Il delitto Matteotti e la stampa imbavagliata

Radio radicale un saluto da Giuseppe Di Leo mostro la copertina di questo libro senza fare troppe quisquilie arrivo subito al punto lo dico agli ascoltatori di radio radicale dove che c'è una versione anche audio-video
Questa nostra trasmissione si intitola semplicemente il mille novecentoventiquattro
Con però un sottotitolo Anatomia di un omicidio e ancora un sotto sotto un titolo come succede la libertà di samba un libro pubblicato dalla onero Hound una casa editrice la collana studi il cui autore Giancarlo
Tartaglia è nostro tornato ad essere il nostro gradito ospite il benvenuto giacca
Voci grazie
Arcidiano del tubo terzo a Ostuni siamo giornalisti e quindi ai nuovi quindi non fa non fingiamo non facciamo infingimenti contessina di persone pronome personale allora dico solo di Giancarlo Tartaglia che il segretario della Fondazione
Per il giornalismo Paolo no Paolo Murialdo intorno gli altri è stato dei reso con un giornalista una soprattutto è stato un grande storico del giornalismo italiano il suo per il suo alla sua storia del giornalismo italiano non è la più bassa probabilmente di conseguenza non è neanche la più completa però era chiara ed è per chi vuole avevi una approccio alle assolve il giornalismo è sicuramente il volume più adatto all'uopo nonostante ormai Giancarlo sono passati qualche decennio e dal suo pubblicazioni un è vero l'benissimo per parlare di questo libro che è una storia dell'Italia civile strumentalità politica connessa interconnessa con la storia un capitolo importante drammatico nella giornalismo italiano
Un giornalista che con la storia del giornalismo italiano dimestichezza Valter Vecellio benvenuto Walter grazie grazie chi ci ascolta e grazie a voi
Non ti devo presentare militare superflua cosa vediamo subito invece al punto allora dirò subito Giancarlo lo dico così gli faccio parlano faccio parlare coi che non voglio prevaricare il Tesoro dove questo un libro
Che andrebbe adottato nelle scuole di giornalismo mille lui gli insegnamenti di storia del giornalismo come una parte vive imprescindibile per capire che cos'è il valore della libertà di stampa come basta poco anche per perderlo
E cioè secondo me a una mozione d'ordine a pagina diciassette che vorrei leggere il mille novecentoventiquattro scrivi
Con la disgregazione del mondo un liberale e la crisi seguenti all'uccisione di Giacomo Matteo qui
Come peraltro ha scritto Renzo definisce il più grande storico del fascismo
è stato il mille novecentoventiquattro l'anno spartiacque che hanno diviso definitivamente l'Italia tra fascismo e antifascista
Io la reputo importante questa frase per spiegare un po'anche la ragione se vogliamo Amsa racchette del tuo libro però
Tu puoi anche dirmi che secondo te ci sono altre frasi altri
Il Vitafin più utili nato a sistemi più utili proposizioni periodi più utili
Dimmi qual è allora la tesi Bin questo pigro
Venne altresì di questo nel proprio colleghi nei perfettamente sintetizzata con questo richiamo che c'è nel libro nel senso che il mille novecentoventiquattro e appunto un anno spartiacque ma perché andando spartiacque
Perché in realtà se analizziamo Bellini e il fascismo
Nonostante la retorica nella marcia su Roma nella rivoluzione fascista in realtà il fascismo e il va al potere nell'ambito dell'ordinamento costituzionale
Nel senso che e il capo dello Stato che Vittorio Emanuele terzo che chiama Mussolini e in dall'incarico di formare un governo un governo che Mussolini riverenza attraverso una coalizione una coalizione governativa con i liberali devo sociali i nazionalisti e i cattolici ripeto con il partito popolare
E quindi che era ripeto Bargone non legalmente nonché presidente che il partito fascista nel mille novecentoventidue a trentacinque parlamentari quelli una minoranza
Per cui ripeto al di là della retorica nella rivoluzione fascista non c'è nessuna rivoluzione e per almeno sino al mille novecentoventiquattro e nel mille novecentoventiquattro crisi a questo passaggio questo passaggio che determinato da due fattori
Uno uno eh l'uccisione brutale diciamo con latte o tutti
Che determinerà poi la a luglio l'emanazione la pubblicazione
Dei famosi decreti sulla stampa nei quali un primo decreto era stato già approvato dal Governo nel mille novecentoventitré vado nella selva basato mai pubblicato
L'altro passaggio da tener presente per cerca per capire che cosa deve ventiquattro
Sono le elezioni
Cioè il sei aprile nel mille novecentoventiquattro ci sono elezioni che cambiano completamente il quadro politico
Nel senso che sino al cinque aprile il partito fascista trentacinque parlamentari il sei aprile alla maggioranza assoluta nel Parlamento
Questo questo elemento che viene come in un certo senso messo in secondo piano che l'elemento principale per capire tutto lo svolgimento successivo
Quindi la crisi del la crisi del movimento liberale
è fondamentale perché il movimento liberale si frantuma sifilide il poveretto liberale aveva inizialmente appoggiato il fascismo almeno in una parte e poi Mammano
Agli accordi già era se ne accorge che non è una avendo essi materiali stima e ma se ne accorge gradualmente comunque sbriciola Ambrosi cioè nel senso che il primo del mondo liberale che la capirà subito questo succede e
Giovanni Amendola
Il e l'ultimo del mondo liberale capirà cosa sta succedendo e proprio
E infatti lo screening sul mondo
Il mondo diciamo in rivista fondata norma un riparo ma dicono in modo armonico Anema & dove il quotidiano vendoliano e molto critico nei confronti del nuovo governo
Quindi percepisce subito sarà ingordigia o nel senso che poi c'è come di questo distacco avviene nel Chanel ventitré perché nel mille novecentoventitré che c'è tutta la discussione in Parlamento
Sulla legge elettorale Acerbo
Te somma
Qualcuno capisce che qualcosa sta cambiando ma questo articolo ed è precedente e del sette novembre due mila ventidue cioè praticamente una settimana dopo la marcia certo certo certo quindi quali o però c'è un altro aspetto importante
Che
Viene fuori e cioè la ignara dell'opinione pubblica
Perché in una lettera di Fernando Schiavetti
Avuto il buon conoscitore però chi lo riporti alla superficie e si scrive scrive in una sua pubblicazione
Uno degli aspetti più impressionanti del tutto porrei da cui è stata colpita la coscienza del pubblico italiano
Prima e dopo la conquista del potere da parte del fascismo
Consistenza senza dubbio nella scarsa importanza che è stata attribuita la soppressione della libertà della stampa
E all'istituzione della censura Parris fittizia sui giornali
Beh certo come dire Schiavetti trovato in quel momento Schiavetti che poi quelli che andrà in esilio diventerà uno dei dirigenti
Dell'antifascismo all'estero tornato in Italia diventeranno dirigenti nel Partito d'Azione ma in quel momento schiave Piera il direttore della Voce Repubblicana
U no dei quotidiani per l'opposizione che sin da appunto dal ventidue si erano opposti al fascismo e Schiavetti riesce a cogliere questo elemento cioè di quanto la libertà di stampa fosse strettamente legato al regime liberale abolendo la libertà di stampa si cancellava il regime liberale che si basava proprio su questo elemento fondamentale
Tanto è vero che il mille novecentoventiquattro
Nell'anno in cui con i decreti di luglio viene messa la museruola ai giornali e l'eliminazione nella libertà di stampa del ventiquattro sarà la premessa
Per l'eliminazione nelle altre libertà che arriveranno alla fine del venticinque ventisei con le leggi fascistissime per libertà di riunione libertari eccetera
Quindi la libertà di stampa e la prima libertà e in un certo senso la libertà che è la premessa di tutte le altre libertà
E non a caso Francesco Ruffini che era un esperto vi diversità religiosa che definiva libertà religiosa e la regina dei verità tuttavia ai puntare anche la libertà in una lettera antipastini nell'epistolario Dounia pagine passa in cui rileva punto il pericolo imprecisa sostanzialmente concretizzando inquini
Tema di fatti ripeto proprio che della pubblicazione dei decreti sulla libertà contro libertà di stampa
Sono i decreti che determineranno nella crisi totale all'interno del mondo liberale e quindi il passaggio all'opposizione va però tenendo presente anche questo che finché i liberali mondo liberale era diciamo sostenitore del governo bene o male il Governo si non dico che si controllano ma comunque nel momento in cui i liberali passano tutti praticamente all'opposizione tempo a quel punto il fascismo si sente libero e abbiamo il tre gennaio venticinque il famoso discorso mi
Di Mussolini nel senso che poi tra novembre e dicembre
Giolitti prenderà le distanze Nakajima ma alla fine a dicembre lo stesso Salandra
Che pure aveva appoggiato inizialmente il fascismo lo stesso salario sarà colleghi l'ultimo liberale che prenderà le distanze dal fascismo e a quel punto poi abbiamo il tre gennaio
è poiché il fascismo acquista iattanza per che nasce il sindacato fascista dei giornalisti poi sì dalla conquista questo capitolo capivo quarto voi gli sviluppi nel capitolo sette articolato così o Coluccello cui si dunque scendi il più utile così principali prima di dare pura parola Walter e la conquista dell'associazione versata
E in questo è un passaggio per un passaggio importante perché in realtà i giornalisti avevano Milas last l'associazione della stampa per italiana
Che era il maggiore associazione giornalistica Granata Roma nel mille ottocentosettantasette tutti Giordani si sentirono rappresentati da questa associazione poi erano sorti altri sodalizi in giro per l'Italia
Lui che nel mille novecentootto era nata la Federazione nazionale della stampa
Era la Federazione nazionale delle associazioni giornalistiche di stampa
Tra l'altro Mussolini giornalista per iscritto all'Associazione lombarda dei giornalisti e ci teneva molto a questa quelli all'associazionismo
Mi fa che il suo tentativo il tentativo del fascismo e inizialmente quello di conquistare
Le organizzazioni giornalistiche
Cosa che non ci riesco permettimi presente che il presidente della Federazione della stampa era automaticamente il presidente nell'aspirazione c'era stata periodica di Roma
Quindi le elezioni e il presidente di Roma era un passaggio importantissimo la vita nel dell'associazione
E l'altro aspetto era il controllo dell'agenzia stessa
Così cerca un avanzato di marmo certo la l'agenzia Stefani che era la vecchia agenzia di stampa che è l'agenzia quelli che prima l'agenzia sei falli Marche passerà nelle mani del fascismo nel senso che come dire poi in ne diventerà presidente direttori sino sino al suicidio
Aiutami mi sfugge il nome perché la esoneri sfuggenti a me adesso Walter Walter se ci aiuta il direttore dell'asset porrebbero della Stefani durante il fascismo
Va bene ci ci siamo ingranditi per occupare una défaillance ma mi ed invenduti entra nel board di tutte voglio sottolineare che tu hai scritto in maniera distratta e non l'abbiamo letto in maniera non troppo attenti no no no no e che Pecorelli
Ne
A una certa età e i nomi sfuggono però era come no perché il tuo libro tra l'altro che ha
Qui ci sono almeno un
Quattro trecento nomi e
Tutto ciò mai seguiti il direttore e proprietario della seta nera Morgagni Monica Sonia sì però e Morgagni era un giornalista del Popolo d'Italia strettamente legato a Mussolini
Tanto che qui il venticinque luglio cade il fascismo il ventisei luglio lui si suicida perché riteneva che la RAI la sua vita fossero i tre ma questo per dimostrare come l'Agenzia Stefani fosse considerato oramai lo strumento
La mente di controllo per lei il regime da parte del regime del resto presso sempre del mille novecentoventiquattro Benito Mussolini scrive tu ricordi nel capitolo Tanda
Nel capitolo otto ricondurre la stampa un più vigile senso di responsabilità passando all'opposizione si era abbandonata la più sfrenata licenza
Lo scandalismo sistematico il gusto della menzogna dell'ingiuria della calunnia
Tutto quello che poteva turbare gli spiriti deboli offuscare le coscienze seminare la discordia il disorientamento nel Paese
Scrive Mussolini era divenuto passo quotidiano del giornalismo antifascista
Ma ora ci impone una rigorosa immediata applicazione per ricondurre la stampa scritto in maiuscolo a un più vigile senso di responsabilità e di disciplina
E impedire di turbare con lo scandaloso e speculazioni d'opinione pubblica
E in queste Conenna per teorizzazione di quello che per Mussolini poi diventerà quindi dell'ideologia cioè qual è il ruolo del giornalismo
Come Mussolini mise a costruire questa questo nuovo ruolo nel giornalismo che poi codifiche era nel famoso discorso nel mille novecentoventotto ai direttori dei giornali laddove dica voi siete voi diligente la stampa più libero del mondo
Come dire andò in questa affermazione fa certamente sorridendo però la sua concezione del giornalista era che il giornalismo dovesse avere una funzione pedagogica
Cioè doveva servire la patria e quindi pedagogia cadente creare quello che poteva essere nuova insomma il nuovo cittadino il nuovo Stato fascista io su questo io su questo dico che Mussolini
Usò in maniera impropria Lessico più vera funzione pedagogica perché la pedagogia un aspetto positivo aveva una funzione apologetica
Io intendo la pena Buggìa mussoliniana in senso apologetico poiché Giancarlo Romano ella rischia Osborne pedagogia laddove smettere incominciando a scrivere in italiano sintatticamente grammaticalmente corretto pare no no no non c'è dubbio però devo in questo senso
Cioè nel senso che l'unica intendevo proprio la funzione del giornalista non quello di testimoniare i fatti
Ma quello di creare quindi
Propaganda propagandistica mente quindi apologetica o naturalmente cosa succede che ha questa concezione della funzione apologetica della stampa abbassi impone il rafforzare lo Stato che deve intervenire con dei decreti sulla stampa e qui tu ricordi alcune reazioni in modo particolare quella di Giorgio Frassati che sulla stampa ribadendo alcuni concetti chiari che andrebbero messe il ribadiva al decreto legge assurdamente arbitrario radicalmente anticostituzionale
E giuridicamente nullo contro la libertà di stampa se ne è aggiunto ora un ma un altro il secondo che non più vado due costituzionale del primo andranno poi vinsi sostanziali di questo reintroducendo il sequestro preventivo con disposizioni
Così incenerite capziose da rendere impossibile
Al prefetto dissequestrare ogni giorno qualsiasi giornale lo scrive
Lo scrive Frassati precisamente Luciana Frassati dossier migliorando scrive Frassati precisamente nel mille intrallazzi dunque dunque dunque
Sono subito dopo il dieci luglio nei centoventiquattro oltre al pubblico
Adesso sono solo la data ma dovrebbe essere undici o dodici luglio comunque siamo di nuovo io mi centoventiquattro il perché il come il secondo decreto appunto di letto in undici un insomma per undici dodici luglio
Siamo lì
Scrive nel senso che Frassati eh il direttore e proprietario di uno dei grandi giornali l'informazione italiana
Quel politicamente giolittiano il quale ha preso le distanze dal fascio Giglio io centoventiquattro dei piccoli ed allora andrà avanti sino alla fine finché poi dovrà lasciare il giornale
Il cuore del problema questo nel senso che il sopra il secondo cioè il primo decreto dava ai prefetti la il potere di diffidare i giornali e dopo la seconda diffida e di poterle sospendere
Per però per la diffida
Intesa ai telegiornali bisognava sentire una commissione il prefetto qui ad ascoltare prima in una Commissione in cui c'erano anche i rappresentanti nella stampa
Tutto questo viene poi superato nel secondo decreto là dove si dice chiaramente che il prefetto può come dire a prescindere dalla diffida procedere al sequestro nei giornali
Al sequestro dei giornali
Come dice nel sono elencati i motivi cioè per motivi di ordine pubblico allora come voi ben immaginare per motivi di ordine pubblico possiamo consensi che è nel giardinaggio
Diciamo che dal siccome la storiografia si è arrovellato anni definire se
Il fascismo sia stato fenomeno autoritario totalitario e Emilio Gentile lo ha definito totalitario
Gianfranco Pasquino un libro uscito l'anno scorso per cercare invece una ha detto no non è totalitario fenomeno autoritario oppure ingorghi Fulco Lanchester più presentato il mese scorso dove si parla di sistema il fascismo è stato il sistema autoritario con tendenza al totalitarismo anche se non c'è riuscito però
Diciamo la verità il primo decreto aveva un ex una natura carattere autoritario dove comunque doveva c'era un dei passaggi di bisognava ascoltare anche i rappresentanti cassata
Il secondo invece da tutto in mano al prefetto
Io Ulisse de iure stabiliva presuntivamente cosa fosse il contrordine pubblico invece cosa non fosse controllo pubblico e questo decreto di carattere totalitario
Non c'è dubbio però ecco l'ambiguità nasce anche da questo fatto in realtà il fascismo
Si muove sempre nell'ambito costituzionale che lo Statuto Albertino
Nasce
Il capo dello Stato resta sua Maestà Vittorio Emanuele terzo lo Statuto Albertino e la cornice costituzionale
Anche i decreti vengono giustificati come regolamenti dello Statuto Albertino sulla stampa perché lo Statuto Albertino sulla stampa Sabina la stampa sarà libera virgola ma non è delitto né limiterà né e quindi la l'attuazione metri i divieti eccetera perché non si poteva parlare male dei capi di Stato del del rivedere eccetera
E qui invece come dire questi decreti aumentano i confini di cui non si può parlare Peppe operatori
Turbamento dell'ordine pubblico si rivelazione da una parte il fatto che comunque anche lo Statuto Albertino che riconosce al re Massimo polvere poi la forma di esercizio del potere reale
Da parte appunto del re e dipende dalla personalità anche sul sesso
Non c'è dubbio non c'è dubbio è un aiuto così quel e lui si è trovato Vittorio Emanuele terzo schiacciato dalla preponderanza poi di di Benito Mussolini questo è un dato di fatto allora ci sarebbe ancora da discutere per esempio poi parleremo un po'parlamento viene riunito per discutere sulla libertà di stampa però ne parliamo dopo vorrei che fa rientrare in gioco Walter Walter questo libro scritto in maniera chiara affronta un anno cruciale nel mille novecentoventiquattro che non è soltanto cruciale
La morte violentate segretario per il Partito socialista Giacomo Matteotti un malore per una sera in cui gli circostanza che porteranno sostanzialmente alla soppressione della libertà di stampa
Che valutazione dai presunti eredi avuto su questo su questo vincolo che lo ripeto dovrebbe essere portato a conoscenza delle nuove generazioni
Dei giornalisti o dei giovani presenti ambiscono fare questo mestiere nelle scuole Giubergia
Allora due due due considerazioni due riflessioni anche se il bando colpi d'accetta prima avete citato
Qualcuno che si allarma che non non non si illude che il fascismo sarà un fenomeno controllabile controllato dalle forze liberali
Quando venne varato il decreto contro la stampa perfino un personaggio che certamente non l'aveva alcun tipo di simpatia
Con gli estremismi di sinistra su parlando di Giuseppe Prezzolini tira il freno a mano e avverte che sa cadendo qualche cosa che limiterà la libertà di lui ed in tutti gli altri
E anche Filippo Turati scrivendo attenda Kuliscioff esprime come dire l'amarezza nei provvedimenti che stanno per essere varati però al tempo stesso quello che mi colpisce è anche c'è anche rassegnazione sia impresso lini
Che in in due atti perché Prezzolini dice passerà il decreto come passano tante cose
E Anna Kuliscioff e curati alla Kuliscioff
La libertà di stampa la gente non reagisce niente
E siringhe
Tartaglia alcune delle pagine precedenti di fornirci le cifre
Dei lettori del tempo
La tiratura dei giornali è straordinario e soprattutto se no convalidiamo Valentina due attuali
E al bacino di lettori e di persone che erano in grado di leggere scrivere anch'egli all'epoca era estremamente minore
E comparando le varie tirature viene fuori che comunque la stampa antifascista
Fino al mille novecentoventidue ventiquattro
Macinava molti più copia o meglio beva molti più elettori della stampa invece allineati al regime
E quindi questa riflessione di una quantità di persone che leggevano
Di giornali che si opponevano a quello che stava accadendo e al tempo stesso la rassegnazione che quello che stava accadendo sarebbe accaduto quasi senza colpo ferire perché alla opinione pubblica la massa nelle persone che siamo tutto ciò interessava poco o nulla e e questo credo che ci porti a a una quantità di in considerazione che possiamo anche sviluppare dei tempi nostri ora ne dobbiamo certamente dire che Mussolini incarnava una quantità di di cose
In cui non ci poniamo del fare all'opposto però certamente era un grande giornalista aveva un grande senso
Nella di come trattare la materia stampa chiedo scusa non a caso
Era talmente attento che passava ore
A leggere tutto quello che veniva pubblicata dalla famosa Mantica Agos templum con cui Verga va i suoi segni ma si era reso conto come tutti i dittatori come Stalin come Hitler
Dell'importanza di uno strumento come la radio come del come il cinema e infatti prima il cinema veniva prodotta a Torino Lupoi è il creatore di Cinecittà perché vuole che quello strumenti eccezionali di propaganda
Sia sotto il suo controllo anche diciamo così il fisico
Il salto di qualità con oggi
Mussolini fascisti operano finalmente ce la faranno dopo dopo un lungo iter
Per controllare la stampa in condizionarla che praticamente pubblica quello che loro volevano l'alternativa erano giornali clandestini come il non mollare per dire ora edizioni clandestine de L'Unità
Oggi oggi apparentemente non c'è censura anzi oggi abbiamo la dilatazione
Illusoria dell'informazione tutti possono sapere tutto tutti dicono tutto tutti possono esprimersi
E io credo che dovremo stare molto attenti perché mente prima si negava
Oggi c'è una politica di iper affermazione che crea una enorme confusione dove potersi orientare estremamente difficile
E quindi ecco che il potere che non vedo come un monolite un modo però una sommatoria di tanti interessi
Riesce forse acconto narici e a manipolare ci meglio di come poteva fare di Mussolini nel regime negli anni di cui abbiamo parlato fino adesso diciamo che malamente esposte queste sono alcune delle riflessioni che mi sono venute leggendo questo libro poi cento
La constatazione verifica di quell'affermazione che mi pare sia di Piero Calamandrei
Che la libertà è come l'aria ti accorgi solo che c'è quando non c'è ecco
La libertà
Di leggere di conoscere ecco di conosce di sapere
L'apprezziamo solo quando questa viene meno e quindi credo appunto mi rifaccio prima quello che ho detto prima c'era una donna molto raffinata
Ci viene fatto intendere che abbiamo la possibilità di sapere una quantità di cose alla fine della fiera sappiamo poco o nulla
Però coltiviamo costituzione allora lo stesso vincolo che denunciava metteva sul chitarra San Benedetto da Norcia ai suoi confratelli
Perché bonus benedettini arrivano dall'antichità ereditato una serie di volumi e si trattava poi di trasmettere ai posteri e c'era bisogno naturalmente di tradurli anche
Ma per tradurli bisonte alla legge mezz'ora siccome i monaci rispetto ai volumi per quanto fossero ad una società ancora cristiana erano morti ma erano pochissimi rispetto e volumi da leggere San Benedetto fece loro una mozione d'ordine non leggere l'umiltà sette leggere Moulton mo'quindi non vi preoccupate di leggere tutto quello che c'è Marlin gente con
Discernimento quello che avente sotto gli occhi
Ecco già Giancarlo io credo che la denuncia di pericolo che voi attuale pensiamo solo ai soci fatto deriva ipertrofia delle notizie induca secondo me i miei giornalisti oggi
A essere di una formazione anche più profonda la capacità di saper discernere
Non solo ciò che il falso da ciò che è vero ma anche la capacità di saper analizzare in profondità o quello che invero è anche nel quomodo nel modo di
Vinta
Analizzare
E infatti
Questo tuo libro ci dice che in fondo ci vuole pompe o per perde realizzatasi sarda ma ci vuole moltissimo per recuperare
E per recuperare anche un un diciamo così una credibilità da parte di dei giornalisti che poi soggiacciono allora regime fascista e magari oggi a regime magari del politicamente corretto perché sente
Questo dottor però ci induce ecco perché secondo me è un vicolo utile per le scuole di giornalismo sai tu una cavalcata libero via andare dal mille novecentoventiquattro al due mila ventiquattro mila quindici
No allora tieni presente che abbiamo pensato a questo libro insieme all'autore pubblicare questo libro
Proprio perché nel mille novecentoventiquattro che era il centenario del due mila ventiquattro mila distanza gli USA in cui e quindi inevitabilmente questo ci porta a indagare sulle possibili Analogie
Tenendo presente un altro piccolo particolare etiche il mille novecentoventiquattro che precedente è una tautologia nel mille novecentoventicinque
Come il due mila ventiquattro ha preceduto il due mila venticinque perché quindi sottolineo questa tautologia
Perché il due mila venticinque come il mille novecentoventicinque sono stati l'anno del Giubileo
Tecce questa data del Giubileo Londra quei dimenticare almeno nel mille novecentoventiquattro che nel senso che anche da parte del Vaticano c'era una grande preoccupazione
Che potesse succedere qualcosa per cui il governo è quello tant'è vero che il ministro Federzoni più volte interviene dicendo noi quel Giubileo sarà perfetto il saranno tutti accorsi non succede niente
Ma quindi come dire un'analogia comunque c'è nelle cose per quanto riguarda poi è stato scelto come tu hai sottolineato la libertà di stampa e lo strascico a perderla
Perché
Come ricordava Walter prima la frase di Calamandrei fai e come l'aria che respiriamo ce ne accorgiamo solo quando non c'è ma quando cioè non ci accorgiamo che la ricerca vi faccio sempre sostenuto che la libertà di stampa e l'ossigeno della democrazia senza libertà di stampa tra democrazia non ho più ossigeno e muore
Ovviamente certo tutto è i mezzi di comunicazione di massa sono cambiati lo ricordava prima
Walter vitali cioè oggi giornalista cioè le notizie arrivano da tutte le parti non c'è più la carta stampata
Non c'ho più neanche solo radio televisione eccetera siamo bombardati di notizie che arrivano in ogni momento non ha scadenza e i pensiamo ai social per cui tutto questo comporta una da una parte il fatto che
Correre con i soci alcune ricordava Umberto Eco prima al bar si potevano dire delle sciocchezze adesso con i socialisti si dicono sui social e qui diventano opinione come dicevi realizzata ma e prima il giornalista doveva correre dietro una notizia
Oggi invece la notizia che corre dietro il giornalista
Quindi come ha giustamente detto tutto occorre una capacità di discernere sulle notizie non di andare a caccia delle notizie ma di riuscire a capire che pericolo e anche questo nel senso che lo sviluppo tecnologico molto alla moltiplicazione dei canali portava anche questo cioè l'intelligenza artificiale con l'intelligenza artificiale oggi è possibile deformare anche la storia
Sei noi oggi possiamo fare dire a Mussolini con le sue parole cose che non l'ha detto mi come il suo limite coi per citarne uno qualsiasi
Emana è difficile che venga chi abbia studiato con Mussolini venga preso per i fondelli però però lordi chi ricordi scusate faccio solo un ricordo anche personale mattini Cordini Hillary foto di
Papà Francesco comunque un grande cappottone da scie che teneva
Allora io scusa in sede Mezzini cito io dissi subito ma queste cappotto di Karol Wojtyla quando andava a sciare non è quello quindi
Però devo dirti che qualche collega vaticanista circa su ma raggio imbattersi subito accorta della scelta quindi come lei ci vuole anche
Un giornalismo però specializzato che sappiano cioè punto per punto i tuoi doveva dire il giornalismo fotografico è questo è allievo una fotografia dove tutto sommato magari potrà essere facile
Avendo l'occhio esperto come il tuo comprendere ma con l'intelligenza artificiale possibile alterare tutto
Allora mi viene in mente il famoso libro di di Orwell mille novecentottantaquattro dove questo personaggio
Mi pare si chiamasse Winston Smith Lapo lavorava dal Ministero della Verità
Allora nel ministero della Verità che cosa facevano con la R maiuscola
Lei scrive Eduardo riscrivere vanno i giornali
Allora con l'intelligenza artificiale oggi è possibile riscrivere tutti i giornali riscrivere la storia
E quindi cancellare anche la Sperto ce n'è per questo che è necessario da questo punto di vista di giornalisti faccio un altro ricordo io nipote e fa anche il primo anno di liceo e i giornali non li legge
E io gli ho detto guarda che non legge nemmeno uno dei giornali tra l'altro il ritorno a scuola Enzo anzi ho io ciò la cui si chiamata ancora una si chiama ai
Il tablet è il dato l'esatto notizie le prendo da lei non bisogna piuttosto bisogno di tu me l'ispiri
Quindi
E cioè il documento e adesso spiegare le notizie tempi darle
Presso il conto scusami prima di dare la parola quasi finale perché poi la finale la spezzettate a Walter voglio dirti visto che hai ricordato opportunamente annunciando il mio centoventicinque
Allora io gliela dal Papa Pio undicesimo
La parola chiede
Tu scrivi utilizzi una frase di baratti usando utilizzando un solo di cui tra l'altro abbastanza controverso come Kerself però non voglio scendere nei dettagli in cui i ricordi scrivi
Scrive terzo nessuno dei due cioè più decimo Mussolini ha evidenziato nessuno dei due aveva simpatia per la democrazia parlamentare cioè Ratti praticamente Mussolini nei credeva nella libertà di parola e di associazione entrambi venivano il comunismo come una grande minaccia allora ero subito specificare che sicuramente ma Papa Ratti rideva il comunismo come una gara di minaccia ma lo vedeva anche all'incirca non scritta per quanto riguarda il nazismo ma la posizione di ratti si riferiva a un certo parlamentarismo
Che rischiava di entrare in alcune concezioni cristologica
E di Santa Romana Chiesa
E lui diceva la Chiesa cattolica non è una democrazia di fatti ciò monarca assoluto attenzione a fare entrare in una certa forma di democratici Isma'nelle nelle messi in ordine ai concili eccetera eccetera ci vuole un primato
Pontificio da questo punto di vista non era contro tout-court la libertà di espressione per esempio della stampa perché sembrerebbe dalla lettura lo dico a pagina lo dico a pagina nove giù naturalmente ha dovuto fare una sintesi
Walter
Agile dove dice che il nemico ovvero gli interessi coincidenti di Mussolini papà undicesimo nemico era Giolitti e liberalismo certo d'ordine sociale comunismo
Liberalismo era quello l'obiettivo che in comune avevano e volevano contrastare nella parte pagina nelle righe finali di pagina nove
Che ai cinghiali no scrive ammirati noi guardiamo colpito anche me questi narrano le novità chiarire all'ampiamente poi Néstor Rossi tanto per capirci
Però entrambi declinano scrive che era il comunismo come una e però è il mondo liberale adotterà pronto e hanno merita quella definizione liquidatoria
Che egli appioppata e ha fatto storia Gaetano Salvemini
Certo è stato anche il ministro della malavita però è stato il ministro che allargati su fragili
Elettorale che ha fatto tanti altri
Tante cose il cambiamento del resto Giolitti dopo a un'altra ondata di voler appunto dopo Mussolini giuridiche politico del Novecento più
Più discusso Gesù allo allora Walter
Concludendo prima di una postilla finale ovviamente non so torrenti in cui voglio chiedere paventati separazione anche una fascicoletto che riguarda una mossa precisata poi dopo l'obbligo accenni giù alla fine Giancarlo Walter io come
Penultima postilla mettiamola così sottolineare che certo Mussolini fascisti fare dei giri ma l'ho fatta i giornalisti dell'epoca volentieri
Sono stati comperati dal regime il regime riacquistati ma volentieri hanno fatto sono stati conformisti dopo un
Certo ci sono state frange ci sono stati sentori che hanno fatto una resistenza dunque ma hai citato Fassati va citato anche Albertini direttore del Corriere della Sera che e si è visto poi scippare il giornale
Affidata i Crespi che erano invece molto più per errore insomma
Non sono stati però la maggioranza dei giornalisti poi ha accettato volentieri per interesse per mutui detto vive credenza Anna citati vicina questo conformismo non è cambiato
Questo conformismo il anche a misura anche oggi anche oggi
C'è il padrone del vapore che intente ai suoi comandamenti però c'è una buona quota di miei colleghi coi colleghi o persone che comunque hanno in tasca questo tesserino rosso che si adeguano volentieri per tante ragioni
Materiali ideali l'incomodo però ci sono insomma
Bene Marco Pannella non a caso voluto titolare della rassegna stampa stampa il regime su Radio Radicale
In attesa di farla stampa di regime
Stampa di regime no il mille novecentoventiquattro cessato una mostra fotografica che ha chiuso i battenti il dieci gennaio la Casa della memoria e della Storia in Roma Berto al quattordici novembre chiuso il quindici
Ma di gennaio solo due mesi
Forse Giancarlo parlare un qualche mese in più anche per permessi indelebili delle visite scolastiche dei scuole forse sarebbe sarebbe utile riproporrò o renderla meno itinerante
E vuoi giudici ma almeno io mosso qui Carovigno cataloga erto diciamo piccolo catalogo di questa mostra dove ci sono un furto anche molto
Significative per esempio questo posto cui simboleggiano i giornali nel momento in cui si fa del decreto per la soppressione della libertà di stampa
Che successo avuto questa mostra che cosa Vasco che cosa si voluto mostrare
Ora questa mostra e tra l'altro diciamo il mio libro nasce proprio nell'ambito nella discussione che stiamo che abbiamo fatto nel Comitato Scientifico della Fondazione muri alberi sui miei novecentoventiquattro
La vostra vuole
Questo sempre sul ventiquattro vuole però sottolineare questo passaggio ma attraverso da una parte latine della stampa tradizionale i giornali e quindi dall'altro mediante la nascita i quelli che saranno gli strumenti nella comunicazione di massa
Cioè il mille novecentoventiquattro e l'hanno in cui nasce lumini la Rai e il mille novecentoventiquattro e l'anno in cui nasce l'Istituto Luce
E saranno gli strumenti utilizzati dal fascismo per il controllo dell'opinione pubblica per fare nel fascismo un regime di massa perché come si ricordava prima ancorché i giornali venissero certamente più letti di oggi
Ma comunque l'alto tasso di analfabetismo soprattutto nelle regioni meridionali limitarla la diffusione del giornale
Che era diffuso nelle classi borghesi
La radio invece per essere ascoltata ha bisogno soltanto nelle orecchie quindi anche gli analfabeti coso ascoltarla
E anche l'Istituto Luce perché mai per esempio oggi abbiamo visivamente la fotografia del fascismo attraverso l'Istituto Luce perché l'Istituto Luce realizzava quelli documentari che venivano trasmessi nelle sale cinematografiche lotto solo vento molto potenziato dal fascismo tra il primo e il secondo tempo di un film della prevenzione di un film
Quelli documentari nell'Istituto Luce non facevano che propagandare le inaugurazioni le i ponti che si dà c'è per in cui per propagare l'allarme la camicia del prossimo il fascismo che diventava non lo stato sociale cioè che faceva nell'Italia uno stato sociale
Mi è capitato di scrupoloso dire che tecnicamente erano eccellenti quei documenti ecco si reggono solo gli volevo dire mi è capitato di discutere con Piero Melograni che per alcuni anni è stato presidente deriva
E con tutte del compianto giorni compianti tutti e due Giovanni Sabbatucci il proprio di questa al valore estetico ma non solo di
Di questi filmati dell'Istituto Luce ovvero aggiungere che in questa nostra fotografico multimediale accurato
Da un esperto della storia della radio come il ricco Menduni voglio ricordare siamo radio radicale storica della radio di Enrico Menduni è sicuramente una delle storie più voi intervenuto altre pubblicazioni una monumentale in due volumi Storia della radio dalla pubblica uscite dalla un paio di anni fa mille e cinquecento pagine ma insomma anche lì
Chi vuole avere un'infarinatura Amenduni voglio ricordare che il presidente
Nella Fondazione giornalismo Paolo muri alti lo voglio dire volessero poi il presidente ti tira le orecchie Giancarlo
E Giampiero spirito con un consiglio di amministrazione che ha aveva come componenti Giampiero Spirito appunto Fondazione Casagit Carlo partorite presente nel nostro ordine
E poi Alessandra Costante Federazione nazionale della stampa e della Link Gil Roberto
Gino ex e nella nel comitato scientifico Giulio Anselmi per molti anni
Direttore del dell'ANSA
Prima di essere poi stato direttore presidente pure anche no soppressi nel presidente prima di essere stato direttore dell'Espresso giornalista Simona soli Simona Colarizi
Poi Raffele Fiengo Bellillo sindacalista per antonomasia no
Io vorrei dire loro
Era il Corriere della Sera poi Enrico Menduni insomma ecco Giuseppe Vacca nell'istituto dell'Istituto Gramsci in comitato o di tutto rispetto insomma
Allora mi pare Giancarlo che abbiamo io perorato la causa qua siamo apologetica questi due volumi innanzitutto il primo mille novecentoventiquattro Anatomia di un omicidio come succede la libertà di stampa
Non diamo per scontato questo messaggio subliminale come la salute
Poi grazie presso quando la si perde anche la libertà di stampa
Ecco in questa mostra fotografica di cui spero possa essere non si tratta anche in altri luoghi perché secondo me per gli studenti questa mostra fotografica del morto ecco questo sì non apologeti appena porci
Nel grazie garanzie Giancarlo grazie a mandarci agli altri grazie cerca di certo insomma di questa presentazione margine i figurativi grazie di nuovo grazie Walter rivolti a voi
Per aver Tzipi sottratto tempo insomma questo senza problemi di carattere tecnico tecnologico e grazie anche a Stefano Chiarelli Lucas per l'assistenza in regia e naturalmente un ringraziamento sotto il finale presepi video esportatori di radio radicale