Il Maratoneta - Trasmissione a cura dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

RUBRICA | di Mirella Parachini - RADIO - 14:30 Durata: 1 ora 8 min

A cura di Stefano Chiarelli e Simone Sapienza

Conduce Mirella Parachini Il videomessaggio di Martina Oppelli.

Interventi dalla conferenza stampa "46 anni della 194" del 22 maggio 2024 di - Chiara Lalli, modera - Filomena Gallo - Giulia Pastorella - Anna Pompili - Gilda Sportiello - Esmeralda Rizzi, Cgil - Sonia Ostrica, Uil - Luana Zanella - Mirella Parachini e dalla conferenza stampa Presentazione del XIV Memorial Luca Coscioni - Anna Cristina Pontani Coscioni.

Puntata di "Il Maratoneta - Trasmissione a cura dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica" di sabato 25 maggio 2024 condotta da Mirella Parachini .

Tra … gli argomenti discussi: Aborto, Associazioni, Bioetica, Cgil, Consultori, Cure Palliative, Diritti Civili, Donna, Eutanasia, Femminismo, Governo, Malattia, Manifestazioni, Medicina, Meloni, Movimento 5 Stelle, Obiezione Di Coscienza, Ospedali, Pari Opportunita', Partito Democratico, Regioni, Ricerca, Riforme, Salute, Sanita', Scienza, Storia, Trieste, Uil, Venezia Giulia.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 8 minuti.

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Il maratoneta l'espressione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Onorevoli senatrici e onorevoli senatori tutti
Sono Martina Martino appelli architetto marchette Krapp lei circa dal due mila e dodici
Con la necessità di assistenza nelle ventiquattro ore sono affetta da una patologia neurodegenerativa progressiva devastante
Da un quarto di secondo eppure lavoro utilizzando i comandi vocali
E lavoro proprio per mantenere Ila assistenza indispensabile per sopravvivere quando uno coadiuvata da appositi sostegni pubblici indispensabili che in questa Regione funzionano molto bene
Sono però esausta esaurisca
Sto perdendo anche la voglia di andare avanti quindi questa estate ho presentato l'istanza per appellarmi presso la mia regione alla cosiddetta sentenza Cappato in merito al suicidio assistito
Termine che io aborro perché non sono suicida altrimenti non sarei qui a parlare
In ogni caso questo diritto mi è stato negato del Comitato etico perché secondo loro
Non le rispondo oh uno dei quattro requisiti indispensabili ovvero essere mantenuta in vita da trattamenti o di Calice
Ma secondo voi
Io come Baggio come vero come Milano Napoli come vado in bagno come sopravvivo come assume i farmaci
Io non sopravvivono senza la persona vicino centonove sono macchine sono persone
Insomma nella leggenda che state discutendo adesso il marito al fine vi chiedo di tener presente di ogni aspetto ogni dolore ogni dolore assoluto nel momento in cui viene vissuto e fari spetta e non parlate più di succinti perché non lo è si parla di eutanasia
I buona morte ammetto di aver anche fatto domanda all'estero proprio perché ce la faccio più ma i mezzi economici e soprattutto la fatica fisica per arrivarci sarebbe
Ce la farai
Come sono arrivata fino a qua arriverò anche la ma io vorrei morire col sorriso sul secondo nel paese dove ho scelto di vedo che ho pagato nel Craxi
Grazie
Buon pomeriggio a tutti da Mirella Paracchini sabato venticinque maggio due mila e ventiquattro quella che abbiamo ascoltato la dichiarazione di Martino Perelli triestina di quarantanove anni tetra plegica
Che ha ricevuto in diniego da parte dell'azienda sanitaria del suo della sua città di Trieste
Rispetto riguardo alla sua richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito
Martina aveva inviato ad agosto due mila e ventitré la richiesta di verifica delle condizioni per accedere alla morte volontaria assistita
Ma la la dopo essere stata visitata dalla commissione medica
Nonna aveva dato nessuna risposta filomena Gallo segretaria dell'Associazione Luca Coscioni che coordina il collegio legale Di Martino pelli ha dichiarato il diniego della ASL alla richiesta di Martino pelli
è paradossale perché la stessa azienda sanitaria meno di un anno fa
Aveva dato dopo la condanna del Tribunale di Trieste una risposta positiva ad Anna anche lei affetta da sclerosi multipla e totalmente dipendente dall'assistenza continuativa di terzi
In assenza della quale non sarebbe stata in grado di sopravvivere nel caso di Anna questa necessità era stata letta come trattamento di sostegno vitale
Perché nel caso di Martina no
E quindi il caso che il collegio legale coordinato dal avvocato Filomena Gallo sta seguendo e che seguiremo insieme a voi il maratoneta di oggi vi propone la conferenza stampa che si è tenuta
Mercoledì ventidue maggio giorno giorno dell'anniversario dell'approvazione della legge sull'aborto nel nostro Paese la centonovantaquattro
Dopo quarantasei anni dalla centoquaranta novantaquattro hanno partecipato Filomena Gallo chi vi parla ma Pompili
Eravamo ospiti dell'intergruppo parlamentare in particolare idilli a quarta pelle deputata del Pd hanno partecipato Cecilia D'Elia senatrice del Pd giri Gilda Sportiello deputata del Movimento cinque Stelle Luana Zanella deputata di alleanze Verdi e Sinistra e Giulia pastorella
Per azione ha moderato la conferenza stampa chiaro io Chiara Lalli
Giornalista bioeticista e consigliera generali dell'Associazione Luca Coscioni buon ascolto buongiorno buongiorno oggi sono quarantasei anni della legge centonovantaquattro
Sono tanti gli anniversari che festeggiamo non so se c'è solo da festeggiare oggi ne parliamo nella parte che va andrà migliorata però non perdo altro tempo perché siamo tantissime e quindi cerchiamo di organizzarsi di riuscire ad usare questo tempo che abbiamo nel migliore dei moti allora
Più in tutto do la parola a Filomena Gallo che avvocato e segretario dell'associazione Luca Coscioni e poi di di compost come cambierà probabilmente il programma
Ma insomma via via via giorno quindi Filomena Gallo a te la parola grazie
Grazie chiara grazie a voi tutti che siete qui oggi e all'onorevole Lia Quartapelle che di qui siamo ospiti
E ai parlamentari che ci stanno raggiungendo da Giulia pastorella Cecilia D'Elia e le altre che ci raggiungeranno
Allora oggi come diceva Chiara Lalli sono quarantasei anni dalla legge centonovantaquattro normalmente ai compleanni si fa una festa
E noi invece ogni anno ci vediamo perché dobbiamo fare le sentinelle sulla corretta applicazione di questa norma
E sarebbe bello che l'anno prossimo invece ci vedessimo per dire finalmente è stata applicata correttamente ci sono dati aperti
E ritorniamo a un livello di e paese europeo per la tutela della salute della donna
L'obiettivo è questo arrivare a un livello del genere oggi qui però siamo per che la legge centonovantaquattro all'articolo quindici dobbiamo dire con lungimiranza intelligenza affida alle Regioni d'intesa con le università e gli enti ospedalieri il compito di assicurare alle donne
L'accesso alle tecniche più moderne e più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose quando si rivolgono all'interruzione volontaria di gravidanza
Nonostante la il fatto che la procedura farmacologica per l'interruzione volontaria della gravidanza sia stata da quindici anni
E in vigore una procedura che viene applicata e nonostante l'aggiornamento nel due mila venti con le linee di indirizzo ministeriale la procedura formale logica non è ancora pienamente accessibile per tutte le donne
E nella quasi totalità delle regioni
Vediamo che c'è disparità nell'accesso l'Associazione Luca Coscioni anche un osservatorio privilegiato
Perché raccoglie le inefficienze l'impossibilità di accedere all'erogazione di un servizio ad esempio in Sicilia
C'è un l'erogazione di un'unica modalità quella chirurgica non si parla proprio di procedura farmacologica allora se le tecnologie la medicina ci offrono nuove possibilità che sono più sicure non è giusto e irrazionale renderle davvero disponibile veramente un controsenso la possibilità di scegliere tra l'aborto chirurgico e la procedura farmacologica ove possibile per le condizioni di salute della donna ove e indicato
E e un e comunque un un importante passo ma entrambe le procedure ripeto devono essere e erogabili su tutto il territorio c'è anche un altro aspetto importante di cui parleremo oggi la possibilità di non sprecare le risorse la possibilità di risparmiare risorse del nostro sistema sanitario
E per questo abbiamo scritto una lettera aperta al ministro della salute ma mentre entreremo nel dettaglio più avanti
Ma nel ringraziarvi per essere qui voglio solo fare qualche esempio nel mille novecentottantotto la Francia autorizzato l'utilizzo della R U quattro otto sei per l'interruzione farmacologica della gravidanza
Oggi sono quasi cento i paesi dove è possibile scegliere nel due mila ventuno lei fuggì farmacologiche sono stati il settantasei per cento del totale delle tutti in Francia l'ottantasette per cento in Inghilterra e Galles
Il novantotto virgola due per cento in Finlandia
Nel due mila ventidue Norvegia alle procedure farmacologiche sono state il novantaquattro virgola otto del totale in Svezia il novantasei per cento
In tutti questi può pensi la procedura almeno fino alla decima settimana di gravidanza viene prevalentemente seguita senza ricovero ospedaliero
La procedura è sicura sicurissima e in Italia
Quasi il cinquanta per cento sono i dati della l'ultima relazione del due mila ventitré che si riferiscono al due mila ventuno ma non sappiamo cosa succede nelle singole strutture perché i dati
Non vengono forniti in modo accessibili sono al più per media regionale per sapere se e e come applicata la centonovantaquattro e se le procedure farmacologiche sono garantite dovremmo avere dati più aggiornati e dettagliati
Insomma riguardo alle strutture e non alla Regione le proposte che l'Associazione Luca Coscioni
Avanza ogni anno sono disponibili sul sito dell'Associazione Luca Coscioni dove è in corso anche una petizione una raccolta firme petizione depositata per la tutela della salute della donna che vi invito a consultare a sottoscrivere e le proposte riguardano la corretta applicazione della centonovantaquattro e anche un tagliando dove necessario
E riguardano la tutela della salute della donna un diritto che come la corte costituzionale ci insegna e passa in primo piano
Ed è a veramente avvilente essere qui in questa in questo palazzo dove il legislatore sente era ogni anno che si volti dall'altra parte ma non è sempre così perché ad esempio oggi
E stata depositata un'interrogazione parlamentare dalla senatrice Cecilia D'Elia
Che riguarda proprio l'erogazione di entrambi i metodi di interruzione di volontaria di gravidanza in modo corretto sono stata informata che sta per essere così fatta anche alla Camera
E è una goccia no è un modo di alzare una questione affinché il ministro della Salute risponda perché è vero la competenza e anche delle regioni ma le legioni rispondono il ministro della salute
E attivi Poteri necessaria affinché
Una volta ogni tanto l'anno prossimo ci potremmo vedere per dire finalmente siamo arrivati a una corretta applicazione sono molto ottimista lo so però sono gli obiettivi da raggiungere che ci danno la forza di combattere ogni giorno su tutti i temi che riguardano le libertà e i diritti della persona grazie
Grazie a Filomena Gallo essi speriamo l'anno prossimo anche prima di trovarci a festeggiare o comunque a riconoscere qualche obiettivo raggiunto invece di stare sempre a chiedere a cominciare dalle informazioni dai dati lo dicevi alla fine ogni volta sembra surreale no ma dover chiedere dati aggiornati ricordo che l'ultima relazione che è del due mila ventitré riporta i dati definitivi al due mila ventuno in tre anni possono succedere davvero tantissime cose
E quindi a vere quella immagine lì quella fotografia non ci permette di capire bene qual è la situazione in questo momento allora c'è un piccolo cambio di programma e e in attesa di intanto ringrazio Lia Quartapelle per averci ospitato e aspettiamo un collegamento ma da subito la parola la deputata Giulia pastorella e poi facciamo on un cambio di tavolo e salutò la senatrice ci si galleria che appena arrivata la deputata tibia sportello verso ma appunto subito la parola a a Passarella e poi proseguiremo con alla Pompili e Mirella Paracchini grazie
Sì grazie meno anche ringrazio la collega Quartapelle che sembra molto attenta a questi temi e ci ha permesso di essere qua lascerò il posto o alla collega veniva sportello perché poi purtroppo devo andar via però soprattutto all'associazione Coscioni perché come sempre punta il dito
Sui temi importanti sulle cose che non funzionano
E che non funzionano Nonda che c'è questo governo come è stato fatto notare ma anche da prima quindi non è solo un problema di parte politica che comanda ma è un problema molto più radicato molto più diffuso sul territorio si parlava delle responsabilità
Delle regioni dei singoli istituti per non parlare dei singoli medici quindi c'è un problema molto più endemico ecco sull'applicazione corretta di questa legge
Non voglio dilungarmi perché abbiamo molto esperto vorrei solo fare un un appello visto che siamo in dirittura di arrivo delle
Azione europea perché è importante far sì che l'Europa anche si occupi di questo tema e in particolare che Coppi tra virgolette
La Francia nel mettere il diritto la porto nel nei trattati dell'Unione europea quindi come diritto cosa che c'è per esempio nel Manifesto del partito europeo a cui l'invio fa riferimento quindi l'ALDE
Precisamente per non tornare indietro perché chi dice a me esagerato e quindi come dire fare
E i iscrivere qualcosa di radicale noi semplicemente per evitare di di retrocedere quindi non solo applicare correttamente la legge ma non retrocedere come purtroppo non fatto
Altri Paesi europei sappiamo bene la situazione drammatica di tante donne addirittura le morti che a cui assistiamo proprio per la non solo l'in corretto proprio non applicazione di quello che dovrebbe essere appunto un diritto europeo
Quindi invito non solo a livello italiano come si diceva presenterò anch'io qua la Camera l'interrogazione e comunque monitoreremo il sacco la corregga Sportiello sentita più volte in Aula molto
Molto convinta e molto come dire battagliera su questo tema io prometto il mio assoluto supporto trasversalmente perché bisogna fare assolutamente squadra
E però pensiamoci a tutti i livelli a livello locale regionale
Nazionale e anche europea o quindi mi raccomando la responsabilità è davvero di tutti noi e in questo l'Associazione Luca Coscioni è sicuramente un alleato molto forte e molto sentito quindi andrò sul sito firmerò dove c'è da firmare come sempre faccio e e diamo per un po'la conferenza chiamo non so se la senatrice Delia o la collega sportello comunque lascia il posto grazie
Grazie grazie sì ci troviamo spesso a dire cose ovvie la cosa ovvia che voglio dire prima di passare la parola Anna Pompilia Mirella Paracchini e che naturalmente l'informazione è una condizione necessaria per poter poi scegliere e questo per quanto riguarda le donne che vogliono avere delle informazioni che vogliono abortire ma riguarda anche la possibilità come abbiamo già detto e diciamo e ripetiamo e a volte ci sentiamo scemi
Della possibilità di capire in quali strutture le cose funzionano meno bene no ce lo diciamo spesso
Se non sappiamo nel dettaglio quello che succede nelle singole strutture veramente difficile innanzitutto fidarsi anche per esempio penso alle introduzioni
Nelle relazioni ministeriali in cui si dice un po'grossolanamente va tutto bene
E e però bisognerebbe poter decidere avendo appunto a disposizione i dati dettagliati aggiornati perché insomma che va tutto bene
Io vorrei deciderlo autonomamente credo che sia una richiesta abbastanza ovvia e ingenua quindi grazie passo la parola Anna compri dei poemi nella parecchi
Buongiorno tutte tutti io intanto una prima nota che è quella che il ministro ci mette tanto a riferire i dati l'Istat sul suo sito qualcosa di più aggiornato ci dà
Per cui posso dire che nel due mila ventidue
Sono riferiti i sessantacinque mila cinquecentoventotto aborti volontari di questi le procedure farmacologiche sono state trentacinque mila centonovantacinque
Ossia il cinquantatré virgola sette per cento del totale
Come è stato detto da da da Filomena Gallo nonostante vi sia siano state pubblicate nel due mila venti
Gli aggiornamenti delle linee di indirizzo ministeriali
La stragrande maggioranza
Delle di queste procedure è stata eseguita in regime di ricovero intagli Hospital ecco noi riteniamo che questi ricoveri siano nella stragrande maggioranza dei casi inappropriati un banale concetto
Di di di politica sanitaria che questa inappropriatezza costituisca però abbia delle ricadute importanti perché costituisce intanto un ostacolo ingiustificato all'accesso all'INPS all'aborto e al diritto di scelta delle donne
E costituisce una violazione dell'articolo quindi circa già stato citato da Filomena Gallo
Che cos'è l'appropriatezza l'appropriatezza fondamentalmente ci dice il Ministero della salute definisce un intervento sanitario correlato al bisogno del paziente o della comunità della collettività
Fornito nei modi e nei tempi adeguati sulla base di standard riconosciuti
Con un bilancio positivo tra benefici rischi e costi detto in parole povere semplificando
Quindi l'appropriatezza di una procedura prevede che a parità di sicurezza e di efficacia si debbano privilegiare il setting assistenziali
Che rispettino intanto le scelte della persona assistita e poi che comportino la spesa minore ovviamente
Allora detti questi punti fondamentali o vado proprio nel pratico analizziamo quali sono gli elementi quindi dell'appropriatezza primo
Efficacia e sicurezza allora la procedura ambulatoriale con auto somministrazione questa importante del secondo farmaco che è il misoprostolo
è raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità dalla principali società scientifica internazionali
Posso fare due esempi il Royal College che è la principale autorità scientifica del Regno Unito ci dice che non esiste motivo per ricoverare una donna sana per un apporto entro la dodicesima settimana
E l'arco che l'associazione dei ginecologi ostetrici americani ci dice che il profilo di sicurezza dell'R un quattro otto sei è sovrapponibile a quello dell'e-book pro Fenech che trovate come farmaco da banco in farmacia
Ma io vorrei parlando di sicurezza sottolineare un altro elemento che non viene stranamente mai citato e cioè vorrei farvi prendere in considerazione i rischi che sono correlati ad un ricovero inappropriato
In particolare il rischio di infezioni ospedaliere e tenete presente il dieci maggio è stato pubblicato il report del insignis sì cioè del dei Centers for Diseases incontro al europei che ci ICE che è l'Italia in Italia l'otto virgola due per cento delle persone ricoverate contrari a un'infezione ospedaliera che questo problema non riguarda solo i ricoverati ma riguarda anche i visitatori Peres per esempio quindi andare in ospedale
Serve se c'è un motivo per andare in ospedale altrimenti può essere anche pericoloso secondo la presenza delle donne
C'è ci sono fiumi di letteratura su questo c'è una revisione della letteratura scientifica del due mila ventidue che ci dice
Che oltre il novanta per cento delle donne preferisce il regime ambulatoriale con auto somministrazione dei farmaci a domicilio e che questa con preferenza è confermata post procedura
Terzo i costi
Come potete leggere qua nel documento che abbiamo preparato i DRG sono Italia che non si stretti Klux cioè i il il rimborso che le Regioni fanno per ogni prestazione dei ricoveri in day hospital sono per l'aborto chirurgico mille novantanove euro per l'aborto farmacologico il ricovero duecentotrenta euro per accesso quindi versando almeno due gli accessi almeno quattrocentosessanta euro
La Regione Lazio che ad oggi
L'unica prevedere il regime ambulatoriale con l'auto somministrazione del farmaco prevede un rimborso che ammonta a trentacinque virgola quindici è uno per farmaco ossia un totale di settanta euro e trenta centesimi
E dire che il dato si commenta da sé
Alcuni amministratori giustificano questa per me ingiustificabile inerzia e questo spreco di risorse con le difficoltà organizzative legate alla necessità di adeguare le strutture alla nuova procedura
Io vi dico che sinceramente non riesco a capire cosa si debba adeguare per dare in mano ad una donna un farmaco che deve prendere a Carrà allora perché tutte queste difficoltà concludo perché secondo me è importante solo a e era importante che vide sì proprio la parte diciamo da o operatrice la parte tecnica
Tutte queste difficoltà forse perché come ci ricorda l'organizzazione mondiale della sanità l'auto o somministrazione dei farmaci a domicilio è una procedura che ha la donna al suo centro
è una procedura nella quale si riconosce alla donna la responsabilità e la capacità di gestire autonomamente e in prima persona una procedura medica
Una procedura che fa e anche qui ce lo ricorda l'OMS nel senso dell'empowerment delle persone
La Bortot torna nelle mani delle donne e questo forse è il problema l'Associazione Luca Coscioni si fa promotrice insieme con la CGIL e la UIL coll'associazioni e le realtà territoriali
Perché vogliamo costruire iniziative nelle varie regioni che esigano l'appropriatezza delle prestazioni e il rispetto delle scelte delle donne grazie
Graziana puntini era sempre da quando ti ascolto viene sempre da pensare che questa forma di paternalismo
Dovrebbe almeno comportare su tutte le altre questioni il fatto che ci affidano una governante no perché non siamo capaci di fare nulla da sole neanche ecco capire come assumere un farmaco e come tornare a casa diventa complicato insomma
Davvero capire poi però come si fa a gestire tutto il resto quindi allora intanto saluto nativo della deputata Luana Zanella
Dare in facendo un cambio chiedendo a Mirella di poi concludere
Direi dirà insomma di dare la parola subito alla senatrice Cecilia di via nel frattempo non siamo sicuri di poter avere il collegamento con la deputata Lia Quartapelle speriamo vediamo se nei prossimi minuti riusciamo se no comunque la ringraziamo ancora per l'ospitalità ci saranno senz'altro altre occasioni grazie allora grazie estera si senta io sono molto raffreddata
Perciò lei mi tiene lontano ma e volevo ringraziare l'associazione perché un po'ci ha messo insieme non abbiamo promosso anche un intergruppo l'idea era quella di fare un tagliando a questa legge perché ci sollecita nella battaglia per l'applicazione della legge anche a sfruttare le potenzialità che il testo a nonostante sappiamo che un testo molto che è diventata una una radicale cioè contro le i tentativi continui rimettere in discussione l'aborto
Legale sicuro però dentro anche dentro il testo cede il paternalismo ma ci sono anche molte cose che si possono adattare alle alle novità
E sicuramente la l'articolo che è stato citato quindici mi sembra su quello che le Regioni devono fare l'appropriatezza delle pratiche che le Regioni devono mettere in campo per tutelare la l'accesso alla ogni pugili si cura
Devo dire sì posso dire siccome tecnicamente io va al tavolo con Pompili e Paracchini dicendo faccio solo paura delle delle delle stupidaggini voglio dire due cose politiche a me mi fa molta era diciamo nella nella nella discussione con le giovanissime il fatto che a quarantasei anni
Da una legge loro stentano ancora a tutti gli ostacoli cioè noi abbiamo ottenuto dico noi anche essere un minorenne però insomma abbiamo ottenuto e che ci fosse l'apporto legali e sicuro nel servizio sanitario nazionale è un LEA però lo per il il tasso di obiezione e tutte le le le le politiche di boicottaggio e comunque lo stigma che ancora segna le donne che interrompono la gravidanza
E ma anche il personale che non obietta e che lo rende possibile oggettivamente creano una cultura per cui sembra quasi no che siamo in un paese dove questa legge no questa legge non c'è e lo sappiamo che anche la risoluzione del parlamento europeo ci mette tre paesi da come dire
Monitorare no perché appunto ci sono molti ostacoli alla e questo è un punto cioè questo è un punto diciamo enorme anche di di responsabilità perché penso che prima chiaramente era imparagonabile in ogni volta dico leggete a mio avviso l'evento cioè tutte le morti per aborto clandestino è imparagonabile però non è possibile ci accomuna e così dura a morire questa cultura che appunto
Penalizza stigmatizza e criminalizza e poi l'abbiamo visto anche nell'ultimo caso dell'emendamento al decreto PNR R. non sempre pronti a dissolvere
Poi Chuck la storia della Bortot farmacologico è una storia a come dire a se nel dibattito politico italiano perché da subito avrebbe come dire banalizzato l'evento perché lo rendeva semplice
E toglieva e il dolore cioè che poi non è proprio insomma quindi anche una narrazione anche sinistra quindi in questo modo
Su molto critica per cui noi siamo stati un Paese che molto tardi è arrivato a fare l'aborto farmacologico e abbiamo dovuto aspettare
Il due mila e venti perché al all'inizio è stato all'opposto non ci sono state alcune regioni che nonostante l'identità hanno cumulo hanno iniziato a fare in day hospital
E perché prima le linee guida davano tre giorni di ricovero e e poi col coprite la questione dell'appropriatezza esplosa perché come giustamente ricordava la la
Resta Pompili comunque il ricovero atti espone a infezioni no quindi era veramente
Assurdo imporre il ricovero in una situazione in cui andare in ospedale era così un rischio no e però lì si è vista o quanto l'ideologia fa per al punto da subito ci sono state regioni che questa cosa non l'hanno applicata se quindi io ho depositato però ecco il fatto che sono la prima firmataria ci sono tante trascinatrice Camusso il senatore Crisanti vi qui vedo anche loro collaboratori c'è quindi siamo io penso una Rete al di là di chi deposita
Per il prima insomma la la la la chi firma per primo però insomma siamo una Rete anche Inter partitica io credo serie davvero ringrazio Lia Quartapelle per avere e chiesto la sana che io penso debba lavorare nelle istituzioni assieme alle donne che fuori dalle istituzioni nelle regioni e insomma la lavorano perché nel modo più sicuro più vicino e soprattutto alle donne questo diritto che salute sessuale e riproduttiva sia garantito e soprattutto per sconfiggere questa cultura profondamente patriarcale
Che non riconosce l'autonomia femminile
Che guardate dentro uno scontro politico che è in atto in Italia e in Europa perché ritorni indietro sono possibili il le le tentazioni fortissime nonostante le rassicurazioni appunto l'abbiamo visto nel voto alla Camera
Quindi è molto importante estere in Rete sta per essere generosi sorelle ci diciamo ed esserlo col col coll'esperte con
Con i medici e le le dottoresse e con le donne fuori cioè fare una battaglia popolare perché questa leggerlo è lo è lo lo popolare stile conquistato continua a essere una legge Caro
è un grande consenso noi dobbiamo discutere anche e finisco scusate soprattutto anche di come andare oltre no perché l'Europa ci ha posto un tema che riguarda la costituzionalizzazione però e intanto vediamo di farlo applicare al meglio questa centonovantaquattro grazie
Va be'grazie ci si la degli A mentre ti ascoltavo pensavo mai fatto torna in mente una cosa che per fortuna mi ero dimenticata che
Il primo forse commento le prime reazioni alla possibilità di utilizzare il metodo farmacologico che avrebbe banalizzato ridotto il dolore no perché poi se quel diritto ce l'abbiamo però dobbiamo
Esatto soffrire pagare un prezzo altissimo perché altrimenti non va bene
E e poi anche la questione che i diritti e i risultati ottenuti devono essere
Curati perché altrimenti come vediamo rispetto alla centonovantaquattro altre questioni pensa anche a quello che è successo negli Stati Uniti controverso sue Ida altrimenti
Siamo all'anno mo'io non sono come organismi viventi quindi se non ne abbiamo cura siamo arrivati ad avere una legge in quel momento forse la migliore che potevamo sicuramente non la legge migliore possibile però intanto si l'applica Simo
Ecco staremo meglio di così
Dalla parola la deputata Gilda Sportiello ci tengo a ringraziarla lo ha fatto mentalmente ma adesso lo faccio in presenza dell'ultimo uno degli ultimi interventi su proprio sulla questione della vergogna del Silenzio dello stigma perché è davvero
Uno degli elementi più pericolosi probabilmente perché d'altra parte se ci pensiamo se non possiamo parlare di aborto come possiamo farlo no è talmente un orrore morale non si può neanche dire
Di aver abortito non se ne parla siamo le prime noi ad avere difficoltà e vergogna nel parlarne quindi grazie davvero
Allora innanzitutto grazie per aver organizzato questa giornata perché purtroppo a quarantasei anni dall'approvazione della centonovantaquattro c'è ancora bisogno di fare il punto perché i fronti su cui bisogna agire sono davvero tanti
E qui oggi a questo tavolo sono stati dei dati dei dati chiari l'associazione Coscioni nella raccolta dati credo svolga un lavoro fondamentale
Che ci raccontano una cosa non c'è nessun altro motivo scientifico organizzativo politico possibile che non sia la paura delle donne che decidono sul proprio corpo è sulla propria vita che possa giustificare il fatto che ancora oggi non si possa accedere all'aborto farmacologico in maniera adeguata nel nostro paese e in maniera libera
Io ho sono intervenuta in aula qualche settimana fa
In quel modo perché in realtà era intervenuta anche precedentemente ad ogni intervento si alzava sempre di più il tiro
La prima volta che ha interrogato la ministra Azul la situazione dell'aborto nel nostro Paese sull'applicazione della legge nel nostro Paese e mi sono sentita dire dalla ministra Roccella la ministra per le Pari opportunità e purtroppo se ne dimentica sempre di esserlo
Che nel nostro Paese più difficile partorire che abortire una vera e propria provocazione perché dati ci raccontano tutt'altri oggi a questo tavolo sono stati ribaditi
Allora io ho come i purtroppo la certezza il timore che a quarantasei anni da questa legge l'aborto nel nostro Paese sia tollerato ma non garantito debba essere giustificato ma non garantito debba essere giustificato perché Amato quando una donna si chiede perché le donne abortiscono hai bisogno di dare una giustificazione devi trovarti in una situazione di disagio assoluto altrimenti non si spiega non basta
Dire ho scelto di abortire non basta dire non volevo essere madre questa giustificazione ancora oggi e oggetto di una colpevolizzazione eccessiva di una colpevolizzazione incredibile
Ed è successo in aula dopo il mio intervento quando si sono alzati dei colleghi uomini dicendo una abortito c'ha il coraggio di venirci a dire qua sì pace il coraggio di venir tradire dove vuoi perché non mi vergogno
Perché ho fatto una scelta perché sono orgogliosa di aver scelto fatto una scelta e di vivere in un paese che ti permette di fare questa scelta tra mille ostacoli ma di scegliere sul Po quarto e sulla tua vita
Allora io ho presentato due proposte di legge la prima è quella per inserire l'aborto in Costituzione nel nostro Paese perché è vero che evidentemente se a quarantasei anni dall'approvazione della centonovantaquattro
Siamo ancora qui a dover ribadire che nel nostro Paese questo diritto non è garantito a tutte
Un problema c'è ma è anche vero che se non si è fatto abbastanza adesso Saburo pro a un punto critico perché oggi ha quarantasei anni dalla legge troviamo nell'altra la delle camere delle associazioni anti abortiste che stanno raccogliendo firme per raccogliere adesioni controlla Bortot dei candidati alle europee
è una cosa gravissima gravissima mentre in tutto il mondo a livello globale
C'è una recrudescenza degli attacchi contro la libertà di scelta e lo vediamo dall'altra parte del mondo anche in Europa salvo alcune alcuni Paesi che fortunatamente ci indicano la strada e se il Parlamento europeo ha dovuto intervenire proprio perché c'è questo attacco ai diritti molto forte
Allora è il momento di prendere delle posizioni chiare di mettere al riparo certe questioni di dire a una volte per tutte sancire che la Bortot è un diritto
L'altra proposta di legge l'ho depositata solo qualche giorno fa riguarda invece tre punti fondamentali innanzitutto che in ogni struttura in cui è possibile effettuare l'interruzione si deve effettuare l'interruzione
Volontaria di gravidanza ci sia un numero adeguato di personale necessario non obiettore affinché le strutture private accreditate convenzionate pubblica possano avere l'esercizio a e serve l'autorizzazione ad esercitare
Deve essere un prerequisito fondamentale perché un diritto non può assolutamente essere messo in discussione parliamo di salute oltre che di libertà di scelta distalmente e quindi è necessario che al nelle nostre strutture ospedaliere nei consultori
E in tutti i luoghi ci sia il personale adeguato per permettere che si possa scegliere e accedere liberamente all'interruzione volontaria di gravidanza
Il secondo è che le associazioni anti abortiste non solo non mettono piede in questi luogo luoghi ma non possono neanche avvicinare le donne che abbiano fatto questa scelta
E che come avviene in altri Paesi vengano
Riportati questi casi a quello che sono reati di molestie di stalking
La terza iniziativa quella del monitoraggio costante di una sezione sul sito del Ministero della salute che riporti chiaramente tutti i dati struttura per struttura in più lingue chiaramente accessibili a tutti su quali sono le condizioni delle strutture ospedaliere nel nostro Paese
E di tutti i consultori dei servizi erogati del numero di personale obiettore non obiettore e soprattutto che ci sia un numero verde
Un numero che possa rispondere alle tante richieste oggi ci sono tantissime associazioni che sopperiscono a queste mancanze dello Stato che non fanno mai sentire nessuna nessuna sole
E questo è un un motivo di gratitudine infinita per chi fa questo lavoro ogni giorno
Perché sopperisce alla mancanza di uno Stato che dovrebbe prendere in carico tutte le situazioni a non far sentire sulla indietro nessuna ma è il momento che questa competenza insomma ritorni a chi di dovere dovrebbe farlo
E quindi io credo che sia il momento di agire tutte insieme
E mi auguro tutti insieme al di là di ogni schieramento politico perché io credo che l'attacco che è stato fatto non sia andato giù neanche alle donne e dei partiti della maggioranza almeno a vi è un gran parte di loro statisticamente è impossibile che io fossi l'unica lì dentro
Ad aver abortito nella mia vita
è a dichiararlo e io insomma davvero credo che sia arrivato il momento come quella goccia che Piano piano riempie il base che questo vasto stiate abboccando che ce ne stiamo rendendo conto tutto e tutti e che non possiamo permettere che nel nostro Paese è un diritto come quello alla Bortot venga continuamente contestato servizi non garantiti
E che sulla pelle delle donne si faccia una continua propaganda che è diventata veramente insopportabile inaccettabile e piena di ipocrisia Grazia
Grazie possiamo dire anche
Molto noiosa sono sempre le stesse stupidaggini
Io ogni tanto spero di trovare qualche argomento nuovo almeno mentre sono sempre quelle due-tre questioni ripetute
Come si è poi a eccoli insistenza fosse abbastanza forte da piegare l'uditorio no probabilmente sì perché uno si esaspera e non ne può più
Parlando il diritto alla salute mi veniva in mente ogni tanto ci penso perché veramente ci sono delle storie che possono insegnarci altre anche così estremi
Più preparati rispetto a dei rischi che nel due mila nove un medico che si chiamava John Steel è stato ucciso perché era uno dei pochi a fare abortì e nel Kansas ecco ucciso ucciso da in picchiata nello pro life però al di là delle come
Certo bene allora questa è una cosa molto interessante però e fa parte della necessità anche di imparare bene a capire l'avversario sia agli argomenti dell'avversario dal punto di vista del pro life che giudica
Un feto l'embrione come una persona in realtà questa azione quasi coerente giustificabile perché è come se avesse ammazzato Hitler più o meno adesso ovviamente non sto dicendo che sia comprensibile accettabile
Questa giustificazione ma credo che sia veramente importante capire quello che ci dicono i contrari per imparare anche a rispondere meglio faccio un esempio quando si dice ma se tu sei uomo o comunque se non vuole abortire non abortire
Ecco questo è un errore un po'ingenuo perché proprio perché se ci troviamo davanti a qualcuno che pensa che stiamo parlando di diritti fondamentali quindi di un omicidio dobbiamo essere un pochino più bravi anche a rispondergli ma poi ci sarà magari occasione anche di parlare di come prepararci di come raffinare anche degli argomenti allora intanto saluto Michele Grandolfo Ilaria Giupponi e voglio
Calcolare il tempo ma siamo perfettamente in tempo quindi direi di dare la parola Esmeralda Rizzi azioni ostrica
E poi alla Luana Zanella e poi per le conclusioni a Mirella Paracchini esserci ancora Filomena Gallo qui prego
Buongiorno intanto grazie l'Associazione Luca Coscioni per avere organizzato questa meritevole iniziativa Chiara ti volevo dire una cosa però forse dovremmo smetterla di chiamarli pro life chiamiamoli per quello che sono antico abortisti perché noi non siamo protette no noi siamo e quindi utilizziamo anche il campo semantico per fare chiarezza l'altra cosa che vorrei dire
Iora presento la CGIL oggi potrei sfilargli una serie di dati che noi raccogliamo sulla sui territori essendo molto radicati o come come anche la UIL abbiamo tanti avamposti sul territorio
E a volte proviamo a fare una raccolta dati che sia parallela un pochino più aggiornata di quella che fornisce il il ministero sì ci vuole poco ed è anche molto interessante però perché nella stessa relazione ministeriale ci sono scritte delle cose che avallano le le vostre richieste le nostre richieste perché per esempio c'è scritto che ci sono regioni nelle quali si pratica ancora il raschiamento come modalità di interruzione della gravidanza che è estremamente pericoloso per la donna
Infatti noi oggi siamo qui per chiedere la porto libero ma assicuro soprattutto perché le donne hanno sempre abortito ci sono bassi dell'antichità che rappresentano donne che stanno abortendo
Quindi le donne hanno sempre abortito è giusto che sia un diritto e che sia un diritto tutelato perché si abortisca insicurezza
Come CGIL noi siamo diciamo su questo fronte di questa che oggi ha una barricata perché in tutto il mondo cioè una parte politica che utilizza l'aggressione ai diritti delle donne come aggressione ai diritti tout-court
Ed è la ragione per cui la CGIL e da questa parte perché noi siamo
La parte dei diritti diritti camminano insieme i diritti delle donne con i diritti dei lavori del lavoro dei lavoratori delle lavoratrici è un tema di giustizia sociale ed è per questo che noi oggi siamo qua
Un'ultima cosa ho cercato di avere tempi come dire europei vedo pochi uomini schierati in questa battaglia allora io dico sempre mi è capitato di incontrare altre associazioni femministe anche molto giovani e mi dicevano la politica è tutta uguale sono tutti uguali no la politica non è tutta uguale
Ne abbiamo la prova ogni volta che si vota ogni volta che si presenta un disegno di legge
La politica diversa quindi quando votiamo ce serve un senso di responsabilità
E e serve un senso di responsabilità anche da parte degli uomini
Perché la prossima volta la prossima conferenza stampa io vorrei vedere molti più deputati da questa parte del Banco
A rivendicare a difendere i diritti delle donne esattamente come rivendicano e difendono i diritti altri diritti per esempio quelli del lavoro grazie
Grazie per questa
Occasione di ottima riflessione che ci fa apprezzare particolari alcune cose intanto la capacità delle donne di creare degli interruppi
Anche a livello politico che sono una risorsa preziosissima perché riescono a dimostrare che quando le cose sono importanti un'alleanza sempre possibile una soluzione
è sempre dietro l'angolo quindi è sicuramente una cosa che ci piace sosteniamo apprezziamo acque applaudiamo
Siamo qua anche perché ancora una volta cosa che
Per me sarebbe stata impensabile quando da ragazza io vissuto l'interruzione insieme ad un'amica che aveva difficoltà perché non c'era ancora la legge
Pensare che dopo quarantasei anni non saremmo tornati a una situazione in cui ci troviamo a ribadire a rilanciare gli stessi slogan siamo stati in piazza con la CGIL un mese fa preciso il ventitré e gridavamo libere di scegliere libertà di scelta cioè possibile che nel terzo millennio dopo quarantasei anni le donne devono ancora lottare
Per diritti che sono fondamentali degli individui ma sempre negati per le donne
Perché perché questo è un Paese che continua a scaricare sulle spalle delle donne responsabilità pesi
E ideologia che delle donne e poi fanno schiave
E le donne non sono libere quando hanno situazioni complesse devono farci alle devono farcela da sole
E l'interruzione di gravidanza non è mai una scelta facile checché se ne dica anche se le procedure sono semplici ma proprio per questo dovrebbero essere rese più semplici possibili una donna non fa mai un'interruzione a cuor leggero
Spesso lo fa perché non ha lavoro perché non ha una vita sicura perché non ha un contesto intorno in cui può essere autonoma
Per chi vive spesso un contesto violento familiare perché è stata abusata e qualche volta ma solo qualche volta
Perché in quel momento non è pronta queste sono tutte ragioni che devono avvenire identico diritto di poter essere dichiarate
Non me ne intendo molte donne mentolo quando vanno all'interruzione se sono minorenni poi è una via crucis
Quindi mai come oggi è importante ribadire l'import di ribadire non solo che interruzione volontaria di gravidanza deve esteri un diritto assieme a libertà di scelta ma che deve essere sostenuto da tutta la società tutta una società che deve cacciar fuori
Dalle strutture che hanno fra i propri compiti anche le interruzioni di gravidanza tutte quelle associazioni della impediscono ricattando psicologicamente le donne io penso che farà ascoltare il battito del feto ad una donna che fallì Bucci
è una cosa devastante da un punto di vista emozionale io veramente penso che se fossi li picchia Ray o prima o dopo perché è veramente inaccettabile come possa mai essere praticata una cosa del genere
E apprezzo molto anche il modo attraverso cui è stata approcciata questa tematica che l'appropriatezza intanto perché io penso che a dire e dare la possibilità di fare un'interruzione sicura sia appropriato in un Paese che si voglia definire civile
E poi perché non stiamo qui a discutere di centesimi e poi non pensiamo quanto si potrebbe risparmiare consentendo alle donne una procedura assicura per esempio sull'indugi
Ultimo e chiudo i consultori i consultori sono una risorsa molto sottovalutata
Si stanno chiudendo già in sei regioni ci sono consultori
Che sono totalmente privati gestiti da strutture cattolica
Quindi penso che gli sarà complicato avere questa questo accesso ma fanno anche tantissimi altre cose oltre che sostenere le donne che sono in difficoltà che vogliono interrompere una gravidanza non desiderata
Fanno moltissime cose limitare i consultori ridurne la capacità d'intervento e un altro guasto è un altro danno che non ci possiamo permettere insieme alle donne
Insieme alle donne che vogliono essere lavoratrici e che aspirano ad essere persone a pieno titolo in questo Paese
Grazie per aver ricordato i consultori che sono un punto fondamentale passo la parola l'ha dettata buona azione
E grazie grazie davvero per questo incontro molto importante grazie per l'associazione ringrazio l'associazione Luca Coscioni per il suo lavoro sapiente è molto molto utile quando inaugurarono sentito voglio cominciare brevemente
Il mio intervento ricordando l'intervento della collega Gilda Sportiello in aula
Che ovviamente mi ha molto mi ha mi ha molto commossa interrogata
E mi sono detta però
Che nel mille novecentosettantatré io sono stata testimone di un processo per l'aborto
Ero femminista e l'imputata era una mia
Era una mia compagna di
Di lotta femminista il gruppo a cui apparteneva a Padova abitavo
E lei era imputato appunto del reato di aborto aveva ventitré anni e ma il reato
Era stato compiuto quando della era minorenne
Fu uno dei primi credo se non il primo processo politico e allora sentendo la collega nessuno dei tabaccai
Una donna in Aula può dire questa cosa
E questo per dire che il secondo me bisogna tenere in considerazione la nostra forza più che la nostra debolezza e noi parlamentari ancora di più perché siamo abbiamo secondo me come le sindacalista
Un di più di responsabilità quindi vengo alla sostanza
Perché tanto potrei dire io mi sono illusa tra l'altro fatto un errore di valutazione
Quando fu insomma introdotto l'aborto farmacologico e la possibilità di adire questa forma di interruzione di gravidanza indica il taglio mi sono detta bene fatta basta dotazione ci siamo il controllo sul corpo fecondo della donna finalmente è finito e invece no perché è evidentemente così radicato così profondo il conflitto su questo punto
No nel bene e nel male allora da lì bisogna partire e quindi per far bella Breve io propongo al nostro intergruppo intanto dobbiamo avere una forza di convinzione e di coagulo soprattutto delle donne del centrodestra
Soprattutto delle donne del mondo cattolico perché guardate che qui i referendum non l'avremmo vinto senza il dialogo
E la relazione anche personale il lavoro fatto certosino
Con le donne cattoliche io personalmente all'epoca era una radicali sì ma e dicevo avvolto libero gratuito se gli uomini
Rimanesse precedente rapporto sarebbe un sacramento ecco quella era la mia opposizione accusa per voi
Attacca mica male no però
Il il discorso poiché è passato che è un mediazione che un po'insomma io anche il contrario un po'tanto anche contestargli all'epoca
E e ritti richiede adesso se vogliamo portare avanti questo ragionamento che molto opportunamente è stato così messo a fuoco e da lì bisogna partire dobbiamo trovare quella trasversalità che abbiamo trovato in altri campi
Tipo la violenza ma sarà molto più difficile e su questo punto però non possiamo pensare che nel centro destra non ci siano donne
Che hanno a cuore questo
E che hanno abortito e quindi secondo me bisogna trovare la maniera in questo intergruppo di aprire almeno le espressioni più avanzate progressista più non so cosa più consapevoli
E proporre non sa una risoluzione una mozione quantomeno in Parlamento perché altrimenti io anch'io anche nelle mie prime legislature ho presentato proposte di legge sta però dopo rimangono lì se non sono sono testimonianze eccelse perché fanno fanno sempre comunque chiarezza no aiutano ad alzare il livello del dibattito però non producono mutamento normativo noi abbiamo bisogno di quello perché dobbiamo come dire fare esattamente il lavoro contrario a quello che sta facendo diciamo il potere costituito lo definisco così sognare portare la le normativa dalla parte del accesso alla Bortot farmacologico io più cioè sceglierà istotipo per carità
è chiaro che poi riprende quando come perché e fa lei un atto congiunto
Una serie di soluzione è una purché ci sia la decisione perché portare in aula una cosa che dopo ci viene respinta
Da suicidio qui ecco bisognerebbe lavorare così per questo molto importante l'azione di Luca Coscioni della dell'Associazione Luca Coscioni e e magari anche di altre realtà
Perché solo così penso possiamo penetrare nell'arco tutto parlamentare per costruire un fronte non dico unico però più forte e e io farei così insomma
Grazie allora c'abbiamo le conclusioni che affidò a Mirella Paracchini passi Novara Carlo voglio solo dare un numero che riguarda l'oltre novantadue per cento di abortì entro le dieci undici settimane questo per dire e anche per dare un'idea a di quello che succede e anche per riproporre l'importanza di parlare della vergogna e del Silenzio perché è una veramente un alleato potentissimo alla così ai nemici della legge
Perché ripeto se non si parla di alcune cose è difficile anche capire come rivendicare un diritto peraltro è un cambiamento che è successo in tutto il mondo anche in Italia è passata diciamo la parte non ciò essa appunto smettiamo di chiamarli pro life siamo d'accordo perché si sono appropriati di quella parola difficile smontarla l'imposta per dire per la scelta adesso non possiamo fare
Parlarne però insomma
La battaglia fredda cosiddetta fredda dei diritti dell'embrione passata quella più calda ricattatoria del sarei male te ne penti Rai stare male per Sempre ecco questa è una sciocchezza
è una sciocchezza concettuale e rispetto proprio ai dati che forse dovremmo prima di tutto noi smettere di ripetere grazie e Mirella Paracchini
Grazie chiaro grazie a chi ci ha permesso di fare questa conferenza qui io metto il cronometro questi sommessi Kuka
Perché le cose sono tante e gli stimoli sono tanti
Credo che avvede la la sensazione concreta che nel palazzo arrivi quello che c'è fuori che una una caratteristica sia dell'associazione Coscioni che della storia radicale di cui faccio parte
Sia molto significativo quindi va va sottolineato vorrei che la stampa
Che segue questa conferenza portasse a casa un messaggio che esista che che che fosse un pochettino
In rivisto il concetto alla centonovantaquattro non si tocca
è uno slogan anche utilizzato guarda caso ossia da unno tra virgolette schieramento che dall'altro
Perché la paura di mettere le mani a questo capolavoro dico i compiti di compromesso
Che o mi sembra interessante che Cecilia la senatrice Cecilia D'Elia abbia chiamato questo testo della legge una diga che può essere utilizzato come una diga ma può anche essere in
E c'è utilizzato come se correttamente applicato la soluzione di tanti problemi io con lei a fare un un esempio molto molto rapido
Farvi riflettere su quello che nella narrazione come si usa dire oggi della accesso all'aborto nel nostro Paese l'obiezione di coscienza rappresenta appunto una delle dighe ma questo perché la legge non è applicata perché l'articolo nove non è applicato perché l'articolo nove dice
E l'ente ospedaliero all'epoca mamma deve garantire in ogni caso l'effettuazione dell'intervento quindi sono quarantasei anni che determinati ospedali non applicano la legge
E questa è una dei binari su cui si muove la proposta dell'associazione Luca Coscioni una colletta applicazione della legge
L'altro binario però esiste cerco di essere rapida perché tutte queste cose le trovate sul sito dell'associazione è quella di osare fare un tagliando come è stato giustamente chiamato
Un anno fa quando insieme all'intergruppo che ci che ci ospita abbiamo fatto un convegno su questo un tagliando significa che a quarantasei anni di applicazione di una norma sei in grado di valutare le criticità che questa norma rappresenta nella sua applicazione mi sembra il minimo
Quindi credo che senza entrare nel merito però una cosa la voglio dire le donne che hanno una gravidanza e che si trovano nel secondo trimestre con una diagnosi di patologia fetale in molti casi si è superata la tesi Lella la il Periodo di di vitalità possibile di Little la possibilità di vita autonoma del feto non possono interrompere la gravidanza quindi se e nel nostro Paese si è visto un ampliamento enorme negli ultimi decenni ormai della diagnosi prenatale al tempo stesso noi abbiamo una legge che obbliga le donne che vogliono interrompere una gravidanza per io gravidanze volute quelle buone che sono gli apporti buoni questi devono andare all'estero allora una legge che costringe per risolvere un problema il cittadino la cittadina in questo caso ad andare all'estero è una legge che forse va cambiata per fortuna riguarda una minoranza di casi il dal tre al cinque per cento però basterebbe una donna che deve andare alle all'estero per quindi binario applicazione concreta della legge binario tagliando quindi parliamone estinto casi si può toccare e sono corre sono contenta che l'atteggiamento in questo intergruppo cui si aperto anche a questa discussione il discorso dell'appropriatezza è stato sviluppato ma questo è importante perché noi chiediamo al ministro della salute di applicare le sue stesse indicazioni
E concludo dicendo della l'importanza della partecipazione è stata ricordata
Quindi la petizione lo ripeto
Una petizione che riguarda sia la Botto che la contraccezione che è l'altro col grosso caposaldo della salute riproduttiva contraccezione gratuita non si capisce perché se io bocciò la polmonite
Lo Stato mi assiste ma se io voglio pervenire il rapporto non mia figlia se non in alcuni casi per esempio se ho già abortito ai vaccini amo chi già si ammala di qualche infezione
Mi mi mi concludo davvero dicendo a proposito di coinvolgimento che c'era un'iniziativa a cui l'Associazione Luca Coscioni
Ha aderito unici felice sono le iniziative dei cittadini europei promosso da le donne della dei dei paesi dell'est in particolare della Polonia dove la situazione è veramente drammatica Bogotà
Arretrata di e direi arretrata ebbene la petizione
Richiede un milione di firme almeno da sette Paesi europei a nel giro di un mese già al raccolto
Trecento mila firme quindi c'è evidentemente una risposta in Europa e io credo che sia molto importante che l'Italia veicoli questa richieste questa iniziativa e potete firmare anche lì dal sito del del Associazione Luca Coscioni da grazie
E queste la la conferenza stampa che si è tenuta
Il ventidue maggio scorso in occasione della data dell'approvazione della legge sull'aborto quarantasei anni fa
Prima di concludere voglio ricordarvi l'appuntamento per domani domenica ventisei maggio quando si terrà il quattordicesimo Memorial Coscioni presso lo stadio Luigi Muzzi ad Orvieto
Il memoria alle Coscioni è una gara pure un po'di mistica
In ricordo appunto del Macef netta Luca Coscioni quest'anno è un campionato italiano individuale master di cinque chilometri su strada l'appuntamento per il ritrovo è alle sette e trenta presso lo stadio Muzzi e vi propongo di ascoltare l'intervento di Anna Cristina Coscioni la mamma di Luca
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento del Memorial Coscioni e il mercoledì ventidue maggio
Allora ho fatto una riflessione mentre voi parlavate che da una sofferenza di un uomo
Grandissima è nata tanta gioia
Da una parte l'associazione che ha creato una speranza con la ricerca scientifica
Per le celle le staminali embrionali e da quest'altra la gioia della gioventù di poter partecipare a un memorial dove una persona sofferente dato gioia ITO che lui credeva nella gioia perché voleva vivere
E ha lasciato la speranza tutti i lumi che ringrazio sia l'associazione che è stata talmente eccezionale nel portare avanti battaglie che servono a tutti noi servono per tutti quanti
Sia dalla Bortolo dal nuovo diritto di famiglia dalla ricerca scientifica dell'eutanasia
Tutte cose che poi noi siamo liberi di scegliere perché nessuno siamo in democrazia possiamo sceglie di farlo di non farlo chi vuole il miracolo della Chiesa faccia il miracolo Dalla Chiesa Luca diceva sempre io voglio il miracolo della scienza
Perché crede in cui le lascio liberi gli altri lasciati liberi anche lui lui è morto soffocato perché non voleva l'accanimento terapeutico di conseguenza questo dato è un grande messaggio da dato Luca e sono orgogliosa di mio figlio
E anche se mi manca maledettamente
Ho la gioia di poter dire mio figlio lascia un segno indelebile su tutta la nazione
E questo in questo importante di qua invece c'è la gioia di continuare a vivere di qua c'è la speranza e di qua c'è la gioia di vivere e questo è il mio mio sentimento verso tutti voi grazie alla signora
E questa era la mamma di Luca Anna Cristina nella presentazione del Memorial Luca Coscioni che si terrà ad Orvieto domani mattina con questo nel salutarvi vi ricordo l'importanza di sostenere le nostre battaglie sia con il tesseramento che con altre forme di finanziamento e vi ricordo la importanti sa anche di destinare il cinque per mille all'Associazione Luca Coscioni buon pomeriggio a tutti da Mirella Paracchini
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