Speciale Giustizia

Buonasera a tutti ha Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia questa sera ci soffermiamo sulla processo d'appello nei confronti di Piercamillo Davigo perché il ventinove gennaio scorso la procura generale di Brescia ha chiesto la
A conferma della condanna di primo grado a un anno e tre mesi di reclusione per l'ex pubblico ministero di Mani pulite ed ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura imputato in appello per la rivelazione del segreto d'ufficio nella vicenda dei verbali dell'ex avvocato s'erano dell'ENI Piero amara sulla presunta Loggia Ungheria
Verbali che il pubblico ministero milanese Paolo Storari gli aveva consegnato per autotutelarsi a suo dire dall'inerzia dei vertici del suo ufficio
A Davigo il tribunale il venti giugno scorso il venti giugno due mila ventitré aveva sospeso la pena è disposto la non menzione ma lo aveva condannato alla risarcimento di venti mila euro al suo allora collega del CSM Sebastiano al ardita che con lui aveva affondato la corrente autonomia e indipendenza la sentenza ad appello di questo processo è prevista per il prossimo sette marzo due stasera vogliamo appunto proporvi
La prima parte di questa lunga udienza che si è tenuta davanti alla corte d'appello di Brescia il ventinove gennaio scorso c'è da dire che sulle ragioni dell'ex consigliere del CSM i magistrati di primo grado si sono soffermati a lungo nella sentenza specificando soprattutto che nella vicenda Davigo ha comunque mostrato di aver perso la postura istituzionale le motivazioni offerte dal dottor Ruta
Davigo si leggeva appunto nella la sentenza di primo grado per giustificare l'incontinenza divulgativa e i criteri di selezione adottati nella scelta dei depositari del segreto sono state assai variegati ma in nessun caso ricollegabili affini ordinamentali
Le modalità quasi Carbonare con cui le notizie riservate sono uscite dal perimetro investigativo del dottor Storari e le precauzioni adottate in occasione del disvelamento AIM consiglieri avvenuto nel cortile del Consiglio Superiore della Magistratura lasciando prudenzialmente telefoni degli uffici
Appaiono sintomatiche dello smarrimento di una postura istituzionale secondo i magistrati di primo grado inoltre Davigo era effettivamente convinto che il collega Sebastiano Ardita fosse membro di una loggia segreta ma una volta appresa la notizia più che agire a tutela di tutti i giudici si sarebbe preoccupato soprattutto di isolarlo e di agire in modo che questi non sapesse che era stato lui a divulgare le notizie le risultanze processuali e dimostrano che l'imputato hanno scritto i giudici bresciani
Lungi dalla farsi promotore di una missione salvifica per la magistratura a fronte dell'attacco violentissimo all'ordine giudiziario
Nel suo complesso portato all'avvocato amara abbia piuttosto inteso polarizzare chirurgicamente l'attenzione sulla dottor ardita perché come ha spiegato lo stesso D'Amico
Il rischio era che il danno fosse per tutta la corrente che aveva Luís sesso fondato oltre che per la permanenza
Al consiglio superiore della magistratura di Sebastiano Ardita così appunto nella sentenza si leggeva nella sentenza di primo grado ma torniamo alla processo
D'appello nel caso in cui i Piercamillo Davigo venisse assolto
Dovremmo accertare la a trasformazione della Consiglio Superiore della Magistratura in una centrale di dossieraggio
Questa è una delle motivazioni con cui il procuratore generale di Brescia ha chiesto lo sentiremo fra poco appunto la conferma della la condanna di primo grado a un anno e tre mesi di reclusione per Davigo e proprio prendendo spunto da quanto avvenuto ai danni di Sebastiano ardita il procuratore bresciano Ceravone ha sottolineato le implicazioni istituzionali che deriverebbero da un eventuale assoluzione di Davigo
Diciamo pure che la si pensi diversamente cioè che ogni singolo consigliere possa attivarsi per ricevere notizie riservate o addirittura di AST di atti e secretati all'indomani Cisi ritroverebbe in una sorta di futuro distopico si dovrebbe affermare il potere di ogni pm di svelare notiziò addirittura consegnare atti a un qualsiasi consigliere sia esso togato non togato che si assumerebbe dunque impropriamente
Il compito di veicolare informalmente al di fuori dei previsti canali istituzionali notizie altamente riservate con il rischio di trasformare gli al CSM da strumento di tutela dell'autonomia e di de dell'indipendenza della magistratura
In un luogo di immediata amplificazione
Di qualsiasi pur vada notizia di reato con un allargamento esponenziale dei possibili destinatari dei segreti IST dei segreti istruttori
è anche intervenuto nel corso dell'udienza subito dopo il procuratore generale l'avvocato Fabio Repici legale di ardita quindi rappresentante di Pardi la rappresentante di parte civile
Che ha detto fra l'altro poiché non sarebbe opponibile nessun segreto da parte dell'autorità giudiziaria
Dovremmo ritenere legittimo l'operato di un qualunque consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura che si rechi presso un ufficio Gip tra interrogarlo nei componenti per chiedergli
E se ci sono misure cautelari su un tizio o su Caio in altre parole i consiglieri e il CSM godrebbero di uno scudo penale verrà poi però ottenere e utilizzare a piacimento notizie coperte da segreto
Un futuro distopia eco App punto
Ma come dicevamo noi stasera vogliamo proporvi la prima parte di questa lunga udienza che si è tenuta il ventinove gennaio scorso davanti alla Corte d'Appello di Brescia
Processo nei confronti di Piercamillo Davigo e dunque stasera sentiremo dapprima la presidente del Della Corte Anna-Maria dalla libera poi il procuratore generale Enrico Ceravone e l'avvocato di parte civile l'avvocato
Difensore di Sebastiano Ardita Fabio Repici poi invece l'udienza è continuata noi la sentiremo in una prossima puntata dello Speciale giustizia con le le ha gli avvocati difensori dello stesso D'Amico l'avvocato Davide Este cannella e l'avvocato Francesco Borasi ma sentiamo appunto la prima parte intanto di questa udienza del ventinove gennaio
Processo d'appello nei confronti di Piercamillo Davigo la prima voce che sentiremo quella della presidente della corte Anna Maria dalla libera
Allora c'è la stenotipia visto in aula questo per sapere se appellante presente come rendere dichiarazioni
Lo lo posso liberale in che senso non lei lo stesso distratto sì credo di sì
Allora Hillel appellante dichiara di non voler rendere dichiarazioni lei è libero
Va bene quindi avete letto la relazione consigliere incaricato alla stessa e possiamo sentire tenute conclusioni delle parti
Grazie presidente nella relazione
Ed è apprezzabile acribia quindi questo diciamo mi mi esimere
Dalla necessità di ripercorrere l'apparato argomentativo della sentenza appellata volevo solo schematizzare un po'quali nel giudizio erano i punti essenziali dell'appello su cui intendo interloquire
E in effetti l'atto di appello che poi sostanzialmente ripropone la linea difensiva già disattesa dalla sentenza appellata si apre con una sintetica illustrazione
Dell'assenza degli sviluppi delle indagini conseguenti alle prime propalazione di amare al fine di stigmatizzare innanzitutto l'inerzia dell'aggiunto Pedio del capo dell'ufficio
In esse che unitamente ad altri gravi fatti avrebbero poi convinto Storari della necessità di chiedere aiuto indicazione al consigliere del CSM Piercamillo Davigo come sappiamo professorali
Il pm Storari avrebbe messo a conoscenza all'imputato di contenuti specifici degli atti anzi consegnandogli addirittura la versione informatica degli atti di cui l'imputazione
In forza si afferma della in opponibilità del segreto istruttorio ad un consigliere del CSM non punibilità che uno dei capi saldi poi della difesa
E la necessità di vincere l'inerzia della procura di Milano di informare l'organo di autogoverno e la non opponibilità quindi del segreto di cui ho detto questa l'essenza della linea difensiva riproposta già sul piano oggettivo escluderebbero l'illecita delle confidenze dello Sturaro ed anche della consegna soggetto estraneo all'attività di indagine di atti segretati
E in ogni caso la finalità di stimolare tanto gli opportuni approfondimenti investigativi che l'esercizio da parte del Consiglio superiore dei suoi alti compiti di vigilanza escluderebbero il dolo del delitto di rivelazione di segreti d'ufficio essendo non praticabile poi in concreto la strada della formalizzazione di una relazione o di un informativa compiuta
Da depositarsi presso la Segreteria generale al fine di investire formalmente con il comitato di presidenza un ulteriore sviluppo argomentativo che mi potrei definire un po'l'ultima trincea insiste sull'assenza di un pericolo concreto per le indagini conseguente alla diffusione da parte del consigliere Davigo degli atti e delle notizie delle indagini
Tanto all'interno del Consiglio che nei confronti del presidente della Commissione antimafia persone comunque tutte soggette a loro volta al dovere di riserbo su quanto preso obbligo di riserbo
Qui sarebbe stata poi tenuta anche la segretaria dottoressa contraffatto non potendo comunque quindi farsi ricadere nella responsabilità del dico la scelta della predetta di trasmettere alla stampa gli atti di cui all'imputazione fatto
Accaduto in effetti dopo il pensionamento del del dottor Davigo il quadro argomentativo
Nella prospettazione difensiva sarebbe poi rafforzato decisi talmente dal giudicato assolutorio nei confronti del pubblico ministero dottor Storari seppure incentrato sull'elemento psicologico del reato perché l'assenza di dolo in capo all'intranet lusso sarebbe ostativo una prospettiva difensiva ad un giudizio di responsabilità
Concorsuale dell'extralusso destinatario della notizia segreta cui comunque non è mai stata contestata notori annebbiate senza in articolo quarantotto del Codice penale ecco queste sono sostanzialmente inutili su altri
Su altri argomentazioni difensive
Che non per sminuire le ritengo comunque di di di secondo dicevano di seconda linea mi soffermerò poi brevemente
Alla fine e dicevo quindi che l'incipit della la reazione difensiva la riproposizione della crisi delle gravissime omissioni del procuratore Greco della Giunta dottoressa Pedio per le quali poi si adombrano riportando anche un po'diciamo le dichiarazioni
Rese dal dal Pubblico ministero Storari oscure motivazioni come volontà ad esempio di favorire un generale della Guardia di Finanza addirittura
Volte ad un uso parziale strumentale delle dichiarazioni della Marra nel procedimento per corruzione internazionale coinvolgente Leni ed i suoi vertici ora si tratta sostanza della questione su cui dicevo ha insistito il Pubblico ministero Paolo Storari nella sua deposizione ed è sostanzialmente poi richiamata dall'imputato della sua difesa
Ma già la narrazione dello sfondo
Ad essere totalmente ingannevole e sul punto a mio giudizio non è possibile ignorare innanzitutto il fatto che le posizioni di Greco della previsione indagati per il delitto di omissione di atti d'ufficio proprio seguito poi delle dichiarazioni difensive
Dello Storari del Davigo sono sta te già accuratamente vagliate da due diversi Gitto dell'ufficio
Del tribunale di Brescia e in procedimenti che poi con i decreti di archiviazione che prodotto hanno sono sono stati conclusi con l'accertamento della totale insussistenza Della reato ipotizzato e quindi qual era in realtà uno sfondo reale diciamo di queste dichiarazioni di amara
E innanzitutto sono rese in un procedimento il dodici mila trecentotrentatré del due mila diciassette detto complotto Noemi complotto è impossibile
Voglio dire che Storari non abbia riferito il consigliere D'Arrigo in quale contesto procedimentale si collocasse euro le propone lei propalazioni l'avvocato amare del resto gli stessi verbale che avete letto
Indicato con chiarezza il numero di un procedimento iscritto a modello ventuno nel due mila diciassette l'oggetto di quel procedimento
è ampiamente richiamato nei decreti di archiviazione ma è sintetizzato soprattutto in quell'avviso di conclusione delle indagini preliminari
Chi era inteso produrre si procedeva nei confronti di amare a Piero per i delitti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti di calunnia diffamazione intralcio lo giustizia favoreggiamento e corruzione
Delitti tutti commessi dall'amara che era un
In legale esterno delle collaboratore dell'ENI al fine di neutralizzare le prime dichiarazioni collaborativi dell'Arma Anna di Ermanno e Vincenzo anche altre fonti dichiarative pericolosi nei confronti dell'ENI
Nei cui confronti si procedeva però alcuni fatti di corruzione internazionale e reati erano appunto commessi al fine di accreditare la tesi di un complotto ai danni della società di cui poi il nome del procedimento
Amara
Che era il regista per niente occulto ovviamente di questa ondata di iniziative denunce anonime di pressioni inquinanti
Era in una situazione in quel momento molto difficile e di questi fatti sicuramente il pubblico ministero Storari
Era era a conoscenza poi affrontano il problema invece della percezione del dei limiti anzi della percezione di questi fatti da parte invece dell'odierno imputato amara aveva già riportato due condanne per rivelazione di segreti d'ufficio accesso abusivo ad un sistema informatico
Vari episodi di corruzione ordinare in atti giudiziari e una lunga serie poi di reati tributari nel luglio del due mila diciannove aveva patteggiato innanzi al Tribunale di Messina un'altra pena per associazione per delinquere finalizzata al corruzione da falsi ideologici diciamo che la Mara al momento in cui nel dicembre del due mila diciannove sceglie diciamo questo atteggiamento tra virgolette collaborativo era ben consapevole insomma dell'imminenza di una sola carcerazione
Che poi venne di fatto pochi mesi dopo ora dei suoi propalazioni
Erano per certi aspetti alluvionali e hanno inizio dicevo il sei dicembre del due mila diciannove si sviluppano fino a gennaio non ne sintetizza ovviamente i contenuti sono già note li avete letti solo rilevando quello che era immediatamente evidente
Senza con questo volere abusare diciamo che il senno di poi e certamente colto anche tanto da Storari che da Davigo cioè che della Loggia Ungheria non erano in realtà forniti precisi elementi strutturali e contorni soggettivi precisi perché il reclutatore promotore dell'associazione segreta ero magistrato ormai deceduto
Giovanni Tinebra mentre l'organigramma avrebbe dovuto ricavarsi non Elenco del due mila quindici gli associati
Poi mai consegnato con scuse poi del tutto futile
Le dichiarazioni avevano nella quasi totalità ad oggetto interventi inquinanti sulla vita giudiziario su nomine effettuate dal CSM fatti noti
Al propalante per incontri personali o anche per sentito dire
A volte attratti oggetto di affermazioni assertive il più delle volte difficilmente poi riscontrabili ora cosa emergeva per queste dichiarazioni diciamo la figura di un faccendiere teso
Ad intessere relazioni senza dubbio inquinanti dell'esercizio dei pubblici uffici
E dei pubblici poteri ma scarsamente concludente in concreto su quali fossero poi realtà i tratti tipici specifici di questa associazione segreta
E fin dalle prime dichiarazioni siccome molte delle azioni dell'amara contavano su fatti commessi dei magistrati di Roma era evidente che la competenza territoriale seppure in questa prima fase diciamo
Provvisoria puntava ex articolo undici a Perugia e gli affetti
Vi furono dei delle interlocuzioni informative tra Procura di Milano e procura di Perugia già nel gennaio del due mila venti
Ora il contesto investigativo sullo sfondo sicuramente è stato rappresentato da Storari sull'oggetto del procedimento contenitore in cui avvengono questi questi interrogatori e perché dagli stessi verbali emergeva l'attinenza appunto ad un altro procedimento ovviamente l'odierno imputato
Non conosceva il precedente o comunque non poteva provare conoscere dettagliatamente precedenti l'amara ma la problematicità delle sue proprietà corporazioni non potevano sfuggirgli
Perché emergeva tutt'al più solo un titolo di reato
Per l'articolo due della legge Anselmi non sorretto però in quel momento da una impalcatura
Concreta erano enorme numero di persone chiamate in causa anche a volte per le vicende più disparate allora Storari ci spiega vedere manifestato tutto il suo timore per l'inerzia della coda è legata a piedi io e del procuratore Greco nelle indagini e nell'iscrizione
E in effetti in dibattimento il Pubblico ministero Storari afferma di non aver dubitato dell'attendibilità soggettiva della Marra ma di aver ritenuto anzi possibile svolge le indagini addirittura in un mese un mese e mezzo riferito di una proposta di delega di indagini mediante acquisizione di tabulati già nel dicembre del due mila undici diciannove lasciate cadere della pie'di via e di un colloquio con il procuratore che gli avrebbe esplicitato dirittura il rifiuto di procedere perché non si voleva indicare il generale Zafferana comandante generale della Guardia di Finanza
Anche il collega De Pasquale gli aveva consigliato di lasciare le dichiarazioni di amara nel cassetto di due anni
Incidentalmente il collega dello Storari Di Pasquale non aveva un ruolo sovraordinato rispetto allo store rapine Raco delegato nel procedimento dodici tremenda dodici mila trecentotrentatré
Si era viceversa preferito questo ci racconta Storari usare una parte delle generazioni di amara che mettevano in dubbio la terzietà del presidente Tremolada
Ci sarebbe stato quello stralcio modello quarantacinque poi inviato a Brescia
Cosa notoria ma De Pasquale aveva richiesto di sentire la Marra nel processo ENI con rischio cori svelamento delle indagini in contrasto con le gli accordi presi con gli altri
Colleghi per di più una pagina degli interrogatori
Di amara era stato ho trovato in possesso dell'arma Anna
Che poi aveva anche sicuramente mentito sulla punta diciamo che gli aveva passato questa pagina del verbali dei verbali del dell'amara
Quindi questi in sintesi né ragioni della soggettiva convinzione di una condotta dei vertici dell'ufficio volta da un lato ritardare gli sviluppi investigativi sulle dichiarazioni chiamare dall'altro però
A sfruttarle al fine di screditare il collegio che si occupava del processo ENI
Ora sia ben chiaro che non dubito che proprio questi fatti e queste preoccupazioni siano stati comunicati al consigliere Davigo ne voglio affermare che quest'ultimo potesse essere a conoscenza di tutti gli elementi di valutazione della credibilità di amara
Ma una cosa tuttavia era chiara ed è stata messa
Tanto dallo Storari che dal vivo il fatto cioè che il primo nel momento della prima rivelazione l'oggetto dell'indagine e poi al momento delle immediatamente successiva consegna della coppia informatica degli atti prelevati dal server della procura
E in realtà in quel momento non aveva in realtà ha assunto non a parte nessuno incisiva iniziative sotto l'improprio nei formalizzato in alcun modo il suo dissenso sulle modalità di conduzione delle indagini
E infatti certo che proprio in assenza di tali iniziative il consigliere Davigo suggeriva lo Storari di mettere per iscritto le sue osservazioni ed in effetti la prima iniziativa formale fu prevista con una generica sollecitazione di iscrizione del diciassette aprile due mila venti
Quindi almeno dieci giorni successivo alla consegna degli atti si trattava in sostanza di una e-mail sollecitazione ribadite il ventidue solo il ventisette aprile Storari formalizzava quindi siamo a quasi un mese di distanza diciamo dalla dalle prime esternazioni
Formalizzava dicevo una proposta di iscrizione di otto nominativi selezionati
Senza apprezzabili criteri di scritti ivi così ci riferisce il procuratore Greco tra le decine di persone menzionate da Mara ma singolarmente senza prevedere l'iscrizione per l'articolo due della legge Anselmi dello stesso mare ed è socio Calafiore che erano praticamente rei confessi nonché del Ferraro che era il presunto desse depositario della lista
Degli associati suscitando quelle lire del procuratore della piglio qui sfuggiva il senso diciamo di valutazione non concordate e anche verità nel merito difficilmente comprensibili ma nei giorni immediatamente successivi a queste iniziative sì indiceva una riunione
Storari
Nel frattempo non avrebbe interloquito come richiesto dal procuratore sui problemi di competenza territoriale era già iniziato uno scambio di informazioni dicevo con la Procura di Perugia
E tuttavia certo che a seguito della sollecitazione fu effettivamente tenuta l'otto maggio successivo una riunione a seguito della quale si dispose la prima iscrizione a carico di amara Calafiore Ferraro materialmente eseguito il dodici senza obiezioni alcuna dello Storari che nel frattempo suggeriva anche di inviare una nota sulle dichiarazioni di amare al CSM tacendo ovviamente dal fatto di avere già consegnato dedico copia di tutti gli atti essenziali di indagine
Ora le effettive tappe delle indagini l'assenza da parte di Storari di alcuna formalizzazione tanto di pregnanti deleghe di indagine che del suo dissenso sull'inerzia dell'ufficio fino ai giorni successivi
Non antecedente alla trasmissione al D'Amico degli atti sono state efficacemente delineati
Dalle deposizioni testimoniali del procuratore Greco della pie'Dio ed i decreti di archiviazione che ho prodotto documentano la piena condivisione di due diverse jeep sull'assenza di qualsiasi profilo di volontà diciamo così insabbiato Oria o colpevole inerzia ora
Ai fini che mi interessa poi rilevante
A mio giudizio se l'intervento di del procuratore generale Salvi abbia o meno contribuito a sbucare la diciamo l'iscrizione iscrizione che comunque viene distanza sostanzialmente di
I pochi giorni dalla dalla formale presa di posizione del dottor Storari ora quello che mi preme sottolineare in sintesi è che al momento delle confidenze di Storari e poi dell'accettazione degli atti segretati da cui consegna era stata incoraggiata con l'affermazione della non opponibilità del segreto istruttorio e consigliere del CSM
Era assolutamente chiaro l'odierno imputato che la consegna veniva clandestinamente prima ancora che Storari avesse assunto prove concrete iniziative in primo luogo di indagine poi per così dire di messa in mora
Delle dell'arco delegata Pedio del procuratore Greco termico quindi era necessariamente perfettamente consapevole di un passaggio di atti che non era a mio giudizio assolutamente ineludibile nel rituale è infatti evidente
Che ben altre avrebbero ben altre avrebbero dovuto essere le iniziative del pm Storari a tutela dell'effettività dell'indagine ma anche della propria professionalità e faccio riferimento al decreto legislativo centosei del due mila sei che se è vero
Che accentua come sappiamo in rilievo
Il ruolo del procuratore della Repubblica una concezione unitaria diciamoci anche verticistica dell'ufficio
Ciò nonostante l'articolo due prevede la possibilità diciamo di un dissenso tra procuratore delegato sostituto delegato sulla condizione dell'indagine
Cui può seguire essi un'eventuale revoca dell'assegnazione che però apre la possibilità di all'interessato cioè in questo caso l'oste orari di presentare osservazioni scritte
L'articolo sei del medesimo decreto di segna la figura e il ruolo di coordinamento di controllo del procuratore generale quindi rimanda la possibilità di segnalazione al procuratore generale della Corte d'Appello di eventuali inerzie
Essendo proprio il procuratore generale titolare di un potere di verifica e di impulso che peraltro prevede anche l'obbligo poi di relazione del PG
Presso la Corte di Cassazione che è membro di diritto del CSM componente del comitato di presidenza ma soprattutto contitolare poi dell'azione disciplinare dei relativi poteri istruttori
Quindi se proprio Consiglio aiuto cercava il pm questi avrebbero dovuto essere innanzitutto le strade da seguire in cui conciliare la salvaguardia della posizione del PM l'esito acceleratori io
Delle indagini assicurando tuttavia al contempo il mantenimento del segreto nell'ambito di soggetti autorizzati tutti corresponsabilità apicali all'interno della magistratura inquirente
E incartare questo quell'nude
Quella parte del capo b dell'imputazione
In cui disegna
La responsabilità concorsuale dell'odierno imputato sottolineando testualmente l'assenza di una ragione ufficiale che legittimasse Storari
A di svelare atti coperti dal segreto investigativo anziché investire organi istituzionali competenti
A risolvere questioni attinenti alla gestione dell'indagine e questo è un primo elemento di responsabilità concorsuale
Cui mi sembra che la difesa rispetto alla quale diciamo la discesa dell'appellante nulla replichi
Ma insiste la difesa il pm Paolo Storari è stato assolto in via definitiva con doppia pronunzia conforme in primo e secondo grado però mi chiedo quale sia la portata effettiva del giudicato assolutorio che non voglio mettere in dubbio per carità
Non c'è dolore e quindi
Non non siamo qui diciamo a disconoscere una parte diciamo del giudicato assolutorio è anche vero che però ha giudicato assolutorio fa stato sull'assenza di Dolo in capo al Pubblico ministero Storari
Non fa stato ovviamente tutti gli eventuali sviluppi argomentativi o sull'interpretazione di dorme secondaria che possano illuminare la vicenda
La soluzione realtà in sostanza esclude l'elemento psicologico del reato sulla base di un triplice ordine di considerazioni da prima considerazione
E quella di una convenzione soggettiva ma comunque in certa misura giustificata dell'operatività di un'associazione segreta altamente pervasiva dell'azione dei pubblici poteri e dell'azione anche del CSM rispetto alla quale la procura di Milano stava osservando una condotta colpevolmente omissiva la seconda
Era che l'input
Dato rincorso in un errore su una norma Xetra penale
Che si traduceva poi robe sul fatto cioè sui poteri di inchiesta e di acquisizione delle informazioni coperte test dal segreto da parte del Consiglio superiore della magistratura
Come disciplinati dalle circolari in materia anche per l'efficacia persuasiva dell'indicazione ricevuta da un componente dello stesso CSM sul in opponibilità
Del segreto si legge nella sentenza di primo grado che Davigo lo aveva indotto ad affidare gli atti a lui
Fornendogli un'indicazione comunque resta plausibile dal contenuto delle circolari di qui la scusabilità dell'errore sulla nostra normativa extra penale
Che arriva a tratti di ambiguità errore che si ritiene incidente così sul fatto indotto proprio non membro del CSM di particolare autorevolezza ed effetti il consigliere Davigo se non sbaglio preside ma anche la commissione che si occupava del Regolamento
E poi ho parlato di queste due considerazioni che erano salterà ritenute decisive per la soluzione del pm Storari la terza ovviamente sottintesa ma chiara
In entrambe le sentenze di assoluzione all'assenza poi di adesione volitiva da parte nostra orari successivi atti di disvelamento del segreto ascrivibili all'odierno imputato fino all'esito poi finale
Della pubblicazione delle notizie sulla stampa
Nel significativo poiché la sentenza della Corte di appello
Ribadisca i medesimi concetti però esplicitamente se leggete con attenzione proprio l'incipit della parte motiva dopo quella espositiva della corte d'appello rimette a questa sede cioè al procedimento a carico di Storari lo scioglimento della questione
Della effettiva in opponibilità del segreto istruttorio e un consigliere del CSM questione nodale
Che la altra collegio di questa Corte a ritenuto di volerci tramandare diciamo in maniera del tutto impregiudicata diciamo nel merito e allora
Questo diciamo il giudicato di Storari e che a questo punto dobbiamo affrontare poi il problema che c'è stato rimesso dal dall'altra sezione della Corte d'appello
E ci quindi ci dobbiamo chiedere in primo luogo e condivisibile la sentenza appellata nella parte in cui afferma l'inesistenza del fondamento normativo della prospettata in opponibilità del segreto investigativo al singolo Consigliere ma a mio giudizio certamente sì
Ed è paradossale che tale non punibilità sia stata fondata dalla difesa poi proprio su quelle circolari completamente disattese realtà dall'imputato nel suo uso personale degli atti segretati
Una prima notazione preliminare forse banale che tanto nelle previsioni costituzionali che nel regolamento interno
Si prendono in esame i poteri e le funzioni del Consiglio quale organo collegiale unitariamente inteso mentre le funzioni generalmente istruttorio preparatorio sono distribuite tra commissioni Interni ha competenze predefinite che svolgono anche se le proprie funzioni in forma sempre solo collegiale
Nessuna norma interna nessun indice costituzionale indica realtà nel singolo consigliere il tutto il titolare delle prerogative del Consiglio
E tanto meno di autonomi poteri istruttori
La possibilità di ricevere uti singuli Urso atti provenienti da uffici giudiziari
Per quanto riguarda anti magistrati o addirittura altri consiglieri e tanto meno poi la libertà di decidere sulla base di proprio personale voluto si valutazioni di opportunità o di necessità
Forme di utilizzazione diverse
Dalla formalizzazione del deposito la segreteria generale per l'investitura del comitato di presidenza per le valutazioni del caso investitura se ben chiaro
Che non avviene in base colloqui riservati personale consegne di atti formali segretati e di provenienza non svelata
E sgombriamo subito il campo sul senso e sui casi della in opponibilità del segreto tanto ci si dicesse MT singoli consiglieri
Ora il contenuto delle circolari in materia è stato ben valutato dal primo giudice in verità a me la soddisfa dette circolari non sembrano fatte così misteriosi ambigue contraddittore là dove le si interpretino alla luce della loro funzione pratica che è quella di assicurare il contemperamento del esigenza dicesse M. di essere informato di notizia di reato riguardanti magistrati per i profili disciplinari o per la selezione dei responsabili
Di uomo listini direttive direttivi con esigenze poi di riserbo istruttoria normalmente tanto più intense nella fase iniziale delle indagini volte a verificare se non già la fondatezza quanto meno la plausibilità e la credibilità di una notizia di reato come nel caso che ci occupa
Rimando per l'analisi delle fonti alla sentenza appellata che vi dedica un intero capitolo ma con una precisazione
Che forse non ha trovato tanto accoglimento nelle pronunzie assolutoria nei confronti dello Stura rimarca che vorrei
Riproporre cioè quale sia il valore delle circolari
Secondo l'opinione diffusa c'è esserne ha un potere normativo di secondo grado che se manifesta in primo luogo nel regolamento organizzativo interno
Ed in secondo luogo con queste circolari su tutte le competenze previste dalla legge istitutiva circolari cui invece altre
Si riferiscono come espressione di un potere paranormativo per altri perché in materia di ordinamento giudiziario vige la riserva di legge le circostanze ripeto le le circolari ripetono le loro la loro efficacia vincolante nella necessità di provvedimenti attuativi di interpretativi della fonte primaria cioè della legge istitutiva
Anche finalizzate alla necessaria predeterminazione dei criteri valutativi sulle singole materie sicché in ultima analisi si tratterebbe di atti che hanno un contenuto auto dettero vincolante che è una specificazione delle previsioni della legge istitutiva e comunque scelto
Che nella misura in cui attengono al rapporto tra segreto istruttorio senza articolo trecentoventinove del Codice di procedura penale e dovere di comunicazione al Csm di notizie di reato
Di circo stalle e circolari concorrano a delineare la platea dei possibili destinatari di notizie atti coperti da segreto
E quindi a delineare il concreto in concreto anche l'ambito della fattispecie incriminatrice di quell'articolo trecentoventisei del Codice Penale sicché l'errore interpretativo
In materia dovrebbe più propriamente qualificarsi come errore in diritto su una norma che strapiena le che integra la fattispecie penale più che come errore in fatto e l'assetto normativo emerge con chiarezza esemplare in particolare dalle ultime due circolari quella del cinque ottobre del novantacinque
E del ventiquattro gennaio del novantasei si prevede come sappiamo l'obbligo di immediata comunicazione di notizie sui fatti in ordine ai quali è iniziata indagine preliminare o comunque di notizie che possano riguardare la carriera le incompatibilità del magistrato
E in salvo salvo che sussistano specifiche esigenze di segretezza
La circolare fa riferimento quindi a notizie di fatti o a copia di provvedimenti rilevanti
E mai in nessun caso la trasmissione in copia di atti di indagine tanto meno quelle segretati perché altrimenti sarebbe frontale poi il contrasto con una norma di legge che il trecentoventinove del Codice di procedura penale titolari dell'obbligo
Sono i procuratori della Repubblica del procuratore generale della Corte d'appello
Certo in altre precedenti circolari si fa riferimento al Pubblico ministero procedente che però a mio giudizio anche alla luce del decreto legislativo centosei del due mila sei
Deve intendersi diciamo implicito riferimento al capo dell'ufficio di Procura cui spetta poi in primo luogo appunto il vaglio preliminare della necessità del segreto istruttorio
Quindi fatti indagini preliminari notizie di reato per lo meno verificate dotate di un minimo di serietà
Si parla di plico assicurato indirizzato al comitato di presidenza evidente che comunque non è questo il problema nel problema alla fonte il problema è predeterminare
Diciamo un iter trasmissivo di notizie che assicuri tracciabilità diciamo del della notizia stesse al contempo la riservatezza su questo incidono secondo me è significativamente le testimonianze dei testi Piraccini viola quindi la notizia deve arrivare
Alla segreteria generale la segreteria generale fa un primo protocollo specifico anche per non svelare ovviamente in maniera immediatamente percettibile
Il contenuto della notizia che è arrivata si trasmettono gli atti al comitato di presidenza che ha facoltà di richiedere ulteriori informazioni
Si delibera si può deliberare genesi delibera l'iscrizione a un protocollo riservato viene inoltro al presidente in questo caso sarebbe stato il vicepresidente perché
E del Consigliere di terra il presidente della prima Commissione come sappiamo
Con la segretazione
Ora lo sensibilità per i singoli consiglieri avviene in un momento successivo cioè della messa discussione della per la deliberazione e quindi non vi è una non opponibilità
Antecedente
Al regolare smistamento della notizia le commissioni antecedente quindi al comitato di presidenza e sono in questo senso nel giudizio che secondo il regolamento interno del Consiglio superiore si può parlare di non opponibilità del segreto
Ai singoli consiglieri
Ora
Io poi sarò forse un po'diciamo ecco in maniera un po'pedestre va bene
Diciamo pure che la si pensa diversamente
Che inventa ogni singolo consigliere
Posso attivarsi per reperire o per ricevere per fare da terminale di notizie riservate addirittura di atti segretate
E però io penso che poi l'indomani diciamo rispetto a questa affermazione ci si troverebbe ecco riflettiamoci bene una sorta di futuro distopico che si dovrebbe affermare sostanzialmente il potere di ogni pm
Omettendo di ricorrere agli ordinari rimedi ordinamentali ad eventuali divergenze con il capo dell'ufficio in assenza di una compiuta valutazione quindi delle esigenze investigative
Per di più rispetto notizia di reato ancora non verificata
Diciamo il potere di ogni pm di svelare notizie addirittura consegnare atti d'un qualsiasi Consigliere si è strutturato perché non togato che si assumerebbe dunque impropriamente il compito di veicolare informalmente il consiglio al di fuori Prodi previsti canale istituzionale notizia altamente
Riservate e sarebbe come rendere in sostanza singoli consiglieri del CSM magari non è questo il caso ovviamente ma anche sulla base dei legami personali dei reali
Per non dire correntizie perché no legittimi referenti di ogni sostituto procuratore
E il CSM però una sorta di organismo in qualche misura sovraordinato i capi degli uffici con una inevitabile rischio che quello di consentire strumentalizzazioni accusatori danni di singoli magistrati rese immediatamente conoscibili a terzi prima di ogni approfondimento istruttorio
E con il rischio poi di trasformare il CSM da strumento di tutela dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura o della magistratura luogo di immediata amplificazione
Di qualsiasi pur vaga notizia di reato con un allargamento esponenziale ed al di là di qualsiasi espressa autorizzazione normativa non paranormativa di possibili destinatari del segreto istruttorio
Ora continua la difesa
Affermando che il giudicato assolutorio
Perché il fatto non costituisce reato in porterebbe comunque anche la caducazione dell'ipotesi di concorso nel reato proprio ritenendosi il difetto delle l'elemento psicologico del reato in capo l'intranet Us
D'altro canto si legge nell'atto di appello una volta che si si è ritenuto che Storari è stato indotto in errore dal dal consigliere Davigo sulla non opponibilità del segreto assistesse uti singuli Us
Si sarebbe trattato non di concorso ordinario ma di un caso di Ottorino mediate senza l'articolo quarantotto CP
Fattispecie mai contestata ora a mio giudizio le argomentazioni non sono condivisibili per un duplice ordine di motivi
In primo luogo a tutto voler concedere
Non è stato che la corte non possa riqualificare la responsabilità dell'imputato senza l'articolo quarantotto C Pippo che l'induzione a credere erroneamente la legittimazione il Davigo ricevere informalmente atti segretati
E desumibile dallo stesso testo può del capo di imputazione le circostanze di fatto della vicenda sono per certi aspetti pacifiche state sono state ampiamente dibattuto nel contraddittorio tra le parti
Ed è poi la stessa difesa sollevare la questione sulla base di un giudicato
A luglio all'ed è noto è antecedente poi la sentenza
Quindi una eventuale diversa qualificazione
Non violerebbe il principio nel giudizio di correlazione tra accusa e sentenza in un caso simile
La Corte di Cassazione una sentenza nella sezione quinta la numero tre cinque otto otto quattro del due mila nove non andrò per esempio un caso simile la sentenza di condanna ma ritenne di poter direttamente riqualificare il titolo della responsabilità
In materia di concorso di persona il reato proprio è intervenuta anche la quarta sezione penale con una sentenza la numero trentasei mila settecentotrenta del due mila diciotto
Che insegna che l'assoluzione
Per difetto dell'elemento soggettivo il capo in capo al concorrente intranet nel reato proprio non esclude di per sé la responsabilità del concorrente estraneo che resta punibile nei casi di attori mediata di cui all'articolo quarantotto CP e e in tutti gli altri casi in cui la carenza dell'elemento soggettivo riguarda il solo concorrente entrano e non sia quindi è sensibile
Lo stesso principio è stato richiamato dalla sentenza della sezione quinta la numero cinquantasette mila sette zero sei del due mila diciassette che proprio in un caso di rivelazione di segreto d'ufficio assi annullato la condanna dell'ex animus ma sottolineando che tanto era dovuto
In quanto la formula assolutoria dell'entrambi osso
Separatamente giudicato attingeva la stessa oggettività del reato quindi su questo concludo mi sembra che l'assenza del dolore l'entrare o non esclude la responsabilità concorsuale del cast delle strane ossa
Ed è certamente ravvisabile a carico dell'odierno imputato un consistente apporto causale per il rafforzamento della determinazione di sferrare a svelare notizie segrete per consegnarli copia di atti segretati certo non possiamo più parlare di proposito criminoso ma con riferimento poi nel capo di imputazione
Che tiene conto del giudicato assolutoria si può parlare di proposito di Commissione della condotta tipica ma ove anche dicevo alla luce dei motivi dell'assoluzione dello Storari l'apporto del se costruisce siccome induzione in errore l'esito non sarebbe comunque assolutorio ma legittimamente la corte
Potrebbe procedere alla riqualificazione del titolo di responsabilità qual è Autore immediato ai sensi dell'articolo
Quarantotto del Codice penale
Ora presenta ci sono altre argomentazioni difensive su cui mi limiterò bravi considerazioni quindi penso che superato la metà diciamo del mio intervento
Allora
Vado un po'per spot perché poi l'atto di appello veramente molto complesso articolato
Dunque innanzitutto non è condivisibile la tesi a mio giudizio delle insussistenza del reato di violazione del segreto d'ufficio perché la Procura di Milano non aveva ancora proceduto ad alcuna iscrizione
Gli stessi verbali divulgati erano atti di indagine compiuti dal pm assunti peraltro in un procedimento già iscritto a modello ventuno sicché essi rientravano pienamente nell'obbligo di segreto di quell'articolo centoventinove CPP e danze
Però usualmente lo ribadisco ancora una volta in calce verbali proprio il pm Storari aveva immancabilmente disposto la loro segretazione ai sensi del comma terzo l'articolo trecentoventinove davvero poi
Non riesco forse è un limite minimo a comprendere perfettamente l'atto di appello quando afferma
Che il pellami interessava nella legittima convinzione soggettiva di trovarsi leggo testualmente in presenza del consenso dell'avente diritto poiché a consegnare gli atti era stato il pm titolare dell'indagine che aveva posto la segretazione
Ma energia l'obbligo di segrete posto a tutela sia dell'efficacia delle indagini ma riguarda anche dei valori costituzionali indirettamente in particolare il principio della presunzione di non colpevolezza della tutela della reputazione
E dell'onore delle persone coinvolte nelle indagini
E quindi vi è un aspetto di plurioffensività che del resto e anche presso espressamente in considerazione da quello che è il più autorevole arresto giurisprudenziale in materia celle una sentenza delle sezioni unite quattro sei nove quattro del due mila dodici
Che appunto fa riferimento quanto alla pericolosità in concreto
Alla potenzialità di produrre nocumento non solo alla pubblica amministrazione ma anche ad un terzo a mezzo della notizia da tenere segreta va bene quindi
Questo è un primo aspetto da tenere presente ma il pm titolare delle indagini alta non ha alcun potere dispositivo degli interessi pubblicistici tutelate dalla norma non si vede quindi come posso a configurarsi questo consenso dell'avente diritto
Il PM che diciamo destinatario di un obbligo di segreto assoluto Vieri di tutte verità
Non diritti di disposizione sterrati povera delegato non era il capo dell'ufficio
La notizia di atti d'indagine può essere svelata nei soli casi previsti da fonti normative di grado
Primario o subordinato e non per le personali valutazioni di opportunità finalità contingenti del detentore materiale di notizia riservata che certo non legittimano poi l'estraneo Salle ricezione della stessa e tanto meno comunque alla comunicazione
A terzi
Si è insistito soprattutto nei motivi aggiunti sul momento dell'effettiva divulgazione poi presso l'opinione pubblica delle dichiarazioni dell'amara sulla loggia Ungheria sottolineando il dibattito svoltosi
Al plenum su iniziativa del consigliere Antonino Di Matteo di fatto che quest'ultimo abbia poi avvisato poco prima il collega reddito della prenderne ardita chiedo scusa della pendenza di queste di queste diciamo indagini ma
Nel febbraio del due mila ventuno gli atti erano cioè quando sostanzialmente il consigliere Antonino Di Matteo riceve il plico anonimo gli atti dicevo erano già stati inviati alla stampa da tempo
E degli Matteoli riceve con un Pinco anonimo giustamente valuta il contenuto per motivi che poi ci ha detto nel corso su testimonianze e come una manovra per screditare aggiungo io ulteriormente dicesse M
E il dibattito il dibattito al plenum ma segue non precede l'articolo sul quotidiano il domani che in sostanza svelava l'esistenza delle dichiarazioni sull'esistenza dell'alloggio angherie tema poi ripreso da altre testate
Giornalistiche ma in realtà è proprio voglio dire
C'è un equivoco sul concetto su una distinzione da farsi dal tra pericolo concreto e danno concreto che poi tra l'altro comunque si è anche verificato
Dicono sempre le sezioni unite
Che il segreto
E punibile la violazione del segreto è punibile non già in sé per sé ma in quanto suscettibile di produrre nocumento la pubblica amministrazione e un terzo in mezzo alla notizia del tenere segreta
Quindi il reato non sussiste oltre che nella generale ipotesi della notizia divenuta di dominio pubblico ed era già questa è una situazione in cui si inserisce il dibattito il plenum promosso dal Di Matteo
Ma anche qualora dicevo notizie di ufficio siano persona siano state rivelate persone autorizzate riuscire per le ovvero soggetti che ancorché estraneo ai meccanismi istituzionali pubblici gli abbiano comunque
Già conosciute ma avverte attenzione le ipotesi di non punibilità del reato di quell'articolo duecentoventisei
Perino offensività del fatto risultano comunque limitata a casi diciamo pratici molto circoscritti
In questo caso
Ogni divulgazione ha costituito il pericolo concreto può di ulteriore diciamo diffusione della notizia segreta
E c'è poi vogliamo parlare di danno premesso che poi non è che dobbiamo dimostrare un danno ai fini della sussistenza del reato
Si era già verificato con le iniziative dello contraffatto
E gli articoli di stampa precedenti al dibattito al plenum possiamo dire che si era già avuta quella prodigiosa trasformazione nel segreto sotto il segreto di Pulcinella a quel punto
Mi perdoni la corte
Diciamo la la franchezza
E c'è una sola persona che istituzionalmente era in grado di apprezzare con l'impatto delle divulgazione sulle indagini in corso e quello è stato era ed è il procuratore di Terruggia dottor Cantone che infatti ne dà atto
Nella sua richiesta di archiviazione
Non mi sembrano poi pertinenti per cui in realtà poi nascendo nel dettaglio
Nelle puntualizzazioni su motivi le circostanze che di volta in volta spinsero il consigliere Davigo a svelare l'oggetto addirittura agli atti della Procura di Milano a questo o quell'altro collegato anche al di fuori del perimetro del CSM
Né sulla bontà dei fini inizialmente perseguiti con i contatti informali con i componenti del comitato di presidenza nella lunga digressione poi sul sussistenza o meno di un anno sono scendi ai danni della parte civile peraltro escluso anche dalla sentenza appellata turche tutte le argomentazioni attengono più propriamente alla sfera delle motivazioni individuali più caldo lo il diritto di rivelazione di segreto d'ufficio infatti specificamente integrato dal dolo generico anche in questo caso su corre la pronuncia delle Sezioni Unite che ho già citato
Che afferma quanto al profilo del dolo va evidenziato che il reato di cui all'articolo trecentoventitré CP è punibile a titolo di dolo generico
Consistente nella volontà consapevole della rivelazione nella coscienza che la notizia costituisca un segreto d'ufficio
Essendo perciò irrilevante morente ovvero la finalità delle condotte senza che posso dirle
Al con valore si mente l'eventuale errore sui limiti dei propri degli altri poteri e doveri in ordine a dette notizie tra l'altro voglio dire un principio di diritto che la corte
Le sezioni unite
Traggono da precedenti giurisprudenziali già già molto precisi
Quindi non vi è secondo me alcun interesse alle ricostruzione di Fini ulteriori o al sindacato sulla loro possibilità
Il conto alla finalità poi di porre rimedio l'inerzia doloso della procura di Milano di consentire le opportune iniziative del Consiglio essi in verità non mi sembrano persuasive in primo luogo perché dopo il colloquio con il procuratore generale Davigo aveva già avuto una prima l'assicurazione di un autorevole interessamento in secondo luogo perché lo stesso Dorigo realtà
Nell'lunghi mesi successivi alla ricezione degli atti fino al suo pensionamento non ha mai intrapreso alcuna iniziativa formale per attivare i poteri consiliari preferendo divulgare in colloqui privati i contenuti degli atti milanesi addirittura con l'astensione degli stessi
Atti che per la loro formalità per l'impossibilità poi dice al TAR nella fonte
Erano comunque assolutamente inidoneo ad attivare il comitato di presidenza come ampiamente chiarito con una coralità di dichiarazioni sul punto tanto dal procuratore generale salvi dal presidente Curzio e dallo stesso vicepresidente il mini nonché dalla segreteria generale dottoressa Piraccini e del dottor viola mai mai e a giudizio di questi ultimi si era verificato che un consigliere si facesse l'attore di compiere informali di atti di indagine
Di fonte diciamo tra l'altro inizialmente non dichiarata al di là degli ordinari canali di trasmissione previsti dalla circolare in materia
E cioè non per il tramite dei procuratori della Repubblica o dei procuratori generali
Si sarebbe infatti trattato hanno insistito tutti di atti ricevibili ed inidonei ad attivare l'ulteriore vaglio del comitato di presidenza e lo smistamento alle commissioni competenti come esattamente poi ritenuto dal vicepresidente mini se ferma tuttavia che l'ho messa formalizzazione di una relazione del deposito degli atti era diciamo necessitata
Perché altrimenti nel giro di pochi giorni degli atti stessi il consigliere ardita sarebbe venuto immancabilmente a conoscenza quale presidente della prima commissione con evidente pregiudizio delle esigenze istruttorie
è ma al di là di ogni considerazione sulla possibilità di un consigliere di decidere violare le norme organizzative interne diciamo per meriti motivi di opportunità e propone ragionamento difensivo
Nella pretesa di una sorta di stato di necessità dell'uso informale privato il segreto che si palesa la contraddittorietà delle argomentazioni dell'appello
Quindi si dice avrebbe potuto esserci un danno per l'indagine ma proprio questa esigenza era da tener presente a maggior ragione come ragione ostativa alla ricezione e tanto più alla divulgazione
Dei verbali e secondo le previsioni delle circolari spettava al capo dell'ufficio valutare sia la trasmissione della relazione al CSM si opponevano appunto esigenze di segreto investigativo si dice della necessità di assicurare la legalità nella conduzione delle indagini di Milano non mi risulta che rientri agli ordinari poteri di un membro del CSM il controllo sui tempi di iscrizione di notizia di reato
Ma in ogni caso ogni esigenza in proposito sarebbe già stata soddisfatta con una segnalazione anche informale che poi è avvenuto al PG Salvi che di fatti si attiverà immediatamente con discrezione ed efficacia
Non è oggetto di imputazione infatti la preparazione delle notizie al procuratore generale perché nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali si informasse dello dello stato delle cose
Anche qua del tutto contraddittorie poi l'affermazione della non opponibilità del segreto all'imputato in vista dell'attivazione dei poteri del CSM la mancata attivazione di fatto di tali poteri nella piena consapevolezza di aver ricevuto del tutto eventualmente clandestinamente atti segretati in copia informatica da fonte che non aveva inteso l'imputato svelare inizialmente membri del comitato di presidenza
Ancora e del tutto contraddittorie la convinzione della liceità della diffusione delle notizie ad altri consiglieri
Altro quasi tutti a lui legati poi da vincoli di particolare vicinanza personale
Perché neanche questi destinatarie opponibile il segreto istruttorio e il non piccolo particolare
Che i destre destinatari del riparazione parte parzialmente ex consigliere ed ex consigliere Pepe vi erano il Presidente della commissione Antimafia il senatore Nicola Morra
E anche attenzione la dottoressa delle dottoresse Befera contraffatto che in realtà non avevano alcun diciamo funzione in relazione alla gestione di questi atti segretati
In realtà tuttavia ogni comunicazione agli altri consiglieri selezionati appunto sulla base di situazioni contingenti o per i motivi di opportunità più disparate
Più disparate replicava da condotta tipica di rivelazione di segreto d'ufficio aumentando può di volta in volta il pericolo di diffusione delle notizie essendo poi la condotta tipica integrata sia dal mero disvelamento della pendenza presso la Procura di Milano di un'indagine su un'associazione segreta in cui era coinvolto il consigliere ditta sia dall'ostensione di tutto di parte dei verbali di amara
è sul punto ma
Mi sembrano condivisibili distinguo della discesa perché l'articolo trecentoventisei che il Codice Penale fa amplissimo riferimento a notizie di ufficio che debbano rimanere segrete
E tali erano punto la pendenza dell'indagine la procura la notizia sulla procura procedente
Comunque facilmente individuabile l'ipotesi di reato quella dell'associazione segreto elenca Anita all'associazione segreta di ardita
Non essendo quindi indispensabile anche la materiale ostensione gli atti di indagine quindi a mio giudizio sulla base di questo ragionamento non vi è luogo realtà per l'assoluzione per gli episodi Cavanna Ilaria Alpi e percussioni
E Morra su cui poi tornano più tardi ma di particolare gravità sono proprio le esternazioni dicevo
Alle dottoresse beffare contraffatto eccezionale gravità perché in realtà non si trattava dei membri del consiglio
Cui quindi in ipotesi non sarebbe stato opponibile questo segreto
E non è vero
Che la pensione delle notizie segrete la disponibilità degli atti rientrassero nei loro compiti perché se il criterio della legittimità delle rivelazioni fosse quello della fiducia nella capacità di continenza del segreto da parte del destinatario si perderebbe ovviamente c'è un totale arbitro sulla delimitazione dell'ambito soggettivo delle persone ammesse alla conoscenza e vengo a parlare brevemente dei motivi aggiunti
Che al di là dicevo delle delle
Surrettizie diciamo produzioni documentale nel giudizio non ammissibile
Pongono anche dei problemi di ammissibilità innanzitutto diciamo l'argomento iniziale è quello della
Non sussistenza diciamo di del medesimo disegno criminoso che l'impossibilità di ascrivere ad un'unica diciamo volizione iniziale la la preparazione delle notizie segrete nei confronti del senatore Morra
In realtà è un novum tutto avulso dalle deduzioni e l'atto principale tra l'altro formalmente non ci sarebbe ovviamente nessun interesse riconoscere diciamo da parte riconosceva nell'imputato diciamo che si tratti di un reato Ōtomo era stato e la difesa svolge una serie una lunga serie diciamo di considerazioni sul narrato del Morra
E le acque tempi sa però non ho capito bene su cosa diciamo dovrebbe essere messa in dubbio in realtà il morale abbastanza netto sulle sue
Sulle sue su cosa accadde sappiamo del suo tentativo di riconciliare ardita consigliere di te Davigo e lui racconta il dottor Davigo mi invitò dopo aver preso una sorta di faldone che poi riscrive
All'interno c'erano dei fogli mi ha invitato a seguirlo e lo seguito siamo andati all'esterno del suo studio e mi ha portato sulla tromba delle scale ove aprendo questo faldone ho avuto cioè mi ha fatto leggere
Il cognome ardita perché mi aveva detto che il dottore De vita faceva parte di un'associazione io non ricordo di aver sentito il sostantivo loggia
Associazione in funzione di dichiarazioni che provenivano questo sì lo ricordo da un collaboratore o da un dichiarante che stava collaborando con una procura del Nord questo ricordo
Non mi ha detto altro mi ha detto che per questo motivo Ardita non era per lui più un soggetto in alcun modo affidabile facendo parte di questa assi c'è un'associazione che imponeva il vincolo del segretezza dopodiché io ricordo di aver quasi avuta non so non ha avuto una sorta di colpo allo stomaco così lo posso
Qualificare perché mi ponevo tanta fiducia nel dottor ardita
Quindi
Una procura che procedere un collaboratore un'associazione segreta e ardita
Coinvolto se a questo aggiungiamo anche l'ostensione di un'affluenza in un verbale tratto da un faldone detenuto insomma voglio dire in che senso stiamo ponendo il dubbio
Che questo fatto integrino ulteriore condotta di rivelazione del segreto d'ufficio in cosa lo dovremmo distinguere poi la fin fine dagli altri fatti contestati si dubita
Dell'attendibilità del senatore Morra ex senatore Morra ma il
Castri Matteo
Lo ricorderete forno centodiciotto del
Del del verbale del quindici novembre del due mila ventidue
E ci racconta che poi dopo il dibattito al plenum il consigliere di te era stato avvicinato Nicola Morra che gli voleva parlare
Dice ci vedemmo la mattina prima dei lavori del consiglio e lui dissi subito che quel verbale quei verbali comunque dei verbali un verbale che si riferivano alla presenta affiliazione del Dieter l'alloggio Ungheria
Gli era stato mostrato dal consigliere Davigo al CSM
E quindi voglio dire abbiamo due fonti convergenze non solo quella del senatore Moro perché non aveva tra l'altro nessun motivo per mentire ma anche come una testimonianza di quello che il senatore Morra di ammise successivamente che appunto delinea gli estremi
Del del reato
Vado verso la conclusione presidente forse mi sono un po'dilungato troppo non si vede poi come possa essere invocata la scriminante di quell'articolo cinquantuno del codice penale neanche sotto il profilo competitivo proprio un consigliere del CSM una grandissima esperienza
Professionale nelle funzioni di merito il di legittimità ma anche nell'associazionismo con attenzione quindi a tutte le procure problematiche ordinamentali
Non può riconoscersi alcuna lecita convinzione di esercitare un diritto nell'incoraggiare un pubblico ministero che peraltro non aveva mai neanche sollecitato formalmente la Cote legato al capo dell'ufficio consegnare informalmente atti segretati addirittura in forza di un principio di non opponibilità del segreto singolo consigliere del CSM non previsto da alcuna fonte normativa né primaria e secondaria
E in frontale contrasto anzi con il chiaro disposto dall'articolo trecentoventinove del Codice di procedura penale
Quanto all'adempimento di un dovere è stato lo stesso imputato speaker ampiamente perché ritenne di violare tutte le previsioni regolamentari
Ho paranormativa interni al Consiglio per motivi di opportunità o di segretezza delle indagini di cui però non tiene alcun conto mi al momento in cui rafforzo la deliberazione di Storari né nelle continue poi propalazioni
Successivi anzi sottolinea lei prova a proposito del del dovere
Che Storari ci dice che era stato rassicurato poi sulla formalizzazione quindi sul sull'innesco di poter il Consiglio
Al comitato di presidenza cosa che poi non è mai avvenuta
Quindi
In sostanza risponde alle domande finali di cui ai motivi aggiunti diciamo che io più che altro definire una memoria difensiva per la parte che riguarda l'episodio Morra
De sciatto inammissibile per quel che riguarda le considerazioni sul sulla medesima disegno criminosa dico che in sostanza non si dubita
Della convinzione erronea
Ma magari anche in buona fede dell'arrivo di un importante fondo di verità
Nelle propalazioni dell'amara quindi dell'intima convinzione di dovere in qualche modo agire per accelerare gli opportuni accertamenti di tutelare lo stesso CSM
Ma di fatto ed è stata una gestione personale delle notizie segrete con un grave discredito del Consigliere ditta consolato dal punto di vista personale un grave danno
Basterebbe il pericolo concreto ma in concreto non si è verificato anche un grave danno
Per le indagini non si è mai sostenuto che alla base delle continue del tutto informali rivelazioni
Chi fossero motivi di rancore al perseguimento di utilità personali così come non si dubita della sincerità dell'imputato nel riportare i tempi dei contatti
Con il più in pubblico ministero Storari
Quali siano state poi le ragioni delle sue scelte le occasioni contingenti dei suoi colloqui ma a mio giudizio nessuna di queste considerazioni dell'integrazione dei reati né sotto il profilo materiale né sotto quello
Psicologico chiedo pertanto
Che sia confermata la sentenza di primo grado con le ogni conseguente deliberazione diciamo punto dispense
Non mi soffermo presidente sul merito delle questioni civili perché vi è sicuramente il difensore di parte civile che Inter colloqui tra sul punto
Ringraziamo almeno
Benissimo ambrata
La parte civile sì grazie presidente avvocato Repici
Presidente parto da una questione di fatto
Riguarda il prima la prima condotta contestata all'imputato cioè quella di avere indotto illa dottor Storari a a fare la rivelazione primigenia
Il le fonti di prove su questo aspetto sono l'odierno imputato e l'imputato in procedimento connesso erano le uniche due persone presenti di cui abbiamo notizia
Alla telefonata e ai due successivi incontri dell'inizio di aprile due mila e venti
Ha
Il dottor Storari sentito come primario
Primo dichiarante in sede dibattimentale fu sentito ai sensi articolo duecentodieci primo comma perché era in quel momento ancora imputato di reato con essenze articolo dodici
Lettera a qual è il punto il punto che entrambi convengono su un dato
Ci fu una telefonata del dottor Storari al dottor Davigo
E il dottor Storari manifestando preoccupazione rispetto a vicende che riguardavano il suo operato di pubblico ministero disse ma Piercamillo
Siamo sicuri che io ti posso parlare di una vicenda dedicata relativa al mio ufficio
Risposta
Non solo cuori devi
Sto traducendo in termini diciamo di semplificazione dediti perché a me in quanto componente del Consiglio superiore della magistratura non è opponibile il segreto
Su questo non c'è alcun contrasto fra la versione fornita al dottor Ferrari e adesso nel fornire al dottor statico ben
C'è la prova allora anzi la confessione nelle parole del dottor Davigo della veri indotto il dottor Storari a fargli quella rivelazione noi sappiamo che il dottor Storari era sul crinale
Lo voleva fare forse però non sapeva se lo poteva fare perché lo fa perché glielo dice Davigo
E lui da vivo che ce lo racconta
E la molla con cui spinge la volontà di Storari è il suo ruolo di componente del CSM
Al quale in
Anche nella sua teste di
Singolo soggetto presente nel proprio salotto di casa
Comunque sia per traslazione
Non sarebbe stato opponibili alcun segreto da parte del magistrato
E quindi qualunque altra deduzione fatta dalla difesa appellante a a proposito della
Insussistenza di responsabilità per l'imputato in relazione al primo fatto di voi alle imputazioni assolutamente
Priva di qualunque
Proprio ricevibilità
In radice
Ma la questione ci aiuta per riflettere su un'altra questione
Perché le vicende di questo processo hanno una evidenza così solare che forse come i raggi del sole
Sono così forti da abbagliare hanno indotto alcuni dei partecipanti al processuali non vedere il nucleo fondante
Banalmente enorme delle cose
Approfondire affondare l'attenzione su aspetti di nero
Mi di mera accessorietà
Il punto è che se fosse vero il principio sostenuto dalla difesa appellante atte al singolo componente del Consiglio superiore la magistratura non è opponibile il segreto
E naturalmente su questa prospettazione non possiamo neanche ipotizzare una differenziazione fra
I componenti del Consiglio superiore componenti togati componenti laici vale last varrebbe la stessa regola
Poiché non sarebbe opponibile nessun segreto da parte del autorità giudiziaria noi dovremmo opinare legittimo l'operato di un qualunque consigliere del CSM che si rechi presso un ufficio Jeep
A interrogare i componenti di quell'ufficio oggetto e a chiedergli se ci sono misure cautelari su Tizio o su Caio proprio perché in opponibile il segreto e questa un'ipotesi che si può davvero prendere in considerazione
La iperbole della paragone presidente sempre per dimostrare la assoluta fallacia dell'argomento dedotto evidente e in realtà solo per la diciamo provenienza della argomentazione difensiva
Noi ci siamo indotti a valutare i termini della questione perché in nessuna altra occasione in nessun'altra
Vicende
Ma processuale ci sarebbe l'ambita di tanto per valutare se la consegna di verbali di interrogatorio sui quali Assad apposto il segreto da parte del pubblico ministero potessero essere
Divulgati a mo'di
Proprio
Volantinaggio
Presso
Non solo la sede del CSM ma anche presso soggetti estranei al Consiglio sul a ai componenti del Consiglio superiore della magistratura e allora
Sul primo punto
Non c'è nulla di cui discutere c'era un indagine
Che aveva un numero di procedimento a modello ventuno dodici tre tre tre barra diciassette della procura di Milano perché dico questo perché se essi valuta quest'altro aspetto basico della realtà
Si deducono pure la falsità delle giustificazioni che si sono date perché Presidente c'è un fascicolo a modello ventuno e si sostiene si è sostenuto dall'imputato di reato connesso è il dato viene utilizzato dalla Difesa appellante che non si potevano fare le acquisizioni i dati di traffico telefonico se non ci fosse stata l'iscrizione dei novizi della notizia di reato ma quando mai
Sulla base di quale spunto normativo
Sulla strada sulla base di quale
Dato di realtà nessuno
Presidente siamo in un momento in cui l'acquisizione dei dati traffico telefonico non passavano dall'autorizzazione del circo noi ne abbiamo prova negli atti perché quando l'anno dopo
Ad aprile due mila uno arriva alla Procura di Milano la incredibile notizia che la
Potenziale divulga Trichet
Degli atti ai giornalisti era la SEC l'assistente del dottor Davigo
Ed era stato iscritto un procedimento a Milano a novembre del due mila e venti pm titolare il dottor Storari che iscrive la notizia di reato di accesso abusivo al sei al sistema informatico della procura di Milano
Era stato lui a dare i verbali quei verbali di ritornano dal giornalista Massari ed ENI scritto il seicentoquindici ter dalla inconsapevole dottoressa bivio ovviamente non poteva immaginare che fosse stato il suo collega di ufficio ma Luís descrive il seicentoquindici ter che in altra ipotesi probabilmente poiché la legge era già abbondantemente è stata entrata in vigore probabilmente si poteva pure ipotizzare a un ipotesi di depistaggio il punto è che quando ad aprile del due mila e ventuno arriva la notizia
Che la divulga Trichet era la
Signora la potenziale di guidatrice era la signora contraffatto
Nella assenza quasi latitanza del Pubblico ministero Storari che si sottrae ai richiami del suo capo per avere spiegazioni
Sappiamo il voi avete il documento in atti che il Pubblico ministero
Dispone l'acquisizione dei dati di traffico telefonico sull'utenza della dottoressa contraffatto con i risultati sconcertanti che poi ne derivarono è mi ha fatto un accenno il procuratore Greco durante la sua deposizione
Ed è meglio tacere
Per
Carità di patria però
Il punto è un altro e il punto è che
La dottoressa vedi io per parossistica prudenza fa la istanza al Gitto di acquisizione dei dati di autorizzazione l'acquisizione dati di traffico telefonico e il cippo risponde secondo la legge oggi vigente io non ti devo autorizzare i criteri acquisire tutti
Io ti autorizzo come autorizzo l'ascolto le captazioni le captazioni sulla utenza telefonica della signora contraffatto quindi perché dico questo perché su qualunque aspetto
Di fatto di questa vicenda se si approfondisce con laica
Analisi
Dei dati ci si accorge di come siano veramente irricevibili le prospettazioni della difesa appellante
E quindi
Te ne posso parlare a me non si può opporre il segreto il prosieguo dell'atto di appello anche dei motivi aggiunti
E fondato principalmente sulla
Parola autocertificatorio dell'imputato
Lo ha già detto il procuratore generale in relazione alla deposizione del teste Morra
Sì pretende che Morra sia stato smentito da chi dall'imputato
Qual è il punto il punto è che
è riportato ripetutamente sia nell'atto di appello
Sia
Né motivi aggiunti sono riportate le parole dell'imputato
Il mio pensiero era rimettere il procedimento sui binari della legalità
Presidente questo è come dire il
La manifesto programmatico
Della gente dottor Davigo al momento dei fatti lo dice lui io mi sono condotto perché il mio pensiero era rimettere il procedimento sui binari della legalità
Su questo
Io invito la corte ha
Fare una oculata valutazione
Su due aspetti diversi che sono stati
Messi in un unico Calderone
In una specie di strategia della confusione per finire nel caos
Cosa ha sostenuto l'imputato
Che Luís si muoveva per ripristinare la legalità in relazione alle condotte
Rilevanti disciplinarmente o anche penalmente lo ha detto da parte del procuratore della Repubblica di Milano e della procura di Brescia giunta coassegnatario del fascicolo quindi
Lui dice
Quei la questione grave
Era la condotta di quei due magistrati ai vertici della procura era questo l'oggetto
Della questione
Per la quale io dovevo interpellare il comitato di presidenza
Rimettere il procedimento sui binari della legalità era
Fare avviare le indagini previa iscrizione della notizia di reato articolo due legge Anselmi
Presidente se si guarda con attenzione
è l'imputato che smentisce la propria prospettazione difensiva
E perché perché se era quella
La ragione
Al Consiglio superiore della anzi al comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura che cosa doveva arrivare
Dove vuole arrivare i verbali di interrogatorio di Piero amara e le trascrizioni delle registrazioni consegnate da Giuseppe Calafiore alla Procura della Repubblica di Milano e a che fine
Voi avete i corpi di reato in atti spiegatemi come da quei documenti che sono gli unici volanti nati dall'imputato
Da quei documenti ex se
Si poteva trarre una responsabilità di Francesco Greco o di Laura Pedio e a che titolo
L'unica cosa
Ragionevole
Nella
Costruzione
Da vivo Storari
Era la cosa più banale di questo mondo
Il dottor Storari scriveva il sottoscritto sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano
Espone che nel procedimento dodici settanta settecentotrentatré barra ventuno un dichiarante più volte interrogato ad reso dichiarazioni riguardanti una presunta loggia occulta
Della quale avrebbero fatto parte anche magistrati e su tale questione lo scrivente ha incontrato ostacolo nel procuratore della Repubblica e né la procuratrice aggiunta consegnatario del fascicolo i quali hanno impediva lo scrivente di procedere all'iscrizione
Della notizia di reato degli indagati e all'espletamento di indagine
Questa era l'unica cosa in quella prospettazione l'unica ragionevole possibile ma fosse stato fatto questo
Ci sarebbe stato il volantinaggio dei verbali di interrogatorio no
Fosse stato fatto questo che riguardava le persone di Francesco Greco e Laura Pedio ci sarebbe stato
La ci sarebbe stata la attività di scredita mento di un componente del Consiglio superiore della magistratura dal quale sì invitavano i consiglieri del CSM a prendere le distanze no
E allora
Se era quello il manifesto programmatico ripristinare
La legalità che cosa c'entra volantinare gli interrogatori di amara è ovvio che l'azione
è diversa rispetto al fine che ci si proponeva
Perché perché il fine non era quello il fine era l'attività di scrittura mento del dottor Sebastiano ardita
Anche perché anche qui presidente sono i dati di realtà a smentire
In modo incontestabile la prospettazione difensiva ma se il problema era l'iscrizione della notizia di reato
E
Quindi la possibilità che venissero svolte le indagini
Mi si vuole spiegare che senso ha a giugno del due mila e denti noi sappiamo voi sapete perché avete il documento in atti te la notizia di reato è stata iscritta il dodici maggio due mila e venti cioè il primo giorno
Di riattivazione delle indagini dopo il fermo dallo da un
La sospensione era fino all'undici maggio il dodici maggio viene scritta notizia di reato non sappiamo perché voi avete anche le chat delle conversazioni Pedio Storari
Che l'iscrizione avviene però verrà dalla dottoressa bivio
Ora
Se l'iscrizione avvenuta il dodici maggio
A giugno perché bisognava riferire a Marra
Che ammarare ha reso dichiarazioni su Sebastiano Ardita e o Marco credo Mancinetti
è ovvio che lì non c'era alcun intento di ripristinare
Il procedimento sui binari della legalità
C'era solo la volontaria
Io il volontario dispiegamento P dichiarazioni calunniose
Che ragionevolmente fossero calunnie
Bastava leggere
Oggi che ci sia stata quella prognosi di ragionevole
Prospettiva di condanna lo afferma un decreto che ha disposto il giudizio ma il ponte che sicuramente a giugno del due mila venti quello non poteva essere
La il vero
Obiettivo il vero motivo delle condotte del imputato al luglio del due mila e venti quando avviene l'interlocuzione con
Nicola Morra anche lì
Intanto naturalmente non si capisce perché
L'ex forse no in quel momento ancora presidente la commissione Antimafia senatore Nicola Morra doveva ricevere quella informazione
La tesi dell'imputato quindi io qui riporto le parole dell'imputato sono Morra insisteva per farmi fare pace con ardita
E io per giustificare che non volevo fare pace con ardita gli ho dovuto dire
Che un dichiarante aveva reso dichiarazioni sordità indicandolo come componente di una loggia massonica ora
In base a quale
Dato normativo
Cioè c'era qualche cosa che imponeva al dottor da vivo
Di non limitare la sua interlocuzione con il senatore Morra dicendogli senti
Io non ci vuole avere a che fare punto c'era qualche cosa che lo costringeva
A reiterare quella propalazione che oggi sappiamo calunniosa non c'era l'ha deciso Luís la logica
Di tutto l'operato dell'imputato è che
Le norme valgono
Finché lui ritiene che abbia un senso rispettarle
Diversamente decide Luís quale
La condotta da tenere anche in contraddizione con la norma
C'è di più
A fine dibattimento c'è stata la contestazione suppletiva su cui è intervenuta condanna
In relazione all'allora primo presidente dottor Curzio
Noi sappiamo che quella interlocuzione avviene a settembre del due mila e venti
E a settembre del due mila e venti che cosa bisognava ripristinare di legalità in quel procedimento
No l'abbiamo appreso dal dottore Curzio
A che cosa serviva quella propalazione da parte dell'imputato seguiva affari tenere le distanze dal dottor ardita cosa che il dottor cucciola proprio in modo trasparente
Confessato davanti al tribunale effettivamente io mi sono mantenuto su doverosi da me ritenuti canoni di prudenza maggiore rispetto che agli altri componenti
Ora
Già questo cioè i tempi dimostrano la falsità della giustificazione
Poi ci sono anche contraffatto e Befera
La curiosa tesi è che siccome la signora contraffatto e dipendente del Consiglio spera dipendente del Consiglio superiore della magistratura e siccome la dottoressa Befera era collaboratrice del dottor da vivo
Per questo motivo alloro poteva essere
Rivelato
Il contenuto delle dichiarazioni di Piero Marco
Scusatemi sarà che io sono limitato ma in base a quale principio normativo
Cioè le dichiarazioni di amara erano atti della Procura di Milano su questo non c'è dubbio
Non erano
Atti riservati di un
Posto che atti riservati alla sezione disciplinare non ce ne possono essere perché si si celebrano i giudizi al CSM in pubblico dibattimento
Ma fossero stati atti riservati del Consiglio superiore della magistratura
E allora
Ma si trattava delle dichiarazioni di però Mara la Procura di Milano
Per quale motivo si può pensare che ha Marcella contraffatto e a Giulia Befera potevano essere
Rivelate qual è la giustificazione
Sulla dottoressa Befera quasi non c'è giustificazione perché l'abbiamo sentita come testimone eh le sue dichiarazioni valgono le sue parole valgono come pietre
Di responsabilità a carico dell'imputato
Ma la signora contraffatto
Prima eravamo sempre insieme io e ardita facevamo sempre tutte insieme dovevo spiegarle che Ardita non doveva più entrare tanto che avevo dovuto chiudere a chiave i documenti e quindi anziché dire
Hardy da qui non deve più entrare
Che dice no non deve più entrare perché perché io ho ricevuto dal dottore Storari dei verbali di interrogatorio di vero amara la Procura di Milano che indicano Sebastiano Ardita come componente della fantomatica Loggia Ungheria ma è mai pensabile
Ci fosse stato un normale qualunque imputato che avesse sostenuto questa tesi alla seconda sezione penale della Cassazione
Quale sarebbe stata la valutazione
Dopodiché in realtà l'imputato ha pure
In corso d'opera
Mutata la propria prospettazione perché per tutta la fase delle indagini e parte del dibattimento
Il grande
Diciamo scudo
Al quale faceva riferimento per
Ritenere legittimo il proprio operato per far ritenere legittimo il proprio operato era erano le circolari del CSM così aveva convinto il dottor Storari
Il dottor Storari
Si era perfino rifiutato di leggere le circolari ma stando lì la parola del dottor Davigo ma
E certo
Che l'ha detto anche il dottor Storari
Davigo ma ma citato delle circolari
Che
A facevano sì che o alla singolo componente del CSM non fosse opponibile il segreto dopodiché affine del dibattimento
è stato esaminato l'imputato presidente l'ho fatto io la domanda specifica
Proprio per rendere chiare le posizioni qual è la norma
In base alla quale lei ha ritenuto legittimo il suo operato la risposta è stata la più imprevedibile è la più incomprensibile aggiungo perché non ha più tirato in ballo le circolari del CSM che poi ora rientrano negli atti nell'atto d'appello
Ha detto testualmente la Costituzione
Aggiungendo
Posa
Che mi ha reso incomprensibile di interpretare il dato in sua difesa aggiungendo che prevede che il CSM è un organo collegiale appunto mi vien da dire
E allora la questione delle circolari del CSM su cui tanto ci si era battuti che sono state utilizzate
Dalla difesa del Co imputato
Presidente c'è un motivo per cui ci si è alla fine dissociati perfino dalla circolare poi sarebbe una
Del CSM la numero cinquecentodieci del quindici gennaio del mille novecentonovantaquattro perché
Almeno su alcuni dati in un processo dovremmo essere tutti d'accordo e cioè
Il calendario
La lingua italiana
La circolare è scritta in lingua italiana
E non occorre la capacità ermeneutica di Umberto Eco per capire cosa diceva questa circolare
è fuor di dubbio che rispetto al consiglio in quanto organo che realizza il governo autonomo della magistratura una simile esigenza quella della tutela del segreto da interferenze esterne non può essere posta
Estendendosi
Sia pure sotto forma di segreto d'ufficio il segreto investigativo gravante su circostanze fatti eventualmente comunicati ai componenti del CSM viene così meno la ratio stessa della opponibilità del segreto domanda ma si estende la non opponibilità o si estende in italiano il segreto
Cioè
Al CSM organo collegiale
La procura di Milano in ipotesi
Può anche dove ero riferire
Perché
Estendendosi ai componenti del CSM il segreto d'ufficio cioè sono loro vincolati
Il segreto investigativo si estende e diventa segreto d'ufficio viene meno
Il problema della opponibilità del segreto nonché si estende ad libitum la non opponibilità del segreto al singolo componente del CSM
Perché altrimenti rientriamo in quella ipotesi veramente
Abnorme di cui parlavo in apertura ciò che qualunque componente del CSM poteva andare presso qualunque ufficio giudiziario a
Interrogare i titolari di segreti
Immagino cosa sarebbe successo se alla procura di Milano nel febbraio del mille novecentonovantasei fosse si fosse rivolto un singolo componente del Consiglio superiore della magistratura gli avesse chiesto per caso qui c'è una richiesta di misura cautelare nei confronti di Renato Squillante
E quale sarebbe stata la risposta ma che volete
Questo è
Questa è la prospettazione del imputato
Aggiungo è una prospettazione che quanto alla ricostruzione in fatto da parte dell'imputato
Completamente completamente fondata sul nulla
Si sostiene a più riprese nell'atto d'appello
E l'ha sostenuto l'imputato nelle sue dichiarazioni che senza l'intervento del dottor Salvini non ci sarebbe stata l'iscrizione
Ma sul calendario dobbiamo essere tutti d'accordo e ci sono delle prove che ci consentono di dire come è avvenuto
L'iscrizione cioè c'era feeling programmata una riunione per il ventinove di aprile due mila e venti la riunione salta per problemi personali della dottoressa Pedio la riunione dovrà essere fatta subito dopo l'uno maggio salta per impegni lo personali del dottor Storari
Si arriva alla riunione dell'otto maggio preceduta dalla richiesta del procuratore Greco al dottor Storari di informativa
Il sette maggio l'otto maggio c'è la riunione finalmente e il dodici maggio c'è l'iscrizione aggiungo Presidente che pure questo merita attenzione il dodici maggio vengono iscritti tre nominativi
A modello ventuno o Piero amara Giuseppe Calafiore e Alessandro Ferraro
Voi avete lasciato a un certo punto alla dottoressa Pedio viene il dubbio su Alessandro Ferraro
Tanto che scrive al collega Storari e gli dice ma pure Ferraro iscriviamo perché la il principio da cui erano partiti iscriviamo il rei confessi
I rei confessi erano Piera Mara e Giuseppe Calafiore Alessandro Ferraro non era mai stato sentito
Non solo non era mai stato sentito e quindi non poteva essere reo confesso ma in realtà né Giuseppe Calafiore né Piero amara avevano indicato Alessandro Ferraro come componente della Loggia Ungheria era stato indicato solo
Da
Piero amara
Come soggetto che aveva
Deteneva l'elenco degli iscritti alla loggia Ungheria ed è questa la risposta infatti le dà Storari alla sua collega e dice se c'ha le leggo per forza iscritto
Quindi le iscrizioni di avvengono il dodici maggio avvengono perfino in modo più esteso rispetto al principio che si era deliberato
Vengono iscritti i rei confessi e in più Alessandro Ferraro e presidente c'è un motivo se il reato di associazione a delinquere
Come si fa a ipotizzare l'associazione a delinquere di due persone
Ci voleva un terzo e viene
Iscritto Alessandro Ferraro qual è il punto c'era stata già l'interlocuzione
Salvi greco però
Perché noi abbiamo la prova dell'interlocuzione avviene il diciannove maggio due mila e denti allora mi spiegate come fa a essere
Ad avere un apporto causale sull'iscrizione del dodici maggio due mila e venti l'interlocuzione telefonica
Diciannove maggio due mila e venti
Che peraltro è molto stringata
E che ha come seguito un incontro fra i due a giugno
Al Consiglio superiore della magistratura
E quindi nessun'nesso di causalità fra l'interlocuzione saldi greco e l'iscrizione della notizia di reato sulla Loggia Ungheria invece
Quanto
Alle date
Un rilievo
C'è la la condotta dell'imputato
Che è stata finalizzata a
Occultare
La possibile ricostruzione di come erano andati i fatti
Perché
Per tutte le indagini e per metà del dibattimento si era dato per scontato
Non lo era come riflesso diciamo condizionato perfino comprensibile tettoie coincidevano le due versioni
E non volendosi ipotizzare come in realtà il procuratore Greco in una battuta ha ipotizzato cioè
E poiché rispetto a
Aprile due mila e venti
La
Notizia era stata rivelata dopo un anno magari nel corso di un anno c'era stato il tempo per i due di concordare una comune difesa
Ma proprio perché si davano per scontato dei delle cose si era irritato di rivolgere perfino le domande
Al dottor Davigo
Dottor D'Amico aveva fissato in modo inequivocabile la data degli incontri perché aveva detto
Io mi sono mandato dalla mia dal mia la mia posta elettronica privata alla mia posta elettronica del CSM e-mail con allegati tutti i documenti che mi aveva consegnato Storari il sette aprile del due mila e venti
Quindi il sette aprile due mila e venti io me li sono mandati già c'erano stati i due incontri
Fra i quali erano intercorsi uno o due giorni è prima ancora c'era stata la telefonata
Gli dissi chiede questa e-mail lei c'era ancora no perché naturalmente non ho più la posta elettronica del CSM bene però siccome sera mandava la sua posta elettronica privata la recuperata la sua posta elettronica privata lunare ha mai prodotto il documento
Hanno anche quella lo cancellate
Va be'però ci saranno l'esatto delle sue conversazioni con il dottor Storari è no perché quello smartphone l'ho ceduto
Non c'era modo
Di accertare una cosa
Che era stata detta dal dottor Davigo quando era stato fin da quando era stato sentito come persona informata sui fatti il cinque maggio del due mila e ventuno alla Procura di Roma e pacificamente era stata sempre confermata
E poi alla fine si scopre che non c'era un modo di verificarla
è la difesa è stata del dottor Davico ah va be'ormai io mi dimentico tutto alla mia età è possibile
La dimenticanza in realtà presidente su questo mi dispiace dover essere brutale c'è la prova della falsità in questo la prova della falsità e in un elemento di tentativo di discolpa
Relativo alle affermazioni del teste Santoro noi sappiamo che l'ex presidente aggiunto del Consiglio di
ATO dottor Sergio Santoro
Era stato indicato da Piero Marrazzo
Come componente dalla fantomatica Loggia Ungheria
E sappiamo
L'abbiamo saputo da Sergio Santoro
Che
A casa sua c'erano stati almeno due incontri
Presenti varie persone eh tra queste anche il dottor da vivo
La seconda di queste cene a casa Santoro lo ha dichiarato il testimone dopo aver verificato il suo calendario Google
è stata o il nove o il dieci settembre due mila e venti cioè quattro mesi dopo che il dottor Davigo aveva i verbali
Secondo i quali Piero amara aveva indicato Sergio Santoro come componente della Loggia Ungheria presidente questa circostanza non aveva di Londra grandissimo rilievo era solo per dimostrare
Come
Le condotte del dottor da vivo non fossero finalizzate a ripristinare la legalità ma fossero finalizzate ad abbattere il dottor Sebastiano Ardita
A screditarlo come componente del Consiglio superiore della magistratura circostanza peraltro che era stata raggiunta perché noi sappiamo che molti componenti del Consiglio superiore la magistratura addirittura erano arrivati a togliere il saluto
Al dottor ardita
E allora mi ero chiesto ma come è possibile che
Nonostante quella grande
Vicinanza che fino alla nomina del Procuratore di Roma c'era stata fra il dottor Davigo il dottor ardita
Una volta appresa quella notizia
Era stata sufficiente per quel cambio di condotta
Il modo di comportarsi con il dottor Santoro era la prova della in the rivincita dell'assunto il dottor Davico
Però ora
Contestare le affermazioni del testimone Santoro
Come si è difeso in primo grado il dottor Davigo prodotto stralci
Di una chat di mozzate fra ludiche Sergio Santoro
Subito dopo che
A me aveva risposto che quell'esatto non erano più reperibili perché lo smartphone dell'epoca Cluj non ce l'aveva più
E quindi non erano reperibili le chat con Storari però alla fine
Quella con Santoro non della dottoressa cialtrone ma la sua
Invece seppure
Molto a spizzichi e bocconi molto
Parcellizzata
La
Deteneva
E c'è un altro dato rivelatore
Che proviene dalle dichiarazioni
Dell'imputato perché pure qui si era omesso di farle difatti la domanda ai finché non di sono state fatte le domande si dava per scontato per avviato gommati carte quello che diceva era la verità
Presidente non ci si è fatti problemi a farà avere di fatto a mostrare alla contraffatto dove teneva quei verbali
A dare copia di quei verbali ad almeno due o tre anziano almeno tre
Persone
A informare doviziosamente la dottoressa Befera a informare un senatore della Repubblica
Il diciannove ottobre del due mila e venti
Viene sentito a sommarie informazioni alla presenza del procuratore della Repubblica di Perugia noto Cantone
Domanda qual è la ragione
Per la quale si sono interrotti i suoi rapporti con il dottor artica
Risposta su questo oppongo il segreto d'ufficio
Cioè
Quello che poteva essere detto a Morra
Abete era
Ha contraffatto eccetera eccetera eccetera
Non poteva essere detto al procuratore della Repubblica
Questa palese contraddizione si è cercato
Nel corso del sue dichiarazioni di
Giustificarla
Con il fatto che erano presenti a quell'atto
In due difensori del dottor Luca Palamara
Intanto
Non si capisce per quale motivo
A Morra si poteva dire per ragioni personali
Mentre invece rispondendo con obbligo di verità
A un procuratore della Repubblica non si poteva dire
Ma il paradosso presidente l'abbiamo voi ricevuto quando abbiamo sentito la giornalista Liana Milella e abbiamo appreso
Che è vero che il dottor Di Matteo il dottor Ardita non avevano saputo nulla fino a una certa
Epoca
Ma addirittura attraverso la giornalista Agliana Milella che aveva ricevuto i verbali creando il dottor Davigo erano stati consegnati da Paolo Storari
Dalla dottoressa mila Elessar informato appunto Luca Palamara cioè il paradosso è che mezza Italia aveva ricevuto l'informazione grazie alle rivelazioni del dottor da vivo
E poi però
Il procuratore di Perugia si vedeva
Opposto il segreto d'ufficio
Un ultimo aspetto in punto di fatto
Io l'ho detto in primo grado il l'imputato si è condotto
Nella
Logica
Anche del ricatto
Perché e che poi ha peraltro come dire proiettato nella propria prospettazione difensiva oggi te dice è ma se io li ho dati a Verdini e Verdini non ha fatto denuncia
E allora commesso reato pure lui senza considerare la differenza fra Kibo l'antina verbali di interrogatorio e chi li riceve peraltro dopo aver ricevuto dal dottor Davigo d'informazione
Dopo non aver ricevuto l'informazione che si trattava di atti segretati
Che la domanda che il presidente ha fatto al vicepresidente Ermini
Sulla quale il vice presidente Armeni ha risposto e sulla quale c'è stata la conferma dell'imputato
Che il vicepresidente Ermini non aveva ricevuto quella informazione che altrimenti naturalmente avrebbe cambiato tutto il Presidente avrebbe sospeso l'esame palesemente la la a l'anche detto in udienza
Bene
Ma è stato tra virgolette salvato nel senso l'affermazione dell'imputato
Mantenuto la veste di testimone al vicepresidente
Qual è il punto il punto è che e anche qui c'è un altro disco oltre a quello che va detto il procuratore generale il racconto di Morra trova degli altri riscontri perché
Il vice presidente Ermini
Il consigliere
Marra
Il Consigliere Cascini
Tutti affermano
Che e per in fondo anche il dottor Curzio
Affermano che il dottor Davigo nel riferirli re loro quelle
Informazioni
E poi nel consegnare alcuni di loro quei documenti aveva utilizzato una condotta di parossistica attenzione
Portando il proprio interlocutore nel cortile o per Morra nella top nella tromba delle scale
è lasciando
Facendo lasciare al proprio interlocutore l'apparecchio cellulare nella propria stanza d'ufficio ora presidente
Io non credo che l'imputato fosse mosso da una logica complottista per cui temeva di essere intercettato ed è ovvio che non è così
C'è un motivo temuto più banale
I telefoni di oggi non sono solo telefoni
Sono anche dei registratori diventi e quindi se l'interlocutore ha un telefono può anche registrare la conversazione
L'unico modo perché nella logica del ricatto del dottor Davico fosse Luigi a comandare
I rapporti
Era che nessuno avesse traccia di quelle interlocuzioni perché se fossero emerse
La sua difesa sarebbe
Franata
In manti in ente
E a proposito della logica del
Ricatto
Presidente io non non lo utilizzata
Così con la leggerezza d'animo
Questa espressione perché
C'è un fatto che è stato riferito al vice Presidente Fini
Il dottor Davigo mi ha detto tenta di quella loggia
Erano componenti anche i vertici delle forze armate
E per questo motivo mi invitò
A
Immediatamente
Rivolgermi
Portarmi al Quirinale e rivolgermi al Capo dello Stato
Presidente noi dobbiamo alla prudenza del Quirinale
Dal fatto che nessuno abbia mai chiamato
Al Quirinale l'odierno imputato il fatto che si sia potuto celebrare questo processo ovviamente come chiunque comprende
Ma il punto è poniamola in relazione alla sua prospettazione difensiva
Il fatto che c'erano i nomi
Dei del Tc delle forze armate
Era materia di cui si doveva occupare il Consiglio superiore della magistratura
Da quando in qua il Consiglio superiore della magistratura il Consiglio supremo di difesa o o che altro
è ovvio che
Nello stesso racconto
Dell'imputato c'è la prova della falsità della sua principale prospettazione difensiva
E questo e così concludo presidente
Riporta in modo circolare al punto da cui ero partito
Ma era proprio necessario
O meglio
Era una cosa ragionevole
Che quei verbali le copie di quei verbali di interrogatorio
Venissero divulgate
In quella modo clamoroso
Che cosa ci poteva fare il Consiglio superiore
Nulla
L'unico effetto concreto
Era quello ricercato dal dottor Panico e puntualmente realizzato
Contaminare l'operato del Consiglio superiore della magistratura come è stato contaminato lo ha riferito la dottoressa Pepe
Io mi sono sentita in difficoltà
Ho preso le distanze dal dottor ardita e qual era la logica per cui Marra e Pepe Ilaria dovevano essere informate informati è perché erano stati eletti nella stessa lista di ardita
E quindi bisognava in qualche modo
Metterli a conoscenza in base a quale principio normativo
Non si sa
E poi
Ma se il principio era rimettere il procedimento sui binari la legalità perché andava in giro come fosse un pubblico ministero
A cercare elementi sulla attendibilità di Piero amara
Presidente pura questo dobbiamo credere
Ecco ci dobbiamo fermare qui per questa sera con l'ascolto dell'avvocato di parte civile Fabio Repici parte civile di Sebastiano Ardita nella processo d'appello nei confronti di Piercamillo Davigo si trattava dell'udienza davanti alla Corte d'Appello di Brescia del ventinove gennaio
Scorso che continueremo ad ascoltare una prossima puntata dello speciale giustizia
Lo ricordiamo la procura generale di Brescia ha chiesto la conferma della condanna
A di primo grado a un anno e tre mesi di reclusione per Piercamillo Davigo imputato in appello per rivelazione del segreto d'ufficio nella vicenda dei verbali
Di Piero amara sulla presunta Loggia Ungheria verbali che è il pubblico ministero milanese
Paolo uno Storari gli aveva consegnato per autotutelarsi a suo dire dall'inerzia dei vertici del suo ufficio la sentenza d'appello è attesa il sette marzo prossimo noi nel frattempo appunto continueremo ad ascoltare questa la seconda parte di questa lunga udienza del ventinove nel gennaio scorso davanti alla Corte d'Appello di Brescia intanto per questa sera ci fermiamo qui grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso
è una buona ascolto con i successivi programmi di radio radicale