AlimentiAMO la speranza. Collegamento con Leandro Bracco sul suo pellegrinaggio di carità in Africa

Domenica ventiquattro dicembre Buongiorno sono Leandro Bracco e questa è la trentesima e ultima puntata del pellegrinaggio che riguarda il pellegrinaggio di carità Tanzania Mozambico alimentiamo la speranza che si è comunque che si è concluso
Pochi giorni fa sono riuscito a completare i l'attraversamento a piedi in solitaria dei di sette Paesi africani ricordo che questo pellegrinaggio mariano preso avvio sabato venticinque marzo sulle dita dell'Annunciazione partendo voi ho cominciato a camminare partendo dal sagrato della cattedrale di Dodò ma che la capitale
Della Tanzania e in questi nove mesi o appunto attraversato in solitaria sette nazioni che sono la Tanzania stessa il Malawi lo Zambia Zimbabwe il Sudafrica il regno di S. Battini e il Mozambico
Il pellegrinaggio avuto termine appunto pochi giorni fa presso la cattedrale di Maputo del dedicata all'Immacolata Concezione ho sempre toccato le capitali dei sette Paesi per dare risalto alle cattedrali cattoliche e dunque do do ma in Tanzania la dotta dove ho cominciato a camminare e poi di Longo in Malawi Lusaka nello Zambia le Harare nello Zimbabwe
Per il Sudafrica Pretoria per Emilio Sabattini son passato dalla capitale anche se poi la cattedrale si trovava Manzini
E quindi ha toccato anche la città di Manzini e poi in in Mozambico Maputo ricordo questo pellegrinaggio ha un duplice si metta un lato
Smuovere le coscienze
E dall'altro raccogliere quanto più denaro possibile affinché possano essere data concretezza
E dunque vita a otto progetti di carità due in Tanzania e uno ciascuno negli altri sei Paesi per un totale quindi di otto otto progetti di carità tutti redatti
Da ordini religiosi con i quali durante il due mila ventidue ho stipulato accordi e che hanno come beneficiarie quattro categorie di persone fragili
E cioè bambini orfani e abbandonati le donne vittime di violenza i disabili un progetto attiene anche alle reinserimento in Società degli ex detenuti
Ringrazio come sempre radio radicale che oramai da da nove mesi
Mi sta dando parecchie dato e mi sta dando parecchio spazio nell'ambito della propria programmazione e quindi trenta puntate trasmesse veramente una quantità notevole quindi ringrazio questa storica emittente radiofonica per questa ultima puntata o o di o di fianco mai veramente un ospite molto gradito
Ve lo vado a presentare dopodiché i Italo subito la parola si tratta di un di un frate cappuccino si chiama fra Luca Santato classe settantacinque
Ed è originario di Badia Polesine che un Paese un punto in comune in provincia di Rovigo quindi è un o un frate cappuccino veneto di fianco rodigino di fianco a me
E allora fra Luca Santato io
La ringrazio innanzitutto per avere accettato la mia richiesta di intervista e
La saluto buongiorno anzitutto un giorno
Tra Luca io mi vuole concentrare con lei prevalentemente su su due aspetti uno il il progetto per il quale chiediamo denaro il progetto che riguarda appunto il Mozambico che è stato redatto da da lei frate cappuccino che poi dopo questa Ristop la sua risposta passeremo alla seconda domanda
Sì sottoclasse che ci ascoltate punto io sono fra Luca sono frate cappuccino petto missionario in Mozambico da sette anni
Qui a Maputo oltre a essere su quello della partita dei frati cappuccini locali appunto mi dedico un po'alla mia vita sociale
In mezzo bambini ragazzi orfani di strada con problematiche sociali molto molto delicate e anche arrivano sanitario
Da circa due anni
An iniziato per mai fatto un sogno
L'abbiamo chiamato casa Francesco Albachiara
E dal sorriso dibattere in realtà perché appunto anche Leandro ha visto di persona cosa stiamo costruendo
E questo progetto un centro nutrizionale un centro sanitario con l'essere un primo impatto per i bambini di potere ricevere cure sanitarie avventizi pediatrici volontari italiani e poiché la possibilità ogni giorno di poter ricevere un pasto e sia per loro un po'di formazione pere
Imparare OSCE cessazioni di precariato per di inserirsi nella scuola
Ecco il progetto è grande perché prevede un bacino di circa mille seicento bambini che sono tanti bambini che lavorano e vivono una discarica di Maputo o che sono abbandonati
Cerchiamo aiuti economici perché la spesa torna infatti veramente un'impresa per la provvidenza non manca dunque sempre rivolta che parlo mi affido la Provvidenza che la presente le persone che mi ascoltano e se potranno ci aiuteranno perché noi vogliamo questo progetto perché penso che il bambino nel mondo ha definito giocarsi la carta della sua vita
Scoprendo talenti qualità e potenzialità che la persona vive io durante il giorno spesso mi trovo con loro nella discarica di Maputo
A vederlo osservarli mentre con le mani scavano in mezzo alle macerie di immondizie per trovare qualcosa da mangiare quota rivendere ecco
Una visione che da molto tristezza e anche crea in me tanta rabbia né ebbene non nel non non potere aiutare di più i bambini ragazzi tavole da neve questo progetto sia l'inizio di un nuovo percorso tra loro e che siano avente una speranza per citati molto
Fra Luca quanto Gennaro manca a oggi affinché questo progetto possa vedere la luce
Facendo i calcoli nel nostro piano finanziario al Progetto manco circa quarantacinque mila euro eravamo partiti con una spesa molto più elevata però in questi due anni veramente la prudenza del mancata tanta attenzione tanta solidarietà tanti enti con coinvolti
Tante parrocchie tanti conventi quant'ante di oggi
Cioè di quest'ultimo passo da fare molto importante per questi quarantacinque mila euro ci permetterebbe di costruire e terminale sale di formazione che appunto prevedono
Una biblioteca una sala di taglio e cucito per insegnare i bambini e le bambine questi lavori manuali e una sala d'informatica per entro l'anno hanno bisogno di inserirsi nel mondo digitale entro un domani andare a scuola ci siamo molto veramente
A completare questo progetto
Ascoltando le sue parole fra Luca e sono rimasto colpito perché io ho avuto la fortuna tu hai avuto lei ha avuto la fortuna di nascere in Europa quindi nel mondo occidentale e quindi in Italia però sentire che nel due mila a pochi giorni al due mila ventiquattro ci siano ancora
Bambini che vivono che scavano con le mani nella distinte le discariche per cercare qualcosa di da da mangiare o da andare a rivendere veramente è qualcosa che che che non si può che non si può sentire ed è veramente una bestemmia per noi nati appunto nello nel nel mondo occidentale nella realtà occidentale molto ricca e anche dove si spreca tantissimo c'è un aneddoto che in questi suoi sette anni dal due mila sedici a oggi la l'ha colpita quando lei è andato appunto nelle discariche per per guardare un po'questi pareri
Il la mente che sinistra del Progetto era il Natale del due mila e ventuno
Circa due anni proprio due anni fa nota limitarmi a ventuno
Stanco dire questo azione o che se un mini così piacerebbe chiudere regalasse Natale Elettra avere la letteratura nello scritto da parti su in camera
Quello che sono noi vediamo un attimo a Zappa io ho chiesto perché inesatta è perché noi danzatrici tre basta fare meglio
C'è questo questa domanda mi ha mi ha veramente stordito perché non non sopra di chiedermi un gioco un vestito un paio di scarpe proprio rasata perché dormivano il potere continuare a scavare lì
Perché i protocolli vedono il loro futuro cioè vogliono stare lì perché loro si sentono sicuri perché so che trovo costa mangiare ecco
Io vorrei veramente produce solo a questo luogo così sporco poco dignitoso pericoloso
Io in tre anni ho visto morire pizza unta Bindi scarica perché non solo sono feriti e perché sono stati travolti dalle montagne di macerie
E l'assessore veramente info molto riflette
Che fa riflettere non solamente le ma sicuramente tutte le persone che stanno ascoltando questa questa intervista l'ultima domanda fra Luca appunto in virtù di questi sette anni di sconfitta e Mozambico Anna prima che registrasse Vox intervista mi raccontava del
Del ciclo neri dai che lei ha ha vissuto sulla propria pelle insieme ad altri bambini mi vuole raccontare quel quei minuti quelle ore veramente di di terrore perché lei lo l'ho vissuto in in prima persona quel quel ciclone
Sì era il sedici marzo due mila diciannove allora mi trovo che l'immane Nord del Mozambico
Appunto come ogni anno senta arriva il periodo delle grandi piogge delle piogge monsoniche in prima Mozambico e purtroppo una pioggia topi Castro sfumate in ciclone
Io non ho mai vissuto un ciclone cioè una cosa dello per televisione mangiando un po'la forza ma la cosa vivono sulla propria pelle e qui posso dire che quel pomeriggio dei del sedici marzo io ero sotto i letti qui materassi bambini orfani o Fantozzi che rimane edicole orfanotrofio rimasto più nulla c'è perché appunto il tetto
Dalla dalla potenza del vento è stato diventa divelto è ricaduto sul front office lo ha fatto crollare
Per alcuni mesi bambini dormivano all'aperto con loro nel chiedere non sotto le stelle e poi poco poco l'abbiamo ricostruito stato forse l'esperienza fino adesso più forte perché
Vedere i propri bambini ragazzi otto missili costruirono la loro casa con quello che avevamo a disposizione pietre e pezzi bastone di legno delle lamiere per per raggirare un po'il danno trattamento l'esperienza di paternità che l'apposito Roger qua molto forte
Indubbiamente dubbiamente grazie fra Luca Santato per la per la perciò che ci ha e ci ha detto e per la sua disponibilità
Allora io mi avvio alla conclusione di questa trentesima e ultima puntata di alimentiamo la speranza
Facendo un appello e tra l'altro fra Luca se se lo volesse se lo volesse fare l'è un appello sarebbe molto più opportuno rispetto alle mie parole Pecere faccia un appello agli ascoltatrice e gli ascoltatori di radio radicale affinché
Donino denaro per
Però diciamo alimentare la speranza alimentare la speranza di trovare questi quarantacinque mila euro Ugo che si che che necessitano affinché questo centro per bambini orfani abbandonati di Maputo possa prendere possa prendere vita
Ecco io veramente rinnovo con la massima umiltà questo nostro quindi speranza appunto di poter trovare insieme questa questa parte che ci manca
Io dico sempre nessuno di noi ci guadagni in questo progetto
Ma la bellezza immagino di vedere i bambini che prospetta no interamente ripagato antico sacrifici nonché sediamoci insieme
Se avete ascoltato questa intervista lo potete da potente con potete condividere progetti e proposte amici
Creare una rete di solidarietà perché veramente presto possiamo concludere questo progetto il nostro sogno e concludo per il maggio di quest'anno due mila ventiquattro e che appunto così quanto prima i bambini ragazzi potranno entrare
E iniziare un nuovo filtro
Grazie grazie fra Luca e ricordo che per donare denaro e la la modalità la procedura è molto semplice basta connettersi al sito tu come appunto mette cliccare sull'iniziativa alimentiamo la speranza Leandro scolastica Leandro for Africa e lì troverete il codice IBAN
Per effettuare donazioni non servono cifre esorbitanti perché se ognuno di noi desse quei cinquanta o cento euro
Veramente da da questi otto progetti nei sette Paesi che a piedi ho attraversato in solitaria questi otto progetti potrebbero trovare veramente concretezza e ricordo che quel di questa questi otto progetti uno e quello di cui Luca fra Luca Santato CIA c'ha parlato
Allora il
Il no io allora concludo questa questa puntata facendo in primissimo luogo gli auguri di
Di di Buon Natale di tutti di festività nata per attaccare la polizia contrassegnate da
Gioia e serenità a tutte le persone che ascoltano da Radio radicale ancora grazie per per tutto lo per tutte le ore oramai di di spazio che radio radicale mi ha concesso in questi nove mesi di alimentiamo la speranza ancora tantissimi auguri di di serenità e e di pace soprattutto e di amore
Presto allora grazie