"La nuova legge sull'emittenza TV" Vincenzo Vita intervistato da Giorgio Tonelli incontro organizzato nell'ambito della Festa provinciale de "L'Unità" di Bologna presso la Sala Dibattiti

Grazie di essere intervenuti nonostante l'incremento del tempo
Nella serata proprio difficile ringraziamo di essere venuti ovviamente vi presento subito gli ospiti anche se sono credo per voi volti noti
Abbiamo il piacere di avere con noi e onorevole Vincenzo vita sottosegretario alle porte delle comunicazioni sarà intervistato da Giorgio Tonelli della relazione del TG tre
Regionale
Il tema che affrontiamo questa sera
Di grande attualità
Che ha riempito le pagine dei giornali anche nel mese di agosto nonostante sia ritenuto un mese
Scarsamente significativo dal punto di vista politico
Il tema è quello della delle proposte di riforma del sistema radiotelevisivo
Dell'Antitrust di tutto quello che e c'è bisogno di fare in questo Paese per avere un sistema delle con tutte le comunicazioni che sia all'avanguardia e nello stesso tempo rispettoso delle regole della vita democratica
Un anno fa qui a Bologna abbiamo parlato sempre di televisione
Allora eravamo reduci da un referendum ahimè per noi non è andato molto bene si parlava appunto della necessità comunque di riformare il sistema di avere un sistema di regole efficiente
Poi fortunatamente
E grazie all'impegno delle forze dell'Ulivo abbiamo vinto le elezioni siamo al governo e quindi il tema diventato dalla proposta alla al fare finalmente a costruire finalmente un sistema delle telecomunicazioni come dicevo prima all'avanguardia e nello stesso tempo in un sistema di regole definito eccetera
Io non voglio tenerla tanto lunga abbiamo
Credo che tutti noi lo stesso desiderio di sentire immediatamente cos'ha da dirci l'onorevole lite per cui do la parola Giorgio Tonelli che inizierà questa intervista se poi qualcuno del pubblico avrà voglio desiderio che esprimono la propria opinione di fare domande
Degli enti di ricerca sì grazie io penso più capitalista una chiacchierata insomma quindi quando qualcuno vuole intervenire può farlo tranquillamente alzando la mano
Ricordava prima le ottiche siamo redditività l'ennesima estate col tormentone sulla televisione no abbiamo prima c'è stato il dibattito sul disegno di legge che è rimasto che è rimasto tale
Poi gli le dibattito su quali criteri per fare nuovo consiglio d'amministrazione poi abbiamo avuto i nomi del consiglio amministrazione poi c'è stato il toto direttori
E poi l'ultima è venuta la vicenda Santoro allora nelle prime come dire di passare le domande serie vorrei passare a una domanda molto molto leggera che però sloveno per cui ti ho visto sui giornali nessuno ancora ha fatto alla senatore Vita che è il numero due delle porta deputato dall'onorevole riorganizzato ma deve è un bene senatore Davide ed ebbe sempre sempre più a o nei club più aulica più aulico
Non alle darcelo purtroppo
No posso confermare Pennella detto due anni fa
Ecco allora su questa vicenda Santoro io mi sono raccolto tre tre tre commenti palissandro che come tutti sapete l'ex vice presidente la commissione parlamentare vigilanza diceva che Santoro ha pagato la sua ingovernabilità politica
Ferrara dice Giuliano Ferrara
Non c'è nessuna lettura politica è una normale scelta professionale
Poi invece c'è Beniamino Placido divertentissimo che dice
Non parteciperò alla grande cerimonia funebre indetta per l'improvvisa scomparsa dagli schermi della RAI di Michele Santoro conduttore condottiero ecco allora così per rimanere un po'sul leggero ma poi neanche tanto perché poi come dire la vicenda di Santoro sembra che sia equivalente ai destini della patria ecco volevamo sentire un po'
Qual è stato invece la posizione di vita su questa vicenda parlo anche espressa eravamo qualche giorno prima di Ferragosto l'altro canto
Santoro da il meglio di sé in agosto questo noto e quindi era inevitabile adeguarsi ai tempi di Santoro
Ma in due parole
Io personalmente quando
Mi occupavo in un'altra veste di informazione per il PDS
Ho avuto anche più di un'occasione di polemica con Santoro
Non lo nego
Discussioni non tanto e non solo sul modo di fare televisione alle questo compete fino a un certo punto
Chi si occupa politicamente di questi argomenti dare giudizi poi ognuno può averne di privati ma non compete esibirli più di tanto il pubblico ma su un certo modo di rapportarsi verso la politica i partiti
Tua
Non ho avuto mai un atteggiamento di totale e univoca ammirazione per Santoro quindi no no remore mi sento molto libero proprio per questo giudizio pregresso peraltro assai noto a Santoro
Dissento ricevono molto libero ora di esprimere una forte preoccupazione perché non c'è dubbio che comunque si voglia considerare Santoro ciò che ha fatto ciò che rappresenta nel mondo della comunicazione italiana nella RAI di questi anni Santoro è uno del
è una delle
Personalità di maggiore rilievo
Chiunque credo se dovesse sfogliare nel suo album privato dei ricordi la RAI negli ultimi dieci quindici anni
Deve fare un elenco di di persone sicuramente mette santo
E quindi mi è sembrato
Un po'sottovalutato dalla RAI il problema Santoro
E il problema di una televisione un po'diverso
Un po'più trasgressiva ora non so se sia vero quello che dice Mauro Paissan
Che sia l'ingovernabilità politica l'origine forse non non è così
Mi pare che Enzo Siciliano Franco Iseppi nuovi presidente e direttore generale la RAI non abbiano mi pare cogliere tentazioni di tipo
Conservatore però certamente c'è stata una sottovalutazione forse dovuta
All'insediamento molto recente o amministratori del nuovo direttore generale e ora Santoro va a Mediaset
In epoca di libero mercato non dovrebbe esserci niente di male dovrebbe avere persino ragione Ferrara
Non c'è il bene e il male
Però indubbiamente l'intervista che ha rilasciata oggi un alto dirigente di Mediaset cioè Dell'Utri al Corriere della Sera è un campanello d'allarme
E però non è la stessa cosa Mediaset
è un certo tipo di televisione che lei sta dicendo che prevarrà l'autocensura rispetto la censura non lo so io faccio tanti auguri a Santoro me mi rammarico di questa scelta la Rispetto
Mi pare che la RAI abbia perso un'occasione lo dico francamente non voglio fare davvero la Cassandra però Mediaset non so quanto può sapere il suo modello di esso di televisione molto commerciale molto legata agli inserzionisti pubblicitari
In cui anche il contenitore più impegnato è interrotta ogni otto dieci minuti da quindici venti dieci asseconda break pubblicitari ecco quella televisione la televisione realtà alla televisione che fa parlare i cittadini indiretta non so fino a che punto possa esistere così come è esistita nella Terza Rete diretta da Angelo Guglielmi
Che rimane una delle esperienze migliori della televisione in Europa ecco lo dico quindi
Dando una delusione all'Inter vesti Ettore non mi schiero con nessuno dei tre
Attraverso tutti e tre i giudizi
Non ho molto apprezzato e chiudo
Su questo punto vedete il brillantissimo articolo di Placido ma non perché non dicesse anche delle verità
Poi Placido è brillantissimo e piacevolissimo
E perché era
Un po'troppo dopo
Qualche ora dopo
Forse con Santoro e con quel tipo di impostazione ripeto un po'estrema si poteva Galizzi Zare
Un po'prima dopo è facile era lui si riferiva ai funerali di Stato noi non ci saranno i funerali di Stato non ti preoccupare non ci saranno problemi stando perché comunque la si voglia mettere ripeto
Non voglio adesso fare esaltazioni di Santoro
Però Santoro non si presta facilmente a forare di Stato temo solo che Mediaset sarà assai meno
Un luogo aperto e libero per Santoro di quanto magari Santoro stesso abbia pensato
E questo è il mio timore ed è il motivo per cui mi rammarico di questa scelta perché top quell'esperienza Tempo reale prima Samarcanda sono una bella esperienza di televisione e mi dispiacerebbe da utente non poterle vedere più ecco per questo mi sono rammaricato penso insieme a tanti di voi di questo passaggio
Passiamo dalla macro al micro in Italia sono circa seicento televisioni locali ricordo un vecchio articolo
Di Enrico Menduni apparso sul Mulino che diceva
Insomma non c'è nessun ministro delle Poste e sottintendeva nessun sottosegretario che ha il coraggio di dire che in Italia c'è spazio per non più di sessanta televisioni locali dati alla mano li dava anche i dati sui fatturati notizia di sostanza
Più della metà di queste emittenti hanno un fatturato da macelleria insomma ecco quindi non raggiungevano neanche il miliardo di lire all'anno ecco
Che cosa si può dire cioè c'è spazio realmente per tutte queste seicento televisioni con che coraggio diretti si va poi a dire bene ragazzi abbiamo scherzato dopo dieci anni si chiude
Ma vedete non c'è spazio per settecentoventi televisioni private quante sono quelle che operano realmente
Se le si fotografa così come sono evidente ma lo sanno anche loro
Non è pensabile che in una piccola città possono esserci ogni due metri negozi esercizi commerciali questo è evidente
Credo che però una via di soluzione
Vi sia e non è né la chiusura di seicentosettanta
Emittenti
Vi faccio immaginare quale potrebbe essere il risultato anche per l'occupazione di tanti giovani giovanissimi anche un po'impopolare no e non solo ma anche tanti giovani giovanissimi che ho avuto modo di conoscere spesso personalmente che hanno investito moltissimo
In una professione che non può non dare una risposta a questo punto tante attese ma non può nemmeno essere quell'atteggiamento un po'farisaico dei tanti
Governi di questi anni penso
A quelli precedenti
Non lo dicono perché all'epoca il PDS
Avesse appoggiato il governo Dini poi dirò una parola su quello che fece l'ex ministro le Poste cammino che aprì un po'la strada a quella che sta per enunciare ora cioè esiste una terza via diciamo così ecco tra due linee quella un atteggiamento farisaico per cui vivano tutti
Morendo da soli oppure chiudiamo
Quasi tutte le vite cioè una via guardate molto difficile
Che appena è stata assaggiata da noi
è stata subito insomma accolta con tante Riserve tanti distinguo che è una linea che dice non tutte le emittenti locali
Devono essere uguali
C'è una quota parte di emittenti che aspira ad avere un ruolo più strettamente commerciale e di mercato e quelle sì non sono tante perché per poter vivere come impresa imprese senso proprio possono essere più di alcune decine in un Paese come l'Italia
Però esiste una parte di emittenti che non ha questa ambizione
E che vuole invece svolge ruolo di comunicazione sociale di comunicazione legata al territorio di comunicazione legata ad associazioni
Anche di comunicazione magari su tematiche molto specifiche emittenti di sola musica emittenti che fanno invece
Un'attività
Magari minuta di rapporto con un quartiere con una città che fanno diciamo una comunicazione di servizio
E credo quindi che la soluzione stia nel differenziare emittenti con compiti più di servizio pubblico
Ed emittenti invece con una vocazione strettamente commerciale
Qual è la differenza la differenza è questa
Che è una decisione del servizio pubblico che non sia solamente la RAI anche la RAI soprattutto la RAI ma non solo la RAI
Possono e debbono entrare anche emittenti locali che non assistite dallo Stato sarebbe assurdo
Ma che possano vivere per esempio attraverso agevolazioni come è stato negli anni passati per le testate
Ed è in parte tuttora per le testate giornalistiche cooperative o senza finalità di lucro
Con delle forme di agevolazione possono avere delle convenzioni con gli enti locali con le regioni possano reggersi in un'idea diversa di informazione
Dicevo un compito ambizioso guarda che si può e chiudo ecco perché mi riferisco al precedente ministro delle Poste Gambino perché in uno dei tanti decreti legge sono visto a tediare si era inserito anche grazie alla battaglia che facemmo allora con in questo caso come come forza politica
Si era introdotto un criterio noi dobbiamo permettere con delle facilitazioni alle emittenti che intendono farlo diffondersi
è possibile fare rapidamente scendere
Da settecentoventi A X permettendo alle emittenti che oggi non possono farlo per una sequenza di norme legislative molto complicate
Non possono farlo così devono essere già concessionari insomma
Ida i danni fatti in questa materia sono tanti quindi poi ma il governo porrà come dire un un limite un tetto allora nella nella proposta di legge di riforma del sistema che il Governo ha depositato a luglio
C'è una delega
Una delega al governo a fare uno o più decreti legislativi su questa materia sulla base di alcuni criteri direttivi e i due criteri essenziali sono questi il primo ne ho accennato differenziare tra emittenti con compiti di servizio pubblico emittenti più strettamente commerciali è un secondo criteri oppure questo ha suscitato già un mezzo vespaio
Delegificare
La vita delle emittenti sotto una certa soglia di fatturato
La ho visto dall'esperienza diretta che il ministero delle Poste e telecomunicazioni che dovrebbe utilmente per il Paese occuparsi appunto di grandi strategie delle telecomunicazioni e in parte cerca di far
Si occupa molto tempo per molto tempo
E occupa molte persone a seguire contenziosi di
Piccole o medie emittenti perché una piccola o media emittente è costretta a una sequenza di atti
Burocratici di cui forse nessuno di voi ha idee
Quando Italia radio e non stiamo parlando di una rete televisiva nazionale
Come la RAI o come Mediaset o come Telemontecarlo Italia Radio
Fece domanda di concessione quindi parliamo di una radio
Io ricordo questa esperienza abilità vicino questi giovani a detti a questo compito
Dovettero lavorare in più duro in diversi per tre mesi intensamente solo per preparare i materiali e documenti
E alla fine la quantità di documenti stava in un camion grande cioè un cane
Ora
Che senso ha tutto questo
In un Paese in cui
Adesso non voglio essere troppo cattivo ma insomma
è potuta prosperare
Naturaliter diciamo tele più contanti dubbi di legittimità ma un'emittente costretta ripeto una sequenza di atti burocratici che la costringono ad avere il commercialista
Oppure l'avvocato che gli fa i documenti che senso ha quindi la proposta sarebbe molto semplice
Occupiamoci delle emittenti medio-grandi quelle che realmente incidono sul mercato e sono in presi a tutti gli effetti
Per le emittenti che ha una soglia inferiore a un certo limite di fatturato saldo le norme del diritto in generale
Quindi diritto penale legato salvo salva la compatibilità radioelettrica nel senso che non si può mettere diciamo così all'asta lettere che è un bene pubblico quindi salvo alcune norme tecniche ovviamente rigorose
Potrebbero vivere senza
Troppo
Impegno burocratico il che servirebbe a loro per vivere meglio e anche allo Stato al governo al ministero delle Poste per liberarsi da tante pratiche che ciò non spostano di equilibri nazionali
Prendono molto molto tempo a un lavoro che potrebbe essere dirottato su cose forse più importante snodo se non vado errato le ha proposto anche di togliere alla par condicio alle emittenti locali sì sì per la parte normativa
Si è proposto di modificare in generale tra l'altro come sapete il non c'è più il decreto legge sulla par condicio argomento di tante polemiche è stato trasformato in un disegno di legge ordinario
Con
Due novità a cui si pensava stiamo ultimando il lavoro
è comune Cuesta di
Togliere dalle emittenti locali l'obbligo di fare
Pubblicità solo gratuitamente
Perché per molte emittenti locali
La possibilità di fare pubblicità elettorale una delle poche fonti definanziamento
Sempre naturalmente con i criteri però della pari opportunità l'altra modifica e di alleggerire la parte diciamo così normativa quella che nel vecchio decreto dava delle indicazioni molto rigide direttori e giornalisti e tu ricorderai
Campagna elettorale quindi mentre i tre più
Semplice la vita anche a chi opera nell'informazione in campagna elettorale pur mantenendo lo spirito generale
Della par condicio parliamo del rapporto fra come dire telecomunicazioni e PDS il giornale schematizzando un po'forse indicano fondamentalmente due anime no quella come dire più legata a D'Alema che appare più garantista nei confronti di media sette
E quella diciamo più legata a Veltroni di in qualche modo sembra più disponibile nei confronti della RAI e con Vincenzo vita che si occupa da vent'anni di televisione compiono lavoriamo nell'epoca Antonio della Andriani son venti anni tali se comunque vera che barbarie parte no B la io personalmente sono amico di tutti e due no ma parte come che c'entra l'amicizia è fuori discussione a oltre la stima per entrambi
Di D'Alema ho molta stima politica lo dico con molta convinzione con Veltroni vedo qui tra l'altro presente Adamo Vecchi mi fa ricordare quel periodo uno dei periodi più belli anche della mia vita abbiamo lavorato a strettissimo contatto di gomito direi proprio quasi come tra compagni di scuola o ricordo molto bello anche se posso puoi essere d'accordo o meno su alcune cose che Veltroni dice nella politica generale ma questo è un altro paio di maniche avremo un congresso non è questo il problema
Mi pare un po'forzata questa ricostruzione che io capisco anti quindi deludere un po'l'attesa della
Con l'ho vista bravo no è un po'forzata perché io solo neanche un giorno solo un posto al sacro dal fatto di diversi molto dall'interno
Non c'è questa così rudimentale contrapposizione
D'Alema posto più di una volta un problema
Con quei io mi sono confrontato anche molto liberamente
Cioè quello dico male ma insomma per essere molto sintetico
Pensiero diciamo grandi lire di dire
è meglio non
Continuare a oltranza una polemica nel campo televisivo che oggi in un contesto di evoluzione anche del mondo che la comunicazione rischia di essere un po'datato finiamo la guerra in sostanza sì ma lei non lo dire D'Alema non è molto incline alla così alla rappacificazione così bonari no
Con un ragionamento politico
Veltroni qui mi riferisco proprio a un periodo in cui abbiamo costruito
Un gruppo di Dinoi anche ho una politica
Su questi argomenti è molto legato a una vecchia battaglia vecchia non così vecchia sempre molto attuale Antitrust etc
Con molta
Attenzione al servizio pubblico però non vorrei che non si fa sembrare Omar cui siamo fra amici no no no eccetera devo molto rispettati e qui e quindi
Voglio dire delle cose molto precisa
No non voglio sembrare adesso
Né troppo modesto né oggi al mio ruolo no io credo però che davvero non ci sia
Contrapposizione
Schematica perché se è vera la
Valutazione politica generale che che fa D'Alema su cui non si può non concordare obiettivamente il mondo della comunicazione ormai in una fase di passaggio una fase di passaggio tecnologica che assomiglia un po'a quello che accadde vent'anni fa ecco
Nel mondo siamo nel campo dell'etere quando ci fu l'esplosione del mercato privato e forse la stessa sinistra sia tardò non capì bene alle tutte cose tante volte descritte anche i nostri i dati
Ora dobbiamo ragionare su quello che sta accadendo governare i processi
Di evoluzione tecnologica trovarci preparati a questi appuntamenti
La multimedialità le nuove regole come si verifica realmente il pluralismo in un campo in cui aumentar dismisura via via l'Offerta tecnologiche numero di reti di canali via satellite domani forse anche in Italia speriamo il cavo in fibre ottiche
Ecco quindi se è vero questo assunto che questa vecchia guerra deve trovare un punto di conclusione io personalmente ritengo che la conclusione e su questo ha una condizione molto radicata proprio dall'essere occupato da tanto tempo imprese la conclusione deve essere una conclusione giusta
Non può essere non deve essere una conclusione
Che significhi semplicemente una sorta di grande condono per Berlusconi Mediaset che su questo D'Alema d'accordo fra penso di sì Mediaset non ha alcun diritto divino
E un'azienda
Da rispettare ma deve stare a delle regole che non possono che riguardare tutti quanto alla RAI chiudo
Ecco si tratta questo punto di fare un salto io non so se ci torneremo
Io sono per una difesa non solo del concetto ma anche proprio della fisionomia del servizio pubblico
A me pare che questa sì una grande battaglia culturale in un Paese democratico avanzato civile
Che sappia confrontarsi in modo intelligente con la modernità il servizio pubblico è importantissimo è più importante ancora di ieri oggi che non è più monopolio perché vuol dire preservare i cittadini
La par condicio
Preservare la pluralità di opinioni
Mi permetto di dire anche il rapporto tra nazionale e locale che sono un servizio pubblico può
Fare evolvere in modo non provinciale localistico nel senso diciamo in questo caso negativo
Proprio per questo la RAI deve proprio cambiare molto credo che per la RAI sia venuto il momento di fare un passaggio simile a quello
Che fu fatto con la riforma del settantacinque cambiando un po'il segno ma serve un'altra grande riforma che rimetta la RAI al passo con i tempi è un'azienda che dire ancora come se fosse un po'il vecchio monopolio no con qualche modifica che c'è stata indubbiamente all'interno però è ancora un'azienda pesante un'azienda che non sa stare la concorrenza internazionale un'azienda che per decidere ci mette tantissimo tempo
Un'azienda che
Politicizzata talvolta in modo sbagliata non perché io predichi la non politica al contrario ci mancherebbe anzi rifuggo da questa così ogni tanto
Nessuna retorica delle sale la storia dell'antipolitica ci mancherebbe però talvolta e politicizzata in modo sbagliate
In modo troppo subalterno
Io credo che una RAI più impresa a questo punto significhi questi una RAI più agile anche societariamente diversa
Una holding sia detto con società operative tra di loro autonome capaci per esempio Pacioni separati io
Che ha un grandissimo futuro in alcuni può esito ha esitato sta vivendo una seconda giovinezza in Italia è quella cosa in e che sentiamo talvolta a malapena
Che è stata diretta malissimo nell'epoca della Moratti e proprio malissimo non mi stancherò mai di parlare male di quel periodo e che oggi non sta sperimentando il digitale per radio fonia che ha delle grandi opportunità
Non stai tempi
Con lo sviluppo di un mezzo che invece
A delle straordinarie potenzialità ho fatto questo esempio ma se ne potrebbero fare tanti ecco quindi serve anche per la RAI più fantasia qualche rottura
Rispetto a un vecchio conservatorismo ecco questo credo sia il modo migliore per rispondere a questo dualismo a questo veniamo alla cronaca di questi giorni allora
Alla decreto di proroga alla trentun gennaio no dove in queste vicende sono strettamente collegate lei aveva sostenuto per lo meno se ricordo bene di collegare al decreto di proroga anche alcune norme antitrust poi invece questo non è avvenuto
Cioè c'è stato come dire quali c'è stata qualche difficoltà pure un ripensamento
è vero io avrei preferito una strada riversa ho avuto mai modo anche di dirlo pubblicamente
C'è una strada che
Segnasse già con questo decreto che l'ha resa inevitabile dalla sentenza della Corte costituzionale
Del novantaquattro se no avremmo avuto una specie di blackout a questo fine di agosto
Perché non riguardava solamente vedi a sette il problema riguardava anche tante altre emittenti tra cui i locali
Avrei preferito una strada che già in bocca asse
Un pezzo
Del percorso dell'Antitrust non tutte le norme antitrust previsti dal disegno di legge che il Governo ha presentato a luglio ma almeno una parte di essa
C'è stata devo dirvi però una discussione molto seria su mi piace dirlo qui alla festa L'Unità a Bologna
Che tanto Bologna insomma
La sinistra a Bologna il partito hanno fatto tanto per la vittoria elettorale quindi giusto che ognuno dica anche
Qualche frammento di esperienza utile è stata anche una bella prova di
Di governo perché io ho partecipato alla delle a delle discussioni molto seria
I due giorni quindi non di mezz'ora tirata via top due giornate dedicate a questo problema prima del Consiglio dei ministri che poi ha varato il decreto idoli sono confrontate diverse ipotesi
Ed è emersa con una serie di valutazioni fatte un'altra strada cioè quella di privilegiare
Una proroga attenti molto stretti trentun gennaio
Per non aprire attraverso il decreto
Impropriamente è stato detto da tanti in questi incontri la strada dell'Antitrust che ha la sua sede privilegiata nel disegno di legge cioè il rischio che si intravede dov'è che poi il decreto sarebbe diventato
Volenti o nolenti l'unico contenitore di normative antitrust non avendo il decreto peraltro possibilità di contenere le guerre essenziali quindi c'è stata una scelta
Una scelta molto ponderata
Si è preferito rendere molto breve il tempo della proroga perché fosse chiaro che l'impegno del governo è di andare alla riforma entro gennaio evitando di mettere un po'artificiosamente nel decreto anche con qualche vizio è stato detto
Dirà poco ai Rapporti col Parlamento
Una piccola parte delle norme antitrust
Rischiando poi di mandare in soffitta il disegno di legge che come sapete prevede la liberalizzazione delle telecomunicazioni l'autorità di sistema e norme antitrust sulle risorse vi aggiungo poi in conclusione
Che
Noi da stampe non solo io il
Ministero delle Poste si era mosso all'inizio con un'altra idea quella di mettere già qualche aspetto di antitrust perché dal consesso giuridico quello più autorevole
Campo della dei costituzionalisti c'era stato più volte fatto notare
Che è una proroga semplice dei termini
Sarebbe stato contraddittorio con la sentenza la Corte costituzionale che è molto impegnativa
Devo dirvi però che a fugare questo timore è intervenuto un intervento autorevolissima
Nel professor Casavola che sia oggi garante dell'editoria della diffusione sia ieri membro di quella corte costituzionale che fece la sentenza il quale ha fugato questo rischio sostenendo che è una proroga limiti di tempo molto brevi
Sarebbe stata la scelta più giusta anche perché non avrebbe in un certo modo appunto sovrapposto il governo al parlamento ecco stata quindi una decisione molto meditata
è vero non è emersa alla fine l'idea che avevo
Avanzato però ho partecipato da aprire una discussione molto seria molto democratica molto molto vera puoi perché non era una scelta leggere in ogni caso ma col Parlamento che adesso si appresta a discutere della Finanziaria lei pensa realisticamente che al trentuno gennaio pare riesca
Guardi
Qui è molto chiaro insomma
Non so se
Arriverà con un tam tam questa
Mia considerazione molto netta a Mediaset no non si scherza più nel senso di con trentun gennaio c'è un impegno del governo molto esplicito a non fare nessuna proroga
Ma di nessun tipo quindi vuol dire che e non è una battuta
Il primo febbraio
Gli assenti della corte costerà se resa alla corte sono immediati cioè media sette non mando una rete sul satellite come quel decreto che a me sarebbe piaciuto immaginava come le norme transitorie decisero di legge che abbiamo presentato hanno scritto ma il primo febbraio Mediaset va a due reti
Con buona pace di Emilio Fede o chi per lui non so quale delle reti sceglierà la rete qua questo lo dico perché non ci siano equivoci cioè non è una scelta con
Gruppo dal linguaggio gergale non è una scelta buonista quella del trentuno gennaio
Uno slittamento Breve dei tempi non c'è nessuna volontà compromissoria vigileremo molto seriamente perché
Non ci siano atteggiamenti ostruzionistici da parte del Polo
Anche il Polo però deve fare i conti con se stesso per legge su questa materia
Perché il porto
Sull'informazione ha un atteggiamento del tutto contraddittorio
Un pezzo del Polo
è per
Non privatizzare sotto sotto per esempio l'aspetto è per non voleva assolutamente cambiasse così avvisato della RAI cioè ha un atteggiamento iter conservatore una parte invece spregiudicatamente liberista
Il Polo non si sa neanche bene ormai
Per bocca di chi parli
Se per bocca dei vari esponenti di Alleanza Nazionale che dicono no no sono pochi cinque mesi ci voleva più tempo questa legge così come non va be se parla con la voce
Un po'più responsabile di altri esponenti che dopo il decreto hanno detto beh insomma il Governo ha fatturato responsabile ora la legge deve passare sopra il rischio
Per Mediaset che col Polo come sapete ha qualche rapporto
Se parla
Per bocca di Gianni Letta
Che ha cambiato opinione nell'arco di poche ore io so sono stato uno dei
Con con protagonisti di questa vicenda insomma ha cambiato opinione molte volte nell'arco di poche ore
è qui il Polo deve darsi una linea dire che cosa vuole si vuole che l'Italia rimango un paese arretrato se vuole che l'Italia invece entri nella formazione dello sviluppo è come detto si sta discutendo molto di Maastricht in queste ultime giornate
Del senza regole nella comunicazione
è una normativa antitrust è la premessa per avermi
Lo è non ter non entriamo da nessuna parte
Diventeremo il paese più arretrato d'Europa e credetemi non propaganda facile
Ho avuto modo di partecipare in questa nuova veste
Che è anche molto appassionante gratificante indubbiamente anche a delle riunioni
Internazionale
E vi posso assicurare che
Quasi con commozione le assicuro
E però l'altra ma se la medaglia
Corona
Forte diciamo ferite interiore per quello che è stato il non governo in Italia in questi anni
Ha partecipato a riunioni in cui i Paesi che fino all'altro ieri consideravamo lontanissimi da noi in questo campo che si stanno ponendo invece questi problemi molto molto più avanzato molto più maturo di quello che sia stato fatto in Italia in questi anni
In cui siamo stati vittime diciamoci la verità non noi
Noi Hans abbiamo contrastato questa tendenza ma
Una certa impostazione prevalente in questi anni è stata vittima di un solo modello di tv commerciale di un solo modello di informazione di un certo tipo di sviluppo quando invece già
Si erano manifestate possibilità diverso
Tecnologicamente produttivamente
Nel campo istituzionale è risultato che oggi pensiamo nella produzione un Paese dipendente siamo quasi una colonia culturale sia RAI sia Mediaset trasmettono soprattutto programmi audiovisivi di importazione
Dobbiamo sapere
Siamo uno dei Paesi più arretrati da questo punto di vista siamo uno dei pochissimi Paesi a non avere ancora in uso il cavo per la televisione
Credo
Di non dire una cosa sconvolgente
Nell'affermare che senza avere il cavo adatto anche alla televisione cioè cablaggio con le bande a banda larga che permetta il passaggio di tanti segnali è un po'come se cinquant'anni fa non avessimo avuto
Una buona struttura viabile cioè un Paese
è moderno anche così le nuove autostrade non si vedono ma sono queste
Siamo un Paese in cui ancora oggi non si usa il satellite per la diffusione diretta televisiva tutte cose che hanno fatto dell'Italia
Età dispiacere doverlo dire un paese molto arretrato ecco
Questo il quadro quindi scusate tutta l'ampia digressione ma ci tenevo il trentun gennaio è un po'quasi una data simbolica è un po'l'ultimo treno e questo è bene che venga capito
Anche dall'opposizione
Questo non è un problema solo di maggioranze e minoranze è un problema dell'Italia se lo si fa una buona normativa sulla comunicazione a pagare le spese siamo noi tutti
E sono soprattutto ragazze e ragazzi che arriveranno domani dopodomani in un paese del tutto
Diciamo estraneo allo sviluppo col rischi enormi anche sotto il profilo della formazione dello stesso tessuto democratico
Se una delle questioni più controverse del disegno di legge pare che sia quella di assegno a quota del trenta per cento delle risorse del settore ora no aggeggi a sette e il giallo di conseguenza dicono in questa maniera ci tagliano mille miliardi Prodi ha detto va be ieri vi faremo i conti
Il ministro delle Poste ha fatto un calcolo di quanto realmente media sette perderebbe in termini economici e poi c'è anche uno scambio legato al discorso del terzo gestore dei telefonini no no non c'è anche un piccolo penso sottobanco vi è l'accordo che come dire rinunciando a una quota di miliardi del del del dell'introito pubblicitario cui però c'è la possibilità di accedere anche al terzo settore cavalleria la questione nido
Peggio di dire no non tanto la domanda di questa sera ma il tema della polemica è un po'mal posto perché io ho anche avuto modo di questo di polemizzare
Del ricambiato diciamo commedia sette
Gli organi che assistono Mediaset in queste polemiche il TG quattro eccetera
L'Antitrust e l'Antitrust con la dico un'ovvietà ma non si può pensare che l'Antitrust con servitù veda il favore dei trust è chiaro che Antitrust significa
Ridare un minimo di regole a un sistema che non è regolato e che vede
Un soggetto in questo caso Mediaset ha proposto di cifre avere circa il sessanta per cento dalla raccolta pubblicitaria in Italia nel campo radiotelevisivo scusate se poi andiamo al settore privato togliendo la RAI settore radiotelevisivo privato Mediaset a circa l'ottantotto per cento della raccolta pubblicitaria quindi quelle settecentoventi televisioni di cui sopra
Telemontecarlo Videomusic Rete A dovrebbero vivere con quel dieci per cento circa di risorsa
Quindi il problema è da tutt'altra parte in quindici anni in Italia è cresciuto la concentrazione senza regole una concentrazione illiberale a proposito di mercato
Noi dobbiamo far fronte purtroppo tardivamente perché abbiamo ereditato una situazione abnorme
A un quadro di questo tipo ripeto in cui l'Italia è quasi una colonia culturale depressa tecnologicamente
Con regole in totalmente inadeguate senza
Una
Minima
Fisionomia anche e voluta nella raccolta di pubblicità tra l'altro l'Italia un Paese in cui alla televisione affluisce ben più del cinquanta per cento della raccolta di pubblicità sembra un dato tecnico ma vedete la questione
Della pubblicità è un po'come in questo sistema
E come un indicatore nel corpo umano quadro va dal medico la pressione eccetera su alcuni indicatori della salute ecco il fatto che vada più del cinquanta per cento di questa in televisione
Significa essere un Paese arretrato perché quando non c'è equilibrio tra i mezzi lo sanno le testate grandi e piccole della carta stampata lo sanno le emittenti locali significa che c'è uno stato di concentrazione
C'è uno Stato anche di
Economisti dicono di dumping nella vendita di spazi pubblicitari perché tanti clienti pubblicitari vanno sulle reti televisiva
In particolare Mediaset Picari la pubblicità viene venduta a prezzi molto bassi
Diciamo fuori mercato molte volte sconti regali e questo quindi fa perdere compito capacità competitiva ai giornali alle emittenti locali
E questo ha creato una distorsione grave nello sviluppo del mercato ecco per dire quindi che la realtà è questa
No abbiamo fatto dei conti non sono nel mille miliardi di ottocento miliardi
è evidente che qualcosa
Perde Mediaset
Qualcosa perde anche la RAI ovviamente
Ma
Attenzione in tutto questo però c'è da fare un'altra considerazione che nero possiamo considerare il sistema della comunicazione
Così come è stato in questi quindici anni si perde se si rimane fermi perché nessuna normativa antitrust e tanto meno quella che noi abbiamo ipotizzato e depositato in Parlamento impedisce a Mediaset di svilupparsi in altri settori aperitivi diversificarsi
Di aprirsi a nuovi mercati anzi queste auspicabile perché noi non vogliamo che le aziende diventino più piccole non vogliamo che siano dei Monopoli o dei quasi monopoli in ogni singolo segmento per cui la televisione dice generalista classica cioè Mediaset nativo appagamento Chioggia tele più
Che ha un vecchio apparentamento come sapete con Fininvest
E domani chissà nel cavo ci sarà di nuovo
Un'altra cosa ecco
L'Antitrust è questo non si devono dare i numeri per correttezza no non da parte mia ma da parte dei dirigenti di Mediaset perché ho assistito in tre giornate io come voi tre numeri di RAI tre cifre diverse
Centocinquanta miliardi di perdita settecento nel
E dopodiché uno deve spiegare se queste una maniera seria di essere interlocutore
Ma vi aggiungo un'altra cosa scusate
Mi riesce proprio dalle viscere anche con questa esperienza più recente del dibattito sul decreto è augurabile
Che avviatosi il dibattito parlamentare il dibattito sulla nuova normativa per le comunicazioni d'Italia venga svolta correttamente dai gruppi parlamentari il rapporto con il Governo e che questo dibattito non venga invece svolto in prima persona da un'azienda sia essa grande e importante come Mediaset non è tollerabile che l'Italia noi assistiamo a una specie di americanismo deteriore
A un lobbismo di serie B in cui c'è Gianni Letta di turno che frequenta queste quella stanza per spiegare le opinioni di chi
Di Forza Italia del Polo di Mediaset
Deve ritornare propriamente il dibattito come e la correttezza istituzionale alle sedi proprie il Polo faccia degli emendamenti si ritiene che il trenta per cento che una cifra scusate per un antitrust minima gli ho spiegato
A questi nostri interlocutori se il governo avesse ho detto rovesciate l'approccio voi dite perdiamo perdiamo miliardi se il governo avesse messo come tetto antitrust per le risorse il quale altro il cinquanta per cento ma io credo che
E insomma voi vi avrebbe vede avreste preso a fischi ma ma chiunque avrebbe detto pensa
Siamo al limite della della repubblica delle banane perché già il trenta è proprio la soglia
Massima per parlare di antitrust ecco
Quindi vogliono emendare
Ci sono i luoghi parlamentare mente corretti le Commissioni parlamentari competenti l'aula parlamentare hai mentito ci sono maggioranza e minoranza si discuterà molto liberamente di questi argomenti quello che non si può fare è questo pressing lobbistico
è assolutamente fuori luogo secondo lei realisticamente si arriverà un trentacinque poi no no no
Non credo che questa soglia del trenta per cento possa essere toccata proprio perché ripeto il trenta per cento per un antitrust insomma anche perché comprensiva di tutto il settore comprende canoni comprende primario cioè l'ordine non è solo il regolamento e dai petto indicato per le risorse nel sistema radiotelevisivo il sistema
Mi pare una cifra totalmente ragionevole ecco ed è vostro nel vostro disegno di legge è previsto anche la pay tv Pernarella RAI oppure no per la RAI è prevista la possibilità e poi aggiungo il dovere lo dico io va
Di entrare nella nuova
Televisione della televisione digitale nella televisione irradiata attraverso altre forme quella che sarà la televisione del futuro che porterà poi dopo dopodomani alla televisione interattiva ecco
Questo non significa però per la RAI che ha già il cannone
Avviene proprio
Per un servizio pubblico che ha già il cannone e quindi è già
Una televisione a pagamento
Aggiungere un altro cane non è per un gruppo di cittadini utenti più vuol vedere quanti vorranno in più non mi pare non c'è parso corretta
Questo non vuol dire che la RAI non può e non deve trasmettere altri canali via satellite domani via cavo accordarsi con gruppi di telecomunicazioni
Questo non vuol dire che quando la RAI sarà anche societariamente riversa un'eventuale sua Società
Una delle sue componenti più autonomamente non possa diventare magari anche commercialmente
Più attenta a certi mercati quindi dove con una la proposta di legge diamo alla RAI una grande facoltà di evoluzione
Di trasformarci societariamente a diventare molto più libere dinamica
Quindi non abbiamo detto no alla pay-tv non abbiamo
Posto così problema gli ho detto sì a una RAI
Presente le nuove tecnologie
Sarà poi il mercato e la RAI medesima nell'autoriformarsi
A definire attraverso quale strumento entrarci
E con quale forme di redditività se la STET viene privatizzata c'è ancora la possibilità di un accordo RAI stette per potenziare il settore delle telecomunicazioni visto che oggi tutto in sinergia no quindi computer televisione telefonia
Ma io personalmente non ho mai creduto al matrimonio tra la RAI e la stretta perché tra l'altro e anche un po'improprio sarebbe un matrimonio tra due soggetti non
Un modo di la stette era grande finanziaria delle telecomunicazioni ai però i soldi sì ma cosa vorrebbe dire matrimonio Rai stette vorrebbe dire che la RAI
Che
E circonda e Cimo di fatturato dell'aspetto verrebbe inglobata nella stette credo che si debba e si possa parlare invece più serie seriamente di appunto sinergie come si dice con un brutto tempo di accordi per fare per esempio
Un pezzo di strada assieme le telecomunicazioni la RAI può diventare quello che gli e Sperti chiamano
Content provider cioè in un futuro in cui avremo finalmente più infrastrutture di telecomunicazioni con la liberalizzazione delle infrastrutture che tra l'altro quello questo decreto
Ha sancito non ne ha parlato quasi nessuno umanizzazione per recepire tre direttive europee si avviava la liberalizzazione tutti possono fare televisione no dalla televisione possono fare infrastrutture alternative questo vuol dire che col primo gennaio novantotto in base alle direttive europee che non abbiamo recepito con questo decreto potranno esserci anche gestori alternativi per la telefonia di base la telefonia vocale e da subito per le altre forme di trasmissione di dati e così via no alla televisione
è retta da una normativa speciale
Questo vuol dire che perché no la RAI potrà fornire programmi
A
Una o più di una delle società che gestiranno quelle infrastrutture ma e su questo ci potrebbero malissimo voglio il progetto Stream dall'aspetto il secondo lei verso il quale obiettivo agevolazione della stenta esso
Non so quanto mai adesso siamo magari proprio entrando tanti dettagli è un progetto molto indefinito a detta degli stessi dirigenti della distretto
Cioè uno di quei casi in cui in assenza di un indirizzo
Le aziende sono costrette ad andare un po'a così
Prova ANAS
Progetto come Stream cosa può significare se
La stretta vuole entrare nella televisione io credo che non possa farlo nella televisione intesa come produzione di televisione perché se no avremmo un altro colossale
Non ho Paolini faticato che la STET è enorme credo che invece sia giusto e doveroso
Per la stretta con una sua società Stream entrare in nei servizi di telecomunicazione tempo la cosa che se li vorrebbe fare
Comunque il futuro prossimo venturo sarà io spero anche in Italia la moltiplicazione di queste strutture
Quindi dobbiamo lavorare per queste lì la RAI può avere un ruolo fondamentale torniamo alla RAI perché lui ci sono dei diversi dipendenti dalla RAI nella sede di Bologna questo progetto di rete federata
Tutti ne han parlato nessuno ha spiegato esattamente cosa in
Poi a dare quella che è l'interpretazione ufficiale del ministero delle Poste
Nella rete federata è una ipotesi di comunicazione locale
Che si è pensato proprio servizio pubblico
Abbia un po'il compito di assolvere
La comunicazione si sta evolvendo per due grandi direttrici quella che possiamo chiamare
La comunicazione globale
Internet l'internazionalizzazione della comunicazione l'usura il satellite
Quindi una grande comunicazione internazionale e dall'altra invece una comunicazione locale che sta assumendo degli aspetti molto più vidi
E forti anche commercialmente di quanto fosse vent'anni fa quando si parlava di decentramento nacquero le prime radio libere
Proprio il servizio pubblico è giusto che sperimenti questa opportunità come
Dove abbiamo indicato una via nella proposta di legge c'è davvero un indicazione proprio generica perché non è compito del governo francamente
Indicare a un'azienda come si deve organizzare credo che sia giusto dare un indirizzo quale sarà la RAI
A decidere
Come se strutturarsi con un modello o con un altro io dico solo che nell'indicare questa opportunità abbiamo voluto dare al servizio pubblico una missione che è propria di un servizio pubblico
Voglio infine dire che contrariamente a quello che
Un po'sommariamente
E anche con qualche leggerezza è stato scritto da qualche parte
La rete federata non è affatto un progetto Vecchio
Non è affatto una rimasti cattura
Io credo che la stagione del decentramento ricordate anche la prima fase della terza rete
Bada discussa storicamente non
A me non piacciono gli epiteti ex post aveva una sua dignità poi è andata com'è andata avuto il successo che ha avuto anche perché regionalismo l'Italia ha stentato il come ad affermarsi
Però non c'entra con la rete federata rete federata è un po'come in Germania la prima rete la R di un tentativo di non immaginare un prodotto decentrato ecco questo è il si possa usare uno slogan
Però forse tratta non è un prodotto ma è un modo di produzione cioè non è una sagra come qualcuno teme di un Paese di queste o quella regione che va in prima serata
Annoiando tutti noi forse persino gli abitanti di quello ma è un modello pronti cioè parliamo di Bologna siamo a Bologna
C'è qui anche la ex direttore della sede RAI che saluto rese ecco Bologna che ha delle opportunità delle potenzialità
Interni ed esterni alla RAI di professionisti di produzione culturale
Dista orari anche importanti dal punto di vista dell'audiovisivo
Penso a tanti registi di questa città di questa Regione perché non può aspirare
Ad a vere
La possibilità di produrre di più
Magari in rapporto con delle sedi RAI più vicine territorialmente e insieme a loro costituire una di queste emittenti come abbiamo detto ma corregionali consorziate tra di loro
In modo da far sì che un programma di prima serata detto perché dicevo un modo di produzione non è un prodotto singolo venga fatto qui
Un altro venga fatto a Napoli e non tutto a Roma come oggi avviene
Perché oggi la RAI produce fondamentalmente a Roma
E quel poco che non riesce a produrre a Roma Pro per limite di spazio così mi hanno raccontato tante volte i lavoratori della RAI
Viene decentrato a Milano a Napoli a Torino ma non per una scelta produttiva solamente perché non ci sta negli studi allora viene mandato questo programma Milano quell'altro a Torino
Qualcosa Napoli con questo sistema noi valorizzeremo invece delle realtà produttive che oggi sono sostanzialmente marginali ottenute molto lontane
Dal centro delle scelte
Obiezione costa troppo verso l'obiezione molto seria
Però io ritengo che insomma questo sia un Paese che ha dimostrato proprio con l'esperienza della piccola e media impresa
Che esiste
Un capitale diffuso molto
Più forte di quello che oggi questo sistema riesca altre insomma non è pensabile che in un sistema traduttori visivo di un Paese moderno come l'Italia in cui c'è un grande consumo di televisione c'è un grande consumo di audiovisivo
Tutto questo sia solo otto mila miliardi scarsi quanto è la somma di RAI Mediaset Telemontecarlo
Io credo che siamo molto di più molto di più
E oggi questo di più non riesce ad emergere perché i canali sono sempre quelli le scelte sono sempre quelle
Un certo modello è stantio
Chi lavora qui credo possa testimoniare non è capitato di ascoltare tanti racconti proprio di professionisti giornalisti non giornalisti operatori produttori gruppi cooperative che dicono la stessa cosa
Noi non riusciamo a trovare il luogo in cui esprimerci quindi se ho capito bene me
Come dire due livelli le le i centri delle macroregioni non coincidono quei centri di produzione
No no no oggi perché l'impressione leggendo a non avere il di le anche le interviste alla ministro Maccanico era diffidano farò carico è stato giustamente molto generico
Non spetta a noi decidere se debbano essere tre quattro cinque sei queste entità
Ma di qualcosa di più
Sarebbe già un grande passo avanti se invece di chiacchierare né
Un gruppo di lavoro producesse nell'arco di sei mesi una prima traccia di ipotesi su cui confrontarsi
Più concretamente questo che ne abbiamo voluto dire con quella
Frase un testo di legge è un'apertura di una nuova stagione non spetta a noi indicare i dettagli ragioniamoci ecco non sottovalutiamo però questa domanda molto seria
Di comunicazione locale a cui oggi non viene data una risposta da parte del servizio pubblico se non lo sapete Serenissimo credo
In un certo modo che forse finalmente sì rimettere in discussione
Ecco ma carico nelle prime interviste diceva che la al come dire la proprietà di questa di questa rete federata sarebbe stata cinquantun per cento delle regioni poi dopo c'è stato un piccolo cambiamento di rotta ecco ingegni cioè lo stato dell'arte adesso qual è cioè non lo stato dell'arte aperti e aperti Alberto fare sì posso appunto ragionarci con molta serenità ecco c'è qualcuno vuol fare una domanda così
Prego
Penso
Quindi oltre che la
Nel diceva dice con il nuovo sistema sia RAI che Fininvest avranno delle dimissioni ora avete valutato come governo come ministero in termini occupazionali perché poi alla fine un abbattimento di quello che è il reddito
Per forza di cose sì sì traducendo in diminuzione di posti di lavoro in riduzione dei salari o quant'altro
Quindi ecco se c'è stata una valutazione su questo poi ecco per venire un po'più alto un argomento che conosco magari meglio ed è proprio quello della RAI
Una mia impressione è che a livello un po'di partiti di tutte le forze politiche in questi ultimi specie quattro cinque anni sia stato un po'messo da parte quel concetto di servizio pubblico e la RAI
Come ente come titolare di questo servizio pubblico sia stata ne abbia fatta un po'ne abbia fatta un po'le esperienze è stata abbandonata
è stata abbandonata a se stessa gli stessi partiti che poi insomma oggi forse ce lo possiamo anche dire tranquillamente mi hanno sempre un po'usate accusato di questa RAI ma ancora oggi perché ci vive dentro
Lo vede insomma i contatti con i partiti per per passaggi nomine avvengono avvengono tuttora
Ecco in una prospettiva di un sistema libero di una libera informazione
Un passo indietro da parte dei partiti da parte delle forze politiche perché non è vero che in RAI non ci siano le professionalità non ci siano le potenzialità perché laddove la RAI si è misurata se nel settore privato che nel settore internazionale non voglio dire che abbia vinto però di sicuro la sua bella figura
La sua bella figura l'ha fatta Center venti prodotto in termini di ascolto qualitativi e quantitativi
Un'altra un'altra osservazione è un po'quello che è l'assetto strutturale della RAI ecco innanzitutto se si prevede di ripetere quello che
Il ruolo e la funzione della Commissione parlamentare di vigilanza tornato ai suoi parlamentari vigilanza avrebbe questo suo compito di di controlli Indirizzo ora sono anni che questo non avviene di fatto non avviene più quindi mancando già a priori quella che deve essere la guida poi situazionale quanto su base parlamentare la RAI è un po'abbandonata a se stessa e poi la revisione di quello del consiglio amministrazione attore che non so quante aziende ogni due anni cambiano consiglio d'amministrazione settore delle comunicazioni
Ma in qualsiasi azienda Società per azioni una qualsiasi strategia di lungo respiro anche di meglio respiro richiede almeno quattro cinque anni ogni due anni e trovarsi a cambiare un consiglio d'amministrazione quindi cambiare continuamente gruppo dirigente
E praticamente va a menomare quella che quella che è l'azienda adesso indipendentemente dalla RAI
Se se la RAI un meno
Lei accennava
Lei accennava alle emittenti locali tematiche ecco non so difficoltà a riuscire a intravedere queste emittenti locali che coesistono con la rete federale specie quando queste vanno anche stato occuparsi di una tematica pubblica cliniche già di per se stessa
Corrisponda al servizio pubblico anche perché insomma si prevede e se poi ci sarà la rete federale aumenteranno gli spazi spazi televisivi tutto quanto insomma non si corre anche il rischio di mettere in difficoltà quella che è l'emittenza locale perché è poi se oggi abbiamo di doppioni a livello privato o l'indomani avremo dei doppioni tra privato e pubblico con OP disparità di forze e di mezzi perché insomma la RAI con il cannone
Puro un canone pure quest'altra noi oggi abbiamo il canone il nostro cannone tra i più bassi d'Europa
Questo pare poco nella stampa non mi han detto però cittadini il canone che pagano quasi fatta passare per un balzello già sentito dire da più parti e realtà insomma se quelle il servizio servizio come se quelle il servizio pubblico questo punto anche ripetere quello che può essere il canone
Bene facciamo un giro di domande così dopo risponde tutte quante signore qui il signore davanti
Alcuni l'autorità tu show contento questo ci viene io uscì uscì uscì che al veleno che ad appena un paio l'ho visto più all'opposizione del piano come perché ha acquisito un aggeggio una vocazione cioè Lord ancor peggio quella che ha fatto il Governo EUFOR con Lucas più che mai con lei perché quella più forte dove col collega poco ma non brillante
Benché io uso decide dal presidente allusivo ho puntato un po'questo partito
Però in questo momento ma vincente qualche sincerarci
Con no con le intesa pubblici
E anche gran allora tesi Gelone ha prevalso alla sua ci siamo di ti consociativismo politico
Perché al copre il citofono per i giallorossi Hertford tenta di quello piacentino sia sia stato Tripoli allorché il fatto
Chiede Berlusconi e le sue cinque epiteti intellegibile sotto cento contro questo governo
Manca un centro che come no cinquecentootto su questo fatto da fare
Ciò agli atti non esiste colpendo usata
I cento per per lo spazio a leggere un contraccolpo e niente ripeto contro Mourinho e questo è stato via ai pochi o dicevo chiedetevi collocazione dall'opposizione e con i tempi giusti
Dell'importanza ci vuole sui si è politico e governativo coi sotto semplice non avesse al futuro e imperialismo quello della legge finanziaria
E quella della legge sulla riforma istituzionale probabilmente la legge uscire al più presto il primo la legge sulla imprenditrici pubblico cioè uscite volte e concordo scura ma circola venti Pirlo Pioltello speciale che ha fatto in questi cinque del pesce Franco portate tout-court ti dice ma anche un proprio ultimo cioè rispecchiando imbatterà letti e rispettiamo liti
Mentre nei CIE chiedo Jacques Attali dice
E io dico che non è un soffio d'accordo con la da Daccico qua circa espressamente un triplice perché quegli occhi aperti subitissimo su questo su quello circolate in questi giorni a dare agenti che ha detto programmazione tutta la politica è il Presidente ha detto metteteci coperti che eccellenti governo il principio libero udenti attorno mi chiedo questo norme in un vero rimangiandoci l'immagine politica e Bisceglie la credibilità del luglio due ingegneri per cioè io credo che la RAI ha finora ha proprio guardando
Venti le capacità alleati
Il motivo Agostino col Valencia allora una cosa fabbricati giace ma fabbricante cocktail Gelli graficamente allora Argentieri le ha portato di baci d'arte nei confronti Monno autore ieri gli uomini di in fondo in fondo ha dato altrettanto personaggi degli uomini e rimane il giallo dimostra e il Po vorrebbe i cinque istituti dire che è allergico
E di realtà probabilmente mentre l'aria intorno all'altro cosa fatta una politica
Alla tali Colombo prego il Como ciò Berlusconi fa del politico commerciale evidenti no non raggiunti normativa allora il culturalmente da parte ma evoluzione avrebbe
Cioè anticultura è argentata indietro pronta non è molto peggiorate questo
Quelli e un meeting
C'è lei è d'accordo con me e in questo si era dato il papato accorgimenti perché enciclopedici spiego non riesce a favore politiche nervi dicendo già da pubblici Steps che fa una polemica contro di lei
Tizio quell'occhio Ivan e quello più lungo poi salgano identità
Ammettendo ha ben prima fiction degli e quello che l'oggetto appaiate polizza un'immagine politica
E invece lei eccetera delle poste usate abbiamo però ci sorge il problema per cento io
Eugenio Leo e effettivamente pertanto cito e questo
è un miliardario alla popolazione tante campione non ha avuto il coraggio di Berlino qui al di là di quello che sovietici e in questo le lo approcci
In quanto punti coraggio di opporsi laica ha acquistato molto in credibilità allegato il ballottaggio la ringrazio
Qualche altra domanda così consentiamo
Oltre molto brevemente
Visto che abbiamo il sottosegretario prima parlavamo di radio io sono una persona che macchina in casa somma ascolto parecchio la radio e mi interessa sapere se all'interno del le norme dell'Antitrust
Riguarda anche e tocco il tasto qui di radio radicale
Cioè io non so se corrisponde al vero la cifra che era stata assegnata
Si parlava di quaranta miliardi mi sembra un'esagerazione
Però io ho constatato personalmente che questi sono esattamente in campagna elettorale ventiquattro ore su ventiquattro e con la scusa delle dirette dalla Camera io ho avuto modo vanno si indiretto dalla Camera ma vanno indiretta pilotata cioè nel senso che fanno dieci interventi diciamo così i del Polo diciamo la la forza che attualmente si riconoscono e fanno uno della del governo cioè dell'attuale governo
Allora mi sembra che io non so se ci sono commissioni d'ascolto se ci sono persone che si interessano a questa cosa
E è previsto anche nell'antitrust uno come viene regolata ci può dire qualcosa l'onorevole quinta su questo perché mi sembra una roba assolutamente anche alla luce del dell'inventa la mamma per Italia Radio mi sembra che abbia chiesto alcune concessioni dirette c'è un contenzioso in essere ci può dire qualcosa grazie
Qualcun altro così finiamo per le undici
Diamo vi ultimate sì o no volevo fare una domanda anche se non è a proposito del tra dell'Antitrust così dopo parlare qualche mese fa dal parte del Governo di una rete RAI federale cosa s'intende aveva già parlato io sono arrivato da solo scusate interposti
Ma davanti
Nella prima parte del suo intervento io purtroppo non c'ero solo di una radio locale di Bologna e volevo chiedere se le sembra giusto mantenere
Una regolamentazione del sistema radiotelevisivo e parlo di Radio tratti televisivo quel discorso che a due cuori tutto sommato queste decisioni che vengono prese sulle
Le grandi reti tutti questi discorsi
Internazionali ci cascano sulla testa e sono abbastanza pesanti decisioni che non tengono conto di quello che la realtà vera locale del problema che abbiamo noi domani mattina non è un problema di Berlusconi e neanche della RAI
Parlate della RAI parlate di Berlusconi però il problema della radio locale eravamo quattro mila siamo diventate due mila caliamo giorno per giorno è giusto perché siamo troppi ma andando avanti così anche quei pochi che stanno cercando di sopravvivere moriranno e quindi poi farete
La legge solo per RAI e Fininvest vorrei chiedere se è possibile o vedi assenze è possibile finalmente parlare di radio lasciando perdere per un momento
Il discorso Mediaset e RAI che ci sta ci invade da ormai cinquanta
In parte ha risposto prima con carica siamo partiti dalle tv locali proprio per fare un percorso prego
Visto che lei parliamo di radio
Io sono programmi sta regista della radio con nel novantadue Pasquarelli
E vanno un delibera dove chiudeva la programmazione regionale
Le voglio dare alcuni dati onorevole il Budget radiofonici che potevano occupare sei palinsesti prevedessero ancora
Spazi per favorire le realtà culturali regionali o quanto meno essere a contatto col territorio avevano un Budget di circa cento centodieci il rinvio vicedirettore duecento milioni ne spendeva norme spendevamo circa ottanta novanta la ragione della chiusura delle radio fornire regionali fu un risparmio economico
Il risparmio economico radiofonico ha significato un aumento miliardario dei costi delle redazioni regionali
Con l'attivazione di telegiornali in varie edizioni compresa l'ultima l'invenzione di Vigorelli quello delle dieci e quarantacinque quattro minuti cinque minuti
A volte sette che cui sono cinque per non c'è materiale se non ripetere
Un'ipotesi la Lancia visto che noi siamo comunque retribuiti e paga a non far nulla e siamo una realtà regionale che sull'ordine delle cinquanta sessanta persone facciamo lavoro di venti minuti al giorno nessuno ci impegna a lavorare ci obbligano a stare otto ore in ufficio per fare venti minuti se noi potessimo occupare questo spazio per fare un servizio non sarebbe forse il caso di rivedere alcuni parametri o decisioni aziendali
Qualcun'altro
Bene cominciava risponderò perché poi cambia bombardamenti apre
Sì penso sia bene rispondere anche perché non so voi Lima io comincio per un po'di freddo chiedo perdono
Le domande
Sono molto stimolanti alcune meriterebbero
Tanto di più scusatemi in anticipo dico solo una cosa per rispondere
Al sequenza di domande fatte da rappresentante della CISL
Io credo molto a rapporto con le organizzazioni sindacali anzi mi pare che di tutti questi argomenti si deve a parlare innanzitutto con le forze sindacali perché non solo non esistono scuse unicamente RAI e Mediaset ma tante altre emittenti ma non ci può essere solamente un dialogo tra aziende Governo Parlamento
C'è
Un grande altro soggetto che deve avere un ruolo protagonista
Ed esso le obiezioni sindacali credo che il governo non solo in questo settore
Faccia bene ad avere un'attenzione particolare
Lo dico perché noi dobbiamo lavorare
Molto seriamente assieme
Per evitare che processi di riforma che sono indispensabili per il futuro
Di questo sistema della comunicazione che così come non va e sta portando a disoccupazione crescente lavoro nero crescente sedi occupazione
Ancora più ampia
Ecco addirittura in alcuni campi sta esplodendo come sapete pensata tante star testate giornalistiche che sono ciò lo dico
Senza non sono scaramantico USA ma non voglio fare le lucciole ma lo voleva sono grandi difficoltà
Però perché così come il sistema non va e ha bisogno di grandi riforme servono normative antitrust che ancora il mercato è evidente che
C'è una fase di passaggio in cui il sistema si deve poi riassettare
Per cui anche le grandi aziende parliamo proprio in questo casi Rai Mediaset e non per parlare solo di Ranica sente ma sono i due grandi poli anche dal punto di vista occupazionale dovranno
Parzialmente riconvertire inattività
Di confine oggi ma sempre più importanti come le telecomunicazioni
Il proprio lavoro
Convinto come sono che non c'è da perdere non solo un posto di lavoro ma da guadagnare come ha scritto ampiamente
Delle orche non è proprio diciamo
Interno questo settore come magari un operatore però ci ha visto giusto quando nel suo libro bianco ricorderete scrisse che questo è il campo in cui si può immaginare un'evoluzione anche nazionale perché aumenta
L'opportunità tecnica quindi aumento i luoghi in cui si può fare comunicazione le possibilità anche di rapporto con l'utente
Tra l'altro la RAI non perché abbiamo avuto due pesi e due misure ma in quanto servizio pubblico anche una strada più semplice di fronte a sé lo ripeto non per un favore alla RAI ma perché un servizio pulite giusto che abbia
Diritti e doveri in un certo senso
Precisi e è anche però incerto
Sostegno ai soldi dire una cosa molto poco gradita
Ai liberisti più oltranzisti però io penso così molto schiettamente servizio pubblico va regolato delle sale regole di mercato ma
C'è una quota parte di servizio pubblico che più direttamente sul mercato una parte che è giusto che abbia anche dei commi di particolari con la famosa rete federata che infatti secondo il nostro progetto non dovrebbe avere pubblicità non per caso proprio per avere
Uno svincolo in qualche modo dalla stretta logica di mercato
Quindi
Bisogna evitare che gli sono propri occupazionali
Avendo tempi di riconversione attenti a questo
Questo obiettivo è possibilissimo è possibilissimo non è più possibile
E proprio molto onestamente mantenere le cose così come sono l'apparente difesa oggi
Ti dico di quello sì c'è resistenza
In realtà non è la sua difesa è la sua morte perché così come esisteva la comunicazione è in crisi d'Italia non ha più risorse sufficienti per tenere il passo con quello che è successo lei lo raccontava molte emittenti hanno già chiuso altre rischiano di chiudere
Testate sono in difficoltà RAI Mediaset ognuna per conto suo a difficoltà non piccole serve una grande riforma e questo è l'unico modo per sviluppare l'occupazione che sviluppabile anche ripeto con normative più certe anti costringendo le aziende a essere più serie dal punto di vista contrattuale quante sono
Le aziende e non mi riferisco alle radio e vorrei essere equivocato che
Non hanno contratti so era potremmo fare su questo un seminario esiste anche un problema sociali della comunicazione di rigore anche nel rapporto spesso con ragazzi ragazze
Che non possono essere trattati come se fossero così delle degli eterni no
Doppiolavoristi
Non è vero che abbiamo messo da parte il concetto di servizio pubblico questo va rimodernato è un dibattito aperto anche nel mondo dalla sinistra
Io non credo affatto che il servizio pubblico debba essere messo in soffitta al contrario anzi credo che debba avere posso avere una nuova stagione certa condizione di essere molto coraggiosi ecco
Guardate che di fedeli servizio pubblico oggi è una cosa contro corrente
Perché
Il libero mercato
Diciamo di gran lunga prevalente nel campo della telecomunicazione poco perché si sta evolvendo rapidamente quindi libero mercato inteso come proprio un certo tipo di arrembaggio tipico dei settori nuovi che hanno accumulazione primaria molto veloce
Magari tra dieci anni sarà già diverso visto Rizzo pubblico almeno in Italia non ha dato buona prova di sei sempre parliamo di RAI molto
Fino all'altro ieri insomma la gestione della RAI adesso speriamo tutti bene
Nomine tanto accennata prima delle nomine
Io credo che le nomine che sono state fatte non mi spetta dare giudizi dico solo
Sono state molto mi pare
Improntate
Alla professionalità onestamente scorrendo
I nomi dei vari nuovi direttori insomma
Mi pare che si possa dare un giudizio significativo
Non credo che sia la RAI dell'Ulivo ecco io mi mi ho sempre un brivido nella schiena quando reggono la Rai dell'epoca dell'Ulivo la RAI deve essere un'azienda autonoma
Questo è un punto è la grande sfida l'informazione deve essere sempre autonoma la volante non è anche qui facile propaganda così tanto per no e l'ho preso molto intimamente l'informazione deve avere sue regole proprie suoi statuti propri in modo da poter reggere autonomamente
Nell'epoca dell'Ulivo che io spero
Per AN naturalmente da buon militante diciamo
Nel PDS dell'Ulivo ma deve leggere Sempre non può essere dell'Ulivo guardate questo è il punto su cui anche culturalmente credo sia da fare un grande passaggio anche di cultura
Va be è un tema
Magari di un altro dibattito però mi pare che sia importante
Avviarci verso questa stagione riversa con cui non dobbiamo andare ad etichette
Senta sulla commissione di vigilanza penso che si tratti di
Verificare come e quanto abbia ancora senso
Lì accettino questo capitolo
Se riusciremo ad approvare la legge
Con dentro l'autorità di sistema gran parte dei compiti Della così vigilanza in verità poi piano piano si trasferiscono in questa autorità che si perdeva l'azione parlamentare
Quindi ha sempre una fonte fortemente democratica cosa vigilato proprio continuano ad esistere finché ce n'è necessità oggi c'è perché esiste un problema di grandi indirizzi proprio in questa fase per la comunicazione del servizio pubblico
Credo quindi che sia bene fare anche rapidamente il presidente
Questo è un caso direi tipico di non capacità di diciamo di trovare una linea del Polo perché il Polo aveva l'opportunità di in esprimere il presidente non è riuscito
Miti Gandossi se era meglio questo o quell'altro
Così l'amministrazione
Sono d'accordo non deve cambiare ogni volta che c'è un'elezione questa è stata purtroppo una scelta che ha fatto
Con gravi danni per la RAI il popolo perché così amministrazione quello precedente alla Moratti all'epoca dalla signora volatile corposi epoche
Era ancora in carica aveva ancora un certo periodo davanti a sé fu il Polo con un emendamento al decreto salva RAI Adesso parlo un po'per addetti ma a imprimere un'accelerazione alla sua data via e questo ha creato una situazione contorta perché tra l'altro se fosse stato in carica è vero che la storia non si fa con i se per ogni tanto è giusto anche rifare lampo per flash back
Quel consiglio avrebbe portato avanti risanamento della RAI come aveva avviato a fare
E forse forse azzardo
Il clima sarebbe stato meno teso
E quella legge di riforma dei criteri di nomina del consiglio d'amministrazione che avrebbe dovuto dar vita anche ad una soluzione diversa come appunto le diceva
Avrebbe evitato poi
Tutte le fasi successive questo lo dico perché effettivamente quando fu concepita al novantatré la legge che portò a scegliere i due presidenti di Camera e Senato come fonti di nomina sapevamo tutti che era e doveva essere e mi ricordo le parole di Giorgio Napolitano molto chiare
Doveva essere un'una tantum proprio per dare un senso di transitorietà alla vita della RAI quei diventato un modo permanente ecco ci doveva fare la riforma che non si è fatta
Non credo che vi sia contraddizione tra l'emittenza locale avete fregato della RAI se sono vere le cose
Ti ho cercato di dire di quei
La rete arredato della RAI ha un compito diverso dall'emittente locale serve e mettere in movimento una capacità produttiva livello ma corregionale l'emittente locale invece per sua natura e proprio legata a una realtà territoriale con che sono temi che vanno approfonditi non risolti con due battute
Credo anche che il problema
Sì esattamente nei termini che diceva lei su questo faccio una battuta
Molto semplice la radio è fondamentale un merito della proposta di legge del Governo quei sapete sono due che si intrecciano
è di aver parlato anche di radio anche di radio digitale
Di delegare il governo a fare decreti legislativi sull'emittenza locale proprio per rompere una tradizione antica per cui oltre la RAI e Mediaset prima Fininvest non c'è niente quindi sono d'accordo
Si tratta di pensare anche c'è chi la fa accennato anche la struttura del canone ora non vorrei fare della troppo lunga
Antitrust radio radicale se la proposta di legge se passasse come fortemente ci auguriamo vivamente ci batteremo perché sia prevede anche l'introduzione so che succederà un'altra polemica
Finalmente della radio di un insomma si dedicherebbe una delle reti RAI in a modulazione di ampiezza ai lavori parlamentari vecchia questione che risale ormai a tanti anni fa
E si dovrebbe arrivare anche a una sorta di di superamento di queste strana vicenda radio radicale io non sono tra i
Chi me l'ha chiesto adesso non mi uccida logorato io non sono tra i più nemici radio radicale valida peraltro sapete perché Radio Radicale
Al di là del di atteggiamenti assai provocatori che ha avuto
E ha coperto però un servizio
E no lo dico con amarezza perché io l'ho detto anche a ed al direttore di Radio Radicale qualche giorno fa
Non doveva farlo radio radicale era il classico servizio dovrà fare lo Stato
Non l'ha fatto
Radio radicale ha coperto un servizio e ne ha approfittato ora credo che vada fatta una scelta di fondo sul servizio pubblico e poi aperta una gara libera come proponemmo già
In un'altra veste diciamo tra le emittenti per partecipare
Alla diciamo possibilità che anche i privati coprire in questo servizio
Per i cittadini
Non solo come quaranta miliardi cioè convenzione con lo Stato che radio radicale a suo tempo conseguì quindi
Diciamo così avvenne
Vorrei concludere con una risposta a lei che ha posto un problema
Molto serio
Che
Mi ha molto colpito perché top capisco anche l'imbarazzo suoi di tanti cittadini che sinceramente hanno osservato questi ultimi avvenimenti
Con una preoccupazione profonde
Vede non mi
Voglia del Mali e non è che mi sia differenziato dal governo io ho spiegato che si è discusso
Perché una maggiore di questa difficoltà esigeva una discussione in cui sono rappresentate opinioni all'inizio anche un po'diverso però alla fine si è scelta una strada che alla fine a tutti quanti è sembrata una strada non di
Basso compromesso ma
Di indicazione rigida di un tempo finale per questa vicenda e sarà così
Non ci sarà un'altra proroga non solo perché l'ha detto con molta autorevolezza Romano Prodi
Non solo per quello anche per quell'ovviamente
Ma perché non c'è possibilità più di fare proroghe ad uno stato di fatto che con il trentun gennaio non ha più le neanche diciamo un aggancio possibile legislativo quindi la legge va fatta
E va fatta perché
L'intero Paese ne ha bisogno
Per andare verso quel futuro a cui non stiamo andando con i tempi dovuti quindi la legge ci sarà in ogni caso Center un motivo poniamo di ostruzionismo feroce del popolo
E non voglio nemmeno pensare a questo x per cento o per mille di possibilità non ce non ci fosse la legge lo dico per così dovere
Di completezza sia chiaro che non solo il governo decreterà questo il mio parere molto schietto ma decreterà in modo sostanzioso perché l'Italia non può avere una lunga vacatio in questa matti
Si è discusso se ha deciso
E stiamo cercando di fare chiudo proprio su questo
Esattamente come lei ricordava sta facendo il ministro Berlinguer cioè anche in questa materia che fin qui è stata molto chiusa tra pochi a detti
Invece un luogo di confronto abbiamo proposto di istituire spero che in autunno ce la possiamo fare
L'abbiamo chiamato Forum un foro sulla comunicazione promosso dal ministero in cui si possano verificare diverse opinioni anche in casi come questi
Sentire pareri delle diverse forze aziendali
Sociali
Proprio per fare un far crescere
Anche un modo di intervenire in questo sistema
Che non è quello del passato il Ministro delle Poste e telecomunicazioni porta dietro
Porta con sé è diciamo una brutta nomea
è il Ministero della legge la mia il ministero del piano delle frequenze ecco le vorremmo tagliare con questo passato tra l'altro le poste sono già un ente autonomo
Le aziende devono vivere una loro propria vita specifiche il ministero credo che sempre più debba diventare soprattutto con l'autorità per le comunicazioni che dovrebbe essere approvata con la legge un luogo di programmazione di progettazione di ausilio anche al Paese ad entrare nel futuro quindi una cosa del tutto diversa capaci anche di confrontarsi in modo trasparente
E anche di saper funzionare
Con un buon rapporto con le regioni con le città e non in modo solo diciamo accentrato
Lei dirà sono impegni a parole cioè io qui solo stasera le mie parole ma vede lo dico in una sede per me almeno
Molto impegnativa
Se lo dico qui alla persona unità Bologna crede almeno per quanto mi riguarda un impegno molto forte quindi la ringrazio per la pazienza che ha avuto per il freddo che ha dovuto sopportare
Ringrazio anche un po'tutti voi spero di poterci reincontrare cancellato moderatore sarà d'accordo anzi o
Ma grazie a tutti per essere intervenuti grazie all'onorevole Vincenzo vita se mi è consentito criminale con una battuta viene in mente che Veltroni
Al con all'incontro su quale futuro per la RAI dell'Ulivo brutto titolo promosso da MicroMega
Disse che quando se dovesse arrivare un marziano in questo momento non riuscirebbe a distinguere fra i vite
Diverso è che soprattutto offrono servizi diversi grazie buona notte a tutti grazie allora
Sì o no