Collegamento David Carretta da Bruxelles sulla crisi politica in Francia

Sì buongiorno a voi la crisi politica in Francia rischia di continuare dopo che il presidente ma l'arma crolli ieri ha riconfermato Sebastian e con un come primo ministro quattro giorni dopo le sue
Dimissioni
Dimissioni avvenute lunedì
Dopo la nomina
Dei nuovi ministri macro adatto alle Cornu carta bianca per formare il nuovo governo a guidare i negoziati con i partiti politici lo ha fatto dopo un incontro con i partiti
Diciamo dell'ampio arco di centro francese anche nel senso che sono molti partiti
Mentre hanno una maggioranza molto risicata
Alla Camera all'Assemblea nazionale da i verdi sino ai Repubblica
Le cornuto a accettato l'incarico per senso del dovere ha detto che il futuro governo deve incarnare il rinnovamento la diversità delle competenze e i ministeri non dovranno impegnare si per candidarsi alle elezioni presidenziali del due mila ventisette
La reazione però dei partiti che avevano incontrato poche ore prima macro all'Eliseo è stata in gran parte negativa
Ovviamente i partiti legati in qualche modo macrolidi centristi sostengo uno questa nuova nomina di le cornuto
In parte anche in lire pubblica il partito del centrodestra gollista che si riunisce questa mattina per prendere
Una decisione ma
Da un lato i socialisti dall'altro i Verdi hanno messo il sostegno alle Cornu molto indubbio i socialisti hanno annunciato che censure vanno il governo se non verrà sospese alla riforma delle pensioni che porta l'età pensionabile da sessantadue a sessantaquattro anni
I Verdi invece si sono associati al Partito comunista e soprattutto all'estrema destra la France chemisier
Che hanno annunciato l'intenzione e hanno già iniziato a raccogliere le firme di censurare il futuro governo le corna se questo Governo vedrà la luce stessa reazione dall'altra parte dello spettro politico l'estrema destra
Il presidente verrà sanno ma nazionale Jordan guardarla ha dichiarato che il suo partito censura immediatamente questa squadra senza futuro tutto dunque dipenderà da dal dal Partito socialista che ha negato di avere concluso un accordo di non censura di non sfiducia con Emanuel Macron durante l'incontro
Di ieri l'ipotesi di una dissoluzione dell'Assemblea nazionale cosa che che che impartiti diciamo dell'arco di centro non vorrebbero
Queste ipotesi
Rimane sul tavolo occorreva seguire ovviamente l'evoluzione della situazione nei prossimi giorni sul fronte europeo invece ieri si sono incontrati ministri delle finanze dell'Unione europea a Lussemburgo riunione dell'Ecofin
Uno dei temi all'ordine del giorno al cosiddetto prestito di riparazione centoquaranta miliardi di euro per l'Ucraina utilizzando gli attivi sovrani russi congelati grazie alle sanzioni la proposta della commissione fa molto discutere perché oltre alle complessità tecnico-finanziaria
Prevede due cose che sono strettamente legate tra loro
Innanzitutto la garanzia al cento per cento di questo prestito da parte degli stati membri per capirci cosa significa significa che se i il il denaro dovesse essere rimborsato alla Russia perché le sanzioni vengono meno agli stati membri sarebbero chiamati a pagare immediatamente a sborsare immediatamente questo denaro e si tratta di cifre considerevoli
Per la Germania oltre quaranta miliardi di euro per la Francia oltre venticinque miliardi per l'Italia oltre venti miliardi e lo ha detto ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti
Su questo servono ulteriori dettagli questa l'espressione utilizzata da Giorgetti Giorgetti ha parlato di la necessità di capire se queste garanzie avranno un impatto sul deficit sul debito
Il commissario all'economia Valdis Dombrovskis sarà risposto
Che per la commissione non avranno un impatto in termini di regole del Patto di stabilità e crescita ma anche aggiunto che tocca Eurostat stabilire se queste queste garanzie finiscono non tanto sul deficit ma sul sul debito
E però la questione per l'appunto va oltre diciamo la la classificazione contabile di queste garanzie
Perché perché la possibilità che i fondi russi gli attivi russi vengano scongelati
Sì riproduce ogni sei mesi quando quando i ventisette Stati membri all'unanimità devono decidere di prorogare le esenzioni incontro la Russia in passato l'Ungheria di Viktor Orban per due volte ha minacciato di usare il detto per non prorogare non rinnovare queste sanzioni con appunto il rischio di liberare gli asset gli attivi immobilizzati sovrani russi
Orban si ritroverebbe in qualche modo con un potere di ricatto enorme cioè la possibilità di destabilizzare i conti pubblici di tutti i Paesi dell'Unione europea
Se dovesse essere preservato questo meccanismo dell'unanimità la Commissione ha proposto di passare dall'unanimità al voto a maggioranza qualificata sul rinnovo delle sanzioni ma diversi stati membri si oppongono perché hanno paura di perdere a loro volta come dire un piccolo strumento di ricatto di negoziato
Quando si tratta di discutere di sanzioni contro la Russia magari preservare qual che interesse nazionale o difendere qualche impresa come accade ogni volta che viene presentato un nuovo un nuovo pacchetto ecco questi due punti quello delle garanzie da un lato e quello dell'unanimità
Sono i due punti più controversi sul piano per finanziario e politico che devono essere affrontati i capi di Stato e di governo discuteranno del prestito di riparazione al Consiglio europeo che si terrà il ventitré ventiquattro ottobre qui a Brussel non ci si attende un accordo ma c'è urgenza perché ad aprile del prossimo anno di fatto l'Ucraina si troverà senza Soldini ha bisogno di denaro e di praticamente tra i sessanta e gli ottanta miliardi di euro l'anno per continuare a pagare i suoi soldati le armi la sua pubblica amministrazione insomma per sopravvivere di fronte alla guerra di aggressione della Russia per ora è tutto ti restituisco la linea