Premierato: ecco perché Giorgia ha fatto bene a non personalizzare. Intervista a Mario Segni

Radio radicale siamo con Mario Segni per parlare di riforme e di come Giorgia Meloni sta impostando la battaglia sul premierato che troverà il suo primo voto parlamentare il diciotto giugno prossimo allora in attesa di questo voto Giorgia Meloni ha ha fatto sapere e USA utilizzando una strategia totalmente opposta a quella di Renzi che insomma o la va o la spacca questo è il termine che ha utilizzato e se va male e il referendum lei ha detto io la mia strada la proseguo per tutta la legislatura allora rispetto alla strategia Renzi come trova questa impostazione
L'impostazione assolutamente logica razionale di una memoria tutto il diritto e trarre le conseguenze da un voto che non riguarda la sorte del governo rispetto per io rispetto Renzi che si rimise un gesto forse nobile pelli in un primo tempo aveva detto io lascio la politica
Quando si avrà detto di più pure fatto di meno però comunque fu un gesto clamoroso ricordiamo corresse critica e per tante cose ma questo fu un bel gesto
Ma la meno in questo informative anzi non le piaceva no no io votai sì cioè importante così nella smagliante miope è stato un danno per l'Italia che non sia passato assolutamente potrà e convintamente sì come spero che passi la riforma e la Mellone
Perché io sono convinto che per l'Italia sebbene l'elezione diretta del premier se non ci sono altre riforme come pare che non ci sia quindi lo dico molto francamente molto pensare dopodiché
Le tre una conclusione diversa coerente e su e più suo pieno diritto vorrei dire anzi che c'è un vantaggio il voto sulla riforma costituzionale diventa più libero
E meno voto politico del voto sulla riforma come è giusto che sia così vota per il governo svolta per una riforma una riforma che ha detto fra l'altro qui io vorrei invitare grandi costituzionalisti o piccoli costituzionalisti o giornalisti a smetterla ecco una storia queste alla riforma incostituzionale per favore può essere una riforma sbagliata ognuno ha le sue idee
Ma la Costituzione dice che il il Governo sostanzialmente scelto dai cittadini e questo è un modo di far scendere il governo cittadini che la regola fondamentale di tutti i Paesi democratici vediamo le cose semplici nove così arzigogolata
Senta lei quanto affrontò il referendum del novanta tre
Alla vigilia del referendum che disse lascio la politica dall'esito sogno mai di chi fa una cosa di questo genere non certo un modulo disse anch'io una campagna referendaria all'inizio prima
Nel novantatré molto difficile dice guardate se qui non riusciamo a raccogliere le firme io me ne vado perché non ci sto più niente per fare questo dramma
Era una considerazione metano con tutto il Veneto e me ne vado in che senso lascio la politica avrei lasciato la rotta uno tutto il diritto infatti non ha l'obbligo di farlo ma era una situazione molto diversa perché io non semplice deputato Avellone un Presidente del Consiglio che sta affrontando come Governo la riforma impegnativa ne trae lei le conseguenze politiche pietre questo il Parlamento vuole sfiduciare la sfiducia veniamo invece alle cose concrete
Mi fanno ridere quelli che l'Italia dei cosa inventando un Paese autorità
Questa è una è un paese del disordine del cow sono stiamo scherzando allora una riforma che lega il Presidente del Consiglio una stabilità e comunque un grande fatto di avanzamento grande o piccolo comunque ho fatto tre migliorarne cominciamo da queste considerazioni molto semplici
Quello che oggi ancora non c'è vera riforma sono si eviti correttivi che che sono la rendono pasticciata questo se io spero che nel dibattito dopo venga migliora
Senta vuole dire un ritiene che la Melloni abbia sostenuto questa tesi del diciamo la va o la spacca e chi chi se ne se va male perché ha visto che fine ha fatto Renzi
No sono chiarezza ed ecco francamente non ho più parole non mi interessano vediamo le cose come stanno le ritiene di latte il comportamento di Renzi abbia fatto
Scuola diciamo per affrontare in maniera più avveduta con questo tipo di scadenze
Ma sono la classe politica non è che terrà sia pronto a trarre grandi insegnamenti anche dalle sconfitte in genere
Renzi ne fece un errore che fu quello non di dimettersi o forse soltanto errori ma il vero errore io pensi prima quello di personalizzare la campagna di fare una campagna dicendo
Qui si vota su di me sono io che faccio tutto questo fu un grande dolore quella poteva essere una grande riforma discutibile naturalmente ma era secondo me
Una grande riforma ma proprio per questo andava slegata dal governo lui fece esattamente l'opposto la lego a doppio manda lei non si sognò mai di personalità dei referendum del novantatré ma io ho sempre cercato e personalizzare sempre meno quello che riguarda
Cioè
Assolutamente sì anche a Pannella di non personalizzare
Ma vi si è parlato di Zeno Capannelle in una certa occasione di fare un passo indietro vero e lo fece
Non tanto le disse quando quando io ero cos'è questa cosa cavallo di Troia non era molto contento lui era in corso l'infortunio di Cicciolina cose che possono capitare c'aveva appena portato in Parlamento
Cicciolina e quindi non era la persona più adatta a presentare una grande riforma dello stato del Dottorini in quel momento quella sempre Marco Pannella preziosissimo gli chiedemmo di
Stare un po'in disparte
Per quella campagna elettorale dell'Ulivo il suo malgrado molto molto malgrado giuste si era terribilmente offeso capisco anche lo frecce ma Lenin che le disse quando io gli disse non
La cosa che si ricorda di più dell'arrabbiatura
E lui mi disse per vent'anni una cosa che però non c'entrava niente in questi non le aveva già dette lega perché c'è troppa amico dei comunisti appunto che io sia spero un cripto comunista
è stata Kakà Cameron mise per iscritto con la rissa in maniera indipendente questa la senza avere credo su un cosa che si è chiuso invece il pentito comunismo secondo alcune ok rimasti la regola comunque meglio non personalizzare brava Giorgia essa grazie a Mario Segni