Pensare estremo agire accorto. Riflessioni a partire dalla pubblicazione dei discorsi parlamentari di Mario Tronti

Provo promosso dal gruppo dei senatori del Partito Democratico
Di presentazione dei degli interventi di Mario Tronti nell'aula del Senato della Repubblica
Una iniziativa che fa parte di un il ciclo di incontri diciamo anticipa in una due giorni organizzata dal centro per la riforma dello Stato con il Comune di Roma
Che approfondirà diciamo aspetti
Teorici del pensiero di di di Mario Tronti e e che però ha una sua autonomia importanza appunto perché viene in occasione della raccolta degli scritti degli interventi di Mario Tronti in Senato interventi tenuti da Mario Tronti in occasione della sua prima esperienza parlamentare nella legislatura del novantadue novantaquattro deciso dal pura particolarmente difficile la legislatura
Del cambio del sistema politico italiano
E e poi appunto gli interventi del sua seconda esperienza quella vissuta fra il due mila tredici e il due mila diciotto
Al termine di un percorso di dal rinnovato impegno diciamo
Diretto nella politica e negli studi appunto che Mario Tronti ha avuto in questo in questo secolo essendo diciamo sì orgogliosamente
Un uomo del secolo passato diciamo ecco
Quindi l'occasione c'è data da questa raccolta
Che voglio dire diciamo mirabilmente introdotta da Paolo Aquilanti è Andrea Bianchi che scrivono un'introduzione che presento questi testi credo
Molto molto molto significativa e e quindi questa è l'occasione diciamo sì per per discuterne e per discutere della figuri a di Mario Tronti appunto a partire da questa
Da questo suo o riferimento questa sua riflessione il pensare estremo e l'agire accorto che è una citazione che Aquilanti è e Bianchi riprendono da una intervista di Mario Tronti in cui Mario dice che va spinto il pensiero fino ai confini disponibili perito Vescia menti possibili
Volare con esso fino ai cieli delle visioni mentre nella pratica si tratta tenendo conto dei venti di navigare a vista di tenere la rotta di evitare gli scogli
Questo principio pensare estremo e gira corto cerco di praticarlo quotidianamente dice Mario Tronti
Quando sono in casa studiare e quando sono intenzionato a votare
Pensare estremo agire accorsi
E di questo discuteremo oggi
Ma diciamo sì mi taccio subito per dare innanzitutto la parola al presidente Francesco Boccia per il saluto a questo nostro incontro
Grazie
Grazie Stefano Graziana
Perché
Averci consentito
Di rileggere questo volume pubblicato dal gruppo
E discorsi
Mario Tronti affatto soprattutto l'ultima legislatura quella tredici diciotto c'ha fatto un po'
Riconciliare diciamo con con il pensiero
Pensare estremo agire accorto
Direi la politica con il pensiero e il pensiero come forma di resistenza posso fare un'altra
Sintesi
Delle delle parole che vengono fuori
Di un uomo che ovviamente ha attraversato
Il secolo che abbiamo alle spalle che ha
è stato un grande intellettuale della sinistra padre riconosciuto dell'opera Isma'quando supera il capitale del sessantasei insomma
Mario Tronti attraversato la ditta
Pubblica italiana con
La convinzione e la consapevolezza che il pensare dovesse sempre precedere e fondare l'agire
E ma un agire autentico
Cioè sembra lontanissimo dal tempo e la Società digitale dal tempo e la politica condizionata
A volte dalla velocità del tempo che viviamo
Ma che l'agire per essere autentico dovesse restare dentro la storia anche con le sue contraddizioni e con i suoi conflitti
Nei discorsi dava la che va vicepresidente Anna Rossomando sintetizzato in questo bel volume
Si incontrano i nodi del nostro tempo c'è dentro la crisi della politica democrazia l'emergere dell'antipolitica
Le sfide di un'Europa incompiuta
Ma con una visione molto chiaro né
La frattura tra Occidente e Oriente
E poi la morsa il capitalismo leggono finanziario riemerge dei localismi di sovrani ismi
Tra le sue parole risuonano
Il pensiero di di grande a gambe per abusi Kissinger anche lo stesso Cacciari
Anche di con storie profili completamente diverso
Pronti non fu mai
Dissidente nel se mi permettete
Un indipendente di sinistra fu un uomo delle istituzioni
Fu profondamente come istituzione
Come disciplina è una lealtà al compito comune che
Diciamo
Univa tutti la stessa cifra che si dava il suo agire in politica
Come ricordava lui stesso nelle istituzioni non si gioca c'è sempre una ragione comune superiore alla tua personale
Quanto vorremmo che si facesse
Sì sì sì seguisse il diciamo questo indirizzo oggi in ogni contesto in ogni passaggio
Nel suo lavoro parlamentare pronti tenne insieme rigore
E i comportamenti
Rigore teorico concretezza quotidiana lucidità appartenenza visione
Spesso misura che era anche una cifra
Della
Caratteristica oggi diremmo di un uomo d'altri tempi una realtà di un uomo rispettava
Prima di tutto le istituzioni
Sulla curva della pratica rallentare sul rettilineo della teoria accenderà
Teoria
Che oggi rileggendo i suoi discorsi si avverte ancora con una certa forza
La capacità di essere radicali gli ideali prudente dei metodi risolutivi valori sempre aperto all'ascolto al dialogo alla costruzione di rapporti di forza in grado di trasformare la realtà
Diceva disse
Solo uno sconfitto non vinto
E perché le vittorie quando ci sono non sono mai definitive
Pur riconoscendo alcune sconfitte della storia Mario Tronti non ha mai smesso di credere nel dovere del pensiero dignità della politica nella certezza
Della trasformazione continua della società che può incidere anche sulle scelte che la politica fa o su come la politica
Accompagna le trasformazioni sociali
Anna nella prefazione al volume dice a Tronti va riconosciuto il posto che occupa ancora nel pensiero politico italiano coltivato dalla parte dell'idea del cambiamento della trasformazione
Ecco io penso che questa sia forse la sintesi più efficacia è un richiamo anche al nostro stesso
Impegno politico
Un invito a non superare mai la mente dal cuore il pensiero dall'azione la cultura soprattutto dalla responsabilità in fondo pensare estremo e agire accorto
Resta la più alta lezione che Mario Tronti ci consegna alla politica come se Cizio del pensiero e il pensiero come forma suprema di impegno civile
In un tempo
Come quello che viviamo
A un sapore ancora più particolare alto e nobiltà grazie ancora buon lavoro
Grazie presidente per un saluto che non è stato un saluto ma un un un intervento nel merito sulle questioni che che ci interessano
E noi ora procedeva in questo modo innanzitutto con una introduzione del professor Revelli
E poi con un confronto tra i nostri ospiti
Pier Luigi Bersani Andrea Orlando Claudio Sardo
Non ci sarà purtroppo Rosi Bindi per una indisponibilità dovuta a ragioni familiari personali con la l'intervento conclusivo della vicepresidente Rossomando che come avete sentito non solo ci ospita ma come avete sentito anche
Fatto questa raccolta ricostruendo anche gli elementi biografici del della vita di di Tronti e del modo con cui pronti arriva a essere troppo giudice ecco la cosa
Di di memoria anche che va tenuta diciamo contro perché Tronti era orgoglioso della suo origine popolare del fatto di essere diventato Tronti essendo diciamo sì
Il figlio di un lavoratore dei mercati generali di di di Ostiense quindi iniziamo senz'altro con la parola Marco Revelli prego e grazie
Grazie
A Anna Rossomando per questo invito che mi ha fatto molto molto piacere grazie ai curatori di questo
Volume Aquilante bianchi per da loro bellissima introduzione che ci aiuta Akira e a capire raffigurante i diritti Mario Tromp
Io
Mi sono scritto questo intervento perché non voglio no
Uscire dei tempi
Lo lo cronometrato dovrebbero essere dodici minuti al massimo tre giudici
Io ricordo perfettamente la prima volta che lessi operaie capitale
Ricordo il dove il quando
Nella primavera del sessantotto a Torino
Do leggevo nell'intervallo di traverso
In una trattoria di via San Francesco a cinquecento metri da Palazzo Campana occupato è un pugno di chilometri dalla FIAT Mirafiori da cui già uscivano i brontoli profondi dell'incipiente rivolta operaia e fu
Una lettura
Come definirla esplosiva
Era un libro che buttano a tutto in aria per la paludata ortodossia del movimento operaio comunista italiano a cominciare dallo stile stile che abbiamo apprezzato tutti un linguaggio tellurico icastico tagliente attratti aforistico o profetico
Da Marx è salito sul monte di Zarathustra
E per arrivare fino ai concetti lascio bensì vita del punto di vista particolare contro il disciplinamento del punto di vista generale
Come base di un sapere antagonistico il punto di vista operaio all'origine di una scienza operaia alternativa
La soggettività del lavoro e delle sue lotte prima della materialità del capitale
Il lavoro vivo prima e contro il lavoro morto il disordine creativo delle filosofie della crisi primo novecentesca e contro il continuismo ben ordinato dello storicismo crociano
Trasferitosi nel Lecce monismo togliattiano
Mi sembra Eder proiettati con in grande fracasso tra le mura delle fabbriche come è stato scritto con felice espressione Dada Andrea Bianchi
Rinascita lo ricorda Andrea lo stroncò
Inorridita e spaventata a quel rovesciamento delle gerarchie mentali che assegnava ruolo primario della strategia ai movimenti concreti degli operai nel cuore del rapporto di produzione
Riservando al partito l'incombenza dell'attacco
Quella che era appunto la base seminale dell'opera Isma'Italia
Per questo non stupirà allo stupore scusate il bisticcio di parole
Che cosa e molti di noi precoci lettori di quella sua opera giovanile
Nel ritrovare nell'autore nel mille novecentottantatré
Membro del Comitato centrale del PC
E più ancora nel novantadue un'era geologica ecco
L'etica successiva
Eletto addirittura al Senato nelle liste del PDS
Così come ci aveva preso in contropiede stupito un quinquennio prima
L'approdo teorica quell'autonomia del politico cui dedicò un Fortunato Breve volume proprio in quel settantasette che sembrava invece celebrare con un'incandescenza nelle piazze
L'opposta autonomia del sociale
E come sarebbe stupito qualche anno più tardi trovarlo discute di teologia e spiritualità sulle pagine di una rivista quasi monacale
Quante vite ama io si chiesero allora in molti ma la domanda era mal posta
Tronti ha avuto una sola unica vita e la conferma la troviamo proprio in questo stesso volume
A cominciare dal capitolo che lo apre vanno all'indietro i cavilli lo l'ultimo suo intervento
E che ripropone appunto quel quel quel per l'intervento nella seduta antimeridiana del ventiquattro ottobre due mila e diciassette
Quella memorabile celebrazione per il centenario della Rivoluzione d'ottobre
In cui c'è esattamente l'essenza del suo modo di vivere la politica e di pensare il mondo
Alla conclusione di quell'intervento
Dopo aver deprecato tutto ciò che andava deprecato
Errori e l'orrore del socialismo reale e dopo aver rivendicato tutto ciò che andava rivendicato il messaggio di liberazione degli ultimi lanciato nei dieci giorni che sconvolsero il mondo
Disse
Mi rendo conto di parlarne con fin troppa partecipazione e perfino troppa enfasi
Ma vedete colleghi mi considero figlio di quella sto
Francamente vi dico che non sarei nemmeno qui se non fossi partito da lì
Qui a fare politica per gli stessi Tiny con altri mezzi
Senza ripetere nulla di quel tempo lontano passato attraverso tante trasformazioni
Rimanendo però io stesso identico
Vi assicuro è un esercizio addirittura spericolato ma entusiasmante
Si entusiasma può esserci ancora concesso in questi tristi tempi mi chiedo ancora scusa conclude
E lo stesso discorso quei sto in cui compare l'espressione anti materialista quant'altre mai emblematica di questa bizzarra figura di realista non materialista l'espressione lo spirito anticipa sempre la storia
Posta scostamenti in esergo di questo volume
Ma soprattutto è il testo che ci indica con sintetica chiarezza
Quale sia stato il fil rouge che ha attraversato tutta l'esistenza di Mario Tronti come intellettuale militante
O politico di pensiero come sì di Fini
E cioè il problema della rivoluzione come rottura della continuità storica innestata nel cuore della storia stesse
Il problema della rivoluzione del fallimento della rivoluzione e della possibile riproposizione di quell'idea in altra forma ma con lo stesso fine
In fondo era stata proprio la consapevolezza precoce rispetto al gruppo di Quaderni Rossi e di classe operaia in cui in cui avevano posto le fondamenta
La consapevolezza del fallimento di quella rivoluzione che avevano creduto di veder nascere sulle linee di montaggio della fabbrica fordista
Era stata quella consapevolezza ad averlo spinto fin dall'inizio degli anni settanta
Sul sentiero impervio
Con compagni di cordata anomali estranei fino ad allora al suo Pantheon Machiavelli Tommaso cercato Schmitt il grande pensiero del realismo politico sia pur conservatore
Che avrebbe portato appunto all'autonomia del politico
L'impossibilità della sola azione dal basso di sfondare la cupola d'acciaio del rapporto generale di potere
Il bisogno di un di più di Potenza che solo il politico poteva offrire
La forma stato oltre a fare
Così come lo stesso modo e ancora una volta la presa d'atto dell'insufficienza di quello stesso passaggio
A rispondere alla sua ansia di oltrepassa mento
Per l'insufficienza dalla consapevolezza dell'insufficienza portarlo qualche anno più tardi dopo una sofferta deriva all'approdo al terreno solo apparentemente distante dalle sue origini della spiritualità come condizione interiore per resistere al dispotismo dello stato di cose pretese con nuovi amici e interlocutori le voci profetiche dei Quinzio Turoldo
Dossetti la sua memoria
Padre Benedetto Calati le le meditazioni dell'eremo di Monte Giove e ancora una volta
Una rivista le pagine di una rivista bailamme
Diretta da Giovanni Bianchi
Un intenso Convivio spirituale come è stata definita in cui tentare l'improbo esperimento di ricombinare le categorie consuete in un nuovo linguaggio e in un inedito con testo
In particolare realizzando al contrario l'operazione Smith Diana della secolarizzazione delle categorie te lo perché teologiche in categorie del politico
Per tentare piuttosto inversamente
La ritiro l'oggi in stazione della categoria secolarizzata della rivoluzione
Per aprirle nuove possibilità verso l'alto e verso il profondo comunque ancora una volta oltre la superficie apparentemente piatto della storia
Ha pur sempre dentro la storia
Era il suo modo per come diceva a cercare nuove armi per la vecchia guerra
O se si preferisce di praticare il coraggio di arrivare citando Shakespeare in nuove terre per antiche strade o forse meglio in antiche terre per nuove strade
E non possiamo nemmeno dimenticare l'incrocio
Col pensiero femminile
Con le compagni incontrate
Nella redazione di bailamme
Come Luisa
Muraro è e quelle
Nel nel nel gruppo della riforma dello Stato comitato me negli anni come Cecilia D'Elia
è un pensiero anche questo un tempo un pensiero
Sovversivo se vogliamo distante anni luce dalla rude razza pagana ma con lo stesso potere dirompente di di quella sull'ordine apparentemente chiuso delle cose
Walter Tocci nella bella prolusione tenuta pentito
Nel settembre del diciotto in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria l'amico Mario
Interrogandosi sul dilemma delle sue svolte
Si esprimessero rotture o continuità era ricorso alla felice metafora dei viandanti che salgono in montagna invertendo la marcia ad ogni tornante
E innalzando sì verso la stessa detta quando si pensi alla rivoluzione aveva concluso
Dolce riferendosi appunto all'ascesa e alla scesi di Tronti
Può cambiare la direzione di ricerca ma il problema rimane muta
Ebbene io credo che questo importante
Il volume Breve ma densissimo e prezioso
Ci offra la possibilità forse unica di cogliere quel percorso osservando nei tornanti
Ognuno segnato da una crisis nel senso filosofico di rottura del tempo che rinvia una decisione può costituire un'occasione
E leggendo né il contenuto di pensiero in filigrana con la catena degli eventi
Qui in Senato in quello che
Dovrebbe avrebbe dovuto essere il luogo deputato della decisione politica
E da cui emerge con forza il senso di quello che è sempre stato suo motto e che dà il titolo come è stato ripetuto qui indica più volte pensare estremo ci racconta
Ovvero spingere il pensiero fino ai confini disponibili per i rovesciamenti possibili
Volare connesso fino ai cieli delle visioni entra nella pratica si tratta tenendo conto dei venti i navigare a vista di tenere la rotta di evitare gli score
Non voglio anticiparle il piacere della lettura di questi pezzi d'Autore nessuno mai banale o superficiale sempre attraversati da un pensiero alto il grande pensiero della tradizione politica europea
Anche quando applicato eventi tutto sommato minori
E comunicazioni di un Presidente del Consiglio il dibattito sulla fiducia
Qualche passaggio però voglio richiamarlo
Il primo riguarda il tema del populismo e dell'antipolitica
A cui giustamente Paola Aquilanti Andrea Bianchi dedicano uno spazio significativo della loro bella introduzione
E che Tronti collega come poteva non farlo
All'emergere drammatico di un'inedita questione sociale a sua volta ricondotta alla sconfitta storica della sinistra e alla spinosa
Sulle strade
Termine tedesco la questione della colpa
Gli effetti devastanti che quella sconfitta tutto
Il baricentro di quella riflessione il discorso sulla fiducia al governo Gentiloni
Del dicembre del due mila sedici
Hanno centrale della seconda esperienza senatoriale di Tronti e annus horribilis per l'esplosione dei populismi in America in Europa
Dice a un certo punto fronti irrompe si interroga una nuova questione sociale inedita per la sua composizione materiale per i motivi della sua espressione formale
Viene da lontano e la colpa della politica o delle politiche e di non averla vista arrivare
Grave colpa
Alla sua origine c'era l'ultima metamorfosi del capitalismo industriale in finanza capitalismo affermarsi nel cuore dell'Europa del feroce ordo liberismo l'impronta germanica la frantumazione e la compressione verso il basso e l'umiliazione del lavoro dipendente privato di status di dignità ma accanto a queste condizioni come dire
Oggettive della sconfitta c'era una colpa a suo avviso più grave della che aveva trasformato una sconfitta in una disfatta
Ed era stata l'indisponibilità di una dirigenza politica che assumesse su di sé l'eredità storica del movimento operaio e Coppola
Che mantenesse a Cesa alla Walter Benjamin la scintilla delle speranze degli ultimi nel passato per riattivarlo in forma diversa nel presente
Lo cito sono arrivato a pensare dopo lunga riflessione
E qui non è un discorso un dialogo
Straordinario con Andrea Bianchi nel
Nel nel nel volume il popolo perduto
Sono arrivato pensare dopo lunga riflessione che questa omissione di intervento sia di Schulz
Termine usato per indicare insieme la colpa il debito del ceto politico post comunisti
La mancata attuazione dell'unico modo per trattenere dalla propria parte la professione politica e la vocazione popolare
Senza la cui somma aggiungeva il risultato è zero
Deriverà in buona misura da quell'assenza al diffondersi nel basso del sociale di quell'umore nero
Che
Uso le sue parole non è critica della politica magari lo fosse
E odio per la politica e disprezzo per chi la pratica
E dichiarazione di sfiducia nei confronti della stessa parola polis
Una vera Apocalisse culturale nel senso De Martini hanno del termine che non gli impedirà comunque di mantenere una fedeltà esistenziale con quel basso sociale a cui era stato legate agli storici
Venga espressa nel vero e proprio sfogo cui si abbandonava in quella stessa conversazione sopra citata con Diana
Non mi va di stare dalla stessa parte dei benestanti entri nullatenenti stanno dall'altra parte non me la sento di stare con quelli che alle nove di sera intorno all'Auditorium contro quelli che alle sei di mattina escono di casa
Esattamente questo che per riprendere un'espressione a me molto cara non si può accettare non volute
Non più a lungo di così
E prima ancora nell'intervento in aula del ventiquattro giugno del due mila e quindici a proposito del famigerato feroce trattamento riservato alla Grecia dal Unione Europea ed ai suoi governi quello italiano compreso
Visse io mi chiedo ma che il mondo è questo dove stanno da una parte le persone e dall'altra i numeri e i numeri agiscono contro le persone
Da una parte lavoratori pensionati disoccupati dall'altra percentuale conti conti ancora Conti
Invocando che una buona volta d'Europa imparasse a mettere la politica davanti all'economia
Operazione senza la quale diceva
L'idea stessa di Europa dei perirà
E l'ideale europeo verrà travolto dalla diffidenza o dalla indifferenza dei suoi Po
Il Tronti profeta
Permettetemi infine un'ultima battuta circa il rapporto di Mario Tronti col suo partito i suoi partiti e la sua idea di di scippi
INA
La espresse a proposito di un altro grande di questa storia Pietro Ingrao per la commemorazione del ventinove settembre due mila e quindici trovate volume in cui atti definiva Ingrao come un eretico
Rispose
Per etico e quello che rompe ed esce dal proprio campo Dalla Chiesa
Il non ortodosso e quello che combatte con la critica l'ortodossia rimanendo nel proprio campo nella chiesa
Ingrao è questo secondo tipo di uomo
In cui anche io Enrico
Grazie grazie a Marco Revelli per questa bella introduzione in cui emergono i temi di questo di questa raccolta ma poi la figura di Mario Tronti nel suo significato il suo spessore
Di cui voglio anche ricordare perché siamo in stretta prossimità diciamo che l'archivio storico del del senato ospita l'archivio personale di di Mario Tronti che mi pronti avuto donare al Senato ed è un pezzo del suo rapporto con le istituzioni che si legge in questi in questi interventi nel del valore che attribuiva all'istituzione e direi che a questo punto possiamo iniziare questo questa discussione questo confronto io seguirò diciamo sull'ordine le ordinanza beh etico e quindi darei per primo la parola a Pier Luigi Bersani
Grazie
Ma credo che questi presidi discorsi raccolti qui
Corrispondano
Verbale di quel che diceva lì poco fare diciamo all'ultimo tornante del percorso
Di di questo politico pensante
Mario Tronti
Io parto da qui ho avuto qualcosa a che fare Coco essendo segretario
Con la sua candidatura
Al Senato il due mila tredici
Perché perché
Pensando che la politica abbia qualcosa a che fare col pensiero
E vedendo anche come dire via via
Per usare come un femminismo
Un certo deperimento diciamo delle discussioni
Parlamentare dei quali do spesso parte se ho partecipato
Mi sembrava che questo
Diciamo fosse l'occasione per
Permettere risone discussione appunto una
Una politica pesante ma in realtà non era solo questo
Perché
Personalmente ho sono sempre stata appassionato
Stella
Di questa concordia discorde secondo me molto fertile molto importante
Tra queste anime della sinistra
Quella che possiamo sbrigativamente come dirò definire
Operai sta
Diciamo una linea trasformati IVA
Se non si vuol dire rivoluzionaria
E quello che
Chiameremo riformismo se la parola non si fosse un po'malandata cioè riformismo nel senso di fare riforme
Che senza pretendere di essere trasformati come intendeva Luís non fossero neanche semplicemente innovazione cioè fossero capaci
Di cambiare i rapporti sociali e comunque testimoniare un punto di vista
Ci sono queste concordia discorde
Pensare estremo oggi raccordo
Per uno con la mia esperienza
Sì avrebbe scritto pensare graduale così radicale
Però questa concordia discorde
è un è stata ed è molto molto produttiva il rapporto da queste anime
Perché
Non dico così
Non è consentito atti si ritiene riformista
Festeggiare il tramonto
Dell'ipotesi di Tronti
Un facile tramonto la classe operaia fordista non c'è più
Ed è non è consentito festeggiare perché al di là di questa visione
Un po'volgare e superficiale
Di questi ne è che abbiamo classificato per la lista
E che banalmente viene intesa come
Diciamo sto con gli operai sto con l'altra soap RAI
Alla politica
E la classe operaia che
Che che dirige
Che la politica data la tattica sostanzialmente adesso estremizzando un po'ma non è quello giusto qualcosa non è non è stata qua in stazione sostanzialmente almeno io l'ho letta così
Questo cosiddetto operai Isma'
Era vedere nella classe operaia l'incarnazione di un soggetto sociale
Talmente intrinseco
Alla vicenda capitalistica
Di poter essere
Il punto di vista
Come
Direbbe Cacciari
Il cervello sociale
Tutti
Una trasformazione
Proprio perché
Interno al meccanismo capitalistico e catturato e imprigionato dal sistema
Capitalistico da lì
Da un soggetto così può venire il punto di vista
La critica
La coscienza appunto il cervello sociale
Ora questo tipo di di idea
A me e mai dire così ma non è ancora question
Anche per un riformista in senso un po'forte
Ma non è ancora questi il problema di oggi
Oggi che il capitalismo
Ha cambiato volto fino forse a non potersi neanche più definire così capitalismo
Chi comanda prendile grandi società
Che governa le piattaforme
Cioè il capitale lo mettiamo noi
Che le usiamo e che consentiamo la profilazione
Se noi guardiamo vediamo i casi più facili trasporti
Ma
Chiara algoritmo comanda
Ma non compra pullman
Il puma lo compra chi opera
E che non deve conoscere il cliente non deve decidere dove abbassare andare
Ora si sta creando sotto i nostri occhi un soggetto che non ancora
Consapevolezza di sé
E che diciamo il grande mondo che sta arrivando Dei subordinati
Qui si passa dalla dipendenza la subordinazione
E cioè
Allora
Dominio
Travestito
Da simulacro di autonomia
Quante professioni quanti lavori autonomi
Possono potrebbero definirsi letteralmente autonomi e indipendenti ogni giorno che passa
E come fa la politica ad affrontare queste queste novità
Tre mentre i fitti normi secolare
Di questo passaggio tecnologico che con noto un elemento chiamiamolo capitali chiamiamolo come vogliamo Touadì Domenico sostanzialmente senza la politica senza appoggiare gli diedi su un soggetto consapevole disse
Come fa
Quand'è che avremo
Concepì la classe dei subordinati
Che metterà assieme i cosiddetti dipendenti che son due volte dipendenti tre soldi benedetti da un subordinato
E tutti i nuovi subordinati
Per esprimere un punto di vista di cui possa farsi forza alla politica
Siamo ancora mille miglia lontani ma la tecnologia dello trasformazione galoppante
Quindi errati questo
E ancora
è ancora il tema
Cioè quel che pensava pronti
Cioè
Una società di individui è un ossimoro
è uno scemo
Una società è una società i soggetti
E noi
Dobbiamo dobbiamo costruirlo questo soggetto
Costruirlo dobbiamo aspettarlo
Dobbiamo cercare di mettere assieme delle culture
Cultura egualitarie culture liberali sensibilità religiose
Un patto umanistico
Per affrontare questo tema ma qual è il soggetto sociale con cui possiamo interloquire
Ecco e
Questo per me
è l'attualità di quella concordia discorde quando c'è un soggetto può io sono per Prodi procedere con gradualità e radicalità
Perché
Perché emerite come tanti se riteniamo diciamo dei dei riformisti
Ecco io arrivo a chiudere dicevo riscritti colgono diciamo questo
Una fase forse appunto l'ultimo tornate nel suo percorso intellettuale è stato ricordato come è un percorso da un elemento un filo rosso di coerenza e con grandi svolta di grandi tornanti perché caduto quell'andare oltre
Che Luís attribuiva come possibilità ruolo della classe operaia
Luís ha cercato un andare oltre anche in chiave metaforica diciamo così
Con grande sensibilità attorno a questi temi e antropologia temi del teologia politica e così via
E
E poi
Via via a recuperare diciamo il senso
E al ruolo della politica
Nel senso di
Riconoscere un ruolo della politica
Attorno a quella che definisce la contingenza e devi maneggiare devi affrontare senza fatte ne cattura
Cioè tenendo l'orizzonte
Ampio e lontano
Senza farsi catturare ecco io io rimetto me metto lì questa questo discorso sottoporre
Che adesso Marco Revelli ricordarla
C'è proprio la la come dire ok anche in quest'aula si è chiaro che io
Adesso mi occupo della contingenza ma non mi faccio catturare dal dalla contingenza
E invece a proposito di quel brani contingenza io sceglierei di tutte queste cose che
Che ha detto
Questi passaggi sull'Europa
Perché dice una cosa
Come così secondo me di un vero proprio chapter per essere Europa dall'Europa per esserlo Europa deve occuparsi del mondo
E qui voi richiama Thomas Mann
Ma più o meno la stessa cosa dicevo un grande
E non e nel dopoguerra un grande storico Lucien Febvre
Lezione sull'Europa
E diceva la fine d'Europa non è un luogo geografico non riesce a capire dove comincia e dove finisce né verso est meno verso Ovest nonostante ci sia l'Atlantico
Perché di là quante Europa c'è
Fondamentalmente l'Europa è un'idea una civilizzazione
E se guardiamo con occhi
E scoprirsi
I passaggi nei quali si è fatta Europa l'Europa
Sono sempre stati passaggi dove ha detto qualcosa al mondo Dalia presso il senso dice
Primo la Cecca è nato tutto lì
C'è un fatto
Ed è determinato verso la pace
Che stupì il mondo
Mettiamo in comune la donna il carbone e l'acciaio cioè le cose con cui si fanno i governi
Non chiacchiere
Un fatto
E poi il modello sociale
Che non era nessuno al mondo onore a nessuno al mondo
Altri diritti del lavoro Welfare universalistico progressività fiscale il modello
Per Loreo nessuno al mondo Lipsia fatta all'euro
Li ha fatti basse il puntino masserizie oltre senta qui a Roma mastri d'Oltralpe
E e c'è del vero essendo l'euro come civilizzazione fondamentalmente in quel sito e cioè inutile pensare che l'Europa nella crisi che conosciamo
O se a ricomporsi sentirsi in tale economici o se non ha qualcosa di dire al mondo a partire da quelle due cose lì
La pace e la guerra in modello sociale
Credo che sia una cosa credo pronti fa un cenno a questo queste esigenze che mi pare
Pare un lascito molto molto significativo molto importante grazie
Grazie
A Pier Luigi Bersani l'Europa il mondo la politica la democrazia il politico con me nel linguaggio di di di Tronti sono i temi di questi di questi discorsi Bersani cena anticipato ed entrato su una delle questioni più più rilevanti e ora la parola d'Andrea Orlando prego
Grazie buonasera tutte a tutti
Mario Tronti è stato senatore due volte la prima nel novantadue
Immediatamente a ridosso del biennio ottantanove novantuno
Quello che per la sua ricostruzione storica costituisce
La grande occasione perduta della sinistra
Cioè l'occasione di rivedere i rapporti forza dopo la caduta dell'Unione Sovietica trasformatasi in una resa una resa culturale una resa politica
Pronti
Racconta nel suo scritto postumo
Come sia stata anche una resa diplomatica racconta dell'incontro di un
Del segretario di Stato americano con Gorbaciov
Che annuncia che lascerà liberi i Paesi del ex blocco
Di Varsavia di orientarsi come credono nel nuovo scenario che si viene a determinare gli studi
Si attendono gli americani che
Gorbaciov ponga una condizioni di reciprocità
Gorbaciov dice no
Sostanzialmente la idea di una
Resa incondizionata diciamo che dalla quale Tronti fa derivare il fatto che la fine di un antagonismo globale consente al capitalismo di mostrarsi nella sua dimensione
I diremo in purezza
La seconda volta più di vent'anni dopo
Senatore all'interno dell'ultimo tentativo lo dico
Presidente Pier Luigi innervare con diverse culture politiche il progetto del Partito Democratico
Collo infatti vengono eletti nei due rami del Parlamento una serie di figure della cultura del giornalismo di primo piano
Cito in ordine sparso fattorini dottor Galli Cassano Manconi Zavoli preziosi Marzano
Un progetto che poi sarà in qualche modo spiazzato e travolto dall'avvento alla segreteria di Renzi
Passaggio al quale per la verità Tronti guardo però senza pregiudizi e anche senza anche con qualche speranza
Due fasi molto diverse dunque
Ma proprio questo interpello interventi nell'intervallo storico consente di cogliere meglio una costante su cui si è già detto il modo in cui Tronti concepisce la sua presenza è solo all'interno dell'istituzione
Non sono d'accordo con definirlo un uomo delle istituzioni
Tronti è un rivoluzionario che ritiene di poter fare la sua battaglia anche nel contesto delle istituzioni
Anch'io facevo riferimento
A quell'ultimo capoverso dell'intervento del due mila e diciassette dell'ottobre del due mila e diciassette
Perché il fondo in quell'intervento che il professor Revelli ha già citato spiegava che cosa Luís riteneva
Dovesse fare un rivoluzionario dentro le istituzioni
L'elemento della memoria storica non è una divisa
è una spada
è uno strumento attraverso il quale combattere appunto con armi nuove
La vecchia guerra
C'è un passaggio in quel capoverso che sembra essere persino una
Autocritica rispetto
Quando di parla di un esercizio addirittura spericolato alla teorizzazione dell'autonomia del politico
Al di là del Carbo del tutto inconsueto in questo tempo col quale si rivolge agli avversari politici
In quell'intervento
Garbo che forse anche frutto di un livello di consapevolezza non particolarmente diffuso in questa fase storica
E
Il
Suo ragionamento
Esplicita come le istituzioni per lui non sono un approdo sicuro e pacificato ma il terreno di una lotta aperta dell'agire
Un luogo nel quale provare a cercare dei pertugi delle contraddizioni come aveva fatto nel corso di tutta la sua vita
Per provare a a preparare le condizioni dei quel grande rovesciamento
Quel cercare ancora
Per fare in modo che si determini un capovolgimento tra quelli che stanno sotto e quelli che stanno sopra per citare ancora
Pronti
E forse proprio perché
Quello è lo scopo del rivoluzionario Tronti
Ha modo di ritornare in quello scritto postumo che citavo
A misurarsi sul tema del cosiddetto biennio bianco producendo un giudizio lucido e direi anche spietato sulla parabola del post comunismo italiano
Un giudizio che ci interroga
Ma che oggi al di là
Della sua corrosi vita credo possa costituire anche un'indicazione per riprendere un cammino invece nel suo scritto postumo
Parlando della reazione dei gruppi dirigenti postcomunisti
Al disegno di modernizzazione neo liberale
Ne rimasero vagliate come il gatto di come il gatto
Che di notte si ferma davanti ai fari dell'auto in corsa con conseguenze
Irreparabili si misero persino in testa che quelle ricette del maestro avrebbero potuto realizzarle meglio loro gli alunni più diligente più intelligenti più rassicuranti così guardare all'UPIM
Così guadagnarono qualche strapuntino nei governi di terza via all'insegna del all'insegna del centrosinistra senza trattino e restare hanno immobili l'auto al cielo e la scorsa li travolse e ancora fantasticare un occhio
Sulla loro trionfale entrata nel salotto buono come affidabili gestori dell'abitato per migliorarlo dicevano di fatto per conservarla
Nemmeno redistribuire resti semplicemente salvaguardare l'integrità del Tesoro che si ritrovavano a maneggiare intanto l'Italietta di sempre
Era talmente impegnata ad accapigliarsi tra Berlusconi e antiberlusconismo nelle quotidiane cronache del Gent giudiziaria
Da neppure accorgersi che il mondo grande e terribile se ne andava per conto suo e per la sua strada
Non sa in questi giudizi credo un intento moralistico ma invece una determinazione di definire delle indicazioni per la ripresa di un percorso futuro
Per l'esercizio su questo in misura Tronti è sempre quello di provare a capire quale può essere il il prossimo passo rispetto alle contraddizioni che si vengono a definire
Perché se la classe se la lotta di classe si considera finita non lo è l'odio di classe che è l'inevitabile conseguenza
Della inaccettabile disumana crescita delle diseguaglianze cito ancora terroni pentito entro anche questo è uno spazio lasciato vuoto
E questo spazio lasciato vuoto dal pensiero che non vuole mi sa interpretare il conflitto sorge e si afferma il populismo e l'antipolitica
Quello che lui ha
Sì avversato lo vediamo anche nei discorsi ma anche interpretato in qualche modo giustificato storicamente enti bello vedere come gli interventi di Trotti spesso gli interlocutori principali sono così i parlamentari del Movimento cinque Stelle
Ai quali prova diciamo a rivolgere quasi
Un afflato pedagogico
Che non è diciamo così una prove rimozione diciamo è in parte una comprensione in parte la speranza che in qualche imporre in qualche modo quella spinta si possa incanalare politicamente
Il suo è un atteggiamento tutt'altro che rassegnato
Ed anzi la combattività che conserva fino all'ultimo lo porta a sottolineare come è per me impressionante osservare come in molti di quel passato che pure hanno vissuto hanno studiato in cui addirittura hanno esercitato funzioni diritto di dirigenti non sia rimasto dirigente ma proprio niente
In un volo Ute coltivato vuoto di memoria
In una disponibilità all'ascolto delle sirene del tutto è cambiato senza più ripugnanza per lo stato delle cose scritte esistente
Ogni passione spenta
Bene accomodate nelle generose pieghe offerte dei dispositivi oliati di ricchezza e potere tranquillamente passati dalla pretesa di egemonia ad una pacifica subalternità
E qui c'è il luogo per un sentimento di tristezza
Ancora
Però quella tristezza ci tiene a sottolineare non conduce alla rassegnazione perché e anche qui diciamo la analisi della realtà l'umanità non è una ce ne sono almeno due
Chi sta sotto e chi sta sopra
è il nostro ruolo è dare ragioni di lotta agli umili della terra di ieri e di oggi
Ricerca e lotta per Tronti non sono due sfere separate della vita
Ogni giorno ogni passaggio politico
Offrono appronti nuove occasioni Cerquetti Noiret a cercare per cogliere le contraddizioni che possono aprire delle nuove opportunità
Nella grande politica nell'analisi del mondo ma anche nella militanza quotidiana nella vita parlamentare addirittura nella vita di sezioni
Nell'attenzione per la cronaca istituzionale per i rapporti di forza che si vengono a determinare che si possono venire a determinare
Anche nel contesto più periferico perché tutto nutre la ricerca e la ricerca e la condizione per dare luce ad agire politico
Io ho potuto in qualche modo consentirebbe di ficcare diciamo questa
Passione indiretta perché Tronti alla vigilia dell'ultimo grande panico
Democratico si era convinto che io mi dovessi candidare segretario del partito io cercavo di spiegare perché non c'erano le condizioni politiche perché probabilmente si può c'erano soluzioni migliori
Non lo faccio per dice un po'evocare la cosa in sé ma perché mi colpì la conoscenza che lui aveva di personaggi anche di terzo quarto piano
In ragione permettermi numerata che potevano schierarsi in un modo o piuttosto che nell'altro e non penseremo mai fossero le loro il posto tessera sta nell'orizzonte di
Un pensiero è una visione così larga e così alta
E questo tipo di riflessione però non era alla fine dei conti sorprendente perché il partito
Il Partito rivoluzionario valutato nella fase della dell'autonomia della politica è sì un soggetto essi un soggetto che in qualche modo si
Fa punto di riferimento di processi di carattere sociale ma è un processo è un soggetto assolutamente insostituibile per
Il quale non immagina una vita politica al di fuori del partito
E questo con tutta l'eterodossia che caratterizzava altro
Credo che servirebbe oggi la sola lucidità e la sua capacità di guardare all'essenza e
Alé in modo spregiudicato al cuore del conflitto alla radice dei meccanismi di dominio determinati dallo sviluppo del techno capitalismo a cui faceva riferimento per cui sarebbe io credo anche utile ad evitare l'insidia di una radicalità di facciata che non approda al cuore de al cuore della radicalità delle ingiustizie
Lei non studia i meccanismi che determinano le ingiustizie e che quindi non organizza nella dimensione collettiva l'obiettivo del rovesciamento
Di una modifica almeno dei rapporti di forza
Appunto qualcosa che non si limiti a parlare degli ultimi ma offrì agli ultimi un Progetto di riscatto è un nuovo protagonismo otto o almeno
Guardare al alla sua attenzione anice una possibile profezia
Rispetto a un cambiamento dello stato delle cose
C'è un fulminante passaggio
A mio avviso nel nello scritto postumo uscito
Dopo la sua nello scritto nello skeet nello scritto postumo
Laddove parla di fascismo e di antifascismo ma credo che si potrà applicare anche ad altri ismi
L'antifascismo di oggi senza più il fascismo è come l'anticomunismo di oggi senza più il comunismo due maniere di parlare d'altro da parte di chi assiste stalli per combattere il capitalismo
E non vuole farlo e da parte di chi sta lì per difendere il capitalismo e non vuole dirlo
Credo che diciamo ci sia molto diciamo di una potremmo sostituire a questo il giustizialismo potremmo mettere anche a livello debba allarme né diciamo c'è una un metodo questo che che coglie pronti
Tornare quindi al tema della struttura dei rapporti economici delle forme di Dio dominio che sembrano inverare compiutamente quell'idea di un capitale che assume la forza della classe operaia se pensiamo alla all'intelligenza artificiale
Io penso che sia una condizione
Per evitare un'altra un altro disco su cui Tronti ci mette in guardia
Cioè
La il rischio di una costante è automatica automatico automatica subalternità perché dice pronte ancora
Se se non scegli tu dentro di te in base alle tue convinte convinzioni viene scelto tutto da quello che è fuori ditte per i suoi interessi
Oggi credo suonino particolarmente vive le parole con le quali con conclude il capitolo un capitolo del suo scritto
Oggi è rimasto un solo modo umano di stare in questo mondo in questa vita starci da stranieri
Come in esilio inattesa attiva di altro il che non impedisce anzi legittima sia chiaro un comportamento da tranquillo cittadino rispettoso delle leggi e dei costumi
Vicenti
E credo che in questo ci sia tutto pronti cioè l'idea che nei momenti di risacca
E di involuzione il compito sia almeno quello di mantenere un'alterità è una Cinti
La possibilità di immaginare un mondo che non sia totalmente assimilato a quello attuale e penso che in fondo così per prestarsi anche la sua funzione all'interno delle istituti grazie
Grazie grazie
Ad Andrea Orlando che fatto ampi riferimenti allo scritto politico postumo che diciamo ospite importante di di di Mario Tronti in cui riflette sulla sulla sua sulla sua esperienza
è che interessante leggere insieme a questi interventi negli interventi hanno un'altra modalità di ovviamente di di scrittura non è un postumo è una presenza Ellis stare davanti appunto agli altri parlare agli altri diciamo
Quindi sono due registri scritture molto molto interessanti tocca a Claudio Sardo ancora e poi abbiamo le conclusioni della vicepresidente insomma
Buona sera io ringrazio Anna Rossomando Andrea Bianchi e Paolo Aquilanti per questo volume per l'invito a riflettere su Mario Tronti io
Dichiaro la mia inadeguatezza misurarmi con la complessità e l'insieme del suo pensiero e terrò quindi una prospettiva molto parziale
E come per continuare con lui un dialogo che si era fatto ravvicinato da quando ebbi l'incarico di dirigere il Milan
Mario accettò di essere uno degli editorialisti di punta di in quella stagione che precedette il suo ritorno in Senato
Parlavamo spesso del bisogno di politica che veniva deluso e persino deriso mentre invece un elemento vitale di libertà e di umanità parlavamo dei mutamenti culturali anzi antropologici che le trasformazioni del nostro tempo
Stavano producendo nei corpi sociali affievolendo le soggettività collettive togliendo forza a componenti storiche che avrebbero potuto dovuto contrastare i rapporti di dominio
E colmare le disuguaglianze
Della sua analisi sulla scomposizione dei ceti sociali indotti dalle mutazioni del capitalismo c'è traccia nei discorsi pubblicati nel libro
La crisi della globalizzazione dice Tronti scarica in basso i costi delle proprie contraddizioni frantumando le appartenenze tradizionali
E disse ordinando quella coesione orizzontale che la società industriale divisa in classi aveva a suo modo assicurato
E allora su quali forze contare per sovvertire gli equilibri o meglio gli squilibri dominanti
Che fare ora che la classe operaia non può più essere classe generale
Non si vede chi possa caricarsi questo processo sulle spalle ora ci disse qualche anno fa in un seminario su politica e trascendenza che organizzammo con la Fondazione Achille Grandi
Questo deficit per così dire strutturale a carico della sinistra di oggi non può avvenire colmato soltanto da una dottrina economica o da una griglia di priorità morali diversa da quella indotta dalla secolarizzazione
Tanto meno ci si può illudere dopo il passaggio dall'operaio massa al Borghese Massa ma definizione ovviamente sua
Che basti un marketing accattivante legato a un programma elettorale ecco allora la connessione tra idea e struttura tra pensiero e articolazione della società
Tra spirito e materialità delle forze in campo che in tronchi si era fatto credo sempre di più sempre più con le esperienze maturate il cuore della sua ricerca e anche della sua inquietudine
Connessione difficile da attivare sotto rapporti di dominio così sfavorevoli e così pervasivi
Eppure proprio quella connessione costituiva per Tronti la sfida cruciale per la sinistra e per la politica
La leva necessaria per non inseguire i processi ma per contrastarli fino a rovesciare citazione sua
In uno dei primi numeri della rivista bailamme
Citata da Revelli
Tronti scrisse che la stessa costruzione comunista del socialismo era fallita prima di ogni altra ragione
Per la caduta delle idee e per uno svuotamento della classe sociale che avrebbe dovuto se fa sì superare se stessa insomma è crollata perché non è divenuta una civiltà umana citazione
Detto da una personalità che non ha mai rinunciato a dirsi comunista vuol dire che riteneva la ricerca sullo spirito libero essenziale alla lotta e che questa andava continuamente ripresa nonostante le tragiche sconfitte
E l'interminabile lunghezza della traversata
Cercare ancora sforzarsi di scrutare oltre l'esistente oltre diceva Mario il rischio nichilista che l'onnipotenza del presente contiene
Lo spirito libero e la lotta per una società più giusta hanno bisogno l'uno dell'altra la politica può deve unirli mentre l'antipolitica divide e devitalizzati
Sembra un paradosso per un pensatore politico così radicale l'apertura meditata e direi quasi razionale al sentimento religioso ma non lo è affatto
La trascendenza è una dimensione che non confligge con la teoria politica intesa sono parole di Tronti come pensiero dell'azione collettiva entro le ragioni e ai fini di una lotta la trascendenza è una domanda un'esigenza che sgorga proprio dal desiderio di superare le condizioni esistenti e costruire qualcosa di più pieno di più giusto di più umano
è una scossa delle coscienze
Uno squarcio che può generare speranza quando la notte è ancora Budhia
Può essere sostenuta dalla fede in Dio e divenire per i credenti una fonte di conoscenza
Ma può anche essere una prospettiva umanistica che si sviluppa in una spiritualità laica il post altra certezza altra citazione di Tronti su Bari LaMMa
è un lascito delle cose chi viene dato per sovrappiù
L'oltre è un prodotto della volontà bisogna meritarselo per averlo
Quando preparavo quel seminario su politica e trascendenza Mario mi scrisse una lunga lettera cade bene il tema dell'oltre bisogna allungare lo sguardo questo presenti istmo questo immane intimismo è inaccettabile
Ci vuole un pensiero ormai immaginativo non l'accesso a un nuovo paradiso ma nemmeno la rassegnazione a questo inferno
Fine citazione era cominciata da qualche mese la guerra in Ucraina e le riflessioni di Tronti si erano fatte molto cupe preoccupate la guerra diceva che è la misura di tutte le cose
è stata per lui la caduta della contemporaneità nel precipizio
Cito di nuovo non si dà dimostrazione scientifica di un altro mondo possibile questa è stata l'illusione positivista ottocentesca di marxismo e socialismo
Si può dare fede fede laica in una sorta di redenzione di tutto quanto è stato nel basso ENEL sotto nella lunga durata di una storia di subalterni
Qui non la religione istituzionale ma il religioso il senso di un'insufficienza della vita qui e l'anelito a una vita altrove può avere una inimmaginabile carica antagonista la trascendenza all'oltre come riserva di forze liberatrice anzi come Energia storica liberatrice
La spiritualità cito questa volta lo spirito libero uno dei capitoli dello spirito libero non è fuga Amundi come non è mai stata nemmeno per il monachesimo
Ma presenza nel mondo inattaccabile dall'esterno una sorta di Vallo ma eretta a difesa
Entro cui si può dire ecco poi qui con le vostre idee Non mi prenderete e da qui da cui si può ripartire persone per sortite d'attacco agli assedianti
è stata citata alle visti i colloqui con un padre Benedetto Calati il gruppo di lavoro di bailamme con Pino Trotta Salvatore Natoli Sergio Quinzio Edoardo Benvenuto Romana Guarnieri che fu una storica collaboratrice di don Giuseppe De Luca
Ma la politica sottotitolo di Bae Lamera spiritualità e politica
La politica restava la necessaria presa terra nella storia cioè nel luogo in cui la spiritualità degli uomini e delle donne poteva di spiegare questa sua grandezza
Ed esercitare la forte e profonda carica antagonista nei confronti dell'attuale organizzazione della vita
Ecco vuole a politica e quando la politica riesce a prendere forma
Ecco che bisogna bisogno di sapienza accortezza
Per comporre gli itinerari della lotta dei libri della liberazione della giustizia quella lotta che deve rendere i protagonisti i diseredati gli svantaggiati gli sfruttati
Gli ultimi insomma che non sono più per ragioni storiche ora ora che la classe operaia non può più diventare classe generale
Ecco non ha avuto grande attenzione mediatica la recente esortazione apostolica di leone quattordicesimo diletto site
Elaborata su scritti del suo predecessore Francesco eppure è un grido potente per il riscatto degli esclusi dei piccoli e degli ultimi dei quali sono posti a fondamento non più di una pastorale ma di una teologia
Dio sceglie il poverini è il perentorio titolo del secondo capitolo
Non credo che a Mario Tronti sarebbe sfuggito come purtroppo mi pare sfuggito a molti
Tronti diceva rimane un mistero perché cristianesimo il socialismo non si sono incontrati è una ferita della storia e un danno per l'umanità ovviamente le ragioni che hanno impedito quest'incontro sono tante corpose
E a Luino sfuggivano ma nella sua incessante tensione a ricostruire le motivazioni personali e collettive all'impegno e alla lotta politica Tronti in tutta evidenza non passa non pensava al passato ma al domani
Molto è cambiato del rispetto agli anni in cui accostare cristianesimo e socialismo costituiva quasi un'eresia ora che il Novecento delle ideologie finito ora che il mondo se rimescolato
Ora che l'Occidente più molto difficile da definire resta irrisolto il tema della libertà e della fraternità che non possono alimentarsi senza una misura di uguaglianza
Non basta la classe per comporre il processo di liberazione non bastano sole forze materiali non bastano neppure gli interessi economici che peraltro sembrano orientati non sembrano affatto rientrati verso il superamento del capitalismo
C'è bisogno di un di più di coscienza di volontà di solidarietà di etica di desiderio
C'è bisogno di una visione che tenga insieme nature diritto economia e cura sostenibilità e sviluppo
Collocando il punto di ripartenza più vicino alla persona e all'integralità della persona forse si possano avere coordinate nuove per l'incontro tra cattolici e socialisti
Con Mario parlavamo molto di questi toni e li metteva sempre un po'un po'in guardia dal rischio di colmare con criteri morali o slanci volontari distici lo scarto con la dura realtà dei rapporti di forza
E osservando la Chiesa cattolica non nascondeva neppure proprio per questo suo timore una maggiore attenzione a Papa Benedetto rispetto a papa Francesco
Era tuttavia consapevole del peso sociale delle nuove strutture in materiali che spingono verso l'omologazione dunque per Tronti verso il nichilismo
Una visione personalista non può più mancare al pensiero socialista
Politica e cultura e cultura politica vanno ricostruite dopo la loro le per destrutturazione e qui vorrei fare due ultimi decenni finali il primo terreno di ricostruzione della politica per Tronti in tutta evidenza da questi discorsi è l'Europa
Lo Stato nazionale nonostante le radici che affondano nei secoli non è più in grado di assicurare i presupposti della nostra civiltà e neppure del suo sviluppo
Negli sconvolgimenti geopolitici lo l'Europa e lo spazio minimo di una sovranità democratica
E anche la sola possibilità che abbiamo Pierluigi per dire ancora qualcosa di significativo sulla pace e sul mondo
Oggi la nostra Europa è debole e per molti aspetti inadeguata
La struttura dell'Unione è imperniata principalmente sul governo dell'economia non regge più senza il supporto di altre dimensioni proprio di uno Stato si pone il problema per l'Europa di agire in molti campi come se fosse un solo Stato
La statualità europea avrà forme diverso rispetto alle Stati nazionali certo ma il tema cruciale l'unità sostanziale che non a caso è il punto d'attacco dei nazionalisti e delle nuove destre che nella crisi democratica si alimentano come procedere visto che la sinistra è oggi anche essa indebolita che le forze sociali ad essa più vicina
Sono divise più concentrate sulla difesa del Welfare che è nazionale anziché su obiettivi strategici di scala continentale
Come incidere sulle società in un'Europa governata dal centrodestra e insidiata dall'ultradestra
In questo libro
Tronti lancia un messaggio forte se esistesse un Partito del socialismo europeo dice farebbe al farebbe della formazione di una classe politica di stampo Neuro neo europeo la sua missione
L'Europa culla dell'utopia della speranza politica ma oggi svuotata di pensieri lunghi di potenziale rivoluzionario di Profezia
Tonti preferiva la parola Profezia la parola utopia
La buona politica necessariamente profeti il campo l'Europa nei secoli è stata capace di immaginare azzardare sperimentare un altro mondo una convivenza più giù sono società che si voleva perfetta
Fra cadute fallimenti tragedie tutto questo non le ha impedito di crescere in ogni campo grazie anche a questa molla
Tronti condivideva con altre personalità ad esempio Massimo Cacciari e Paolo Prodi
Questa visione e il grande timore per l'attuale vuoto guai all'Europa se perde il potenziale rivoluzionario karate che ha caratterizzato la sua evoluzione nell'ultimo millennio
Conservatore e rivoluzionario Tronchetti amava definirsi così
Nel tempo scaduto c'è un altro punto che segnalo insomma metto in una bottiglia
Mi permetto questa sottolineatura perché condivido fortemente il giudizio che Tronti da sul maggioritario di coalizione personalizzato parliamo delle riforme istituzionale di casa nostra
Il buco nero dell'incompiuta transizione italiana
Il maggioritario di coalizione non esiste in nessun sistema al mondo è una ragione deve pure esserci
Il fatto che poi adesso si associa questa spinta leaderismo alla competizione personalizzata produce conseguenze che andrebbero considerate seriamente
Sulla svaluta azione della politica sull'inaridimento dei partiti sulla sclera utilizzazione delle filiere di potere che sempre più diventano catene di consenso
Il dossier della riforma elettorale si sta per riaprire e ci sarà chi proverà rafforzare ancora di più a blindare questo impianto malato che stride con i nostri equilibri costituzionali
Personalmente mi auguro che si ascolteranno che ascolteremo anche voci contrarie che qualcuno avrà il coraggio di un esame serio critico sull'evoluzione del nostro sistema politico
Pronti ha detto che la politica può riprendere piede riconoscendo il primato bis marchiano ditte del fusto ha detto Liuzzo interventi in auto primato della politica estera affermazione legata alla sua analisi sulla necessità dell'unità europea
Oggi le coalizioni pregiudiziali che occupano la scena italiana esprime valori interno posizioni antagoniste sull'Europa e sulla politica estera partiti uniti davanti agli elettori italiani partecipa ad alleanze europee di segno contrario
Europa e riforme temi intrecciati e io penso anche decisivi per rifondare la politica
Grazie
Grazie grazie a Claudio Sardo
Prima di dare la parola a alla vicepresidente Rossomando vorrei fare due saluti e ringraziamenti
Innanzitutto all'autore della foto che qui presente in sala che vedete che Alberto Olivetti
Che
Ha avuto con con Mario con Maria Luisa Boccia che che gli è accanto un lungo sodalizio tra l'Università di Siena e cento per la riforma dello Stato che ci ha regalato anche questa mi ha regalato le ha regalato hanno in questa bellissima foto e poi vorrei salutare e ringraziare la moglie la figlia di di di Mario che sono risale a insalata
A questo punto la parola legarla vicepresidente lo sono allora intanto grazie Stefano grazie a tutti voi per essere
Brutti qui oggi Stefano piena cultura comunista per posa la prole conclusioni lingua inguaiare moltissimo quindici il conosciute in vagina Ceresoli e mezzo tergiversare Andrea Orlando
Cioè mi vuoi inguaia e quindi io ovviamente vorrei solo fare alcune considerazioni che nascono dalla ovviamente dalla dal dalle letture che hanno preceduto l'organizzazione di questo di questo pomeriggio e dalle cose che oggi pomeriggio sono state dette
è un po'confrontandole con parole ricorrenti nel dibattito pubblico cioè
Il molto no che io amo preso dal pensiero di di Mario Tronti pensare estremo e di raccordo è molto evocativo sud
Una serie di questioni e cioè su termini che oggi vengono molto usati spesso contrapposti dice nella radicalismo o riformismo radicalità ecco allora io non penso che gli interventi di oggi c'abbiamo dato una grandi strumenti perché hanno dato una sostanza è un'analisi all'evocazione di questi termini
Letti e traversa perché altrimenti diventano appunto termini
Insomma che non hanno un grande significato sembrano un po'più uno lo schieramento calcistico allora ripartiamo un po'da questo da questo pensare estremo agire accorta allora
Si è detto pensare fino al limite ma agire con misura
Spingere il pensiero fino al limite dei rovesciamenti possibile e la costante rovesciamenti evocata sia da Andrea Orlando che
La Pierluigi Bersani appunto anche individuando il nuovo soggetto sociale io credo che sia un po'dovrebbe essere al centro del dibattito della sinistra moderna di oggi
E pensare staremo significa coltivare un pensiero critico in tempo che riduce la complessità slogan
E a reazioni emotive la gira corto anche molto stato collegato a Machiavelli e naturalmente diciamo così che nella cultura comunista
Il collegamento su Machiavelli ha sempre ma grande ragione ed è stato anche come dire un metodo della della Teoria politica
Allora
In questo
Si colloca secondo me si deve collocare la questione del conflitto che è passata negli interventi sia sia tu Peugeot che di e di Andrea che è uno dei temi
Centrali insomma c'è è una come dire le parole anche un po'identificative del pensiero di Mario Tronti cioè rivoluzionario del del conflitto cioè
Il Confort ci si torna a parlare di conflitto tra centralità del conflitto dopo la teoria della fine della divisione in classiche come dire è stata anche adottata diciamo dalla sinistra che io amo conosciuto allora Tronti esterni e s'è ricordato come ho detto come il teorico del conflitto ma mai come teorico
Della violenza c'è il conflitto è una categoria politica non una categoria morale lui scriveva il conflitto il motore della storia
Ma la politica e ciò che lo tiene dentro i confini della civiltà
E qui entra il tema molto della democrazia cioè la democrazia non è l'assenza di conflitto ma la sua istituzionalizzazione
Ed ancora sempre le sue parole la sinistra non può rinunciare al conflitto deve solo evitare di rovesciarlo in scontro di civiltà
E con la raccolta faccenda del conflitto
Dove si aggancia anche nelle cose che sono state dette oggi e cioè si si aggancia sulla nuova questione sociale
Sulla nuova questione salde come oggi si pone come è fatta ricordata sempre con le parole di Mario Tronti ma anche tratteggiato molto bene questa parte nell'introduzione di Aquilani teli bianchi che io ovviamente uno saccheggiato e ho ripreso no cioè
Il fatto che appunto
Siamo stati attraversati da una crisi profonda del del del capitalismo on appunto la finanziarizzazione quindi la il superamento ce la scomparsa di quelle classi sociali che giustamente diceva Earl richiesti identificavano perché erano parte del capitalismo così come l'abbiamo conosciuto ma la crisi di quelli capitalismo cioè di la la critica che ha determinato una crisi lunga e profonda una crisi economica globalizzata appunto
A scaricato sul basso del sociale come diceva Tronti questa questa crisi e appunto e ancora sempre nel le parole di Bronte ricordate da Aquilanti da bianchi l'emarginazione del lavoro dipendente la sballo Rizza azione del lavoro
Autonomo allora quale la questione che il conflitto sociale come l'abbiamo conosciuta in quella sinistra appunto novecentesca
Era trovava poi lo sbocco politico
Oggi c'è la crescita delle disuguaglianze e quindi il la frustrazione la rabbia sociale si parla anche di perdita di status sociale del getto medio
Se non è come dire incanalate in quel conflitto che allo sbocco politico
Esattamente lo spazio su cui la destra sopranista ha costruito il suo consenso perché come dire io credo che sia questo come il nel la lezione diciamo di Tronti e dalle considerazioni che oggi sono stati autorevolmente svolte quindi qui troviamo a mio avviso c'è neanche la risposta sul fatto si diresse esiste o non esiste ancora senso parlare di conflitto sociale
Era alta il conflitto sociale c'è sodo che l'ha interpretato la destra
Interessato la destra con quel tipo
Di risposte si è incuneata la destra in queste quindi e quindi c'è da questa cioè da quest'aula la condivisione di questa analisi che deve ripartire la missione come dire il programma della sinistra in questo senso
Se come io penso che io condivido quello che è stato detto cioè che il tema è quello dei rapporti di forza
E del rovesciamento dei rapporti di forza ce l'attuale assetto dei rapporti di forza a marginalizzato anche il ruolo della politica come l'abbiamo conosciuta e la sinistra non ha ancora trovato come dire
Una lettura condivisa e sufficientemente allora a questo punto parlare dire radicalità
Cioè non può esistere un riformismo se non era d'Italia in questo senso allora ha da questo punto di vista o si assume il rovesciamento dei rapporti di forza perché si sono East
Ha curato i rapporti di forza dei rapporti di potere
Fortissimi
Vertical listini in una economia in cui non non c'è spazio
Per la moderazione dell'economia è la e in questo discorso che entra anche come dire il dibattito sul ruolo dello Stato delle istituzioni nell'economia quale può essere quale diciamo così
Direzione e e quale quale programma
Ecco io penso che questi siano appunto alcuni degli spunti da raccogliere sull'Europa è stato detto molto mi piace
Ricordare appunto una riflessione
Che ancora è ancora più attuale di quando è stata formulata da Mario Tronti e cioè
Senza politica l'ordine mondiale sì riduce a forza ed esattamente quello a cui stiamo assistendo in tempi cioè c'ha trovato del tutto sorpresi
Ed è esattamente questo il punto su cui l'Europa a misurato la crisi del suo ruolo della sua della sua funzione
C'è un'Europa che non ha che non ha saputo
Fare la politica che le spettava di fare che aveva il dovere di fare e e ci troviamo esattamente in questa situazione dove i conflitti ormai si si parla di risoluzione di conflitti sulla base puramente
Quindi di rapporti di forza
Vengo davvero a chiudere
E la domanda ovviamente sempre per chi sta in quel tipo di analisi è stato detto quale il soggetto del cambiamento oggi non si può ovviamente prescindere da un'analisi dell'economia di come è cambiata
Quindi Twist di come è cambiato come dire l'assetto sociale quali sono i soggetti
Del del cambiamento
In questo quadro sempre stando nel pensiero di tronisti
La sinistra ha un compito molto alto che quello che non può amministrare l'esistente ma trasformarlo credo che sia molto riformista anche questo io penso che uno degli equivoci sia stato in questi ultimi anni spesso la sinistra
Definita riformista spesso si è limitata da ministra Aube o per lo meno è stata recepita come se amministrasse l'esistente e non assumesse il compito di di trasformarlo
Ed ancora sul tema dell'identità e visto che si è parlato ovviamente di coalizioni ma in un altro senso e quell'affermazione Credit mi chiamava sardo
E molto come dire importante apre tutta una serie di altre riflessioni cioè
La politica deve ritrovare la propria identità prima dell'accordo e qui come dire a me
Viene in mente ce gli anni ero molto più più giovane in dell'approccio appunto la politica come si parlava al Parlamento si pensava al Parlamento dove c'era un degli scontri
Fortissimi a certissimi poi si trovava un degli accordi magari su degli emendamenti e si votava contro quel provvedimento
E però tutte quelle persone a cui indaga chiedere il vuoto che te lo davano si fidavano non non ti dicevano che stai facendo un inciucio
Perché comunque quella forte identità poteva garantire anche l'accordo è una mediazione
E e si e c'era ovviamente la fiducia che te tu cioè ricchi aveva ruolo politico comunque stavi guardando alloro stavi come dire tutelando un interesse ne un futuro
E quindi anche da questo punto di vista lui ci ha messo in guardia
Dal confondere la ricomposizione del campo progressista con la diluizione della propria funzione storica
Direi che le cose che sono state dette oggi ci danno molti elementi per capire quale possa essere la funzione storica della sinistra e in particolar modo anche
Dei partiti in cui mi richiama ecco io penso che oggi pomeriggio io imparato molte cose ascoltato con grande interessa e credo che insomma siamo a un punto diciamo più
Avanzato e dico le cose che state dette danno veramente sostanza e spunti per un programma di una sinistra che non può non avere il compito di capovolgere i rapporti di forza di rovesciare gli assetti di potere come si come si sono determinati nel ringraziarvi quindi tutti una delle proposte che vorrei fare e quella di dedicare a Mario Tronti una due giornate di scuole e di politica
Magari se il CRS come dire avesse voglia di di essere come dire il motore
E naturalmente chiederei ad Andrea bianche andare anche la cui anche di continuare sapientemente a darci una mano nel coordinare un po'questa questa idea e di portarla mettere a terra di ringrazio tutti