«Ecco perché siamo contrari all'elezione diretta del Premier»: intervista a Dario Parrini

Che radio radicale siamo con il vicepresidente della Commissione affari costituzionali del Senato Dario Parrini del partito democratico per parlare dell'elezione diretta del del premier o del del sindaco ti Italia
Questa sembra sia l'impostazione che vuole dare la la la maggioranza alla riforma nella nostra forma
Di governo con quale probabilità di riuscita e soprattutto con quali rischi di squilibrio costituzionale come verranno ridisegnati i ruoli del Presidente della Repubblica rispetto a quello del presidente
Del del dette il Consiglio e soprattutto noi non abbiamo sufficienti modelli per capire come questa riforma possa diciamo planare nel nostro del nostro assetto istituzionale allora qual è il vostro atteggiamento
Il nostro giudizio su questa ipotesi perché
Di questo si tratta
Fino a questo momento di un'ipotesi e non ci sono testi
è un giudizio molto negativo
Delle tre varianti del presidenzialismo all'americana la francese semipresidenziale il Sindaco d'Italia è senz'altro la peggiore
Perché umilia il Parlamento mortificare il Presidente della Repubblica lo trasforma da
Arbitro essenziale qual è oggi garante dell'unità nazionale ma anche motore di riserva nei casi di emergenza
Moderatore
Nelle situazioni di crisi lo trasforma in un passacarte in un soprammobile e io credo che in un tagliatore di nastri si non taglia nastri
Visto che il Presidente della Repubblica è stata l'istituzione l'organo costituzionale che ha funzionato meglio in questi
Trent'anni nel nostro Paese sarebbe bizzarro che la riforma costituzionale
Che facciamo per prima e quella che distrugge sostanzialmente le prerogative dell'istituzione che ha funzionato meglio di solito quando si cambia qualcosa si parte dal modificare le cose che hanno funzionato
è una riforma estremamente squilibrati ripeto perché toglie al Capo dello Stato per il solo fatto che c'è l'elezione diretta del Presidente del Consiglio
I suoi
Tre poteri fondamentali quello di nomina del presidente del Consiglio quello di nomina
Dei ministri e quello di scioglimento delle Camere poteri che oggi il Presidente della Repubblica non esercita in solitudine ovviamente lo fa in rapporto con altri organi costituzionali ma ai quali potevi partecipa con forza e e soprattutto facendo sì che al vertice dello Stato non ci sia più la convivenza tra due cariche di vertice
A investitura parlamentare come oggi perché oggi sia il Presidente del Consiglio sia il presidente della Repubblica sono due organi che hanno la fiducia del Parlamento il Presidente da Repubblica alla fiducia del parlamento più i delegati regionali quindi una base ancora più ampia
Domani avremo una situazione in cui c'è un presidente della Repubblica privato di potere diretto dal Parlamento la cui vita è nelle mani di un Presidente del Consiglio eletto direttamente dal popolo quindi si provoca uno squilibrio totale
Al cuore della nostra Costituzione si esce dalla forma di governo parlamentare questo crea dei rischi davvero molto molto secca e soprattutto si fa una Italia nata perché l'elezione diretta del Presidente del Consiglio non esiste in nessuna repubblica parlamentare al mondo
Una tre le no esisteva venticinque trent'anni fa in Israele fu sperimentata per tre volte e poi eliminata perché non funzionava anzi era causa di numerosi di numerosi guasti noi dovremmo procedere in tutt'altro modo
Non io non nego che l'ordinamento italiano abbia bisogno di correttivi per avere governi più stabili
Ma correttivi per avere governi più stabili possono essere fatti attraverso piccoli aggiustamenti della Costituzione
Non richiedono fatto uno stravolgimento della Costituzione dei suoi pilastri quale verrebbe con l'elezione diretta del Presidente del Consiglio voglio dire vogliamo parlare di realizzazione del modello tedesco quindi elezione parlamentare del primo ministro sfiducia costruttiva compartecipazione del primo ministro il potere di scioglimento e al potere di nomina e revoca dei ministri
Lo si può fare ma questo è un aggiustamento della nostra forma di governo parlamentare non è la rottamazione della forma di governo parlamentare non è la rottamazione di una delle scelte di fondo
Del dell'Assemblea costituente senta lei ha visto il testo Renzi che è l'unica cosa checché esistenti non è che la maggioranza è diverso e il mio scritto
Devo dire su invito di Renzi che ha aperto sul Riformista giornale che dirige un dibattito io ho rappresentato il no quel testo è un testo che è la sorprende che i difetti che ho detto che Renzi che
è stato il protagonista delle più grosse manovre di palazzo degli ultimi anni che propone una una riforma di questo genere che è tutto il contrario di quello che lui ha fatto politicamente in questi anni
No io che ho fatto presente a Italia viva anche molte dichiarazioni pubbliche che nella riforma costituzionale del due mila e si
Quella che ebbe come protagonista Renzi si interveniva su una serie importante di articoli della Costituzione
Ma non si introduceva fatto l'elezione diretta del Presidente del Consiglio la forma di governo restano quelle sarebbe stata sbagliata allora
Come sbagliata oggi
Lì si arrivava a una indicazione diretta del capo del governo da parte del corpo elettorale nella maniera giusta se lo si vuol fare cioè attraverso una legge elettorale a doppio turno ma senza stravolgere
La Costituzione irrigidire il sistema in modo da provocare
Tutti quei problemi
Che ho ricordato prima quindi
Anch'presentando questo disegno di legge
Renzi va senz'altro appunto la sua storia riformatrice cioè quando ha avuto l'occasione di riformare la Costituzione non aveva proposto niente del genere
Vuole dire qualcosa sul sul fatto che il il diciamo la maggioranza non ha il coraggio di riformarsi
Di fare il presidenzialismo presidenzialismo quello che c'è non so
Negli Stati Uniti
Secondo lei lo fanno per il timore di essere bollati come dei fascisti no io non non credo che il problema sia questo penso che abbiano perfettamente compreso
Che
Il capo dello Stato è una figura costituzionale il cui ruolo va difeso non attaccato
Allora con la premierato di cui abbiamo parlato finora Capo dello Stato viene svuotato
Come le altre due varianti del presidenzialismo quell'americana e quella francese il capo dello Stato viene trasformato da istituzioni di garanzia in capo politico della maggioranza io credo che abbiano capito voglio spera che la maggioranza abbia capito
Che se si fa questo si esce dalla storia costituzionale italiana
Cioè non non ha niente a che vedere con come costituenti hanno pensato la nostra Costituzione ma si fa un danno promosso un Paese che molto diviso
Il che di un'istituzione che sta in cima e che unisce aggrega che non diventa il capo di una parte ha estremamente bisogno voglio crede voglio augurarmi che questo sia stato il motivo per cui sono accantonate le ipotesi semi presidenzialismo alla francese e le ipotesi presidenzialismo all'America se dalle loro dire un'ultima cosa
La legge elettorale europea allora questo non c'entra niente col presidenzialismo con pre ecco non c'entra niente però è entrato in questi giorni questo confronto
In una maniera abbastanza strana perché non si capisce chi lo vuole Renzi ha fatto sapere che attraverso la parità che non di loro non sono interessati qualcuno sospetta che si tratti di un di un favore per
Per
Per per Renzi qualcuno dice che Peppers sinistra italiana sono ci sono tutte le coppie
Tutte le congetture possibili su questa cosa lei come ha trovato l'introduzione di questo confronto
Ma innanzitutto ho notato che non c'è nessuna proposta operativa è stata presentata
Già questo rende difficile discuterne ho notato che questo che sul l'elezione diretta del premier Romano Celli almeno regno di legge Nancy esiste a però Renzi non poteva presentare anche una cosa tre per cento a Mesagne ho notato che
Sta questa mattina
Lega Forza Italia e quindi i due partiti della maggioranza mi pare abbiano sepolto la questione dicendo che non sono affatto disponibili
Ad abbassare la soglia e quindi non vedo come possa quest'idea se c'è andare avanti con lega e Forza Italia che dicono non se ne parla
Fratelli d'Italia un po'più silente io quello che posso dire è
Sospendendo per un giudizio di merito perché o non c'è una proposta
Che è sempre sbagliato e non ha portato bene mai a nessuno ipotizzare modifiche delle regole del gioco strumentali a ridosso leva scafoide l'avete vista come un tentativo di colpirvi
Questa cosa qua perché tolgono uno sbarramento una percentuale dell'un per cento dello sbarramento per favorire qualcuno
Che forse vicino a voi non voglio fare processi alle intenzioni mi limito a dire che
Le modifiche delle regole del gioco in extremis sono sempre segno di debolezza di un po'di confusione e che di solito porta molta sfortuna ecco quindi mi limito a lanciare un monito dello stesso monito che abbiamo lanciato per esempio
Contro l'idea della maggioranza di abbassare dal cinquanta al quaranta per cento la soglia per la vittoria al primo turno delle elezioni comunali le regole del gioco
Oppure di togliere un turno ora si chiede equivarrebbe a indebolire il ballottaggio c'hanno provato tra l'altro qualche mese fa lo ricordo ero qua sempre sbagliato secondo me
Modificare le regole del gioco intervenendo complici di parte
Perché
Parlando della legge ottantuno dei sindaci quella del novantatré che ormai trent'anni una delle cose che l'ha resa la legge più ammirata più studiata che ha funzionato meglio rispetto agli scopi originari è concerto il suo contenuto ma anche il fatto che non è mai stata oggetto di modifiche di parte ogni volta che la si è modificata la si è modificata un accordo maggioranza opposizione perché le regole del gioco si modificano così e lo dicono anche in maniera autocritica rispetto a
Operazioni passate fatta dalla mia parte di modifica delle regole del gioco di a maggioranza non si fa
Diciamo è sbagliato non funziona e porta anche male
Bene grazie grazie senatore Dario Parrini il Partito Democratico grazie