la RAI
Tra l'altro lo dico come inciso quando le diciamo meno reti non vogliamo impoverire il sistema ma vogliamo arricchire le potenzialità di un sistema che così come oggi è bloccato anche per alcune considerazioni condivido vitale nasce un sistema in cui due soggetti RAI Fininvest hanno la gran parte delle risorse delle frequenze
E quindi anche delle l'opportunità di sviluppo non solo comporta poco pluralismo politico e culturale ma anche poco pluralismo di carattere imprenditoriale tecnologico il capo il satellite non si possono Italia sviluppare ampliando l'offerta di comunicazione
Finché rimane questo blocco l'emittenza locale rimarrà la sorella povera del sistema fino a che non si rompe questo blocco quindi i referendum
Che noi proponiamo vogliono riordine all'intero sistema
La critica che faccio ai referendum qui richiamati da Taradash la è essenzialmente su proprio un punto di fondo al di là del merito specifico scusi può ragionare tra l'altro
La critica di fondo deriva proprio dal fatto che quei referendum in verità hanno solo ed esclusivamente di mira un pezzo del sistema
Anche a essere assolutamente diciamo
Buoni e non volerà agitare polemica sul perché e il percome proprio sulla RAI non anche sulla Fininvest si sia aperta da parte dei proponenti dallo spiega no
Lo ha spiegato su motivazioni che io non condivido in gran parte la storia che tu hai fatto di questi anni molto diciamo
Parziale e anche un po'curiosa
Ripercorrendo le tappe poi se ci sarà tempo ci torneremo voglio solo dire una cosa però che al di là del merito per i referendum non hanno
Nessun respiro di riforma di sistema hanno solo anche essere diciamo non polemici non volere leggere dietro intenzioni poi Poli e che pure io credo vi siano state ma anche senza volerlo fare cioè comunque come effetto quello di toccare su un pezzo del sistema lasciando inalterato il resto
Lo faccio due esempi concreti
La Pulici Tarantini
Se si toglie la pubblicità dalla RAI tout-court e non si fa invece una riforma del sistema come presidio quella che noi ipotizziamo in cui solo una rete della RAI raccoglie la pubblicità e l'altra invece quella che dovrebbe essere dedicata alle regioni
A con il cannone se si toglie improvvisamente la pubblicità da un pezzo del sistema si va a solo un impoverimento delle risorse nel sistema perché non c'è nessuna conseguenza meccanica in base alla quale quegli investitori di pubblicità sono vorrei cadere nel linguaggio Marino troppo apparentemente diciamo specialistico non investire però nelle emittenti locali il giorno dopo
Avrebbe semplicemente un impoverimento del sistema anche con qualche rischio per la struttura audiovisiva
Del paese e molto più corretta una linea quale quel che ne proponiamo di diminuire complessivamente la pubblicità nella televisione nazionale e pubblica e privata
Riducendoli decide affollamento impedendo che i film siano interrotti dalla pubblicità sull'onda di un secondo tempo e per quanto riguarda la RAI sì certo riducendola
Ma consentendo che una rete stia pienamente sul mercato a questo riguardo e chiudo
Mi Corning colpisce sempre che venga soprattutto da parte di chi ha voluto in questi anni molto sottolineare il ruolo del mercato libero mercato il liberismo contro presunti dirigismo statalista ecco è curioso che può alla prova dei fatti si sia molto più dirigisti e diciamo pure
Statalisti di quanto invece si potesse immaginare date le premesse culturali ecco agitate
Ma cento che togliere improvvisamente un pezzo del sistema dal mercato è quanto di più dirigistico di meno liberista di sia la RAI non va riformata profondamente va tolto di mezzo qualsiasi ruolo e lo dico con grande convinzione diciamo così
Di gestione diretta del sistema politico sulla RAI nella RAI su questo io non ho dubbi
Certamente però la ragazza nel mercato almeno una sua parte così anche il referendum che poi fu della lega nord all'inizio quello sulla privatizzazione piccoli presso la lega nord c'è anche un po'dimenticata non ne parla più
Quel referendum non privatizza la RAI da questo vorrei dirlo per a scanso di equivoci tocca un terzetto di una delle tante disposizioni post ma mi che non ha come effetto quello di privatizzare la RAI bensì quello di mantenimento alla come dire una sorta di limbo di paternità incerta noi pensiamo che vada ripensata anche la struttura societaria della RAI
Dopo di che anche qui a scanso di ogni equivoco per evitare poi di polemizzare
Sul nulla
Però non per la via maestra attraverso una riforma del sistema non attraverso una forzatura totalmente come dire ecco anche qui improvvisata e dal sapore dirigistico un po'ingegneristica
Manovra due domande per Taradash la prima se sono compatibili due referendum e l'altra
Se è vero che può colpire soltanto un pazzo il sistema ossia la RAI
Innanzitutto io sono sempre pronto a prendere ripetizioni di liberalismo e di mercato fra l'altro Vito perché era un partito che la studiato da poco il liberalismo e quindi e quindi lei non è non è una bella probabilmente una memoria più fresca di quello che significa mercato essere libera ali a differenza di me che sto in un i movimenti liberali da circa vent'anni ma al di là di questo io credo che lo Stato non abbia il compito di inserirsi al mercato io credo che ci sono delle zone fuori mercato e queste su
Le zone nelle quali lo Stato ha il pieno diritto di intervenire di fornire ai cittadini quei servizi che appunto il mercato non è in grado di fornire e l'informazione in certi settori è uno di questi servizi essenziali che vanno garantiti ai cittadini al di là del fatto che ci sia possibilità unno
Di trarne profitto
Ma nel momento in cui la televisione pubblica di stato di governo che sia finisce per interferire nel mercato della televisione commerciale della previsione che deve dare profit do atto agli investitori allora io credo che non c'è bisogno più di una televisione pubblica perché è una televisione che può rendere profitti anche ad altre i che operano liberamente sul mercato
Se la televisione pubblica deve esistere secondo me deve esistere per fornire servizi che privati non sono in grado di fornire e programmi di qualità superiore e di con caratteristiche diverse da quelle
Delle televisioni commerciali questa è una ragione di fondo per cui noi riteniamo che la pubblicità debba essere sottratta alla RAI nel momento in cui la RAI altre risorse cui attingere prima questione
La seconda questione riguardo alla compatibilità tre referendum ora io ho lanciato avevo lanciato una idea quando la riunione delle firme era terminato e cioè quella di unificare le nostre forse cioè di sostenere gli uni referendum degli altri non perché
E io fossi convinto della bontà ora dico le mie critiche dei referendum positivi convinto dei referendum promossi dal Comitato anti Manni ma perché
E pensavo che nella situazione concreta della vita politica italiana convinto com'ero che fosse impossibile arrivare ad una normativa antitrust per via parlamentare forse è utile
Esce fare la scelta del minor male e mi normale era quello di creare una situazione completamente diversa da quella preesistente e costringere poi il Parlamento intervenire quindi avevo propone sto unifichiamo le nostre energie faccio sosteniamo i referendum degli uni degli altri questa proposta che era pure stata raccolta Ferdinando Adornato Miriam Mafai Mario Segni in una conferenza stampa che avevamo fatto insieme è stata invece lasciata completamente cadere dalle associazioni partiti che hanno promosso invece i tre referendum anti Fininvest e io dico allora che questi referendum non sono e per la costruzione di nuove regole sono semplicemente referendum anti Fininvest sono referendum anti-Berlusconi per essere più precisi si inquadrano all'interno di una strategia di affossamento di un avversario Poli dico identificato nel nemico da eliminare da mandare a all'estero a mendicare come Stato elegantemente detto una volta da da lei Emanuela smentito no non è stato smentito fatto in televisione è stata aveva non ha smentito al momento in cui l'ha detto e l'ha scritto il Corriere la sera comunque questa e comunque nel cuore sicuramente di coloro che hanno promosso questo referendum l'idea di abbattere comunque ne risulta
Che l'idea di abbattere la Fininvest e Berlusconi per sgomberare il campo da un avversario politico io credo che questo sia un modo assolutamente sbagliato di fare poi etica è un modo assolutamente sbagliato di costruire in questo Paese nuove regole per l'informazione io credo invece la necessità di nuove regole per questo abbiamo fatto questo tipo di referendum uno perché non credo che sia possibile attraverso il referendum modificare positivamente la legge Mammì credo che noi dobbiamo fare una nuova legge antitrust che però non può passare attraverso la cesoia che va a tagliare i cavi delle emittenti deve avere determinati criteri e secondo se abbiamo un secondo poi ne parliamo
Il nostro referendum il referendum che toglie pubblicità alla RAI sicuramente investe un unico capitolo dei due capitoli che sono aperti quella televisione pubblica non quello da della televisione commerciale così come loro investe soltanto quella televisione commerciale non quello della televisione pubblica con una differenza che oggi la televisione pubblica così come il fatto e anche televisione commerciale e quindi il tema verrai riguarda anche il tema concorrenza e mercato sull'in quel l'azione televisiva perché lo ripeto toglieva pubblicità alla RAI significa anche mettere a disposizione dei capaci non di tutti ma di coloro che son capaci di raccoglierla la pubblicità è sono mille duecento mille trecento miliardi all'anno che la RAI sarebbe costretta ad abbandonare di per sé questo crea un sommovimento all'interno
Del sistema televisivo perché sappiamo tutti benissimo che la Fininvest questi gli indici di affollamento attuali non è in grado di raccogliere fu più pubblicità di quella che raccoglie e di conseguenza altre mi enti nazionali e locali potrebbero essere in grado immediatamente di irrobustirsi in modo molto concreto nella nella concorrenza dentro il comparto della televisione commerciale
Detto questo io sono convinto che la legge antitrust si debba arrivare credo anche che non ci si possa arrivare e questa è la ragione del nostro referendum se la RAI non viene messa in discussione se non si riqualifica il che significa
Ridimensionare e ripensare la funzione se non si riqualifica il servizio pubblico a porre invece la questione del togliere due reti su tre alla Fininvest significa semplicemente essere un usare una a Roma politica nei confronti di un avversario politico e non creare affatto le premesse di cui invece vita parlava per una riforma complessiva del sistema comma una portavoce poi subito dopo un'altra
Vita secondo lei soggetto privato quanti predizioni potrebbe a venire in Italia e e quanta pubblicità guardie sono convinto di questo che se un soggetto privato a una Rete e qui
Sta sul mercato a condizioni paritarie con gli altri non devono esser posti e limiti alla raccolta pubblicitaria tranne che quelli normali di affollamento diciamo di natura europea
Se un soggetto vuole più di una rete Eboli disporre più di una rete allora questi vincoli vanno messi e secondo me il modo per ridurre il rischio di posizione dominante all'interno di un settore come quello della TAV cioè non è quello di spegnere una o due reti ma è quello di mettere un tetto alla raccolta pubblicitaria io fatta una proposta se sia più di una Rete allora si rispetti un vincolo del quaranta per cento della pubblicità in ambito televisivo teniamo presente che oggi la Fininvest raccoglie circa il sessanta per cento
Nella pubblicità in ambito televisivo questo significato riportare al quaranta significa costringere la Fininvest molto probabilmente al vendere due delle sue reti perché ha interesse a farlo e a investire in altri settori
Della editoria televisiva informatica eccetera eccetera significa altrimenti avendo la Fininvest il quaranta per cento che le altre televisioni hanno disposizione stessa
Tre per cento e quindi la situazione di duopolio attuale verrebbe a cadere immediatamente raccolgono l'eredità perché la RAI dovrebbe avere la pubblicità dal momento in cui al canone
Ma io ci torno perché mi pare un punto essenziale
Intanto devo dire che quanto alla riforma da farsi con tempi multe urgenti non solo è mia convinzione
Che sia lì la priorità ma se ci se c'è una disponibilità dibattere sui criteri dell'Antitrust ne abbiamo offerto una alla discussione un articolato sai com'insomma pensato riflettuto che dà conto dell'insieme sistema
Pubblico privato nazionale e locale ci piacerebbe potrà per un confronto aperto ecco io raccolgo in questo senso l'invito di Taradash
Che voglio leggere in questa chiave cioè confrontiamoci sui punti di una riforma antitrust
C'è naturalmente la questione dei referendum Cher provato la riforma antitrust io città Cutolo invece volentieri sul tema perché la RAI deve la pubblicità tutti devono fare un passo indietro
Tra i privati sulla pubblicità non c'è dubbio il problema a cui accennava Paracelso irrisorio credo così questo la via maestra diminuendo la quantità di pioggia in televisione vedete la busta e previsioni in Italia è davvero debordante è attorno al cinquantaquattro per cento dell'intero mercato nei sistemi maturi dal punto di vista tecnologico e dal punto di vista dei media la procedure visione non va oltre il trenta per cento cioè la carta stampata tradita nazionale nell'emittenza locale delle altre
Trasmissioni televisive per via tecnologica punto riversa che l'Italia tardano ormai per colpe gravissime decollare di questi anni
La pubblicità dicevo altrove è assai più bassa in televisione assai più elevate invece gli altri mezzi
In Italia quindi va abbassata previsione classica ecco RAI Fininvest per capirci di avere meno pubblicità visto sono tantissimi sono oltre un milione all'anno
Ed è una situazione devo dire inquietante insigni pubblicitari molto notti da Gavino Sanna da altri hanno recentemente messo in discussione tanto passo sistema non noi come direbbe Taradash non è vero recenti diciamo
Aderì velisti
Nero siamo liberisti in astratto siamo per le regole del mercato
Diversi pubblicitari hanno posto il problema dell'eccesso di comicità e televisione quindi
Diminuire la presente l'edizione è il punto chiave diminuirla o abolirla solo in un pezzo del sistema è sbagliato perché sarebbe impoverire il sistema noi offriamo al dibattito una proposta operativa
Una RAI con una sola rete con la pubblicità e un'altra invece con il cannone
Chiudo dicendo una cosa ecco Bureau sapete perché fatto in televisione la televisione salvo che non sia come la prigione pubblica degli Stati Uniti che promossa da fondazioni Enti di ricerca
E che ha un ruolo un ascolto bassissimo da un ruolo del tutto marginale nel sistema la televisione per esistente
Delle essere nel mercato interno si può essere pubblici o privati avere emissioni particolarmente diciamo pubbliche oppure invece più di mercato però se non si è presenti
Nel campo di gioco non si esiste sia totalmente marginali aggiungo anche
Taradash non può non saperlo perché tanto che sia come di queste cose che non è un'emittente locale una radio che ha un volume di spesa è assai più modesto
Che può reggere
Che potrebbe quindi reggere diciamo in una pura missione pubblica senza pubblicità
Una grande televisione nazionale comunque la si voglia mentre se no la pubblicità è votata ha un ruolo totalmente secondario cioè c'è la proposta quindi è di avere in Italia un futuro sistema con un privato abbastanza concentrato neanche tanto plurale e un pool totalmente ridimensionato io non sono d'accordo perché il pubblico va riformato riqualificato rimesso diciamo in un sistema diverso ma non va abolito perché in tutti i sistemi europei pubbliche privato convivono pubblico-privato convivono tra l'altro il pubblico con la pubblicità
Il caso della Gran Bretagna è l'unico in questo caso diverso mila divisi in una pubblicità ma la storia gli è talmente diversa da quelle italiana anzi aggiunga Taradash se potessimo fare sarebbe anche bello perché si diventa dei più giovani
Precedente tornare vent'anni fa io avrei proposto una riforma
Diverso da quello che proponiamo
Molto più simile a quella della Gran Bretagna ma non siamo vent'anni fa la storia di questi anni pesa eccome non è proprio quella che tu prima richiamavi peraltro per inciso su tutti gli ascoltatori perché Taradash lo sa benissimo
La Terza Rete quella con un ruolo diciamo
Di manager dirigenti vicina credo comunista nasce nell'ottantasette la terza rete nacque nel settantanove con tanto di redditi rettore democristiana quindi la terza rete non fu immessa nel sistema per fare un favore al Partito Comunista e lo dico per la storia poi ragioniamo quanto vogliamo sulla televisione
Quindi le proposte conclusione che mi sento di fare sono ragioniamo seriamente in queste prossime giornate queste prossime settimane
Molto delicate per l'italiana di una buona riforma antitrust la porterò torcia disponibilità a trovare la soluzione migliore come un sistema di regole e ragioniamo in questa chiave dei referendum che per noi sono una molla decisiva per poter fare intanto una riforma se possibile comunque per chiedere ai cittadini sul sì finalmente sulla grande diciamo insidia di questi anni
Alla libertà di informazione uno portava sopra dobbiamo veramente in una ma per fare il prete nacque in Italia in concomitanza con l'ingresso del partito comunista all'interno del consiglio d'amministrazione della RAI e poi via via c'è stata la colonizzazioni senta molto prima se è per questo no nano e lui
Noi come Angelina suocero invece una modifica dei regolamenti era terziarie libero Sasà nell'ambito del sistema dell'informazione pubblica il Partito Comunista entrò a pieno titolo all'interno del consiglio amministrazione della RAI
Detto questo io Craig io sono strumenti nel record Parlamento anche eletto dal Parlamento cioè il Parlamento delle novità AN D'Aiello che sappiamo fare chiunque gli organismi eran fatti per quello che sappiamo
Il io sono in disaccordo con vita rispetto al criterio secondo cui la televisione pubblica deve comunque stare sul mercato deve comunque fare pubblicità per avere comunque un alto ascolto io credo che se
Io non sono capace di distinguere una trasmissione RAI da una trasmissione Fininvest come credo nessuno oggi tranne rarissime eccezioni è in grado di fare non vedo perché la RAI debba essere pubblica la Fininvest priva oggi la RAI è stata credo e staccarsi Altara come viene gestita dalle porte del Governo ma voi appoggiate lascia perdere oggi Antonio oggi è un ricordo case per la data di oggi ahimè questo parliamo fra queste il vero da decenni a questa parte non funzione in a difendere democristiana in funzione del fatto che la RAI e la Fininvest con si contendono la stessa audience e qui devo verde con Bender la stessa pubblicità