Presentazione del Rapporto 2022 - 2023 sullo stato dei diritti in Italia

L'aggiornamento annuale del rapporto sullo stato dei diritti in Italia che a buon diritto curava da quasi dieci anni dal due mila quattordici questa quindi è la nona edizione del rapporto
E il progetto un progetto che è supportato dall'otto per mille valdese che ringraziamo ogni anno per la possibilità appunto di continuare a curare a monitorare diciassette diritti nel nostro nel nostro Paese
Rapporto diritti è appunto una ricerca che vuole in un certo senso fotografare lo stato di diciassette diritti nel nostro Paese e diciamo lo stato di salute le conquiste ma anche gli arretramenti sia normativi sia legislativi che ogni anno al nostro Paese i fatti in materia di diritti purtroppo per il due mila ventidue due mila ventitré molti dati non sono incoraggianti
E ne parleremo qui oggi Monna le parlamentari guidati Baccalini era cali Scarpa
Quel parlamentare Nicola Fratoianni con Luigi Manconi presidente di A buon diritto annus e Alessandra Totta rotta moderatore della Tavola valdese che ringrazio ancora per la presenza idea passa la parola
E non saluta
Sull'intero
Grazie sono molto contenta di essere qui questa volta in presenza senza rischi di perdere le connessioni è di essere qui anche per testimoniare al punto con la presenza la partecipazione anche nelle forme digitali che negli anni scorsi sono state le uniche
E che hanno reso possibile questa partecipazione il supporto molto convinto che nelle nostre chiese valdesi metodista
Danno a iniziative come quella di a buon diritto
Atto ma segnando anche delle quote appunto dei contributi che provengono dai fondi dell'otto per mille che e voti centinaia di migliaia di contribuenti italiani continuano ogni anno ad affidarci con molta fiducia che non cerchiamo di restituire in termini di contributo al bene comune il tema dei diritti è un tema centrale per il contributo che si può dare alla costruzione di società più umane giuste più eque e che quindi sappiano anche farsi carico appunto del bene comune
Della pace della giustizia io devo dire che giungono a questo appuntamento quest'anno con il turbamento che mi ha procurato la lettura di alcune indagini che sono state fatte da autorevoli organizzazioni che indagano appunto sullo stato dei diritti e in generale su gli umori nelle convinzioni delle persone nel mondo non soltanto in Italia
Rispetto a questo dato che sembra emergere per carità è una tendenza credo purtroppo che presente da molti anni ma si va consolidando sempre di più
Di una crescita abbastanza preoccupante della sfiducia delle persone nella democrazia è la cosa che mi preoccupa molto di più e la sfiducia dei giovani nella democrazia sono percentuali non ancora superiori al cinquanta per cento per fortuna ma si segnala un trend in crescita
Credo che sia il segnale anche questo del fatto che si subisce molto la suggestione di forme di affidamento a leader forti che possono semplificare in qualche modo è quindi assicurare decisioni rapide per affrontare i problemi che preoccupano
Le persone e che però evidentemente vengono avvertite come distaccante dalla salvaguardia di un sistema che sappia tutelare i diritti di tutti qual è il sistema di una democrazia non non formale naturalmente non di quelle illiberali che oggi vengono pure teorizzate
E sia appunto la percezione e questo lo si avverte ridendo devo dire confrontandosi anche con i giovani la cosa che preoccupa di più è proprio questa che si abbia quasi la sensazione da parte di molti crescente che diritti siano una specie di lusso che la gente comune non può permettersi in fondo
Che le battaglie per i diritti a cominciare da quelle civili siano una specie di ossessione di un'élite intellettuale che dire staccata dalla realtà o devo dire di chiese che siccome hanno l'ardire di dichiararsi cristiane ci provano almeno a seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo ma banalmente rispetto al modo in cui si concepiscono le relazioni con le persone e le priorità
Rispetto a a al ai bisogni da da soddisfare
Quindi una specie di diritti come qualcosa di astratto che evidentemente non viene che no che non che non dà da mangiare o Maio che in qualche modo o che non si mangia e che non garantisce l'esistenza di un piatto
Sulla tavola
Credo che siano molto preoccupanti questo tipo di percezioni
E depresso che dico
E contano certamente le analisi le buone analisi come quelle che vengono portate avanti da da a buon diritto ma conta moltissimo anche che si riesca a fare un investimento per un salto di qualità proprio nell'impegno per sovvertire questa idea
Che diritti possono essere in qualche modo insieme a tante altre cose messi in questo tritacarne di queste estremizzazioni è polarizzazioni che dividono invece che unire invece che essere pilastri di una convivenza
Comune dentro la casa comune in cui si persegue in modo adeguato
La prosperità alla felicità di tutti tutte a cominciare dalle persone più più fragili quindi qualcosa che vorremmo vedere al di sopra delle parti
E anche dei partiti c'è una specie di associazione nel nostro Paese delle battaglie per i diritti come se appartenessero soltanto da alcuni partiti e credo che sia parte della stessa
Della stessa suggestione che in qualche modo si sta vivendo e che ritengo molto pericolosa
E siamo peraltro pochi giorni dalla un anniversario importante il settantacinquesimo della Dichiarazione universale dei diritti umani
E lo ricordo perché quella impresa ebbe modo di studiarla particolarmente occupandomi di come rendere possibile raccontare questa cosa a dei bambini quelle delle nostre scuole domenicali le scuole biblica che nelle nostre chiese si fanno con bambini da sei a dodici anni
E quindi mi occupai particolarmente di questa avventura rimanendo molto colpita da come si trattò di una impresa veramente interculturale ente fu possibile perché fu elaborata da un gruppo di date competenza intelligenza e di persone che erano veramente espressione di mondi culturali di mondi religiosi di sistemi politici ed economici molto diversi fra loro
Ecco questa è d'impresa interculturale dovrebbe sembra essere l'impresa dei diritti che o sono per tutti ma non sono per nessuno
è ciascuno rischia quando anche il diritto di una sola persona viene violato rischiano tutti rischiamo noi per primi
L'altra suggestione con la quale vorrei concludere quella invece molto incoraggiante anche nella tragedia di cui non si parla più tanto perché siamo sempre superati da altre nuove tragedie nuove informazioni
Dell'impegno in particolare dell'energia travolgente in molte parti del mondo delle donne per carità anche in italiano o io ricordare questo slogan che per me fu l'INAM The veramente straordinario usato dalle donne iraniane nelle loro lotte per i diritti
Donne edita libertà
Che mi sembra veramente illuminante del fatto che per carità è già studiato le battaglie per i diritti delle donne sanno essere come non altre
Molto intersezionale dice riescono a cogliere il fatto che appunto battersi per i diritti propri in realtà coinvolge perché i diritti hanno una dimensione sono multidimensionali inizi incrociano con quelli di altre categorie che subiscono violazioni
Quindi appunto coinvolgono mondi ben al di là di quelli del proprio interesse che viene tutelato nel caso specifico delle donne questo credo che le donne lo hanno imparato lo sanno anche manifestare la parola vita che appunto dice che in realtà i diritti hanno a che fare anche con quello che si mette a tavola sulla TAV quindi che cibo casa educazione lavoro sono interconnessi alle questioni dei diritti anche dei diritti delle donne e appunto libertà
Che si non è vero che non si mangia l'essere umano nella sua multidimensionali Tabili sogno di tutte quelle cose materiali per così dire ma ha bisogno come ce lo dobbiamo fare ricordare da chi viene anche attraverso i nostri corridoi umanitari testimonianze straordinarie che ci sanno raccontare
Come non si sopravvive soltanto di cose materiali ma quanto siano preziose della libertà di espressione la libertà religiosa
La possibilità di compiere delle scelte libere nella vita da un punto di vista affettivo da un punto di vista professionale da un punto di vista esistenziale tutte cose che noi diamo per scontate sappiamo che quando si danno per scontate insomma succedono delle cose anche molto preoccupanti
Quindi l'invito veramente anche per la terrà buon diritto
è di concentrarsi molto di dare sempre di più un contributo a questa sfida che è di rendere più popolare il tema dei diritti di riuscire a portarlo sempre di più fuori dalle Aule nelle quali si discute giustamente e a fare diventare il discorso dei diritti come un discorso per può essere affrontato con dei bambini con dei giovani nelle scuole nei luoghi di vita
Anche sapendo che appunto ci sono da contrastare suggestioni altre bisogna sapere parlare un linguaggio appassionato abbastanza oltre che è informato abbastanza
Perché questa battaglia possa veramente non tramontare mai e continuare ad appassionare sempre di più anche le nuove generazioni grazie
Grazie io vorrei ringraziare il moderatore perché ha detto una parola che insomma di come buon diritto con mio rapporto rivendichiamo che quella di intersezionale
è bello il rapporto è effettivamente uno sguardo corale e l'intenzione è quella di trattare diciassette diritti così come nell'attività di a buon diritto su copriamo di diversi temi diversi diritti e proprio perché pensiamo che siamo tutti uniti e collegati strettamente interconnessi
E diciamo che la perdita di uno per qualcuno sia una perdita per tutta la collettività e per tutta la società e raccogliamo l'invito anche a implementare come dire questo lavoro con i più giovani da un po'di tempo ne stiamo portando nelle scuole perché siamo fermamente convinte convinti come come dicevamo che sia veramente il punto da cui partire soprattutto in cui passare la maggior parte del tempo oltre che luoghi istituzionali che in parallelo insomma fanno anche lì un altro un altro tipo di lavoro
E volevo lasciare la parola Luigi Manconi presidente di A buon diritto per è un saluto anche qui
Buongiorno due notazioni
L'attiva e a questo rapporto il fatto
Che sia l'espressione di un lavoro che procede nel tè
L'anno prossimo saremo
Al decimo Rapporto sullo stato di diritti in Italia
E questo segnala due elementi il primo che siamo con ciò in grado di ricostruire un percorso storico
Molto accidentato
Chiedo di sconfitte ma anche di qualche successo
Di qualche vittoria di qualche progresso
E questa continuità nel tempo io penso che sia preziosa
Non solo per un motivo fattuale elementare questo è l'unico rapporto redatto in Italia che tenga conto delle diverse dimensioni del sistema dei diritti cioè che si apra a considerare tutti o pressoché tutti i campi nei quali diritti vengono rivendicati
Riconosciuti o dei gatti
E
Si è in grado di monitorarne l'applicazione o la mancata applicazione
L'altro elemento importante e che la continuità nel tempo assicura e il fatto che siamo in grado di
Accompagnare quest'analisi
Con un un discorso direttamente politico
Ed è cosa che non ci imbarazza annunci intimidisce
Non ci allontana perché evidentemente anche il fatto che viene presentato ormai da tempo all'interno del Parlamento segnala come
La questione dei diritti sia così intimamente collegata all'attività
Del sistema legislativo
Alla sua capacità
Di dare risposte ai bisogni dei cittadini
Faccio solo un esempio di questo
è stato pubblicato appena qualche settimana fa
Il rapporto di un importante istituto di ricerca il Censis
Da cui emergono alcuni dati impressionanti
Il primo l'unico che voglio citare per questioni
Proprio di tempo e che ci sarebbe secondo sondaggi attendibili
Nell'opinione pubblica italiana
Una atteggiamento favorevole
A una legge sul fine vita
Che raccoglie oltre l'ottanta per cento dell'opinione di città
Dini oltre l'ottanta per cento
Ora collegate questo dato effettivamente impressionante ma confermato anche da altre ricerche da altri sondaggi col fatto che risale al novembre del due mila diciannove è un'importante sentenza della Corte costituzionale che chiede con forza con determinazione al Parlamento
Di legiferare in materia quattro anni sono passati invano
E temo che ne possono passare altrettanti senza che una legge risponda a quella domanda dei cittadini espresso in quell'orientamento di opinione che supera l'ottanta per cento
Ecco per questo un rapporto sullo stato dei diritti che segua il percorso
Corrono logico che esamini le varie fasi le varie tappe diverse anche scadenze
Della politica e prezioso ritengo perché può funzionare da stimolo da sollecitazione da strumento di osservazione in vigilanza su questa
Fondamentale diminuzione dell'agire
Collettivo e della vita sociale rappresentato dall'affermazione dei diritti ma quali diritti ecco la seconda considerazione
Come ha appena detto la modera Tora
Ringrazio ancora una volta per il sostegno
Che garantiscono al associazione A buon diritto
Ecco quello che emerge dal rapporto ma già dalla sua impostazione già dalla sua metodologia
Lo diceva poco fa anche Camilla Siciliotti e che i diritti sono inscindibili
Che
Non esiste
Una dimensione dei diritti che possono separarsi da un'altra dimensione dei diritti
E che la polemica che costantemente si riproduce
Con una Costanza davvero tediosa sul fatto che si prediligere ebbero i diritti civili rispetta i diritti sociali è una delle più
Clamorose e delle mistificazioni purtroppo e
Ciò che questo rapporto documenta in Italia registriamo una gravissima arretratezza dei diritti cosiddetti civili e dei diritti cosiddetti sociali
Una arretratezza grave
Dei diritti relativi al singolo alla persona all'individuo quelli che possiamo chiamare i diritti soggettivi
è un altrettante grave arretratezza dei diritti sociali
Non a caso questo rapporto parla di lavoro parla di immigrazione parla di povertà
Ovvero altrettante sfere della vita sociale dove la dimensione dei diritti sociali collettivi e quella che segna la differenza tra vita e non vita
Tra sopravvivenza e possibilità di espansione della propria
Esistenza quotidiana delle sue tutele delle sue garanzie ecco
Finisco questo mi sembra di contenuto fondamentale di questo rapporto il fatto che davvero
Un ragionamento sui diritti deve tener conto con la stessa attenzione con la stessa cura con la stessa capacità di accudimento
Di quei diritti che appaiono come più legati alla sfera personale e quei diritti che invece hanno una dimensione sociale collettiva
Se questo rapporto riesce a tenere insieme questi due campi è a integrarli io penso questo rapporto dimostri la sua utilità e il fatto che a questo rapporto vogliamo garantire un futuro una continuità nel tempo una capacità di relazione Comp
I soggetti sociali con i movimenti collettivi con la rappresentanza politica
Perché questo può essere il contributo che un'associazione come a buon diritto o non lo si può dare a questo campo essenziale della nostra vita collettiva
Grazie Luigi Manconi
Io per entrare nel vivo diciamo di alcuni dati del rapporto qui oggi non riusciamo a trattarli tutti ma disponibile da stamattina sul sito www punto rapporto diritti punto it l'aggiornamento in tutti e diciassette i capitoli
E attualmente oggi entreremo nel vivo di alcuni dei diritti che sono stati anche citati quindi lavoro
Immigrazioni asilo donne persone LGBT cui Atlas
E ma anche minori proprio perché riteniamo che sia un tema davvero centrale e in realtà quello che ancora oggi manca purtroppo che in parte Luigi ha richiamato nella definizione di diritti civili ma non solo che è quello che riguarda quasi un milione di ragazzi e di ragazze nel nostro Paese e cioè una legge sulla cittadinanza che attualmente del mille novecentonovantadue
Estremamente a nostro avviso mio per e manchevole perché appunto invisibili za quasi un milione di ragazzi e di ragazze che sono già italiani italiana tutti gli affetti e che vivono fanno scuola come dire
Appunto vivono nel nostro Paese come tali ma non vengono riconosciuti come tali quindi a tal proposito chiederei all'onorevole Vacca lire di un po'sul diciamo un aggiornamento anche della della legge
De delle proposte di legge di di quello che si potrebbe fare e diciamo un collegamento a quello che manca anche in tema di di minori anche quindi di di educazione alla cittadinanza
Grazie grazie a voi grafico e per questo spazio per questo momento di insomma
Di riflessione
E di dialogo perché poi è quello che forse insomma anche nelle analisi i punti di vista che mi hanno che mi hanno preceduta
è forse una delle cose che più che più manca tra le altre non provare con con il pensiero con con con il confronto a entrare nella complessità delle delle questioni che stanno prendendo esito di questo rapporto il il nostro Paese più più povero in termini di di diritti in termini di tutele di chi di chi è più debole debole che vive insomma esperienze di di di marginalità
Inizio però da una insomma
Da un esperienza personale che che forse dalla la cornice anche rispetto alle alle riflessioni che che vi porto su su su quelli che sono i temi sono su cui mi avete sollecitato che sui temi del diritto e della riforma della cittadinanza ma anche in generale il tema dei minori e ed è la povertà educativa
Sabato ho avuto somma questa la possibilità di andare a teatro se non ci andavo da un po'
E ho visto questo spettacolo di Romeo Castellucci che si chiama il Terzo Reich che prende insomma dal testo che si chiama nella lingua del personale di di di Klemperer
E e praticamente piazza Axum Castellucci cha piazzati davanti a a questo schermo nero e affatto insomma questa questa sequenza di quattordici mila parole che sono i sostantivi tutti i sostantivi della lingua italiana del dizionario trasmessi a una velocità insomma ovviamente terribile con una musica
Altissima
E che alla fine lascia ovviamente Chitty Chitty vede questa sono questi installazione completamente frastornato perché queste parole che pian musulmani lo sguardo cerca di inseguire no cerca di inseguire l'al
La parola il suo significato eccetera un certo punto si perde completamente no questa
Visione martellante e e e al contempo che poi all'esito finale della perdita totale del senso di quello che guardiamo e di quello che vediamo e soprattutto del significato di quello che facciamo
E credo che siamo in questo in questa strettoia della perdita e della manomissione di molte parole di molti significati
Soprattutto quando ci riferiamo ai diritti delle persone quando ci riferiamo alle loro
Mancanze quando ci riferiamo a alle sofferenze e quindi
Insomma quando si si si usano lo lo diciamo soprattutto in questi ambiti delle delle migrazioni della cittadinanza dei dei gruppi sociali marginalizzati c'è questa questo strumento è è uno strumento culturale molto efficace nodi disumani usare che abbiamo davanti in tutti i contesti per cui qualsiasi cosa qualsiasi atto qualsiasi legge no che poi commentiamo e commenteremo anche oggi poi così tanto male non fa perché tanto abbiamo non persone davanti non vite non storie e il tema della cittadinanza credo un po'racconti questo racconta questa storia trentennale delle migrazioni nel nostro nel nostro Paese
Raccontava multidimensionali ITA di questo tema che non è un tema che che riguarda meramente Enola praticava l'aspetto burocratico di di di di di accedere di avere la cittadinanza
Dopo insomma dopo che i propri genitori la propria famiglia ha ha intrapreso un percorso un percorso migratorio un progetto migratorio ma entra appunto nel nella vita di queste di queste ragazze di questi ragazzi nella sua multidimensionali ITA e anche intersezione Anita come si diceva prima
Perché è un tema che riguarda la condizione socio economica di questi ragazzi di queste ragazze sul medio lungo periodo al tema che riguarda la precarietà esistenziale di questi ragazzi di queste ragazze perché diciamolo sempre questa legge novantuno del novantadue ancora lega in questo momento dove c'è una forte crisi abitativa dove c'è una forte crisi
Sul tema del lavoro l'acquisizione della cittadinanza al reddito e all'asta e al e alla residenza no e quindi se si hanno inciampi come come come tutti quanti hanno nella propria vita soprattutto in questo momento
Si rischia di perdere appunto questo questo diritto che ancora oggi
Viene insomma in questa legge
Si si può identificare quasi l'aspetto nodi di gentile concessione quindi non è qualcosa che che nasce
E alla quale poi avere accesso c'è una segregazione culturale sociale educativa perché poi appunto se si va hanno ad analizzare i dati perché poi appunto nella perdita di senso delle parole e delle no del de de de dei lemmi quasi della lingua italiana poi quando si leggono questi rapporti si entra dentro alla profondità delle dei numeri e delle evidenze andiamo a vedere che che che tutto questo impatta nelle scelte scolastiche che impatta nelle scelte lavorative che impatta nella nell'autorappresentazione dei ragazzi e delle ragazze che qui nascono qui crescono ma non vengono riconosciuti
Dallo Stato e che ancora permangono due temi fondamentali nell'incapacità soprattutto in questa fase storica
Di affrontare il tema della cittadinanza in Italia perché non siamo ancora legati drammaticamente al al dato biologico della cittadinanza fiondato legato legato al sangue quindi i due temi sono un tema di razzismo
E di sfruttamento economico di chi emigra qui e quindi c'è il tema del lavoro ma c'è il tema appunto del
In qualche modo anche del della violenza sociale che si rischia di subire in quanto Affaritaliani in quanto Italo musulmane in quanto appartenenti appunto a una concezione di italianità che non non abbiamo saputo
No rendere contemporanee rendere plurale complessa come invece e è necessario renderla visibile prima dicevi categorie invisibilità
E lo facciamo appunto in un contesto dove sui temi della migrazione si parla in termini di in termini di criminalizzazione e credo che il naufragio di di questi giorni si all'esito che avevamo detto dentro a quell'aura che quel decreto che quelle navi allontanate dai luoghi dei salvataggi avrebbero creato più morti non avrebbero inciso in nessun altro dato
A proposito di numeri nessun altro dato sarebbe stato toccato variato né i flussi negli arrivi negli sbarchi nessuno di quei dati sarebbe ma mancato solo un dato il numero dei morti
E quindi questo è l'esito di quella legge e di quella politica
Il tema dei cinquecento mila irregolari questo è la base dello sfruttamento del lavoro
E in termini economici quindi la migrazione serve per alimentare questi serbatoi di sfruttamento di marginalizzazione
E di arricchimento di un modello che non che non regge più perché se
Da una da un lato si fanno decreti flussi totalmente insufficiente dall'altra parte lo sappiamo poi qual è il serbatoio di lavoro di sfruttamento di violenza nei quali castano appunto questi queste persone
E poi appunto si invisibili da chi c'è chi c'era e sono questi ragazzi e queste ragazze che che che sento non è il momento in cui creano e costruiscono la loro identità di italiani ed italiane
Che lo Stato non non li riconosce
Credo si debba ricominciare e lo dico con con tutta la fatica perché che sento tutte le volte che mi confronto con gli attivisti del del tema della cittadinanza con chi ha costruito quel protagonismo delle nuove generazioni perché il novantadue nasce in un contrasto sociale dove diciamo i protagonisti tra virgolette erano i nostri genitori erano i nostri genitori che qui avevano la preoccupazione la priorità di lavorare di di corrispondere
A a quelle no anche lì quelle caratteristiche al all'epoca c'era la legge Turco-Napolitano sui sui ricongiungimenti familiari per cui non si correva ad avere le metrature i metri quadri dell'appartamento sufficienti per poter fare poi la la richiesta di ricongiungimento familiare e quindi era quella la loro preoccupazione la loro priorità i diritti dice i loro diritti di cittadinanza stavano nel lavoro dignitoso nell'abitare dignitoso nel cercare di di costruirsi una vita dentro le comunità nelle quali arrivavano
Il protagonismo dei dei figli di quell'ammirazione di inizia ma appunto nell'uso diciamo de vent'anni dopo Rizza nel due lei negli anni dieci del due mila dove iniziano dove iniziamo a capire che forse abbiamo bisogno di accompagnare le nostre comunità
In un in un passo oltre in un protagonismo civico reale no non a caso iniziano le città la raccolta L'Italia sono anch'io quella che è stata un percorso un percorso appunto di mobilitazione dire quasi popolare prima si dicevano rendiamo popolari diritti no perché a un certo punto anche l'opinione pubblica italiana tuttora favorevole
Nelle analisi al fatto che in qualche modo con inconsapevole no perché appunto la domanda la risposta spesso ma veramente non hanno la cittadinanza italiana qual è il qual è il il dell'ostacolo no dopo che si è nati qui sia si è cresciuti si è cresciuti qui e quindi abbiamo bisogno di riportarla quel quel protagonismo all'interno delle città come intergruppo anche questo è un lavoro insomma informale ma insomma che chi cerca appunto attraverso la creazione di questo intergruppo parlamentare sulla riforma della cittadinanza di di tenere uno spazio almeno di dibattito di confronto di di incontro
E ci piacerebbe appunto l'anno prossimo chiamare qui dentro
Il protagonismo i i protagonisti di quel la di quell'attivismo civico che sono gli amministratori e le amministratrici come gran migratorio
In Italia e che sono tantissimi tantissime che sono consigliere consigliere comunali che si occupano appunto non solo di immigrazione ma si occupano non so del del del dell'urbanistica dei servizi sociali dei servizi educativi fanno parte ovviamente in maniera integra l'integrale delle comunità nelle quali vivono e quindi questo dev'essere reso visibile perché questa è la contro narrazione che noi dobbiamo porre perché in questo momento non c'era spazio per questo tipo di di cambio culturale perché appunto
La narrazione da decostruire è ancora alla base siamo ancora la disumanità azione di chi arriva figurati a a a cambiare figuriamoci cambiare
O allargare la nozione di italianità quando ancora i ministri di questa Repubblica dicono che siamo nella insomma andiamo verso la sostituzione attività quindi questo è lavoro culturale e rendere visibile a rendere popolare rendere reale perché appunto insomma e esistono questi ragazzi ed incidono nelle comunità nelle quali vivono e e attenzione a tenerli al di fuori soprattutto in questa fase storica precaria
Insomma sta succedendo qualcosa di molto grave e e importante in Medioriente
E anche questo riguarda noi riguarda le nostre comunità riguarda l'Europa riguarda la capacità di non alimentare la piazza no quelle piazze che dicono difendiamo
Difendiamo difendiamo ci dagli scontri di civiltà mentre invece gli alimentano gli scontri di civiltà ne dobbiamo essere capaci di creare gli spazi del dialogo gli spazi gli spazi di laicità perché sta venendo a mancare il principio laico nel quale no con quale anche affrontare questi questi temi
E ovviamente il tema dei dei dei dei minori dei bambini della povertà educativa credo che insomma Dl Calibano e di agli emigranti su questo insomma cit anche questo mano mettono e avvera hanno un lavoro è una storia sul tema dei diritti dell'infanzia
Perché appunto pensare che la risposta no a qualcosa di di terribile che succede all'interno di una comunità sia un Daspo per i quattordici anni no già questo TTT dice quanto alla dimensione di del fatto di voler estromettere tenere fuori no una un ragazzino una ragazzina fuori da una fuori da uno spazio ti tengo fuori e quindi non non non metto e non non mette in moto nessun tipo di politica invece per includere Tipper per cui per impedire atti di abbandonare la scuola per impedirgli di entrare dentro cicli
Di violenza ma ovviamente la la risposta anche a questo e la sanzione i genitori non si abbandonano a scuola
E è solo e unicamente colpa di chi di chi di chi ha la la responsabilità della tua della tua vita e quindi anche questo ritroviamo ovviamente il modello culturale del merito
Ed è la colpa e e e quando questo si innesta in come pensi le politiche sull'educazione dell'infanzia dire altrettanto pericoloso come la perdita totale dissenso grazie
Grazie grazie per avere ricordato anche in realtà il naufragio che c'è stato qualche giorno fa oggi il diciotto dicembre la Giornata internazionale per i diritti delle persone migranti
E ci chiediamo anche lavorando ogni giorno a contatto con persone che arrivano nel nostro Paese e che provano appunto a costruire un percorso di vita qui quanto effettivamente questi diritti vengano tutelati e la risposta per noi assolutamente negativa nel senso che lo vediamo tutti i giorni con gli sportelli legali lo vediamo nell'accesso alle procedure d'asino
Lo vediamo con una serie di prassi illegittime negli uffici come le questure quindi gli uffici immigrazione delle questure e ostacoli che per le persone migranti che arrivano danno come dire a colpire ogni settore della vita da quello appunto abitativo a quello lavorativo
A quello alla salute ma banchi banalmente diciamo dal primo step che quello dei documenti
Che vengono resi sempre più difficili per l'accesso a questo tipo di pratiche
E le politiche che vengono messe in atto negli anni negli ultimi due ma in realtà purtroppo è un qualcosa che va avanti da molto tempo continuano a insistere su questa situazione
E su questo io volevo chiedere o l'intervento dell'onorevole Fratoianni
In tema appunto di immigrazione asilo diciamo sulle strette che ci sono state e su quello invece che bisognerebbe fare perché diciamo anche come associazioni del del terzo settore facenti parte del tavolo asilo immigrazione danni collaboriamo da anni proviamo apportare insomma delle alternative però poi vediamo che a livello politico si fa molta fatica
E sì ma anzi nella direzione opposta
Sì grazie grazie molte innanzitutto grazie all'assunzione a buon diritto per il lavoro che fa per questo rapporto che come Luigi ha ricordato innanzitutto il pregio di segnalare una traiettoria storica segnalare la dinamicità con cui i diritti evolvono o subiscono elementi di arretramento
Il rapporto di quest'anno come è stato ricordato in apertura diciamo non annuncia tempi bellissimi insegnava elementi di regressione diffusa
Sia sul terreno dell'asilo sia sul terreno del lavoro i due temi che mi erano stati in qualche modo sollecitati ma mi concentrerò anche per ragioni di tempo su sulle questioni dell'asilo
Su cui come anche in altri casi quello che che è accaduto nell'ultimo anno fatto di due cose insieme fatto di scelte concrete una serie di decreti uno dopo l'altro che hanno sostanzialmente lavorato con qualche elemento di scientificità questo il mio pare idea
Rendere sempre più disfunzionale il nostro sistema d'accoglienza già di per sé gravemente deficitario fondato su una logica emergenziale il contrario di quello di cui avremmo bisogno di fronte a quello che invece è un enorme fenomeno strutturale ma i decreti hanno uno dopo l'altro
Lavorato a prenderà ancora meno efficace quello che già punto efficace non era fino in fondo
E lo hanno fatto diciamo sul terreno materiale con scelte concrete lo hanno fatto ancora una volta come sempre accade quando si interviene in modo regressivo sui diritti sul terreno del del della costruzione o dell'implementazione di una narrazione delegittimante erano l'unico riferimento che faccio al tema del lavoro vale sul lavoro
Quando la scelta di eliminare uno strumento di sostegno universale al reddito come evento di cittadinanza o di reintrodurre elementi in grado di aumentare l'intensità della precarizzazione
Nel mercato del lavoro e la dimensione della vita di chi lavora
Sono state accompagnate quelle scelte da una campagna forsennata contro il di manifesti contro i giovani che non hanno voglia di lavorare
Per costruire da un lato l'idea che che il sostegno al reddito fosse in realtà un incentivo a l'ozio dall'altro per costruire sul terreno della produzione di senso l'idea che se tu sei in condizioni di fragilità di povertà la colpa del fondo è tua sui migranti questo lavoro avanti da molti decenni il terreno principale di accumulazione
Di consenso di quelli che io chiamo gli imprenditori della paura che sono innanzitutto a destra Marche troppe volte diciamo così abbiam trovato anche là dove avremmo voluto non trovarli perché alcune delle scelte che hanno contribuito
A costruire questo non sistema o questo sistema del Discovery erano di questo fenomeno sono state negli anni diciamo così proprio non solo della destra destra ma anche di altre
Di di altre esperienze di governo per questo
Gli input che che il rapporto consegna la politica che io faccio interamente niente per quel che vale perché li considero input del tutto condivisi e condivisibili mettono al centro alcune delle criticità più rilevanti primo
è l'ora di finirla con gli accordi con Paesi che in modo esplicito violano sistematicamente tutti più fondamentali diritti umani vale per la Libia con cui continuiamo diciamo ritratta relazioni quegli accordi vengono rinnovati a un po'cresciuto quest'anno il fronte delle opposizioni da un fatto
Positivo anche se non ancora per tutte le missioni libiche perché non ce n'è una sola
Vale per la Tunisia col dittatore Sayed dovrebbe valere per tutta l'Europa in questo caso non solo per l'Italia nei confronti del rapporto con attentissimi
Era un gesto venne nei rapporti con la Turchia di Erdogan con cui abbiamo come Europa diciamo rapporto altrettanto compromettente
Doc dovremmo intervenire per estendere gli strumenti invece che per ridurli in grado di garantire la protezione internazionale a chi la chiede dovremo per esempio intervenire per rendere effettivo l'accesso almeno alla procedura di richiesta di alcune tutele perché questo è un altro degli elementi che sono stati colpiti sistematicamente producendo forme che che è un certo punto troppe volte diventano impedendo che ha la stessa possibilità di accedere alla procedura di richiesta di un diritto e della sua e della sua tutela
E invece facciamo il memorandum con l'Albania mi verrebbe da dire buttando un sacco di soldi un'impresa diciamo sostanzialmente farlocca che potremmo e dovremmo utilizzare per rafforzare le Commissioni territoriali per l'asilo che non sono in grado spesso e volentieri c'è un dato interessante nel rapporto di quest'anno che segnala come da un lato siamo intanto il cinquantasette per cento il numero degli arrivi
Ma sia sostanzialmente invariato il tasso percentuale di risposte alle domande di protezione ciò che non è cambiato niente
E che cosa ci dice questo ci dice che appunto è del tutto evidente l'insufficienza l'inconsistenza di un sistema che anche nelle sue
Condizioni già limitate non non consente di tutelare diritti fondamentali finisco
Poi c'è l'altra chicca no l'altro nemico perché
Nell'attacco i diritti c'è c'è un'altra condizione fondamentale costruire sempre una logica di amico nemico sono i poveri nemici invece dalla povertà sul reddito sono emigranti e i cosiddetti clandestini parola orribile che andrebbe bandita le parole sono importanti invece della clandestinità che è una condizione che subisce chi la vive che non sceglie mai
L'altro nemico diciamo favorito sono le ONG dovremo sostenere il lavoro straordinario che fanno le leggi e rimettere in campo una missione istituzionale di ricerca e soccorso come per qualche troppo poco tempo c'è stato in questo Paese quindi grazie a questo
Lavoro che io ritengo prezioso per quel che vale come ho detto sarò tra coloro che proverà e continuerà a battersi per tradurre
Norme scelti
Passi in avanti dove accomodazione sequestro porto continua
Grazie mille grazie
E grazie anche per aver ricordato l'importanza del linguaggio su cui abbiamo diciamo tanto lavoro da fare
Nel nostro Paese sia a livello politico sia a livello di mediatico e di informazione a nostro avviso perché appunto troppo spesso sentiamo parlare
I tutte una serie di categorie di persone con dei termini che sono sono proprio sbagliati ontologicamente che poi creano e contribuiscono a tutta una serie di problematiche che vengono poi anche a livello politico e legislativo espresse ma che partono a nostro avviso già dal linguaggio e su questo vorrei chiedere attacca le Scarpa
Un intervento in particolare su un tema che strettamente attuale che è stato ricordato anche prima che è quello di genere
In particolare abbiamo dei dati allarmanti anche insomma recentemente c'è stato modo purtroppo di fare i conti con questo a livello di violenza di genere leggo brevemente nel due mila ventidue l'Istat ha stimato il numero di femminicidi in centosei e nel due mila ventitré l'Osservatorio nazionale di non una di meno all'otto dicembre due mila ventitré quindi ancora non è finito l'anno
Ha stimato raccontato un totale di femminicidi le specifiche pranzo CD di centotredici
E questo è un dato veramente enorme veramente preoccupante che da allegarsi a una mancanza di politiche serie di politica strutturate perché anche in questo campo
Si continuano a proporre delle soluzioni che sono a volte delle soluzioni penalmente diciamo che si concentrano sull'aspetto penale ma che non vanno mai a intervenire
Sulla formazione su la scuola suo università ma in realtà fin dalle scuole d'infanzia quello che rivendichiamo con questo rapporto che in realtà rivendichiamo come a buon diritto nell'attività che facciamo quotidianamente sul tema
Delle persone LGBT cui a Plaza de il contrasto alle discriminazioni e del contrasto della prevenzione alla violenza di genere
è un un quello che dovrebbe essere una sistematico avviamento di percorsi strutturati di educazione all'interno delle scuole fin dall'infanzia
Una formazione dei docenti delle docenti che sono diciamo chiamate a a interfacciarsi con per ragazzi con le ragazze
Un altro aspetto che rientra nel linguaggio è quello proprio dell'uso del linguaggio che viene fatto di tutte le categorie e anche il leader riconoscimento ed è per questo che nel rapporto di quest'anno chiediamo anche come dire l'aggiunta della carriera alias nelle scuole in modo tale che ogni persona già diciamo dalla giovane età possa scegliere come identificare si possa sentirsi rispettata in questa scelta
E quando può invece sentiamo parlare ai nostri rappresentanti di governo di questi termini di e di questi diritti che tengono conto violati
Ci ha veramente data aver paura perché c'è anche qui non sono invisibili trazione ma forse proprio un contrasto ormai chiaro e netto e crediamo che insomma non non possa andare avanti in questo modo quindi grazie all'onorevole Scarpa
Grazie mille innanzitutto ad a buon diritto per questo rapporto che per noi in Parlamento è molto utile perché dà sostanza a quello che il nostro lavoro citati da atti concreti a cui aggrapparci nel costruire risposta e proposta politica
Sì i due ambiti e a cui su cui mi è stato chiesto di esprimermi oggi sono un po'i diritti civili per eccellenza quindi i diritti relativi alla alle discriminazioni di genere e a quelli che riguardano la comunità LGBT cui ha classe che sono proprio tra quelli che secondo me secondo la logica Querci Nava prima
Era moderato ora per cui si cerca di fare intendere che c'è un ci sono una serie di diritti che sono dei diritti di élite
Di diritti di lusso dei diritti astratti che non hanno nessun aggancio con la realtà secondo questa logica qui questi sono i primi che vengono attaccati da chi non ha interesse a difenderli e e da chi secondo me coscientemente sceglie di non vedere il profondo legame che hanno invece con una dimensione più sociale più materiale
Economica e appunto di profonda intersezione tra tutte le questioni trattate da questo rapporto
Mi sembra evidente anche dal dall'analisi proprio su questi due capitoli che quando si parla di diritti delle donne e diritti delle della comunità LGBT si parla di vita e di morte delle persone innanzitutto
Che
Comunque già un qualcosa che dovrebbe scuoterci e è molto evidente anche da come viene presentata una un profondo legame a nello stato di questi di queste discriminazioni di questi diritti con la condizione sociale materiale che le due categorie vivono ogni giorno
Assuma penso al dato che c'è rispetto all'occupazione femminile che per quanto finemente migliorata nel due mila ventidue rimane in Italia una delle più basse d'Europa e aggiungo
Che anche dove pian piano li continuano a migliorare finché il nostro paese non si decide a ad aggredire il tema del della povertà nel lavoro per le persone che lavorano
E della profonda disparità di genere che c'è
In tutte quelle misure di welfare che devono servire all'emancipazione femminile chiaramente non stiamo mettendo le basi per cambiare un modello sociale ed economico
E lavorativo che crea
Quel terreno che poi è anche culturale su cui l'i femminicidi poi avvengono su qui che la coerenza di genere
Cresce che è quello per cui il corpo femminile deve essere oggetto di controllo di possesso e questo ho spazia da la possibilità che una donna di scegliere sul proprio corpo e penso ultimamente ha alle e cento mila firme raccolte per proposte di legge dei pro vita che vogliono far ascoltare il battito
Del del feto alle donne che vogliono interrompere la gravidanza ma penso anche a alla alle sonore bocciature temporeggia menti che si fanno per quanto riguarda il salario minimo e in generale appunto gli strumenti di contrasto alla povertà in Italia queste l'assenza di politica strutturale su questo fronte
Nutre è un problema che è più ampia che va anche oltre la dimensione semplice del dell'emancipazione economica e e che appunto richiederebbe sì probabilmente un ragionamento per quanto riguarda l'educazione e la formazione al sud sì dei primi anni dell'infanzia in realtà poi sul su tutti i livelli la stessa cosa in realtà mi sento di dire per i Diritti LGBT
E qui si pone l'attenzione assurdo al fatto che il quarantuno per cento degli intervistati dichiara di essersi sentito svantaggiato per quanto riguarda le identità di genere all'orientamento sessuale sul posto di lavoro
E che il sessantuno per cento sceglie spesso di non fare coming out o comunque di di tacere questo aspetto della sua identità quando si trova lavoro
Il rapporto cita uno dei casi che a me ha colpito di più
E che secondo me è stato più emblematico in questi ultimi anni che è quello di colore bianco che era una un insegnante donna danze che nel momento in cui ha scelto di fare coming out alla sua classe è stata aggredita da persone molto più potenti e con molti più influenti di lei penso all'assessora
All'istruzione della Regione Veneto e ha subito un vero e proprio processo di demonizzazione mediatica questa discriminazione questo a questa valanga di odio
Ha camminato sulle gambe della condizione di precarietà di colore bianco che è appunto un insegnante precaria in una condizione abitativa instabile non non degna e questo insieme di cose
La portata a il suicidio non diciamo un semplice e speech o o quel tipo di discriminazioni che seppur ben presente vendano se vengono sempre sminuite
Da una certa destra che poi è la stessa che si rifiuta ad esempio di votare provvedimenti semplici e basilari come il DDL Zane quando figuriamoci poi di costruire una cultura di di anticorpi rispetto alle discriminazioni
Sul fronte appunto legislativo di di che cosa possiamo noi fare in realtà c'è un oceano
Di questioni dal dal ad esempio per quanto riguarda i femminicidi andare oltre quello che è stato fuori il discorso fatto anche in questi mesi dopo il caso di Giulia Cecchetti in in cui si abbiamo votato all'unanimità una legge che rafforza le misure di prevenzione secondaria
Ma ci si è arenati anche nella discussione parlamentare nel momento in cui bisognava appunto intervenire
Sull'educazione sessuale che al momento è un progettino negli appunti di Valditara facoltativo non finanziato sicuramente non inclusivo
E quindi con tutta una serie di difetti di partenza ma anche sul fatto che proprio in quei provvedimenti sulla prevenzione secondaria non si investe un euro
E non si investe un euro in generale e soprattutto ad esempio nella formazione degli operatori che a vario titolo dovrebbero entrare in contatto con le donne
Che subiscono violenza già fare quello potrebbe essere un passo avanti significativo
Così come per quanto riguarda la comunità LGBT oltre al DDL Zanetti a riconoscere il fatto che esistono delle dischi delle discriminazioni aggravate
Da l'odio o mobile potrà sfoghi Coco sarebbe utile andare a colmare quei vuoti che ancora ci sono che la legislazione sulle adozioni
La questione della della filiazione del tutelare queste famiglie che esistono anche se le se si vuole negare e in generale
Concordo moltissimo sul sull'approccio che sarebbe fondamentale dare per quanto riguarda l'educazione
Una o più occasioni che aiutino la scuola e l'università a costruire nel nei loro percorsi curriculari
Ha una sensibilità una cultura un linguaggio che ci porti più avanti di dove siamo adesso è il primo passo per questo ovviamente serve consapevolezza da parte della classe politica e serve volontà
Di investirci risorse tempo e personale purtroppo al momento manca ma lui insieme a voi con anche il il sostegno che queste ricerche ci danno siamo in prima linea per per portare a casa tutti questi risultati
Grazie grazie mille per intero tutta tutti chi ci ha seguito volevo solo ricordare che il rapporto che appunto si trova Laino al sito www punto rapporto diritti punto it
è stato realizzato grazie a diciassette tra ricercatori e ricercatrici quindi Autori autrice dei capitoli
Che trovate appunto sul sito
Non è stato possibile come dire parlare di tutti quanti ma lo continueremo a fare ogni giorno sia diciamo in luoghi istituzionali come questo sia
Come dire sui territori e nelle scuole e nei posti dove siamo di solito quindi grazie davvero ancora all'otto per mille per il sostegno tutte a tutti voi che siete stati qui
E ci vediamo l'anno prossimo