Giorgio Napolitano e la politica dei miglioristi

Tutti
Eccolo qui
Buongiorno tutti partiamo apriamo questa giornata in ricordo di Giorgio Napolitano Giorgio Napolitano e la politica dei miglioristi io sono Roberto nasce oggi nella veste ancora per poco perché per fare un passaggio di testimone
Di presidente del Comitato di Indirizzo che sia stiamo sarei saremo su Radio Radicale quindi chiederò ai relatori da un lato e anche nel caso di interventi quando avremo finito in interventi programmati
Di essere molto rispettosi dei tempi anche per voi dice ascolterà dopo dia abbiamo allora innanzitutto ringraziamo i nostri ospiti che son qui a partire da Maurizio Caprara
Giornalista del Corriere della Sera che in data che ti ripercorreranno le sue varie Beschin con cui è seguito il Quirinale ancora prima con Cossiga quindi quello del e poi dopo da giornalista e poi da portavoce del Presidente Napolitano
Paghiamo gli ex parlamentari il partito democratico Angela francese Umberto Ranieri e docente di Storia economica Amedeo Lepore
Tra e per per la Fondazione
O cioè chiaramente vide vitelloni che la al presidente del nostro comitato tecnico-scientifico lo Alfonso Trapuzzano a cui passano la parole che aprirà la giornata Lucia e Lucia Valenzi
Che sta arrivando
Ma tanto partiamo Alfonso attenzione
Buongiorno
Giudice
Un attimo giusto
Il Consiglio punto giornata
Iniziativa
Rischiano posto assume il segretario
Lo dico perché uno sappiamo questa giornata prepara un vostro gradimento estrema
Qui perché Bologna il mutuo
Devo dire molto più personale alla figura Di Giorgio il giorno il nostro un indirizzo di saluto Dioniso umanitaria spazio l'indirizzo di saluto che generalmente va avanti
Fu ma qualsiasi il bandito quale
Ma
Ci si garantisce giù
In queste sale essa
Doppia cioè l'unico via
Quello documento ma undici del mondo nonostante piuttosto ma adesso racconta
E non è personaggio trovarsi in situazioni di imbarazzo sì subito
Va bene
Ed era infrastrutture basculante
Ricordare un tratto poco conosciuto Pubblico di Giorgio Napolitano molto più un tratto umano un tratto personale abbiamo ritagliato
Questo spaccato della vita e Giorgio Napolitano non solo uomo politico ma anche la grande e devo dire all'epoca del PC piuttosto isolata comunità dei miglioristi
Alcuni dei quali meno gli ultimi seguaci sono ancora qui
E in questa in questa nostra sala e abbiamo ritenuto che questo fosse il modo il pretesto devo dire
Per ricordare anche la stagione napoletana che voi i miglioristi ebbero un primato un primato tipicamente napoletano anche un po'un primato nazionale rispetto all'andamento che in quegli anni aveva il PC
Aggiungiamo a questo
La fermezza e rigore ma anche la qualità umana lo spessore culturale io devo dire
La ho letto più volte le parole del
Cardinal Ravasi
A margine della celebrazione della della cerimonia laica di commiato perché sono parole che vengono da un mondo estremamente dista
Però il cardinal Ravasi ebbe occasione di cogliere una una percezione di grande umanità Giorgio Napolitano il tratto culturale la musica che lo che lo collocava al di fuori della dimensione spazio-temporale che stava si sentiva proprio sollevato da quella percezione musicale
E vista diciamo da un da un religioso da un religioso dal cardinale tutti probabilmente irrigiditi dalle loro funzioni dalla loro
Necessita di essere più istituzionali possibili forse Giorgio Napolitano
è stato il più istituzionale dei nostri Presidenti della Repubblica era già istituzionale dapprima insomma non è mai mancato a questa sua condizioni anche a una bomba per tutti ci ricordiamo come esempio che non penso meno racconterete voi se voi avete colto ma credo sia l'unica persona al mondo che non ha mai inceppato con le parole sempre stato essendo asciutto e rigoroso ora la lettura di qualche libro che lo ha ricordate commemorato ci fa capire quanto il suo rigore anche lessicale la precisione per la punteggiatura e per le virgole
Fa trasparire un rigore allo Stato ben poco
Come dire diffuso è individuabile figure presenti nel mondo politico
Detto questo il mio è un saluto a questo punto lo avete capito saluto un po'più commosso dei saluti ordinario perché un saluto che viene da
Dal celebrare non questa figura ma anche supporter l'apporto che ha dato a questa questo luogo che ormai vedete estremamente vivo e colorato estremamente attivo deve molto alla Pisicchio personale istituzionale all'inizio ma anche culturale e personale successivamente della figura di Giorgio Napolitano quindi il nostro è un saluto
Particolarmente consentitemi spesso proprio attratti commosso
Ma è un saluto che introduce una giornata di ricordo estremamente
Grato
E noi con estrema gratitudine
A Giorgio Napolitano chiamo questa nostra giornata di grazie
No no no allora no dando scusa alla ma Nando ritornando da
Tempo
Tra
Tempo scusate allora
Allora io alloggi
Sì signor perdonatemi ma la modella difficile vita del moderatore quello di mantenere tempi l'ordine manteniamolo il anche per rispetto agli amici di radio radicale allora a andiamo subito alla dunque tra l'altro darò
Se riusciamo arrivare anche parole al pubblico o prima di passare la parola a Maurizio Caprara permettetemi di leggervi però quello che disse Giorgio Napolitano di Maurizio Valenzi
E che chiaramente riguarda anche Giorgio Napolitano anche servizi
In quel momento erano parole che pronunciava per Maurizio che e sono nell'articolo uscito sul Mattino di ieri di Lucia peraltro come si giunga alla politica bisogna sapere che essa richiede qualità specifiche
Richiede che si abbiano Bossi acquisisca che era stata richiede che si abbiano si acquisiscono qualità specifiche perché non si può vivere diretta antismog perché e si potrebbe dire con Benedetto Croce un'arte a sé stante
Quello che tuttavia conta ci si schieri liberamente a sinistra o a destra nel senso della nobiltà della politica il senso dei limiti ma anche del ruolo alto insostituibile della politica
Quello che conta e la dedizione all'interesse generale
E la moralità della politica allora i volevo passarvi la parola partendo proprio da queste parole del presidente
Ti chiedo in otto dieci minuti un ricordo partendo proprio da da lei dal fatto voluto varie possibilità di interagire di interazione anche vari visuali
Grazie
Questo del
La moralità della politica dell'interesse generale questa
Elemento costante Giorgio Napolitano
Per quello che ho potuto vedere sito giornalista sia sul fianco quando sono stato
Quirinale
Ed è stato un elemento di continuità in una vita che ha pure avuto
Svolte correzioni ripensamenti rielaborazione però questo stato dato costante
Molti di voi avranno visto nei giorni scorsi
Nei telegiornali l'incontro che c'è stato a cinquanta chilometri da San Francisco tra il Presidente degli Stati Uniti John valide il presidente Repubblica popolare cinese Xisheng
Le cronache correttamente hanno detto incontro dagli uomini uomini più potenti grazie bene dato via questa moralità Napolitano unico lungimiranza certo fiuto in politica internazionale
è tenuto a ricordare che
Nel due mila undici il due giugno
Napolitano ed entrambe queste persone ospiti in quando non erano ancora più potenti della terra uno il vicepresidente degli Stati Uniti dell'altro
Numero due del della repubblica o volare cinese ma
Napolitano mondo Stefano Stefanini allora consigliere diplomatico del Presidenza della Repubblica parlare ambasciatore cinese per fare gli inviti per dare risalto alle centocinquant'anni l'anniversario dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia città bacetto nel cinese disse Stefanini per me questo Sitchin Pignero adesso numero due ma sarà il numero uno
E ragione per la quale insistette ancora di più per averlo come ospite operazione che riuscì
E dietro quello parlando appunto dell'interesse generale c'era l'intenzione da parte del presidente di dare risalto
A
E di dare risalto al all'anniversario
Dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Affinché si potesse dare al popolo italiano un momento per corroborare per rinvigorire uno spirito di unità nazionale in questo caso unità nazionale e non come una formula politica perché si tratta di unità nazionale che ha da banche oltre le le forze politiche
E va unita anche come coesione sociale e territoriale unità tra nord sud centro isole un momento ecco questo era un problema anche se questa è una piccola parentesi su più interna però Napolitano ci teneva molto a questa ma favorire dei momenti di unità nazionale e questo credo che sia un insegnamento che potremmo dovremmo tener presente per cui malgrado fosse stato un uomo di parte anzi come qui ricordiamo oggi uomo della parte di una parte
Della componente dei miglioristi riformisti all'interno al Partito Comunista Italiano Napolitano era però uno che aveva molto sviluppato con il passare degli anni e con il suo ingresso nelle istituzioni prima solo da deputato alla presidenza della Camera potrebbe essere terra poi da capo dello Stato
Sviluppato questa propensione a occuparsi dell'interesse generale favorendo anche una coesione e non come si conviene di più un uomo di parte la contrapposizione con la difesa soltanto della propria
Quella quella
Ogni persona diciamo
Hai scritto che interessi le proprie inclinazioni le proprie preferenze
Ricordo che quando avanti negli anni c'erano momenti di di affaticamento anche nel secondo mandato dal presidente al Quirinale
Quando si trattava di occuparsi di politica internazionale io sostenevo che da Politano come pianta quando veniva mia sfilata rifiorire fra si assolutamente
Era era una cosa che gli dava
Gli dava Energia infatti Talita
Da un mi soffermerò qui su l'aspetto rapporto con gli Stati Uniti di cui tanto si è detto tanto c'è scritto
Il viaggio negli anni settanta
Nelle università americane per far conoscere centri studio e di ricerca per far con
Usciere qual era il nuovo orientamento del Partito comunista italiano in particolare dopo
Che Enrico Berlinguer aveva detto si sentiva più tranquillo sotto l'ombrello della NATO
Una collocazione più vicino all'Unione Sovietica
L'amicizia
Che si è sviluppata dopo che gli aveva inizialmente negato il visto con segretario di Stato statunitense Henry Kissinger ma
Diciamo
I cardini della della politica internazionale di Giorgio Napolitano nella parte cioè spicca abbondantemente conclusivo del del ventesimo secolo e tutti gli anni successivi che ha vissuto nel secolo attuale hanno avuto come
Penny
La d'integrazione europea e e l'Alleanza atlantica il quadro di alleanze nelle quali l'Italia benestanti di partenariato di alleanza in qualità di
Entrambi erano state posizioni che da quando comincio a fare il deputato del mille novecentocinquantatré
Il partito di Giorgio Napolitano Giorgio Napolitano stesso aveva contrastato non non appoggiato però acquista proprio il senso del valore di una vita il più percorso di una revisione che via via
Giorgio Napolitano compie delle proprie posizioni di quelle del partito lavorando all'interno del partito comunista
Per spingere oltre la tradizione comunista un partito popolare democratico quale quello cui aveva luglio ad altri giovani avevano scelto di aderire
Nella metà degli anni quaranta sulle mentre Napoli
Luogo di macerie di sofferenze
Le ma dico di quel di quel ripensamento che che Napolitano ha sull'Unione europea fu il rapporto con Antonio Giolitti
Che era un comunista che lasciò il partito dopo l'invasione dell'Ungheria nel mille novecentocinquantasei
E nel mille novecentocinquantasei meglio anche l'ottavo congresso del Partito comunista
Napolitano fu uno dei primi a ad attaccare
Antonio Giolitti per aver
De Corato criticato l'invasione sovietica dell'Ungheria ma questo è stato questo che alcuni detrattori schematicamente considerano come una delle corte indelebili di Napolitano è stato in realtà il motore di una riflessione che ha portato Napolitano produrre esattamente una politica diversa da quella che sostennero cinquantasei e quindi torna capacità di correggere i propri errori che lo porto trent'anni più tardi pubblicamente a dire
Di aver agito in quel caso con zelo conformistico venti aver dato
Con
Anche Pietro Ingrao e con altri comunisti di quel momento di averlo cito parole sue commesso questo errore restavamo nel chiuso di certezze ideologiche acquisite nel partito e in quel momento comodamente protettivo e io credo che indipendentemente dalle opinioni politiche di ciascuno di noi legalizzata qualsiasi
Posizione si possa dire credo che questo questa raccomandazione implicita a guardarsi dalle
Dalle certezze comodamente protettive vada mantenuto vada conservato per qualsiasi analisi della realtà e non solo quella internazionale
Napolitano in quel momento
Mentre pronunciava questa potremmo definire una profonda autocritica nella quale parlava anche di tormento tormento che magari si vedesse anche altrove nelle previsioni politiche quando si commettono degli errori
Cercò di come dire di di capire i perché di quegli errori
La sua idea fu che la sua generazione editi militanti comunisti in quel momento teneva in secondo piano alcuni principi fondamentali di
Di democrazia e di libertà
Scriveva cosa che secondo me indica molto la libertà intellettuale del dirigente comunista Napolitano nel momento in cui si pone il problema di uscire dalla tradizione
Dice
Noi avevamo avuto una fonte ricchissima di sollecitazioni anti dogmatiche che era Gramsci ma la validamente ma nemmeno Gramsci nemmeno da Gramsci potevano venirci risposte ha sempre più pressanti domande sul tema della libertà dei diritti libertà delle istituzioni liberali
Ecco con Giolitti
Si sviluppò poi negli anni successivi non immediatamente successiva più avanti una ripresa di un confronto che soprattutto in Parlamento c'era stato sui temi dell'economia dello stato sociale
Della programmazione
Napolitano più avanti
Ricordava le sue riflessioni di Giolitti e anche per dire tratto umano della persona lo colpiva con me Giolitti avesse descritto in un suo libro
Nel
Del mille novecentocinquantasei Giuseppe Di Vittorio segretario CGIL unico dirigente del partito della componente della direzione del partito comunista a condannare l'invasione sovietica dell'ente dell'Ungheria un macigno che singhiozzava
Cosa che ci dà abbastanza al quadro del tormento che una parte del del Partito Comunista aprono e che soltanto una parte riuscì allora a a manifesti
Durante la segreteria di Achille Occhetto Botteghe Oscure Giolitti venne eletto al Senato nelle liste del Partito comunista come dipendente decidesse e io trovo non pertinente
Trascurabile il fatto che quando Giorgio Napolitano venne eletto la prima volta Capo dello Stato prima di entrare nel vivo delle sue funzioni di Presidente andò a casa di Giolitti avrebbe ecco credo che questi diciamo breve sommarie annotazioni diano il senso di un percorso nei suoi tratti sia razionali sia emotivi intimiditi
Di passione
Altri possono derivare
Da altri versanti risaputo che la componente riformista migliorista del Partito Comunista nomi dei rapporti idilliaci Sempre con Enrico Berlinguer in particolare nella fase conclusiva
Nella seconda metà della dozzina danni dal settantadue al alla sua morte fino a cento ottantaquattro nella quale Enrico Berlinguer fu segretario del partito con
Però ci furono nei momenti delle dei punti di convergenza nel mille novecentosettantasei il Partito Comunista allora aveva
Berlinguer come segretario Candido alla Camera Altiero Spinelli ex confinato di Ventotene è uno dei tre autori del Manifesto di Ventotene che nel pieno della seconda guerra mondiale indicava come obiettivo futuro quello degli Stati Uniti d'Europa
Verso una figura come Altiero Spinelli le Napolitano riteneva di avere un grande debito di riconoscenza e quindi fu una una scelta Ruini
Appoggiata e per voi
Avere un consolidamento dello scambio di idee rivalutazioni con con Spinelli Cardini diciamo della della sua posizione europeista
E nella sua biografia dal Ticino socialista europeo nella sua autobiografia pubblicata da Laterza
Napolitano esplicito nel criticare involuzione politica dagli uffici
Pure riconosce profonda serietà tensione morale
Ma fa un'eccezione su questo
Napolitano scrive che
Gli ultimi cinque anni della vita di Berlinguer erano stati contrassegnati da un complessivo ripiegamento da una perdita di prospettiva politica
E aggiunge però ma appartengono a quello stesso periodo momenti alti del suo percorso di pensiero politico voglio citare per tutti quelli che videro il piano dispiegarsi della sua scelta europeisti
In quella scelta di Berlinguer secondo Napolitano si sciolsero le ambiguità di formule come quelle della terza via del nuovo internazionali e che in sostanza erano delle formule che venivano dotato dal Partito comunista per Berlinguer per non portare
Diciamo alla conclusione coerente conclusiva
La la il rapporto con l'Unione sulle
Dal punto di vista della storia e della politica per Napolitano
Palmiro Togliatti ebbe un merito quello che io
Seguire una strategia di riforme democratiche qualche turista che però aveva il suo limite proprio nel nel rapporto con l'Unione Sovietica nella il cardinale partito per mantenerlo all'interno di un movimento comunista internazionale
A suo avviso questo ha comportato l'esistenza di alcuni schermi che definiva così che impedivano al Partito Comunista Italiano di vedere di trarre le conseguenze di una progressiva
Maggiore sostanziale affinità con i partiti socialisti socialdemocratici
E Napolitano considerava l'Europa occidentale il posto ai quali
I segni del rapporto con con le altre forze progressiste d'ispirazione diversa socialista socialdemocratico laburista potevano potevano diciamo mettere fine alle contrapposizioni del passato
Da questo punto di vista credo che nella politica di Napolitano e del Partito comunista l'integrazione europea sia stata da una parte un un valore altro è strategico dall'altra anche una
Diciamo un mezzo uno strumento per poter aprire le chiavi della corazza ideologica nelle quali il Partito comunista
Era cresciuto e nella quale però ad avviso di con ritardo la componente
Riformisti di turisti rischiava di rimanere è prigioniero di se stesso da questo punto di vista credo che sia emblematico quello che
Napolitano scrisse in un libro
Del gennaio mille novecentottantanove sottolineo gennaio perché che il muro di Berlino cade che per nove novembre generali Napolitano garantito da questo libro oltre i vecchi confini perché la sua idea è quella di andare
Al di là delle
Diciamo dei limiti c'erano stati i limiti anche negativi del Partito comunista per la prospettiva di integrazione con le forze socialiste e socialdemocratiche
Napolitano scrive
Riferendosi a se stessi
Al Partito Comunista viaggetto al Partito Socialista Italiano
Dobbiamo saper portare sulle spalle il bagaglio del nostro passato ciascuno il suo rivisitando selezionando uno alleggerendo lo non buttando quello che non possiamo fare se dobbiamo camminare spediti a non sbagliare strada e contarci per guardare tentati dalla nostalgica o del mito di quel che fu ci siamo già dislocati ma dobbiamo spingerci sempre più precisamente oltre i vecchi confini ideologici nazionali di classi il cammino difficile rischioso non prefigurabile nei suoi passaggi nei suoi punti più
Ma ogni esitazione un ritardo può riuscire fatale per la sinistra perché loro
Devo dire
Una
Bilancio
Sì nonostante tutte le difficoltà
Per integrazione europea forse
Non solo quelle di sinistra progressista frontone riunione Roberto da questo punto di vista Napolitano ha contribuito che non ci che questi punti e di arrivo fossero più vicini meno ipotetici di quello che sembrava
Grazie
Passare la parola grazie Milano impastare la parola liberi i canoni ringrazio a nome della Fondazione per esser qui a Pier Paolo Baretta in rappresentanza del sindaco Manfredi
Dida tu
Ci porti doppio un mondo punto di vista perché da un lato quello attuale
Il nostro comitato scientifico ma anche durante quando il rettore possiamo direttore poteva leggere tre lettrice uguale
è avvenuto una giornata importantissima conta questo voglio raccontare questo ma ovviamente
è una giornata importante per l'orientale ma per soprattutto per la lectio magistralis del presidente Napolitano
Quindi è un ricordo bellissimo veramente bellissima molto emozionante
Risale al quattordici novembre due mila nove quattordici anni fa quando università L'Orientale bene l'onore
Di conferire al presidente Giorgio Napolitano la laurea honoris causa in politiche ed istituzione dell'Europa
Su proposta della facoltà della ma dell'allora facoltà di Scienze politiche peraltro guidata dal professor Amedeo Di Maio che qui ti saluta Amedeo
Il ricordiamo insieme in quella giornata straordinaria di grande emozione per me soprattutto ero rettore pittrice da un anno ma devo dire anche il presidente molto emozionato eccetera Felice valenze Marco
Una cerimonia bellissima memorabile per noi perché presidente riconobbe accettò la nostra laurea e mi disse
Di averla accettata perché riconosceva all'orientale un grande valore il valore di un ateneo aperto al dialogo e al confronto con tutte le e
Soprattutto secondo lui il valore strategico di questo ateneo con per i rapporti con i Paesi del mondo arabo e segnatamente con quelli della sponda sud
Perché questa l'avrebbe fra orientale voleva testimoniare avendo un corso di laurea in politica istituzioni dell'Europa riconoscere grande valore del nostro presidente per il suo impegno
L'Europa
Gruppi Miss convinto e tutti i suoi scritti testimoniano questo e la sua presenza nel Parlamento europeo come tutti sappiamo non credo pervada raccontare io e è stata fondamentale per i progressi che sul dal piano dell'integrazione si sono Napolitano era convinto e lo ripete molte volte nel corso della sua lectio è convinto di dell'importanza dell'Unione contro economica
Che si sta realizzando ma non vide
Ancora una prospettiva di unione politica ed è su questo intorno alla sua lectio la sua lectio
E tuttavia intatta in questa direzione è lui torna spesso sulla questione del consolidamento politico
Indicato da Altiero Spinelli il titolo della sua lectio all'Europa nel mondo di metà Novecento nel mondo di oggi ed è veramente una lezione ancora oggi che io consiglierei soprattutto i giovani perché
Lui ripercorre con grandissima lucidità tutto il percorso fatto dall'Europa dal suo fondazioni in poi fino alla qualità che in quel momento per il due mila
Ovviamente il due mila nove negli ultimi anni non conosciamo il suo pensiero ovviamente
è una lezione è una vera le
Ripeto qui da cui giovani e
Questo percorso in maniera molto chiara molto lucida molto convinta torna molto spesso sulla sulle problematiche sui timori che gli si prospettano soprattutto rispetto alla capacità dell'Europa di diventare un soggetto politico un interlocutore vero
Da questo punto di vista lui ritiene che la svolta
Sia quella del mille novecentottantanove per le ragioni che sono state dette dalla caduta del muro di Berlino impone ma soprattutto porta l'attenzione sul cambiamento del mondo e quello che dicevamo anche poco fa
Il mondo cambia e lo capisce che siamo ormai nel mondo globale e l'Europa non è ancora in grado sì non sembra ancora
Di posti
Unità politica all'interno di questo contesto
Meglio di me le sue parole
Così afferma in questo mondo globale così diverso da quello in cui nacque a metà Novecento il disegno di un'Italia europea
Come quel che abbiamo costruito l'Unione a ventisette porsi all'altezza delle sue responsabilità e potenzialità
Ebbene una delle condizioni per riuscirvi sta di certo nella sua capacità di aprirsi più decisamente alle nuove realtà del mondo d'oggi di dare ben altra consistenza organicità e credibilità al suo muoversi operare nel sistema delle relazioni internazionali il suo timore questo no perché l'Europa e qui un po'più avanti nel corso della sua lectio che ripeto non possiamo riproporre però ho dimenticato di dire si può recuperare ovviamente come tutto ormai in Rete tranquillamente facilmente sia la versione scritta si invidio perché è tutto registrato quindi tocca un po'più avanti dopo aver e spesso questi suoi timori un tocca un nodo che lui stesso definisce cruciale cioè quello dell'Europa Toure Kunda globale e più o meno in chiusura della legge
Solleva il seguente timore
Che l'Europa attore globale resterà un'espressione retorica
Una semplice enunciazione velleitaria se l'Unione resterà prigioniera degli nostalgiche impotenti pretese degli Stati nazionali come attuale dei loro governi delle loro classi dirigenti delle loro forze politiche nel tentativo di coltivare ciascuno sue antiche prerogative irriducibili diversità di conservare e far pensare ostruzionismi pontili divieto all'interno dell'Unione
Parole che credo lasciano il segno ecco secondo proprio in chiusura non voglio togliervi into tempo però ho selezionato alcuni passaggi che credo siano no di grande attualità
Lui ritiene che questo atteggiamento insostenibile e non porta da nessuna parte politicamente insostenibile
E chiude dicendo così si chiude la sua le sia o l'Unione europea farà un balzo in avanti sulla via dell'integrazione affermandosi come soggetto unitario capaci leadership insieme con altri sulla prima mondiale o diventeremo spettatori
E dunque un'Europa più unita e più integrata più consapevoli delle proprie virtù potenzialità più risoluta ad avanzare tutte insieme un declino
Questa è la sua chiusura
Forse possiamo chiederci sia a distanza di quattordici anni questi timori sono ancora il presidente Jerome corazza di novecento bello sarebbe sapere che cosa oggi si direbbe a distanza di quattordici anni con la sua grande capacità o di seguirli segue tutto il percorso di costruzione dell'Europa in questi quattordici anni quali passi abbiamo fatti narrati sì li abbiamo fatti
Grazie
Ringrazio ridà vialoni a questo punto facciamo un cambio di tavolo
In modo tale da poter far sedere far sapere abbia Umberto Ranieri già lo lo facciamo avvicinare coi Amedeo Lepore e dando la francese quindi
L'ingrata emigrazioni da Maurizio Caprara
E volutamente abbiamo scelto proprio di partire da questo inquadramento quindi quindi dunque dalla vicente razionale ed europeista per poi
Ancora di più poter parlare della politica dei milanisti
Ascolti
Umberto partirei da tener realtà
Sì
Perché partire da Umberto Ranieri così diciamo Mantegna è chiedendo che anche dei Diego diciamo di aiutarci a a vedere come questa visione questa grande lungimiranza su rispetto alla politica internazionale a ha detto abile avesse anche un riscontro poi anche rispetto nella vita nelle politiche nazionali incolti in che modo significava essere miglioristi un po'di domande assieme in sette minuti
Sette ma insomma
Ma per la verità io credo che Giorgio non amasse molto il termine migliorista
Questo funziona
La Regione
Appare
Dunque credo che il posso
Che Giorgio non amasse molto il termine migliorista
Pensionati affibbiate sì no no non non ricordo di averlo mai ascoltato
Pronunciare
Forse forse
In qualche occasione
Non so nemmeno adesso
Maurizio Caprara ne sa più di me ma insomma
Così insomma
No sense anche nella sua biografia da dal pc al socialismo europeo insomma
Perché insomma lo lui parlava dei riformisti
Milioni ma è un'altra mio ritmo perché in in
Nella vicenda politica del Partito comunista a un certo punto
Il rompe questo termine diciamo è un terzo su Salvatore Veca grande filosofo ci ha lasciato da poco e me
Che
Parlo di Miglio Rismondo quindi di una tradizione della filosofia politica
Non solo italiana anche americana
E poi fu utilizzato
Strumentalmente sostanza nella battaglia politica che si svolse in particolare
Alla fine degli anni ottanta
Intorno alla trasformazione del PC fu utilizzato per ridimensionare il ruolo la battaglia condotta dei riformisti si sosteneva B miglioristi
Ignorando diciamo senso filosofico profondo di questo termine migliorino le volete volete venne limitate a migliorare qualcosa non volete mettere in discussione le questioni di fondo i rapporti di forza insomma siete miglioristi
Quindi era un po'in questi termini diciamo veniva usato tuttavia insomma i riformisti per una lunga fase
Furono definiti come i miglioristi insomma
Poi a un certo punto anche anche anche anche anche loro insomma di grave chiamiamoli riformisti e non ne parliamo
Giorgio non fu nemmeno un capocorrente
Non avrei mai osato parlare con Giorgio parlando con Giorgio fare cenno a capo della corrente insomma
Anche perché non costituì Imola corrente
La componente riformista così la definimmo
Insomma fin troppo proprio proprio quando non se ne poteva fare più a meno insomma
A casa di Paolo Bufalini nel tra il dicembre del gennaio del dell'ottantanove novanta ricordo quella riunione
E qui Giorgio prese atto che insomma bisognava dare vita a una componente anche perché lo avevano già fatto gli altri insomma no i capi storici del partito comunista erano tutti alla testa di di una corrente
La corrente del no quelli che si opponevano alla svolta diciamo
Dannata Tortorella super di per ricordare alcuni dei dirigenti
Principali di quegli anni
Anche Bassolino fece la sua componente a un certo punto quando partecipo al congresso di Rimini dando vita un'altra componente diciamo quella della credo si chiamasse antagonismo una cosa del genere
E
George era retto era era diciamo esitante da questo punto di vista Giorgio combatteva battaglie politiche ed io
Ricordo ricordo tutte in sostanza
Anche in modo esplicito senza incertezze e senza ambiguità insomma e conduce una battaglia ente nelle riunioni più impegnative della direzione del partito
Spesso restando quasi solo diciamo
Nello sforzo tesa ad affermare
Un certo indirizzo e certe posizioni
E tuttavia da un lato aveva sempre a cuore
Un problema anche di
Era da considerare una caratteristica del modo di essere nel Partito Comunista vale a dire
Una sostanziale un sostanziale impegno unitario una una unità diciamo del partito voi
E poi perché non insomma
Allora non non si usava trasformare immediatamente il dissenso in una frazione insomma o in una componente insomma
Giorgio Napolitano
Per esempio
Sono due tre questioni su cui il suo pensiero
Ha origine già dalla battaglie condotte nel Partito comunista e sì sì sì
Si sviluppa successivamente ancora in modo più compiuto
Non so il tema dell'unità della sinistra il tema del rapporto col Partito socialista
Il carattere costruttivo e positivo dell'opposizione la necessità di accompagnare la critica sempre ad una alternative realistica
Queste sono caratteristiche diciamo del modo di ragionare di Giorgio Napolitano che venivano da lontano è che hanno carattere no hanno lo annullo hanno distinto diciamo nel corso degli anni nel corso delle sue
Battaglie politiche
Su questi temi vi fu anche un contrasto esplicito
Con Enrico Berlinguer
In confronto condotto sempre senza mettere in discussione un stima reciproca
E un rispetto
E tuttavia esplicito nelle forme in cui si manifestò già nel Partito comunista nel corso delle riunioni della direzione e anche pubblicamente
Agli inizi degli anni Ottanta credo fossero ottantuno insomma Giorgio scrisse che quel famoso articolo su critica marxista in occasione dell'anniversario la scomparsa di Togliatti
Nei mesi precedenti Enrico Berlinguer aveva dato l'intervista a Scalfari in cui
Come dire conducente riteneva che gli sforzi del Partito Comunista dovessero concentrarsi sul tema del del la riforma della questione morale
I
Come dire rinunciando ad alcuni aspetti della tradizionale politica del PC che era quello che la ricerca delle alleanze del del dell'impegno costruttivo nella battaglia di opposizione sembrava
Che si offusca Assaro queste caratteristiche che avevano fatto la forza del Partito comunista
Nel suo articolo nel suo saggio su Togliatti
Giorgio Napolitano ricorda la pur consapevole ed esplicitamente lo scrive del del
Del dell'esaurirsi di aspetti della lezione di Togliatti comunque lui ricorda quelle caratteristiche del pensiero politico di Togliatti che erano la la preoccupazione la
Della ricca dette del rapporto a sinistra del della necessità di non mettere in discussione ma di anche dinanzi a scelte socialiste che non condividevamo la necessità di non spezzare il filo di una cooperazione indispensabile per le sorti della sinistra della sinistra italiana
Il carattere positivo costruttivo della battaglia di opposizione la necessità di accompagnare proposte alle critiche cioè tutti i temi che furono letti
Come una critica esplicita l'impostazione di Enrico Berlinguer e di quei sostegni discusse esplicitamente nel corso di una impegnativa e difficile riunione della direzione in cui Giorgio
Argomento come egli sapeva fare
Chi l'ha conosciuto sa bene argomento quelle posizioni critiche
E il resto diciamo di consumo ma insomma solo pochi diciamo
Perché esplicita messa in discussione di Udine
L'opposizione tra l'altro diciamo
Andando al sodo
Enrico Berlinguer era persuaso in questo cioè la la tragicità il carattere velleitario insieme diciamo della sua della sua impresa del suo tentativo era era persuaso della possibilità di rilanciare innovando la marcando la la la la la lontananza dalla grande dal mondo dell'Est insomma la tradizione del comunismo italiano questo era
Nella sostanza lo sforzo in cui fu impegnato fino alla fine con tenacia
Enrico Berlinguer rilanciare la tradizione comunista convinto che esistessero ancora le condizioni per questo
La scelta di
Indirizzo di DTT tutti i chili Giorgio Napolitano invece era diverso alla crisi del comunismo correva
Rispondere con l'unica strategia che poteva salvaguardare anche il patrimonio politico accumulato nel corso dei decenni aperte o comunista cioè quello di ricollocare le forze che si erano riconosciute nel PC nel campo del socialismo democratico il liberale del socialismo
Dei diritti e delle libertà non statalista non dirigista cioè questa era lo sforzo in fondo
Alla luce diciamo degli sviluppi della vicenda della sinistra italiana non solo italiana mi pare che il pro insomma questo tentativo fosse quello più fondato in più ricco che forse avrebbe potuto come dire
Far pagare un prezzo minore nel nel nella all'impresa trasformazione del partito del Partito Comunista insomma cosa potevamo diventare noi che eravamo stati nel PC se non socialisti democratici
E cosa poteva il Partito Comunista Italiano diventare
Se non questo diciamo per le tante né per l'insediamento sociale per la sua tradizione culturale perché eravamo stati diciamo educate questo diciamo posso conclude questo diciamo era il senso diciamo della impresa politica e culturale di Giorgio Napolitano che noi credo
Possiamo ricordare come una lezione ancora del tutto per tanti versi attuale
Passando andando la faccenda
Lo devi quando sono agitata dal Partito comunista a Napoli negli anni settanta
Ho trovato un partito che
Combatteva faceva le battaglie le lotte dall'opposizione eccetera
Per conquiste
Sociali
Per per fare in modo che la gente potesse star meglio che
Sì finché la battaglia per la la scuola scuola dell'obbligo che non sia più non tutti uscì Toldo a portare i figli a scuola
Il lavoro e e i clienti perché poi non dobbiamo dimenticare che noi abbiamo in quegli anni abbiamo conquistato il divorzio
Lecce cose diciamo non di poco conto
Però
Noi e siamo il partito era era un partito di massa ci Partito Comunista Napoleone un partito induce gli operai
I disoccupati
Gli intellettuali
Era un partito che
Guardava a trecentosessanta gradi
Noi abbiamo una una persona come mi con la storia politica sia il Partito comunista è stato
Il tramite come possiamo verso lo strumento per emancipati
E mangi parli da tutti i punti di vista l'emancipazione femminile emancipazione culturale
E cioè allora ti ricordi Umberto se andava alle scuole mi mandarono a fare un corso alle Frattocchie nel nel settantadue andiamo a fare un corso alle Frattocchie di un mese
Eravamo tutte donne
Perché Adriana siluri la
La mitica Diana Serroni aveva deciso di costruire in tutte le federazioni del Mezzogiorno le commissioni femminili perché non c'entra e condizione femminile erano solamente l'incidente nel Sud da Luciana Viviani poi non c'erano più le condizioni firme
E
E e ci ma e e diciamo e quindi e io mi ricordo di quel mese alle Frattocchie termiche è stato la mia università perché
Questi perché io non so se a chi di voi è stato alle Frattocchie però lì non diciamo e in parecchi di voi lesiva le lezioni erano su tutto
Su tutto era su tutto sulla politica economica sulla politica sociale sulle politiche di diritti su sulla politica internazionale era su tutte quindi ti avveniva comunque la mente
Non è che diciamo e e io considero appunto per appunto per la storica o io non non solo l'avvio perché il Partito comunista è stato per migliaia migliaia centinaia di migliaia di persone semplici senza strumenti senza innestato quello che gli ha emancipati
Con tutti i limiti è che poi dopo abbiamo noi stessi diciamo verificato
Io ricordo e e e quali erano gli obiettiva appunto lo dicevo prima gli obiettivi dentro la casa il lavoro la scuola erano questi gli obiettivi per cui due facevamo facevamo le battaglie io ricordo sempre
Che quando ero responsabile femminile
Ci fu un otto marzo ultimo incontro
Non so non mi ricordo percorsi se c'erano anche altri ma c'era anche Rossana Rossanda
Io feci il mio discorso Vito
Cioè che per le donne
Per l'emancipazione delle donne ci voleva il lavoro perse no con tutte le le cose che non sto qui a ripetere
E lei disse io né rimasto così impresso
Lei disse con quell'aria che aveva avuto
E cioè disse
Ma questi sono obiettivi che un po'un un un qualsiasi partito socialdemocratico fu
E aggiunge
Allora io le risposi Rabat qualsiasi partito dal partito socialdemocratico può raggiungere e perché allora il Partito comunista pur di raggiungere questi obiettivi
E lei disse no perché noi dobbiamo pensare a una società
Aspettativa di SIA CED giudice e allora lì ancora di più
Io diciamo così io capì che la scelta che avevo fatto
Perché io avevo fatto la scelta diciamo allora non si usava avevo fatto la scelta riformista
Io descritta tattico quando c'è Giorgio Amendola vivo fatti Corsa dei trasporti
E e Giorgio Amendola nel settantadue c'erano state le elezioni e a Napoli dove avevamo avevamo alle elezioni comunali e celebre poi anche quelle
E noi non eravamo andate avanti e ci fu una la discussione sull'analisi del voto quando facevamo all'analisi di
E io dissi alcune cose facendo l'analisi del voto dissi idea napoletani si meritavano quello non l'avesse mai detto Giorgio Amendola mi fece una lezione mi disse
Chi ma mi disse che che lui mi considerava una ragazza intelligente eccetera però disse Picelli son proprio queste espressioni devi imparare una cosa fondamentale che gli elettori non hanno mai torto
Dipende da novità come abbiamo come e quindi queste sono state tutte le elezioni che io ordisce ho incontrato Giorgio Napolitano Giorgio Napolitano appunto è stato per noi
Il nostro punto di riferimento fondamentale formalità e quando il partito a Napoli
Cominciò a Napoli
Prese l'altra agenzia no con Bassolino eccetera cede noi diventammo di Pavia come si dice si dice così Maria ma appunto
Io diciamo del avevo commende come punto di riferimento anche per la battaglia politica di tanti passi sotto silenzio si comincia a fare dentro al partito avevo come punto di riferimento
Lui era era diciamo la no
Il riferimento forte che Nuria tribale
Abbiamo fatto una battaglia il l'abbiamo anche
Bisogna dire la verità né quella battaglia l'abbiamo
L'abbiamo perso lui ha mantenuto l'attenzione Giorgio Napolitano ha mantenuto questa attenzione verso però la battaglia l'abbiamo persa se utile diciamo dice dire diversamente io mi sono interrogata spesso
Sulla prudenza di Giorgio Napolitano Giorgio Napolitano era prudentissimo
Siccome io invece al contrario sono una diciamo sono proprio io spesso logistica il Di Carlo che dicevo ma nemmeno e qui bisogna far bisogna e c'era cede e lui mi diceva sempre stai calma non è eccetera cioè
è stato giusto funestato giusto è stato
Ci interroghiamo ancor se è stato giusto questo che cosa io adesso che sono un po'più grande e quindi sono diventato anche meno
Mi interrogo stesse dico forse aveva ragione forse sicuramente al riparo giuridico perché se noi avessimo allora fatto una battaglia terzo
E cosa sarebbe successo saremmo dovuti andare via
Sarebbe stato meglio sarebbe stato peggio non lo so
Ancora non so se è stato giusto non è stato
Esser rimango con questa proprio questo con questo interrogativo sottile definite fino rimango con questo interrogativo che
Ancora mi porta mi porto dietro perché non so come sarebbe stato se avessimo fatto una battaglia più avviso ha detto
E io diciamo in qualche modo quando mi sono candidare con i socialisti
A prescindere da tutto quello che si è detta eccetera io pensavo che questo potesse essere un elemento un elemento di litigio turbative di qualche cosa che poteva dire un un
Non è stato neanche così aveva ragione lui anche allora perché il partito socialista era diventato
Qualcosa di
Nel nome era era il partito socialista quello che io penso ma nella pratica e nella prassi era a
Quindi non però io quella
Quel gesto che ha fatte come è come il gesto dell'uccisione del padre ucciso il padre putativo quello è stato diciamo il terreno anticipando in qualche modo da questa datata
Da questa storia penso adesso col senno di poi quando faccio il l'aggiornamento chiudo
L'ultima cosa che voglio dire è una cosa più personale di Giorgio
Comunque io Abuja nuovi abbiamo avuto un rapporto anche molto andavamo al cinema teatro ci si vedeva alle ai pranzi allego quindi insomma non
Mi ricordo una volta io sono andata con la Commissione lavoro della Camera dei deputati sono andati negli Stati Uniti a fare una
Lo studio su come viene organizzato il mercato del lavoro eccetera
E il caso volle che c'era anche Giorgio dentro dentro la
Siccome io avevo paura della lo sapevano tutti alle offerte ha avuto paura
Un po'nel passato per zuppe
E allora ero lire tribale partisse la rete lui mi scrisse un bigliettino peccato che lo porta tutti in sopra c'era scritto forti piogge
No per dare l'idea di icone e pare un'altra cosa cardinal tanto che a volte siamo andati a un concerto al San Carlo
Eravamo seduti non mi ricordo c'erano anche altri su come ovvero se
Tutto al fianco di gioco
Coerenza il concetto come sembra a un certo punto
Il diciamo la la Sinfonia si si ferma per riprendere e qualcuno accennò all'applauso quando non si può Pinotti e io dietro a un loro gol
Prima ancora che io riuscissi a fare così mi diede una gomitata proprio di quei per cui era era proprio così c'era era un un come devo dire sentì insegnato anche a vivere a casa a comportarsi grazie
Grazie ad Andala francese per preservarli ricordo ora
Passo ad Amedeo Lepore
Che tra l'altro anche con questa tu doppio un ruolo anche di storico quindi ti chiedo questi otto minuti di ricordo sì
Grazie molto ma io credo che uno dei più bei ricordi
Giorgio Napolitano l'abbiamo L'Espresso Marc Lazar quando ha scritto sulla Gran con Tina che la vita di Napolitano illumina l'intera fase della storia italiana del dopoguerra e ha descritto Napolitano come dedicato alla politica fino all'ultimo respiro un intellettuale dalla cultura sconfinata sottile e raffinato esperto di economia e di questioni istituzionali
Io ricordo che a proposito di
Ricordi personali in un pranzo a Posillipo insieme a Geppi Madaro in modo irriverente noi provammo a cambiare continuamente è argomento di discussione con Napolitano cercando di portarlo su sentieri che ci sembra un impossibile
E rimanemmo sconfortati in questo nostro tentativo perché su ogni questione conosceva approfonditamente quegli argomenti e ci faceva una lezione ma Napolitano come hanno ricordato sia Caprara che Umberto Ranieri non solo avuto coerenza e rigore nella sua attività politica ma è stato capace anche di un'evoluzione singolare
Tra svolte ripensamenti riflessioni di fondo
E dagli anni settanta e ha avuto un ruolo fondamentale nei dibattiti sui cambiamenti di orientamento e di identità del Partito comunista però io vorrei dare un contributo su due questioni molto rapidamente la prima Napolitano nel Mezzogiorno Napolitano proponeva fin dalla la sua giovanissima età si mostrò legato pur frequentando giurisprudenza si laureò con una tesi in economia politica sul mancato sviluppo del Mezzogiorno
E da giovane giovanissimo ma lo ricordava spesso fu protagonista non solo della battaglia per la rinascita del Mezzogiorno dei movimenti per la linea C ma anche dalla costituzione del centro economico italiano per il Mezzogiorno insieme a Sereni Amendola è un pezzo importante dell'imprenditoria napoletana Paratore Cenzato brume e tanti altri
Creando una commistione tra il Partito comunista e gli imprenditori napoletani che sarebbe stata foriera non solo di un'iniziativa importante di studio di analisi e di approfondimento ma anche della nascita della Svimez del neo meridionalismo imita
Dal punto di vista delle euro quei ISMU Napolitano
Come ha ricordato Sergio Romano ha rappresentato in qualche modo il garante della credibilità dell'Italia in Europa scriveva nel due mila quindici
Napolitano toccherà ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell'Unione quelli evito di culture di partecipazione democratica
La cui carenza esposto assedi fenomeni e rischi di logoramento il grado i grande insostituibile progetta europeo
E lui sottolineava soprattutto l'aspetto economico di questo Progetto Europeo
L'ideale suo era quello di un'Europa più unita di un'integrazione capace di rafforzarla sul piano geopolitico ed economico e renderla più giusta per i ceti popolari
Secondo Gentiloni nella scelta europea Napolitano visto una scelta di campo di vita di lavoro di libertà
Ma Napolitano sosteneva su soprattutto dell'Italia il suo avvenire non poteva prescindere dall'orizzonte europeo
L'identità e la funzione dell'Italia potevano spiegarsi solo in una prospettiva di sviluppo muove avanzato dell'integrazione europea
E l'aspetto economico era quello che si legava a riforme strutturali fondamentali che conducesse era un governo dell'economia oltre che della monete un Europa e a un'unione economica europea
A proposito del Mezzogiorno
Quando nel due mila e otto fu a Napoli
Per un iniziativa sul Mezzogiorno innovazione sviluppo
Metà cercò di mettere in evidenza dopo la crisi dei rifiuti di Napoli Napoli era allo stremo
La necessità di accendere i riflettori su tutte quelle forme di operosità e capacità realizzatrice spinta ed energie sane di sono ricchi di cui sono ricche questa città e questa Regione
E mise in evidenza Napolitano le eccellenze di questi territori
Cercando di dare una spinta in avanti di fronte a una crisi alla realtà napoletana senza nascondersi le pesanti criticità che erano di fronte alla città e all'intero Mezzogiorno la lentezza di realizzazione di progetti fondamentali la pressione della criminalità organizzata la questione ancora irrisolta dell'ambiente e dei rifiuti
Luci e ombre potenzialità e contraddizioni volontà di rilancio di fronte a ostacoli vecchie e da questo punto di vista allora
Il tema del Mezzogiorno era un tema centrale nel suo pensiero
Che riguardava l'intero Paese la coesione del Paese era un interesse concreto nazionale sosteneva Giorgio Napolitano oltre che un imperativo di carattere storico e politico
E lui lamenta una scarsa attenzione al Mezzogiorno e al rapporto tra mezzogiorno e sviluppo nazionale il Mezzogiorno non era un problema di risorse ma di qualità dell'azione pubblica e miglioramento del contesto sociale per consentire un impiego più produttivo ed efficace delle risorse disponibile e da questo punto di vista lui metteva in risalto la necessità di potenziare l'azione dello Stato contro la criminalità ma anche di mettere in discussione la qualità della politica l'efficienza dell'amministrazione pubblica l'impegno a far accrescere la coscienza civile
Forse ecco di quel discorso del due mila e otto quando lui appunto parlo di mezzogiorno innovazione sviluppo la parte più attuale
Con la quale termico almeno di un'ultima riflessione e quella in cui lei personalmente diceva che bisogna affrontare senza impacci ipocrisie
I temi cruciali del Mezzogiorno
Questo è il modo fondamentale per creare un rapporto tra provvedimenti come quello del federalismo fiscale ovvero dell'articolo centodiciannove della Costituzione e lo sviluppo di adeguate politiche per il Mezzogiorno
Va in questo quadro chiarito è garantito il livello effettivo dei necessari trasferimenti tra il nord e il sud del Paese anche in funzione di una parità nel godimento di diritti fondamentali
Senza nello stesso tempo sottrarsi a un doveroso esercizio di responsabilità nel Mezzogiorno
Per quel che riguarda l'impiego cullato delle risorse pubbliche destinate al Sud e per quel che riguarda in particolare costi e qualità dei servizi da prestare a carico della finanza con un insegnamento ancora attuale che si ricongiunge Eva a un messaggio di fiducia per le capacità dei napoletani dei meridionali e per la possibilità di costruire l'avvenire di questa parte del
Si è parlato voi è questa proprio la chiosa finale
Insomma dei riformisti del
Quel movimento di cultura di idee poi anche politico quando ci fu questa breve esperienza di una corrente io ricordo che ecco il rapporto tra Napolitano e Valenzi qui era un rapporto fondamentale certa c'era Andrea genomica c'erano tante di quelle sono presenti qui oggi
Ma a casa di Maurizio Valenzi si svolgevano quelle riunioni era lì che
Compagni e amici più consolidati si riunivano e anche giovani giovani tra cui Umberto binocoli al quale il termine migliorista invece piaceva e lo utilizzava spesso non era nelle corde di napoletani io credo guardando a quell'esperienza innanzitutto rispetto a qualche menar gramo bisogna rispondere che siamo in discreta salute
Ma i tempi sono cambiati sono cambiati profondamente il riformismo è diventato un termine troppo spesso usato male ed abusato
E io credo che io credo che invece oggi ci sia la necessità di ritrovare quell'attenzione quella passione di cui napoletano Napolitano è stato protagonista innanzitutto nel campo delle
Credo che questo sia possibile ci sia ancora uno sforzo importante diffuso sia pure in una diaspora di quelle coscienze per poi forse ritrovarlo anche nella politica ma intanto coltivare queste idee quelle che anche Giorgio Napolitano ci ha insegnato e di fondamentale importanza
Grazie
Ad Amedeo Lepore adesso chiederei gratta entrato grazie per essere stati tutti i tempi che chiederei a Pier Paolo Baretta che come accennavo in rappresentanza del sindaco Manfredi ma che è anche una storia nel
Questa sarà la conosce bene di porta
Impuri intervenire qualche minuto
Nei prossimi
Grazie grazie buongiorno tutti intanto ringrazio molto anche dell'invito anche a nome del nostro Sindaco il professor Manfredi che dispiaciuto di non essere presente oggi
Mercoledì sarà il consiglio comunale a ricordare il Presidente Napolitano la sua città siamo diciamo To contenti di aver programmato questo questo appuntamento solenne
Dove Napoli ricorda il suo presidente della Repubblica
Io conosciuta Napolitano solo in occasioni ufficiali pubbliche però ho avuto l'onore di votarlo quando è stato rieletto non mi nascondo presente la complessità di quella giornata e tutto ciò che ha comportato cioè una diciamo sincere di ipocrita
Tributo a un discorso che era di grande rigore e di grande richiamo però fatemi dire che alcuni di noi che venivano dall'esperienza sociale hanno vissuto quelle intervento come un processo anche di aiuto e di liberazione ad una battaglia per una politica migliore
Io ho fatto per molti anni il relatore alle leggi di bilancio
Sia dirlo opposizione sia di maggioranza
Come sapete i relatori soprattutto di maggioranza delle leggi di bilancio lo sanno gli ex colleghi parlamentari hanno un canale informale con il collega non si dice in gergo
Io ho fatto anche il relatore alla legge di bilancio del due mila e undici quel
Due mesi prima Napolitano aveva nominato con Monti presidente del Consiglio quindi in una situazione economica drammatica e con tutte le complessità
In quella particolarmente ma in tutte le altre io posso dire due cose
La prima il la discreta com'era doveroso e com'era nel carattere della persona attenzione tramite i suoi collaboratori alle alle questioni napoletane
Senza mai uscire dalla diciamo dalla rispetti istituzionale ma si capiva che quando c'era una questione che riguardava Napoli qualcosa si emoziona aveva dentro il Quirinale
E la seconda la la sicurezza che non avevamo che lui sapeva che noi eravamo lì
E che quindi seguiva quotidianamente il nostro lavoro
Ci dava i consigli
Diciamo potremmo dire un affettuoso di colore un affettuoso rigore che accompagnava il lavoro parlamentare soprattutto di chi aveva responsabilità beh non è poco
Non è poco poter nei momenti in cui assume una responsabilità sapere che la carica più importante del del tuo Paese nella discrezione e nella del rispetto però chi è vicina ti segue
E e e Titti correggesse Serre e ti conforta se stai facendo le cose giuste io credo che questo sia anche un insegnamento e tra sparso da alcuni ragionamenti che però è un pezzo della politica
Cioè la politica e c'è un punto dove io questo l'ho percepito sempre nostro e lo condivido totalmente la politica è costante formazione costante studio oltre che scelte battaglie politiche
Beh su questo il Presidente Napolitano è stato un esempio diretto quando ci mandava questi consigli ma è anche indiretto perché è evidente che la sua testimonianza è solo non è solo la testimonianza di battaglie politiche ma la testimonianza di cosa deve essere la politica io sono
Contento di essere a Napoli in questo momento particolare della mia vita e poter condividere con voi questo momento anche importante oggi ma quello soprattutto che faremo
Mercoledì in consiglio comunale
Grazie mille alla
Lucia
Smettiamola Graziani sì se messi così Grasso
A Lucia Valenzi
Dovremmo questo
Ma io non mi limito soltanto
Due parole perché tanto non mi sento bene
Un po'di febbre forellino
Fu affidato un po'qualcosa quest'articolo uscito ieri sul Mattino
Perché poi se dove si parlare
Di Giorgio Napolitano senza neanche troppo lunga perché tutta la
Sentiamo tutta la mia vita
Ero ragazzina quando dividevamo stesso pianerottolo sono felice che c'è qui anche Giovanni anche ricordo come un bambino terribile
Ragazzo molto molto cambiato fra
No è cambiato evidentemente
Poi erano anche poco più grande di lui quindi forse sopportavo poco colpisce i bambini
E insomma c'era un rapporto molto forte tra le due famiglie mia madre era molto legata Clio
Che è un po'quasi i viventi o quasi la sostituzione di sua sorella perché mia madre stata separata da dalla sorella dal fatto che a Parigi lei qui la dividevano due mila chilometri
E ci soffia molto di questa cosa
Quindi era proprio un po'anche gran pantano figlio in qualche modo
Paga ben insomma di nuovo ci siamo preparati perché poi loro sono tornati a Roma
Quindi al di Lanzo mai tanti ricordi personali
Io sono felice che si è fatto quello che desideravamo cioè di andare a un approfondimento veramente sulla politica perché si tende un po'sempre a fare una cosa geografica siamo a pochi mezzi poche settimane dalla morte di di Giorgio Napolitano e quindi si tende a fare queste cose
Non dico retoriche per carità perché sono sentita però che rimangono un po'sulla superficie sui ricordi eccetera invece mi sembra che gran parte degli interventi c'è un approfondimento proprio di qual era il nocciolo del suo pensiero politico che quello che secondo me interessante approfondire portare avanti anche se naturalmente i tempi
Storici Cambiano e quindi naturalmente non non si può riproporre le cose così com'erano
Quindi risultato penso che si è ottenuto ecco questo
Un'ultima cosa vorrei dire forse questa storia della parola miglioristi
Che in effetti quasi sempre le le etichette vengono date dagli avversari
La cosa molto frequente questa non so impressionisti per esempio i pittori impressionisti son stati chiamati così dispregio non perché l'impressione non non dipingevano veramente faccio l'uso delle imprese
Però poi alla fine è rimasto questo termine
E in qualche modo coglie forse qualcosa non vende
Insomma non non l'avrei tanta paura di utilizzarlo Jules Verne
Miglioristi
Anche se appunto con la dovuta
Mi scuso ma veramente sono poco un po'stonato
E non l'ha visto che i tempi siamo stati bravi con i tempi io
Passerei la parola Giovanni Napolitano a cui chiedo
Se so che vorrei fare un saluto proprio veloce c'è come volevi non fare un intervento ma col bambino
Richiamato da Lucia possiamo
Essere un po'più in famiglia essere un po'tutti in famiglia dice
Ma io intanto ringrazio sinceramente Lucia per aver organizzato questa questa mentre la Fondazione
è una cosa molto molto sentita non formale e quindi da questo punto di vista ancora più apprezzata
Io non voglio né potrei in alcun modo aggiungere
Qualcosa di più significativo di quanto non sia è stato già detto oggi
Da persone che hanno vissuto con con papà dei momenti anche importanti della storia italiana ed europea
Forse l'unica cosa che direi che in qualche modo anche un ricordo
Così personale legato al momento che lui credo non abbia vissuto con particolare piacere cioè di quando mi sono trasferito all'estero con con i nipoti
E lui aveva ugualmente più dispiaciuto per la lontananza dai nipoti che la lontananza da me
Però lui mi disse una cosa che in qualche modo sottende anche alle cose che sono state dette dette oggi e cioè mi disse guarda ovviamente l'esperienza all'estero sono sempre delle cose importanti che costruiscono
Così anche lo spessore umano e culturale di una persona però è importante che insomma i cui figli mantengano
Forti delle radici
Perché lui aveva così molto chiaro il concetto di un radicamento che fosse un radicamento culturale territoriale politico perché sulla base di quelle radici poi ovviamente si potesse sviluppare una pianta che poteva andare anche in direzioni
Le più le più varie ma era importante che quelle radici ci fossero perché la pianta non pagasse così senza una sua direzione senza un suo scopo in maniera
Così un po'inefficace quindi un po'quell'idea mi è rimasta e ho cercato così di trasmetterla ai figli e e in fondo appunto perché dico che in qualche modo mi ha riportato alla memoria quel quell'invito
Quello che è stato detto oggi
Perché in fondo nella nella sua anche refrattarietà ai personalismi e quindi a creare le correnti o addirittura diciamo ipotesi ancora più improbabili uscite dal partito per fondare le proprie formazioni c'era quell'idea che appunto le sue radici erano lì erano all'interno di quel territorio il territorio di Napoli erano all'interno della storia del Partito comunista ma questo non implicava che a quelle radici ci fossero fossero legati come dire delle conseguenze inevitabili no su quelle radici occorreva
E sviluppare un ragionamento un legame anche con altre e ispirazioni culturali e che quelle radici avrebbero fatto semplicemente si che quegli sviluppi intellettuale culturali
Non fossero così legati al nulla ma fossero ben connessi a quelle radici profonde da cui l'UI da cui lui veniva e questo può in fondo è anche il motivo per cui lui ha vissuto all'interno delle istituzioni ma diciamo sempre proiettato a collocare quelle istituzioni e l'Italia all'interno di un discorso più ampio che potesse dare forza e vigore alle risorse italiane e di tutto il Paese ovviamente delle così forze politiche alle quali mi si sentiva più più legato ma che costituissero puoi anche uno sprone per l'intero paese ad andare avanti a costruire
Sempre di più quindi ecco semplicemente un ricordo
Anch'io ho dei ricordi che forse ho cercato di di cancellare nel corso degli anni di quanto io fossi terribile o soltanto dei dei flash e soprattutto dei miei anni napoletani Bray perché poi avevo
Diciamo vissuto qui dai tre ai cinque anni quindi sono veramente
Dei frammenti e ti ringrazio l'uscita per loro per non come dire ricostruire il mosaico fidi di quegli di critica degli anni però insomma ecco ricordo anche episodi in cui soprattutto mamma era abbastanza
Voglio dire decisa nei miei confronti e quindi immagino che fossero sfigati appunto a quelle intemperanze che magari negli anni si sono un po'stemperate vi ringrazio ancora veramente
Lascio la parola
So che abbiamo ancora
Che siamo stati bravi con i tempi Umberto a un altro ricordo e poi chiudiamo
Un episodio
Tempo fa
Io sono stato tra l'altro segretario regionale della Basilicata per un periodo di tempo
E Giorgio Napolitano Dennett per alcune iniziative nel per le elezioni politiche del settantanove
La solidarietà nazionale ormai si era conclusa si era si era giunti allo scioglimento anticipato della Camera e al voto
E il rovello richiamo de de de dei dirigenti del Partito comunista era era contrastare
L'idea diffusa nel nostro elettorato
Che in sostanza dopo il venti giugno del settantasei il negli anni della solidarietà il Partito comunista
Si fosse fosse insomma
Non aveva incalzato la democrazia cristiana come come come storicamente aveva aveva fatto e che le difficoltà che avvertivamo poi si sarebbero tradotti in un voto
Negativo diciamo settantanove beh le origini delle difficoltà erano nel modo in cui c'eravamo
Comportati nel corso della solidarietà nazionale di cui Napolitano è stato un protagonista dirigendo settore economico insomma impegnativa funzione quindi
Venne in Basilicata e decidemmo di organizzare con Luís delle iniziative rivolte alla classe operaia dove questo
Queste queste preoccupazioni diciamo erano molto molto forte insomma queste posizioni diffuse
E quindi è una mala Lippi chimica potenza insomma e poi andammo all'anice
L'ANCI di Matera
Pisticci che era lo stabilimento più importante della regione dove c'era una significativa presenza di iscritti al partito nucleo operaio notevole insomma per quegli anni in quella realtà
E piazzando baldacchino una specie di palco traballante fuori la fabbrica e decidemmo che Giorgio avrebbe fatto questo comizio nell'ora del cambio per avere numero maggiore quelli che arrivavano e quelli che lasciano terminava la giornata e quindi
Prima di Giorgio
Addobbato pal con bandiere rosse sindacato del partito
Di nelle discussioni che che precedettero il comizio dicemmo sottolineammo questa preoccupazione che tra gli operai c'era un ostilità verso
Allora Giorgio si avventurò sul scaletta che lo porto diciamo
Il microfono
Dopo aver dopo che parlo prima un operaio poi tocco aggio
Il quale comincio come
Questo ragionamento suo non era non concedeva nulla né alla demagogia né
Insomma ma insomma un ragionamento cercando di motivare la politica che avevamo condotto in quegli anni di dipinti fare emergere i risultati il senso dell'impegno del Partito comunista
E così
Era ascoltato con i interessa insomma
E e lui voleva concludere il comizio poi ne abbiamo parlato insuccessi dicendo l'unico l'unica ragione l'unico
Motivo l'unica della battaglia del partito comunista difendere la democrazia italiana dice
Impedire di Citifin debolissimi
La democrazia nel nostro paese questo è il motivo di fondo che ci ha portati a questa scelta di sostenere e quindi
Voleva concludere l'unico interesse patio comunista è stato difendere la democrazia
Italia
E quindi
Sì avvicinarsi ha deciso sia avvicinava la conclusione al comizio l'appello al voto con granite
E quindi perché voi dovete sapere che l'unico motivo l'unico motivo l'unica ragione del nostro impegno accedersi anni è stato difendere gli interessi della democrazia cristiana ma uscite rischiano sì sì immediatamente erede mi ricorda ancora il forno i sotto che offrono
Poi si corresse in sella la democrazia italiana insomma
Però insomma il colpo era
Stato duro
Terminata discese da questo palco che già già traballante il palco nere scesa Enrico tenero disse i napoletani centella già fatta grossa va bene
Negli anni successivi quei scherzava su questo però io avvertivo che vide la cosa non se l'è mai perdonata diciamo
Grazie
Ed allora Lucia chiudiamo ringraziando tutti allaccio ombre c'è c'è un un programma di di attività della Fondazione Valenzi
Bello detto credo che tutti abbiate ricevuto gli inviti chi non li ha ricevuti lo lo segnali così verrà inserito nella lista degli inviti e newsletter grazie a tutti buona domenica
Basta