Reading del libro di Michela Murgia a cura di Alessandro Giammei "Dare la vita" (Rizzoli)

E adesso passiamo chi leggerà questa sera le parole di Mick la prima e Teresa Ciabatti
Stato interessa
Attraverso questo femminismo sin dall'Ottocento ci si riferisce con inspiegabile pudore all'esperienza delle gravidanze
è un termine curioso
Da un lato sottintende che tutti gli stati di vita della donna che non implicano l'essere incinta siano privi di interesse
Dall'altro suggerisce che a quello specifico stato tutti in particolare lo Stato dovrebbero prestare un'attenzione particolare
E ancora espressioni proprietà
Perché nella realtà non c'è niente che riceva dalla gente dalle istituzioni meno interessa e del destino di una persona in cinque
O di una madre il cui status non sempre coincide col più interessante degli Stati
In assenza di nelle politiche di welfare la gravidanza rischia di essere un'esperienza angosciante che minaccia la stabilità economica ed emotiva delle donne che non possono contare su altri sostegni
è significativo che a parlare del deficit dei servizi alla genitorialità nel dibattito pubblico siano sempre le donne
Politiche giornaliste scrittrici attiviste
E che partano sempre dalla loro esperienza per farti capire
Magari proprio quando si trovavano nello stato di cui sopra quando devono spiegare una maternità che non passa da quello stato
Dimostra il limite è rappresentato da leggere da leggi pensate da uomini che dal loro punto di vista hanno considerato la vita delle cittadine funzionale allo stato mentre dovrebbe essere il contrario
L'assenza di politica a sostegno della genitorialità rivela uno scenario dove le donne non sono persone ma pezzi del Guelfa
L'attuale stato sociale in Italia è ancora pensato per confinare le donne di preferenza a casa a occuparsi della cura di anziani e bambini
Sul disincentivare il lavoro fuori casa va riconosciuto che il sistema è stato efficientissimo
L'Italia ai tassi di occupazione femminile più bassi in Europa dopo la Grecia
Le statistiche dicono che venticinque mila donne all'anno lasciano il lavoro dopo il primo patto
Per contro una donna su quattro sceglie di non mettere al mondo ne crescere nessuno piuttosto che perdere le opportunità conquistate con lo studio e lavoro
I cosiddetti bonus bebè proposti periodicamente da partiti di ogni posizionamento danno un messaggio disarmante
Questa paghetta serve a tutti i genitori e per arrangiarsi per arrangiarti giusto un anno nel trovare privatamente i servizi che lo Stato dovrebbe offrirti e non ti offre
Il bonus bebè fa esattamente quello che non dovrebbe fare
Pone al centro del discorso pubblico il neonato invece che la condizione sociale strutturalmente fatti fragile di sua madre
Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio dice un antico detto africano
Ma la politica continua a ripetere l'esatto contrario per far crescere un villaggio ci vogliono bambina e siccome non li fa
La colpa della crisi la decrescita ebbe mostra
Le campagne paterna liste come di un indimenticato fertili dei che scaricano sulle donne la responsabilità delle culle vuote non solo non servono a nulla ma sono offensive umilianti
Le donne italiane ricominceranno a dare la vita quando per farla venire al mondo e cresce la non sarà più necessario amputare la propria
Io la mia maternità la vivo senza essere mai passata dallo stato interessante
Buonasera
Perché il messale pagina ventuno
Qui poco
Se mi dessero cento euro
Per ogni volta in cui ho cercato di spiegare agente confusa ma sinceramente interessata
Cosa significa in termini Queer nell'accezione in cui l'ho usato io per riferirmi alla mia esperienza familiare sei una donna ricca
Sì all'equatore
Il dato curioso a dire il vero non è tanto che molte persone si siano appassionati alle mie scelte di vita e alle tavole che ho scelto per raccontarle
Ma che all'improvviso così mi sembrò dapprima fossero disposti addirittura pagare per capirne
La questione del denaro non è secondaria anzi tornerà al centro di questo ragionamento specie nella seconda parte del libro
Ma teniamo la momentaneamente dall'armadio per ora vorrei soffermarmi sul fatto che nel luglio del due mila ventitré in Italia Paese non certo noto per i suoi ricchi dibattiti pubblici e sul tema della diversità dell'inclusività
La domanda su cosa fosse l'Acqui ANAS mi è sembrata esplodere oltre i confini che erano stati la sua nicchia
Al punto di attivare l'interesse di tanta gente che non se n'era mai occupata
Una quantità per me sorprendente di esseri umani di ogni genere e pietà di punto in bianco voleva sapere che cosa significasse una favola ma invita usata in ambiti che credeva non la riguardasse no per il semplice fatto di essere o di apparire eterosessuale
Peggio come mi resi conto presto chiedevano non riguardasse me perché ai loro occhi io stessa appariva tale qui è secondo i dizionari è una parola vecchia di molti secoli indicata sempre una stranezza un'anomalia
In questo ambito semantico dall'inglese a un certo punto ha cominciato a identificare più o meno segretamente chi quell'anomalia la viveva nell'espressione del proprio genio nella propria sessualità di affettività amorosa
Naturalmente una simile identificazione nasceva con un senso poliziesco e di insulto e non a caso si dice che il primo uso di Quirra con il significato di Como sessuale in tono dispregiativo e violento
Sia quello di una lettera infamante letta pubblicamente al processo
Che nel mille ottocento novantacinque
Porto alla carcerazione pure la morte di Oscar Wilde
Quando negli anni immediatamente successivi Virginia Woolf inizia a usare quella parola
Esempio in una lettera bellissima abita sazi West ogni spirits lei non hanno punta come mi ha mostrato una traduttrice a caso Chiara Valerio
Qui e dunque sulla soglia tra significati letterali e metaforici
Suggerisce comunque nel vocabolario gergale anglosassone una struttura
Un obliquità
Una trasversalità ennesimo tuffi misto nemmeno troppo velato per riferirsi a tutto quello che eterosessuale cioè diritto stretto non è è stato l'attivismo a trasformare il Quirino da parole ambigua ad epiteto discriminatorio in un'espressione invece di orgoglio omosessuale e bisessuale
Per molte persone oggi il termine vuole ancora dire quello ma non più solo quello non a caso la comunità LGBT CUP e specifica la Q nella propria sigla non come sinonimo o contenitore di altre ma come lettera assente non basta insomma gay lesbico bisessuale e nemmeno la loro addizione per dire qui grazie
Non esiste un termine italiano che sia in grado per ora di riprodurre significati di qui e sui mass ma credo che ci si possa avvicinare una spiegazione abbastanza chiara ragionandoci senza pigrizia
Se dovessi proporne una dire che la cui Hermes e la scelta di abitare sulla soglia della identità intesa come maschera di rivelazione disse accettando di esprimere di volta in volta quella che si desidera e che promette di condurre alla più utenti Ca'felicità relazionale
C'è un prezzo da pagare quando tale scelta nel suo mutare ci conduce fuori dei limiti diritti e definiti delle norme
Sì alle norme di chi si sente sempre normale sia le norme di chi si definisce per antitesi binaria sul metro di quella presunta normalità
Per questo la cui Ennasser e sempre radicale
Specie quando sembra una soluzione di comodo per questo genera sempre una comunità specie quando sembra una forma di individualismo
Per questo cambia con chi l'abita
La Quilmes è una scelta radicale di transizione permanente attraverso la quale chiunque può decidere di non confinare se e chiama non solo chi desidera sessualmente in alcune definizioni finali
Nemmeno quelle della comunità LGBT cupi a classe a cui pure magari appartiene
Certo ci si può dire che Holley esibì che essendo qui R.
Ma non ci si può dire Quirra aderendo al pensiero del binari Isma'o all'ispirazione di ampliare senza criticarlo il significato di normalità
In questo senso è vero che non include per parafrasare il problema che mi poneva chiara
Ci mostra anziché il concetto di inclusione rischia di essere problematico quando imprigiona ammette ingloba con una in lizza fagocitata in una norma includere viene dalla stessa radice dice di chiudere e nella mia terra un rene colonizzatore ha introdotto la proprietà privata con l'editto delle chiudendo idee che per via di improvvisi muretti a secco in campi prima comuni
Ha distrutto comunità e ricchezze condivise
Statici Zandonà una nazione che prima era più libera sebbene già inclusa in un altro Stato
L'esperienza Queer ci insegna che il problema di fondo e proprio la normalità in sé
E che nulla in realtà si definisce del tutto in termini binari di qua o di là rispetto a un confine invalicabile come un muretto a secco
Ho faticato a ribadire questo concetto nella comunità LGBT cui ha Plas anzi
Posso affermare che le difficoltà maggiori di una persona cui R. che decide di non essere definita della propria sessualità le ho incontrate all'interno della comunità più strutturata dove per suturato non intendo nulla di più definito che la propria nomenklatura
Mi dispiace perché i in questo senso si è sentito consolato dall'uso che ne ho fatto parlando della mia famiglia e della mia identità
Cuir non è una parola buona per chiunque e comoda alla fine non lo è per nessuno
La Queer mass deve passare dalla sua appropriazione culturale anche da parte di identità non LGBT Q anzi e proprio quando persone normalmente auto definite essi eterosessuali si approprieranno di una visione non totalmente binarie Queer
Senza confini e strettamente non regolata dalle norme allora proprio allora la cui Nasser sarà di tutte e perciò di nessuno in particolare
La cui eliminasse non appartiene a qualcuno in particolare e io
Come persona non binaria e Queer desidero che chiunque con libertà si definisca nella propria identità senza che nessuno possa dire no tu non lo sei
Questo è l'ultimo messaggio che io ho scritto Michela il nove di agosto alle diciotto e cinquantanove e la sua risposta è stata grazie perché la mia comunità
A tante volte detto che la parola Quirra appartiene solo a noi invece io sono qui per dire che la parola qui R.
Spero che un giorno possa appartenere a chiunque dignità fuori da ogni tipo di norma
Non tutto e qui io
Non importa che certe si
Mi siano talmente incasinate da non poterle più chiamare semplicemente incasinate neanche in modo tradizionale
Se non nascono da una esplicita progettualità anti normativa se non si fondano su una visione non binaria di quello che ci dice il cuore
E delle relazioni che ne conseguono
Per me non risponde quando qualcuno prova a chiamarli qui
In queste settimane mi hanno detto per esempio con sincera volontà di capire ma anche con sarcasmo denigratorio frasi come ma allora anche la mia famiglia divorziate allargata e qui io
Allargare i confini della normalità Piero senza metterli in questione o tanto meno in crisi
E proprio il contrario di ciò che intendo conquistate lo ribadisco
Il rischio e quello di costringere in logiche binarie le esperienze che rivelano l'assurdità dei confini che sfilaccia no
In modo non molto diverso da quando si chiede a una coppia di donne innamorate chi di voi fa il maschio a letto o una persona trans ma lì sotto cos'hai o una coppia di uomini che il marito e che è la moglie
Si pensa così di ricondurre a una definizione rassicurante
Quel che invece esige nuove prospettive illusione dei binari Isma'con la sua promessa di pacificazione
Minaccia persino la comunità LGBT Q i a più
Se si mette tra parentesi l'instabilità cruciale della Q che ora lascio tornare a fare casino tra le tue lì lettere sorelle
Ammetto che non sanno tre sono stata capace di gestire con raziocinio le mie stesse reazioni
Davanti all'ostilità latente con cui sono stata chiamata a rappresentare la comunità LGBT Julia più in alcune circostanze
Parlo di cose semplici come fare da madrina un Pride o partecipare a convegni e occasione di approfondimento
In spazi dove credo talvolta mi abbia condotta in realtà ignoranza di chi organizzava in merito alle mie competenze
Giacché non è raro che questi inviti giungano per mera simpatia per uno scambio di battute su un social network perché ci si incontra la stessa inaugurazione o qualcosa di altrettanto superficiale
Penso che se si vuole essere prese sul serio sarebbe ora di smetterla di trattare temi di questa portata come se fossero pezzi di conversazione un vernissage
Altrimenti
Continueremo ritrovarci davanti alla conduzione di un primo maggio per esempio
E a chiederci ma perché questa persona a un microfono in mano su questo palco e lo sta usando per parlare contro le nostre battaglie
Com'è finita
Proprio
Queste sono le parole di Micaela le parole di Loredana
Sono e che Giano quello che lei diceva spesso che se non siamo capaci di sognare PCI finiremo nel sogno di qualcun altro spesso quel sogno un incubo e allora penso che la cosa più bella che Michele ha detto che si possa riportare maledizione sognate
Nel due mila diciassette in Messico accade una cosa che a ripensarci oggi non era tanto banale
Venne invitata una rassegna di tori all'internazionale come spesso accade in questi eventi non ero sola
Ma intruppato a con altre scrittrici e scrittori italofoni in una specie di gita di classe promossa dall'Associazione italiana editori e sostenuta economicamente dal ministero degli Esteri a cui fa capo l'organizzazione culturale fuori confine
La sera prima della partenza uno dei miei figli si sentì male ed ebbe bisogno di me
Cancellai subito il viaggio dissi spiacente ma la mia presenza è richiesta qui
Capirete
L'organizzazione fu all'inizio comprensiva ma nei giorni successivi mi giunse dagli uffici di segreteria la richiesta di riforma di rifondere allo Stato la cifra del biglietto se non volevo rispondere di danno all'erario
Non era una richiesta irragionevole ai loro occhi per evitare le rimborso sarebbe bastato mostrare un certificato di famiglia che attestasse la parentela e uno relativo alle condizioni di salute della ragazzo
Io però non avevo niente di simile
Perché agli occhi dello Stato non ero io la madre del figlio di cui stavo prendendomi cura
Non so quanto un biglietto intercontinentale sia una spesa notevole per voi
Per me lo era
Lo ripaga il ma cominciai a farmi domande che non mi ero mai posta prima
L'anno precedente il più piccolo dei miei figli era ancora minorenne
Io e l'altra sua madre avevamo un'usanza tipica delle famiglie che si vedono troppo poco perché non vivono insieme benché saldamente legate ogni anno facevamo una vacanza di qualche giorno di solito insieme al padre della ragazzo un altro membro della famiglia che biologico none
Era un momento importante e cementata e ribadiva i legami tra di noi nel tentativo di non far sentire escluso nessuno da dinamiche relazionali che cambiavano nel corso del tempo e che continuavano a chiederci di cambiare a nostra volta
Io infatti il padre di quel mio figlio lo conoscevo ancora poco e sapevo che per il ragazzo era importante che sviluppa assi con quell'uomo una familiarità più forte
Di viaggi simili ne avevamo fatti diversi Genova le Marche qualche spostamento in Alta Italia ma sempre nei confini nazionali
Nel due mila sedici però si progettava un fine settimana a Budapest
L'altra madre si prese la responsabilità di far viaggiare la ragazzo soltanto con me e suo padre padre non in senso biologico lo ribadisco
Sapendo che il rischio che stavamo correndo era dover giustificare come mai io e quell'uomo per l'anagrafe due perfetti estranei tra di noi e nei confronti della ragazzo cercavamo di attraversare le frontiere con un minorenne
Fu molto angosciante
Continuava a pensare che me l'avrebbero portato via e mi avrebbero accusato di chissà cosa ratto di minore traffico di esseri umani fuga da un divorzio difficile con un amante falso ideologico
Ebbi paura eravamo fragili
E ignoranti
Rinunciamo ad altri viaggi insieme fuori dall'Italia finché la ragazzo non divenne maggiorenne
Allora non mi chiedevo se esistesse o dovesse esistere un modo per garantirci un esperienza Serena senza quello stress attraverso la legge
Avevo un'esperienza di relazione peculiare o almeno così la credevo allora
Prima di rendermi conto che era invece molto diffusa che si era ripetuta diverse volte nella mia esistenza perché sono stata prima una figlia adottiva per elezione senza aver perso la mia famiglia biologica lo racconto Roma Anzaldo
Nel mio romanzo più celebre e poi quattro volte materna secondo lo stesso schema comportamentale lo racconto romanzato indo in un altro mio romanzo
Avevo sviluppato una competenza nei rapporti atipici che mi poneva nella strana posizione di poter chiamare famiglia
Qualcosa che nemmeno le famiglie più all'avanguardia si immaginavano di accettare
Ma per lo Stato tutto questo
Non aveva alcun valore
Manda penso sul sesso su come
Speravo di aver qualcos'altro
Le situazioni più imbarazzanti iniziarono a verificarsi ma mano che mi Fidani ma entravano nella fascia una grafica in cui potevano essere sessualizzati agli occhi degli altri
Quello fu uno dei periodi più difficili della mia vita si emotivamente
Che socialmente
Le rispettive famiglie biologiche non erano in fatte tutte così serene come l'altra madre del mio figlio minore viaggiare coi ragazzi dipinto più complicato
Una serranda e Torino con uno dei più piccoli appena maggiorenne e mia madre biologica lei non aveva mai visto di buon occhio il mio rapporto con questo giovane ai suoi occhi è strano che volevano la sua testa
Rubare il posto ai miei nipoti naturali
Per Natale per mentre un appartamento in cui avevo già alloggiato diverse volte in un quartiere tra i più belli della città per cercare di addolcirla nei confronti del ragazzo condividendo un paio di giorni
Il mattino dopo la tenutaria di quel bimbi in perfetta buona fede Chiesa mia madre incontrandolo sul pianerottolo signora a che ora si sveglia suo nipote per la colazione
Lei sospetto con una specie di soddisfazione che sono le vendette delle madri sanno prendersi la guardo stranita rispose ma quello non è mio nipote
All'indomani dovetti passare gran parte della giornata a cercare di estrarre dalla testa della proprietaria il sospetto d'aver ospitato per anni su bimbi una pervertita che seduce vorrà gattino facendolo passare per figlio proprio questa la rileggo e vi prego di immaginarla con la voce di Michela
All'indomani dovette passare gran parte della giornata a cercare di estrarre dalla testa della proprietaria
Il sospetto di aver ospitato per anni messo di ambi forza Michela una pervertita che seduce col ragazzino facendolo passare per figlio proprio
A parte l'imbarazzo del dolore personale in questa situazione esplodeva in me soprattutto la paura di sporcare i rapporti pulitissimi che avevo instaurato con ragazzi molto giovani
Costringendole vedere una malizia che esisteva solo negli occhi di chi guardava la nostra
Realtà liberali
E non si spiegava in cosa potesse consistere mancando tra di noi un legame di sangue
Soltanto dopo molti anni ho compreso che per alcune persone inclusi evidentemente mia madre era più comprensibile
Forse persino più accettabile idea assurda che io fossi l'amante di questi ragazzi rispetto a quella che potessi impossessarmi del luogo sacro della genitrice
Alcune tra le madri biologiche dei miei figli d'anima accettavano con più facilità idea di avere un figlio Busato da una donna più grande piuttosto che immaginare di dover condividere l'unico potere di cui troppe donne credono dispone con grande intelligenza i miei quattro figli si sono assunti l'intero peso del lavoro emozionale di relazione risolvendo essi stessi l'impasto e gelosie dell'intromissione
Oppure superandola aiutando i rispettivi genitori biologici a venirne a capo con loro
Io ero troppo giovane per fare questo
Il primo figlio arrivo che avevo trentadue anni e non l'avevo mai visto il mondo oltre l'orizzonte del mio paesino l'ultimo arrivato nel due mila undici mi ha trovata che di anni ne avevo trentanove ma meno che in fondo molto più scappa
All'inizio ero troppo giovane anche per risolvere tante cose pratiche che complicano la vita dei miei figli per esaudire come intendevo fare i loro desideri più promettenti più che giovane dovrei dire che ero troppo povera ma mano che inizia a percepire un reddito tale da poter mantenere anche qualcun altro cominciare a pagare delle cose per loro assecondando i bisogni i talenti
Anche questo fu complicato per i genitori biologici perché istintivamente si sentivano prevaricati
Ci vuole del tempo per capire sia io sia loro che quel senso di prevaricazione nasceva dalla minaccia un potere iscritto nella struttura della famiglia nucleare quella cosiddetta tradizionale
Il potere di controllare le figlie e infine
Con il proprio denaro coltivando anche inconsciamente il loro senso di indipendenza
Alla prole si intima se non fai come dico io Titta di viveri
Che una volta fuori da questo meccanismo normativo posso offrire un'alternativa in termini materiali una via d'uscita può risultare scandaloso anche che si crede progressista la ripeto
Che un'adulta fuori da questo meccanismo normativo posso offrire un'alternativa in tempi in termini materiali una via l'uscita può risultare scandaloso anche che si crede progressista l'ultima volta
Che una volta fuori da questo meccanismo normativo posso offrire un'alternativa in termini materiali una via d'uscita può risultare scandaloso anche chi si crede progressista
L'unicorno e libero
Buonasera tutte a tutti in tutto
Ecco c'è tirare fuori dall'armadio la questione dei soldi che come annunciato sarà centrale tra qualche pagina
I soldi hanno un ruolo nella dinamica della maternità Daniela perché la famiglia Queer è anche una realtà materiale in cui ci si può dire
Se vuoi davvero fare questa scelta gli studi e non hai le risorse per sostenerla copro io le spese
Oppure si non puoi dire ai tuoi che queste un momento difficile ti sostengo io
O ancora questo aereo per trascorrere del tempo con un amore di cui non parve a nessun altro lo pago io
La scelta di vita che per ora è un segreto non deve esserti preclusa dalla mancanza di risorse ci penso io
Ho sempre voluto insegnare ai miei figli che un ci penso io
Nel mio vocabolario dell'affetto vale più di cento stimiamo
E che in una famiglia interamente fondata sulla scelta reciproca si può osare essere se stessi completamente
E si può contare su un aiuto concreto senza giudizio prendendosi poi la responsabilità di darlo quando si ha il potere di farlo
Non c'è niente di più afferma anche per me nel mio rapporto con i miei figli che aver avuto la possibilità non solo di insegnare loro qualcosa e liquidarli e passo dopo passo imparare da loro seguire io la loro guida ma anche di contribuire agli studi pagare spese mediche di cui non volevano discutere con altre fornire strumenti di lavoro dare accesso a risorse diverse da quelle disponibili fuori dalla nostra famiglia
Lo sto questo è un discorso da mamma tigre datele fin coreano
Ma di chi ma chi non vuole il meglio per le persone che cresce e con cui cresce
Chi non desidera che a quelle persone non manchi mai niente per quale altro motivo vale la piena affaticarsi a costruire delle risorse delle solidità
Ho sempre vissuto la mia maternità e tutte le altre relazioni familiari Queer della mia vita come strumenti di liberazione e di indipendenza
A chi amo a chi scelgo voglio finire una sola rassicurazione quella di non dover mai fingere di essere chi non è
Badate
Volevo fare una piccola premessa
Perché leggeva un pezzo che ho scelto mi piace moltissimo come piace moltissimo questo libro come penso verso tutti voi dove dentro ci sono le parole con la sua
No dico Michela renderebbe perché ma abbiamo risolvere nel capacità da boomer di pronunciare bene la sua
Però invece adesso ha un metodo che però voglio anche comunicare perché poi le cose invece vedi tante volte uno sa no il pregiudizio Mesagne incamerare un po'un'anima napoletana
Nel mio amico Napoleone per quello tutte cose
Falso lei
Dico bene anche pugliese è facile la vita a volte è più facile di come cercano di raccontarcela e mica e non lo sapeva
Prometto di esserti fedele sempre la fedeltà e l'altro nome del possesso
L'umore dove fermenta la tossina della gelosia che inquina e sentimenti strutture i rapporti di potere più dolorosi e squilibrati
Nel momento stesso in cui la pronuncia la parola diventa falsa e riesco a definirla solo per negazione so quello che fedeltà non è
Da ragazzina quando compravamo cioè rispondevamo ai test con domande come senti può fedele non sapevo ma anche dire capivo che diremo avrebbe fatto di me una brutta persona
Ma a dire sì proprio non riuscivo sino a consacrare la propria libertà le insicurezze di qualcun altro allora no non sono fedele se significa stare con qualcuno che mi considera un bene proprietario di cui si può rivendicare l'esclusiva no non sono fedele
Se significa
Che qualcuno può pretendere di avere controllo sui miei comportamenti sui miei pensieri sul mio corpo o sulle mie scelte no non sono fedele la struttura dei rapporti Queer rigetta la fedeltà il richiede l'affidabilità parola bellissima questo va aggiunto
Affidabilità
Con chi lei ha letto di chi ti innamori sono dati ininfluenti la romantici Zazie oneri la sessualizzazione dei rapporti sono le armi con cui i binari sono patriarcale controlla la vita delle persone
Specie di quelle che chiama donne
Quando il gioco della vita si fa duro vince soltanto che il resta e fa quel che serve chi mi vuole bene sa che ci sono e ci sarò ma la mia responsabilità è direttamente proporzionale alla libertà con cui posso Girlanda
Si può voler davvero appartenere a un altro in modo esclusivo sotto minaccia di legge dello stigma sociale dell'infedele
La violazione della fedeltà e l'alibi delle violenze domestiche e dei femminicidi
E in nome della fedeltà si può dare a una donna della tutta Anna giudicando il comportamento e persino Tevere dell'attenuante in tribunale se la si ammazza
Si devono imporsi di promettere la fedeltà e perché non ci appartiene tutto vogliamo essere libero
Foto Mitrano
Tolta voglia ma essere libere
Perché solo dentro alla più completa libertà e possibile esercitare la più stabile delle responsabilità
Non avrà bisogno di fuggire se non cercare continuamente districarmi dentro una gabbia
Questo è un momento che sarebbe piaciuto molto ammiccava perché tali quando Chiara Tagliaferri su un taxi a Concorezzo
Quindi fosse un film dire al momento poco non mi sembra il caso un attimino sono e arriva al proprio un attimo esulta
Chiedo alla casa editrice di non licenziare scusate
No perché scusate se no se sembriamo marca parte la serietà
Chiara sapete chi ama Michela Sacchi è chiara e sa quanta parte ha in quell'o che sono in queste parole tutto
E non possiamo invertire l'ordine perché mancano solo due vetture ed ultima lettura non possiamo riempirti e ma fidati va tutto bene
Se penso che sono anche su Repubblica punto it m'ammazzo comunque
Detto questo un attimo eh
Sì
Vogliamo aiutare allora anziché entra ora aggiungere una cosa mia
No volevo aggiungere che lavoro già detto altrove
La mia amicizia con Michela cambiata c'è stato un momento proprio in quel cambiata mia figlia la cinque anni stava a casa mia
Attardi lei non voleva andare a letto piangeva quindi è sfrecciato ceramica la cena cioè Rex altra davanti al tavolo e io dietro urlando e ceramiche è la seduta al tavolo e Michele alza lo sguardo indice
Perché si è riprodotta cioè ambiti preparata
E allora lì
Niente segnature qualcosa di veramente importante che l'amicizia quando si alza quel limite limite l'indicibile ciascun la possibilità di dirsi qualsiasi cosa
E e questo mai segnato proprio che che lì potevamo essere veramente amiche io prima non
Con lei con Chiara con con tutti i loro insomma l'amicizia scoperta con loro Ignat'Brahms anche riprodotta lì
Scusate il ritardo debbo qua un pezzo non sono arrivata
Volando perché volevo tantissimo essere qui con tutti voi e iniziale cifre prometto di non lasciarti mai o dell'indossi Birmingham stupidità delle cose nate per discolparsi
Di tutte le promesse che si possono fare a qualcuno questa è la più crudele arrogante e infelice
Prometto di non lasciarti
Significa di mezzo già tutte posso garantirti che non cambierò mai perché la mia essenza e così statica che non immagino di Afol fermi in nessuna direzione imprevista e posso promettere questa staticità allo Stato
La logica del binari che stimo specie in termini di genere è ideale per sostenere questa idea cementizia della persona umana dove ciascuno ha un sulla posto nel mondo ognuno ha una sola identità sempre quella
E tutti sono rassicuranti rassicurati illusoriamente incollati a una sola immagine disse
In tale cornice ogni cambiamento e minaccia ogni alternativa e destabilizzante ogni considerare una possibilità diversa è un tradimento del patto iniziale
Dentro questa presunzione d'eternità dei rapporti niente deve spostarsi o non è vero amore perché il vero amore non cambia il vero amore eh uno eterno eternamente identico
La quantità di sofferenze che derivano da questa idea irrealistica del cuore delle persone è infinite spesso vissuta nel segreto i rapporti in quest'ottica non possono finire solo fallire
Lo strazio delle separazioni che già non sono facili da affrontare
è peggiorato esponenzialmente dall'aspettativa che non dovessero verificarsi che siano il fallimento di una vita qualcosa che infligge una ferita insanabile specie alle vite di chi fa l'investimento emotivo maggiore indovinate chi
La qui innesca una pratica della solita fa il contrario
Ah coi del cambiamento come strutturale se non cambia anzi se pretende di non cambiare il rapporto si allontana da quel che ci insegnano le esperienze Quirra e nasconde al proprio interno strumenti di oppressione dell'altro
Il mutamento è l'unica possibilità di sopravvivenza dell'energia vitale che ognuno di noi coltiva intimamente
Dimmi che anni quello time cambia di continuo e io potrò continuare a darti quello che di me davvero non cambia la voglia di scegliersi ogni giorno in modo differente come diversa sono io ogni mattina quando attribuiti occhi
Faccio in tempo a dire se non attraversa
Niki mi prendeva molto in giro e si incastrava anche per questa
Mi ha idea di fedeltà che era per la vita e oltre la morte diceva che era obsoleta
Pericolosa e che funzionava sanamente nero Manzi dell'Ottocento che mi piacciono molto e in cui la protagonista di solito muore e muore in malo modo e di cui insolito l'uomo invece si salva e è vero aveva ragione
Però io continuavo a a difendere quell'idea di fedeltà lì così mi ha fatto molto ridere quando non so chi mi ha segnato proprio questo pezzo da sergente di dare la vita in tutti questi mesi pochi che sono passati
Mi è capitato che ogni volta che scoppiava una lampadina io pensavo ok mi chiama c'era avviata quando il soffitto di casa assuma per derivato acqua io pensavo mi chi sta piangendo quando un giorno incontrato camminando per strada uno spicchio di unicorno un po'rovinato sul marciapiede e l'ho raccolto e ho pensato che Mickey quel giorno era felice
Io penso che tutte le persone che
Hanno insorte quella di rimanere quando qualcuno se ne va post lo sto la provare a interpretare segni per non permettersi così io penso che qualcuno di noi questa sera forse incontrerà un unicorno e che il mio unico modo di amare Michela
è sempre quello di rimanere fedele nella vita e anche oltre la morte grazie scusate
Cosce
Allora dovere di dire delle però introduzione mille o smarrite tutte
Che dire
L'idea di vedersi insieme da qualche parte per leggere le le sue parole avrebbe reso Mickey molto molto felice perché insomma tutto ciò che viene fatto forma solitario detestava
Anche la possibilità di essere compagnia di giro
Vicini questa cosa sicuramente la
Avrebbe esaltato ai
Negli ultimi insomma confesso una cosa che descrive la l'incredibile passione di Michela
Per i suoi elettori per le sue lettrici
Quando ormai alla fine
Pensavamo insomma no come ha come
Il momento finale sarebbe stato celebrato e pensavamo ai giorni quindi
Guardando mi disse
Se fosse accaduto attorno a settembre avremmo riempito piazza all'apparato
Prima avremmo riempito se
Abbiamo riempita stesso
Chiedo perdono ma a vent'anni con le scarpe da tennis nuove l'arroganza di chi sa che in quel punto esatto non passerà mai più sognato anche io un figlio maschio
Bisognerà scuro di capelli aveva un nome d'interessi il
E lo davano luce faticosamente che a vent'anni i drammi sono tutti desiderabili
Dolore e un belletto vitale che regala fascino e le lacrime lo spalmano sulle guance rendendo ti fatale come una Turandot
Nella mia testa quel parto scenografico avvenuto mille volte e la sofferenza è una forma di eleganza la sfumatura più elevata di una maternità verace
Non c'era un uomo a far da padre non le serve uno per partorire con dolore
Nel mondo in frantumi dei miei vent'anni l'unico padre pronuncia a vedere il Padre nostro pregato con la fiducia incosciente di chi ancora non si è sentito chiedere niente da sacrificare del mondo in frantumi dei miei vent'anni
Io credevo di essere nata con una sola cosa intera per le mani istinto materno la vocazione all'essere e tempo come le brocche d'olio in magazzini o come le tombe spezzata di Tharros gravidanze interrotte in attesa del giudizio universale
Del mondo in frantumi dei miei vent'anni dovevo cercare alcun perché all'esistente
Mi sarebbe bastato trovare Peretti
Sposa di qualcuno madre di chiunque
Io non sapevo cosa fosse la vocazione a essere me
Quando i vent'anni passò figlio smette di essere materiale da sogno e diventa un atto sovversivo
Dopo i trent'anni siamo tutti dei sopravvissuti e i figli dei sopravvissuti sono gravidanze a rischio anche quando non li fai anche quando li pensi e basta perché non c'è pensiero che posso ancora dissi oscene
Quando si comprende che orizzonte solo un altro nome per chiamare il limite ogni possibilità diventa una rischiosa tensione all'utopia
A quello stadio se ancora figlio deve essere non può più essere maschio sarà femmina che non avrà occhi fascicoli
Vorrà sapere seduta sulle mie ginocchia mi chiederà tiene e ci siamo e le mie risposte lo uccideranno le sue domande
Perché non detenga la malattia di figli unici che dessi la sola misura di se stessi partorito per lei ricordi del futuro e profezie dal passato in un tempo senza scarti dove poter già essere quel che saremo mi affido diventerà ricordo prima di essere Progetto e accoglierà il presente come fosse un semi ricevuto
Lo sa addormenterai con i cartoni animati no io le canterà una ninna nanna per stare sveglio una ninna nanna per non chiudere gli occhi perché abbiamo già dormito tanto e troppo mentre altri plasma però i nostri sogni gli incubi di realtà
Sarà una musica l'identità ci cantano sopra la storia che non abbiamo visto benché ci accadeva come cosa straniera quando la benda divenne bandiera e dimentica modi essere state rigida
Le dirò di quando eravamo noi a scrutare il mare che chiamavamo nostrum mentre si colorava di vele color zafferano
Noi a piangere odio decidendo la guerra quando le Torri erano culle di pietra per rifugiarsi figli svezzati troppo in fretta
Eravamo noi a impugnare le bipenne per tracciare i destini quando il pool si sa che erano fiumi di merce nascosta altri Bari nel ventre segreto della terra noi a crescere figli deboli per essere da adulti la loro sola forza noi a decidere ma quale maschio uomo bambino dare il seno e quel che significa
Noi ha sventrato le bestie a farmi cibo per l'inverno intorno al fuoco perché la nostra anche la vita sacrificata noi rifare per terra il sole la luna con cerchi di danza passi piccoli
Quanti hanno desiderato essere notte per vedere i nostri capelli fruire al ritmo di un flauto dolce di canna
Eravamo noi a sgusciare il ventre contro le pietre unte dei Mackie invocando figli dal parto dolce vegliate da madri e nonne al presagio stridulo della Civetta
Eravamo noi a fare e disfare leggi unendo in un'unica carta i Comuni con Logu quello che gli altri morirono per dividere
Eravamo noi nel silenzio degli sguardi a decidere chi doveva pagare per la tragedia del morto ancora calda in casa e quando e come e per mano di chi lo facevamo impastando il pane con le dita immerse nel destino di un altro a plasmare agli la fine come antiche Park eravamo noi due odorose come la crosta del pane che facevamo a far desiderare agli altri di essere donna per assomigliare ac eravamo non raccogliere le erbe per coprire uccidere per stordire placcare per fare l'amore o il minestrone
Noi conoscevamo i segreti dei prati i prati conoscevano il nostro
Eravamo sacerdotessa voci profetiche regimi di castelli di basalto degli atti da greggi di un bianco feroce
Signore di lana ispida muro disperse coperta in quel mondo e Soverato ottava eravamo noi e mia figlia lo saprà
Quando giocherà nel cortile di una casa di tre generazioni imparando che chiedere scusa il solo modo per dare ordini in tempo di pace
Ma poi come glielo dico che noi eravamo anche quelle con i piatti in ceramica stampati con le facce dei reali di Savoia infila sulla mensola del camino noi con le figlie le strade chiamate Mafalda Margherita Maria corse
Eravamo noi quei dolori silenzio così alla fine dell'altopiano noi che al suo della banda musicale finge ramo che i monumenti alle nostre amputazioni fossero fondamenta di una nuova appartenenza
Eravamo noi a dare la benedizione dei figli in tuta mimetica che partivano di nuovo per il coso per l'Iraq per l'Afghanistan ansiosi di scambiare il luogo in cui erano nati involontariamente uomini per un qualunque altro luogo dove si potesse essere volontariamente soldati
Eravamo noi le madri incinte in mezzo ai figli a testa
Cuori bassa percentuale di fertilità
Madrid altro o solo altre madri feriti ostaggio uccise precarie sole ma l'accompagnato eravamo noi a Carnevale
Con addosso le gonne imbroccato delle nostre nonne e le camicie intarsiati a mano i fazzoletti di seta con le frange stupiti e felici di essere tipiche quella mascherati vestisse sul volto
Eravamo noi le figlie femmine che ereditava evitavano le spiagge terreni senza valore nei pascoli e campi sterile frontiera con il niente
E per niente vedemmo figlia in memoria che il confine una ferita e le ferite sicura non si vendono ma in quel mondo ogni cosa era tutta ma
Starà zitta che forse non mi crederà quando le dirò che eravamo sempre noi a Tortolì dentro l'auto dove ci sequestrarono lasciando nostro figlio sul sedile addormentato e ignaro che eravamo noi a Nuoro
La carceriera di quel furto d'anima conservata dentro una scatola in polistirolo come una cosa fredda recavano voi la madre morta da voi
Quando prima del cofano togliendo il fiato ogni speranza di riscatto eravamo noi la fine del bandito all'una quando ci spararono dalla strada al balcone avevamo soltanto quattordici anni
Starò zitta
E forse non mi crederà chianche quelle eravamo noi
Ma io glielo dico lo stesso perché per una madre ogni silenzio di verità è una Bortot ogni sacrificio di memorie una rosolia dell'anima che genera figli deformi dentro incapaci di ricordo a basso quoziente di libertà
L'anno tiro di parole forti di quelle parole che insistono per caricarle dei pesi che nello siamo in grado da sole di portare io non tace però la mi ascolterà e un giorno forse quando ogni cordone ombelicale sarà creduto reciso
Lei tornerà a me sul filo di una storia che nella memoria di quel racconto capirà che nella vita non si nasce solo una volta
Quel giorno diremo a voce alta il nostro nome per intero
E raccontare non sarà mai più un gioco da bambini
Grazie davvero grazie davvero a tutti
E ringrazio Serena Dandini Lorenzo Terenzi
Teresa Ciabatti Loredana Lipperini Roberto Saviano attualmente chiama Tagliaferri Valentina Melis Marco Missiroli che ti datore e Mario Desiati amici di Michela e anche
Gran parte amici miei nostri di questa comunità
Vorrei per finire soltanto chiedere a Patrizia Renzi se vuole aggiungerci
Dieci qualcosa
Il mio ruolo è quello di stare indietro
No davanti ma sono comunque una leonessa
E quindi
Soprattutto mantengo le promesse sempre a qualsiasi costo
Perché sono comunista e però voglio ringraziare perché non si è mai da soli quando si riescono a fare delle cose e io voglio ringraziare Massimo Turchetta voglio ringraziare Federica Magro voglio ringraziare Luisa Colicchio voglio ringraziare Francesca Cinelli voglio ringraziare ammanetta Giulia Carmen Carolina
Tutta la Rizzoli ha fatto un lavoro straordinario e anche in un tempo abbastanza breve e poi un'ultimissima cosa che è un ricordo Dimichino
Pochissimo tempo fa guarda tu in video né degli ultimi video lei era stata dal Papa
Quella sera eravamo a cena Dio lei chiara al cambio
E lei io le fece un video e lei disse tale avete bella la vita è bella sono stata dal Papa la mia vita meravigliosa la mia merita meravigliosa ecco io la cosa che vorrei che rimanesse di questa serata è questo
Che la vita è meravigliosa
Ed è stato meraviglioso incontrarla
Grazie grazie Patrizia
Abbiamo terminato qui
Intanto vorrei che anche Francesca Cinelli ci raggiungesse un secondo perché ha reso possibile questa serata e come vita fatto sipario i notevolissima levatura improvvisando ma
Grazie a tutti voi che siete qui grazie agli amici che hanno letto
E
A proposito di questo c'è una cosa che mi piace sempre ricordare una cosa che tra l'altro Roberto Saviano ha ripetuto in tutto il mondo spesso che le parole che cambiano non sono quelle scritte dagli scrittori ma quelle lettere ai lettori su dei lettori che cambia il mondo leggendo le parole pericolose
Leggiamo le pericolose o di cambiamento leggiamo né facciamo leggere questo è il messaggio di questa serata mi piacerebbe riuscirà contribuire come editore a fare altre maratone di lettura a partire da questa grazie a tutti voi