Presentazione del libro di Pino Santarelli "Io c'ero. Dal luglio '60 al crollo del Muro: i comunisti romani si raccontano" (Bordeaux)

L'azione del libro molto interessante di Pino Santarelli io c'ero
Dal luglio del sessanta al crollo del Muro i comunisti romani si raccontano parlerò pochissimo perché adesso Alberto Olivetti che è uno degli intervistati dei protetti i protagonisti di questo libro corale che è un po'album dei ricordi ma anche molto analisi politica ricostruzione di tanti dettagli
E e passaggi
Della storia della FIGC romana in particolare della sezione Mazzini ma non soltanto però questo carattere di romanità e nel titolo ed è molto forte quindi un'esperienza particolare che però incrociate
La storia italiana di quegli anni e naturalmente è parte della storia parte anche è forte è interessante della storia della sinistra
Allora pensavamo di procedere così darò subito la parola Alberto Olivetti che in quanto fra gli intervistati protagonisti potrà fare un quadro più preciso del libro della prospettiva
Voi avremo il confronto di due letture sicuramente diverse come sono diversi come dire non sempre in accordo Paolo Mieli Massimo D'Alema e poi ci sarà spazio anche per chi volesse naturalmente intervenire qui ci sono molti degli intervistati
E e poi a chiudere naturalmente Pino Santarelli tirerà un po'lei i fili di le fila di tutta questa di questa queste ore due una un'ora e mezza finché avremo dal per poi da passare insieme allora do subito la parola da Alberto Olivetti
Io ho un compito un po'ambiguo perché da un lato debbo rendere rapidamente conto che il libro dall'altro non posso
Ritornare nel foglio sulle cose già dette nell'intervista e quindi troverò il modo di poi cedere la parola sulla base di una piccola premessa che mi avvio affare
Allora il libro
Contiene se non erro venticinque interviste di altrettanti
Esponenti
Della vicenda
Del partito comunista italiano e segnatamente della Federazione giovanile comunista all'incirca tra gli anni tra i primi diciamo come dice il sottotitolo dal luglio del sessanta allora caduta del muro di Berlino
I mille persone intervistate dal pino Santarelli
Hanno una
Un'area generazionale che li avvicina tutti tra il il primi anni quaranta e il cinquanta con l'eccezione di
Augusto Illuminati che forse a un anno
è nato nel trentanove se non sbaglio
Finisco con queste
Diciamo dichiarazioni anagrafiche però il senso che vorrei si capisse che la vicenda di una generazione
Anche se molti notammo hanno notato che il giro di questi quattro cinque anni tra quarantacinque cinquanta ultrà quarantadue quarantatré cinquanta
Segna anche delle identità non banalmente diverso
E quindi anche questo è qualcosa che viene restituito da numeroso proprio dalla numerosa serie di interviste che Santarelli ha condotto
Naturalmente a Roma il luogo
Là dove Roma è però ero era in quegli anni e per questa nostra generazione il luogo di arrivo anche di alcuni che venivano dalla città più lontane che
E erano partecipi quel fenomeno di inurbamento ulteriore della capitale negli immediati gli anni del dopoguerra
Qui la la la prima domanda non a caso perché poi il cemento che unisce queste personalità la prima domanda che fa Santarelli a tutti noire
Non solo quando sei nato e dove ma anche quando ti sei iscritto al Partito comunista italiano alla FIGC sottolineando in questo modo che
Questo che vorrei chiamare universo del Partito comunista italiano e dell'organizzazione giovanile
E poi un'area nella quale si svolgono le crescite di ciascuno le matura azioni non solo per molti Dinoi
Leggi tortine strettamente politico ma furono dire anche di formazione culturale
E questo è un primo punto che forse vale la pena
Rapida introduzione di sottolineare
Vale a dire
Almeno a stare ai personaggi intervistati siano essi studenti siano essi di provenienza invece operaia proletaria
Una delle questioni che si evince subito e che la divisione a Partito Comunista FIGC e la scelta di un impegno politico attivo
Non poteva procedere
O aprire il senso se non c'era una costante attenzione a quelle che si possono chiamare le questioni diciamo della cultura ma non tanto della cultura e politica come diciamo alla Norberto Bobbio quanto invece
La cultura in de dentro i listini gli elementi strutturali chi della posizione politica dell'intervento che una prassi anche sia pure
Limitata nei termini di una federazione di una città grande però come nuova con le sue caratteristiche eccetera richiedeva
Insomma il l'elemento dello studio
Che era uno studio intanto di
Informazione leggi letture necessarie ma era anche uno studio critico ci trovammo multipli nuovi nella condizione nella quale ad esempio gli studi marxisti in Italia
Erano sottoposti da una quindicina d'anni venti a una rigorosa riflessione d'ordine diremmo così filologico aldilà deve tendenze delle affermazioni
Dei singoli filosofico economisti esponenti e culturali che quelle che quelle pagine non solo di Marx ma anche della tradizione marxista e dunque dell'ENI Nismo e dunque diciamo dell'universo culturale della Terza Internazionale sostanzialmente avevano messo a una fu forte sotto una lente di ingrandimento forte che
Invitarla nuovi giovani a una dimensione critica e l'accettazione di un patrimonio culturale legato all'idea di un cambiamento radicale della società
Era improntato anche a quella che non solo era una libertà da acquisire garantire pienamente a ciascuno
Tutti ma era quello anche di una libertà del ragionamento del pensiero del investigazione di tipo
Chiamiamolo culturale in senso lato
Questo atteggiamento penso che sia Massimo D'Alema che Paolo Mieli che comprino molte saltare molte volte ce lo siamo detti
Questo atteggiamento era molto significativo e di ed emerge dal libro in tutte le sue voci molto chiaramente
Dunque
Fare politica voleva dire anche studiare e alcuni di noi che
Erano studenti avevano la fortuna
Per la nascita Zinfarelli studi librerie più elevati sentivano questo come un dovere molto forte
E avevamo come riferimento dentro il partito tra i dirigenti del partito alcune personalità che erano quelle di
Uomini politici a tutto tondo
Ma nello stesso tempo uomini che con la cultura praticata non sono negli anni della loro formazione ma durante l'attività politica erano esemplari per questo
Un nome che si può fare è quello di Pietro Ingrao
Che nonché però non devi di giungere ad altri perché sia tutto ma una una una uno come dire uno numero notevole i grandi dirigenti del partito erano costantemente impegnati in una approfondimento eccetera io ho fatto il nome di Pietro Ingrao perché nel l'intervista che ero che mi ha che raccolta nel libro racconto come nell'anno mille novecento settantanove Ingrao
Candidato di nuovo la presidenza della Camera
Decise malgrado le forti pressioni che aveva di non rinnovare la sua disponibilità per la buona ragione che sosteneva
Che è quanto era fino a quel momento venuto tre a cinquantasei settantotto
Suggeriva una revisione fortissima dei fondamenti della del dei dei presupposti degli strumenti nella pratica politica
Del Partito comunista e addirittura la forma del partito secondo Ingrao nell'anno settantanove doveva essere profondamente trasformato
Non voglio insistere su Ingrao anche se alla figura di Ingrao è legata a una gran parte della mia formazione ed educazione alla politica
O dunque
Vengo a concludere
Se facciamo un paragone con quanto è avvenuto negli ultimi quarant'anni cinquanta ormai epoche storiche anzi a questo proposito diciamolo
Il cuore di questo libro ruota intorno o battere diremmo intorno al Sessantotto
E dunque intorno a una vicenda si di grande rilievo ma che riguarda un mondo che ha ormai sessant'anni e sessanta anni è un'epoca storica e questa epoca storica che noi qui a
Affrontiamo nel libro sull'onda della memoria dei ricorrenti ma anche devo dire tutti quanti gli intervistati
Con una dimensione di consapevolezza di coscienza gli analisti ciò che è avvenuto è come e né questa misura di un'epoca tu un altro mondo forse batte Nuti ha presente anche nei dibattiti che veniamo facendo e tuttavia mettere insieme l'elemento personale di ciascuno come un elemento in cui inscindibili dell'elemento diciamo critico e di riflessione da quello anche di una dimensione sentimentale avevamo tutti vent'anni o venticinque o trenta e questo si sente nell'
Questo si sente anche per i rapporti che passano tra gli uni e gli altri
Chiudo
Diciamo così con una breve riflessione ma che non svolgo perché davanti agli occhi di tutti piuttosto un suggerimento a tener presente con me
Questo mondo che emerge dal libro di Pino Santarelli io c'ero ero molto veri similmente un mondo del passato
E oggi alcuni dei gangli vitali dei tessuti connettivi che a quell'epoca permettevano di fare politica studiando e di studiare per fare politica sono saltati
Mancano
Manca proprio l'habitat e mancano anche le strumentazioni attraverso le quali la società civile da forma alle istanze della democrazia rappresentativa del parlamentarismo insomma
Alla Costituzione del quarantotto per quanto ci riguarda
Oggi
Temo che anche
Il quadro che dalla Costituzione provenuto al nuovo i dunque tanti anni sia sottoposto Nonda oggi da qualche trentennio a una notevole prova di tenuta non sempre assicurata
Allora
In ordine alfabetico darei la parola Massimo D'Alema
No buonasera io non ho voce quindi questo garantisce
Fatto che
Non litigheremo Paolo Mieli e di almeno io non sarei in grado di farlo vent'
Ma
Io appartengo come dire alla fascia invece che sono al di sotto dell'età
Media diciamo di
Dei dei protagonisti del volume ma un filino ecco
Anch'io mi iscrissi alla FIGC esattamente nell'anno di tutti gli atti cioè mille novecentosessantaquattro
Ma a Genova
Un altro mondo
Intanto perché è una città molto segnata dal conflitto di classe
Io andavo nella scuola della borghesia genovese liceo Andrea Doria ed ero l'unico iscritto alla FGCI
La posizione
No Nobile ma
E quando dovevo distribuiti volantini aiutavo mio compagno di scuola anarchico
Libertario però era favorevole alla libertà di espressione quindi mi aiutava distribuire una
FIGC era organizzazione molto operaia
Mondo diverso rispetto a quello della borghesia intellettuale romana che non in modo esclusivo ma in modo notevole protagonista questo libro
La mia esperienza romana si era consumata negli anni cinquanta perché io ero stato militante importante dei pionieri
E di quella esperienza ricordo due cose una bellissima ero innamorato di adire a Pajetta lo faceva lui fa una bambina meravigliosa quando io avevo nove anni nonché non corrisposto spero
Penso che sia stato forse uno degli amori più profondi della mia vita
E l'altro più traumatico perché io portai il saluto dei pionieri al nono congresso del PC
Ed ero ascoltato no scuola Togliatti che ascoltava Longo ma anche da Suso
Che rappresentava il partito comunista dell'Unione Sovietica
E
Poi andammo a Genova dove mio padre fu mandato a fare il segretario regionale del partito
Tre mesi prima del luglio sessanta
Però ecco naturalmente questo racconto di liste che si intrecciano diciamo accetta
Inevitabilmente uno vede tante tracce della propria Autobiografia non è che siamo abbiamo vissuto qualche giorno fa una grande Assemblea della FIGC degli anni settanta e ottanta
E ma non pensavo di passare all'assemblea della FIGC negli anni degli anni sessanta come per questo mi pare
Non ci spingeremo oltre che per ragioni comprensibili ma insomma mi pare che c'è come dire
Un clima di raduni nostalgici che
Da cui forse non bisogna farsi travolgere
Anche se un po'di Nostalgia
E e
è inaccettabile ecco voglio dire io sono non sono contrario alla Nostalgia diciamo facoltativa ma oltretutto pare che dal punto di vista anche della salute
Non faccia male
Nel senso che
Conforta il senso di vite vissute dignitosamente piene di ricordi anche positivi insomma
Non mancano quelli negativi sono in qualcosa che conforta e aiuta ad invecchiare bene e anche a tenere delle relazioni amichevoli con gli altri
Tra chiaro non dobbiamo farci travolgere
Perché questo è un libro non vi è un libro di storia che gli storici
Sanno benissimo che nessuna fonte è ingannevole come la testimonianza dei dei dei protagonisti Savoca fonte
Sommamente ingannevole
Però io libro che aiuta a capire una parte della storia del Paese della storia della sinistra
Della storia di una generazione
Almeno così l'ho vissuta io che è stata piuttosto fortunata
Pur avendo vissuto grandi trust grandi sconfitte ci ama complessivamente diceva
Ha vissuto una esperienza ricca
Ed è una generazione che ha dato un contributo alla modernizzazione del Paese renderlo un paese libero insomma non
Indipendentemente diciamo poi dalle vicende della politica occhio anche dal punto di vista del del costume e della mentalità
E dei cambiamenti
Che sulla scia della
Della grande stagione della costruzione della democrazia della Costituzione eccetera poi dopo insomma negli anni settanta
Hanno
In mezzo al turbine degli anni Settanta tuttavia di il terrorismo la violenza contro quello che vogliamo ma anche alla riforma sanitaria Riggio Basaglia la Bortolato al divorzio su
Paese
Vietato più moderno
E per alcuni aspetti più libero
E in questo sul questa storia di
Io sono meno appassionato agli aspetti più interni anche noi li abbiamo vissuti alcune ecco
Alcune delle vicende rievocate nel libro io da lontano io ricordo indimenticabile riunione del comitato federale della FIGC di Genova in cui Giulietto Chiesa ci spiegò
Come che avevano vinto il congresso dell'Ucei di Rimini
Episodio rievocato da Flores d'Arcais dall'altra parte della barricata diciamo
Che lui era stato sconfitto dai brogli
Il comitato elettorale
Fatti e da da da dai comunisti e dei socialisti
Che Giulietto Chiesa candidamente ammise in quella riunione
E di fronte all'obiezione io vi ettari non mi sembrava corretto
Ero piccolo soltanto sembrava che non fosse qualcosa di cui Gloria arresti lui mi rispose dicendo ricordati che per difendere la rivoluzione lei mi fece fucilare i marinai di Kronstadt
Per cui vive a me è sempre rimasto in mente questo paragone tra i brogli della commissione elettorale dell'UDC
Di Rimini e la tragedia dei marinai di Kronstadt diciamo che erano due modi diversi di interpretare il leninismo diciamo quello fortunatamente diciamo quello di Rimini
Con meno morti ecco
Quindi di riflesso diciamo ma non c'è dubbio che il gruppo dirigente della FGCI romana di quegli anni è stato negli anni Sessanta
Grande protagonista della vicenda politica diciamo
Dei comunisti più giovani
In un intreccio Complesso diciamo di
Di posizioni politiche diverse è importante che questo libro ci fa capire anti che il PC sia pure nei limiti delle forme del centralismo democratico e non era un partito monolitico
Era un un groviglio di posizioni politiche culturali di correnti più o meno dichiarate quelle nascoste come il li della Quarta Internazionale che sin filtravano diciamo ma anche quelle più esplicite
Il marxismo italiano è stato un campo di confronto tra scuole diverse
Noi eravamo per quattro guardano più legati alla tradizione storicista
Abbiamo perso a Maddaloni
Già Luporini era un po'
Ma senso Galvano Della Volpe o a Milano diciamo Ban fitti giù giù tutto erano altre cose
E l'influenza diciamo sul marxismo italiano hanno avuto
Di Croce e Gentile in modi diversi
Carrizo un campo assai più assai plurale
Questa è una caratteristica originale
Rispetto ad altri partiti comunisti del PC cioè il fatto che una forza politica all'interno della quale ha vissuto un pluralismo
Poi da questa vicenda sono partiti
Percorsi personali molto diverso io una parte di queste generazione che si era abbeverata Galvano Della Volpe è stata affascinata da classi dal craxismo dalla dalla modernizzazione craxiana diciamo
Un'altra parte larga rimasta legata Ingrao io sono stato come dire
Esenti da tutto e tutti e due tendenti io arrivai a Roma poi settantacinque fra il segretario FIGC
Per volere di Berlinguer Berlinguer non è amato in questo libro
Se c'è un tratto comune dichiara la gran parte degli economisti dei protagonisti diciamo perseguendo né Amato
Nella mia storia Berlinguer è stato un riferimento fondamentale
Quando io arrivai a Roma nel settantacinque diciamo sovrana c'era oramai tutta un'altra generazione
Io ho incrociato Alberto Oliveti in un bellissimo episodio importante che lui però non racconta nella sua nella sua intervista
Ancora
Che fu il convegno di Ariccia
Perché il convegno di ieri c'era
Che costò ad Occhetto l'esilio in Sicilia
Fu un momento importante fu il momento in cui il Sessantotto incontrò il gruppo dirigente del partito comunista
E
Occhetto fece una relazione
Che diciamo
Sì apriva
Col duplice risultato che per noi
Appare del tutto insufficiente
Per quegli altri apparve avventurosa spacca
Non ebbe il sostegno dei sessantottini e quegli altri lo spedirono sì lo sforzo della segreteria lo spedirono in Sicilia a fare il segretario della federazione di Palermo ma quella in quell'Assemblea
E ci fu un atto eversivo lo dico perché qualche giorno fa ho letto
Andando alla mostra su Berlinguer fra gli appunti delle lingue ci sono
Tra portici pochissimi sapevano capirne il senso gli appunti dell'intervento di Berlinguer
Nella riunione della direzione del PC
Che si riunisce durante il convegno di Ariccia a seguito del fatto che la mozione
Olivi tutti
Fu presentata
Dopo le relazioni di Berlinguer e percorso
Noi io ero cofirmatario luglio illustro presentando una mozione dicendo questa Assemblea così come non serve a niente
Vogliamo discutere le tesi del congresso del Pdci
E vogliamo potete dire la nostra su tutte le questioni
Politica internazionale
Rapporto partito movimento formale del partito eccetera
Un atto inusitato
La presidenza accettò che questa posizione si mettesse di voti
La presidenza spiegò che erano contrari
La mozione passò fu approvata a quel punto il convegno fu sospeso
La direzione del PC
Discussione
E nell'intervento di deve invece è scritto
Io penso che dobbiamo andare a discutere e dobbiamo misurarci seriamente
E il convegno si divise in gruppi di lavoro
Sui grandi temi
Dodici ero tutti salvo Giorgio Amendola che andò via dicendo se resto io il clima si inasprisce diciamo vengano tutti i dirigenti del carcere e alla fine
Furono approvati di documenti chiaramente divergenti rispetto alla politica
Furono tutti pubblicati
Uscì un numero di nuova generazione in cui tutti questi documenti fu fu un atto un momento
Perché
Il libro racconta bene Franco Russo saturo dei protagonisti diciamo
Coraggio con cui Longo soprattutto aprì un dialogo con il movimento sessantotto
Ma questo episodio di culto settario protagonista di con e per questo lo diciamo contorte aspettavo di trovarlo fondamenti significativo
Cioè di un gruppo dirigente
Che si fa mettere in minoranza dell'Assemblea
Accetta le regole del gioco
Viene a confrontarsi
E questo
A mio giudizio non si capisce
Perché
Quella generazione e quella che spinge il PC poi settantacinque settantasei
Questa operazione non sarebbe stata possibile
Se il gruppo dirigente del partito comunista
Nella sua grande maggioranza non fu soltanto alcuni
Non avesse deciso di aprire un dialogo di SPDC
Anche nel dissenso io ricordo uno dei momenti più accusa dissenso io ero tra quelli che andarono ad assaltare la bussola la notte di Capodanno rischi
E
Il PC esperire espresse un una dura posizione critica verso metodi di lotta estranei alla tradizione del movimento
Ma
Il due gennaio otto Pajetta era Pisa
E a viareggio
E il comitato di la difesa di quelli che erano stati arrestati
Fu assunta da un comitato di avvocati presieduto da Umberto Terracini
Cioè
Il PC
Prese radicalmente le distanze
Ma venne lì a dirci siete figli nostri
Fu una grande operazione pronti
E fu una operazione politica che pagando prezzi perché una parte se ne andò secondo me ha consentito di fare in modo che la spinta certi aspetti rivoluzionari eversiva di quella generazione almeno in parte notevole confluissero in un processo di modernizzazione della società italiana e non si dispera
Allora non so darei la parola Paolo Mieli non so se condivide questa sottolineatura delle delle tante cose che ci sono nel libro questa sottolineatura della del PC come partito capace di Tevere Dini di aprire anche questa discussione interna così forte a me naturalmente veniva all'osservazione facile che sembra un tempo lontanissimo quelle in cui c'era una vita di partito dirgli di questo tipo no
Beh
Io ho vissuto questa esperienza in una parte molto minore quanto almeno risulta Alberto Olivetti e Massimo D'Alema nel senso che l'ho vissuta solo per tre anni fra
Sessantacinque sessantotto perché poi sessantotto
Che l'ho vissuta cioè nel sessantotto non aveva perso di vista il Partito Comunista
L'ho vissuta in una maniera strana anch'io dò degli elementi biografici e non solo perché per inquadrarli nel senso che mio padre era un dirigente comunista del direttore dell'Unità Milano poi alla fine
Io sono nato nel quarantanove poco dopo lascio a Mila no perché ci furono dei cambiamenti dopo la sconfitta del diciotto aprile graduale cambiamenti radicali
Milano venne a Roma per dirigere sostanzialmente anche se il direttore forma ufficiale era
Togliatti dirigere rinascita i primi
Momenti in cui arrivai a Roma
Rilievo casa con la mia famiglia con mia madre mio padre a casa deve Maurizio Ferrara quindi Giorgio Giuliano Ferrara sono come se fossimo miei fratelli poi trovarono una casa all'incrocio fra via Tito Livio viale delle Medaglie d'Oro evidentemente erano delle case dell'INAIL che il partito aveva messo a disposizione di
Intelligenti comunisti o insomma esponenti comunisti e socialisti
Perché nel mio Palazzo vivevano quasi tutti comunisti o socialisti Luzzatto
E all'ultimo piano del mio palazzo fu una coincidenza fondante della mia vita viveva Raniero pensieri
Lettere infinite le figlie soprattutto Susanna la grande della figlia più grande che era mia esattamente sono stati i miei fratelli e sorelle per tutto il resto della mia vita
Perché poi mio padre uscì dal Partito comunista dopo la crisi in Ungheria due anni dopo in realtà nel cinquantotto invece un altro percorso mentre
Susanna David Daniele rifiuti di Raniero e Raniero sua moglie del giudice
Erano la mia famiglia a loro lascia erano socialisti voi conoscete tutti bella straniera nelle pensieri
Andare a Torino Raniero andrò a lavorare all'Einaudi politico con la dinamo di fondo Quaderni rossi e morì che c'aveva sessantaquattro anni ma
A scusate quarantaquattro anni va bene morì nel sessantaquattro a sessantaquattro quarantatré quarantaquattro anni
E però l'infanzia passata in quella famiglia mia assegnato nel senso che
In più Susanna scorso e dunque una figlia giovanissima come si faceva in quegli anni da Massimo negargli il Carol compagna trotskista
Molto intelligente anche lui di illustri parentele
Nel partito e la mia giovinezza si è svolta pure iscritto alla FGCI a Roma
Fra Rommel Torino dove andava a trovare questi miei
Diciamo in maniche dei fratelli con lascito
Di
Raniero pensieri e delle persone che Venco entrava a casa sua approvare alcune delle quali
Ho reincontrato in questo libro uno era Mario Tronti con cui il fondo ma il fronte di allora pronti con cui fondò classico vennero sito in fondo classe operaia Andreina De Clementi
Che era una sua carissima amica dicendo quindi ho una doppia insomma una doppia appartenenza una quella della sezione Ludovisi tra cui ero iscritto
E a cui erano iscritti anche amici tutti figli di dirigenti comunisti che ho fatto il pioniere alla festa dell'Unità
Non la destra quella nazionale quella che si faceva il sei gennaio la Befana dell'Unità sono state ricordi
Nel partito fatto tutti quei ieri Tim ma avevo un'altra finalmente sono sempre stato doppio nella mia vita
Avevo una famiglia d'appartenenza che in cui sentivo discorsi strani diverse da quelli che ho ritrovati
Questi li ho riconosciuti ma sentito discorsi considerazione studi ed esperimenti
Che poi avrei reincontrato nella mia vita in i successivi precisamente le vere incontrati intorno al sessantotto sessantanove rivedendo in università
Le persone alcune persone che ho intravisto da giovane da ragazzo chiede
Facendo un un tratto di strada con loro sto parlando di quelli che poi diedero vita a potere operaio diciamo la parte romana di potere operaio
Però tornando libero ma per quella metà della mia vita mi sono riconosciuta appieno ritrovato appieno tantissime cose minori cioè come Massimo prova delle cose proiettate su quella che è stata la sua vita successivamente come gabbie mi hanno colpito
Che Vanni Pierini quando andava a vedere un film una sera dopo ne parlava discutevano del rione incendi Bergman cioè delle abitudini
Che avevamo allora che poi nella vita si sono perse che vedo quella di andare al cinema di parlare del film di capire il film
E di discuterne di fare sommi passare gran parte della serata camminando al freddo parlando di un film
E soprattutto mi ha molto colpito nella introduzione di
Alberto Olivetti il tema della preparazione per noi il tema è quello è un compagno preparato quello è uno che sa Carletto era una come se ci fosse una competizione una gara per chi aveva letto di più perché aveva preferito chi ne sapeva di più cioè sapere conoscere aver letto era un titolo che poteva mettere in imbarazzo te stesso o un altro settore aveva eletto e il suo Conte otto
Tratto da la lettura e rilettura di questo libero devo ringraziare Alberto con me l'ha fatto leggere una volta e andammo a Lennon là per fare una cerimonia
Di devo nazionali in una biblioteca di Ingrao alla scuola pubblica
Il succo di questo libro succo che mi ha ha raccontato delle cose importanti della vita d'Italia e della mia
Capita nel senso che quella è stata l'ultima generazione quella raccontata che è arrivata a un appuntamento politico il Sessantotto preparata
Cioè era fatta di persone che avevano letto studiato e dopo di allora come voi sapete perché vede di
Rivisitazione di caricature del sessantotto in movimento cioè quasi a ogni autunno più più o meno solo che quelle generazioni come arrivano vanno nel senso che arrivano non avendo alle spalle la cosa caccia nel libro di Santarelli e
E quindi si si divertano fanno all'Assemblea amoreggiano manifesta non ci credono prendono le manganellate ogni volta gli sembra che quelle manganellate sia hanno
Chissà che ma insomma
Perché anche adesso è una cosa sembra un dramma epocale non voglio sottovalutare ma
Malmenare del ragazzo di quindici anni marcatore visibile però credo che nessuno di voi addebitato una manganellata nella vita insomma e quindi da una parte lo denunciamo né scriviamolo né un Lulli amo accesso ai mezzi di comunicazione ne parla dall'altra
Che il pudore ci risparmiarvi usare termini eccessivi per una cosa che abbiamo conosciuto a volte in forme molto più violente stagione del passato
Ma ripeto la generazione del Sessantotto fu più importante perché il sessantotto in Italia è stato prima in realtà in tutti i Paesi è stato ben ma se ne facessimo lo stesso libero in Inghilterra negli Stati Uniti in Francia in tutti la verità che il Sessantotto quello che noi chiamiamo il Sessantotto
E avvenuto dal inizio degli anni Sessanta abbia o meno sia scattato intorno la guerra d'Algeria i movimenti di liberazione non perché avesse necessariamente un rapporto con quei movimenti di liberazione ma negli anni Sessanta sono stati degli anni straordinariamente acculturando testa che hanno spinto tantissimi i giovani a leggere studiare e soprattutto discutere come discuteva Vanni Pierini uscendo da ogni volta che vedevo perché in tutti discutevamo di quei film
O di quelle letture o di quel dibattito che c'era stato in sezione o di quel dibattito perché nascevano i gruppi nascevano già prima del
Nel sessantotto insomma c'era un'attività e le manifestazioni tutte le cose che avremmo conosciuto nel sessantotto in realtà c'erano state già prima
E quindi quella fu l'ultima la prima forse ultima generazione
La nostra la vostra ad arrivare io ero l'ultimo arrivato ad arrivare preparata un appuntamento
Uno dei drammi della società successiva a cui ho assistito perché non c'è stata mai più una generazione che è arrivata preparata un appuntamento
Io prima del sessantotto nella mia idea nel mio mondo ideale quando arrivò il Sessantotto
Pensai che fosse la rivoluzione per questo
Le mie elettori mi portavano a pensare che subito dopo il Sessantotto
Franco l'uso sarebbe diventato capo dello Stato Marcello Lelli Primo Ministro Andreina De Clementi il ministro dovrebbe avevamo un eroe franco russo io ho vissuto periodi in cui palpita vuoi per le sue
Sorti però
Ero pensavo che quella generazione fosse così preparata e così pronta che sarebbe
Caduto qualcosa
Riflettendoci tanti anni dopo penso che qualcosa è accaduto nel senso che quella una generazione che ognuno
A suo modo a seminato attenuto a gran parte degli intervistati di questo libro
Non so se volontariamente inventare aumentano addirittura mantenuto il tratto identitario che avevano negli anni Sessanta si dicono tutti comunisti non mangia per la maggior parte e gli altri
Bofonchia hanno
Sì tranne cinque che però non danno una risposta netta quei cinque danno una risposta ambigua vicenda ma non saprei forse sì forse no cioè ragione dice no io poi ho capito che il comunismo era una cosa da ripudiare le fondamenta non menta racconta la storia dei Comunisti italiani che sono universi insomma si può anche capire
Si può anche capire
Cosa significa per un'altra parte di mondo così avere a che fare con quella parola poi ognuno declina ci saranno stati anche dei monarchici diverso in altre parti del mondo Brothers monarchico è uno strizzare l'occhio a un per non dire altre parole dico
Forse visto fare un'altra perché solo di omaggio libera più elegante trovare dei motivi critici forse
Intervistare tenere conto anche di quello che c'è allontanato radicalmente e che ha ha rotto con quella esperienza trovarlo se uno lo cerca lo trova
Qualcuno che ha rotto e che non faccio il giochetto di direbbe no sono io sono rimasto lo stesso sono gli altri che sono cambiate io in fondo
Molti amici miei lo fanno di in fondo c'è un'intima con un menu coerenza fra quand'ero al vendoliano
Quando poi sono diventato Gracciano al Paraguay ottavo Berlusconi anzi se ci sarà questa intima convenienza ma sì sicuramente qualcosa di diverso da questo libro qualcuno che avesse
Il coraggio di affrontare il tema della rottura di chi brutto poi con questa esperienza non guasterebbe nel senso che verrebbe un altro angolo prospettico e forse a meno di non interpretarlo come affatto Massimo D'Alema giustamente come ricchezza del dibattito c'è una sede un'esasperazione
Non spiegata terzi in una partecipata quegli anni di sia da te lo stesso giusto Maria Luisa Boccia per fortuna dice fin dall'inizio sempre scrisse ormai ormai non mi ha mai importava niente mai attratta
Mai suggestionata questa cosa insomma delle parole seconda donna elegante se non di schifo però di ripudio ecco di per quell'avventura
Diciamo c'è un'esagerazione non spiegata fino in fondo di perché fu così importante
Spendersi frazione stilisti e non trotskisti grazie espiazione espulsi soliti rischi viste in quegli anni
E e sembra che Trotsky sia rivissuto improvvisamente dopo la morte negli anni nella seconda metà degli anni Sessanta perché che diavolo certo c'erano intrisi con l'organizzazione che aveva deciso ma come mai era la forma di simpatizzare con i movimenti rivoluzionari del resto del mondo aprirsi però perché non dirlo in quel modo e poi io li ho conosciuti tutti i trotzkisti molti stanno ancora qua
Nessun di loro mi parlava di America Latina di Che Guevara quindi è chiaro che il non scrivo era una corda più sottile
E poi ci sono esperienze che sono sotto protratta scusami mi permetto di parte dei rilievi
Secondo me
Quel gruppo riunito rientrata intorno ci cerchia era più importante di quello che viene sottolineato nel libero ed era
Più denso e più preparato più colto dove si eleggeva il più di quanto sia cioè sopra citato il tema dei trotzkisti del sottovalutato per quello che riguarda i ricordi un povero ragazzo
Non è sottovalutato no
Oggi accettano che il re adesso lo rileggerò meglio però abbiamo Bolaffi in sala che conosce la questione meglio di chiunque altro era più del passato tutte le sere fra il cicerchia anni presso il meglio della sua gioventù per stare lì vicino al bar Vanni in quella casa all'ultimo piano dov'era
Dicevo però una cosa resta comune e chiunque passato per quell'esperienza sa di essere passato per un'università unica che è stato attuato irripetibile perché molti di noi hanno avuto dei figli e dei nipoti hanno visto altri ragazzi hanno visto altre esperienze storiche ma l'esperienza della formazione fino in fondo cioè di sentirsi obbligati a una formazione un di più di cultura di quella che insegnavano scorporate fatto
Che scoprono leggendo proprio
Che allora c'era una scuola diversa c'erano degli insegnanti dei supplenti scoprono lo ricordo benissimo
Al liceo Alberto Olivetti aveva uno dei più grandi d'Italia misti italiani insomma ognuno di noi aveva
Dei professori di liceo in confronto a oggi non ce ne sono neanche all'università volta vere
Dei professori universitari
Grande caratura ma quello che mi rimane di questo libro il sogno che piacerebbe che è una volta
Nella vita ci fosse una generazione a cui capitasse di prepararsi riuso quel verbo come si preparano in ampi settori con la generazione degli anni Sessanta anche perché
Se si preparasse ero così se fossimo tutti preparati così anche il dibattito politico sarebbe più civile
Sarebbe più denso avrebbe dei riferimenti più funziona più pertinenti sarebbe
Non è colpa
Della televisione dei ciociari le cose si sono così volgari vite
Ma è colpa di una certa indulgenza nostra nel non esigere che le persone intorno a noi con cui cioè che richiamo
Siano all'altezza di poter chiacchierare con nuove come erano quelli descritti nel libro di Pino Santarelli Cars
Allora io vorrei fare una domanda che viene fuori da questa ancora presidente D'Alema su questo tema della preparazione perché e anche a Paolo Mieli e poi per nulla Rispoli esposte magari anche vedi che se se volete però penso che la domanda che viene però perché si è persa quella preparazione d'altra parte però tutta quella preparazione stava anche insieme
Vero al modo più civile di discutere però anche una stagione dove il dibattito stesso prevedeva anche la violenza cioè i la violenza l'uso l'esercizio della violenza era parte di un dibattito intellettuale
è stato così a un certo punto quindi fare che cosa è successo a un certo punto della crisi dei partiti ovviamente lo sappiamo tutti come quando forse quando è partita e Tangentopoli tutto questo
Ma tutta questa questo bagaglio
Come si è perso quello che forse fra anche innescare il meccanismo della Nostalgia che si fa bene alla salute però innesca a sua volta per il un pericoloso confronto con quello che si era prima quello che essi è oggi insomma
Dove abbiamo smarrito il bagaglio so sulla discussione è un'altra discussione
Ne dal punto di vista di della della mia esperienza
Non c'è dubbio che
Quello che dava forma a al dibattito politico
Era l'esistenza dei partiti insomma c'è poco da fare i partiti erano anche delle scuole a tutti i partiti
Ognuno a modo suo diciamo ognuno con la sua pedagogia erano luoghi di formazione di selezione della classe dirigente
E
Il piccino lo era certamente ricorda la prima cosa che venisse Giorgio Amendola l'altra persona maltrattata in questo libro secondo me
Modo esagera così se non si è un po'troppo in Graglia questo punto IST
Se no
José Luis Giorgio Amendola non si parla di un libro che non sia letto
Severità
E comunque noi pubblica avevamo un settimanale la Città futura
La FIGC
Può più dopo degli anni settanta
A parte che ci scrivevano Tronti Cacciari Franco Rodano
E vendevamo diverse decine di migliaia di copie
Ma
Ogni volta che usciva un numero dopo un'ora un'ora e mezza mi telefonava Amendola perché anziani per tutti gli articoli nel senso che se la legge una tutta
E sottolineava tutti gli errori eccetera quindi
Era
Un modo di fare politica in cui
Lo studio l'ascolto la la la curiosità degli altri anche se tu eri un ragazzo
Alla prima riunione qui venne Giorgio Napolitano responsabile culturale
Dei pc nel sezione universitaria pizza
I mandò Dupuis ho diciannove anni disse un sacco di bischerate probabilmente
Certamente mi scrisse una lettera tra traversa eccetto da Roma
E spero sottolineare tutti gli errori che a suo giudizio non ho compiuto un percorso cioè lo dico per dire c'era una dei tamburi ci sia
Perché
Parte la scuola era più robusta diciamo la scuola quella che si frequentava
Ha poi questi questi partiti modo suo c'era una pedagogia cattolica nelle grandi organizzazioni nella Fuci eccetera eccetera una durante la formazione della classe dirigente che si è perduta in parte anche noi siamo stati responsabili
Perché noi non abbiamo fatto ai più giovani quelli che
Vecchi di allora fecero con noi
Cioè gli insegnanti no i partiti anche fuori dei partiti delle famiglie eccetera
Questo ha smarrito una cultura politica però certo non c'è dubbio che è poi la la slavina è stata
La figlia del sistema politico italiano il trionfo dell'antipolitica teorizzata come la forma più alta del della sovranità popolare la democrazia senza i partiti
La gente che si presentava in campagna elettorale dicendo votate per me non ho mai fatto politica ma cosa aberrante diciamo no ma tuttavia è stata la cultura dominante molti anni parliamoci chiaro
Adesso secondo me
C'è
Nello spirito pubblico
Cioè non decollano strategia ma il il bisogno di un ritorno alla politica
Comincia a manifestarsi nello spirito pubblico liscia perché ci si accorge che averi una classe dirigente politica non è un un qui un costo diciamo che si può eliminare
Ma è una condizione per affrontare le sfide di oggi sono meno
E comunque voglio dire una cosa si è chiaro che
Questi ragazzi però insomma
Io quando vedo
Migliaia di ragazzi attraverso canali largamente imperscrutabile che non c'è nessuno che li organizza nessuno che li convocano
Diciamo sarà la Rete sarà quello che sia chi si organizzano scendono in piazza sentono il dovere morale
Di
Per esempio esprimere la loro solidarietà verso i palestinesi
E si sfidano le volte della polizia un passaggio importante dal punto di vista formativa
Credo che non presentino
Poi è stato utile l'uno stato inutile diciamo è sbagliato abbiamo criticare il fatto che si picchiano i ragazzi ma dal loro punto di vista è un fatto importante si capisce cos'è lo Stato
Si capisce che c'è un nemico si capiscono tante cose unti formatisi
Quindi questo è un fatto che io trovo interessante non banale
Non superficiale
è un prendere posizione largamente controcorrente se si pensa diciamo alla pubblicistica dominanti
Che io trovo interessante io trovo un segnale interessante diciamo non sono così credo che bisogna cercare di sfruttare la realtà
Non pensando che ci ritroviamo e come eravamo noi perché non c'è più diciamo a per cercare di vedere se ci sono segni di vitalità
E secondo me ce ne sono
Cioè io sono meno ottimista ma non per da adesso in poi mi auguro che Massimo abbia ragione
Però la domanda che io mi rivolgo è siccome sono sessant'anni cioè quanti anni sono passati dagli anni raccontati e qua
Ogni anno abbiamo visto ragazze che si sentiva meno con i sentimenti come mai poi questo sei M non ha dato foreste noi dovremmo essere nella foresta amazzonica sia ogni volta che qualche ragazzo si sentiva sensibilizzato uno di questi temi
Io penso che
Invece dirmelo al duramente
Sia diventato un fatto un po'ricco le
A una certa età si scende
In genere più d'autunno che in primavera quest'anno è un po'un'eccezione si scende in piazza si mette in moto una cosa che si spegne verso Natale si ripresenta veramente in primavera e non lascia nulla
Perché se no non ci potremmo spiegare perché per sessant'anni e abbiamo avuto la pantera l'onda
Tutte Vattelapesca tutti questi nomi come mai
Ci hanno lasciato una politica che è quella che conosciamo che è fatta di qui il tipo di dibattito sui giornali in televisione e alla radio sui ciociaro
Come mai ogni volta son passate generazioni quelli che cominciarono non proprio nel sessantotto e quelli del settantasette dove diavolo sono finiti
E poi quello quelli della Pantera quel diciamo i nomi sono stati infine dove sono
Loro non hanno neanche la nostalgia della FIGC o nostra ma perché
Non ce l'hanno perché noi sappiamo che
Abbiamo qualcosa di preciso cui facciamo riferimento una stagione crea un inizio e una durata una fine
Quell'altro
Concetto Massimo D'Alema che da adesso in poi le cose saranno diverse speriamo questa speranza ma per sessant'anni sono stati semi buttati in un campo piano di sale
Che non hanno generato sembra ripeto oggi dovremmo va bene qualcosa di più corposo a cui far riferimento di quello che abbiamo mentre invece
Se vogliamo dice la verità adesso cedo solo per polemizzare ma abbiamo di fronte il nulla
Il sessanta anni successivi ci hanno lasciato il nulla c'hanno lasciato una volta Funari poi movimento dal dei tarli poi
Il tizio che si è presentata preso una barca di voti l'anno dopo era finito insomma ci hanno lasciato uno abbiamo alle spalle uno spettacolo di
Desolazione di mancata costruzione
Di cui io porto una parte enorme di colpa per quello che ho fatto in questi anni procure muoia
Cioè non solo io perché alla fine questi giornali si riduceva gol prestata ai giornali
Sì facevano qualunquismo interruzione vero confesso sono colpevole è colpa dei giornali che hanno strizzato l'occhio con faciloneria qua qualunque
Però data riconosciuta questa coltura
Colucci fingendo e mi
Da me
Domanda non a voi che siete qua in sala ma coloro che hanno vissuto annoverata hanno creato movimenti fatto disfatto e poi son finiti su un trattore vanno incriminato hanno fatta e voi dove cavolo eravate
Perché non avete lasciato nessuna Nostalgia per cui possibile riunire oggi quelli del precipitano indossando o settanta ottanta Noemi AGEA niente perché non hanno nulla in comune
Secondo me
Perché nessuno di loro perché tutti pensiamo di fare i furbi si prendeva si acchiappava al momento storico
E in base a quella che appunto ora si campava vita di quella che ha può avete capito come sono andati i sessanta anni successivi hanno avuto la parte più anche nel sessantotto ci fu un po'questa sensazione
Ma molto meno era più strutturante l'idea che tu vai fai una svolgo l'altra pubblica e hai risolto la tua vita
Purtroppo è entrata entrata nel DNA delle generazioni successive e ha fatto sì che a ogni generazione si deve ricominciare da capo speriamo che tu abbia ragione questa è la volta buona
Ma ci dovessi dire faccio un solo formule in grado sì io sono rimasto persuaso
No sono rimasto persuaso Filippo uso la formula dell'undicesimo congresso per fare il colpo grazie
Ma prima c'era qualcuno che voleva intervenire adesso poi prima di dare la parola all'autore l'uomo che doveva diventare il capo dello Stato a mio giudizio
Mio grande eroe del sessantotto
Grazie
Assomiglia son Franco Russo dopo che ho battuto che ringrazio intanto ringrazio Pino
Del del nostro lavoro che non è un lavoro da storico ma comunque che può contribuire a punta a dare l'atmosfera di quegli anni
Io mi son preparato devo confessarlo perché volevo sottolineare tre punti ma brevissimamente a partire dalla da quello che diceva Paolo Mieli e cioè del grande preparazione culturale politica ma non solo politica di generazione diciamo per circa sette gli anni sessanta che però ha fatto il Sessantotto
Questo è sicuramente vero Massimo D'Alema ha poi spiegato
Anche questo è vero che che grazie ai partiti
Però devo dire che pur essendo stato trotskista quindi polemico col pc devo dire che la caratteristica del PC è stata quella di essere stato uno strumento attraverso il sapere o di un arco il PC era una comunità emancipate su questo io penso che dobbiamo cento bianchi o per lo riconosco anche senza fra la mia biografia ma insomma
Tenta il PC significava puntare dotarsi di strumenti di intanto d'uguaglianza con tutti gli altri poi di stimolo allo studio l'apprendimento io ricordo appunto con qui c'è buontemponi Angelo ricordo assolutamente nell'assolutamente nel senso che ogni settimana c'era il realizzo gli atti su Rinascita ne commentavamo discutevamo appunto
Di queste editoriale così come altre e il seminario appunto il gruppo CIR che hanno che studiava il capitale a man bassa questo è sicuramente vero però Paolo e questo secondo me era il punto invece mi ero preparato
Queste ma queste generazione così corta pensa Piperno pensò
No a un fisico che che poi fatto un trattato di di astronomi quindi persone effettivamente di grande rilievo
Io mi sono allora chiesto in tutti questi anni che puro continuano a fare attività molto modesta sempre nell'oscurità nelle cantine Mammì son chiesto come mai questa generazione così brava che ha fatto il sessantotto ha contestato eccetera eccetera se inventato tante cose l'uguaglianza la la oggi la lotta all'autoritarismo
La scuola di classe la contestazione e chi ne ha più ne metta i primi Jerry i primi fermenti del femminismo Piccio Maria Luisa
Erano anche lì il personale politico e potrei continuare mi tuttora di chiede mi son chiesto come questa generazione poi
Affatto i gruppi come mai questa generazione
Che aveva innovato la prassi politica ha ritrovato invece le i vecchi miti opere ischio stalinisti questa è la grande domanda che che dici dobbiamo fare
Ovviamente non è che abbiamo una risposta però sicuramente una costituzione sono da fare che mentre appunto il sessantotto è stato un punto di rottura
E mentre il sessantotto pur avendo vissuto quelle quelle persone quei giovani il ruolo emancipate del PC quindi a qui vari a cui va riconosciuto riconoscevamo il grande orologio emancipazione pure quella generazione che ha rotto col Piccinini
Perché il punto di fondo del sessantotto e che per la prima volta sì si poteva fare
Si poteva essere di sinistra si potrà essere comunisti si poteva far delle pratiche di sinistra fuori del partito comunista
Cosa che il PC non voleva riconoscere o per lo meno la parte maggioritaria del PC non voleva riconoscere come mai questa generazione quindi è è consapevole di questa rottura col Partito comunista
Con il ponte con le sue cultura quei suoi obiettivi e con le sue pratiche come questa generazione poi non in tutti ovviamente gran parte quello dei dirigenti fonda i gruppi e nonostante alcune novità attivo Lotta continua anche lo stesso potere operaio comunque si rifanno a vecchie mitologie del delle del movimento operaio questa è la domanda quindi a maggior ragione quindi Paolo diciamo come Ariarate così preparate come mai siamo ritornati così regressiva mente indietro perlomeno parlo
Parlo ovviamente per per me come mai non siamo stati in grado di continuare la rottura che il sessantotto venti introdotto nei confronti del Partito Comunista ripeto non solo con le pratiche organizzative ma anche i gol con la cultura il Partito comunista
E ricordiamoci che nel nel nel sessantotto si rompe colpi ci si rompe anche con tutti i gruppi che preesistevano al PC per esempio suscita anche la quarta internazionale
Per esser fedele diciamo così al al movimento del del sessantotto quindi c'è stata questa regressione
Da questa regressione quindi incapaci di pensare il presente le pratiche del presente sono nati gruppi cosiddetti rivoluzionari
E l'incontro fra classe operaia e movimento c'è stato in alcuni mesi del Sessantotto mappa nel sessantanove c'è una grande stagione
Delle lotte operaie sosta dell'incontro dei gruppi
E
La lotta operaia
Quindi dobbiamo dire la verità quindi chi ha fatto il Sessantotto anche la grande colpa
Alla grande corte d'aver continuato l'elaborazione sulla scia di quelle rotture c'erano stati quindi non sono stati in grado qui dove c'è stato un limite proprio ovviamente parlo sempre per me culturale quello che dice Paolo dice ma era da General preparata proprio mentre variamo così preparati come forse ci chiuderanno qui forse invece una colpa chiede Ingrao c'è la non faccio la storia e queste ovviamente nel senso che forse il momento di rottura
Del partito comunista deve essere bravo nel sessantotto si apre fondare sulla base di grandi movimenti internazionalisti studentesche giovanili operai per veder di fondare appunto una una alternativo al partito comunista
Purtroppo e ho concluso
Non partiranno gli atti con le biografie ma sempre per rispondere a Paolo Mieli
Io penso che molte persone sono uscite dal pc hanno polemizzato del PC chiama voluti tra virgolette da destra
D'Alema ironizzava figli della Volpi anni passati con con Craxi ho presente anch'io ero della Volpiano come molti giovani così quanto mai passato con Craxi
E mi son sempre chiesto amaramente lo constato il fatto che quella rottura quel poteva essere di sinistra senza più esser comunisti non sono stati in grado di di costruirle oggi purtroppo appunto molti scimmiottano i tanti partiti comunisti senza avere invece il coraggio di dire che è una sinistra
Una sinistra può rinascere se rinasce semplicemente aldilà della cultura del Partito comunista e anche della cultura del PPI del del comunismo cioè se ne siamo in grado di recuperare tutti quei filoni anche della tradizione del noi
L'ente operaio che il Pci anche ha ucciso dall'azionismo al al federalismo di Silvio di Silvio Trentin
E invece questi gruppi non sono stati in grado di farla avrebbero trovato dei punti d'appoggio anche la storia il movimento beh non sono stati in grado quindi questo grande sogno di avere una sinistra al di là del Partito comunista non si è avverato vi ringrazio per l'attenzione
Otto ancora si è accesa adesso fino Santarelli il compito di mettere insieme tutte le letture che sono state date sganciare all'elaborato
Dopo l'azione che comprende la parola conclusiva mi ha fatto venire scusarmi ma sia a Pechino
Sono uno di quelli che a un certo punto ha fatto quello che chiedeva Paolo Mieli cioè ho pensato che il comunismo fossimo in grande il giro come
Se non un grande inganno però mi ha fatto pensare le cose che ha detto Franco con cui ho condiviso anni
Studi e di riflessione
E mi ricordo che non riuscivamo addirittura perdere a
Non c'è un
Si sente si sente ecco perché alle abbiamo riusciamo a Praga a passare anche dei pomeriggi a studiare i resoconti non solo il comitato centrale per di per capire dai resoconti cosa era successo al comitato centrale ma addirittura rileggere i convegni della democrazia cristiana
Importantissimo
Quindi
è vero quello che ha detto Paolo Mieli è una generazione che è arrivata preparata
Ma quella preparazione allora la forza di quella generazione è stata aveva scoperto
Qualcosa che i nostri genitori in una pipa
Una parola Franci l'impegno la novità di quegli anni fu la parola impegno che in un in un'Italia così delinea così piegata su se stessa aveva dimenticato la resistenza e tutto quanto noi abbiamo scoperto l'idea
Di che bisognava e questo penso che sia l'elemento che occorre che unisce le biografie tanto diverse libero cioè queste persone che poi hanno preso presso vi è diverso e forse anche opposte ad un punto comune che rimane che rimane buono anche oggi
Tu devi
Diritti non accettare le disuguaglianze cioè dal Peterson faccio tornare questo cioè poi però Franco era sbagliato il dibattito teorico a cominciare da quello di cicerchia anni è un dibattito metafisico
è un dibattito anche i nostri maestri anche Galvano Della Volpe che diceva che la Costituzione sovietica del trentasei era la più liberale del mondo era il più grande inganno che noi bevevamo e discutevamo
Financo il nostro maestro Lucio Colletti
Il nostro maestro Lucio Colletti ha capito di aver sbagliato ma invece di ritornare dietro nel nel cammino della storia del movimento operaio lo scrive un'introduzione contro Bernstein
E torna da Berlusconi ma il movimento operaio è meglio di Berlusconi e Bersani prima di Berlusconi ciò voglio dire
A un certo punto l'avvio del sessantotto si è fermata prima del Sessantotto nel sessantotto poi è successo una dinamica che ha ideologizzato e tu hai ragione l'incontro dei gruppi di stile infatti io nel settantadue un elevato scelgono andare in Germania
Un ultimo punto signori il libro finisce con il muro di Berlino e
Il muro di Berlino è una cesura
Che c'è
Tra cui noi non possiamo prescindere anche le nostre biografie
Vale per tutti vale del tuo Marconi che ha una idea diversa da Paolo Franchi od Alberto Olivetti o o o io ho avuto il piacere l'umore
Di discutere lavorare i punti Pietro Ingrao ha avuto l'onore di incontrare quand'ero presidente Repubblica Giorgio Napolitano due due persone che nella loro come dire accipicchia intellettuale sono molto simili uno possono poco Goffredo RAI
Chiusura in chili
Quando arrivavi a Rinascita e lo ha già le tutti i giornali alle otto del mattino dice ma scusa affido ma come fai girevole pieni
E però
Il piccino ha cercato
Ha intuito che c'era
Da riprendere una via ma non ce la fa
Non ce l'ha fatta perché lì e mancavano gli strumenti teorici
Cioè non bastavano i Della Volpe né Croce
Nicolosi ritenevo
E il quindici e quindi poi ha dovuto fare i conti con una storia che andavano alta direzione un ultimo punto
Lei Paolo Mieli ha ragione
Io non credo che ogni movimento è uguale all'altro
Bersani dice che il momento è tutto il fine nulla
Però non lo diceva movimento il senso tedesco quello vero quella classe operaia eccola belli comunque ecco
E quindi credo che io non sono molto d'accordo con Massimo D'Alema
Io mi sarei a sarei augurato che anche qui giovedì fossero scesi in piazza a lotto
Ottobre
Che quei giovani occhi prima di loro si fosse ricordato dell'Ucraina
E che forse qualche anno prima qua come se fosse ricordato di quello che succedeva con con Eltsin
Nella lontane parti della della della
Ex Unione Sovietica
Probabilmente probabilmente qui il movimento adesso nessun dibattito questo di aiutarle dal certe storie americane che non sono non sono le nostre comunque per finire impegno una lezione che oggi si è dimenticata e però
Limiti teorici
I nostri figli i fondamenti erano senza fondamento e quindi e quindi abbiamo preso una via
Sbagliato scusate grazie
Un approfitto per dire rapidamente una cosa che è la seguente
Il l'epoca attuale momento storico nel quale viviamo ecco trarrà prendere nel pensiero
E tutt'affatto un altro mondo rispetto a quello di cui noi siamo discettando sulla quale ragioniamo
Questo pone delle difficoltà
Se applichiamo anche le parti più file dei nostri strumenti da allora per interpretare quanto succede oggi pone difficoltà perché l'attendibilità
Ciò che diciamo ed a mettere in discussione che quel mondo non sia non sia passato
In questa situazione attuale
Nei reparti non solo nobili ma anche nei reparti mediane per così dire lo si può vedere qui parlo io ma al momento in questo argomento perché è noto a tutti come un vecchio professore universitario che ha vissuto dal settanta al due mila quindici l'università dal cielo
Dall'interno e ha visto che cosa è successo
Per quanto riguarda il rapporto di attenzione verso i giovani e il fatto come ora diceva Franco Russo e ripeteva Massimo D'Alema l'attenzione la lettura il non arrivare hanno Angelo Bolaffi impreparati all'età
Io dico che c'era anche rispetto ad alcuni di noi un'attenzione molto molto per Spini qua da parte di alcuni dei dirigenti degli intellettuali dei giornalisti di quegli anni nel versante diciamo del PC
E quindi con un episodio che mi cacciò l'episodio e che quando io molto tremante Porcari forse saranno state
Sedici ma nemmeno saranno state sedici piccoli righe Corpo nove a Michele Rago che dirigeva il contemporaneo supplemento di rinascita
Ero molto felice dell'incarico che avevo avuto di fare lo spoglio del Times
Per il supplemento letterario del San del Times e segnalare compreso schedine di dieci righe argomento Italia di carattere italiano che e portare il mio primo contributo
E poi vedremo Kirk parlava di di Guicciardini mi pare che una recensione in Inghilterra un libro su Guicciardi
Porto amiche alle Botteghe Oscure queste dodici video e lui mi dice va bene se è stato puntuale prenditi il pacco del mese successivo degli dei supplementi settimanali io vado e il sabato vado all'edicola avevo diciannove anni vado all'edicola di cura dei vediamo l'uscita infinito il mio piccolo prezzo
Siglato nuovo e poi in fondo i nomi dei collaboratori c'era proprio anche il mio Alberto Olivetti ero io leggo il pezzo
Dobbiamo dire che se c'erano cinque parole due periodi che avessi scritto io e le immagini coincidenti ho fatto disastro insomma
Torno per il mese successivo con un altro Pezzullo però ero preoccupato che Michele invece se guarda Alberto non è mestiere invertire ne parliamo un'altra volta
E invece mi tira fuori foglietto che gli avevo gola cattivo scritto con tutte le sue correzioni a mano che mi dice quando tu sono intervenuto qui sono intervenuto qui son già da lui
Con loro io smetto no no no concilianti insomma
Chiudo dicendo voi che finalmente al terzo mio contributo
Non c'era stato un ritocco da parte di Michele Drago e ammesse in brocco esto qualcosa che voleva una laurea
Era la fortuna
Fino Dino Santarelli fare lei conclusioni
Sì va bene innanzitutto veramente grazie accentratore presidente De Cristofaro che è stato il tramite la quale ci siamo riuscire a ottenere questa è una magnifica
Non cresce
E grazie soprattutto ai nostri interlocutori grazie a Paolo grazie a Massimo
D'Alema grazie alla dottoressa
Grazie a voi tutti
Io come già ho sottolineato quante volte
Non solo e non ho la pretesa adesso uno storico
E neanche lo scrittore
Tuttavia voluto attraverso due liberi testimoniare la mia esperienza politica il mio impegno politico soprattutto nel tratto giovanile nella mia esistenza
Girolo soltanto brevissime cose le cose sono state torna Massimo
Da Paolo Alberto
Mi sono scemo tante tante idee tante risposte tanti argomenti
Tuttavia volevo rappresentare qui
Ultimo anche come dire un'angolazione
Che fino adesso del dibattito uscito fuori
Di quello che è stato
Il Partito Comunista della sua storia
E dei come vivevano i comunisti le sezioni
Se non non erano soltanto le sezioni
Di centri storici o dei quartieri
Diciamo dal punto di vista di classe
Per semplicità dico borghesi insomma
La mia storia è una storia di un ragazzo cresciuto nella periferia est di Roma e che ha meditato varie sezioni appunto denaro maestri della Roma periferica negli anni Sessanta
E siccome Paolo citava Vanni Pierini che rifletteva su come si discuteva dopo aver visto un film ecco io l'altro libro coscritto insomma ho raccontato o un bellissimo episodio
Io iscritto giovanissimo quattordicenne alla sezione Centocelle
Centocelle allora non era
Era proprio la borgata insomma borgata
Brutta
Come case costruite in maniera provvisoria torneranno a Borgata come ce n'era un'altra Roma
Vi leggo proprio all'ombra voglio annoiare però insomma
Per dare un segno di quello che cerco di dire
Il compagno Antonini era il responsabile dei padri della sezione
Lui era all'viene affidata la responsabilità della vigilanza politica ideologica dei giovani e non sono era una specie di commissario Guido
Politico della cultura Antonini allora avrà avuto trent'anni era un uomo dall'aspetto piacevole molto garbato con portamento elegante me lo riguardo sempre con bellissimo impermeabile bianco
Credo che facesse l'insegnante di liceo
Dopo circa un mese richiamo bimbetto perché nel frattempo per giocavano cominciano a chiamarmi bimbetto vale a dire Bibi cioè il nome fratello grande che era Bindi
Io ero io il fondo certo
Mentiva di parlare con me mi chiede sì certo ma tu non vai a scuola
Sono io il fondo non più ora lavoro
Che scuola frequenta il le medie ma lasciamo perdere
E ora che lavoro fai
Solo l'apprendista elettricista
Ma riesce a guadagnare qualche soldo
Poco
Due mila lire settimana
Ma volendo può estendere Mille lire al mese
Volendo si ma per cosa
Guarda la domenica durante la festa da ballo viene un giovane compagno vende libri per conto degli Editori Riuniti Caracas dice il partito se sei d'accordo comprese coerenti risibili a conversando col in conto gli atti
A cura di Marcello Maurizio Ferrari
Una storia del PC e raccontata direttamente agli atti ai due giornalisti genitori Giuliano naturalmente di Lo Scalzo
Un romanzo di Zaccaria stanco ambientato in un villaggio ungherese prima della riduzione della ci il cammino della speranza di Jorge Amado una bellissima storia che racconta del viaggio di tre fratelli insomma sono dieci libri
Io appunto un ragazzo all'apprendista elettricista e
Queste erano nel giorno appunto con cui il partito così occupano ma non soltanto dei ragazzi bravi che però venivano individuati bravi colti che il giallo al nove di loro ma anche in chi come me chi come me venti aveva smesso di andare a scuola lavorava era un giovane operaio
E che e che comunque il partito si preoccupava si preoccupava diciamo
Dell'acculturazione di centinaia e centinaia di giovani delle periferie romane di quartieri popolari
Pace Pannella vuole libertà erano le parole d'ordine le parole d'ordine che nel quarantotto quarantanove del partito che erano
Le le parole facili che era quel partito in rifondato dagli USA agli atti parlo del partito nuovo
E di questo si secondo me si è perso un po'la traccia né nella storia del partito nuovo che non chiedeva né ammette e nera in milioni di operai e di contadini e cittadini serissimo sì o no letto Marx ho avuto molto diciamo criteri di cultura economica non lo so
Ma punto su una base in una piattaforma che investiva direttamente i propri interessi di classe appunto di grassi
Convogliava appunto con una visione che superava che aveva superato l'idea avanguardista del partito d'avanguardia e che quindi ammirare masse input in quel periodo il Puccini raggiunge due milioni di iscritti perso era questa PC
E quando quando zuppa o lo appunto dici
Appunto si discuteva di firme cose io mi mi ricordo un attivo audizioni Torpignattara che centro zona della zona Prenestina Casilina doveva politicamente lavora aveva avvisato
Un attimo la discussione una sera si era proiettato Viridiana
E c'era Ariis arco che commentava il libro è una discussione
C'era chi non aveva capito il film è che sosteneva che è una boiata e che viceversa invece c'era chi appunto illustrava in meccanismi moderni della comunicazione nella cultura e così via ecco
Questo non per farne un quadro come dire idilliaco di come eravamo belli eccome
Perché come
In qualche modo hanno detto pure questa sera
Mi fece riflettere alla presentazione appunto la prima rappresenta presentazione questo libro Alessandro Portelli ci riesce a Brema però
Compagno insomma siamo così bravi
Ma com'è che è una chiude così
Ed è la domanda se che però
Queste scure che stasera insomma esce fuori con forza
Da allora
Ma infatti ma infatti su non è finita male e anti devo dire questa
O questo libro ha presentato più di dieci volte
Diciamo investiture
Io sono ancora
Come lo come ho scritto nella mia testimonianza ancora sono iscritto a un partito scritta sinistra italiana nella vita ma insomma è stato un cane sciolto
E ho presentato il libro
Cinque o sei volte in sezioni di sinistra Liala ad una volta nella sezione storica preziosità di averti Giglio ora via Catanzaro
Ciò l'appuntamento con una presentazione una posizione Torpignattara di
Di Rifondazione Comunista Bettelli però ogni volta ho trovato le sezioni piene piene di giorni con la voglia di discutere
E con la voglia di ricominciato discute su su una cosa e allora
Ci amiamo questi giorni a me Alberto la anche la la riflessione di pensare ma perché non lanciamo anche a partire da queste nostre presentazioni idea
Dietro a un meccanismo che ricomincia a discutere anche tra di noi tra i venticinque
Persone che sono state
Per un aggiornamento della discussione quindi magari immaginare un forum seminario tra tra le persone intervistate Bruno aggiornamento della riscossione anche però con me
L'idea di proiettare più avanti
Dell'agro delle proposte
Politiche
L'ultima considerazione che voglio fare che
Anche perché Paolo diceva Manzoni sessant'anni
Stasera questo problema che è soltanto sfiorato quali acqua proprio così come quello di voler dinamici cerchia
Cioè insomma
Compagni posso disse la parola
Poiché poi c'è stata una sconfitta
Una sconfitta
Che abbiamo subito qui questa è la verità e bisogna ribassi d'asta estiva noi siamo stati sconfitti e siamo stati sconfitti dopo la
Dopo la calce Reagan
è una posizione liberista Gran cari invaso molta parte anche della nostra cultura proviamoci chiaro proviamoci chiaro
Perlomeno degli elenchi dalla nostra cultura beh ma mai
Coinvolto personalmente
Certo questo è un altro tema
Quindi appunto io vi ringrazio a proposito dici certe avevamo promesso
Secondo me nel librone sottovalutato
Io anzi invade in vari occasioni di discussione ho trovato giovani ricercatori storici Cosima che m'hanno detto ma lanciavamo nulla
Di questo di de di questo un fenomeno culturale non risolvono assolutamente nulla anzi secondo me appunto avere trovato modo di parlarne perché è un arricchimento sicuramente è stato un arricchimento nella cultura della FIGC di quando noi ci siamo formati tutti quanti quindi non era un elemento spurio
Anch'stava una cosa importante è nel libro ne esce fuori abbastanza rientri rivalutato
Io appunto viviamo comunque appuntamento ha delle possibilità di ritrovarci tutti quanti per iniziare riaggiornare i nostri i nostri ragionamenti e le nostre riflessioni
Anche perché secondo me sorpassati dal Sant'anni però ancora ancora possiamo dire
Delle cose che con loro allora ringrazio
Voce