Presentazione del libro di Edith Bruck e Andrea Riccardi "Oltre il male" (Laterza)

Eccoci
Ci stiamo allora caro al sindaco
Generale
L'amico lettone autorità colleghe e colleghi studentesse Estrada anche tutti e tutti i malpensanti
Oggi abbiamo messo insieme il master e questo libro il master in studi sulla Shoah e sulla memoria oggi inauguriamo è libero oltre il male di Edith Bruck Andrea Riccardi entrambi perché perché questo entrambi nascono dentro un momento storico che è quello che chiediamo Ken segnato da quattro sfide per quello che ci riguarda previsti decine sono anche tante altre l'erosione della memoria il cambiamento della sfera pubblica sicura Attali frammentata dai social media l'ascesa di ideologia e memorie Illy Play illiberali
E i conflitti in corso quindi come vedete il contesto è completamente diverso
Da quello del master diretto dal professor Menghi Maggi di cui noi siamo eretiche perché era un master coevo all'istituzione della giornata della memoria
Quindi oggi noi rispondiamo ha un bisogno urgente di conoscenza un bisogno di distinzione appunto in un periodo di confusione
In Libano ci offre lo sguardo di Edith Bruck
Che ricorda le cinque luci che ha trovato perfino nel campo di concentramento
E l'appello di Andrea Riccardi ad imparare un mondo cito dal libro a riparare dal mondo va di pagare un mondo lacerato da tante distanze estraneità e odi
E si rifà qui all'espressione ebraica The cumulando Tokyo riparare il mondo quindi sono convinta che questo incontro appunto tra conoscenza e sguardo attento
Tra un percorso accademico è un libro essenziale ricco di umanità sia denso di significato ora lascio la parola al sindaco e grazie per averci ospitato
Il professor Roberto Gualtieri che rappresenta un'accetta che storicamente impegnata nel lavoro mi piace usare proprio la padrona la voto lavoro di memoria della Shoah grazie
Grazie davvero rivolgo un calorosissimo saluto a tutti a tutti voi
Naturalmente dal rettore l'Università di Tor Vergata
Che meritoriamente promuove da tempo un'importante esperienza del master appunto è stato ricordato necessariamente avviato da David venti maggio dura rilanciato anche dalla coordinatrice
Claudia C Cassano e da tutti corpo docente saluto naturalmente dietro e Andrea Riccardi che dici hanno regalato un volume bellissimo che oggi sarà presentato e discusso il generale Pasquale angelo santo il coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo e tutte le personalità alle autorità cittadine e cittadini presenti in occasione che ci consente da un lato punto di collegare riflessione altissima di questo bellissimo dialogo tra Andrea Riccardi Delbrück
E il lavoro della memoria come è stato giustamente richiamato perché la memoria non è né concetto che può essere
Come dire a cui lui cui doveri si possono assolvere in modo semplicistico
Rituale con delle formule che gradualmente rischiano di svuotarsi di diventare in qualche modo così Trichet convenzionale la memoria è un lavoro faticoso
Uno studio un impegno che richiede anche che si sedimenti no nel mondo accademico del mondo la ricerca delle specializzazioni e delle professioni che possano aiutarci
A ad alimentarla ad arricchirla costantemente anche dal punto di vista del lavoro scientifico storiografico che deve incrociarsi con lo straordinario
Esperienza che i testimoni della Shoah ci hanno regalato con un impegno dolorosissimo ma importantissimo dice nel libro Die Brücke vive la Shoah ogni giorno nella suo
Così lavoro di testimonianza che aiuta a a ricondurre quello che rischia altrimenti di perdere Simona così astratta
Sì orribile ma in qualche modo distante evocazione di fatti che si confondono con tanti altri nella storia invece nella
Bruciante concretezza della disumanità che giocherà toccato il suo livello più alto e quindi io naturalmente Roma Capitale che lavora molto sul tema della memoria
Sostenendo aiutandomi neanche in tante forme diverse in questo questo lavoro e questo impegno che come città che ha conosciuto sul suo
Solo l'orrore anche della Shoah deve impegnarsi anche in particolare su questo fronte Roma Capitale quindi e molto contenta che a Roma ci sia questo master e anche dell'opportunità oggi dice
Come dire di
Confrontarsi
Come come faranno una serie di di di personalità intorno alle parole così
Diciamo pesanti e importanti via di brocche di Andrea Riccardi che credo che davvero un questo dialogo
Da una parte civile aiutano a come dire
A ribadire
Quello che forse spesso rischia di perdersi tra l'allontanamento cronologico e i tentativi di relativismo di relativizzazione quello che se non metto un po'che essere un pilastro
Fondativo della nostra coscienza civile e anche del nostro assetto voglio dire
Costituzionale democratico e cioè il grande tema che per me fondamentale dell'unicità della Shoah dell'unicità nella storia non perché non esistano nella storia tanti altri crimini e orrori ma perché lascio ma sicuramente ha rappresentato il punto più basso e di non ritorno e in qualche modo a
E come tale non può e non deve essere
Latinizzata perché costituisce naturalmente
Da a tutta l'umanità un dovere nei confronti del popolo ebraico che ha subito un tentativo ma è più che un tentativo un po'un genocidio
Con milioni di vittime ma che in qualche modo è un dovere proprio perché e diciamo e l'espressione del male che l'umanità può produrre e nella sua più cura nel senso ovviamente di di condensata
Forse di di di di di di di manifestazione
Parla tutta l'umanità è un dovere di tutta l'umanità non è solo un risarcimento che noi dobbiamo agli ebrei al popolo ebraico ma ne parla drammaticamente a tutti noi e quindi
Per comprendere vedere fino in fondo
Quegli orrori che per quanto detti e raccontati mi ha colpito un passaggio in cui è di dice Mario
La cosa che giocavano a palla con la testa del bambino quella non sono riuscita neanche a dirlo a Che con tutto che io mi sono proprio diciamo mi sono impegnata di di di di di fare lo sforzo di raccontare l'orrore che che che loro sapevano che nessuno vi crederanno nove Cosmi ricorrente volte c'è ma tanto non ti crederanno diceva
Le SS credo proprio Edith me lo ricordo in una delle sue diciamo
Racconti
Pubblici così importanti così coinvolgenti ma nonostante lo sforzo appunto di squarciare quel seno
Della rimozione l'orrore è così grande che che quasi si fatica a arrivare h a comprenderlo e a descrivere la raccontarlo e averne corsa verso fini più profondo quindi libero diciamo oscilla tra questa questo pendolo tra tra il male e l'oltre il mare che che spostare anche dentro il mare immediatamente questa cosa delle cinque
Delle cinque luci cioè dei cinque momenti di umanità di bagliori di umanità che anche il soldato che dramma apparentemente
Separandola la salva o gli altri episodi non voglio diciamo
Raccontarli tutti ormai così toccanti del libro che anche altre volte di c'aveva ricordato sono sono fondamentali perché ci mostrano come e riconoscere e avere la piena consapevolezza del male che l'umanità può produrre nel suo più
Facciamo più pieno sviluppo
Di abisso non è in contraddizione col costruire il bene e che anche da dentro male si può costruire il bene come appunto è quella fondamentale lei dice appunto Andrea dice riparare il mondo e dice la pace di aprire le porte cioè
Appunto
Quell'episodio straordinario quando fanno venire con loro di cinque ungheresi
I nazionalsocialisti che
E non il perdono e la rifiuto della logica dell'annientamento
Che dell'altro da teche poi l'essenza della Shoah e quello che fa dire in quanto diceva ma il fascismo pure un concetto no il fascismo ENAC il nazifascismo cose
E la cosa alla quale ha prodotto la Shoah e quindi come tale si definisce anche nel suo eccetto intrinseco nella sua visione quindi è questa la vera per me la vera definizione oltre che storica in quel luogo in quei Paesi in quel
In quelle circostanze e quindi c'è un'unicità e per questo dirsi antifascisti è importante perché assume questo elemento
Di di di consapevolezza storica e poi appunto dentro questo c'è una riflessione appunto sul su sul mondo di oggi sul ritorno perché
La Shoah lo sarebbe stata prodotta dal nazifascismo che ha prodotto la guerra che ha prodotto la Shoah e quindi questo triangolo tra il fascismo
Quell'ideologia che aveva dentro di sé proprio l'idea dell'annientamento dell'altro da sé
E la guerra come contesto che fa esprimere poiché fa fare il salto di qualità dall'antisemitismo
Ereditato raccolto che ha che che c'era ben prima dentro il mondo cattolico dentro la società ma poi che che salta Chimenti infiltrato dal fascismo diventa
Diventa rara lascia quindi il tema della guerra e del non poteva accettare che la guerra sia relativi pensata come oggi sembra avvenire e diventi torni a diventino addio ad essere
Uno tra i vari strumenti della politica più fare la guerra far la pace però
Noi ci prepariamo perché possiamo non averne bisogno ma comunque è meglio avere un kit di sopravvivenza non si sa mai dovessimo
E questi sono non può essere cioè noi non siamo in una continuum storico
Per noi almeno per la nostra civiltà se la nostra Repubblica non se sì sì edificata sull'idea che quello fosse quegli anni in cui è quello avvenuto uno spartiacque
E che epocale che arrivò un'altra epoca e per questo noi non possiamo accettare che si torni al al quindici diciotto per quattordici diciotto cioè l'idea che
Greci c'è una delle guerra pace la pace e poi c'è un'altra guerra no quello per noi è un è un è una è una è un tratto periodi Zanchi allora cosa occorre fare oggi per trarre questa e quindi la memoria
Che ci serve a contrastare ogni forma di antisemitismo a ribellarci alla commissione tra la lotta politica sacrosanta giusta
Dentro Israele del del Medioriente in Europa tra le parti diverse e invece il riemergere
Di una cosa che non dev'essere
Che non può essere introdotta in qual sia discorso politico a sua volta una funzione fondamentale nel contrasto all'antisemitismo e a sua volta io penso a una funzione di nuovo più generale perché ci portata ad essere un ingrediente
Di come noi dobbiamo oggi affrontare il tema della
Ripudio della guerra come cosa significa
Diciamo tradurre in pratica questo precetto costituzionale non è solo una dimensione politico diplomatiche è un'invenzione culturale che si alimenta anche della lezione che la Shoah
Cita in questo nesso tra fascismo guerra antisemitismo e quindi il libro io penso sia ricchissimo di spunti anche per l'oggi e per questo anche per questo l'utilità di
Una master che al tempo stesso sci
Ci ci ci aiuta a continuare a terra far vivere il rapporto tra memoria storia e a contrastare tutte le forme di antisemitismo e di rimozione di quella pagina della storia dell'umanità
Al tempo stesso ci aiuta anche a darci strumenti
Culturali e civili
Per affrontare vivere le sfide del mondo di oggi e per questo Roma capitale non solo ospita questa iniziativa con gioia ma in qualche modo riconoscente all'università di Tor Vergata ai curatori del master via del libro che vendeva ricatti per il loro importantissimo libero grazie
Grazie sindaco del sindaco nelle sue parole anche per il sostegno nella cittadina umbra
Ha parlato di antisemitismo
E abbiamo alcuni la generale a spalle Angelo Zanzotto che è coordinatore nazionale
Nella lotta contro l'antisemitismo appena varato la strategia nazionale che è stato frutto di un lungo lavoro no e ora diciamo me lo faccia dire generale con piglio fatti
Seggi si accinge a Tokyo ad attuarla
Buonasera devono sì da tutti saluto con deferenza alla signora Edith Bruck
Il signor Sindaco di Roma Roberto Gualtieri professor Andrea Riccardi
E tutte le autorità intervenute ai signori relatori gli studenti i cittadini presenti e ringrazio la professoressa
Claudia Gina Cézanne per l'iniziativa che l'ha portato a istituire il Masserini studi sulla shoah sulla memoria e per il cortese invito che mi ha rivolto a intervenire a questo evento in questa cornice stupenda in questa occasione con una punta di soddisfazione e posso riferire che il gruppo di lavoro nominato con decreto del quattro settembre due mila ventiquattro
Da segretario già segretario generale della presenza del Consiglio dammi presieduto e coordinato all'esito di un serrato percorso di lavoro di confronto interno durato cinque mesi
Ha elaborato la nuova strategia nazionale per la lotta all'antisemitismo che come informativa è stata presentato al Consiglio dei ministri il diciannove febbraio scorso
Nei giorni successivi la strategia è stata trasmessa con atto dalla presidenza del consiglio a tutti i ministeri interessati alla sua attuazione
Lo straordinario risultato conseguito qui colgo l'occasione
Per ringraziare i componenti del gruppo di lavoro presenti tra cui la stessa professoressa Cartagine Hassan la professoressa Alessandra Servidori che qui al tavolo e l'ambasciatore Luigi Maccotta che vedo seduto tra il pubblico
Questo lavoro ci ha consentito di porre all'attenzione delle pubbliche amministrazioni cinque direttrici strategiche
Che potranno concretizzarsi con il conseguimento di ventidue obiettivi raggiungibile attraverso sessantotto azioni strumentali e leggo questi numeri perché si tratta di dati concreti di azioni concrete e per ciascuna di queste azioni sono indicati con accurata dovizia gli attuatori destinatari delle azioni essi si in definitiva il documento porta concretamente i
Cosa bisogna fare ma soprattutto ci informa
Chi dovrà fare cosa
Esso irreperibile vecchi voglia leggerle reperibili nel sito governativo del coordinatore nazionale la strategia è visione prospettica di problema operativo da risolvere in questo caso
Attraverso l'individuazione di questi obiettivi generale che ne abbiamo definito linee strategiche
La
Il problema operativo prevede il confronto con una volontà contrapposta
Nel nostro caso costituito dalla minaccia antisemita minaccia antisemita alla sopravvivenza della cultura ebraica alla convivenza insicurezza degli ebrei in definitiva allo stesso ordine democratico
Che va affrontata proprio con le azioni preventive soprattutto preventive e di contrasto
Per contro la strategia avrà probabilità di successo se al noi avremo la capacità di declinarla inflazionata azioni concrete che sono quelle indicate nel documento e che questa è l'occasione proprio per dimostrare la concretezza su quale strada su quali percorsi sia applicata e se questo avverrà
La strategia avrà successo ma se non avverrà la strategia decadrà nel periodo stesso che ci siamo dati per il suo sviluppo cioè nel prossimo quinquennio in mere enunciazioni di principio
Per esempio affermare come abbiamo fatto che è la seconda linea strategica è costituita dalla
Formazione nella scuola a tutti i livelli nelle università e nel mondo dello sport del lavoro nel quale vari compresa anche la pubblica amministrazione in tutte le sue articolazioni centrali e periferiche
Senza realizzarne compiutamente i suoi otto obiettivi attraverso le ventiquattro sulle strumentale significherà aver definito non una linea strategica ma solo un importante principio
Privo di conseguenze concrete e fattuali per la stessa pubblica amministrazione
Allora su questa linea strategica o meglio in questa via Sant'Egidio è contenuto un obiettivo che ebbero minato Obiettivo quattro passi concretizzate favorire l'elaborazione di percorsi formativi di progettualità di ricerca e di terza missione specificamente dedicati al contrasto all'antisemitismo
Tra le azioni previste per la realizzazione di questo obiettivo che ve n'è una che recita testualmente progettare un dottorato di ricerca di interesse nazionale specificamente dedicato allo studio dell'antisemitismo e dei fenomeni correlati ecco allo stato attuale il corso nella specifica materia di recentissima istituzione il master di secondo livello di studi sulla Shoah e sulla memoria presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata è una delle azioni concrete che noi abbiamo chiesto di avviare e quindi che viene che viene avviata quindi la sfida e nostrane tutta nostra di questo coordinatore nazionale del gruppo di lavoro che insieme dovranno sforzarsi di verificare la realizzazione di tutte le azioni da parte degli attuatori suddividendo né il conseguimento nel breve periodo Rita vivamente entro l'anno nel medio
Nella prospettiva quinquennale e nel lungo periodo oltre tale soglia temporale ringrazio dell'invito ringrazio tutti per l'attenzione al a tutti e buon lavoro
Grazie generale per le sue parole ma soprattutto per il suo impegno Alessandra Servidori
E oggi è qui come il rappresentante del ministro Bernini è impegnata personalmente su questi temi anche come membro del comitato interministeriale dei diritti umani Alexander
Buona serata a tutti questa per me è un onore cioè rappresentare il mio ministero il mio ministro
In questa diciamo in questo percorso che in cui io ho incontrato amiche culturalmente molto vicini alla mia formazione e il generale che appunto coordina
Il il gruppo di lavoro io naturalmente mi sono impegnata sulla formazione essendo docente universitaria quindi porto i saluti della ministra Bernini
Dopo aver letto anche il libero di Bruckner e di Riccardi che è un libro straordinari cioè mi emoziona ancora
Ripassare come posso dire di contenuti
Il nostro impegno quello diceva già il generali il nostro impegno ha l'obiettivo di generate spazi sparsi di riconoscimento produrre linguaggi condivisi costruire fiducia a far dialogare
Stanze comunicanti la laicità sostenibile non è il silenzio
Su un religioso ma la possibilità di parlarne senza paura e lo sforzo di costruire una convivenza non nonostante le differenze ma attraverso di esse mi occupo appunto di diritti umane all'interno del ministero deriva per il comitato interministeriale diritti umani
E la lotta all'antisemitismo non può essere affidata anni soltanto alla memoria né soltanto alla repressione
E s'interroga la tenuta stessa della laicità nella sua forma più alta quella che genera cittadinanza anche a partire dalle fratture storiche
Dalle appartenenze forti dalle alterità in comprese combattere l'antisemitismo significa riconoscere che l'identità ebraica nella sua dimensione religiosa storica culturale diaspora ricche normativa costituisce una parte strutturale della nostra società
E che ogni gesto di esclusione di rimozione di marginalizzazione non colpisce solo gli ebrei colpisce la democrazia stessa come diceva
Anche prima il sindaco
La strategia nazionale per la lotta all'antisemitismo lo diceva appunto il generale nelle sue cinque limitazione fornisce una mappa ma ogni mappa si sa ha bisogno di lettori e gli attuatori
Dico personalmente
I primi lettori devono esser le amministrazioni pubbliche scuole università comuni enti sanitari istituzioni culturali non come meri esecutori di disposizioni ma come attori consapevoli di una nuova stagione della laicità
E fa onore questa accademia con questo master e credo che sia una delle esperienze più interessanti che ho incontrato che in conto nella mia vita
La responsabilità che grava su questi attori non è dunque solo giuridica ma profondamente politiche simbolica si tratta di farsi garanti di una cittadinanza inclusiva
Che non riduca le differenza variabili da normalizzare ma le riconosca come risorse da valorizzare nella costruzione di un tessuto democratico più giusto e più profondo
In questo quadro un ruolo essenziale naturalmente aspetta all'università che non può limitarsi a trasmettere saperi codificati
E qui è il problema grosso che io incontro spesso con i miei studenti incontro nelle scuole incontro nelle comunità
E perché contribuire a formare professionalità consapevoli della complessità culturale e religiosa del contesto democratico top non come eccezioni da gestire ma come dimensioni strutturali della cittadinanza è veramente un obiettivo Grande ringrazio i ragazzi che sono qui che non sono ancora universitari
Ma che si affacceranno all'università
Con una giornata come questa che è veramente straordinaria
Dunque necessario che i percorsi universitari in particolare nel settore giuridico quello in cui io veramente ho insegnato insegno diritto del lavoro
Giuridico pedagogico scienze sociali integrino moduli dedicati alla gestione del pluralismo religioso alla storia dell'antisemitismo alle strategie
Di prevenzione della discriminazione e parallelamente sarà fondamentale sviluppare indicatori qualitativi questo è molto importante e quantitativi e questo è uno degli impegni della strategia che ci siamo dati
In grado di misurare l'efficacia delle politiche pubbliche l'impatto e la materia di contrasto all'antisemitismo questi strumenti dovranno valutare non solo l'adozione formale come diceva giustamente il generale le misure previste dalla strategia nazionale ma anche il loro la loro concretezza alla diffusione delle buone pratiche il grado di consapevolezza degli operatori pubblici la presenza di protocolli attivi soprattutto all'interno della trasmissione visto come le università
Hanno una situazione molto come posso e complessa dal punto di vista economico
La qualità del dialogo con la comunità ebraica la riduzione di episodi di intolleranza nei luoghi pubblici solo se sostenuta da una formazione adeguata i da un monitoraggio costante
La laicità potrà davvero trasformarsi in una parte Ca'generativa di libertà in una forma di democrazia che non solo dichiara l'inclusione ma la rende visibile e concreta e quotidiana Grassi dell'ascoltato
Grazie alla professoressa Servidori grazie al ministro a Berlino
Allora il sostegno di un lettore come sapete è centrale per il successo di ogni attività di un ateneo e il magnifico rettore nata negli antichi non è sempre stato vicino alle attività del centro senza che nel centro di ateneo all'interno del quale il master nata almeno a parole
Grazie professoressa Hassan ringrazio
Sindaco
Ospitare questo importante evento in questa meravigliosa sala ringrazio il generale angelo santo illustri ospiti autorità colleghe e colleghi
Studentesse e studenti con grande piacere onore
E profonda emozione che oggi in questa storica e prestigiosa sede della sala della Protomoteca inauguriamo il master in studi sulla Shoah e sulla memoria promosso dal centro romani studi sull'ebraismo diretto la professoressa Assam
Questo programma non solo si inserisce tra le offerte culturali di eccellenza della nostra università ma rappresenta anche un atto di responsabilità storica più umana
La nostra università si distingue se da sempre per il suo impegno nel trattare i grandi temi della cultura della memoria e della formazione di una coscienza critica consapevole
La Shoah una tragedia tra le più devastanti che l'umanità abbia mai conosciuto
Non solo è un capitolo della nostra storia ma è una ferita
Che continua a sanguinare e chi ci chiede di essere ricordata ma soprattutto di essere studiata
La memoria non è un esercizio del passato ma una guida per il presente e per il futuro
Il nostro impegno non si limita solo a preservare la memoria ma prima di tutto a trasmettere alle future generazioni l'urgenza di imparare dalla storia
Oggi siamo particolarmente onorati disputa di ospitare un momento hip
Profonda riflessione la presentazione del libro di Andrea Riccardi ed etica Brooks oltre il male
Un'opera che ci sfida rispondere a domande cruciali come si può vivere dopo il male più grande
Come si può continuare a sperare a ricostruire a cercare giustizia
Questo libro non è solo una testimonianza della sofferenza ma anche una riflessione sul potere della speranza della resilienza e della rinascita
Andrea Riccardi vedi Brooks saranno intervistati da leggere vista il Corriere della Sera Paolo Conti una conversazione che sicuramente non mancherà di essere stimolante e commovente
Il loro dialogo ci restituirà le esperienze personali storiche ma offrirà anche uno spunto di riflessione sulle sfide che oggi più che mai dobbiamo affrontare come società come collettività
Siamo onorati di avere con noi in quest'occasione i rappresentanti delle istituzioni della nostra città del nostro Paese la loro presenza non è soltanto un atto di cortesia ma è un segno tangibile dell'importanza di questa iniziativa e dell'impegno comune per preservare la memoria storica
Ogni anno attraverso il nostro master giovani provenienti da diverse parti d'Italia avranno la possibilità di approfondire la conoscenza di quel terribile periodo storico ma anche di esplorare come la memoria venga costruita conservata e trasmessa
Il nostro obiettivo e formare non solo esperti in questo campo ma anche cittadini consapevoli impegnati a difendere i valori universali della dignità umana e della giustizia
Concludo con queste parole siamo tutti responsabili della memoria non possiamo permettere che ciò che è stato dimenticato ritorni la storia non è un fatto passivo ma un compito attivo che ogni generazione deve prendere su di sé affinché la luce della memoria illumini sempre il cammino dell'umanità
Oggi come comunità accademica ci impegniamo a custodire e trasmettere questa memoria affinché nessuna generazione possa mai dimenticare il costo incommensurabile di ciò che è stato perduto
Grazie a tutti per essere qui oggi e di nuovo un grazie particolare al sindaco alle autorità alle colleghe e colleghi questa è veramente una preziosa opportunità
Per riflettere insieme sugli fiction significando la memoria del dolore ma anche di tenere aperte le porte della speranza e della fratellanza umana grazie a tutti
Grazie al magnifico rettore proprio per aver raccolto il senso profondo di questo incontro e anche dell'incontro tra la presentazione del libro
E il master
Lucia Ceci è la direttrice del dipartimento che ospita il master
E professoressa di Storia contemporanea ha diretto il centosei per tanti anni e lo ha diretto con una sensibilità particolare verso questi temi sia come studiosa sia come organizzatrice del centro
A te la parola
Grazie Claudia grazie sindaco per ospitare questa è importante iniziativa buonasera tutti a tutti studentesse e studenti colleghe e colleghi ospiti di varia provenienza
E sono lieta di portare i saluti del Dipartimento di Storia patrimonio culturale formazione e società
All'inaugurazione del master in studi della Shoah sulla sua e sulla memoria diretto dalla professoressa Claudia Assam un una studiosa un'organizzatrice
Infaticabile rigorosa
Alla quale siamo debitori come Dipartimento come università e che ringrazio anche per questo ed è per me un onore e ma anche un'emozione
Salutare in questo luogo in questo ruolo
I due autori di straordinaria rilevanza Edith Bruck e Andrea Riccardi che dialogo nel loro libro Oltre male
Deposito provenienti da mondi distanti con esperienze diverse ma unite da una conoscenza indiretta del male
L'antisemitismo nella guerra la Shoah il Mozambico il Libano la Siria
A partire dalle loro esperienze personali ci offrono riflessioni lucidissima sulla natura del male su come affrontarlo e sulla necessità di non arrendersi mai adesso ed è un appello
Che oggi più che mai è di vitale importanza per le nostre coscienze
Desidero ringraziare sinceramente il sindaco Roberto Gualtieri al quale mi legano sentimenti di stima sul piano dell'azione politica ma anche di colleganza professionale
Essendo Roberto un docente come me un docente di Storia contemporanea
O il tre ed essere autore di libri sulla storia del PC esulto gli atti del sulla strada Italia repubblicana ha fatto parte
Prima del suo impegno in Europa del collegio docenti del Dottorato di ricerca Historia dell'Università di Roma Tor Vergata insieme ad altre persone presente presenti in questa Sala
Un sentito ringraziamento va anche rettore Nathan levi alti dirà un che con il suo costante impegno guidava la nostra università promuovendo la ricerca l'innovazione il dialogo culturale
Il suo sostegno e la sua visione sono fondamentali per la realizzazioni di molteplici iniziative in cui si inserisce iniziativa l'inaugurazione del master in studi sulla sua e sulla memoria e la presentazione di questa sera di questa di questa sera
E il suo stile sempre fonte di ispirazione
E è stata che richiamata proprio dal rettore è stato richiamato il ruolo dell'università
E nella costruzione della di pratiche di conoscenza e nella promozione di pratiche di memoria
E di memorie e che essi hanno poi anche portatrici di stili di cittadinanza e al tempo stesso ecco mi sembra importante ribadire in questa sede anche alla luce del libero
Che si discute e la l'importanza di non criminalizzare il Novecento di non criminalizzare tutta la storia del Novecento
E di mantenere lo sguardo anche sospetti di progresso di emancipazione penso ai progressi dell'istruzione della ricerca medica si parlava di diritti
Penso ai progressi che hanno riguardato i diritti diritti umani diritti e delle donne
E ed è su questo che voglio concludere anzi prendendo a prestito le parole che mi hanno profondamente colpito e che porterò con me che concludono il libero
Di il dialogo terrà Riccardo di Riccardi dedito Bruca
Scrive cito le parole di Andrea diceva don Puglisi ucciso dalla mafia a Palermo nel novantatré
E ognuno fa qualcosa allora si può fare molto
Tu hai fatto molto Edith disse
Andrea
E ognuno di noi deve fare quello che è in suo potere per non rassegnarsi al male
Io penso che questo sia un messaggio dirompente e descrisse il messaggio di cui abbiamo profondamente bisogno come cittadine e come i cittadini per cui ecco grazie a voi per averlo scritto e grazie a chi promuove iniziative scientifiche accademiche per non dimenticarlo
Grazie
Alla direttrice la professoressa Lucia Ceci proprio per per avere colto il quote del messaggio di questo libro vedo ti questo libro dentro
Questa questa giornata
Ora passo la parola al professor Tommaso Caio a cui mi lega hanno proprio anni di lavoro insieme perché facciamo parte insieme di questa struttura che ha promosso e devo dire che grande ruolo
E anche grande merito grande spinta è stata anche titoli del professor Cagli o per aver come dire promosso questo questo questo master
Direttore del CEPS se studioso di Storia del cristianesimo in particolare anche dell'antigiudaismo cristiano eccelsi appunto questo centro di ateneo che
Di cui e diretta grazie
Grazie Claudia si porto i saluti del nel comitato scientifico del centro ma gli studi sull'ebraismo
Che una un centro di Ateneo che nasce nei primi anni due mila
E e vorrei solo qui ricordare appunto un un evento che ha in qualche modo inaugurato la prima giornata dalla memoria il ventisette gennaio del due mila cinque quando a Tor Vergata fu fu presentato il film andremo in città di nello Risi alla presenza del del regista e alla presenza anche della scrittrice del racconto da cui quel libro fu tratto con cui appunto il regista aveva un sodalizio umano oltre che che artistico appunto Edith Bruck Elena Mortara che cui presente che faceva parte di quel comitato scientifico si ricorderà molto bene questo questo evento che assegnato un po'anche l'inizio i primi passi
Del del del nostro del nostro centro ecco oggi con la presenza al punto di della signora Brooke del professor Riccardi si chiude anche un un cerchio quindi ci ci piace come dire guardare anche alla alla nostra alla nostra storia come come appunto un un percorso che ormai dura dura da trent'anni grazie
Grazie per aver ricordato questo momento importante della della vita del Chelsea e tra l'altro il Chelsea è stato inaugurato esattamente in questa in questa sede qui al nella sala della Protomoteca
No intanto stamattina da Elena Mortara non sempre
Ora prima della presentazione del libro passo la parola al professor McKenna legge che direttore ideatore e fondatore del master in didattica della Shoah quello di Roma Tre quello di cui noi siamo eredi ed è un must che ha avuto una lunga vita che ha formato persone studiosi che persone che ancora lavorano in vario modo e in tanti contesti di pezzi su questo tema della Shoah
E e anche anche i temi vicini a tutela dall'alto
Con la sera tutti edite in particolare e a tutte le persone presenti in sala
A Claudia anche a promosso
Attraverso il c'era se questa importante iniziativa
Che continua un'esperienza
è iniziata in questa sala
Nel due mila e cinque del mille sei
Di fronte a questo Palazzo del Campidoglio è meraviglioso
Il più antico se l'antico del mondo
C'è una piazza dove c'è l'immagine di Enea con il padre
Quindi la capacità di portare sulle spalle e i propri genitori
Perché il futuro è alle nostre spalle
Come scriveva franare
E poi di fronte dall'altro lato della piazza io mi io lo propongo questa sera
Caro sindaco di prendere una iniziativa in tal senso
C'era la casa di Pollack
L'amico di Freud
Che non volle salire su una macchina all'altra
Inviata dal Vaticano il sedici di ottobre del mille novecentoquarantatré
Preferiva andare con la sua comunità di Roma
Non sappiamo le motivazioni profonde che hanno spinto Pollack a questo
Pollack è stato una figura splendida di questa città
Ha donato molte opere d'arte
Al Vaticano girava per le strade di Roma è appena vedeva un senso era in grado di capire da dove veniva quella cosa
Quali fossero le sue origini storiche artistiche
E ha contribuito in maniera enorme
Ricostruire pezzi della storia
Artistica di questa città
Il suo diario conta circa sei mila pagine credo era un figlio della bella tronca
Della band Angelo Menen sta Ken Germania ebbe
Un breve periodo
Una band nonché foto tradita da un'altra band romantic
E che trasformò gli avrei tedesche in esilio
Negli eredi della grande cultura tedesca
Che se stava osservando in se stessi
Penso a figure come avvenga mentre ad esempio
Penso figure come Adorno
Penso a figure come Kafka
Nel due mila e tre
Iniziamo ad Amos Luzzatto che voglio ricordare questa sera
Abbiamo costituito un Comitato accademico europeo
Per la lotta all'antisemitismo
Perché lo ricordo perché mi sostenne in questa attività
E da lì partecipai al convegno dell'OSCE sull'antisemitismo
Per oltre quindici anni ho fatto parte dell'accademico Della era insistendo anno dopo anno all'interno della era perché prendesse corpo all'interno dell'aera l'International Paolo Costa Remembrance Alianza una maggiore campo consapevolezza sul pericolo anche schermi
Di un nuovo antisemitismo
Che si aggiunge a quello vecchio che che si interseca con quello con quell'odore
All'epoca non c'era tutta questa consapevolezza Chirac si irritava se qualcuno gli diceva che a Parigi era complicato
Girare con dei simboli ebraici nella città perché dirlo non era un'offesa ai francesi
Non era assolutamente questo
Ma era il richiamo ad una consapevolezza di un Paese dove c'è stato una figura commesso nulla
Che in un momento particolare seppe dire qualche cosa che cambiò l'esito della storia francese
Prendendo consapevole la socialdemocrazia francese vi è un pericolo che riguardava le con queste dalla democrazia francese
Soltanto se si è consapevoli di questo si è capaci di combattere pienamente l'antisemitismo combattere l'antisemitismo non significa necessariamente amare gli avrei e non è questo che chiedono le avrei significa essere consapevoli di un pericolo che nel momento in cui assume una connotazione politica stravolgere le condizioni minime di convivenza di una società
Ed è per questo che nel due mila cinque abbiamo avviato alla costituzione di un master per la didattica della Shoah perché la sfida era quella e mi ricordo che quando abbiamo con Claudia che era parte attiva
Direi di sì che questo impegno un percorso di formazione per ragazzi di tredici quindici anni
Nelle diverse scuole italiane abbiamo seguito oltre mille ragazzi per un anno intero in un'attività parallela rimaste
Mi ricordo le difficoltà che incontrano a Torino dove abbiamo avuto un grande sostegno dell'amministrazione
E della direzione scolastica c'era ansia quando proposi l'iniziativa intuì la ragione
Mi chiesero professore perché non mettete in piedi un'attività interculturale dissi loro che cosa c'è di più antica di di di più interculturale di un'attività finalizzata all'educazione
E a un percorso di formazione su questi temi
La tragedia della Shoah è stata una tragedia europea
E negativo ha rappresentato l'Europa l'unico popolo pienamente europeo è stato sterminato in Europa prima che l'Europa prendesse consapevolezza della necessità di avere un'Europa unita perché gli ebrei erano frantuma anche all'interno dell'Europa costituivano l'aspirazione ad una cultura che andasse oltre i nazionalismi ecco che costituisce invece la cooperazione della fratellanza fra le nazioni e il motivo qual era
Le scuole che intendevamo seguire erano le scuole della periferia torinese dove gran parte degli studenti sono musulmani
Dissi loro
Volete che si ripeta in Italia quello che sta accadendo nelle periferie dice nelle periferie francesi
Questi ragazzi non sono i nostri figli questi ragazzi delle periferie sono i figli di questo Paese
Per se non assumiamo pienamente questa sfida fino in fondo che facciamo accettiamo l'idea che in presenza di una certa componente della società certi temi non possono essere evocati e sollevati
Era il due mila e tre due mila e quattro e oggi lo vediamo nelle piazze europee
Questo problema
Erano già sotto gli occhi quei problemi per chi voleva guarda
Perché non voleva chiudere gli occhi e chi voleva andare oltre per con Edith Bruck quale percorso abbiamo fatto
Nel mille novecentottantaquattro l'attività intensa con l'associazione per l'amicizia ebraico cristiana
E tu parlassi delle cose che di cui hai parlato in questo libro
Un lungo percorso
Quindi per concludere
Riparare ricomporre le infranto
Non è una sfida facile
Ciò che è andato perduto è andato perduto per sempre
Ma nella nostra anima può tornare a vivere
Finché resta vivo
Nella nostrani
La nostra capacità di sognare immaginare non viene per tutta
E fintanto che la capacità di immaginare e di sognare un futuro possibile diverso per tutti
E il mondo può andare avanti
Grazie
Grazie per queste parole e che la tua esperienza possa fornire una solida base per arricchire per orientare proprio in modo concreto questo nuovo master in studi sulla Shoah
Ora faremo un cambio scusatemi è una questione proprio di movimento quindi siamo il secondo importantissimo momento di questo pomeriggio quindi chiedo a tutti i nostri oratori sul palco
Sì tranne il sindaco se il sindaco può rimanere invece tra tutti non siano dati sul palco tra nel segno che ci ospita di spostarsi ai posti un attimo mai per far spazio appunto a Edith Bruck Andrea Riccardi e Paolo Conte
Ecco ci e quant'grazie scusate per questo movimento
Brevemente fatemelo dire sono orgogliosa di aver chiesto a Paolo Conti
Di dialogare con Edith Bruck Andrea Riccardi perché credo che sia l'editorialista più adatto a questo compito
Non ha bisogno di presentazioni tuttavia voglio sottolineare che è stato inviato in molte parti del mondo dall'Iran al Bangladesh giornalista attento alle politiche culturali e molto sensibile ai nostri temi ora ti lascio la parola e sarai tu a presentare ditte Brocca
E Andrea Riccardi grazie
Buona sera a tutti a tutti buonasera signor Sindaco buonasera generale con una sera
Magnifico Rettore soprattutto ragazze e ragazzi perché noi siamo questa sera qui per voi io sarò telegrafico perché voi già salite pieni di argomenti che avete assorbito siamo di fronte a due protagonisti della scena sociale italiana dell'impegno culturali italiano persone che sono legate da una fortissima amicizia da una stima reciproca
Che ha prodotto questo libro io ho visto più di una volta i gesti di affetto tra queste due persone che sono legate dalla preoccupazione di consegnare alle nuove generazioni
Il lascito delle loro grandi esperienze di trucco sapete perfettamente bene
Ha incontrato il male a tredici anni il male assoluto nei campi di concentramento ed è riuscita a vincerlo vivendo Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant'Egidio da sempre in pronto a entrare nel nel dialogo per la pace a battersi per la pace oltre tutto parliamo di due persone che hanno nella lingua italiana un legame fortissimo perché Andrea Riccardi e presidente della Dante Alighieri Edith Bruck la sua vicepresidente Queen sale ci sono anche gli organismi operativi della Dante Alighieri e vedete che c'è proprio un nesso molto forte tra queste due persone
Il male Saro per questo vi voglio in Turchia grazie a questo tema per un libro che ti suggerisco veramente di di leggere nelle nel nel nelle vostre case è un'idea una differenza fondamentale tra queste due esistenze che arriva all'inizio come dicevo Meredith Brooks e lo riconosce Riccardi parlando nel libro
Incontra il male nel che mi campi di concentramento Andrea Riccardi vede il male della guerra soltanto nel mille novecentottantadue quando decide di andare in Libano a osservare la guerra
Io vorrei cominciare dai di Brooklyn mi permetterò di dare del tu ai due interlocutori perché ho avuto il privilegio la fortuna
Mi intervistare entrambi per diverse ragioni più di una volta durante la mia carriera quindi vi chiedo scusa ma fare il d'usare il lei sarebbe innaturale
E interromperà ogni tanto i due interlocutori perché deve essere una tavola rotonda deve essere un racconto quindi editi o che ti volevo chiedere
Chiedere
Una cosa abbastanza ovvia trattandosi di una platea di ragazzi abbiamo dei grandi professori
Prego
Si strinse un po'ovunque
Non solo ragazzi abbiamo
Moltissimi interlocutori pubblici ma penso che noi siamo qua per consegnare l'esperienza al loro ecco
Regia dai ragazzi del male che tu hai visto per e coincide con il male assoluto della storia contemporanea quindi il male della Shoah
Però questo mare tu sia riuscita a vincerlo se riuscita a trovare il modo di essere più forte di questo male quindi Pittella alla radice di questo libro c'è questa tua
Vitalità e c'è l'attuabilità che ha vinto
Partire da questo
Non voglio dire che qua per quella sera frutti che questa male non si vince è questo mare
Fa parte dal priorità per tutta la vita ossia il scrive vive con me
Ogni giorno nel senso che fa parte profondamente della mia esistenza
E questo mi permetta anche dei vivere con gli occhi aperti perso tutti gli altri disastri nel mondo ma io credo che tutti i disastri ci riguardano anche se la Shoah è uno e unico che non si può assolutamente paragonare a nessun altro disastro avvisarti terribili TPL che accadono anche quelle su una accaduti
Io da quanto sono uscita da quell'inferno io all'inferno dove ho trovato questi cinque luci che ho raccontato ai ragazzi
Ora conto ancora oggi ai ragazzi nelle scuole
Che non è tutto pesto Buglio che infetta maniera c'è un momento di luce quanto a questa piccola Lucia minuscola luce che permette di sperare di andare avanti e di voler vivere
Di pensare che non tutto male che c'è un po'di bene come c'è un po'di bene forse in ogni persona quel bene che bisogna alimentare ogni giorno
Quello che dico io oggi perché non c'è solo in assoluto
Il male quindi alimentare questo bene che abbiamo tutti noi dentro di noi e io ai ragazzi quanto io vado nato a scuola ormai da oltre sessant'anni a parlare con i ragazzi
Racconto non del tutto posso raccontare delle cose più crudele più tremendi perché non vorrei farle perdere la speranza del futuro di pensare che è un uomo H faccia certe cose veramente mi mette in imbarazzo mi vergogno io per gli altri
Come mi vergogno per esempio per un episodio che racconto spesso ai ragazzi
Ad Auschwitz ci hanno portato per desiste stazione c'erano quattro ragazzini su tredici e quattordici anni che erano alle un angolino molto vicino noire noi eravamo per lì baracca per la disinfestazione e allora raccontavano strano accoglievano andare a Boccadasse a lei va sempre raccoglieva raccoglievano e noi faremo erano a quattro ragazze
E quando aveva raccolto abbastanza saliva ci hanno scortato
Nel parte intima e noi eravamo naturalmente allude
E io mi sono volta voltata verso di loro ha detto poveracci non sanno farlocca fanno devo dire che m'hanno fatto una pena enorme come avrebbe fatto mia madre a mia madre
Perché sono stati secondo me disumani giacché loro della scuola nazista no mio io non mi sono mai vergognata di fronte ai tedeschi nuda
E mi sono vergognata la prima volta quanto sono arrivati agli americani avere gambe insieme e quindici ti aprile mai mai durante un anno del prigionia nuda di fronte un tedesco non mi sono mai vergognati
A parte questo non batte racconta adesso dal campo potrei raccontare una cosa che a forza voi non sapete a molti di voi non sa che oggi in molti Paesi io so perché sono informata
Stanno raccontando ai ragazzi anche dalla scuola insegnando nella scuola che sono stati per esempio anche dell'Ungheria portatili gli ungheresi i tedeschi non è vero e se noi conteniamo puntare tutto sui tedeschi naturalmente nessun Paese ha poi si è confrontato col proprio misfatti
Però non si può insegnare oggi dalla scuola i ragazzi che sono stati portate via per esempio ebrei ungheresi dai tedeschi noi ne siamo stati noi siamo staccati e portati via
Dai un gendarme ungherese fascisti ungheresi come tanti altri paesi in Europa e questo è un nodo storiografico molto investito da un'auto molto importante perché non si può
Assolutamente naturalmente non è che difende i tedeschi anche se forse l'unica nazione che in qualche misura fatto conti con il passato
Nessun altro Paese ma non si può buttare tutto sui tedeschi perché le italiane come gli ungheresi come gli altri hanno per non solo complici Malgrate ai tedeschi
E non vi è Paese i fascisti
Hanno portato via compreso in Italia con i tedeschi insieme meno angheria protegge andare bene
Un danese è fascisti ungherese Edith dispiace faccio una domanda bere qualcosa scusate cioè colare a Valcanale volevo dirvi che intanto salutiamo il signor Sindaco gli altri bambini
Diritti di lavoro lo vogliamo ringraziare infinitamente per l'ospitalità la cortesia che ha avuto nel darci questo spazio grazie Sindaco
A
Ah no AN avevo capito male io chiedo o sono io che non hanno che allora meno male grazie si interverrà essa con voi Andrea
Scusate ho capito male io nell'interno dei segni ogni tanto sfugge qualcosa
Andrea tu dici nella abbiamo ascoltato e ditte tu hai un altro volto di questa cosa del male no tu dici all'interno inizio del libro
Per me la guerra era il male degli altri poi tu lo scoprì
Partita Virgilio decidi chi questo tuo impegno personale la Comunità di Sant'Egidio è un pilone nella storia contemporanea di questo Paese e lo sappiamo perfettamente e siamo consapevoli di quanto sia importante questa vicenda però tu per il male quel male Lillo incontri solo nell'ottantadue e te ne rendi conto ecco sentendo Edith poiché nel libro c'è tanta di questa di questo materiale
Che impressione ai della differenza di queste esperienze al di là delle discende anagrafiche siti di due di generazioni diverse ma ecco il male visto dopo tanto tempo dopo un periodo di pace il male vissuto in adolescenza
Che appartengo a una generazione che non ha visto la guerra come l'Italia non ha visto la guerra sì io penso che
Mio padre è stato per gli ha fatto la guerra in Albania è stato prigioniero in Germania mio nonno a Caporetto Pan Germania
La mia generazione non ha visto la guerra la vista in televisione la vista lontana
E in una qualche misura sia ha creduto che la pace fosse qualcosa di sicuro di assicurato che non si dovesse lavorare per la pace lottare contro il male
Oggi e in fondo questa conversazione tra me ditta è nata
Nell'ultimo anno si è sviluppata a confronto con gli avvenimenti nell'ultimo anno Nucci ritroviamo di fronte a un dramma che la guerra viene riabilitata anzi la guerra è stata progressivamente riabilitata e parlare di pace
Sembra una terribile ingenuità e la guerra è stata dimenticata
Perché è stato dimenticato che cos'è la guerra perché non siamo più abituati a toccare la guerra perché la guerra e diventata qualcosa di lontano un Blaine come dice il principe Harry non so se posso dirlo con la visita dei sovrani britannici più suscitano tanto entusiasmo a Roma
Dice la guerra ma per me ero in elicottero in Afghanistan premuto un pulsante ho visto dodici sedici venti pedine che cadevano
Ecco la guerra pulita
Io credo che noi dobbiamo interrogarci in maniera preoccupante non vorrei dire tecnicamente sulla Shoah
Ma sull'accaduta di fronte della nostra coscienza di fronte al male che è la guerra e la violenza il sindaco l'ha detto molto bene
Non perché il sindaco ma perché professore di Storia contemporanea come me come Lucia
Anche se Luís un po'VASP verso il versante economico
E quindi a un po'di Ras fissato dalla nostra in linea Polito logica però
Io credo che
Lascio a è stata possibile perché c'è stata la guerra quello è stato il il bacino in cui la Shoah è avvenuta e sono d'accordissimo con Edith
Non dobbiamo solo parlare della Germania nazista dobbiamo parlare delle complicità europee quella dell'Ungheria dell'ammiraglio Horthy ammiraglio senza flotta
E reggente senza re
Di un Paese
Che ha fatto crescere un tipo di fascismo posso parlare della Romania dobbiamo parlare dell'Italia della Francia del Belgio e potrei continuare c'è una rete europea
La guerra è stata la guerra è stato il bacino della Shoah perché la guerra è come il fuoco comincia a bruciare e non si sa dove finisce del resto il primo genocidio del Novecento quello degli armeni e dei cristiani dei Limp
Per ottomano
è avvenuto perché c'era la guerra mondiale e allora il discorso della guerra
Il discorso del preparare la guerra il discorso di pensare la guerra come addirittura un'opportunità o una possibilità questo il dramma
Io credo che per la mia generazione e anche per l'Italia repubblicana della Prima Repubblica c'è stata direi una sirena incoscienza di fronte a questa realtà al dramma della guerra nel mondo
Però c'è stato una svolta noi siamo oggi in un altro mondo un mondo in cui la guerra viene considerata possibile naturale e si parla divi armarsi in una maniera estremamente facile allora
Parlando ridò la parola Edith che se non si arrabbia
Io credo che detta il confronto tra noi è stato un confronto tra persone che hanno avuto esperienze diverse ma ha avuto come centro
La guerra il male la Shoah se noi dimentichiamo
Questa connessione la connessione che tu hai fatto
Io credo se noi dimentichiamo questo sì sempre in bella si rompe diciamo l'ultimo punto di riferimento della nostra coscienza civile e anche quello che molti vogliono fare
Perché non basta dibattere di antisemitismo
Non basta come dire fare diciamo ho apprezzato molto quello che ha detto il generale la prego non non penso io voglio alludere a lei piani Progetti istituzioni perché l'antisemitismo sta dilagando e scoppia in Europa scoppia nelle periferie francesi scoppia in Germania
L'antisemitismo scoppia perché non c'è più un saldo e condiviso riferimento alla memoria a una certa memoria perché non tutto dobbiamo ricordare sarebbe una patologia della memoria ma questo come hai detto tu anche Davide come ha detto molto bene Lucia in poche parole con una concisione
E una profondità ammirevoli come sempre bene
Questo punto di riferimento e decisivo io credo per le future generazioni e per la vivibilità del Paese
Grazie arrivederci sindaco grazie ancora dell'ospitalità grazie davvero grazie per averci ospitato a questo punto
No mi piace ricordare una cosa personale rapidissima che io sono stato tra i primi cronisti ad avere il piacere di raccontare la nascita del master in atti smentiscono con perché mai vent'anni fa esatti precisi quindi mi fa piacere essere qui anche per questa ragione parliamo
Anche di un'altra esperienza non dico di sì superare il male come ha detto Edith non si può si può fare un'altra operazione che è una scelta di vita e ho trovato un parallelo
Molto interessante tra quando Edith Bruck a pagina quarantadue dice
Dopo la guerra in tanti denunciavano i complici delle cose terribili che erano successe io no
Una di queste storie non raccontate nel mio libro la donna dal cappotto verde ho incontrato una che la che lo la che l'alta est che abitava Romano unto lontano da casa mia
Non lo denunciate non ha denunciato altre persone quindi la scelta di non denunciare e dall'altra parte una confessione bellissima di Andrea Riccardi
Che dice e il ricordo efficace nel presente e il futuro il senso della mia vita e cercare di cambiare le situazioni non con la prepotenza ma con le proposte e la persuasione
E con il comportamento che è la chiave di lettura dell'operazione Sant'Egidio ecco io ti vorrei chiedere ditte questa scelta di non denunciare questa scelta di non nutrire oggi io
Adesso vedi un po'tu puoi parlarne dopo sessanta anni che de che testimoni nel nei luoghi pubblici
Che cosa ha portato dentro di te questa scelta in questo momento cosa provi pensandoci e sono due domande
Giù del ramo andrà molto lontano dall'altro voi ed era Preto tocca non no assoluta mai avuto in vita mia odio verso nessuno
Ne da bambina durante la deportazione anzi mi facevano appena e le ragazze che ci sputavano addosso al comma avevo con scritto raccontato in molti ma i libri
Di quel disumanità proprio che vedevo vivevo
Ed è il disumano che mi faceva veramente pena mi ricordo e come come può ridurre un uomo cos'è un essere umano infine le condizioni anzi oltretutto alla a Roma avevo tredici anni
E che mia mamma era molto credente
Credeva di io tutto anche cappotto per papale scarpe e tutto e quando sono arrivata al lastrico son visto sul fibbia da cinture dei tedeschi Gott mit uns Dio è con noi ha detto ma Coppa possibile
Ma come si può scrivere una cosa che Dio è lì erano molto scioccata una cosa potrà veramente avevo tredici anni ho detto ma come può essere
Una cosa del genere infesta Inferno il nome di Dio sulla cintura dei tedeschi
Martella che riguarda la non denuncia l'odio l'odio io nonno mai mai avuto verso nessuno in vita mia non so cosa sia ne voglio sapere assolutamente perché la mia grande
Respiro di libertà di per carità lo voglio io credo che avvelena per il tutto noi stessi non solo e gli altri non so così all'odio non voglio mai sapere denunciare un tappo
Che che avevo scritto nel mio ultimo libro al dono del cappotto verde io ho incontrato a questa donna che era un capo ossia sotto i tedeschi
Che ad hanno ebrei polacchi deportati e due anni prima di noi ebrei ungheresi
E quindi tende sopra che alla sopravvissuta diventava nei nostri campi diretti
E quindi erano anche molto il viso maneggiati perché ecco allora lo scopo dei tedeschi oltretutto oltre all'annientamento a Carrizo umanizzazione
E sono stati veramente disumane io incontrata a Roma
Uno in Israele che era peggio difetto di Roma e poi ho scritto guardi qui o dal dolore dal cappotto verde come fai denunciare una persona che è stato Terzo deportato Due anni prima dette perché è una polacca la ronda da ebrei polacchi sono stati deportati due anni prima di noi
E sono state totalmente riso mareggiate non aveva una pensando anche a perno e merci trattavano male urlavano Home emanavano anche e quindi sono riusciti tedesche avviso maneggiato da queste donne che sono stati molte carte molto cattive con io in contatto proprio un in Israele che aveva peggior perizianda coi forzata a Roma
Un attimo bevo perché mia mozione
Ho scritto per ultimo libro Gallardo dal dal cappotto verde e perché ero da un negozio dalla croce a comprare qualcosa dietro di me ho sentito la frase da tosse di di Auschwitz
E mi sembra veramente a un colpo dei di pallottole sono rimasta sbalordita mi sono portata ed era una donna dal cappotto verde ha poi alla fine dopo almeno un mese ricerca varie con mia sorella
Abbiamo capito chi è e come si chiama quindi era un capo ad Auschwitz si chiama allora e all'eroe viveva a Roma
Emiliana rovinato la vita per qualche mese perché non sapevo cosa fare sicuramente non avrei denunciato perché incontrato uno ha già in Israele che era peggio di lei
E non ho denunciato anche perché io non posso astutamente giudicare una persona che è stata deportata due anni prima di me
E va be'sopravvissuta sicuramente perché alla fine appare obbedì bene ai tedeschi facevano ordine fra di noi erano in una strana nostri capi diretti prima dei tedeschi però non puoi giudicare per quello che erano i programmi a parte all'annientamento
è proprio disumane gelare le persone e non erano applicassero umani perché io quanto detto
Ho ho pianto per tre settimane per la mia mamma
Ecco persa una di questa capo capo del blocco
Dettami e mi faccio vedere io allora c'era la madre e io felice e contenta dopo tre settimane di pianto appena arrivato ad Auschwitz cioè settima di pianto ha detto vieni ti faccio vedere io le ho detto alla madre ha detto il medico e il fumo
Ho detto sì lo vendo dice la tua mamma rompo grassa e ha detto un pochino
Lei urlato allora una fatto sapone come dell'Amia crea parete tutti qua che come noi mentre voi ancora festeggiavate dal Pasqua ebraica crepe Rete tutti
Dice tua madre era un po'grassa ha detto sì allora hanno fatto sapone come della mia nel senso che sono state totalmente disumano Rizzante io queste che mi ha detto a queste frasi ho incontrato in Israele
Denunciare dove denunciare che che avrebbe apportate Durand due e mezzo prima di me
è totalmente disumani Zanatta proverebbe faceva pena poverina non avrebbe mai potuto denunciare e nemmeno quello che incontrata a Roma qui alla Roma è un negozio ha detto tu sei reti di Auschwitz
Come come fai giudicare coma fai sapere cosa ha vissuto lei H prezzo sopravvissuta sì sicuramente sia difesa abbastanza bene
Con con i tedeschi e alla fine obiettiva i tedeschi e diventa mamma i nostri capi però non si può giudicare in Calle condizione
Una conta una sopravvissuta io non sono capace e non denunciata non è quello di Israele né questa e non denuncerà in nessuna sul tema non mi sembra un buon dello scenario che non sono io a
Senti
Andrea Riccardi io vorrei fare una domanda speculare proprio per questa ragione tu
Per motivi paralleli lontani storicamente umanamente ma hai detto voglio cambiare le situazioni non con la prepotenza ma con le proposte alla persuasioni col comportamento
Quindi il male si supera così cioè voi di Sant'Egidio portasse la storica pace in Mozambico che fa parte ormai e di un capitolo essenziale della storia contemporanea
Quindi questo tipo di impegno supera il male
Ma voglio dire
Niente e così impossibile anche se non ti nascondo che in questo momento io sento
La confusione il timore
Di una situazione che mi sembra per tanti aspetti fuori controllo mai fuori controllo come oggi
Perché il tempo della guerra fredda era diverso il tempo del dopo guerra fredda era differente
è molto chiaro io credo molto al discorso di vincere il male con il bene
Ma bisogna capire dov'è il male
Bisogna capire qual è il male
E bisogna anche capire qual è il bene
Io credo che lascio a
C'ha mostrato tante figure che hanno lottato a mani nude
Che hanno lottato a mani nude
Per la sommaria provvidenza per nascondere le persone
E credo che ciascuno può lottare a mani nude e che c'è una forza della persona che per tanti aspetti è incorso in cui Artchipel
Però se tu mi permetto un po'di indisciplina io non vorrei rispondere del tutto alla tua domanda ma vorrei parlare Vietti tre perché la sua figura mi colpisce
Per la sua storia per la sua memoria
Ma perché entità è veramente una vittima è una vittima della macchina infernale del nazismo tedesco del fascismo ungherese dell'indifferenza dopo i campi
Dell'indifferenza di tanti
Eppure Edith non ha fatto la professione della vittima
La sua figura le sue parole
Sono per tanti aspetti scandalose in una società vittimistica come la nostra
Io trovo sarà agli anni che passano insopportabilmente vittimista
La nostra società ognuno racconta la fatica che fa vivere la fatica che fa a fare le cose che ha voluto fare e via dicendo
è una società vittimista è una società ripiegata sull'io su se stessi e per qualunque impresa di cambiamento di speranza è necessario un minimo di noi
Lo scandalo di Edith io
E ditte non ha voluto essere abitata dal male qui non è questione di perdono il parlare di perdono e molto cattolico
Io ricordo il povero e grande per me Giovanni Paolo secondo che a un certo punto in ogni Paese in cui arrivava chiedeva perdono e alla fine questo sì era un pochino inflazionato
Ma
I patti non conoscono l'inflazione Papa argentino poi l'Argentina l'inflazione sono quasi nati insieme
Ma io credo è ditte non parla di perdono permettetemi ipertono un'altra cosa è molto più complicato non esibito e collocato in diversi contesti religiosi
è ditte non ha voluto farsi abitare dal male
Dalla vendetta dalla logica appunto di vendicarsi su chi e aveva fatto male e ha tentato di comprendere l'altro in fondo questa sua
Diciamo Timoria che nasce dalla sua esperienza di vita
Che è una teoria paradossale sfidante anche la morale comune che in ogni uno lei dice
C'è una specie di tallone d'Achille che può toccare un'umanità che può ritrovare molto difficile lo vediamo nella nostra esperienza quotidiana ma questo a me sembra l'originalità della proposta della lettura di editti anche lo scandalo
Che fa in questa nostra società come ho detto vittimista e ripiegata sul rio per questo
Fare questo libro con Edita che legato ha allunga conversazioni che abbiamo avuto a casa sua
Mi ha fatto bene perché mi ha mostrato
Come l'amicizia con questa donna che ha superato tante traversie
Potesse dire qualcosa anche a me e anche ognuno di noi l'unico fatto negativo del nostro colloquio e che ditte è una fumatrice incallita
E sì le conversazioni si svolgevano d'inverno io c'avevo mal di gola ma su questo è stata disumana Suma
Perché
Se dica
Avrei detta è di non è stata Jeremy editti finisco sedette non è stata disumani Zatta anche lei qualche volta una punta di disumanità presenta
Io non conosco la disumanità al mio assolutamente non conosco l'odio non conosco la vendetta non conoscono nulla per fortuna sono a Libera di questi sentimenti
Vivo molto male questo mondo dovrà si contino odiare ammazzare
Muore un bambino il momento di fame che ammonta questo e mi domando il male convissuto secondo me mi ha aperto gli occhi
Sul tutti i mali nel mondo non soltanto quelle che vicino ma anche quello che è lontano perché tutto riguarda tutti noi secondo me non soltanto a quello che ha aperto la porta
Tutto il male alla fine secondo me rimbalza infanga maniera condizione
La nostra almeno almeno a me io perché io dal ho ogni male vivo impreca maniera anche se da lontano è quello che riguarda gli altri io credo che tutti i mali del mondo ci riguardano
E siamo tutti responsabile quello che accade nel mondo perché ognuno di noi come diceva Papa Francesco si può mettere una goccia Tibe non una goccia di bene impasta mare nero
Io risposta al Papa io ho già fatto la pozzanghera
Ed è vero perché non facciate da quanto sono tornato per i campi ma non soltanto io da bambina anche sempre cercava i disgraziati aiutavo a quelli che erano nascosti i matti
Nella nella sotterranee nella famiglia e nel paesi piccoli di di cultura contadina voglio dire era sempre vicino ai demoni in qualche maniera esso era riuscito a vedere o e i i livelli bene anche nel buio più totale io racconta ai ragazzi nella scuola perché non posso buttarli in faccia quello che ho visto le cose più terribile togliendo la la loro speranza nel futuro
Perché non è mai tutto nero fino in fondo
Un'ombra di luce sempre in qualche maniera accetta e quindi hanno una anche a me a me nei campi questi cinque Lucci che io ho scritto che racconto sempre nella scuola e molto importante molto perché danno e speranza per il futuro per andare avanti a difendere la vita è fondamentale anche uno sguardo umano in un campo di concentramento e io voto un canto guanto bucato
Un poco casta come ti chiami che aveva undici mila centocinquantadue quindi era un miracolo a chiedere una
Finge laniera Casanova ecco Zocca le il piede una nullità undici mila centocinquantadue come ti chiami Festo voleva dire che io sono una persona che io non sono numero
E quindi mi ha guardato come un essere umano il ventidue novembre potremmo tempo
Proprio
Per questo poi volevo fare io ci stiamo avviando alla fine
Una domanda che ho trovato un parallelo tra quello che dici tenne Libra quello che dice Andrea
Cioè c'è il rispetto di tutte le vite tutte nessun escluso questo è un è un comandamento molto importante cioè tutte le vite vanno rispettate perché Hunt Andrea dice la vita di ognuno vale la vita di ognuno
E tu dici rispetto tutte le vite A pagina centotredici è importante o io dico la stessa cosa per quello che andiamo al raccordo e molte cosa con Andrea sembra che siamo molto lontani l'uno dall'altro non è vero
Anche io si rispetta ogni essere umano di qualsiasi colore essi e di qualsiasi fede sia per quello che
Non c'è una cittadino di serie pivot serie C uno varato una vita parla l'altra non ci sono vite che non valgono
E lo sappiamo io lo so cosa vuol dire vivere e difenderà la vita
E io rispetto a ciascuno per quello che
Però la fede che ha pericolo ora che ha assolutamente non mai in vita mia ho avuto una versione permesso la persona al mondo né oggi né da bambina neppure anzi andava sempre avverso disgraziati
E se io credo che il rispetto
Per tutti di qualsiasi coloro Fedel sia è la dovrebbe essere il primo comandamento
Ogni vita prezioso ogni vita vale un'altra via non ci sono i primi non ci sono prima italiane o prima di America tutti sono primi ogni vita preziosa e vale a un'altra vita
A
La parola Riccardi cito testualmente da pagina dodici
La consapevolezza che la vita di ognuno vale ecco durante la tua esperienza
Sui fronti di guerra e anche nell'impegno per cercare sempre il dialogo e la pace e chiudere con il linguaggio della guerra ecco questa allenamento a dire che la consapevolezza che la vita di ognuno Ale
Che peso ma direi che la vita di ognuno vale
Può sembrare o poteva sembrare una banalità
Io credo che oggi quello che abbiamo detto quello che stiamo dicendo
Che poi nasce dalla memoria di una storia di grandi diseguaglianze di grandi oppressioni i genocidi di stermini questa memoria sia preziosa perché questa memoria
è la nostra unica speranza in un mondo in cui
Non è vero che la vita di uno di ognuno vale
Un mondo che si è scomposto con la logica del prima io
Del primo agli io io personale ma soprattutto del prima il mio io nazionale etnico o religioso questa scomposizione estremamente pericolosa che noi stiamo vivendo
E che avviene anche in un mondo sostanzialmente anestetizzato
Pieno di notizie false con un'assenza con un'assenza di un fondo di verità in molte cose bene si richiama la necessità di raccogliersi attorno a una memoria storica
Perché questa memoria storica è poi la speranza di un futuro
Non dico un futuro migliore ma un futuro umano in cui si possa dire che la pace è
Che la pace è il valore principale che ripudia amo la guerra che l'uguaglianza tra gli uomini e le donne tra gli esseri umani è un valore a cui non si può rinunciare queste nostre vecchie banalità oggi rischiano di essere delle utopie o considerate delle utopie
Quindi è molto importante
Il lavoro che voi fate nel Master e poi in fondo il lavoro di ognuno perché si ricollega ai ai figli di questa memoria tenuta viva
Perché come diceva pugliesi nel novantatré su ognuno fa qualcosa allora si può fare molto grazie
Allora io vorrei chiedere due
Cose brevissime per concludere abbiamo ascoltato la struttura del master abbiamo ascoltato la sua la sua storia abbiamo sentito
Il lavoro del generale abbiamo toccato con mano quello alla contemporaneità
Chiudendo questo libro qualcosa con segni ai ragazzi che ci sono davanti proprio in poche parole recarsi da oltre sessant'anni che ha frequente dei ragazzi e nella scuola
In tutta Italia adesso faccio foto con zoom
Era in casa e credo che fasi pienamente Mary pagano per la fatica e sono molto molto contenta a della loro Lettera anche un pubblicato un libro dei loro disegni dei pupazzi delle cose tutto quello che mi mandano perché veramente molto importante lo dicevo quasi più di loro di quello che do a loro anche saper Beha faticosa da oltre sessanta anni a fare a testimonianza dalla scuola laica del conte ambiato moltissime persone
Anche perché a volte a Madonna la scuola adesso perché ho avuto un incidente non posso io trovo per esempio un professore dice
Signora Brooke lei ricorda quanto la bambina battute venuto nella vita parola
Veramente insegneranno diversamente dai ragazzi e diranno la verità per molte ore merita oggi me nascosto a viene rimosso
Per esempio Gallo che dicono che hanno portato via tutte a Breno Gary tedeschi no ungheresi quindi cominciano già Dior non di adesso metà sempre mistificare l'avverbio la la la la realtà
E bisogna dire la verità e ragazze devono sapere ma purtroppo io credo che ogni Paese in qualche maniera rimuove o mistifica perché non fa conto con il proprio passato e quindi il messaggio è la verità
Andrea un'ultima parola conclusiva
Da parte tua io penso che il messaggio è quello che tu hai detto
E la memoria ed è la capacità di non farsi Anna scritte anestetizzare in questo nostro momento anestetizzare anche perché abbiamo paura del futuro
Siamo aggrappati al nostro presente abbiamo paura degli scenari che si presentano diciamo davanti a noi quello che dice dette molto importante come passando attraverso l'abisso di Auschwitz possa essere nato un messaggio di speranza questo mi colpisce molto e questo in una qualche misura ci credo
Contate c'era i più giovani con tacciano di tutti grazie allora grazie al tutte tutti grazie
A Edith Bruck grazie ad Andrea Riccardi grazie all'organizzazione meravigliosa nati grazie a voi
E buona serata ai spero che vi che al tutti noi resti Fertile il ricordo di questa di questo pomeriggio utilissimo soprattutto per le nuove generazioni grazie
Ciao