Pace, Lavoro, Ambiente, Diritti. L'Europa e il mondo di fronte a sfide inedite

Iniziamo iniziamo i lavori
Siete pregati di accomodare
Grazie si è
Va
Bene abbassiamo il volume
Le non quello del due della presidenza ma quello della San
Ma
Possiamo iniziare
Bene innanzitutto
Non
Benvenuti Graz grazie a tutte e a tutti per aver accettato l'invito della CGIL a questa iniziativa questa Assemblea una ulteriore età bah verso una società giusta diritti Democrats sia costruire la pace dire no alla guerra ripudiare l'
E
Vorrei solamente dedicare un momento esprimere la nostra solidarietà al popolo di Myanmar colpito da un tremendo terremoto
A volte la popolazione civili i LEA e sono i poveri a vittime e dove appunto una governo una dittatura impedisce il libero accesso agli aiuti umanitari e anche l'una
Diciamo esprimiamo di nuovo riaffermiamo la nostra solidarietà
A tutte le popolazioni che sono vittime delle guerre che purtroppo sappiamo quando iniziano ma non sappiamo quando finiscono le guerre quindi solidarietà alla popolazione a Gaza e in Cisgiordania in Ucraina in Congo in Sudan dove appunto le guerre
Sono appunto una calamità che dovremmo evitare oggi sarà una giornata una mattinata molto lunga addirittura credo che occuperemo anche un pezzettino del del pomeriggio noto per poter ascoltarci confrontarci con continuare ripeto il cammino comune che abbiamo iniziato anni fa
Io il iniziamo subito duo iniziamo suddito chiedendo a Maurizio Landini segretario generale della CGIL di introdurre i lavori di questa Assemblea quindi chiedo un attimo un po'di di di di vinti silenzio se possibile grazie prego Maurizio
Un giorno a tutti a tutti di
Grazie davvero
A tutte e a tutti per essere qui
Vorrei partire proprio dal senso e delle ragioni anche di questa che ha portato
La CGIL ha
Proporre di organizzare questa giornata
E di diciamo così svilupparla all'insegna di una discussione collettiva
Che provi a
Capire quello che sta avvenendo
E ad approfondire anche le ragioni
E definire con
Più precisione anche quel
Che è la l'azione da mettere in campo
Noi partiamo diciamo così da questa valutazione
E cioè
Quello che
è avvenuto
Negli ultimi anni
A partire
Dalla dalla ripresa dello strumento della guerra
Ha visto nel nostro Paese
La capacità uso questo termine di
Mobilitarsi di scendere in campo
In una misura in una modalità che non ha avuto altri esempi
In giro per l'Europa
Mi riferisco in particolare
Alla grande manifestazione che abbiamo fatto
Tutti assieme il cinque novembre del due mila ventidue
E
Andando a ricredere voglio partire da lì perché andando a rivedere
Quelli che erano i contenuti
E quella piattaforme di quella grande manifestazione
Sono i temi con cui ci troviamo anche oggi a fare i conti
Perché già allora
L'oggetto era
Lo richiamo semplicemente l'oggetto di quella manifestazione
Che avveniva dopo l'invasione della Russia all'Ucraina
Poneva il tema non solo del cessate il fuoco ma di affrontare questa situazione rilanciando un'idea di
Blocco e di norme in corsa al riarmo né sul piano nucleare nel in altra direzione
Fu un'eco al problema di sviluppare tutte le forme di Tomatis che possibili
E quindi rivendicare anche nei confronti dell'Europa
Un ruolo che adesso ha avuto questa dimensione
E allo stesso tempo indicava il rischio
Di una involuzione
E di un ritorno indietro anche nel tempo
Dopo quella grande manifestazione un anno dopo in questo caso più legato direttamente alla via maestra
Il sette di ottobre se vi ricordate ci fu un'altra grande mobilitazione a Roma
Che in un qualche modo collegava la lotta per la pace
Alla necessità di affermare anche non solo la difesa della nostra Costituzione ma l'applicazione della nostra Costituzione
E l'affermazione anche di un modello sociale in Italia in Europa che a partire dall'idea dello stato sociale dei diritti fondamentali delle persone si affermasse i diritti fondamentali che venivano negati dal diritto al lavoro e quindi al non lavoro precario
Dal diritto alla sanità e quindi alla sanità pubblica al diritto alla formazione al diritto anche
Di politiche economiche industriali
Che affrontassero in modo nuovo il tema del rapporto tra la produzione l'ambiente e la sostenibilità generale
Quel sette ottobre come purtroppo sappiamo oltre aver riempito piazza San Giovanni ha coinciso anche con
L'azione era stata fatta da maschili di conseguenza abbiamo avuto anche quella reazione
Che possiamo già allora definivamo
E poi abbiamo visto nelle dimensioni di quello che sta avvenendo anche oggi
Addirittura folle
Che sta mettendo in discussione l'esistenza stessa in questo caso del popolo palestinese ma richiamo queste cose per dire
Che davo da allora ad oggi
Se ci pensiamo un attimo Eva credo
Detto con onestà e con realismo
Quello che noi allora denunciavamo come rischi
Eravamo scesi in piazza per impedire che avvenisse ciò che la guerra tornasse ad essere lo strumento che regolava tutti i rapporti eccetera
Non la faccio lunga
Dobbiamo essere tardi noi molto onesti e realisti nel dire che quegli obiettivi che ci eravamo posti non solo non li abbiamo raggiunti
Ma il quadro con il quale siamo chiamati a fare i conti esattamente il quadro con cui non volevamo voler fare i conti
E con un ulteriore anche evoluzione se pensiamo
Anche quello che è avvenuto sul piano anche elettorale negli Stati Uniti e in altre parti naturalmente del mondo
Perché e qui c'è un punto di riflessione e di discussione che credo voglia fare assieme o che almeno noi come CGIL ne sentiamo la necessità
è che non solo la guerra si è allargata
E siamo a un numero di guerre nel mondo
Dal dopoguerra quei non ha precedenti ma siamo anche di fronte a una ripresa e una spesa per il riarmo che ha assunto dimensioni
Non
Non previste non prevedibile di una dimensione che anche in questo caso non ha precedenti
E da un certo punto di vista siamo dentro ad una situazione totalmente inedita nuova
Piena di rischi che sta disorientandole naturalmente anche le persone
E proprio per questo credo che vada approfondita
E ragionata insieme
In questo contesto
Naturalmente
Ci sono state e ci sono iniziative anche in corso che provano misurarsi con questi processi
Noi come CGIL rispetto anche ai
Alla piazza del quindici di marzo
Abbiamo deciso con una nostra posizione una nostra lettera di essere presenti e di partecipare alla manifestazione sapendo che su quello ci sono state anche valutazioni legittimante legittime diverse
Ma credo che il punto
Su cui tutti abbiamo bisogno di interrogarsi e di ragionare
Riguarda proprio di fronte a questa situazione inedita con cui siamo chiamati a fare i conti
Quale e quale può essere il ruolo
Dell'Europa e quale ruolo sta svolgendo e quali a rischio sta correndo
L'Europa
In termini appunto di rischio anche
Di scomparire e di non svolgere fino in fondo quel ruolo e quelle funzioni
Che Almenno
Sul piano dei principi e della carta e della carta dovrebbe svolgersi
E
Proprio per
Questa ragione
Pensiamo che il livello di
Discussione e di confronto tra di noi debba provare a misurarsi
Su queste situazioni inedita con cui siamo chiamati a fare i conti noi abbiamo esplicitamente espresso
Un nostro parere partendo da un punto di netta contrarietà
Alla sesta che è stata fatta
Di andare su una strada di riarmo
Non abbiamo cambiato idea
Continuiamo pensare che quella sia una scelta sbagliata pensiamo che sia sbagliata
Perché non c'entra assolutamente nulla per come è stata pensata
Con una possibile costruzione di un sistema di difesa europeo
Siamo semplicemente di fronte
Ad una setta che sta producendo un riarmo delle singole nazioni ed in modo particolare
Per quello che leggiamo che vediamo della Germania in modo molto esplicito
E
Da un certo punto di vista
Questo elemento
Va a discapito
Di altri temi di altri argomenti che invece oggi dovrebbero essere affrontati
Che riguardano il ruolo dell'Europa in termini di politiche industriali in termini di governo dei processi di transizione sia ambientale che digitale
In termini di futuro dei diritti fondamentali
Che abbiamo in un qualche modo individuato come temi centrali
E da questo punto di vista
Ma lo dico come elemento di
Di valutazione anche di onestà
Questo è un processo che sta riguardando trasversalmente tutte le organizzazioni
Io ho avuto non so se la fortuna o l'onore di partecipare proprio nei giorni in cui l'undici dodici
All'inizio di marzo sostanzialmente
In cui si stavano prendendo queste decisioni
E ho partecipato a Bruxelles a una riunione del sindacato europeo
In quei due giorni c'è stato sia un incontro con alcuni commissari sia la firma
Del cosiddetto Patto per il dialogo sociale con la fonde nella
E voglio condividere con voi con molta con molta franchezza questo passo questo passaggio
Perché credo che sia una cosa che non riguarda solo il sindacato ma che riguarda credo tutti noi
Perché da un lato eravamo c'è stata la firma tra i sindacati le associazioni imprenditoriali e l'Europa
Di un patto in cui
Viene affermato la necessità di un confronto preventivo di un coinvolgimento delle parti sociali rispetto alle scelte di politica economica e sociale sostanzialmente che si fanno e quindi ribadendo in questo anche una diversità dell'euro
E contemporaneamente nelle stesse ore
Noi siamo ci siamo trovati in presenza di una CELTA nemmeno votato dal Parlamento in realtà di richiesta
E di decisione
Di aumento per ottocento
Miliardi di riarmo
Tra l'altro con una serie di fondi ancora non ben capito e finiti da dove possono avvenire
Ma che in un qualche modo indicano in modo molto esplicito il rischio che questi soldi in realtà vengono presi da altre da risorse che invece dovrebbero essere spesi in altra direzione
Per la spesa sociale per le politiche industriali per creare lavoro in un'altra direzione in un altro modo
E questo elemento che poi l'unica cosa che è stata votata e il famoso libro bianco
Che la commissione europea ha varato
Che contiene al suo interno
Una logica io credo particolarmente preoccupante
Perché quando si indica che il terreno di scontro e di guerra oggi in Ucraina diventa il terreno indica quello che sarà il futuro dell'Europa
O quando in un qualche modo
Si arriva nel libro bianco
Ad indicare che il riarmo
Finalizzato da un certo punto di vista a mettere nelle condizioni l'Europa da difendersi da altri attacchi che possono avvenire mettendo in conto naturalmente anche la possibilità dell'utilizzo e di arrivare fino alla guerra è evidente che da un certo punto di vista siamo di fronte ad una situazione che con queste caratteristiche
Non l'avevamo mai vissuta
E se ci pensiamo un attimo
Quello che è avvenuto dalla dall'inizio della guerra in Ucraina ad oggi che l'Europa i suoi governi in vari soggetti in realtà un ruolo per cercare come noi rivendicavamo chiedevamo di avviare percorsi processi diplomatici che arrivassero a bloccare quella guerra e aprire anche un altro passaggio tutto questo sostanzialmente non avvenuta e non si è fatto dentro un'idea che progressivamente in realtà a smontato
Qualsiasi ruolo che ha indebolito la stessa funzione dell'Europa nel contesto più generale della situazione che stiamo vivendo e da un certo punto di vista
Il bisogno anche di approfondire quello che sta succedendo
Parte dal fatto che se fino a un certo punto
Il mondo aveva in qualche modo regolato i suoi rapporti dalla seconda guerra mondiale in poi attraverso la costituzione di due blocchi di due potenze che si erano confrontate
Noi oggi non solo non siamo più in presenza di questa situazione e non siamo più in presenza dell'URSS ma anche quello che in un qualche modo a partire anche dal crollo del Muro il superamento dell'URSS aveva pensato di poter avere la strada aperta per diventare l'unico soggetto che in un qualche modo governava il mondo
Fatemela dire così anche molto schematicamente sull'onda dell'idea della globalizzazione quindi del dell'estensione democrazia fatemela dire per come la penso schematicamente ma come elemento di riflessione
Noi in realtà siamo di fronte al fallimento della globalizzazione
E che sta determinando che ha determinato anche una crisi degli stessi Stati Uniti
E lo dico da questo punto di vista
Perché se ci pensate un attimo
Noi il mondo tra virgolette occidentale se così lo vogliamo chiamare
Che nella storia penso all'Italia all'Europa fino arrivare all'Inghilterra segnalare agli Stati Uniti se ci pensiamo nella storia del mondo in particolare nella storia dello sviluppo industriale
Sono sempre stati soggetti all'avanguardia
Al punto che anche nel linguaggio
Ciò che non ero Occidente generalmente del veniva definito paesi in via di sviluppo
Oggi se ci pensiamo un attimo
Una delle ragioni anche della crisi
Che gli stessi Stati Uniti stanno vivendo e che sta portando determinate scelte anche la nuova amministrazione americana
Nasce dal fatto che i cosiddetti paesi in via di sviluppo oggi in realtà sono paesi che su molti terreni sono molto più sviluppati Dinoi dell'Europa e degli stessi Stati Uniti
E se ci pensate il paradosso è quando parlo di fallimento della globalizzazione
Il paradosso e quando penso la globalizzazione penso a due fenomeni chiaro il per rendere chiaro la discussione
Da un lato penso a tutto il fenomeno delle delocalizzazioni produttive
E cioè Della Seta che era a suo tempo è stata fatta a partire dagli Stati Uniti ma che poi ha riguardato tutti e cioè di delocalizzare le produzioni in giro per il mondo dove costavano meno fondando un sistema che avesse queste caratteristiche
E dall'altra se ci pensate è l'altro elemento di globalizzazione che è stata la finanziarizzazione dell'economia
E quindi il processo che in un qualche modo ha determinato una concentrazione della ricchezza senza precedenti ma che ha determinato anche diciamo così una centralità della finanza rispetto proprio anche ruoli degli Stati a ruolo pubblico
In un'idea naturalmente di e questo lo dico sempre schematicamente ma come elemento di riflessione meriterebbe più argomenti ma per renderlo chiaro
La contraddizione che si è determinata è che le contraddizioni che questa delocalizzazione ha determinato e cioè l'aumento della precarietà la competizione tra i lavoratori dei diversi Paesi in giro per il mondo
Con le conseguenze che questo determinato ha prodotto se la guardo da un certo punto di vista una rottura drammatica tra il mondo del lavoro e la rappresentanza politica
E da un certo punto di vista le contraddizioni che questo processo di localizzazione così fatto ha fatto emergere ha prodotto una serie di problemi sulla vita del mondo del lavoro e delle persone penso ai fenomeni della migrazione penso anche hanno prodotto poche risposte negate ai dazi ai muri e tutto il resto che in un qualche modo hanno favorito
Una
Diciamo così nascita anche di rappresentanza politica su questi temi
Che per assurdo oggi sta utilizzando il nazionalismo e il populismo come elementi di risposta a questi fenomeni
E da un certo punto di vista oggi sono le forze tra virgolette di estrema destra
Che provano a dare una risposta una rappresentanza questi bisogni in un quadro naturalmente esattamente contrario a quello
Di cui ci sarebbe bisogno
E lo dico perché se guardiamo
Quello che sta avvenendo e le scelte che da un certo punto di vista oggi avvengono anche a partire dagli Stati Uniti
Partono secondo me da un evidente elemento anche di crisi che sta vivendo quel Paese
E naturalmente della perdita che quel Paese ha avuto di egemonia come in passato era abituato ad esercitarlo sia sul piano militare sia sul piano economico sia sul piano se vogliamo anche culturali
E l'operazione da un certo punto di vista che oggi
Davanti anche con le scelte che tram sta facendo tra l'altro attorniato diciamo così dai più ricchi del mondo
E un elemento di riflessione non so cosa sarebbe Trump se non avesse attorno a sé i più ricchi del mondo ma da un certo punto di vista forse la novità con cui fare i conti
E che per la prima volta in modo così diretto ed esplicito
Noi siamo in presenza del fatto che non è che ha vinto i repubblicani sui Democratici
Ma siamo in presenza del fatto secondo me anche i più ricchi del mondo e le cose che stanno facendo oggi attorno a tante danno questo elemento noi siamo di fronte al fatto che per la prima volta in modo molto diretto ed esplicito il mercato
E i valori del mercato
Si sono fatti stato e stanno sostituendo lo Stato
E la logica con cui oggi da un certo punto di vista lo stesso tra si sta muovendo
In termini di rapporto diretto con putti in termini di operazioni che sta facendo di acquisizione della Groenlandia piuttosto che di altre cose in un qualche modo indicato stanno dentro ad un'idea non di politica in senso generale di ruolo generale ma di interesse degli Stati Uniti d'interesse del mercato e di definizione quindi anche delle politica con caratteristiche hanno questa natura perché se la guardiamo dal punto di vista di questa natura uno dei problemi nel rapporto con lattine chi governerà i processi e l'evoluzione dell'intelligenza artificiale dei cambiamenti che questo determini e se la guardiamo rispetto all'interesse sulla Groenlandia che ce ne possono essere tanti ma ce ne sono alcuni che direttamente riguardano anche
Le materie prime che lì esistono e badate che non c'è solo la materia prima classica del garage ma se pensiamo che uno degli elementi di evoluzione con cui saremo chiamati a fare i conti con l'intelligenza artificiale con il digitale
Sono il fatto che in tutti i Paesi in tutto il mondo poteva vere gestire quei dati quelle informazioni porta alla nascita di tanti data center
E i Tata Center hanno bisogno di tante energie di tanta e da un certo punto di vista oggi l'acqua ancor di più che in passato diventa un elemento di risorse strategiche il suo governo ha queste caratteristiche
E se ci pensate siamo dentro una dimensione che in un qualche modo non è semplicemente di chi vuole governare il mondo e quindi si pone il problema di essere anche gendarme nel mondo perché se ci pensate
Dentro l'operazione che oggi tram sta facendo appare agli occhi di tanto quello che sta cercando di portare la pace
Non so se chiaro come concetto
E da un certo punto di vista con la contraddizione perché per quello che io vedo se la guardo in una certa direzione non è che gli interessa
Che il popolo ucraino torni ad essere in pace vi interessa molto di più avere le terre rare interessa molto di più ricostruire un rapporto
Con la Russia non so quanto c'è in questo disegno disco legare il rapporto che in questo periodo si è costruito tra la Cina e la Russia essendo per gli Stati Uniti
La Cina l'elemento di competizione su cui in un qualche modo ridisegnare ma questi elementi il messaggio non so se siete d'accordo no ma me sembra un punto di riflessione per capire quello che sta succedendo in meno lo diciamo sentiamo la necessità di una discussione collettiva che ci permetta di capire davvero cosa sta avvenendo e quindi quali sono le azioni più opportune da mettere in campo
Perché la stessa questione che affronta la questione dei dazi da queste dell'ente Dellera industrializzazione hanno determinate caratteristiche e se la guardiamo in questa dimensione la stessa attenzione rispetto a Taiwan non è semplicemente per fare un dispetto
Asia alla Cina ma perché in quel in quell'isola come è noto se parliamo dei semiconduttori se parliamo di alcuni elementi strategici diciamo così anche in senso generale abbiamo di fronte a questa elemento e ci sono tra virgolette anche delle contraddizioni che emergono se la guardiamo in questa direzione perché in realtà oggi non c'è solo una crisi
Dei democratici americani
Per quello che è avvenuto ma da un certo punto di vista a me colpisce alcuni analisti l'hanno anche indicato
Che non si fa più riferimento al partito repubblicano si fa semplicemente riferimento al movimento che ha dato vita Trump e che in un qualche modo indica naturalmente anche questi elementi e se la guardo sul piano delle dinamiche non solo c'è un alto debito pubblico anche negli Stati Uniti ma se pensiamo alle dinamiche che oggi vengono avanti anche sul piano sociale
E alle cose che stanno naturalmente indicando siamo di fronte anche a una gestione della cosiddetta Cosa pubblica che tutta legata ad un'ottica di mercato
Tante macchine pensano di essere i padroni non di essere quelli che stanno dall'altra
Fino al punto di arrivare provate a tradurla in quello che sta succedendo di quello che potrebbe succedere da noi che i licenziamenti alle migliaia di licenziamenti che hanno attivato nascono da un punto che i dipendenti pubblici usiamo questo criterio per farsi capire
Debbono non rispondere
Alla qualità del servizio che attraverso il lavoro pubblico tu determini ma vengono licenziati perché i dipendenti pubblici debbono innanzitutto diventare dipendenti di Trump Dimas che debbono essere d'accordo ideologicamente con le sette che loro fanno se non lo sei sedici anzi atto
Perché quello che sta succedendo e questo è in termini anche di ridisegno del sistema di relazioni dei rapporti
Ecco io credo che con queste a con queste caratteristiche
Compreso il ragionamento che gli stessi Stati Uniti fanno rispetto alla NATO al riarmo nei confronti dell'Europa
Nei confronti dei degli stessi organismi internazionali che si sono dette perché si sono negli anni determinate che oggi sono oggettivamente all'interno di una crisi ma siamo dentro ad un processo è una dinamica che così come si sta determinando non era mai successo e non era mai avvenuta
E che quindi pone naturalmente anche la necessità di una riflessione rispetto all'azione in senso generale e quando dico l'Assemblea anche sindacale lo dico per rendere espliciti i problemi
C'è una discussione aperta anche dentro il sindacato europeo
Rispetto alle scelte che si stanno facendo anche nei confronti della politica europea e tutto il resto
Lo dico perché proprio nei prossimi settimane nei prossimi mesi a metà maggio ci sarà una riunione del sindacato europeo che è una specie di verifica di metà mandato congressuale che si terrà ed è evidente che rispetto anche alle sette di politica
Anche europea che sono fatte a partire dalla stessa questione del riarmo
è una discussione diciamo così che ha una sua trasversalità perché
Perché così come diciamo che l'Europa
Sociale e politica non si decora costruita e che è una serie di riforme non sono state fatte per cui continuano a essere i singoli Stati che decidono con anche la regola dell'unanimità
E il rischio che viene avanti e che è presente è che a maggior ragione in una situazione di questa natura dove la guerra torna ad essere uno strumento esplicito di regolazione dei rapporti
Rischia di prevalere non la dimensione collettiva solidale europea
Ma rischia di prevalere trasversalmente in tutto per tutte le organizzazioni tutti luogo di nuovo la dimensione nazionale
Che riguarda naturalmente come affronti questa situazione e cosa naturalmente se è in grado di affrontare in questo quadro in questa situazione
Lo dico da questo punto di vista per facendo anche un esempio molto preciso
E avendo chiesto
Oggi anche un intervento che ci sarà
Anche dopo la mia relazione
Sulle questioni anche delle politiche industriali a partire dal significato crea
Oggi
In Europa ma più in generale si sta discutendo nel mondo l'evoluzione scelte che si fanno rispetto al settore dell'auto e della mobilità e ha diciamo così alla trasversalità che questo elemento ha riguardo ai processi
Perché è evidente lo dice in modo molto esplicito che la CELTA fatta
Da Trump dagli Stati Uniti
Di dire che nei fatti il cambiamento climatico non esiste
E anzi andare in una direzione che non solo riprende le trivellazioni e tutto il resto ma che appunto mette in discussione con una regressione complessiva anche delle scelte che vengono realizzate è evidente
Non solo questa porta i dazi ma è evidente che questo processo vogliamo dircelo riapre
Con una radicalità senza precedenti il rapporto che esiste tra il lavoro e l'ambiente
E da un certo punto di vista rischia di regredire questo quadro perché consentitemi la franchezza
Una persona che per vivere ha bisogno di lavorare
Se a un certo punto litigi che quell'attività lavorativa non la fa più perché inquina
O se è in grado assieme a lui di costruire il fatto che c'è un'altra attività che gli dà da mangiare o altrimenti Luís difenderà quell'attività lì perché altrimenti non vive non mangiano soci chiaro come concetto forse banale come
Come si deve denota catalano da terra terra
Ma è un punto fondamentale da cui partire
Perché altrimenti
L'operazione che viene fatta non ha solo un'operazione diciamo così generale ma anche un'operazione di rompere qualsiasi possibilità di costruire un'azione che rimette al centro uno un'idea di qualità del lavoro di sostenibilità del lavoro e di coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori dentro questo processo
E se ci pensate da un certo punto di vista e anche un elemento che rompe
L'evoluzione di qualsiasi spazio di democrazia
E di democrazia economica in cui le persone
E che lavorano sono messe nella condizione non solo di chiedere un po'di salario e meno orario ma chiedono di poter discutere di quello che fanno di come lo fanno e di poter volta avere voce in capitolo rispetto alle sette anche di investimento che vengono realizzate e quindi se ci pensate una regressione non solo sul piano dei contenuti delle produzioni ma è una regressione anche sul piano dei modelli sociali e dello sviluppo di una democrazia che sia fondata su una valorizzazione su una partecipazione vera dei lavoratori che non è la partecipazione azioni spicca o ai consigli d'amministrazione ma è la possibilità per le persone
Di poter usare la propria intelligenza per poter discutere e decidere cosa si produce come lo si produce con quale sostenibilità
E badate che questo non è un punto di poco conto
Perché quando dico che c'è una discussione anche dentro il sindacato
Voi pensate la dico brutalmente e non lo so non lo sto dicendo
Pensate che
E non voglio qui anticipare un tema ma lo dico come esempio anche se volete problematico
Voi pensate che se ai settori che chiudono e che smettono di fare produzioni attività
E l'unico investimento che fai e quello sulle armi questi viene proposto che lavoro dai sulle armi pensate che la gente pronta a dire no non lo vogliamo fare
Scusatemi la franchezza e la brutalità io non sto dicendo che sarei d'accordo sto dicendo che per evitare che questa sia l'unica alternativa che viene messo davanti alle persone
è evidente che mai come adesso
La lotta per la pace contro la guerra deve essere in grado anche di innestarsi dentro un'idea di modello sociale di produzione di governo dei processi di cambiamento che stanno sostanzialmente avvenendo
E da un certo punto di vista pone ad ogni livello questo tipo di argomentazione
E siccome questa è una discussione dedicata edifici anche dentro le organizzazioni sindacali così come trasversalmente
Dentro al quadro che abbiamo di fronte
è importante appunto che la nostra discussione fatemela dire così
Abbia proprio la caratteristica diciamo così che il mondo pacifista insegna
E cioè
Una discussione dove ci sono amici e nemici traditori non traditori è una discussione che ha assunto fino in fondo la cultura della guerra
Se vogliamo fare una discussione vera che significa anche sapere che tra di noi ci possono essere anche delle idee diverse
Dobbiamo sapere che non c'è un'alternativa all'ascolto e alla discussione alla ricerca di un'azione dove non ci sono gli amici o indennizzi Mazzella ricerca insieme di affermare un modello democratico ed un modello sociale che si misura coi processi che sono in atto
E per quello che ci riguarda lo dico come elemento a un elemento di discrimine
E cioè per noi in tutta questa discussione al centro deve rimanere la persona e lavoro e non deve esserci il profitto e il mercato perché se vado all'estrema conseguenza di questo ragionamento in questi anni questo è quello che è avvenuto
E non è che uno scopre dopo che la
Tradizione che quelli che votano Trump la maggioranza sono lavoratori o sono quelli che stanno peggio non fosse chiaro come concetto
Lo devi sapere prima che quello non è che la gente si è bevuto il cervello ma è frutto anche di un processo che in un qualche modo se determinato che ho tentato schematicamente di indicare anche prima
E questo problema oggi ce l'abbiamo credo tutti davanti
E ci dobbiamo porre il problema di come lo affrontiamo
E di come ci misuriamo naturalmente in questa situazione
E questo da un certo punto di vista vuol dire che i problemi che stiamo vivendo dobbiamo entrarci dentro vederli come affrontarli
Quando noi diciamo
Che siamo contrari alla sesta che oggi
è stata fatta
Del riarmo
Per tante cara ragioni
Diciamo anche che il tema che viene utilizzato
E cioè che il riarmo serve per la sicurezza delle persone
E io non banalizzo non so voi
Io percepisco
Paura tra le persone
Ma che questo sentimento non esistono once
C'è insicurezza tra le persone
Che dal mio punto di vista negata non solo che hanno paura di quello che succede
Ma che naturalmente a partire anche dalle nuove generazioni è un elemento che riguarda anche il futuro
Io non so voi ma se è vero una serie di dati che avvengono e cioè che non c'è mai stato
Un disagio giovanile come quello che si sta vivendo da dopo il covi con questa situazione e si è addirittura sei di fronte al fatto di un aumento dei suicidi nelle nuove generazioni che anche che non ha precedenti
Vuol dire che c'è non solo paura ma che non si vede un futuro davanti a sé
In un qualche modo questo tema secondo me pone la necessità non di dire che è una bugia
Che
Solo con le armi difendo la sicurezza che è vera
Ma penso che da un certo punto di vista la discussione di che corro vuol dire costruire una sicurezza è un tema che non possiamo saltare
Non so se riesco a rendere l'idea
E non sto dicendo che ho la soluzione in tasca
Sento la necessità di una discussione
E sento la metti sa di una discussione che sia anche un po'diverso da quella che abbiamo fatto fino adesso perché la situazione con cui siamo chiamare chiamati a fare i conti è inedito
Io non so cosa succederà ma la dico banalmente e la vedo come una contraddizione
Ma se dovesse succedere
Che nelle varie discussioni che si sta facendo
Si arriva a una un cessate il fuoco a una tregua anche nell'Ucraina e tutto il resto e tutto questo avviene
In una discussione dove l'Europa è stata fuori e l'unica cosa che l'Europa è stata capace di fare quella dire di armarsi per tentare di affrontare questa situazione
Cosa significa tutto questo Prada pensare né nel senso comune delle persone
Perché da un certo punto di vista questo diventa una contraddizione esplicita delle politiche stai facendo rispetto anche le ragioni fondative per cui l'Europa è nata o no
Al di là delle dichiarazioni che qualcuno fa o delle diciamo così
No
Lo dico da questo punto di vista perché questo è un elemento oggi molto concreto
E lo dico perché una delle cose con cui sento anche la necessità che ci si confronti si ragioni anche assieme
Riguarda che dietro questa cosa di che cosa significa oggi costruire la sicurezza e cosa significa oggi costruire la sicurezza ragionando anche su qual è uno sviluppo sostenibile che si può realizzare
Lo dico da questo punto di vista perché naturalmente
Bisogna anche misurarsi con un pensiero che non da chi è guerra fondali o ma che ragione anche da chi sulla base dell'esperienza ripropone in un qualche modo
Che è una delle ragioni della sicurezza per motivare anche la setta che è stata fatta sulle armi è quella della cosiddetta deterrenza
E badate dico che questo tema va affrontato perché la preoccupazione che io ho è che se questo tema è portato alle estreme conseguenze il riarmo non sarà quello deciso adesso il vero riarmo che si riaprirà per dire che serve per la deterrenza sarà quello nucleare
Non so se è chiaro come concetto
Non solo perché al limite
A un elemento di forza ma perché pone anche un altro tema
Che è esattamente il contrario di quello che ci siamo detti finora ma che rischia di riaprire questo elemento e se ci pensate questa discussione e la discussione che si sta affrontando anche per affrontare un altro tema che l'Europa che si chiama politica energetica
Perché uno dei problemi che ne stiamo vivendo anche nel nostro Paese quando si parla uno dei problemi che le imprese i lavoratori stanno pagando anche i cittadini e il costo dell'energia
Capponi punto di vista che vale per le nostre bollette come vale per le imprese
Perché il costo dell'energia nel nostro Paese se la vogliamo affrontare questa cosa rispetto ad altri e il doppio il triplo e quadruplo di altri e questo sta determinando non solo per ognuno di noi la bolletta ma sta determinando anche un problema rispetto alle scelte di politica economica e di investimento sostanzialmente che le imprese fanno e da un certo punto di vista irrecuperabili anche una capacità di avere una proposta che affronti questo tema
Perché anche lì si è aperta la strada che il futuro di questa cosa e avremo sempre più bisogno di energia come vi ho detto sui data center con l'intelligenza artificiale non avremo bisogno di meno le però bisogno di più energica
è evidente che questo tema lo faccio anche qui come esempio pone la necessità
Di entrare nel merito di una discussione
E di essere quindi in grado anche di avere un'ipotesi e quando dico nel merito sento anche la necessità ed è per questo il senso di questa Assemblea che per quello che ci riguarda una che può finire qui perché questo livello di discussione abbiamo bisogno che sia il più largo possibile
Che coinvolga le persone in carne ed ossa se la guardo il mio punto di vista che coinvolga anche lavoratrici e lavoratori non so se è chiaro come concetto
Perché se siamo ad un passaggio quasi di sistema abbiamo bisogno questo livello di confronto e di discussione di assumere tutti e di allargarlo
Perché non è che lo si decide in pochi e una volta definito c'ha il verbo da estendere ma devi fare i conti con i processi reali materiali che qui ed ora le singole persone vivono
Con le contraddizioni che questo naturalmente determina
E se la guardiamo da un certo punto di vista
è evidente
Che le contraddizioni naturalmente che ci sono rispetto alle pale alle politiche di riarmo
Partono naturalmente anche
Dal fatto che è singolare
Pensare che
L'Europa
Ragiona sul riarmo e non si dà una politica estera perché non si capisse
Qual è la politica estera dell'euro
Perché in realtà ai la politica estera dei singoli nazione dei singoli Paesi
O addirittura arrivi oggi se pensiamo
La riunione che è stata fatta
Nei giorni scorsi chiamiamoli cosiddetti volenterosi che da un certo punto di vista partecipano anche soggetti che non c'entrano nulla con l'Europa che non sono più in Europa o che hanno naturalmente altre caratteristiche
E in questo contesto naturalmente
è evidente
Che un'idea
Di costruzione chiamiamola anche di una sicurezza che sia fondata come noi diciamo sui diritti sullo Stato sociale
Significa naturalmente anche avere questa dimensione
Credo poi ci siano altri due temi
Tra virgolette Complessi nuovi con cui siamo chiamati a fare i conti
Proprio ieri sono usciti anche i dati di studio di
Eurostat è un altro elemento che credo ci porti a anche qui ad avere un certo realismo no
Perché se la guardiamo in quel senso lì
La popolazione europea
Un po'meno del sei per cento della popolazione mondiale
E da un certo punto di vista appunto
Certo siamo
Tra le situazioni diciamo così che sono più sviluppate
Ma che oggi hanno bisogno
Di una quantità di investimenti
Senza precedenti
E non semplicemente sulle armi
Ma proprio sulle questioni dello stato sociale delle politiche industriali delle politiche economiche
E mai come adesso
Quindi il problema
Se si costruisce una un'Europa che oggi non c'è
Diventa un elemento credo fondamentale
Anche dell'azione naturalmente che tu metti in campo
Consapevole in questa in questo quadro in questa direzione
Naturalmente
Della necessità
Che più volte ci siamo detti
Di affrontare questo tema
E non solo noi siamo
Diciamo così
Solo il cinque quasi il sei per cento
Ma l'altra caratteristica
è l'invecchiamento
E la crisi demografica dell'Occidente e dell'Italia ancor di più e dell'Europa in senso generale
E se la guardiamo dell'Italia ancor di più questo tema e siamo quelli che hanno l'età media più alta
E naturalmente
Questo argomento
Se ci pensiamo pone la necessità
Di avere anche un'idea un'azione
Che affronti questo problema del calo demografico dell'inventiva mento con le politiche
Di accoglienza e con le politiche dei migranti
Anche questo è un altro tema che noi non possiamo saltare e che sentiamo la necessità di una discussione
E che assume usando non voglio forzare ma che assume anche un elemento di strategico dell'azione che tu metti in campo per l'Europa che vuoi costruire per come naturalmente affronti questo tipo di elemento
E
Se penso naturalmente anche è una serie di scelte che vengono messi in campo è evidente
Che le questioni che riguardano mai come adesso le politiche industriali le politiche sulla ricerca sull'innovazione e sui settori strategici sono fondamentale
E da un certo punto di vista ai appunto la necessità che si sviluppi questa capacità e questa azione
Per mettere in campo
E per favorire
Dovendo scegliere perché siamo un bivio se davvero noi diamo contenuti a gambe
Ha un'idea di sviluppo del multilateralismo
O se invece perché secondo me siamo a questo bivio o se invece corriamo il rischio di ritornare alla fine dell'Ottocento Ettore in una dimensione in cui sono i singoli Stati che debbono misurarsi
La politica di campo in questa direzione
L'attacco che fa l'Europa il fatto che gli Stati Uniti pensavo di fare tanti accordi con singoli soggetti con singoli paesi
E in questo senso non riconoscono e non fa e non vogliono in nessun modo favorire un processo che posso avere altre caratteristiche
E in questo contesto e in questo quadro naturalmente
Il tema della
Il come si conquista e come si costruisse una cultura della pace mai come adesso lo dico a mo'di slogan ma per farmi capire significa collegarlo con quale lavoro si crea
Con quali
Idea di stato sociale e con quale CELTA anche di politica economica industriale naturalmente si mettono in campo
Voglio andare verso la conclusione dicendo due cose
Una
Noi cogliendo in modo positivo diciamo così
Una serie anche di
Sollecitazioni che sono arrivate
Penso da ultima
Anche
La decisione che è stata appresa da
Tutte le reti pacifiste
Nei giorni scorsi prendendo una posizione molto esplicite precisa
In cui si chiede che venga fermato Israele il governo di Israele e che non si possa rimanere in silenzio per quello che sta succedendo
Casa
Per quello che ci riguarda siccome sappiamo che ci sono già varie iniziative vari appelli varie cose che sono state messe in campo lo dico per quello che riguarda la nostra organizzazione noi pensiamo come CGIL la prossima settimana
Stava ragionando sul due di aprile
Di indicare a tutte le nostre strutture in tutti i nostri territori una giornata in cui si possono organizzare presìdi Esterni iniziative che rimettono al centro naturalmente questa cosa
E credo che questa sia una cosa naturalmente
Impegna esigere ma che vuole dialogare ragionare con tutti ma dare il senso anche di un'azione concreta che vogliamo mettere in campo
Il secondo e ultimo ragionamento che vorrei fare
Riguarda naturalmente
Questa discussione che cosa sta succedendo
Nel nostro paese
E quali sono naturalmente anche le azioni da mettere in campo
Lo dico perché noi siamo in presenza
In realtà di un governo in cui la svolta fatemela dire così autoritaria e anti sociale e sempre più precisa sempre più delineata che passa attraverso anche la messa in discussione del ruolo stesso delle organizzazioni di rappresentanza
E che in un qualche modo punta ad utilizzare diciamo così questa questa fase
Per provare anche ad affermare un modello corporativo di relazioni e di rappresentanza
Secondo me stanno aumentando le difficoltà perché banali di questo governo
Perché banalmente al di là dei racconti ho delle storie che stanno raccontando
Se uno fa semplicemente un bilancio di quello che è la vita delle persone normale di lavoro e di vita
E se migliorato o peggiorato se sono stati risolti i problemi in questi anni di governo
Io credo che banalmente non siamo in presenza di un peggioramento secco
Delle condizioni di vita e di lavoro
Se penso alle sette anche di politiche economiche sono state fatte al di là delle balle che raccontano credo che noi siamo in presenza di un dato
Preciso
Questo governo non solo non ha contrastato le scelte europea di stabilità di politiche no ha presentato all'Europa
Un programma che per rientrare dal debito pubblico
Per i prossimi sette anni la spesa sociale ed economica non può aumentare più dell'uno e mezzo per cento ogni anno
E assenti in modo molto preciso di agire in questa direzione tagliando la spesa
Ne sanno qualcosa i comuni perché questa cosa che è stata fatta e anche peggio dei vincoli che c'erano primi perché interviene direttamente sul tra spesa corrente
E quindi determini immediatamente un elemento di Taldo sociale anche a livello di territorio dei Comuni
E se la guardiamo da un certo punto di vista questa CELTA è un'azienda che dice una cosa molto precisa che la riduzione del debito che viene assunto come vincolo nel rapporto con l'Europa sia disse riducendo la spesa pubblica e non aumentando le entrate
E non aumentare le entrate vuol dire non andare a prendere i soldi dove sono e non fare l'operazione sul fisco che invece nel nostro Paese andrebbe fatta perché lo dice Mediobanca non lo dice la CGIL se tu vai a vedere
Negli ultimi anni c'è stato un aumento dei profitti nel nostro Paese che non ha precedenti
Se tu prendi semplicemente le banche le assicurazioni e le prime duecento aziende come fatturato in Italia sei di fronte ad un dato ci dice Mediobanca che negli ultimi due anni questi tre soggetti solo questi senza allargarlo hanno realizzato centotrentadue miliardi di utile
E se vai a vedere dice sempre Mediobanca dal due mila diciannove ad oggi l'ottanta per cento dei profitti realizzati nel nostro paese non è stato reinvestito è stato suddiviso agli azionisti
E anche quel poco che è stato reinvestito quel venti per cento il sessanta per cento di investimenti sono stati investimenti finanziari
E noi siamo in una situazione in cui il tarlo dei salari
E la riduzione dei salari e proprio legata alla norma e distribuzione della ricchezza perché in realtà la ricchezza che ha prodotto il lavoro ha semplicemente aumentato i profitti e aumentato la suddivisione di questi profitti agli azionisti
E contemporaneamente in questi anni è andato avanti un modello fondato sulla precarietà che è aumentata e sul modello di fare impresa e Massimo la responsabilità di quello che sto dicendo che uccide le persone
Perché le morti sul lavoro e gli infortuni sul lavoro se lo vai a vedere la maggioranza di questi riguardano lavoratori precari e riguardano lavoratori che sono dentro al sistema dell'appalto del subappalto del subappalto della finta cooperativa
E se la guardiamo da un certo punto di vista queste non sono cose diverse sono la stessa cosa
Questo elemento è frutto di un modello di CELTA e di politica che va sostanzialmente in questa direzione
E se ti pensato un attimo noi di nuovo in questa situazione
L'aumento delle spese militari nel nostro Paese ancor di più significa un ulteriore taglio della spesa sociale
Perché con questi conti i soldi non ce li hanno
E se non li vanno a prendere dove sono e finora non l'hanno mai sentito in realtà questo presuppone un processo naturalmente che ha queste caratteristiche anche nei prossimi mesi nelle prossime settimane
E da un certo punto di vista
è evidente allora
Che noi mai come adesso abbiamo bisogno
Che la politica per la pace la politica per il lavoro la politica per i diritti
Siano elementi e Napoli dei riti nel senso inteso proprio come accoglienza come inclusione sociale come modello sociale che abbia altre caratteristiche
E lo dico perché se ci pensate
E anche qui c'è un elemento forse di valutazione culturale con cui fare i conti oltre che politica
E anche qui la dico schematicamente
Io ho la sensazione che in questi ultimi quindici vent'anni con un'accelerazione finale
Sia prevalsa un'idea di libertà
Che noi dobbiamo mettere in discussione
Perché l'idea di libertà che prevalse in questi anni e un'idea di libertà fondata sulla libertà del mercato sulla libertà della competizione tra le persone
E questo è quando parliamo di un altro Costituzione questo è esattamente l'opposto di quello che dice la nostra Costituzione perché la nostra Costituzione quando parla di libertà non parla della libertà del mercato della libertà di competono delle libertà di fare quello che ti pare
Parla della libertà come elemento fondato sulla solidarietà tra le persone sulla giustizia sociale sul prendersi cura sostanzialmente anche degli altri e proprio un altro modello di libertà
E c'è chi pensate anche sul piano delle parole la cosa con cui noi dobbiamo fare i conti pensate anche al Covent pensate Novak pensata tutto quello che è avvenuto ma se pensiamo anche negli ultimi vent'anni il concetto di libertà
Intesa come si è affermato in questi anni è stato assunto proprio dalle forze di destro di estrema destra come elemento anche in un qualche modo che ha fatto cultura capite
Allora uno deve anche capire cogliere che ci sono dei momenti in cui deve guardare anche alle cose che ha sbagliato che non ha capito eccome riaprire un processo anche diverso che ha queste caratteristiche
E come la partecipazione e la democrazia torna ad essere non una discussione generale ma torna ad essere uno strumento che serve per affrontare migliorare la tua condizione
Perché la crisi della democrazia che è legata anche al fatto che tante persone a votare non ci va più
Nasce dal fatto
Che questa democrazia che in un qualche modo tu chiedi di difendere e quella che non è stata capace di impedire un impoverimento nel lavoro non è stata capace di impedire un aumento della precarietà nel lavoro non è stata capace di impedire una concentrazione della ricchezza senza precedenti
E allora noi abbiamo bisogno credo tutti assieme
Di misurarsi con questi cambiamenti con questa fase anti inedita nuova
Per
Vedere come pratichiamo anche un'azione che sia in grado di tenere assieme questi queste varie questioni
E da un certo punto di vista immagino
E capirete perché sto dicendo la cosa che sto dicendo adesso
Io non penso che sia la soluzione di tutti questi problemi
Però penso e siccome so
Che molti di voi hanno firmato hanno partecipato e tutto il resto
Io penso che la campagna referendaria
Visto che l'otto e il nove giugno si va a votare
E che guarda caso riguarda referendum
Sul lavoro e sulla cittadinanza
Io penso che sia un'occasione straordinaria
Di partecipazione e di difesa della democrazia che parte dal praticare quella democrazia
Cantante
Come noi siamo in grado di tenere assieme queste cose forse fare la differenza e guardate
Dico davvero questo elemento
Perché io la la forza che trovo
In questi referendum
E una
Ridare un significato al voto
Evitare un significato al voto perché quello referendum è quel voto non è un voto per questo o quel partito
E a diversità del voto chiamiamolo politico classico non è un voto dite lega non è che tuteli chi qualcuno sperando che quello che hai delegato farà poi delle cose buone no da un certo punto di vista ed è l'istituto del referendum il referendum permette a te cittadino cittadina che vai a votare
Che in base al voto il giorno dopo questo può avere degli effetti dei cambiamenti Setti sulla condizione non devi delegare qualcun altro
E guardate che questo secondo me è un punto di fondo
Perché fatemela dire brutalmente se non raggiungiamo il quorum che la cosa più difficile in assoluto
Però il giorno dopo se raggiungiamo il quorum due milioni e mezzo di persone avranno diritto alla cittadinanza che oggi non ce l'hanno anche se pagano le tasse anche se lavorano anche se ti fanno ma
Se raggiungiamo il quorum quattro milioni di persone che lavorano e che dal due mila e quindici gli è stato tolto il diritto
A essere reintegrati se sono sottoposti a un al licenziamento ingiusto che era un diritto di civiltà nel nostro Paese
E che quelli furbescamente quando l'han fatto Nolan cancellato tutto l'han cancellato i nuovi assunti ai giovani
Noi banalmente ridiamo quel diritto a quei quattro milioni via ripristiniamo il fatto che quelli che lavorano debbono avere tutti gli stessi diritti e non ce l'avesse l'arteria una terribile
C'era don diamo il quorum quattro milioni di persone che vivono in imprese sotto i quindici dipendenti avranno delle tutele dei diritti che oggi non hanno
C'era John diamo il quorum a proposito di morti sul lavoro facciamo una cosa importantissima
Perché se ci pensate quello che è successo in questi anni da le Ferrovie dello Stato Brandizzo avrà la Esselunga di Firenze all'ENEL andate dove vi pare fino a Palermo cos'è che ha venduto
Che i grandi aziende sono state coinvolte in queste in questi incidenti
Ma siccome i dipendenti erano tutti dipendenti di aziende in appalto in subappalto
La responsabilità di queste grandi aziende non esiste
E noi siamo in un Paese dove c'è un sistema che chi decide di appaltare il lavoro una volta che l'appaltato non ha più alcuna responsabilità su quello che succede sotto
E se ci pensiamo provate a pensarci
Questo sistema dell'appalto del subappalto una cosa che riguarda le attività industriali
Riguarda qualsiasi attività oggi pubblica e privata siamo addirittura arrivati al paradosso che nei pronto soccorso tutti trovi dipendenti non pubblici ma che lavorano gettò uno che lavora in una certa situazione cioè siamo arrivati fino lì
Quindi da un certo punto di vista un referendum che dice no
Da domani c'era giunta nel Boron la responsabilità di quello che succede sulla salute e la sicurezza è in capo all'azienda che decide eventualmente di appaltare il lavoro è un cambio radicale
Allora lo dico questo elemento competente una che questa che di per sé risolve tutti i problemi
Ma io penso che se noi riusciamo a portare a votare venticinque milioni di persone
E più siamo a dire che queste venticinque milioni di persone vogliono affermare nuovi diritti di cittadinanza e nel lavoro non stanno difendendo una parte
Ma stanno affermando un modello di società in cui di nuovo al centro tornate accerti la persona non il mercato
E da un certo punto di vista questo elemento rafforza anche l'idea che la battaglia per affermare un modello sociale
Ed economico a partire dall'Italia ma anche a partire dall'Europa
Che sia davvero alternativo alla cultura della guerra e che si fondi davvero su un elemento di partecipazione
E consentitemi la franchezza ci sono dei momenti io credo sia uno di questi che la democrazia lassi difende praticando la non c'è un altro modo
E per poterla difendere praticando la hai bisogno di dimostrare che c'è una maggioranza larghissima di questo Paese che chiede questo cambiamento
E credo che da un certo punto di vista sì anche un modo questo per rendere esplicite per affermare la nostra contrarietà al riarmo e per mettere in campo tutte quelle iniziative che collega hanno
Una contrarietà al riarmo non solo per ragioni chiamiamole pacifiste che sono importantissime ma perché sta questa logica che noi stiamo contrastando e perché siamo portatori di un altro modello sociale che però vogliamo costruire
Che sappiamo perfettamente che non è facile ma che abbiamo ricostruirle che noi stessi abbiamo bisogno di un cambiamento
Del modo con cui abbiamo lavorato affrontato la situazione fino ad oggi
E lo dico non per gli altri lo dico anche per noi e vorrei essere chiaro non è che sto facendo una discussione dove noi abbiamo capito tutte stia spiegando qualcun altro che cosa fare non stiamo tutti dentro questo processo
Consentitemi una battuta perché sai io e mia nelle nelle riunioni coi sindacati europei no
Una delle cose
Che
Che si discutono no
E legato anche al fatto della preoccupazione penso in tanti Paesi
Di uno spostamento naturalmente a destra no
Penso alla Germania penso ad altri
Eccetera eccetera
E più volte mi è capitato di dire a queste persone quando si discute anche con gli altri sindacalisti che ci mettono in guardia
Scherzando di dirgli ti ringrazio di questa attenzione ma vorrei farti notare che se tu hai paura che vadano al governo io ce li ho già governo cioè non è che è una cosa che deve succedere una cosa che già successe non fosse chiaro come concetto
E da un certo punto di vista fatemela dire brutalmente
Se uno ragiona ma perché è successa adesso me non mi interessa analizzare o discutere cosa
Qual è la strategia o la tattica che è riuscita a mettere in campo per portarla se avvenuta fatemela dire brutalmente il problema non è cosa ha fatto la destra
Il problema su cui dobbiamo riflettere cosa non abbiamo fatto noi per impedire che quel processo gli si determina fase chiaro e quando dico noi lo dico davvero in modo il più largo possibile corretta non so se riesco se sono riuscito a trasmetterlo vorrei proprio fare nel modo più largo possibile
Io lo per lo voglio non voglio Gaballo lo penso che per me mai come adesso
Io mi rendo conto che uno da solo anche un'organizzazione importante grande come la CGIL tassa o la non è in grado di affrontare questa situazione e di cambiare questa situazione
Lo dico con l'umiltà che ci vuole ma la stessa umiltà deve essere condiviso tra di noi non so se è chiaro come concetto
Per questo dico che anche il modo con cui doveva discutere poiché sia chiaro per me è necessario che ognuno dica quello che penso sia una discussione vera
Ma il senso della discussione su ma dobbiamo se condividiamo davvero che siamo di fronte ad una situazione inedita
Siamo di fronte anche al fatto che certe analisi certi ragionamenti che fino a qualche anno fa potevano essere utilizzate oggi non ci servono più perché in alcuni casi la realtà è andata più anche di quello che noi potevamo pensare e da un certo punto di vista con una velocità che non ha tempo di aspettare i nostri tempi di discussione
Che non vuol dire non discutere ma vuol dire avere sostanzialmente questa consapevolezza
E il senso di un'assemblea come quella di oggi almeno per quello che ci riguarda quindi ottiene la proposta in questo senso
Non è pervenire Vialardi adesso la CGIL spiega che cosa succede no la CGIL ha bisogno insieme a voi di ragionare per vedere quali iniziativa mette in campo certo ognuno di noi ha le sue idee le sue proposte che sta ma cioè la proprio la necessità di un salto di qualità e c'è bisogno da un certo punto di vista anche di un allargamento di questa discussione
Di praticarla davvero
E in questo senso allora da qui all'otto di giugno io credo abbiamo bisogno come siamo in grado di far vivere naturalmente questa azione e questa nostra discussione grazie dell'attenzione
Bene iniziamo con i primi interventi abbiamo un collegamento l'unico collegamento della giornata con il professor Giorgio Parisi
Premio Nobel per la fisica
Prego se professore sì lo vediamo se
Ecco prego benvenuto a lei la parola
Perseguire buongiorno a tutti io volevo fare è una evocano io volevo fare una riflessione sul tema
Pepe aveva rapace non bisogna preparare la guerra ma bisogna per passa però preparerà pace
Non basta ematiche garanzie a favore della pace bisogna fare tante cose bisogna fare un'opera profonda
Ci sono tante cose possono fare ma una cosa fondamentale è che gli stati incomincino a creare una serie di relazioni fatti contrattati e assicurino la pace è fondamentale anche cercava di far sì che questi trattati su un monsignore tensione
In qualche modo bisogna fare prevenzione rispetto a possibile e iniziative belliche serve una volontà politica è una capacità d'inventiva per capire che cosa bisogna fare
Bisogna secondo me incominciare avesse deve a studiare che cosa è possibile la fame dei piani per il futuro a creare un un consenso verso l'elezione di pace
Molto spesso i trattati pedinamenti e trattati più fruttuose sono preceduti da una fase di ragionamento di studio inflessione nell'ambito della società civile
Dove si discute quello che è possibile quello che non è possibile e si preparavano vite venne allora fatemi fare qualche esempio insieme noi sappiamo non benissimo che moltissimo intenzione per gli stati sono creati dall'esistenza di minoranze etniche che spesso localmente sono la maggioranza continuasse
L'uso l'insegnamento delle lingue della minoranza sono spesso i punti di scontro
Lo sappiamo bene italiane l'Unione europea dove questi problemi sono stati affrontati espressi sì ma quei soldi con successo
Basta pensare al bilinguismo nella provincia di Bolzano
E nelle autonomie locali avanzate ripreso già garantite nel costituzione regionale Regione passa tutto speciale
Allora col qual è il problema adesso in Europa sappiamo tutti che ci sono minoranze di lingua russa in Unione Europea e minoranze di lingua russa in Russia
Allora certamente serve un utilissimo un trattato sull'Unione europea Russia e garantisca all'insegnamento nelle scuole della lingua e delle minoranze
Chiaramente un trattato in questo gene paritetico renderebbe a diluire moltissime di detenzione riguardo al trattamento delle minoranze non potranno leva nei vari Paesi
Un balletto punto che volevo sollevare
Per il seguente uno dei fondatori del gruppo polpi dei coesione nell'Unione europea è è stato ed è che il programma Erasmus
Sappiamo benissimo che questo programma esame che sembra sul censo ha permesso ai nostri giovani di conoscere come col come fondo come funzionano gli altri paesi a fare amicizia con Paesi tutto del comprensorio di tutta Europa
Per cui diventa inconcepibile per loro otto considerare un tedesco uno spagnolo ecco un francese eccetera come un potenziale nemico allora questi secondo me è una cosa possibile non facile da fare è costruire un programma Eva è un Euro
Incoerente aveva a suo o sul collo un programma fra l'EUR con l'Unione europea lavoro su una la Russia e dello stesso tipo Dervas non sa che per e questo un trattato di un accordo di questo gene permettendo agli studenti orpelli Anderson Russia e viceversa
Permetterebbe un brandello visivamente una maggiore comprensione del popoli è chiaro che questo non è facile ci sono dei seri problemi linguistici ma proprio per questo o un accordo di questo genere un programma di questo genere sarebbe estremamente utile fruttuoso
Ma come sottolineato anche da segretario il problema più importante per noi è evitare una guerra nucleare
Allora per esisteva un ampiamente dei trattati che è stata costruita a partire da la crisi di Cuba popoli fino agli anni novanta che aderirono ha proprio lo scopo di evitare una guerra nucleare
Molti di questi trattati importantissima i sono ancora solidissime
Per esempio il trattato in cui si vietano tutti i testi vino tutti i teste di nuove comica da quando il trattato è stato fatto non ci sono state più peste sotterranei
Ho trovasse radicamento omeriche a parte quelli fatte
Dalla Corea del Nord che il tavolo sfortunatamente non aderisce al trattato
Altri trattati funzionò no molto abbastanza bene come il trattato di Empoli di non proliferazione Trattato di non proliferazione è stato fondamentale
Per lanterne del basso il numero di potenza nucleare
Sono giustamente
Apre nell'ultimo decennio molti altri i trattati sono stati denunciati ci troviamo gioca molto delicata
Dove Iacovelli che avevano permesso ed ecco insieme armi nucleari
A partire dagli anni ottanta non sono più valide infatti si era partiti da una distruzione reciproca assicurata nel caso dovrà deve oppure di una guerra atomica allora e non di testate nucleari totali enormemente diluite
Siamo passati delle sessanta mila testate nucleari operative negli anni ottanta hanno all'attuale dici dieci mila per cui circa due mila testate strategiche vero dall'alto del mille seicento zero sette russa
Siamo fortunatamente ancora nella stessa situazione di distruzione reciproca assicurata
In quanto queste armi sono invadeva assale completamente riusciamo settentrionale un attacco da Oro dagli Stati Uniti e della Russia all'improvviso non è in grado assolutamente di bloccare la totalità delle armi avversario e le armi sopravvissuta avversario sono più che sufficiente per distruggere
Aveva per distruggere l'avversario quindi o la guerra atomica Damiani resi conto che se avevamo una guerra atomica in cui si fa tira fuori tutto quello che c'è nella il senatore l'emisfero settentrionale se avrebbe completamente distrutto
E si sarebbero probabilmente conseguenze disastrose sono nero su nero meglio amare
La polvere emesse da dare un mandato conosceva ed intermediario ieri del Frosinone atomiche
Provocherebbero probabilmente acqua a uno schermo della radiazione solare che si estenderebbe non solo cioè ottocento in Germania
Ma sorgono lentamente però con grande proprietà anche nel suo fondamentale meridionale allora uno del trattate fondamentali M. poco conosciuta e il trattato sulla forse non curare al meglio aveva già poi che è stato fatto da Unione Sovietica e statunitense nel mille novecentottantasette
E poi approvato nel mille novecentonovantotto
Il trattato proibiva entrambe le parti di possedeva il produrre ho pestato il volo missili balistici e da crociera lanciati da terra concitate comprese tra i cinquecento e i cinque mila cinquecento chilometri ha proibito possedere e o oppure dove lanciatori vita dei missili il divieto si estendeva anche argomenti inizia a Ponte con testate nucleari sia convenzionale ma non riguardava il missile lanciati dall'aria dal mare
Le armi resi esistenti devono essere vissute e fu concordato un protocollo per ispezioni reciproca
Il trattato bene essendo fondamentale in quanto ha portato alla fine la problematica connessa alle segnalazioni in Italia Germania degli euromissili negli anni ottanta
E perfetta interpretato sono state smantellate per l'Europa è stata anche una salvezza fin quando abbiamo cessato adesso una piattaforma per il lancio dei missili verso sovietica
Il trattato ha incominciato a scricchiolare verso il due mila sette con le prime accuse violazione del collassato il due mila diciotto preventivo degli Stati Uniti
Sia a causa delle presunte c'è una russa del trattate e anche dell'installazione dei missili il coraggio di quattro mila chilometri da parte della Cina
Uno dei punti deboli questo datata era proprio adesso un accordo fatte da un mondo bipolare e quindi poco utile e in un mondo molto in poco conto multipolare
E quindi è necessario prende le trattative per un nuovo trattato coinvolgendo tutti i Paesi con capacità nucleare e anche con la capacità dei consumi missive riportata intermedia sopra e cinquecento chilometri
Un altro problema che è assolutamente fondamentale evitare che qualche stato utilizzino per prima una bomba atomica
Mentre la Cina e l'India alla dichiarata formalmente che dopo politica è di non usare per imprimere alla naturale enfatizza la Francia lì l'Inghilterra e la Russia dei sentimenti Hannover perdutamente dichiarato che si riservano il diritto Giuseppe prima bomba atomica anche se non attaccate ai danni in ospedale
Esistono infatti documento ufficiale il Governo pensa Briscoe nei quali pensione possono essere organizzata brani
C'è un trattato che si discuta dei sentimenti sulla prevenzione della del primo uso delle armi nucleari ed è fondamentale che i governi incominciano a pensare di andare a monte in questa dimensione
Perché anche se trattate possono essere violate io mi sento molto più chic cui in un mondo in cui tutti gli stati comunque adesso
Dichiarato di non usare per primi per bombe atomiche
Queste richieste possono essere sembrava incontro con controtendenza con l'attuale fase politica tuttavia è proprio adesso il momento giusto per fare la la pace
E non è un caso che la stagione dei trattate incominci proprio nel sessantatré subito dopo la questi dei missili di Cuba
E quello che è successo Chelili che gli Stati Uniti e Unione Sovietica
Informavano appena in tempo sul loro sul bordo dell'abisso e il pericolo scampato scampato fu anche la molla che fece scattare un cambiamento nei rapporti politici
E la vicenda Eden tesi sulle armi nucleari
è assolutamente fondamentale e vi prendeva un negoziato globale ma adesso in un mondo come un temporale non solo fra Stati Uniti e Russia ma comprendendo l'Europa la Cina sui tanti punti di contrasto includendo la riduzione delle armi nucleari e la costruzione dei giornali venne qui delle cui Albizzate
Io spero che leader mondiali alla fine avranno un poco di coppe la saggezza posata dai loro predecessori degli anni sessanta
Che neri che tu soffra fatemi concludere con le parole conclusive del Manifesto del ghanese Russell iscritto nel mille novecentocinquantacinque
Tanto tempo fa parola che forse a qualcuno sono suona dall'età o ricche ma testimoniano di una sapienza concrete più necessaria che mai o se preferite dia un basilare è l'istinto di conservazione
E può ancora accomunarci
Davanti a noi se lo scegliamo c'è un continuo progresso nella felicità nella conoscenza e nella saggezza
Dove invece di scegliere la morte perché non riusciamo a dimenticare nostri litigi
Ci appelliamo commesse romane agli esseri umani
Ricordate lavoro sono Anita e dimenticate essa grazie
Grazie professore ritorniamo in sala Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant'Egidio e si prepara Emiliano Manfredonia
Buongiorno a tutti a tutti grazie a Maurizio Landini per questo invito a riflettere dire sul cambiamento d'epoca non è una epoca di cambiamenti ma un cambiamento d'epoca ci dice papa Francesco
L'Europa oggi sembra messa
Sulla strada del riarmo della guerra come abbiamo ascoltato finora il clima è cambiato rispetto agli inizi di questa grande esperienza europea siamo nel tempo della forza in cui la guerra è stata rivalutata come strumento delle relazioni internazionali
Secondo questa mentalità tutto diventa guerra si parla di guerra ecologica spaziale Elettronica cibernetica cognitiva terroristica psicologica commerciale virtuale delle risorse umanitaria
Nucleare
E così via e un modo per attrarre tutto anche quello che non c'entra dentro l'universo della guerra e come se l'essere umano non possa vivere senza sfidarsi essenza competere cioè senza combattere
Credo che la cultura della competitività assoluta introdotta Colli per liberismo o il turbo liberismo che abbiamo visto espandersi o dovunque
Abbia influenzato la civiltà umane sia diventato una cultura dominante ne ha parlato molto bene prima Maurizio e ciò che il Papa con una definizione fulminante chiama la cultura dello scarto
I padri fondatori immaginarlo non Europa basandosi su un altro tipo di civiltà quella del convivere della solidarietà di cui dopo la seconda guerra mondiale si sentiva la grande urgente necessità
Oggi ci vuole un impulso simile che rilegga quelle vicende non per ricordarle retoricamente ma per declinare le e attualizzarla e dunque molto importante la riunione di oggi e le prospettive di cui ci parlavamo vizio di queste discussioni aperte la prima cosa da dire che oggi al posto della società e dell'unità come concetto si è sostituito il mondo dell'io
Ingombrante che gira isterico intorno a sé stesso insoddisfatto e aggressivo uni o personale ma anche nazionale
Ciò non significa che quest'uomo a questa donna o questa nazione così accentratori individualisti non abbiano bisogno di unità di comunità
Il che tradotto in termini politici significa aver bisogno di democrazia per tutti
E di un'Europa solidale
Tutta la cultura politica europea si era costruita su tali premesse l'Europa ha visto mettersi insieme le diverse culture popolari liberale socialdemocratica
La spinta propulsiva di tale culture politiche fondatrici è venuta meno e dobbiamo chiederci cosa fare come europei il cambiamento d'epoca
Come tornare a un'idea di un'OPA che sia davvero europea e non una semplice sommatoria di interessi o un sinonimo di Occidente in cui l'Occidente stesso si divide
L'Europa è cambiata ma non per questo ha perso inclinazione dell'umanesimo il dialogo tra le culture le proprie radici di libertà il senso di comunità
Andrea Riccardi parla di recuperare la forza dell'immaginazione
Dice ci vuole un salto di immaginazione alternativa che diventi visione sentivo anche Parisi su questa linea
Vorrei provati vorrei provare a dirvi qualcosa sull'identità nazionale sulla democrazia e infine sull'idea di Europa ma sarò breve non vi preoccupate una prima questione da dirimere David dirimere quella della nazione ogni giorno sentiamo i nostri leader politici di una parte parlarci di nazione
Nazione nazionalismo sulla spinta di una ricerca identitaria costantemente basata sulla contrapposizione la domanda è
Ci va bene una comunità nazionale
Pensata purtroppo su base etnica perché qui si sta parlando di una nazione etnica tenuta insieme da caratteristiche biologiche un mitico culturali in sostanza siamo italiani
Perché abbiamo la pelle bianca perché poi alla fine è questo il punto ma ne dobbiamo parlare di nazioni civica c'è una comunità territorialmente delimitata che si identifica però con le regole
E l'autorità dello stato in cui tutti hanno un posto e un senso di appartenenza
Essa è congeniale la nazione cinica con la democrazia ma quando daremo la cittadinanza i bambini figli di stranieri quando è questa la nazione che vogliamo no non quella di coloro che hanno la pelle bianca quelli che onorano i valori costituzionali e la legalità repubblicana rispettando la dignità di ogni persona che vive nel nostro Paese
E qui apro sulla questione migratoria sempre più urgente affrontarla con continui decreti sicurezza e chiusure non giova a nessuno a chi cerca non giova a chi cerca un futuro di pace e lontano povera dalla povertà
E l'Europa che ha bisogno di una linfa vitale per le famiglie e per il lavoro per la società per le ragioni demografiche per ragioni economiche diventare una fortezza non ci proteggerà e non è nelle radici dell'umanesimo europeo
Aprire nuove vie legali noi di Sant'Egidio abbiamo fatto con le comunità evangeliche con altri soggetti corridoi umanitari e oggi i corridoi lavorativi e poi investire sull'integrazione
E invece hanno tagliato i fondi pure sull'insegnamento della lingua italiana agli stranieri con i famosi decreti Salvini
Quale integrazione senza la conoscenza della lingua
C'è poi un rischio democratico
La decadenza della democrazia democrazia illiberale non può lasciarci indifferenti rassegnati
L'iper liberisti ma scavato le disuguaglianze e ora emergono i numerosi limiti legati al tutto economico
E soprattutto al Pan finanziario che lo caratterizza così ben descritto
Da Maurizio nella sua relazione non si tratta di mettersi contro il mercato ma di constatare il fatto che esso non può rispondere alle esigenze a tutte le esigenze della società
Patti di stabilità Fiscal Compact vari non bastano ma diciamo pure che possono essere superati per comprare armi ci si rifiuta di farlo prima per il sociale ma ora l'allarmismo dilagante spinge a farlo per difendersi
E assurdo questo il clima di paura in cui viviamo
Proteggere la democrazia da tali derive illiberali e oggi certamente un compito che abbiamo scegliere cioè una sua per una società di tutti
Che ascolta tutte le esigenze cercando il giusto compromesso si tratta di un impegno Complesso che privilegia il dialogo e il negoziato al posto del decisionismo o alla scelta di uno solo
Concludo sull'Europa e la pace
La pace attraverso la forza non ha mai funzionato
Più anni più armi si accumulano più forte la tentazione di usarle queste è la storia del nostro mondo
Questa è una grave mancanza della via mi Oropa la guerra sia vita con un complesso di azioni alcune né ancienne accennate professor Parisi azioni politico diplomatiche e non avvelenando l'aria di aggressività
Troppo facilmente si abbandonata da difesa
Troppo facilmente si abbandonata la difesa dell'idea di Europa sociale perché considerata troppo costosa i costi umani sono stati molto peggiori
Come si constata oggi occorreva invece no grazie ad una nuova sintesi e ciò che va costruito adesso ma in una stessa in una situazione peggiore di venti trent'anni fa
Siamo in un mondo in cui gli Stati si frantumano
E nel quale è stata rivalutata la guerra e molti conflitti sono esposte esplosi ori esplosi Gaza ma vorrei ricordare anche il Chivu il sell il Sudan e di cui poco si parla
L'Europa non può favorire la politica di contrapposizione né delle armi non tanto per un fascicolo
Pacifismo ideologico ma per esperienza cari amici per esperienza l'Europa il continente che sta meglio degli altri quanto le guerre siano inutili e quanto nasce nel mondo peggiore di come lo hanno trovato l'atroce esperienza delle due guerre mondiali e della Shoah lo dimostrano
Il né avere Canning ma più la guerra rappresenta il lascito europeo il pensiero europeo sulla guerra offerto al mondo
Va ripreso rafforzato con argomenti concreti la guerra uno strumento inutile che prepara guerre successive l'infinita catena delle guerre mediorientali lo dimostra
Un'Europa che sia una NATO bis non serve già c'era nato ciò non significa che roba
Non debba avere una sua propria strategia di sicurezza e di difesa significa invece che tale strategia deve essere sempre accompagnata da un'idea politica sulla pace cioè da un'architettura politica di tale sicurezza
Siamo solidali con il popolo
Ucraino che si è difeso e che ha pagato e sta ancora pagando un pesante
Tributo di sangue ma proprio per questo speriamo che la guerra finisca presto così noi ci aspettiamo una pace per l'Ucraina certamente difficile e dolorosa ma pur sempre pace in cui si smette di morire
Nessuno di noi è ingenuo davanti all'operato di alcuni regimi non democratici che puntano su tutto sul conflitto
è necessaria una ricerca di pace che si è realista quale può essere il nostro ruolo di europei pacifici e pacificatori
Dare un'anima
Dare un'anima le strutture ancora troppo ecco non vi sciistiche e The Crona tecnocrati che dell'Europa attuale che hanno privilegiato gli interessi degli Stati membri e non una visione unitaria futura
Quello che gli Stati membri relitti europea ancora non credono e che l'unità offre una sintesi che è maggiore della semplice giustapposizione dei ventisette in altre parole
Unendo ci avremo di più di ciò che abbiamo soltanto confrontando i rispettivi interessi
Non si tratta di accusare gli interessi nazionali ma di evidenziare il valore dell'interesse superiore concorde e unitario
E questo si può ottenere soltanto alzando lo sguardo da se stessi per indirizzarlo verso gli altri cosa l'Europa può offrire agli altri continenti senza imposizioni
Occuparsi di più e meglio delle tragedie al tumore
Anche quelle lontane senza l'ambizione di imporre alcunché se non una cultura umanistica
Darebbe a questi Europei ricerca una maggiore che vidi credibilità e più legittimità alle sue parole denigrazione
Grazie Marco prego Emiliano qui adesso bisogna che
C'è una raccomandazione è uno di per cortesia di tenere un un minimo di silenzio durante gli interventi perché mi segnalano che ci sono problemi di di di ascolto e e la seconda un porre i tempi perché dobbiamo chiudere per le quindici no e gli interventi abbia bisogno di più del per le quattordici e trenta più o meno quindi prego Emiliano scusate se Sergio sarò velocissimo Ontario fra venti minuti quindi è una garanzia
Quindi grazie veramente poi mi metterò
A a fare analisi particolari proprio perché condivido
Le cose che ha detto Moritz Joy e Marco prima
Prima di me anzi vivente di ringrazio per questa opportunità di analisi e ringrazio Maurizio CGIL di aver voluto fare questo quest'incontro di aprire questo dibattito subito dopo la piazza dei quindici marzo che rischiava un pochino
Dividi mentre associazioni e comunque hanno condiviso tanti percorsi insieme no non dico in parti opposte ma comunque ecco dividendo un po'le le le le le nostre posizioni invece le piazze non le facciamo per unire per per condividere per dialogare per parlare ecco quindi questo è molto importante
L'altra cosa che voglio dire rispetto all'urgenza di questo momento e chiedevi veramente di immaginare di chiudere gli occhi
Immaginare cosa erano tre anni fa cosa succedeva il giorno prima dell'invasione della della Russia l'Ucraina
Attualmente quell'invasione nata anche per tutta una serie di colte ma di mancanze di altri attori diciamo
Ma se ne immaginiamo quei tre anni cosa è successo in questi tre anni come si è di fatto liberalizzata no all'idea che la guerra possa essere un modo per risolvere i conflitti questo cosa abbia portato nella nostra economia nella società erano stanche idea di approccio la realtà all'educazione i nostri figli effettivamente no
Insipienza nei prossimi tre anni ci viene anche un pochino di paura che cosa potrebbe succedere non in questa escalation che stiamo nutrendo e da qui l'idea di Oropa nomi dell'Europa che tutti noi attualmente pensiamo un'idea di un'OPA che non è quella che si arma non è un'Europa impavida non è un'Europa che non cerca il dialogo ma dall'Europa delle tutele in Europa le libertà che non siano soltanto il libertà di mercato nero inclusiva allora
Senza fare altre analisi quello che che percepisco che oggi anche nel mondo della politica
Che oggi qui naturalmente assente ma
E che spesso c'è un'azione e c'è una reazione azione reazione si parla di Ventotene certamente noi reagiamo si si si fanno delle azioni sui migranti ne leggiamo si azione e reazione e va bene questo però dobbiamo anche avere un il coraggio di affermare determinate cose avere il coraggio no di avere una strada progressista da poter
Agire e qual è il compito delle associazioni credo anche dei sindacati
è quello di far credere a questa sta di farla vedere questa strada di poterla narrare questa strada ripete trovare alleanze per questa strada è una strada che riguarda in particolar modo la democrazia quando c'è una un'affluenza in calo e una disaffezione al voto oltre cinquanta per cento come nelle ultime elezioni
Europee non possiamo non pensare che la democrazia che sta morendo anche dall'interno deve essere rinvigorita soprattutto da quelle persone che devono essere compita andare a votare ma guardate non vanno convinte solo perché manca un'opzione politica vanno convinte perché probabilmente e l'individualismo e così ha permeato tanto la società che ci rende così anche un po'egoisti
Non abbiamo più il senso dello Stato ma ognuno pensa di farcela da sé e non abbisogna quindi votare quindi per i incultura are le persone alla politica la città politica la partecipazione e quindi trovare nuove forme anche di partecipazione che non siano soltanto quei del voto ottima stato naturalmente quella dei referendum con tutti i limiti che ci sono per i porno eccetera ma è ottimo il tema di chiamare le persone alla democrazia l'altra cosa è lavorare sulle tutele delle persone non possiamo non pensare a a una questione sui Zavaritt salari bassi non possiamo pensare che è stata tolta nel nostro Paese uno strumento come regista in Anza oggetto di inclusione che era una forma universale universale
Per sostenere le persone
Che non ce la fanno ma che sono in situazione di povertà non soltanto di tipo materiale il tema dell'eguaglianza guardate il tema dell'uguaglianza
è messo veramente a rischio anche dall'enormità dei capitali che ci sono allora gli assorbiamo politica dello Stato ma è possibile oggi
Che ci siano persone che hanno non tanto una ricchezza da produzione una ricchezza che alla Pai il pile di un Paese questo non è possibile allora dobbiamo iniziare a ragionare
Come forse si faceva un tempo
Questi sono i nostri nuovi latifondisti no che invece deve
Dei terreni hanno sconfinate praterie sulla comunicazione sulla tecnologia eccetera quindi noi non non possiamo pensare che qualche privato possa avere satelliti in tutto il mondo e o organizzare Masi o politica della difesa in questo modo allora trovare una nuova idea di nazionalizzazione ma non ne ho idea negativa l'idea positiva
Di cercare di mettere a maggior bene comune alcune risorse che oggi sono state lasciate al libero mercato e hanno creato soltanto ricchezza sfrenata e controllo sfrenato
E poi le ultime due cose
Avere uno sguardo uno sguardo verso le persone le tutele delle persone ma per uno sguardo con una postura anche di speranza perché ne facciamo delle critiche
Andiamo ad analizzare le questioni naturalmente il pessimismo rischiava di prenderci ma noi dobbiamo avere questo sguardo di di di speranza che si e ci mettiamo insieme se si chiami ragionare possiamo trovare
Lei BL vie decenti ecco per indicare al nostro Paese e non solo nuove nuove forme di lavoro nuove forme di tutela e soprattutto una via che possa vedere la pace non tanto come un pensiero di anime pie apro quella costruzione per la giustizia sociale grazie
Grazie Emiliano vi invitiamo il professor Francesco Zingaropoli della università Ca'Foscari di Venezia al quale abbiamo chiesto un intervento specifico sulla sulle politiche industriali sul sull'automotive e quindi prego professore serie sia stare nei quindici minuti sarebbe stupendo se no o se non lo so cosa faremo grazie
Avevo negoziato di più ci provo
Allora buongiorno grazie alla cingere dell'invito io un ruolo un po'diverso oggi devo parlarvi un po'della ricerca che facciamo l'università Ca'Foscari ha un nome esotico in università pubblica da circa dieci anni
Pubblichiamo uno spunto apporta annuale se volete scaricarlo gratuitamente basta fare la foto al club Colbert
Quello di cui voglio parlare oggi la crisi dell'auto da dove viene a scusatemi
Ecco
Voglio parlare oggi della crisi dell'auto perché è importante parlare della crisi dell'auto e portare dei dati sulla crisi dell'auto innanzitutto perché è una crisi che viene usata
Contro la svolta green
è una crisi che viene usata contro l'Europa in generale contro le politiche dell'Europa ah pagava arcata dai populismi non a caso il governo
Meloni dichiaratamente ostile alla trasformazione
In senso ambientale ambientalista delle dell'industria dell'auto
è una crisi che viene usata contro i lavoratori quando si quando negoziano ora è in discussione un un contratto importante
Ed è una crisi che addirittura viene utilizzata per sostenere una svolta cui il segretario Landini faceva riferimento prima in ottica di conversione
Bellica allora dal punto di vista di chi studia l'industria da trent'anni vi posso assicurare che non esistono degli elementi strutturali per pensare che la conversione dell'industria automotive industria bellica Possa garantire gli stessi livelli occupazionali o produttivi o di scala sono indusse molto diverse
In un'economia di pace quindi alla Commissione che funziona solo se poi le armi si usano quindi e del tutto fuori luogo pensare che ci possano essere dei vasi dei vasi comunicanti
La crisi in realtà è una crisi che viene da lontano perché l'industria dell'auto dopo cent'anni
Gli economisti la chiamo la tempesta perfetta perché si allineano tre elementi il primo elemento di novità e la domanda
Non lo siamo più le auto come un tempo soprattutto le grandi centri urbani le nuove generazioni fortunatamente avida di mobilità molto diversa da quella che c'era prima
Ed è sostanzialmente in alcune aree del mondo raggiunto il massimo della domanda di auto possibile presente in Europa
Due cambia la tecnologia attenzione quando si dice che cambia la tecnologia e l'offerta di prodotto non si fa riferimento a quello che gli esperti chiama il drive trincee cosa fa muovere le macchine se sia un motore elettrico motore endotermico
Quello che sta cambiando e come sono progettate le vetture ed è questo che sta mettendo in crisi alcuni sistemi industriali perché le le autovetture
Vengono progettate sempre di più utilizzando tecnologie di altri domini non note le scuse dell'auto presente il software le telecomunicazioni e tre è il tema della regolamentazione sta cambiando la regolamentazione guardate che dal mio alla centonovantasette quando in Europa si inizia a parlare di limitazione delle emissioni
I Carmack riproduttori auto hanno sistematicamente dimostrato di non sapersi autogestire a questo punto di vista cioè in assenza della regolamentazione non avremmo avuto nessun tipo di
Efficienza in di e di svolta tecnologica in termini di maggiore compatibilità ambientale la cosa che è un po'diciamo sorprende e che questi elementi che io vi io
Menzionato non riguardano solo l'Europa riguardano tutti i blocchi internazionali ora perché perché noi in Europa
Siamo stiamo subendo più degli altri più degli altri questa crisi
E la spiegazione come sempre le industrie a ciclo lungo
La suggeriscono i dati perché non è una crisi che è nata nel ventitré quando il regolatore europeo ha deciso di bandire i motori endotermici dal venti trentacinque è una crisi che nasce da lontano guardate questo grafico è molto semplice dice che negli ultimi vent'anni la Cina è passata da produrre due milioni di veicoli a produrne trenta
Attenzione che questo è un dato della produzione corrisponde anche al dato del mercato quindi la Cina è passato dall'essere un piccolo insignificante mercato a essere un mercato estremamente rilevante oggi la Cina vale in termini di produzione e di mercato la somma della produzione Nafta cioè Nordamerica Europa messe insieme
Considerate che il sessantaquattro per cento del prodotto auto europeo esportato e pensati in quel grande mercato che la Cina la Cosvap Vienna che il grande malato d'Europa
Esporta fino al quaranta per cento dalla produzione
E il motivo per cui la posta che ne in crisi
E perché mentre sul mercato dell'endotelio Nico cinese il del gli occidentali hanno ancora circa il venticinque per cento del mercato
Del mercato elettrico gli occidentali non solo il cinque per cento che significa che il mercato che ha fatto la fortuna dei produttori soprattutto i produttori Automotive tedeschi
è un mercato su sui sul quale manca il prodotto
Quindi lo stesso prodotto che ma anche in Europa per la trasformazione dell'industria in chiave di maggiore accessibilità anche della mobilità individuale è la stessa è la stessa diciamo stesso prodotto che manca anche in Cina quindi su questo punto penso che si possa
Concorrere
Che è una crisi che
E arriva da lontano che la Cina non c'ha superato oggi e non c'ha superato oggi perché qualcuno ha deciso ha deciso che le auto non dove non dovranno più emettere CO due al venti trentacinque e soprattutto è una crisi che ha una matrice molto molto legata
A ad altri fattori e è il fattore chiave probabilmente l'innovazione
Perché guardate l'Europa è sempre stata dipendente delle materie prime
è sempre stato dipendente quindi da soggetti terzi il tema che l'Europa è sempre stata avanti rispetto ai competitor soprattutto al competitor cinese sul fronte dell'innovazione
Questo grafico un pochettino complicato provo a semplificarlo dicendo che nel due mila nel nel due mila quindici due mila diciannove
L'Europa era avanti vedete il grafico per esempio a destra alla Cina sia in termini di investimenti in ricerca e sviluppo Center nidi Investimenti
Cosa è successo
Nel tempo che l'Europa è rimasta leader in termini di
Investimenti in per esempio in brevetti e ricerche sviluppo ma perso terreno sul campo degli investimenti di prodotto e di processo attenzione vi sia è un è uno snodo molto importante
Perché si riferisce anche a quello che diceva prima il segretario cioè a ma come è possibile che nell'industria dell'auto non ci sia un produttore europeo che ha utili la chiama bilanci in perdita eppure si parla di crisi
Dove sta scusa crisi se lo Stato se lo dicono i bilanci e il tema è che
I produttori auto europei stanno perpetrando
Un un un atteggiamento diciamo di arretramento sul piano degli investimenti
Quindi la la crisi dell'auto in questo momento come abbiamo visto affonda in un sorpasso della Cina che serve praticamente consumato metà di almeno dieci anni fa ma è un
Sorpasso che è legato al fatto che i produttori Atom Automotive europee hanno sotto investito in innovazione di processo e e di prodotto
Questo che cosa che cosa significa significa sostanzialmente tre cose la prima e che
I produttori asiatici sono diventati più competitivi non per il costo del lavoro
Ma per gli investimenti massicci in automazione di prodotto e di processo di Guédiguian importante produttore cinese
E a è venuto a Torino a parlare ai fornitori a provare ad agganciare la fornitura italiana e quando ha proposto ai fornitori
Un Time to market c'è il tempo di innovazione dei componenti di nove mesi nessuno dei fornitori italiani sarebbe stato in grado di rispondere a questa esigenza questo non ha niente a che vedere
Con la tecnologia a che vedere con quanto si è innovato l'innovazione di processo e di prodotto in Cina
Ci sono sei volte il numero di robot degli Stati Uniti
Con il doppio della produzione quindi la proporzione l'automazione pensate quindi un Paese che è noto per il basso costo del lavoro che in realtà ha superato il il il gli altri due blocchi sull'automazione sull'innovazione di processo sull'innovazione sui robot
E poi e quindi il secondo elemento è che
In realtà il vantaggio della Cina
Sulla vera anticipato lo sviluppo tecnologico del software e del modo in cui si sviluppano le auto è il terzo punto è che
Pensare di arginare questa competizione arretrando sulle regole
Che spingono a una maggiore sostenibilità ambientale
E è sbagliato per due ragioni è sbagliato perché e indispensabile è indispensabile accelerare sulla riduzione del sei C o due quindi c'è un problema di sopravvivenza
Ma anche perché questa strategia è perdente dal punto di vista della competitiva industriale devo dare atto alla FIOM è al Segretario di Palma
Che
Solo pochi i sindacati tra questi la FIOM che sta chiaramente dicendo quello che tra l'altro guardate dicono tutti gli studiosi di auto in giro per il mondo perché in effetti abbiamo di gli studiosi dato del mondo cioè
Che c'è solo un modo per essere competitivi che investire nella trasformazione della se della della dell'indusse in chiave in chiave
Di maggiore sostenibilità ambientale
Ma allora perché siamo arrivati a questo punto
In che modo le politiche europee e salto a questo punto perché non ho il tempo il tema delle delle multe dico solo faccio solo un flash si parla tanto di questa diciamo annacquamento delle multe sul nel due mila venticinque guardate che è un atto della commissione
Senza precedenti perché prima ancora di conoscere l'entità delle multe e prima ancora di sapere se queste volute sarebbero state effettivamente pagate perché a noi risulta dei nostri studi che si dell'anti S ovviamente Volvo
Regno e altri produttori sarebbero stati
Capaci di rispettare i limiti delle emissioni
Gli unici che forse non sarebbero stati in grado di farlo se era proprio lo svarione quindi diciamo togliere cambiare le regole del gioco mente la partita aperta sempre con questa idea della crisi che che che che abbiamo visto nei bilanci non si vede
è un è un è un fatto senza precedenti perché delegittima
Le istituzioni e soprattutto distorce la competizione perché i capi produttori che io ho investito medio di più l'innovazione in questo momento sono svantaggiati da questa diluizione non è niente di
Meno e niente di diverso rispetto a un condono fiscale un condono edilizio essa esattamente la stessa logica solo che è portata a livello livello europeo molto rapidamente
Che cosa quindi successi in Europa e perché ora ci troviamo dove ci troviamo quadrate questi due grafici fatto pari a cento
Il prezzo delle auto nel due mila
Nel due mila ventuno ci troviamo in media che il prezzo delle auto è aumentato del sessantasei per cento e questo lo constatate se andate in concessionaria provare a comprare una macchina
Ma guardate chi sono i vincitori e gli sconfitti in questa in questa in questa gara
A parte destra del grafico se voi guardate l'incremento delle quote di mercato è molto semplice molto chiaro
I vincitori sono i marchi ITT i diciamo i marchi collegati con il primo comma guarda caso sostanzialmente produttori tedeschi
Voi svaria in a una flessione dopo il diesel che dopo lo scandalo ma più o meno mantiene inalterata la quota di mercato attendere sono i produttori generalisti tra cui anche Squillante is cioè quelli che producevano auto più piccole più frugali
Quindi la politica europea ha determinato degli squilibri a vantaggio di due cose sostanzialmente il favore verso quello che noi chiamiamo sta deriva verso l'alto del mercato
E dall'altro e e questa cosa molto molto grave non ha
Di fatto questa strategia ha prodotto una politica di riduzione delle emissioni perché se ne guardiamo
L'andamento delle missioni gli ultimi vent'anni
Addirittura nell'Europa dell'Est le emissioni medie sono aumentate del Duecento quarantaquattro per cento perché perché semplicemente le auto che ne produciamo e vendiamo in Europa non sono alla portata DT queste auto le devi usare deve deve comprare un operaio l'Europa dell'Est non può prodursi le macchine che si producono l'Europa dell'Est
E tanto più
Succede questo in Italia quindi vedete questa questa questo questa deriva verso l'alto del mercato ha favorito alcuni produttori ha sfavorito altri produttori nel complesso non ha raggiunto gli obiettivi gli obiettivi ambientali
E è che ho sul è così ovunque non è così ovunque presente in Giappone dove un quarto del mercato è costituto auto molto piccole che ed è una categoria di auto che non esiste nel nostro ordinamento giuridico si chiamano che i cast sono auto che hanno al massimo seicento cc di cilindrata
E che vengono usate non è lecita perché nelle citate c'è il trasporto pubblico locale ma per servire se i i diciamo le esigenze di mobilità delle persone delle ore rurali che non hanno redditi sufficienti il Giappone grazie semplicemente a una favore anche fiscale per le auto di piccole dimensioni
E l'unico diciamo paese industrializzato sviluppato che vede ridurre in modo drammatico le emissioni di CO due gli ultimi vent'anni
Quindi vedete che la nostra politica
Poi conoscendone i tecnicismi ma è chiaro che il favore al alle auto di grandi dimensioni sta in una diciamo non premialità anche dal punto di vista vista delle dei limiti ambientali di Kipling per chi produce auto piccole e ex e frugali
Questa questo è il e e e che sono sono i fatti
Concludo il mio intervento con con un piccolo diciamo una piccola riflessione su su qual è la la la la situazione perché la situazione a mio modo di vedere molto critica
La novità e che l'Europa per la prima volta nella storia di questa industria e indietro sul fronte dell'innovazione
L'Europa ha sempre usato la regolamentazione
Per creare diciamo una difficoltà agli altri paesi è arrivare in Europa con i loro prodotti perché rispetto alle regole molto stringenti erano meno
Diciamo capaci di entrare nel mercato oggi si trova nella situazione opposta i produttori auto tendono a buone edulcorare le regole
A tutela dell'ambiente perché altri produttori sono spione avanti nell'innovazione di prodotto
E quindi il programma europea del green vile Fifty sta fifty-fifty fai e e sostanzialmente l'ultima chance che noi abbiamo come sistema euro otto Europa per aumentare la nostra competitività anche l'industria industria dell'auto
In secondo luogo la cosa che abbastanza preoccupante anche il tema di come si stanno saldando quelli che io chiamo dei Paul populismi d'impresa cioè l'antieuropeismo
E non solo da parte del abbia di parte della politica ma anche i leader di impresa sono diventati antieuropeisti
A per la a per mascherare delle dei deficit stazione di investimento est e in terzo luogo è la la forma di questo dibattito sta assumendo
Perché attenzione ma ci stiamo avvitando intorno a questa idea dell'auto elettrica ora l'auto elettrica non è il punto
Perché l'elettrificazione Perilli inevitabili e indubbi vantaggi dal punto di vista proprio fisici ingegneristici che questa tecnologia comporta andrà avanti comunque il problema è che nello abbiamo cattedrale cade nella trappola di organizzare e strutturare il dibattito così come vuole che vada l'industria dell'auto perché gli obiettivi di accesso alla mobilità accesso ai luoghi di svago accesso ai luoghi di lavoro accesso ai luoghi di studio
Non può essere risolta attraverso il possesso della proprietà di un veicolo privato
Si deve ridisegnare il sistema del della mobilità
Ed è assolutamente compatibile con la giusta dimensione industriale dell'industria dell'auto che ribadisco è un asse irrinunciabile ho finito
E e in questo modo in questo quindi dobbiamo uscire da questa trappola
Della della della discussione basata sulla sulla sul Bryce trincea su cosa sposta le auto
Dobbiamo seriamente ripensare le città seriamente ripensare il diritto a ad accedere alla mobilità che non può essere semplicemente sovrapponibile con il diritto a possedere un veicolo privato
E e e dobbiamo trasformare il trasporto pubblico locale dove esistono enormi margini investimento presente nel nostro Paese dove continuiamo a importare
In base continuiamo a importare i treni
Per per far sì che la la mobilità il trasporto pubblico sia appannaggio di tutti erano appannaggio di pochi grazie
Grazie grazie professore Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia
Prego Riccardo cinque minuti adesso anch'io sono più disciplinato e dobbiamo stare dentro
I cinque minuti altrimenti molti interventi non non riusciamo ad ascoltarli invece abbia bisogno di ascoltare prego Riccardo
Grazie buongiorno la parola su cui vorrei parlarvi per cinque minuti in parte contenute in queste si chiama giustizia e ne parlo perché in questa città in questo paese nel luglio mille novecentonovantotto
Venne firmato lo statuto che diede vita alla Corte penale internazionale massimo organo della giustizia internazionale incaricato di giudicare singole persone responsabili dei più gravi crimini di diritto internazionale
L'Italia dunque a una responsabilità insieme all'Europa di aver dato sostanza quello slogan così importante non c'è pace senza giustizia
Che oggi viene mutilato attraverso la negazione la cancellazione di quella congiunzione con cui iniziano con la frase oggi va di moda dire c'è pace senza giustizia
Una pace senza giustizia di per sé una pace ingiusta questo a che fare con tutti i conflitti in corso vuol dire
Pace con impunità e quando si chiede ma come si fa a fare la pace
Con Putin o con Netanyahu quando vengono indagati raggiunti da mandati di cattura e si prova persino ad arrestarli
Come si fa a fare la pace in queste condizioni io chiedo come si fa ai evitare un'altra guerra se Putin non finisce davanti a un tribunale se Netanyahu non finisce davanti a un tribunale cominciamo a cambiare la domanda allora se questo slogan è stato travisato e tradito in questo modo ovvero c'è pace senza giustizia questo ha delle conseguenze molto importanti
Le ha sul piano pratico le ha sul piano pratico riguardano il nostro Paese
Il nostro Paese che dove è stata fondata la Corte penale internazionale che ha
Lasciato tornare a casa con Pagnano lo con un aereo di Stato soggetto libico che è responsabile di crimini contro l'umanità e crimini di guerra che era ricercato dalla Corte penale internazionale
E e la vicenda di Al Masri che vi sarà a tutte e a tutti nota significa che il prossimo che potrebbe anche arrivare in Italia e andare essere riverito salutato e riaccompagnato a casa potrebbe essere un'altra persona ricercata dalla Corte penale internazionale poteva essere che ne so un giorno Netanyahu
Il quale è stato già detto da un paio di autorevoli rappresentanti del governo due vicepresidenti del Consiglio uno ha detto a Benvenuto l'altro ha detto
Eh va beh mica possiamo fare uno scontro a fuoco col mossa da Fiumicino per arrestarlo
Allora la sfida che attende l'Europa in questo periodo e che riguarda soprattutto il nostro Paese e ridare forza con lo slogan Non c'è pace senza giustizia
Qualunque pace che non contenga la giustizia una pace in cui vincono gli impuniti
I quali sono destinati a fare la guerra successiva
Allora in questo periodo in cui l'Italia con l'Europa Connor banner Contu ska
Sta delegittimando quell'organismo che è nato nel cuore dell'Europa che era nato alla fine degli anni Novanta che assomigliano terribilmente a questo decennio di guerre di genocidi
Bene se non si inverte la rotta e sì l'Europa non prende le sue responsabilità costi quel che costi arrestando chi non era arrestammo il secondo le convenienze del giorno bene allora vorrà dire che l'Europa accompagnerà l'impunità che continuerà a essere il tratto dominante di questo secolo a ed e di questo decennio anche per i prossimi anni grazie
Perfetto dunque abbiamo previsto alcuni interventi da parte dei comuni se chiediamo a Giulio Bulgarini del assessore al comune di Roma Città Metropolitana prego e invito anche appunto a stare in tempi in tempi
Qui cinque sei sette minuti se possibile ringraziamo sai grazie grazie cercheremo cercherò assolutamente di stare nei tempi anche vecchie
Così è giusto così è stata versata iniziativa quindi molto importante io ringrazio il segretario della CGIL Landini per l'invito rivolto al sindaco di Roma quartieri che non ha potuto essere qui presente ma Cile c'abbiamo dovuto molto ad esserci e saluto ovviamente tutta tutta tutta la base la relazione che ha fatto segretario l'azione amplissima
Che meriterebbe diciamo una discussione punto per punto molto approfondita e quindi Sando all'impegno preso di essere nel tempo contenuto che giustamente attribuito ad ogni intervento e mi concentro su quello che mi sembra passaggio cruciali passaggi cruciali
I passaggi cruciali e poi hanno portato
Comune di Roma insieme ad altri ucciderti un po'al microfono spento grazie pedonale verso l'ex capopopolo
è il Comune di Roma insieme ad altri Comuni a farsi promotori tera manifestazione del quindici scorso
Sezione che viene ancora attaccata rispetto a diciamo a dettagli in Oria ai costi di ansia a chi aveva sostenuto i costi economici per montare il palco per diffondere i video e gli audio ma è chiaro che il portato di quella manifestazione un significato
Molto molto molto consistente
è portare la stazione è molto importante
E il segretario diceva molto schematicamente dice di dico molto su schematicamente è la crisi della globalizzazione e la fine di una fase è chiaro che se ne sta aprendo un'altra
è chiaro che se ne sta avendo un altro tanto che la diciamo la linea lo slogan idrante proprio maga nei che American dirette che entri quindi parte dal fatto che quell'America non è più grande abbastanza come probabilmente si era pensato qualche decennio fa quando quella fase politica cui faceva riferimento prima Mantini è stato ammesso a messa in campo è chiaro che siamo in una fase
Di profonde trasformazioni geopolitiche tecnologiche e strategiche
Non c'è bisogno che ce lo ricordi Presidente Mattarella
Nel suo intervento ma il segno che ha lasciato chiesto sia messo in campo Tramper con la sua elezione ha delle caratteristiche che a me sembrano chiare credo che sembrano chiare a molti cittadini romani italiani cioè alla crisi di quel sistema
L'Amministrazione Tramper risponde con una politica aggressiva
Con la politica aggressiva che una politica aggressiva sul piano commerciale la vicenda di dazi
è una politica aggressiva sul piano dell'appropriazione delle risorse strategiche guarda da escussione sulle terre Alari sulla quell'antica e quant'altro
è una politica e aggressiva nel controllo dello spazio di qui diciamo il simbolico anche accordo con Trump che ovviamente su quella frontiera tecnologica ha costruito uno spazio
Una cura un'importanza straordinaria
Ecco di fronte a questa crisi sionista
Percepita
Il sistema riusciva e c'è disorientamento i cittadini sono disorientati si i tanti interventi qui hanno espresso anche i punti di vista diversi che lo sfuggono le diverse angolazioni
Però quella piazza assegnato invece una grande consapevolezza
La consapevolezza che la risposta è soltanto una risposta che può venire dentro un livello europei per questo c'era la bandiera azzurra con le stelle gialle virologo perché
Tanta parte erogazioni capisce che in questo momento di crisi o c'è un salto dell'Europa oppure quel modello
Europeo che il modello che nasce dalla tragedia delle guerre
Dalla tragedia della Shoah dall'incontro di forze e di culture politiche democratiche che sono a fondamento
Del trattengo trattati di Roma no no no scolo qui
Paesi che si erano fatti la guerra si sono ritrovati e hanno costruito quella quella dimensione quella popolazione quella cittadinanza
è disorientata probabilmente sulle singole questioni che spetta lo vuoi alla politica interpretare i termini realistici
Perché è chiaro che la politica o ai realisti non serve
Ma avevano una grande consapevolezza
Quella è stata una piazza per tanti di voi che ci sono stati la piazza silenziosa una piazza preoccupante una piazza che trova ciò lo ha lasciato ha lanciato un messaggio chiarissimo
La soluzione non si trova
Dentro una risposta nazionalistica sopranista
è velleitario l'interesse nazionale coincide con una la forza ha detto una politica più europea
Cioè oppure Europa riesce a fare un salto in avanti o tutti quanti ne fanno parte saremo sanno più deboli badate che
Dello rallenta Ligorio conclusione propellente
A tanti meccanismi e il suo funzionamento non è sicuramente un funzionamento agile di risposta immediata però
Quando serve ha saputo dimostrare almeno in due occasioni
Che è pronta lo ha fatto quando abbiamo lasciato tutti quanti le vecchie monete nazionali per avere tutti Gitti Europa intasca la stessa moneta lo ha fatto più recentemente quando dopo decenni in cui si era teorizzato che la parità di bilancio che il debito
Non si potessero fare con la vicenda del politico abbiamo sgretolato immediatamente pochissime settimane quel dogma
Facendo l'ex Geores due e aprendo una nuova fase io credo che nei momenti di crisi come questa
Ed è sì credo il sentimento che dobbiamo interpretare nel dare risposta quella piazza
Bisogna chiedere a questa Europa quindi chi la rappresenta alla politica di fare il salto necessario per affrontare in maniera adeguata irrealistica questa grande abbiamo davanti grazie
Grazie grazie adesso invitiamo Maurizio geiger del comune di Bologna prego
Anche qui l'invito è sempre se riusciamo a stare sui cinque sei minuti
Ce la metto tutta grava intanto buongiorno vi porto naturale che saluti di del sindaco Lepore della la nostra del nostro comune è un grazie sincero per avere organizzato un'iniziativa così importante come quella di questa mattina che ci consente di approfondire diciamo così l'agenda che ciò porti ex-chiesa proposte segretario Landini come contributo appunto della CGIL la piazza del quindici di marzo
Mi scuserete se per un attimo di io diciamo almeno apparentemente rispetto ai temi che sono già che nel dibattito
Di oggi però penso che sarebbe importante insomma proporrà questa Assemblea anche una riflessione sul ruolo che le città possono a vere per costruire un'Europa
Di pace
E oggi quindi vi racconterò anche se molto sommariamente alcune delle cose che stiamo facendo in città e che vogliamo portare con noi in piazza il sei aprile perché sapete che è nostro sindaco insieme
Alla sindaca Funaro di Firenze ha organizzato sta organizzando una piatta per il sei aprile ovviamente siete tutti invitati
E per sottolineare con forza che la nostra città non vuole mancare all'appuntamento per offrire un contributo alla costruzione di un'Europa più giusta più solidale più vicino alle persone
Un'Europa progressista federale impegnata per promuovere la pace il lavoro l'ambiente i diritti di Bologna non è solo una città con una lunga storia di apertura e accoglienza
Ma è anche un laboratorio politico e sociale che guarda all'Europa non come ad un'entità distante ma come ad una casa comune da costruire giorno dopo giorno
è per questo che abbiamo scelto di investire concretamente nel rafforzare il legame
Tra la nostra città e l'unione europea lo stiamo facendo con strumenti concrete ad esempio attraverso l'assessorato alla pace che il sindaco Lepore ha voluto affidare
Ad un assessore che si occupa anche di scuola perché sui che segue anche gli adolescenti lo facciamo anche con un naturalmente l'assessorato alle relazioni internazionali
All'Europa che ha promosso da poco il tavolo Europa che si è insediato proprio lunedì scorso che mette in Rete Imprese associazioni e realtà del territorio per avvicinare Bologna all'Europa e l'Europa a Bologna
Un tassello fondamentale del nostro piano strategico per l'azione europea e internazionale che abbiamo assunto da qualche mese e penso che sia ancora forse l'unico esempio in Italia che da cambia ad un'idea di Europa non burocratica ma viva
Partecipate capaci di incidere sulle sfide che ci troviamo ad affrontare e poi c'è un altro fronte fronte essenziale che il dialogo
Nel tempo in cui ci troviamo sono troppi cercano di costruire morì Murino invece vogliamo dare un contributo e abbiamo scelto di costruire ponti
Riteniamo il dialogo interreligioso una delle grandi sfide del nostro tempo nel Bologna la sta affrontando con impegno lavorando alla nascita della casa dell'incontro e del dialogo tra religioni e culture
Uno spazio in cui culture fedi diverse possono incontrarsi conoscersi costruire insieme una comunità più coesa
E lo abbiamo fatto consentitemi di fare questo passaggio anche inserendo qualche
Hanno fatto mai appena quasi appena insediati lo ius soli dentro lo Statuto del Comune
Di Bologna quindi riconoscendo la statuina alta onoraria ai i bambini della ai ai dalle persone straniere residente a Bologna che abbiano meno di diciotto anni Specchia abbiano completato un un unico un ciclo di studi di un un percorso di formazione professionale questo è molto importante anche in vista del prossimo referendum nocche
Bologna dire raccoglie come sfida per
Ovviamente farlo partecipare il più possibile perché riteniamo anche noi fondamentale il passaggio sulla cittadinanza perché non è non non non ci può essere diciamo giustizia sociale se non risolviamo il problema anche di una gente di di generazioni di ragazzi che vivono lavorano nel nostro Paese che non hanno gli stessi diritti dei nostri figli
E questa era la concreta attuazione anche del principio diciamo costituzionali di uguaglianza primo passo di un percorso che rafforza il principio appunto di comunità plurale
Maurizio Landini questa mattina ci ricordava che ieri a Eurostat ha pubblicato questo questa ricerca dove si parla del sei per cento nodi
Che che che la popolazione europea rappresenta punirla preda sei per cento delle popolazione
Mondiale bene i democratici dicono e questa è una grande sfida che noi entro il due mila e cinquanta per riuscire a mantenere gli stessi livelli di servizio dovremmo importare scusatemi la parola
Brutta cinquanta milioni di persone questa è la sfida quindi io penso che non è l'otto e nove di giugno dobbiamo andare convintamente a sostenere i resti di referendum soprattutto quello sullo stato di nata perché
Come dire aiuta anche a far crescere è un'idea di unione europea più vicino diciamo la realtà che esporremo alla scritta a a sfidare
Dopo abbiamo come dire ma Bologna diciamo una sola in questo cammino il nostro impegno si intreccia con quello di tante associazioni che operano per la pace per l'accoglienza per i diritti umani
Penso ad esempio alla scuola di Passo di Monte Sole che ancora collocata
Nei luoghi dove avvenne l'eccidio
Di di Marzabotto con queste duecentosessanta vittime che ancora oggi ci interroga e ci facciamo e ci aiuta ad interrogarsi sulle ragioni che hanno reso possibile il sistema di terrore che si è manifestato in quei luoghi durante la seconda
Guerra mondiale che in modi e forme diverse ritroviamo in altri luoghi del mondo
E in altri momenti della storia come quello di cui purtroppo oggi siamo testimoni come appunto l'Ucraina la Palestina e gli innumerevoli teatri di conflitto che Maurizio Landini ci ricordava aumentare negli ultimi anni
Penso anche come stiamo lavorando con le fragilità delle generazioni più giovani tra con attraverso anche le traiettorie pedaggio pedagogiche offrendo spazi di discussione come le settimane pedagogiche
Che abbiamo ricominciato ad organizzare negli ultimi anni e dentro le quali lo scorso novembre d'esempio abbiamo celebrato il trentennale della Rete italiana delle città educative Grasselli alle relazioni costruite con quella rete che anche una declinazione
Europea siamo stati protagonisti ad esempio di debiti Erasmus che sono che che praticamente un anno fa ha sperimentato l'ospitalità di otto bambini ne e bambini di età prescolare nei nostri asili e nell'ottica di far crescere generazioni di bambini che si sentono veramente
Europei prima ancora che italiani
Presto sto concludendo
Quindi pensiamo anche ad altri investimenti che facciamo da sempre per gli adolescenti non li citerò però penso che quei fino a quegli inquilini
Questi investimenti sono finanziate attraverso il programma PN metro Class
Due mila ventuno due mila ventisette a proposito di fondi di coesione che dovremo utilizzare nel modo più corretto insomma stiamo provando sfruttare tutte le competenze della macchina comunale la Rete
La sensibilità che abbiamo sul nostro per il territorio per mettere a terra la traiettoria politica diciamo la strada che ci ha indicato con il suo programma di mandato il nostro sindaco e per far crescere appunto cittadini consapevoli di vivere dentro l'Unione Europea di essere cittadini europei che vogliono un'Europa di pace
Con questo spirito dentro coordinamento nazionali degli enti locali per la
Accetterei scientemente abbiamo ospitato in occasione insomma del ventennale della scomparsa di Renzo in beni un'assemblea per discutere coprogettare con negli altri Enti locali della Regione
Le future un percorso per affrontare le sfide attuali e future per la pace e la non violenza e per rilanciare questa rette anche in vista della Marcia della pace dove ovviamente saremo bene come dire partecipi parteciperemo molto volentieri
Concludo veramente sono dicendo di che della parte nella partecipazione insomma crediamo che della partecipata partecipazione attiva delle città ad un'Europa più giusta che è un che è il cuore pulsante di una democrazia Forte tutto questo non è solo un'opzione vi lascio così è una necessità
L'Europa che sogniamo quella immaginata nel Manifesto di Ventotene recentemente diciamo criticato diciamo così dalla nostra Presidente del Consiglio non è un Progetto lontano o astratto è una condizione imprescindibile per la pace per la giustizia sociale per il futuro del nostro continente
Bologna è pronta a fare la sua parte per un'Europa più vicino alle persone più giusta più umana e lo vogliamo fare insieme con la forza della partecipazione con la convinzione che un'altra Europa non solo è possibile ma è necessaria vorremmo che quindi a questa idea insomma di di Europa che parte dalle municipalità del ristoro anche altri comuni oggi abbiamo qualcuno e di Roma comuni di Perugia saremo appunto in piazza il sei aprile con il Comune di Firenze
Perché vogliamo che diventare protagonisti di una nuova idea di Europa e di valorizzazione degli organismi internazionale vi aspettiamo sei aprile a Bologna grazie
Grazie grazie adesso invitiamo la sindaca la sindaca di Perugia vittoria Ferdinand che ha anche la delega alla pace per lanci
Non possiamo raddoppiare i minuti ma
Buongiorno buongiorno a tutti a tutti ho incontrato un sacco di amici bellissimo grazie segretario grazie alla CGIL per aver pensato ad una giornata come questa che credo
Dopo la piazza del quindici sia una giornata non solo preziosa ma urgente necessaria
Perché quella piazza ci ha lanciato tanti messaggi ma credo che abbia lasciato molti di noi
Con tanto bisogno di confronto e di ulteriore riflessione perché la la piazza del quindici io credo che prima di tutto ci abbia messo di fronte ad una realtà che è quella che l'Europa è ancora un vuoto da costruire da riempire
Un sogno da sognare da costruire dal basso perché quello che è accaduto tra il tempo che è trascorso
Dal momento in cui i sindaci hanno lanciato quella piazza al giorno in cui quella prego quella piazza ha preso corpo ci ha rimesso di fronte al fatto che tanti di noi
Non sanno ancora cosa sia Europa
Che l'Europa sia un vuoto che può assumere i significati di chi lo presiede
E quindi se da un lato quella piazza è stata fondamentale perché ci ha portato intanto Ari dirci che la mobilitazione popolare
E ancora uno degli strumenti più essenziali delle nostre delle nostre democrazie ma anche a dire che l'Europa non si costruisce solo all'interno delle sedi istituzionali ma che si costruisce
Nelle piazze e nelle strade nelle governance che i nostri comuni quotidianamente mettono mettono in campo e in quel vuoto quello che il segretario Landini affatto e la CGIL ha fatto
Tra cui
A portare
Le bandiere della pace Stato
Un movimento fondamentale che credo che deve indicarci la via del nostro successivo percorso che deve essere quello di cercare di cucire
Sempre di più la bandiera dell'Europa con la bandiera della pace con una pace
Che non ci sia finanzia un concetto astratto ma anche sia il risultato di queste parole che mi piace molto che
Che la CGIL abbia messo insieme sapete io vengo da una città che la città che ha dato i natali ad Aldo Capitini uno dei più grandi pensatori della non violenza e della partecipazione Tedaldo e diceva una cosa non si può dire di volere la pace
Lasciando la società così come non si può dire di volere la pace lasciando alla società
Con le sue ineguaglianze con le sue intolleranze con le sue discriminazioni non si può dire di voler la pace costruendo un'armonia del mondo che butta via
Le vittime e allora quel giorno noi sindaci eravamo in quella piazza per dire prima di tutto
Che c'è bisogno di Europa che la pace non può essere svilita ad un oggetto di mercanteggiamento ma che bisogna ritrovare i valori fondanti
Del dialogo della negoziazione della cooperazione su cui è nata i per cui
è nata l'Europa
Noi dobbiamo continuare ad essere nelle piazze che rivendicano un ruolo dell'Europa in questo momento ma non oggi un'Europa qualsiasi
Di un'Europa che ha memoria della propria origine quell'origine che Giorgia Meloni ha voluto dissacrare estrapolando
Un testo dal suo con testo che significa dire estrapolare
Il sangue versato per la costruzione di un pensiero e di e dei valori
E lasciarlo nella terra deserta del significato e non del senso allora un'Europa che non recupera
Il senso delle sue origini e questo lo dico prima che la sindaca da psicanalista è un'Europa che non ha futuro perché chi non conosce
Il posto da dove è nato i dolori da cui è nato
Non può perseguire una strada di futuro consapevole l'Europa è nata dalle ferite della seconda guerra mondiale è nata non per costruirsi come grande potenza
Militare mai nata per farsi costruttore di pace
Io difficile indubbiamente più difficile e ancora prima che dalle politiche c'è bisogno di tornare a pensarla la pace
Di tornare la pensare in una dialettica articolata come questa ma di tornare all'anche a pensare all'interno del binomio pace o guerra non è possibile
Che viviamo il tempo in cui la pace il grande rimosso e in cui la guerra è il sottinteso politico e di ogni pensiero
Aldo Capitini diceva una cosa molto interessante i filosofi prima con qualche amico mi mi diceva ti stimo mo'
Tonon come si indagava perché so che hai letto il principio speranza di blocco che è stata la mia prima terzi filosofia politica un mattone
Come si e che
E bisogna era riniziare a sfidare l'esistente perché il pensiero politico
è solo attraverso i valori quella piazza è stata molto criticata perché si parlava di valori allora io dico
Che se i valori in politica ormai vengono considerati come una bell'Uria retorica
Noi siamo in un momento veramente molto spaventoso perché la politica il più grande strumento che abbiamo per interpretare la realtà e allora dobbiamo domandarci come mai la guerra in questo momento
è l'oggetto di questo processo e di assoluta normalizzazione per cui è diventato un sottofondo del nostro quotidiano dove nessuno di noi Netcomm presso fa i conti
Fino in fondo con i costi umani della guerra
Comunque i distorti atti e quelle vittime che l'armonia del mondo dimentica di cui parlava di cui parlava Capitini allora c'è bisogno
Di tornare a pensarla la pace in un momento storico in cui tutti i leader politici ed io per prima in quella piazza ho fatto una fatica
Bestiale ad affermare senza imbarazzo vigliacco di volere un'Europa che è chiaramente per la pace e questo è un problema ci rimanda
Ad un'idea per cui
Non si tratta più di essere perdonatemi l'espressione un po'volgare come diceva Pasolini le anime belle del Carso si tratta di dire dove voi diamo andare se davvero vogliamo cedere alle verità evidenti del se vuoi fare la pace prepara la guerra usi e forse non è proprio questo il tempo in cui mercanteggiamento i portano Adele tregua in cui l'Europa riscopra la propria vocazione
Che è quella della cooperazione del dialogo internazionale del recuperare del portare a partire dalle nostre scuole dalla nostra educazione l'educazione alla negoziazione
Perché la guerra a una radice questo lo dico da filosofa e da psicanalista che che ha a che vedere con il modo in cui concepiamo la differenza e la diversità
Concepita e come lo spazio in cui avviene la logica della sopraffazione l'altro l'altro da me
E la mia minaccia e l'altro da fa da sconfiggere e l'altro in cui
Occorre la mia identità che poi la logica dove il capitalismo si insinua perfettamente perché il capitalismo e la logica del o io hutu
E invece l'Europa dovrebbe essere lo spazio in cui plasticamente la diversità diventa un elemento di ricchezza e di costruzione del noi questa è un tempo a un tempo nuovo in cui o si riparte dalla resistenza verso un nuovo alfabeto di valori oppure l'Europa rischia di diventare non solo
Un vuoto ma un deserto
Questo è il momento in cui opporre alle destre ai nazionalismi che stanno operando
Una che stanno facendo un'operazione di lui politicizzazione dell'odio della rabbia e della frustrazione che funziona benissimo
Perché parla ai cervelli più antichi alle parti più spaventate di Noemi
Lo lo dico viene prima dell'amore quando nasce il fratellino noi lo vogliamo ammazzare
Dopodiché arriva la famiglia arriva l'istituzione che ci insegna l'amore la solidarietà la Fratellanza eh corsi dell'Europa oggi non presidia
Occorre rigore e disciplina quei valori che sono i valori di quel manifesto di Ventotene che sono gli stessi della nostra Costituzione e su cui
La nostra cara premier che ancora fatica a definirsi nonna
Non fascista come è riuscita a definirsi ogni tanto ma antifascista come la nostra Costituzione richiede sennò ai
Non presi diamo
Quelli quei valori l'Europa diventa un deserto ed è chiaro che poi non si parla da il tema della difesa comune non sfugge neanche diciamo ai più immaturi
Detti europeisti però questo è il momento di tornare a pensare la pace di entrare nelle scuole con i laboratori di mediazione quelle di mediazione del conflitto di fare politiche di integrazione perché le società in sicure che sono il terreno su cui si crea il il il fertilizzante per i conflitti sono quelle in cui aumentano le disuguaglianze i comuni in questo possono fare molto ne abbiamo sentito
Una una perfetta esposizione dal comune di Bologna di quanto le politiche di integrazione di riconoscimento delle nuove cittadinanza siano
Dei grandi aiuti per la costruzione di pace le città sono i luoghi del conflitto del conflitto perenne
E costante Jelling che ogni giorno ciascuno di noi può farsi costruttore di pace unire le città significa unire gli stati quindi grazie mille buon lavoro a tutti noi
Grazie adesso Michele De Palma segretario generale della FIOM preparava Flavio voti
Fondazione Perugia-Assisi
Michele i cinque minuti va bene nei basta che mi batti qualche secondo prima così chiudo
Allora ovviamente in cinque minuti bisognerà essere assolutamente sintetici permettetemi di condividere ovviamente la relazione del segretario generale
E di raccontarvi quello che è successo ieri
Ieri ero a Reggio Emilia
Una città che è stata paralizzata dallo sciopero delle metalmeccaniche dei metalmeccanici e dal corteo
Che ha attraversato tutta quanta la città mai successo in tante città italiane
Lo sciopero ha svuotato le fabbriche e riempito le piazze
Reggio Emilia una città particolare
E la città in cui
I cingoli dei carri armati sono stati trasformati in cingoli dei trattori per dare la possibilità dopo la guerra di costruire il lavoro
E invece oggi siamo con il ministro Urso che ci chiede di trasformare gli stabilimenti dell'Automotive in stabilimenti produttori di armi
E non è la città in cui i fratelli Cervi
Sui propri trattori
Ci mettevano il mappamondo
Ecco se dovessi pensare all'orientamento che noi in questa assemblea dovremmo temere
Esattamente il fatto che per poter realizzare la democrazia dovremmo ripartire da quel punto che non certo un estremista di sinistra come Norberto Bobbio poneva sul tema della democrazia
Senza democrazia economica non c'è democrazia concreta e fattuale da un punto di vista della vita delle persone e io credo che il punto dentro il quale noi siamo oggi
E che se lo guardiamo da un punto di vista dell'Occidente e della nostra Europa
Al di là delle petizioni di principio che uno possa fare della democrazia
Il problema che abbiamo e che è del tutto evidente che la crisi della democrazia economica in cui siamo alla concentrazione del potere nelle mani di poche multinazionali finanziarie
Banche stabiliti eliminando la rottura del processo di globalizzazione dei mercati dell'economie e delle relazioni tra i singoli Paesi e sta determinando il ritorno al rapporto tra nazionalismo protezionismo che chiede alle lavoratrici e lavoratori
Di essere parte con il corporativismo
Perché
Il problema che abbiamo noi e che o la democrazia è un fatto che esercitiamo dentro i luoghi di lavoro
Oppure che guardate che la divaricazione tra i nostri principi ideali e la nostra pratica sindacale e contrattuale rischia di diventare irrimediabile
Perché in tutte le aziende in cui noi siamo costretti ad affrontare i processi di transizione in cui la obiettivo della transizione ecologica e tecnologica vengono usati per spiegare che ci sono i licenziamenti o l'abbassamento dei salari
E questo si determina come strumento
Per evitare il fatto che ci sia la coalizione delle lavoratrici e dei lavoratori che rivendicano invece nella transizione la soggettività del lavoro per poter determinare il cambiamento
E le imprese stanno utilizzando questo strumento la paura la paura io sono rimasto impressionato da un'Europa che si presenta con i kit di sopravvivenza
Sono impressionato dall'Europa che decide dopo la manifestazione di tutti i lavoratori industriali a Bruxelles distanziare ottocento miliardi e di dire ai Paesi europei potete andare in deficit nel rapporto tra prodotto interno lordo
PIL per poter finanziare il riarmo dei singoli paesi europei
Badate bene in questo scenario quello che perde
E la democrazia
Ma quello che perde dentro la democrazia e il potere le reti persone di poter decidere attraverso gli strumenti negoziali e contrattuali
Di poter essere il centro dello sviluppo della democrazia
Ecco perché il modello permettetemi il mio problema in questo momento non sono e lo dico tra parentesi tanto o la Meloni
Guardate che il punto di riferimento del cambiamento in questo momento sono uomini delle amministratori delegati di grandi multinazionali come lo maschio che vengono ricevuti con grande come dire
Attenzione da parte di Palazzo Chigi salvo il fatto che il giorno dopo
L'Europa è il nostro Paese rimangono senza parole e senza iniziative
A fronte di un'iniziativa del venticinque per cento di dazi sulla produzione l'esportazione di auto dall'Italia e dall'Europa agli Stati Uniti d'America è chiaro
Che i dazi sono la guerra economica che prepara al TTB di guerre se il Presidente degli Stati Uniti d'America continua a dire che nel suo interesse che una parte dell'Europa cioè la Groenlandia diventa per interesse strategico degli Stati Uniti d'America un pezzo dell'espansione degli Stati Uniti d'America stessi e io ascolto
La classe dirigente europea
Spiegare che il kit di sopravvivenza li dobbiamo fare perché c'abbiamo il problema dei russi alle porte
Ora il problema che noi abbiamo eccome stabiliamo in Europa
Un modello alternativo industriale economico e di sviluppo della democrazia perché quelli di Ventotene sono state anche a quelli che han pensato che prima di fare le istituzioni politiche bisognava fare la Comunità del carbone e dell'acciaio perché bisognava eliminare gli elementi economici che determinavano la guerra tra i singoli Paesi europei
E noi invece assistiamo in questo momento e vado a concludere
Al fatto che
Erano i nazionalisti quelli del nostro governo no
Mo'sono diventati filo atlantici e cerca un posto a sedere nel rapporto con l'Unione europea
Ciò un elemento di contraddizione evidente nelle politiche che il Governo sta facendo fino ad ora e negli elementi di coerenza che prova a raccontare all'opinione pubblica
Io credo che per quanto ci riguarda il punto vero sia oggi come pratichiamo la democrazia e lo dico senza infingimenti
Alla luce di ventiquattro ore di sciopero per il rinnovo del contratto nazionale meccanici
E lo dico alla luce del fatto che
Se vogliamo combattere dal vero per salvare il pianeta
Se vogliamo combattere davvero per salvare la democrazia
Badate bene io ormai sono assolutamente convinto che dall'altra parte han deciso che le regole del gioco a cui abbiamo giocato fino a ieri il compromesso socialdemocratico lo vogliamo chiamare così
Le istituzioni internazionali le leggi internazionali
Quella roba lì hanno deciso che non esiste più
Allora o noi siamo nelle condizioni di praticare la democrazia lo dico anche a dispetto delle scelte che il Governo sta facendo di imbrigliare la possibilità dialettica attraverso per esempio strumenti come il decreto sicurezza
E quindi di tornare a fare quello che sappiamo fare
Riprenderci le strade riprenderci nel caso le autostrade le ferrovie le stazioni le fabbriche perché l'unico modo che abbiamo esercitare il conflitto per poter rappresentare un'alternativa reale alle politiche che vengono messe in campo dalle imprese da un lato e dal governo dall'altro badate bene
Se noi non diamo concretezza
Alla nostra pratica per portare a casa dei risultati contrattuali del lavoro e di trasformazione alle persone corriamo il rischio di diventare un fantastico circolo di intellettuale
Cioè di quelli che sanno vedere bene come dovrebbe cambiare il mondo ma gli altri son quelli che lo governano e decidono come farlo quindi ha lavora la lotta grazie
Prego Flavio
Cucù Flavio semplici in quei minuti e si prepara Giulio Marcon di della campagna sbilancia Mucci avvisarmi quando manca due minuti così poi dato a stringere
Grazie grazie Maurizio innanzitutto grazie alla CGIL per aver creato immediatamente insieme alla presenza in quella piazza così conflittuale così diversa ma anche così importante come è stata quella del quindici saranno molte altre abbiamo sentito a a Roma a Bologna i prossimi giorni
E ha deciso di convocare un primo appuntamento di riflessione io
Ho sentito dire condivido molte non posso dire tutto perché sarebbe troppo finto diciamo ci sono delle cose altre molte cose su cui dovremo confrontarci
Però ho sentito riflettere su cosa sta succedendo su cosa può succedere io vorrei provare cimentarmi con la terza delle domande che ci pongono tutte le persone che cosa possiamo fare che cosa possiamo fare in concreto ora ci son delle cose che si possono fare su chiunque Dinoi Emo tutti quelli che son qui lo sanno tutti i giorni in ogni momento della giornata perché è evidente non è solo questione di amici nemici è evidente che in tutte le cose che noi facciamo compreso le nostre pratiche di movimento o costruiamo Pacileo seminiamo guerre
E quindi abbiamo bisogno di riflettere sulle cose che facciamo anche noi tutti i giorni come persone come organizzazioni come Soggetti
Ma c'è una cosa che io credo abbiamo imparato da Aldo Capitini e da tutti quelli che nel corso di tutti questi decenni hanno cercato di pensare alla pace tutti i giorni il giorno prima possibilmente
Della della guerra
E lo voglio fare riprendendo anche qui uno slogan antico che io credo ci debba guidare nella nostra azione lo propongo perché so che non siamo tutti d'accordo su questo ma lo ripropongo
Non un uomo
Non un soldo non un'ora il lago per la guerra non homo Novus ordo ognuno un'ora di lavoro per la guerra lo so che è difficile
Lo so che è difficile dirlo è ancora più difficile farlo
Ma qui non è il problema ragazzi Ciaccia dove ce la dobbiamo porre io
Ricordo quando con Alberto Tridente facevamo nere degli anni ottanta le le iniziative per cercare di riconvertire la Spezia per riconvertire le fabbriche d'armi
Con nella domanda come è potuto succedere che ci ritroveremo questa situazione dobbiamo anche domandarci
Che cosa abbiamo fatto noi perché appunto non succedesse l'hai detto bene
Maurizio prima e lo voglio riprendere perché riguarda tutti noi allora per uscire riuscire a praticare questo che lo deve essere solo uno slogan e che sappiamo una grande sfida sappiamo che c'è bisogno dell'unità
Di tutte le donne e di tutti gli uomini che vogliono sinceramente la pace in tutte le forme di organizzazione impossibili in tutte le forme di un nel rispetto dell'identità delle culture dei Processi dei percorsi
Certo ognuno faccia la sua strada ma poi creiamo dei momenti
In cui ci si ritrova tutti sinceramente insieme e non solo per la pace in questo mi ritrovo al cento per cento con le la chiave di volta di questa Assemblea
Non è solo per la pace che dobbiamo mobilitarci
Ma per la libertà che ci vogliono togliere mandandoci in guerra e per l'aggiusto inizia sociale virus erano le tre parole d'ordine
Che Sandro Pertini quando è stato nominato presidente della Repubblica ci ha ricordato devono camminare insieme
Pace libertà e giustizia sociale abbiamo bisogno di una mobilitazione straordinaria allora c'abbiamo un'opportunità
Per una mobilitazione straordinaria c'abbiamo due anniversari importantissimi il prossimo venticinque aprile gli ottant'anni dalla Liberazione
Dal nasi fattivo e dalla guerra e poi dopo nove maggio la fine della seconda guerra mondiale
Il calendario vuole che ci siano quindici giorni
Facciamo che questi qui dieci giorni siano quindici giorni per una mobilitazione straordinaria in tutti i luoghi di lavoro in tutte le scuole in tutti i prestiti
Che ci sia un interrogarsi collettivo un riprendere la parola
Vedete
Un mesetto fa mi è capitato ma lo faccio per stanza frequentemente di ritrovarmi con in una classe ho finito
Con dei ragazzi di prima superiore gli ho fatto vedere un pezzettino di una trasmissione di Report che qualche mese fa raccontava quello che stava succedendo nella penisola scandinava con le manovre cento mila uomini
Erano ventuno studenti in classe quattordici quindici anni al termine di questo frammento gli ho chiesto ma se domani vi arrivasse la cartolina voi che cosa fareste
E la risposta è stato siamo pronti a partire tutti hanno detto siamo pronti a partire istituto tecnico industriale
Lo sto parlando il liceo classico liceo scientifico non so se la risposta sarebbe stata diversa a questo era un visti è istituì il più grande dell'umore istituto tecnico industriale tecnologico e allora c'è un problema di narrazione perché è evidente se questi ragazzi hanno capito questo e lo facevo il nome di un po'di uno strano un senso del dovere
Perché poi gli ho chiesto perché direste così perché se ce lo chiedono vuol dire che c'è una ragione
Poi la super seguito perché è chiaro che si sono smantellati
Ma è evidente che c'è un problema di narrazione allora l'informazione
La RAI il nostro servizio pubblico non è possibile che continua a seminare zizzania ad animare gli spiriti di guerra annegare gli spiriti della pace e il dialogo il confronto
La RAI è un servizio pubblico al nostro servizio pubblico come la
Ora e abbiamo bisogno di riprenderselo e allora io credo che non ci può essere uno slogan più chiaro più forte che possiamo usare perché quindici giorni di ma di manifestazione straordinaria
Con cui vogliamo preparare anche la Perugia-Assisi del prossimo dodici di ottobre io if profitto invito la CGIL formalmente ad aderire e appare
A all'amanita alla marcia Perugia-Assisi e a organizzarla insieme non a partecipare non aderire aderire al comitato organizzatore perché dobbiamo camminare insieme non partecipare e allora se c'è uno slogan è quello che ci ha regalato
Dal letto dell'ospedale Papa Francesco questi sono i giorni in cui prima di tutto dobbiamo disarmare le parole per disarmare le menti e disarmare la terra buon lavoro a tutte e a tutti grazie Flavio Giulio e si prepara Walter Massa presidente dell'ANCI
Buongiorno a tutti care compagne e cari compagni io vorrei ricordare che negli anni ottanta al movimento pacifista europeo parlava di un'Europa dall'Atlantico agli Urali
E con quelli Brant Olof Palme Enrico Berlinguer parlavamo di sicurezza comune e di difesa sufficiente cosa è successo da allora
è successo che abbiamo affrontato la fine del Patto di Varsavia non con una politica di integrazione di cooperazione alcuna politica di vassallaggio e di disintegrazione abbiamo cominciato con la ex Jugoslavia
Invece del multipolarismo abbiamo sostenuto unipolarismo
Che ha dato i risultati che sono sotto gli occhi di tutti questo trent'anni fa
E invece di combattere i nazionalisti meno arresto europeo gli abbiamo alimentati e gli abbiamo sostenuti a partire dalla Germania
Dall'Austria e dal Vaticano non c'era allora papa Francesco che sostennero la disintegrazione dall'ex Jugoslavia sostenendo le secessioni di Slovenia e di Croazia
Invece di proseguire con lo spirito della Conferenza di Helsinki del mille novecentosettantacinque ci siamo ridotti a rinchiuderci ai Comuni ai comandi della NATO di Bruxelles e di Washington
Non aver utilizzato la finestra dopo ottantanove puntando sul multipolarismo sull'integrazione sulla cooperazione ci ha portato passo dopo passo alla situazione attuale bisogna ricordarselo perché senza memoria senza storia non andiamo da nessuna parte
E ha ragione Maurizio a parlare di fallimento della globalizzazione ma io non credo che si tornerà agli Stati-nazione ci tornerà molto più probabilmente si andrà molto più probabilmente a una globalizzazione a geometria variabile come già sta succedendo operare di influenza
E la situazione l'hanno detto tutti e drammatica e pericolosa non solo l'Ucraina ma Gaza rappresentano il fallimento dell'Europa Tramper sta destabilizzando il mondo e lo fa non solo con la sua politica estera ma con una la politica dei dazi commerciali ha ragione Michele De Palma dire che le guerre commerciali di solito anticipi o no le guerre fatte con le armi quindi stiamo molto attenti e dietro l'Europa c'è la Cina e quindi gli scenari sono ancora più drammatici
Le leadership europee hanno affrontato questa situazione facendosi prendere dal panico politico e da un'isteria diciamo fuori controllo
Lear migliorò per a nessuno dice che l'Europa spende tre volte in termini assoluti di quanto spende la Russia in termini di potere d'acquisto l'ha detto Cottarelli che non è un pacifista
Troppa spende il cinquantotto per cento in più della Russia se guardiamo la spesa militare mondiale che è di due mila e quattrocento miliardi di dollari il cinquanta per cento di questa spesa militare mondiale fatta da al dai paesi europei e dagli Stati Uniti
La Russia a il sei per cento di questa torta della spesa militare quindi non si capisce veramente
L'allarme l'isteria anche le iniziative che vengono prese di fronte a una situazione che vede da una parte l'Occidente con il cinquanta per cento della spesa militare e la Russia il sei per cento
Noi siamo di fronte non solo a un complesso militare industriale come diceva di sé in auto negli anni Cinquanta ma siamo di fronte a un compresso mini militare industriale e finanziario perché le banche la finanza hanno sempre di più un ruolo determinante in questo business Leonardo il tre per cento di Non ardo se le comparato Blackrock e molti fondi hanno in mano le imprese militari le multinazionali che sono posso dire sotto gli occhi di tutti
Quando Urso dice che si può riconvertire dall'industria dell'Automotive ora all'industria militare esce una grande sciocchezza una grande sciocchezza
Innanzitutto noi abbiamo dei programmi molti pluriennali che prevedono l'acquisto di armamenti da altri Paesi ne dico una carrarmati tedeschi
Noi abbiamo fatto una commessa di otto miliardi fino al Duemila e trentotto che saranno prodotti in gran parte in Germania questi carri armati sono trecentottanta
E una piccola parte all'Oto Melara di la Spezia
Poi non ha il senso della misura di fronte a una produzione molto bassa di duecentocinquanta mila macchine pensare che fai la riconversione per fare ottocento carri armati o fare le munizioni non ha non significa non sapere quello di cui
Stai stai stai parlando
Lo stesso vale per via trentacinque vi ricordate quando e prima il senatore Forcellini e poi da ministro di notti dicevano dieci mila posti di lavoro mille ce ne sono mille e poiché i compagni piemontesi potranno dirci perché a Cameri
E a Caselle voi si fa qualcosa parliamo di non più di mille posti di lavoro
Parliamo di un Paese e chiudo nostro che aumentato già il dodici per cento quest'anno le spese militari
Che prevede di spendere quaranta miliardi nei prossimi tre anni
Per i sistemi d'arma
Che non si occupa dell'auto modi se non in un convegno importante che abbiamo fatto come la danza prima lavoro nei giorni scorsi abbiamo evidenziato e criticato
Le non scelte che non vengono fatte appunto le scelte che non vengono fatte e le alternative possibili c'era anche il professor circolino abbiamo
Parlato con lui noi pensiamo e chiudo sul serio che bisogna veramente invertire la rotta
Bisogna recuperare all'Europa dobbiamo dire che va recuperato lo spirito di Helsinki che la sicurezza o è comune o non è
Un in un in un mondo in cui ci si difende da qualcuno non è sicuro bisogna ricostruire la sicurezza comune anche con i nemici perché la pace si fa con i nemici come facemmo negli anni settanta quando c'era quando c'era presto non fu utile quando la minaccia nucleare dell'Unione Sovietica era molto più faccio dire importante di quella che Putin può mettere in campo oggi servono le Nazioni Unite
Servono le Nazioni Unite serve una Europa degna di questo nome
Serve un'OPA che faccia politica e don diciamo si faccia prendere dal panico e dall'isteria come dicevo prima per promuovere un piano di riarmo che non ha nessun futuro a mio giudizio
Ecco perché le sfide che abbiamo davanti sono molto importanti
Abbiamo promosso la campagna ferma al riarmo e avremo un mese di mobilitazione dal dieci aprile al dieci maggio con iniziative in tutt'Italia abbiamo promosso a livello europeo la campagna stop friabili Europa per pomodori iniziativa
In Europa contro conto riarmo impegniamoci tutti grazie alla CGIL per l'impegno che ci sta mettendo e per la partecipazione a queste iniziative grazie
Grazie Giulio prego Walter e si prepara Gianfranco Pagliarulo presidente dell'Anpi
Sì grazie buongiorno a tutto e tutti e grazie alla CGIL per questa iniziativa Maurizio che l'ha voluta
Fortemente e l'ha voluta fortemente prima del quindici marzo e noi prima del quindici marzo pur non aderendo abbiamo diciamo dei detto subito sì perché alla discussione di cui abbiamo bisogno
Con la chiarezza che Maurizio chiedeva e con la anche la capacità di costruire una strategia un'agenda che credo si stia almeno dal mio punto di vista manifestando ed è una cosa positiva
Io voglio partire da due immagini per cui per questa Assemblea parto dal lavoro che stanno facendo Bernie Sanders e la o caso Cortés negli Stati Uniti
E da una ricerca sui giovani under trenta che abbiamo presentato con Ipsos domenica scorsa
Bernie Sanders lo caso cortese stanno girando gli Stati Uniti riempiendo le Palace il palasport e le piazze
Per ricucire cui lo sconforto per ricucire quel dramma che molta diciamo così molte persone negli Stati Uniti stanno vivendo a seguito delle elezioni di Donald Trump
Che sta picchiando duro sul lato delle politiche interne come abbiamo visto e non lo hanno fatto e non lo stanno facendo girando gli Stati Uniti urlando viva gli Stati Uniti d'America nonostante tutti siamo a conoscenza del loro orgoglio lo stanno dj facendo dicendo no all'autoritarismo e non l'oligarchia due concetti molto semplici
Adempiere erano quaranta mila a a Chicago erano altrettanti piazze piene
Piazze piene che servono e non è banale
A
Fare prossimità a curarsi di quelle persone a creare consenso e lo stanno facendo un uomo di ottantatré anni è una ragazza scusi possiamo definire almeno rispetto ai nostri standard di trentacinque anni
La seconda è questa ricerca che abbiamo presentato domenica con Ipsoa sgommando per me Pagnoncelli
Una ragazza su quattro in questo Paese under trenta e infelice dichiara di essere infelice
Il sessantacinque per cento dei ragazzi intervistati mille a campione
Dichiarano che la loro vita reale
Non corrisponde per niente a quelle che erano le loro aspettative i loro bisogni
E questo è il nostro futuro
Allora io siccome o condivido l'analisi e la relazione di Maurizio e condivido moltissimi degli interventi che si sono succeduti vorrei togliermi dall'imbarazzo e togliere voi dall'imbarazzo di dire una cosa molto naturale
Le nostre analisi vanno nella direzione di un'Europa non più difendibile
Neanche per scherzo
Non è difendibile questa Europa e guardate
è bene che lo diciamo qui dentro almeno così perché io non penso che l'ambiguità o la K sì in modo frenetico un po'schizofrenico
Altre note e parole d'ordine come hanno fatto e stanno facendo Bernie Sanders è l'occasione col terzo servato a trovare una soluzione perché guardate che questa Europa non è difendibile l'avete detto in tanti lo ripeto anch'io citandovi altre questioni
Questione OPA non è difendibile oggi perché è un è da un anno e mezzo che l'ex presidente del Consiglio europeo con editoriali diciamo così raccolti in tutta Europa dei principali quotidiani in Italia sicuramente la stampa
Ci diceva che per se volevamo la pace dovevamo preparare la guardate Donal Trump non era ancora arrivato
E sono decenni che il mare Mediterraneo grazie alle politiche europee italiane il più grande cimitero a cielo aperto di questo Paese sono almeno dieci anni che noi finanziamo listati della costa sud del Mediterraneo finanziando criminali per fare le cose che noi non abbiamo il coraggio di fare sono ormai sei o sette anni che in tema di diseguaglianze non solo in Italia ma in cui in Europa dice Muzi c'è un vortice drammatico
E allora io credo che noi dobbiamo partire da questo punto e faccio anche qui un'altra immagine sono settimane che in Serbia c'è una mobilitazione giovanile
Avete visto qualche bandiera dell'Europa contrariamente a quello che accadeva qualche tempo fa penso che sia un altro segnale che ne non possiamo sottovalutare
E guardate lo dico con estrema chiarezza
La scelta che l'abbiamo fatto sul quindici marzo che nella schizofrenia nell'ipocrisia
Nella drammaticità del mondo che Maurizio a ricostruite che io condivido mi fa dire questa cosa è stato giusto
Che molti di voi abbiano diritto a quella piazza ma è stato altrettanto giusto che noi scusi abbiamo scelto di fare un'altra un'altra partita perché
Non è perché Lace interessata a qualche organizzazione dello zero virgola come qualcuno pensa noi siamo interessati a evitare gli errori del passato per esempio sulla Palestina e siamo interessati a dare delle risposte a quei ragazzi e quelle ragazze che per il sessantacinque per cento non si sentono parte di questo mondo
Ed è più importante quella frattura generazionale che le organizzazioni dello zero virgola e quel terreno noi non possiamo lasciarlo alle organizzazioni dello zero virgola ed è un tema che ci dobbiamo porre e quindi abbiamo fatto bene entrambi guardate non è per usare una volgarità della strada una palla cullata questa è il dramma della situazione in cui ci troviamo
Ma è stato soprattutto sono tutti innamorati di Platone in questo momento come diceva il professor Barbera o no si vis Pacem para bellum sulla cui autenticità lui stesso dice che ci sarebbe da discutere e nessuno invece parla di Eschilo
Quando dice che in guerra la prima vittima è la verità
Ed è di questo che ci dobbiamo preoccupare noi in guerra in e la propaganda in cui siamo
Oggi il tentativo che si è provato a fare
Ingenuo indiretto non pensato non voluto è quello di porre un ulteriore solco tra noi quelle giovani generazioni e soprattutto l'ennesimo sciolgo in questo Paese
Che lo dico anche qui con un'immagine che mia cara perché la credo la dalla ritengo molto esemplificativa siamo tutti preoccupati
Di un'invasione del populismo del suo familismo dell'oligarchia quei carrarmati io vorrei dirvi che abbiamo già perso banalmente con le elezioni perché la nostra
Gente non vota più
E quella che vota vota per paura e sono dieci anni che abbiamo perso senza il bisogno dei carrarmati
Allora io penso che noi dobbiamo mettere in campo un'agenda l'analisi c'è e condivisa ha ragione Michele
Non possiamo però rimanere diciamo così quel gruppo di intellettuali che hanno visto bene quello che accade e poi qualcun altro deve farlo no dobbiamo farlo noi il venticinque aprile una prima tappa
E queste parole io credo che rappresentino benissimo il venticinque aprile
Io penso che l'anniversario della seconda guerra mondiale come ricordava Flavio sia l'altra tappa questo Paese ha bisogno di una manifestazione nazionale sulla pace
Ma con quelle parole era dobbiamo fare allargata la dobbiamo aprire dobbiamo far sentire tutti abbiamo bisogno di fare le cose che stiamo facendo mettendo le ancora più a sistema a Bologna abbiamo aperto l'ennesima casa per i writer
Ma dobbiamo fare questo lavoro di cura di prossimità e guardate io ero a Bruxelles tre giorni la settimana scorsa
Con Maurizio io seguo quello che fa Maurizio faccio anch'io quindi sono sempre a posto
E alla ai parlamentari che abbiamo incontrato che ci chiedevano che cosa si può fare i parlamentari
Io ho detto questa cosa sono almeno dieci anni che noi facciamo anche parte di quello che dovreste fare voi il lavoro politico io vi chiedo stavolta di fare un po'voi dentro l'istituzione quello che facciamo noi fuori
Fatti un po'di movimento non pensate che il mondo finisca con le votazioni fatte come stanno facendo Sanders era un caso Cortez girate questo Paese questo Paese ha bisogno di cura e ha bisogno di sentire vicino che esiste concretamente un'alternativa e l'alternativa c'è la ricordano ogni giorno le indagini statistiche rispetto a quanti vogliono davvero la guerra in quest'Europa
Allora io credo che dobbiamo mettere in piedi questa agenda io ho messo sul tavolo alcune proposte
Penso e sarebbe bello che la lancia solo questa manifestazione tutte le reti pacifiste al di là del fatto che lo dico con grande serenità sarebbe bello domandarsi perché ne abbiamo così tante e non una sola
Perché questo è un tema
E penso anche che solo così e con la partita di referendum che è fondamentale ed è il motivo per cui noi diamo lanciato insieme alle organizzazioni giovanili di seconde generazioni la carovana sulla cittadinanza solo così ne potremo davvero di costruire consenso che è una parola che non usiamo più Consiglio finito consenso noi dobbiamo riconquistare quel consenso che oggi non ci viene dato non ci viene riconosciuto e soprattutto a volte non è credibile
Anche quando facciamo le migliori proposte di questo mondo anche quando sono cerchiamo i migliori dati di questo mondo io credo che qui stia la nostra forza ma lo dobbiamo fare da non dando più l'impressione l'ho detto all'Arci lo riporto qua
L'impressione che noi stiamo giocando in difesa no noi dobbiamo giocare all'attacco il terreno è vastissimo e molti stanno aspettando molti e molte stanno aspettando che noi diciamo così iniziamo a fare qualcosa grazie
Grazie va bene prego Gianfranco e si prepara Luigi Ferrajoli della costituente della terra
Già Gianfranco anche a te ne chiedo
Grandissimo sforzo
Grazie ma grazie a Maurizio Pala interessantissima relazione per questa occasione di riflessione comune
Ovviamente per motivi di tempo io mi fermerò ad alcuni dei titoli su alcune questioni poste da Maurizio
Prima questione il modello proposto da Miley da Trump Damasco è quello della cosiddetta scuola anarco capitalista il mercato lo Stato la società non esiste
Da ciò la degradazione della parola libertà dobbiamo rilanciare il nesso fra libertà ed eguaglianza cioè l'idea di limite quell'idea di libertà solidale a cui ha accennato
Maurizio secondo questa unione europea questa sia chiaro sa crollando non solo per Trump battendo Putin
Ma anche sotto i colpi della Gran Bretagna che non ne fa parte della Francia della Germania e dell'establishment della stessa unione e la non Europa Francia Gran Bretagna intendono operare come forza di rassicurazione in Ucraina con truppe pronte a combattere
Anche se questa forza non si farà la sua formulazione è sull'orlo di una dichiarazione di guerra alla Russia
La Germania seppellisce
L'Ostpolitik di Willy Brant
Essi riarmo in modo mostruoso e passa da locomotiva economica dell'Europa locomotiva militare con la del partito di estrema destra nazionalista al venti per cento che potrebbe vincere le prossime elezioni
C'è il rischio di una nuova Germania più Beraldo adesso non lo sottovaluterei
Il piano prontezza costringe a un'economia di guerra attacca il web Cuffaro e le condizioni materiali di centinaia di milioni di persone
Demonizza consiglio quindi qualsiasi opinione diversa sotto tonnellate di propaganda favorisce strette autoritarie in tanti Paesi
E c'è persino ahimè leggevo ieri il Corriere chi in Italia propone l'atomica europea
L'Europa esausta per l'invio di armi per l'effetto boomerang delle sanzioni per i prezzi dell'energia il crollo del mercato auto
La Germania in recessione e l'unione in gravissime difficoltà con il dazi eccolo col e con l'economia di guerra la crisi avrà effetti sociale dirompenti
Trump attacca lo Stato di diritto e la democrazia sia della citazione liberale che in quella sociale
Dell'Unione europea è cresciuta in modo esponenziale la distanza fra élites e popolo fino a un punto di crisi democratica fra Scilla dell'oligarchia
A la Ursula e Caridi della democrat dura alla Orban
Tutto ciò
Dazzi è protezionismo i compresi sta portando al gran ritorno dei nazionalismi e al riarmo delle nazioni
Cause fondamentali di due guerre mondiali radici essenziali di ogni fascismo novecentesco oggi il nazionalismo e il punto di raccordo fra guerra attacco alla democrazia crisi sociale
Questo è il problema principale oggi secondo me che facciamo in questa situazione ci arrendiamo
Noi vogliamo un'altra unione europea l'Unione che vogliamo non può essere quella che ha portato al disastro attuale non può essere più Unione Europea suprema attivista né può essere quella di chi dice
Che non siamo gente che invade come è stato detto
Parliamone con gli iracheni con gli afgani con i libici con i serbi parliamone con i palestinesi la cui catastrofi avviene nel silenzio ipocrita di un'Europa che troppe volte ha confuso
I diritti dell'uomo con i diritti dell'uomo bianco
Occorre cambiare lo schema di gioco ripartiamo da un'altra idea di Europa quella nata dal disastro della seconda guerra mondiale alimentata anche dalle suggestioni di Ventotene
E cioè quella di un'Europa federale che dovrà proporsi l'emancipazione delle classi lavoratrici che combatte la militarizzazione della guerra
Che si propone posso usare una parola grossa in sostanza una rivoluzione democratica quest'Europa e difendibile
Vogliamo un'Europa libera liberiamo la dal dogma del patto di stabilità dalla religione della finanza un'Europa democratica
Diamo poteri reali all'Europarlamento restituiamo l'Europa ai suoi popoli al suo popolo
Riprendiamo la strada maestra per l'Europa sociale del lavoro del Welfare della cooperazione internazionale rilanciamo l'industria civile europea ripensiamo al bilancio europeo
Costruiamo la partecipazione europea che oggi non esiste se non in forme simboliche
Questi sono mi rendo conto solo slogan che dobbiamo trasformare a mio parere in un programma di lavoro per un'altra Europa per quello che ho chiamato una rivoluzione democratica noi parlo dell'Anpi
Ci vogliamo muovere in questa direzione vogliamo immaginare un progetto di Unione europea
Assieme allo straordinario appuntamento dell'ottantesimo al venticinque aprile
All'impegno per il referendum al contrasto al pacchetto sicurezza all'autonomia differenziata al disegno il premierato cioè la fuoriuscita dell'Italia dal divario costituzionale
Tutti temi l'uno con l'altro commessi o finito
Come porci in questo scenario in cui tutto sta esplodendo con la priorità fondamentale assoluta primordiale di una grande unità popolare le nostre differenze possono essere una risorsa e non un ostacolo e ancora non basta perché non possiamo limitarci alla testimonianza che pure essenziale ma dobbiamo allargare il fronte coinvolgere sui singoli temi forze che ancora non abbiamo contattato
Il modello scusate
Ove ci fossero le condizioni sarebbe bene discutere di un programma comune
Non solo di iniziative e manifestazioni territoriali ma anche di approfondimento tematico penso per esempio proprio al tema cruciale
Dell'Europa che noi vogliamo
In sostanza e chiudo dobbiamo essere il sale di un grande movimento per la pace e la democrazia il lavoro
Grazie Gianfranco prego Luigi si prepara Monica usati di libera
Grazie per questo invito a questa importantissima assemblea
Io credo che dobbiamo essere consapevoli del fatto che viviamo il momento più drammatico per la storia dell'umanità
Ci sono sfide globali
Senza risposte
Il riscaldamento climatico che cresce di anno in anno il rischio nucleare la crescita delle disuguaglianze il dramma dei migranti
E non ci sono risposte
Al contrario dobbiamo registrare una crisi della ragione
Una crisi del diritto una crisi della democrazia e una crisi della politica
Anzitutto una crisi della ragione
Il Presidente degli Stati Uniti sta distruggendo letteralmente lo Stato di diritto e la democrazia del suo Paese
Aggredendo
Qui i giornalisti
Preparando una resa dell'Ucraina è una spartizione con Putin
è una soluzione ancora più oscena per la Palestina progettando una espulsione di un intero popolo
E la sostituzione di questa martoriata strisce con uno una stazione balneare di lusso
E di fronte a questa vergogna l'Europa che avrebbe potuto contrapporre un'iniziativa di pace nei confronti della Russia
Sta dando vita a un'insensata politica di armamenti
Che ovviamente è in contrasto media la prospettiva dalla pace
Dunque una crisi della ragione siamo governati da dei pazzi
Questa è la sensazione diffusa
Di fronte alle politiche di armamento
In secondo luogo una crisi e del diritto
Il diritto internazionale il diritto costituzionale
Il diritto è disprezzato letteralmente disprezzato
I provvedimenti esecutivi firmati da Trump lo sono stati davanti alle televisioni per ostentare il disprezzo per il diritto per ostentare i pieni poteri ed anche per ostentare la disumanità
Mostrando le file dei migranti incatenati che vengono espulsi
è un disprezzo per il diritto
Perché
I nuovi padroni del mondo non vogliono limiti nel vincoli e il paradosso è che proprio nel momento in cui il mondo avrebbe bisogno di una maggiore articolazione costituzionale di maggiori limiti di maggiori vincoli stiamo andando verso il crollo della capacità regolativa del diritto
è stato distrutto il diritto del lavoro in Italia dopo il prima tre i primi trentacinque gloriosi anni negli altri ingloriosa di trentacinque è stata distrutta l'uguaglianza
E quindi la forza della soggettività del movimento operaio
E alla lotta alla disuguaglianza è stata sostituita la lotta alle differenze
E cioè una soggettività
Basata sulla logica del nemico che sono sempre più deboli e cioè i migranti o la criminalità di strada
La terza crisi investe la democrazia
Nell'età della globalizzazione a causa della simmetria tre di carattere globale dell'economia e di carattere locale della politica e del diritto
Ormai i poteri pubblici sono soggetti sottoposti letteralmente ai mercati che sono invece
I sovrani assoluti invisibili e irresponsabili
Ma non abbiamo ancora raggiunto il fondo perché il fondo stiamo raggiungendo l'oggi
Con una ennesima crisi regressiva del capitalismo
La subalternità della politica e l'economia lasciava invita la sfera pubblica
Oggi la pretesa e di distruggere la sfera pubblica
Landini diceva
La sostituzione dello stato con il mercato
Direi la sostituzione dello Stato con i mercanti
E cioè con multi miliardari che vogliono governare direttamente il mondo senza la mediazione della sfera pubblica senza la mediazione della politica
Il fenomeno maschera è un fermavano emblematico questo signore possiede sette mila satelliti che controllano l'informazione
E le comunicazioni in tutto il mondo
E questo avviene in contrasto con un trattato del mille novecentosessantasette
Che qualifica lo spazio ex atmosferico come patrimonio comune dell'umanità e aggiunge che qualunque utilizzazione di questo spazio deve andare a beneficio dell'intera umanità
Siamo quindi in piena illegalità tanto che noi come costituente terra abbiamo pensato di attivare
In tutto il mondo
Una attenzione collettiva
Per l'indebito arricchimento
Un'azione collettiva Diretta
Ad ottenere la restituzione di gran parte di quei miliardi a tutta l'umanità
E per altro verso
Questa
Privatizzazione della sfera pubblica
E qui vale
Ad una regressione ulteriore i nuovi padroni del mondo
Alla corte di tram per quei quattro cinque miliardari sono i veri padroni ben più di Trump
I nuovi padroni del mondo vogliono governare direttamente senza la mediazione della sfera pubblica e ovviamente nel più completo disprezzo del diritto
Allora di fronte a queste sfide
Di fronte frena sfide
Che non hanno precedenti nella storia come riscaldamento climatico
O l'olocausto nucleare
Abbiamo il paradosso
Il paradosso della semplificazione della personalizzazione del potere
Di una regressione pre moderna alla vecchia al vecchio feudalesimo quando non c'era distinzione fra sfera pubblica e sfera privata fra sordi un minuto attigui
Allora a risposte di questa sfide di questo genere l'unica risposta possibile prendere sul serio
Le promesse contenute nelle tante carte dei diritti e prendere sul serio significa una riforma dell'ONU che trasformi la Carta dell'ONU in una costituzione della terra
Che rispetto al passato introduca le garanzie
E la prima garanzia è il disarmo globale e totale dobbiamo essere consapevoli dobbiamo essere consapevoli che in ogni guerra e in ogni assassinio in ogni atto di terrorismo c'è la corresponsabilità morale di questi produttori di morte che la produzione delle armi è oggettivamente il crimine più grave ben più grave di qualunque guerra e di qualunque assassinio perché responsabile di tutte le guerre di tutte gli assassini
E allora una costituzione della terra deve introdurre le garanzie di quelli che altrimenti sono chiacchiere enunciazione di principio pura retorica non ha senso stabilire il diritto di tutti alla salute se non si costruiscono un servizio sanitario mondiale
E un'istruzione mondiale e una fa o che porti la la alimentazione di base in tutto il mondo
E quindi un fisco globale
Tutto questo è possibile contro l'idea e il realismo volgare che naturalizzata realtà sociale sotto la con la formula non esistono alternative l'alternativa esiste dipende dalla politica
E dunque io credo per concludere
Che occorre una risposta all'altezza delle sfide globali che non può che essere una risposta globale e l'Europa avrà senso soltanto se il modello dell'Europa sociale unità nella diversità dopo che l'Europa ha invaso per quattro secoli il resto del mondo
Sia la prefigurazione di unità del mondo all'insegna della pace e dell'uguaglianza e in questa prospettiva concludo sono importantissimi
Perché possono provocare una reazione di massa
I referendum promossi dalla CGIL non solo per i loro contenuti
E cioè la sicurezza del lavoro contro la propria la precarietà
A sostegno della cittadinanza ma anche per manifestare l'esistenza di un'altra Italia
Di un'Italia civile contro l'Italia in femminile della nello
Un Italia antifascista contro l'Italia fascista del nostro governo
Di un'italiana del lavoro e di un'Italia diciamo
Deve il di sfruttati contro gli sfruttatori in breve di un'Italia della ragione
Contro l'Italia della follia
Nella quale siamo purtroppo costretti a vivere
Grazie
Monica si prepara Giorgio Airaudo CGIL Piemonte
Mi scuso per questo bruttissimo ruolo di doverla tagliare interventi tutti interessanti ma il tempo corre
Non riusciremo a dare voce a tutti gli interventi che abbiamo ancora in in negli nelle in coma
Non so come faremo a Fanti Monica scusa
Sulle sicuramente e intanto grazie mille vi ringrazio anche a nome di don Luigi Ciotti e di Francesca Rispoli per l'invito da parte CGIL grazie Maurizio Ferrera
Questo necessario appuntamento credo che ci ha che ci vede qui oggi io faccio due riflessioni brevissime perché poi purtroppo un aereo e quindi lo scappare la prima di fronte alla violenza dei gruppi criminali e mafiosi chiediamo con forza
Che al centro dell'agenda politica vengano messe le questioni del disarmo da sempre della costruzione di relazioni solidali di una proposta alternativa fondata sulla giustizia sociale
Una giustizia sociale che significa lavoro dignitoso diritti garantiti per tutto e tutti accesso opportunità reali di una vita piena questioni che condividiamo anche da sempre
Dove il profitto non può essere il fulcro della vita dei giovani così come le guerre non possono continuare a offrire spazi di sopraffazione opportunismo
Dobbiamo essere capaci di opporre una narrazione una pratica differente uno Europa e un mondo dove valga la pena vivere insieme costruendo opportunità vere e condivise
E se in Italia vengono messe sotto attacco le leggi che ci permettono di costruire questa società come la centottantacinque del novanta sulla trasparenza del mercato armato le dobbiamo difendere
La seconda riflessione riguarda invece un altro punto che
Sentiamo necessario toccare is qui insieme a voi ovvero l'assuefazione alla morte siamo stati abituati ci stanno abituando a considerare normali le vittime dei conflitti dispersi in mare
Gli sfollati le vittime sul lavoro o di lavoro le persone colpite da guerre violenze lontane o vicine che siano ma non dobbiamo cedere a questa narrazioni evidentemente le vittime non sono inevitabili e chi si impegna per la pace come noi anche se litighiamo spesso
Per i diritti per la giustizia va sostenuto
L'attacco frontale al dialogo multilaterale delle Nazioni Unite così come su tutti i fronti e alla Corte penale internazionale come detto anche prima da qualcun'altro e gravissimo con il chiaro intento di rimuovere le responsabilità criminali da una parte quindi l'impunità sì come è già stato detto
Ma soprattutto in questo caso il leader il punto è anche guardare poi a come vengono lasciate le vittime ovvero sole senza verità e senza giustizia e quelle vittime potremmo essere tutti noi un giorno questo l'abbiamo abbiamo ribadito anche il ventuno di marzo però qualche giorno fa insieme con noi
C'eravate anche tutti voi nella giornata in memoria delle vittime innocenti delle mafie ricordandoci tutti qui non è quei cognomi delle ingiustizie globali che per per cui lavoriamo da anni in diversi continenti non siamo i soli oggi più che mai lo sappiamo che e lo stiamo provando a fare anche come libera rilanciando vari percorsi che guardano alla giustizia su questo una campagna che vogliamo fare anche nei prossimi tempi Conte si chiamerà fammi di giustizia ma anche in linea con quello che ci diceva prima Walter Massa dell'Arci proviamo a rilanciare questo impegno più che mai insieme affinché non accada anni Annoni
Né a chi ci sta accanto e non possiamo più permetterci di ignorarlo ultimo così vi saluto e vi ringrazio nuovamente
Il movimento antimafia è sempre stato un movimento che ha guarda sostiene la pace come ci hanno insegnato più Latorre che si è battuto contro la guerra del disarmo
E anche Don Peppe Diana che ha scelto la non violenza e l'impegno civile come risposta la camorra e tanti altri ancora
E sulle loro orme che continueremo a camminare grazie poi l'assemblea
Grazie grazie Monica apprese prego Giorgio
Prego Giorgio e si preparava Rosi Bindi zoppo
Ma guardate io penso che tra di noi il problema non sia nel posizionamento etico nel posizionamento morale rispetto quelle parole d'ordine e paradossalmente neanche quello politico credo che poi dobbiamo fare i conti con una questione che Maurizio opposto alle sue introduzione che riguarda innanzitutto la CGIL ma tutte gli amici e le compagne e compagni di delle associazioni che sono AG qua con noi ed è il rapporto con le persone che lavorano
Ed è la politica della paura che abbiamo sperimentato nei confronti dei migranti da oltre un decennio in questo Paese e che adesso riguarda la categoria del nemico perché quando pensi alla guerra è fondamentale e dire che c'è un nemico
E allora noi abbiamo un problema di secondo me il rapporto diretto con le persone che rappresentiamo
Il tema non è quello che ci diciamo qua
Il tema non è indire una manifestazione nazionale che ben venga visto la fatica che abbiamo fatto a tenere in piedi un'iniziativa nazionale contro le guerre e contro ciò che sta avvenendo a Gaza
Ma il problema è far diventare quelle parole d'ordine un piano industriale per il Paese un piano sociale per l'Europa una democrazia che si espande e questo è il problema e del tema e andarci a discutere con le persone
Dal cioè discutere il tema è far diventare quelle parole d'ordine argomento di tutte le assemblee nei luoghi di lavoro perché guardate che a una riconversione spicciola per esempio nella mia regione è già avvenuta
Io conosco le aziende metalmeccaniche che facevano le serrature peraltro che stanno facendo i caricatori per le armi automatiche
E stavo facendo da due anni da quando è iniziata la guerra in Ucraina e se volete vi faccio un esempio o l'azienda che fa le zip le cerniere che fai Villetti per le armi
Che ha aperto una linea di produzione
E così possiamo andare avanti il problema non è tanto l'automobile per le cose che mi ha detto professor Zipoli perché non siamo più un Paese che produce automobili
Se le venti e proiettate le vendite dei primi due mesi dell'anno in Italia
E le produzioni del gruppo Stella tantissimo scoprirete che non arriverà a duecentocinquanta mila vetture quest'anno quindi molto lontani dall'impegno del governo
Lo dicono i dati di mercato e sono le auto tradizionali no le auto elettrica ciò che ha detto Zipponi per brevità e molte cose che noi sosteniamo da anni peraltro il tema è come noi riusciamo a fare diventare quale parole d'ordine a spostarle dal posizionamento etico morale e politico a una pratica sociale a determinare un rapporto di forza
Bisogna andarci a discutere e a litigare qui perché c'è un pezzo di lavoratori non è solo Fabio lotti che trova gli studenti che dicono che si vogliono arruolare
C'è anche il lavoratore che ti dice che se gli arriva il lavoro quello è meglio produrrei Villetti è che fare la cassa integrazione
è un bel problema
Che si affronta solo se noi usciamo da questa discussione ricostruendo una pratica delle politiche coerenti che per il sindacato udire politica industriale Politi contrattuali politiche di alternativa al Governo
Al governo e alle bugie di Urso hanno già detto tutti non esiste la riconversione dell'auto civile l'ha detta anche John Elkann e l'unica cosa seria che ha detto nelle audizioni al parlamento italiano quando gli è stato chiesto ma è possibile noto l'unica cosa chiara detta e se lo dice lui che è il presidente di Stella altissimo ed è l'unica cosa che ha detto per questo Paese
Allora abbiamo un problema come si dice di continuità e di pratica
Sapendo che non è scontata e non è facile e che interroga innanzitutto la CGIL
Le sue categorie i suoi rappresentanti dei luoghi di lavoro ed è per questo che noi abbiamo bisogno di tutto e tutti voi
Competenze conoscenze approfondimenti ma bisogna sapere che o si passa da lì
Perché la fiaccola morale il posizionamento ce lo lasciano
Non c'è problema ce lo lasciano
Il tema se siamo in grado di modificare i rapporti di forza se siamo in grado di trasformare l'ineluttabile incita la speranza in un'alternativa
Grazie Giorgio prego
Rosi Bindi
E quindi si prepara Elena canaglia del Forum disuguaglianze diversità
Ringrazio molto per l'invito e ringrazio soprattutto per questa mattinata di riflessione
E
Comincerò subito con il dire che ho condiviso la relazione di Maurizio Landini
E quasi tutti gli interventi diciamo pure tutti gli interventi che sono seguiti
E non non mi appellerò anche perché mi conoscete sapete qual è la mia storia
Potrei fare una lunga serie di citazioni terza dottrina sociale della Chiesa di Papa Francesco e don Milani di di Capitini
Le abbiamo già sentite tante tutte belle guai a dimenticarle quale non portarci nel cuore e nella mente
Ma condividerò con voi un sentimento di di grande preoccupazione
Perché io penso che stiamo vivendo un momento molto drammatico e che il tempo si è fatto davvero breve
Per citare anche l'intervento ebbe l'intervento del professor ferraioli direi che
Siamo alla guerra perché forse non siamo stati in grado di dare risposte ai problemi
Che ne uscirà ricordato io credo che siamo inchiodati mi smentisco subito a a dover smentire
La famosa citazione la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi
La guerra è la negazione della politica e subentra esattamente quando la politica non è stata in grado di dare le risposte
E questa è la situazione dalla quale si proviene
Allora io credo che le tutte le cose che abbiamo sentito come hanno fatto pensare una cosa molto semplice molto banale scusatemi
Quanto tempo abbiamo perso nel non farle
No
E perché dico il tempo si è fatto Breve perché certamente non possiamo ad abbandonare l'educazione la ricerca degli strumenti per costruire la pace per non avere quelli della guerra
Però siamo di fronte a a delle decisioni che io temo purtroppo immediate
Perché quando la presidente della commissione europea afferma è finita l'era della pace
E fase gli investimenti che abbiamo visto e assistiamo ad una cambiamento di rotta lasciatemelo dire
Sono molto preoccupata dell'America della Russia ma per restare nella nostra terra la la lì il cambiamento di rotta che mi ha preoccupato di più in queste ultime settimane è quello della Germania
Che aveva una costituzione nei confronti della guerra molto più esigente della nostra no
E e dei confronti di qualunque qualunque ricorso all'armamento alla partecipazione non l'abbiamo mai trovati tedesca la partecipazione di azioni alle quali anche l'Italia ha partecipato in questi anni
Allora e io credo che il l'impegno di questo momento e ho apprezzato molto i i dubbi di Landini nella spera parte iniziale della relazione anche le certezze del finali cioè tutti impegnati per i referendum e perché
Dice quello della possibilità di recuperare quella società che non siamo stati capaci di costruire anzi abbiamo distrutto
Ma ho apprezzato molto che tu abbia posto una questione dicendo non abbiamo certezze perché in questo momento io ho molta paura di quelli che hanno certezze no
Quindi dove siamo di fronte a a dover dare risposta a questa e-mail che Bettino alle ineluttabilità della guerra nella quale siamo entrati
Cioè ormai la fase che è iniziata e questa la soluzione a questo caos è grande nel quale siamo nel quale ciascuno ha portato i suoi contributi
Portali
Non c'è altra
Tanto è vero che io penso che noi noi stiamo andando contro l'articolo undici della Costituzione
Stiamo andando contro l'articolo undici perché
In quell'articolo non c'è scritto soltanto ripudia la guerra come offesa agli altri parti del mondo
Come risoluzione delle controversie internazionali noi stiamo prendendo la strada della guerra
Per risolvere le controversie internazionali di questo momento che sono a tutto campo che sono a tutto campo e il paradosso è che tutto questo sta avvenendo in maniera particolare con gli Stati Uniti d'America
Nei confronti dei quali io vorrei che noi recuperasse con un po'di storia
Dossetti non voleva votare a favore della NATO
Attenti chi vi parla non è contraria voglio premettere ma faccio un po'di storia quante manifestazioni abbiamo fatto
Per non trasformare l'Europa in una base di armi americane
Avete ricordato Pio la Torre lo ricordiamo sempre come uomo della antimafia ricordiamo anche come uomo di pace
Cioè questa storia non è mai stata una storia tranquilla
Se l'Europa avesse seguito davvero la sua vocazione noi noi non non nella nell'Alleanza atlantica si parte dell'Occidente si ma siamo un'altra cosa
Siamo nati per essere un'altra cosa
Il nostro la la nostra idea di democrazia quella che è contenuta nelle Costituzioni frutto della Resistenza e della seconda guerra mondiale
Che ricordiamo questi ottant'anni sono un'altra idea di democrazia hanno la loro originalità
Allora io credo che questa è ancora la strada maestra visto che siamo in questa sede
L'altra è che noi dobbiamo agire lo dico con un po'di realismo
Anche perché ci dobbiamo distinguere dai pacifisti finti
Cioè non ce l'abbiamo in casa incassa due pacifisti termino
La Meloni che lo fa per baciare la pantofola Trump
E Salvini che lo fa per la sua rilevanza con Putin
Guardate si ci vuol poco è a far confusione
Tra la nostra idea di pace tanti il nostro rifiuto di quel piano di riarmo
E e le posizioni che sta assumendo nostro governo perché come dire a me non dispiace mica che la Meloni se andate a dire a Parisi che lei non manda gli italiani ne ha la forza di pace in Ucraina a me non è dispiaciuto
Mi dispiace l'intenzione che la muove
E io questa questa questa ed eletta abilità della guerra e questa confusione
Con chi oggi oggi a anche anche Trump e vuole la pace no finisce la guerra come finisce la guerra noi non possiamo accettare
Allora io credo che serva in questa fase
E
Sì un po'di politica
Di quella politica che ci ci spinge alla mediazione che ci spinge a capire il tempo nel quale siamo allora io non dico no a una difesa europea
Dicono al modo con il quale la stanno impostando
E io credo che su questo una una proposta alternativa debba venire mentre si riempiono le piazze mentre si educano i giovani mentre ci si richiama a tutti i nostri valori di riferimento perché questa cosa qui è concreta
Cioè in questo momento il paradosso è che forse di Fermi di più dimostrando di che non è sostituendo i carrarmati con le macchine che Trussardi l'economia perché le macchine nei piazzali ci stanno i carrarmati no
E carrarmati no e non li puoi costruire più di tanto ed non poiché usarli e il mondo è saturo da tutti i punti di vista
Allora davvero siccome io vedo purtroppo lo dico con con grande sofferenza mi dispiace che stanno oggi non ci siano i partiti
Però d'altra parte siamo in una fase nella quale un partito di opposizione invita la Presidente del Consiglio del governo al quale dovrebbe fare l'opposizione al congresso
E quindi siamo in una fase così cioè non non fuori da qualunque schema no allora siccome ha detto che chi non vuole la la la guerra vorrebbe una Oropa di più non meglio gli hippie comunque dei carrarmati ma
Non voglio dire no non non è non è cresca cioè io non accetto neanche di essere classificata come coloro che non non stanno nel tempo noi nel tempo ci stiamo
Ma dobbiamo dimostrare che in questo momento c'è un'alternativa a questa strada nella quale prima di tutto mi dispiace quello di re l'Europa si sta portando
E questa è la cosa più grave che sta avvenendo e quindi invito davvero
Anche a un dialogo con con le sedi politiche con le sedi istituzionali che sono per fare tutte le manifestazioni le mobilitazioni dei giorni del venticinque aprile per la prima volta quest'anno fu ne faccio due di piazze vale per gli errori
Ho finito
Di fare tutto questo ma occorre secondo me porsi nella strada di un'interlocuzione realistica e politica delle scelte che vengono fatte in questo momento perché le faranno comunque
Tanto vale che ne facciano un po'meno peggiori di quelle alle quali si stanno preparando
Grazie
Prego Elena si prepara rossa del Miccio presidente di Emergency
E come fa allora grazie molte per quest'invito e difficile dopo tutta la bella mattinata è anche queste due ultimi interventi di Luigi Ferrajoli di Rosi Bindi
Aggiungere qualcosa ancora di rilevante io in questi cinque minuti che saranno sicuramente cinque minuti vorrei riportare l'attenzione su quello che secondo me era un punto importante della relazione
Per il segretario Landini di questa mattina ossia sull'importanza di unire ritenere insieme da un lato una critica radicale molto molto forte no e dall'altro però avere anche delle proposte concrete
Allora critica radicale io chiedo di fare insomma di immaginare quel record diamo quello che è capitato negli ultimi diciamo due settimane in Europa
Abbiamo avuto il libro bianco sulla difesa
Abbiamo avuto riarmato abbiamo avuto Safe abbiamo avuto un programma che ci dice che dobbiamo essere pronti e preparati ma che di fatto è una programma di guerra
Abbiamo avuto la possibilità di usare tutti i soldi che non sono stati spesi per la coesione in attivi Tina diciamo Ina investimenti in difesa
Ecco abbiamo avuto tutto questo al di fuori di regole democratiche perché addirittura pensiamo che sei forte
Per a passare sei fra si è fatto riferimento a un applauso del trattato che dice quel come somma che viene richiesta la procedura di urgenza qual era l'urgenza immediata per richiedere questo tipo di intervento
è assolutamente poco chiaro e qual è il problema con questo oltre che una violazione
Collassa della democrazia
E che Ellero che magari abbiamo come diceva giustamente nella sua bell'intervento la sindaca di Perugia
Fu inni nasciamo con alcune pulsioni ma quelle pulsioni poi dopo non le dobbiamo combattere e che cosa fanno invece queste misure una dopo l'altra una dopo l'altra creano paura
C'ho questa paura che noi sentiamo questo senso di insicurezza
E un senso di insicurezza che è largamente costruito e viene costruito passo dopo passo
Non mi piace fare riferimenti troppo duri insomma o come dire che sembrano anche tu eccessivi rispetto al nazismo però quando si creano quel in quel contesto ci furono politica che tipo mi preme dire
Provavano sempre a misurarsi fin dove si poteva andare il finto persiste poteva spingere e questo tipo di interventi non democratici vanno anche un po'che in questa direzione
Creando questo senso fortissimo di sicurezza quindi di fronte a questo di fronte a questo no
Come si diceva anche prima in diversi interventi nelle scuole nella popolazione passare è un chiaro no mi sembra che di fronte a questo tipo di interventi incertezza non ce ne debba essere ma ci debba essere un no sicuro netto e definitivo
Però come diceva anche il segretario Landini prima
C'è un elemento diciamo keynesiane esimo in queste politiche c'abbiamo ottocento miliardi che comunque verrebbe per le complesso militare
Ma che sono sempre ottocento miliardi che verrebbero spesi e che potrebbero generare diciamo occupazione e anche crescita e quindi quindi l'importanza di avere delle proposte se ne sono state fatte moltissime stamattina non voglio farla lista
Di quello che noi come Forum disuguaglianze diversità abbiamo proposto però sono tre cose che sono anche le ultime sulle quali finisco
Si è molto parlato di politiche industriali e di politiche industriali per la transizione ambientale
Avesse già detto molto c'è solo una cosa che stamattina non è stato detto che secondo me è molto importante e che non lo fare quelle politica vuole non vuol dire che noi non abbiamo costi non fare quelle politiche vuol dire che noi esso porteremo costi anche economici e non soltanto in termini di salute
E di de ed altro costi economici molto forti perché comunque l'ambiente genererà le sue conseguenze quindi una politica diciamo industriale ambientale
Può essere fatta perché quegli ottocento miliardi possono essere in parte spostati c'è un e questa politica comunque a una ritorno una rendimento anche dal punto di vista economico molto alto cioè un bel lavoro stamattina dico l'idea che metta a punto in evidenza come il moltiplicatore di questi investimenti nel diciamo del dell'ambientale quindi della decarbonizzazione e così via
E decisamente superiore ad esempio a quello delle armi anche perché le armi ciò o vengono usate nella guerra o se no devono restare lì non vengono rimesse nell'economia come secco seconda direzioni sul più due punti seconda direzione importante quindi lì c'è molto lavoro fra tecnici e Novak ha di fronte a noi che può dare una prospettiva secondo piano di cui si è anche poco parlato stamattina piano della ricerca della conoscenza
La conoscenza come bene comune abbiamo già lavora
Votanti in questi anni anche in Europa come forma abbiamo proposto l'infrastruttura pubblica per la ricerca in materia farmaceutica esistono tanti altri esempi
Anche su al nuovi modi di accedere in modo in via democratica ai dati e quindi usare i dati con i beni comuni anche su questo molto da fare finisco sull'ultimo punto che è assolutamente centrale forse stamattina se ne è parlato poco che è quello del fisco allora la dimensione fiscale anche su queste noi abbiamo
Ok io comunque ho sostanzialmente detto tre punti e interessi
Allora con questa finisca la e mi spiace che sono stati cinque mila più di cinque minuti discusso di questo dico semplicemente che anche rispetto al fisco europeo abbiamo diverse proposte dalla tassazione minima sulle società
A lotta ai paradisi fiscali e anche queste sono proposte concrete che ci possano permettere di star meglio grazie proprio all'azione del mio mi scuso ma
Sto cercando di di stringere un po'per far sì che risiamo fare quasi tutti gli interventi non riusciremo farli tutti ma prego Rossella
Prego Rossella Inzerilli perfetto e si prepara nel frattempo Caterina Iacobelli della Flc CGIL in sala
E promette di essere brevi Scala mi son portato al telefono solo per tenere sotto controllo l'orario no intanto grazie alla CGIL per questo momento di riflessione secondo me importante tantissime cose sono state dette stamattina quindi ovviamente non non non le ripeto il nostro come dire punto di vista su questi temi come Emergency penso che sia abbastanza evidente chiaro il nostro no alla guerra nasce
A dalla conoscenza della guerra non la vediamo tutti i giorni ormai da trentuno anni
Nelle sale operatorie dei nostri ospedali nei nostri ambulatori hanno la guerra per noia dei nomi e cognomi
Delle storie dei volti delle vite spezzate danneggiate
Io mi occupo di queste cose da venticinque anni
E ad oggi non ho mai visto una guerra risolvere un problema
E quindi da questo punto di vista per me il tema guerra anche un tema proprio anche logicamente purtroppo il professor Ferrari alici diceva la razionalità non bene Comune ormai la guerra è uno strumento che non funziona
Almeno non funziona per la stragrande maggioranza delle persone per qualcuno che si arricchisce evidentemente funziona perché altrimenti davvero non si capirebbe per quale motivo questa guerra si fa a
Che però ce la continuano a propinare secondo me il tema grosso che noi dobbiamo affrontare come smontiamo questa propaganda
Che ormai è diventata un bombardamento continuo in Italia ma soprattutto in Europa io sono terrorizzata dal vedere i volantini che vengono distribuiti in Svezia danesi
Il governo distribuisce volantini alle persone su come prepararsi alla guerra eccetera eccetera e questo per me è un tema fondamentale ne dobbiamo capire come non solo unire le nostre forze ma come essere più vocali più visibili
Come riuscire a entrare veramente nel dibattito in maniera importante come riuscire a arrivare a quei giovani prima credo fra piloti diceva che è andato in una scuola liceo no noi sono a scuola tecnica superiore che i ragazzi eran tutti pronti ad andare in guerra ma sanno cos'è la guerra 'sti ragazzi non lo sanno
Non lo sanno quindi bisogna entrare nelle scuole bisogna essere lì dove questi ragazzi ci sono ma con delle visioni innanzitutto chiare non ambigua
Perché altrimenti non screamo ulteriore confusione
Ma e con delle proposte reali di alternative il tema dell'incertezza dei giovani è un tema enorme che noi anche stiamo vivendo e affrontando ma lo si risolve lo si affronta
Presentando delle visioni che siano anche utopistiche perché noi dovremmo recuperare un po'il coraggio di questa utopia che la politica ormai a lasciato ha lasciato indietro o il nome di un realismo che però sta semplicemente
Causando morti e distruzione nel due mila ventiquattro sono stati spesi due mila duecento sessanta miliardi di dollari complessivamente in armi
E questo aumento delle spese militari e costante negli ultimi trent'anni ma noi pensiamo di essere in un mondo più sicuro oggi di quello di trent'anni fa
Quindi la sicurezza di cui si parla con le armi Marche sicurezza la sicurezza è un'altra cosa su queste cose qui
Pace lavoro ambiente diritti uguaglianza e lo diceva la dichiarazione di versare dei diritti dell'uomo nel mille novecentoquarantotto
Che soltanto il riconoscimento della uguaglianza in dignità e diritti che è il fondamento della libertà della giustizia della pace nel mondo quindi io spero che ci ritroviamo insieme a a ribadire anche in questo mondo
In cui questi nazionalismi tassello un minuto stanno
Prendendo il sopravvento anche valorizzando quelli che sono i nostri valori forti nazionali di italiani abbiamo una Costituzione bellissima che all'articolo undici la guerra la ripudia ripartiamo da qui
Riassumiamo la nostra volontà di portare in Italia in Europa e nel mondo
Io il privilegio di vederne tanti pezzi di di questo mondo e vi garantisco che l'Europa era vista fino a qualche anno fa come un'alternativa ormai è scomparsa completamente quindi se vogliamo
Davvero avere un impatto reale sulla vita di milioni di persone ce n'è bisogno se pensiamo di avere un futuro ci mancano novanta secondi secondo gli scienziati mondiali al bimbetto nucleare e quindi questi novanta secondi prendiamoli
Per riuscire ad essere veramente incisivi insieme in Italia in Europa e direi nel mondo Grazia
Grazie Rossella
Grazie liberarsi anche a sto punto chiedo i quattro minuti perché dobbiamo stringere ancora un po'di più e e si prepara Paolo Notarnicola del dell'Udu e Rete Studenti Medi
Grazie Buongiorno a tutte tutti in sono l'insegnante
Rispetto a ciò che è stato
Detto sin dall'introduzione il segretario Landini anche lì a breve spetta alle guerre che sono state riprese se la situazione sta diventando sempre più drammatica sono guerre che iniziano non si sa bene quando finiscono e come finirle
In particolare penso all'Ucraina penso alla Palestina di cui ulteriormente in questi ultimi giorni l'aggravarsi
Tremando
E che colpisce tanti bimbi tanti bambini tante donne e tanti uomini tanti uomini
E sono coraggiose anche le manifestazioni che si stanno dando in questi ultimi giorni contro contro Hamas in Palestina contro Netanyahu
Nell'o nello Stato di Israele noni venivano richiamate anche delle manifestazioni in questi ultimi due anni e nei anche l'anno scorso il nove marzo io sono impegnata nel sindacato e sono impegnata con la comune
Attivamente siamo scesi in piazza per assieme per dire
Sì alla pace no alla guerra per Perrier non e abbiamo bisogno di orientarci in questo disordine mondiale crescente in cui c'è la fine di un crollo a sistema democratico aziende globale a guida statunitense quello che era stato tacciato
Come sogno americano sta diventando un incubo peggiore Sempre di giorno in giorno e che questo riguarda la vita di tante e tanti su questo pianeta
Abbiamo bisogno di accrescere l'impegno pacifista di cercare la pace di cercare la pacificazione nella anche nella quotidianità nei luoghi di lavoro nei luoghi d'aggregazione
Nelle piazze laddove ci incontriamo anche per imparare continuare un confronto e un dialogo con tanta gente tanta gente di sinistra abbiamo bisogno di praticare vivere una liberazione dall'oggi copre estive da logiche belliche
E padronali per cercare invece appunto un un incontro sempre sempre maggior una liberazione delle proprie capacità
E di imparare a umanizzare acini tra tra noi perché la all'in lingua densa all'invasione tecnologica che vede poi la sua massima espressione nella terribile l'alleanza tra comasca
E un'invadenza anche che attacca le migliori capacità capacità umane semitiche le ne ha conseguenze sul mondo del lavoro tanti
Stanno per dando anche il lavoro per questo motivo ma non solo e quindi continuare a veramente a cercare invece un incontro diretto dal vivo di confronto di dialogo e di per cercare di orientarci in questo mondo molto caotico e di ragionare su che cosa effettivamente la sicurezza
Per noi da tanti punti di vista che non è quella dei piani
Appunto siamo anche scesi in piazza contro evidentemente contro il DDL sicurezza che tutt'altra idea di sicurezza veniva richiamato anche prima la sicurezza non passa con le armi e non viene adoperata per le aree di una misura Savary e concludo
Sì i si vive si può vivere attivando veramente tutto tutte le nostre tutte le nostre capacità in sfide epocali che come che sono inedite e che sono molto grandi a maggior ragione continuiamo a impegnarci cercando una strada diciamo di condivisioni insieme
Grazie Caterina prego Paolo
Paolo Notaro Nicholas non ok giunto visto scusa Paolo e si prepara Fabio Alberti un ponte per
Ciò tutte compagni e compagne ringrazio insomma per questa occasione parlo nome della Rete degli studenti medi dell'Unione degli universitari
Di condivido insomma anch'io un sentimento di grande preoccupazione sentimento del Santo essere
Nostro come Assemblea ma ha che sento anche a livello generazionale
Oggi non è facile essere giovani
Non è facile immaginarsi un futuro
Banalmente non lo è perché il mondo è pieno di conflitti e
Una politica internazionale
Sembra andare allo sbaraglio e non lo è perché la condizione giovanile è fortemente precaria
Perché i giovani stanno vivendo una narrazione criminale
Criminalizzati Inter da parte del governo e perché insomma mancano degli elementi a alternativi narrativi
Ad oggi mi sento dire che per noi giovani mancano i presupposti stessi per immaginare un futuro
Per noi quindi è imprescindibile
Insomma partire da questa primavera con gli appuntamenti referendarie appuntamenti che punto in uno schema che guarda ai giovani sono fondamentali perché consentono da un lato di uscire dalla precarietà
Lavorativa permettono di aumentare i diritti e
I diritti ricordiamolo sono la più grande garanzia
Di un futuro per le nuove generazioni
Lo sono anche perché
Referendum sulla cittadinanza garantisce la partecipazione a tante tante compagni di Aule di classe
La componente degli italiani senza cittadinanza e fortemente giovanile quindi è dare cittadinanza a a chi non la si traduce anche con un aumentare quello che poi è la rappresentanza delle nuove generazioni
Ed aumentare anche quella che poi è la partecipazione democratica e riattivare la partecipazione alla democrazia la più grande sfida che noi abbiamo davanti in questa primavera
Anche perché democrazia e partecipazione sono i più grandi antidoti e al sopra Nismo che sembra dilagare in Italia nel resto del mondo
Non sono gli unici temi che però abbiamo di fronte in questa primavera perché
Abbiamo anche il dato europeo che fortemente preoccupante
Il riarmo preoccupa i giovani preoccupano le nuove generazioni e che invece credono che l'Europa debba portare avanti un modello alternativo
Un un'Europa che svolga un ruolo di pace
Una lupa che piuttosto che investire in armi investì in diritti investe Guelfa Arras
Investa insomma sulle nuove generazioni
E su questo crediamo che
L'Europa debba anche svolgere un un ruolo diverso all'interno degli organi internazionali
Che sempre
Sempre meno vengono ascoltati e ma su questo vediamo che l'Europa debba alzare la voce da pari a militare a voce degli organismi internazionali Paolo è inaccettabile concludo e inaccettabile
Che l'Europa non si esponga con una voce unica su quanto sta accadendo in Palestina sulle continue violazioni del cessate il fuoco sul genocidio in atto gli così come anche indispensabile che l'Europa agisca compatta e come organismo politico
Unito prima che pensare al riarmo dei singoli Stati come invece sta accadendo
Quindi quindi niente insomma concludo dicendo che
Noi siamo a disposizione insomma saremmo in questa primavera in prima linea per queste battaglie crediamo insomma il confronto in questa assemblea debba continuare a e debba portare insomma anche ad un
Ma forse di un'Europa che vogliamo grazie
Grazie Paolo Preto Fabio si prepara tesse con Cucchi dalla Rete della conoscenza testa avevo vista sì e no sì sì sì
Grazie Sergio grazie alla CGIL per l'occasione
Quattro minuti quindi degli slogan noi non siamo stati nella piazza
Di piazza del Popolo perché quella piazza dividere i pacifisti
Mentre noi dobbiamo unirli
Abbiamo bisogno di una grande unità e per avere una grande unità bisogna buttare giù gli steccati
Ho sentito che si parla di una manifestazione unitaria contro le armi giuro
In maggio bene non ci saremo bisogna fare in modo che ci possano stare tutti sentendosi tutti a casa
Abbiamo bisogno di superare la fase mettere eretti delle organizzazioni storiche abbiamo bisogno di un nuovo movimento
E si ha foglia morta
Fanno l'esempio di o pensare al movimento contro i missili degli anni ottanta dove c'erano tutti dalle suore ai comunisti contro i missini e contro il bipolarismo
E non c'eravamo anche perché in quella piazza c'era presente una torsioni una parte in quella piazza una torsione di nazionalismo europeo
E noi non abbiamo bisogno del nazionalismo europeo l'antitesi al nazionalismo nazionale non è il nazionalismo europeo e l'internazionalismo
E noi dobbiamo recuperare questo
Non abbiamo bisogno dell'Europa sociale si Licci possiamo battere tutti i giorni per Europa sociale ma non abbiamo bisogno dell'Europa imperiale
E cioè di un ritorno sulla scena mondiale di un'Europa armata che compete per le materie prime come ha detto dati
Sta cambiando tutto molte cose stanno cambiando però non possiamo sempre pensare che la storia sta cominciando adesso ci sono cose che non stanno cambiando
Perché sono anni che vediamo le i sistemi economici
Mondiali andare in una rotta di collisione sono anni che stiamo dicendo che stiamo andando verso la terza guerra mondiale
E sono anni che diciamo che non sappiamo se questa sarà fra la la dedica alla Cina o fra la Germania e la Francia perché anche questo c'è
E allora come dire facciamo tesoro delle cose che abbiamo visto non scordiamoci la Serbia non scordiamoci di Iraq
E allora
Se l'Europa dice la pace con la forza e cioè cambia il proprio volto noi abbiamo ragione abbiamo bisogno regione Landini non basta dire no alle armi
No alle armi ma è il cuore della possibilità di una grande mobilitazione europea
Per un'altra proposta di politica e allora io credo che noi dobbiamo cominciare a dire che l'EUR c'è bisogno di più Europa siti più Europa sociale ma c'è bisogno di più un mondo
Non è che noi possiamo risolvere questo dentro al mondo chiuso del tredici per cento della popolazione che mette insieme il cosiddetto Occidente dalla Russia
Agli Cassidy Itiga in Ucraina le terre rare Tahiri gli americani russi
Noi possiamo risolvere questo situazione se guardiamo all'Africa
Se guardiamo all'Asia se chiamiamo entrare dentro il processo l'India e la Cina perché le contraddizioni sono globali e la soluzione non può che essere globale
La pace si ricostruisce ricostruendo l'ordine mondiale anche per questo non ci serve nazionalismo europeo ma ci serve l'internazionalismo
In questo senso noi dovremmo uscire dall'Occidente dobbiamo farla finita un questo ragionamento e l'Occidente primo GP in tutto
Dopo Gaza non si può più difendere questo incidente
Dobbiamo chiedere che l'Europa si costituisca come parte del mondo
Sono le Nazioni Unite
è una nuova alleanza fra i popoli che dobbiamo su cui dobbiamo lavorare indica Cina Africa Europa e non siete americani forse certo sostare da parte
Grazie fa io sapremo ottenesse poi Maria Varano Legambiente si prepara sì
Proprio il giorno tutta grazie per questo spazio di di condivisione di analisi anche di avanzamento collettivo di cui penso sentisse Naga necessità soprattutto dopo le ultime settimane e già stato detto moltissimo quindi io provo a essere breve pancia faccio mai viste tra
A livello di analisi ci tenevo a dare un piccolissimo elemento in verità che forse sembra scontato ma che mi sento anche in dovere come dire di riportare da un punto di vista di partecipazione giovanile generazionale
Ma in quanto appunto parlo a nome della rete a conoscenza degli anni dell'Unione degli studenti di Link Coordinamento universitario
C'è un piccolo elemento di base che di cui dobbiamo essere molto coscienti nel momento in cui andiamo a immaginare come proseguire questo percorso appunto di mobilitazione per la pace per il disarmo
Ma il piano punto per un nuovo modello anche di società e di Europa
L'Europa di oggi
è già stato detto molto anche di quanto appunto disattesa Bia disatteso anche negli ultimi decenni diverse dei suoi e delle se ambizioni dei sei obiettivi ma soprattutto
Queste di queste diciamo
Questi elementi di criticità sono tante volte l'unica cosa che persone della mia età o più giovani hanno visto
Sono tante volte diciamo quegli errori quelle difficoltà quel quella impressione appunto di non riuscire ad arrivare al punto che causa quella disillusione quella sfiducia così grande che rende quindi anche così poco difficilmente comprensibile non sulla traversa bile una piazza come quella che è stata quella del quindici marzo sulla quale già ci siamo espressi in tante né come organizzazioni abbiamo scelto di non aderire le abbiamo
Esposto come dire le nostre ragioni interne di un comunicato ma abbiamo subito accolto appunto
Con con molto entusiasmo il fatto che ci fosse però poi una grande necessità di confrontarsi a partire da i temi che quella piazza in qualche modo ha toccato ha solleticato non so come dire
E appunto ci tenevo a riportare questo elemento perché penso che questi spazi come l'assemblea di oggi e come molte altre che possiamo andare a costruire e dobbiamo andare a costruire prossimamente sono necessarie proprio perché per le persone della mia età le persone della mia generazione persone ancora più giovani di me poi in particolar modo i proprio necessario anche ripartire da questi stessi valori fondativi di su cui ci stiamo tanto esprimendo perché magari di sappiamo non sono chiamassero a livello teorico non abbiamo vissuto in prima persona quel quel sogna anche quella speranza
Che il progetto europeo sola significato per per molte
Persone anche all'interno di questa stanza e nelle ultime settimane ha avuto occasione di parlare con molte persone più grandi più umano adulto e di me
E c'era proprio questa questo disallineamento fondamentale non tanto dovuto a una differenza necessariamente di prospettive ma proprio da una differenza di esperienze e secondo me è proprio da questo disallineamento che dobbiamo ripartire i costruire appunto una condivisione è una una visione comune intorno appunto a dei valori fondamentali che devono significare sostanziare il progetto europeo che vogliamo l'Europa sociale che vogliamo
E per farlo evidentemente appunto servono spazi come questa così come serve ripartire appunto da dal movimento in un modo o nell'altro anche questo tanto emerso oggi
Proprio in queste settimane penso la priorità fondamentali se vogliamo parlare di disarmo se vogliamo parlare di pace e opporci con forza all'avanzamento dare del dell'iter parlamentare del del ddl sicurezza il nove ci sarà la sua votazione in Senato il CID è stata chiamata una grande mobilitazione qua a Roma e attivazioni territoriali tutto il territorio adesso chiudo in tutti i territori
E sarà fondamentale essere presenti all'interno di questi momenti rilanciando appunto una visione intersezionale che sia antimilitarista che si antifascista che si anti repressiva
Così come lo dobbiamo fare quel venticinque aprile così come lo dobbiamo fare con la campagna referendaria sono tutte cose già citate quindi le sto andando come dire semplicemente a ripassare per dire per sottolineare comunque la nostra adesione il rilancio che anche noi come organizzazioni ci vogliamo dare quindi nulla punto volevo aggiungere sono questi piccoli elementi vi ringrazio ancora moltissimo per l'assemblea di oggi a risentirci arrivederci a lavora alla lotta
Sì grazie a te tesse allora Maria vadano prego e poi si preparava a Roberto Musacchio trasformi Italia
Sempre sui quattro minuti se ci riesci si una
Minuto prima avvisarmi così chiudo subito allora buongiorno a tutti a tutti io vi ringrazio ingrato sinceramente Maurizio la CGIL eteree per questa iniziativa pubblica nel senso che in tutte queste settimane gli ultimi mesi ci sentiamo sopraffatti ogni giorno succede qualcosa
Aumenta la frustrazione individuale e collettiva e il fatto di ritrovarsi analizzare insieme trovare le strade per reagire a me sembra un fatto molto molto importante
Allora io
Io
Sul a proposito dell'Europa no una riflessione non molto tempo fa bastava dichiararsi europei e per comunicare valori forti
Oggi non è più così è vero che tiene un po'da lontano in questo quel termine diventato ambigua
In queste settimane questo sia teso molto molto evidente
E perché per esempio ci si chiede sì ma quali Europa quale europeismo
Allora la manifestazione che si è svolta a piazza del Popolo perché non possiamo rimuovere questo il quindici marzo ci ha divisi
A fini sui evidente posizioni differenti anche nel nostro campo che un campo fatto da battaglie
Lotte a difesa della pace dei diritti dell'ambiente lotte comuni del rafforzamento della democrazia e per un'Europa politica ora io in quella manifestazione
Ci sono andata convintamente con la mia associazione
Avevamo le bandiere della pace cucite insieme a quella dell'Europa
E sono andata con un cartello me lo sono scritto a mano
E così appunto scritto sono in piazza per non lasciare l'Europa nelle mani di fronte al Flaiano Macron Melloni Sciolze e compagnia cantando perché non mi riconosco il loro
Nella torsione che stanno dando agli obiettivi europei verso il riarmo tra l'altro il riarmo dei singoli Paesi come faceva notare Bindi
Ora è stata la prima manifestazione in cui è stato possibile reagire in qualche modo per gli attacchi che arrivano dal che stavano arrivando da Oltreoceano
E dalle posizioni dei nazionalismi europei allora io penso e quindi metto bene che ostinarsi
A chiedere il superamento di un'Europa intergovernativa balzata sul negoziato tre governi dei singoli Paesi membri sia di per sé ognuno alle ore quindi chiedo di chiedo che si un attimo capisco che perché sia un valore in di per sé per costruire un'Europa politica
Allora certo che rimane la domanda quali scelte politiche deve fare l'Europa però guardate per me importante separare le due questioni
Almeno non solo per me veramente per anche per l'associazione di cui faccio parte credo per tanti altri per quello è un minuto ho letto in questi giorni
Allora io dico non facciamoci scippare l'idea comunque di così importanti che abbiamo costruito
E quindi l'idea di Europa che vogliamo
Faccio una proposta allora si è parlato della giornata del nove mi ero anch'io a puntata allora e utopico pensare che questa manifestazione
Possa essere una giornata per tanti Paesi europei mettendo insieme le forze e i rapporti che noi abbiamo all'interno dei Paesi europei
In cui è un'altra cosa non portiamo solo le bandiere della pace io condivido quello che diceva Maurizio adesso la questione della pace la dobbiamo strettamente integrare con una piattaforma industriale economica e occupazionale io credo che sia diventato assolutamente guardate probabilmente non ci è stato chiaro
Stamattina mentre nel due mila diciannove c'era il Greenville apre l Europa proponeva e quindi il poi Next Generation stamattina la bontà telaio e mi ha rilasciato una sì un'intervista in cui dice che posti di lavoro li troveremo nel nell'industria delle armi allora è vero adesso l'alternativa e chiara la piattaforma abbiamo necessità di costruirla quella preoccupa nella la piattaforma di cui parliamo altrimenti ci tocca solo posti di lavoro nuovi
Nel nucleare e nell'industria militare grazie
Grazie Maria prego Roberto coi si prepara Virginio D'Astoli
Riparla quest'ultima cosa che veniva ricordata per il Tesoro punta Royale l'ho fatto con Loretta europeo quindi oltre agli Europa reale come la chiamo io popoli di
Alla faccia quindi tutta questa discussione esiste non esiste disunita e Ventotene una Ventotene
Poi trova risposta nel quotidiano sapiente fissava molto chiara un piano industriale fatto sul riarmo la ricerca delle fabbriche in Italia lo debbono fare quindi l'arruolamento e poi l'interlocuzione diretta con la Presidenza del Consiglio con me lo
E l'Europa che conosco quella che è intervenuta in Grecia quella fatta di intergovernativi Smodis funzionalismo e quindi di rapporto diciamo così tra una visione burocratica una visione nazionalisti
Allora io penso che a questo alla contrapposto Mariotto forma complessivamente riversa muovendosi da quello che già c'è
Telegraficamente abbiamo l'appello europeo trasforma Europe di cui fu io faccio parte uno dei firmatari abbiamo sentito prima Arci e tanti altri c'è un appello italiano io penso che bisogna mettere insieme le forze e bisogna Paese per Paese
A livello europeo ma in Italia arrivare a una capacità di convocazione di appuntamenti vari ma anche di una grande iniziativa nazionale Maurizio penso che sarebbe assolutamente necessario ed importante che riporti in piazza quella che sarà chiamata la seconda grande potenza mondiale il movimento della pace che sia capace di incide seconda questione ne parlo qui volutamente CGIL perché e cosa che nasce dalla CGIL
C'è a mio più avviso ottimo appello fatto dalla Fondazione Di Vittorio dalla fondazione Lelio Basso da il CRS età i costituzionalisti democratici chi propone una Helsinki due
Adesso lo riassumo ce l'avete sui nostri siti noi come trasforma abbiamo sottoscritto e condiviso è fatto molto bene perché richiama non so un evento storico cinquant'anni fa settantacinque ma un metodo di cui non abbiamo bisogno
Perché noi tra la costituzione e la terra condivido tutto e quello che succede adesso do metterci mazzo qualche cosa diceva Rosi Bindi ci mettiamo la politica io propongo di metterci a voi
E la costruzione da parte di qualche soggetto possibilmente esclusa ma anche da parte dei movimenti di un appuntamento che si muova sulla logica della sicurezza la cooperazione e i diritti come fu Helsinki
è un fatto importante anche preso ad alcune questioni perché problema non è che l'esercito è spesso europeo il problema è che senza Costituzione un esercito europeo non si può fare dal mio punto di vista perché noi abbiamo bisogno di una Costituzione che che sia sovrana rispetto all'uso della forza ultima questione Patto di stabilità è successa una cosa tipo incredibile no i Germani hanno fatto una forzatura istituzionale e in pochi
Giorni hanno tolto il patto di stabilità per fare è le armi uno schifo riarmo tedesco tutto quello che volete ma il patto di stabilità è stato il h allora io penso che tutti abbiamo bisogno
E di riaprire la questione del Patto di stabilità del suo inserimento in Costituzione da sinistra
Anche perché non possiamo continuare a dire che i salari in Italia sono i peggiori d'Europa e poi un cercare capire quali sono le condizioni che hanno determinato questa è tra questi a mio avviso anche il patto di stabilità quindi la borsa io passo bisogna pensare è della ricostruzione di un fronte conto il patto di stabilità a livello europeo contro Maastricht ma anche dentro la Costituzione italiana visto la sinistra non da destra grazie dell'invito e mi ha comandi referendum saremo tutti insieme
Perfetto grazie prego Virgilio dopo Virgilio avevo Luca Peciola della Rete uno ddl sicurezza
Mi dicono di no cioè in sala anziché cioè cioè ce ne sì sì sì no appunto
Realizzi io quattro minuti ti prego draga Susan ringrazio dell'invito non sono stato con voi tutta la mattina perché
Ho dovuto fare ho dovuto o voluto e ho avuto piacere di festeggiare un anno di età del mia una mia nipotina che italo franco tedesca italiana
E quindi credo che era molto importante
Ed è una delle ragioni in più per cui dobbiamo percorrere insieme una via diversa per un'altra Europa non soltanto per lei ma insomma per tutti i nostri giovani dobbiamo percorre una strada diversa
Il nonno spagnolo fu cacciato la la Spagna di Franco il nonno italiano
è un militante spinelliana federalista quindi diciamo così è cresciuta sta crescendo in una famiglia che ha delle idee chiare da questo punto di vista doloroso spagnoli
Tre con quattro concerti rapidamente il primo e che noi siamo convinti questa idea grottesca di che l'Europa debba essere armata si basa un concetto che è un po'strano secondo il quale l'Europa è disarmata non è vero che l'Europa è disarmata
L'opera amata parlato noi spendiamo in in spese militari più di quello che spende la Cina di quello che spende la Russia quindi lei armiamo l'Europa e basata su un concetto totalmente il grottesco è sbagliato non è quella la strada la strada è stato detto è quella di un'Europa
Diversa un'altra Europa fondata sulla politica estera che sia in qualche modo legata all'idea di un'Europa contribuisce allo sviluppo della pace nel mondo non soltanto in Europa ed è quella la strada per come mi fa molto piacere
Che Roberto Musacchio noi il nel dicembre del due mila e diciannove dell'UE a ventuno abbiamo lanciato l'idea di una seconda Conferenza di Helsinki purtroppo il tema non è stato molto sviluppato in questi anni e da tre anni che noi
Lavoriamo sull'idea di una Conferenza di Helsinki
Due poi il patto e il Trattato di Parigi del meno centonovanta è quella fomenta la strada da percorrere e la sala era come quella che la di dedicate alle difese dovesse collocata nel quadro di un soltanto una politica estera
Do di un'Europa politica noi lo dico subito con monitor abbiamo aderito
Alla manifestazione del quindici marzo a Roma però non basta una piazza non basta una piazza servono tante piazze e non sbaglia non servono mobilitazione nazionali perché ho sentito che cita si parla di fare mobilitazione nazionale lo abbia bisogno di ammorbidirsi europea non di una somma di mobilitazioni nazionali
E abbiamo bisogno di tante piazze abbiamo bisogno di tante piazze che devono spingere sulla strada di un'altra Europa rispetto a quella attuale e quindi il tema della politica estera della difesa presso collocata nel quadro dell'idea di un'altra Europa
Di un altro OPA su tre principi
Su cui vorrei attirare la vostra attenzione il primo poiché si parla ormai da un po'di anni del fatto che l'Europa deve diventare competitiva l'uomo può essere competitiva se garantisce una convergenza sociale del proprio nel rapporto Draghi
Si insiste sull'idea della competitività
Non ci può essere competitività se a monte da completini da
Non c'è la costruzione d'un ospedale
Non so qualcuno di voi si ricorda il rapporto dei cinque presidenti un minuto cui obiettiva quello della competitività è un obiettivo sbagliato il secondo principio quello che non riguarda soltanto la versione ecologica
L'amico Alex Langer parlava di loro convergenza ecologica il che vuol dire una convergenza che guarda l'insieme della società e non soltanto la versione ecologica
Il terzo concerto è quello dell'Europa dei ponti e non devo di muri
Ne abbiamo presentato una petizione al Parlamento avevo per esportare in Europa il modello di reagire io credo che tutti insieme dobbiamo batterci per un'Europa diversa dal punto di vista della politica migratoria
Questa è la terza questione sulla quale dobbiamo lavorare ultimo non basta parlare di politica estera di politiche migratorie di conversione ecologica se non abbiamo un'idea dell'aria mesta TGV condurre al robot federale quella del Manifesto di Ventotene
Non vorremmo lanciare qui concludo con voi ottobre non è vero legga che non abbiamo bisogno di una repubblica civile e sociale europea
Lasciamo da parte forse
Il concetto il principio degli Stati Uniti d'Europa
Riappropriamo cd l'idea della Repubblica Oprea e allora se dobbiamo fare una pubblicazione europea
E non un voto un insieme di pubblicazioni nazionali mobili diamoci utilizzando il principio secondo il quale ne abbia bisogno la Repubblica civile e sociale europea
Perché un uomo di dare una risposta alle sfide di fronte ai quali noi ci troviamo per percorrere aprì una strada ai giovani particolare eseguito nel verde
A mia nipote Loggia festeggiano un anno grazie grazie a un'unica la nipote
Tre prego Luca poi si prepara l'essendo Gianni di Greenpeace
Ai grandi e ai compagni e compagne la chiudiamo mensili Cesaro però c'è ringrazio versiamo la la la CGIL le le reti che hanno permesso questa possibilità di confronto questa possibilità di confronto
Insieme abbiamo realizzato penso
Uno dei fatti politici più significativi di questo momento così cupo e parlo
Della manifestazione del quattordici dicembre in cui in cento mila abbiamo riempito piazza del Popolo però su tematiche che hanno a che fare con i temi della Democrazia del lavoro del reddito della solidarietà internazionale
Del rifiuto del disegno di legge sicurezza che oggi è in discussione al Senato e che presto arriverà in discussione
Al Senato
Che è un disegno di legge
Che cambia il corso ordinario della della storia di questo Paese che segna come si dice a una crinale su cui noi comunque dobbiamo continuare a svolgere un ruolo di attenzione di pressione di conflitto
Perché non è detto che questo corso così ostinato in termini legislativi così ostile alla democrazia allo stato di diritto
Non possano essere fermato lo dobbiamo riprendere in mano le parole della battaglia del conflitto e della vittoria anche perché qualcosa è successo
Questo è un provvedimento che è fermo da più di sette mesi
In commissione in Senato grazie alla capacità di una rete ampia con dentro la CGIL con dentro le forze sociali con dentro le forze del dell'autogestione del femminismo dell'ambientalismo
E questa forza con l'ostruzionismo parlamentare con le mobilitazioni che hanno portato migliaia di persone hanno ricordo soltanto il quattordici dicembre ma ricordo anche il ventidue gennaio con più di ventidue piazze
A Roma la nuova manifestazione con dieci mila persone la maggior parte giovani
Questa capacità di accumulare forza conflittuale
Deve poter portare il segno della vittoria perché io penso che il ddl sicurezza sia un provvedimento pericoloso come giustamente voi state segnando disegnando anche nella racconta nella ratio narrazione pubblica all'interno
Delle camere del lavoro tra gli iscritti e tra le iscritte e però bisogna continuare perché un colpo è arrivato in Commissione è stato fermato
Tornerà alla Camera
Perché c'è la possibilità veramente che noi torniamo in occasione della discussione del Senato di batterono su un altro colpo rispetto all'osservazione della storia che ha sui nostri passi perché ci sono momenti politici
E momenti sociali in cui la storia guardarci dovrà trovare preparati e pronti a mandare un segnale al presente e al futuro Albert segnale perché c'è ancora un'umanità che può impedire la svolta autoritaria ci sono anche altri appuntamenti non siamo andati a Bruxelles abbiamo lanciato una proposta di mobilitazione europea rispetto alla torsione autoritaria dello Europa e del mondo c'è l'appuntamento della Rete conto riarmo
Che è stato lanciato per il dieci maggio
C'è la possibilità di per questo ottantesimo anniversario della sconfitta sul nazifascismo di lanciare una grande mobilitazione nazionale ed europea contro le torsioni autoritarie di questo paese allora unire
La questione democratica a quella sociale portare il tema della qualità della vita
Contro le politiche di riarmo e contro i sovrani ismi che stanno diventando proposta autoritarie si stanno facendo stato penso che possano essere una possibilità di accumulazione di forza che può anche
Di vincere abbiamo necessità di forma di fermare il ddl sicurezza
Chiamiamo ovviamente come lo stiamo facendo in tutte queste incontri l'ultima l'abbiamo fatto la settimana scorsa una piazza unitaria per il nove aprire o per la settimana successiva però quel giorno è chiaro che non potrà essere una giornata ordinaria
Quel giorno la discussione dovrà essere impedita all'interno delle Aule e dura trovare la città il Paese pronti a mandare un messaggio di disobbedienza e di conflitto
Dentro ovviamente alle norme della partecipazione democratica ma sicuramente contro l'ordine imposto dalle zone rosse dai disegni di sicurezza che si stanno accumulando della storia democratica di questo Paese
E che stanno di fatto cambiando la costituzione formale
E sostanziale
Dell'Italia ci dovranno pronti a pronte dobbiamo però muoverci in maniera molto rapida e decisa grazie compagni e compagne
Grazie Luca Alessandro Gianni vai cioè pieni
Restano mi raccomando esattori quattro minuta risolutamente no io son qui per ringraziare per incassare dell'invito ma anche per ringraziare la CGIL della solidarietà che ha spesso Greenpeace che è stata si è beccata una multa di seicentosessanta milioni di dollari da parte dell'azienda petrolifera il che fa il paio con Decreto Sicurezza beh ci sono molti modi per addetti le persone una è quella di mettere fuori gioco in questa maniera
Non è una novità è una cosa che leggevamo a fine anni Novanta se non sbaglio già in vari documenti dell'estrema destra americana nel momento in cui ci sono in crisi che riguardano pace ambiente lavoro e diritti la bisogna mettere a tacere tutti gli altri
E quindi da questa storia è ovvio che siamo insieme io son d'accordo con moltissimo con le è stato detto qui sono rappresento un aspetto forse o più così prestato ricordato molte volte il detto se vuoi la pace prepara la guerra anche rispetto a quel che fa l'Europa
A me non sembra che questi abbiano preparato la guerra perché questi hanno fatto tutto il contrario di quello che serviva se uno veramente si voleva preparare una guerra faceva un'altra cosa si organizzava comune eserciti più coordinati più organizzati no
Come si stanno preparando una ruberia c'è già un rapporto del Parlamento europeo che dice che il settanta per cento dei soldi che Space Pennella roba per le armi sono sprecati
E questo fa il paio con tante ruberie che nel nostro piccolo vediamo anche il nostro Paese il ponte sullo stretto di Messina
Il nucleare che vogliono fare senza avere manco un progetto ma anche un'idea c'è quindi questo è un assalto alla diligenza per svuotare la cassa e per metterci sempre più all'angolo per impoverirsi sempre di più interventi anche dei diritti
Per quanto importante che non la democrazia e la difendiamo per quell'importante andare a votare votare come Carso mi pare ma votate
Perché questo è l'ultimo modo che abbiamo per resistere a questa follia grazie
Grazie grazie Alessandro io mi scuso con Giovanni Lattanzi
Con Maria Grazia Mid Ulla con Francesco Sinopoli con Franco Ippolito con Alfonso Gianni con Roberto Lo Priore con Gianfranco Francese con Vincenzo vita con il vostro trentino perché non abbiamo più tempo per continuare chiedo chiedo chiedo appunto chi ha contributi da dare che c'è rimandi in forma scritta perché appunto li pubblicheremo su collettiva faremo punto un archivio di di questa giornata
E passo la parola a segretario generale della CGIL Maurizio Landini per alcune conclusioni di questa tappa tranquillo
Tranquilli visto l'orario
Tranquilli per cui
Ho concluso ad arte
Fatta no fatto fatto molto presto
Va be innanzitutto io credo sì è stata sinceramente lo dico proprio senza alcuna piaggeria
Una discussione molto importante
E
Quindi penso anche che sia
è stato utile deciderla insieme farla
E adesso il tema è come proseguiamo e come utilizziamo al meglio questa questo avvio di confronto e di discussione proprio perché siamo di fronte a una situazione inedita
E abbiamo il problema anche di che cosa concretamente facciamo
Rispetto alle cose che sono emerse io vedo questo passaggio anche proprio come sviluppo della nostra discussione d'azione
Ne abbiamo il problema di come l'allarghiamo questa discussione
E di come facciamo anche delle cose che abbiano una concretezza nella vita delle persone che io sento questa doppia esigenza
E da un certo punto di vista vorrei cogliere anche gli interventi che qui ci sono state
Delle amministrazioni comunali fino anche del sindaco di Perugia
Perché
Sì io vedo un elemento anche di di continuità di allargamento della discussione
Io vedo la necessità da un certo punto di vista che questa discussione abbia proprio le caratteristiche come tanti han detto dal basso
E cioè da come nel dal territorio se volete anche dai comuni come qui sono stati indicati ci offrono la possibilità di un'azione che vuol dire
Da questo punto di vista essere in grado di rendere evidente che oggi la lotta per la pace e quindi contro il riarmo
E contro la cultura della guerra
Necessariamente ha bisogno di una partecipazione delle persone
Affinché si affrontino i problemi anche del lavoro della loro condizione e anche della loro vita nelle città e nei territori nei luoghi di lavoro
Noi dobbiamo essere in grado che non è facile non è semplice secondo tema di affermare e di praticare questa cosa
Ragionando anche se penso ad alcune cose pratiche che in un qualche modo puoi fare
Lo dico perché se pensiamo le cose anche che qui abbiamo sentito abbiamo detto quando parliamo che siamo contrari
Alla setta sugli armamenti che è stata fatta e sull'aumento della spesa che comunque è stato fatto Karan deciso
Vorrei che anche foto chiaro quando si parla delle proprie forze politiche ne abbiamo un quadro dove ci sono se non sbaglio venti o ventidue governi che non sono proprio diciamo così contrari questa cosa e anche le forze politiche al Parlamento hanno votato in un certo modo
Questo elemento dobbiamo averlo presente non per dire che non si possono fare ma per avere presente la realtà naturalmente da cui partiamo e dall'altra parte dire che siamo contrari a questa cosa
Significa non solo dire che siamo contro il riarmo ma c'è un tema che si chiama altri soldi che debbono essere investiti e spesi in altra direzione
Perché in questo senso lo dico banalmente anche qui se volete sia realmente si costituisse o no
Un fondo
Che si in grado di gestire tutti i processi di riorganizzazione di cambiamento produttivo senza arrivare licenziamenti delle persone
Perché badate che questo tema c'è nel che nel momento che diciamo che non è credibile e fattibile il passaggio dalle auto i carrarmati sappiamo però perfettamente che i modelli produttivi di organizzazione così come sono stati fatti non reggono c'è un processo di cambiamento
E se ne vogliamo evitare che questo elemento dei termini licenziamenti noi una delle cose che abbiamo essi si costituì sono un fondo europeo che sia in grado di favorire un processo di questa natura
E questo elemento è un elemento
L'ha anche costruito nonché lo devo affrontare
E che pone da un certo punto di vista come la nostra azione oggi o la nostra interlocuzione oltre a ragionare come la radice amo maggiormente nel nostro paese nel nostro territorio penso che i livelli territoriali sindaci comuni sia un terreno d'azione che notammo svolgere necessariamente ci si pone anche il problema dell'interlocuzione della costruzione che possiamo avere anche a livello europeo
E che quindi si ponga il problema che questa dimensione di come interloquiamo anche con le sette e le discussioni che oggi si stanno facendo lì
E in questo senso sia con le azioni se volete sindacali sia con le azioni che a partire anche dalle organizzazioni abbiamo siamo in grado naturalmente di mettere in campo
Perché
Faccia ho fatto quell'esempio Lima che non riguarda semplicemente l'auto moto volete che pare qui non giusta ha detto vedi che parliamo di tutto quello che sta succedendo nel settore della chimica nel settore dell'acciaio per le politiche energetiche perché di questo stiamo parlando
E se la ragioni amo da un certo punto di vista anche con una contraddizione che mentre in Italia l'ENI
La chimica di base decide di non farlo più in Europa addirittura gli stessi votano e dicono che invece bisogna che strategicamente bisogna fare una setta di quella natura adesso la dico banalmente questi sono argomenti né perché chiudere la chimica di base da noi in Italia si parla di migliaia di posti di lavoro che nelle prossime settimane saltano e non sorge di che cosa da non parliamo di altre cose
Lo stesso protesta se lo riguardiamo e se lo guardiamo a un certo punto di vista e che tipo di sente anche di politiche si fanno sul piano anche delle sette degli investimenti che tu vuoi realizzare così come credo che un tema di approfondimento noi abbiamo
Diciamo così come TL sento
In questo momento di fare un'assemblea aperta ma di rivolgersi alle associazioni poi naturalmente era aperto a chiunque ma non abbiamo esplicitamente chiesto interventi alle forze politiche perché abbiamo da un certo punto di vista valutato che in questa fase secondo noi era utile
Dare cioè trovarsi ragionare assieme rispetto a tutti le i soggetti le soggettività ed esperienze che in questi anni dalla via maestra alle alle reti pacifiste alle cose quella che abbia messo insieme
Forse soltanto in questo non vuol dire non pensare ad un confronto ad una discussione su determinate questioni sulla trentenne con le forze politiche do dico a partire naturalmente anche da una cosa che va riempita anche di contenuti
Il problema tra virgolette della costruzione di un modello di sicurezza europeo dentro l'idea della costruzione
Di un'Europa diverso da quello che sta venendo avanti ma anche qui lo dico con franchezza le che dobbiamo regalare quest'idea qualcun altro lo diceva credo in modo molto preciso
Rosi Bindi a me sembra che sia un elemento di attenzione che che dobbiamo avere
Proprio per il fatto che da in questa direzione in questo contesto entrare nel merito significa non solo contestare l'aumento delle spese militari ma significa anche entrare in un merito che riguarda come oggi queste già adesso queste cose vengono spese e che cosa vuol dire da un certo punto di vista per quello che ci riguarda favorire un processo diciamo così che abbia altre caratteristiche rispetto a quelle che sono venute avanti fino ad ora
Ed è un elemento credo con cui necessariamente anche fare i conti e misurarsi in questa direzione in un contesto che naturalmente a queste caratteristiche lo dico
Perché è indubbio che quello che sta venendo avanti
Come indicazione dagli Stati Uniti
In senso generale è una concentrazione del potere non solo economico ma anche politico in mano poche che non ha precedenti
E questo elemento non è una questione che mette in discussione cancella come è stato detto in modo molto efficace lo Stato di diritto ma se guardiamo questo elemento ha degli effetti anche nel nostro Paese e non solo sotto diverse altre forme no
Io non vedo una diversità tra quello che sta avvenendo in senso più generale e quello che sta venendo qui da noi pensiamo all'attacco la magistratura
Pensiamo all'attacco l'informazione ai giornali pensiamo al decreto sicurezza pensiamo alla messa in discussione dell'esistenza stessa delle organizzazioni sindacali
Come soggetti confederali autonomi ma si sta puntando ad alla definizione di un sistema corporativo aziendalistico che sostituisce il sistema generale e la stessa logica secondo me non sono sostanzialmente logiche diverse e quindi da un certo punto di vista abbiamo il problema credo di come questo elemento siamo in grado di praticargli di darli
Anche un elemento che si in grado di avere degli obiettivi delle pratiche che concretamente naturalmente mette in campo e qui ne abbiamo bisogno di parlare con le persone
Senza il consenso attivo delle persone un processo di questa natura non lo mette in discussione
Lo subisci
Questo secondo ma almeno questo è l'elemento tra virgolette se volete anche di difficoltà ma realistico con cui siamo sostanzialmente chiamati a fare i conti e lo dico perché questo ragionamento se pensa anche al ruolo delle città e quindi se come al lo svolgimento diciamo così anche dell'azione che in qualche modo ha portato anche i sindaci decidere
Una manifestazioni non mi fermerei al fatto che hanno decise manifestazione se qualcuno di noi ha partecipato no sarei già un passaggio successivo perché dobbiamo d'dobbiamo discutere di come nel rapporto a questo punto noi con tutte le organizzazioni con tutti i sindaci in qualsiasi livello in qualsiasi territorio poniamo anche dei tempi lo dico banalmente guardate che è la questione che riguarderà i tagli che saranno fatti sul piano sociale non è che ha da venire è già in atto quella roba lì e la scelta di aumentare la spesa
Se militare anche nel nostro Paese determinerà già dei problemi
Da questo tema nella viaggia discusso nella legge di bilancio su cui abbiamo fatto lo sciopero generale
L'abbiam dava ma misurato che corro vuol dire aumentare oggi la spesa per armi nel nostro Paese e che cosa quali tagli sociali sostanzialmente questo sta determinando
E da un certo punto di vista questo argomento di come non solo costruiamo una cultura della pace ma siamo in grado anche di mettere in campo delle iniziative di mobilitazione al limite anche insieme comuni che dicono no ai tagli sociali che si sta facendo
E alla messa in discussione determinati diritti e servizi diventa da un certo punto di vista non una discussione generale una discussione pratica concreta di obiettivo che tu metti in campo e che indica un elemento di cambiamento
E lo dico perché dentro questa cosa e secondo me questo elemento va unificato
Se pensiamo alla battaglia oggi per affermare i diritti nel lavoro per aumentare i salari per affermare è evidente che quello che sta venendo avanti sia nel settore privato che nel settore pubblico legato alla messa in discussione dell'esistenza stessa dei contratti nazionali o dello svuotamento dei contratti nazionali di lavoro non è una questione sindacale questo vorrei che fosse chiaro
Non è semplicemente una questione sindacale ma è l'affermazione di un altro modello sociale con cui in un qualche modo siamo chiamati a fare i conti ecco credo che noi dobbiamo in un qualche modo muoversi in questa direzione
E se penso al percorso che abbiamo davanti nei prossimi mesi lo dico con molta franchezza
Innanzitutto io sono per riconfermare almeno per quello che riguarda l'impegno CGIL e qui serve anche una risposta immediata e al limite so che in altri territorio di altri mezzi o se ha messo in campo per quello che ci riguarda noi riconfermiamo il fatto che per quello
Che riguarda la necessità di dire con fermezza
Che il governo israeliani tese a Lele si deve fermare e che è necessario che anche tutta la politica per non dire a maggio torna cioè in queste ore l'unica voce che si è alzata nonostante i problemi personali diciamo così e fisici che ha avuto addirittura lo stanco curando perché tra poco a voce ma l'unico che è riuscito a parlare anche senza volto è stato il papà adesso non non cede non guardiamo da un'altra parte no
è e da un certo punto di vista io credo che da per quello che ci riguarda questo è un elemento necessario che facciamo vivere
E questa idea che già mercoledì due
Naturalmente c'abbiamo anche il vantaggio che stanotte esporsi portano loro no quindi abbiamo anche un'ora di luce in più diciamo così quindi abbiamo anche un vantaggio fisico
Per poter fare le sei c'è mezza tre nelle decisioni che verranno prese avere un elemento di iniziative di risposte immediate io credo che sia un primo elemento anche che noi possiamo mettere in campo
Penso poi che ci sono alcuni appuntamenti che qui sono stati indicati e credo che per quello che ci riguarda vanno vissuti col massimo di partecipazione col massimo anche penso al venticinque aprile penso alla stesso Primo Maggio per quello che ci riguarda penso cioè una serie di appuntamenti in cui c'è la condizione la possibilità di sviluppare questa azione e considero in questo senso rispetto anche al ragionamento se vogliamo dei territori quindi delle politiche industriali dell'idea naturalmente di mobilità e di trasporto diverso ma legato natura
Tenta anche un'azione che tu puoi mettere in campo la necessità oggi di far vivere come elemento di rapporto di discussione tutta la campagna referendaria
Ecco io continuo a pensare io ho sentito diversi interventi tranne in questo direzione e ne ne sono molto convinto e e condivido che questa in questo contesto nella fase naturalmente in cui siamo
La partecipazione al voto ed incentivazione alla partecipazione al voto può fare la differenza
Che può fare la differenza in questo senso proprio come elemento anche di indicazione concreta di una maggioranza di persone diverso che c'è in questo Paese rispetto alle sette che stanno venendo avanti
E da un certo punto di vista il costruire questo consenso significa in queste settimane nei prossimi mesi un lavoro diffuso nel territorio
Non voglio impegnare nessun altro ma se siamo d'accordo
Gelo voglia dire in italiano
Raggiungere il quorum è una delle cose più difficili che si possono fare no
Le elezioni europee che che qualcuno ha citato se fossero state un referendum non erano validi
Perché per la prima volta nella storia diciamo così della nostra Repubblica della nostra democrazia noi abbiamo avuto una grande lezione politica che non dove la maggioranza non è andato a votare
E da un certo punto di vista
Essere in grado oggi di invertire quella tendenza significa nelle prossime settimane essere impegnati in un lavoro ventiquattro ore al giorno per sette giorni alla settimana di contatto e di rapporto individuale con le persone
In ogni luogo non sono i luoghi di lavoro ma anche fuori dai luoghi di lavoro
Vuol dire nei bar dove vado fa Spesal se vado a farmi tagliare i capetti e qualsiasi iniziativa intermediazione di rapporto con le persone per far partecipare la gente a votare diventa un elemento e quindi devi ricostruendo un rapporto perché se vuoi raggiungere l'obiettivo ci debbono essere venticinque milioni di persone
Che fanno questo grande atto di rivoluzione di rivolta già di prender la matita o meglio di andare in una cabina elettorale di usare la matita permette non si Matti da Bono andare fisicamente a votare ci hanno per quell'obiettivo lì non lo raggiunti
E da un certo punto di vista insisto non è semplicemente una cosa importante per paralizzata la CGIL o perché c'è
Il referendum sulla cittadinanza
Ma perché penso che in questo momento in questa situazione dove di per sé la guerra porta a un'altra cultura e a ridurre gli spazi di democrazia
è evidente che questo elemento significa in questa fase usare questa questo strumento per aprire la strada a un possibile cambiamento che se non c'è un recupero di partecipazione delle persone il cambiamento non lo realizzi
Perché questo è il tema che abbiamo di fronte
E da un certo punto di vista il bisogno anche nel rapporto credo con
Appunto le persone in carne ed ossa essere in grado di attivare questo elemento
E anche il rapporto se vogliamo con la politica andare naturalmente in questa direzione ecco questo a me sembra il quadro importante della discussione che abbiamo fatto oggi anche per preparare eventuali appuntamenti successivi che naturalmente
Possiamo alla costruire ma credo che in questa fase
La la cosa naturalmente più importante abbia queste caratteristiche io proprio perché avevo detto che sarei stato breve non voglio tradire diciamo così questo impegno vi ringrazio dell'attenzione buona giornata buon lavoro a tutti
Ed è grazie Maurizio grazie a tutti per la partecipazione per i contributi e buon rientro a casa a buon fine settimana al lavoro e alla lotta