Consultazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulle riforme istituzionali: dichiarazioni di +Europa

Una sera
Abbiamo posto alla
Abbiamo posto alla folta rappresentanza del governo italiano
Innanzitutto una questione di metodo di metodo democratico
Quando si discute di riforme costituzionali
Si dovrebbe avere la massima attenzione per questo per queste questioni di metodo
L'attuale maggioranza di cui in questo incontro c'erano leader dei primi dei dei principali tre partiti
è una maggioranza che ha conseguito il quaranta per cento poco più quarantatré per cento dei consensi alle ultime elezioni che si è tradotto in oltre il sessanta per cento dei seggi grazie a una legge che farebbe impallidire la legge truffa del cinquantatré che l'attuale legge italiana
Elettorale italiana
E questo è il motivo che ci ha portato a porre subito una questione di democrazia nell'affrontare il tema delle riforme e a chiedere sin dal mese di gennaio quando avevamo incontrato la ministra Casellati
Che il percorso individuato fosse quello della elezione di una Commissione Commissione costituente convenzione di una commissione ad hoc da eleggere con metodo proporzionale contestualmente alle elezioni
Europee
Anche perché dovrebbe far riflettere lo abbiamo detto al presidente quella che è stata negli ultimi vent'anni la storia del Paese con i tentativi naufragati di fare riforme spesso si crede di arrivare il più spediti
Con altri percorsi perché quello che ci ci viene detto che il percorso di un'Assemblea sarebbe troppo lento e poi non ci si accorge che si va rapidamente rapidamente a sbattere secondo questo stesso ragionamento anche l'eventualità
Di una strada che porti alla commissione bicamerale come strumento a nostro avviso
Dovrebbe essere parametrata sui risultati elettorali proporzionali delle ultime elezioni perché lo ripeto la legge elettorale italiano in questo momento eccessivamente distorsiva e quando si parla di riforme costituzionali
A maggior ragione se si parla di riforme che tocchino la forma di governo
Si deve ragionare su gli equilibri proporzionali
Che escono dalle dalle elezioni
Abbiamo detto alla presidente Pironi quello che lei sa ad esempio che in questo momento ci sono sei decreti legge
Pendenti diciamo da convertire tra Camera e Senato e che dalla fine di dicembre ne sono stati convertiti sedici
Questo che cosa ci dice ci dice che non mancano certo al Governo gli strumenti di governo a un'autostrada per dispiegare la propria azione
E che casomai il problema in un'ottica di
Balances di bilanciamenti è per ritrovare ridare un senso al Parlamento
Nel quale ormai neanche in seconda lettura neanche in Commissione in seconda lettura è possibile emendare questi decreti
C'è stato chiesto dalla Presidente Meloni come dire al di là delle questioni di metodo sulle quali però noi siamo e resteremo intransigenti
Che cosa pensate delle diverse opzioni per dare stabilità
E per la presidente Meloni è stato evidente dall'incontro che la stabilità equivale ad elezione diretta di qualcuno
Di qualcuno o del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio ecco
Noi crediamo che invece la stabilità si potrebbe dare semplicemente guardando a quattro articoli della Costituzione tedesca al sessantatré sessantaquattro sessantasette sessantotto della Legge fondamentale tedesca
Che guardano
A dare prerogative strumenti maggiori al presidente del Consiglio come sapete se ne parla in questi giorni la nomina e la revoca dei ministri la sfiducia costruttiva il potere di scioglimento si può aggiungere
I provvedimenti a data certa del per il governo magari in un numero limitato ogni mese che lascerebbero più spazio al Parlamento
E abbiamo anche detto chiaramente che l'ipotesi che viene denominata sindaco d'Italia
è letteralmente
Una follia se non una sciocchezza nei modi in cui viene raccontata perché
Da una parte viene raccontata mettendo contestualmente l'elezione diretta del presidente e la sfiducia costruttiva che sono evidentemente due cose che non possono stare insieme
E poi perché creerebbe a nostro avviso un dualismo pericoloso tra un Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento e un Presidente del Consiglio eletto direttamente
Con una conflittualità che nell'immediato a nostro avviso conoscendo il sistema politico italiano si verificherebbe
Però abbiamo insistito molto sulla questione di democrazia
Che è una questione di cui questo
Compagine che avevamo davanti un po'anomala per parlare di riforme perché ovviamente erano i massimi vertici del governo italiano e ovviamente contestualmente
Insomma
Abbiamo citato Calamandrei senza voler fare i saputelli però dicendo che se in banchi del governo devono restare vuoti quando si parla di riforme costituzionali lui qui avevamo Palazzo Chigi trasferito a Montecitorio grazie
Io voglio solo aggiungere una considerazione Primo Ministro ci ha spiegato che lei vuole andare in fondo sulla base del mandato
Elettorale ricevuto però poi non si è capito questo mandato elettorale ricevuto sempre che sia condiviso da tutte e tre le forze di maggioranza in cosa consistesse perché una riforma costituzionale
Danno non è
Come dire che che si fa così cioè del puoi cambiare tutto cambiando una virgola e quindi questo
è un elemento che ancora non c'è voleva sapere da noi quello che proporre proporre proporremmo ma non abbiamo capito quale sia la proposta per gli obiettivi di stabilità del governo e di riconoscimento dalla volontà dei cittadini sono molto aleatori e comunque sono obiettivi che si possono raggiungere facendo di tutto e noi abbiamo infine segnalato un punto
Che l'elezione diretta eventualmente non si capisce fatta come
Modello delle regioni modello israeliano non lo so elezione diretta del premier cozze avrebbe con l'assetto costituzionale attuale perché un Presidente del Consiglio eletto dal Parlamento come potrebbe convivere con un presidente della Repubblica di garanzia quei poteri importanti oggi non eletto dal Parlamento nella pratica sarebbe evidente un conflitto istituzionale tra chi ha un mandato popolare orrido indicherebbe un mandato popolare e chi avesse un mandato parlamentare come nel caso presenta Repubblica quindi quello che io ho capito che abbiamo capito e e che c'è la la volontà di arrivare alla fine per rispettare una promessa elettorale ma a meno che ci siano le carte coperte c'è un'idea ancora siamo largo spettro su cosa fare e da questo punto di vista diciamo emerge una preoccupazione perché
Non non non non si può arrivare così a ridosso
Dell'apertura di un iter parlamentare di riforma costituzionale così avendo una vaga idea ho un'idea precisa degli obiettivi vaghi ma senza alcuno strumento sul tavolo
Se ci sono domande
Buonasera pensate se necessario materialmente già abbia dall'interruzione serve un coordinamento nelle opposizioni
Sì questo lo abbiamo l'abbiamo realtà chiesto direttamente ai leader delle altre forze politiche di opposizione
Anche perché ci sembra che in realtà
Vengano poi delle ipotesi di lavoro che sono simili se non identiche tra le varie forze di opposizione e cioè quello che io a cui ho anche accennato io
Rispetto a riforme che riguardino il ruolo e le le prerogative del del Presidente del Consiglio là nominato all'Europa insomma quelle di ispirazione al cancellierato Todisco diciamo così e e che in realtà sia dall'altra parte che c'è molta meno compattezza proprio da parte del
Del del Governo non non c'è chiarezza su che cosa si intenda fare
Da abbiamo anche letto stamattina che la lega l'ex capogruppo della Lega si è rivolto alla Presidente del Consiglio dicendo erano questi i patti se si va sulla sull'ipotesi sindaco d'Italia
Tra l'altro ecco qui abbiamo una parentesi l'ipotesi insomma
Io ho fatto il consigliere comunale non so forse altri non hanno l'esperienza di forma con con il sistema del dell'elezione del sindaco il consiglio comunale completamente
Ha un ruolo completamente residuale no e quindi immaginare che questo tipo di approccio vuole essere quello che si dà a rapporto dal Presidente del Consiglio e Parlamento a mio avviso è assolutamente assolutamente sbagliata e poi sarebbe un sistema chi non ha delle valvole
Diciamo di elasticità nel caso in cui ci siano delle crisi
Si va alle elezioni quando il sindaco cade perché il consiglio comunale gli toglie la si va al voto non è che ci sono altre possibilità
Nei contatti che ci sono stati si cela la disponibilità ovviamente a sentirsi a parlarne insieme anche a riunirsi sì poi vedremo insomma
Grazie avevo