Se mancano le Agenzie di Stampa? Il caso dell'Agenzia Dire: intervista a Filippo Sensi

Che radio radicale siamo con il senatore del Partito democratico Filippo Sensi per parlare della difficile situazione dell'agenzia dice questa mattina c'è stato un sit-in in corso d'Italia davanti alla sede della dire che nei giorni intorno a Natale licenziato quattordici lavoratori e poi ne ha sospeso i più di una ventina nei giorni intorno a Capodanno
Allora lei ci chiediamo che cosa sta succedendo sia per questa importante agenzia di stampa che aveva molti dipendenti tra l'altro impiegati a in Parlamento
E soprattutto che cosa sta succedendo nelle nelle quelli perché chiamiamo fonti d'informazione primaria da dove arrivano le notizie come per esempio l'agenzia Agi allora
Che idea si è fatto di questa situazione anche di altre situazioni tanto c'è un'urgenza l'urgenza è quella di
Arrivare a un revocare diciamo licenziamenti e sono stati disposti dall'editore da dire e anche a farlo tornare indietro su queste sospensioni che tra l'altro mi sembra siano abbastanza appese
Non ho mai sentito di redattori giornalisti che vengono sospesi senza nessun tipo di addebito tipo non so di di di qualsiasi cosa mediante una procedura al punto di vista credo giuridico
Piuttosto
Difficile da comprendere
Ma oltre alla solidarietà dovuta c'è una questione innanzitutto di mantenere alto
Il livello di informazione sul sul sui giornali sia da dire
Quindi credo che il Parlamento ci saranno varie iniziative interrogazioni parlamentari per sapere che cosa sarà fatto per i livelli occupazionali e che cosa viene fatto appunto di questi licenziamenti di queste cosiddette sospensione poi ovviamente bisognerà convocare un tavolo un tavolo con il governo con i giornalisti con la proprietà con diciamo i ministeri per capire quale percorso può essere fatto per mettere in sicurezza console posti di lavoro ma anche la capacità informativa di un'agenzia che una lunga storia una lunga tradizione all'ottantasette adattati tanto la condotta Tatò è stato fondatore oggi insomma
Arrivare a un simile prosciugamento tra l'altro è stata se lo calata dal l'utilizzo dei fondi pubblici
Quindi insomma c'è una situazione un garbuglio molto molto grave della quale ovviamente il governo se ne deve se ne deve occupare ma tutto il Parlamento e credo che ci siano le condizioni
Con tutte le forze politiche oggi alla manifestazione solidarietà ai giornalisti c'erano a tutte le forze politiche rappresentate quindi non è una battaglia di un partito piuttosto di un altro una battaglia riguarda la libertà e la qualità dell'informazione in Italia
All'impressione
Che si possa in qualche modo risolvere
Ha l'impressione che chi guida adesso a diciamo a livello manageriale la dire
Siamo connotato politicamente ed è preoccupato quando nelle agenzie di stampa e in cercano di entrate figure che sono legate a a determinate aree aree politiche
Intanto c'è un discorso più generale di fatica delle agenzie di stampa
Anche un po'di missione di identità dalle agenzie di stampa che di fatto dipendono molto dalle provvigioni pubbliche come come questa è stato fatto anni fa un percorso di riforma cercare favorire anche delle delle concentrazioni delle delle operazioni un percorso virtuoso fatto da da dall'allora governatore sì
E però a distanza di dieci anni ci ritroviamo di nuovo di fronte alla questione non solo dei soldi ma anche della crisi del settore
La crisi occupazionale grave e anche ripetuti missione orientamento identità delle agenzie di stampa oggi le solite domande
Bene ci sia al pluralismo delle delle delle fonti allo stesso tempo però e bisogna anche tutelare le agenzie di stampa da strani interessi che possono esserci dietro faccio un esempio se qualcuno pensa che sulle spoglie della dire per esempio si possa fare una specie di spezzatino di macelleria sulla pelle dei i giornalisti penso che abbia capito molto male
Così come se ci sono imprenditori interessati a fare un progetto editoriale serio e solido sul nessun'altra già su altre agenzie di stampa ben vengano ma a patto che questo percorso sia trasparente inizia un percorso che addensa conflitti d'interessi che sarebbero poco sostenibile per un panorama diciamo liberale e quale deve essere il nostro quindi diciamo
Importante che una democrazia abbia una scena l'informativa molto vitale in Italia secondo me siamo arrivati a un punto di una lenta progressiva asfissia non della libertà d'informazione di stampa ma di delle occasioni delle strutture delle istituzioni dei luoghi
Che che che ti fanno che rendono viva una democrazia grazie la libertà di stampa
Che discorso si poteva fare si può fare anche sulla agenzia Agi si era sparsa nei giorni scorsi la notizia che Angelucci era interessato
Volevo chiederle che ha pensato dopo le recenti acquisizioni che Angelucci che insomma
Ma io adesso non entro nel merito del del degli Angelucci dico semplicemente villaggi è una grande agenzia legata tradizionalmente a un grande player economico italiano sta peggio come l'ENI
E che quindi insomma tutto quello che riguarda l'Agi non può essere visto semplicemente come un una compravendita di qualche cosa che si trova al mercato dato ma a che vedere con interesse anche strategici in uno dei nostri asset strategici del Paese quindi se ci sono volto c'è volontà di fare qualche cosa questo sia chiaro sia chiara la volontà di vendita se è chiara la volontà di acquisto con quali soggetti eccetera e si ragiona
Poi ovviamente su il fatto che un editore sia anche un un un parlamentare
E che abbia quindi insomma di parlamentari di una parte politica su questo ovviamente si apre una riflessione confronto che mi auguro che che ci si mancano le agenzie se mancano le agenzie la pianta della informazione in un paese appassisce
Grazie a Filippo senza il senatore Filippo Sensi procedurale Zoccola