Seminario sul disegno di legge recante "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario"

Buongiorno a tutti grazie veramente per perché presente perché ci sta seguendo
Oggi abbiamo veramente un incontro molto ma molto importante è un seminario che parla un di un tema molto delicato all'ordine del giorno
Che può significare molto anche per tutta una assetto istituzionale
Proprio del degli impianti istituzionali italiano e che necessita pertanto anche un confronto un dibattito che laico
Infine il PPI in cui io ero ministro gli affari regionali serrato avvisato subito su questo tema molto posizione di natura forse anche
Ideologica
Ognuno di noi può amare sei l'impianto regionale amare o meno avere delle idee su un impianto centrale
E poi magari orientamenti politici possono inquinare un dibattito che invece deve essere svolto soprattutto all'esterno per certi versi delle aule
In modo da creare anche lo stesso pensiero una costruzione su questo tema
Io ritengo infatti che i tempi in cui ero ministro agli Affari regionali ne stiamo parlando nella due mila e diciotto due mila diciannove questo anno
Si era cominciato da come c'era una si cominciò insomma discutere di questa tematica
E ho sempre lamentato e il tempo che e l'impianto e l'attuazione del centosedici si deve saper si facesse soltanto sotto un profilo politico
I temi e le discussioni in merito all'autonomia a livello anche cattedratico dottrinali si erano anche rivolti ma magari non prettamente sul terzo comma dell'articolo centosedici un terzo comma
Scritto in un certo tipo dice Costanzo Ciano tipo di contesto anche politico ma è un terzo comma molto scarno
Molto di principio su una tematica in realtà estremamente complessa sono da diciamo tra due mila diciotto
Molto è cambiato
Si è crea si è cercato anche si è creato e devo ringraziare molto il mondo accademico
Per avere contribuito a un confronto che ripeto deve essere deve essere laico
E non con approcci proprio di parte
E il
Ritengo che questo forma regionalismo differenziato sia una grande opportunità
Nel momento in cui viene attuata o ovviamente con equilibrio e consenso pragmatico
Perché la norma l'intenzione insomma le il intenzione anche del regionalismo differenziati i sostenitori regionalismo differenziato lo fanno non per una questione e di impianto
E di impostazione ma viene fatto proprio per cercare di dare una soluzione pragmatica a delle problematiche anche complesse
Ovvero l'attuazione c'è un'amministrazione vicine
A al cittadino in modo che il cittadino suddito interni più politichese in modo che il cittadino possa abbagliare l'operato dell'amministrazione
Questo forse è un po'un filo conduttore di chi sostiene il il regionalismo differenziate e quindi dobbiamo sempre avere un approccio
Di natura pragmatica come appare in natura pragmatica vivesse nel momento in cui analizziamo il procedimento per l'attuazione
L'Italia a un sistema
Molto articolato
E un sistema interno molto articolato che se uno volesse può creare quando vuole un impedimento
Occorre avere una decisione finale un obiettivo finale e di perseguirlo cercando di
Di farlo nel modo più rispettosa conti veste istituzionale
E molto di
Che dire sembra dunque tenere aperto un grandissimo un grandissimo confronto
E quindi ringrazio veramente e io ringrazio vorrei citare paramenti e tutti
I relatori gli oggetti ci sono impegnati che sono qui che si impegnano in questa giornata proprio a parlare di un tema ripeto di grandissima importanza e che sta anche di Eating delle volte anche la politica ma a maggior ragione dobbiamo cercare di portare questo tipo dibattito ripeto nel modo più laico possibile quindi veramente io ringrazio professor Morelli
Anche per aversi cento capitoli organizzazione di che non è facile qui si capisce quanto l'Italia sia contesa fai un contingente sull'organizzano seminari nettamente al complicato ringrazio da professoressa posto di il professor Belletti la preziosa Mastromarino la professoressa Sciortino
E il professor tarli Barbieri nonché il professore Stelio mangia mille io ringrazio proprio in particolare posso già mangia mini perché questo questo convegno è nato proprio anche da un dialogo
Che che abbiam fatto insieme ricordando i confronti che avevamo fatto sua in poco andrò ministro di fare ragionare io chiedo scusa per non potere
Restare qui con voi fino agli atti al termine del convegno perché è stata convocata alcun Changes tizia
E ne faccio orgogliosamente anche
Parte ma spero che voglio dire tutti i documenti gli atti del convegno
Possono essere poi anche mi possono essere anche trasmesso in modo che si siano anche d'aiuto visto che
In in prima commissione al Senato io provo seguirò proprio il tema dell'autonomia in sostituzione permanente Della membro della della della commissione
Titolare in modo da poter
Seguirà un tema che mi è veramente molto caro su quale veramente Costanzo lacrime
Sangue e fumando da ministro grazie veramente e buon lavoro a tutti
Sì buongiorno buongiorno a tutti prendo la parola nella qualità di direttore della rivista diritti regionali ringraziando innanzitutto la senatrice Erika Stefani per aver consentito lo svolgimento dell'incontro di oggi il professore Stelio mangia Meli per avere promosso l'iniziativa e dato un contributo prezioso la sua organizzazione peraltro il professore mandamento concluderà i nostri i nostri lavori
Ringrazio voi le colleghe e i colleghi che hanno accettato di dare loro prezioso contributo all'incontro di oggi partecipando come relatori
Quindi la professoressa Adriana Apostoli dell'Università di Brescia il professore Michele Belletti dell'Università di Bologna la professoressa Mastromarino dell'Università di Torino
La professoressa Sciortino dell'Università di Palermo e il professore Giovanni tardi Barbieri dell'Università di Firenze io non voglio rubare tempo alle loro relazioni e al dibattito che spero seguirà quindi mi limiterò soltanto a esporre qualche rapida riflessione introduttiva intanto come ben diceva la senatrice Stefani intento di questo seminario è quello di offrire in linea con lo spirito aperto e pluralista bella rivista diritti regionali
Una riflessione altrettanto aperte pura plurale sul tema dell'autonomia differenziata proprio a partire dal disegno di legge seicentoquindici di attuazione dell'articolo centosedici terzo comma della costituzione presentato il ventitré marzo del due mila e ventitré dal ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli tra l'altro la rivista sta avviando contestualmente all'organizzazione di questo compagnie anche un forum
Sul tema al quale stiamo invitando specialisti della
Materia allo scopo di offrire di raccogliere di offrire quante più opinioni qualificate
Anche sulle non soltanto sui tanti aspetti tecnici ma anche sulle possibili ricadute ordinamentali
Della riforma perché in questo caso più che mai si conferma un aspetto peculiare del ruolo del giurista dello studioso di fronte ai temi del diritto regionale
In un bella recente libro di Sergio Bartoletti e Paolo Giangaspero sì di proprio sul diritto regionale si dice che il un po'per la Storia del Diritto regionale un po'per i ritardi che l'attuazione del disegno regionalista avuto a fronte dei temi del diritto regionale
Il giurista deve proprio adottare ma un approccio dogmatico ma un approccio fa fattivo proprio quell'approccio pragmatico al quale faceva riferimento prima la senatrice Stefani quindi gli studiosi del diritto regionale devono anche fare previsioni devono anche immaginare soluzioni normative insomma occuparsi oltre che del diritto positivo vigente anche di un diritto possibile di un diritto potenziale il che pone tutta una serie di difficoltà unte diverse ulteriori rispetto a quelle che normalmente si affrontano nell'ambito dell'attività di ricostruzione di interpretazione del diritto
Ora di cosa stiamo parlando esattamente in Breve nel nostro ordinamento il sistema regionale si regge su un principio dualista che distingue regioni a statuto ordinario a regioni a statuto speciale l'articolo centosedici terzo comma della Costituzione
Prevede consente una differenziazione di questo sistema attraverso l'attribuzione
Di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia concernenti tutte le materie di potestà concorrente alcune materie di potestà legislativa esclusiva dello Stato con un procedimento di ad iniziativa delle delle regioni interessate
Che prevede la consultazione degli Enti locali che approva anche degrado provare ad un'intensa e che si conclude con l'adozione di una legge approvata a maggioranza assoluta del delle Camere una legge rinforzata
Ora prendendo spunto proprio dai quesiti del nostro forum richiamo alcune questioni fondamentali
Che sono state affrontate sin dall'inizio dalla dottrina riguardo al processo di attuazione del regionalismo differenziato
Beh intanto porremo una prima domanda che non vuole essere assolutamente provocatoria ma la domanda è se il modello di di autonomia differenziata sia un modello che può funzionare l'articolo centosedici verso com'è stato
Non non non non apparteneva al testo originario della Costituzione è stato introdotto dalla legge costituzionale tra del due mila uno quindi oltre ad un
Ad un problema di come coerenza compatibilità con i principi costituzionali c'è un problema di funzionalità è un modello che correggere un modello che può essere realizzato
La seconda questione attiene direttamente al disegno di legge di cui oggi ci occupiamo perché l'articolo centosedici terzo comma nomina
Non fa riferimento a una legge ordinaria Terna previsione delle procedure delle forme e delle modalità di attuazione del regionalismo differenziato
E il disegno di legge seicentoquindici nella relazione di accompagnamento si dice che
Ed è vero che questa soluzione del della legge attuativa già
Verso la quale già si erano mossi i governi precedenti è funzionale e sarebbe funzionale a raggiungere due obiettivi primari su un più ordinato e coordinato processo di attuazione un più ampio coinvolgimento delle Camere
Fra la domanda che pongo è condivisibile tale assunto una legge ordinaria inoltre idonea vincolare gli attori istituzionali coinvolti nel procedimento
Previsto per il riconoscimento alle regioni di di queste ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia nonché condizionare la validità di quella legge approvata a maggioranza assoluta di cui parla lo stesso articolo centosedici terzo comma
Pongo
Una questione connessa non sarebbe opportuno prevedere anche una minima revisione costituzionale del terzo comma dell'articolo centosedici che dia copertura alla legge alla legge ordinaria che preveda semplicemente che le forme le procedure di attuazione del regionalismo differenziato sono scritte in una legge ordinaria il che
Forse insomma chiuderebbe tutte le questioni relative all'efficacia più o meno vincolante di questa legge altra questione il coinvolgimento del Parlamento
Nel disegno di legge si prevede che le Camere siano coinvolte nella fase preliminare di elaborazione gli schemi d'intesa attraverso il coinvolgimento di commissioni
Di competenti organi parlamentari che si possono esprimersi con atti di indirizzo entro sessanta giorni è una soluzione
Anche questa che è stata molto discussa che sicuramente coinvolge anche le Camere mai sufficiente
Altra questione di fondamentale importanza che impatto avrà qui davvero
Entriamo in un campo nel quale di studiosi tristi non non facilmente si possono muovere ma che impatto avrà sulla giurisprudenza costituzionale relativa riparto di competenze tra Stato e regioni questa questa riforme sta attuazione dell'autonomia differenziata sarà ancora possibile per il legislatore statale attrarre
Le funzioni legislative te nelle materie differenziate con i vari strumenti che la giurisprudenza dalla Corte costituzionale elaborato chiamato in sussidiarietà criterio di prevalenza e via dicendo
A questa questione se ne lega poi un'altra perché giustamente è stato fatto notare che forse sono più le funzioni amministrative ad essere coinvolte dalla differenziazione ecco
Quant'è compatibile quante diciamo come si integra con il principio di sussidiarietà previsto dall'articolo centodiciotto della Costituzione l'attuazione dell'autonomia differenziata non c'è il rischio
Di sostituire al centralismo statale un centralismo regionale
Deleterio sotto diversi aspetti per gli enti locali ovviamente io pongo delle questioni ecco coi saranno i nostri le nostre relatrice nostri probatoria appunto esprime
Dissi
E ancora ci sono alcune materie lo ricordavo anche prima di potestà legislativa esclusiva dello Stato che possono costituire oggetto di differenziazione
Come si affrontano i problemi di garanzia delle dell'istanza delle istanze unitarie sono sottesa a queste materie una di queste è la tutela dell'ambiente che peraltro di recente è stata interessata da un importante revisione costituzionale quello introdotto dalla legge costituzionale uno del due mila e ventidue ecco quella legge che ha introdotto la tutela dell'ambiente
Tra i principi fondamentali della Costituzione oltre a modificare anche l'articolo quarantuno ponendo la tutela dell'ambiente come limite all'iniziativa
Economica privata incide impatta in qualche modo può impattare in qualche modo può porre dei vincoli dei limiti ulteriori alla differenziazione regionale in materia ambientale
E ancora il tema formidabile qui denuncia soltanto dei letto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio
Nazionale il disegno di legge lo qualifica come un la la la definizione dei letto come una condizione imprescindibile fondamentale
Prevede tuttavia che la determinazione debba avvenire con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri compatibile questa soluzione con l'articolo centodiciassette lettera m della Costituzione
Ancora altra questione è quella dei e limiti previsti dall'articolo centodiciannove della Costituzione perché la l'articolo centosedici terzo comma prevede che il processo di attuazione dell'autonomia differenziata
Sia rispettoso dei principi in materia di autonomia finanziari previsti dal dal centodiciannove
Ma più in generale ci sono vincoli diciamo che che e incidenza possono avere sull'autonomia differenziata
I vincoli determinati dalle nuove previsioni introdotte dalla governance economica dell'Unione europea in particolare dallo strumento costruito dal piano strutturale nazionale
Di bilancio come come si conciliano le cose infine un ultima questione leghista particolarmente a cuore
Venendo dalla dalla Sicilia come si concilia l'autonomia differenziata con l'autonomia con l'autonomia speciale perché una delle delle varie disposizioni interessanti di questo disegno di legge
Nella nelle disposizioni transitorie e finali prevede che si attui in riferimento all'autonomia differenziata si applica l'articolo dieci della legge costituzionale del due mila e uno la clausola di maggior favore
Che consentiva e consente sì ma l'adeguamento dei rispettivi statuti l'applicazione delle regioni a statuto speciale stelle previsioni del titolo quinto che prevedono forme di autonomia non esiste proprio cioè qualche interferenza ok
E ecco e allora tramite l'articolo dieci dalla lettura del testo del disegno di legge così sembrerebbe tramite la clausola di maggior favore sembrerebbe che anche le regioni a statuto speciale
E possano accedere agli agli strumenti dell'autonomia differenziata almeno fino alla modifica degli statuti testi non molto condivisa in dottrina
Che però dal punto di vista pratico risolve qualche problema ma forse ne pone altri come si conciliano le competenze oggetto di differenziazione con quelle invece previste dagli dagli statuti speciali ecco io mi fermo qui nella consapevolezza che ci sono tante altre questioni tecniche da affrontare sono sicuro però che sui principali
Nodi dell'autonomia differenziata elementi preziosi ci verranno forniti dall'incontro di oggi
Io però mi taccio passo subito la parola la prima relatrice la professoressa Adriana Apostoli ordinario di diritto costituzionale all'università osserva tra va avanti
Proprio grazie
Fuori oppure questo episodio
Continua forse
Campo
Ringrazio Dionisi alzato espongo perché il furgone sostegno mangia meglio è per avermi invitata
Cercherò di fornire anch'io se è possibile qualche elemento diciamo così di approfondimento rispetto alle tante sollecitazioni che Alessandra in apertura apposto
Allora partirò dicendo che fuori discussione a mio avviso che la mancanza di una legge organica a completamento delle scuse carne quasi assente procedurali studiato allora storici
Finisca per pesare inesorabilmente Derek sull'avanzamento del processo di concretizzazione del regionalismo differenziato
Penso che sia abbastanza noto che gli aspetti formali e procedurali sonoro non sono certo meno problematici o divisivi tre profili un materiali che concernono le funzioni concretamente
Suscettibili di trasferimento con relative risorse finanziarie
Fermo restando che sono convinta qui come dire mia Couto a quanto appena detto Alessandro sono convinta che nella regolazione dei processi venti che sono presupposti dall'articolo centosedici terzo comma
La natura degli interessi in gioco coi l'equilibrio di questi interessi impongono meriterebbe una qualche integrazione del testo costituzionale
Integrazione che dovrebbe coinvolgere peraltro in misura diversa tre tipologie di fonti immediatamente soggetta alla costituzione la legge ordinaria statale i regolamenti parlamentari e la legge regionale allora detto questo ci sono poi due aspetti secondo me tra equamente molti che potrebbero formare oggetto di qualche riflessione del disegno di legge cosiddetto Calderoli che hanno immediatamente attirato la mia attenzione e su quali appunto vorrei spendere qualche parola due diversi aspetti
Uno riguarda il tempo la dimensione temporale e l'altro lo spazio allora con riferimento al tempo intendo in particolari riferirmi al contingentamento dei tempi
Non solo un contingentamento che riguarda Parlamento ma di tutte le istituzioni coinvolte nel complesso procedimento quindi faccio riferimento all'articolo due del disegno di legge
Un contingentamento che a me pare tuttavia che presenti qualche falla
Rispetto allo spazio invece penso in particolare all'articolo nove del disegno di legge
Che è dedicato all'impegno agli interventi perequativi il disegno di legge parla di anche secondo appunto l'interpretazione letterale del disegno di legge che forse a mio avviso sottintende in realtà soprattutto nelle regioni che in qualche modo non accedono diciamo così a quello che è la procedura del
Del regionalismo differenziato
Vado cerca di andare con ordine lo strano contro il contingentamento dei tempi che prevede il disegno di legge Calderoli allora dalla le tu ora mi pare che emerga abbastanza chiaramente che i tempi del procedimento sono cadenzati da termini di natura perentoria
Nei confronti di quegli organi inclusi quelli parlamentari
Che intervengono a monte diciamo e la povera rognosa
Ma pur sempre nel momento in cui la richiesta di maggiore autonomia esce dai confini regionali resta inteso questo il disegno di legge lo precisa in più occasioni che nell'ambito della loro autonomia statutaria
Le regioni disciplinino come meglio ritengono le procedure volte ad intavolare la trattativa con lo Stato
Allora brevissimamente il primo termine che incontriamo a quello di trenta giorni che decorre dal momento in cui il Presidente del Consiglio ha ricevuto l'atto d'iniziativa
Questi trenta giorni occorrono per ricevere il parere dei singoli ministeri competenti per materia e immancabilmente quello del ministero dell'Economia
Particolarmente ovviamente rilevante importante per saggiare la sostenibilità finanziaria dell'iniziativa
Regionale se questi pareri non vengono espressi nel termine indicato ivi concluso quello del Mac il Presidente del Consiglio è obbligato dalla legge ad attivare comunque il negoziato
Il secondo termine sempre di trenta giorni riguarda diciamo così il parere che deve essere espresso dalla Conferenza Stato Regioni e sullo schema di intesa preliminare
Anche qui Espresso o non Espresso
Il questo schema di intesa va inviato poi alle Camere che devono esprimersi con atti d'indirizzo probabilmente Risoluzioni nel termine di ulteriori sessanta giorni se questo termine decorre infruttuosamente il Presidente del Consiglio dispone lo schema di intesa definitivo a margine dice la legge di un'eventuale oneri necessari ulteriore diciamo negoziato con la Regione
La palla questo punto passa alla Regione ex che chiamata ad approvare lo schema definitivo ancora una volta secondo le modalità e le procedure che sono stabilite dalla propria nella propria autonomia statutaria e dall'approvazione decorano altri trenta giorni entro i quali il Consiglio dei ministri approva l'intesa definitiva di conseguenza il disegno di legge di ratifica da presentare alle Camere per la deliberazione a maggioranza assoluta
Ora
In questa davvero velocissimo ricordo di procedurale che all'articolo
Due per disegno di legge a dire almeno a me pare che ci siamo strano melange fra una procedimentalizzazione spinta tempi serrati e quelli che io individuati come vuoti cronologici
Cioè un procedimento di attuazione procedimento costituzionale caratterizzato a mio avviso da un altissimo
Tasso di politicità viene amministrativizzate o prevedendo termini conclusione delle singole fasi del procedimento
Questo tentativo è chiaro si sposa benissimo con l'enunciazione della che è contenuta nel primo articolo del disegno di legge quando si dice che in base che compito insomma della legge di attuazione dell'articolo centosedici sarebbe quello di favorire testualmente la semplificazione delle procedure e l'accelerazione procedimentale e la sburocratizzazione
Eppure pare evidente a mio avviso che e in qualche modo il sostrato altamente politico riemerga in maniera anche abbastanza forte in quegli spazi di vuoto nei quali o non sono previsti termini o non sono previsti meccanismo di superamento del silenzio
Primo vuoto a cui faccio riferimento e riguarda la durata dei negoziati ricevuto l'atto di iniziative passate trenta giorni presente del consiglio suo ministro delegato sono obbligati a iniziare comunque la trattativa
Questa trattativa che tempia quanto dura come condotte chi vi partecipa
Non sono credo domande come dire ininfluenti anche perché identificare i soggetti del negoziato non è neutro rispetto al fattore tempo
Un conto è avere tavoli dove siedono un numero limitato di persone altro conto immaginario vice pretori di delegati da una parte e dall'altra
Forse sarebbe allora il caso che il legislatore desse qualche indicazione ulteriore sia rispetto alla composizione del tavolo negoziale
E qui forse il modello che si potrebbe utilizzare quello delle commissioni paritetiche per l'attuazione degli statuti speciali che sono riprese dall'articolo cinque del disegno di legge Calderoli ma sola d'intesa già siglata
Sia che se il legislatore vuole in qualche modo davvero essere coerente con se stesso si identifichi un lasso di tempo potrebbe anche ipotizzarsi
Che la legge rinvia l'adozione di un apposito DPCM che fissi in linea di massima un periodo per la negoziazione eventualmente anche prorogabile
Che però sussista la necessità di una qualche ulteriore predeterminazione sembrerebbe in coerente con l'impianto della legge e servirebbe a mio avviso anche a conferire
Uso un termine serietà al tentativo istituzionale portato avanti dalle regioni
L'altro vuoto che secondo me va segnalato concerne l'ultimo termine quello del trenta giorni che attiene alla deliberazione da parte del Consiglio dei ministri dell'intesa definitiva e del disegno di legge di ratifica
è evidente che questo è un termine essenzialmente ordinatorio
E il silenzio del governo resta insuperabile perché ovvia chiaro l'approvazione di un disegno di legge costituisce un atto politico per eccellenza e come tale lo vedrei insindacabile ovviamente per il giudice amministrativo ma aggiungere anche da parte delle della corte costituzionale qualora non venga adottato certo che arrivati a quel punto insabbiamento da parte del Consiglio dei ministri sarebbe atto ovviamente quanto meno contrario alla realtà reca alla lealtà reciproca fra Stato in Regione richiedente
Ma ciò sarebbe censurabile e ipotizzabile a ritenere esistente in capo al Governo un obbligo di ratificare l'intesa di esercitare l'iniziativa legislativa
Io mi sentirei di rispondere no a queste domande
Un problema ulteriore
Collegato e forse anche più delicato riguarda la domanda se in mancanza di iniziativa legislativa il disegno di legge di ratifica sia presentabile da altri soggetti penso a un singolo parlamentare o al Consiglio regionale chi interessato
Da questo punto di vista
Credo che il disegno di legge astutamente giri questo problema nel senso che il progetto legislativo di ratifica va approvato insieme in qualche modo contestualmente allo schema definitivo dell'intesa
Quindi se non c'è intesa definita definitiva non può nemmeno esserci un disegno di legge di ratifica dunque nessuno probabilmente al di fuori del governo è in grado di presentare tale proposta
E qui c'è un problema sono un po'di di realtà in mi spedì in questo senso se se pensiamo alla storia dei governi italiani alla durata che il Governo italiano
Non va naturalmente affatto escluso che ci si possano essere cambia dice Butti voi in corsa che possono Ray
è impossibile è il coronamento della procedura con la presentazione del disegno di legge
Se consideriamo i termini espressamente indicati dalla legge in assenza di termini del negoziato e della fase regionale per l'approvazione dello schema di intesa siamo a cinque mesi
Consideriamo che la durata dei media dei governi calcolata da ultimo sul governo Draghi è di circa un anno e due mesi possiamo quindi abbastanza facilmente capire come il tema sia tutt'altro che teorico è da sottolineare e qui mi ricollego a un'altra sollecitazione che Alessandra ha fatto nella sua introduzione che anche alle Camere si impongono tempi serrati per l'adozione non già di pareri
Per i quali abbiamo dei precedenti la legge quattrocentottantotto basta pensare allo schema
Riguardo al al tempo sulle ali schema sparire agli schemi del decreto legislativo ma atti di indirizzo ora qui mi sembra che la scelta sia quanto meno un po'curiosa perché l'atto di indirizzo si inserisce in un quadro del rapporto fiduciario che interporre tra Governo e Parlamento e del quale sembra incontrovertibile dominus sia il secondo e non il primo
Che dunque le camere siano obbligati ad indirizzare il Governo entro un termine prestabilito appare a mio avviso un po'improprio
Anche perché le Camere restano sovrane non perdono affatto il potere di esprimere indirizzi anche le materie anche rispetto le materie di cui si discute soprattutto in assenza di obblighi costituzionali afferenti al tema
Io penso ad altri casi come documenti legati al ciclo di Bilancio il documento economico finanziario una nota di aggiornamento al Def o rispetto anche la disciplina della partecipazione dell'Italia alle missioni all'estero
In cui pur in presenza di rilevantissimi obblighi di natura di caratura costituzionale non è mai imposto inferni addirittura come in questo caso perentorio alle Camere
Ora è chiaro che è difficile dal punto di vista teorico stabilire se sessanta giorni in siamo tanti o pochi per le espressioni di questi atti di indirizzo molto dipenderà naturalmente dalla complessità dei temi e quindi anche dalle in materia e che sono implicate nell'intesa nelle funzioni di cui è richiesto il passaggio
Molto però a mio avviso dipenderà anche dall'attuazione che sceglieranno di dare i regolamenti parlamentari
Forse la soluzione migliore potrebbe essere quella di creare un istruttoria comune magari fidata la Commissione bicamerale per gli Affari regionali
Al fine di arrivare ad atti di Indirizzo convergenti perché rimane comunque il rischio che le due Camere si esprimano in termini non del tutto congruenti
Resta il fatto ulteriore elemento diciamo così in qualche modo di criticità per tornare sempre un po'i rischi d'insabbiamento anche a voler considerare la fase preventiva alla stipula dell'intesa come essenzialmente diciamo
Amministrativa le Camere si riprenderanno la gestione del tempo nell'esame del disegno di legge per significa in linea teorica e stando a quanto si il quanto si legge nella relazione di accompagnamento al disegno di legge tempi rapidi di approvazione parlamentare della legge dovrebbero essere favoriti dal fatto che le Camere sono già state coinvolte nel procedimento in divenire
Ora anche qui fermo restando che il procedimento di approvazione della legge di differenziazione per come prospettato nel disegno di legge in commento
Sottovaluta mio avviso la necessità che il processo di differenziazione sia guidato saldamente dal Parlamento
Quale sede del naturale del contemperamento degli interessi
Credo anche che il voler stringere i tempi sul versante governativo rischia di restare un'assoluta velleità di fronte alle Camere se non venissero adottate norme regolamentari su questo specifico aspetto
Taccio d'altro in relazione alla complessità nel rapporto quelle camere come presente tutta la il problema relativo alla discussa emendabilità del disegno di legge così presentato
Mi sposto se ho ancora qualche minuto
Sulla seconda parte del mio intervento c'è la quella che passa dal tempo Allo spazio e lo spazio che gli interessa osservare quello nazionale qui riparto da una diciamo così di una riflessione che avevo già fatto in uno scritto che ha dedicato la negoziazione dell'autonomia differenziata nel due mila diciannove quindi qualche anno fa
Nel quale avevo sostenuto che è un regionalismo realmente solidaristico l'unico che mi pare peraltro coerente con l'impostazione della carta costituzionale fin dalle suoi principi fondamentali
Dovrebbe presupporre una visione globale del Paese in base alla quale riconoscimento di una specialità territoriale non sia un fattore di arricchimento implementazione del benessere di un solo ambito locali
Magari a discapito degli altri ma un reale contributo allo sviluppo economico e sociale
No meramente contabile statistico dell'intera comunità nazionale
Tale approccio sostenevo ma mi pare di poterlo sostenere non dirà il principio dice non mina il principio di sussidiarietà al contrario proprio in ossequio a questo principio
Credo si debba osservare che livello alla stregua del quale misurare l'opportunità e la bontà di determinate scelte di politica costituzionale proprio quello unitario
Ora l'idea che muoveva quella riflessione che muove anche la mia riflessioni di oggi a che la solidarietà non possa essere una mira contropartita dell'autonomia e soprattutto dell'autonomia differenziata
Ciò mi pare evidente nella circostanza che lo sappiamo tutti l'articolo centosedici autorizza percorso di differenziazione solo nel rispetto dei principi di cui all'articolo centodiciannove
Segnalo peraltro
Che oggi con la riforma costituzionale che ha portato le isole in Costituzione c'è l'articolo centodiciannove il nuovo comma sesto richiede la rimozione degli svantaggi derivanti dall'insularità
Quindi va anche considerato che anche di questo deve farsi carico la Repubblica nel programmare la distribuzione di risorse fra regioni ad autonomia differenziata e regioni svantaggiate che non seguono il percorso dell'articolo centosedici terzo comma
Il disegno di legge che qui commentiamo oggi contiene un profilo con un articolo il numero nove anni espressamente dedicato alle misure perequative di promozione dello sviluppo economico della coesione della solidarietà sociale
Prima di questo lotto annuncia solennemente
L'invarianza finanziaria delle intese rispetto alle regioni che non ne siano parte ciò per credo per rassicurare sul fatto che l'autonomia differenziata non costituiranno la successione dei ricchi e non distoglie era risorse tagliate alle altre regioni
L'articolo nove direi quasi excusatio non petita va dunque oltre questi tui esce infatti corrispettivo dato alle Regioni non interessate dei percorsi di autonomia finanziaria e differenziata a fronte delle richieste provenienti da altre regioni
Quindi non solo le regioni non interessate dall'autonomia di differenziata non devono subire tagli ma viene loro promesso anche qualcosa di più
E ovviamente una scelta dire comprensibile sia in termini di dialettica politica
Che gli impegni programmatici costituzionali resta però una promessa e come tale da verificare in futuro
La norma del disegno di legge impegna lo Stato semplificare l'attuazione degli interventi perequativi accorpando i fondi che le e rendendo più snelle le procedure di accesso a questi e di ripartizione delle risorse
Si impegna poi il Governo ad informare la Conferenza unificata sui provvedimenti adottati per realizzare queste azioni
A me pare che si tratti siamo abbastanza evidente di una disposizione assai lettiera
E appunto programma città programmatica tant'è che la relazione tecnico-amministrativa si premura di segnalare che anche questo articolo che anche da questo articolo non possono derivare nuovi e noi neri per la finanza pubblica
Peraltro la concretezza l'effettività l'effettiva utilità della norma è rinviata lo ammette di fatto il punto uno lettera C dell'articolo nove del disegno di legge alle disponibilità di bilancio attualmente reperite
La norma peraltro fa poi salvo il funzionamento del Fondo per lo sviluppo e l'occlusione previsto dalla dal decreto legislativo numero ottantotto del due mila undici
Anche qui a me pare interessante al tempo stesso un po'curioso
Osservare che il funzionamento concreto di questo fondo si articola attorno alla conclusione di contratti di sviluppo siglato tra il ministero dell'economia e le regioni insieme alle altre amministrazioni interessate al fine di finanziare gli interventi perequativi
Anche sul versante del cuore della coesione c'è dell'articolo centodiciannove sia una negoziazione continua tra lo stato e le regioni interessate
Ora la mia impressione forte insomma so che mi restituisce in questo ambito anche lo schema del del disegno di legge che qui che che in qualche modo conferma questa impressione
E che si sia di fatto arrivare chi a concepire due regionalismo i diversi malgrado
Delle osservazioni direi le buone intenzioni contenute nella relazione di accompagnamento un regionalismo del nord del centro nord quello dell'autonomia è un regionalismo del Sud o quello della perequazione
Osservo peraltro e mi avvio poi alla conclusione che nella disciplina dei contratti di sviluppo cioè nel regionalismo della perequazione sono espressamente richiamati poteri si istituiti e sostitutivi di cui all'articolo centoventi
In caso di inerzia o inadempimento degli interventi
Oggi pizzardone i casi
Quasi a sottolineare a mio avviso una certa diffidenza diciamo così di questi di questi strumenti nel caso del regionalismo differenziato e l'articolo dieci ultimo comma del disegno di legge a fare salvi questi poteri
è chiaro si tratta di una previsione superflua posto che potete sostenere sostitutivo è scritto in costituzione
Ma oltre a non essere tipizzati questi casi non sono nemmeno richiamati laddove si fa riferimento al monitoraggio cioè all'articolo sette
Anche al fine di verificare il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni
Detto questo io credo che si stia si stia in qualche modo scoperchiando un vaso di Pandora nel senso che
Ci rendiamo conto che in realtà forse non basta attuare proceduralmente centosedici terzo comma
Ma credo sia necessario ripensare l'intero sistema delle autonomie regionali e locali della gestione delle risorse
E del resto proprio poche settimane fa poco tempo fa la Corte costituzionale ha lanciato un pressante monito con la sentenza numero settantuno nel due mila ventitré
Affinché legislatore metta mano la disciplina dei fondi perequativi in questo in questo caso si faceva riferimento al fondo di solidarietà comunale
Per ripristinare da un lato la funzione di sostegno senza vincoli del fondo previsto dall'articolo centodiciannove terzo comma
E rilanciare dall'altra la vera funzione perequativa aiuti investimento prevista dal centodiciannove quinto comma
Ringrazio grazie
Grazie alla professoressa posto lì la cui bellissima relazione ci mostra come oltre alle tante difficoltà tecniche
E anche sullo sfondo politiche di attuazione
Di attuazione della riforma credo dimostri come sia riforme strutturali sia la loro attuazione richiedano necessariamente una di fatto una condivisione non soltanto per diciamo ragioni di valore ma perché poi Processo inevitabilmente si sviluppa in un lasso temporale
Ampio che mette seriamente a rischio il suo esito quindi diciamo il quadro estremamente complesso io passo la parola adesso altro che seguendo l'ordine bella della locandina
CRO alfabetico il professore Michele Belletti dell'Università di Bologna grazie
Forse
Grazie presidente grazie veramente sono onorato di essere a questo importante se è stato invitato a questo importante convegno ringrazio gli organizzatori presidente ringrazio il professor mangia mediche è stato tra tra i promotori dunque io sono tra quelli un po'più ottimisti sull'attuazione del regionalismo differenziato sull'attuazione di un regionalismo differenziato che Possa
Di garantire anche gli strumenti perequativi un intervento perequativo e che anzi possa essere diciamo come volano per un a implementazione diritti di queste dinamiche
Sono dunque ottimista ma grande studioso un ex rettore dell'Università di Bologna Dionigi diceva che l'ottimista è semplicemente un male informato probabilmente a o questa colpa però vorrei ecco impostare la mia relazione
La mia relazione da questo punto di vista se ponendo in luce anche gli elementi problematici partendo forse da quello più problematico la definizione del letto sono onorato tra l'altro di essere stato coinvolto nella Commissione di definizione letto
Ma è un lavoro molto Complesso
La base giuridica deriva oltre che previsto anche la necessaria definizione del dal ddl seicentoquindici ma ancor prima dalla legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno
Due mila ventitré anni la quale dispone che ai fini dell'attuazione del terzo comma del centosedici e del pieno superamento dei divari territoriali nel godimento delle prestazioni quindi un ampio obiettivo devono essere determinati letto
Quale soglia di spesa costituzionalmente necessaria che costituisce il nucleo invalicabile per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale
Per assicurare inoltre un uso
G mento leale e trasparente dei rapporti finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali per favorire un'equa ed efficiente allocazione delle risorse collegate al PNR nonché
Per il pieno superamento dei divari territoriali nel godimento di prestazioni inerenti ai diritti civili e sociali quindi obiettivi
Di grande rilievo ma obiettivi che diciamo si devono raggiungere a prescindere dall'attuazione del regime del regionalismo differenziato e la definizione dell'ERP è necessaria a prescindere dalla differenziazione
Massimo Luciani diceva che quella lettera m al secondo comma dell'articolo centodiciassette la Costituzione era posta era una rete di salvataggio posta per nel momento in cui il legislatore di riforma costituzionale andava a decentrare
Proprio per la valenza generale del c'è quindi questa eventuale commissione dovrà adesso non non non saremo pagati non saremmo retribuiti ma dovrà rimanere in carica a lungo a mio avviso nel senso che l'obiettivo è definirli in via generale
E ci sarà un motivo perché ancora non sono stati definiti il per
Mi lascia perplesso invece che l'attribuzione che la definizione del pare avvenga subordinata all'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia
Subordinatamente soltanto alla determinazione del letto questo rischia per l'ennesima volta di rinviare sine die l'attuazione del centosedici terzo comma
Evidenziando siccome un'attività complessa che richiede tempo se non addirittura per certi aspetti impossibile la determinazione del tra l'altro come da sempre precisato dalla Corte costituzionale risponde ad un'opzione politica
Sindacabile ovviamente dalla Corte costituzionale sembra una contraddizione in termini politica ma sindacabile
Ovviamente soltanto fino alla misura della garanzia del contenuto essenziale del diritto e questo ce lo dice la Corte nella prima sentenza sulla riforma del Titolo quinto la due otto due del due mila e due che il sindacato della corte
E molto complesse e me ne rendo conto ma la corte ha gli strumenti per farlo
Ferma restando la politicità della competenza sindacatoria Conte della corte arriva fino alla garanzia del contenuto essenziale del diritto individuato dal giudice delle leggi secondo parametri di ragionevolezza e proporzionalità lo stesso meccanismo che vale per
La garanzia dei diritti sociali la garanzia di quel diritto come lo vuole garantire legislatore ma la corte interviene
Laddove ci sono dei profili di irragionevolezza o di nel mancato rispetto della proporzionalità
Sappiamo che cosa come definito la corte nel tempo l'attribuzione della con di questa competenza trasversale che si terrà che si riferisce agli standard strutturali
E qualitativi di prestazioni che concernono soddisfacimento di diritti civili
Attribuisce al legislatore statale un fondamentale strumento per garantire il mantenimento di un'adeguata uniformità di trattamento sul piano dei diritti di tutti i soggetti pure in un sistema caratterizzato da un ampio livello di autonomia regionale e locale decisamente ha cresciuto
Ma il dato che mi sorprende un po'
Cioè non c'è dubbio ecco
Volevo concluderlo su questo aspetto che la definizione del letto per quanto difficile
Potrebbe contribuire a stemperare i malumori soprattutto da parte dei critici del regionalismo differenziato sotto ho tutto da parte di quelle regioni che non vogliono il regionalismo differenziato che non vogliono che altre Regioni fruiscono rischiano
Del regionalismo differenziato
Normalmente però a quella competenza la lettera M
Del centodiciassette
A quella competenza sia l'avvocatura dello Stato che la Corte costituzionale hanno fatto ricorso per via centrale talune competenze in capo allo Stato basti ricordare i casi della socia al cardo basti riscontro ricordare il procedimento amministrativo definito come livello essenziale di competenza non certo per riconoscere nuovi ambiti di competenza regionale quindi quella è stata una delle materie
Che è stata sempre utilizzata per la ricentralizzazione anzi questa ricentralizzazione
Che produce inevitabilmente tendenze espansive di questa competenza trasversale mi sembra abbia negli anni ha risposto ad una sorta di diffidenza
Nei confronti delle regioni a disciplinare materie incidenti sui diritti civili e sociali
Ecco non vorrei dal punto di vista politico che l'azione di questo tentativo attuale di
Rimuovere diciamo le acque sul regionalismo differenziato
Resti imbrigliata da quello che aveva deciso nel precedente governo il ministro boccia che aveva posto lunedì la condizione per la differenziazione nella definizione dei letto perché l'aveva posto perché non c'era unità di intenti all'interno della stessa maggioranza quindi
Lo interpreto io dal tutto in maniera del tutto unilaterale per prendere tempo per
Diciamo a opporsi all'obiettivo di grande rilievo che difficilmente sarebbe stato ecco mi sembra questa questa tentativo resta imbrigliato dalla proposta di
Del precedente governo
Tra l'altro c'è un'altra questione che è una questione molto seria una volta individuati i LEP questi devono essere interamente finanziati dallo Stato
E quindi questo è un altro elemento che complica ulteriormente se lo mettiamo come condizione per l'attuazione del regionalismo differenziato ma proprio per questo la definizione del non può non avere
Un margine ampio di politicità perché poi quelli dei rifinanziamenti e di devi decidere su che cosa su che cosa investire
La proposta che mi sentirei di fare continuare certamente per la definizione del letto non c'è dubbio indispensabile ripeto a prescindere dell'attuazione del regionalismo differenziato
Ma far venire meno il rapporto di condizionalità soap con la devoluzione di ulteriori condizioni gli ulteriori competenze oppure circoscriverla
Quella definizione soltanto alle materie che verranno devolute partire con un processo evolutivo su alcune materie poi no al disegno di legge prevede meccanismi di verifiche verificare se quelle materie se quella devoluzione hanno prodotto
I risultati aspettati ecco il magari ecco riflettere su quel non su tutte come mi pare si voglia fare su tutte le materie astrattamente devo invisibili perché molte materie poi in concreto
Credo non verranno devolute penso all'istruzione e quindi un obiettivo ai limiti mi sembra della impossibilità
Qual è la critica principale che viene mossa al regionalismo differenziato e qua voglio avere uno sguardo di più ampio profilo l'attribuzione
Ulteriori competenze solo ad alcune regioni questo la critica principale mi sembra di aver colto
Sottrarrebbe si sostiene sottrarrebbe risorse ad altre regioni
Paradossalmente proprio a quelle più bisognose di una perequazione in un ottico di le in un'ottica di riequilibrio in quanto regioni perché
Mimmo bisognose di una perequazione perché regioni come dice l'articolo centodiciannove la Costituzione con una minore capacità fiscale per abitante eppure
Voglio tornare una sentenza della Corte costituzionale del due mila otto la duecentosedici del due mila otto in quell'occasione le regioni Veneto e Lombardia
Contestarono un intervento normativo dello Stato volto a ripianare disavanzi di alcune Regioni Campania Lazio e Molise e Sicilia in ambito sanitario
Contestavano quel ripiano proprio sulla base dell'assunto che avrebbe eroso risorse alle altre Regioni pregiudicando la qualità e la quantità delle prestazioni rese dalle ricorrenti chiamandole alla sopportazione
Gli oneri generali di una spesa inefficiente ed eccessiva
La corsa la alla Consulta ha tuttavia dichiarato inammissibili i ricorsi ravvisando la mancanza dell'interesse ad agire e il fatto che non vi fosse certe sta sulle ripercussioni a carico della generalità delle risorse
E quindi
Quell'argomento che è un po'l'argomento che viene utilizzato oggi quell'argomento la corte l'ha bocciato in maniera molto equilibrata naturalmente e opportunamente
Quell'intervento statale era un intervento che si muoveva in un ottica perequativa redistributiva di regionalismo cooperativo
Tuttavia appunto non si può non vedere lo dico ai critici radicali del regionalismo differenziato che esiste già un regionalismo differenziato ma i danni delle regioni
E dei relativi residenti in quelle regioni in piano di rientro
Ai danni dell'intera collettività perché le risorse le quali si ricorre per fare fronte ai deficit di bilanci potrebbero essere utilizzate diversamente a favore
Dell'intero territorio nazionale
Del resto capisco anche la posizione delle Regioni virtuose le regioni virtuose sono quelle che conferiscono ai più alti residui fiscali
Che contribuiscono a finanziare commissariamenti a fronte di buchi di bilancio che non riescono comunque a fare fronte a quelle situazioni pensiamo a quella bellissima sentenza di Antonini adesso non cito gli estremi magari ci torniamo sopra dopo dove la corte costituzionale scritta dal giudice Antonini dice questo meccanismo sui piani di rientro non può funzionare
Non può funzionare cioè non basta cambiare il presidente della Regione con il commissario ad acta se poi la struttura è una struttura usa parole forti anche la Corte costituzionale
In quell'occasione ha una struttura soggetta ai condizionamenti ambientali finalmente cioè si dicono le cose anche con con coraggio quindi bisogna cambiare c'è dieci è una regione che sta in dieci anni in piano di rientro c'è qualcosa che non funziona
Anche questo monito
Andrebbe adottato in una in un'altra sentenza la Corte Costituzionale parla proprio della differenziazione come valore come valore costituzionale
Sulla legge sull'adozione che ancora non c'è di una legge quadro in materia di autonomia locali
La Corte dice che la differenziazione non solo è un valore garantito è previsto dalla Costituzione
Ma talora è un valore necessario sarebbe il ragionevole trattare allo stesso modo fattispecie diverse per questo ecco mio ottimismo dipende dal fatto che mi sembra un intervento finalmente
Diciamo
Moderatamente attuativo del regionalismo differenziato sarebbe un intervento attuativo anche di criteri di sussidiarietà differenziazione
Sussidiarietà differenziazione
Ecco nessuna come attuare questo regionalismo differenziato nessuno differenziazione può in un'ottica cooperativa che deve mantenere deve restare ferma
Naturalmente nessuna differenziazione può transitare per il trattenimento delle regioni virtuoso del residuo fiscale su questo bisogna essere chiaro
Chiari paradossalmente però l'attuazione per le regioni virtuose in equilibrio di bilancio potrebbe invertire la rotta anche per le altre Regioni come con l'attribuzione di queste competenze delle relative risorse
Anche ancora col criterio del costo storico a quelle Regioni c'è quella spesa che usa lo Stato per esercitare quella funzione in quel territorio regionale quella spesa momentaneamente col costo storico si trasferisce a quella regione
Queste risorse probabilmente possono essere utilizzate
Possono essere utilizzate da quella regione in maniera più efficiente con criteri di sussidiarietà differenziazione adeguatezza perché la sussidiarietà evidenzia un criterio di buona amministrazione perché si amministra
Vicino a chi ha quelle esigenze
Quindi la Regione non può trattenere residuo oggi fiscale generale
Ma se l'esercizio di quella funzione con criterio di prossimità determinerà per quelle risorse trasferite un residuo chiaramente quella regione lo può trattenere
Chiaramente può trattenere non il residuo fiscale generale ma residuo fiscale speciale specifico su quell'esercizio di quella specifica funzione anche qua un'altra sentenza sempre scritta dal giudice Antonini
Era una sentenza sul bollo auto diceva che consentiva margini
Di flessibilizzazione all'autonomia finanziaria regionale
Per prevedere anche delle esenzioni quindi la Regione su che incassa quei residui fiscali potrebbe prevedere delle esenzioni
E potrebbe implementare PIL l'implementazione del PIL di alcune regioni potrebbe addirittura implementare il PIL nazionale
Così che quella del sì differenziazione potrà andare a vantaggio anche dalle altre regioni a anche a vantaggio delle altre regioni
Conferendo alle regioni
E con affinché in questo modo le regioni virtuose potranno conferitore addirittura un maggior residuo fiscale
Ma trattenendo quel residuo speciale specifico derivante da all'esercizio di quella specifica competenza
Ciò che è indispensabile per mio avviso per l'attuazione del regionalismo differenziato
La definitiva attuazione del federalismo fiscale punto e la
Finiti e che non è un un capriccio l'attuazione del federalismo fiscale
è l'attuazione dell'articolo centodiciannove
Della costituzione soprattutto con il meccanismo dei fondi perequativi richiamato dalla collega dalla collega apostoli l'istituzione di un fondo perequativo come dice il centodiciannove senza vincolo senza vincolo di destinazione quella sentenza anche quella molto bella
Perché la corte manda un importante monito ma naturalmente uno dice ma allora perché la la Corte dice questo è un compito che deve spettare al legislatore
Perché la Corte non è intervenuta essa stessa perché quel vincolo di destinazione era un vincolo di destinazione a favore del letto quindi l'intervento della corte paradossalmente avrebbe tolto il finanziamento avrebbe tolto il finanziamento queste cinque studi specifici la perché erano
Finanziati
L'altra questione è naturalmente il passaggio dalla spesa storica con criteri di gradualità alla spesa standard perché è proprio questo
Ciò che
Produrrebbe probabilmente un danno alle regioni non virtuose al passaggio dalla spesa storica la spesa standard
Perché danneggerebbe le regioni meno virtuose perché il costo standard correggetemi se sbaglio viene calcolato sulla base delle spese delle Regioni virtuose per l'erogazione di un determinato Sergio
Sito
Vado su alcuni profili non tutti già si è soffermato a lungo la collega del sui profili riguardanti il PdL
Ecco rispondo anche alla alle domande del del collega Morelli
Perché serve un'attuazione del centosedici son d'accordo se ci fosse un richiamo alle centosedici è una legge di attuazione sarebbe tutto più semplice ma allo stato attuale abbiamo un centosedici che molto lacunoso estremamente lacunoso
E se non ci fosse una legge che disciplina la procedura tutto verrebbe lasciato un procedimento evolutivo caratterizzato dalla contrattazione tra Governo e Regione interessato dalla definizione delle intese
E quindi le critiche aumenterebbe
Quindi il procedimento demolitivo sarebbe lasciato in sostanza dinamiche politiche tra governo e regioni
Il procedimento di approvazione delle intese viene disciplinata in maniera molto dettagliata forse anche un po'troppo barocca
Nell'articolo due del DDL ma viene assicurato una larga partecipazione tra i diversi livelli istituzionali questo procedimento ha sollevato alcune critiche secondo me infondate se sostenuto che addirittura deroghe rende questo procedimento è l'articolo settantadue della Costituzione o ad o i regolamenti parlamentari ora non entro nel dettaglio non c'è tempo verrà verificare tutte le fasi di questo procedimento ma mi sembrano tutte fasi prima di tutto che garantiscono un'ampia partecipazione su funzionali alla partecipazione ma non sono tutte fasi retta Harlan mentale precedenti alla presentazione del disegno di legge
Del disegno di legge contenente l'intesa alle Camere e solo da quel momento in poi
Che
Si applica l'articolo settantadue naturalmente regolamenti parlamentari
Oggetto di critica è stato ancora una volta lo strumento e torno su il per da questo punto di vista per parlare dello strumento lo strumento al quale si ricorre per definire il per
Il DPCM
Il procedimento e relativo strumento normativo aspramente criticato perché si sostiene che la lettera m pongo una riserva di legge assoluta o relativa lo Stato dovrebbe intervenire con leggende realtà c'è un importante precedente alla Corte Costituzionale la sentenza ottantotto del due mila e e tre
E in quel caso
In quel caso
La Corte costituzionale dichiara è un conflitto di attribuzione annulla
Un Regolamento sulla per la definizione dei livelli attinenti a il serto perché non viene rispettata una reciproca una precisa
Quella precisa procedura
Tra l'altro faccio presente che per due berberi due anni
La nostra vita è stata disciplinata da dei DPCM in costanza di pandemia DPCM giustificati in maniera un po'generosa dalla Corte costituzionale in ragione di un incerto fondamento normativo offerto da due decreti legge
Ma
La sentenza ottantotto del due mila e tre ci ricorda che la procedura prevista dal DDL per il per e la stessa procedura una procedura analoga che viene utilizzata per la Decca è stata utilizzata per la definizione dei LEA dei livelli di assistenza sanitaria
L'acquisizione dell'intesa in Conferenza unificata è previsto in questo caso il percorso di trendy trenta giorni la trasmissione dello schema alle Camere analogo procedimento di adozione appunto utilizzato per Ilaria
La Corte costituzionale
A legittimato questo questo ricorso a questo strumento quindi la supposta riserva di legge viene concepita dalla corte come una riserva di natura relativa poiché la legge può limitarsi a predisporre una procedura per la di non adozione di quei livelli
Concludendo sul punto la Corte che al di là di ogni valutazione di merito sul procedimento
Configurato sulla stessa adeguatezza dei livelli essenziali in tal modo individuati resta in dubbio che in tutto il sistema sanitario esiste attualmente una procedura prevista individuata con fonte legislativa per la determinazione dei LEA e che a quella procedura ci si deve
Conformare
Sì è vero quindi la competenza data al legislatore ma la legge può dunque stabilire essa stessa a quei livelli oppure può stabilire una diversa procedura
E a quel punto è la legge che costituisce base legale per quella procedura in sostanza la competenza dell'Egitto attore statale
Ma legislatore statale che sceglie come esercitare una soprattutto in considerazione del fatto che la procedura qui così dura crisi qui considerate la procedura per la definizione dell'area
Consente di attivare momenti di concertazione con le regioni
Quei momenti di concertazione che invece paradossalmente proprio i sostenitori della definizione dei LEA soltanto con la legge quei momenti di concertazione che non ci sarebbero nel procedimento legislativo
Se il legislatore il legislatore sarebbe autorizzato a legiferare da solo la competenza è sua competenza
Esclusiva perché sappiamo le regioni non hanno una rappresentanza a livello a livello parlamentare
Non diversamente appunto da quanto è successo per il governo dell'emergenza sanitaria quel DPCM addirittura in quel caso
DPCM che in un certa fase prevedevano anche sanzioni penali
Trovavano un fondamento come ho detto prima incerto una naturalmente una una normativa di natura emergenziale DPCM trovava un fondamento normativo in un'altra normazione di natura emergenziale in un decreto legge quindi nemmeno in una legge pure
Si è
Diciamo o argomentato nemmeno la Corte costituzionale la la Salvato quel meccanismo
Un altro passaggio che trovo interessante della vado verso la conclusione trovo interessante della disegno di legge e la parametri cita delle intese
Le intese secondo l'articolo sette del disegno di legge diventano parametro nel giudizio di legittimità costituzionale
E per la definizione delle competenze delle Regioni anche questo può essere oggetto di critiche ma inevitabile oggetto di critica perché rischia di prodursi una sistema delle competenze a macchie dirlo di leopardo
Pare inevitabile perché perché è l'articolo centosedici della Costituzione nel momento in cui prevede un regionalismo differenziato la possibilità di devolvere ulteriore competenze esso stesso elemento di rottura costituzionale in particolare del sistema delle competenze di cui all'articolo centodiciassette dà conto della costituzione
Nonostante anch'io sono di quelli che hanno vengono trasferite le competenze ma le funzioni attinenti a quelle a quelle competenze del resto anche questo è già emerso una competenze stemma delle competenza ma chiederò pardon l'abbiamo già per le regioni a statuto speciale
Ma a maggior ragione l'abbiamo avuto per le regioni a statuto speciale dopo l'approvazione della riforma del titolo quinto in certe circostanze la riforma del Titolo quinto dava alle Regioni a statuto speciale più competenze di quelle previste nei miei trattare nei nei nei loro nei loro statuti e l'articolo dieci della legge costituzionale consentiva questo ma concludo
Con la previsione di ulteriori momenti opportuni di compartecipazione previsti dal DDL ad esempio per l'attribuzione di risorse finanziarie umane e strumentali e eccetera eccetera ma soprattutto voglio concludere
Con le tematiche sulla copertura finanziaria molto delicata molto complicata naturalmente ddl dice che se dalla definizione dei LEA dovessero derivare ulteriori nuove ulteriori stese per le finanze pubbliche
Bisognerà naturalmente aspettare che si individuano le relative copertura perché risponde a mio avviso a correnti esigenze di equilibrio di bilancio e di sostenibilità del debito pubblico come disposto dagli articoli ottantuno novantasette e centodiciannove
Della del della Costituzione
Deve esserci quindi al di là delle espressa previsione citata
è evidente che
Le funzioni attribuite con il meccanismo del regionalismo differenziato devono avvenire in equilibrio di Bilancio naturalmente non avrebbe senso altrimenti questa devoluzione di competenza ha un senso se la Regione che riceve quelle competenze riesce ad esercitarle con risparmi di spesa
L'esercizio di una funzione come dicevo prima con criteri di sussidiarietà differenziazione adeguatezza probabilmente potrà comportare a quei risparmi di spesa quindi non potranno ma questo già lo dice il centodiciannove non potranno accederà differenziazione quelle regioni
Che non sono in equilibrio di bilancio oppure nel cui territorio
Il complesso degli enti non sia in equilibrio di bilancio
L'articolo cinque individua dispone che l'intesa individua le modalità di finanziamento delle funzioni
Attribuite attraverso compartecipazioni al gettito di uno più tributi erariali maturato nel territorio regionale
Si desume mi sembra di desumere quindi che eventuali costi ulteriori verrebbero sopportati dai presidenti della Regione richiedente trasferimenti il che anche questo corrisponde a opportuni criteri di responsabilità e quindi aumentano solo per i residenti i tributi erariali
Compartecipazione ai tributi erariali maturati sul territorio
Opportuno il criterio di responsabilità ovvero collegare l'attribuzione di competenze a una maggior responsabilità politica di fronte ai residenti
Quella responsabilità politica che c'era in un decreto legislativo attuativo del federalismo fiscale
Non era disegnato molto bene prevedeva forme di incandidabilità si poneva come decreto attuativo dell'articolo centoventisei della Costituzione avrebbe comportato lo scioglimento del consiglio la decadenza della Giunta ecco
Venne dichiarato incostituzionale dalla Corte costituzionale
Ed era un'unica una normativa che sarebbe stata immediatamente a
Applicabile
Ma ha proprio ragione del rispetto delle esigenze finanziarie dei criteri di efficienza e buona amministrazione che devono accompagnare compagna are la devoluzione delle competenze l'articolo sette prevede una verifica
Delle delle intese
Verifica che naturalmente dovrà essere soprattutto verifica dal punto di vista dal punto di vista
Della del costo delle intese degli eventuali risparmi
Le intese dice poi l'articolo otto non possono pregiudicare l'entità delle risorse destinate alle altre regioni proprio quanto e torno all'inizio della mia relazione
Proprio quanto lamentavano le Regioni ricorrenti in occasione della sentenza duecentosedici del due mila otto quando la Corte Costituzionale
E ha dichiarato inammissibili quei ricorsi perché non avevano interesse a contestare
Un finanziamento ad altre regioni dicendo sarebbe venuto meno un diciamo contribuzione generale a favore delle altre regioni ora
Dirette la disegno di legge pone quello stesso principio e se si va davanti alla Corte costituzionale sarà comunque inammissibile il ricorso a mio avviso no
Perché a mio avviso no perché non più
Perché allora quelle intese hanno natura
Di parametro nel giudizio di legittimità costituzionale
Quindi la parametri cita delle intese conferisce S appunto
Quel principio questo principio deve conferire deve essere contenuto nelle intese la parametri cita delle intese conferisce precetti evita quella previsione
Poiché l'articolo centosedici consente la differenziazione secondo le forme e le modalità stabilite dalle intese che quindi diventano fonte interposta nel giudizio di legittimità costituzionale
E questo dovrebbe tranquillizzare ulteriormente i critici del regionalismo differenziato
Dovrebbe tranquillizzare ulteriormente quelle regioni che temono un venir meno di quelle risorse perché c'è uno strumento precettivo la possibilità di impugnare
Evenienze in cui
Quella devoluzione di competenza non avvenisse con criteri di economicità e di risparmio di spesa addirittura degli aggravi di spesa che andrebbero ai danni degli dell'intera collettività delle altre regioni ora c'è la possibilità di contestarlo di fronte al giudice la Corte costituzionale grazie veramente
Grazie al professor Belletti anche anche dalla sua relazione tanti tanti gli spunti Limido sono brevissime brevissime osservazioni per non togliere tempo agli altri relatori
E intanto c'è un paradosso cioè il il il la definizione dei letto è considerata condizione indispensabile per il processo di attuazione della dell'autonomia differenziata
Ma implica se non in esclusivamente una decisione politica ampi margini di discrezionalità politica quali sono i letto quali sono i diritti solo i diritti costituzionali o anche i limiti legislativi e poi tutti i diritti civili e politici costituiscono una categoria pressoché inesauribile in continue evoluzioni in continuo ampliamento di questo il primo problema una condizione
Che dovrebbe condizionare l'intero processo di attuazione dell'autonomia differenziata indeterminata
Ed è rimessa alla fine ad una decisione di carattere politico
Seconda questione emergeva molto bene nella relazione Dini che le Belletti in realtà non si tratta solo di un attuazione del centosedici terzo comma bisogna guardare al processo di attuazione dell'autonomia differenziata in una prospettiva sistemica quindi c'è innanzitutto anche il federalismo fiscale oltre ovviamente alla questione della terza questione il centosedici terzo comma presenta problemi strutturali di scrittura e qui forse qualche operazione di revisione nel senso di una manutenzione costituzionale poco appetibile mi rendo conto dal punto di vista politico però quanto mai opportuna
Forse necessaria dal punto di vista tecnico giuridico andrebbe fatta anche perché Verona parametri cita delle intese un elemento di novità però mi chiedo se questa parametri citava possa essere disposta da una legge ordinaria non dotata nemmeno di copertura costituzionale in base per la mancanza di una norma di rinvio contenuta nel centosedici erza comma quindi probabilmente quei io capisco tutti i problemi politici che si pongono nel proporre adesso una revisione per quanto chirurgica e puntuale del centosedici terzo comma però probabilmente sarebbe sarebbe necessaria
Io mi taccio invece passo la parola la professoressa Anna Mastromarino che ordinari di diritto pubblico comparato all'Università di Torino prego
Ringrazio prima di tutto Alessandro Morelli la rivista verso se ne mangia negli per quest'invito che fermarmi mi onora e mi fa molto contenta io porterò cercherò di portare un po'lo sguardo del diritto comparato cado a metà allora l'ordine alfabetico così vuole quindi forse apparire un po'of Topic rispetto a certe questioni però già dal l'ascolto di Adriana e Di Michele credo che si vanno invece a cogliere forse degli elementi che che che possono dare un quadro di sistema che forse poi verranno anche ripresi successivamente
Quindi insomma cercherò di apparire un po'poco fuori luogo anche se mi rendo conto che in alcuni momenti il discorso del diritto comparato pare allontanarsi molto dagli aspetti più politici che questa riforma può avvenire però è anche uno sguardo che mi sembra che sta mancando quando poi si scende nelle questioni di bassa cucina la
L'idea che mi mi spinge a questo sguardo del diritto comparato e proprio la sensazione
Di una deriva un po'solipsistica che al sesto assunto questo dibattito italiano non ci muoviamo come se solo noi avessimo questioni di differenziazione da risolvere solo segni solo su noi ci troviamo davanti a questioni difficili allora proviamo rimetterci in un contesto in questo momento tutte le liberal democrazie consolidate
Nel mondo affrontano questioni di differenziazione le hanno già affrontate le hanno già risolti
Questo non so se ci aiuta a me personalmente il diritto comparato aiuta sempre un po'forse a sdrammatizzare no a renderci conto che se ce l'ha fatta agli altri possiamo farcela anche noi
Quindi e questo credo che sia il primo punto da mettere in in a sistema
Quindi usciamo un po'da una certa autoreferenzialità no che ci porta forse a masticare troppo quello che stiamo vivendo il secondo elemento e che visto in prospettiva comparata e storica
Il momento in cui ci ci muoviamo dal punto di vista costituzionale ormai è pienamente
Così
Da mettere in relazione con il costituzionalismo democratico del Novecento che ha nelle sue corde fisiologicamente la differenziazione
Perché se è un sistema che si fonda su tre pilastri imitazione del potere pluralismo tutela delle minoranze questi tre pilastri non possono che portare a un'idea di costituzionalismo asimmetrico cioè un sistema che
Coglie e accoglie le differenze
Fuori da questo contesto noi ci poniamo dentro un quadro che non è quello del costituzionalismo democratico cioè piuttosto un quadro che si rifugia di nuovo dentro
Un panorama antico che è quello della semplificazione e della omogeneizzazione del corpo sociale lottano e a tutti i costi vogliamo riportare quello che vediamo a una realtà che non esiste
Allora mi pare che
Dico cose ovvie ne sono certa però se riprendiamo questi due punti ovvi sui quali non credo che troverei nessuno di voi in disaccordo
Tornare alla terminologia usata al contesto ideologico e per i biologi con un impegno politico ma ideologico di grandi filoni del costituzionalismo se torniamo sugli obiettivi io credo che stiamo sprecando un tempo infinito per interrogarci sul se se apparire alla differenziazione se siamo pronti a differenziarci se l'Italia deve differenziarsi quando in realtà dovremmo immediatamente farci delle domande sul tipo di a simmetria sul grado di assimetria che possiamo e e quindi differenziate che possiamo assimilare cioè sul come dando ormai per scontato il sei
E invece continuiamo ancora a farci la domanda che per me da comparatista è completamente fuori luogo
Perché se diamo per scontato il se e per me è scontato forse possiamo come
Costituzionalisti cominciare a essere seri e cerchiamo di fare tante volte però tutto si perde poi in un Calderone
Cioè se su cosa si può fare da dove partiamo quali riforme qui le cose che abbiamo sentito oggi vanno in quell'ottica no e
Per quello penso sia importante anche
Riparlarci allora io trovo semplicemente quindi a fare un po'di di così a rimettere in ordine non non non porto niente di nuovo ma con la ramazza faccio un po'di ordine per esempio terminologica
A simmetria specialità differenziazione non sono sinonimi anche se li usiamo sente come sinonimi non lo sono allora tento una cosa per la quale come dire già asso di essere manchevole
Provo a dire questo e cioè
Che la simmetria e quella condizione istituzionale
Che risponde a esigenze
Cui processi di differenziazione provano a dare una risposta quindi a simmetria condizioni istituzionale
La differenziazione prova a dare una risposta in particolare a quali tipo di esigenze in molti casi a esigenze di specialità
Questa situazione però ha portato una serie di equivoci perché dire che la specialità e una delle esigenze a cui la differenziazione tenta di dare risposta ti verso la simmetria non significa che la specialità
Sia l'unica delle condizioni a cui
Rispondiamo dando differenziazione e una
In più nel diritto comparato il Milan caso italiano in particolare per specialità si sempre in intesa la specialità identitaria cioè noi riconosciamo questo perché soprattutto noi al nord abbiamo queste regioni no
Di confine quindi la specialità perché c'è l'identità linguistica perché ci identità nazionale
In realtà non è così la differenziazione non nasce solo perché c'è una specialità in più una specialità identitaria ma possono essere diverse le ragioni non lo e quindi se così è è irragionevole pensare che solo lì possiamo introdurre una differenziazione solo quando c'è un'identità da tutelare
E questo
Non lo dico io ma lo dicono anche cioè il riconoscimento dell'assurdità villa dello svilimento della concezione dell'autonomia e di una deformata affermazione della stessa unità
Indivisibilità della Repubblica in questo contesto lo ricorda anche Antonio Ruggeri che non è nato in Trentino e quindi possiamo anche avere questo
Dunque
Perché tentiamo e continuiamo a tentare questa via che in qualche modo svilisce il concetto di autonomia dentro la Costituzione qui
Io credo che il il tema sia in
Di incapacità forse italiana rispetto ad altri ordinamenti di allontanarsi dal paradigma dello Stato nazione perché noi la nostra unità nazionale l'abbiamo costruita io da piemontese posso dirla
Attraverso l'uniformità della struttura amministrativa non abbiamo mai concluso un processo nazionale sulla adesione
E
Nazionale ma l'abbiamo costruita attraverso dei processi amministrativi
Necessariamente omogenei questua sicuramente messo in crisi alcune prospettive diverse perché laddove si tocca quell'uniformità si teme che tutto possa rompersi
Siccome bisogna anche di delle queste cose perché altrimenti continuiamo a dovere
Uno dei problemi nel capire dove dobbiamo andare invece a ad agire no è inutile continuare a prendere un antibiotico a largo spettro se forse possiamo almeno andare ad agire su alcuni alcuni punti e questa mi sembra un punto allora
Forse smettere perché Badia cioè secondo me anche la differenziazione sta dentro lo Stato nazione
Solo che è diverso il modo L'Aquila si intende
Perché nello Stato nazione la diffida di differenziazione si gioca sempre in una mera binaria maggioranza minoranza ecco di nuovo l'idea identitaria
Parlo di differenziazione laddove incontro delle ragioni che mi mi
Portano a tollerare il diverso ma sempre dentro un quadro in cui appunto il diverso è tollerato mentre invece nello nel nel concetto più ampio dello del costituzionalismo democratico
La diversità e alterità cioè è un pluralismo che non si riconduce necessariamente al binario maggioranza minoranza e questo cambia completamente l'ESP le prospettive della differenziazione allora
Per uscire un po'da alcune secche nelle quali mi sembra che sia Renato spesso questo discorso riprendo il filo dal fatto che la specialità non è l'unico elemento della differenziazione nel quadro comparato abbiamo degli esempi
E sono numerosissimi di una differenziazione includente e solidale che assunta in chiave organizzativa
Non è
Non è sacrilegio introdurre differenziazioni in chiavi organizzativa cioè
Al di là del percorsi
In
Diciamo lungo la specialità possiamo anche invocare il principio della di per differenziazioni in chiave abilitante cioè per sostenere una visione funzionali Istica dell'autonomia ritenendo che
Si è assunto in termini organizzativi la differenziazione può essere uno strumento di efficacia ed efficienza amministrativa stiamo parlando di altro che non implica il sentirsi appartenenti a un'identità diversa una comunità nazionale diverso da un un non implica una competizione tra comunità implica una diversa organizzazione ora è chiaro che questo è il punto su cui tutti i discorsi sulla differenziazione diventano fortemente o positivi ed è un elemento che secondo me rappresenta uno dei non detti e quando detto diventa alcuna questione di conflitto in Italia
Perché
Perché e uno dei campi in cui è più difficile raccontare il senso della differenziazione e quindi si sente più facilmente il senso della ingiustificata discriminazione sì ma perché dovremmo differenziare
Perché spesso questo genere di a simmetria questo genere differenziazione comunicata male si fa fatica a dargli delle ragioni
Mentre la specialità è più semplice parli una lingua diversa e quindi capisco che quella organizzativa è più complicata
Ma in qualche modo
Quindici ci troviamo anche a mio parere dentro
Diciamo alcune dinamiche competitive che
Hanno necessariamente proprio nel modo di della comunicazione hanno necessariamente alzato dei muri perché se il discorso da una parte e
Credo che sia non non non vorrei fare appunto le e il gioco delle dei quattro cantoni però insomma
Un conto è dire che organizzi che che ho introduciamo una differenziazione e un'organizzazione asimmetrica in chiave funzionali al buon governo altro è dire come è stato detto che la concezione che sta ha dietro e quella di rapporti e sociali che implicano quindi un diritto di chi vive in certe regioni a ottenere un certo tipo di prestazioni perché in qualche modo più bravi più capaci è una risposta da parte di altra parte del territorio in cui si dice invece che questo tipo di soluzione non potrebbe far altro non tiene conto invece di alcuni elementi struttura di alcuni elementi come se quegli elementi fossero strutturali e non fossero il TAR legati a un certo modo di fare politica un certo modo di fare amministrazione quindi mi pare che si danno per assodato i due elementi
O meglio per naturali due elementi che non sono per nulla naturali cioè l'essere nato vivere in una regione dove l'Amministrazione funzioni una maniera introducendo una competitività che non dovrebbe esistere oppure dare per scontato un certo
Tipo di struttura è un po'quello che diceva prima Adriana no dietro c'è una sociologia del diritto che forse andrebbe presa in e
I in in in considerazione grazie è proprio elementi che secondo me apparentemente non appartengono al diritto ma che invece sono fondamentali nell'analisi di quello che andiamo a dire
Può aiutarci in questo cammino
Intanto perché parliamo di sistema regionale e noi come giuristi dovremmo stare sempre molto attenti all'uso di questa parola perché un conto è dire sistema ragionare un conto è dire ordinamento regionale sono due cose completamente diverse
E qui si parla spesso di sistema perché il sistema in quella situazione in cui tutti ci mettono qualcosa e il dato della gerarchia non è il più rilevante mentre nell'elemento dell'ordinamento la gerarchia un peso che altri punti di vista non hanno nel sistema no
Nel sistema e più interessante ciò che fa ciascuno e non il sistema della gerarchia
Allora quindi viene in mente che uno degli elementi su cui la maggior parte degli ordinamenti stranieri stanno puntando mentre da noi l'elemento non viene minimamente preso in considerazione e quello dei legami fiduciari
Della fiducia la differenziazione e percorsi di differenziazione funzionano quando ci si fida di chi dello Stato degli altri quindi ogni regione ha verso l'altro a legami fiduciari
Di chi sta gestendo il i rapporti questi sono elementi di cui io non sento parlare ma che sono alla base di principi costituzionali come fai a parlare di leale collaborazione
Se non parli della possibilità che vi sia una fiducia tra gli attori dentro il sistema questi sono elementi che credo come giuristi dobbiamo riprendere tanto perché io credo che senza fiducia il sistema giuridico non può esistere
Ma in questo caso ancor più perché lo stiamo costruendo allora senza la fiducia non esiste lealtà non esiste conoscenza reciproca non esiste con comunicazione e quindi non esiste più
Un sistema su cui lavorare lo dimostra benissimo la Spagna
Inutile riprendere temi conosciuti da tutti ma qual è l'elemento che ha impedito
La ricostruzione di un sistema in Spagna le in molte promesse incompiute presenti nella costituzione del settantotto l'utilizzo in strumentale di alcune parti e quindi pian piano il deperimento di quelle e di di quei legami fiduciari che esistevano oggi abbiamo un serio problema perché nessuno più si fida dei soggetti che si siedono al tavolo delle trattative e dovremo aspettare molto tempo perché questo ossia di non d'altra parte richiamo invece un elemento interessante in uno Stato in un ordinamento da cui forse non ci aspetteremmo un simile discorso ma mi piace ricordare che uno degli ultimi documenti troppo propositivi presentato dalle regioni francesi alle ultime presidenziali si chiamava dato come repubbliche della confidiamo s'quindi uno Stato che nasce e e ha profondamente assunto dentro l'ISEEU l'idea unitaria centralistica
Le Regioni si rivolgono allo stato presentando un documento che parla di Conf di affidamento che parla di e fiducia ora mi pare che questo sia un elemento che manca completamente nel nostro dialogo e non credo che faciliti
Dico che non è l'unica mancanza grande nel nostro ordinamento perché credo che tutto questo rispetto ad altri Paesi debba essere contestualizzato in un'assenza profonda che quella
Della cultura non voglio già dire federale perché potrei essere fraintesa ma sicuramente una cultura dell'autonomia una cultura dell'autonomia non è una cultura che manca credo completamente a tutti i livelli tranne probabilmente nel livello di chi come noi si confronta sulle questioni che riguardano l'organizzazione territoriale ma manca nella politica manca nella classe degli amministratori manca anche in chi racconta queste cose come nella nei media
Quando parlo di cultura dell'autonomia o cultura del federalismo non parlo necessariamente di un approdo al federalismo dello stato italiano ma parlo di quei principi che animano il concetto di federalismo
E quindi appunto la capacità di partecipare alla democrazia la capacità di collaborare tra i diversi livelli di governo
Lo spirito federale la cultura dell'autonomia l'assenza di questi elementi
A mio parere è ben rappresentata in alcune
Questioni che attanagliano il il nostro sistema da sempre
Per esempio
Perché
Io ordinamento degli enti locali in Italia come competenza appartiene
Allora Stato ed è uno di quei punti su cui non si riesce ad incidere mai perché manca una cultura del
Del federalismo niente un senso di principi federali perché in Italia si preferisce dopo la riforma tornare al concetto di interesse nazionale anziché
Fare come è stato fatto in altri Paesi per esempio in Belgio
Che si costituzionalizza invece il concetto di leale collaborazione di lealtà federale di cioè perché noi torniamo a centralizzare anziché perché non siamo mai riusciti qui cerini e noi abbiamo cominciato con questi discorsi però siamo riusciti a fare un discorso serio non necessariamente sulla se il Senato ma non siamo riusciti neanche a creare un serio luogo costituzionalizzato di confronto tra il centro e la periferia e continuiamo ad attribuire al sistema regionale in serie
Degni mitiche sono invece molto dovuti ad una mancanza di struttura cioè a una in proprio ineludibile situazione di competitività che non viene mai ridotta
Ad una ad un dialogo sereno allora
Chiaramente siamo nel bel mezzo
Dei quello che Zagrebelsky chiamerebbe il paradosso della riforma sono d'accordo che bisognerebbe riformare il centosedici bisognerebbe riuscire introdurre io io andrei ancora oltre credo che ormai nel nostro ordinamento e non è la prima volta che succede bisognerebbe cominciare a capire se o attraverso una
E un ripensamento del concetto di legge costituzionale oppure e attraverso l'idea delle leggi organiche riusciamo introdurre quello che altri ordinamenti hanno fatto cioè di qualche cosa che rappresenti un raccordo tra ma tutto questo è impossibile dobbiamo essere realisti perché il paradosso di riforme ci dice che quando siamo nel bel mezzo della tempesta fare una riforma risulta sostanzialmente impossibile e allora forse forse
Prendiamo fiato
E proviamo invece a ragionare su altri elementi
Sociali e di cultura giuridica di cultura delle istituzioni che non dico che ci porteranno una risoluzione immediata ma potrebbero quanto meno aiutarci diciamo stamattina
Il problema che attuare una rissa attuali un articolo ventidue anni dopo la sua scrittura probabilmente crea dei problemi a prescindere viviamo in un mondo che non assomiglia neanche lontanamente
A quello in cui la riforma è stata scritta quindi credo che questo sia il primo elemento su cui dovremmo riflettere grazie
Grazie ad Anna Mastromarino nel nel bel quadro che ha delineato posto fra i tanti spunti soprattutto la dialettica tra concezioni identitarie concezione funzionalista dell'autonomia che purtroppo crea molta confusione nei processi non soltanto nella nelle dinamiche di attuazione dell'autonomia differenziata più in generale quando si parla si parla di regionalismo ovviamente soprattutto in chiave in chiave di riforme perché si pensa spesso anzi è è proprio la logica duale binaria contro la quale che purtroppo domina poi la lega varie dinamiche del del pensiero contemporaneo del pensiero giuridico che ci crea difficoltà invece occorrerebbe recuperare anche grazie ai contributi gli apporti dall'analisi comparatistico
Una visione complessa della dell'autonomia dell'autonomia regionale delle funzioni che può svolgere l'autonomia che non sono solo ed esclusivamente quelle diciamo definite dalla dalla dal principio duale del che che orienta che caratterizza l'attuale assetto delle autonomie regionali
Io passò a questo punto la parola la professoressa Antonella Scervino ordinaria di diritto costituzionale all'Università di Palermo grazie grazie grazie
Per ma è davvero una un piacere e un onore essere qui oggi voglio ringraziare dell'invito davvero graditissimo del professore Asterio mangia mai di Alessandro Morelli
Ma era avermi appunto invitato a discutere su un tema complesso e delicato quale quello della regionalismo differenziato un tema che a creato un dibattito Astros spesso polarizzato
Tra chi diciamo a ritenuto che il questo sia uno dei modi per rivitalizzare il regionalismo
E chi invece all'opposto ritiene che costa possa costituire un rischio un rischio davvero serio per l'unità della nostra Repubblica
Però in realtà la prospettiva potrebbe completamente cambiare se si accede all'idea che la destra la differenziazione sia in qualche modo ontologicamente diciamo volta valorizzare l'autonomia quindi in questo modo i due poli potrebbero essere tenuti insieme
Allora il ragionamento potrebbe spostarsi raccolgo la sollecitazione del di Anna sul come il regionalismo differenziato possano essere realizzato in modo coerente allineato con i principi costituzionali ma anche con gli obblighi provenienti dal processo di integrazione europea
In questo senso quindi non è sufficiente chiaramente la mera esegesi dell'articolo centosedici punto tre della Costituzione che quindi deve essere contestualizzato appunto non soltanto all'interno del della cornice costituzionale ma anche come ho detto del processo di integrazione europea tutte cose che naturalmente stanno dentro centodiciassette punto uno della Costituzione che è ovvio dirlo ma naturalmente condizionano anche e il legislatore rinforzato
Quindi su questo punto poi diciamo in qualche modo tornerò quando mi occuperò degli ambiti di un di un profilo a mio avviso molto delicato per quello dell'ambito materiale della della differenziazione dei limiti
Espliciti ma anche impliciti contenuti quindi non mi riferisco soltanto gli ambiti che sono ex professo diciamo ritenuti oggetto della differenziazione quelli cioè contenuti nell'articolo inopportuna lettera dell'articolo centodiciassette punto due ma anche a tutto il centodiciassette puntuta tra cui vi sono numerose competenza e che è lo stato condivide nell'ambito di una competenza altrettanto concorrente con l'unione europea
E penso una San più per tutti che si potrebbe fare quello per esempio del dell'Energia ecco io penso che se si pensa alla Procura alla sicurezza dell'approvvigionamento all'interconnessione delle reti
E energetiche e della crisi che su questo versante si è creato in ragione della guerra e Luca
Enna ecco io rispetto tutto questo ho davvero delle difficoltà ad immaginare una regionalizzazione tout-court di questa materia che sta stretta oppure alla dimensione nazionale
Tutto questo mi porta ad un'altra riflessione cioè i limiti agli ambiti materiali cioè a ciò che è negoziabile e a ciò che non lo ha al di là delle etichette contenuta nel centosedici punto tra chi lo stabilisce
Può essere fatto soltanto cioè questa soltanto il frutto di un negoziato
Tra esecutivi
Nazionale o regionale
A mio avviso diciamo
Non si può immaginare un ruolo delle Camere accussì marginale così com'è disegnato un po'nel disegno di legge
Su cui oggi siamo chiamati a riflettere perché quella funzione unificante distanze solo apparentemente contrapposte contenuta nell'articolo cinque non può che spettare alla sede di rappresentanza nazionale questo soltanto quelle queste sono diciamo alcuna su delle tra maxi soltanto alcuna con cui diciamo si può angolare questo questo tema
Passo quindi alla all'analisi del di alcuni punti perché tutti sarebbe davvero impossibile contrarre il tempo che abbiamo a disposizione delle ddl seicentoquindici però prima in via preliminare volevo
Fare un accenno anche brevissima profilo relativo alla Bri o alla obbligatorietà umano della legge
Generale di attuazione dalla lettera del del centosedici punto tre non si può ricavare come stato già detto dalla da Adriana nella sua bella relazione
è l'obbligo di una necessaria interposi zio di una legge attuativa anche se magari la sua utilità opportunità è stata sottolineata anche nella relazione di accompagnamento la relazione illustrativa del del DDL nel assicurare un ordinato e coordinato diciamo
E il processo di attuazione oltre che difesa per l'azione un più ampio coinvolgimento delle Camere però diciamo al di là degli scopi che la relazione di accompagnamento a indicato
è diciamo questo è stato scritto da molti
Sottolineare la problematicità del rapporto tra la legge già e di attuazione
è la legge di autonomia differenziata la legge Jai attuazione essendo una legge regionale tout-court naturalmente non può vincolare il legislatore futuro ma un po'vincola neppure il legislatore della legge rinforzata quindi in altre parole questa legge regionale attuativa non potrà assurge a naturalmente a parametro di legittimità costituzionale delle future leggi rinforzate di autonomia
Questo implica che lo stesso iter procedimentale che è stato immaginato al seicentoquindici
Per tutte le regioni richiedenti differenziazioni potrà non essere seguito naturalmente da tutte le regioni quindi potrebbe accadere che una regione
Dia una forma diversa eesti della fase endoregionale e quindi
E imponendo quindi meter diverso di formazione delle intese rispetto diciamo a quello che so tracciato dal dall'articolo due
Quindi da questo si può dire che naturalmente il primo scopo che si poneva la relazione di accompagnamento cioè un più ordinato uniforme processo attuativo
In parte vanificato è forse una delle soluzioni poteva essere può essere quella che è indicata che ha indicato Alessandro Morelli
Ora vorrei dire qualcosa che riguarda la fase elaborativa dell'intensa non mia dentro nell'analisi ed è il
Dell'iter formativo perché lo ha già fatto molto bene appunto Adriana
Io dico soltanto che il disegno seicentoquindici all'articolo due ha fatto una scelta non scontata però prevedibile ma dei soli botanica che le intese che sono state raggiunta la trenta eyes
Precedentemente di ritenere l'atto d'iniziativa della regione interessata come un mero atto d'impulso e ma questo fa derivare una certa conformazione dell'intesa riguardo gli attori negoziali e anche l'iter procedimentale
Però diciamo nella fase deliberativa dell'intesa vi è un assoluto protagonismo dai di degli esecutivi quello appunto della regione interessata e quello del governo nazionale che giungono ad uno schema preliminare di intesa
Dopo c'è soltanto dopo lo schema preliminare d'intesa viene chiesto il parere alla conferenza unificata è il gli atti di indirizzo al alle Camere
Ecco io qui un intravedo una prima criticità
Perché me proprio nell'ottica di un ruolo non marginale delle camerate
Questi atti di indirizzo dovrebbero precedere lo schema preliminare d'intesa dare delle indicazioni al governo proprio per anche per capire a ciò che è devo il vi Bilan e in quale misura e devo risibile
Poi qui c'è un inciso che davvero non capisco unito il presidente della Giunta regionale età quando una legge regionale può al di fuori dell'articolo sessantaquattro della Costituzione che da diciamo una riserva di Regolamento può dire ciò che è
Diciamo i soggetti che possono essere auditi
No qui c'è una riserva di di Regolamento per tutto quello che attiene appunto all'organizzazione e al funzionamento delle camere certo non può essere una legge ordinaria che può inserire questo inciso dallo svolgimento di un atto di indirizzo camerale
Però il punto più critico come dicevo risiede nel momento in cui questi atti di indirizzo vengono richiesti a mio avviso dovrebbero essere richiesti appunto è prima
Il ddl poi prevede che sia il governo a presentare alle Camere relativo disegno di legge ai fini dell'approvazione della legge di autonomia negoziale è l'unica scelta immaginabile
Cioè la presentazione del disegno di legge sono nella disponibilità di una delle parti negoziali
Il governo soltanto può fare il governo oppure il Consiglio regionale della regione interessata appunto attivando il centoventuno punto due della della Costituzione quali potrebbero essere i vantaggi in questo caso
è chiaro che un coinvolgimento degli dell'esecutivo regionali del legislativo regionale potrebbe diciamo apportare
Diciamo delle significative
Differenzia rispetto a acché sia soltanto l'esecutivo protagonista però diciamo rimane comunque la questione di fondo belle a dispetto del principio pattizio in forza del quale appunto l'intesa non può essere modificata sono attraverso una ripresa del negoziato
E quindi arriviamo al nocciolo importante
Del il più importante diciamo della di questa fase e
Procedimentale e cioè il rapporto tra intesa e legge rinforzato i due momenti a mio avviso non possono essere visti atomisticamente
E il disegno di legge un bacio sembra considerare isolatamente i due momenti intesa e legge rinforzata
Perché la prima deve essere confezionata appunto degli attori negoziali e poi approvata appunto con una legge meramente formale il punto eh chiaramente particolarmente delicato anche per per ciò che dicevo in premessa
Cioè e l'impatto che il regionalismo differenziato è destinato ad avere sul piano ordinamentale sulla forma di Stato sui diritti non può consentire appunto una marginalizzazione a così intensa delle Camere quindi un'intensa tra chi chiede la differenziazione
E e chi deve garantire una quale diritto dei diritti fondamentali spetta al Parlamento dove è naturale che si svolga
Quel necessario processo o di integrazione politica sociale e istituzionale
E allora
A ciò si aggiunge anche un'altra notazione ovvia
Il sarebbe contraddittorio un coinvolgimento porsi marginale del Parlamento proprio di quell'organo in cui è a cui si sottraggono competenze se anche le competenze legislative come centosedici
Punto tre lascia intendere possono chiaramente essere essere devoluta quindi è cosa sarebbe possibile come e migliorabile in questo il il disegno i disegni di legge
E il nella diciamo ritenendo che ci sia un rapporto di Inter di diciamo di reciproca interdipendenza tra l'intesa la legge rinforzata
La la legge l'intesa vista quasi come condizione di procedibilità perché certo una cosa si può dire la legge rinforzata non può essere posta resta se non c'è l'intenso quindi una sorta di condizione di procedibilità
è però nello stesso tempo il e la legge di approvazione non potrebbe essere non è una legge ma è meramente formale però qui il il punto potrebbe questa pass potrebbe in qualche modo essere risolta prevedendo una modifica dei regolamenti parlamentari che già all'interno dell'iter formativo
Della legge per la RAI sono dei dei momenti in cui il a fronte di una modifica dell'intensa
Atteso che è altrettanto inviolabile il principio pattizio sì riapra il negoziato insomma
Un ruolo non si può consentire che è in una materia come questa il Parlamento ad un ruolo veramente
Marginale
Vorrei fare un cenno molto Brera non so che tempi o Alessandro una un cenno molto bravi anche a sentiti gli enti locali che è un punto secondo me anche molto importante perché è proprio per quello che diceva anche il presidente
Beh Alessandro quando dicendo appunto del le funzioni amministrative del rischio che è e le funzioni e amministrativa
Che questa devoluzione possa produrre un è neocentralismo diciamo regionale che si sostituisce a quello statale
è qui emergono delle indicazioni a mio parere dal centosedici punto tra e cioè anzitutto l'abbraccio dell'inciso suggerisce a mio avviso il momento che le il parere è un parere naturalmente obbligatorio ma non vincolante ma deve avvenire naturalmente prima
Che si ponga in essere lo schema di intensa cioè pro proprio prima che è la ragione formuli l'atto e di iniziativa è proprio perché è e gli enti locali devono valutare con maggiore cioè in modo tale che le Regioni possano valutare con maggiore avvedutezza sulla scorta del parere del degli enti locali
Anche perché le funzioni amministrative avranno una refluenza sul diciamo anche sugli enti locali
è e qui poi si può discutere del ma predicato verbale utilizzato nel disegno di legge in cui dice le regioni possono trasferire le funzioni amministrative perché non bevono un centodiciotto cita delle dei criteri già diciamo
Ben precisi poiché a mio avviso
Ma fosse anche scontato dire questo cane
E sentiti gli enti locali ci si riferisce diciamo
Al all'ente esponenziale della della comunità non alle popolazioni interessate altrimenti sarebbe letto le popolazioni interessate quindi gli enti locali è per esempio si potrebbe prevedere di appunto chiederlo al ai consigli
E ai consigli
Al clan insomma altri si ex articolo
Appunto centoventitré della della Costituzione è centoventitré punto quattro poi è chiaro che rientra nell'ambito dell'autonomia regionale è quello di prevedere anche altre forme di consultazione Lupi anzi il le varie le varie associazioni
Se ho ho tempo vorrei dire qualcosa sull'ambito materiale della della differenziazione questo un tema a mio avviso delicatissimo perché i limiti della alla differenziazione
A mio avviso non vanno ricercati soltanto appunto nella testualità del centosedici punto tre della Costituzione ma tutta quella congerie di principi costituzionali che sono il White Trends cinquecentoventi punto due è eccetera
è
E il qualche indicazione ai centosedici comunque ce lo dà quando dice io come dire valorizzerà ai l'aggettivo concernenti ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia concernenti le materie
E quindi questo rimanda all'idea che si possa trattare anzi
Che si debba trattare il più delle volte gli aspetti di ambiti diciotto ambiti di di materia
E quindi in questa prospettiva sulla scorta anche delle esperienze precedenti delle pre intese di quello
S'a mio avviso diciamo l'intesa non si possono limitare ad individuare delle etichette cioè intese come materia e lasciando poi ad altre sedi diversa da quella parlamentare
La specificazione perché in questo caso significherebbe in qualche modo considerare il centosedici punto tra completamente avulso dal contesto costituzionale
E quindi
Bisogna prendere in considerazione la possibilità di scomporre le materia magari anche nelle stesse intese scomporre in dei moduli in modo tale che per esempio il Parlamento possa diciamo ritenere opportuno che è diciamo la la devon debilitati alcuni aspetti ma non di altri
Per esempio e qui ritorna quindi forte il ruolo da il Parlamento che è appunto il garante ultimo della sintesi tra unità è e decentramento
Poi non so se ottantuno per dire al proprio due cosina sulla mina sugli aspetti finanziari io non mi dilungherò sui letti e l'ho fatto molto bene
Molto bene e Michele però volevo evidenziare come nelle materie non letto da nelle materie quelle non legate ai livelli senza delle prestazioni come può essere coerente l'idea di
E diciamo devolverli alle regioni con le relative risorse senza aver rispettato il comma tre il comma cinque
Del centodiciannove senza al fondo perequativo e senza le risorse aggiuntive a questo me lo domando io lo trovo una grande contraddizione del disegno di legge e ho trovato è e peraltro il disegno di legge
Non è che non ho ben presente
Diciamo questi commi perché il richiamo pura e qui ho trovato diciamo una contraddizione con un'altra come est a mio avviso in denota e l'idea che questo sia
Un conclude regionalismo differenziato
Ma diciamo questo in filigrana mi appare dal disegno di legge come se sia una partita che si gioca
Tra Stato e Regione quando si prevede che appunto le risorsa vengono stabilite il quantum da una commissioni paritetica questo diciamo io lo trovo devo dire
Non coerente con le premesse anche diciamo che fa lo stesso disegno di legge
Quindi ne in io poi spero che
Durante l dibattito possa ritornare comunque su alcuni punti volevo diciamo concludere col fatto che è appunto
I provvedimenti come quello fra il regionalismo differenziato che ha che è destinato ad avere un impatto così importante non soltanto sulle regioni che è chiedo una differenziazione ma anche su tutte le altre regioni
Questo modus operandi io lo ritengo diciamo lesivo delle esigenze di unità dello Stato
è è anche appunto delle Autonomie che non chiedono una differenziazione mi ha colpito molto il fatto appunto che è il quantum venga stabilito in una sede in cui ci sono non soltanto stato in zona dato le implicazioni anche sistemica
E ordinamentali vi ringrazio davvero per l'attenzione
Grazie alla professoressa Sciortino per le anche approfondire considerazioni sull'impatto ordinamentale ma anche per avere un sottolineato alcuni nodi estremamente problematici sia della procedura sia del merito del processo di differenziazione
A proposito del rapporto del complesso rapporto tra intese legge rinforzata mi limito solo a ricordare che non abbiamo una lunga tradizione di negoziazioni non proprio come dire diciamo che hanno nelle quali è nell'ambito delle quella che ho visto anche cose non proprio commendevoli diciamo quindi penso ad esempio all'approvazione degli statuti ma anche alle negoziazioni in sede di contenzioso e voglio dire anche di questo dobbiamo dobbiamo tenere tenere assolutamente conto
E passo la parola all'ultimo relatore prima del dibattito che il professore Giovanni tardi Barbieri professore ordinario di diritto costituzionale all'Università di Firenze anche direttore della rivista le regioni ed è coautore di una recentissimo position paper
Di Astrid che ho fatto il in tempo per fortuna leggere
E di cedo molto volentieri la parola prego
Grazie Alessandro un ringraziamento molto sentito agli organizzatori un saluto ai colleghi
Qui presenti e anche a professor mangia mediche poi concluderà da par suo i nostri lavori
Dunque io vorrei iniziare questo mio intervento con una citazione di Attilio Piccioni all'Assemblea Costituente Attilio Piccioni è un un esponente la democrazia cristiana molto importante alla Costituente pur ahimè non più molto ricordato lo ricorderemo all'Istituto Sturzo il dodici Di Maggio
Ecco Piccioni in sede di commissione settantacinque siamo nel luglio del quarantasei all'inizio proprio dei lavori quando la scelta dell'ordinamento regionale era tutt'altro che pacifica perché sappiamo che non mancano certo dell'esistente
In assemblea costituente ecco lui chiamò i colleghi ad una dice lui assunzione di responsabilità con riferimento alle regioni
E questa è la citazione non si può pensare di di creare ed ente regione senza dargli la possibilità di raggiungere i fini per i quali viene istituito e per raggiungere questi fini non basta una potestà legislativa delegata secondaria perché allora rimarrebbe sempre all'ente camicia di nesso del centralismo statale
E non si creerebbero dei poteri locali
E aggiungeva ora una volta fissati i fini per i quali la Regione si istituisce i suoi obiettivi le sue
Funzioni di rinnovamento della dinamica politica amministrativa della nazione
Non si battono lesinare i mezzi necessari allo svolgimento delle sue funzioni perché altrimenti si compirebbe un'opera inutile
Ecco io credo sulla base di questa citazione a distanza di tanti anni
A che punto siamo
E quindi davvero le considerazioni svolte dai colleghi che mi hanno preceduto ma in particolare da Anna mostro marino davvero ci aiutano a capire
Quanto e la mancanza di una cultura autonomistica abbia pesato sulle sorti del regionalismo italiano
Il regionalismo italiano che si trova oggi potremmo dire in una sorta di perduranti confusa transizione e ancora lontano da un assetto stabile e conseguentemente più funzionale
Il rendimento del regionalismo per molti aspetti dobbiamo dirlo con franchezza deludente
Ha favorito un confuso processo di riforme
Carica iniziato limiti tecnici e vice di evidenti
Anche per un uso congiunturale dell'autonomia cito Alessandro Morelli come valore da esaltare
Ho una diseconomia rispettivamente a quando essa può essere sfruttata come mezzo di esercizio di Domino politico o diversamente quando si ribella
Un fattore di limitazione del potere
Da questo punto di vista colpisce il continuo mutamento di prospettiva del sistema politico con riguardo alle autonomie territoriali
Si è passati da evocazioni più o meno slogan mistiche di una trasformazione in senso federale del nostro ordinamento a partire dall'undicesimo recita Touré fino al due mila sei
Con la lezione nel referendum confermativo del Progetto cosiddetto devolution
A proposte ispirata ad una logica di segno diverso se non opposto pensiamo a contenuti del testo venti busti venute meno le quali è emersa la prospettiva in una prima fase nell'attuazione del centosedici terzo comma
Dopodiché ecco
La crisi crisi economica crisi pandemica
Crisi ora internazionale
Che
Creato un moto di opinione pubblica di nuovo come dire diverso e si è arrivati a evocare
Una revisione del centodiciassette all'insegna di riportare al centro una serie di titoli competenziale di che la riforma del due mila uno aveva assegnato alle regioni
Ma non c'è stata soltanto questo che ha caratterizzato la storia del nostro regionalismo
C'è stato anche il sostanziale abbandono
Della riforma del due mila uno
Da parte del legislatore
Una riforma che delineava autonomia e che necessitavano di interventi legislativi attuativi
E badate il tema è rilevante ai nostri fini perché quando si dice forme e condizioni particolari di autonomia si presupporrebbe un quadro in cui l'autonomia e compiutamente definita ma non siamo come il nostro a questo
Sono entrati i tasselli fondamentali
Quali l'attuazione organica del centodiciotto
La mancanza di un Codice delle Autonomie
Prospettiva che ancora non è maturata ma è maturata un ripensamento di Province e Città metropolitane attraverso la legge del Rio che potrebbe essere però oggi rivista ancora anche si a frammenti e su questa legge
Non dico nulla
La mancata completa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e qui ha ragione Michele la definizione dell'IVA ed essenziale prestazioni non è è un fondamentale deprimente previsto la costituzione in generale
E non soltanto finalizzato al centosedici terzo comma
è mancata e Quistello mangia Mary ce lo ha ricordato tante volte fra gli altri da compiuta attuazione del centodiciannove
Che costituisce un problema di fondamentale importanza ai fini della definizione di forme e condizioni particolari di autonomia
Il federalismo fiscale continuamente rinviato e dalla stessa legge di bilancio che prevede la determinazione del letto ulteriormente rinviato
Al due mila ventisette o una data precedente a determinate condizioni
Non ho parlato di qualche incongruenza che il titolo quinto rinnovato nel due mila uno presenta alcune parti che non ci sono il tema dei raccordi la trasformazione del Parlamento
E alcune come dire disallineamenti successivi la legge costituzionale uno del due mila dodici che per alcuni ha costituito una sorta di ripensamento sostanziale dell'arazzo del centodiciannove
Ma badate disallineamenti che in qualche modo continuano anche nella stagione presente
E mi chiedo ad esempio si sia allineato con la prospettiva del centosedici terzo comma
Il disegno di legge di riforma fiscale
Che diciamo al di là di salvaguardia delle delle norme dell'autonomia regionale locale
Presente a come dire alcune previsioni che sembrano in qualche modo asimmetrici Rispetto come dire la prospettiva dell'attuazione del centosedici terzo comma aggiungo la revisione degli statuti speciali
Tema prefigurato dall'articolo dieci della legge costituzionale tre del due mila uno
E che così pure ad un adempimento
Ancora oggi fondamentale anche perché delineare un quadro rinnovato della specialità regionale affidata oggi a carte statutarie ampiamente arretrate e per molti aspetti superate
Tutto questo rende evidentemente in qualche modo non impossibile ma certo non semplice l'attuazione del centosedici terzo comma
Che viene a operare oggi per le ragioni che dicevo
In un quadro costituzionale
Che presenta alcuni fondamentali istituzionale Scurati che presenta alcuni fondamentali motivi di incertezza
Ho parlato dell'in attuazione del titolo quinto aggiungiamo il fluire di una legislazione statale che in questi anni è intervenuta quasi come se il Titolo quinto non ci fosse
E io aggiungo una giurisprudenza costituzionale molto sensibile forse troppo sensibile alle esigenze ad esigenze unitarie
Certo un ulteriore elemento di difficoltà è data anche da una
Scissione con la quale dobbiamo fare i conti eccitoni Coffa al con
Lo iato tra Regioni Progetto regioni realtà
Che si è in qualche modo che di cui Mico parlava già nel mille novecentonovantacinque
Ma a maggior ragione
Scissione che possiamo vedere ancora oggi
Noi dal punto di vista del rendimento istituzionale delle Regioni possiamo per molti aspetti parlare quasi di un regionalismo differenziato di fatto
Non ci dimentichiamo come
Se delle sette regioni in piano di rientro sanitario sei sono meridionali e di queste due ancora oggi due se non sbaglio risultano commissariate e con gravi criticità
Sappiamo come la procedura relativa ai piani di risanamento e ancor più il commissariamento si traducano in limitazioni
Significativo dell'autonomia regionale ma anche dei diritti dei cittadini basti pensare no alla giurisprudenza della Corte costituzionale che non consente l'erogazione di prestazioni no che non siano riconducibili all'Enea
In queste in queste regioni
Sappiamo dati del Ministero della salute del due mila diciannove
Che alcune regioni due in particolare risultano oggi largamente inadempienti nell'erogazione dei LEA in alcuni settori cruciali come l'assistenza agli anziani e disabili
E in una di esse addirittura la Calabria con dati in peggioramento rispetto agli anni precedente
Ma quali sono le implicazioni dell'attuazione del centosedici terzo comma sul centro
Ecco questo devo dire è un punto che dobbiamo avere attentamente il presente
Perché la differenziazione pone problemi nuovi anche
Alle strutture centrali al governo e alle amministrazioni innanzitutto
Ma non soltanto penso anche al Parlamento
Da questo punto di vista non posso nascondere la mia sorpresa nel verificare come le recenti revisioni dei regolamenti parlamentari Senato ma anche Camera
Si siano dimenticati il tema duecentosedici terzo comma
Sarebbe stata un'occasione preziosa quella di inserire no quelle norme fondamentali
Che a suo tempo con riferimento agli Statuti ordinari
Furono inserite e qui apro una parentesi che spero di riprendere dopo quelle disposizioni potrebbero essere dura qualche utilità anche nell'immaginare il ruolo e il coinvolgimento delle Camere nella procedura di approvazione
Delle leggi ex articolo centosedici terzo comma
Insomma dobbiamo essere realistici
Il centosedici terzo comma è una disposizione sfidante
Può essere l'occasione per riprendere organicamente
Mano la questione delle autonomie a tutto tondo
Ma può essere anche l'ennesima occasione fallita
Questo Sergio Bartoli nel suo libro mette in evidenza con molta chiarezza questo rischio
Di una ma di una perdurante mancata attuazione oppure di un attuazione che produca risultati modesti o addirittura o addirittura nulli però
L'idea che e qui cito Stelio
Attraversa regionalismo differenziato ci sia la possibilità di una nuova stagione del regionalismo italiano
è un tema con il quale dobbiamo fare
Ma nel petto su questo gravano tutta una serie di incognite che faremo male hanno un in qualche modo a sottovalutare
E vengo
Alle altre domande quindi il centosedici terzo comma può funzionare sì ma diciamo con una serie di caveat che derivano da una situazione che presenta come dire qualche luce e multe umbre
La legge attuativa e qui è già stato detto molto e sarò da questo punto di vista rapido sono d'accordo con quello che è stato detto certo una copertura costituzionale sarebbe come dire dal anche dal mio punto di vista auspicabile
Lo stato attuale è quello che la Corte dei conti a in qualche modo definito in una recenti sulla non più tanto recente audizione sull'attuazione dell'autonomia differenziata Giugno due mila ventuno
Nel quale ecco la corte de'Conti dice che la legge quadro nel regolare il procedimento di formazione delle leggi avente ad oggetto l'intesa
Da ad esprimere una disciplina generale che dovrebbe essere in grado di tracciare un percorso condiviso per le stesse intese
E potrebbe anche fornire indicazioni utili a delimitare ecco credo che sia questo verbo sia di un certo interesse la possibile fare della devoluzione delle materie
In questa prospettiva la legge quadro potrebbe atteggiarsi come legge recante i principi generali in materia di intese però dice la corte resta aperto il tema della maggiore resistenza
Della legge quadro che consentirebbe di porre vincoli più cogenti
Sia in termini di contenuto che di forma al procedimento di approvazione delle intese da parte delle Fiamme è sostanzialmente la posizione che anche la Commissione presieduta dal compianto professor Caravita aveva in qualche modo delineato nella sua relazione App più o meno può Eva a questa a questa audizione
Il tema del coinvolgimento del Parlamento
E io credo che su questo tema gravi
Una questione
Che è l'interpretazione che il disegno di legge seicentoquindici a basso della procedura di approvazione delle leggi ex articolo centosedici terzo comma
Che non è badate
L'unica interpretazione possibile
A cominciare parto dal tema dell'iniziativa regionale
Che il disegno di legge quali che era come iniziativa di procedimento ma che in realtà si poteva interpretare si potrebbe interpretare anche come una vera e propria iniziativa legislativa ex articolo settantuno della Costituzione
E aggiungo che forse in questa prospettiva anche il ruolo del parlamento avrebbe potuto essere in qualche modo più valorizzato rispetto a come diciamo il disegno di legge
Spetta quello che il procedimento di leggi dice procedimento state disegno di legge dice
E l'altro grande tema che è connesso a questo è l'oggetto dell'intesa
Qui mi riferisco ancora una volta al professor mangia mediche si chiede alcuni lavori che ha fatto se l'oggetto dell'intesa tra Governo e regioni sia la delimitazione
Delle materie
E dei contenuti dell'autonomia ex articolo centosedici terzo comma o invece non debba essere gli aspetti lui
Dice di autonomia di da della dell'amministrazione della gestione insomma di questa appunto autonomia eminente sono due prospettive molto diverse che portano esiti molto diversi anche dal punto di vista del ruolo
Degli attori istituzionali
A prescindere però anche a prescindere a questa considerazione che però come ho cercato di spiegare e
In qualche modo decisiva
Ecco sul ruolo del Parlamento
In effetti il disegno di legge si limita a queste diciamo riferimento atti di indirizzo senza ulteriori specificazioni
Qui però ritengo che appunto l'autonomia regolamentare del Parlamento possa e debba
Implementare queste previsioni tenendo conto che la Corte costituzionale nella sentenza duecentotrentasette del due mila ventidue ha qualificato la riserva di Regolamento in materia di procedimento recitativo commerciali ma indefettibile
Quindi qui c'è come dire in materia per valorizzare in qualche modo l'intervento del Parlamento
Citavo prima le norme sugli statuti ordinari e la prassi che si era sviluppata a suo tempo per l'approvazione degli statuti di prima generazione
Aggiungo è già stato ricordato il possibile ruolo della Commissione bicamerale per le questioni regionali che potrebbe avere come dire uno ruolo anche di come dire accordo di armonizzazione
è Rispetto un'attività di indirizzo che potrebbe prendere anche via in qualche modo teoricamente almeno dissonanti fra i due tra i due rami del Parlamento
Antonella Sciortino ci ha parlato anche del coinvolgimento degli enti locali anche questo io credo che sia un tema
Importante
Per nulla diciamo secondario
E tale da aprire alcune riflessioni
Direi anche di carattere politico
Insomma il regionalismo differenziato o lattazione centosedici terzo comma non dovrebbe essere l'ennesimo capitolo di una storia di dissonanze tra le regioni e i loro enti locali
Ho di centralismo regionale come ci ricordava Alessandro nella sua introduzione
Da questo punto di vista mi pare che qui
Le considerazioni da fare siano due il primo il parere degli enti locali
Qui la legge lo ricostruisce in due fasi
In una fase molto a monte sull'iniziativa e in una fase come dire a valle là dove appunto si è raggiunta l'intesa
Massimo Carli siamo ci ammoniva a stare attenti a che l'intervento degli enti locali non avvenisse quando i giochi sono fatti
Ecco credo che la previsione della legge da questo punto di vista a fra qualche dubbio ecco sulla collocazione di questo Paese
Che è importante invece il coinvolgimento della conferenza unificata su questo la il disegno di legge mi pare che contengono previsioni condivisibile
Per valorizzare il fatto che l'autonomia differenziata non può essere soltanto un rapporto bilaterale tra una Regione e diciamo
Governo e Parlamento l'attuazione a getto sedici terzo comma una grande questione nazionale che chiama in causa come dire il complesso delle Autonomie e quindi come dire il coinvolgimento della conferenza unificata mi pare una previsione
In qualche modo condivisibile da sostenere
Sono d'accordo con
Antonella a proposito della previsione l'articolo sei se non mi ricordo male relativo ai rapporti tra
Le funzioni attribuite alle regioni e il ruolo degli enti locali quel possono che sostanzialmente dovrebbe essere meglio declinato per renderlo coerente con il centodiciotto della costituzione
Anche la rubrica di quell'articolo
Non mi sembra del tutto condivisibile ulteriori conferimenti ma non si tratta di ulteriori conferimenti si tratta come dire di una poi dislocazione no di funzioni che deve essere a mio parere in armonia con l'articolo centodiciotto
Su dimmi quando mi devo fermare
Due altre considerazioni
Tornando al Parlamento
Ecco io credo che qui
Un problema di fonti si ponga con riferimento ai contenuti della legge che dare esecuzione all'intesa
I testi delle pre intese valorizzano uno molto il ricorso a DPCM troppo e la dottrina diciamo lo aveva evidenziato da questo punto di vista ecco mi sembra che il disegno di legge Calderoli
Faccia un passo avanti che si possa valutare positivamente
Però c'è l'articolo cinque ecco della del del disegno di legge che qualche problema almeno potenziale lo puntone
Laddove ecco prevede che le commissioni paritetiche
Scusate
Che le commissioni paritetiche
Ecco determinino le risorse umane e strumentali e finanziarie necessarie per l'esercizio da parte delle regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia
E qualora questa previsione diciamo qualche dubbio lo pone
Perché come dire l'intesa non può in qualche modo sub delegare contenuti essenziali adatti che non passano dal procedimento ex articolo centosedici terzo comma
Quindi quella previsione a mio parere andrebbe quanto meno un po'chiarita
E specificatamente
Vengo ai letto e poi a una battuta sulla sull'autonomia finanziaria sulle per con riferimento alle fonti qui c'è una piccola dissonanza con il collega Belletti che diciamo non me ne voglia ma la sentenza ottantotto del due mila tre l'ho letta un po'diversamente io e cito un passo diverso da quelli che tu hai citato
Quando la Corte dice che l'inserimento nel secondo comma dell'articolo centodiciassette del nuovo Titolo quinto tra le materie legislazione esclusiva della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni
Vaprio attribuisce al legislatore statale un fondamentale strumento per garantire il mantenimento di un'adeguata uniformità di trattamento sul piano dei diritti di tutti i soggetti pur in un sistema caratterizzato da un livello di autonomia regionale locale decisamente ha cresciuto
La conseguente forte incidenza sull'esercizio delle funzioni e le materie assegnate alle competenze legislative
E amministrative delle delle regioni e delle province autonome impone evidentemente che queste scelte almeno nelle loro linee generali
Siano operate dallo Stato collegi che dovrà inoltre inoltre
Determinare adeguate procedure precisi atti formali per procedere alle specificazioni d'articolazione ulteriori che si rendono necessarie nei vari settori ora per come leggo io questo passaggio
Beh un ruolo del parlamento finalizzato a porre almeno un inizio di disciplina ecco io sinceramente lo vedo cioè riterrei una previsione che lasci
Che preveda solo norme di procedura forse insufficiente alla luce di quello che la sentenza ottantotto diciamo
Pone
Ecco con riferimento ai le per quali sono gli interrogativi di che diciamo rimangono in qualche modo aperti e poi vado rapidamente alla conclusione
Alla luce del disegno di legge Calderoli ma anche belli del articoli uno commi settecento novanta eccetera della legge di bilancio
Primo se la predeterminazione dei letto si debba limitare solo alle materie del centosedici terzo comma
Come appunto la legge di bilancio prevede o debba estendersi a tutte le materie nelle quali sia necessario garantire eguali prestazioni e servizi su tutto il territorio nazionale secondo problema
Se si cade a mettere mano a una nuova e adeguata definizione delle
Specialmente laddove la legge non li ha identificati come sembrerebbe evincersi dal disegno di legge Calderoli oppure se sia sufficiente una mera ricognizione dei livelli essenziali che si evincono dalla legislazione vigente come invece sembra prevedere le norme contenute nella legge di bilancio per il due mila ventitré
Sulla procedura ho già detto infine l'ultimo interrogativo se si debbano garantire risorse finanziarie adeguate alla copertura di lepre su tutto il territorio nazionale o invece si debba
Pozzo può prendere atto più semplicemente degli stanziamenti previsti a legislazione vigente sembra quest'ultima la prospettiva e la legge di bilancio del due mila e ventitré
Chiudo davvero con un'ultima considerazione
Che riguarda appunto il profilo il profilo finanziario
Qui diciamo le considerazioni sarebbero multe e diciamo assorbirebbero lo spaccio ben più di un'intera relazione
Quello ecco che io posso limitarmi a dire che
La questione finanziaria è una questione decisiva ai fini diciamo di tutto l'impianto
Però sconta i problemi a cui ho fatto prima riferimento l'in attuazione del centodiciannove ma più in generale
Ecco
E con questo chiudo la mia relazione
Quanto Benedetto in questo testo cura
Atto spinto da stelle mangia Mele Filippetti tutsi Cipolloni prima che il Nord somiglia al sud il problema fiscale del regionalismo e destinato a diventare nel tempo sempre più problematico
Da un lato si pone la necessità di salvaguardare l'intera economia nazionale
E ciò spingerebbe alla centralizzazione del sistema fiscale che assicurerebbe l'unità nel suo impatto diretto sull'economia
Dall'altro ridurre oltre misura l'autonomia di bilancio delle Regioni e la loro capacità fiscale nuocerebbe alla stessa economia nazionale perché priverebbe i territori du livello di governo che spinge verso la loro competizione senza contare che il federalismo fiscale si fonda sulla valorizzazione della responsabilità fiscale
Credo che in questa citazione ci siano compendiati al meglio tutti i problemi del centodiciannove e sia in questo la ragione del continuo rinvio ma con questo continuo rinvio davvero siamo in presenza di un'ipoteca che rischia di minare alle fondamenta tutta la costruzione dell'attuazione al centosedici terzo comma dell'ingrato
Ringrazio ringrazio professore tardi Barbieri dalla dalla cui
Belle brillante relazione emerge ancora una volta l'invito a prendere sul serio questa occasione di attuazione del centosedici terzo comma ne in una più ampia prospettiva sistemica
E prendere sul sesso significa anche ovviamente guardare ai tanti limiti ai tanti problemi alle tante questioni che esso pone Maroni in una prospettiva come dire pregiudizialmente tre ho imparato ormai in una sfida prospettive in una dimensione di consapevolezza
Allora c'è lo spazio per un dibattito prima di dare la parola al professore professore mangia Meli
C'è un intervento del professore Luca Castelli ci sono altri interventi
Allora allora io vi chiederei intanto al professore Castello al professore Depretis di avvicinarsi al leggio spero che funzioni microfono io di chiederei però di competere in un tempo molto limitato tre quattro minuti al massimo così magari diamo la possibilità a qualche eventuale replica e poi
No assolutamente quindi tanto Castelli poi
Poi c'era
Grossi professore grossi professore De Pretis coi per far
Perfetto atti pensare Iacoviello prego allora grazie buongiorno a tutti allora faccio una premessa e due considerazioni di merito la premessa è che per formazione scientifica e culturale non sono diciamo
Non sono pregiudizialmente contrario all'ipotesi di un rafforzamento dell'autonomia regionale che vada appunto nel senso prefigurato dal centosedici terzo comma perché più autonomia significa più democrazia a livello locale Feliciano Benvenuti
Parlava della regione come di un'efficienza democratica prima ancora che di efficienza amministrativa quindi il regionalismo differenziato va nel senso di questa maggiore efficienza democratica e può rappresentare uno strumento per rilanciare Circuiti dell'autonomia
Dopo soprattutto la terz'io la torsione centralistica prodotta dalla legislazione sulla crisi prima e dalla pandemia e poi e quindi appunto non sono pregiudizialmente ostile alla sua attuazione purché ovviamente questo processo avvenga nella doveroso rispetto dei vincoli di sistema dei vincoli che garantiscano la tenuta unitaria del sistema in modo da non accentuare il già rilevante divario territoriale tra Nord e Sud ora detto questo mi pare che nel disegno di legge ci sia un elemento senz'altro apprezzabile dal mio punto di vista che invece la clausola di pregiudizialità della determinazione dei Letta rispetto a qualsivoglia
Riconoscimento di maggiori poteri alle Regioni però ecco questa condizioni che apposta sin dal primo articolo del disegno di legge
Mi pare che poi finisca per essere in qualche modo Huff Scatà se non proprio contraddetta dalle disposizioni successive perché è bensì vero che nelle materie riferibili
Hai letto non è possibile trasferire le funzioni se prima non si definiscono i livelli essenziali
Però per le materie non l'happy trasferimento si può fare immediatamente subito dopo l'approvazione della legge e tuttavia come osservava la professoressa
Sciortino esistono prestazioni anche nelle materie non letto
Prestazioni che hanno dei costi standard che vanno definiti in modo che siano poi individuate le risorse per finanziarli non solo ma ai sensi del limite generale previsto dal centodiciannove e devono essere anche individuate le risorse per finanziare il fondo perequativo del terzo comma e gli ulteriori interventi di perequazione speciale
Del quinto comma allora viene da chiedersi per quale ragione si debba comunque procedere a in trasferire le funzioni nelle materie non letto si esprima non si chiariscono quali vincoli derivano al bilancio dello Stato
Tanto dal finanziamento delle funzioni relative eletto quanto da finanziamento delle misure perequative del centodiciannove il che chiama in causa è stato detto ovviamente in tutti gli interventi quello che dal mio punto di vista il vero convitato di pietra di tutto il processo di attuazione
Del centodiciannove e cioè di di scusate duecentosedici terzo sesto terzo comma cioè appunto
L'articolo centodiciannove questo dal mio punto di vista resta il limite di fondo che inficia l'intero impianto di tutto il disegno di legge cioè il fatto di consentire l'avvio del regionalismo differenziato
Considerando soltanto guardando soltanto ai letto senza considerare l'altra fondamentale precondizione che invece richiesta dal centosedici terzo comma cioè l'integrale attuazione dell'autonomia finanziarie di regioni ed enti locali insomma per riprendere una formula della Corte costituzionale che la corte usano i suoi rapporti con i giudici
Comuni e con la corte di giustizia in materia di tutela dei diritti fondamentali in Europa c'è una doppia pregiudizialità
Non solo la previa definizione del letto ma anche la previa integrale attuazione dell'articolo centodiciannove e la mancata considerazione di questa doppia pregiudizialità provoca poi diciamo suscita una serie di ulteriori interrogativi da una parte infatti c'è la clausola di invarianza finanziaria non richiamava la professoressa apostoli e dall'altra però si prevede che la definizione se la definizione dei letto comporta un aumento dei costi
Appunto le nuove funzioni possono essere trasferite alle Regioni solo dopo che siano state individuate le relative risorse per fare farvi fronte però qui sorge dal mio punto di vista il grande interrogativo
Come si finanziano questi maggiori costi delle nuove funzioni che vengono regionalizzate ora se è molto plausibile ritenere che non si potrà procedere ad un aumento di imposte vista diciamo la totale impraticabilità sul treno politico di questa opzione e delle due l'una o si tagliano le spese oppure si chiede alle Regioni con maggiore capacità fiscale di contribuire nell'ottica diciamo della solidarietà
Ma primo interrogativo queste regioni si presteranno
E secondo interrogativo se si devono tagliare fuori le spese quali spese si tagliano dove come e insomma come si vede è vero come diceva
Il collega Belletti che ci sarebbe la la ci sarebbe la compartecipazione però è sulla carta cioè in assenza del quadro generale di riferimento costituito da centodiciannove
Insomma c'è una grande incertezza e nulla esclude la fine secondo me che tutto il processo possa avvenire non solo a detrimento delle regioni che non chiedono la differenziazione nonostante l'esplicito divieto ma soprattutto sulla base della spesa storica
Che come sappiamo è riflette le inefficienze nella gestione dei servizi e quindi finirebbe per cristallizzare lo status quo
Con una buona pace del superamento dei divari territoriali
Esistenti allora questo avrebbe forse suggerito di procedere diversamente dando diciamo prima attuazione al Titolo quinto nelle parti ancora mancanti latte centodiciannove e poi avviando il regionalismo differenziato un'ultimissima considerazione scusami Alessandro sulla natura dei letta perché è stata più volte
Evocata allora l'impressione che io ricavo da questa articolata procedura di definizione dei letto prevista dalla legge di bilancio del venti ventitré è quella di un complessivo scadimento di tono di questi livelli essenziali
Che da scelte eminentemente politiche che infrangono affidate al legislatore statale in vista della tenuta unitaria del pluralismo autonomistico previsto dal Titolo quinto
Assumono una connotazione fortemente tecnica cabina di regia sorse Cinzia due Istat ma anche una valenza eminentemente contabile
Perché la funzione che svolgono di garanzia sostanziale di diritti immediatamente azionabili viene in qualche modo offuscata dalla loro finanziarizzazione fa dal fatto che ci sono presi a parametro delle della dell'individuazione delle risorse da trasferire alle Regioni allora nella prospettiva che tu all'inizio difesi di anche del diritto possibile mi chiedo se non si fosse già diciamo proprio per recuperare la caratura politica della diffusione dei letto se non si possono diciamo un po'replicare lo schema dei DPCM pandemia dici
Cioè il modello in base al quale si affida alla legge o un atto equiparato non solo la definizione della procedura ma appunto la definizione in via generale dei contenuti delle attività delle prestazioni che devono essere garantire appunto su tutto il territorio nazionale nelle materie del centosedici e poi il singolo di DPCM nelle diverse materie non fanno altro che attivare in concreto queste garanzie
Se del caso articolandole più nello specifico e il nel Complesso il giudizio che io do sul disegno di legge è un giudizio in chiaroscuro come si sarà capito perché fissa un principio utile sul piano procedurale
Cioè la pregiudiziale determinazione di Letta ma poi non lo sviluppo in maniera coerente nelle disposizioni successive attenua la portata politica della decisione sul letto riducendo la ad una questione eminentemente finanziaria non tiene
Conto di questa doppia pregiudizialità e quindi agisce in un quadro necessariamente incerto nebuloso caratterizzato dalla perdurante l'attuazione del centodiciannove grazie
Sì io purtroppo devo fare una cosa che odio soprattutto con amici che un piacere sentire però mi devo chiedere ora nei prossimi interventi intanto io professore mangia mani se vuole raggiungerci qui
Dunque c'era il professore grossi prego
Chiedo per favore tre minuti massimo perché siamo stretti dei tempi due minuti grazie allora sono insieme grossi dottorando in diritto costituzionale alla Federico secondo mi occupo veleggia principalmente regionalismo differenziato autonomia finanziaria e così via
Mi premeva come dire sottolineare
Se è possibile che sostanzialmente la questione della legge quadro si è affacciata nel panorama politico essenzialmente non il passaggio dal governo Conte uno al governo Conte due
Questa aveva due funzioni politiche non tanto rispondere alle questioni sollevate dottrina sull'applicabilità o meno dell'articolo centosedici terzo comma ma essenzialmente due funzioni politiche
In un primo luogo quella di segnare la discontinuità rispetto al precedente esecutivo quindi l'esperienza del conte uno e in secondo luogo quello di rispondere a quelle che erano state come dire le tensioni che siano prodotte tra regioni del nord e regioni del sud
In particolare quelle tensioni derivanti dalla possibile
Menomazione dell'unità giuridica ma soprattutto economica della Repubblica derivanti con l'approvazione del regionalismo differenziato con quelle tre regioni che come sappiamo rappresentano il quaranta per cento del PIL nazionale
E correndo coerentemente con quei più o meno coerentemente con questa impostazione il ddl boccia già nelle sue prime bozze si concentrava quasi esclusivamente sulla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni Ronnie aveva forse ne su quasi nessun riferimento nelle sue prime versioni soltanto dopo rimo qualche riferimento al agli aspetti procedurali
Ma c'è stata coi nel passaggio dal governo Conte Dual governo conta al governo Draghi
Una sorta di evoluzione genetica della funzione della legge quadro perché la legge quadro sostanzialmente non si concentra Bisi livelli essenziali delle prestazioni infatti quindi era la procedura già descritta illo tempore dal decreto sessantotto del due mila undici per la loro definizioni ma per la prima volta come a ampiamente richiamato la professoressa apostoli si concentra inserirà determini delle procedure molto serrata e quindi come dire la funzione non diventerà più quella di garanzia
Delle regioni meridionali ammesso che posso siano effettivamente garantite omesso che corrono un pericolo ma piuttosto una funzione come dire acceleratoria ancorché la ministra Gelmini in audizione il tre marzo del due mila ventuno aveva detto guardate che noi non siamo obbligati da approvare una legge un DDL quadro
Posto che la Costituzione non non non cita in questo senso Manuela proviamo esclusivamente per evitare conflitti con le regioni e qui fin qui ho citato l'audizione del tre marzo del due mila ventuno
La mia domanda di fondo che che lascio come dire a voi è questa sostanzialmente se il DDL Calderoli fosse stato approvato fosse già stato Reggio legge prima del ventotto febbraio due mila diciotto c'era la vedette della approvazione dei delle pre intese con Gentiloni ma in quale parte questo procedimento sarebbe stato diverso cioè questo DDL effettivamente riuscita come dire a evitare conflitti tra Stato e Regioni tra regioni e regioni considerato che come ci ha ricordato il professor Belletti queste intese saranno poi impugnabili decreti attuativi
Chiesti in attuazione del della della legge differenziazione questi voi potranno essere impugnati con ma magari anche un compito attribuzione o comunque modo si potrà trovare
Questa è la domanda che mi pongo grazie
Grazie c'era il professore Depretis prego
C'è da cede il posto
Non lo so se avessimo presentato Bongiorno attrattiva Sanna Sandro Bortolin stanno un funzionario del Ministero dell'economia e delle finanze e che si occupa diciamo di questi tra gli altri temi
E volevo porre tre quesiti uno riguarderà il professor Belletti riguarda i livelli essenziali delle prestazioni
Perché analizzando all'articolo uno comma due del disegno di legge che stiamo commentando
In realtà il diciamo il legislatore sembra riprodurre diciamo un monito recente della corte costituzionale
Che ha messo in luce diciamo il fatto che il perdurante diciamo ritardo nella definizione dei LEP
Potrebbe comportare dei risvolti negativi anche rispetto agli impegni che abbiamo assunto come il Paese nell'attuazione del piano nazionale di riprese resilienza quindi dal professore volevo un po'a capire diciamo la sua opinione o comunque e il suo punto di vista rispetto al rapporto tra i livelli essenziali delle prestazioni e impegni diciamo assunti in sede europea
Poi parlando sempre delle delle fonti di finanziamento
La riflessione diciamo che che vorrei fare è la seguente allora abbiamo un sistema diciamo di fiscalità regionale in cui diciamo distinguiamo quelli che sono i tributi propri quindi ampiamente manovrabili diciamo dalle regioni
E i tributi propri derivati che sono quelli diciamo che in termini di gettito attraverso appunto la possibilità delle regioni di intervenire con agevolazioni oppure con aumenti diciamo di aliquote nel caso dell'addizionale regionale all'IRPEF
Danno diciamo quel gettito che poi serve per coprire diciamo la gran parte della spesa sanitaria
E a questo punto volevo chiedere quale diciamo secondo il diciamo la secondo i relatori il rapporto tra diciamo la necessità di garantire alle Regioni diciamo adeguate risorse
E un messa in guardia diciamo per lo Stato dal dovere compensare diciamo letta regioni quando lo Stato decide di intervenire sulle basi imponibili diciamo i erariali che poi nel tempo sono state anche rose da diciamo da esenzioni oppure da di trazioni e quant'altro
Per cui siccome sempre la Corte costituzionale nelle sue sentenze dice che non c'è un obbligo diciamo così
Ristoranti attivo delle religioni ma che dobbiamo fare delle valutazioni prospettiche sul risvolto diciamo perché queste manovre hanno sul bilancio delle regioni soprattutto questo viene concretizzato nelle regioni a statuto speciale ma secondo me secondo neanche la dottrina maggioritaria può rilevare anche dal punto di vista delle regioni a statuto ordinario
E poi e l'ultima domanda il volevo fare alla professoressa Mastromarino
Mi ha colpita molto il suo riferimento alla il principio di leale collaborazione
E anche all'esempio che ha portato del Belgio della Francia e le volevo chiedere professoressa secondo lei posto che appunto ha messo in luce al fatto che non abbiamo una cultura diciamo dell'autonomia o comunque del diciamo così della fiducia
Ma le volevo chiedere secondo lei in che modo diciamo modulando diciamo eventualmente queste esperienze straniere
Possiamo diciamo concretizzare anche noi diciamo la leale collaborazione al di là del centoventi
E come volendo questo principio potrebbe aiutare sia nell'attuazioni diciamo del centosedici ma anche nel completamento del federalismo fiscale grazie molte
Grazie a lei professore Depretis
Buongiorno molto rapidamente ringraziando tutti le relatrici allenatori per i contributi
Due spunti che mi son venuti ascoltando appunto le nostre presentazione di oggi una di diciamo procedurale di metodo rispetto a questa riforma
Proprio magari seguendo un po'l'approccio comparatistico prima citata professoressa Mastromarino
Mi viene in mente che quando in Germania si decise di mettere mano alla sì all'intero complesso del sistema
Federale compreso l'aspetto fiscale
E il Parlamento è stato centrale per un anno e mezzo lei sia al Bundestag del Bundesrat hanno lavorato coinvolgendo Esperti tecnici docenti universitari ma il fulcro della riforma è stato la sede parlamentare attraverso i rappresentanti dei lender in almeno all'interno del Bundesrat ma il centro è stato stato il Parlamento mi par mi sembra di poter dire che qui lite sia leggermente diverso
Molto più sbilanciato sul governo tra l'altro composto da forze politiche che non più tardi di un paio d'anni fa lamentavano l'esclusione del Parlamento rispetto alla gestione dell'emergenza pandemica secondo conto e invece questo è più diciamo di merito
Ecco anche questo non è non è una novità però se ne parlava quando si parlava di federalismo fiscale costi standard
Personalmente trovo un problema nel momento in cui dobbiamo decidere di gestire se le risulta fiscale classe standard facendo riferimento alle cosiddette Regioni più virtuose
Cito perciò sostenere la mia posizione è un'area relazione del due mila ventuno della banca d Italia che faceva rilevare le norme discrepanza in termini di assetti infrastrutturali
E di cui soffre nel nostro Paese e parlo di infrastrutture di mobilità di accesso alla alla digitalizzazione alle servizi sanitari ai servizi idrici a servizi di rete di distribuzione dell'energia elettrica
Mi domando se in una condizione del genere rifiutino per Tina
Mi domando se questo aspetto sia stato ma mi par di per dire che anche qui poco considerato Rispetto proprio il momento in cui si vuole intervenire responsabilizzando giustamente le le amministrazioni regionali e locali
Ma eccome se si volesse focalizzare la cella tensione sulla sul sul peculiare senza prima allargare come io lo sguardo sulla cornice generale
Grazie all'onda dei Travis e chiudiamo con Antonino Iacoviello poi io chiedo uno sforzo di sintesi non so che posso permettermi Vila sono sono bravissimi non lo Jonio per non non non solo Aurelio Zarpellon smarrita rivelatori però
Proprio una battuta
Che poi mi riservo di argomentare se ci sarà un'occasione anche se mi devo dire che resistere alle tentazioni che sono aperte da tutti gli spunti è difficilissimo da uditore è una materia magari che si studia da tempo ma queste occasioni aprono comunque scenari Vietti chi richiederebbero ricerche ad hoc la mia considerazione telegrafica
Mi pare che sia emerso con chiarezza che ci vuole un favore verso l'autonomia nei limiti dell'armonia con la Costituzione
Credo che sia condiviso da tutti che le istanze che sono arrivate da alcune regioni meritino un rispetto istituzionale ma c'è un tema fondamentale su cui mi concentro con la mia battuta
Che il ruolo del parlamento cioè non tutte devo udibile il contributo dalla scienza del diritto costituzionale forse circoscrivere nell'ambito della formale
Il contenuto di una disposizione quello che R realmente di Volpi vile e allora definisco se guardiamo a quello che realmente devoluti bile dovremmo forse convergere che il contenuto vero e l'autonomia legislativa
Perché leggendo nel sistema del Titolo quinto dovremmo pensare che le funzioni amministrative sono devoluti Guidi con altri strumenti o speriamo che siano già devolute e finisco potremmo aggiungere al tema di oggi guardando un contributo possibile all'evoluzione del disegno di legge la necessità che nelle intese sì individuano i principi fondamentali da cui bisogna deroga questo è il punto che io volevo affidare al tavolo perché ritengo che sia fosse il contributo essenziale
Individuando i principi fondamentali requisiti intende derogare si può trovare un bilanciamento tra le materie devolute libici
Perché per come io ho studiato i principi fondamentali erano il presidio dell'uniformità giuridica ed economica della République sto di affido avrei argomento diversamente ma è questo quello che voleva affidare al tavolo grazie
Grazie allora un passaggio rapido cominciando da Adriana posto
Quindi un rinvio un rinvio allora procediamo con Michele Belletti che è stato chiamato in causa
Rapidissimamente ma sulla sulla questione della della definizione dell'ERP e e attuazione del Pnr
Naturalmente
Naturalmente fondamentale la definizione della protetto a livello a livello generale
Ecco mi meraviglia un po'sulla questione del PM RR nelle regioni sono completamente estromessi da quel procedimento è un procedimento che passa dall'Unione Europea arriva lo Stato
E i finanziamenti sono prevalentemente finanziamenti con vincolo di destinazione e e vengono gestiti dagli enti locali l'ente Regione è un soggetto stato soggetto estromesso naturalmente ecco però in una logica globale la definizione del per fondamentale mi ricollego a quanto detto dal professor Castelli proprio per fare una risposta generalizzata sulla tecnicità dei delle sono assolutamente sulla politicità scusate della sono assolutamente d'accordo e sulla necessità di attivare della attuare fieri finalmente l'articolo centodiciannove della Costituzione ma io non richiamerei un procedimento quello dei DPCM dell'emergenza
Pensando che in quella fase storica è stata caratterizzata da un enorme pressappochismo e quello stesso quello stesso procedimento procedimento che è stato poi corretto in una in fase attuativo un'enorme pressappochismo
E che giustifico soltanto per la stragrande per le norme diciamo emergenza che si era verificata e la stessa corte costituzionale ahimè in quella sentenza sbagliata secondo me sulla legge della Regione Valle d'Aosta non con non non cita nemmeno il dato normativo ma parla di sequenza sequenza normativa
E c'è comunque la politicità nella definizione del per perché se non ho capito male qual è la procedura
Il Parlamento deve individuare la materia astrattamente DePaul visibili il Comitato tecnico scientifico sulla base di tutte quelle materie sarà un lavoro immenso secondo me forse quasi impossibile
Sulla base di quelle materie deve individuare e e quali sono i lettori riferiti a quelle materie poi la cabina di regia è un organo politico che sulla base delle proposte fatte la cabina di regia
Decide decide politicamente concludo sulla procedura di definizione della ecco sull'asse ventotto ottantotto del due mila e tre sono d'accordo
Con un collega ma in quel caso la Corte costituzionale credo risponda al caso specifico perché riguarda un conflitto di attribuzione un decreto interministeriale Swissair perché poneva i livelli essenziali direttamente del decreto e quindi ecco la risposta che ho trovato io che sì c'è una riserva di legge ma una riserva di legge relativa in quel caso potrebbe bastare la definizione di una procedura
Come las la stessa procedura quella della alla fine i livelli vengono definiti con la concertazione Stato-Regione in Conferenza Unificata però eh naturalmente eccetera
Ragionare meglio sul pool
Grazie di grave hanno nostro Marino grazie spendo puntualmente alla domanda che mi è stata posta anche se devo farlo per insomma così sfottò
Io penso che esistano degli elementi strutturali giuridici per aumentare la capacità di cultura delle Autonomie può esistano invece degli strumenti meno giuridici che appartengono forse ad una cultura delle istituzioni a sulla cultura le istituzioni la dico così nel siccome non fa molto bene davanti alla possibilità di chiedere differenziazione chiedere differenziazione su tutto perché significa che non stai facendo un ragionamento su te stesso cioè voglio tutto può essere che e insomma non non puoi volere tutto perché se voi tutto è perché non sai se non sei capace di spiegare le ragioni per cui lo sta chiedendo cioè tornando quel discorso che facevo prima deve essere capita la differenziazione
Se chiedi tutto evidentemente non sa e spiegarla
Da una parte dall'altra non puoi dire no su tutto
Cioè non può essere che su Tuturano allora questi due estremi mostrano chiaramente che su questo non c'è leale collaborazione che tenga
Perché non è realmente di differenziazioni che si sta parlando forse di altro brano di differenziazione
Quindi preso da una parte diciamo della capacità di sugli strumenti giuridici riguardo per esempio il caso
Il caso belga in molte occasioni mi si dice ma anche la nostra corte ha fatto un lavoro di giurisprudenza sulla leale collabora
Perché io sono sempre del parere che un conto è fare un lavoro giurisprudenziale sul principio di lì con la di leale collaborazione così come di molti altri principi o un conto è scriverlo in Costituzione
Il Belgio ha cominciato per esempio un lungo cammino giurisprudenziale sulla questo che cos'è la leale collaborazione e poi l'ha scritto in Costituzione
E diventato parametro meta
Valoriale dell'attività della Corte costituzionale che la utilizza non tanto per dire se una Regione una comunità o lo Stato hanno invaso le competenze di un altro ordinamento ma anche in assenza di invasione il parametro utilizzato per stigmatizzare un comportamento che diciamo in qualche modo mette in difficoltà quello che è il principio della federale dello stare insieme allora questo permette alla corte di avere un altro spazio
Aggiungo solo due cose la prima è che io credo che invece è stato detto importante ci si riferisce la differenziazione sull'autonomia legislativa io invece l'esperienza che ho nel diritto comparato che più un sistema è maturo
Meno si occupa dell'apparato legislativo e delle differenziazioni legislative più punta ad altri generi di differenziazione in ambito amministrativo
Pensiamo che un sistema come quello tedesco e dove è in gran parte della riforma di cui parlava Andrea si è giocata invece sulla sperimentazione della e de de degli ancora certo core con alcuni elementi grandi sul federalismo fiscale e via dicendo messi a posto quei pezzi era facile
E non ho la sensazione che gli schemi
E i lender tedeschi corrano sempre a cercarsi nuovi spazi legislativi spesso invece esatto ma ne hanno bisogno perché torniamo alla questione della struttura di prima non ne hanno bisogno possono giocarsi do differentemente
E poi io sono estremamente invece convinta che il ruolo del parlamento qua debba essere prioritario per una semplice ragione perché se lasciamo sempre tutto in mano al governo quello che abbiamo visto che si usa come spot elettorali
E non come qua finché non capiamo che una riforma del regionalismo non è una riforma che può essere sposata da una parte politica un'altra ma ho l'assumiamo come un elemento sistemico strutturale oppure credo sia meglio lasciar stare e quindi deve tornare in mano al Parlamento capiremo come però altrimenti grazie
Grazie a te Antonella Sciortino zip mal riposta proprio lascia agganciandomi sia quello che diceva eh Anna che all'ultima domanda cioè quella di ciò che devo libidine
A mio avviso diciamo dovrebbero essere devoluti in b e competenze di tipo legislativo perché altrimenti ci sarebbe il centodiciotto chiaramente poi dalle competenze legislative deriva anche quelle amministrative ma sempre nel quadro a mio avviso di un derby spento della cornice costituzionale quindi naturalmente del centodiciotto e quindi ribadisco
In proprietà del predicato verbale possono e non appunto invece Danilo
Perfetto giovani darli Barbieri sì davvero due due battute due battute al volo
Con riferimento alla all'intervento del dottor Grossi
Sì ci sono stati sicuramente ragioni come dire politiche diciamo la necessità anche di rispondere attenzioni ma insomma il problema Prodi una legge attuativa io sinceramente lo vedo tanto vedo che sarei favorevole anche addirittura dargli una copertura costituzionale perché ci sono una serie di nodi
Che altrimenti finiscono tutti può essere assorbito da una trattativa tutta politica
Con rischi pagati anche di qualche tra virgolette potenziale discriminazione che si potrebbe fare diciamo tra alcune regioni altri quindi la questione
Pur tenendo fermo quello che lei ha detto diciamo però la questione della legge attuativa è una è una questione che a me pare non non irrilevanti
Ecco con riferimento alla all'intervento di Luca Castelli sono d'accordo con quello che ha detto Michele quindi a Luís rinvio sono d'accordo e infine con il dottor con il dottori Azio vedo sul fatto che il proprio un morto
Del centosedici terzo comma davvero riguarda come dire la funzione legislativa e politica delle regioni
E quindi la necessità che le diceva anche di individuare quei principi fondamentali che in qualche modo derogabili sapendo peraltro che i lacci e lacciuoli che diciamo sussistono quelle regioni nelle materie concorrenti non sono dati soltanto dai diciamo dei principi delle materie da principi fondamentali ma stimolati anche dalla pregnanza di una legislazione che per esempio fatte perno sui titoli trasversale ecco quindi quello diciamo la questione va vista come dire in modo se vogliamo ancora ancora più ampio ultimo punto non abbiamo parlato dei costi dei fabbisogni standard e torno un attimo a Luca con riferimento hai letto ecco io dico soltanto che dobbiamo tener conto che non tutto ciò che potenzialmente trasferibile a una rilevanza in termini finanziari
Presente la mia regione aveva come dire chiesto alcune diciamo funzioni che non ha non avrebbero comportato problemi quindi è di carattere finanziario ci sono anche quelle e quelle potrebbero essere proprio un terreno forse chissà anche di sperimentazione
Del centosedici terzo comma in una logica incrementale grazie
Pazzia per trovarne lo ridico ringraziandovi credo siano emerse cosa davvero molto interessanti do molto piacere la parola conclusiva professore speriamo Antonelli
Innanzitutto grazie a tutti gli intervenuti che con pazienza hanno seguito questo dibattito ora devono subire anche l'aggravamento del delle mie conclusioni e cercherò di essere quanto più leggero possibile potrà tanto più una materia alquanto complicata Spinosa
Ringrazio e poi tutti i colleghi che sono qui al tavolo non solo per essere venuti per essere intervenuti per i loro contributi che pongono una serie di questioni rilevanti che speriamo di potere poi ulteriormente perfezionare nella nella pubblicazione
Ora io qui vorrei partire da una premessa che forse vi potrà meravigliare che questa tutto il dibattito sull'articolo centosedici terzo comma
E fuorviante
Non solo è fuorviante ma prima ancora di essere fuorviante è un dibattito fuorviato
All'inizio si parlava di un atteggiamento pragmatico dei della della scienza oltre che della politica
Perché il contributo che il giurista da sempre un contributo concreto in effetti ogni teoria politica
Ogni cambiamento legislativo ha corrisposto sempre ad un bisogno pratico concreto no
E quindi c'è questa configurazione della scienza giuridica come scienza pratica
Molto importante per non perderci in disquisizioni inutile però
Io distinguerei sempre la sede scientifica dalla sede in cui il giurista è chiamato a dare un contributo concreto pratico pragmatico di attuazione
Ed è per questo che dico che il dibattito e fuorviato ed è fuorviante
Noi parliamo dal punto di vista costituzionale di un riparto dei poteri legislativi incentrato sul cannone della materia e delle numerazioni centodiciassette secondo terzo e quarto comma
Con una competenza generale riservata alle Regioni
Ebbene
In quest'aula ventuno ventidue anni di attuazione del titolo quinto e totalmente disatteso il riparto delle competenze dobbiamo partire da questo dato di fatto
Cioè
Le barche se uno legge la Costituzione
E poi guarda alla realtà giuridica dell'ordinamento c'è un salto enorme non c'è nessun ponte una cosa è quello che dice la Costituzione un'altra cosa è quello che è accaduto a nell'ordinamento l'ordinamento concreto con la realtà giuridica secondo se usata la terminologia ci criticano quella di Santi Romano quella scegliete quella che mi piace di più tanto vogliono dire la stessa cosa grosso modo e una realtà anni luce lontano dalla Costituzione
Quindi alla costituzione non c'entra più su questo punto aggiungo
I raccordi istituzionali
Quei pochi previsti dalla Costituzione sono stati completamente disattesi l'articolo undici non è stato mai attuato
In nessun caso mai abbiamo un raccordo sulla competenza legislativa che essenziale per quanti qualsiasi forma
Di decentramento legislativo e di partecipazione al centro in modo non ci sia uno scollamento tra ciò che vuole il legislatore centrale e ciò che vorrebbero i legislatori regionali anche questo non c'è
Ditemi come può funzionare la leale collaborazione
In un sistema che non hanno accordi istituzionali sei e infatti non funziona la leale collaborazione quel poco di collaborazione che c'è non è leale ma come io l'ho definita e Barton
Insomma ha seguito questo il mio indirizzo e coercitiva e imposta dallo Stato sulle Riccio ancora
Il federalismo fiscale e attuato dal punto di vista legislativo ma totalmente in attuato dal punto di vista dell'ordinamento concreto perché la ora è uno degli obiettivi del piano nazionale di riprese resilienza ma già all'orizzonte è arrivata al Duemila il ventisette
Noi siamo partiti al due mila e uno per non parlare della dice cos'era il federalismo fiscale nel primo regionalismo è che che sarebbe anche interessante
Ma al due mila ventisette
E io mi domando tutte le volte che nascosti armi in avanti diciamo che prima bisogna fare altro
Le date di realizzazione del regionalismo se questo sia un bene o un male per il nostro ordinamento perché se è vero che noi abbiamo bisogno di un regionalismo efficiente ora hic et nunc
Allora tutti questi spostamenti davanti il sonno ma perché vuol dire che se noi puntiamo a regionalismo per rendere efficiente la Repubblica preferiamo mantenere inefficiente la Repubblica per salvaguardare sacche di potere questo è la realtà che c'è dietro e quindi si sposta sempre in avanti
Ancora
Quando noi parliamo di tutto quello di cui stiamo discutendo dobbiamo considerare le condizioni reali della finanza pubblica
Ecco perché e fuorviante da anche dal punto di vista concreto il discorso non ultimo quello delle tra
Cioè ora
Si pretende
Si pretende
Di costruire i le ma come il mondo migliore possibile
Tutte le materie devono essere messe ed esaminate per scoprire quali sono i deve l'essenziale delle prestazioni io non dico che questo non debba essere fatto anzi dico che forse doveva essere già fatto
Ma che quest'oggi diventi l'obiettivo principale in una situazione dove vi è una distorsione così complessa del sistema regionale del suo funzionamento
Diventa secondo me anche un costruzione che priva di concretezza del dibattito di doglie terreno
A parte il fatto che il letto sono variabili
Oggi vanno bene domani non vanno bene l'avete visto anche voi i LEA adesso si discute se il cambio di sesso è un livello essenziale di assistenza o non lo è se un'altra prestazione deve rimanerci o devi uscire
Quindi c'è una variabilità continua dei della di di queste di queste prestazione
E poi
Perché non basta che non serve a niente definirle astrattamente come materie addirittura poi non potremmo fare anche i costi standard la materia non letto
Che è una cosa che qualcuno me lo deve ancora spiegare
Perché se sono materie non letta non ci sono costi standard c'è un costo amministrativo
Che viene supportato dall'organizzazione generale della Regione e che non c'è niente a che fare con il calcolo dei costi così poi l'efficientamento
Dell'attività amministrativa è un problema diverso ma non implica
Un livello
E di di di prestazioni ecco così per intenderci
Queste lettere vengono concepiti in questo modo e poi devono fare i conti con la finanza concreta
Che vuol dire fare i conti con la finanza concrete
Però fare i conti con le risorse come è successo proprio quell'idea e lei adulteri può inventare come meglio crede ma alla fine c'è una decisione politica che dice questo sì questo no perché comunque badate bene noi abbiamo questa porta
E questa torta anche se la distribuiamo in modo perequato
Non può essere sforato da nessuna parte
Allora ci saranno anche delle prestazioni che il legislatore essenziali per alcune persone che il legislatore decida di non dover garantire perché non c'ha le risorse disponibili
E questo è successo anche negli anni della crisi scusate negli anni della crisi non ve ne siete accorti che al fondo disabilità fu svuotato un anno rivale che erano due mila undici o il due mila dodici fu portato da cento milioni a zero
E nessuno ha detto niente per quell'anno i disabili Sosa
Tutte posti a carico delle famiglie perché c'era la diseconomica bruciata il tetto della casa bisognava togliere soldi dappertutto
E recuperare denaro in questo quindi è una si vuole fare esercizio lo si faccia pure non dico che sia inutile ma dico che non è questo il nodo anche perché la capacità finanziaria dello Stato è determinato da due elementi da una parte
Dalla capacità di riscuotere risorse con i tributi e quindi da quella che culmina poi nella cosiddetta pressione fiscale
E dall'altra parte dalla capacità che lo stato a di potersi indebitare o meno
E quindi il problema deficit il problema debito pubblico vincoli di bilancio derivanti dalla legislazione europea segreteria lo no triangolo dove ci sono al vertice i diritti
Ma alla base ci sono i tributi da una parte
E il debito pubblico dall'altra parte
E e per le imposte dovrebbero venire al principio costituzionale almeno per me che Pirlo coniata questa espressione della giusta imposta cioè non qualunque livello di imposizione e giustificato
Lo Stato può chiedere soldi solo nella misura in cui questo sia sopportabile anche in base al modo in cui il lo Stato gestisce le risorse
Dall'altra parte
Il debito pubblico non può essere un debito all'infinito nella pressione fiscale si può estendere all'infinito Leo il debito pubblico si pure estendere all'infinito quindi il tema dei diritti e delle per e all'interno di questo discorso
Che badate a e interferente con quello della del regionalismo
Ma non è coincidente con quello del regionalismo è un problema completamente diverso
Che abbiamo ormai da più dal mille novecentonovantadue cioè da quando è stato approvato il Trattato di Maastricht abbiamo sebbene detti parametri che tra non molto ritorneranno alla a settembre si discuterà a livello europeo la Commissione presenterà il nuovo Patto di stabilità e crescita
E dal mediano centonovantadue ci siamo ritrovati a non poter stampare carta moneta liberamente e quindi abbiamo una condizione di finanza pubblica molto sofferente
E che c'è dubbio su questo prima lo Stato attingeva alla cassetto al conto corrente dello Stato verso la Banca d'Italia
E
Spendeva i soldi come meglio credeva non dava conto leggo il conto corrente gli è stato chiuso e gli è stato detto ma anzi di rientrare comunque a lungo Que
Correntista di una banca quando suona di rientrare perché il suo debito era troppo alto sistema entrati in crisi ed entrato in del sistema politico perché il sistema politico precedente si basava sulla spesa pubblica
Sulla sulla sull'assistenzialismo smodato da questo punto di vista ora invece dovremmo avere un sistema di perequazione sul quale stava si stanno dicendo anche qui delle cose completamente fuorvianti
Il problema della perequazione
Del principio perequativo non riguarda i territori
C'è un bellissimo articolo sul federalismo perequazione del premio Nobel James Buchanan o del cinquantasei
Io invito tutti coloro che in Italia parlano di perequazione a sfiorare soprattutto balordi a Schio venerdì residuo fiscale di andarsi a una legge
Perché il residuo fiscale non è territoriale il residuo fiscale individuale riguarda cioè il singolo individuo che contribuisce al gettito fiscale con le sue imposte
E che deve essere messo in una condizione di eguaglianza rispetto a tutti gli altri contribuenti della sua categoria cioè che versano le stesse imposte
Che vuol dire questo
Vuol dire che a per ogni individuo bisogna assommare da una parte il gettito fiscale che da e dall'altra parte il benefici che lui riceveva dalla pubblica amministrazione il saldo e il in saldo e esattamente il residuo fiscale individuale
Perché se io pago cento ma dicevo centoventi dalla pubblica ottanta dalla pubblica amministrazione e il residuo e venti
In termini di servizi se io spendo sceso io verso cento
E non ricevo oltre cento centoventi o ottanta ma dicevo dieci dalla pubblica amministrazione venti perché nella mia realtà la pubblica amministrazione e inefficiente
Allora io ho diritto alla perequazione non possa essere trattato in modo diverso da un altro contribuente che al mio stessa posizione che vi è un'altra parte della della diversa quindi la perequazione nasce
Sulla base del principio di eguaglianza dinanzi alla legge tributaria
Di tutti i cittadini e nell'articolo tre che impone la perequazione e deve arrendere indi serva a rendere indifferente il fatto che si viva in una regione disagiata o in una regione avanzata queste senza la perequazione
Siamo in condizione di farlo pienamente questo questo tipo di perequazione io ritengo di no
Io ritengo che lo sa tant'è vero che è la più ragionevole alla scelta fatta col decreto legislativo sessantotto del due mila undici e dalla legge quarantadue che individuava quattro materie letto
Ne dica indicando anche le fonti di finanziamento perché già quella era un'operazione più definita dopodiché e tutte le altre materie sono per definizione non letto
L'ho letto
E quando in quanto materia non lette non devo calcolare nei costi nei fabbisogni standard niente devo calcolare
Anche perché che qual è il contenuto dell'autonomia finanziaria delle regioni di tremolo voi qual è il contenuto il contenuto dell'autonomia finanziaria e il gettito o è la base imponibile
E questo sarebbe se se il gettito significa una cosa Sir la base imponibile significa un'altra cosa completamente diversa
Se ora secondo me il contenuto dell'autonomia finanziaria e la base imponibile non è il gettito
Solo dopo che io c'ho la base imponibile che gestisco la mia base imponibile e si vede come la gestisco può nascere un problema di perequazione ovviamente
Nessuno ha detto Bocanet diceva una volta bene guarda la situazione tra gli Stati
Della dell'unione diventerei davanti a cosa gloria
Cioè appartiene all'autonomia di ciascuna entità federata gestire i fondi perequativi e l'abbiamo seguito in questo perché il terzo comma dice che la perequazione deve essere senza vincoli di destinazione e che ebbe seguiamo indenne i primi tre commi teoricamente noi seguiamo un pochettino questo questo modello boh Carmiano ma in realtà una perequazione
Fatta in una realtà dove c'è un divario territoriale
Come l'Italia voi questa parola non l'avete pronunciata non la pronuncerò io un divario territoriale che riguarda l'origine stessa dell'Unità d'Italia e che si è protratta per tutto questo tempo e evidentemente
Una situazione nella quale o regioni del divario regioni avanzate è stato si mettono attorno a un tavolo e si pongono il problema
Di una a superamento di questa condizione di disagio di inefficienza generale della Repubblica oppure anche tutti i discorsi che nascano cercando di fare risultano molto molto difficile
Io
Devo dire la verità
Sono grato sia alla professore Attardi Barbieri che ha spiegato tutta una serie di inadempimenti del titolo quinto e per cui io posso esimermi da continuare su questa direzione ma sono anche in grado alla professoressa Mastromarino
Che ha messo in evidenza la differenza tra il concetto di specialità il progetto di asimmetria il concetto di differenziazione
Tenendo conto che io non le ho mai confuso e nella mia nel mio scritti credo io sono stato uno dei pochi a non avere mai partecipata questa confusione sia quelli meno recenti sia quelli più recenti
Perché perché Giobbe stendo uno che un poco di l'ha cercato di studiarlo il diritto ha capito che sono tre concetti diversi non c'è dubbio
La e e badate noi non riflette ora ho sentito qua dire tutti quanti un convergere su centosedici
Il terzo comma che riguarda le competenze legislative e ma se riguarda le competenze legislative non ci vuole una legge quadro attenzione e non ci vuole neanche una motivo io avete tutti invocato la modifica centosedici terzo comma
Questo non è proprio esatto dal punto di vista degli scienziati del diritto costituzionale perché la Costituzione si attua non è che si invoca il cambiamento
La classe politica che ti chiede di cambiare la Costituzione ma cambiarla più in un singolo punto
Po'corre il rischio di creare una frammentazione costituzionale dannosa al sistema nel suo insieme
Diverso è quando si fa una riforma Como fu quella del Titolo quinto sia pure in due rate differenziate perché lì si descrive un Progetto dello Stato regionale
Come fu riscritto sulla base di bisogni concreti quel progetto del titolo quinto così come tentò anche il Renzi di riscriverlo nel due mila e sedici con la sua riforma
Che era però opposta ha uno spirito regionalista erronea centralista la riforma di Renzi ecco ma la riforma io la farei sempre in termini in questi termini ma più che chiede non c'è di soli attenzione non è un'accusa voglia i Vangeli soli che chiedete interventi adesso in occasione da centosedici terzo comma interventi spot sulla Costituzione c'è chi vuole addirittura venti la previsione della clausola di supremazia
No confondendo ma peraltro o dal punto di vista della teoria del diritto federale con la clausola di necessità
Perché in realtà loro non vogliono la clausola di supremazia vogliono una clausola di necessità che ha dei limiti lo Stato
A intervenire in qualsivoglia momento si è che ci sia centosedici terzo comma sia che non ci sia perché se c'è bisogno di gestire in modo unitario una certa materia e allora lo Stato deve essere libero di farlo
Ora questo è una clausola di necessità
Noi l'abbiamo copiata malamente dalla costituzione tedesca
Che è scritta nell'articolo settantadue della Costituzione tedesca e l'abbiamo messo nel centoventi secondo comma come base per il potere
Sussi per l'esercizio del potere sostitutivo malasorte supremazia nell'ordinamento federale e cosa completamente diversa
Serve a dire che quando c'è una antinomia tra due norme una norma federale è una norma regionale
Non hanno sta dalla norma regionale
Un'antinomia che non è risolvibile
Sulla base delle regole della competenza per cui entrambi legislatori hanno agito nell'ambito della loro competenza e però il risultato e due norme
Antinomiche allora a quel punto dice dicono queste costituzione si applica la norma federale nonna
A discapito della norma locale quest'anno e la clausola di supremazia che presuppone efficace l'intero riparto delle competenze
Nell'altro caso si chiede di derogare al riparto delle competenze per spostarlo come ha fatto la corte
Sostanzialmente con diamanti in sussidiarietà criterio di prevalenza un armamentario che una guerra atomica sarebbe stata di danno inferiore per il regionalismo italiano
Diciamo onestamente non è rimasto quasi quasi nullo
Ora
Vorrei concludere rapidamente dico questo però molto semplicemente alla base di questo comportamento
Del comportamento delle con cui è stato attuato il nostro regionalismo
Si situa il rifiuto della parità dei due il legislatore di e delle diverse amministrazioni
Con il mito che il legislatore statale sia migliore del legislatore regionale e l'amministrazione statale sia da preferire a tutte le altre amministrazioni
Noi inquiniamo attorno al mito negare che mi diceva proprio la collega Mastromarino a questo mito dello Stato unitario della potenza dell'unificazione eccentrici
Ora il mito è totalmente infondato
Dal punto di vista pratico ma prima ancora che costituzionale appesa costituzionali centodiciassette primo comma scolpisce in modo chiaro una parità di due legislatori
Dopodiché c'è il riparto di competenza con le sue caratteristiche e con una competenza come quella concorrente all'italiana non è quella tedesca attenzione
E quello all'italiana in cui prevede il concorso vincolato della fonte regionale e della fonte statale principi fondamentali e disciplina della materia
Quindi tra tre cose una competenza collabora lo Stato non ha collaborato con nessuno
Non c'è una legge dal mille novecento quarantasette a oggi che abbia fissato i principi fondamentali della in materia
In nessun caso né nel primo nel secondo regionalismo quindi la situazione da questo punto di vista e totalmente perché che è prevalso lo schema anche migliore
Il legislatore statale e la Corte costituzionale in una qualche misura hanno avallato
Ora dicevo rivedo e e infondato
E genera questa forma di assolutismo legislativo al posto
La leale collaborazione
E di un principio che si sposa con la leale collaborazione
Che io ho definito quello della Berlucchi Sirti Congo dell'osservazione dell'osservanza delle competenze proprie dell'auto sul getto cioè lo Stato dovrebbe legiferare
Rispettando le competenze legislative regionali e le regioni dovrebbero legiferare rispettando le competenze legislative dello Stato questa e il principio dell'osservanza
Delle proprie delle competenze degli altri Soggetti delle altre e giurisdizione nell'esercizio delle proprie competenze
E questo fatto che questo tutto questo sia un mito ed è non è denotato non solo dal divario che causa del legislatore dello Stato e non delle Regioni
E lo Stato che l'ha creato nel lontano mille ottocentosessantuno in cinquant'anni con le sue con le leggi di bilancio che vanno fino al nel mille novecentoundici dopodiché
La questione meridionale è esplosa Marini fu costruita lì
E fu poi ci fu l'accordo politico di cui parlava Antonio Gramsci eccetera ardito latifondisti meridionali e gli industriali del Nord c'è la teoria delle istituzioni estrattive
Fatta da Emanuele felice richiamando sia agli economisti americani prodotto 'ste cose ma da noi questo è il vero problema
La mancata perequazione degli Investimenti gli investimenti che hanno una direzione che dall'Unità d'Italia è sempre quella e che non una colmata ormai il in divario
Il fatto che la criminalità organizzata e uno dei problemi del divario e lo Stato non è riuscito a risolvere questo problema ancora il commissariamento
C'era una strana Reggiana essere commissariata a tempo indeterminato come la Calabria sulla sanità
Con commissari Brocchi uno peggio dell'altro
Pensionati a cui si dava la la il compito di fare il commissario alla sanità da in Calabria nella regione più difficile evitare dove c'è un problema di ordine pubblico di criminalità organizzata
Di sfascio amministrativo totale Toci demandare un generale in servizio attivo e con i battaglioni con i con le Brigate con le divisioni se vuole risolvere il problema la un'invenzione che si prende sta prebenda
E questo e lo stato di cui noi vantiamo le sue capacità le capacità di di risolvere i problemi di affrontare e risolvere problemi per cui è sempre da preferire allettare che un poco di sana cultura
Autonomistica legata al principio di responsabilità al principio di prossimità
A un principio di sussidiarietà rispettato perché non è la sussidiarietà è detto che deve sempre salire la competenza perché se sale sempreché sussidiarietà non è che non è quello lo spirito del principio di sussidiarietà
Chiunque legga l'enciclica su cui si fonda chiunque legga gli scritti sulla sussidiarietà non italiana ovviamente che ce ne sono anche buoni ma ad esempio quelli tedeschi
A partire da uno scritto di Merkel del mille novecentoquaranta in occasione della quadri Jessi mo'anno no no
Scrisse proprio che lo spirito della sussidiarietà e lo spirito della collaborazione sono questi gli spingo io ti aiuto a diventare autonomi e ai duecentosedici terzo comma da questo punto di vista di avvio
Alla conclusione
Che non c'entra niente con tutto quello che stiamo dicendo cioè disegno di legge
Si fonda su centosedici centosedici terzo comma ma non c'entra niente centosedici e terzo comma col disegno di legge questo resti degli a centosei del suo amato era stato pensato per derogare a qualche principio fondamentale della legislazione
E l'intesa doveva servire a dire al Parlamento
Si può derogare a questo principio senza problemi perché la politica corrispondente
Alla a al principio fondamentale
Senza questo principio fondamentale non viene intaccata sostanzialmente era questa cosa la differenziazione stanno a centodiciotto o secondo Ko primo comma
E sia dovrebbe attuare con centodiciotto secondo comma d'altra parte invece la piega che ha preso il discorso è che sono funzioni amministrative e servono per avere soldi perché il federalismo fiscale non c'è
Questo e l'oggetto che ha trasformato il dibattito nostro
E questo allora se questo è vero il centosedici terzo comma non c'entra niente se sono nove Regioni a chiedere già la differenziazione come star come ho letto sulla stampa
Allora vanno stiamo parlando più di una vera differenziazione
Stiamo parlando di un nuovo riparto delle competenze che deve riguardare tutte le regioni
Tant'è vero che poi il vincolo che c'è nel disegno di legge anche e quello che ci devono essere i soldi sia per le regioni che chiedono la differenziazione e si è poi quello che non le chiedo perché era lei che quell'anno meno diritto hai letto di quelli che invece riflette le vogliamo gestire indirettamente è chiaro che c'è questa situazione
è evidente che un'attuazione del federalismo fiscale avrebbe reso tutto molto più semplice nel trasferimento delle funzioni ma non avendola avuta non ce l'abbia
Io
Reputo che le Regioni hanno attivato il centosedici persone comma in modo più o meno improprio
Proprio per rimediare ad una condizione di stallo
Devono del giornalismo italiano ha quindi ha un significato politico e in questo senso io apprezzo anche lo sforzo che è stato fatto di una legge quadro che non c'entra niente con centosedici terzo comma
Perché e il tentativo di dare una risposta a questo a questo a questa domanda e che è stato detto anche una domanda a cui bisogna rispondere in modo doveroso e io lo condivido però però c'è un pericolo
Che non se ne faccia niente affinché tutto questo e che rimaniamo nel pantano in cui sia
Perché dobbiamo fare prima la legge quaranta poi letto poi il federalismo fiscale poi la legge di attuazione per ogni regione centosedici al suo cosiddetta leggendo sedici per sua ma rafforzato
Poi l'attuazione della legge per ciascuna regione con la commissione paritetica che una stortura infinita io che vengo da una regione a statuto speciale
E che è quella che ha inventato le commissioni paritetiche poi hanno pudore svolto completamente diverso chi sconosce il regionalismo speciale sa perfettamente che hanno assunto i decreti attuativi hanno assunto
Una a una funzione impropria quella di definire le ma le materie di competenza dello della Regione prevista dallo statuto speciale e quindi hanno depotenziato l'autonomia speciale non no global valorizzata
Questo non si non c'entra niente se già il federalismo fiscale sionismo già delle basi imponibili non c'entra niente la commissione paritetica
Può servire la prima volta per l'avvio ma dopodiché si deve mettere da parte
E poi ancora si vogliono i principi fondamentali poi si vuole la modifica della Costituzione con l'applauso di supremazia voi volete una copertura costituzionale della legge dal centosei virgola tre Com insomma
Fra quanti anni noi dovremmo avere questo regionalismo differenziato che entra in funzione effettivamente e che se l'ANCI le regioni che sono in grado di fare quell'economia come è stata detta quell'economia
Particolare di avere quella diciamo così quel residuo speciale che è il frutto della buona amministrazione regionale fra quanti anni lo avremo sto
Ci vorranno perlomeno cinque sei sette otto anni perché la prima Regione quella più brava quella più in gamba quella con tutti i parametri apposta possono e compatibile
Tutto ciò con una i bisogni della Repubblica il regionalismo serve oggi o serve fra cinque sei anni quando la lealtà sarà un'altra completamente diversa
Qui siamo di fronte a fenomeni che ci cambiano tutto continuamente
Non è un cambiamento o estemporaneo ma siamo passati dalla crisi economica finanziaria che ha svuotato la finanza delle regioni speciale e una buona parte della finanza delle regioni ordinarie
Poi siamo passati con i vincoli di bilancio con le varie riforme siamo approdati alla pandemia anche lì tutta la normativa fuori quadro costituzionale che incideva sui diritti costituzionali stessi
E legittimata in forza dell'emergenza ma l'emergenza in Costituzione normata ci sono i decreti legge per l'emergenza perché trasformare una fonte organizzativa con le DPCM in una fonte superiore alla legge ordinaria e superiore alla legge costituzionale questi sono stati i DPCM
Durante la pandemia poi la Corte ha detto no ma sono atti amministrativi se volevate voi potevate impugnare dinanzi al giudice amministrativo incerto grazie
Ce lo dice quando la pandemia è passata ma in realtà durante la pandemia con quegli atti sono stati conculcati una serie di diritti limitata una serie di diritti costituzionali
Ecco a me pare che non si sia percepito un dato
Utile per questo dibattito io sono per assecondarlo grosso modo poi la legge può essere più o meno migliorati e sul concordo con tutte le critiche il conduttore proposte fatte a questo tavolo e anche fuori da questo tavolo
Perché non c'è nulla di perfetto però una risposta alle Regioni dobbiamo darla soprattutto a quelle che vogliono più autonomia
Perché è un dovere
Il conferimento all'autonomia le regioni stanno negoziando
Le funzioni amministrative che in base al riparto della competenza così come è scritta la Costituzione dovrebbero essere già loro dal due mila e uno in avanti
Ce ne rendiamo conto di che cos'è l'oggetto di questa negoziazione competenza che dovrebbero essere già regionale poi possiamo discutere se il riparto è stato fatto bene o male ma questo è un altro discorso
Ma queste funzioni di cui stiamo parlando oggi
Che stiamo negoziando
Che sono a me che le Regioni vogliono fare entrare nell'impresa per ventitré materia logico che sia per tutte le materie non per una due com'era auspicabile sono le stesse funzioni che in base al disegno costituzionale spetterebbero alle regioni
Perché siamo nell'ambito del cento
Di diciassette terzo comma
Allo Stato spettano soli principi fondamentali la disciplina della materia spetta alla Regione e la legge regionale e la legge che effetto ha eventualmente a norma del centodiciotto secondo comma il conferimento delle funzioni amministrative nelle materie proprie
A comuni e province città metropolitane o le trattiene a livello regionale per garantirne l'esercizio unitario
E lo Stato lo assorbito rovesciando il principio di legalità queste funzione se le trattenute e non le vuole dare nemmeno oggi
Ma l'oggetto delle intese sono funzioni regionali a norma di Costituzione
Allora il problema di fondo quale Prati fondo è che questo processo
Concretamente deve avere davanti sempre perché la tema dell'attuazione della Costituzione
E inesauribile attuazione alla Costituzione un compito per il legislatore e per gli organi dello Stato e per la scienza costituzionalistica inesauribile
Perché continuamente richiede aggiornamenti L'attuazione della Costituzione allora nell'attuazione alla Costituzione se non abbiamo consapevolezza che oggi attraverso questa domanda di maggiore autonomia
Vogliamo punti i territori vogliono puntare a un assetto della Repubblica regionale dello Stato regionale
Più avanzato perché questo è utile non soltanto ai territori migliori ma anche ai territori del divario e utile alla Repubblica la competitività della Repubblica nel suo insieme
Qui dobbiamo fare uno sforzo creativo per costruire
Questo trasferimento di funzioni amministrative e il tema del finanziamento vede Angelo deve tutto quello che volete voi ma in modo conciso ed efficace c'è deve essere fatto a breve
Fra cinque anni
Può darsi che ci sarà un quadro costituzionale un quadro reale completamente diverso non credo che non ci possiamo permettere
Un ulteriore fallimento come quello che è avvenuto sostanzialmente con la riforma del titolo quinto col federalismo fiscale e oggi col cosiddetto regionalismo
Differenziato che vuol dire che è un'etichetta che vuol dire tutto e non vuol dire niente che non si sa dove collocare seicentosedici seicentodiciotto eccetera eccetera
Ecco io ritengo che
Il dibattito deve fare chiarezza su questa direzione Della che che questa pressione che avvertiamo dai territori
E che utile che un fatto di vitalità del nostro tessuto sociale tessuto economico non vi deve meravigliare che le tre Regioni che l'hanno chiesta messi insieme praticamente producono quasi il cinquanta per cento del PIL sessanta per cento delle esportazioni italiane
E e se non lo chiedono loro maggiore autonomia chi lo deve chiedere perché hanno bisogno di correre hanno bisogno di andare oltre per poter migliorare questo standard
C'era c'è UDC concludo con questa citazione
Un giudice della Corte suprema americana che si chiamava Brandani is
In una celebre sentenza mi pare che era del trend degli anni Trenta ora non mi ricordo il titolo della sentenza però con i o un'espressione quella dei cosiddetti laboratori del federalismo
Indicando il fatto che è una ricchezza propria degli ordinamenti federali perché è chiaro anche per vale anche per quello regionale il fatto che ci siano alcune regioni che vogliono sperimentare
Forme particolari di autonomia
Perché questo consente di proteggere l'intero sistema nazionale perché se in quelle regioni falliscono il danno è limitato ma se quelle regioni riescono tutto il sistema delle altre Regioni anche di quelle più arretrato si spingerà verso la soglia delle regioni più avanzate e quindi migliorerà nel complesso l'intera situazione della dello Stato federale ecco
Con questa premessa è e da questo punto di vista io con tutti i limiti che sono stati tracciati mi sento di dire che il disegno di legge può essere in questo percorso utile
E purché
Non sia di defaticante semplicemente cioè non serve a perdere tempo e a a rinviare rinviare sempre la cosa ma si arrivi a una risposta positiva
Nel più breve tempo possibile scusatemi le mie conclusioni non sono delle vere conclusioni
Ho cercato di sottolineare qualche profilo del dibattito che possa essere utile a tutti quanti anche perché i miei colleghi sono così bravi che non avevano bisogno che io facessi le loro conclusioni
Hanno detto delle cose interessanti e io ho cercato di dare
Il mio contributo anche sulla base dell'esperienza faccia a faccia parte di tutta la Commissione che si sono susseguite ha fatto parte presso aiutarla il dipartimento Affari regionali
Sono stato ha udito dalla Commissione affari costituzionali del Senato su tutte le riforme sul regionalismo
E anche dalla Camera peraltro di forte e quindi o un minimo di esperienza anche di come dentro il palazzo queste cose avvengono vissute
E molte volte si piega all'attuazione della Costituzione al bisogno politico immediato di qualche forza
Questo non è un buon modo di pensare l'attuazione costituzionale totale costituzionale va pensato in termini generale con una certa generosità dalla parte delle forze politiche
Non per avere loro dei vantaggi particolari
Penso che qui qualcosa di più generale ci sia rispetto alle vecchie negoziazione tra Veneto e Governo tra Lombardia e Governo tra Emilia Romagna e Governo
Ci sia perché la premessa da cui parte il disegno di legge e che questa opportunità è data da tutte le regioni e quindi spetta alle Regioni poi e organizzarsi per con questa quelle che non ce la fanno devono essere aiutate tanto dallo Stato quando dalle altre regioni diciamo così più avanzati badate io non so quanto voi conosciate il federalismo tedesco la realtà tedesca ma io che la frequento dal mille novecentottantatré consegnato peraltro uno l'università della ex DDR per alcuni anni all'università di Erfurt
E vi devo dire la verità vi è il problema del divario lo hanno risolto con un accordo istituzionale tra i Laender occidentali la federazione emendato orientali che furono costituiti considera si misero tutti quanti a tavolino insieme e dissero
L'ex DDR alimenta dall'ex DDR nel più breve tempo possibile devono omogeneizzata se con i lender occidentali
Come facciamo a fare questa cosa arrivarono i soldi arrivarono le competenze tecniche pregi non ce l'avevano quelli della ex DDR è inutile nascondo se non c'è arrivano le competenze tecniche e le risorse i progetti condivisi vi era un flusso di emigrazione come quello che non abbiamo vissuto dal Sud verso il Nord dall'est verso l'Ovest
Enorme
Bene adesso
Sì perché voi lo sappiate
Questo flusso non solo si è arrestato ma c'è un contro flusso di ritorno verso i lender orientali i Laender dell'ex DDR
Segno evidente e questo ne sono stato testimone
Che la differenziazione
E un elemento utile
Ma che deve ispirare maggiore collaborazione possibile per arrivare a quella unità giuridica ed economica della Repubblica che pure noi abbiamo messo nel centoventi secondo comma
Ma completamente rispettando l'autonomia dei soggetti
E questo forse qualcosa c'è si può aggiungere a questo disegno di legge grazie esclusa
Va bene grazie a tutti per aver partecipato io sono grato particolarmente oppressore mangia Meli perché è stata come sempre illuminante grazie ancora arrivederci a presto