Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Film, Giovani, Societa'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
10:00, Roma
10:00 - Roma
10:00 - Pontida
11:00 - Pisa
15:00 - Livorno
9:30 - Reggio Calabria
10:00 - Augusta - Brucoli (SR)
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Uno dei money ricorrenti che il cinema italiano individua nella nostra società
è la resistenza dei giovani a diventare adulti e cioè emanciparsi dai genitori a scegliere un lavoro ma più in generale con un'espressione convenzionale a prendere in mano il proprio destino
è un sintomo che potrebbe suscitare una condanna moralistica perfino il disprezzo
E invece forse l'atteggiamento più giusto con cui considerarlo è cercare di comprenderlo di risalire alle cause di quel sintomo che sono dell'intimità di ogni individuo
Ma anche al di fuori di lui in una società che può indurre a rifiuto all'evasione o appunto alla regressione
L'opera prima dal titolo troppo azzurro di un giovane regista Filippo Barbagallo che anche interpretando il ruolo del protagonista racconta appunto di uno studente universitario fuori corso ma prossimo a laurearsi in architettura
Che in un primo tempo almeno senza rendersene conto e affetto da tale patologia appunto il rifiuto di entrare nell'età adulta
Convive in apparenza felicemente con i genitori rifiuta l'invito di un amico a trasferirsi in un appartamento con lui prolunga i suoi studi
Ma la conseguenza su cui il racconto più si sofferma sono i suoi rapporti irrisolti con le ragazze
Comincia a intraprendere delle storie con loro ma quando quelle storie dovrebbero svilupparsi per esempio in una vacanza insieme in un principio di convivenza Luís si sottrae fugge
Si rintana in quella condizione di filiale da cui proprio non riesce a strapparsi
Dicevo che lui stesso fatica a prendere coscienza del problema che lui razionalizza come se si trattasse soltanto di momentanei indecisioni del dubbio se la ragazza che il mondo all'improvviso sia quella giusta per lui
L'autore del film interpreta proprio il protagonista e con una tale adesione da darci l'impressione giusta o sbagliata che sia di liberare attraverso il film almeno qualcosa di sì
E tuttavia fin dall'inizio mostra una consapevolezza maggiore del personaggio
Che si esprime attraverso comunismo con cui descrive i suoi comportamenti
Attraverso le battute di altri personaggi come le stesse ragazze o un amico suo coetaneo tutti più maturi di cui e che lo aiutano a prendere coscienza di sé
O attraverso alcune immagini rivelatrici per esempio prima di uno dei suoi clamorosi abbandoni sentimentali lo vediamo disteso sul letto avvolto dalla testa ai piedi di una coperta come fosse una placenta
Un simbolo per eccellenza di regressione
Troppo azzurro è una commedia centrata su un personaggio caratterizzato da un difetto il quale da un lato può suscitare la simpatia dello spettatore per la sua gentilezza e per una certa grazia
Dall'altro respingere il suo pervicace infantilismo e per la sua blanda nevrosi
Ma dissimulato dalla leggerezza della commedia il bisturi dell'autoanalisi affonda nel suo animo con oggettività e anche con crudeltà
Un limite dell'impostazione e forse l'astrazione della vicenda privata e sentimentale dal mondo circostante
Per capire le ragioni che inducono il protagonista a fuggire dalla realtà bisognava forse almeno suggerire perché quella realtà gli appaia tanto poco invitante
Si tratta comunque di una grave commedia gradevole e interessante era stata presentata alla festa del cinema di Roma ed esce ora nelle sale distribuita da vision distribution
Dunque il troppo azzurro scritto e diretto da Filippo Barbagallo un saluto da Gianfranco certo
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