Incontro pubblico con il Segretario Nazionale del PDS Massimo D'Alema tenutosi al Palalido di Milano in vista delle prossime elezioni politiche

Care compagne e cari compagni vi preghiamo di prendere posto
Are compagnie
Cari amici diamo inizio a questo nostro incontro con il segretario nazionale di PDS
Ringraziando anzitutto consentitemelo le forze politiche e i comitati movimenti che hanno voluto accogliere il nostro invito ad essere presenti questa sera che fanno parte dalla coalizione dell'Ulivo
Era molto tempo che Milano non vedeva una manifestazione politica così partecipata e così numerosa vi ringraziamo ancora per essere presenti tanti questa serata
Speriamo tutti che sia di buon auspicio per la prossima campagna elettorale per la prossima scadenza politica
Debbo anche ringraziare e mi pare che sia il caso il compagno Benetti che ha con altri compagni raccolto le risorse per autofinanziare interamente questa nostra iniziativa iniziamo questo nostro incontro e do la parola al compagno Marco Fumagalli segretario dalla federazione milanese del PDS
Caro e compagni cercare compagni
Ma
Questa sera noi apriamo la campagna elettorale con Giorgio empirismo devo dire nel senso che questa manifestazione coincide
Con lo scioglimento della Camera per la convocazione
Un attimo adesso alziamo risolviamo
Più vicino devo andare
Ci siamo
Desidero altresì una prima
No sedici
La tecnologia non è il nostro forte
Devo dire che abbiamo con una certa fortuna ma insomma questa unificazione coincide appunto con l'apertura da campagna elettorale
E ne vogliamo lanciare un messaggio con questa manifestazione
A tutte le forze politiche qui presenti che fan parte con noi nella coalizione di centrosinistra
Dicendo che questa forza questo partito i nostri militanti
Metteranno tutte le loro energie al servizio di una battaglia comune per vincere elezioni per far vincere un rilievo per portare a mano Prodi alla guida del governo del Paese
Lo diciamo
Perché siamo convinti
Per questa battaglia non si evince da soli ma si vince se tutti quanti insieme sapremo lavorare convincere conquistare consensi
Qualcuno ha sperato
Che l'Ulivo fosse finito
L'ho sentito anche una dichiarazione di cattivo gusto dell'onorevole Fini
Che in qualche maniera nasconde anche qualche sua Nostalgia
Se mi comporto l'Ulivo con una salma
Si sono illusi
Mentre il pare che il Polo abbia un po'le ossa rotte negli ultimi giorni come dice con Pasdaran come Giuliano Ferrara il punto è un altro
Che il centro sinistra l'ulivo l'esperienza fatta in questi mesi anche nella nostra realtà
Ha fatto sì che le radici sono profondi nel tessuto della realtà milanese e lombarda
Ha fatto sì che dentro mia di comitati di esperienze comuni nelle amministrazioni locali in un senso comune diffuso è cresciuto un incontro vero
Tra culture persone in carne e ossa tra forze sociali Soggetti forze politiche che fanno sì che oggi noi possiamo candidarci con forza alla sfida che abbiamo di fronte
Noi non ci nascondiamo compagne e compagni le difficoltà serie
In questa parte del Paese e nella nostra provincia
Non ce ne spendiamo siamo dentro una realtà difficile in cui si è espresso anche le ultime elezioni un vento di destra
Ma siamo una realtà in grande movimento e dobbiamo avere fiducia nelle sfide che abbiamo di fronte
La dimostrazione di uno avute le elezioni amministrative
Quando nella stragrande maggioranza dei Comuni e la Provincia di Milano
La mia coalizione dell'Ulivo hanno vinto eletto sindaci nostri Edison comune in cui la sinistra dal dopoguerra in poi non aveva mai governato e abbiamo vinto anche in quelle amministrazioni
Abbiamo vinto perché siamo riusciti a parlare agli elettori a proporre ai problemi concreti seri
Perché siamo usciti a coinvolgere il tessuto sociale dentro la campagna elettorale anche perché abbiamo avuto un contributo importante nei ballottaggi da padre elettorato di Rifondazione comunista e della lega lombarda che a stragrande maggioranza voltato per i candidati dell'Ulivo dico queste o perché in questa fase il paese si giocherà molto la sfida per le prossime elezioni politiche una società che si interroga sul futuro che esprime un disagio anche una protesta
Contro l'efficienza dello Stato la pubblica amministrazione del centralismo soffocante
Perché rischia anche di rompere quel patto civile che tiene e se insieme una comunità un paese una nazione a quello disagio la destra risponde o con le promesse i miracoli
O con un messaggio molto semplice e brutale ognuno corre qualcuno ce la farà molti Cangrande lungo la strada che sarà Angera hanno
Così non si risolve i problemi del Paese così non si va in euro in Europa lo si dà un futuro nuove generazioni ma cresce ad Arcinazzo del Paese cresco le distanze eccoli sociale diventa un pesantissimi per tutti noi
Il PDS non risponde arroccandosi o difendendo l'esistente un atteggiamento conservatore
Ma risponde sfidando rispondendo i problemi anche a quel malessere sociale che c'è anche quel disabili quelle forze risponde sfidando lei sui temi istituzionali del federalismo solitari innanzitutto
In quanto questa non è una concessione agli altri mia necessità per far funzionare il Paese per creare nuova pezzi dirigente per costruire su basi nuove un patto nazionale
Sfidando di sull'Europa perché non è pensabile dentro una visione
Localistica affronta le grandi sfide di questo tempo e sfidando le sul futuro di questo Paese
Proponendo un patto un incontro che vede insieme non del lavoro della cultura delle forze moderne dell'innovazione in una sfida per il governo del nostro Paese
Innanzitutto il mondo del lavoro penso ai tanti lavori ma penso anche i lavori più tradizionale gli operai gli impiegati
Che tanto notati in questi anni per il risanamento del Paese chi più di ogni altra andato
Per aiutare dei soli premi del Paese
E oggi di deve essere conosciuta penso cui lavoratori che ogni mese in busta paga vedono cresce la distanza tra ciò che prendono e ciò che porta via l'inflazione questi lavoratori noi vogliamo rappresentare gli diciamo che solamente attraverso una vittoria dell'Ulivo attraverso nuove scelte di governo sarà possibile rispondere alla loro condizione
Ma ci rivolgiamo anche mo'della cultura della ricerca l'istruzione spesso abbandonate depresso che oggi una risorsa fondamentale di questo Paese che la condizione per combattere la nuova diseguaglianza crescente che non è solamente tra chi ha e chi non ha Milano diseguaglianza tra chissà e chi non sa che rischia di mantenere emarginati lontani escluse milioni di giovani di ragazzi e di ragazze dei processi produttivi anche della vita collettive sociale
E ci rivolgiamo anche al mondo rinnovazione dell'impresa e l'artigianato
Chiederete sostenuto favorito realizzano infrastrutture crediti agevolati servizi semplificando il fisco per reggere la sfida internazionale
Alzare il livello complessivo del Paese
Altrimenti cade nel corporativismo delle cui sono sociale a queste forze vuole parlare il PDS il deve parlare il nudismo
Non vogliamo un'Italia in cui Sanga pentiti periti socialmente assali in cui non siano abbandonati pensionati la povera gente in cui non si ha distrutto la sanità pubblica in quegli squilibri territoriali sociali se non ridotti
Ma vogliamo l'Italia anche che si rinnovi in cui o si offre nuovi traguardi ottenuti crescita di realizzazione individuale più al più alto livello di coscienza critica e civile
In quella ragazza ragazzo lo studente sono forte né possibilità di realizzare l'asse di crescere in un Paese civile
Ecco la grandi sfide in cui siamo impegnati rizzare istituti fiducia e speranza a questo Paese
Investire sulla più grande risorsa che abbiano che l'intelligenza umana di donne e di uomini
E lancia una sfida a Milano una città ricca di storia
Una frontiera tra Sud e Nord
Punto nella storia avanza del Paese
è una città sfiduciare depressa e tanti sono i responsabilità anche di chi governa oggi comune di quella situazione
Ma Milano a energie e volontà capacità per ricostruire il suo futuro il suo ruolo e questa Milano non vogliamo far scendere in campo
Con questo spirito compagni noi andiamo al confronto elettorale c'è una grande forza stasera lo dimostreranno con la vostra partecipazione alla cosa presenza
Dobbiamo mettere passione per l'intelligenza i cuori di tanti di tanti che dovremo portare a votare per l'Ulivo tre o militanti nove di lavoro negli uffici nelle scuole
Casa per casa sapendo che se altri hanno le televisioni
L'abbiamo una risorsa che non è vendibile che non apprezzo la risorsa vostra la vostra passione della vostra volontà
Queste il compito nel già spetta
Insieme con l'Ulivo mettendo c'è servizio in questa battaglia insieme potremo scrivere scriveremo una pagina nuova per Milano e per l'Italia
Ringraziamo il compagno Fumagalli diamo ora la parola al segretario nazionale del PDS Massimo D'Alema
Bellissime compagne cari compagni cari amici
Noi
Quando
Quando abbiamo deciso di fare questa manifestazione
Non avevamo previsto diciamo questa
Straordinaria
Sceneggiatura
Il capo dello Stato ha sciolto le Camere
Pare dopo le IPO dopo le diciotto
Erano quasi le lenti quando il governo ha stabilito la data delle elezioni ventuno di aprile e ha indetto come si dice i comizi elettorali ed eccoci qua noi all'evento referente
Arrivati puntuali diciamo
Con
Una
Una tempestività davvero straordinaria anche se
Sinceramente casuale
Era nell'aria era una cosa possibile tuttavia
E io voglio dire subito che
Questo sbocco
Ci era apparso negli ultimi giorni
Inevitabile e giusto
Non c'era più spazio per manovre
D'altro canto noi avevamo detto con grande chiarezza
O riforme o elezioni
Non ci siamo impegnati per un accordo di potere
Ne per perdere tempo
D'altro canto
Quando avevamo detto
Che la ricerca di un accordo per le riforme
Non nasceva
Dal fatto che il nostro partito con la coalizione di centro sinistra avessero paura delle elezioni
Noi dicevamo la verità
Non abbiamo paura delle elezioni
Guardiamo con fiducia
Ad un pronunciamento popolare
Che forse non sarà risolutivo della crisi italiana
Ma che certamente può indicare una via d'uscita
E può dare alle forze democratiche
Il peso necessario
Per spingere questa crisi verso un approdo positivo
Noi ci siamo impegnati per le riforme
In un dialogo che è stata una sfida molto difficile
Che si è accompagnata anche ad incomprensioni e ad amarezze
Ma è stata una scelta
Che io credo fosse inevitabili
Limpida
E coraggiosa per una forza politica
Che non da ora
Ma con grande coerenza
A partire dal mille novecentonovantaquattro
Sostiene
Che le regole di una nuova democrazia devono essere scritte attraverso un patto fra gli italiani
Una forza politica che ha ricercato il dialogo
Con i suoi avversari
Senza mai dimenticare la natura di questi avversari
Non perché noi siamo stati colti da un'improvvisa folgorazione o da una passione particolare
Verso l'onorevole Berlusconi verso l'onorevole Fini che non abbiamo
Ma perché
Queste forze politiche anche se noi le contrastiamo le contrasteremo rappresentano milioni di nostri concittadini e il compito di una grande forza democratica
E quella di condurre la destra sul terreno della democrazia delle regole attraverso il dialogo e il coraggio del confronto e della convergenza
Noi non abbandoneremo
Questa scelta questo stile
Noi siamo una grande forza nazionale
Noi vogliamo parlare anche in questa campagna elettorale a tutti gli italiani
Non come l'onorevole Fini che si rivolge a quelli che sono contro la sinistra
Così noi non parleremo soltanto agli italiani che sono contro la destra che pure sono tanti
Non vogliamo parlare a tutti gli italiani
Nella convinzione che il compito di una grande forza politica e chiedere voti per risolvere i problemi delle persone e della nazione e non contro qualcuno
Vedete
Noi abbiamo ricercato con tenacia un'intesa che si è rivelata impossibile
Impossibile perché dall'altra parte
C'era chi non la voleva
C'era chi non aveva la forza per condurla ad un esito positivo
C'era chi era condizionato per i suoi problemi dei suoi interessi
Per spiccare il volo diciamo della grande politica
Non bisogna avere il piombo nelle ali anzi nel caso della persona cui penso io loro nelle ali sempre pesante
Sempre un certo peso fissa è un certo peso
Bisogna poter guardare agli interessi del paese senza preoccupazione per i propri
Eppure vedete questo dialogo non è stato inutile
Intanto si è delineata una intesa possibile
Per le riforme costituzionali
E badate da qui bisognerà riprendere le mosse
L'idea di una grande riforma
Che al primo punto
Mette la scelta del federalismo
Dell'autogoverno
Del potere delle comunità locali e delle Regioni
Della rottura di uno Stato centralistico burocratico
Dove si pretende di comandare tutto da Roma
La scelta di un federalismo non solo delle Regioni ma delle città
Che questo è il paese delle tante città
Le Autonomie comunali questa è la nostra storia non è la storia come pensa Bossi della Repubblica del della Padania dell'Etruria della terroni hanno vagliato
La nostra storia è la storia delle tante autonomie
E la scelta del federalismo è quindi la scelta di quel principio di sussidiarietà
Che vuole portare lo Stato vicino ai cittadini
Per cui ogni istituzione a partire da quelle più vicine ai cittadini deve essere messo nelle condizioni di affrontare tutti i compiti che può affrontare
E via via soltanto i compiti che non si possono affrontare a livello comunale o regionale si deve legano allo Stato centrale
Si è parlato pochissimo di questo
Ma questa è una grande straordinaria riforma per il nostro Paese
E la chiave per avere una classe dirigente responsabile
Che non vive di finanza derivata
Per costruire un nuovo patto fra i cittadini e le istituzioni
Il secondo punto è quello di un Parlamento riforma
Una sola Camera legislativa
Una riduzione del numero dei parlamentari
Un tempo dimezzato per le grandi decisioni
Un Parlamento liberato da mille piccole incombenze
In Italia ci sono cento cinquanta mila leggi
In Francia ce ne sono sette mila
In Italia si devono fare delle leggi una legge ci vuole una legge persino per ripartire i fondi in caso di terremoto che non lo si può fare con un provvedimento amministrativo
In queste condizioni questo Paese ingovernabile
Le decisioni che devono essere prese in modo democratico ma rapido ed efficace
In un grande Paese moderno hanno bisogno
Di altre procedure
Adeguate ad una grande democrazia alle soglie del Duemila
Vedete io a volte mi domando
Ma penso ad un mondo conservatore che c'è anche a sinistra che ha paura dei cambiamenti
Che in questi giorni
A
Perché in ancora in questi giorni dice ma qui insomma ha visto la possibilità delle riforme come un pericolo
Ad una sinistra che guarda alle istituzioni soltanto per difendere spazi di controllo garanzie
Cioè con la mentalità di chi pensa a se stessa sempre come opposizione
Io credo
Io credo che noi dobbiamo guardare alle istituzioni certamente per difendere controlli e garanzie ma anche per creare una democrazia governante
In grado di prendere delle decisioni io credo che noi dobbiamo dire la verità e cioè che la vera minaccia al Parlamento
Non deriva dal presunto mostro Torricelle falò che stava avanzando si diciamo come qualcuno pensa
Ma deriva dal fatto che il Parlamento della Repubblica italiana ci ha messo tredici anni a varare una legge contro la violenza sessuale
Deriva dal fatto
Il Parlamento per tutto il potere legislativo ed è oramai soltanto il luogo dove si ratificano i decreti dei governi e non perché i governi sono cattivi
Ma perché in un Paese dove si governa per legge purtroppo un Parlamento inceppato mille parlamentari la doppia lettura gli emendamenti viviamo nell'epoca della riproducibilità tecnica degli emendamenti
E il computer con un adeguato programma nel post formale fino a diciotto mila anche su un piccolo articolo
Non si governa così la leggina di riforma del consiglio d'amministrazione della RAI
E sembra essere diventata proprietà privata della signora Moratti da un anno
E all'esame del Parlamento senza che se ne venga a capo magari
In un modo o nell'altro pur essendoci una maggioranza che vuole quella legge ora in un Paese democratico quando una maggioranza
Vuole una legge la deve poter fare altrimenti la democrazia non funziona e quaestor portare acqua solo al mulino della destra
Ecco perché bisogna cambiare riformare le nostre istituzioni
Bisogna uscire
Da una condizione
Che ha retto tanti anni
E che noi abbiamo avuto una democrazia forte per tanti anni che si è logorata nel tempo
E chi ha visto cadere quel sistema dei partiti Enea rappresentava la spina dorsale
Oggi noi non possiamo più pensare ad un Paese nel quale i partiti fanno e disfano i governi e le maggioranze
Dobbiamo avere un sistema che consente ai cittadini più direttamente di scegliere una maggioranza e lo dobbiamo fare guardando alle grandi esperienze europee e di questo abbiamo discusso enucleando due vie possibili una era quella del cancellierato
E cioè di un sistema elettorale con il quale i cittadini scelgono una maggioranza e il suo capo
Con una indicazione del capo del governo
L'altra era quella di un semi presidenzialismo
Nel quale i cittadini eleggono un presidente della Repubblica che nomina il capo del governo
E il governo risponde al Parlamento e ha bisogno della fiducia del Parlamento per potere governare
Io penso che tutte e due queste soluzioni
Sono modi democratici di riorganizzare il potere nel nostro Paese
E che
L'essere arrivati a questa scelta poi deciderà il prossimo Parlamento
Ma viene gettato le basi di un'intesa perché su questa base eravamo arrivati ad un possibile accordo con la destra
è un fatto di grande importanza
Poi ci siamo trovati di fronte ad un uomo Fini che questo accordo lo ha bocciato uno dopo l'altro
Prima ha bocciato
L'accordo sul governo del primo ministro che pure era stato scritto dal professor Fisichella
Poi ha bocciato il documento di Antonio Maccanico che delineava un'intesa possibile tra le forze politiche
E poi con un susseguirsi di prepotenze di cavilli ha fatto crollare tutto
Questa è la verità
Ma da questa base d'intesa io credo dovrà ripartire la democrazia italiana
Noi non torneremo indietro
Noi non torneremo indietro
Io lo voglio dire con molta serenità
Vedete in questi giorni difficili difficili perché certo è stato difficile andare al dialogo con la destra
Dentro una crisi di governo che ha visto aprirsi una ferita anche nell'Ulivo in una discussione che è stata spera con una parte della sinistra non è stata una scelta facile
Non abbiamo compiuta diciamo perché avevamo qualche secondo fine torbido abbiamo compiuto perché pensavamo che rispondesse all'interesse del Paese
Ma siccome in questo dialogo si è venuta delineando una piattaforma possibile di trasformazione della nostra democrazia noi non torneremo indietro
Noi abbiamo collocato il Partito democratico della sinistra
Sulla frontiera della innovazione del rinnovamento della nostra democrazia
Nessuno potrà dire che in questa campagna elettorale c'è una sfida tra il vecchio e il nuovo o se c'è noi siamo dalla parte del nuovo care compagne e cari
E io spero che l'insieme del centrosinistra
Voglia
Vedere
Nell'esperienza e nel tentativo che noi abbiamo condotto un patrimonio di tutti
Non un errore di qualcuno
Ma un'esperienza che arricchisce il centrosinistra
A queste elezioni non si va nelle condizioni che erano state descritte da qualche intellettuale che scrive sul Corriere della Sera
Che diceva da una parte c'è il centro sinistra più affidabile
Più serio più europeista
Ma conservatore la Prima Repubblica o ciò che ne resta
Dall'altra parte c'è una destra pericolosa avventurosa anti europea ma innovatrice
Badate
Attenzione
Perché attenzione perché così gli italiani hanno visto le cose nel marzo del novantaquattro per questo abbiamo perso
Adesso dobbiamo fare
Adesso vanno al confronto due schieramenti
Che hanno in comune
La volontà di innovazione
Quello che distingue sono gli aggettivi e il modo come si concepisce l'innovazione
Noi concepiamo l'innovazione come un processo democratico come un patto fra gli italiani
Dall'altra parte c'è chi concepisce rinnovazione Comuna spallata plebiscitaria come una rottura istituzionale come il diritto del vincitore di scrivere le regole ecco la differenza
Tra un processo democratico
Tra la Garanzia che l'Ulivo offre
Che se noi vinceremo le elezioni
Governeremo il Paese ma le regole le scriveremo con gli altri
Non per conto nostro
Vedete
Perché perché mai
Una grande forza di sinistra
Si occupa dei problemi e delle istituzioni
Eppure le riforme costituzionali non si mangiano come ha detto con grande finezza l'onorevole Fini qualche giorno fa
Ebbene vedete io credo che
Non sia casuale questo fatto
Io credo che noi saremmo deboli
Se dicessi mo'
Come pure molti pensano ma di che stiamo a perdere il tempo qui presidente presidente del parlamento tutte queste questioni tecniche bisognerà parlare ma dei problemi dell'occupazione della sanità del vero parlerò
Ma
Ecco il punto
Noi siamo quella parte politica
Che è convinta che la Società da sulla non risolve i suoi problemi
Noi sappiamo che la logica del mercato dello sviluppo capitalistico
Creano ingiustizie crea ingiustizie e diseguaglianze
Allarga le distanze sociali
E sappiamo che per intervenire per correggere queste ingiustizie
Per creare una eguaglianza di possibilità fra i cittadini occorre la politica
Occorre l'azione consapevole delle persone delle donne e degli uomini organizzati
E la politica per incidere nella realtà bisogno delle istituzioni
I luoghi dove si prendono delle decisioni
Di strumenti che garantiscono l'efficacia di queste decisioni
Ecco perché la sinistra
Deve occuparsi più della destra del rinnovamento del nostro sistema democratico
La sua capacità di decidere e di incidere nella realtà
La destra questa destra italiana che ha due volti
Ha un volto liberista ultraliberista
Meno Stato
Poi non sappiamo che cosa nasconde questo liberismo Italia
Nasconde anche una scarsa cultura della legalità
Questa idea diciamo di cui Berlusconi è in modo persino simpatico espressione diciamo di una borghesia che pensa che le leggi regolamenti
Persino i cassonetti della spazzatura sono stati messi lì per dare fastidio
Per obbligare la gente perché obbligarci a portare la spazzatura nel caso Eschilo si può buttare dalla finestra diciamo così possono scaricare i rifiuti dei fiumi e dei torrenti
D'altro canto andato al governo del Paese e lui ha pensato che il Presidente della Repubblica alla Corte costituzionale il Parlamento fossero stati studiati per impedirgli di governare invece la cosa
Come dire era la è la condizione non era un terribile complotto contro di lui noi abbiamo una destra che ha questo volto liberista
E che ha uno scarso interesse al tema delle istituzioni
Salvo un certo interesse al tema dell'istituzione magistratura ma per smantellare la Grecia no non per
E poi abbiamo
E poi abbiamo un'altra destra che ha una visione molto semplicistica del tema delle istituzioni
E cioè l'idea
Il mito della forza
E
Ma in questo c'è il calcolo di Fini più preoccupante
Perché Fini non ha voluto un patto sulle regole in fondo per lui era una prova importanti
In fondo si poteva pensare che Fini che è un uomo politico intelligente che ha guidato una destra che era ai margini della vita politica italiana
A diventare protagonista di una nuova stagione
E che ha Lou interesse alla costituzionalizzazione della destra fondo mi poteva pensare ma insomma io sono stato il segretario di un partito il Movimento sociale che era
Al bando della Prima Repubblica posso essere uno degli uomini che firmano un nuovo patto fra le forze politiche poteva avere interesse a questo
Perché ha scartato di fronte a questo passaggio a quest'altro io credo che questo è un problema sul quale ci dobbiamo interrogare e dobbiamo porre questo problema nella campagna elettorale
Ci sono diverse ragioni vedi un calcolo di partito
Fondo come dire
Persino umano che un capo partito che vede crescere i sondaggi cerchi momento di capitalizzare di raccogliere di
Denota una visione un po'ristretta
Comprensibile
La preoccupazione di vedere riprendere una leadership moderata nel Polo che il dialogo certo non è il terreno più agevole per la destra che rappresenta sì
La paura del dissenso dei suoi
Che sono scarsamente avvezzi diciamo il confronto democratico così poco hanno un'idea del parlamento diciamo ma particolare delle procedure parlamentari testo diciamo
E una parte dei suoi direi una concezione del tutto pugilistica del confronto parlamentare aveva avuto vari momenti serie nel corso di questo periodo
E non è comune in un parlamento dell'Europa democratica vedere un deputato strappare il microfono per farne clava contro un membro della presidenza della camera chiusa sono sono segnali
Ma c'è stato anche altro cioè l'idea di Fini che se lui faceva le riforme insieme alla sinistra
Avrebbe perduto la forza propagandistica
Di questo mito di un presidenzialismo inteso come uomo forte
Che che non è più una proposta legittima di riorganizzazione delle istituzioni ma diventa un mito autoritario da brandire contro gli avversari politici
E questo è a mio giudizio tratto inquietante della posizione di Alleanza Nazionale
Il suo improvviso primissimi bizzarro assi diciamo così
Tanto più inquietante perché questa forza ci appare oramai come la vera forza leader
Del Paolo che abbiamo di fronte
Resto diciamo così sono comparse come appare sempre più chiaramente dà forza dominante la forza chi decide in ultima istanza
Anche se l'onorevole Gasparri diciamo così con un tratto di nobiltà detto ma il comunicato l'Alletto Berlusconi diciamo così testa capisco
E
E badate nel momento in cui il Polo arrivato alla sua cento sessantesima riunione alla sua due millesima ora diverti riceve diciamo vasi stavano lì che non sapevano che cosa decidere la dichiarazione dell'onorevole Gasparri diciamo ora mi resta impressa
Diciassette e trentaquattro diceva così fatelo pure questo governo
Ma il primo provvedimento che noi chiederemo e l'antitrust televisivo
E il secondo è il rifiuto dell'amnistia
Ora non so a chi parlasse questo messaggio diciamo così
Non sono fatti parlasse del commissario
Vagamente squadristi nel goriziano ma sta di fatto che dopo trentacinque minuti Berlusconi ha dichiarato esaurita ogni possibilità
A fare l'accordo di governo
Be'io penso vedete che questa destra non è matura per governare il nostro Paese lo dico così voglio non voglio dire nulla di esagerato diciamo
Questa lo dico in questa città in questa città importante di alla borghesia di questa città
Lo voglio dire
Come dire agli uomini dell'industria della finanza a quelli che ogni giorno fanno su e giù con l'Europa con gli Stati Uniti badate pensateci
Perché se dopo il ventuno di aprile questo Paese governato dai Gasparri dai Tatarella dai Gramazio noi uscivamo dall'Europa dal mondo civile
Da questa parte c'è invece una classe dirigente
Perché ha dimostrato senso di responsabilità
Che vuole innovare il Paese
E che propone un patto
Propone un patto per il governo dell'Italia
Vedete
Queste è stata la nostra azione
Nel corso di questi questo periodo di questi ormai quasi due anni che ci separano dal marzo del novantaquattro
Noi abbiamo lavorato per fermare una destra che si è dimostrata incapace di governare l'Italia
Che ha vinto le elezioni e chi aveva l'ambizione di dare inizio a un al a un lungo dominio io non ricordo noi dobbiamo sempre ricordare diciamo quel passaggio marzo giugno del novantaquattro Ando hanno vinto le elezioni e poi hanno sfondato al centro Forza Italia ha superato il trenta per cento dei voti alle elezioni europee
Sembrava l'inizio di una lunga fase di dominio in un Paese come l'Italia che non ha mai conosciuto l'alternanza al governo
Bensì diciamo regimi regimi
E la sensazione era che
Dalla crisi della Prima Repubblica si usciva con un nuovo blocco
Sì Italia Alleanza Nazionale
Un blocco sociale forte forte tuttora sono forti
In grado di ereditare
Il vecchio potere democristiano
Che stava per sfondare al centro anche per la buona abitudine di una parte della borghesia degli apparati
In questo paese diciamo nel quale e c'è
Anche un italiano medio pronto accorrere in soccorso del vincitore diciamo così
Quindi
Questo era il quadro dell'Italia nella primavera del mille novecentonovantaquattro
E se noi siamo riusciti prima
A mandarli via dal governo
Poi a dare vita ad un governo tecnico dicevano ma che era una mossa azzardata che era una scelta avventurosa sostenere un uomo come Dini
Sorride tanto
Vedremo nel tempo diciamo il valore di queste scelte
Poi siamo riusciti ad avviare una politica di dialogo con il centro di costruzione di una coalizione democratica
Che ha visto nelle elezioni regionali una prima svolta
La conquista di quasi tutti i Comuni le Province d'Italia da parte dei democratici
L'inizio di una rimonta dura difficile
Tutto questo è avvenuto in poco pochissimo tempo
E oggi
Questo lavoro che abbiamo svolto questa azione coerente e tenace
Che si è mossa su due piani
La ricerca di un dialogo e di un patto per le riforme fra tutti
La costruzione di una coalizione democratica di centrosinistra per il governo del Paese
Questa azione oggi ci mette in grado di guardare con fiducia da prove elettorali
Noi ci sono molte persone che sono incerte
Sarebbe sciocco dire abbiamo vinto
Ma noi avvertiamo che
La proposta che abbiamo messo in campo è una proposta competitiva cioè ha delle possibilità
Direi persino che in questo momento siamo mezza lunghezza più avanti all'inizio della scorsa di una corsa che sarà dura
Ma siamo mezza lunghezza più avanti sa e io spero di questa mezza lunghezza non ce la giocheremo ai tavoli delle candidature siamo bravissimi a fare queste cose
Spero che ci sia
Capacità di decidere presto e bene e anche consentitemi lo dico agli amici che sono qui
Quel tanto di disciplina repubblicana diciamo che deve avere un'alleanza
Cioè
Quella capacità di governare con compostezza
Troppi Problemi i propri incomprensibili conflitti diciamo così governare con compostezza
Mettendo al primo posto l'interesse comune della coalizione e del Paese
Perché questa coalizione rappresenta qualcosa di importante
Per l'Italia
Non è soltanto un incontro di forze di culture di tradizioni diciamolo pure delle grandi tradizioni democratiche del nostro Paese perché questo è innanzitutto l'Ulivo nell'incontro delle grandi tradizioni democratiche della sinistra dei laici e dei cattolici
Ma è anche
L'opportunità per la prima volta nella storia d'Italia
Che si formi un'alleanza sociale inedita per il governo del Paese
Un'alleanza sociale che comprende
Il mondo dell'impresa
Il mondo della intelligenza sociale
Nelle professioni della intellettualità
Delle nuove generazioni che hanno studiato e il mondo del lavoro cioè quella sinistra quel mondo dei lavoratori che è sempre stato escluso dal governo dell'Italia
Cioè l'Italia è stata governata da un'alleanza si potrebbe dire tra il profitto e la rendita
Se invece viene governata da un'alleanza tra l'impresa il lavoro secondo me diventa un grande Paese moderno
Queste
La vera grande svolta nella vita nazionale altro che tutte le chiacchiere sulla Prima la Seconda Repubblica che ancora non sappiamo bene che cosa è
Questa è la vera grande svolta nella vita nazionale che l'Ulivo può determinare
E noi lo sappiamo benissimo che questa svolta può essere determinata dall'Ulivo non dal solo PDS
Sappiamo benissimo che l'Ulivo è una coalizione di cui noi siamo una parte importante ma non esclusiva
Sappiamo benissimo vorrei dire che l'uomo che l'Ulivo candida al governo del Paese romano prove
Io vorrei dire una parola definitiva
Perché
Ci sono stati anche momenti difficili incomprensione di dissenso fra di noi in questi giorni
Nessuno
E tenuto a cambiare opinione sulle vicende di questi giorni
Siamo tenuti a guardare avanti
Vedete il giorno in cui oramai sono passati molti giorni
In un modo che non fu molto brillante in verità
In giornate tempestosa difficile al momento della crisi drammatica del Partito popolare
Da una riunione alla quale partecipavano Giovanni Bianchi Andreatta e Mancino
La loro riunione
Venne fuori
Ripeto non fu brillante il modo in cui venne fuori
La proposta che Romano Prodi
Fosse indicato come il leader di un Patto di centro sinistra
Era un momento drammatico nella vita del Partito popolare
L'onorevole Buttiglione aveva appena finito di vendere l'anima in via dell'anima
E
E
I popolari quelli veri
Avevano bisogno di una bandiera per resistere
E per rilanciare una prospettiva democratica
Noi avremmo potuto dire boh adesso ci penseremo diciamo io dopo mezzo Dessì
Noi sosterremo con Romano Prodi dopo mezz'ora
Non
Non ho mai protestato e non sarebbe assurdo protestare per il modo
O perché noi che pure siamo un grande partito non eravamo stati invitati a quella riunione m'interessano queste cose interessa la sostanza
E siccome intendo a riconoscere con difficoltà anche quando accade di avere sbagliato figuratevi voi se ora io debbo dire di avere sbagliato
Ad aver detto noi sosterremo Romano però
Non c'è problema da questo punto di vista
Vorrei soltanto dire vorrei soltanto dire una cosa
Agli amici
Anche gli amici come Vattimo che raccomandano che qualcuno cioè io faccia un passo indietro
Qui ci sarà da camminare per tutti e semmai il vero problema diciamo è che in questo momento tutti insieme noi
Spingiamo avanti però più che in dare indietro novità
Questo è il problema
E io penso anche che intorno a questa candidatura
Possano scendere in campo personalità diverso se rilevanti del mondo democratico italiano
In grado di rafforzare la coalizione di centrosinistra
Anche al di là dei suoi attuali confini
E di conquistare una parte del centro c'è un'evidente malessere nella componente moderata del popolo un'evidente ma adesso per il predominio dell'estrema destra
C'è un malessere in una parte dell'elettorato che ha creduto nella rivoluzione liberale di Berlusconi
E
Io credo che la coalizione di centrosinistra può pensare oggi di allargare la sua influenza in una parte del mondo moderato al di là dei suoi confini
Noi daremo una mano per questo non abbiamo che non abbiamo preoccupazioni non abbiamo gelosie non abbiamo desideri di primeggiare come partito noi vogliamo vincere le elezioni che è un concetto più comunque
Sappiamo benissimo che è risultato che conta
è chi avrà più eletti in Parlamento non la percentuale dei partiti nella quota proporzionale
Per quanto riguarda il nostro partito io ho fatto tutta la campagna elettorale regionale senza mai dire votate PDS non ho mai detto anche perché c'era una certa propensione spontaneo fa che
Questo non è un problema
Io ritengo del PDS avrà un buon risultato elettorale
PDS vedete è nato con molta sofferenza dalla crisi del PC ha avuto il sedici per cento dei voti nel novantadue il venti per cento dei voti nel novantaquattro alle Regionali abbiamo raggiunto il ventiquattro per cento dei voti
E io penso che andremo avanti
è una tendenza naturale penso che andremo
Non è quello sotto il problema
Il problema è di mettere questa forza al servizio di una coalizione che vuole vincere e governare il Paese
Di una coalizione che indica degli obiettivi ambiziosi per l'Italia vedete
In questi anni in questi anni difficili per il nostro Paese
L'unico vero miracolo italiano non è stato quello che aveva promesso Berlusconi
Ma l'unico vero miracolo e che questo Paese nel momento in cui ha visto cadere i partiti le istituzioni governi
E
Ha corso il rischio di essere travolto con un debito pubblico che correva alle stelle con una grave crisi economica e produttiva
Malato di una cronica instabilità l'unico vero miracolo e che invece l'Italia si è salvata
Si è salvata avviato un risanamento del debito pubblico
è stata capace di fare grandi riforme
E anche riforme dolorose pensiamo a quella delle pensioni
E perché questo Paese si è salvato
Chi è quale parte sociale e politica si è posto il problema di salvare questo paese di avviare una politica di risanamento
Sì ecco
Quaestor innanzitutto è diciamo in modo come ci presentiamo agli italiani
Se non ci fosse stata questa forza ma più in generale il movimento dei lavoratori le grandi organizzazioni sindacali
Con la loro forza con il loro senso di responsabilità e questo mondo del lavoro questo Paese forse se ne sarebbe andato a rotoli
E invece oggi noi possiamo sperare in una nuova stagione per l'Italia certo
Con traguardi più ambiziosi
Certo non possiamo pensare alla prospettiva di governo dell'Ulivo se non come anche ad una prospettiva
Di maggiore giustizia sociale
Di più equa distribuzione del peso del risanamento
E come una prospettiva capace di aprire al nostro Paese
Speranze possibilità
Che sino ad oggi non ha avuto
Speranze possibilità che ci sono anche in virtù dei sacrifici che sono stati compiuti
E voi capite cosa vuol dire per un grande Paese averi quasi sessanta mila miliardi di avanzo primario cioè che lo Stato
Prende molto di più di quello che da diciamo ai cittadini perché bisogna pagare i debiti che hanno lasciato diciamo quelli là che ecco
E questa è la verità insomma
Io credo che noi oggi dobbiamo indicare obiettivi mette
Aprire prospettive e dare speranza
Al centro di tutta la nostra battaglia della nostra proposta
C'è
L'idea di una integrazione dell'Italia in Europa
Che non avvenga in un modo subalterno straccione
Che sia una grande occasione di crescita non solo economica ma civile del nostro Paese
C'è la possibilità di operare per un più elevato grado di civiltà e di cultura
Sapendo lo diceva poco fa Marco Fumagalli che
Un più elevato grado di civiltà e di cultura e oggi la chiave per una migliore qualità della vita delle persone
Per la possibilità di
Godere meglio della propria esistenza
C'è la necessità di una politica che sappia creare lavoro
Dato che abbiamo visto
Che lo sviluppo da solo non crea il lavoro queste la sconfitta della destra quando Berlusconi ha detto libertà alle impresa e meno tasse e ci saranno un milione di posti di lavoro
Noi abbiamo avuto una forte ripresa economica abbiamo avuto meno tasse a Tremonti la detassazione degli utili reinvestiti
Non abbiamo avuto un aumento dei posti di lavoro ha detto pari a questo sviluppo mi ha avuto un consistente aumento dei profitti ma nonno omento dei posti di lavoro e soprattutto non in quella parte del Paese dove c'è la grande massa dei disoccupati
E perché questo Prete non perché
Non perché i padroni sono cattivi perché questo è il problema delle società sviluppate
Il fatto cioè che la crescita economica
In un sistema di altissima intensità tecnologica non crea lavoro si è spezzato diciamo scocca il rapporto virtuoso tra crescita
Della produzione e crescita dell'occupazione che è stato uno dei cardini diciamo del patto sociale del secolo socialdemocratico
E
Nel mondo democratico si è alle prese con questo grande problema
E non si crea lavoro se non si aprono nuovi campi
All'attività umana
Se non si investe nell'ambiente nei servizi alla persona nella cultura nel recupero delle nostre città
Lei se non interviene un'azione politica intelligente volta a creare lavoro
Terza grande sfida per l'Italia che è paradossale che venga dalla sinistra ma questa è la condizione dell'Italia che questo Paese ha bisogno di un mercato vero
Di un mercato dove si compete
Non di un mercato arabo dove diciamo si compì si vincono le gare d'appalto con le bustarelle si ottengono li monopoli delle concessioni perché si è amici di un primo ministro di un segretario di partito
O dove si fanno le privatizzazioni decidendo in crema il solito salotto buono come ci si spartiscono le cose che si comprano senza uscire una lira diciamo così
No questo non è il mercato di un grande Paese capitalistico moderno dell'Occidente
Noi vogliamo allargare il mercato scrivendo nelle regole
Garantendo i risparmiatori
Garantendo la competizione
Che anche selezione di qualità
Come vogliamo un'amministrazione efficiente e responsabile
Una pubblica amministrazione che sia al servizio dei cittadini e non di quelli che lavorano nella pubblica amministrazione
O anche
Può anche al servizio dei partiti che li hanno fatti assumere come nel passato
E questo questo discorso non è contro quelli che lavorano nella pubblica amministrazione
Direi anzi è la proposta di un patto
Con quelli che lavorando nella pubblica amministrazione sono più capaci che hanno voglia di fare
Perché anche questo è un criterio per la vita di un grande Paese
E infine io penso che noi possiamo dal Governo garantire un più alto grado di sicurezza dei cittadini in questo Paese
Il che significa lottare contro tutte le forme grandi e piccole di criminalità e di insicurezza
Contro le forme di violenza e contro la presenza di una criminalità organizzata che rappresenta come in nessun Paese europeo
Un potere che condiziona la vita nazionali
Vedete queste sono le sfide del governo dell'Italia
Io ritengo che
Da questa parte c'è una classe dirigente in grado di affrontare queste sfide
C'è una classe dirigente sperimentata che viene da una scuola non si improvvisa una classe dirigente questo lo abbiamo visto in questi due anni
Abbiamo visto alla prova del governo del Paese diciamo
Una destra
Che rappresenta umori interessi particolari corporazioni ma che non è classe dirigente perché sì è classe dirigente quando ci si preoccupa degli interessi di tutti non soltanto dei propri
E io credo che questa destra porterebbe il nostro paese ad un disastroso fallimento
Per questo torno a dire
Noi chiediamo che scendano in campo le forze migliori
Non soltanto della politica dell'economia delle professioni delle intellettualità
C'è spazio
E del mondo del lavoro
Noi
Siamo convinti che in questo momento
Iniziamo in questo momento
Abbiamo bisogno soprattutto di dare forza e visibilità
Alla quale fazione dell'Ulivo
Di
Rafforzarla
In questo quadro di collocare noi stessi una grande forza di sinistra moderna europea di governo
E solo dopo dopo nel corso di giorni ma dopo
Dovremo affrontare il tema degli eventuali e io ritengo possibili accordi elettorali che l'Ulivo può fare
Perché io ritengo che questi accordi elettorali debbano essere presi in considerazione
Vedete non per una ragione strumentale innanzitutto cene una ragione democratica
Noi
Andiamo ad elezioni da cui non dipende soltanto il governo del Paese
Ma noi siamo nel vivo di una fase di transizione di una fase costituente per l'Italia
Io credo che non sarebbe giusto in un passaggio di questo tipo
Consentire che una minoranza
Il Polo la minoranza e una minoranza che invisa alla maggioranza degli italiani
Perché io penso vedete abbiamo avuto la prova di questo nei ballottaggi delle azioni amministrative
Quando si perdono tutti i ballottaggi da Bolzano a Mazara del Vallo non è un fenomeno locale vuol dire che c'è una tendenza
Io penso che non sia giusto in questo momento che una minoranza
E ripeto una minoranza invisa alla maggioranza degli italiani
Possa conquistare la maggioranza del Parlamento
Questo vedete nella logica normale di una democrazia del maggioritario questo può anche cadere anziché la minoranza si trasforma in maggioranza diciamo
Ma noi non siamo ancora nella logica normale di una democrazia del maggioritario
Ecco perché io ritengo che l'Ulivo debba ricercare un'alleanza elettorale con quelle forze politiche Rifondazione comunista e la lirica che non fanno parte dell'Ulivo
Macché indiscutibilmente diciamo così sono collocati come l'Ulivo nel campo avverso a quello della destra
è evidente
E non non c'è nulla di strumentale che sono forse i colleghi quali abbiamo molte forme di relazione di collaborazione insieme con la lega abbiamo sostenuto un Governo
Con Rifondazione amministriamo Comuni Province regioni
Non c'è nulla di strumentale o di posti sciolga il fatto che il centrosinistra possa verificare se ci sono le condizioni di un accordo elettorale con forze
Che pure non fanno parte della coalizione di governo dell'Ulivo ma con le quali esistono maggiori affinità o che comunque sono più affini a noi che non ai nostri avversari politici
Se ci fosse il doppio turno perché la destra non vuole il doppio turno mica per una tecnicalità dice guarda un po'turno uno si fa prima è una domenica sola no
Perché con il doppio turno alla fine decidono la maggioranza dei cittadini greci
E cioè con il doppio turno alla fine
Anche gli elettori che non sono rappresentati da un proprio candidato nel ballottaggio tuttavia possono scegliere quello che considero migliore o meno peggio
E invece con il turno unico questo non è possibile
E in questo modo finisce che una minoranza prende il Governo
D'altro canto diciamo
Io non credo che l'onorevole Formigoni sia gradito alla maggioranza dei lombardi
Eppure il Governo e
Se si potesse fare una referendum rigore Pannella ne promuove tante volevo fare un referendum per vedere se i lombardi hanno piacere di essere governati da Formigoni e con ogni probabilità questo referendum lo perderebbero
Allora usciamo
Diciamo così dai paradossi
Io penso che si possa cercare di fare un accordo elettorale
Un accordo elettorale limpido chiaro
Significa che in un certo numero di collegi elettorali si prese dove si presentano candidati di Rifondazione della legge non si presentano i candidati dell'Ulivo
In modo come dire da non prestarsi piedi dice in un altro numero di collegi non si presentano i candidati di Rifondazione o della lega
E questo è a mio giudizio del tutto normale e fa parte della logica di un sistema elettorale
Che è concepito così che è sbagliato guardate non lo volevamo cambiare ma è questo
E
Sono convinto
Che d'altro canto essendo questo il sistema elettorale
Noi possiamo cercare di farlo funzionare
Come un sistema dove c'è il ballottaggio
E non c'è nulla di scandaloso in questo
Naturalmente se ci sono delle condizioni chiare
Queste condizioni chiare devono essere una base minima
Di intesa
Per esempio io voglio dire qui con chiarezza
Che
Se la lega può essere interessata la lega può non essere interessata decide andare da sola cosa legittima niente di drammatico
Ma se la lega può essere interessata una prospettiva di questo tipo
Deve senza alcun dubbio rinunciare
A parole d'ordine secessioniste a slogan insensati
Bisogna come dire che un patto di questo tipo può possa avere al centro diciamo il federalismo ma un federalismo
Solidale che non vuole spezzare l'unità del Paese diciamo così questo deve essere scritto in un pezzo di carta e firma
Perché questa è l'unica condizione che può motivare un patto democratico
E vorrei dire nel rapporto con Rifondazione Comunista che anche lì ci vuole un minimo di base intanto come dire la rinuncia
A forme di polemica a sinistra
E di tipo ancestrale o trogloditi col diciamo che ricordano adesso veri il modo di ragionare di uno stalinismo di tanti anni fa questo bisogna rinunciare
Dopo e di evitiamo fare i patti elettorali
Voglio dire a Bertinotti che ora lo propone la Lega non si sa cosa vuol fare a Bertinotti propone un patto elettorale ora prima cosa bisogna bisogna rinunciare a forme di polemica a sinistra che non sono accettabili
Perché si può anche fare un patto elettorale con qualcuno con cui non si è del tutto d'accordo o anche si è in disaccordo su tante cose ma con chi ti insulta no sinceramente
E bisogna anche che ci sia una base minima di intesa che se in un certo numero di collegi
L'Ulivo rinuncia a presentarsi per favorire candidati che sono espressione di una sinistra più radicale bisogna che questi candidati una volta eletti quanto meno si impegnino a non votare le mozioni di sfiducia contro il governo dell'Ulivo diciamo dal
Qui poi diventa
Un pasticcio che non capisce nessuno
Noi valuteremo questi aspetti in termini di chiarezza di trasparenza di fronte ai cittadini
C'è vedete un punto essenziale per noi
Queste intese sono a volte all'obiettivo
Di a vere nel prossimo Parlamento una maggioranza di governo di centrosinistra che sia autosufficiente
Chiunque ragioni sul l'attuale sistema elettorale
Si rende conto che per potere avere una maggioranza di governo che sia autosufficiente
E conveniente fare un accordo elettorale
Con Rifondazione mentre non facendo lo è possibile che poi si debba fare un patto di governo diciamo io delle due preferisco la prima
Ma non per ma non per volontà ma non per volontà di esclusione di Rifondazione
Ma perché ho la sensazione che Rifondazione non voglia cimentarsi con la sfida del governo del paese
Che
Mentre invece penso che Rifondazione non sia indifferente e non potrebbe essere indifferente tra l'ipotesi che l'Italia sia governata da Berlusconi ed affini oppure che sia governata dall'Ulivo
Che non essendo indifferente perché penso che non lo siano e lo dico con sincerità non essendo indifferenti a questa alternativa io penso che con loro si possa fare un patto con il quale ci aiutano ad evitare che la destra governi e ci consentono di governare noi Polo ci stima avranno cinque alzeranno ci controlleranno
è un patto limpido
Nel quale ciascuno fa ciò per cui si sente vocato
Noi siamo quella parte della sinistra che pensa che è venuto il momento di governare l'Italia
Ora mito compagni scusa ma
Questo era come si dice l'impostazione della campagna elettorale come si sarebbe detto una volta
Ora si apre
Un confronto che sarà difficile nulla di drammatico noi non vogliamo scontri drammatici
Non diremo mai diciamo che andremo condurre sala stampa a chiedere che STET
Noi vogliamo andare alla campagna elettorale con degli argomenti con delle proposte
Con serenità e
Ripeto con la volontà di parlare a tutti i nostri concittadini
Abbiamo lavorato con coerenza per costruire le condizioni di una svolta nel Paese
E per potere vincere le elezioni abbiamo lavorato con questo obiettivo vincerà le elezioni non è che come vincere una gara per vincere le elezioni bisogna convincere
La maggioranza dei nostri concittadini che Dinoi ci si può fidare per il governo dell'Italia
Ora io vorrei dire una cosa questa questo confronto sarà difficile perché gli altri dispongono di una grande superiorità di mezzi
Anche su questo diciamo voglio dire una vedete voglio fare un discorso diverso dal solito anziché protestare perché loro hanno le televisioni quelle private quelle pubbliche
Io vorrei da questa vostra città che è una capitale diciamo del
Anche dell'informazione della televisione io vorrei rivolgermi ai lavoratori della Fininvest della RAI ai giornalisti agli operatori
Ai direttori dei telegiornali e dei giornali
Ad Emilio Fede tra gli altri
E vorrei dire a tutti questi amici e colleghi
Vorrei dire vedete il nostro Paese e a un passaggio molto importante della sua storia
Gli italiani devono compiere una scelta importante
Volete aiutarli a scegliere con una informazione obiettività
Volete io spero di sì
Volete fornire loro gli argomenti presentare lei degli uni e degli altri io credo che una scelta di questo tipo sarebbe una grande scelta di civiltà e
Io prima prima di protestare vorrei rivolgere questo appello poi semmai protestare
A voi care compagne e cari compagni vorrei dire che avremo bisogno ancora una volta del vostro impegno vedete la sinistra in Italia
Ha rappresentato ore tratterà presenta qualcosa di importante
In fondo non c'è grande conquista civile sociale o di libertà che non hanno avuto che non abbia avuto il segno della sinistra
Solo che poi
Hanno sempre comandato e gli altri diciamo cominciando da
Cominciando da quando diciamo dalla sinistra risorgimentale da quando ci volle Garibaldi per liberare il Sud ma poi la consegniamo arredi diciamo così fino per venire più vicino ai tempi nostri
A quando la tante donne e uomini della sinistra si batterono per la libertà di questo Paese che poi fu governato dalla democrazia cristiana
E via via diciamo sì quando negli anni settanta fu una sinistra salvare l'Italia dal disastro economico dal terrorismo è poi arrivato Craxi e
Fu la sinistra a guidare la rivolta essere parte almeno della rivolta morale contro la corruzione della Prima Repubblica poi arrivato Berlusconi
Adesso questa volta vorrei che arrivassimo noi
Non da soli
Non da solo
Insieme agli altri democratici con la vostra passione con il vostro impegno penso che ce la faremo
Ringraziava il compagno Massimo D'Alema
Ringraziamo tutti voi e buon lavoro a tutti cari compagni