Presentazione della ricerca di Mediaforce sulla tv

Cortesemente volete accomodarvi stiamo per cominciare
Dove
Eccolo grazie
No
Domanda ed è
Stato affermato scusi grazie
Trovare
Avvenuta
Ulteriormente Falco
Ma
Mancare valutati secondo il canone ufficiale saranno
Ma
Domani
Parecchio
Grazie
Abbiamo
Ora
Senza avrà
Tossicità calabrese Enrico Ghezzi
Cigliola invece possiamo gentilmente chiedere la cortesia di frutta graffiti
Dacci una possibilità di cominciare
Ci fate un favore no
Anche perché ci siamo ripromessi che rispettare
I tempi gli abbiamo previsto a beneficio dei nostri ospiti illustri
Io vorrei fare una premessa che sarà assolutamente brevissima proprio per non distogliere del tempo vorrei presentarmi io mi chiamo insomma che frutti
Sono l'amministratore delegato invidia Force media forse è un centro media i centri media sono delle strutture professionali e che hanno come loro compito quello di scegliere i mezzi migliori su cui veicolare la pubblicità
Noi
Ci siamo chiesti all'inizio di quest'anno
C'era sufficiente il lavoro di analisi che noi facciamo quotidianamente su quello che sono i dati disponibili abbiamo pensato che forse sarebbe stato opportuno allargare un pochino il campo della conoscenza abbiamo dato quindi vita un'entità di ricerca non commerciale che si chiama media forse segnale ed è questa la prima ricerca spero che sia la prima di molte che mi via forse un segnale presente
Perché la televisione perché è una ricerca sulla televisione
Perché in televisione di questi tempi come tutti loro sanno si sta parlando moltissimo
Ci sono moltissime persone che ci stanno logorando devo dire a cercare di definire come deve essere la televisione quanto devono essere come devono essere organizzate di chi devono essere tematiche non tematiche
Eccetera eccetera eccetera bene noi siamo abituati a lavorare sui prodotti di marca invece ci siamo domandati se qualcuno si era preso la briga di andare a chiedere al telespettatore che cosa lui volesse e abbiamo scoperto che non esistono Torre non recenti ricerche pubbliche su questo tema e questo è esattamente quello che abbiamo fatto
Siamo andati a intervistare tutti gli italiani come Enrico Finzi un campione rappresentativo di tutti italiani come Enrico Finzi ritira fra un momento e diamo i risultati di questa ricerca
Che siamo felici di presentare al mondo istituzionale questa mattina non perché questa ricerca di a tutte le risposte possibili come vedrete non le darà ma in realtà questa ricerca darà molti stimoli io ho finito la mia premessa ringrazio moltissimo i signori che sono sull'importante che sono questo tavolo e quelle che arriveranno per il dibattito è passo la parola Enrico Finzi che è presidente di Astra e di Demoskopea che ci illustrerà i risultati di questa ricerca grazie
Grazie ben trovate drogante cosa abbiamo
Che cosa abbiamo fatto siamo stati incaricati da video forse di tentare di rispondere alla domanda che cosa gli italiani vogliono dalla televisione
E abbiamo proceduto con una ricerca campionaria intervistando non per telefono ma domiciliare mente un campione rappresentativo della popolazione adulta tra i quattordici e i settantanove anni di età
Campioni di quasi due mila persone mille novecentocinquantaquattro per l'esattezza Castri Demoskopea hanno sentito proponendo diverse decine di domande forse uno degli elementi di interesse di questa indagine sta nel fatto che molte di queste domande sono domande aperte un termine tecnico del nostro mondo che significa che non sono state prefissate
Delle risposte di quelle Colle Croce fine che si mettono sui questionari ma sono state poste delle domande
Appunto aperti a cui soggetto l'intervistatore ha chiesto di rispondere del tutto liberamente era sollecitato a dire tutto quello che pensa
Questo ha voluto dire un pazzesco lavoro perché qui i computer sono non sono d'aiuto abbiamo raccolto circa sessantaquattro mila indicazioni spontanee che poi abbiamo classificato
Accorpato codificato esposte trattato quantitativamente forse questo principale motivo d'interesse di quest'indagine abbiamo cercato di esercitare la virtù dell'ascolto
Dando voce agli italiani dirò subito i limiti di indagini di questo tipo
Ripeto ci sono i limiti del campione c'è un margine di errore statistico che i circa un punto e mezzo per cento
Secondo limite che questa è un'indagine come ho spiegato basato su quello che gli italiani dicono ora tra quello che la gente dice
Quello che davvero pensa e ancora di più quello che davvero fa c'è un abisso non solo il mare tra il dire e il fare ma spesso l'ocean qui siamo pienamente consapevoli vi chiediamo di esserlo del fatto che questa ricerca non misura alcuna verità oggettiva ma delle verità soggettive che la gente quando risponde a questi sondaggi lo fa non dico dicendo delle bugie ma accerto presentando
Delle convinzioni a cui spesso non si attiene nei suoi comportamenti di questo dobbiamo essere consapevoli detto questo noi abbiamo posto una serie di domande il mio compito è di condurvi per così dire per mano attraverso un percorso che tenta di dare una risposta alla domanda ma che rapporto gli italiani hanno con la televisione ma che cosa vogliono gli italiani dalla televisione
Cominciamo da qualche aspetto di tipo quantitativo sempre basandoci sulle dichiarazioni dei nostri intervistati come vedete da questa prima tabella viene totalmente smentito la tesi di un Paese anti televisivo
In realtà gli italiani che non guardano mai la televisione
Federica
Non sto regolamento del consiglio amministrazione donne in rosso che arriva in lieve ritardo si fa naturalmente notare sono solamente tre milioni e quattrocento mila su un universo di riferimento cioè su un totale di italiani tra i quattordici e settantanove anni solo il sette virgola due per cento gli italiani che dichiarano di avere un rapporto debolissimo o nullo con la televisione
Sette punto due per cento Unitalia prevalentemente corta abbiente
Urbana metropolitana residente a il resto il novantatré per cento dichiara di avere un rapporto quotidiano quasi quotidiano con la televisione da un'ora al giorno insieme tre italiani su quattro dichiarano di guardare la televisione da un'ora a tre ore al giorno
E possibile dire senza entrare troppo nel merito vi verrà distribuito un librettino che già consente ai primi approfondimenti ma è possibile dire che gli italiani hanno un rapporto di coinvolgimento con la televisione straordinariamente rilevante di più la televisione svolge secondo l'opinione di larghissima parte degli intervistati una funzione eccezionalmente rilevante su un duplice terreno
Quella della fonte di informazioni quella del passante lo vedete sombrero sempre i dati molto più abbastanza per semplificare il discorso vedete che spilli sette italiani su dieci considerano la televisione
Ho ventitré per cento la principale d'esclusiva anzi fonte di informazione o una quarantotto per cento delle principali fonte di informazione
E va detto che e l'Italia più anziana più povera più residente al Sud socialmente economicamente anche psicologicamente più marginale quella che dipende più intensamente dalla tv come fonte di informazione
Ma la televisione anche per molti per il quarantuno per cento uno dei propri passatempi preferiti per gli altri è uno dei passatempi non necessariamente il preferito solo un italiano su quattro giudichi il ventisette per cento non si diverte affatto guardando la televisione
Dunque e come fonte di informazioni e un po'meno come passatempo preferito la televisione i vini di Chiara essere rilevantissima
Mi il kit d'altra parte spiega e giustifica il dato molto alto di interazione quotidiana con la televisione la televisione nella percezione collettiva è un mezzo estremamente forte è un mezzo estremamente utile e attenzione e un mezzo in larga misura apprezza
Due italiani su tre dichiarano in genere di trovare sempre qualche programma televisivo di loro interessa non si spiegherebbe altrimenti perché la guardino in misura significativamente intensa forse meno banale e quel cinquantotto per cento che seppure con non gigantesca intensità
Reputa che la televisione tuttora contribuisca alla crescita culturale degli italiani
Tutt'ora c'è questa convinzione più di metta nettamente più di metà della popolazione quasi con riconoscenza viene detto da molti viene fatto da molti questo riconoscimento abbiamo anche chiesto se il nostro campione reputa che la televisione italiana sia una delle migliori nel mondo vedette ultima cifra destra di questa prima riga quarantasette per cento non sa rispondere
Come del tutto ovvio che metà della popolazione non sappia rispondere un'analisi comparata comparativa dei sistemi televisivi della qualità dell'offerta televisiva e al di fuori delle possibilità di conoscenza e controllo da parte dei nostri concittadini
E ciò malgrado quella cinquantatré per cento che si esprime in maggioranza reputa seppure in misura non molto intensa che la televisione italiana sia nell'insieme una delle migliori nel mondo di più e dopo avere ripreso in mano alcune ricerche anche venti abbiamo sottoposto ai nostri intervistati una frase su cui chiedere consenso in gergo inglese che si chiama alterna un'antenna molto forte
Senza la televisione d'Italia sarebbe più infelice si pronunciano quasi nove italiani su dieci come vedete non la maggioranza ma una cospicua minoranza quaranta per cento sul totale mai di più sull'ottantanove per cento che si pronuncia dicessi
Senza la televisione d'Italia sarebbe più infelice
Dunque più o meno ma significativamente interessante
Dunque
Tuttora maestra e in civilmente il Paese di qualità per quelli che sono in grado di valutarlo particolarmente significativa
Anche in una comparazione internazionale addirittura contribuente alla felicità del Paese ed è significativo il fatto che sono gli italiani i più anziani con minore reddito il potere d'acquisto
Culturalmente più marginali quelli che di più provano gratitudine nei confronti della televisione identificate nel suo insieme
Come uno strumento di felicitazioni della vita per quel po'naturalmente che si può rendere più felice la vita con strumenti di questo tipo
Io credo e concorderete sul fatto che i dati su sin qui ci sono lo ripeto dati dichiarazione di percezione di giudizio con tutte le distorsioni del caso segnalano
Un rapporto quantitativamente forte ma anche qualitativamente di stima di riconoscenza voglio dire d'affetto
Nei confronti della televisione ciò detto credo che sia egualmente utile anzi forse più utile vedere quali sono le aree di riserva reale di critica ne abbiamo individuate per adesso stiamo parlando di domande strutturate non di domande aperte numerose
La prima attiene alla interesse dei programmi la primaria tutte interessante la televisione lo è ma non abbastanza il consumo in Italia significativo ma a detta degli italiani potrebbe cresciuti
Sessantadue per cento degli italiani molto o abbastanza condivide la tesi guarderei più l'attimo se trovassi programmi davvero interessa
Contrariamente a quelli che molti pensano insiste ha tuttora almeno a sentire i nostri concittadini
Uno ulteriore possibilità di espansione ma questa è legata nella dichiarazione dei nostri intervistati ad un incremento dell'interesse e poi vedremo della qualità dell'Offerta
è vero che c'è un sessanta per cento che dice guarda la televisione il meno possibile per occuparmi di cose più interessanti l'analisi dei dati disaggregati mostra che sono innanzitutto i giovani e abbienti cioè coloro che per un motivo o per un altro per motivi di età o di reddito e di classe sociale hanno più possibilità di fare così più interessanti nella vita che guardare la televisione
Ma comunque questo sessanta per cento va letto alla luce dei dati forniti all'inizio
Anche se la maggioranza della popolazione dichiara di convenire l'ascolto televisivo a favore di altri oggetti di interesse più rilevanti pure l'ascolto televisivo resta molto più significativo
Gli elementi più preoccupanti cominciano a Tex spesso quando certi programmi in televisione perché non trovo di meglio
Perché non ne trovo altri che mi interessano davvero più della metà degli italiani dichiara il vero noi abbiamo un ascolto televisivo medio forte o forte nella grande parte dei casi ma si tratta come dire di una non nasce
E d'altra parte la maggioranza netta dei nostri intervistati reputa che la grande parte dei programmi televisivi siano realizzate senza tener conto degli interessi dei bisogni della gente
Naturalmente si tratta di dichiarazioni spesso critiche di questo tipo sono come dire facili da fare e da condividere ma vedrete nel prosieguo di questa presentazione che queste indubitabilmente
Detto senza alcun pregiudizio una delle due grandi aree tutti la sensazione che malgrado l'Agip antis offerta televisiva perché tale viene percepita dalla popolazione ci sia qualcosa che non funziona un divario troppo alto un gap troppo marcato
Tra i bisogni e gli interessi della gente e poi i singoli intervista dei loro conoscenti amici dei loro familiari eccetera eccetera e l'offerta televisiva
C'è una domanda di diminuzione del divario tra Offerta e domanda a partire come insegna la democrazia insegna al buon marketing dagli interessi dai bisogni della gente
D'altra parte una recente ricerca del Censis presentata due settimane fa altro di via Roma da un dato abbastanza simile il quaranta per cento dichiara
Di usare la televisione come modesto sottofondo spesso frequentemente di lasciarla Cesa
Senza guardarla davvero elemento assai preoccupante innanzitutto per coloro come committente di questa ricerca che presidiano professionalmente
L'area degli investimenti pubblicitari in televisione ed è bene evidente e gli utenti pubblicitari risultano colpiti nel loro interesse nella ritorno del loro investimento
Dal fatto che a fronte di gigantesche un grande significative audience sisma
Poi corrisponda un ascolto poco attento
Un se gli ascolti
Qui l'analisi dei dati disaggregati mostra che sono nettamente le donne al di sopra della media specialmente in certe fasce della giornata per esempio la mattina
Dove la televisione in qualche modo è come dire radiofonico USA e cioè se ne fa l'uso molto debole Bonelli momenti di attenzione a vita piuttosto limitati a favore invece di un apparecchio lasciato acceso accompagnatore delle operazioni per esempio delle operazioni domestiche ma senza quell'attenzione intensa che significativa da un punto di vista sì editoriale sia pubblicitario
Un po'più di un quarto degli italiani dichiara inoltre di guardare la televisione ma in genere di annoiarsi
Mi sono si può dare più o meno credito a queste dichiarazioni che vanno comunque prese come ho detto all'inizio però più volte con prudenza ma sembra emergere
Un primo problema
Quella della inadeguato interesse di parte significativa dell'offerta televisiva di percepito divario tra i propri bisogni interessi e la qualità e la rispondenza ai bisogni e agli interessi dell'offerta epifisi e questa è la prima area la seconda area critica forse la più forte per certi versi la più drammatica
La esplora Remo relativamente a lungo e
Riferita alla percezione al giudizio di una televisione esageratamente omologata indifferenziato e badate che invece bisogno di differenziazione è straordinariamente rilevante l'ottantacinque per cento degli italiani una maggioranza straordinariamente rilevante afferma di desiderare di avere tante possibilità di scelta tra programmi diversi
è un fatto di libertà fatto di comodità in fatto di maggiore ovvia probabilità in un'offerta variegata e differenziata di trovare il singolo programma nella singola fascia oraria di proprio Massimo interessa questa domanda è fortissima
Al di là di queste frasi items su cui abbiamo chiesto consenso
Strutturato tutta la parte aperta spontanea delle dichiarazioni che tra breve vedremo conferma e rafforza specie in termini di intensità
Questa grandissima istanza pretesa comandato le dati non meno televisione ma più in televisione che vuol dire più televisioni più programmi contemporanei il più possibile diversificati tra di loro oggi questo non ha oggi secondo il cinquantanove per cento degli italiani
Vedete tra virgolette avere tanti canali tante reti televisive non garantisce di per sé la possibilità di scegliere tra programmi davvero di Tex oggi esiste un pluralismo dell'offerta
Reti e canali chi non si traduce davvero i nostri intervistati ce l'hanno detto continuamente di intensamente non si traduce in una reale Offerta pluralistica interni di programmi c'è qualcosa che non funziona c'è un pluralismo dei media c'è un pluralismo dimezzato e come tale insufficiente
Lo vede lo stesso percentuali cinquantanove per cento e qui la gente ha le idee chiare sulla destra trovate le percentuali di quelli che non sanno non rispondono quando sono bassi vuol dire che la gente ha la sensazione di potersi pronunciare con nettezza come in questo caso di questa prima riga quasi tutti i canali le reti tv si assomigliano tradito vidi vari differenziali sono troppo poco significativi
E circa la metà un po'più della metà del Paese a che ridire circa l'esorbitanza della televisione generalista iper generalista attraverso il consenso dominante la formazione i programmi televisivi che si rivolgono a tutti in genere finiscono con i non soddisfare nessuno e d'altra parte il quarantotto per cento un po'meno della metà dice che è facile trovare dei programmi televisivi che piacciono sia me sia ai miei familiari in realtà un'analisi un po'più attenta dei dati anche attraverso alcuni strumenti statistici un attimo più sofisticati mostra che il Paese grosso modo si spacca a metà
Tra quella parte del Paese che più è attaccato alla televisione solo generalista trasversale rivolta tutta o quasi tutta la famiglia vuole dire di più familista
E un po'più della metà che viceversa prova crescente insofferenza nei confronti di una e divisione indistinta anche in termini di target di utenti di ascoltatori i cittadini di donne e di uomini a cui si rivolge
E qui arriviamo ad un'informazione da prendere sicuramente con le molle anche perché viene contraddetta da dati di altra for perché va detto onestamente noi abbiamo chiesto agli italiani si hanno la sensazione di avere mantenuto aumentato o diminuito l'ascolto della televisione negli ultimi due tre anni pochissimi non rispondono l'uno per cento il partito di maggioranza relativa quarantadue per cento parla di stabilità
Una quota molto più elevata del campione
Trentanove per cento parla di cavo del proprio ascolto televisivo negli ultimi due tre anni rispetto a coloro meno della metà diciassette per cento che parlano di accelerazione
Questi dati vanno presi con le molle
Perché la gente non è in grado di fare contabilità sul proprie reti e sul proprio tagli pancette
Esprime più che una verità comportamentale che sicuramente molto difficile da misurare con strumenti di questo tipo
Una verità psico culturale la una verità soggettiva per così dire e quindi un particolare tipo di verità la convinzione che come vedete qui prevale di stare rallentando
Vero o no che sia il petto dati di altra fonte per esempio di fonte altri per non confermano ha fatto questi dati ci dice una verità un pezzo della verità
Che sono di più gli italiani che hanno la sensazione di allontanarsi di quelli che si stanno avvicinando in parte a che fare con il ciclo di vita
Il consumo televisivo tipico andamento è molto elevato nelle fasce d'età più giovani che in parte sfuggono al nostro campione noi non abbiamo intervistato italiani italiani fino ai tredici anni e dagli ottant'anni in su
Ma è comunque più rilevante anche nel nostro campione tra quattordici quindici sedici diciassettenni poi tra i ragazzini
E i bambini più piccoli poi scende in una certa misura i pochi risale passati cinquantaquattro cinquantacinque anni perché naturalmente cresce il tempo a disposizione ma per molti motivi compresi quelli di reddito sono minori le alternative in parte l'andamento dell'ascolto televisivo a un tipico
Una tipica dinamica legata al ciclo di vita ma c'è qualcosa che va al di là del ciclo di vita e qui c'è la percezione di molti dieci milioni in più sarebbero invece garantire rispetto agli accelerati di prendere le distanze dalla televisione è vero o no che sia le la l'analisi delle correlazioni statistiche mostra che esiste comunque questo mi sembra un dato rilevante una forte correlazione
Simba assai significativa tra percezione di Carlo intensità di critica all'insufficiente interesse dell'offerta televisiva e specialmente all'insufficiente differenziazione
Dell'offerta televisiva Steps
Non darei troppo peso a questo dato pregherei gli amici della stampa dei media di non forzarlo perché come tutti i dati di questa indagine è pericoloso sopra caricarlo di significati però lo leggerei come un segnale come una possibile crepa che potrebbe allargarsi e che comunque in larga misura
Più che dall'evolversi dell'età e spiegata dalla criticità crescente nei confronti dell'insufficienza percepita dall'offerta televisiva in termini di interesse e specialmente di diversificazione
Una piccola parentesi sulla pubblicità in televisione a cui non abbiamo voluto dedicare un'attenzione esagerata perché questa non è un indagine fatta da un centro da un istituto per un centro migliaia rivolto ad occuparsi di pubblicità in televisione ma comunque quattro informazioni interessanti comunque emergono la prima è che è ormai una minoranza di un terzo la quota del paese che dice non guardo mai la pubblicità in televisione
E qui c'è una novità radicale che anche altri indagini che noi anche nostri istituti concorrenti hanno condotto in questo periodo con sei a Milano
Gli italiani sono stati a lungo forti consumatori di pubblicità in televisione e non amanti di il di dichiarare a lungo per decenni di non guardarla ma la pubblicità o comunque anche qualora la guardassero di non essere influenzati dalla pubblicità
Se volete i paroloni del nostro gergo di ricercatore prevalevano le istanze pubbliche fobie che i pianti manipolato storia
Di ostilità nei confronti della pubblicità le istanze mancanti mano collettore vuol dire più semplicemente H nessuno è fesso tra gli italiani
Non guardavano la pubblicità in televisione altrove e comunque se la guarda avanti e non vi o comunque non ne sono minimamente influenzato questo ostilità nei confronti della televisione questo mancato riconoscimento del suo potere d'influenza se non di manipolazione è stato una cifra stilistica del nostri concittadini a questa fase è finito ci sono diverse indagini questo è solo una delle tante che mostrano che in realtà gli italiani non hanno più difficoltà a riconoscere di guardare la pubblicità lo vedete per esempio in questo caso sessantasette per cento italiani gli riconosce di guardare la pubblicità
E c'è un atteggiamento di maggiore accettazione di un fenomeno già esistente precedentemente ma appunto non oggetto di riconoscimenti
Uno dei motivi per cui la pubblicità viene consumata in televisione e spesso viene consumata come programma e non come pubblicità per capirci e che lo riconosce il sessantuno per cento degli italiani seppure in misura non particolarmente intensa molti spot oltre pubblicità in televisione sono divertenti
Di più svolge la pubblicità televisiva una rilevante funzione informativa il sessanta per cento i nostri concittadini non ha più difficoltà a dichiarare senza la pubblicità in televisione io saprei molte meno cose sui prodotti sulle Marche
Quindi una funzione come dire ricreativa e una funzione informativa non arriverò a dire che qualche volta i programmi inopportunamente interrompono gli spot come alcuni pubblicitaria Amato dichiarare in queste anni ma non c'è dubbio
E l'offerta televisiva è fatta anche di pubblicità consumata in quanto tale come pubblicità ma anche forse prevalentemente in taluni casi come elemento della offerta televisiva nel suo insieme non giusta apposta ma integrata non è vero invece almeno a stare alle dichiarazioni dei nostri intervistati che la collocazione degli spot sia così rilevante forse deludendo qualcuno comunque sorprendente un ricercatore come me solo un terzo degli italiani ha detto di guardare più volentieri la pubblicità in televisione
Se lo sport è inserito vicino a programmi interessante
Chiudiamo questa parentesi e arriviamo un po'alla cultura della ricerca la parte più ricca anche perché adesso abbiamo dedicato PVD intervista intervista media è durata più di un'ora e dieci molto tempo l'intervista per cercare di capire qual è il modello di televisione che gli italiani hanno in testa badate ci misuriamo con dichiarazioni
I comportamenti seguono una logica che sappiamo da altre fonti parzialmente o significativamente divergente dobbiamo esercitare spirito critico nel leggere questi dati eppure si tratta di dati interessa anche perché non guidati come avvenuto sin qui dalla proposta di frasi inviai sei tutti siamo abbastanza avvertiti da sapere che il modo come dire è posto la domanda spesso determina la risposta quando invece la domanda è aperta
Questo effetto di influenzamento si riduce al minimo e vediamo questa via positiva per molti versi sciocca
Abbiamo chiesto se lei fosse lei a decidere che programmi televisivi farebbe a realizzare
Intanto osserviamo prima di entrare nel merito che il ventisette per cento degli italiani non risponde a questa domanda questo insieme di domande avverte e siamo andati a vedere chi sono questi italiano su quattro che non risponde sono prevalentemente italiani poveri italiani detti italiani poco scolarizzati poco colti che hanno difficoltà a verbalizzare su molti temi compreso questo
Siamo andati fuori a fare un'analisi un po'più sofisticata qui il solo accenno e abbiamo visto che solo in misura modesta
Si tratta di italiani che odiano la televisione e che nulla guardano che dicono numeri importa niente non ti scrivo nessun tipo di programma perché mi tengo lontano dalla televisione in grande parte
Si tratta di italiani può arcaici per così dire certo non previde già nella struttura sociale e quali sono abbastanza o molto soddisfatti della televisione attuale
Non verbalizzano perché non hanno voglia o la forza di parlare temono anche di fare cattiva figura con intervistatore ma non si esprimono anche perché sostanzialmente l'offerta attuale quindi va bene o perché la considerano buono perché non riescono ad immaginare delle alternative
Tre italiani su quattro settantatré per cento si pronuncia e qui attenzione
è come abbiamo proceduto un abbiamo raccolto migliaia di indicazioni le abbiamo registrate propriamente ama in realtà una penna che scrive su un computer poi abbiamo ordinate classificate attività di noi portiamo la responsabilità accorpati
Inglobati ingrato questi grappoli sono definiti con dei termini a partire dal primo cultura che vanno presi un quadruplo e Morleo richiedono delle spiegazioni
Vedete al primo posto cinquanta per cento delle dichiarazioni spontanee attenzione non vuol dire che gli altri non lo condividono essendo una domanda aperta vuol dire solo che il cinquanta per cento approssimate nostri intervistati ne parla spontaneamente dice che al primo posto farebbe programmi culturali scientifici e formati ma qui l'appunto siccome è nostra la responsabilità dei Tizzoni bisogna capirsi cultura non vuole dire
La cultura che intendiamo normalmente la cultura sofisticata la cultura degli intellettuali anzi anche in questa indagine emerge una istanza forse anche pericolosa ma non sta a me valutare culturale in senso tradizionale per cultura qui si intende
Strumento di comprensione c'è una fortissima impressionante domanda migliaia di indicazioni spontaneo convergenti di italiani che dicono
A raccontarci la realtà seduce etici divertiti sì informatici ma anche aiutarci a capire
Cosa che sia ben chiaro si fa con Piero Angela ma anche con le telenovelas dati Ciccio e degli stimoli non privi di senso
Tattici come dire una televisione che è capace anche di riflettere su se stessa
Evitate la nostra totale passi Pizza azione aiutarci a ragionare foss'anche sugli elementi più divertenti e alleggerito dell'Api
Scienza va inteso in senso molto allargato tra l'altro in larga misura scienza in esemplificata come documentaristica per intenderci a partire da quella Geo naturalistica c'è una domanda fortissima di cultura proprio come formazione
Sia da parte dei giovani sia da parte dei docenti sia a parte le famiglie si da parte di moltissimi adulti che poi vedremo quando parleremo dell'indicazione dei singoli programmi
E qui va fatto un'altra osservazione in realtà questo non è il palinsesto inutile ideale questo è appare chiaro tutta l'indagine il di più rispetto all'offerta attuale non è che la gente pensi a una televisione che per il cinquanta per cento sia fatta di cultura seppure intesa nel senso molto soft che ho indicato di centri formazione questi in qualche modo e l'intervento correttivo dell'offerta attuale
La seconda domanda comunque nell'area dell'informazione della qualità che è una domanda fortissima è una domanda al TG è una domanda di uso è una domanda di programmi di approfondimento è una domanda di dibattiti è una domanda non molto rivolta alla politica moltissimo rivolta all'informazione sui concreti problemi dell'AGEA c'è una domanda infinita maggiore vicinanza della televisione alla quotidianità del cittadino della famiglia dei gruppi sociali
Una domanda di rispecchiamento
Non noioso critico molto significativa comunque una domanda di ancora più informazioni presente non però una minoranza rilevante che chiede più dibattuti e più informazione non solo in seconda ma in prima serata
La politica direttamente espressa non molto rilevante anche se prevalgono largamente le domande di maggiore informazione politica rispetto alle domande molto più minoritaria di minore informazione politica ma qui più che di politica dobbiamo parlare di società per intenderci
Una domanda di vicinanza di riduzione di quel gap di quel divario di cui dicevo ad un certo punto
E poi vedremo perché non si tratta di una domanda generica queste domande questo esaminando vanno qualificate
La prima aggettivo che definisce queste domande e un primo sostantivo e accessibilità comprensibilità si chiede se la cultura per la scienza per la formazione per l'informazione per la priorità
Un insieme di proposte comprensibili accessibili non evita c'è una fortissima domanda di seri dieta che non vuol dire seriosità la chiamerei domandati credibilità riporta ai conduttori dei programmi più ricreativi vicino ai conduttori dei programmi più informati c'è un'immensa domandati continuamente emerge sotto forma di libera aggettivazioni disse eredità
C'è un rifiuto della rissa dello scontro pure c'è un incremento di domanda di di Bach ma più sereno spesso ritorna mitico aggettivo oggettivo serenità credibilità approfondimento e poi c'è una domanda di film devo dire di ancora più film di solito qualificati come Fini di qualità di autore di prima visione
Poi c'è una domanda di musica leggera ma anche classica operistica di operette di teatro di informazione non banale e non inviti Istica unitaria sull'arte
Di sport specialmente di più sporto accanto Alloni dominante calcio anche di maggiore informazione su sporte di altro tipo di varietà e di quiz di programmi per bambini e ragazzi tenuto conto che questo nove per cento vale di più perché è solo una parte
La quota della popolazione che web o e ragazza o ha problemi interazione con bambini e ragazzi e poi su livelli infimi telenovelas telefilm
Mi spiace di dovere dire lo dico qui una volta per tutti che la domanda di programmi di informazione sull'economia e minimale ed emerge un evidente drammatico contrasto tra lo stesso Paola economia scienza tristissima come Stato definite come nostro campione sicuramente pensa o dichiarerebbe e viceversa l'interesse rigorosissimo ai temi economici intesi come i temi della vita quotidiana dei redditi dell'imposizione fiscale del risparmio dei consumi e così via
Per cui c'è una domanda fortissima di informazioni economiche è un rigetto totale dei programmi che si autodefiniscono si definiscono di economia perché segnala uno dei molti problemi di quel divario tra offerte e domande
Di cui quest'indagine sì abbiamo riproposto la stessa questione in termini più esplicito dicendo rispetto all'offerta attuale della televisione capisco che un altro dei limiti che parliamo di un'offerta unificata no come se ci fosse latte divisione la televisione ideale che lei ha in mente come dovrebbe essere qui cresce ancora la quota che raggiunge il quaranta per cento di coloro che non si pronunciano
E vediamo con una classifica leggermente diverso a ritornare gli stessi temi c'è una domanda di più informazione e attualità
Ho ricordato gli aggettivi che connotano questa incremento richiesto più ampio più obiettiva più serena e appunto più concreta c'è una domanda che qui al secondo posto di cultura scienza formazione variegate documentaristi che accessibili anche un una connotazione in inglese si definirebbe educational propriamente anche scolastica o universitaria c'è una spontanea domanda ben nota diminuzione del tasso di violenza e di volgarità di solito citate insieme e considerate pervasive
C'è una domanda che dimezzata rispetto a dieci anni fa di riduzione della pubblicità dieci anni fa undici anni fa da Gennaro perché c'è un altro istituto avevamo sessanta per cento oggi per così dire siamo solo al trenta per cento c'è una domanda specifica ma che in realtà si trova trasversalmente ovunque ed è molto più forte di accrescimento della qualità dei programmi
Che il dominante per le televisioni locali oggetto di una severissima critica di massa Cicala loro percepite inadeguatezza qualitativa ma che ora più ora meno
Vada per telenovelas alle trasmissioni di informazione dallo sport alla cultura propriamente detta
C'è una richiesta di incremento ricordate perché qui stiamo parlando di s'acceleratori da schiacciare sul terreno dei film sul terreno dello sport dei programmi per i giovani della musica ripeto ritroviamo più o meno
Quello che è emerso precedentemente abbiamo cercato di vedere anche pur senza volere mettere o far mettere troppo Bidorini ingranaggi oggetto di acuta tensione se ci sono delle aspettative diverse quanto diverso e dalla televisione pubblica e le televisioni private nazionali e per quello che riguarda la televisione pubblica al quarantuno per cento non si pronuncia per quello che mi riguarda le televisioni private nazionali il quarantotto per cento non fornisce indicazioni bene vedete che nei due grappoli prevalenti i cosiddetti cultura scienza formazione informazione attualità le aspettative rivolte alla televisione pubblica servizio pubblico sono nettamente più elevata si finisce invece pari e patta per quello che riguarda il film c'è un vieto il prevalere delle televisioni private nazionale per varietà e quiz
Una piccola prevalenza della televisione pubblica per musica teatro e arte una sostanziale equipollenza perché due punti di differenza sono ai limiti della significatività statistica e possono come dire non essere veri per uno dei se le limitazioni tipiche di questa indagine credo correttamente ho ricordato all'inizio per sport
Programmi per bambini e ragazzi agisce ancora in misura significativa lo stereotipo della televisione pubblica non c'è dubbio che la televisione pubblica è gravata di domande più intensa specie per quello che riguarda il comparti informativi culturale dell'Offerta si può sostenere da un lato che c'è una percezione e una richiesta di differenziazione si può anche ragionare in senso opposto bottiglia mezza piena o mezza vuota notando come gli elementi di similitudine comunque prevalgano sugli elementi di differenziazione
E le televisioni locali interessano solo il quaranta per cento degli italiani o almeno su questo tema
è una minoranza quella che si pronuncia che sono richiesti sostanzialmente di due cose sole ma molto forte di essere locali e davvero locali e di aumentare molto la qualità della loro è molto forte cinquantuno per cento si pronuncia spontaneamente la domanda di informazioni di attualità locali e parliamoci chiaro locali come si vede dalle migliaia di verbalizzazione che noi abbiamo registrato non vuol dire nella maggior parte dei casi nei regionali né i provinciali in molti casi per i Comuni maggiori come Dino vuol dire neanche comunali dire di quartiere c'è davvero qui dentro senza vibrato differenze particolari tra la vero sedicente Padania tra la vero sedicente sud e così via non c'è differenza significativa tra reale e c'è una domanda che richiamo moltissimo l'Italia dei mille campanili dei mille sagrati del mille Brunetti ricordata da Cattaneo e da tanti altri c'è questa storia nazionale
Di comunità o aspiranti comunità locali anche Luca di Issime per così dire che cercano nelle televisioni locale rispecchiamento e anche strumento di identificazione
E questo vale anche per la cultura i documentari locali quando diciamo informazioni ricordiamoci che qui da politica appunto a pochissimo e che quando si parla di informazione attualità una delle cose più citate sono le fiere locali salverebbe locali mercatini locali con un volare molto basso vicino al pelo Dell'Erba della vita quotidiana poi c'è una istanza molto forte più forte di quanto non appaia da questi dati perché si trova continuamente in quasi tutte le verbalizzazioni di qualificazione maggiore in generale specie per quello che riguarda il film c'è una domanda di diminuzione delle televendite non tanto diverse quanto per la loro percepita inadeguata qualità e poi domande minori minori perché solo pochi che citano specificamente in aggiunta a quelle generali di diminuzione del tasso di volgarità di violenza oppure di incremento dell'informazione su sport locali
Che va letta tra l'altro per quei pochi che ne parlano in due sensi DiVersi informazioni su le componenti locali sport nazionali in taluni casi però anche informazioni su sport propriamente locali di ambito e di tradizione spesso solo pluri provincia
Abbiamo fatto anche qualche domanda sulla sistema televisivo e sulla sua modifica
E materia esclusiva specie a Roma
Camminare sulle mine affrontare questo tema
Ma ci è sembrato insieme ai nostri committenti Di Milia forse che potesse apparire invasivo e non toccare questo tema e abbiamo cercato anche qui con gli strumenti imperfetti del nostro mestiere ma con correttezza e con attenzione
Di dare voce al Paese la prima domanda
E emerge PC possono discutere in molto
In modi come sono costruite le domande la prima domanda la prima domanda è se non il primo interrogativo ma la prima istanza collettiva settanta per cento è quella di una modifica del sistema televisivo che incrementi lo fa che favorisca lo sviluppo di moltissimi canali televisivi con programmi davvero diverso banale finché volete ma riconferma quella domanda di più televisioni
Di una televisione più ampi e più articolata specie tenendo conto che allo stato non si parla di Spesal incremento di spesa di investimento da parte delle famiglie
Fino a questo livello la televisione nella percezione collettiva non costa nulla o praticamente quasi la seconda istanza collettiva è quella come dire anti concentrazione il sessantadue per cento degli italiani dichiara che la modifica del sistema dovrebbe evitare il per il potere che abbiano troppo potere gli editori tv cioè le aziende che posseggono le reti
Sono io per primo dovere dichiarare che questo è un item scorretto lo dico subito il modo come si pongono domande ben noto determina le risposte ci siamo resi conto troppo tardi che questo era un modo di porre la questione che introducendo surrettiziamente
Non ho capito
Bisogna mettere le diapositive va be ma leggo
I dati sintetizzo non so quando è saltato e chiedo scusa c'era una prima affermazione che diceva la modifica il sistema televisivo dovrebbe favorire lo sviluppo di moltissimi canali tv con programmi davvero diverso sommando molto e abbastanza d'accordo e non settanta per cento i tre il sei per cento non si pronuncia e quindi abbiamo un settanta su ottantasette una mia maggioranza stavamo la prima cosa come ho detto modificato il sistema l'uguaglianza a seconda domanda venti per cento non si pronuncia dei Due consenso del sessantadue per cento sull'ottanta un altro politici
Evitare l'esagerato coppiere degli editori televisivi però ripeto
Credo che sia corretto dire che questo è un modo errato di porre le questioni avremmo dovuto dire che abbiano molto potere dire troppo potere suggerisce la risposta come fai a essere favorevole al troppo potere di qualche nome di fatti sessantadue su ottanta ci sono degli ospiti c'ho riconosciuto va detto con correttezza che in ogni caso c'è una interesse collettivo il giungono messaggi dalla cabina di regia
C'è un interesse collettivo ad evitare una esagerato accorpamento di porte ma quando arriverà la diapositiva lo potrebbe vedere dico privilegio di vederlo
C'è una domanda quasi ugualmente forte cinquantasei sull'ottanta per cento sicché si pronuncia che può apparire contraddittorio
Fare in modo che vi siano forti editori televisivi ciò si chiede la modifica del sistema
Cioè aziende con molte reti tv in grado di produrre o acquistare programmi pensati insomma il paese si muove tra Scilla e Cariddi in maggioranza dice
Non vogliamo oltre il potere degli editori in una maggioranza solo lievemente più bassa dice però vogliamo editori forti
Editori che abbiano risorse sufficiente per potere produrre o acquistare dei programmi ben fatti
E d'altra parte si chiede anche in maggioranza chi aumenta di molto il numero degli editori televisivi e in particolare che aumenti molto offenda
Gli aumenti molto l'Offerta di editori di televisioni locali in sintesi e con qualche difficoltà per l'assenza
Ma è molto molto veloce perché nella muta
Con qualche difficoltà per l'assenza delle diapositive il Paese ci dice dateci un'offerta magari più pluralistica dati ci più editori locali e nazionali
Nessuno dei quali abbia posizione nessuno dei quali abbia posizione nessuno dei quali abbia posizione
Nessuno dei quali abbia posizione dominante in maniera tale eccoci qua possiamo alzare o forse ancora meglio in maniera tale che sia tutelato il bene per noi italiani Taliani italiani più preziose cioè quello dell'offerta pluralistica
Ho
Questo lo sviluppo delle reti locali
A questo punto abbiamo affrontato siamo verso la fine l'atteggiamento nei confronti dei tre mali canali tematici siccome una tematica un pochino scusate il gioco di parole un pochino da addetti ai lavori
Abbiamo sottoposto qui la voglio ricordare esattamente questa affermazione molti prevedono che in futuro avremo canali specializzati in programmi dello stesso tipo
Per esempio sono difensore d'informazione sporco riservista classi per soli cartoni animati reati scuola formazione di lingue estere di un certo orientamento politico e religioso lei come la vede come la pensa
Allora abbiamo un primo dato e dice sono favorevole ma capite non costa nulla
Tanto non pagano quindi il sessantasette per cento riceve bellissimo fate pure e chiaramente un'offerta aggiuntiva una copia un po'più bassa comunque maggioritaria interessanti nel caso il cinquantasette per cento dice di essere personalmente interessato ai canali tematici sia chiaro in aggiunta e non in sostituzione ad integrazione complementare della televisione generalista
Però l'abbiamo messa anche in soldi o in soldoni e abbiamo chiesto ma lei sarebbe disposto a pagare alcune migliaia di lire come al cinema per vedere singoli programmi singoli film
Trasmissioni informative eventi sportivi di suo interesse viene diciannove milioni e trecento mila
Il ventotto per cento che la popolazione ha detto seppure mi rendo conto in termini generici si alla cosiddetta appelli per
Proprio nel senso letterale di pagare per vedere che sarebbe sarà una rivoluzione molto consistente rispetto alla televisione non solo generalista ma gratuita di fatto gratuita che noi oggi abbiamo ed abbiamo quasi cinque milioni di persone il dieci per cento disposti a pagare a loro dire circa mezzo milione all'anno per potere vedere i programmi di un canale specializzato di proprio interesse
Un'area assai più vasta del numero degli attuali abbonati a Telepiù che seppure
Con alcune differenze la formula esistente che più si avvicina tutto questo l'impressione che esista una domanda potenziale molto significativa di che tipo può abbiamo chiesto chiedendo a quel cinquantasette per cento che si è detto personalmente interessato sì ma lei ludica pure liberamente con le sue parole un'altra domanda aperta lei ma chi canale tematico sarebbe interessato
Beh qui vedete una classifica che in qualche modo rimette almeno parzialmente le cose a posto vi si avvicina di più alla ai consumi attuali televisione registrati per esempio dagli atti a c'è un netto prevalere di canali tematici specializzati solo di fino
Segue l'informazione Italia Cnn lo sport la musica leggera
C'è una domanda molto forti quasi quattro milioni di italiani interessati a canali tematici tipo propriamente scolastico formativo di lotta e di Diversity e simili sono quasi tre milioni di italiani sicuramente sotto serviti dall'attuale offerto al mancato qualche recente miglioramento
Che chiedono teatro e poi cartoni animati musica classica
Documentaristica corsi di lingue estere mentre molto bassa la quota poco più di un milione di italiani che chiede
Reti religiose mono religiose fu monopolistiche
Non monopolistiche ma monopolistiche in questo senso questi dati come credo vi appaia chiaro sia vicino di più alla attuale ripartizione delle audience dis e poi scendiamo su livelli infimi o bassi per la cultura che però non è iniziato musica eccetera eccetera spettacoli varietà la scienza le telenovelas
La medicina la salute e ormai siamo arrivati al di sotto la significatività statistica per la lirica il turismo
In ballo la danza la fatidica economia che si conferma Cenerentola almeno così tesi
Compare a questo punto il titolo era all'inizio che insegnava a me a voi che questa presentazione e finita vorrei fare solo tre piccolissime aggiunte la prima con Vieri carattere metodologico e relazionale
Media forse ha deciso di rendere pubblici quando li ha visti integralmente i dati di professionisti un monte fossero interessati potrà succedere un librettino un pochino meglio spiega le cose affannosamente cercati e dirgli
Possono richiedere anni via forse tutto il materiale sul dischetto su supporto cartaceo con l'invito a non esagerare perché una cosa posso dire questa è stata sicuramente una grossa ricerca grosso almeno dal punto di vista dei chili perché gli amici media forse almeno un uso ne faranno le giornate di vento funzionando prestate come afferma porte perché si tratta di chili di tabulati se qualcuno ha l'orgasmo da tabulato che una delle sindrome se il suo psichiatriche o moto norme e quindi come me è invitato ad annegarsi nel la seconda cosa è che tra i molti limiti di questa presentazione di almeno di alcuni sono consapevole cioè il fatto che abbiamo detto le italiane e gli italiani il cinquantasette eccetera siamo a Roma
Negli anni Venti Trilussa scrisse una fantastica imbattuta poesia sul mezzo pollo delle statistiche distratta di allora disse che gli italiani mangiavano mezzo Polo alla settimana tanto per dire come siamo cambiati e Trilussa scrisse
Una grande verità e cioè che era possibilissimo che metà Paese non vedesse mai un pollo a tavola e che metà del Paese ne mangiasse uno so bene che i dati medi dicono una parte della verità è solo una piccola parte abbiamo degli strumenti professionali questa è la seconda ovvia informazione che desideravo fornire che abbiamo già utilizzate abbiamo come si dice segmentato con programmi perché si chiamano analisi strumenti statistici che stiamo l'analisi fattoriale cluster analysis analisi delle corrispondenze abbiamo guardato dentro i dati e abbiamo costruito delle tipologie in maniera da distinguere al di là dato medio che ha un suo solo parziale abbastanza
Abbiamo costruito con l'aiuto del computer in maniera oggettiva tutte le tipologie se qualcuno volesse guardare no grazie non mi serve più seguono qualcuno volesse guardare dentro le multe Italia e la televisione
Scopre Webber pezzi diversi e contraddittori confliggenti tra di loro di cui sarebbe giusto ma manca il tempo naturalmente presidente Siciliano tra poco deve andarsene lo devo piantarli
Sarebbe giusto dare la terza cosa che volevo dire esche banale ma che è importante che almeno un'informazione va fornita circa la disaggregazione di questo Paese ci sono due Italia a voler semplificare al massimo c'è un'Italia prevalentemente residenti al Sud tardo adulta o anziana di scolarità medio basse bassa di reddito di consumi medio bassi e bassi prevalentemente composta di casalinghe pensionati disoccupati non giovani
Che ha con la televisione un rapporto di tipo molto intenso e molto tradizionale
Non c'è qui in quest'Italia più vecchia e più povera una forte domanda di differenziazione c'è un forte attaccamento alla televisione generalista e familista c'è un basso livello di criticità e di aggressività
C'è un da grande stima e un grande amore per la televisione e mamma e maestra e felici tante e compagna di vita
E dentro ci sono anche tante persone sole per cui la televisione è spesso davvero unica compagna di tutto c'è una maggioranza del Paese oggi circa intorno al cinquantacinque per cento che ha con la televisione un rapporto diverso più selettivo e più critico guarda la televisione un po'meno
Se l'avete meno a poco e più critico nei confronti della inadeguati interesse di leva in eguale misura inadeguati Sima differenziazione e disposta a pagare in misura molto superiore alla media per accedere anche a televisioni tematiche
Non ritiene la televisione italiana ottimale esprime a volte aggressivamente intensamente molte riserve e molte critiche vorrebbe una televisione come dire più civile
Anche più semplice e più accessibile sicuramente più credibile e a molte domande e proteste da rivolgere agli operatori questi Italia non è migliore o peggiore dell'altare ricercatori sociali dovrebbero tentare di non valutare troppo i fenomeni però è un'Italia più giovane scolarizzato
Con un forte peso delle nuove donne nuove nella famiglia luogo nel lavoro muovere la Società vero elemento trainante dell'Italia anche nel rapporto con la televisione
Che conta di più non solo perché maggioranza ma perché il futuro di questo Paese se non altro per motivi anagrafici di età tutti i nostri cittadini meritano uguale rispetto ma le domande e i prevalenti ed emergenti da parte di questa Italia dinamica scolarizzato tranne un maschile neo femminile devono essere ascoltate con attenzione io credo concludendo e ringraziandovi per l'infinita pazienza che gli avete dedicato che una cosa abbia come un atto committente di questa indagine mi dia forse noi di Astra Demoskopea che l'abbiamo realizzata una come dire pacata passione spero che siamo riusciti a trasmettere entrambi questi due elementi il fatto che non abbiamo voluto usare questa indagine durante come una clava umbro qualcuno contro qualcosa ma ne che nel contempo abbiamo fatto tutto questo con la passione che compete agli ricerca
Vorrei professionisti e poi quella che accomuna il buon marketing e la buona democrazia l'esercizio della virtù della scuola cercare di partire dai bisogni della gente o almeno con tutte le distorsioni del caso dai bisogni dichiarati della gente
Proporrei a tutti quanti di mantenere lo stesso approccio dare voce ascoltare parlare con questo Paese che non chiede meno televisione ma più televisione più variegata più qualificata più interessante più vicino ai suoi interessi grazie
Canzoni
Senza indugio l'avvocato tutto siciliano è stato molto carino ma che ha un appuntamento fra pochissimo
Dispiace volevo assolutamente darle fretta perché questa sua avventura nel Bosco dei numeri è stata
Affascinante
Tra i molti spunti e questa ricerca suggerisce una riflessione particolare si impone direi a partire da quei dati che sembrano indicare lei ci invitava molto senza però mi sembra che qui la prudenza tenuta in conto ma su quello bisogna dirlo per riflettere
Quei dati se dico che sembrano indicare negli ultimi due anni una leggera riduzione nel consumo di televisione da parte so bene quanto sia rischioso dedurne e tendenze di lungo periodo da quei dati o debolezze strutturali basandosi su variazioni quantitative che possono attive darsi niente più di una ordinaria vocazione statistica tuttavia
Vi sono buone ragioni per prendere sul serio questo segnale
Ancorché al momento flebile di allontanamento tra la televisione nei suburbi va barile saranno ipotizzare un tale distacco per delusione o addirittura per indifferenza proprio nel momento nel quale Papi dantesca autoreferenzialità dei media
Il primato della comunicazione audiovisiva
Appaiono esasperati al massimo in un circolo chiuso di rimando e di citazione
Di fatto è che i media rischiano di parlare talmente a se stessi da perdere di vista
Il pubblico che
La prima ragione per chiedersi se non si rischi una stanchezza e quindi in certi casi addirittura una bando da parte degli spettatori sta nel senso di annoiata assuefazione che si può cogliere da più segnali di fronte ad un'offerta televisiva di anno in anno e di canale in canale troppo simile a se stessi
Si va colpito moltissimo che ci sia un ventinove per cento degli intervistati dice che l'Italia sarebbe infelice senza tv di fronte un altrettanto ventinove per cento che dice che l'Italia non sarebbe affatto infelice senza Typhoon ma in questa ricerca mi ha colpito
Altrettanto su questo però occorre riflettere quel ventisette per cento di italiani che ammette di annoiarsi andò guarda la televisione
Vice su dieci telespettatori benessere ma intanto che avere tanti canali non significa avere diversità di programmi e che tutti i canali si somigliano
Lo rischiamo forse che la percentuale degli annoiati cresca
Soprattutto non rischiamo che questa maggioranza che non vede differenza tra le reti commerciali
E le reti di servizio pubblico comincia a domandarsi perché mai continuano a pagare
Confesso di non aver mai compreso
Per quale autolesionistico autolesionismo la televisione italiana
Abbiamo accentuato la convergenza verso un modello di offerta generalista sostanzialmente omologata fra pubblico e privato
Proprio mentre anche la Società italiana come tutte le democrazie post industriali si sottraeva ai Parati del consumo ma significato e individua nella valorizzazione delle differenze
Il senso più profondo mutamento
Diffuso
E della nuova configurazione del mondo sociale
Sta in questa contraddizione
Il carattere storicamente superato
Del sistema televisivo italiano così come si è
Strutturato
E si è ingessato
Nel corso degli anni ottanta
Alla lunga questo irrigidimento non produce vincitori
Ma solo vinti sono sconfitti
Perché rinchiude la televisione generalista in una gabbia anacronistica rispetto alle pervasive dinamiche culturali del postindustriale
Nell'immediato però chi paga il costo più elevato il servizio pubblico che vede affievolirsi la sua diversità e dunque la sua identità
Per questa motivazione profonda strutturale e strategica
La RAI non può non collocarsi dalla parte del cambiamento e non può non chiedere una riorganizzazione di ampio respiro di tutto il sistema della comunicazione una ristrutturazione che sul terreno dei mercati e delle logiche industriali deve anzitutto trattandosi di una logica di sistema in una legge di sistema scusa
Sul piano culturale il significato del cambiamento non può che essere quello di una maggiore complessità e articolazione
Dei percorsi di formazione degli immaginari dei linguaggi delle modalità di appropriazione del prodotto di comunicazione
C'è una richiesta d'altra parte di racconto dice di racconto conoscitivo
Dice richiesta
Media forse la società postindustriale non è spiegabile con la metafora meccanicistica dello spezzettamento che richiederebbe sul piano televisivo il passaggio da un pubblico indifferenziato
Generalista tanti pubblici specializzati tanti Tiziana
Essa richiede piuttosto la duplice metafora del caos molecolare e delle reti che rimangono a un universo sociale denso di conflitti e di interdipendenza
Un universo che sul piano culturale sì esperimenti attraverso smarrimenti dissenso scivolamento di identità interazioni fortemente solidali e anche i narcisismi vertiginoso spericolati
Oltre la televisione generalista non c'è ordinato catalogo che la tv per i pescatori di quella per i cacciatori di quella per le commesse di negozio
La tv tematica come nevrosi classificatorio c'è piuttosto il disordine in rete di interne
Una indicazione nella diversità interdipendente dei linguaggi dei valori d'immagine c'è una televisione tematica intesa come dice Taddei formarsi e Tel trasformarsi delle identità e dei frammenti identità che sorgono nelle reti
E nei conflitti delle società postindustriale
Non avrebbe perciò senso affianca
A una televisione generalista
Che restasse sostanzialmente identica all'attuale
Un'offerta tematica risultasse complementare a quella generalista ed altrettanto poco innovative
Si deve piuttosto pensare
Alcuna riprogettazione complessiva del prodotto
Che veda nella televisione generalista e in quella tematica le due facce entrambi necessari
Di una identica strategia di cambiamento qualità
Questo mutamento culturale dell'offerta televisiva non può essere affidata nella sua interezza con la sua difficoltà e complessità
La televisione commerciale
Che legittimamente circa di diversificare le proprie fonti di finanziamento con affiancare alla complicità i proventi pesi
Affidare solo alle risorse di mercato
Il soddisfacimento della nuova domanda cultura e di comunicazione
Significherebbe penalizzare questa domanda laddove essa viene espressa da quella parte di società del mercato colloca verso la periferia dei consumi e che invece deve rivendicare nella comunicazione e nella cultura gli strumenti per riconquistare i propri diritti di cittadinanza in una economia in una società qual è quella postindustriale
Si dice che si delinea così la possibilità
Il rifondare
Sul piano
Delle del compito culturale
L'intestino culturale la ragion d'essere del servizio
Della complessità della comunicazione
Logica di servizio pubblico e logica commerciale devono tornare ad essere pienamente distinguibili compiutamente distinte innanzitutto nel modo con il quale una televisione di servizio pubblico
è una televisione commerciale stanno sul mercato
E si mettono in rapporto ai suoi condizione
Sotto questo profilo per la RAI la questione della qualità della televisione generalista e quella del Progetto della televisione tematica solo solo due decimi azioni dello stesso problema d'identità
Si delinea in questa prospettiva perciò il senso più vero di un progetto culturale
E di una politica editoriale per il servizio pubblico che deve essere il luogo di produzione di linguaggio di valore immaginare di racconto
Nel quale una società pluralista scocca al contempo le proprie diversità e le ragioni profonde infilate in condizione
La RAI
Oggi può imboccare questa strada di cambiamento e di innovazione culturale in primo luogo perché acquisito sulla concorrenza un margine di vantaggio ormai consolidato
E che consente di progettare una trasformazione certo prudente e graduale ma inetti
E questa tra l'altro una straordinaria opportunità che la RAI può offrire al mondo dello spettacolo e della cultura una Raiteri circa
Orizzonti nuovi motivi
Oggi
Dicevo che la RAI può imboccare oggi questa strada di cambiamento ed innovazione culturale in primo luogo perché acquisito sulla concorrenza un margine di vantaggio ormai consolidato e consente di progettare una trasformazione certo prudente graduale ma in Egitto e questo tra l'altro una straordinaria opportunità che la RAI può offrire al mondo dello spettacolo ed era
Una RAI che ricerca orizzonti nuovi una televisione che si apre maggiormente verso l'esterno nella direzione dell'industria culturale
Ma anche in quella del circuito di culturali meno strutturati ricercando e valorizzando occasioni di sperimentazione di professionalità di linguaggi e di prodotti innovativi
Certo una
Quando grandi professionisti si sottraggono al ruolo di interlocutori privilegiati del servizio pubblico
Tuttavia bisogna pur ricordare come si allarga che forma e valorizza le professionalità più di quanto queste non valorizzando la Rai
Un servizio pubblico che imbocchi con decisione
La strada del rinnovamento destinato del resto a diventare centro di attrazione gravitazionale per quanti hanno qualcosa di innovativo da esprimere da proporre
In ogni caso la politica delle professionalità non può non intrecciare la valorizzazione di personaggi storici la collaborazione di intellettuale professionisti che operano nei diversi Circuiti dell'industria culturale dello spettacolo il reclutamento nuove leve nei sistemi culturali legati al territorio nelle frontiere della sperimentazione artistica
Nei luoghi maturazione di nuove esperienze linguistiche ed espressive
Aprirsi in tal modo alla realtà del Paese
Significa dare un significato concreto alla nozione di qualità nella programmazione e quei settori il motivo primo di una nuova diversa ci fu come il servizio pubblico
L'esaurimento dei moderni
E quell'esperienza di televisione nasce anche dalla loro separazione rispetto al mutamento della società italiana dei suoi valori del suo immaginario più elementari
La crisi italiana si è tradotta nel piccolo schermo essenzialmente in una sovrabbondanza
Di informazione politica
E però mancata
La capacità di capire
Di spiegare
Le trasformazioni della cultura per il sociale dell'economia che fanno di questa crisi una transizione complesse ricca tanto più opportunità quanto di pericoli
Non trovano spazio nella
Televisione i tanti Circuiti culturali locali che pure potrebbero esprimere potenzialità tali
A conquistare in determinati modi momenti visibilità globale
Certamente non quei circuiti culturali locali sul pelo dell'attività di cui parlava di cui parlava prima il nostro relatori non trovano spazio questi localismi e questi i tanti localismi economici e sociali in bilico tra regressione tribale strutturazione sistematica nella comunicazione televisiva devono invece trovare strumento di maturazione
E TT ma quelle passa
Ridotta negli anni ottanta alla dimensione prevalente fagocitato
Dell'intrattenimento
Negli anni Novanta spazio virtuale della politica degli atti Zatta la televisione italiana sta perdendo l'occasione in questa crisi transizione paese di scorgere luogo uno ruolo modernizzazione
Di conoscere
Di creatività sociale e culturale eppure se per ricoprire dobbiamo dirlo negli anni Cinquanta accompagnato il passato la trasformazione da un Società ancora prima prevalentemente
Agricola forse neanche a garantire
Ammessa ad una società di massa
Recuperare questo ruolo
Oggi la sfida decisiva
Per il servizio pubblico che deve avere il coraggio di Linden dire inventarsi interamente per interpretare la domanda di comunicazione espresse in questa violenta crisi diciamo violento di modernizzazione del Paese
Il modello di televisione generalista appare ormai inadeguato a fronte di bisogni di comunicazione così complessi articolati diversificati anche sfuggente
E di difficile lettura nel gioco d'interdipendenze conflitti che contraddistingue questa transizione sì anche la televisione commerciale
Deve superare l'orizzonte generaliste
Per inseguire i mercati che si aprono nella televisione a pagamento nella multimedialità per il servizio pubblico questo oltrepassare i limiti della televisione generalista e essenziale per ritrovare il proprio ruolo
E per rinnovare la propria identità e ritrovarci
E con una concezione unitaria della qualità della specificità dell'offerta del servizio pubblico e la RAI dovrà affrontare un impegno complesso
Riqualificare l'offerta generalista
Sviluppare un'offerta tematica che distingua se stessa dalla televisione commerciale
Presidiare le frontiere dell'innovazione di prodotto della multimedialità
Laddove audiovisivo ed informatica sì chiara magari si conferenza
Produrre cinema
E grande fiction per i mercati mondiali
Articolare l'offerta il rapporto con la prospettiva di maturazione dei sistemi locali verso i circuiti globali dell'economia e della cultura
A questo punto un'ultima considerazione se interpretata correttamente come costruzione di una dialettica della cultura tra locale e globale dunque come Rifondazione della stessa dimensione nazionale la cosiddetta rete federale può rappresentare per la RAI una straordinaria occasione di alleanza con l'industria culturale e di saldatura con i mutamenti più profondi e duraturi della domanda di comunicazione
Insomma un'occasione per torna per tornare a scontri un ruolo culturalmente attivo nel cuore una trasformazione che è radicale della società nazionale
La RAI può trovare al proprio interno le risorse creative la forza produttiva per avviare questo disegno di cambiamento e però ha bisogno di certezze normative per cercare alleanze strategiche costruire interdipendenza voli industria culturale globale investire nell'innovazione
Del resto l'intera l'industria italiana della comunicazione che ha bisogno di un nuovo quadro normativo che apra la concorrenza ai mercati che rappresenti la modernizzazione giuridica a partire dalla quale possono essere dispiegate politica di sviluppo e di innovazione
L'urgenza
Di una simile definizione di certezza e se possibile resa ancora più acuta dall'annunciata fine dell'IRI quale grande organizzatore dell'industria pubblica
è necessario aver chiaro quanto prima il nuovo assetto proprietario della RAI nel dopo i il ruolo che potranno aderire sui privati la forma societaria che il gruppo RAI dovrà assumere
E e inoltre importanti e quanto prima si indichi con certezza alla RAI ciò che può
E ciò che non può fare questa azienda arriva per tempo individuato la straordinaria opportunità che si sarebbe aperta per rissa con l'introduzione della televisione digitale
Non ha però non ha però potuto predisporsi accordo certo anche per inefficienza anche per ma soprattutto per vincoli normativi
L'evoluzione della multimedialità continua
Nuove occasioni di innovazione del prodotto si offrono al servizio pubblico
La RAI non può non rivendicare una legge di sistema che le consentì a ditte che le consenta di entrare a pieno titolo nella multimedialità di sperimentare nuovi prodotti nuovi servizi
Intrecciare un nuovo rapporto con i sistemi locali di darsi la forma societaria di holding e di stringere alleanze anche con i capitali privati
E ha il diritto di chiedere una politica per il sistema della comunicazione che sostenga il rinnovamento del servizio pubblico costruendo sinergie nella ricerca
E forti integrazioni tra le diverse parti dell'industria culturale nazionale collegando la riprogettazione del servizio pubblico con la modernizzazione del Paese e questo il suo impegno proprio perché è servizio pubblico
Cosa vorrebbero guardare gli italiani si chiede la ricerca che oggi c'è stata presentata io mi interrogare il piuttosto su quale domanda di comunicazione
Esprime la società italiana
Che definirei come domanda di cambiamento culturale sul di conoscenza dentro e che riveste la peculiarità della crisi italiana ma che nel suo nucleo più interno e strutturale ha le caratteristiche più generale di quel passaggio di Paratico una sociale culturale che contraddistingue tutte e società avanza rispondere a questa domanda di cambiamento
Significa semplicemente ma fondatamente riscoprire la vera ragione insistenza per il servizio pubblico grazie
Credo che
Se media falso segnale
Si è data l'obiettivo di suscitare sostanzialmente degli stimoli Messina nota questo intervento di siciliano venuti fuori molto importante io adesso ne paga passare la parola l'onorevole Storace per sentire qual è invece il punto di vista
Come dire di un'altra parte e le componenti fondamentali
Del sistema che di televisione si occupa
Grazie anzitutto dell'infinito gentili signore gentili signori penso che il compito che gli ha affidato a quello di ritornare sulla terra
Perché si può anche dire che oggi è la RAI è un servizio pubblico e mi dispiace che il presidente se ne sia andato ma ripeterò tante volte assomiglia a una forma di training autogeno per cui se se se ne uno se ne convince ma non è così la realtà anche perché la vostra ricerca un merito quello quello di aver analizzato con grande scientificità profondità e analisi appunto quella che è la realtà quella che a me pare se è per questo che le sono grato
Vedete mancava probabilmente un'ipotesi di risposta che si poteva proporre
Ai cittadini che avete interpellato quelli che guardano la tv il meno possibile ad esempio per occuparsi di cose più interessanti perché altrimenti si arrabbia
è una questione politica tra questione sociale alla questione culturale se vogliamo è anche una questione morale ci sono tanti cittadini che vorrebbero fare altro che non vogliamo guardare la televisione perché non trovano soddisfazione
Occorrerà trovare delle vie di mezzo a mio giudizio vedete viviamo in un'epoca in cui la televisione individuata come cattiva maestra in cui la televisione viene
Demonizzato esaltato a seconda di chi la usa
Dal Pd la propone al cittadino recentemente il Santo Padre ha proposto addirittura di spegnere la televisione
Recentemente è uno un uomo politico importante di questo nostro Paese che crede di avere più potere del Santo Padre ha invitato a lasciare il giornale in edicola
Sarà una via di mezzo io la via di mezzo tra individuo in quella che è la sintesi offrite come risulta questa vostra dodici
Ridimensiona quella per cui si conferma l'enorme importanza della televisione come mezzo di informazione passatempo per una quota rilevantissima della popolazione
Passatempo che però noi a ogni giorno di più se è vero come è vero che la vostra seconda conclusione
Che si avvertono scricchiolii del consumo di televisione al punto che diciotto milioni di italiani in ne diminuiscono l'ascolto mentre solo otto milioni lo hanno accettato allora per entrare la sintesi che è necessaria in queste occasioni almeno la parte dei relatori invitati nel nocciolo delle questioni io mi soffermo parto nella mia analisi da da quello che sembra che mi sembra l'altro dato più rilevante che poi oggettivamente una conferma che la cosa che sappiamo tutti c'è l'assoluta somiglianza
Dei programmi i canali tv si assomigliano troppo lo dice il cinquantanove per cento dei vostri interessi intervistati ma non penso che il quarantuno per cento di Dario Sasso Michele
Danno altre risposte che contribuiscono ad aggravare il quadro di omologazione della televisione in questo nostro Paese è ovvio che a me interessa molto di più l'aspetto pubblico dell'offerta televisiva
Perché ritengo che la RAI sia trainante per l'intero sistema
E penso che non sia un'idea solamente mia penso che sia largamente condivisibile cioè è che se c'è se c'è un tipo di informazione un tipo di televisione che viene offerta dalla RAI è ovvio che la concorrenza si attrezza che la concorrenza cerca di battere su quel piano rare
Forse bisogna c'è qualcosa di capirlo
Cioè il ministro velocemente
Un attimo di religioso silenzio delle grazie al ministro
Ma vuole
Ottanta
No
Passiamo può stavo dicendo la RAI ovviamente trainante per l'intero sistema radiotelevisivo è una vecchia però secondo me dovrebbe fare davvero di più secondo il suo slogan preferito privilegiato alle nove negli anni scorsi per poter caratterizzare in maniera migliore l'offerta l'offerta che si propone al pubblico io faccio un esempio a me pare ovvio che vadano
Stabilite delle regole
Per il servizio pubblico radiotelevisivo perché essi avranno influenza anche sul modo di informare dell'emittenza privata
Io non so quanto sia sincero ma non ho motivo di dubitarne sulla persona ma sul progetto sul disegno di alla RAI e presidente Siciliano quando ci dice che la RAI è pronta a recepire le regole che verranno stabilite
Io ho l'impressione che la RAI soffra
Soffra di una sindrome nei confronti del Parlamento e di chiunque può avvertito a intervenire non sulle nomine ma sulle scelte di politica comunicazionale
Perché c'è questo desiderio questo desiderio esasperato di autonomia e non di indipendenza che fa comunico la logica stessa del servizio pubblico
Allora cioè il TG tre faccio un esempio che lo riguardava dire militare sarà diretta del TG tre se il TG tre può diffondere a ogni piè sospinto intercettazioni telefoniche di personaggi citati telefonate
è ovvio che Enrico Mentana giorno dopo cerca di avere il verbale prima del direttore del TG uno
Perché quella è la guerra che si scatena cade il rispetto per la persona quanto fastidio dal cittadino anche questo a cittadino che guarda la televisione allora un piano di regole che preveda anche degli obblighi di tutela della persona
I tutela della persona sicuramente va previsto ma c'è ancora dell'altro
Io sono pienamente d'accordo con tutti praticamente soprattutto col presidente della RAI quando ci dice che la logica commerciale e la logica di servizio pubblico vanno tenute rigorosamente distinte
Vorrei poter chiedere un giorno presidente della RAI perché se queste logiche vanno tenute distinte la RAI sopprimono trasmissioni di servizio pubblico
Che tanto successo appunto come quella di Oliviero Beha sia la radio che alla televisione
Sono domande che restano senza risposta proprio perché si autonomi ma non indipendente e allora la diversità l'offerta tra la televisione pubblica e tra la emittenza commerciale deve diventare un dato del nostro prodotto televisivo
Io io mi si passi l'argomentazione polemica non nei confronti della RAI ma nei confronti di certa politica dopo molte responsabilità a certa sinistra per quel che riguarda l'omologazione necessaria tratti più pubbliche tv commerciale ricorderete i tempi in cui arrivò la signora Moratti al vertice della RAI la si accusò di voler fare
Una televisione sostanzialmente subalterno alla Fininvest
Ecco la RAI cominciò allora la guerra ricominciò la guerra nei confronti dell'emittenza commerciale il sedile emittenza commerciale sul suo terreno è quella l'epoca in cui Pippo Baudo aveva la televisione di Stato
Ci si può interrogare se quella è la televisione che devo offrire il servizio pubblico
Anche questo è alla base secondo me secondo me della difficoltà Inter del del calo di interesse della televisione pubblica per i cittadini al di là degli indici d'ascolto che crescono perché su questo una piccola riflessione la foto
Che cosa deve offrire la televisione di Stato
Oggi abbiamo vissuto finora abbiamo visto la televisione di Stato Cioffarelli formazione e offre pubblicità e offre anche pubblicità occulta quasi come missione come propria missione perché è stata fatta tanta polemica e mi scuso se procedo per flash ma è bene focalizzare su vari argomenti la nostra attenzione sulla famosa intervista Lorenzo Necci perché c'è un'ammissione tra vita del servizio pubblico cioè il cittadino che guarda la RAI alla quale riconosce autorevolezza quante volte sentiamo cittadini dire l'ha detto la RAI l'ha detto il telegiornale
Non può essere ingannato io sono un feroce nemico delle convenzioni
Della RAI con chiunque
Proprio perché vedo un disegno una filosofia del servizio pubblico che esattamente contrastanti con quella che secondo me deve essere al più soldi al servizio pubblico
Quando è scoppiato lo scandalo insomma
Il consiglio d'amministrazione con grande cortesia venuto in Commissione di vigilanza a riferire quello che aveva deciso di c'è una frase però che a me non va giù quando si qualifica il servizio pubblico radiotelevisivo come voce della pubblica amministrazione e per questo autorizzato stipulare convenzioni che informa i cittadini sull'attività che la pubblica amministrazione no il servizio pubblico deve essere la voce del cittadino
Perché criticare la pubblica amministrazione certe volte può far bene al cittadino se la pubblica amministrazione non funziona c'è se si intervista Lorenzo Necci appagamento diventa difficile immaginare che quegli stessi giornalistica lo intervistano faccio l'inchiesta sul disastro delle Ferrovie dello Stato in questo nostro Paese
Non c'è accordo con l'interlocutore caso allora vedete si tratta di rivoluzionare la filosofia di servizio pubblico si tratta di farla di portare avanti un servizio pubblico completamente diverso da quello che abbiamo conosciuto fino adesso si tratta di trovare la maniera per coinvolgere cittadino la programmazione e questo è il secondo aspetto che volevo affrontare c'è stata un'altra vicenda che ha preceduto la vostra ottima iniziativa quella del Censis è stata citata poco fa che ci ha detto delle cose importanti ce lo diceva nello stesso momento in cui il garante per l'editoria
Ha detto penso in maniera molto autorevole nelle settimane scorse
Sarà ma in Italia non si fa più comunicazione ma c'è in buoni mento del cittadino da parte di poche migliaia di operatori dei mass media nei confronti di milioni di italiani questo l'affermazione molto importante che ritroviamo poi oppure delle cifre diffuse dal Censis italiano e la televisione
Dice il Censis che il quaranta per cento degli italiani la guarda distrattamente
Che il venti per cento tiene acceso il televisore solo per sentire un rumore dentro casa
Che il venti per cento lo lascia addirittura c'è solo da solo senza nemmeno preoccuparsi del rumore e l'ultimo venti per cento e quello che lo guarda con grande attenzione allora si può ancora intervenire non c'è solo disastro c'è ancora la possibilità di recuperare qualcosa il Censis propone di fare qualcosa lo propone alla politica lo proporrà una paio propone alle televisioni generale di fare qualcosa per mettere i cittadini in condizione di orientare la programmazione
Perché serve a questo perché oggi i cittadini ad un altro tema al centro del dibattito secondo me ok fa attenzionato
Con grande profondità cittadino oggi vittima messaggio televisivo
Ricorderete questa estate delle settimane che precedevano la durata del Po quindici settembre quando vedevamo sugli schermi l'immagine di Bossi che ogni giorno inventava una io mi capitava come parlamentare di essere avvicinando nordici
Avvocato ucciderlo non potevamo certamente contrastarlo con l'imponenza dei mezzi egli aveva per la sua propaganda con lo spazio che aveva allora quel cittadino che subiva l'informazione di Bossi non aveva una rete di protezione una difesa perché faccio questo esempio perché lo stesso accade per tanti altri programmi non politici allora ci vuole qualcosa di nuovo
Come si orienta
Pubblico la corporeità la programmazione io penso all'innovazione
Mi è capitato di parlato nei giorni scorsi una cosa che ho chiamato l'indice di sgradite
E possano avere per il servizio penso alla possibilità come un referendum abrogativo di una trasmissione alla possibilità di poter far scrivere al cittadino su un modulo con cui si riempie
Libretto di che di abbonamento il modulo che nel libretto di abbonamento alla RAI poté scrivere qual è il programma che promuove Magredi e del servizio
è una sorta di sfida di qualità che si può proporre al cittadino alla RAI per far sì che certe sconcezze non vadano più in onda
Ed io sono rimasto molto perplesso dalla risposta che ha dato Lara
Tanti altri cittadini lo siano rimasti
Il merito la polemica sull'ultima seduzione non voglio la televisione bigotta
Ma c'è un limite a tutto
Allora quando la RAI ci risponde che quel film aveva superato anche visto che la censura del Triciclo ma chiedo se ci sia qualcuno che le Mazzini che conosce la differenza tra un cinematografo un televisore che possano avere
Quanta gente deve assistere a simili spetta
Allora ci vuole l'indice di stradine e ci vuole qualche altra cosa ci vuole anche la sfida della qualità
Vedete non è detto che i cittadini seguano solo i film meglio le i cittadini in questo Paese hanno dimostrato di seguire anche grandi spetta
Pensiamo al successo della Toscana qualche anno fa
Che ha fatto ha fatto il successo sarà in tutto il mondo oggi sta succedendo qualcosa che contrasta con
E vorrei che la RAI su questo spendesse parole chiare
Se si può ritornare anche a far quel tipo di programmazione se la RAI va avanti lungo la strada che sta seguendo che è quella purtroppo anche della sostanziale sottomissione al potere politico vengono meno le ragioni del servizio pubblico se la RAI recupera il gusto e l'Aster la sfida di qualità
Forse si può fare ancora un discorso io personalmente se vedessi la RAI andare avanti lungo la strada della qualità non mi preoccuperei mai chiedere le dimissioni di un direttore perché cavalli indice d'ascolto è una sfida che si può accettare una sfida che si può dignitosamente accettare dico però che non è questa la RAI non è questo il servizio pubblico
Che lo voglia
Ieri sera e concludo
Abbiamo visto un altro spettacolo
Quando si parla di differenziazione dell'offerta
Ieri sera la RAI sembra materia Rebibbia
Su un canale Citaristi su un canale Cusani su un canale Craxi
Non c'erano i rapinati
Allora ecco vorremmo capire dalla Rai se tutto quanto fa spettacolo possano ci vuole approfondimento possibilità di scelta cittadino possibilità di capire che cosa è successo senza che siano per questo diffusi messaggi solamente legati
No è che abbiamo parlato molto di RAI
Credo sempre per tornare sugli stimoli e stiamo intenda entrando andando al di là degli stimoli entrando nella provocazione noi volevamo sentire i due rappresentanti delle televisioni così definite commerciale privato lanciata dalla definizione migliore io convincere ed era un cosa dottor Confalonieri
Tra tutte le cose sono uscite questa mattina
Ce n'è una temi colpisce soprattutto per quanto riguarda il sistema cioè non abbiamo visto che i nostri telespettatori ci dicono
Che hanno una grande domanda di pluralità di offerta
E questo mi sembra come dire in qualche modo prevedibile
Ci chiedono anche però d'altra parte di non avere degli editori onnipotenti anche se abbiamo visto che questo non è la loro preoccupazione principale ci chiedono contro sempre sullo stesso tema
Di avere grande qualità e si rendono conto perfettamente che qualità almeno nella percezione comune nell'accezione comune so che questo è molto di battibile dibattuto anche in qualche misura dipende dalla forza della e il gruppo cioè dalla capacità anche economica oltre che di talento di fare dei grandi programmi comprare nei programmi di buona qualità allora vorrei chiedere al dottor Confalonieri come ritiene che siano se ritiene che siano mediabili queste posizione queste come si può soddisfare questa domanda
Oltre che il dottor Confalonieri fare qualsiasi altra dichiarazione ritengo opportuno stanotte
Ma il problema della qualità grande problema di così comunicatore madre di chiunque si pone al giudizio del pubblico
Io leggendo questi risultati questa questa indagine molto interessante per la quale vanno fatti i complimenti avete forse se insieme tutte persone che noi conosciamo da da tanto tempo
Trovo un motivo di conforto che alcune dei vasi nostre per la nostra storia ma anche per quelli che sono gli indirizzi che vogliamo andare a prendere nei nostri palinsesti futuri
Vengono rispettate lì dentro la richiesta di differenziazione mentre noi siamo sì una televisione generalista ma che però molto attenta alla differenziazione tra le tre reti RAI una rete generalista Canale cinque una giovane sì giovane non soltanto per ragazzi giovani adulti che l'Italia uno e un'altra più rivolta verso un pubblico femminile che Rete quattro anche se adesso stare posizionandosi un po'sul generalista troviamo conferma e conforto per l'impegno che ci siamo presi di maggiore investimenti maggiori investimenti nell'informazione ed è una domanda fanno il cinquanta per cento chiede più cultura più informazione e quindi anche questa una scelta abbiamo scelto di investire su Santoro addirittura in prima serata e per una televisione commerciale è un impegno è un rischio insomma una scelta coraggiosa
E poi c'è il discorso della qualità e qui io credo che il sistema io ho un po'una concezione un po'vecchia se volete di quello che mi piacerebbe vedere in televisione
La domanda fino diceva tutte televisione vorresti vedere perché poi mettiamoci uno del due mila campioni del due mila e del due mila persone sono state interrogate come campione ecco uno ammette
Non certamente
Ritornare a alla televisione di formazione alla tentazione pedagogico o altro però certamente detto anche il presidente della commissione di vigilanza lo ammette siciliana io credo che attira di tutte le polemiche che sono state sollevate ma ci sia un motivo di fiducia a vedere un letterato una persona di cultura presidente della RAI perfino credo che vada recuperato vada recuperato questo senso che il servizio pubblico deve fare certe cose che cosa per esempio perché poi servirebbero da traino a tutti gli altri ai privati
Ci sono due mila duecento miliardi di introiti da parte della RAI da cannone
Sono tre volte tanto quello che la finanziaria stanzia per cultura e dove c'è dentro gli enti lirici le orchestre correggetemi se sbaglio ma non credo di sbagliarmi più di tanto lo spettacolo
L'altro giorno nove alla convention Venezia nostro abbiamo dato cinquecento milioni come Mediaset alla Fenice per non solo per la ricostruzione partire non occorrono tanti soldi per la cultura non è che siano Investimenti
Enormi io ricordo con dispiacere con dispiacere che politici dal ministro Maccanico perché un ricco come me che sono state chiuse dalla RAI tech professori
Giudice diciamo nomi e cognomi tre orchestre fra le più prestigiose d'Italia che erano state diretti da Lecce dedicate avevano suonato Michelangeli da Scarlatti di Napoli collettori l'Opera di Roma
Il costo di questa orchestra
Equivalente a una serie no costavano meno che Caramba
E di ci metto anche i loro dirimpettai cioè nostro del sabato sera i guastafeste ecco si è innescato poi non so ci sarà sarà un po'colpa di tutti però si è innescato un certo punto nella storia della televisione un circuito perverso per cui siamo andati a un abbassamento della qualità in nome
Te l'ho chiesto il feticcio dell'ordine sicché andava tutto sommato poteva anche andare bene per una televisione commerciale per la televisione locale per per regione private
Responsabile della RAI avrebbero potuto ma benissimo uso una parolaccia fregarsene di questo benissimo e fatto quaranta anche perché poi la RAI basta che metta un film qualunque attore lo sa benissimo Vittorio Cecchi Gori che adesso trova sulla sua pelle cosa vuol dire fare un film in televisione variabile con coefficiente di venti venticinque trenta per cento in più di di risultato soltanto perché la RAI perché sono sintonizzati su RAI uno perché non ci sono le interruzioni pubblicitarie come dobbiamo mettere noi e così via quindi il risultato all'ultimo la fanno sì ecco che allora se non c'è il feticcio dell'ordinanza ma perché non ritornare a quello politico alla scansione ed una volta che al venerdì sera c'era c'era la proposta e così via però io trovo che c'è stato un po'un tradimento la Trebisonda creare degli intellettuali che si sono occupati in RAI i vari Guglielmi parlo anche del mio amico Freccero che adesso arrivato e spero che non non faccia la stessa cosa di fare una televisione intelligente colta
Ma abbandonando completamente quella che era la funzione anche
Diciamo di pedagogia formativa perché in Italia sono io ho letto con terrore che la vita per la maggior parte degli italiani sia considerata di D'Ettorre a me sembra che sia una cosa al limite di cui vergognarsi ha ricordato Storace la Tosca malato scattata un grande spettacolo io so che ci sono tenuto che da noi il produttore di Tosca del programma straordinario per fare la Traviata Parigi anche dei tempo reale per fare i conti di Hoffman
Ecco queste sono cose che dovrebbero essere fatte e non soltanto l'investimento inficiano atto perché poi insomma abbiamo detto questi seicento miliardi di investimento dalla finanziaria contro i due mila duecento miliardi del cane
Si può spendere qualche cosa per la lirica per la teste oggi se uno vuole vedere un programma che ha voglia di musica a un certo punto deceduto in televisione sette tracce di carattere più tre e si vede qualche cosa ed è private ecco non voglio farla più lunga di tanto nel
E non voglio che neanche questo suo di un attacco alla RAI perché non lo è ma è un invito a ritornare un po'quella funzione di servizio pubblico che non è soltanto prima siciliano diceva sì
La la la federata dall'esigenza di comunicazione sono un po'cose che poi dopo ci rispettiamo facciamo fatica a capire il gene perché sappiamo tutti che il mondo va verso il digitale ci sono tutti questi grandi giochi la concorrenza dei grandi gruppi
Le grandi concentrazioni però qui siamo e gli attori sono poiché la concorrenza qui in Italia c'è RAI che servizio pubblico fatto un po'timidi quel canone che abbiamo visto e raccolta pubblicitaria per mille cinquecento miliardi ci siamo noi che abbiamo la storia di diciassette anni cioè Cecchi Gori che adesso merito evolvente sia impegnato quali magari come ha scritto stamattina sulla stampa tira ma come tutti noi un po'il lenzuolo dalla sua parte dicendo che ha soltanto se tale del settanta per cento e di illuminazione del territorio però glielo dico con tutta la simpatia primo da tanto tempo se investe siccome c'è un decreto legge che è stato anche rinnovato tempo fa per cui chi al di sotto del settantacinque per cento illuminazione investe comprarlo come siamo arrivate lettere abbiamo comprato Italia tu Italia uno Rete quattro abbiamo investito allora centottanta miliardi sarebbero grosso modo sette ottocento miliardi adesso abbiamo avuto tre veri senza bisogno poi di scomodare tanto Maccanico e ti dirò porta di ottocento miliardi a questi tagli agli altri che sarebbe anche un po'dirigistico coi tempi che corrono e non tanto l'intendenza
Così con quello che succede nel mondo ma questa è una piccola battuta mi fermo lì
La Fiorentina si è comprato Batistuta ha battuto due volte vive se si compra
Qualche canale di più e si compra quello che deve comprarsi magari anche un'altra rete niente niente che preferiscono molto bravo che citate anche sulla televisione ecco questo è il punto la concorrenza in Italia questa vorrei fare solo un'osservazione
Sul sistema Paese poi ho buttato qui soltanto ovviamente degli argomenti che spero poi vengano ripresi
E qui ci sono due importanti personaggi della politica
Io sono per perché le nostre imprese e siano salvaguardate avevo detto quello che c'è nel mondo e quello che c'è nel mondo vuol dire che e cioè qui perché vuol dire che c'è già qui il canale tematico che non costa niente alla Walt Disney perché la vuol dire fare un canale tematico per veramente costo marginale zero perché la vuol dire quando fa il prodotto Paperino lo ammortizza su tanti di quei prodotti anche un parco tematico no Disneyland oppure una grande distribuzione un grande un grande magazzino dove si vende di tutto oltre che ovviamente il cinema e cartoon
Anche un'animazione
Informatica
Questa è la concorrenza di tutti e allora le grandi aziende qui gruppi che sono disciolto
La RAI sono la stele che ormai potenzialmente c'è come concorrente nella comunicazione e anche dalla televisione
C'è ci siamo noi cioè Cecchi Gori che certamente il numero uno nella produzione di cinema
Adesso anche alla distribuzione a questo canale distributivo dalla televisione
Chiediamo di non fare per le politiche autolesionistiche perché a un certo punto l'abbiamo fatta oggi la pay tv che era un qualche cosa che era stato inventato nell'ottantasei ottantasette che era la seconda frontiera poi della televisione come tutti parliamo digitale la digitalizzazione eccetera eccetera è in mani straniere
Allora troviamo gli strumenti per fare in modo che questo mondo della comunicazione che poi ha fatto di quei contenuti che abbiamo detto prima non ne sono altri
Ci si Trotti si trovino in un punto che si trovino e che vengano che vengano non protetti perché fare politica industriale non è fare del protezionismo e così non è creare l'autarchica per cui il prodotto non deve non Bitonci vuole invasione degli americani no però che si consente alle aziende di a vere i loro spazi di fatturato e i loro antichi di attività e coscienza senza inutili decurtazione della loro capacità ecco questo
Grazie
C'era una c'è una citazione Telemontecarlo che non possiamo ignorare quindi passare la parola senatore Cecchi Gori ma c'è una curiosità che io
Vorrei sottoporre
Noi da questa ricerca
Pensiamo che ci sia una uno spostamento forte dalla veicolo al contenuto quindi di occuparsi sempre di più ci chiedono i telespettatori e il contenuto dei programmi
Poco gli interessa come e da chi vengono veicolati poche naturalmente ci siano restando e corretta
Siccome surge figurare un grande esperto di cinema riassumo per per che fosse o no non l'ho visto prima
Allora abbiamo visto che c'è una fortissima richiesta
Decide ma c'è una fortissima richiesto di più cinema quando abbiamo chiesto che cosa vorrebbero vedere dai canali specializzati il cinema con il settantaquattro per cento al primo posto quindi dare veramente c'è una grande ansia ecco io vorrei aggiungere un dato che non c'era la ricerca ma che se noi prendiamo il palinsesto dell'offerta di oggi e ci limitiamo a guardare al trenta cioè la fascia serale l'offerta prendiamo le le reti RAI Mediaset abbiamo lasciato Telemontecarlo fuori apposta perché hanno incominciato operare in questo senso da meno tempo il cinquanta per cento dell'offerta è costituito da felino
Sappiamo così strette le più sappiamo che offre solo film non sappiamo che non riesce con il film a superare un certo livello di gli abbonamenti allora io qui trovo una grande incongruenza non so se contro Cecchi Gori mi può illuminare su questo tema
Prima prima di tutto rispondere all'amico Confalonieri che sembra un po'di tempo che non ci vediamo pur non essendo un esperto in campo dell'illuminazione e me lo sono fatto
Non è vero come eccome dice che in realtà dipende dei soggetti ad illuminazione attualmente attualmente ci s'intende io parlo cessione come come la Fininvest mai la la legge non mi permette
Di completare l'illuminazione esistano frequenze libere che non possono essere occupato da chi non le ha esiste soprattutto una cosa incredibile che non si può Aspesi ovviamente della televisione come giusto dice Confalonieri non si può migliorare la qualità del segnale voglio dire che possa avere anche la frequenza di una determinata città però se io voglio mettere venti diffusori perché ci sono tre grattacieli che impediscano il rimbalzo dell'immagine se voglio aumentare la potenzialità di un diffusore a me non è permesso se la Fininvest diciamo in quello stesso posto cinque mila diffusori e io c'ho dieci diffusori da un fatto solo non posso neanche fare di un diffusore due marzo e allora la legge non è uguale per tutti
Io dico la legge deve essere uguale per tutti ci deve essere una grande profferta più possibile di canali di scelta per i per per il pubblico questo non in questo momento non non è ad oggi la legge Mammì è stata costruita sull'esistenza di un polo privato e di uno pubblico e basta
E questo non è giusto in assoluto abbia a prescindere se le televisioni sono mio di un altro coi invece questo per precisare la piccola provocazione che mi ha
Per il resto
Sì ovviamente c'è sempre si parte dal prodotto cioè il prodotto e ci sono i mezzi di diffusione
I nostri e il prodotto nella logica ha sempre preso il sopravvento sui vari mezzi diffusione che si vanno moltiplicando in America
In America è è è avvenuto sempre contrario è avvenuto il contrario le Maneggio che facevano cinema
Che precedevano le videocassette che partecipavano ad che facevamo la fiction piano piano hanno preso anche il mezzo della televisione
Perché perché si parte dal prodotto
Il prodotto in realtà domina sul mezzo di diffusione
Se io possiedo istituti firme tutte le partite di calcio la RAI e la Fininvest chiuderebbero
O viceversa
Questo bisogna tenerlo presente quindi il prodotto e il punto essenziale
Perché i firme
Bisogna hanno un'audience così
Più forte rispetto a tutti gli altri spettacoli perché non c'è una tradizione nostra come una tradizione della televisione a produrre perché chi va al cinema deve pagare dodici mila lire deve uscire d'inverno con la macchina con la pioggia non trova il parcheggio
è ovvio mentre si trova a casa uno spettacolo salvo che per la Rai uno spettacolo gratis
Gratis
è ovvio che quindi tutta la concentrazione creativa
Per i pere l'ottimizzazione di uno spettacolo che può attirare il pubblico e sul cinema se no la gente non uscirebbe mai di casa
Ecco perché poi il cinema quando fa nelle televisioni ottiene il massimo di audience
Il cinema ci avvantaggia il fine anni vantaggio della di essere replicabili l'unico avvenimento pari al cinema nelle audience
Ad un senso generale fece qualche altra cosa
Sono gli avvenimenti sportivi ma non sono replicabili ma non sono replicabili quindi cinema c'è anche questo vantaggio specialmente se è buono
Allora io credo che ti alla tradizione di produrre che viene dall'acqua che ha bisogno che persegue che sa che soltanto e e Dio lo sa se il cinema italiano solo così poteva sopravvivere che soltanto attraverso la qualità all'invenzione la creatività si arriva ad avere un successo penso che possa far bene anche la televisione
Fatte alcune differenze
Personalmente a parte l'aspetto sociale che secondo me ci vuole più canali possibili perché ogni canale un'offerta per il pubblico ognuno c'ha la sua credibilità alla sua differenza e quindi questo si deve creare una concorrenza leale con la maggiore offerta possibile
Questa secondo me è la strada
E quindi è una è una regione si si può dire politica tra virgolette
Per la quale io sono entrato nelle televisioni ma l'altra perché
E non si può sempre fare soltanto colui che dà il carburante alle televisioni in pratica le finanzia e tutto il meglio le televisioni lo prende lo prendano da chissà gli spettacoli ad alta audience poi quello che producono loro direttamente al novanta per cento delle da mettersi le mani nei capelli
Attraverso questi grandi avvenimenti prendono il massimo della pubblicità e poi vivano su questa disseminando la per le ventiquattro ore e poi quando io faccio un film qualunque se io faccio i due carabinieri in caso venti miliardi nei cinema pari al circa a poco più a un milione trecento mila spettatori
I due carabinieri in sei passaggi affatto sessanta milioni di spettatori è stato pagato due miliardi
Ecco dove finanziamo lettere dove il cinema finanzia le televisioni
Se incassiamo
Per sì abbiamo bisogno sì ci saranno i imitare saranno film italiani che faranno venti miliardi ce ne saranno quattro tre due all'anno
E fanno un milione duecento mila spettatori
E poi dopo la televisione di pari a due miliardi e lo vedano sessanta milioni di spettatori in sei passaggi e forse c'è qualche cosa che non va evidentemente il cinema sembra finanziato sia la RAI e la Fininvest il gruppo Cecchi Gori ha finanziato la RAI e la Fininvest vendendo a un prezzo non di mercato ma un prezzo d'obbligo
Non rispondente al numero di spettatori che vedono i film
Come mai se si alza l'audience aumentano incassi pubblicitari che vengono da quello che so di quel film e il seme non prende una lira in più se lo filano sessanta milioni di spettatori perché non c'è stato mai un minimo garantito sui firme
Dato e poi dato in base al numero a a passaggi libri ha tempo per cui se un film è bello e viene fatto tante volte lo vedano tanti predatori prende i giudici i giusti introiti perché in questa maniera è andata a finire né io per trent'anni e poi mi sono un po'scocciato di questo o finanziaria no perché non è stato bene
Questo per rispondere
A al ragionamento di Confalonieri poi se poi dopo né i mezzi di diffusione si crea un discorso per cui in realtà gli altoparlanti sono solo due o passi da o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra si va a un prezzo politico non si produrrà mai Fisciano italiana non si metteranno e i registi ma come i registi di tutto il mondo sono stati inventariale revisione in Italia è l'unico paese dove se si fa specie se a fare un po'di finzione si va a cercare il regista un po'disgrazia precisa del cinema italiano
Cioè non non si inventa questa nuova e perché per forza si comprano la lei telefilm americano a trenta mila dollari l'ora perché si dovrebbe tanto voi arrivano i film e quelli fanno la sera fanno i quindici milioni di ascolto sale uno scialle illuminazione completa
E c'ha e non c'ha competizione
Allora forse le riflessioni no seguito quindi non posso essere completamente infili con tutto quello che avete detto prima però voglio sottolineare che qui cerino acceso
Prima è rimasto sempre in mano rispetto ai mezzi di diffusione è sempre rimasta in mano a chi produce spettacolo e chi produce spettacolo ad alto costo comprese le squadre di calcio
Comprese le squadre di calcio che se non c'ero io che se non c'ero io veniva un'altra volta per quel per una situazione di monopolio televisivo in pratica tutti i presidenti venisse finiva per essere indebitati salvo qualche d'uno
Indebitate perché vede vendevano a un prezzo sempre politico e non a un prezzo di di di libertà di mercato in quanto c'è un solo strettoia la strettoia del mezzo di diffusione
E io ho sempre imparato visto sempre una cosa che un fiume fatte dalla sorgente palmare questi tutto il mondo è avvenuto in Italia nel campo delle viene ad un'altra cosa che il fiume dal mare va alla sorgente
Grazie mille
Allora televisioni locali credo che sia stato chiarissimo forte messaggio Treviso locale devono essere locale e più locali e più locali ancora di quanto noi non si possono immaginare almeno questo è quello che ci dice
La ricerca e allora io oggi giustamente la domanda
Dottore becchini
Per chiedergli ma lo pensano anche coloro che le fanno le televisioni questo o hanno punti di vista diverso il suo cosa deve essere ruolo della tradizione locale
Grazie ben prima di tutti voglio ringraziare vediamo forse vi invito fatta direttiva Federazione Radio televisioni che comprende anche le televisioni nazionali anche de di Mediaset nuclei vedi Cecchi Gori che stiamo aspettando
A soprattutto ovviamente oggi mio cupo
Di televisioni locali
Ecco o mi vorrebbero prima di tutti i attenere alla ricerca della Demoskopea
E rientrare un momentino su questo come tutti voi sapete ci sono delle indagini quantitative che l'altra fa egli leggermente mentre questa ricerca vuole un pochettino più andare sul gradimento
E cerca di venire incontro alle esigenze dello spettatore
Il quale secondo la ricerca sia quello di poter assistere a programmi sia pure di aggiungere a quelli che ci abitano
Un'adeguata di adeguato diverbio culturale scientifico cinquanta per cento film di qualità intelligenze autori ventisei si beh qui qualche tutti io posso c'è sulla indagine
Perché io temo che il faccia a faccia Fassino chiede l'interlocutore si autore di ratifica e fa quella che è una deviazione Sale nato che questa indagine sia stata portata solo all'Accademia dei Lincei o qualche altra buongiorno luogo di persone molto acculturato abilità
Io ci credo che questa parte delle indagini dimostra quanto sia alto il libero il livello di Bugia che la gente disposta a dire pur di farsi vedere più bella insomma quello che io dicevo l'effetto Orietta Berti quando si è andata che tempo fa
Qual era il cantante milioni tutti dicevano dei cantanti impegnati perché Alitalia eccezionali eccetera però durante le gare canore veniva fuori sempre Orietta Berti ma chi lavora non si sa è un po'anche l'effetto Ticino non so se ve lo ricordate c'era un periodo che per la DC non ci potevano su poi si andava alle elezioni dichiarazione di intento poi si andava alle elezioni e si beccano il trenta e otto per cento
Questa un pochettino o il primo discorso che io fare in linea generale
Per quanto riguarda invece i programmi che dovrebbero trasmettere e in particolare la funzione della RAI e io ho sentito il presidente siciliano che ha detto che la RAI dovrebbe farebbe sarebbe e speriamo che tutte queste buone intenzioni vengano poi applicate e abbiano un seguito ecco inutile che ripeto cose che mi ero segnato qui il mercato e che non è la Rai non dovrebbe che il servizio pubblico dovrebbe inseguire il mercato perché già l'ha detto il presidente e per cui io dico meno male
Ecco qui bisognerebbe però ricordare che Hillary per contratto tra il ministero delle Poste della RAI ha già uno figlio e cioè quello che se vuole mantenere la pubblicità creare e tutta una serie di benefici non può o trasmettere un binomio per il sessantadue per cento di programmi di informazione educativa culturale informazioni tematiche sportivi o questi ultimi col due per cento
A detta dell'onorevole imita per cui non sospetta la fonte ammesso che quest'obbligo di contratto viene rispettata per una percentuale inferiore al venticinque per cento fare questo per cui non è che mancano le vola non è che mancano le leggi l'obbligo allora antiche l'amministrazione ha detto alla Rai
Come dovrebbe completarsi poi però di fatto questo non avviene speriamo che avvenga temi adesso invece vorrei parlare un attimo dell'emittenza alle locale che è quella che è stata fatta perché la la vicina ecco qui la ricerca secondo me ci ha preso in pieno
Ha preso in pieno anche se un pochino velleitaria niente qualcuna esposto ha preso in pieno nel momento in cui ha diritto che le televisioni locali devono essere più collegate alla
Al alla Regione alla territorio come informazione attualità cultura eccetera eccetera adesso qui bisogna che ci capiamo le televisioni locali in Italia
Sono state date settecento venti concessioni che sono un terzo di tutte le televisioni del globo va bene
Per cui di che parliamo di tristezze trecentoventi allora qui abbiamo già perso la causa sette parlasse solamente di quelle emittenti che fanno effettivamente informazioni o almeno circa noti farla
Magari legati in Circuiti perché i costi sono altissimi ma senza dove io scimmiottare senza voler scimmiottare
La RAI e la media sette preciso intanto non ci arrivano però così purtroppo molti attualmente fanno e questo nessuno
E allora io dico questo il momento di dedicherei dentro questo campo delle televisioni locali
Secondo me c'è una grande occasione acquista della legge di riordino del sistema a mio avviso siccome non è che si può dire alla gente vattene a casa chiudi eccetera diamo delle opportunità prettamente commerciali
A molte di queste a tutti quelli che la vogliono scelti che vogliono fare il tele tappeto
Alle altre che prestano un servizio al pubblico non servizio pubblico perché ha idee un servizio al pubblico queste posso secondo me tanto per cominciare diventerebbe un numero ridottissimo certamente sotto i cento perché ci vorrebbe capacità economiche possibilità professionalità eccetera e non certamente settecento e poi io trovo che compromesse li Regioni le Province i comuni le località possono dialogare invece di inventarsi una gara terzo terza critica e federata va bene che nessuno sa come dovrebbero essere del Cristo non si è ben capito
Invece potrebbe essere benissimo Ugo secondo me che rafforzato queste emittenza buona ecco a mio avviso si potrebbe risolvere i problemi di informazioni e di conoscenza maggiore del territorio
Un'ultima parola Vittorio ITO qui locali spetta un altro di fatto fare
Parquet otto ottobre offerta le frequenze
Magari c'è chi le compra perché settecento emittenti locali molte stanno in difficoltà
Tu
Per quanto riguarda la richiesta a me a me mi chiedono solo soldi gli atti siano Fitto e mentre da maggio no guarda le revocare lo nel locale verso sono disponibile lo Garberi lo scudo alle locali lo sapranno se il problema ci saranno dei problemi diciamo che la pratica si tratta
Lo storico al nome delle emittenti locali
Ecco per quanto riguarda invece la questione chi anche nell'emittenza locale ma non solo linee c'è violenze e volgarità
E per cui bisognerebbe ridurre questo un certo dubbio che non mi abbia mi permetto di dire che non vi era perfetti ne abbiamo sette tenuto ben conto e nell'ambito del delle di con venti e associazioni tra le più importanti tra le quali l'Unicef Telefono Azzurro la Confcommercio e la Confconsumatori tardo
Il sindacato e famiglia lancia e tante belle altre associazioni hanno fatto un codice di regolamentazione dei minori per la tutela dei minori che funzionerà regolarmente
A cui si attendono essenzialmente le emittenti locali che ne fanno parte nonché le emittenti nazionali
Della media sette ecco qui problemi purtroppo bisognerebbe un attimo capirci giacché ci siamo colgo l'occasione della questione di minori importantissima
Allora i nostri sforzi sono diretti verso una televisione dei ragazzi che nel pomeriggio e qui tanti problemi non ne troviamo perché di Conte alla televisione nel pomeriggio ci sa sono per lo più ragazzi e bambini un milione e mezzo
I problemi vengono la sera perché tanto ragazzi bambini ce ne sono di più due milioni e mezzo ma stando insieme a venti milioni degli adulti chi non gli importa molto cioè non vogliono che ci sia una censura per i bambini perché molti dicono
Mandateli a letta sia siti pecche io mi devo beccati dei prodiani
Che sono va be quanto abbiamo visto una volta Pocahontas poi basta insomma non è che tutte le sere eccetera per cui il problema vero
Non è che la censura
Ma ovviamente a mio avviso quello della sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti dei bambini ma primo Statuto di farli fisico di vedere la televisione con loro di mandarli a letto vi Farioli ville spiegando ho Hackert carità per per le emittenti di ridurre al massimo per quanto possibile non solo nel pomeriggio in cui ho detto non ci sono grandi problemi ma anche nella prima serata
Questo il compito che noi stiamo svolgendo con il Comitato a cui spero si voglia aderire non solo
No non solo ma anche la RAI la RAI a cui ci siamo rivolti e il precedente consiglio d'amministrazione stavamo concludendo vi è anche la RAI interveniva con modificando quello che c'era quel poco cioè da modificare
Adesso noi richiediamo allagate al nuovo consiglio di amministrazione dei appunto intervenire e di sensibili con lui perché perché noi abbiamo difficoltà verso le emittenti privati a dirli guardato questi Falqui sto visti per quello questo non si fa
Che si espone battuta il servizio pubblico fa quello che fa e Tucci vieni a spulciare ma io per l'ascolto eccetera allora o i governi si prendono dalla testa o non si è risolto grazie
Femminile
Ma credo che abbiamo veramente sentito non solo le opinioni di tutti i protagonisti della televisione
Mi pare che abbiamo avuto anche qualche avance commerciale esplicita che andava al di là delle mie aspettative al ministro Maccanico il compito di chiudere questo incontro con una posizione
Ma esprimo innanzitutto e il rammarico per ritardo col quale sono arrivato a questo incontro che mi interessava moltissimo a voi sapete che è in corso una battaglia parlamentare molto dura io non ho potuto Ribera armi un tempo per seguire tutto il dibattito
Desidero innanzitutto esprimere apprezzamento per questa ricerca fatto media forse
E noi e in genere non abbiamo in Italia norme che riguardano
E i sondaggi come si fanno i sondaggi io in mente o una così come dire come alcuni principi Ettore vero essere sanciti legislativamente votare fondata fondatezza insomma
Però io ho l'impressione che questa ricerca sia stata fatta con rigore
E
Ho tratto dalla sua lettura come indicazioni che in certo senso mi hanno
Conforta perché visto che
De prime ispiratrici principale fondamentali la riforme del sistema radiotelevisivo delle telecomunicazioni che cosa ormai vanno insieme hanno trovato una certa conferita questa
Ci
Quindi io sono certo se verso soddisfatto vedere confermato in una indagine di questo tipo pongo un orientamento legislativo che fa proprio che favorisce
Arretramenti
Per la popolazione italiana
E io non voglio fare otto la storia della delle varie anomalie del sistema radiotelevisivo italiano alla rottura del monopolio la legge Mammì alla sentenza quattrocentoventi ter novantaquattro la Corte costituzionale tutta una storia tormentata per il momento metterle papà
E io vedo e rapporto espone in evidenza un primo dato secondo me importante
E anche perché è un po'in controtendenza rispetto all'opinione corrente
E cioè una tendenza alla diminuzione del consumo di televisione
La ricerca mi pare che non metta in discussione il ruolo della televisione
Ma fa capire che il topo la grande abbuffata in questi anni enti riduzione il tempo speso davanti al televisore
E certamente incoraggiante che i cittadini faccio un uso più maturo del mezzo e che dedica un omaggio tempo ad altro
Sono personalmente convinto che questo trend è destinato a continuare e che nel futuro le stesse modalità di fruizione cambia
Con i computer
Semplice aiuti informatica telecomunicazioni e televisione
Saremo in grado di selezionare libera di selezionare ciò che ci interessa
I cardinali satelliti allargheranno enormemente rosse
I cittadini fosse fanno risulta da questa indagine e che la nostra televisione caratterizzata da una eccessiva omologazione dei programmi
E richiedono diversità
Io credo che abbiano ragione nei Paesi europei sia si verifica un apparente paradosso
Pur in presenza di un numero minori i canali l'offerta molto più varia
Da noi è stato salvato dei voli eccezioni imbrattati in corso all'ordine di che ha sacrificato alle esigenze di quei cittadini che chiedono forme nuove di linguaggio e contenuti diversi
Ma i cittadini hanno anche ragione quando chiedono la presenza gli editori televisivi forti
In grado di investire in programmi di qualità
La proposta dei disegni di legge cerca di coniugare questa giusta esigenza con la necessità di garantire il pluralismo
Io più volte ho detto che de finalità fondamentale del disegno di legge sono quelli di consentire ai maggiori gruppi sia delle telecomunicazioni sia delle televisioni di poter competere sul mercato globale e al tempo stesso assicurare maggiore concorrenza e pluralismo sei proprio tu esigenze indetto contrasto fra loro ma in realtà si possono si possono verissimo coniugale
Viene introdotto il limite dei due emittenti via etere terrestre per ciascun soggetto ciò risponde innanzitutto al dettato della Corte Costituzionale combinato con il risultato del referendum del novantacinque e quindi alla necessità di garantire un maggiore pluralismo dell'informazione e alla volontà di creare le premesse per una diversificazione di modelli culturali
Lettere è un ricorso risorsa scarsa già ora vi sono network nazionali che non possono trasmettere su tutto il territorio nazionale a causa della mancanza di frequenze che deve essere distribuita tra più soggetti
Di questo riconosco questa necessità
E disegno di legge invece incoraggiando l'utilizzo dei nuovi mezzi trasmissivi in particolare un satellite
Come vedete non vi è alcun intento punitivo nei confronti del maggiore azioni televisiva privata Hans del proposta del disegno di legge
Sono molto più trendy permissive delle norme approvate dai governi conservatori britannico francese e tedesca
Ricordiamoci che in quei Paesi ciascun operatore può controllare una sola rete televisiva via etere terrestre e non sono consentite proprietà incrociate
Significative fra televisione editoria e stampa quotidiana
La richiesta di un ruolo diverso da parte del servizio pubblico che appare anche dal vostra indagine a me sembra particolarmente rigido
Non non possiamo nasconderci che nel recente passato la RAI ha spesso omologato il proprio core programmi modelli indirizzato alla ricerca io che si
Che cosa si può fare su questo
Innanzitutto deve essere riorganizzata la struttura societaria dell'azienda e questo è un punto importante del disegno di legge
La proposta di costituire una volontà a cui faranno capo società farciti partecipata al più operative
Va nella direzione di suggerire meglio di attività di migliorare il bene ce ne non solo apre anche in Italia
Alla privatizzazione
Si consentirà infatti in questo modo ingresso di privati in quelle attività della RAI che non posso strettamente di servizio
Gente pubblica eccetera
Su questo si è detto voi
Guardi tutti abuso sessuale
Innanzitutto tessuta l'industria dell'audiovisivo multimediale creando le condizioni nuova occupazione crescita di nuovi talenti e miglioramento Croff
Il progetto prevede l'istituzione di un consorzio
Salvo che emittenti macroregioni
Dovrebbero credere nell'abitazione di un arricchimento dell'asse produttivo Rubino della valorizzazione delle culture Luca sette dov'è finito il collega del Consiglio
Diverse emittenti dovrebbero organizzare un palinsesto in parte del Comune in parte del territorio ricapitola spesso di affermare che l'emittente ad esempio giungono testi potrebbe essere orientato verso l'Europa mitteleuropea stare dentro la quale potrebbe ci sarebbe anzitutto pur ricco produzione delitto in tessuto dovrebbe creare una collocazione importante svolge un ruolo nei Paesi del Mediterraneo
Ma è importante rilevare che il progetto prevede che una parte rilevante del PM bilancio delle emittenti nazionali pubbliche e private per essere investito in produzioni europee e Italia questo è un punto otto
Il tenente dell'industria dell'audiovisivo deve essere colmato se non vogliamo rimanere una colonia
Anche sull'informazione locale gli spunti della ricerca a me paiono Grande interesse
Un altro degli apparenti paradossi della globalizzazione dei mercati risiede in una sempre più forte richiesta di informazioni produzioni destinati alle singole comunità
In questa direzione si muove la proposta di un'emittente Repubblica federale ma il discorso deve riguardare anche l'emittenza locale
Non possiamo nasconderci che l'altro riferì l'azione di troppe emittenti ha provocato una diminuzione della qualità dell'offerta poiché le scarse risorse a disposizione
Non consentono una programmazione di qualità
A questo fine il disegno di legge prevede misure atte a favorire fusione tra le diverse emittenti locali
E la possibilità di semplificare gli oneri burocratici di tutte le locale
Molto importante e anche la richiesta di canali tematici
è evidente che l'introduzione di nuovo ovvero tecnologie trasmissive circa satellite segnare dirigenziale
Consentiranno compiendo sviluppo della televisione tematica
E veniamo adesso al problema della pubblicità il cui apprezzamento da quanto risulta dall'indagine cresce
Sono d'accordo molto spesso da pubblicità rappresenta uno strumento per l'esportazione nuovi linguaggi televisivi e dubbio che molti spot siano realizzati con grandissima maestria e spesso si vede la mano di grandi registi cinematografici
Ricordo a questo riguardo di aver letto in giornata americano per i fissi ma vignetta quale diceva il ragazzino che chiede al padre
Niente Paolo ucraine strutture tue Ficut commerciali cioè che sta a guardare la televisione dice quanto tempo devo aspettare una uno spot pubblicitario divertente
Devo dire che nel rapporto che Colletto non si parlò della quantità di pubblicità trasmesse in televisione
La ricerca ricorda l'effetto marmellata di programmi quando questi sono omologati questo discorso tende ad avere Mario maggior ragione per la pubblicità
Tutti noi siamo convinti dell'autorità per la pubblicità ma non sarebbe più utile agli stessi inserzionisti una diminuzione del numero di sport al fine di rallentare i fenomeni pizza finché o comunque di rigetto provocati dalla presenza di troppe inserzioni questo è il futuro qualcosina in più punti a dispetto implicita io non lo so non sono tra
Poi possiamo dichiarare praticare un altro aspetto taluni affermano che la televisione viene offerta gratis all'utente che ciò solo in parte condivisibile
In cambio dei programmi a tutti noi mettiamo a disposizione degli sponsor dello studente le emittenti hanno due tipi di remunerazione
La prima diretta cioè il pagamento dell'eccessivo
La seconda indiretta e costituita dalla diminuzione del tempo di programmazione che comporta risparmi di produzione e acquisto di programmi da valutare in un
Il disegno di legge che cerca di equilibrare queste esigenze
Sforzandosi di adeguare la nostra governativa a quella comunità
C'è poi un altro problema fondamentale chi possiede più rinvii che a cui magari ne hanno aggiunto i periodici
è in una posizione di indubbio vantaggio del mercato rispetto agli altri prefetture
E ciò provoca evidenti distorsioni di carattere concorrenziale che impongono l'introduzione di alcuni correttivi
Vale la pena ricordare che la Corte costituzionale ha più volte affermato che la pubblicità è una risorsa fondamentale per l'esistenza di tutti i media e che pertanto dovrebbe essere ripartito tra meglio
La ricerca evidenzia anche il problema dei grandi utilizzo della televisione da parte dei minori
Siamo in un campo veramente mi dall'altro
Dove i pericoli di censura si scontrano con la giusta necessità di proteggere i più piccoli da immagini pericolose per la crisi
Abbiamo riportato tutte le norme comunitarie dirette alla protezione dei Pinocchi
In particolare quelle che il piatto nei programmi lesivi dell'integrità psichica e morale per i più piccoli
Ma è evidente che solo l'autorità di garanzia forte e competente
Potrà applicare le norme valutando caso per caso che eventuali violazione
Un altro dato io considero di grande rilievo
Gli anziani guardano molto la televisione e in particolare quelli con un livello più basso di scolarità che quelli che risiedono al Sud
Il panorama televisivo evidenze che i palinsesti
Su
Spesso poco attenti
Fabbisogni questi tutte
è evidente che interessi gli utenti e consumatori e più in generale il rispetto delle leggi devono essere affidate ad organi efficiente e competente
Il progetto di legge si muove nella direzione di favorire la convergenza tra telecomunicazioni multimediali appare televisione come prima diceva
Prima ha rilevato come probabilmente nel futuro non lontano la televisione sarà uno dei tanti servizi on line che transitano nelle reti di telecomunicazione
Abbiamo così proposto un'unica autorità però divisa al proprio interno le due Commissioni
Una per le infrastrutture le reti
L'altra per i servizi e i prodotti con la previsione di un Consiglio qual è il momento di riunificazione delle due Commissione
Gli otto commissari sono di nomina parlamentare mentre il Presidente viene proposto dall'esecutivo con il consenso delle competenti commissioni parlamentari
Un tale modello riconosce sia la unitarietà persiste
Sia l'esigenza di una specializzazione ai commissari
Devo con soddisfazione ricordare che anche riunioni internazionale delle telecomunicazioni recentemente pubblicato un documento in cui si propone un'autorità unica per telecomunicazioni e tre quindi siamo nell'applicazione
Ci indica la Unione internazionale delle telecomunicazioni
C'è l'ultima parte del rapporto di media Force che evidenzia come le persone con più alto livello di cultura chiedono programmi migliori
Questo mi offre l'opportunità di una riflessione di carattere generale sul ruolo dello Stato della società contemporanea
La globalizzazione ha ridisegnato il ruolo delle istituzioni pubbliche dei singoli Paesi
Innanzitutto lo Stato sta progressivamente transitando tavole più attore nei processi economici ad un ruolo di regolatore e garante dell'equità e dell'efficienza dei processi economici
Questo e tuttavia insufficiente lo Stato intende promuovere lo sviluppo di infrastrutture pubbliche efficienti
In grado di favorire lo sviluppo economico e sociale e l'ingresso di capitale anche stranieri
è necessario compiere il massimo sforzo per ottimizzare le risorse pubbliche con un miglioramento dell'attività della pubblica amministrazione anche attraverso il decentramento infine le istituzioni devono garantire il godimento di quei servizi porsi acquisiti io vitalità e tutti i cittadini e in particolare
Mi stupisce
Così
Sono consapevole che le sfide che
Doris sistemi educati
Economico immediato
Ma ciò costituisce la
E alle esigenze della solidarietà
In questi giorni
Punto cinque
Internazionali
Tutte le comunicazioni
Tanti istituzionale