Presentazione del libro "Pietro Pastorelli. Tra Accademia e Diplomazia. Trenta pagine di storia delle relazioni internazionali" a cura di Luca Tedesco

Di presenti chiediamo gentilmente a tutti di prendere posto la presentazione sta iniziando grazie
Indichiamo l'ambasciatore Riccardo Guariglia segretario generale del ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale al podio per un indirizzo di saluto
Grazie moltissimo signore e signori buon pomeriggio desidero in primo luogo portiere saluto caloroso a tutti quanti benvenuti alla Farnesina
Ringrazio e saluto anche il dottor Stefano Folli che ci guiderà nel corso dell'evento di oggi nella sua qualità di moderatore
Insieme a tutti gli autorevoli partecipanti che prenderanno la parola fra pochissimo particolare l'ambasciatore Vattani mio predecessore per ben due volte
I professori Francesco Lefebvre D'Ovidio e Italo Garzia e il dottor Fabrizio Tomaselli
Mi saluti più vivida legamenti per la curatela di questo volume che ci accingiamo a presentare gli rivolgo al professor Luca Tedesco
Colgo anche l'occasione per ringraziare il collega Giuseppe la sorella Lucilla Pastorelli figli del professor Pietro Pastorelli per aver promosso l'incontro di oggi ed avere così offerto l'opportunità di rendere omaggio alla memoria l'opera di uno dei più in sinistro Morici italiani
Tra accademia e diplomazia è il titolo che è stato dato a questa raccolta di saggi scritti da Pastorelli professore di Storia delle relazioni internazionali alla Sapienza e per tanti anni
A capo del servizio storico di questo ministero e membro e poi presidente della Commissione per la pubblicazione di documenti diplomatiche del ministero degli Esteri sottolineo commissione che è stata presso presieduta anche dal mio prozio Raffaele Guariglia quindi c'è un segno di continuità molto molto bello
Il titolo di questa di questa raccolta è un titolo molto felice che sintetizza perfettamente la vita professionale del professor Pastorelli dedicata alla ricerca e alla docenza accademica nel campo della Storia delle relazioni internazionali
Ma altrettanto vicino all'attualità delle questioni diplomatiche
Questa rara dualità di sguardo e di impegno che Pietro Pastorelli riuscì a dimostrare nel corso della sua vita ed ed è sicuramente debitrice degli insegnamenti e dell'esempio di un altro grande storico che è stato Mario Toscano maestro di pastorelli
E Grazia toscano infatti che Pastorelli si avviò alla carriera accademica e soprattutto iniziò a frequentare questo ministero il ministero degli Esteri compiendo ricerche nell'archivio storico diplomatico aiutando il suo maestro nell'attività diplomatiche di consulenza che svolse la Farnesina
Nel corso degli anni cinquanta e sessanta
E in quel periodo che Pastorelli matura gli interessi per alcuni temi come per esempio la questione dell'Alto Adige e che avrà la fortuna di osservare non solo da una prospettiva storica ma come vero e proprio testimone dei loro sviluppi nel presente
Del resto il tema dei rapporti italo stria ci lo ritroviamo in diversi saggi raccolti proprio nel volume curato da Luca Tedesco insieme a tanti altri temi che hanno segnato la lunga carriera di pastorelli
Ecco da questo punto di vista come segretario generale del ministero degli Esteri mi sembra doveroso ricordare il contributo fondamentale che il professor Pastorelli ebbene continuare l'opera di pubblicazione di documenti diplomatici
Fra settantadue il due mila e tredici anno della sua scomparsa professor Pastorelli curò la pubblicazione di ben diciannove volumi sono di volumi corposi molto corposi dei documenti diplomatici italiani
Così grazie a un intenso lavoro che si affiancava alle attività di ricerca e di docenza universitaria il professor Pastorelli ebbe il merito di mettere a disposizione della comunità scientifica italiana e internazionale
Una mole impressionante di fonti storiografiche che si rivelarono preziose per moltissimi studiosi alcuni di loro sono anche oggi qui presenti anche molti colleghi sono stati allievi del professore Pastorelli
E fu capace di trasmettere vocazione e metodo a diversi giovani studiosi oggi famosi da fermati
E parte di una vera e propria scuola Pastore Liliana
Il lavoro del comitato scientifico che si occupa della pubblicazione di documenti diplomatici
Presieduta oggi dal professor le ferma grazie anche a lei per essere qui con noi oggi
E impegnato nel continuare l'opera di Pietro Pastorelli mantenendo viva l'attenzione alla pubblicazione di documenti diplomatici in materia in maniera rigorosa e scientifica
Perché in effetti assicurare l'accesso ai documenti che raccontava la politica estera italiana e non solo la politica estera
Non è un servizio che la Farnesina offre soltanto agli studiosi ma è un'attività che questa amministrazione conduce con l'obiettivo di trasparenza e di informazione dei quali si alimenta qualsiasi sana democrazia
Leggendo tra le righe alcune pagine di questo libro confesso che non ho avuto il cui ancora il tempo di leggerlo mi auguro di riuscire a trovarlo l'agenda del segretario generale purtroppo e molto molto densa però leggendo fra le righe alcune delle pagine di questo libro
Mi sono rafforzato in mio convincimento che credo troverà concordi i colleghi qui riuniti che forse avrebbe fatto fare piacere sentire anche lo stesso professor Pastorelli e cioè il diplomatico svolge un mestiere che dopo soltanto quello dello storico si caratterizza per il più saldo legame con la storia e gli studi storici
Io ho sempre detto del resto che un buon diplomatico deve essere un ceo dovessi io vuol dire deve essere curioso deve essere entusiasta e deve essere orgoglioso e quando dico deve essere curioso dico che deve conoscere la storia innanzitutto
Deve conoscere la storia per poter capire la situazione del momento nel Paese dove si trova perché altrimenti come fa a fare un'analisi politica o economica fatta come si deve campata in aria
Rileggendo la sui giornali no deve veramente conosce e sapere approfondire la storia
Del resto appunto il diplomatico non è soltanto un uno studioso della storia ma e anche in qualche modo lo possiamo dire un attore della storia perché la diplomazia quella che contribuisce in parte a forgiare la storia la sua azione quotidiana di tessitura di rapporti di prevenzione di risoluzione delle crisi internazionali
Contribuisce a plasmare le vicende con domani qualcun altro sarà chiamato proprio a studiare sui libri di storia e quindi importantissimo riuscire a raccogliere tutta la documentazione storica in modo organico in dei volumi così come ha fatto così bene il professor Pastorelli e così come il professor D'Ovidio continuerà affare
Ecco questa convinzione che ritengo utile la lettura
Di questo di questo bel saggio che consiglierò volentieri innanzitutto ai giovani diplomatici perché appunto alla luce di quello che ho detto un giovane diplomatico dall'inizio deve essere affezionato alla storia
Quindi formulo
Un augurio di una proficua prosecuzione dei lavori di oggi che appunto commemorano questo insigne storico che è stato il professor Pastorelli che è stato capace vorrei dire di
Incutere una vera e propria contaminazione storica nell'ambito del nostro ministero buon lavoro a tutti quanti
Bene grazie grazie ambasciatore adesso amo molto piacere di sentire una testimonianza
Di Lucilla Rastrelli
Ho dovuto prendere appunti perché temevo che l'emozione mi avrebbe e spero che non
Come dire affoghi
Ringrazio intanto tutte tutti di essere qui per mio fratello Giuseppe per me è una grande gioia potere insieme a voi ricordare Papa
Un ringraziamento grande al professor tedesca al suo ateneo Roma Tre
Per la pubblicazione al ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che ha accolto questa
Presentazione il ministero degli Esteri
Un luogo da Luigi Amato eccome asciutto nel quale ha passato tanto tempo nelle stanze Negro Ottoni dell'archivio dell'archivio conosceva tutti i numeri gli spazi la collocazione delle carte
Che tanto l'avevano coinvolto nella conservazione nello studio
I lacerti come li chiamavamo noi per ridere partiva subito la ramanzina la storia con la geografia sono il fondamento del sapere che senza lo studio dei documenti erano oppure chiacchere
Uno dei primi giri in giri che ricordo fatti con lui per Roma una Roma che ancora si poteva girare liberamente
Fu la visita alle sedi romane del ministero degli Esteri Palazzo della Consulta Palazzo Chigi e poi dalla fine degli anni Cinquanta in questa costruzione nei possedimenti dei Farnese
Non amava solo l'istituzione non aveva solo dedicato parte due la sua vita alla formazione di futuri diplomatici e a fare il Consigliere ma ne conosceva in dettaglio
La logistica dettagli storici e geografici che erano il suo hobby
Come cercare tra le montagne i cippi di confine i forti le trincee
Andare a villa Raito a conoscere e vedere la villa Guariglia
Le sue passioni più grandi la storia le carte e gli studenti
Poco altro
Un ringraziamento particolare Vannini la cugina di papà e a suo figlio Giuseppe che hanno reso possibile la realizzazione di quest'ultimo desiderio che papà mi aveva espresso per il loro tramite il professor tedesco ha ricevuto il testo
Un altro ringraziamento
La cura finale del lavoro è stata fatta da Francesca Crispi Antonella grossi che lo conoscevano così tanto bene grazie ai lunghi anni insieme nella Commissione per il riordinamento e la pubblicazione di documenti diplomatici italiani
Il libero
è stato realizzato dopo l'ultima lunga degenza in ospedale
Anzi l'aveva assemblato in quei mesi nella mente e ogni tanto me ne parlava e poi una volta uscito l'aveva preparato
E prima dell'ultima vacanza
Aveva anche scritto la prefazione a penna con quella sua piccola Craig calligrafia
Abbastanza nota perché il computer non l'ha mai un granché utilizzato le ultime brevi Carla carenze interrotte dalla polmonite un nuovo ricovero in ospedale
Elli nella caotica intimità del pronto soccorso tante parole tra noi e molte per il libero
Cicciotti pubblico appena esco
Quante cose da quel ventiquattro agosto di dieci anni fa non sono più state facili la sua presenza mi faceva apparire il mondo decisamente diverso
Lo dico perché tra le cose difficili c'è stata quella di pubblicare questo libero e di elaborare il vuoto
Un grande successo è un'amara sconfitta ma molto cara
Per un po'ho condiviso con il suo amico e collega Ennio Di Nolfo solo per un po'
Poi mi è venuta in soccorso la sua più grande eredità la più cara per me i suoi difetti
E forse un pregio la determinazione
Oltre suo rinomato pessimo carattere
E in confidenza gli ha chiesto più volte macché questo pessimo carattere che o uguale al tuo mi guardava mi sorrideva e mi abbracciava i pregi
Sono finiti in altri DNA familiari
Tornando all'ostinazione la pubblicazione del libro di papà è stata nella lista delle mie cose da fare per quasi dieci anni io ora siamo qui per voi
In questi giorni pensando ad oggi ho cercato di immaginare come Lugli avrebbe vissuti il libro tra le mani tutti i giorni annusato sfogliato letto e riletto come un oggetto prezioso e sconosciuto e con infantile gioia avrebbe pensato a questa sala
Dopo di me sentiremo parlare professori con quel condiviso vita studio polemiche e Accademia nel senso più alto del termine e diplomatici formati e consigliati per l'Italia
Alla mia domanda era un po'noiosa la bimba che cosa sono i diplomatici ma cosa fanno
Risposta lapidaria sono la patria dell'Italia nel mondo
In questa sala con voi tra tante persone care conosciute rammenta eremo
I suoi tanti volti io vi ho parlato del padre che è stato anche nonno
E voi mi racconterete il professore l'accademico l'archivista ricercatore lo studioso il mentre il Consigliere lo scrittore il relatore l'amico
Tanti volti un solo uomo papà Pietro Pastorelli grazie
Grazie a lei
Parlato anche noi il fratello Giuseppe ci ha dato subito
Un senso di un di un racconto dell'uomo del professore che anche un racconto molto umano
Vorrei adesso dà la parola al professor
Referto Ovidio
Tra l'altro è anche presidente del comitato scientifico per la pubblicazione di documenti diplomatici ruolo pesca per molti anni Pastorelli
Grazie buonasera
Perché io devo dire con una certa emozione
Ho conosciuto
Supposto rally mio maestro
Nel mille novecentosettantaquattro sono stato suo collaboratore
Trentanove anni quindi penso che l'ho conosciuto abbastanza bene quei periodi frequentazione
Molto intensa altri un po'meno ma insomma trentanove anni quasi quaranta dei conoscenza quindi
Con molto piacere che sono qui stasera alle donne molte persone mostre persone conosciute
Per ricordare Pastorelli
E per dire qualche parola sulla base della conoscenza che io ho avuto quindi nei limiti in cui posso
Pochissime osservazioni anche perché non abbiamo molto tempo
Anzitutto per quanto riguarda il contenuto del libro che penso che sia un contributo molto di cui possiamo essere grati a chi se ne è occupato al curatore
Sicuramente molto utile
Però vorrei dire qualcosa su diciamo l'impostazione del libro che come abbiamo appena sentito è stato voluto dallo stesso Pastorelli
E come spiega lo stesso Pastorelli nelle due pagine di prefazione scritte nel due mila tredici
Datate trenta luglio quindi
Negli ultimi giorni
Pagine di storia delle relazioni internazionali
Poi diventato trenta pagine ma nel titolo da lui scritto pagine di Storia delle relazioni internazionali non solo per la verità saggi e non sono esattamente inediti
In questo senso sono
Trenta relazioni a convegni
Altri ventinove relazioni per un discorso per la commemorazione di Martino
E quindi non sono letteralmente inedite in quanto presentate ai convegni e non sono io esattamente saggi nel senso che una relazione a convegno è una cosa diversa non inferiore ma una cosa diversa
Da un saggio e si aggiungono questi trenta relazioni a una precedente raccolta del mille novecentonovantasette sempre pubblicata da Pastorelli
Una delle raccolta di dieci relazioni tutte queste relazioni sono si svolgono nell'arco temporale mille novecentottantuno due mila undici
Distribuite quasi uniformemente quindi una fase della vita accademica scientifica di pastorelli
è una tipologia cioè la relazione al convegno
Sulla quale adesso non mi dilungo anche perché non c'è il tempo però
L'interesse della pubblicazione sta proprio nella tipologia non sono trenta saggi scelti sono nell'insieme quaranta trentatré precedenti dieci relazioni a convegni
In secondo luogo
Qualche parola sul sulla persona Pietro Pastorelli sullo storico
Sull'accademico
Così come tracciata nel testo l'eredità di Pietro Pastorelli storico delle relazioni internazionali che è stata redatta dal curatore
Questo questo ritratto questo bilancio diciamo l'eredità è un bilancio
A me molti pregi è stata fatta con grande cura quindi anche qui ben venga questo contributo
Devo dire che è una cosa vorrei rilevare la questo passaggio
Città e rinvia per per quanto riguarda per maggiori ragguagli sull'itinerario scientifico professionale di pastorelli nonché sul suo impegno nella didattica e nella conduzione del CUD del dottorato di ricerca
Si rinvia al saggio di Montali citato un saggio pubblicato da Monza alle nel due mila tredici nell'ottobre due mila tredici pochi mesi dopo la scomparsa di pastorelli ricordo di uno storico italiano se delle relazioni internazionali
Con l'occasione ho riletto questo saggio
Devo dire mi mi dispiace che sia stato se sia questo rinvio e insomma certamente il nel testo
Del curatore non non riproduce non fa proprie tutte le affermazioni di Monza libero in parte simili
E
Non lecito tutte anche per brevità
E comunque penso che sia anche meglio così
Però
Alcune di queste
Affermazioni sono otto per me riconosciuto pastorelle spiacevoli
E
Veramente non so da dove
Professor mozzare le abbia tratte per esempio sui concorsi universitari su come si è svolto alla carriera di pastorelli
Non so dove le abbia fatte
In particolare nel tracciare l'analisi diciamo metodologica la storiografia di pastorelli
Si fa da parte di Mozart in parte mi sembra di capire
Naturalmente lo dico con tutto il rispetto per le opinioni del curatore una missili sottolinea
Diciamo alla prosecuzione da parte di Pastorelli della scuola di Mario Toscano e certamente nessuno nega che pastorelle abbia voluto seguire la storia la scuola di Mario Toscano
E in questo senso Monza alle
Instaura un
Diciamo un un raffronto dialettico
Fra carissimo amico di cui
Nel volume sono presenti due pagine di prefazione particolare l'ultimo paragrafo commoventi
Molto belle
Un raffronto però metodologico fra
La scuola
Vi Di Nolfo che si è aperta alle l'influenza della storiografia francese soprattutto e invece la metodologia di pastorelli che
Sarebbe proseguita sull'albero di toscano e quindi con una stretta aderenza al documento diplomatico alla fonte
Quindi all'Histoire ebbene Mont Saint come
L'hanno chiamata di francesi
Ecco personalmente ritengo
Ripeto non è non è questo unico contenuto della del saggio introduttivo quindi certamente non si riduce a questo però
Però questo aspetto mi sento di non poterlo condividere
Non credo che essi sia questa il tratto specifico da
Da sottolineare
E quindi vorrei per concludere
Anche
Per arrivare rapidamente alla conclusione vorrei dire quello che penso sia
Dal mio punto di vista come suo allievo
L'eredità Di Pietro Pastorelli
Ecco sul piano scientifico anzitutto sul piano scientifico penso che la principale eredità di pastorelli sia la nozione che la politica internazionale e quindi la sua storia
Sì è una materia tecnica per addetti ai lavori
Qui ci troviamo nel ministero degli Esteri quindi nel tempio in questa particolare disciplina
Un po'come la politica monetaria e chi fa storia ci fa chi scrive di politica monetaria o che fa storia di politica monetaria certo non sospetto niente di diverso che dati sugli aggregati monetari
Quindi una storia tecnica e così è era per Pastorelli la storia delle relazioni internazionali una disciplina tecnica
Ripeto per addetti ai lavori che presuppone una conoscenza e competenza specifica quindi
A mio avviso questo io penso l'aderenza alla fonte diplomatica e questa prosecuzione della scuola di Mario Toscano io credo che vada interpretata non come
Un rifiuto nei confronti della più moderna storiografia francese che allargato gli orizzonti vecchie quindi ha combattuto Histoire de ve ne Manzella
Che sia questo per una libera scelta o che sia questo come alcuni hanno voluto dire per incapacità
Io penso invece che ci sia alla base questa diversa concezione della politica internazionale e della Storia delle relazioni internazionali materia tecnica
E quindi materia per chi la conosce chi ne ha competenza specifica che Pastorelli possedeva in sommo grado chi l'ha conosciuto penso che questa fosse la principale caratteristica Di Pietro Pastorelli una
Enorme competenza specifica
Su i meccanismi della politica internazionale e quindi su come ricostruire la
Storia della politica internazionale
A questa essenziale nozione che Pastorelli penso abbia trasmesso ai suoi allievi e alla quale io ho cercato di adeguarne nel modo in cui ho potuto se assunti si aggiungeva una particolari capacità specifica di Pastorello diciamo un dono innato
Difficilmente trasmissibile agli allievi perché l'uomo uno ce l'ha uno non c'era
Di penetrare al fondo dei problemi ed individuare il vero nodo della questione
Diciamo con una intuizione
Passatemi il termine da Sherlock Holmes
Pastorelli avremo una capacità che non tutti gli storici hanno di andare molto di discernere tra le varie
Tra le varie possibili cause del fenomeno discernere quella che era la vera causa dicendo che quando era il vero nodo del problema
E questa capacità diciamo con ho definito propriamente certo alla Sherlock Holmes
Pastorelli l'aveva anche questa in sommo grado e quindi è questa che tassi che qualunque cosa abbia scritto una monografia
Molto imponente o più succinta o un messaggio o una relazione a convegno
Aveva sempre questi due elementi faceva vedere che conosceva
La sua che non conosceva nei dettagli
Dal punto di vista tecnico la materia di cui parlava e aveva la capacità di individuare il punto saliente del problema
E questi caratteri sono presenti in tutta la produzione di pastorelli come ho detto per adesso sia nei libri che messaggi e anche negli ultimi libri
Quelli sui quali
Nel testo di Mozzali sembra una critica spietata eh sì seccamente immeritata mi si accusa di superficialità
Mentre invece non è affatto così mi riferisco in particolare all'imbarco forse
Te ne sono tre libri lecito il ritorno dell'Italia all'Occidente
Il dottor mille ottocentosessantuno di il riconoscimento che in Italia l'Inghilterra e il problema del riconoscimento del Regno d'Italia
La chiesa cattolica in Europa orientale
Tutti e tre questi testi hanno in comune un elemento non sono scritti per l'Accademia non sono scritti per gli addetti ai lavori sono scritti da ha detto fornisce da chi aveva una precisa conoscenza di quello che diceva ma sospetti con uno stile volutamente discorsivo
Non c'è sfoggio di e Remuzzi il erudizione nella bibliografia per cui ingiusta l'accusa di non aver
Di non essere stato preciso nella bibliografia perché voluta
E come ha scritto
Come ha scritto
Nella prefazione
La forma di esposti qui concludono la forma disposizione del libero segue il metodo da me spesso usato nelle elezioni alle migliaia di studenti che ho avuto attenti e interessati ascoltatori dei miei corsi ed è a loro
Che hanno costituito una delle soddisfazioni maggiori della mia vita che è dedicato questo libro
Una delle soddisfazioni maggiori della mia vita quindi certo non l'unica Pastorelli piace molto scrivere
Quello che sapeva quello che aveva scoperto studiando però una delle soddisfazioni maggiori era l'insegnamento agli studenti la preparazione corsi della carriera universitaria
E anche i corsi del dottorato
Sui quali mi dispiace ma tornare ancora molto su questo punto Monza non scrive
Cose che corrispondono al mio ricordo
E al quale anche teneva moltissimo preparazione
Del dottorato e a creare la sua scuola non per imitazione del collega carissimo amico di Golfo ma perché teneva moltissimo ad avere bisogna e per questa ragione penso che non sia giusto nei riguardi di pastorelli
Non ricordare e qui lo vorrei fare l'esistenza della sua scuola
Che ha proseguito i suoi insegnamenti meglio il peggio tipo maggiori capacità chi con minori capacità però la sua scuola
Cioè e parte della vita accademica e professionale e di studio di pastorelli
E
Togliere non menzionarlo sarebbe manchevole quindi per questo lo faccio non cito tutti i nomi dei suoi allievi sono parecchi
Ma non non mi compete però la voglio ricordare nel suo insieme come scuola che ha imparato quelle due
Cose la prima l'ha imparata la seconda chissà
Quelle due caratteristiche specifiche che sono tratto salienti
Secondo me di pastorelli
E che nel suo insieme aver creato questa scuola gli allievi
Non solo non è questa la parte più importante della sua opera scientifica
Come c'è scritto
Saggio di Mozzali quindi non è la più importante ma neppure ed importanza secondaria o addirittura irrilevante è una parte importante anche questa quindi ripeto
Sia la sua eredità
Storiografica sia la sua identità accademica penso che siano due aspetti tutto il due da ricordare certo il primo a quello presente
Libri anche in questo e quindi estremamente utili e che tutti possono leggere il secondo per sua natura imposti disperde boccone con la vita delle persone condanna
E con l'uscita dal mondo universitario però ecco tutte e due penso che sia importante grazie
Bene adesso come diceva
Lucilla Pastorelli nel suo intervento qui ci sono tanti amici tanti ieri che presenta dei colleghi tanti estimatori Di Pietro Pastorelli e intorno a questo tavolo sono rappresentate tutte le categorie diciamo di queste e che sono state evocate c'è l'ambasciatore Vattani che per tanti anni sapete bene è stato il volto e la spina dorsale della politica estere italiana
C'è il professor Italo Garzia amico professore a sua volta è stato delle relazioni il suo volto compare in nella copertina del libro accanto a quello quindi Passarelli
E cioè il curatore di questo volume che ha fatto un lavoro molto approfondito molto molto curato nei dettagli e che sarebbe piaciuto
A al professore che aveva sempre questa grande cura del dettaglio no questo
Fatto un prezzo che uscirà
Nel mio giornale prossimi giorni in cui parlavo di un investigatore dei fatti e dei nessi
Si fosse conoscerlo consegua diceva adesso professor referti certamente queste caratteristiche ritorna nel lavoro che ha fatto Luca Tedesco e Pace Fabio top Fabi Fabrizio domata
Senior advisor di ricerca sistema energetico qui rappresenta gli studenti rappresenta coloro che nel nel corso degli anni tanti migliaia di loro sono passati attraverso la cattedra di pastorelli io non sono stato tra quelli che ho fatto la la sapienza ma in un altro ramo
Però conosciuto bene professor Pastorelli a casa di un grande suo amico che io ho frequentato da tanti anni che era Renzo De Felice
E che fossero amici non si capiva bene dal fatto che entrambi avevano lo stesso gusto di questo dettaglio della ricerca archivistica del precisione della citazione
Erano in un certo senso quasi due fratelli elettivi definisce Pastorelli e a casa loro ho trascorso delle magnifiche serate
Molti hanno sottolineato anche la figlia Lucilla coi sette ritorna nelle pagine di questo libro il cattivo carattere di pastorelli beh a a me è sempre dato l'impressione di un uomo che aveva un forte temperamento
E nel forte temperamento c'era a poteva esserci anche il cattivo carattere c'era soprattutto una grande passione una grande tenacia mi in quello che faceva e quindi la domanda è
In fondo amato di più l'insegnamento universitario o la la diplomazia
Il ministero degli Esteri delle grandi sfide intellettuali che i suoi incarichi qui la Farnesina hanno comportato cosa la risposta mi sembra che la Cina se la massa di guarire
E la prova del fatto che tutto questo si intrecciava in lui si intrecciava sempre filtrato però dalla passione dello storico della passione dello studioso
Diciamo pure sono può essere una frase fatta ma è un po'una un retaggio d'Italia che forse oggi non c'è più
E che se non riuniti qui stasera in qualche modo rendiamo omaggio a Luís e rendiamo omaggio a quell'Italia
Il cerimoniale con me mi ha dato un una una prescrizione in cui diceva che io quelli del panel dovevano parlare dieci minuti ciascuno e ci siamo dati un po'in là quei tempi e chiaro che sedici minuti non possono essere siamo una prescrizione assoluta quindi prego certamente uno sforzo di sintesi ma diciamo che lasciamo che ho in diciamo tutti coloro che sono a questo tavolo dicono cosa pensano cosa qual è la loro testimonianza della vita e del esperienza di Pastorelli direi che il periodo potrebbe essere l'ambasciatore Vattani a prendere la parola
Buonasera a tutti
Molto bello ricordare oggi qui una persona a cui molti di noi
Hanno voluto bene lo hanno visto spesso lo hanno frequentato
A dieci anni dalla sua scomparsa trovo molto giusto che si facesse questo
Condivido alcune considerazioni che ha svolto il professore Francesco Lefebvre D'Ovidio e cioè che questa non può essere che un occasione di un rapido ricordo Piero Pastorelli
Occorrerebbe in realtà una giornata forse di studio sui suoi lavori sulla sua metodologia sui canoni interpretativi che lui usava
E forse anche degli iscritti in suo onore c'è qui con noi il professore Gian Luigi Rossi che lo ha conosciuto molto bene
E che avuto proprio pochi mesi fa un riconoscimento importante alla Sapienza
Sono stati pubblicati tanti scritti in suo onore io li ho letti con grande gioia e mi fa molto piacere che sia qui con noi
Io ho conosciuto Piero Pastorelli quando mi presentai a Scienze politiche per l'esame di Storia dei trattati e politica internazionale
Ero già laureato avevo studiato a Bologna con Ciabatti studiosa del come forse alcuni di noi
Avevo mi ero iscritto a Scienze Politiche per rinviare il servizio militare
Avevo incrociato qualche volta al primo piano questa figura molto autorevole di Mario Toscano
Allora influente consigliere dei ministri degli esteri
Massi Aspo proprio in occasione di questo esame
Avevo fatto in qualche modo conoscenza degli assistenti di Toscana
Del Piero Pastorelli di cui mi aveva parlato molto Riccardo Monaco
Gianluca andare
Giustino Filippone tollero
E e qualche volta l'ho incontrato anche interrogarsi perché qui con loro
E volevo dire che
Non si poteva fare a meno di constatare che c'era intorno al toscano una vera e propria storia storica un scuola storiografica
Che era iniziata con toscano
E che faceva come è stato ricordato già dal segretario generale da Francesco del fermo
Faceva perno proprio sull'importanza
Del documento diplomatico perché perché mi diceva appunto José
Quello che conta nella storia certo ci sono le forze profonde tutti noi abbiamo letto i libri di ogni fare
Ma
Il momento decisionale perché a un certo punto si prende una certa decisione
E si può dire che i miei sei mesi a Bologna contro se il furono spesi esclusivamente nelle ricerca di quei momenti processi decisionali che avevano portato a certe decisioni
E e pretendeva giustamente competere sto toscano e Piero Pastorelli
Che ce ne fosse non fosse un'interpretazione romanzesca che non fosse una narrativa che fosse veramente e trovasse riscontro nel documento nei documenti ora i documenti
Documenti
E c'è qualche riferimento anche in questo libro accerti verbali
Che si fanno nelle organizzazioni per esempio dopo Messina
Con Gaetano Martino fu redatto un documento un verbale ma i verbali spesso non dicono un granché perché devono accontentare un po'tutti debbono essere approvati da tutti e quindi e il minimo comune denominatore che prevale
Mentre nei documenti diplomatici molto spesso tu trovi proprio la persona che scrive esprime la sua convinzione e allora quando io andai all'esame
Non fui sorpreso se la domanda che mi fu fatta ed erano presenti Mario Toscano Piero Pastorelli
Fu
Un momento essenziale della nostra ripresa della diplomazia dopo l'armistizio la ripresa delle relazioni diplomatiche
Tra l'Italia e l'Unione Sovietica
Che passava attraverso dei colloqui bilaterali condotti dall'allora segretario generale Renato Prunas e il commissario
Russo via ittico della commissione consultiva perché era andrei vicenza
Ha detto arando sì poi nei particolari di questo e lo ricordo molto bene anche se son passati sessant'anni
Mi fu chiesto di parlare del memorandum Zoppini
Il conte Vittorio Zoppi era allora il direttore generale degli Affari politici e aveva redatto un documento che gli aveva chiesto Prunas
E che era parecchio interessante perché additava certi problemi che avrebbe potuto sollevare il segretario generale nel suo incontro con il rappresentante sovietico
Mi chiesero anche la data beh la ricordavo fu un caso mai sommando bene e ma vi accorsi che la minuta ricostruzione di un'iniziativa diplomatica probabilmente originata
Dall'amarezza dei Feller del fallimentare esito di tutti i contatti che erano stati avviati con la Gran Bretagna e con gli Stati Uniti
E che questa iniziativa diplomatica che mirava in qualche modo ad annullare l'armistizio ad ottenere lo Stato di alleanza
Mettere in evidenza che sul terreno diplomatico non solo non porto gli effetti sperati
Ma anzi provocò una serie di
Sospetti
E risentimenti da parte di Londra e di Washington
Che finiranno per determinare un inasprimento delle condizioni
D'armistizio
Pretesto per me fu una campanello d'allarme e fu veramente una lezione di cui feci tesoro
Ma avrei voluto saperne molto di più
Di come in realtà
Una volta
Trasferitosi il governo a Brindisi Sirio che sostituisse il ministero del teste
Ebbene
Poi partì per l'estero tornato da Londra
Rividi Piero Pastore
E cominciamo a frequentarci
Era quello di sempre
Serio discreto riservato sensibilissimo ma controllato
Incline anche a una certa polemica una certa ironia talvolta anche all'umorismo
Ma non certo allo scherzo
Era appassionato e si vedeva storia diplomatica frequentava gli archivi di questo ministero come ricordava Lucilla passava tempo anche dentro gli ottoni
E quello di cui era più curioso era lo svolgimento dell'azione del processo decisionale e i suoi retroscena
Bene restrizioni colui è un forte legame di amicizia destinato a consolidarsi negli anni possiamo anche delle vacanze insieme insieme a lui e a Francesco
Il referto visibili che ricordo veramente con grande nostalgia per tutto il tempo che trascorsi a Palazzo Chigi con presidente De Mita Andreotti e Giuliano Amato
Pietro Pastorelli fu per me molto di più che un consigliere i suoi suggerimenti risultavano spesso determinanti
Nelle individuazione delle linee di politica estera
Devo dire che
Mi rammarico adesso a pensare che il tempo che sottrarsi
Lucilla
A Giuseppe fu in buona parte
Quello che di portare via io in quel periodo poi partì per la Germania e si allentò per qualche anno il rapporto tra di noi
Ma quando tornai dalla Farnesina come capo di gabinetto prima il segretario generale e qui c'è Vittorio Surdo e Francesco diritto che erano con me alla segreteria generale si ricorderanno
Che io contavo molto su di loro non c'era la riunione importante nella quale
Io non gli chiedessi di partecipare di dire la sua tossiche si trattasse dei Balcani dei problemi che si ponevano allora nei dibattiti alle Nazioni Unite problemi che riguardavano i Balcani c'era la guerra nel Kosovo
E poi tutta una serie di problematiche riguardanti l'Oriente l'Afghanistan e l'altro all'Iraq e così via
E quindi debbo dire che
Notai e non mi spiegavo forse Francesco ce lo può spiegare meglio come facesse a dividere il suo tempo tra un insegnamento universitario al quale no
Voleva assolutamente sottrarsi anzi ogni tanto gli sentivo dire oggi Cholet sessioni di laurea
Alla ricerca perché continuava a pubblicare e questo libro bellissimo più che adesso abbiamo sotto gli occhi
Dimostra quanto fosse ampliò il ventaglio dei temi ma non parlava certo di questioni che non conosceva
E quindi anche un ricco ricorda lì certe sue considerazioni sulla Cina
Che risalgono al momento in cui Jiang Zemin nel novantanove venne a Roma Venini in visita ufficiale a Roma
Ma disse che voleva cominciarla da Venezia allora il cerimoniale era molto severo diceva beh a Venezia sarà ospite del sindaco
Quando viene a Roma inizierà la visita ufficiale
E allora Dini spedì a me me e Pastorelli
A ricevere a dare una mano sui temi dell'ospitalità al sindaco di Venezia
E lui ricorda qui queste osservazioni che trasse proprio dalla conversazione con Gian Zemin che era un personaggio estremamente colto
Comincio a parlare del Rinascimento italiano poi si parlò delle elezioni in Cina e così via e mi ha fatto molto piacere ritrovare in questo testo anche questo passaggio è bene devo dire
E mi affretto perché il tempo passa
Che nella pubblicazione di documenti diplomatici e lì è stato ricordato era straordinario
Vuole lei
Fortissimamente volle
Che il famoso fondo Lancellotti
Quando si ebbe timore che i tedeschi entrassero a Roma
In fretta e furia Palazzo Chigi furono raccolti tutti gli archivi quelli che partivano dal ventitré fino a tutti gli under trenta fino alla guerra
Questi archivi però a Palazzo Chigi purtroppo non c'era grande spazio quindi alcuni erano negli armadi dei segretari Lucioli me ne parlò quando venne a Londra di questa di questa furiose rapida ricerca di tutte le carte per metterli al sicuro e non farli cadere nelle mani dei tedeschi
Ma era un po'dappertutto nei sottoscala di negli armadi eccetera e quindi
Il il capo di il segretario generale diede ordine a questo maggiore dei carabinieri pare Tosti di metterli al sicuro
E dove furono messi nelle cantine di Palazzo Lancellotti
Naturalmente quando si fanno questi occulta menti poi ci si ricostruisce un altro muro per far sembrare che la cantina finisca lì e non ci sia niente dietro però nella malta nel lavorare buttare giù la calce eccetera
Queste trecento e più cassette di documenti furono in parte danneggiato
E li ricordo come
Pietro Piero pronto Pastorelli Francesco D'Ovidio che dall'inizio si adoperò con lui per il restauro di queste case perché non solo erano danneggiate dalla calce che si era servito insomma
Ma anche erano cadute per la fretta di portarle al sicuro erano molto disordinate eviti con quanta cura Piero Pastorelli e dobbiamo Luís se quel fondo Lancellotti oggi può essere consultato dagli storici
Con successo
Bene cosa dire la commissione Della punte la pubblicazione documenti diplomatici a cui ha fatto riferimento il segretario generale Guariglia e straordinaria
Lavorava a pieno ritmo si sarebbe detto Piero vapore
In quel periodo uscirono diciannove volumi e io dissi a Dini ma non ti sembra che potremmo farne magari un dono ormai son diciannove son tanti un dono alla Presidente della Repubblica
Sì ma che portiamo i libri no non portiamo i libri viene lui qui dato che avevamo iniziato le conferenze degli ambasciatori
Accogliemmo l'occasione di una conferenza quindi mettemmo un tavolino libri sopra ed è ricordo che
Scalfaro si era allegro molto però non l'aveva mai visto tutti questi volumi insieme e di fece molta impressione
Ma qual è il fatto curioso
Il fatto curioso è che tra cui diciannove volumi c'erano i sette della serie dieci della decima serie
E la decima serie manca farlo apposta riguardava quel periodo sul quale io avevo fatto l'esame conto Scano e Pastorelli sessant'anni fa
Cosa straordinaria allora voglio dire andare a rileggere
Questa volta attraverso documenti pubblicati non soltanto quelli che avevo visto ricordati da toscano nel suo volume sulle fonti
Voglio andare a vedere cosa era successo
E cosa realmente
Commessi ricostituiti questa struttura a Brindisi e poi a Salerno prima di ritornare a Palazzo Chigi
E vidi che
Perché la curiosità era molta perché gagliardo
Che avevo conosciuto nei primi anni qui al ministero allora segretario generale
Faceva spesso riferimento
Al periodo in cui lui era stato lì con Prunas era stato uno dei protagonisti di quel periodo
E Gaia sicuramente aveva già scritto nel suo libro alcune cose di queste e m'incuriosiva moltissimo sapere se era vero sì era vero quanto scriveva Gaia cioè
Che in quel periodo
Richiamato Prunas da Lisbona
A Brindisi con l'aiuto degli alleati
Ricostituita questa minima struttura sì era vero come scriveva e diceva Gaia che la diplomazia
I diplomatici fecero la diplomazia cioè pensarono la diplomazia di quegli anni
I libri erano lì
Bastava rispecchia
E debbo dire che
A quel quesito
Aveva ragione Gaia era veramente successo questo
Era vero che quel manipolo di funzionari che si era ritrovato a Brindisi poi Sorrento ma sorretto non era successo nulla finché rientrarono poi qui fino al governo della liberazione con Parri era vero che
C'era stata in qualche modo un ruolo importante svolto dalla diplomazia eccetera ebbene
Devo dire che la risposta che emergeva da quei volumi era piuttosto negativa e perché
Ma perché lo racconta bene Pietro professore
Cominciando dall'estero
Gli ambasciatori politici che erano stati inviati per trattare con i vincitori
Non diedero purtroppo il contributo essenziale che non ci aspettavamo
C'era Tarchiani a Washington
Il quale inseguire un un'iniziativa francamente
Inutile quella di dichiarare era la guerra al Giappone
Di cui eravamo stati alleati prima e che comunque era dall'altra parte
Creava illusioni Carandini
Avrebbe potuto dire da Londra perché c'era una un atteggiamento paesi positivo di Londra sulla frontiera al Brennero Carandini avrebbe potuto Louis sì
In qualche modo incoraggiare il Governo essere più rigido sul problema dell'Alto Adige ma non lo fu
Sa ragazza coltivo la speranza di ridurre le rivendicazioni francesi ma lascio l'opera a metà
Passando poi dalla periferia al centro
Pastorelli notava come quella figura predominante che era stata quella di Renato Prunas il segretario generale
E che è vero
Mirò alla ripresa dei rapporti con l'Unione Sovietica con la Francia
Alla rivedere il l'armistizio cercando di riportare Cini tra le nazioni unite vincitrice ebbene anche quello
Sono risultati che non si videro
E allora
Io notai leggendo quelle carte
Che in definitiva il vero c'erano state parecchie iniziative
Ma era il diplomatico
Che li aveva fatti su due voli aveva messe in atto
Quella lì come esecutore di una politica disegnata da reti da Badoglio ecco questo
Apparentemente era l'interpretazione che toscano prima in una precedente volume e che pastorelli con l'aiuto delle carte che pubblicava il quarto i primi quattro volumi della serie dieci faceva notare come
In realtà sembrava che forse soltanto un esecutore
Ma non si era reso conto come Quaroni che era un tecnico
E non aveva l'influenza non poteva esercitare l'influenza che ambasciatori fortemente antifascisti che erano stati inviati a trattare con i vincitori non poteva avere quell'influenza che avevano gli altri
Eppure Quaroni da Mosca avvertiva chiaramente il governo che ci stavano seguendo delle idee sbagliate e che forse non si comprendeva la realtà di quel momento
E queste
Scritti di Quaroni
Sono ampiamente sono i riferimenti che Pastorelli ha fatto più volte in questo periodo
Quindi cosa dire questo è un semplice ricordo io mi fermo qui perché non credo di aver abusato anche nel tempo che mi avete dato a disposizione ma vorrei dire che rimpiango rimpiango le lunghe discussioni come sono convinto lo fa Vittorio Surdo
O Francesco De Nitto quelli che erano con me in quel periodo alla segreteria generale
Erano i toni talvolta polemici incerto maiali spari nel corso dei quali quello che mi sembrava più straordinario era la capacità di Piero Pastorelli di diradare la nebbia
Di far vedere che sul terreno quello che fosse la situazione
E di indicarci sempre una strada che era probabilmente quasi sempre quella giusta e a ricordare a chi li aveva dimenticati gli insegnamenti del passato grazie
Grazie faceva flanella Castro bellissimo ricordo
Professor rendersi allora
Pastorelli uomo riservato uomo distaccato pomo polemico batte possesso uomo di forti sentimenti capace di mescolare la sua passione civile alla rigore del ricercatore ecco qual è il suo ricordo
Padre codici o anche ovviamente di questo rapporto personale che ho avuto con pastorelli ma partirei innanzitutto da un dato se oggi possiamo
Discutere di questo volume lo dobbiamo soprattutto a Lucilla Pastorelli che ha inseguito diciamo questo progetto per dieci anni
Lo ha fatto per due ragioni principali per l'interesse che questo volume certamente riveste che fa vedere quanto ampio fosse il ventaglio degli interessi Di Pietro Pastorelli
E di come potessi al tempo stesso occuparsi di questioni estremamente specifiche ma anche di problemi di carattere estremamente generali
Il saggio numero otto prevenire la guerra a costruire la pace come dire una montagna perché impera comitive da da da scalare
Importante questa pubblicazione anche perché come è stato detto molto bene la Lucilla Pietro Pastorelli teneva molto alla alla stampa di questo di questo volume e si interrogava anche sul titolo eventuali datare a questa a questa pubblicazione
Una delle ipotesi che lui aveva più a cuore non era realtà molto molto brillante
Pensava ad un titolo del genere relazioni a convegni come dire un titolo comparvero poco appeal da un punto di vista editoriale il titolo attuale mi sembra devo dire molto molto più indovinato
Perché teneva tanto alla pubblicazione di questo volume l'idea che io mi sono formato e che lui volesse lasciare di sé e delle tracce molto forti
E infatti gli ultimi anni della sua vita sono stati anni segnati da un numero significativo di pubblicazione al di là di alcuni di questi saggi di queste relazioni
Che compaiono in questo volume nel due mila undici pubblica un volume sulla Gran Bretagna e l'unità italiana nel due mila e tredici
Un volume sulla Ostpolitik d'della della del del della Santa Sede è un volume questo che io considero particolarmente importante per la maniera in cui è costruito tutto il capitolo primo riguarda cui è una lezione di geografia cieco a quando noi parliamo nome in maniera molto generica parliamo di Est dell'Europa dell'Europa centro orientale
C'è un siamo una etichetta che significa tutto e che significa nulla lui ci fa vedere come all'interno di questa Europa centrorientale esistesse o delle realtà profondamente differenti
E cooperazione internazionale della Santa Sede è in grado di utilizzare queste differenze che ci sono all'interno di questo di questo mondo
Sono volumi questi due volumi che al di là del mantenere un profondo rigore scientifico hanno però è stato già rilevato dal mio amico del ferro che lo vidi un toro profondamente differente rispetto alle due pubblicazioni precedenti
Come dire solo delle narrazioni si rivolge spesso all'Ettore come accadeva da alcuni romanzi inglesi del Settecento in cui l'autore no si rivolge dire patron la fa finta di parlare diretta
Mentre con il lettore poche note come dire cosa singolare in un allievo della scuola di Mario di Mario Toscano
E quindi diciamo questo tentativo di superare se stesso cioè di rivolgersi a un mondo che non è più soltanto il mondo degli storici dall'Accademia ma di rivolgersi a un mondo che è formato anche dai comuni lettori io ho portato con me questo volume la cosa mi è costata pesantemente mi muovo con due stampelle quindi ogni libro ha messo in più nella mia valigia di comporta un rischio di caduta maggiore che è un volume precedente se vogliamo rispetto a questi ultimi due che ho ricordato e un volume che intitolato il ritorno dell'Italia nell'Occidente
Non vi leggo la dedica perché un volume che ha dedicato a me non me la leggo perché altrimenti mi metto a piangere
Il sottotitolo è significativo raccontò della politica estera italiana dal quindici settembre quarantasette al ventuno racconto
E questo termine racconto ricorre anche
Nelle pagine seguenti
Premessa questo racconto di un periodo particolarmente interessante ancora una volta il termine racconto capitolo primo il recupero della piena sovranità questo racconto comincia il quindici settembre
Ecco questa questa produzione
Ultima produzione mi sembra che rappresenti qualche cosa di diverso rispetto alla sua produzione precedente ha già fatto i conti con l'università con l'Accademia con i concorsi e cerca come dire di superare questa dimensione per instaurare un rapporto quasi di amicizia di simpatia con il lettore
A volte un po'scherzoso anche non solo hai messo uscito a ritrovare una rigorosa straordinario di uno di questi suoi libri non sono in grado di dire quale di cui parla del professor Ennio Di Nolfo suo grandi amico peraltro scrive a un certo punto
Il professor Ennio Di Nolfo che è molto più bravo di me virgola però mica tanto
Bellissima c'è tutto Pastorelli in questo questa dimensione diciamo più biologica più amichevole come dire viene fuori anche scusatemi se mi devo auto
Auto citare nella nella copertina di questo volume appena appena venuto fuori in cui compaio Comerica propone insieme insieme a Pietro Pastorelli
Non eravamo in posa stavamo semplicemente parlando nel suo studio qui nella Commissione per la pubblicazione di documenti diplomatici come spesso accadeva nella selezione dei documenti qualche volta c'era un in qualche dubbio se pubblicare o non pubblicare volo si pubblicarlo in parte qualche problema che non si capiva e allora si andava dal professor che era era noto come il professore il quale era nel suo nel suo studio
Ci si andava lì con l'idea di stare due minuti tre minuti e realtà incominciava dove le chiacchierate che duravano perlomeno perlomeno mezz'ora
Ecco in cui veniva fuori per l'appunto questo sua questa sua passione
Il racconto
E questo il ricordo diciamo principale che io ho di lui questa copertina ovviamente miele mi sarà sempre molto cara
Perché è un momento importante casuale dicevo non siamo in posa semplicemente una delle dottoresse che lavoravano in commissione passava casualmente davanti allo studio del professore comma uno ai pub in mano ha visto questa scenetta io voluta ideona voluto in un qualche modo
Come dire con conservare una questa cosa ovviamente un quando l'ho vista quando mi è stata proposta vi ha commosso profondamente
Fossi ancora di più mia commosso quanto è scritto
In nel risvolto della copertina quando appunto facendo presente che questo signore il quale parla con il rosso Pastorelli e Italo Garzia
Si dice l'allievo e collega Italo Garzia
Solo due termini che sono una storia lunga allievo
Da una parte e collega dall'alto
Tutto questo entro un arco di tempo che è durato che è durato decenni
E che una fotografia di quella che è stata per molti anni l'università italiana del corpo docente dell'università italiana non lo so se lei tuttora o se la situazione è cambiata
Il rapporto che si stabiliva era un rapporto di carattere scientifico ma era un rapporto anche forse soprattutto di carattere umano
Eppure il punto di partenza
Come dire non è stato dei più non dico felici voglio dire c'erano molti molti impedimenti a che tranne che Pastorelli si riuscisse a Stabila stabilire un rapporto comiche di collaborazione o anche di simpatia io questo laureato nel mille novecento sessantotto il che dice molto come dire sull'atmosfera che esisteva in Italia in quegli anni
Pietro Pastorelli io l'ho sempre visto in giacca e cravatta come dire spesso anche a casa sua solo in due occasioni l'ho visto con un cardigan ma anche in casa spesso lui era perlomeno con la giacca
Il mio look diciamo che era abbastanza differente
Una delle prime volte in cui mi vide mi guardò e disse lei assomiglia a un pastore croato
Io non ho capito per quale motivo
Cioè se esiste come dire un qualche look tipico del pastore noi fresco immaginare croato in particolare che insomma passò cercare l'altezza probabilmente ecco come dire questo campo potevo tra un uomo in giornata un po'orso il in giacca e cravatta
Come dire un un pastore croato
Cioè sulla carta perlomeno doveva risultare abbastanza abbastanza difficile
Non parliamo ovviamente della dimensione politica del rapporto che potenzialmente si sarebbe potuto sviluppare il tra Pastorelli M. Pastorelli voglio dire è noto è sempre stato
Un liberale c'è un uomo appartenente a questo filone della cultura liberale
Io facevo parte insieme al sette otto altre persone a livello nazionale di un gruppo che si chiamava avanguardia proletaria ma ho vista
Come dire che appunto essendo in numero molto limitati fu anche ribattezzata avanguardia proletaria mai vista
Sette ecco nella nazione questa voglia questo cavo ecco fa capire come nonostante la differenza di look eccome nonostante la differenza sono cambiato nel frattempo devo dire
Nel look meno adesso mi sono come dire messo in giacca e cravatta ma insomma il look non è sempre quello del Portorico alto possibilmente
Voglio dire ecco questo fa capire come nonostante il punto di partenza fosse un punto abbastanza abbastanza differente
Non impediva
Che una dimensione che il Comune amore per la ricerca l'interesse per la ricerca
Facesse dimenticare sia come dire il look come anche certe idee politiche e che intonano invece a questa a questa dimensione si creasse un rapporto che un rapporto che è durato per più di quarant'anni
Potrei voglio dire dire tantissime cose tantissimi ricordi personali
Ricordo in particolare come dire alcuni viaggi fatti insieme
Per andare a guardare le carte di Antonio Salandra al nato a Troia quando Pastorelli si stava occupando della pubblicazione dell'opera omnia di Sidney Sonnino in particolare del suo del del suo carteggio
Ma voglio dire da cosa sulla quale voglio insistere e soprattutto questa
Il fatto che la dimensione umana del rapporto riusciva a superare qualsiasi ostacolo di carattere di carattere di di carattere diverso
Non voglio per il momento aggiungere altro non voglio veramente abusare del mio tempo spera ovviamente che possano iniqui e nascere qualche interesse da parte di chi ci sta ascoltando
E quindi come dire fare qualche domanda alla quale si può anche rispondere in maniera un po'più diciamo un po'più un po'più compiuta
Lo
Niente non non non penso francamente dover aggiungere altro ecco o sottolinea sottolinea il fatto che mi sono messo questa sera la stessa cravatta che compare in questa bella immagine che nella e nella copertina
Grazie
Domande sarebbero interessati siamo un po'in là con i tempi decisamente viviamo professor proprio Luca Tedesco curatore
Molto elogiato
Ci dica qualche cosa
Bene io prima di tutto ringrazio ovviamente il ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale
E tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa questa giornata questa presentazione una premessa doverosa io sono ben consapevole
Che tutti coloro tutti gli studiosi
Nel momento in cui sono stati raggiunti dalla notizia della pubblicazione di questo volume
O sono stati raggiunti dalla locandina
Sì saranno posti questa domanda ma questo Luca Tedesco macchie
Di chi è figlio scientificamente parlando
Io non sono un allievo di pastorelli non sono uno storico delle azioni internazionali cui non appartengo appunto alla scuola Pastore Diana
La cui esistenza bene ricordo nel saggio introduttivo ricorda il nome di Andrej Filippone tollero Monza Ali Riccardi altri certo non tutti
Ma non ho certo nascosto l'esistenza appunto della scuola Pascoli Liliana non sono vediamo di pastorelli non mi sono sorpreso internazionali mi sono laureato presso l'allora facoltà così si chiama
Di scienze politiche alla Sapienza la metà degli anni novanta non ricordo più se novantaquattro novantacinque feci cioè certo sostegni l'esame con pastorelli
Non prese il massimo dei voti però passa l'esame al primo tentativo che già era una cosa notevole non era poca cosa passare ci sono i caduti proprio su quell'esame
Notorio insomma
Ricorda voterà
No io voto no però non non non fu il massimo Massimo Riva collocare
Però poi avrei preso l'indirizzo storico-politica loro sì così si chiamava per mi sarei laureato per compiere Scoppola ecco
E quindi appunto utopie si va be'ma allora tu
Che ci azzecca
Beh allora come è nata questa curatela
Un giorno un parente è stato ricordato insomma un cugino di Lucilla e Giuseppe
Giuseppe iella mo'mi diffusamente Luca che vuole far conoscere l'uscita la tra l'altro fu appunto se insomma fatto l'esame con Pastore li conosci
The conosciute professor Pastorelli io faccio sicuramente certe organizziamo e allora
Io e
Giuseppe iella mo'l'avvocato il Lucilla Giuseppe
Raggiungiamo l'oscillazione prendiamo tutte assieme si parla del più e del meno a un certo punto Lucilla scompare
Ritorna dopo qualche attimo con un Ricco di fogli dattiloscritti
Una montagna e con fare molto solenne
Oggi a questo mondo sulla scrivania mi guarda con i suoi occhi insomma penetrante insomma
Di un blu intenso e mi dice
Mi dà del lei fino a quel momento erano passati al tu delle senta
Professore io le vorrei affidare la pubblicazione di questi saggi dell'ultimo lavoro di mio padre
Cambiamenti subito fashion obiezioni guardi ma insomma
Suo padre ha fondato una una scuola cioè uno stuolo di allievi che sicuramente meglio di me potrebbero assolvere a questo compito letta la cornice lo guardi che insomma se
Fatto dei tentativi ripeto lei come dire la mia ultima speranza sono eccola come dire io mi sono trovato tra Scilla e Cariddi come si dice no qui tra la consapevolezza sicuramente di non essere
Pienamente attrezzato
Per restituire appunto alla lettore un profilo compiuto sia scientifico comandi Pastorelli mi trovavo costretto tra questa Street tra questa consapevolezza la responsabilità probabilmente di rinviare
Sine die la pubblicazione del volume
E quindi mi sono cimentata in questa impresa
Non mi pento della scelta anche perché poi insomma il lettore può tranquillamente sera serenamente
Beatamente come dire saltare acché padri introduzione illeggibile i saggi Pastorelli
Quale significato quale valore può avere un mio intervento oggi sicuramente non ricorderò tutte le tematiche tutte le questioni scientifiche storiografiche toccate da passa
Ieri sono state ricordate insomma no molte di queste
La politica estera fascista il problema delle frontiere dei rapporti italo Italo strie fruitore jugoslavi la politica estera della Santa Sede insomma la politica estera dell'Italia liberale no tutte questioni che ovviamente
Occupano appunto posti centralità all'interno di questi trenta saggi però io vorrei spendere appena
Qualche parola
Sui saggi negli inediti
Concependo per l'appunto intendendo per saggi inediti quelli relazioni presentate in occasione di conferenze
Dal mille novecentottantanove al due mila undici questi il volume costa di trenta per l'appunto pagine di trenta capitoli trenta saggi una decina per l'appunto sono qui pubblicati per la prima volta le
Sono delle relazioni presentate in occasione di conferenze in un ventaglio di anni che va dal mille novecentottantanove al due mila undici
E questi lavori inediti
Dalla lettura di questi lavori inediti possibile anche insomma da cui se ne lavori nell'ambito come te non solo da questi è possibile ricavare utili indicazioni metodologiche e contenutistiche del fare di circa Di Pietro Pastorelli
Ma non solo i lavori inediti contengono anche preoccupazioni ammonimenti in tema di evoluzione delle relazioni internazionali anche indizi circa la sensibilità
E la concezione politica Cutuli di cultura del dell'autore elementi quest'ultimo certamente non ricorrenti nella sua produzione ditta
Allora circa l'oggetto il perimetro delle scienze storiche i rapporti con le altre discipline
Pastorelli invitava a tentare già nella relazione del settembre mille novecentottantanove inedita dal titolo geografia umana e Storia delle relazioni internazionali in questa relazione del mille novecentottantanove Pastorelli invitava a tentare la via delle connessioni tra questi due settori di studi richiamando esplicitamente la lezione richiama esplicitamente nella sua relazione la lezione di Renault vende volta innervare la Storia delle relazioni internazionali con la disamina dei fattori fisici ed economiche sociali di Long
Però Pastorelli
Da una parte affermava la possibilità insomma di innervare di far dialogare
Queste due discipline dall'altra parte però riteneva ammetteva
A causa dell'impossibilità di un suo l'autore di penetrare contemporaneamente tutti i fattori umani fisici economico sociali culturali
Ammetteva a causa dell'impossibilità di un suo rotture di penetrare contemporaneamente tutti questi effetti fattori la necessità di isolarmi uno come quello predominante
E impossibile ma per i limiti che attengono alle facoltà intellettive umane ovviamente padroneggiare contemporaneamente tutti i fattori che producono un fenomeno sociale necessariamente
Un singolo studioso dovrà e Nuclear lei uno predominante
Pastorelli sempre in questa relazione
Geografia umane storie di avere delle relazioni internazionali avrebbe aggiunto di essere scettico sulla possibilità di ricavare da fatture appena richiamati fisici economici sociali
Teorie esplicative della condotta degli stati aventi carattere generale
Quando ci si cala Pastorelli che parla nella disamina delle società concrete specifiche le cosiddette chiavi interpretative mostrano tutta la loro fallacia e grossolanità euristica
Chi potrebbe infatti ridurre ad un comune dei dominatori delle popolazioni di due stati esclusi dal mare quali la Svizzera e l'ungherese
E ancora più e ancora e più in generale quale rilevanza all'uno o l'altro dato geografico sulla vita di una determinata società in un particolare momento storico
La frequente impossibilità di rispondere a questa domanda mostrava come è sempre
Passo rally che parla i grandi insegnamenti della scuola francese
Riconosceva ovviamente i grandi insegnamenti della scuola francese la scuola annalistica è di Braudel esplicitamente richiamato
Fossero più predicati che praticati noi per imporsi Pienza ma per l'oggettiva difficoltà di individuare i gradi di condizionamento delle diverse variabili sulle vicende determinata società di tale difficoltà era testimonianza sottolineerà sottolineava
Pastorelli di tale difficoltà era testimonianza proprio il capolavoro di Braudel Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo secondo in cui la parte dedicata all'ambiente non è paragonabile per qualità e precisione
Ai bellissimi capitoli della seconda parte sul commercio nel mediterraneo
Circa il metodo poi puramente a me dico cose ovvia per chi ha conosciuto Pastorelli
Circa il metodo nei saggi raccolti in questa silloge si rivela si rileva in più di un'occasione l'affermazione dell'insostituibilità è stato propriamente detto della documentazione archivistica per conferire forse plausibilità le tesi avanzate il caso ad esempio della relazione presentata questa pubblicata
Della relazione presentata al convegno Pio dodicesimo la Chiesa la società civile nel novembre mille novecentottantadue relazione che poi sarebbe stata pubblicata in volume
Curato da Andrea Riccardi
Pio dodicesimo nel mille novecentottantaquattro
è il caso ad esempio della relazione presentata a questo convegno in cui la pubblicistica
Pastorelli sempre che scrive in cui la pubblicistica tesa all'esaltazione della figura di Pio dodicesimo per la sua opera di pace di sollievo delle sofferenze durante il conflitto
E quella di ispirazione marxista critica per la consonanza del Pontefice nel dopoguerra con la politica stabilizzato utenze nel contenimento venivano squalificate entrambe queste due posizioni
Corrente insomma
A posizioni pregiudiziali incapaci di animali un dibattito sempre Pastorelli che parla che avesse la parvenza d'essere storiografico data la mancanza di una del di un adeguato supporto documentario
Nell'ottantadue tempi sono cambiati grazie può all'apertura degli archivi degli ultimi decenni la degli archivi del Vaticano
Pastorelli di fans di fatti rimase sempre fedele
Come è stato anche ricordato appunto nel commosso ricordo di inoltro che apre la silloge
Rimase sempre fedele all'insegnamento metodologico del suo maestro Mario Toscano un volto a costruire sempre le interpretazioni storiche sulle fonti documentarie fu quasi de e fu quasi diffidente delle letture delle ricostruzioni
Fino a quando la bontà di quelle letture di costruzioni non avessero saggiato attraverso la lettura diretta dei documenti archivistici
Tale metodo che condizionava anche la forma dell'esposizione lo troviamo icastica mento illustrato in uno dei suoi ultimi lavori il più volte ricordato ritorni vitale in Occidente mi sembra sia nel due mila nove in cui dice
è stato ricordato ma io appunto questa
Non ricordo anche nel testo cito ritorno militava in Occidente in cui leggiamo
La forma di del racconto è un modo non consueto di scrivere storia ma lo si è preferito ad un addotta ed erudita trattazione secondo i canoni prevalenti nella storiografia per Calais vantaggio questa forma del racconto
Di mettere il lettore direttamente in contatto con le fonti senza intermediazioni di sorta
Questa forma di esposizione non è nuova per me segue il metodo spesso usato nelle elezioni alle migliaia di studenti coagulato quelli certo che è una scelta quelli Pastorelli
Ma una scelta che può essere variamente apprezzata
In alcune relazioni alcune inedite Pastorelli poi non si tratteneva dall'esporre la
Per villa alla Max Weber propria intubazione del mondo
In occasione del due mila in una relazione sulla figura del già ministro degli Esteri presidente parlamento europeo
Gaetano Martino Pastorelli ricordava che la vittoria sull'azione sull'azione sulla nazione nazismo era la vittoria aperti virgolette Pastorelli che parla dei valori dell'Europa moderna nata dalle grandi rivoluzioni religiosa scientifica Politiche del cinque Sei e Settecento cadevano trasformato i sudditi in cittadini
Affermando il primato dell'uomo pensante cosciente sulla massa a Moffa e obbediente
Chiuse le virgolette
I valori e i principi tali valori tali principi avrebbero poi trionfato nuovamente sulle macerie del muro di Berlino valori quali richiamati expressis verbis
Da Pastorelli le libertà personali incomprimibile Adelmo la democrazia parlamentare l'economia di mercato questi valori però osservava Pastorelli non avevano validità universale
Il loro carattere particolare riferibile al solo Occidente inteso come l'Europa fino agli Urali e le sue più o meno lontani propaggini del Nord e Sud America e del continente australe scrive Pastorelli
Era divenuto storicamente questo crack il fatto che questi valori fossero riferibile al suo Occidente era divenuto storicamente è sempre più evidente con l'avanzare della decolonizzazione
Fenomeno ben maggiore per la vita della comunità internazionale e dall'altro grande tema la guerra fredda
La decolonizzazione come fenomeno ben maggiore per la vita della comunità internazionale dell'altro grande tema la guerra fredda questo Pastorello osservava
Nel due mila due nella relazione alla comunità internazionale e il confronto e delle civiltà il Sic il sistema de appunto il sistema dei trattati
All'alba poi del ventunesimo secolo sempre in questa relazione due minuti è finito
All'alba del ventunesimo secolo poi con il protagonismo assunto da Paesi musulmani portatori di altri sistemi valoriali l'unica via perseguibile per garantire una pacifica convivenza convivenza internazionale
Era per Pastorelli quell'antica e collaudata dei trattati
Come stava tasse a testimoniare per l'ennesima volta il lavoro di Braudel sul Mediterraneo e tempi di Filippo secondo illuminante dice Pastorelli
Dei rapporti politici e commerciali tra res pubblica cristiane mondo islamico i valori e principi degli alti degli altri degli Stati da altre aree
Si domanda retoricamente Pastorelli non sono degni di essere presi in considerazione
Non possono fornire un loro contributo al miglioramento delle regole di convivenza della comunità internazionale
Non è meglio che il confronto tra le civiltà problema ineludibile del nostro secolo avvenga attraverso il sistema dei trattati inteso come espressione di un'intesa spesso faticosamente raggiunta ma con il reale consenso delle parti e poco nel
L'anno
L'anno seguente nel due mila tre avrebbe
Parlato insomma adesso quattro convenuti dilungarmi su questo aspetto ma avrebbe parlato il supposto scontro di civiltà cristianesimo islam
In una relazione dal titolo Riflessioni sulla politica internazionale dopo Lou dopo l'undici settembre questo nel due mila tre bene per concludere i limiti
I supposti limiti
Della ricerca del contributo di Pastorelli
Allora certo biechi anti biechi annotato
Non solo molisani in vent'anni Vietti annotato come negli ultimi lavori di pastorelli
La consapevolezza della moltiplicazione novecentesca degli attori non istituzionali eppure protagonisti delle azioni internazionali pur dichiarata
Non fosse stata sempre presente nei suoi lavori
I suoi ultimi lavori i quali avrebbero registrato anche una certa carenza di riferimenti bibliografici e questo è stato ammesso da tutti
Questa è una scelta no la scelta del racconto la scelta di alleggerire quell'appunti riferimenti bibliografici è una scelta come tutte le scelte poi può essere diversamente variamente apprezzata tutto qua
Tali limiti però nulla
Se i limiti sono ognuno di filiera tali limiti peraltro nulla tolgono alla validità
Non solo storica leggo dal mio saggio
Nulla tolgono alla validità non solo storica ma perdurante della lezione di pastorelli che l'enfasi data al documento archivistico
Si svolse un ruolo certamente salutare nel salvaguardare la scientificità della ricerca storica in anni
In cui non raramente fu infeudata alle grandi centrali politico partiti culturali conserva ancora oggi la sua utilità come monito lo studioso contro il rischio di innalzare
Tra virgolette
E Pastorelli che parla contro il rischio di innalzare il facciate architettonicamente perfette dietro le quali si incontra il vuoto o la ripetizione divieti luoghi comuni grazie
Grazie
Rifiutiamo chiudiamo questo nostro incontro di grandissimo interesse credo con la testimonianza di uno di quelli che hanno fatto l'esame del una volta sola Zebedeo favorevole alla volta
Suarez Aron Pastorelli devo dire che segui con pastorelli un percorso di promosso al primo consiglio seminario così Minale la questione palestinese la Morissette ci trovavamo l'istituto dedicato a Mario Toscano e anche io avevo il codino
Allora mi guardo e disse mitomane dati dove a professore sono di utile a inferiori
Bene allora lei sembrano Scocco
Scoppiano i privati dalmati che giravano intorno al tempio la Serenissima e quindi cominciamo questa però mi come dice il professor Garcia accettò direttamente senza nessun problema perché lui premiava il merito però nel merito questo era Pastore di pastorelli che dopo cinquantacinque anni di lucidamente universitario ricordava in maniera assolutamente straordinaria gli piaceva questo suo gli otto anni da ricercatore perché quello era un po'innamorato
Di questa sua diciamo questo suo ruolo
E e aveva trasferito a noi un po'questo questo questi sette ragazzi ha trasferito un po'questo piacere di andare a ricercare cercare nelle biblioteche cercare negli archivi fare in modo che le sue lezioni non fossero semplicemente legate alla allo studio e alla lezione diciamo orizzontale ma ci fosse anche un un un un profondo una profonda ricerca
L'azione Prestine rese dicevo noi alla fine non funziona
Pronta va bene così questione palestinese che alla fine
Diventò un master per noi ma il vero masse qui entro nel merito di quelle che sono stati i due esami importanti ma i due temi che Pastorelli richiamava erano gli anni importanti erano gli anni Vedovato regionali Marzano gli anni Gianluigi Rossi che era assistente
Passati gli anni bui bacile c'è un corpo accademico piuttosto nutrito ma insomma in qualche modo i ragazzi seguivano molto passò c'erano questi ragazzi che si sono rese Pastorelli
Noi eravamo fortunati perché avevamo in qualche modo e così avuto eravamo contaminate questo virus metodologico della ricerca Pastore Diana per cui avevamo un vantaggio rispetto agli altri perché studiavamo in maniera semplice
E assolutamente profonde dunque la capacità investigativa che Pastore c'era trasmesso ma non tutti i frequentatori delle resurrezioni
Erano così periti così profondi nell'andare a studiare
E lui a quel punto si divertiva durante gli esami facendo due domande importanti
Lo studente si metteva davanti naturalmente le ferie non è l'autorevolezza che a oggi era modesto dimesso sempre bianco emaciato sommare Ferrero assistenza ma non era così come previsto Macerata sempre lì dietro professor insomma alla fine si sedeva vicino
E dimesso sentiva un po'all'attuazione cominciava a chiedere tutti quanti
Dell'esame cosa volete fare sembra Fontan veniva affrontato il tema dell'alleanza atlantica
Dopo una prima ricognizione su chi aveva davanti introduceva la domandina un po'tranello oramai la stessa conosciuta da quelli che facevano all'esame senta caro con sua voce stridula ma profonda insomma con un po'di crudeltà mentale senta accademica messo a questo e ma la Francia fa parte della NATO
Allora immediatamente lo studente ci passi
Comincia la sua immagine teatro immagine mani il ragazzo non capiva il professore guardava fermo impietrito certo e da lì iniziava a quello che ha detto adesso tedesco una lunga dissertazione su cosa non l'accetta Loveč
E precisando allo studente che la Francia pur aderendo politicamente all'Alleanza atlantica era uscito dal Patto atlantico nel mille centosessantasei
Per poi rientrarci nel due mila nove però per i decolli e quindi lì tutta la questione legata allo sfratto tratto saltando l'autonomia militare della Francia quindi insomma una lezione nella lezione
Alla fine politici a ma guardi perché poi parlando con lo studente diceva guardati e poi la Francia c'ha la force de frappe
E lo studente comincia a balbettare sudava e lui
Se la caro piede si deve studiare dovete studiare dovete andare a fondo studiare studente vuol dire andare a fondo interrogare la storia perché solo in questo modo voi potete raccontare la storia
E si ricordi torni la settimana prossima torni il prossimo mese e si ricordi forse Fratta non è un fattore
E questo è un primo per gravare von questa resa stolta scusate Merafina insomma
E poi l'altro l'altro tema interessante
La sua mite professore con avvolto da uno nuovo mondo uno pur nuvoletta di fumo fumata antichissimo e ma tantissimo il tono capilista ma siccome devi fare così c'era com'era non a caso referral piango perché respirano fumo tutore tutte le elezioni
Insomma alla fine poi l'altro c'era l'altro tema dal capitolo Alto Adige capito Alto Adige altro tema importante che era quello insomma in cui lui era molto legato perché aveva studiato tutto il problema dei rapporti fra Italia e Austria
Ritorna più volte esaltando credo è stato il caratteristiche De Gasperi allora ministro degli esteri sono tutte queste cose certo punto iniziava Angelica domande
E al ragazzo chiedeva senta mi parli dell'Anschluss
Lo studente partiva in quarta gravissimo studiato sapeva tutto bla bla bla insomma e alla fine è professor guardava suo assistente e poi ma no no mi dica Anschluss cosa vuol dire
Allora e non è che tutti sapessero che assicura di annessione e quindi alla fine si divertiva su questo giochetto
Dovete imparare le lingue se non conoscete le lingue non potete andare in giro per il mondo senta
Mi è piaciuto ma mica tanto le do ventiquattro mandava via questo era un po'il tema che in qualche maniera del due domande che il professore faceva alle quali molti studenti Sandro risponde io ebbi la fortuna di seguire l'esametro e poi facciamo seguire la la sessione di esami
E dopo gara fatti fuori sei come dice adesso tedesco nella missiva sul muro di certo ma la rivolgo venire ingannati volesse dedicare ci andai e presi trenta e lode alla fine ebbe anche la sensazione ma quello che voglio concludere quello che mi ha insegnato Pastorelli oppure ha avuto la fortuna di seguirà un personaggio come Spadolini peraltro di Quaderni di storia che oggi qui pubblicano volume sono fondate a Giovanni Spadolini Pastorelli scrisse sono antologia due ottimi
Ricordi soprattutto tale di Brunetti cioè una ministro degli Esteri poco conosciute Pastorello dice che era uno addirittura non aveva nemmeno la fotografia nella nella galleria dei ministri perché così vuole Tittoni ma insomma
E comunque quello che Pastorelli ha lasciato come si insegnamento a me e a tanti altri che hanno seguito le sue lezioni e ricordatevi due cose
Tanto tenete un diario perché sul diario voi dovete scrive tutto quello che succede e soprattutto dovete confrontarvi sì cambiato opinione su quell'opinione che eravate precedentemente quindi anche lì c'era la voglia di andare comunque a confrontarsi continuamente
E poi questo me lo disse quando io
Correvo dietro a Spadolini sopra volando suoni Stefano ne responsabile tra l'altro siamo qua insieme insomma quindi quando comincia dalla conservatore mi disse ne ha detto male
Il suo capo legge molti giornali ma è uno storico lei lasci stare i giornali e studi la storia solo con la storia potrà capire il mondo questo l'insegnamento che mi ha tirato e grazie ancora voi avete
Chiudiamo qui questo incontro creazioni civile grazie Giuseppe grazie al ministero degli Esteri aspettato credo che sia stato veramente di grande interesse e speriamo che ci siano un'altra auspicava prima Lazzari che ci siano un'alta iniziativa editoriale per ricordare la grande produzione
Scientifica di i pastorelli buona sera grazie grazie
Convergiamo design presidente grazie