inConfedilizia, dialoghi sulla casa e sull’immobiliare - Incontro con il responsabile economico del Partito democratico, Antonio Misiani

Buongiorno a tutti e benvenuti al secondo appuntamento degli incontri edilizia
Il nuovo format voluto da Confedilizia per confrontarsi con il mondo delle istituzioni e soprattutto della politica sui temi riguardanti la proprietà immobiliare
Formazione implicito un'intervista di mezz'ora un ospite che cambia sempre e un ospite fisso che è il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa che interverrà nella discussione
Man mano che i temi verranno affrontati
Questi intervista e in diretta su Radio radicale oltre che sui canali sociali di Confedilizia chi è collegato anche in video avverrà già riconosciuto chi è l'ospite di oggi
Abbiamo il senatore Antonio Misiani che responsabile economico del partito democratico senatore siamo in quella che si può considerare la casa dentro cui abitano le case degli italiani allora le chiediamo subito a suo avviso quali sono le politiche abitative
Di cui oggi l'Italia avrebbe bisogno anche secondo lei non stanno trovando una adeguata attuazione da parte del Governo
Innanzitutto buongiorno e grazie a Confedilizia per l'invito e per la possibilità di di interloquire su temi che riguardano milioni e milioni di italiani
La politica abitativa e tra queste e però purtroppo noi oggi in Italia non abbiamo una politica organica per il diritto all'abitazione
Ed è un grave problema perché ci sono centinaia di migliaia di persone sono senza casa
Ci sono tante condizioni di disagio gli studenti che soffrono il caro affitti le situazioni di tensione abitativa in tante aree metropolitane e non solo
L'attuale governo a sostanzialmente azzerato quel tanto o poco che c'era prima il fondo sociale affitti non a stanziamenti fondo morosità incolpevole è stato rifinanziato ma per una cifra assolutamente simbolica
E insufficiente non c'è un piano di investimenti sull'edilizia residenziale pubblica
Dobbiamo ripartire da qui dal quasi nulla che oggi è previsto invece dalla necessità di mettere in campo una politica organica di sostegno di garanzia del diritto all'abitazione facendo cosa
Il primo punto lavorare sulla edilizia residenziale pubblica pochi lo sanno ma oggi metalli sono ben cento mila alloggi che non sono utilizzabili perché sono inagibili case che potrebbero andare alle fasce più bisognose ma che in tante città in realtà non possono essere messe a disposizione
Rimetterle è in condizioni di abitabilità non costa tantissimo questi investimenti permetterebbero di allentare la tensione
Rimettendo in gioco decine di migliaia di alloggi in particolare nelle grandi città penso alle situazioni difficili
Di Roma Milano Napoli per citare le più importanti
L'Italia ha bisogno di una legge sulla rigenerazione urbana ne abbiamo bisogno di fare ripartire l'attività edilizia compresa la realizzazione di alloggi da mettere in in affitto a canone di mercato in housing sociale
E le problematiche che sono emerse da ultimo nella vicenda dalla città di Milano sollecitano una legge quadro nazionale che regoli questo ambito importante noi diciamo per rilanciare il programma Pin qua
Programma innovativo per la qualità dell'abitare che ha dato buona prova negli anni passati va rifinanziato Ilva stabilizzato e poi dobbiamo rifinanziare gli strumenti di sostegno alle famiglie che vivono in affitto
In condizione di fragilità il fondo sociale affitti in fondo morosità incolpevole che oggi lo ripeto sono a zero e invece hanno bisogno di un sostanzioso rifinanziamento
Allora il tema sposiamoci in Europa il tema della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio edilizio centrale a livello europeo lei come giudica l'approccio dell'Italia rispetto agli obiettivi fissati
Nella direttiva e case di Lina e soprattutto quali correttivi ritiene che siano necessari
Per tutelare il proprietario dell'immobile ma l'Italia sostanzialmente ha fatto ostruzionismo messo la testa sotto la sabbia i si è ritrovata con una direttiva
Che ha degli obiettivi ambiziosi il patrimonio abitativo deve concorrere alla decarbonizzazione perché una quota importante dell'emissione di CO due
Vengono dalle abitazioni
Naturalmente quella direttiva quegli obiettivi vanno calati in una realtà come quella italiana in quel patrimonio immobiliare e vetusto in cui ci sono tante case di valore storico tante eccezioni insomma e quindi
E giusto che ci sia il massimo grado di flessibilità e giusto poiché però non si scarichi solo sulle famiglie l'onere dell'efficientamento energetico che produce sicuramente un forte risparmio sulle bollette
Però impegna sui lavori iniziali risorse importanti purtroppo il Governo
Al ha cancellato il superbonus che aveva aperto una voragine nei conti pubblici e va bene
Ma il problema è che ha ridimensionato drasticamente anche quello che c'era prima del superbonus l'ecobonus socio il bonus per l'efficientamento energetico delle case
Vecchio sessantacinque per cento scenderà nel giro di due anni al trentasei per cento per le prime case al trenta per cento per le altre abitazioni
è una incentivazione assolutamente insufficiente molte famiglie non ce la faranno
E rinunceranno altre faranno in nero come si faceva prima
Della introduzione di questi incentivi ingenuo rallenterà tutto il processo penalizzando il settore delle costruzioni penalizzando queste famiglie proprietarie di case che invece è proprio in ragione della direttiva devono essere messi in condizione di efficientare alle loro abitazioni che altrimenti rischia di perdere valore
Perché il mercato in realtà sta già iniziando a tenere conto ma di questi obiettivi i le case con classe energetica
Migliore si allarga la forbice di valore tra le case a chiunque quell'invece
F g con performances energetica più bassa
E allora ne abbiamo bisogno di una nuova stagione di incentivi stabile nel tempo non cambiati di anno in anno e un po'più generosi di quelli previsti attualmente forse magari si potrebbe differenziare tra gli incentivi ordinari della ristrutturazione e quelli per l'efficientamento energetico quelli per l'efficientamento energetico rispondono dubbi un obiettivo pubblico
E devono essere più alti rispetto a quelli ordinari significativamente più alte rispetto a quello che ha deciso purtroppo il Governo Meloni
Presidenza del sappiamo che l'esibizione speso molto spesso su questo tema degli obiettivi che ci impone l'Europa cosa può aggiungere cosa c'ha detto il senatore
Ma sulla direttiva sappi sono la nostra posizione nota l'abbiamo contrastata per la per l'approccio vincolistico e coercitivo ma io la tolgo per un attimo la direttiva anche se c'è sia pure poi come diciamo la l'approccio un po'diverso rispetto alla versione iniziale
E riprendo il discorso degli incentivi che sarebbe fondamentale anche senza quella direttiva e quindi non l'abbiamo già detto anche le al governo che dopo questa reazione perché lo definisco così alla al superbonus che c'è stata con l'ultima legge di bilancio e quindi un drastico ridimensionamento degli incentivi ripeto reazione quasi emotiva oltre che basata sugli aspetti di bilancio bisogna assolutamente rimettersi a ragionare sugli incentivi sulle detrazioni fiscali
Per interventi edilizi e su eventuali altri elementi e io aggiungo a quello che diceva il senatore Misiani si centilitri forti e rafforzati per l'efficientamento algerine edifici a prescindere la direttiva perché interessa tutti averi miglioramento del della situazione proprio immobile dal punto di vista del risparmio possibile futuro
Ma un una attenzione speciale anche miglioramento sismico perché
A Bruxelles non interessa se vogliamo mettere Bruxelles ha come simbolo ma non interessa gran parte dei paesi
Sopra il Trentino Alto Adige e noi dobbiamo assolutamente dare spinta a quegli interventi poi si possono naturalmente per esigenze di bilancio trattare diversamente ristrutturazione ed altre cose
Fermo restando che le le ristrutturazioni edilizie la la detrazione classica che è iniziata
Quella insomma più nota nel novantasette il Governo Prodi se non ricordo male e poi insomma i governi son cambiati più o meno astuta rimasto e per la stessa rispondeva ad altre esigenze comunque anche quell'interesse pubblico perché serviva a ad eliminare o comunque per ridurre un po'in nero e secondo me e riduce anche e un po'di insicurezza sul lavoro perché più nero cioè e più manca meno sicurezza sul lavoro c'è quindi ragioniamo su tutto ma bisogna intervenire perché soprattutto nei condomini altro che l'efficientamento energetico non si faranno più neanche le facciate con questo livello di detrazioni
Se il presidente me lo consente aggiungo due cose molto veloci la prima il governo in ritardo anche sul conto termico tre punto zero c'è un altro strumento che aiuterebbe l'efficientamento energetico
Delle abitazioni l'hanno annunciato un anno fa speriamo che si diano una mossa
E non li sollecita Remo in Parlamento
Un ulteriore elemento riguarda gli incapienti che il ragionamento non lo stiamo facendo su detrazioni
Fiscali c'è un altro governo anche introdotto il tetto sopra i settanta anche usuraio lo accerta che limita ulteriormente la possibilità di una parte dei contribuenti di ricorrere a quegli incentivi ma gli ha prestato attenzione particolare anche agli incapienti cioè le persone che hanno redditi talmente bassi da non pagare tasse quindi erano beneficiare di quelle detrazioni non lo strumento specifico per quella fascia di contribuente andrebbe prevista
E andiamo un alto cavallo di battaglia chiamiamolo attiene dico sì di Confedilizia che il mercato delle locazioni commerciali
Che ancora soggette a una normativa fortemente vincolistica molto molto vecchia molto diciamo superata da quello che ci dice mercato oggi lei ritiene condivisibile l'obiettivo di ridurre una maggiore di introdurre una maggiore libertà contrattuale nei rapporti tra privati in questo ambito
Bisogna fare molta attenzione capisco esigenze le istanze legittime e di Confedilizia e dei proprietari capisco anche le preoccupazioni però dei piccoli esercenti in particolare
Che spesso si trovano in una posizione di svantaggio e di squilibrio nei confronti dei proprietari degli immobili in cui esercitano la loro attività se la normativa ha bisogno di un aggiornamento credo che questa aggiornamento debba essere condivisi costruito in modo condiviso
Un tavolo di confronto tra tutte le parti in causa chi rappresenta i proprietari ma anche la chi rappresenta invece in particolare i piccoli commercianti che sono una parte importante del Paese tengono vive le nostre città già stiamo subendo una desertificazione del tessuto commerciale se dobbiamo aggiornare la normativa bisogna evitare che questo discapito della piccola distribuzione
E l'occasione anche di dare al presidente no ma e e assolutamente la la la la nostra linea
Passato abbiamo fatto anche dei tentativi di condividere insomma che l'Associazione commercianti qualche iniziativa lo stiamo rifacendo proprio in questo periodo approfitto per dirlo
Perché poi la finalità deve essere comune no di fare incontrare domanda e offerta di immobili in locazione al fine ulteriore di almeno a ridurre perché diciamo il problema non lo si può diciamo risolvere solo con una misura quello che viene definita desertificazione delle città eccetera comunque la riduzione del dell'offerta dirigibili negozi di anche divi di vicinato ma sappiamo che ci sono tante altre cause
Il commercio elettronico nei centri commerciali eccetera
Ma bisogna intervenire per derogabilità nostro avviso possibilità di deroga condivise tra proprietari e inquilini quando quando c'è la necessità poi alla fine di entrambi
In molti casi non si riesce magari ad avviare attività per l'obbligo di avere contratti dodici anni attività che farebbero comodo anche nelle sarebbero farebbero comodo diciamo nella loro durata più snelle più breve anche all'interno delle varie
E quindi magari un tentativo di di di avvio di attività commerciale di un anno due anni che però si scontra con un contratto lungo insomma penso che se ci lavoreremo bene visto che il tempo è passato alle condizioni economiche sono ulteriormente cambiate
Si potrà fare qualcosa quindi l'idea anche del del senatore Misiani di un tavolo su questo è molto interessante della porteremo avanti
Sartorio Misiani Confedilizia sostiene con convinzione la proposta contenuta nella delega
Di estendere la cedolare secca anche alle locazioni a uso diverso dall'abitativo
E lo sostiene diciamo in i un utilizzando vari strumenti superare i canali si tratta tuttavia di una misura che ad oggi non è ancora stata attuata qual è la sua posizione su questa misura e qual è la sua sensazione
In ambito politico pensa che possa avere convergenti possa trovare un accordo in una convergenza
Ma la trivella lesionata cedolare secca uno strumento quella soglia su beni immobili non abitativi che non ci ha mai convinto
Il bene introdotto se non ricordo nel due mila diciannove per i contratti stipulati in quell'anno per i contratti stipulati in quell'anno
Con un impegno di alcune centinaia di milioni di euro perché il problema che sarebbe una misura estremamente scosta Uzak per le finanze pubbliche
Io credo che non sia tra le priorità di livello uno da perseguire per quanto riguarda
Tra la politica fiscale
Credo però invece che si potrebbe ragionare su agevolazioni fiscali per le locazioni commerciali più mirate
Penso ad esempio a dare degradate dove sarebbe importante io avrei insediamento di attività commerciali a situazioni specifiche magari con livelli di canone concordato calmierato allora lì fosse sarebbe utile
Assistere queste operazioni anche con agevolare questa operazione con delle forme di incentivazione fiscale una cedolare secca generalizzata credo che sarebbe troppo costosa e non prioritaria
Di questo avviso non al presidente
Dico no ma il punto è cominciare noi al governo stiamo chiedendo di applicare quello che ha scritto lo stesso Governo e approvato il Parlamento c'è nella legge delega di riforma fiscale che è ormai da quasi due anni c'è il principio poi si può iniziare da qualche caso specifico come diceva il senatore Misiani o può essere ovviamente più più estesi ma ci sono c'è una questione di risorse ovviamente
Però è importante cominciare noi speriamo che magari anche col pungolo del Partito Democratico su alcuni aspetti su alcuni settori su alcune zone particolarmente difficoltà con tutti gli accorgimenti che si vogliono qualcosa fatte passanti lo so fare
E concludiamo con con un'altra istanza di lungo corso da parte di Confedilizia che l'azzeramento dell'Imu sugli immobili locati
A canone concordato l'estensione a tutti i Comuni della cedolare secca al dieci per cento su questo tipo di contratti
Lei ritiene che questa misura possa contribuire a riequilibrare il mercato della locazione soprattutto in contesti
Più complicati dovrebbero prendeva il mercato sorseggia un po'di più a diciamo a favore della diffusione del canone concordato che è uno strumento importante
I c'è ancora sottoutilizzato va specialmente in alcune realtà in cui invece l'avrebbe molto senso calmierare gli affitti che sono molto cresciuti
In questi anni
Il canone concordato però gode già il trattamento fiscale estremamente favorevole perché come ricordate a una cedolare secca al dieci per cento anziché il ventuno per cento di aliquota ordinaria quindi chi affitta a canone concordato paga meno della metà
Di chi paga con la cedolare secca il quale a sua volta paga molto meno
Non si paga con IRPEF progressiva quindi io non penso che sia necessario rendere ancora più generoso il trattamento fiscale per il canone concordato
Oltretutto cancellare un'entrata il nome terrebbe in difficoltà i Comuni sarebbe necessario
Ristorare lì ma si limiterebbe ulteriormente lo spazio di autonomia tributaria degli enti degli enti locali credo che sia forse utile a ragionare su altri strumenti per rendere maggiormente appetibile
Il canone concordato rispetto ai canoni liberi di mercato
Su questo se
Intervengo per dire sicuramente c'è una c'è un trattamento sicuramente migliore di contratti concordate aggiornati già già adesso noi diciamo che bisogna insistere su questo perché nel momento stesso in cui si segnalano situazioni di difficoltà
Abitative
Se queste situazioni sono eccezionali il noi crediamo ci debbano essere anch'esso mente eccezionali però abbiniamo e lo facciamo un po'di più ultimamente così questo mi consente di riprendere la prima parte della prima domanda forse quella sulle politiche attive abitative in genere abbiniamo tra virgolette questa richiesta ad altre perché bisogna fare un po'tema abitativo va trattato apporto Totonno per esempio vanno assolutamente rafforzati quegli strumenti di aiuto diretto agli inquilini
Quindi il fondo a affitti classico che deve riprendere e deve essere fatto funzionare fondo curiosità incolpevole che deve essere rimpinguato a iniziato diciamo una rifinanziamento ma non è sufficiente neanche secondo noi
E vanno aggiustati anche sul piano funzionamento e poi anche l'altro discorso poi ritornava lì in un secondo quell'altro discorso dei dei cento mila che delle cento mila case
Insomma popolari abita insomma pubblicamente genere non disponibile a un dato che abbiamo io ho ascoltato con lamiere eccetera andava al presidente del dell'associazione che riunisce no alle aziende del
Che su alcune case popolari ed è andato inaccettabile perché finché ci sono cento mila ma io credo anche di più se ci aggiungiamo poi
Immobili occupati o comunque non di non diciamo occupati da persone pienamente con titoli insomma aiuti agli inquilini diretti del sistema di buoni di fondi quello che si vuole
Edilizia economica e popolare non tanto nuova ma quanto almeno fatto funzionare con l'esistente
Però poi noi diciamo oltre a maggiori sempre maggiori tutele per i proprietari che affittano perché maggiori tutele vogliono dire maggiore fiducia maggiore disponibilità a dare in affitto però anche strumenti eccezionali per questo la motivo la cosa Limón se no sembra veramente una richiesta
Semplicemente di parte
Se si ritiene per esempio al tema siti Brevi sempre considerato il diavolo se si ritiene che ci sia una sproporzione nella locazione lunga rispetto all'operazione prego ci siano zone con particolari difficoltà
Strumenti forti come potrebbe essere quel messaggio attualmente lo stato toglie il venticinque per cento a suo carico del limone
Credo che l'abbia introdotto un Governo forse di centro sinistra ma adesso non vorrei sbagliare qualche anno fa meno venticinque per cento i motori contrari non quotati insomma dare maggiore forza a quel tipo di locazione
Credo che però unitamente a tutto il resto possa dare così spinta a ad una maggiore offerta abitativa e anche al mio lamento dei cani
Prego aggiungere qualcosa sì credo che sarebbe utile mi piacerebbe molto ragionare con Confedilizia anche sulle centinaia di migliaia di alloggi sfitti che i proprietari legittimamente decidono di non mettere sul mercato
I bisognerebbe capire fino in fondo le motivazioni che sottraggono al mercato in modo che gli farebbero a calmierare
Il mercato del degli affitti che ha raggiunto vette insostenibile in alcune realtà immagino che motivo principale sia la paura di non riavere la disponibilità dell'alloggio la le lungaggini degli sfratti e quant'altro
E alcune città sono state sperimentate agenzie per la casa che fanno da intermediari da forme di garanzia nei confronti dei proprietari piacerebbe capire
Che valutazione sia di quelle esperienze esse sono generalizzabili a livello nazionale o se possiamo ragionare su strumenti innovativi che mettono tranquilli questi proprietari di permettono di mettere a reddito le loro abitazioni senza timori eccessivi aiutando in questo modo di realizzare il mercato degli affitti
Sì bisogna solamente terminal questo piano anche perché se no sì si crea il paradosso di un Paese con dati demografici che tutti conosciamo e insomma continua denuncia di un numero di abitazioni non sufficiente so benissimo lo sappiamo entrambi sappiamo tutti e tre che ci sono luoghi e luoghi bisogna maggiore pressione su alcuni centri minore su altri quindi il paradosso o comunque la la situazione di città con mia grande pressione abitativa e i luoghi sempre più deserti addirittura altro che repressione d'Italia
Quindi bisogna ragionare su tante cose
Però anche cercando di capire le motivazioni appunto c'è la paura dei rientri in possesso c'è ancora io lo cito non lo fa nessuno lo facciamo ancora noi anche se è una cosa passata ma ci sono le scorie di un blocco degli estratti che c'è stato per quasi due anni
Nel periodo alla pandemia adesso sistema è sempre impopolare citarlo però insomma per tante cose ci sono stati interventi autoritativi pensiamo alle la ristorazione negozi a tante attività
Lì si è si è agito con troppa io direi insomma sta venendo il termine violenza Ormanni avvenuto su su dando per scontato che ci fosse una parte forte una parte debole sono rimasti scottati tanti proprietari e tanti che hanno sentito di quel blocco comunque togliamo quello che però incide ancora
Diamo maggiori garanzie ma io ricordiamo anche strumenti nuovi anche fiscali per far tornare ad affittare perché né stretti il numero che viene spesso citato nove milioni di case sfitte è gonfiato perché ci sono le case
Dati in locazione Breve ci sono le case a disposizione dei proprietari delle già Touré eccetera però c'è ancora troppo che per paura non viene messo in affitto questo non deve assorbente succederà anche perché è un danno per gli stessi proprietari pagano
Tasse pagano spesi ed è un danno per la collettività perché non solo i locali commerciali sfitti sono un danno di Perth in termini degrado di insicurezza anche le case no singole ma anche in condominio che non abitate fanno decadere a produrre effetti negativi tutti
Quindi insomma disposizione per parlarne ancora si annuncia una battaglia molto più austera invece ci sono anche dei punti di convergenza qualche invece qualche distanza è rimasto a mano Icon in Confedilizia Contini continueremo a indagare quale la politica ideale dell'abitare e l'abbia la garanzia migliore della proprietà immobiliare
Arrivederci al prossimo appuntamento con il Confedilizia e grazie al senatore Misiani di esserci proprio non se votassimo grazie grazie e buon lavoro