Comunicare le istituzioni: come e perché

Francesco
Sì buonasera buonasera a tutti siamo come sapete qui nel questa bellissima Laura dell'Università Cattolica
Beh discutere di ore di una questione molto rilevante come le istituzioni comunicano in questo caso specifico come comunica e come ha cambiato la propria comunicazione
La Corte costituzionale l'occasione anche la pubblicazione di di un libro che ha raccontato questa esperienza che ha messo insieme una giornalista Donatella Stasio
Un giurista ex presidente della Corte costituzionale più tante altre cose nella sua lunghissima vita come Giuliano Amato storie di diritti e democrazia alla Corte Costituzionale la società
Io darei subito il via questa questo nostro incontro dando la parola
Per un saluto iniziale al preside della facoltà di Scienze politiche sociali della Cattolica al professor Guido persone
Grazie grazie direttore porto i saluti della facoltà di Scienze politiche sociali a questo incontro
Un incontro che come è stato appena ricordato
Pone al centro una questione di estremo interesse e di estrema rilevanza
La comunicazione
Tutte le istituzioni secondo me anche per come presentata nel nel nel volume
Che è stato menzionato
è una questione urgente
Sia a livello nazionale che a livello internazionale a fronte del come si dice nel libro dilagare dei dei populismi dei sovrani ismi che tendono ad intermediare la partecipazione politica e a vedere solo delle istituzioni in qualcosa di Miotto e fosse poco utile il problema della comunicazione delle istituzioni dunque non è solo il comunicare ciò che fanno
Che è comunque rilevante nel dibattito pubblico a volte ciò che fanno le istituzioni emerge in maniera spesso strumentale per sostenere le ragioni di una parte politica verso l'altra
Ma c'è il problema di comunicare il ruolo delle istituzioni e il valore delle istituzioni nell'organizzazione di un sistema umano Complesso e di una democrazia democrazia liberale questo è un aspetto che è diventato sempre meno
Conosciuto dalla dalla dalla pubblica opinione
La mia impressione è che almeno per per l'Italia questo dipenda anche molto dal venir meno
Del ruolo che una serie di corpi intermedi compresi i partiti politici le associazioni i sindacati
Hanno svolto storicamente in questo Paese per rendere a tutti comprensibile quale fosse il valore delle istituzioni
Questo ruolo è venuto meno noi come università proviamo a farlo con i nostri studenti mai chiaramente uno sforzo uno sforzo solo parziale lo il il libro racconta molto bene l'iniziativa della corte costituzionale
Di comunicare se e la propria attività attraverso il l'azione di cinque presidenti a partire da Paolo Grossi che ho avuto anche il piacere e l'onore di di conoscere nel due mila e undici convegno a Trento
E in quell'occasione mi stupì moltissimo la sua attenzione alla al dialogo il fatto stesso che io come economista in un in un convegno in cui c'erano soprattutto giuristi
Fossi ascoltato da quello che già allora era un giudice della Corte costituzionale di colpì moltissimo proprio in questa sua disposizione a comunicare e a dialogare con interlocutori anche distanti e diversi diversi da sé
Questo è anche una delle azioni che vengono descritte nel libro
Che presentiamo proprio perché la comunicazione è comunque un'attività due vie e quindi vengono descritte tutta una serie di attività nelle scuole e nelle carceri dove si vuole anche ascoltare quello che emerge dal dalle dalle dalle istituzioni dalle dalle dalle dai soggetti consultati per rendere più efficace la comunicazione
La comunicazione della Corte costituzionale forse una comunicazione addirittura al quadrato delle istituzioni perché non solo la Corte costituzionale comunica quello che fa ma avendo il ruolo di garante della Costituzione comunica anche ciò che le altre istituzioni descritte nella Costituzione fanno vogliono fare debbono fare in una logica di divisione del potere quindi il lavoro fatto sicuramente encomiabile e di straordinario valore lo vedo molto come come dire come una testimonianza di ciò che andrebbe fatto proprio per vincere le tendenze che più ha richiamato all'inizio
E far acquisire una consapevolezza maggiore a parte vidi tutti detti tutta la cittadinanza di tutti quelli che fanno parte della della della della sintesi del del nostro Paese de de il ruolo delle istituzioni
Quindi è un'indicazione da seguire naturalmente
Pochissimi di noi qualcuno e attorno a questo tavolo
A una un ruolo diretto nella Corte costituzionale molti non ce l'hanno ma un'indicazione che forse dovremmo raccoglierà anche nelle istituzioni educative e di ricerca come come la nostra
Detto questo concludo per non portar via tempo al a quello che segue che il centro del nostro incontro ringrazio tutti i partecipanti e auguro buon lavoro
Bene
Grazie grazie al professor Belzoni adesso per l'introduzione alla discussione do la parola al professor Michele Massa
Grazie grazie direttore
Io porto anzitutto il messaggio di Antonella chino preside della facoltà di Economia che non ha potuto essere presente per un impegno concomitante ma che c'ha tenuto appunto a mandare un messaggio di cui do lettura
Saluto gli illustri relatori e tutti i partecipanti alla tavola rotonda comunicare le istituzioni come perché trasmetto loro una volta di più il sostegno a questa iniziativa della facoltà di Economia espresso con voto unanime dal consiglio di facoltà
La nostra è una facoltà grande e interdisciplinare
E attento a coltivare tutte le occasioni di confronto che mettono al centro la pluralità dei saperi e la responsabilità delle persone delle istituzioni private e pubbliche di andare al cuore dei problemi della comunità attraverso la lettura dei fenomeni sociali in tutta la loro complessità tre anni fa in occasione del centesimo anniversario dell'Università Cattolica facoltà di Economia scelto alcune parole chiave per il futuro investire includere innovare
Investire sulle persone sul tempo sulle relazioni appunto sul futuro secondo un'etica di collaborazione operazione partecipazione
Includere anche nel senso di promuovere la possibilità per tutti di accedere alla cultura in un tempo che assiste a rapidi mutamenti negli stili di vita e nei linguaggi innovare secondo secondo una logica di creatività e apertura
L'oggetto dell'incontro di oggi quadra perfettamente entro queste coordinate si tratta di ragionare sulle modalità anche innovative mediante cui le istituzioni in particolare un'altra istituzione di garanzia come la Corte Costituzionale si fanno carico di una grande responsabilità
Rendere comprensibile il senso della proattività
Renderlo comprensibile non solo ai tecnici del diritto ma tutta l'opinione pubblica promuovere condizioni in cui questa capacità di comprensione si consolidi e operi stabilmente
A propria volta assumere questa responsabilità richiede di sciogliere nodi di principio e giuridici e il diritto anche pubblico e da sempre parte significativa della vita dalla nostra facoltà ma pure nodi istituzionali editoria e di tecnica della comunicazione
E con vero piacere che a tutti i colleghi delle discipline facoltà avarie e ancora graditissimi ospiti a tutti i presenti formula nomine della facoltà cordiali auguri di buon lavoro
E dopo questo saluto della preside due parole di introduzione alla discussione da parte mia
Direttore Fontana ci ha detto come questo incontro prende spunto da un libro un libro ancora relativamente recente dell'anno scorso anche se il presidente Amato
Ne ha già scritti altri due l'ultimo dei quali spero ci sarà modo di discutere in Cattolica perché è di grande interesse per il nostro ateneo
E da questo da questo volume storie di diritti di democrazia prendiamo spunto per una discussione su una questione più generale
Il libro del presidente Amato di Donatella Stasio parte dall'esperienza concreta di entrambi gli autori a Palazzo della Consulta uno come giudice poi presidente della corte l'altra come responsabile della comunicazione
Da questa esperienza sono tratti casi esempi spunti su come l'attività della corte influisce sulla vita sociale e interagisce con essa
E sul perché e sul come tenuto conto di ciò negli anni di cui si tratta nel libro la corte ha deciso di cambiare le proprie modalità di comunicazione
Ora un libro così offre molti spunti di interesse serve molti scopi
Guardare la corte dall'interno con le sue regole le sue prassi ragionare su alcuni temi scottanti del diritto del dibattito pubblico anche del diritto pubblico come quelle su cui la Corte si è trovata a decidere in questi anni
E poi riflettere sulla comunicazione istituzionale e in particolare sulla comunicazione da parte di istituzioni che da un lato non sono soggette a forme di responsabilità politica
Ma dall'altro non operano certo nel vuoto pneumatico o in una situazione di isolamento olimpico
Anche la Corte costituzionale opera in un contesto per citare il titolo di un il titolo di un libro a me caro
Ora e su questo ordine di spunti che si concentra la discussione di oggi pomeriggio ed è per questo che oggi pomeriggio sono qui con noi figure che provengono
Dalla corte dal mondo della comunicazione istituzionale e da quello del giornalismo
Abbiamo voluto ricostruire attorno al tavolo tutto il circuito dall'istituzione a coloro che dall'interno di essa comunicano con l'esterno
Ai giornalisti che a propria volta mi diano tra questa comunicazione l'opinione pubblica
Badate bene la comunicazione da parte delle istituzioni neutrali e in particolare di quelle di giustizia è un tema ormai presente nel dibattito ma tutt'altro che pacificato
è un tema ben presente appena febbraio la Scuola superiore della magistratura pubblicato un volume su comunicazione e giustizia
Il Giorgio Lattanzi
Direttore della scuola ma anche presidente in precedenza della corte costituzionale come tale uno dei protagonisti del libero storia di diritti e di democrazia Giorgio Lattanzi dicevo
Nell'introduzione a questo volume della Scuola Superiore ripercorre il lungo lavoro più che decennale
Fatto su questo tema dalla scuola
E prima ancora dal Consiglio superiore della magistratura
E uno dei contributi a questo libro ricorda tanti documenti europei su questo tema su come e perché i giudici devono comunicare
Il volume si conclude con una vera e propria guida pratica come i giudici devono comunicare di quei coautrice un'altra nostra graditissima ospita Raffaella Calandra
Un tema presente però non pacificato
Anzi e ancora meno pacificato per la corte che per altri organi di garanzia e di giustizia
Allora provo apporre quattro provocazione non perché le condivida sono quattro critiche che si possono fare all'idea che i giudici comunichino col pubblico che debbano comunicare col pubblico
Ripeto non condivido alcuna delle quattro cose che sto per dire le metto sul tavolo unicamente per assolvere al compito di introdurre dialetticamente la discussione
Primo
Un giudice comunica bene solo con le sentenze che rispondono a domande che altri le parti del giudizio gli hanno posto e che a queste domande rispondono con parole che altri il legislatore ha predisposto sì giudice va al di là di questo si comunica con mezzi diversi dalle sentenze dalle motivazioni deve compiere attivamente alcune scelte su cosa come conti comunicare
E un giudice che fa scelte e un giudice che mette a rischio la sua indipendenza la sua imparzialità
Seconda Creed
Se comunica con il pubblico per promuovere l'immagine di se stesso della propria attività della giurisdizione il ruolo delle istituzioni come ci ha detto il professor Mazzoni e come in fondo raccomandano di fare appunto documenti europei se fa tutto questo
Il giudice rischia di andare alla ricerca di un consenso popolare che è del tutto estraneo al profilo e alla legittimazione della magistratura
Terza critica
L'educazione civica e la promozione della conoscenza della Costituzione e delle istituzioni sono certamente compito delle istituzioni stesse ma di quelle scolastiche universitarie del giornalismo della cultura non delle corti e dei giudici
E infine tutto quello che vale per il giudice la magistratura in genere vale ancora di più nello specifico per la corte costituzionale che comunica al quadrato come ci ha detto ancora una volta molto efficacemente il preside ma insomma
Vale ancora di più per la corte costituzionale perché la corte giudice delle leggi arbitro dell'attribuzione delle istituzioni supreme garante dei principi fondamentali e per questo è ancora a contatto più diretto con la politica
Quattro provocazione ripeto non ne condivido alcuna le considero tutte critiche infondate e si trovano già replica nel libro alcune repliche sono molto efficaci direi quasi taglienti
Ne trovo particolarmente brillante una del presidente Amato sul paragone tra messa in latino e messa in italiano spero che vorrà nel suo intervento ricordarla l'uditorio
Sono for provocazione dialettica vorrebbero introdurre alcuni dei nodi di fondo e dei problemi giuridici di principio di questi temi
Problemi che precedono ancora la regolazione puntuale della comunicazione e delle a deontologia comunicativa delle corti e dei singoli giudici
Su tutto questo sono sicuro che la discussione aiuterà a ciascuno di noi a farsi un'idea grazie
Perché grazie al professor Massimo per la seconda introduzione alla discussione
Do la parola la professoressa Barbara Boschetti
Grazie grazie direttore io il mio compito sarebbe solamente quello di introdurre gli ospiti però non posso perdere l'occasione di buttare benzina sul fuoco come si suol dire
La la prima cosa anche o vado per flash il primo episodio che dobbiamo ricordare qui quante pena capita però a alla corte europea dei diritti dell'uomo la bellezza sì ma sentenza sulla caso promosso dall'associazione delle anziane signore per il clima
Nell'occasione della lettura della decisione la presidente della corte ha iniziato con un'apertura
Richiamando il la decisione della Corte di modificare le regole della corte a in occasione della lettura delle decisioni da ora in poi sarà consentito alla corte di fare delle esternazioni di carattere personale
Di allontanarsi dal linguaggio giuridico utilizzato dalla dalla sentenza e nella sentenza
E in sostanza di utilizzare delle formule per rendere comprensibile e diciamo
E più comunicabilità e quello che è il messaggio della della sentenza e la decisione contenuta nella sentenza
Questo ci fa ben capire in sostanza
Come il il l'interno e l'esterno delle istituzioni sia chiamato e ruoti attorno a questa parola chiave oggi che è quella di cui discutiamo qui oggi che è quella di comunicazione
La comunicazione infatti sarebbe errato diciamo relegando in qualcosa di esteriore e cioè semplicemente al fatto di comunicare all'esterno
Ciò che le istituzioni fanno ma come ebbene immerso in una discussione che abbiamo avuto proprio informale prima della del convegno in realtà la comunicazione riguarda ciò che le istituzioni fanno e il modo in cui le fanno e vorrei richiamare una sentenza peraltro recentissima della Corte costituzionale dello scorso anno
Che ha dichiarato incostituzionale una norma perché incomprensibile lo stesso legislatore è chiamato a comunicare attraverso le leggi
E altrimenti essendomi Iolanda quelli che sono i fondamenti della democrazia
Ma io sono un amministrativista e non posso qui ricordare che le istituzioni pubbliche agiscono e agiscono ed esercita un potere comunicando
Una delle dimensioni più straordinarie più interessanti è quella della così detta soffre qui lei sciando a saperlo e vasta flebile Jean
Le quali passano attraverso essi formano nel loro potere di plasmare i nostri comportamenti
Proprio attraverso parole forse l'episodio più famoso di tutti la famosissima discorso di Mario Draghi che voce per ricchezza e il quale ha cambiato comporta completamente
Non sono scenari della governance bancaria europea ma nello stesso tempo lo scenario dei mercati
Quindi veramente la dimensione della comunicazione riguarda l'esterno all'esteriorità e ed è una dimensione imprescindibile ormai dell'attività istituzionale
Ma riguarda molto élite forse è una provocazione questa dove c'è più da fare la dimensione interiore interna delle delle istituzioni
A queste due dimensioni si collega non si si mescolano evidentemente e credo che questo libro ci dimostri molto bene quanto queste due dimensioni si mescolano
I nostri protagonisti oggi di questa a tavola rotonda che sarà ha condotto dal direttore Fontana
Sono al tempo stesso interno ed esterno
E lo stesso giudice costituzionale si trasforma
Nella dimensione esteriore della comunicazione
Da attore dell'istituzione ad attore della comunicazione quindi il giudice costituzionale che entra in un fatte aste della corte costituzionale non è più solamente attore istituzionale ma appunto attore della comunicazione
Quindi con questo vorrei semplicemente dare il benvenuto ai nostri ospiti e che non hanno bisogno di RAI di di presentazione
E partendo dal presidente che vediamo Giuliano Amato che è quella di collegate gli diamo il benvenuto noi la vediamo e spero che lei ci passa ci passa a vedere
Sì benissimo e il quale appunto è coautore del libro stentato è stato un promotore e ed è stato anche una attore di questo viaggio di diritti come tutti in sostanza i protagonisti di questa tavola rotonda
Non andrò a menzionare il perché sono nella locandina la locandina ce l'abbiamo tutti e vorrei lasciare spazio al dibattito quindi a lei direttore per la conduzione grazie Dorazio detrazioni
Professoressa coscritti naturalmente già alle tante delle questione sono state anticipate nelle
Nei saluti nelle due introduzione alcune delle questioni anche controverse che poi questo questo libro affronta perché questo libro è il racconto di un'esperienza cioè di un di un passaggio tra virgolette quasi rivoluzionario per la vita della Corte costituzionale e non solo in termini di comunicazione ma in termini soprattutto di apertura apertura alla Società dialettica con le altre
Istituzioni io dei le alcuni dei punti fondamentali sono già stati posti e quindi c'è materia per cominciare a far discutere i partecipanti a a questa nostra tavola rotonda io penso che il libro perché insomma è un invito a leggerlo naturalmente racconta un'esperienza di comunicazione la racconta con
Donatella Stasio che è stata dal due mila e diciassette al due mila e ventidue responsabile della comunicazione della corte costituzionale
E qui abbiamo due importanti i giudici costituzionali il presidente Amato già tre cent
Tato il il giudice il giudice dicano che di questo cambiamento sono stati protagonisti l'hanno vissuto dando come dire
Interpretato le dinamiche interne e sappiamo anche che c'è stata anche dibattito discussione anche qualche
Anche qualche difficoltà
Qual è dal punto di vista quindi la tavola rotonda a Donatella Stasio comunicatrice giornalista un'altra comunicatrice giornalista che Raffaella Calandra che
E responsabile della comunicazione del ministero della Giustizia e quindi un altro centro di comunicazione
E anche di attenzione a quello che si comunica molto importanti e due giudici costituzionali io dico che dal punto di vista dei giornalisti lo sa perché avendo fatto ormai questo mestiere da da un bel pezzo della mia vita naturalmente
La trasparenza la quantità di informazioni che si riescono a raccogliere la anche una certa abbondanza di comunicazione quello che ognuno di noi
Cerca nella Corte Costituzionale c'era ad esempio viene anche raccontato nel libro bene un punto fondamentale che spesso si diceva qual era la decisione poi cacciava su scattava una Caccia gli inesorabile a cercare di avere sempre di più retroscena
E come tutti i retroscena sempre di più naturalmente la la possibilità di interpretazioni di sollecitazioni come dire di parte sono molto importante cioè una comunicazione trasparente un servizio
All'informazione ma è soprattutto un servizio al pubblico
Naturalmente e qui la le questioni che sono già stati promossi la trasparenza è importante ma quanto deve e può essere un tra trasparente un organo come la corte costituzionale che ha una funzione di garanzia
Così importante e prende decisioni così rilevanti per la vita della persone questo libro non parla solo di comunicazione racconta alcuni passaggi che quindi uno di voi avrà capito quando li ha conosciuti quanto siano importanti per le vite
Per la vita di le persone dalla questione del suicidio assistito a quello dell'ergastolo ostativo alla questione del doppio cognome alla questione
Dei fidi del riconoscimento dei figli di coppie omogeneizzare reali cioè di persone dello stesso sesso fino ad alcune questioni politiche che riguardano
L'approvazione di referendum che hanno inciso il che avrebbero potuto incidere parecchio nella vita delle persone
Quindi c'è una questione di trasparenza
C'è una questione di rapporto della Corte con la Società quindi parlare farsi capire ai cittadini non stare in un come dire parlare latino come diceva il presidente Giuliano Amato o in ogni caso non farsi capire bene essere molto distanti
Ma quanto si deve essere quanto si deve essere vicini e questo vi essere vicino poiché conseguenze a dal punto di vista ad esempio nel coinvolgere la cortei nelle possibilità di contese politiche sono tantissime le questioni del libro
Ne ha veramente veramente diverse da questo punto di vista non prendo più tempo perché ne abbiamo già messe tantissimo
E da Ray la parola se mi permette presidente ha fatto prima alla alla coautrice del libro Donatella Donatella Stasio
Che credo abbia avuto anche qualche momento di sofferenza del spingere nel nel spingere questa nuova questa nuova fase della corte costituzionale ma diciamo anche diversi momenti di vive diversi momenti di di soddisfazione lo dico
Perché il passaggio soprattutto alla comunicazione digitale vero racconta chi l'ha dovuta gestire nel giornale un passaggio difficile e immagino quanto sia stato difficile se è stato difficile per me in un ambiente in cui dovrebbe essere votato allo comunicazione quando sia stato difficile in un ambiente invece che a aveva tutto un'altra connotazione istituzionale e il come dire delle modalità di comportamento e di lavoro decisamente diverso da quello di un'impresa giornalistica donate da
Grazie grazie
Grazie direttore grazie all'Università Cattolica fatemi fare un ringraziamento particolare al professore Michele Massa che ha organizzato questa questo incontro
Allora in due parole il nostro libro è stato già detto e lo ripeto a beneficio di chi non l'ha letto e che spero però lo legga
Il nostro libro racconta io dico sempre un pezzo di storia del nostro paese cinque anni di vita della più alta istituzione di garanzia della Repubblica la Corte costituzionale
Durante i quali quei cinque anni è avvenuto un cambiamento importante che attenzione va aldilà della comunicazione perché ha a che fare con la democrazia
Non a caso il libro si intitola storie di diritti e di democrazia e quindi mette l'accento proprio su queste tre parole storie diritti democrazia
Riconducendo le poi nel sommario alla corte costituzionale e alla sua relazione con la società
La storia di quei cinque anni poi a sua volta è una storia fatta di tante storie che noi raccontiamo con un registro narrativo più che saggistico
E questa è stata una precisa scelta di comunicazione perché il libro si può all'ambizione di rivolgersi a tutti non soltanto agli addetti ai lavori
E soprattutto ai tanti troppi purtroppo che non conoscono la Corte costituzionale nella Costituzione ne hanno consapevolezza dei propri diritti anche se sono convinti del contrario
Vi voglio raccontare un aneddoto ogni tanto lo faccio durante queste presenta
Sì ogni che ci aiuta appunto ci introduce in questo confronto di oggi e che ha a che fare con le prime i primi passi del nostro libro quando appunto c'è stato chiesto di abbozzare un titolo
Noi naturalmente abbiamo abbozzato vari titoli con dentro scritto Corte costituzionale e la reazione che abbiamo avuto del nostro editore Comedy tanti altri editori amici giornalisti direttori amici perché Aretha
Non mettete nel titolo assolutamente Corte costituzionale non fatelo
Noi ci siamo chiesti ma perché abbiamo domandato qual è la ragione di questa è la risposta è stata perché altrimenti non lo compra nessuno e non ho comprende nessuno perché il cittadino comune se legge Corte Costituzionale pensa che questo libro non lo riguardi che parli d'altro di qualche cosa che è molto lontano appunto
Dalla sua vita ecco noi abbiamo tenuto duro e sia pure nel sommario Corte costituzionale c'è
Quindi abbiamo sfidato diciamo anche il mercato ma questo aneddoto che che lo racconto perché racconta molto della distanza che c'è tra la Corte e la società civile e di questa distanza
Sono responsabili io penso in gran parte sia in media che l'Accademia i giuristi ma anche la Corte costituzionale neo responsabile
Perché è vero che la Corte costituzionale fin da quando è nata nel lontano mille novecentocinquantasei ha avuto l'intuizione di aprire subito un canale con la società civile
Attraverso i media naturalmente però poi è rimasta chiusa nella sua autoreferenzialità
E nel tempo diciamo così a comunicato in una maniera altalenante intermittente non ha mai maturato la consapevolezza del dovere di comunicare
Quella consapevolezza invece matura nei cinque anni che noi raccontiamo nel libero
E di cui siamo stati testimoni indiretti per certi versi anche artefici e da qui nasce proprio quello che noi nel libro diciamo il dovere di raccontare questa storia questa esperienza
Qualcuno ha paragonato il libro a una sorta di diario io preferisco parlare di testimonianza di retta di questo piccolo grande cambiamento della nostra democrazia
Una sfida difficile da tutte e due le parti ma entusiasmante rischiosa ma impossibile da evitare e vediamo perché
Quindi mis mi soffermerò soprattutto sul perché poi se ci sarà tempo nel secondo giro se ci sarà vedremo il come e le difficoltà nel negli anni Sessanta Hannah Arendt ha scritto un un saggio famoso molto bello intitolato la verità e politica
In quel saggio scriveva che lo sviluppo delle tecnologie ha in sé un enorme potenziale di emancipazione e di espansione della libertà
Ma al tempo stesso è fonte di rischi incalcolabili per l'altrettanto grande potenziale di distorsione manipolazione dei fatti e quindi di amplificazione della menzogna
Ecco non c'è bisogno di evocare l'intelligenza artificiale per riconoscere che noi questa è la realtà con cui oggi ci troviamo a fare i conti perché viviamo sotto un bombardamento mediatico siamo travolti da una massa enorme di immagini notizie video
Contenuti spesso anche manipolati che viaggiano sul web alla velocità del web
Appiattiti dal web che non distingue tra verità e qualità ok
Quindi questa massa enorme di informazioni confonde molto spesso invece di aiutare a comprendere la complessità dei fatti e a sviluppare un pensiero critico autonomo
In questo paesaggio chiamiamolo così dell'informazione quindi spesso il cittadino si perde si confonde e si sottrae si sottrae alla partecipazione alla vita democratica
Di questo paesaggio fanno parte anche la comunicazione politica e quella istituzionale che non si limitano più come una volta a supportare i media ma cercano anche di trovare delle strade autonome
Di comunicazione con i cittadini e naturalmente anche per loro vale il il tema della quantità della qualità e soprattutto dell'affidabilità
Non c'è dubbio che era la qualità dell'informazione dipende la qualità delle democrazie che per non arretrare hanno bisogno di opinioni pubbliche informate in modo corretto
E anche per questo la corte costituzionale è scesa in campo e questa è già diciamo la seconda risposta al perché comunicare perché un'istituzione deve comunicare la correttezza la prima ha a che fare con il dovere delle istituzioni nessuna esclusa
Di creare un legame di fiducia con i cittadini proprio per garantirne la partecipazione attiva alla vita democratica
In questi giorni avrete letto sui giornali assistiamo al tentativo che peraltro è riuscito ai fini della par condicio di usare la comunicazione istituzionale come grimaldello per fare propaganda politica
Naturalmente non non mi interessa parlare di questa vicenda però non c'è dubbio che il rischio di trasformare la comunicazione istituzionale in propaganda politica è un è un rischio reale
E nessuna istituzione neppure le istituzioni di garanzia che sono indipendenti possono considerarsi esenti da questo rischio
E quindi è comprensibile la diffidenza verso la comunicazione istituzionale ed è sacrosanto il controllo che deve essere esercitato e vi confesso che io stessa quando ero dall'altra parte della barricata primarie di arrivare alla corte in alcuni momenti della vita comunicativa della corte costituzionale ho avvertito questa diffidenza e memore di quell'esperienza quando poi sono andata alla corte mi sono effettivamente interrogata su questo rischio e la mia prima preoccupazione è stata proprio quella di scongiurare quella ipotetica deriva
Però devo dire che la corte di quegli anni nella sua collegialità è stata sempre all'altezza anche di questa sfida
Ed è riuscita a garantire un'assoluta trasparenza credibilità affidabilità e correttezza nella sua comunicazione quindi bisogna tenere distinte comunicazione politica e istituzionale sono due cose diverse hanno posture diverse la prima la comunicazione politica io lo dico in una battuta cerca in maniera legittima il consenso mentre la seconda quella istituzionale e punta alla fiducia
E se il consenso non va assolutamente demonizzato resta il fatto che le istituzioni di garanzia non devono cavalcare il consenso
Però hanno il dovere invece di costruire o ricostruire una relazione di fiducia con i cittadini
Perché è fondamentale però una democrazia matura e a questo scopo non è indifferente e indifferente il modo in cui si comunica il famoso come del titolo di questo nostro incontro perché il modo in cui si comunica racconta molto
Dell'istituzione dello stato di salute della democrazia pensate solo a quanti modi Diversi ci sono per fare una conferenza stampa tantissimi
Lo so qui a dirli perché altrimenti veramente
Vado fuori tempo da tutti brutti Sanna ognuno di quei modi racconta molto dell'istituzione e dello Stato di salute come dicevo della democrazia
La corte di quegli anni quindi è scesa dalla torre d'avorio dove qualcuno vorrebbe invece che fosse chiusa a parlare solo con le sentenze e si è messa in gioco
Appunto ha accettato la sfida di una comunicazione multimediale e inclusiva e lo ha fatto come dovere nei confronti dei cittadini
Quindi non solo comunicati stampa conferenze stampa interviste ma anche podcast sociale atto film concerti e poi che poi comunicare Itri etimologicamente vuol dire mettere in comune e anche uscita dal Palazzo proprio fisicamente uscita dal Palazzo
Per parlare io dico sempre che con la società non alla società cioè in un rapporto diciamo orizzontale
In uno scambio di conoscenze e di esperienze e di emozioni
E forse la cifra della comunicazione di quegli anni è stata la capacità di entrare in relazione con la società civile anche attraverso le emozioni e i sentimenti che peraltro come diceva Gramsci sono uno straordinario
Veicolo di trasmissione del sapere la comunicazione ecco anche qui è un flash è stata organizzata come il servizio non è stata esercitata come potere
Non è scontato anche se può sembrarlo
è stata organizzata come servizio per contribuire alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica e per arginare l'analfabetismo costituzionale
Che mette in pericolo ovunque nel mondo da molti anni lo Stato di diritto il rischia di far precipitare drammaticamente le democrazie verso le autocrazie
Ecco la corte ha detto un costituzionalista Francesco Clemente mi piace riportare le sue parole non ha avuto paura del resto chi vuole qua cambiare deve mettere in conto possibili rischi
Vado a concludere
Tutta la Corte in quegli anni ha condiviso il senso politico della comunicazione che andavamo costruendo e di consenso politico con una punta di provocazione
Proprio per sottolineare la profonda differenza che passa tra l'immagine stereotipata di una corte narcisistica mente politicamente in cerca di consenso popolare e l'immagine reale invece di una Corte che sente il dovere di calarsi nella contemporaneità per essere come diceva un suo vecchio presidente Aldo Sandulli carne e sangue del corpo sociale
Per rendere conto
Del suo penetrante potere la Corte ha un potere immenso che esercita nella vita delle persone e delle istituzioni fino a cambiarla profondamente per farsi conoscere da chi non ha consapevolezza dei propri diritti e non sa di avere uno scudo per proteggerle come dice una detenuta rumena di Rebibbia uscendo dalla dall'il primo incontro con la corte abbiamo uno scudo abbiamo uno scudo non lo sapevamo
Per conoscere essa stessa la realtà meglio e di più per arricchire la propria giurisprudenza e infine per promuovere quella che Paolo Grossi chiamava la mentalità costituzionale necessaria anche per avvicinare le regressioni democratiche
Quelle di cui parlavo prima che cominciano proprio mettendo nel mirino le Corti costituzionali e quello che è accaduto in Polonia in Ungheria che stava accadendo in Israele
Se centinaia di migliaia di gente comune non avesse invaso per mimesi le piazze per protestare contro la riforma di Netanyahu
In Israele in media e i giuristi hanno visto arrivare il pericolo e hanno saputo spiegarlo ai cittadini
Confermando l'importanza dell'alfabetizzazione costituzionale su cui si stanno non a caso impegnando nel mondo tanti corti costituzionali non solo la nostra semmai come ha osservato la costituzionalista Tania Groppi
Forse in Italia mancata proprio la voce dell'Accademia e io aggiungo anche la voce dei media
Non siamo stati all'altezza della sfida della comunicazione sulla Corte Costituzionale pensiamo solo all'irrilevanza che alla Corte costituzionale
Nel dibattito sulle ricadute del premierato forte
Forse perché non abbiamo capito bene qual era la posta in gioco oppure se l'abbiamo capita qualcuno ha preferito non giocare la partita e mi fermo qua
Grazie
Altre adesso
Dare la parola al secondo protagonista al protagonista giudice costituzionale presidente Giuliano Giuliano Amato leggendo uno spunto da e questo li da questo libro è una riflessione ci sono tantissimi ci sono alcune Corti costituzionali che sono molto molto conosciute che sono dentro
Il dibattito pubblica in una maniera molto pesante è stata ricordata quella israeliana ma sicuramente anche per aspetti per aspetti e per caratteristiche diverse la corte
Degli Stati Uniti nel in un passaggio del libro mi sembra se non sbaglio il dato che
Si dice che fa un sondaggio dice raccontava che solo il quindici per cento degli italiani sapesse
Cosa fosse la Corte costituzionale quali compiti avesse se se sì fare il paragone con questo quindici per cento invece con la quantità di importantissime sentenze che hanno un riscontro impedire qualche volta anche immediato e diretto della vita delle persone ci si rende conto di quanto fosse Lungara distanza presidente come ha vissuto lei questo tanto dico e di cambiamento come
Come dire ha interpretato e risposto anche alle possibili critiche di che dicevano che un organo di garanzia non dovesse entrare in una i con dimensione di comunicazione che lo potesse esporre ad essere uno dei soggetti in gioco uno dei soggetti della della contesa politica
Prego presidente
Grazie direttore anche di questa domanda se le dovessi dire come ho risposto
Siccome quest'ultima obiezione venuta dai miei colleghi professori
Ho detto esplicitamente che io se me l'avessero detto in pace li avrei mandati a ottobre
A studiare anzi come funzionano le democrazie
E forse ad aggiornare i propri riferimenti capisco che una parte della cultura pubblicistica italiana e ancora formante sui giuristi tedeschi dell'Ottocento
E quindi a una nozione dello Stato un po'democratica ma dato che siamo in rovina in una università essere cattivi tra colleghi fa parte dell'atmosfera e io non voglio estraniare unita all'atmosfera perché è proprio così
Cioè insomma basta dirlo perché l'ascoltatore si renda conto che è così il potere che si avvale di un linguaggio non conoscibile
è il potere che si fonda sul ne Tours sul timore sulla distanza che Qinghai il comando deve avvenire da chi lo riceve perché questo comando di sicuro e l'espressione di una realtà superiore rispetto a quella dei cittadini
Appunto
Un potere che è fondato su un'entità superiore come quello del stesse chiesa e dei suoi esponenti ha capito a un certo punto
Che parlare la lingua dei fedeli significa renderli più fedeli di quanto non sia come faceva mia nonna me lo ricordo che insomma
Si usava il verbo biascica fa biascica una della novum e queste erano le sue preghiere preghiere fatte di parole a lei sconosciute però era il mondo rituale di rivolgersi alle divinità
Erano le password se dal linguaggio sconosciuto che aprivano le porte del paradiso
Dico qualcosa di sbagliato se sostengo che una democrazia non si fonda su questi congegni perché neppure la Chiesa voluto fondarsi su questi congegni col concilio Vaticano secondo
Dico qualcosa di eretico se sostengo
Che il Concilio Vaticano secondo è una premessa irrinunciabile per un sistema democratico nel quale ogni potere è infondato sulla sovranità popolare
Ogni potere
Poi ci sono poteri che dialogano con quella sovranità che debbono cogliere le quotidiane in variazioni alle quotidiane domande
Ci sono punti neri che in nome in quel sovranità ed in quel comunitaria
Si richiamano alle leggi e ne applicano le leggi ma nel far questo
Devono essere incomprensibili de ai cittadini i quali lo diceva molto bene Donatella non devono esprimere il consenso
Ma devono esprimere fiducia e la fiducia in un sistema democratico si basa sulla conoscenza non sul timore
No sul fatto che se io vi ASCI Q il latinorum con parole sbagliate posso finire all'inferno non è questo il fondamento delle istituzioni il in democrazia ora c'è poco da fare
Il linguaggio giuridico delle sentenze equivale al Pino
Ne siamo tutti ben consapevoli e quindi capita quello a cui accennava lei direttore che una corte adotterà decisioni che hanno un'importanza fondamentale nella vita delle persone
Spesso molto di più di quanto non accada con leggi ma lo fa con una t
Le cui parole risultano non comprensibili non riconducibili all'effetto che viene prodotto si tratta di ristabilire questo legame
Si tratta di fare in modo che quella decisione con le sue motivazioni venga percepita come la ragione di un diritto o come la ragione di un limite ad una pretesa di avere un diritto che invece una costituzione non ci consente di aprire in questo anzi e ancora più importante che le parole siano chiare il consenso politico europee tutta un'altra cosa
Appunto il fatto di dire che parlare con i cittadini evoca il consenso politico significa esibire in modo impudico
Quella ignoranza della democrazia grazie alla quale si pensa che a parlare con i cittadini debbano essere solo chi ne chiede il voto devono essere tutti perché tutti hanno né i cittadini loro necessario per Minale
Altro è capire altro per votare intere altrove farsi capire altro cercare il il voto e in questa la prima ragione poi naturalmente la comunicazione nel porta con sé anche altre avete accennato al fatto che è necessario mi stanno comunicando mangia un osso che Sinner ha vinto al terzo set
Perché mentre voi parlavate io seguivo anche un'altra schermata quella di Montecarlo open
Dopo la grande delusione la perdita del secondo set al tie break aspettavo con ansia di liberarmi dell'antipatico comune al terzo se il che accaduto
Ecco questo lo comunicò al di fuori della comunicazione istituzionale
Il altre ragioni la comunicazione lega che quella che la sentenza ahimè viene decisa prima di essere scritta e qui ci sono esigenze pratiche che lei direttore conosce più di ogni altro
Un collegio si riunisce adotta una decisione tutti zitti fino a quando non sarà scritta e si sa che qualche giorno che scriverla ci ci vuole e nel frattempo
E nel frattempo ha voglia di mettere le finestre più blindate ma gli spifferi ci sono sempre dai palazzi pubblici e anche privati gli spifferi escono
Evitare la comunicazione distorta
Implica dare la comunicazione corretta subito di cui comunicato di cui Donatella è stata davvero protagonista che come tutte le cose nuove crea dei problemi
Scrivere un comunicato prima che sia scritta la sentenza
Significa adottare parole che poi possono che cosa
Qualcuno ha detto diventano vincolanti perché scrive la sentenza se nello scriverla diviene di discostarsi dal nel comunicato quieto fa succede qualcosa
Per la verità non succede niente realtà qualcuno valuterà ma non è certa una ragione per non fare subito il comunicato per non fornire subito agli informatori che sono in primo luogo quelli della stampa
Una informazione che non venga dallo spiffero
Aggiungo un'altra ragione e qui torno ancora affare a parlare da professore tra i professori per la comunicazione che io nel libro omesso e che magari qualcun altro non vedo il nesso
Ma porca miseria
Sì nello scrivere una sentenza nella quale voglio dire qualcosa e poi la sentenza dopo raccontata sono o da giornalisti
Che a volte a seconda delle righe che hanno possono rendere più o meno Grossi e il significato che ne ricavano Olga miei colleghi sul bene viste giuridiche
In quali intensa nonché il loro compito istituzionale sia quello di criticarla la mia sentenza io
Non ho mai scritto una nota sentenza né ho mai letto una nota sentenza che fosse puramente elogiativi e della sentenza
Viviamo per criticare
E allora io Pilo scritta
Mi devo privare della possibile Terni direi che cosa volevo dire
Gli unici abilitati a dire che in Cosa voglio morire sono altri io non sono abilitato perché siccome unico faccio politica ma vogliamo scherzare avrebbe detto Totò che avrebbe avuto sacrosanta ragione anch'io
Devo poter dire
Io le faccio un esempio macroscopico insomma no
Che abbiamo vissuto poi tutti insieme non solo un mio ci fu un referendum
Promosso su una disposizione che riguardava mille in più casi di possibile omicidio del consenziente
Chi è rappresentato dai presentatori e poi anche dalla stampa di informazione come referente un gioco eutanasia non era sull'eutanasia
Se fossi stato sull'eutanasia nessuno avrebbe reagito contro tantomeno alla Corte costituzionale
Ma avrebbe comportato una liceità
Di una quantità enorme di omicidi aldilà dei casi limitati di eutanasia che più o meno corrispondono ai casi per cui le corteo aveva già ammesso che il suicidio assistito
Allora Rino non posso dire guardate
Questore la mia decisione
Riguarda non un referendum sull'eutanasia ma un referendum sull'omicidio del consenziente
Che in umbre anche tutti i casi né in quali il consenso del consenziente sia un consenso valido a prescindere dalle sue condizioni di salute dall'esistenza di malattie
Dall'esistenza di sofferenze non tollerabili
Non lo posso dire
Io l'ho detto l'ho fatto in una conferenza stampa sono stato aspramente criticato rivendico di aver detto la verità
Contro una informazione che era partita distorta dall'esterno della corte e che distorta avrebbe voluto rimanere no
Infine c'è la parte del del comunicare che riguarda il conoscere gli altri conoscere quelli ai quali si partiva è importantissimo anche questo
Io vorrei che tanti dei magistrati che hanno criticato la corte per essere andata nel carcere ci andassero pure loro
E spesso coloro che hanno criticato non ci hanno mai messo piede anche se toccherebbe più a loro che non ai giudici della Corte alla fin fine
Perché li si conosce una realtà umana
Che fa prima di qualcuno che ha commesso un reato ma che pretende di non esserne quel reato
Di essere una persona che sta scontando una pena perché lo ha commesso e si aspetta di essere riaccolto della società
Io ho fatto questa esperienza soprattutto con ragazzi e ragazze del carcere minorile di Nisida
E credo mi abbia aiutato molto decidere di questioni che riguardano tutto questo ed infine incontrare gli altri
è come voleva Calamandrei essi relativo box costituzioni disse e si perché la Costituzione ad a incarnarsi in qualcuno si incarna certo in primo luogo nel capo dello Stato il quale a sua volta parla di più cose quasi sempre il suo riferimento e giustamente alla costituzione
E capo dello Stato a una audience giustamente maggiore rispetto a quello che possiamo avere noi ma anche noi
In io io dico noi anche se sono un ex novo rimane insomma di quindi tempi fico con la corte
Ecco possiamo contribuire
A diffondere la cultura costituzionale perché perché i nostri interlocutori si aspettano questo si aspettano che la Corte Costituzionale sappia la Costituzione
Conosca la Costituzione sappia ciò che in base alla Costituzione possono fare o non fare
E così importante che questo oggi si è capito il anche in questo rientra nel comunicazione della Costituzione
Infine una comunicazione del tutto privata che devo mi chiede Massa che ancora oggi mi guarda con rimprovero perché non sono di Conconi
E vero io avevo preso questa decisione per ragioni indipendenti dal fatto che poi quattro cinque giorni fa
Cadendo su un campo da tennis mi sono incrinato una costola per cui oggi sarei sotto di
E tu medico di venire con voi quindi miscuglio per non essersi ma più anche una buona scusa per essere qui
E poi giocava Consilina erano quindi era difficili era facile degli azionisti oggi giocava firmerei quindi il ritorno a mutazione
Bene grazie grazie a Giuliano Amato in questo ping pong tra giudici giornalisti comunicatori
Adesso vorrei parlare con Raffaella Calandra di un di una questione naturalmente
E i giudici i magistrati i magistrati non quelli dalla Corte costituzionale ma i magistrati a cui
Per cui lavoro fa riferimento il ministro della giustizia Raffaella
Sono persone che da un lato comunicano tanto tantissimo in modo di in modo spesso anche poco come dire conosciuto e in parte comunicano pochissimo nel senso nel senso che è spesso difficile accedere senza eccetera pezzi
A prezzi di notizie di verità
Io l'avrei il rapporto uno dei rapporti più tormentati di chi fa ad esempio il mio mestiere di giornalista rapporto delle fonti quanto sono fonti giudiziarie fondi che seguono delle il secolo delle inchieste
Il ministero della giustizia e c'è anche un libro che ne parla è un capitolo di questo libro che ne parla cercato di dare un altrui guida pratica alla comunicazione dei magistrati per i magistrati
Sai anche che la norma che a un certo punto ha ristretto al ai capi degli uffici di giudiziarie tutte le possibilità di comunicazione ha creato oltre che l'evidente malumore dei giornalisti e anche qualche malumore dentro la magistratura diciamo per certi aspetti essere stata alle prese con un'esperienza simile e anzi probabilmente per l'articolazione de della magistratura italiana parete va anche più complessa nelle reazioni della differenza e Raffaella poi un attimo parlarci
Grazie direttore grazie tante innanzitutto alla professor Maffei all'università
Cattolica per questo per questo invito che mi porta ad essere diciamo indegnamente parte di un di un tavolo così così autorevole in cui però di mia o credo diciamo un ritrovo alla luce soprattutto della mia esperienza pezzetti anche di vite diverte degli ultimi degli ultimi anni perché per vent'anni sono stata al cronista spesso cronista giudiziaria appunto per la mia testata per Radio ventiquattro per i e scritto per il Sole ventiquattro Ore poi mi sono ritrovata come diciamo dall'altra parte cioè ad essere una possibile interlocutrice dei colleghi che a fatica era come dire in alcuni casi cercano di fare nel migliore dei modi proprio lavoro e quindi di raccogliere pezzi per dare offrire ai propri lettori la diciamo la una la ricostruzione il più fedele possibile dei fatti
Quindi con la comunicazione con la comunicazione istituzionale politica con la comunicazione relativa alla magistratura
Insomma amici confronto da diverso tempo sia appunto adesso questi tre anni al ministero della giustizia con due esperienze diverso e con la prima con la ministra Cartabia adesso come capo ufficio stampa del ministero con il ministro Nordio e poi sollecitata
A confrontarmi su questo tema nella pubblicazioni a cui tu direttore procedi riferimento a cui però ho partecipato a titolo esclusivamente personale il ministero diciamo non c'entra nulla nella doveroso diciamo rispetto di delle prerogative e di di ogni di ogni profilo di ogni istituzione
è stata una idea della dell'ex dal procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati
Di coinvolgere di portare la Scuola superiore della magistratura a portare anche in Italia un esperienza simile a quella che esiste in Francia
Di una una sorta di guida pratica alla comunicazione per i magistrati
E questo a partire da una
Da un dato di fatto che è quello che ricordati tu cioè che è ormai si imprescindibile per light e mondo della giustizia per la magistratura a fare i conti con le esigenze della comunicazione
Ma queste sono di più tormentate le più complesse che ci siano ormai da da decenni si passa appunto da quelli della da un eccesso dal rischio di eccesso rischio di a OPA in un altro senso di accesso dal troppo parlare dalla protagonismo a quello invece della totale silenzio
E questo secondo me perché alla base diciamo c'è il fatto che
I magistrati non sono formati alla comunicazione
I magistrati hanno un altro tipo di percorso formativo personale
Ma non ormai è imprescindibile non fare i conti con la comunicazione ma il punto è quali parole comunicare
Visto che i magistrati diciamo la comunicazione è una professione mestiere come in quanto tale non si improvvisa non lo sappiamo lo sappiamo molto bene eppure e quello che spesso succede
Laddove ci sono appunto dei magistrati che alcuni fanno il meglio di sé diciamo cercano di un po'di arrangiarsi altri hanno delle sensibilità maggiori o dei coltivano di più rispetto alla comunicazione
A altri ancora fanno anche di clamorosi errori come le cronache diciamo
Anche i diritti
Ditegli gli ultimi tempi registrano nei termini di comunicazione
La quindi diciamo io cercherò di dare ma questo intervento due due piccoli
Sperando che possano essere utili riferimenti ecco sulla sulla comunicazione sia sulla fronte diciamo di quello su quelli ai sollecitato cioè questa in questa riflessione sulla comunicazione dei magistrati che un po'sulla a mia attuale esperienza alla comuni sulla comunicazione
Istituzionale politica allo stesso tempo per riprendere la giusta distinzione che ha fatto Donatella prima della ministero della della giustizia
Ecco quello che in questa pubblicazione si ha cercato con la procuratore Bruti Liberati di fare
è quello di fare emergere e di sensibilizzare anche la magistratura e la Scuola superiore della magistratura che meritoriamente da anni sì occupai sì preoccupa di stimolare un dibattito sulla comunicazione
Di comprendere l'importanza di una formazione adeguata ad una comunicazione la Corte costituzionale a un suo
O ufficio dedicato a dei professionisti che si occupano di comunicazione negli uffici giudiziari tutto questo non esiste
E mi ha fatto molto piacere ascoltare un paio di settimane fa di nuovo in una riflessione intorno a questa pubblicazione la prima presidente della corte di cassazione Margherita Cassano
Auspicare introduzione di almeno negli uffici diciamo più più alti più importanti
Di figure di professionisti della comunicazione che affianchino i magistrati e questa per un'esigenza molto molto molto urgente direi
Che loro stessi hanno sperimentato e che ciascuno di noi
Che anzi ti trovi a a confrontarsi con questi temi sia come giornalista sia diverso
Lo sto vedendo da tre anni anche dall'altra parte come comunicatore avverte quella dello sforzo della necessità di dare ai propri lettori
La giusta ricostruzione ma ovviamente per farlo è necessario avere gli elementi per poter ricostruire giustamente il fatto
E la presidente Cassano avvertiva questa esigenza dopo le polemiche che si erano sollevate
Relative ai raccontato alla interpretazione non del tutto corretta della sentenza sul saluto romano
Ma così potrebbero essercene a a molti altri esempi che pongono la necessità di come invece l'aiuto di una professionista che affianchi i magistrati nel comunicare l'esito delle proprie né decisioni Possa almeno provare a diciamo fare un servizio alla democrazia e quindi di mettere i cui cittadini nelle condizioni di posti di crearsi la propria opinione la più corretta possibile sulla base di dati effettivi oggettivi che non significa evitare le critiche né a farsi che almeno coloro i quali
Nella diciamo poi formuleranno critiche anche molto aspre abbiano però ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni più corrette e possibili
E questo lo devo dire è una esigenza che Alberto molto forte
Anche nell'attuale appunto ruolo che tuttora ricopro laddove lo sforzo che quotidianamente
Cerco cerco di fare
è quello proprio di Farrah arrivare all'ascolto al padre stanziando ascoltatore perché pensavo al mio precedente lavoro quindi la giornalista che parla l'ascoltatore ma con la mediazione del giornalista in questo caso
Diciamo anche gli elementi di tutte le complessità che sottendono ad una decisione e anche una diverso punto di vista
Io credo che non si possa prescindere dal fatto che l'attuale diciamo modalità di comunicazione globali risenta moltissimo delle dinamiche dei sociale che io demolito affatto perché sono lo strumento di comunicazione che staccati
Caratterizzando connotando i nostri tempi con cui è necessario rapportarsi ma non possiamo non da registrare di quanto
Le dinamiche dei sociale ha quindi la anche
Attitudine ad una comunicazione mia polarizzata abbiano reso il dibattito sempre più isterico abbiano ripreso il dibattito sempre più polarizzato io abbiano trasformato una attende con una la possibilità di un dialogo invece in un
Confronto scontro tra opposte tifoserie
Ecco io credo che uno dei doveri di una comunicazione istituzionale come quella ad esempio che auspico si si possano un certo punto realizzare anche degli uffici giudiziari più alti
Sia quella di trasmettere anche lei le la complessità lei Mwanza Lella difficoltà le della necessità delle di trasmettere le nuance il
Il coraggio delle Mwanza scriveva illa direttore di mi ha dell'inserto culturale di le Monda Cham Birnbaum
Cioè bisogna dire questo quarantuno delle nuance cioè di non lasciarsi necessariamente schiacciare in questa polarizzazione che
Spesso prenda anche delle comunicazioni e delle vicende giudiziarie pensiamo ad esempio a quanto spesso sentenze complesse spesso anche di assoluzione ad esempio per casi giudiziari molto
Molto gradi siano stati poi il punto di partenza di accese polemiche
Perché non compresi perché i i illegittimo dolore ad esempio delle vittime cui mi dei familiari delle vittime di quel disastro
Ora nonna non ha compreso la Dini
Le ragioni tecniche che hanno portato alcuni giudici a delle pronunce di assoluzione ecco una alla comunicazione istituzionale
Profonda seria e anche quella che cerca di a trasmettere una forma di appunto educazione anche alla conoscenza dei meccanismi che sottendono a determinate scelte
Non significa che non sarebbe pensabile e sarebbe utopistico pensare di formare i i giornalisti molti dei quali estremamente Esperti e attraverso di loro il pubblico a diventare ridotti di dinamiche giudiziaria no significa
Trasmettere quei ai giornalisti che siano tramite poi verso il pubblico quelli elementi necessaria a comprendere appunto la complessità
E credo che questa sia una sfida estremamente importante soprattutto in un momento di di fare chiusa
Laddove servendo una provocazione che
Gli era piaciuta avevo letto anni fa di un tempo fa di una professore della London Economics culla
Che aveva definito la le si è chiusa una delle principali o buone occasioni buone notizie per i giornalisti perché offrono ha il giornalismo di qualità in questo momento
L'atto in questo momento somma da tempo la possibilità di come dire marcare la differenza con la propria autorevolezza con la propria possibilità di trasmettere la complessità e di raccontarla nella sua appunto nelle sue manzo come dicevo prima nelle sue
Sfumature quindi a questo è un auspicio ed è un lavoro che quindi culturale a cui credo tutti gli attori delle istituzioni giudiziaria debbano ad un certo punto concorrere
Non mi sfugge la difficoltà e comitato anche scritto in questa pubblicazione
Che l'idea di aprire una figura diciamo di un comunicatore professionista negli uffici giudiziari può a dire perché
Perché ci sono difficoltà tecniche economiche ma anche culturali ma ogni trasformazione richiede una fase di Anna assestamento
Però in altri ordinamenti come quello francese questa è una figura che esiste e la qualità appunto della anche della diciamo possibilità di avvicinare il cittadino
All'istituzione giustizia attraverso la comprensione credo che sia appunto migliore quando questa con la possibilità di comunicazione attiene e chiudo dicendo che appunto
E quindi l'intera storia della giustizia né penale intera storia del processo penale che è una storia che dal segreto volge verso la pubblicità
Perché non siamo più negli anni in cui davanti a Castel Capuano a Napoli che attuale se una delle sedi attuali della scuola
Superiore della magistratura appunto si ergeva la colonna infame negli anni in cui doveva essere pubblico soltanto la la Pina perché per per mostrare appunto
La lo splendore dei supplizi il come diceva fu con mentre tenere segreto diciamo il il dibattito e la discussione il processo che portava a quella a quella sentenza
Tutto il percorso dei secco degli ultimi secoli è un percorso che porta diciamo dal segreto alla pubblicità in questo non ha nulla a che fare con in consenso come Stato perfettamente già detto ma a che fare con la qualità delle nostre democrazie con la possibilità e con il servizio che ciascuno di noi possiamo fare perché i cittadini si avvicinino appunto
A queste istituzioni come l'istituzione
Giustizia in senso in senso in senso lato attraverso una adeguata conoscenza
Grazie adesso dare la parola per
L'ultimo intervento di questo primo giro di tavolo poi porre delle domande per un secondo morto delle grafie con delle risposte più tre grafico in modo da
Da cercare di affrontare anche due-tre questioni che sono state sollevate
Il giudice Viganò viene citato nel libro diverse volte e devo dire per una citazione che mi è che riguarda un caso
Che a me è rimasto molto dentro mi ha molto colpito che è quello dei di dj fa Abbot
E del di tutta la vicenda che poi ha riguardato il Processo a Marco Cappato Girl ha accompagnato in Svizzera per il suicidio assistito
E c'è un punto molto importante che lei di cui lei parla che le decisioni del della corte possono cambiare le la vita delle persone questo e che sono spesso decisioni molto difficili come questi che stanno sul crinale sul confine tra la tra la vita la morte
E quindi in cui scelte mai il tema naturalmente dalla difesa del valore intoccabile come quello della vita ma in una situazione in cui la sofferenze lacerante dico anche vero un giudice affrontare una questione di questo genere poi saperla comunicare bene saper far capire bene cosa sta facendo è stato un passaggio non da poco conto in un mondo che poi abituato come dire a bianco e nero credo combattimenti di ogni genere
Un salto grazie direttore e grazie anche da parte mia per questo invito ma proverò a risponderle partendo da un episodio concreto che mi è caduto nel corso di quell'esperienza straordinaria di cui ha già parlato Donatella che è stato il viaggio nelle carceri in Italia
Un detenuto siamo nel carcere di Torino un detenuto straniero che parlava con qualche errore ma un italiano di
Rara bellezza io direi mi dice voi
Siete venuti in mezzo a noi non perché noi abbiamo bisogno di voi ma perché voi avete bisogno Dinoi e quella frase mi è rimasta scolpita nel cuore non l'ho capita immediatamente
Ho capito poiché quel detenuto intendeva dire sopra le istituzioni nel loro complesso che hanno disperato bisogno di creare o di ricreare
Un contatto un legame con la società e con la gente comune anche con gli ultimi lui si sentiva ovviamente un ultimo anche se non lo era e non ragazze straordinaria intelligenza che
Per per varie vicende però era finito in carcere con dei reati gravi
E creare un contatto con le persone più vulnerabili con le persone che hanno più bisogno
E che hanno più bisogno anche di noi
Delle istituzioni in generale
Ecco questo bisogno di ricreare un contatto una vicinanza tra le istituzioni e la gente diciamo così
E particolarmente vero io credo per la corte costituzionale perché come è stato detto in vari interventi da un lato la Corte costituzionale è una delle istituzioni più sconosciute della Repubblica
E dall'altro è sconosciuta altresì la sua
Funzione le sue funzioni non sono conosciute
La Corte costituzionale ha la funzione di tutelare i diritti fondamentali delle minoranze e delle singole persone se necessario contro le decisioni di di qualsiasi potere dunque a il dovere di tutelare i diritti fondamentali su temi che non sono decisivi di da parte della contingente maggioranza politica di qualsiasi colore sia
E a il dovere di tutelare le fondamentali regole del gioco stabilite dalla Costituzione che regolano i rapporti tra i poteri in un complicato sistemi in un complicato sistema
Di controlli e di contrappesi di checks and balances che l'essenza delle democrazie contemporanee che si fondano sull'idea che il potere fa separato perché altrimenti si è accentrato chi lo detiene può abusarne
Utile il presidente De della corte costituzionale tedesca mi diceva una volta
Quando parlavamo proprio di comunicazione che essenziale far capire alle persone che ruolo della corte costituzionale quello di garantire le condizioni perché la minoranza di oggi di qualunque colore sia
Abbia un'eco opportunità di diventare la maggioranza di domani si evince le elezioni
Perché altrimenti è ben possibile che chi detiene il potere oggi modifichi le regole del gioco in modo tale da garantirsi
Quasi automaticamente la permanenza al potere
Allora io credo se c'è questa situazione di mancata conoscenza se c'è questa cognizione questa situazione in cui non si sa a cosa serviamo noi abbiamo un disperato bisogno di comunicare con le persone
E comunicare è stato detto non equivale a una ricerca di legittimazione ha
A cercare una ma come dire una affermazione della propria istituzione noi non siamo in competizione con le altre istituzioni ma significa questo sì
Ricercare e mantenere un nesso di fiducia
E che cercare quella che definirei una atteggiamento di lealtà nei confronti del della Corte costituzionale che ancora qualcosa di diverso rispetto alla fiducia alla lealtà
E la disponibilità a eseguire anche le decisioni con cui non si è d'accordo
Che e che è cruciale per il funzionamento di un'istituzione giudiziaria che come si dice spesso dal Settecento in avanti e Lella
Il potere in qualche modo meno pericoloso perché non dispone né della spada né del portafoglio noi non abbiamo un una
Come se uno uno strumentario una polizia che possa assicurare
L'esecuzione delle delle delle nostre decisioni eh
Il complessivo atteggiamento di lealtà degli altri attori istituzionali in definitiva dell'intera società che assicura che le nostre decisioni vengano eseguite abbiamo bisogno quindi di questo
Atteggiamento complessivo di questa autorevolezza
Bellissima l'osservazione del della professoressa Boschetti le istituzioni operano e cambiano il mondo con le parole con la comunicazione
Ecco e questa si collega alla domanda del professor Massa sull'educazione civica spetta a noi fare educazione civica certo non spetta a noi fare educazione civica ma quello che la Corte dice nelle proprie sentenze
E quello che dice nella propria comunicazione in senso lato
Se non serve solo per risolvere il singolo caso la singola questione che ci viene proposta ma serve anche per fissare dei principi orientativi che sono destinati a ridere molto al di là del singolo caso concreto che sono
Destinati debbono essere destinati a ispirare l'attività delle istituzioni pubbliche della pubblica amministrazione del legislatore
Dei giudici i quali sono chiamati a quella che noi chiamiamo con espressione un po'tecnica interpretazione costituzionalmente orientata a leggere cioè le norme del diritto in conformità a questi principi costituzionali abbiamo una grande missione comunicativa di cambiare il mondo attraverso le parole come diceva giustamente la professoressa Boschetti alla quale è stata
La politica della Corte costituzionale in questi ultimi anni così ben raccontata da questo bel libro
Del mio ex presidente che saluto di Donatella Stasio
Beh è stata una politica che abbiamo
Cercato
Ovviamente come dire con una discussione interna che non è stata priva di profili problematici che non è stata priva di dissensi ma che poi ci ha visto tutto sommato compatti in una in una strada
Una sera secondo me molto importante di modificare l'approccio il il l'atteggiamento generale della della Corte Costituzionale partendo dall'idea assai chiara a Giuliano Amato del dovere di spiegare il perché
Di decisioni che possono annullare
Un o modificare una legge votata dal Parlamento e dunque una legge votata dei rappresentanti della maggioranza del del del popolo
è un potere straordinario se ci pensiamo quello di
Di porre nel nulla ciò che la maggioranza ha votato
E poiché noi non abbiamo una legittimazione elettorale Diretta la fonte della nostra legittimazione risiede soltanto dalla fedeltà alla Costituzione e i nostri precedenti ma soprattutto nella persuasi vita delle nostre
Motivazione io a questo credo
Molto so che qualche costituzionalista
Arriccia un po'il naso di fronte all'idea che le che la corte si debba preoccupare della persuasivi date le proprie motivazioni io ci credo profondamente perché di e che in credo il punto su cui noi possiamo sperare di conquistare e di mantenere
Quella fiducia quella lealtà cui facevo riferimento ma come spiegare come
Motivare le decisioni certo con le sentenze ma si può realisticamente oggi dire della prima provocazione del professor Massa che una corte alla corte costituzionale deve parlare
Soltanto con le proprie sentenze e le sentenze si sono inevitabilmente complesse
Sono da anche io inevitabilmente lunghe io sono i miei colleghi a volte mi rimproveravano perché scrivo sentenze troppo lunghe per io credo nella necessità di spiegare con calma in modo articolato anche in moto lungo se necessario
Ma la sentenza è una è un atto comunicativo che si rivolge in primo luogo alle parti del giudizio
Le parti ovviamente che parlano un linguaggio tecnico che sviluppano quelle che tecnicamente si chiamano eccezioni domande contro argomenti e noi dobbiamo rispondere puntualmente tutti questi argomenti
Con un linguaggio che inevitabilmente tecnico perché tecnici sono gli argomenti che affrontiamo e però non possiamo pretendere che il comune cittadino o che il Comune consociata o come a me piace di più dire visto che la corte parla anche a chi non è cittadino ma vive sul territorio nazionale
Possa capire dei documenti così lunghi e così complessi
E allora
Ecco tutti gli strumenti che sono discussi descritti in questo libro i comunicati stampa in cui noi cerchiamo in una paginetta due paginette di spiegare anzitutto ai giornalisti che poi dovranno comunicare ulteriormente queste notizie
E spiegarle il il senso le ragioni essenziali della decisione togliendo tutti i tecnicismi che appesantiscono
La decisione
Ma ecco anche
Strumenti di comunicazione più nuovi per esempio il podcast sulla sul sito della Corte costituzionale abbiamo un'amplissima biblioteca di podcast che spiegano non solo che cos'è e cosa serve come opera la Corte costituzionale ma anche che cosa decide la Corte costituzionale abbiamo dei pozzi a schiera contano
Delle intere sequenze di sentenze che spesso hanno cambiato veramente la vita
Delle persone
E e
Diciamo grazie agli assegni venti di Donatella che quando
Io scrivevo ecco questo lei mi rimprovera sempre perché lo dico pubblicamente ma lo voglio dire quando io scrivevo i comunicati e glieli mandavo lei mi rimandava sempre indietro dicendo così non si capisce niente devi riscriverlo
Questo devo dire è stato un grande
Un grande insegnamento fosse qualcosa ho imparato anche nella comunicazione pubblica ma quando registrava un podcast ovviamente con grande timore come dire con grande preoccupazione di non fare delle figuracce
Io pensavo intensamente a mia zia o una zia di settantadue anni che adoro a una zia di settantadue anni che non è laureata
Ma che ha il desiderio di capire e che è una persona curiosa è una persona che non si perde un talk show televisivo e che e che poi me lo commenta il giorno dopo dicendo ma si
Di quello proprio non mi piace invece quella e lei vuole capire che cosa e il il fatto di vedermi davanti mia zia mi costringeva a selezionare delle parole che sapevo che mia zia poteva comprendere
Non rifuggendo però dalle nuances non rifuggendo da quelle da qui dettagli da quelle da quelle
Sfumature che rendono in realtà la complessità del reale che non è così semplice che non è afferrabile con la logica del bianco e del nero ma che ritiene di comprendere la complessità e lo si può fare però anche con parole semplici
Forse non è però solo una questione di stile ma è anche una questione e mi avvio davvero alla conclusione di da una compagna pessima attitudine atteggiamento della Corte costituzionale è un atteggiamento che e stato e spero sia sempre meno io perlomeno ce la metterò tutta nei tre anni che mi mancano
Sempre meno ieratico sempre meno da torre d'avorio
E che dovrebbe diventare almeno negli auspici sempre più a amichevole dialogante
E anche dire questa parola umile
Ridurre la distanza noi abbiamo bisogno anzitutto di essere capiti ma prima ancora di capire e di ascoltare e lo è stato detto i bisogni le aspirazioni le sofferenze delle tre delle persone su cui le nostre decisioni andranno a incidere
Il viaggio nelle carceri ancora stata una straordinaria occasione per sentire per capire
E per ridurre la distanza al punto tale da toccare il il il
La cosa che mi sono portato di più commenta questi viaggi sono state le mani strette le centinaia di mani strette alla fine mi faceva male la mano fuori e il
Il l'essere in mezzo all'essere come dire l'essere attorniati da persone che volevano risposta ma che volevano soprattutto essere ascoltate capire i problemi
Un'attitudine al dialogo e che direi ben rappresentata dalla riforma fortemente voluta dal mio presidente ancora Giuliano Amato
Dell'udienza
Abbiamo ora sperimentato e stiamo sempre più sperimentando delle udienze dialogate in cui non ci limitiamo ad ascoltare dei discorsi prestampati di un avvocato Mattia lo chiamo
Li mettiamo se necessario in difficoltà ma con l'intento di capire e di discutere con loro anche questa è un po'una rivoluzione nelle nostre nelle nostre aule di giustizia
E l'attitudine di umiltà nel senso che forse noi dobbiamo essere sempre più consapevoli che non abbiamo delle verità
Intoccabili da proclamare e da diffondere se non quello che sta scritto nella Costituzione ma tutto ciò che deriva dalla Costituzione che viene
Che viene tratto dalla Costituzione attraverso un paziente lavoro di interpretazione sempre il frutto di decisioni difficili che si fondano c'è tutto sui precedenti ma che
Ci pongono continuamente di fronte a sfide e a problemi nuovi che dobbiamo affrontare che a volte creano anche delle lacerazioni all'interno del collegio e questo lo
è inevitabile riconoscerlo
Che vengono poi ricomposte con un paziente lavoro di compromesso che non è una brutta parola ma una parola nobile realtà perché si tratta di trovare
I punti di convergenza che consiste che che consentono di arrivare a soluzioni sostenibili che poi dovranno essere sottoposte
Al vaglio dei nostri interlocutori attraverso le sentenze attraverso i comunicati attraverso i podcast in modo da mettere
In condizioni chiunque di esercitare il proprio sacrosanto diritto di critica in modo di discutere
Anche le decisioni più difficile una corte insomma che si mette in gioco che non ha paura di fare una conferenza stampa come quella che ha fatto il presidente Amato e che ha ricordato dopo una decisione difficile come quella sui referendum
Aprendosi così anche a critiche anche serrate ma questa è stata la scelta che l'intero collegio in quell'occasione fece
E e in cui fummo noi chiedemmo al presidente Amato di spiegare al a tutti il senso di queste
Decisioni così difficile così fra imprendibili io credo che non si tratti di populismo giudiziario come a volte è stato detto dobbiamo ridare tutti il senso del nostro lavoro
E un è un lavoro in cui dobbiamo far capire che ci siamo
In punta di piedi e con gentilezza con grande rispetto per le decisioni politiche che hanno una diretta legittimazione popolare
Non dobbiamo mai accedere a tentazioni di sostituirsi a chi si trincera ciò che può essere deciso legittimamente dal legislatore dobbiamo rispettare anche le decisioni che non ci piacciono e dobbiamo essere fermi in questo self restraint
Ma dobbiamo essere altrettanto fermi nella vere il coraggio di intervenire quando i limiti del decisivi le siano superati nel rispetto del ruolo che la Costituzione ci ha assegnato
Io farei rapidissimo cito Corno ponendo alcune questioni che un delle risorse fece se mi permettete fare un giro al contrario in modo da lasciare agli autori del libero la battuta quindi Raffaella che comincio
Comincia da da te e soprattutto su una questione naturalmente
Comunicare sentenze se
Molto più semplice che comunicare
Come dire questioni che vengono che sono in mano a magistrati inquirenti e che hanno uno svolgimento non hanno una conclusione
E che possono invece essere fortemente i posso incidere fortemente nelle vite delle persone in termini di esposizione pubblica e di come dire sospetti che a un certo punto possono finire diversamente
Non siamo passati dai magistrati di Mani pulite parlavano apertamente
Apertamente anche comunque conferenze stampa molto dirompenti a un come dire una cosa che si ripete in continuazione i magistrati debbono parlare solo con gli atti con le sentenze non c'è comunicazione
Al ministero questa questione di quale l'equilibrio soprattutto l'equilibrio delicato nel momento in cui l'indagine in corso è uno che sono gli esseri affrontando ci sono che avete affrontato una questione molto dirimente nelle vostre strategie anche di come dire nel modo in cui vi rapportate con i magistrati
Vostre diciamo io sono sempre come dire il tramite della regolamentazione però
E questo è un altro aspetto che potrebbe essere fra un altro momento come dire luogo istituzionale delle comunicazioni anche rispetto a contesti che diciamo o a UA provvedimenti su cui non di non sia del tutto
Non si è del tutto d'accordo
Allora il tema della comunicazione e del rapporto tra la politica e la comunicazione giudiziaria insomma lo sapete cosa è molto meglio di me e da almeno trent'anni uno dei nervi scoperti di ed il nostro del nostro paese è chiaro che a allora io ho vissuto anche le le polemiche e le reazioni di molti nostri colleghi quando con la ministra Cartabia si è data sia recepita la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che ha portato molti colleghi a lamentarsi delle applicazioni ecco io non so dire sono tre anni che in questo momento sono fuori dalla dalle aule dei dai corridoi dei palazzi di giustizia quanto effettivamente sì sia diventato più complesse più restrittivo è chiaro che non era quello l'intento della della norma ed è chiaro che a quella era recepimento di una sì necessaria in un importante né direttiva europea che l'Italia è tra l'altro recepito in ritardo per valorizzare una diritto costituzionale fondamentale come quello della presunzione d'innocenza è chiaro per dirla con una battuta frecce che la comunicazione
Dei magistrati in qualsiasi momento essa avvenga non può che avvenire nei limiti di quello che le norme prevedono e nel rispetto del bilanciamento di tutti i diritti costituzionali che sono in gioco cioè quello del cittadino di essere informato quindi del giornalista di informare in balia il diritto alla presunzione di innocenza il diritto alla ha davvero ingiusto un giusto processo
E e cronaca poi recente quella appunto delle polemiche e delle discussioni che ci sono rispetto anche alla possibilità o meno di riportare un'ordinanza di custodia cautelare
Di riportarla solo in modo sintetico e donne immorale non integrale voluti assunto posso dirti la mia personale opinione ma poi siamo qui diamo poi quale che qual è la norma che arriverà alla fine effettivamente approvata io credo che non sia attraverso un'eccessiva regolamentazione che passi la messi la legittima istanza di anche della politica di vedere rafforzati alcuni principi come quella appunto della principio
Di presunzione d'innocenza ma piuttosto credo molto di più in un'attività di formazione attraverso più tavolette verso tutti gli attori perché sì cerchi di trovare il modo in cui si rispettino tutte le esigenze in gioco
Giudice dicano lei ha descritto alcuni alcuni cambiamenti e il modo in cui anche come dire li ha vissuti anche dal punto di vista personale
Naturalmente la comunicazione cioè aumentare le capacità di comunicazione e delle relazioni significa aumentare le capacità di trasparenza c'è una questione che viene posta come limite estremo ma
Perché allora non si rende trasparente anche il processo decisionale della corte
E
Renderlo trasparente quindi dire chi è d'accordo chi non è d'accordo e qualcosa accade che aiuta un equilibrio la determinazione la sentenza può buttare la corte anche nell'agone della della competizione pubblica che spesso come dire rende complicate il compromesso quello che le diceva è una parola anche importante spesso
è una parola importante compromesse non negative
Ma le è il tema del del dell'opportunità o meno dell'opinione di del dell'introduzione del dell'opinione dissenziente è un tema complesso ci sembra degli ottimi argomenti da una parte
E dall'altra Allo stato l'opinione dissenziente non è prevista quindi
Diciamo il punto di partenza che noi
Abbiamo un
Un sistema processuale che quello della totalità delle giurisdizioni nel nostro Paese che prevede che la corte parli con un'unica voce e che quindi ricomponga
I propri dissensi in una voce unica sono sono molti gli argomenti che vengono
Che vengono periodicamente proposti a favore dell'introduzione di un'opinione dissenziente io devo dire che all'inizio della mia esperienza ero forse più sensibile di quanto sia oggi alla al
A questi argomenti in favore di un'innovazione di questo tipo del resto un un professore universitario che è stato abituato sempre a dire quello che pensa in assoluta libertà si trova compresso in questa libertà quando entra in una corte che deve parlare ad una voce sola
Oggi le mie idee sono molto più confuse fermo restando ripeto che oggi non è prevista e sono molto più confuse perché
Io in effetti temo questo rischio la impossibilità di uscirsene con un'opinione dissenziente fa sì che tutti
E tende a non naturalmente a lavorare per una soluzione che sta nel mezzo che mette il più possibile d'accordo che trova i punti di convergenza che lo stesso metodo che è stato utilizzato dai costituenti per scrivere la Costituzione che
Pensata come patto fondativo che unifica la maggioranza e l'opposizione e qualche cosa su su cui ci si mette d'accordo
Allora anche quando ci sono divisioni il fatto stesso che nessuno possa esprimere un opinione distinta fa sì che tutti lavorino insieme ciascuno ovviamente e con con il proprio carico di
Esperienza di competenze anche facendosi carico di certi interessi piuttosto che altre per trovare una soluzione equilibrata
Altri ordinamenti lavorano con una con la con la presenza di opinioni dissenzienti però con risultati
Molto diversi in termini di apprezzabilità
Mentre per esempio la Corte tedesca conosce l'opinione dissenziente ma ne fa un uso estremamente limitato
E i giudici dissenzienti quando rarissimamente decidono di esplicitare il loro dissenso lo fanno con grande rispetto per le opinioni della maggioranza
Non accusando per esempio la maggioranza di violare la Costituzione cosa che delegittima gravemente l'istituzione ma
è semplicemente e mettendo in evidenza gli argomenti che la maggioranza ha ritenuto soccombente rispetto agli altri
Mentre altre corti e l'esempio non può che essere quello oggi della Corte suprema americana danno uno spettacolo di polarizzazione politica per cui i giudici appartenenti a un certo orientamento rispetto alle questioni più significative
Certamente andranno a a decidere un'altra in un modo mentre le altre non modo boh
Posto le la mia esperienza all'interno della corte costituzionale senza con ciò violare il segreto della camera di consiglio che anzitutto che anzitutto posto a garanzia di questo meccanismo deliberativo che consente a tutti di partecipare
In modo sereno alla formazione di una decisione collettiva ebbene la mia esperienza è che i giudici ci sorprendono sempre cioè i giudici eletti dal Parlamento eletti magari con i voti determinanti di una certa parte politica poi
Vengono facilmente incontro alle alle agli argomenti di altre parti e e cooperano tutti quanti e a volte sostengono tesi che uno mai si aspetterebbe
Che avrebbe succederebbe la stessa cosa se questi stessi giudici eletti da una parte politica potessero scrivere un'opinione dissenziente non non potrebbero forse sentire almeno la tentazione di scrivere un'opinione dissenziente parlando
Al loro elettorato diciamolo pure a coloro che a coloro che li hanno eletti in modo da dimostrare la coerenza del loro comportamenti rispetto all'aspettativa ecco è una domanda che mi pongo e non e non ho delle risposte precise perché conosco tutti gli altri argomenti la trasparenza alla al nel la capacità delle opinioni dissenzienti di migliorare la qualità nella stessa opinione di maggioranza sono anche affascinato personalmente dalla prospettiva mi è capitato nel corso di questi anni di uscire dalla camera di consiglio né trustee Nico
E di in quel momento avrei voluto correre al computer e scrivere forsennata mentono prego un'opinione dissenziente ma questo avrebbe giovato alla corte la sua autorevolezza e
Grazie giudice Vigano io a Donatella Stasio una battuta delle tante cose che si è scritto con che ci sia e che sono scritte nel libro
C'è anche qualche episodio di delusione di cose che non sono non sono state fatte almeno non sono fatte salve fatti immediatamente
Per interventi della politica per opposizione ma alla fine di questi cinque anni facendole un bilancio qual è la cosa che è ancora avrebbe voluto ancora fare che non è stata fatta completamente qual è il passaggio ulteriore di
Molte e no beh anti teniamo conto che abbiamo avuto due anni e mezzo tre dico dal cielo e questo ha rallentato sua nonna impedito precluso tutta una serie di
Iniziative che avevamo tra le quali proseguire per esempio i viaggi in Italia anche
Con altre destinazioni visto che è una delle tante cose che vengono criticate perché solo il carcere e non altre
Del libro lo diciamo in realtà si era parlato di altre possibili destinazioni come le caserme come i centri di permanenza degli immigrati come gli ospedali pare ovviamente tutte da valutare verificando in concreto se ci fossero state
Le condizioni però ecco questa ulteriore apertura sempre in quell'ottica di cui appunto diceva anche il giudice dicano di conoscenza
Quindi questo sicuramente mi è dispiaciuto sul fronte diciamo della comunicazione più
Diciamo legata all'attività e quindi alle sentenze ai comunicati stampa tanto per capirci
è rimasta appesa una cosa che
Secondo me era importante fare che era appunto trasformare in podcast anche i comunicati sulle decisioni appena prese perché la via idea era quella la mia idea ma devo dire
Questo lo devo dire in generale io sono stata molto fortunata
Perché io sono capitata comunque in un momento storico in cui ho trovato una corte motivata che come dire insito Dini ha anche con quello che dalla mia esperienza dall'altra parte della barricata
Avevo messo a fuoco sulle esigenze di comunicazione della corte mi sono occupata tantissimo anch'io quando stavo Il Sole ventiquattro Ore della comunicazione della giustizia sulla giustizia e quindi c'è stata veramente una grande sintonia e le cose che abbiamo fatto insieme che erano perché pari voi dovete considerare anche l'apparato cioè no non è che queste istituzioni si muovono così autonome sono all'interno di un apparato che diciamo tendenzialmente autoreferenziale per cui ogni cambiamento e ogni novità e vissuta drammaticamente quindi
Questo è stato faticoso però
Secondo me ecco quello che avrei continuato a fare avrei voluto fare perché diciamo nulla è rimasto o appeso insomma non più di tanto perché poi bisogna andare avanti
Gradualmente non si può immaginare di cambiare il mondo da un giorno all'altro
Era proprio quella spinta sulla multimedialità Attraverso appunto tutti gli strumenti della multimedialità perché c'è questa esigenza fondamentale è fortissima
Di avvicinare questa istituzione ai Giovanni
Non solo alle persone anche adulte anziane che non sanno nulla della Corte costituzionale ma soprattutto ai giovani
Lasciami dire una cosa sola la mia più grande soddisfazione in questo momento che portiamo in giro e libero e quella di incontrare dei giovani che mi dicono
Avevamo una diffidenza Ascerto a leggere ad aprire questo libro sfogliarlo poi quando l'abbiamo fatto e l'abbiamo letto ci siamo appassionati alla lettura abbiamo capito sacco di cose l'ultima l'ultima volta è stata martedì scorso un ragazzo di un liceo romano che alla fine di una lezione è venuto da me
E mi ha detto io andrò a comprare il libero perché dopo aver tre sentito appunto le spiegazioni sulla sentenza del suicidio assistito mi ha detto io ho capito mi si è aperto lo sguardo su degli aspetti che io non avevo messo a fuoco quindi vuol dire
Che questo impegno questo sforzo enorme che è stato fatto non facile credetemi
Però è stato una semina ed è una semina importante di questi tempi e quindi io ho un ricordo molto bello devo dire di quei cinque anni sostanzialmente tutto positivo
Allora l'ultima battuta la lascerei al Presidente Amato c'è una un punto della discussione e che che è circolato anche in diversi interventi
Abbiamo un Paese in cui spesso per giustificare qualcosa che in che un provvedimento una legge che molto controverso che qualche volta non risponde alla i principi diritti costituzionali si dice ma io ho la maggioranza con me
Una giustificazione che spesso su utilizzare il che naturalmente è il contrario esatto di quello che fa e che fa una corte l'altro punto che circolata è quello della lealtà del rapporto dei lealtà degli altri organi costituzionali che particolarmente importante Presidente ad esempio in in alcune delle decisione non poche in cui o si fa un appello al Parlamento addirittura si dà anche un termine abbastanza perentorio per potere prendere
Una decisione
Come funziona questo rapporto diverta fu alla visto funzionare bene e ci sia un diritto stessa e le difficoltà sono molte di più di quello che noi vediamo lo abbiamo visto
Dinanzi dovrebbe accendere il microfono
Ed evitare che i miei colpi di tosse interrompesse non la vostra discussione lo tenevo staccato
Le dicevo direttore a volte funziona
E ed è un rapporto di collaborazione essenziale
Dove funzionano meno proprio sulle questioni più controverse che oggi come oggi sono le questioni di valore
Le questioni bioetiche le questioni tecnologico etiche
E sulle quali le opinioni sono fortemente diverse
E in linea di principio magari lo sono sempre state abbiamo una tendenza a dire che sono le democrazie contemporanee ad avere particolari difficoltà decidere perché invece se le opinioni tendono a presentarsi radicalizza che intessuti cui visivi di cui prima le democrazie disponevano oggi sono molto sfilacciati per cui posizioni alle estremità non si incontrano
E la democrazia americana purtroppo esempio maggiore di questo fenomeno dei tuttavia
Non è soltanto così
Tra poche settimane io ci sto già lavorando
E avremo nella mente la Campania
Per il referendum sul divorzio dodici maggio mille novecentosettantaquattro quindi quest'anno saranno cinquant'anni
Si prepari qualche paginata del suo giornale per il dodici maggio forse lo sta già facendo
Allora se andiamo a a rileggere quello che allora veniva de per dio ce ne scampi e liberi Senes cambiavano di cotte e di crude ed erano su quel tema già posizioni estreme
Cioè ci sono questioni che sono arrivate davanti a noi cortei
Che mettono in discussione principi indisponibili per coloro che credono ad essi
Lei
Chiesto prima in vanno a Francesco del suicidio assistito
Francesco ha detto tante belle cose alcune per buone anche su di me e quindi sono l'ultimo a lamentarsi ma al direttore Fontana non ha risposto
Perché era arrivato alla fine del tempo
Non voglio ora rispondere io al posto suo voglio solo segnalare
Che
Lo dicevo l'altro giorno dicevo che ricordava Donatella sia una questione come quella del suicidio assistito ce la poniamo nei termini seguenti
Secondo l'uno il diritto alla vita e indisponibile perché io che ce l'ha donata e noi non possiamo toccarlo
Secondo lui che invece io sono titolari di un diritto inalienabile all'autodeterminazione sulle scelte della mia vita e tra queste scelte c'è anche quello di morire come realmente è d'accordo queste due posizioni se si confrontano così
L'unico modo per trovare un accordo è chiedersi ma in quelle circostanze nel condizione del dj Falbo
Tenuto in vita artificialmente con sofferenze intollerabili che non ce la fa più e non ce la vuole fare di più
Sto disponendo del vinta se lo aiuto ad andarsene o non faccio quello che un papà voi TWA a un certo punto disse lasciatemi andare
Non è facile affrontarle così e qui la democrazia radicalizzata si diletta ad affrontarle in chiave di principio
A questo punto la difficoltà del rapporto tra la Corte e il Parlamento è davvero forte
Perché se c'è una differenza tra la corte in Parlamento e che il Parlamento davanti ad una sollecitazione può anche non decidere Lacorte davanti ad un'ordinanza di rinvio tinte decidere
Non può dire non liquet scusate se lo dico in latino dopo aver tanto insistito sul fatto che si deve parlare italiano
E allora allora loro la sua avventura del così riduzione alle confine PV
Pericoloso a cui possano arrivare ma cerca di non fare Carlo e le dirò direttore
I giudici che hanno fatto i parlamentari di sicuro sono fra i più sensibili al rispetto di quel confine
Non lo svelo segreti ivi in camera di consiglio se dico che è l'attuale presidente il mio gemello di Manuale di diritto pubblico
Augusto Barbera ha sempre dimostrato Francesco te lo ricordi bene in camera di consiglio
Una particolare sensibilità questo non che gli altri siano insensibili è ora non accuso chi a tema intendo dire che chi ha fatto il parlamentare particolarmente sensibile al confine
E sarebbe un desiderio di tutti i giudici convissuto non trovarci si mai su quel confine
Fermarsi cinquanta centimetri prima di dire factotum Parlamento tu devi fare tu
Eppure quando questo la corte ha fatto il silenzio dall'altra parte stato
Ponte di pessime conseguenze
L'appello che si può rivolgere ai parlamentari del nostro tempo
Cercate di non grandi
Cari Zardi nelle poste le posizioni assumete la responsabilità di fare dieci ettari dai vostri elettori anche quando non c'era in casa che il bene comune con gli altri
Perché il bene comune se il Comune deve essere non è soltanto quello di alcuni segmenti di noi segnalati da una fede religiosa da una fede politica da un'ideologia
Ma dall'intera nostra comunità il Parlamento il parlamentare rappresenta la nazione e la nazione mine che è tornato in voga significa proprio questo a man
Con la benedizione del del presidente Amato concludiamo questa questo nostro incontro io ringrazio davvero tutti tutti i partecipanti per
E ieri e chi cessato ad ascoltare e insomma credo che è un percorso che non è che non è finito qui che avrà altri passaggi e speriamo che i temi come dire del della trasparenza della capacità di a di dialogo
Di con la società incapacità di tenere fermo il punto dell'importanza della corte del sospetto addosso il seme di diritti sia
Qualcosa che non venga come sta succedendo in altri posti del mondo mai messo in discussione grazie grazie a tutti