"Come e perché riformare lo stato sociale" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de "L'Unità"

Io direi di iniziare
L incontro di questa sera tratta uno dei problemi principali e fondamentali
Nel quadro delle riforme che il governo Prodi sta sviluppando e sta mettendo in atto in questo in questo in questi ultimi in questi ultimi tempi
E diciamo uno dei punti anche della cronaca politica che in questo momento registra anche un confronto molto molto serrato e diciamo ampio e diversificato credo che quindi
L'incontro di questa sera ci potrà servire non soltanto per chiarire ulteriormente i ulteriormente gli elementi fondanti di questa riforma che diciamo per certi versi una riforma anche storica
Del del nostro lo stato sociale
Ma ci servirà anche per approfondire all'interno di questo ragionamento alcuni elementi peculiari che sono in particolar modo quelli legati alle nuove generazioni al lavoro alla sanità e ad altro come vi dicevo
Sta è partito e si sta stelle sta andando avanti su questa riforma dello stato sociale un confronto molto ampio molto e molto serrato la discussione
Avviene su due livelli che devo dire in qualche modo registrano anche due condizioni diverse e su questo credo che poi forse sarebbe anche opportuno approfondire il perché da un lato col fonto con le parti sociali che mi pare
Sia caratterizzato da un
Da una costruttività direi
Molto significativa e molto importante
Che sta registrando passi avanti e che comunque ha bisogno di ulteriori approfondimenti e ulteriori confronti dall'altra un piano di rapporto con le forze politiche anche all'interno
Della maggioranza che sostiene il governo Prodi ma anche diciamo un fermento che si avverte nello stesso Polo che in qualche modo diciamo si caratterizza diversamente
Da quello rispetto al diciamo le parti alle parti sociali e lo di questo sia un primo punto sul quale sarebbe opportuno sarebbe opportuno riflettere anche alla luce delle affermazioni che sono state fatte in questi ultimi tempi da parte di alcuni leader politici non soltanto D'Alema ma anche da ma anche da Bertinotti
Ecco io credo che il ragionamento sul quale dobbiamo sviluppare il nostro la nostra serata possa partire da un punto
Che è quello che caratterizza diciamo la riforma in senso generale e io a pretesto
Prenderei diciamo le conclusioni che il presidente del Consiglio Prodi ha fatto lo scorso ventinove ventinove luglio
E che secondo me
Sintetizzano anche in modo efficace qual è la strada e quali sono i contenuti sui quali la riforma in qualche modo cerca di impegnarsi e cerca di svilupparsi e di realizzarsi
Perché introducono anche queste conclusioni degli elementi nuovi rispetto a un'impostazione anche dello stesso stato sociale che noi avevamo che noi avevamo in passato
Adeguandosi anche a una nuova realtà che si è consolidata nel nostro Paese
All'emergenza di nuove problematiche alla consolidarsi di nuove categorie
Sociale che oggi sono sicuramente poco tutelate e che quindi è necessario come dire porre anche al centro di una di di una riflessione sulla riforma dello stato sociale
Noi come PDS ovviamente
Sosteniamo convintamente questa questo lavoro è questa impostazione che viene data alla Complesso uno degli aspetti legati alla riforma dello Stato sociale
E credo che come partito siamo anche impegnati
A che questa riforma possa come dire realizzarsi in tempi in tempi rapidi con le necessarie confronto con necessario approfondimento ma anche con un grande senso di responsabilità politica e di governo
Detto questo ecco io introdurrei questa nostra serata
Ma in cambio di tre o quattro punti sui quali dicevo il Presidente del Consiglio Prodi
A incentrato la sua il suo disco su e quindi introducendo anche alcuni elementi di riflessione
Nelle conclusioni
Si parla di quattro punti fondamentali
Il primo punto è quello che attiene alle nuove problematiche
E alle nuove esigenze dei giovani che si accingono entra nel mercato del lavoro
Che hanno
Necessita di una formazione
Più adeguata ed allo stesso tempo la necessità di nuove risorse perché possono essere inseriti positivamente ed efficacemente nel mondo del lavoro
L'altra riguarda le generazioni che sono già al lavoro
In questo senso
Pensando ad una rete di ammortizzatori sociali più universale e un più efficace sistema di incentivi nella ricerca di un nuovo lavoro quando si è perduto il vecchio e diciamo nella mobilità nella flessibilità e anche devo dire per alcuni versi
Nel clima spesso di incertezza che noi abbiamo nel lavoro questa è una categoria che come dire si affaccia con prepotenza anche alla ribalta diciamo degli aspetti di natura economica e sociale terzo punto è quello che riguarda le generazioni che si appresta a lasciare l'attività di lavoro
E in questo senso ovviamente c'è anche tutto l'aspetto relativo alle pensioni alla previdenza
Il quarto punto
E quello che riguarda poi sostanzialmente tutti i cittadini compirà sia l'impegno che il Governo che lo Stato deve avere rispetto alcuni elementi fondamentali che riguarda la tutela dei diritti
Dei cittadini a partire da quello
Della salute
Per giungere anche agli elementi che concernono il peso il lavoro che le famiglie
Devono sostenere
Rispetto alla istruzioni alla formazione al sostentamento dei figli degli anziani e degli nati ecco io credo che questi quattro punti possono consentire di avviare una discussione che può essere chiaramente in questa prima fase anche di carattere generale proporrei può inoltre di fare anche un secondo giro che possa mettere a fuoco meglio alcuni punti
Principali in particolar modo quello legato alla sanità quello legato alle pensioni e quello legato diciamo al lavoro ecco chiederei a questo punto la parola intanto vi presento i nostri ospiti
Abbiamo Paolo Ferrero della segreteria nazione del partito di Rifondazione Comunista
Marida Bolognesi presidente della Commissione affari sociali della Camera dei deputati
L'onorevole Renzo Innocenti presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati e Beniamino Lapadula dirigente nazionale della CGIL coordinatore del dipartimento delle politiche sociali welfare della CGIL nazionale
Ecco darei la parola
Questo punto all'onorevole penso innocenti per il primo intervento e poi a scorrere per tutti gli altri
Martelli poneva come punto di riferimento la riflessione che è stata fatta
Dal presidente del consiglio dei ministri al termine di una prima tornata di incontri con le forze sociali
Sui problemi della riforma dei sistemi con cui nel nostro Paese si caratterizza si è caratterizzato nel tempo
La protezione sociale
Quello che va sotto il nome di riforma dello stato sociale io credo che innanzitutto ci sia da
Domandarsi quale l'obiettivo che noi vogliamo raggiungere cioè perché
Abbiamo
Voluto intraprendere questa strada certo difficoltosa piena anche di insidie dal punto di vista politico come si può vedere anche nell'attualità
Di questi giorni proprio nel dibattito cioè carica anche di possibili scogli dal punto di vista della del percorso politico della stessa maggioranza e nel rapporto con l'opposizione in Parlamento
Io non credo che noi dobbiamo partire da un dato che è quello che generalmente viene sottolineato viene amplificato e che però ci può portare e se condiviso porterà sicuramente
A rendere molto più difficile se non impossibile improbabile diciamo la ricerca di una soluzione cioè
Quello
Da cui noi dobbiamo partire è un dato l'attuale sistema anche nomi abbiamo nel Paese
Serve a dare
Risposte sul piano della certezza del diritto
Per coloro che si apprestano ad accedere ad alcune prestazioni
Nel breve-medio periodo per coloro che vedono le prestazioni
Nel lungo periodo in modo particolare per le giovani generazioni
In termini complessivi guardate poi c'è entreremo come seguendo il suggerimento nelle cose più particolari
Ma da quello del diritto diciamo ai servizi sociali e sanitari a quello relativo al diritto ad una prestazione pensionistica
Congrua decorosa e rispettosa dei contributi e delle risorse finanziarie che durante un'attività lavorativa
Il lavoratore
Ha messo da parte
Ha contribuito quindi a finanziare un proprio risparmio che sarà differito nell'erogazione a prestazione nel tempo
Alla necessità soprattutto di dare una risposta ai problemi che oggi segnano l'esclusione l'emarginazione sociale in modo particolare di alcuni soggetti che alcune figure sociali che alcune di larghi strati di cittadini
Cioè l'attuale sistema con cui si caratterizza la sanità la previdenza gli strumenti del lavoro gli ammortizzatori sociali quindi questi diritti
Gli strumenti che noi oggi abbiamo per dare una risposta a questi diritti sono congrui servono a questo a dare queste risposte anche in termini di equità
La risposta che noi abbiamo dato è una risposta negativa non servono a questo occorre cercare di dare una risposta in termini di fine della frammentazione con cui si caratterizza il nostro sistema socia di di difesa dei diritti
Per cui abbiamo nonostante ci sia stata nel novantacinque sul piano previdenziale o siano stati fatti alcuni passi in avanti soprattutto negli ultimi tempi in altri campi ancora un sistema che è caratterizzato da una forte
Ho
Meno forte comunque differenziazione di Buck di posizioni
Di erogazione delle prestazioni a seconda del tipo sta di status che un lavoratore a
Lavoratore dipendente pubblico privato poi all'interno stesso dei lavoratori pubblici e dei lavoratori privati diversità di normative di prestazioni eccetera
A seconda anche del proprio status di lavoratore o di disoccupato
E qui viene un problema importante che è quello relativo a cosa significa oggi dare senso
Alla protezione sociale
Cose che può caratterizzare soprattutto uno stato sociale basato sul principio quindi della
Solidarietà
Tra i cittadini
Che è il presupposto indispensabile lì e anche la motivazione ideale
Di principi
Che deve sostenere l'iniziativa riformatrice
In modo particolare credo che l'assenza delle occasioni e del lavoro nelle occasioni delle opportunità di lavoro sia la massima caratterizzazione dell'emarginazione dal punto di vista sociale
Oggi
L'obiettivo da raggiungere quello di dare certezze opportunità soprattutto sul piano delle opportunità di lavoro
Perché questo è il primo anello o di uno Stato che vuole nello stesso tempo entra in diversi competitivo moderno ma anche solidaristico e che annienta
Quindi i momenti di esclusione di emarginazione a livello sociale il disoccupato chi non ha lavoro i giovani in cerca di prima occupazione
Credo che sia la massima espressione di una emarginazione di un ruolo quindi di non partecipazione piena nei diritti di cittadinanza di non godimento di questi diritti
Allora noi dobbiamo cercare di rimodellare il nostro sistema partendo da questo presupposto e da questa priorità se accogliamo questa se noi diamo questo questo tipo di risposta se analizziamo i mutamenti che sono avvenute che avvengono
Con questa chiave di lettura
Questo è l'elemento dal quale noi partiamo ecco perché il lavoro diventa il primo elemento su cui giustamente anche le organizzazioni sindacali nel confronto puntano
Nei diversi settori di intervento anche a livelli dei tavoli cosiddetti tecnici
Un elemento quindi di unificazione e la ricerca di risposte concrete per quanto riguarda questo punto poi c'è anche un secondo elemento che non è da trascurare e cioè le questioni della dello sviluppo che porta con sé
Lavoro occupazione e significa anche lo stesso tempo allargare le basi finanziarie di un sistema di protezione sociale il che non è indifferente perché noi dobbiamo nello stesso tempo dare certezze soprattutto per quanto riguarda il futuro e la certezza ce l'hai nel futuro se tu poni delle basi di sostenibilità di un sistema nel senso che non spendi le risorse oggi senza creare le condizioni perché anche le future generazioni che contribuiscano in modo finanziario a pagare le prestazioni oggi anche loro si sentono garantite nel tempo per poter aprire queste certezze altrimenti se no
Si sfugge da questa catena necessaria di solidarietà tra generazioni che è indispensabile e che deve caratterizzare anche il futuro Stato sociale riformato
Allora significa h se noi accettiamo questa logica e questo tipo di impostazione
Rifiutare
Un aspetto che è quello di
Che qualcuno vorrebbe che noi facilissimo quanti soldi sono da risparmiare nella prossima finanziaria in base a questo troviamo le soluzioni
Di tipo molto ragionieristico in termini di tagli delle prestazioni sociali cercando magari di far meno male possibile di sostenere dal punto di vista anche sociale questa cosa punto e basta
Non è quello che noi vogliamo fare
Perché non lo accettiamo in termini di logica politica rifiutiamo una logica del genere
Rompere la frammentazione rompere la provvisorietà
Dei diritti
Significa cercare di disegnare finalmente un sistema che duri nel tempo che sia durevole e su cui non c'è necessità di rimetterci le mani ogni due tre anni perché altrimenti credo che questo crei ulteriori momenti di sfiducia nei confronti delle istituzioni
Crei sfiducia nei confronti di una ipotesi di una visione di impegno solidaristico riformatore del paese e può portare alla deriva individualista in termini egoistici sia individuali che collettivi territoriali di categoria con lilla rafforzamento quindi delle spinte corporativa il contrario di quello che noi vogliamo tenere per questo noi diciamo nella maggioranza ci deve essere un accordo completo
Perché credo che sia un elemento che ha caratterizzato questo anche la battaglia che abbiamo fatto nel mille novecentonovantasei
Durante la campagna elettorale la scommessa
Che abbiamo fatto per cercare di dare una risposta ai grandi problemi di questo Paese in una logica di rigore di controllo anche nella spesa pubblica ma di inserimento di elementi di equità di riforma vera
Su questo è nato il rapporto di fiducia all'impegno politico di questa maggioranza di questo governo e tale deve rimanere
Alternative su questo per noi non esistono
Nel senso che sarà dura quanto si vuole
Ma questo passo s'ha da fare insieme o altrimenti insieme decidiamo che questa è un'esperienza politica che finita
E per cui è necessario rimettere in termini complessivi
Mano
Ad una nuova
Gestione della legislatura
Ecco perché io rispondo anche all'invito che tu facevi rispetta le questioni che girano in questi giorni
Su possibili cambi di maggioranza e altre cose io credo che proprio questa cosa non esistere gruppi parlamentari siamo talmente convinti e a sinistra democratica di questa cosa che proprio non abbiamo sentito neanche la necessità di fare un'assemblea del gruppo per poterla decidere perché già era su questo elemento scontato fin dall'inizio
Che seppure vediamo le difficoltà questo non c'è dubbio ma riteniamo che su questo si debba caratterizzare qualificare la nostra iniziativa come maggioranza che sostiene il governo Prodi altrimenti occorre
Senz'altro cercare di chiudere questa esperienza definitivamente
E iniziare un percorso nuovo sul quale io mi auguro assolutamente non ci si incammini
E che quindi ci sia la possibilità nelle prossime settimane nei prossimi giorni di una rinnovata volontà
A individuare le soluzioni ai problemi che sono sul tappeto e che cercano di coniugare le esigenze di riforma di rigore
E di equità tutte e tre corni di El dello stesso problema
Su quale sicuramente la priorità deve essere assegnata
A dare la risposta alle future generazioni in termini di opportunità di lavoro e in termini di occasioni di lavoro a chi ha perso il posto di lavoro e oggi si trova in uno stato di disoccupazione soprattutto nei territori dove alto e lo squilibrio tra le opportunità di lavoro e invece la ricerca del lavoro stesso
Credo che questo sia lo sforzo eccezionale sul quale noi dobbiamo produrre
La nostra progettualità nelle settimane prossime le proposte non ci mancano nel secondo giro sicuramente entreremo nel merito anche singolarmente di queste cose
L'elemento della formazione che tu citavi come un elemento di diritto che deve essere riconosciuto
A tutti in una logica di formazione permanente di formazione continua nel tempo che accompagna il percorso nel momento in cui si cerca il lavoro nel momento in cui ci sia un'attività lavorativa
La formazione è vista come un elemento che rafforza sul mercato del lavoro
I cittadini
Credo che queste sono le cose sulle quali noi già non partiamo da zero
Abbiamo un una legge che è stata approvata di recente nel messe di giugno che è entrata in vigore
Poche settimane fa e che deve ancora esplicare in tutta la pienezza la sua positività
Solo le norme per la promozione dell'occupazione un pezzo di attuazione dell'accordo per il lavoro sottoscritto nel mille novecentonovantasei altre cose devono ancora marciare in avanti e quindi l'impegno ci deve essere soprattutto in questa direzione
Poi da questo partiamo per cercare anche di trovare le soluzioni ai problemi relativi alle pensioni alla sanità
Agli ammortizzatori sociali alle questioni che sono state elencate all'assistenza che caratterizzano il nostro sistema
Di protezione sociale ecco io termino qui perché già passato il tempo che mi è stato assegnato poi successivamente vedremo di recuperare anche singolarmente il problema grazie
Bene do la parola ora l'onorevole Marida Bolognesi
Ma già
Renzo Innocenti mi sembra che abbia diciamo inquadrato maniera a molto netta e diciamo spaziando un po'su tutti i problemi del perché è necessario e comunque un impegno una responsabilità che l'Ulivo che la maggioranza si è assunta fin dalla scorsa Finanziaria vorrei dire
Non solo dalla campagna elettorale ma concretamente mettendo elementi di innovazione da un lato e preparando anche una discussione
Diciamo il documento di programmazione economica e finanziaria che abbiamo votato prima dell'estate
E che diciamo è un po'la cornice della prossima Finanziaria già faceva e delineava quelli che erano i problemi quelli che erano possibili scogli e quello che comunque era anche la responsabilità su cui la maggioranza intendeva misurarsi
Sono anche d'accordo con Renzo sulla POR lanciato con forza come ha fatto
Sul tema del lavoro quando si discute di stato sociale io credo che se un errore si è fatto a livello di comunicazione di mass media ma anche forse di dibattito in sedi politiche
è stato quello forse di centenario molto la discussione sullo Stato sociale
Sulla questione delle pensioni e anche della sanità
E poco non perché poco il governo intendesse diciamo questo tema del lavoro e l'occupazione come prioritario anzi
Ma forse poco nei dibattiti nelle discussioni più o meno dotate di quale riforma dello stato sociale forse discutere di stato sociale senza porre al centro con forza la questione del lavoro dell'occupazione probabilmente è stato in una fase da anche del nostro dibattito lo dico con tranquillità un errore un errore diciamo anche di comunicazione
Credo che anche sia giusto a parlare
Di un sistema di protezione sociale inadeguato e di strumenti inadeguati ma non della necessità di scardinare un sistema quello europeo che quello diciamo che comunque ha conosciuto
Stagioni di di di ceduti rafforzamento non soltanto della sinistra delle classi più deboli ma anche sicuramente di un sistema che ha anche creato sviluppo
Culturale e sociale del nostro Paese penso alle grandi diciamo opportunità e garanzie che il sistema scolastico che va rivisto che andrà riformato ma che ha costituito il diritto allo studio nel nostro Paese il diritto alla salute
Il il Servizio sanitario nazionale come idea di diritto alla salute è irrinunciabile per tutti sotto diciamo un principio solidaristico
Ora io credo che oggi appunto
E discutere di una riforma
Sia non solo necessario e doveroso ma si è anche necessario doveroso chiamare in campo i vari strumenti di protezione sociale e comunque i vari strumenti che caratterizzano il nostro sistema di protezione sociale
E allora parlare di lavoro di pensione di salita ma anche di scuola appunto di formazione
Parlare di casa per esempio il governo dell'Ulivo già comincia anche immettere elementi di novità sul diritto alla casa del diritto facciamo alla qualità della vita su un territorio e allora anche altri
Diciamo elementi all'attenzione del Parlamento che sono state all'altezza del Parlamento che sono stati d'iniziativa del governo comunque della maggioranza
Sul terreno della modernizzazione del sistema della pubblica amministrazione sul la qualità del territorio sulla difesa dell'ambiente sulla prevenzione significa in qualche modo ripensare complessivamente un sistema una stato sociale una qualità della vita e delle future generazioni la vita le future generazioni che quindi allarga il campo ponendo appunto al centro il lavoro
E i diritti di cittadinanza ma capendo come altri pentiti di riforma dello stato sociale
E quindi no Tahiti ma anche modernizzazione riforme quindi grande riforme sono il cuore della responsabilità che il governo dell'Ulivo che la maggioranza che ha vinto le elezioni si è si è assunta che vuole portare avanti io quindi
Vorrei fare due esempi noi abbiamo e se ne parla molto poco fatto alcuni passi avanti già dalla scorsa Finanziaria due esempi che possono sembrare banali ma abbiamo pensato introdurre per la prima volta dei finanziamenti
Su politica attive per l'infanzia e l'adolescenza ad esempio sono un po'di miliardi da ho fatto le leggi distesa
E mentre si discuteva in Commissione Affari Sociali l'infanzia e l'adolescenza di Investimenti Investimenti che da oggi in poi tutte le finanziarie dovranno prevedere per le politiche attive per l'infanzia perché l'esclusione sociale riguarda gli anziani ma può riguardare la sosta nella nostra società tanti altri soggetti bambini da donne
Ecco mentre noi discutevamo queste leggi a nessuno veniva in mente che prevedere dei miliardi nella Finanziaria novantasette per la prima volta a favore dell'infanzia e dell'adolescenza fosse un pezzetto di riforma dello stato sociale cioè pensare che politica attive
Che riguardano il territorio che riguardano la famiglia che riguardano la scuola che riguardano la lotta alla criminalità minorile oppure riguardano i rischi che una società complessa come la nostra
A presa per le grandi città
Come la mobilità nelle grandi città o le difficoltà di vivibilità per per alcuni soggetti le grandi città segnatamente gli anziani i bambini ad esempio richiedono delle politiche diverse e degli investimenti diversi rispetto a quelli che abbiamo
Conosciuto negli anni passati
Questo vuol dire liberare risorse questo vuol dire pensare a un sistema che non contrappone le opportunità per le nuove generazioni sia all'infanzia sia il lavoro per i giovani
A un sistema comunque di garanzie che noi pensiamo debba essere salvaguardato
Ma riformare questo sistema di garanzie rispetto a una società che è mutata e da cui invece di strumenti come diceva giustamente Renzo prima risulta inadeguati
Risultano inadeguati l'altro esempio che veniva dell'intervento di innocenti che è quello degli ammortizzatori sociali noi avevamo e abbiamo un modello basato sulla figura di lavoratore soprattutto lavoratore uso al maschile volontariamente
E ci sono un insieme di figure lavorative più o meno garantite più o meno precari e purtroppo ma che sono oggi il nuovo volto del lavoro che non ha non ha tutele penso pezzi di di mondo del lavoro che vede soprattutto impegnati le donne o i giovani che è assolutamente privo di garantisti e di tutele cosiddette di ammortizzatori sociali di tutele di di fasi di crisi ad esempio allora ripensare questi strumenti da un lato ripensare anche qualcuno citava prima la sanità come anche un modello di sanità che pure e forte forse il settore che meno richiede dei tagli proprio perché la nostra sanità noi nella sanità investiamo come sapete me molto meno di altri paesi europei e come sapete il nostro credo che sappiate che il nostro documento di programmazione economica e finanziaria riconosciuto ad esempio una sottostima del fondo sanitario nazionale quindi c'è necessità
Anche sulla sanità non di tagliare ma di ripensare com'è distribuita diciamo la come sono distribuite le risorse come ad esempio questo sistema che pure ha dato grandi risultati penso a come si muore meno come ci si riesce a curare purtroppo è la mala sanità che poi USA le prime viene in evidenza sulle prime pagine dei giornali ma quella buona sanità o comunque questo sistema di protezione sanitario
Che anche ha permesso dalle vaccinazioni a una a tante altre cose che conosciamo di garantire una qualità della vita non lungamente della vita la qualità della vita diversa
Ecco non solo richiede più investimenti come giustamente il Documento di programmazione economica quindi la Finanziaria novantotto aumenterà investimenti sulla sanità
Ma forse anche lui va ripensato questo modello
Bisognerà pensare quanti sprechi ancora ci sono in salita oltre al che ancora quante diciamo a cattiva gestione se non addirittura profitti illeciti si fanno sulla salute dei cittadini
Ma anche ripensare un modello che purtroppo è Baldato
Su bisogni sanitari superati modello ospedali centri con ad esempio quando invece nuovi bisogni di sanità richiedono un modello di assistenza l'integrazione tra sanità e sociale molto più avanzata
Perché le patologie sono cambiate perché si vive di più sì vecchia e diciamo sono malattie croniche ad esempio degenerative che hanno bisogno di un altro tipo
Di risposta sanitaria magari più domiciliare o più spostata sul territorio e quindi un'integrazione una risposta diversa richiede oppure anche pensare se oggi è giusto ed eticamente giusto investire come credo che vada investiti e si investiranno anche nuove risorse in sanità
Ma prevalentemente su alcuni settori su patologie che magari vanno diciamo Arezzo avverso a sparire non ha l'insorgere di nuovi problemi o di una diversa domanda allora anche qui
Senza rompere o senza diciamo superare un modello di garanzie forse anche qui bisogna ripensare un modello di sanità è sicuramente un modello di assistenza che uno diciamo delle grandi riforme che ancora attendono una risposta
Ed è giustamente
In una fase ancora di interlocuzione con le parti sociali che il governo sta diciamo mettendo appunto le questioni della riforma dell'assistenza di come ripensare anche diciamo risparmiare razionalizzare per esempio in sanità
Diciamo gli investimenti che sono fatti così come è necessario per forse anche porsi la questione del ricco del riccometro del povero home trote attenuto diciamo un po'in discussione le pagine dei giornali significa forse che anche un servizio sanitario nazione delle prestazioni
è anche giusto rifletterà su come sono erogate le esenzioni ad esempio no se è giusto che in un Paese dove la vera grande riforma che noi dovremmo pezzetti portare in fondo e quella di una giustizia fiscale ad esempio diverso dove oggi esenzioni sono basati principalmente sul sul la denuncia dei redditi per cui è chiaro che
è difficile
Disboscate in un Paese dove purtroppo per troppi anni si è pensato che era più importante avere un amico che un diritto oggi che noi pensiamo che invece più importante per i diritti e anche pensiamo che importante
Combattere molto più efficacemente di come è stato fatto fino adesso
L'evasione e l'elusione fiscale e dove noi pensiamo che la giustizia fiscale sia la base della democrazia di un Paese ecco io penso che tutti questi pezzetti fanno parte di una discussione della riforma dello stato sociale
Questo vuol dire forse mettere anche in discussione un insieme di certezze io credo di sì che forse è anche giusto coraggiosamente
E ripensando a forme diverse di un sistema solidaristico dove appunto opportunità e garanzie non sono contrapposte
Ma si intrecciano in un'idea diversa di stato sociale io credo che in maniera non ragionieristica diceva giustamente Renzo
Ma quell'equilibrio che ha caratterizzato la campagna elettorale dell'Ulivo scusate di perché noi abbiamo fatto una campagna elettorale
Dicendo noi vogliamo governare questo Paese ne sappiamo che questa responsabilità
è difficile perché noi ereditiamo un Paese con tantissimi problemi in una fase economica sociale e vorrei dire anche democratica di transizione di grandi difficoltà che sono mondiali internazionale che lo sono di un Paese
Ed è anche vero che molte di queste risposte segnatamente quella della riforma dello Stato sociale nota la risposta
Diciamo di un solo Paese al tema del lavoro al tema delle pensioni è una risposta che le dobbiamo vedere un merluzzo Monte europeo chiaramente e che a quel livello che si combatterà forse una lotta efficace la disoccupazione e che la ripresa e lo sviluppo potranno essere parole concrete che si scriveranno appunto con con cifre e con concrete risposte sul terreno dei bisogni allora se è vero che bisogno anch'io vado a finire
Sono mutate se è vero che i soggetti che oggi chiedono risposta bisogna servizi a qualità della vita sono soggetti che forse avevano meno voce
Che rischia in una fase di cambiamento di grandi cambiamenti di restare e fortemente emarginati io credo che l'esclusione sociale rischi in questa fase di non essere più un fatto il di marginalità
Non è il barbone ma forse no il barbone debiti della memoria di un po'di anni fa all'escluso o l'anziano rimasto solo col minimo della pensione che poi non è più tanto ma forse la fascia dell'esclusione sociali rischia di lambire anche i ceti che si sono sentiti fino ad oggi garantiti in una situazione occupazionale dell'amore sociale diversa
Rischia di inglobare ampie fasce sociali
Quelli ceto medio che insomma
è un ceto che considerato fino a oggi garantito che invece rischia di di e facilmente di andare ai bordi di questa esclusione sociale ecco io credo che questo sia il dibattito a fare serenamente e seriamente
E proprio per dare risposte
Diciamo
Agli esclusi di Sempre ai nuovi esclusi e ai quelli che rischiano di essere esclusi da un dibattito che invece di dare coinvolge le nuove generazioni
E io penso alle nuovissime generazioni anche quando parlo di riforma dello stato sociale io credo che questa discussione che già si è avviata che avrà a mio avviso e mi auguro una soluzione senza nessun tipo di crisi io voglio dire Paolo
Sicuramente il dibattito con Rifondazione deve essere approfondito io credo che oggi non sia più possibile andare avanti con il giorno dopo giorno però perché la sfida che abbiamo davanti sul terreno del lavoro dell'occupazione della riforma dello Stato sociale ma anche la grande riforma del fisco del
Così dello stato la grande riforma delle istituzioni io sono convinta che con le opposizioni mai più di Renzo che con le opposizioni dobbiamo avere un discorso franco e sereno su tutto quello che si sta discutendo e che forse le regole si discutono tutte insieme
Ma quando si parla di sociale di riformare lo Stato sociale è una maggioranza che si assuma quella responsabilità
E è la maggioranza che ha vinto le elezioni e la sinistra il centro che insieme a noi sfidato diciamo contro ogni razionale e logica Ciatto in questa fase era più facile arroccarsi per tutti arroccarsi e dire beh no è troppo la patata è troppo difficile dobbiamo fare i conti con una realtà che chiede un cambiamento è una responsabilità ecco io oggi credo che la la maggioranza non esistono altre maggioranze di quelle uscite dalle elezioni
E credo che questa maggioranza si debba assumere a pieno titolo questa responsabilità certo bisognerà discutere del merito io credo che già il sindacato stia facendo il suo mestiere il suo lavoro
E credo che le forze politiche da Bono a fare il proprio mestiere il proprio lavoro portando le proprie proposte dentro facendo pensare qui è importantissimo anche il contributo di Rifondazione Comunista
Nelle proposte e nella discussione fuori da ogni contrattazione del giorno dopo giorno io sono tra quanti pensa che un'assunzione di responsabilità piena anche nel governo sarebbe opportuna dei da parte delle fondazioni e comunista
Ma se quello non è possibile sicuramente necessarie darci un dibattito e una strategia per questa legislatura per questi compiti che abbiamo de scelto tutti insieme di assumerci e che capisco per molti perché più distanti dalle proprie posizioni sì anche più faticoso ma proprio da questa fatica da questa responsabilità e da far pensare ognuno le proprie idee il proprio contributo può rafforzarsi la maggioranza che uscita vincitrice dalle elezioni
Allora sì potremmo oggi e domani mostrare che il voto di questo Paese cambia
Che la ripresa e lo sviluppo su una cosa concreta e possibile e che il frutto di questa fatica di trovare un raccordo tra pezzi diversi della coalizione con la coalizione si fa appunto tra diversi
E giustamente i diversi vogliono discutere nel merito delle cose che si fanno
Però poi alla fine io credo che la soluzione la responsabilità che noi ci siamo assunti tutti insieme anche delle diverse posizioni di partenza sia oggi l'obiettivo è la prima volta che un Governo non ad esempio già nella passata finanziaria io proporrei valorizzare questi punti
Tagliato aggiunto ticket ad esempio sulla sanità o facilmente fatto cassa
Come successe ci hanno abituato i governi passati con qualche tassa in più con qualche ticket in più
Ed è certo più difficile la strada delle riforme di quella che cercava di contentare un po'tutti no cercando di non mettere in discussioni prima di tutti diciamo il nostro elettorato io penso che per la sinistra sia certamente più faticoso
Che per altri ecco ma su questo se abbiamo chiaro l'interesse del Paese che l'interesse a tenere insieme
Risanamento ed equità sociale e giustizia sociale come obiettivo che la sinistra non ha mai perso di vista mai neanche un minuto neanche quando abbiamo scelto e giustamente come infatti poi hanno ci hanno fatto vedere la la soluzione di assumerci come sinistra
Diciamo l'obiettivo del governo del Paese l'obiettivo del risanamento del Paese l'obiettivo delle grandi riforme come scrive alla figlia di questa legislatura forse noi potremo vedere questi risultati ma intanto già io credo che sia giusto
Valorizzare quello che non solo non è stato toccato ma quello che è all'ordine del giorno del nostro dibattito e cioè capire come si tiene insieme
Equità
Maggiore e risanamento come si tiene insieme
Sistema di garanzie ma anche apertura alla necessità del del tema dell'opportunità per le nuove generazioni come oggi forse un sistema di protezione sociale
è diverso rispetto a quello che abbiamo conosciuto perché sono diversi bisogni i vostri nostri bisogni i bisogni del Paese
E come tutto questo significa con coraggio di dare una risposte anche innovative su tanti terreni su questo siamo impegnati e credo che su questo ci potremo ci dovremmo trovare d'accordo
E forse la maggioranza uscirà
Consolidata e uscirà diciamo con uno sguardo lungo sui prossimi mesi sui prossimi anni perché abbiamo bisogno del prossimo mese dei prossimi anni per disegnare un volto nuovo al Paese
Bene non la parola ora Beniamino Lapadula coordinatore del dipartimento delle politiche sociali e del Welfare della CGIL
Sono state già dette molte cose si potrebbe quasi passare già alla seconda fase la discussione però vorrei ripetere alcuni ragionamenti
Diceva onorevole Bolognesi qualche errore di comunicazione a dire il di più qualche oscillazione
Qualche oscillazione politica anche nel governo
Nel senso che c'è stata anche per una ragione nobile nel senso che certamente porsi l'obiettivo dell'ingresso in Europa a pieno titolo non è un fatto snobbistica un fatto estremamente
L'importante dal punto di vista concreto ne sappiamo che la nostra gente si difende in questo modo
In rapporto alle condizioni della nostra finanza pubblica del debito pubblico e quant'altro però c'è stata qualche oscillazione in qualche momento si è pensato che il punto era quello di sanare
Il punto per Risanamento era sostanzialmente il tema delle pensioni faticosamente anche con il qualche
Scontro abbiamo riportato sul giusto binario tutti quanti insieme le questioni
Sì ha avviato una trattativa sull'insieme dei problemi dello Stato sociale l'unica che può giustificare anche un ragionamento sulle pensioni ma non soltanto per il sindacato che ha sottoscritto un patto non cento anni fa ma due anni fa
Sottoponendo al vaglio di un referendum che ha riguardato milioni di persone di lavoratori ma anche delle stesse tutti parte consistente delle forze dell'attuale maggioranza che hanno il Parlamento sottoscritto quel fatto
Quindi si può ridiscutere anche di tensione in un contesto più complessivo in cui sì fa un ragionamento che riguarda insieme delle protezioni sociali cioè tutte le questioni che riguarda la puoi la vita di ciascuno cittadino noi questo abbiamo rivendicato caparbiamente e devo dire che questa citazione son continuate perché il ventinove luglio finalmente Prodi ha fatto un discorso condivisibile
Poco tempo poche settimane prima aveva fatto un altro che appunto mancava questa oscillazione ecco noi ci auguriamo che non si presenti l'oscillazione di questa di questo tipo nel corso della fase finale
Della discussione una discussione difficile che già ha dato primi risultanti importanti punti di convergenza è ammesso il luce grandi difficoltà cioè non stiamo di fronte ad appuntamenti semplici primi importanti momenti di convergenza
Certamente
Sulla filosofia di fondo
Le politiche sociali non viste come un peso ma come qualcosa che si può mettere insieme allo sviluppo il lavoro come punto centrale un rinnovamento del nostro stato sociale
Fatto come si ricordava prima per far fronte alle nuove esigenze nuovi rischi
Per tanti lavoratori anziani il rischio tra loro
Delle pensioni anche se resta un fatto importante e dare ai nostri giovani questa formazione investire ingenti risorse tutto quanto questo lo sanno benissimo i lavoratori italiani ce l'hanno presente questo questo aspetto non c'è nessuna chiusura
Qualche titolo anche di qualche amico Meno ai padri più ai figli non va bene
Perché i patti sono consapevoli delle esigenze dei figli hanno ben presente che al centro oggi ci sono queste cose nuove e il sindacato né sufficientemente consapevole perché quasi misura quotidianamente con questi problemi sa molto bene che così si difende il futuro delle nostre generazioni di lavoratori
Importanti risultate convergenza sull'assistenza il fondo per l'autosufficienza degli anziani mi porge un programma di sperimentazioni per la lotta all'emarginazione la povertà
Per fare i conti con qualcosa che ci vede fanalino di coda dell'Europa siamo l'unico Paese che non ha il il reddito minimo
Per i cittadini che si trovano fuori da qualsiasi tutela delle corse si protezione
Importanti i ragionamenti cola sulla sanità una sanità che va sicuramente rafforzata processi di riforma che vanno portati avanti fino in fondo magari non va sicuramente manomessa
Per fa riferimento alle cose che provo discusso stamattina sì
Ha un modo di misurare il reddito dei cittadini per fare più equità in modo che paghi il ticket chi lo deve pagare con opachi che lo deve pagare che pende l'integrazione al minimo di ne ha veramente bisogno e non la prenda che non ne ha bisogno
Ma non un metodo per dire tu stai fuori dallo stato sociale tu stai dentro lo Stato sociale lo stato sociale rimane uno Stato che deve riguardare tutti i cittadini poveri per ricchi certamente poi quando si tratta di vedere certe prestazioni legati a un reddito minimo certe modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria ciascuno secondo le sue effettive capacità grandi convergenze quindi ma anche grandi difficoltà
Gli ammortizzatori sociali certamente c'è un problema di dare tutela chi oggi non le ha
Però dobbiamo anche fare attenzione
Dobbiamo anche sapere che se si rinuncia a certe tutele pensiamo la cassa integrazione straordinaria pensiamo alla mobilità eh dobbiamo trovare altre soluzioni poi di fronte a processi di espulsione che che che continuano che non sono lo abbiamo detto mai prepensionamenti certamente siamo profondamente convinti però dobbiamo sapere che in tutta Europa c'è un puntino a un problema di espulsione di lavoratori ultra cinquantacinque enni che dobbiamo trovare politiche alternative a quelle vere
Quindi difficoltà per quanto riguarda le persone poi ci torneremo noi pensiamo che la riforma Dini abbia funzionato che i processi di armonizzazione che hanno cercato di ridurre diseguaglianze profonde che si sono determinate nel corso di decenni del nostro Paese
Hanno ottenuti risultati importanti ma ancora parziali che si può fare
Di più
Nella giocheremo insieme al governo le prossime settimane vedendo fondo per fondo come sono andate le cose non facendo tutta l'erba un fascio non pensando che tutti sono nelle stesse condizioni io ti voglio essere
Molto franco
Sono contro e son d'accordo con i dirigenti dell'associazione autonomi che dicono se si deve fare un redditometro un riccometro chiamiamolo come volete non potete pensare in un modo il lavoro dipendente in altro modo dopo l'autonomia
Perché non è vero che tutti quanti i lavoratori autonomi sono degli evasori ci sono fasce di lavoratori uomo a livelli molto bassi sono giovani che sta di questa attività non possiamo fare
Queste discriminazione
Però parlando di pensioni dobbiamo ragionare non è possibile che a parità di promessa pensionistica c'è chi paga e quindi c'è chi paga il trentatré
Bisognerà ragionare per avvicinare queste distanze in termini più rapidi di quanto si è pensato precedentemente se c'è da fare un intervento sulle pensioni e così l'armonizzazione andrà davanti ai non è sufficiente beh allora bisogna dire partiamo da una concezione capovolta regole uguali per tutti i passi inediti per avere l'eccezione ma loro corrono anche grandi esempi esempi da chi dirige il paesino dagli organi costituzionali dello stesso Parlamento esempi è per porre fine almeno per porre riparo a questa indecorosa vicenda delle pensioni dopo no perché in questo modo si risolvono i problemi degli equilibri finanziari perché sappiamo benissimo che si tratta
Difatti incommensurabili ma occorre anche dare l'esempio occorre anche mobilitare le coscienze darà tutti quanti la consapevolezza che si sta facendo un ultimo sforzo ma che li guida rimane il fattore fondamentale che sfida le politiche del governo
Chiudo perché potremmo
Naturalmente parlando come dirigente sindacale
Non posso per fare un ragionamento legato alla al mio lavoro perché no a un cambio di maggioranza perché non l'abbiamo conosciuta la linea di politica sociale del della della destra l'abbiamo conosciuta così bene che ci siamo scontrati con quella linea e scontrandosi con quella linea abbiamo prodotto anche siamo stati il fattore determinante per la messa in crisi di quella esperienza di governo e della situazione nuova politica che sta diversi dalla ditta non esistono per la CGIL le condizioni per poter trattare con un governo che e attraverso un cambio di maggioranza assistiti ma quella filosofia non poteva esserci conflitto non può che esserci un grave danno per il Paese
Perché
Bisogna intervenire sullo stato sociale per entrare dicono che bisogna fare determinate cose ci vuole il consenso se si va al conflitto si bruciano i sacrifici dei cittadini e soprattutto dei lavoratori italiani
Adoro l'appello e qui ci metto anche delle vie come militante della sinistra sarebbe veramente delittuoso
Mettere in discussione tutto quanto questo non fare uno sforzo tutti quanti insieme per dare una risposta di grandi innovazioni per dare una risposta dopo la manifestazione del venti
Che indica anche al sistema politico che ha avuto una qualcos'citazione
Il rischio grave che c'è intorno a determinati posizioni che porta avanti la lega nord perché hanno avuto già dei fatti purtroppo a dimostrare il dalla gravità di quell'impostazione ma quelle posizioni si battono non soltanto con una coraggio statica di innovazione istituzionale federalista e quant'altro
Ma anche innovando e dimostrando che la solidarietà non è assistenzialismo che ci può essere una solidarietà più nuova che ci può è stato l'interesse anche e soprattutto delle regioni del Nord Est ad esempio a fare la scelta per la formazione a non mandare i giovani a quattordici anni in fabbrica perché anche loro devono sapere che oggi le cose vanno in un certo modo
Domani non sarà più così
E allora sarebbe veramente grave sita da sinistra non venisse una risposta coraggiosa anche dopo scontri dialettica
Per farsi che si dia una risposta di innovazione si faccia questo salto in avanti e si consolidi permetterà come dire
Si dia una consolida merito per un certo numero di anni a querela o importanti
Che hanno permesso una svolta per tutti quanti noi impensabile ricordiamoci come vivevamo anche psicologicamente tutti quanti voi in una determinata serata del novantaquattro siamo riusciti ascoltare siamo usciti a difendere gli interessi delle classe lavoratrice dobbiamo continuare a farlo tutti insieme
Bene la parola ora a Paolo Ferrero della segreteria nazionale del partito di Rifondazione
Mi scuso mi sono abituato a parlare in piedi
Qualche difficoltà a farlo da seduto
Io credo che innanzitutto bisogna come dire a dire una cosa netta e chiara su questa discussione dello Stato sullo stato sociale
Ed è la questione se la riforma dello Stato sociale è necessario oppure no
Sovente ci dicono voi comunisti siete quelli che difendono delle cose non vi rendete conto che invece bisogna modificare credo che su questo va detto una cosa chiara noi come Rifondazione Comunista abbiam detto sin dall'inizio che una riforma del welfare dello stato sociale era assolutamente necessaria
Perché la situazione attuale è una situazione che non va bene
La situazione in cui c'è oltre ad l'undici per cento di disoccupazione nel Paese nel Mezzogiorno al venticinque per cento non è una non è una situazione che permette il mantenimento e il funzionamento di un Guelfa e non permette il funzionamento di una società civile degna di questo nome
Una sanità che vede prestazioni sanitarie a Catania che non hanno niente a che vedere con quelle di Bolzano non è una situazione che agibile c'è un problema di intervento per portare la situazione
L'esempio è quello della sanità ma del Mezzogiorno a una situazione indecente di sanità
Non è una situazione leggibile quella in cui se capita di avere un genitore anziano non autosufficiente la cosa diventa una tragedia perché si spendono due tre quattro cinque milioni al mese in Rete negli istituti
Quindi lo Stato sociale deve essere riformato deve assolutamente essere riformato perché se lo Stato sociale continua a funzionare così come funziona oggi
Lo stato sociale così come mette le basi della sua messa in discussione
Perché sempre più gente inizia a dire ma se queste sono le prestazioni alla fine forse conviene al privato alla fine forse conviene aggiustarsi da sola quindi di riforma c'è bisogno
Di riforma c'è assolutamente bisogno
Però qui iniziano le difficoltà
E io vorrei in questo intervento
Essere a costo di essere schematico assolutamente netto su quelle che sono le difficoltà perché ritengo che il peggior servizio che ci potremmo fare a tutti noi che abbiamo votato il ventuno aprile dell'anno scorso
L'Ulivo o Rifondazione comunista o i progressisti nei collegi uninominali dove c'era la desistenza
E c'erano i candidati di Rifondazione Comunista il peggior servizio che ci potremmo fare quello di ignorare quali sono i punti di difficoltà
In altre parole io ritengo che un certo ottimismo che un giorno dopo l'altro viene rilanciato sul fatto che comunque alla fine si mette tutto assieme
E che in nome della responsabilità non ci sarà la crisi non ci saranno problemi ritengo per c'è
Diversi questo il peggior nemico che abbiamo davanti perché oggi confrontiamo sulle posizioni che ci sono fino in fondo oppure credo che rischi della crisi appunto non sono solo possibili ma sono probabili
Allora quali sono i nodi i nodi su cui noi abbiamo posto
Posto l'accento
No intanto abbiam detto il problema della riforma del welfare deve essere una riforma e non deve essere una politica di tagli
Questo è la discriminante di fondo badate che la spesa sociale italiana e di tre punti più bassa della media della spesa sociale in Europa non è più alto e più bassi
Allora c'è un problema di adeguamento della spesa sociale italiana ai parametri europei non valgono solo i parametri dell'inflazione
E del rapporto tra deficit e prodotto interno lordo devono anche valere i parametri per la spesa sociale siamo più basse quindi non c'è in Italia un problema di tagli della spesa sociale
Purtroppo devo dire il Documento di programmazione economica e finanziaria
Che è stato approvato prima dell'estate prevede dei tagli alla spesa sociale
Prevede non sono stati l'intervento del sindacato quantificati come dire nelle voci di spesa ma prevede una serie di migliaia di miliardi di tagli della spesa sociale noi abbiamo segnalato già allora che questo non andava
Infatti se vi ricordate ci astenemmo al Senato
E votammo a favore alla Camera perché dicemmo non è il caso di aprire una crisi subendo su un documento di parole andiamo confrontarsi sul merito delle questioni sulle cifre nella Finanziaria ma certamente l'impostazione
Che c'è dentro quel documento che c'è dentro quel documento non va bene
Non va bene perché appunto prevede esattamente una logica di tali
Moderati
Temperati ma una logica d'Italia
Sui capitoli anche della sanità e della previdenza
Allora il nodo che abbiamo posto noi e questo non si può fare una riforma dello Stato sociale se si agisce solo sul versante dei tagli
Perché per questa via non si riforma lo stato sociale ma si tagliano le prestazioni sociali il problema che abbiamo davanti e di come alla rinviamo di come in grandi amo la quantità di risorse disponibili per la spesa sociale
E allora noi abbiam detto due cose fondamentali
La prima e quella che la lotta all'evasione fiscale non può essere un titolo che si mette ma che poi nelle discussioni di merito sostanzialmente sostanzialmente fa poi la parte della Cenerentola
In Italia c'è una evasione fiscale che attorno fonti del ministero delle finanze ai duecentocinquanta mila miliardi
Una evasione contributiva sui contributi INPS attorno ai quaranta mila miliardi
Un'evasione Iva attorno ai quindici mila miliardi e un pacchetto di miliardi dell'ordine dei duecentocinquanta trecento mila miliardi per tenersi come dire dalla parte nostra
E il quattordici per cento del prodotto interno lordo negli altri paesi europei l'evasione fiscale va dal due al quattro per cento del prodotto interno lordo c'è un problema di equiparare i parametri al resto dell'Europa anche sull'evasione fiscale oppure no
E badate non è solo un problema morale che pure alla sua rilevanza
Non è un problema solo economico che pure ha la sua rilevanza perché trecento mila miliardi sono venti manovrine
E badate noi non abbiam detto bisogna recuperarla tutta perché lo sappiamo che non si riesce a recuperare tutta l'evasione fiscale in qualche mese o in qualche anno ma abbiam detto il dieci per cento è possibile recuperare il dieci per cento un obiettivo minimale
Però pari alla finanziaria che dobbiamo far questa cioè è possibile che invece di discutere di tagli si vada a discutere di come si recuperano queste risorse
Qualche cosa al Governo l'ha fatto qualche risultato c'è ma e assolutamente al di sotto del necessario allora questo qui è un nodo fondamentale
Per motivi morali per motivi economici chi paga
E badate per motivi di blocco sociale a cui il governo fa riferimento
L'evasione fiscale in Italia non è cascata dal cielo l'evasione fiscale in Italia è stata costruita dalla Democrazia cristiana e dal pentapartito poi da costruirsi una base di consenso ed un blocco sociale in funzione anti operai
Questo è stato fatto negli anni cinquanta sessanta e settanta non è un caso che in Italia ci sono mille duecento leggi sul fisco mille duecento
Di cui quattro producono al novantasei per cento delle entrate e le restanti mille centonovantasei
I numeri sono grosso modo producono restante quattro per cento delle entrate ovvero permettono interi strati sociali di evadere ed eludere le tasse così come lo sapete
Allora questo qui è un nodo non si può continuare a dire che il problema c'è ma poi quando si arriva a stringere si dice sempre che la lotta all'evasione ha un alto valore morale ma scarso
Valore economico non è così per noi non è così
Il Governo deve dire se il blocco sociale a cui fa riferimento è quello che l'ha votato o se continua a essere quello che ha sostenuto i governi centristi in questi quarant'anni
Perché questo vuol dire fare una lotta affondo contro l'evasione fiscale sbaglia spaccando quel blocco sociale che sull'evasione fiscale si è costituito noi non pensiamo che il verbo viene che sta all'angolo e la stessa cosa del proprietario di supermercati e sovente l'ambulante costretto ad evadere perché altrimenti non vivere
Ma il problema è di spaccare in questo blocco sociale sugli strati più bassi vanno fatte delle politiche che permettono la tenuta e nonché Buddies sulla strada questa gente questi artigiani questi commercianti masso gli strati più alti va fatto una politica durissima
Non è pensabile che un lavoratore dipendente che guadagna più di trenta milioni
Arriva a pagare aliquote al di sopra del trenta per cento di fisco gli Agnelli paga la cedolare secca del venticinque per cento sui suoi guadagni
Questo non è pensabile
Perché se siamo tutti cittadini dello stesso tipo dobbiamo contribuire tutti nello stesso modo alla spesa sociale non c'è qualcuno che deve contribuire qualcuno che esenta no questo nodo qui
Per noi non può essere un modo di propaganda
O è un fatto che diventa cifra che diventa provvedimenti noi abbiamo presentato un progetto di legge su questi ora non molto tempo di illustrarlo ma basato su un sistema non molto rivoluzionario quello statunitense sulla contrapposizione di interessi
Che tu possa detrarre dalle tue tasse alcune spezie sulla sanità sulla questione la manutenzione della casa delle automobili quant'altro sulle spese dei professionisti e
Sull'affetto e in cambio ovviamente senza intimato chieda qua fattura in questo modo obblighi l'alto a denunciare le cose le cose che guadagna
Allora questo qui un nodo
E uno do che non può solo portare cinque sei mila miliardi che han portato ad oggi le misure prese dal ministro Visco c'è un problema di un salto di qualità
Perché per l'appunto non è possibile pensare che chi ha sempre pagato continua a pagare e chi ha pagato pochissimo o non ha pagato per nulla sostanzialmente continua non paga è un fatto di segnale al Paese e di rilevanza economica chi deve pagare
Secondo nodo è quello del lavoro
Chiunque parli a sinistra e devo dire anche a destra e d'accordo sul fatto che il lavoro sia una questione centrale
Sulla questione del lavoro però dobbiamo dirci con chiarezza quali sono le politiche che vogliamo fare per combattere la disoccupazione
Noi proponiamo una strada
E diciamo primo
Nel Mezzogiorno
Le misure di flessibilità
E di incentivi all'impresa non hanno ridotto sensibilmente la disoccupazione noi abbiamo regalato ad Agnelli migliaia di miliardi la FIAT di Melfi permetta l'abbiamo pagata nove
Questa cosa qui non ha ridotto la disoccupazione in modo sensibile oggi un giovane del Mezzogiorno
E nelle condizioni di non aver nessuna prospettiva allora il problema che c'è concretamente in questo paese per il Mezzogiorno noi pensiamo
E che o lo Stato lo Stato interviene direttamente a fare lavori di pubblica utilità e ad attivare lavo
Nel Mezzogiorno in particolare oppure il problema vero e che gli unici posti di lavoro che vengono offerti ad oggi son quelli che offre la camorra la ma
L'altro giorno discutevo con Compagna di Napoli che diceva una cooperativa sociale di riabilitazione dei tossicodipendenti dice un uno che è uscito dalla droga
Viene da noi un mese dopo e ci dice guarda io due posti di lavoro possibile o spacciare eroina o fare il Totonero cosa devo fare gli han detto fa il toto nero
Meno peggio
Ma
Questa sembra la vignetta ma non è così perché un giovane su due nel Mezzogiorno una un portello noi pensiamo che c'è un problema di intervento diretto dello Stato non solo di incentivi all'impresa o di salari d'ingresso di orari d'ingresso
Cioè non solo di misure che possono favorire l'investimento privato perché questo da solo non è sufficiente
Quindi c'è un problema di intervento diretto secondo c'è un problema della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Dall'ottanta in avanti i profitti dei padroni sono aumentati
La produttività
Che è un fatto di tutti non è solo dei padroni perché la produttività non intreccio tra lavoro operaio scienza tecnica organizzazione del lavoro
La produttività aumentate non se ne redistribuito nulla né in salari né in orario noi pensiamo che vada ridotto l'orario di lavoro perché il lavoro che c'è va redistribuito
E lo pensiamo in sintonia con cosa pensa sindacato tedesco con cosa pensa al governo francese non non non siamo mattacchioni
Indichiamo l'obiettivo delle trentacinque ore in un ambito europeo con altri Paesi
Terza questione sul lavoro
C'è un problema di lotta alla precarizzazione del lavoro
Oggi i posti di lavoro nuovi che ci sono sono lavori sovente precari sottopagati al nero partite IVA quindi fintamente autonomia realtà subordinati e dipendente
Badate che nella misura in cui un lavoratore va in pensione ha diritto alla sua pensione e viene sostituito da un lavoratore
Al nero precario
Una partita IVA che paga il dieci per cento di contributi sul suo sulla sua retribuzione e chiaro che l'INPS va in rosso
Perché se io a un lavoratore che va in pensione a cui devo pagare la pensione perché ha pagato i contributi lo sostituisco con un lavoratore che né i fatti né lui né il datore di lavoro i contributi non mi pare e chiaro che l'INPS va in bancarotta
Allora il problema del ti del fare emergere il lavoro precario
Dell'obbligare il lavoro precario a diventare pulito diventare bianco e un problema che inerisce le condizioni e i diritti dei lavoratori ma inerisce la possibilità di tenerne uno stato sociale
In questo Paese ci sono diciotto milioni di lavoratori tra virgolette regolari e nove milioni tra precari partite IVA e disoccupati siamo a un livello di uno su due nella forza lavoro
Questo rapporto tende a spostarsi verso il precariato più si va sul precariato e più lo Stato sociale sarà messo in discussione allora il fare emergere il lavoro nero un problema assolutamente centrale
Però questi due nodi lotta all'evasione fiscale e con le risorse liberate da questo la costruzione di posti di lavoro
E vi faccio presente che ogni milione pagato in stipendi in posti di lavoro non finisce nella speculazione finanziaria finisce dal macellaio dal droghiere finisce al cinema finisce in trattoria cioè finisce a far funzionare un'economia in cui quel milione viene rispedito sul territorio e contribuisce a un meccanismo di sviluppo allora questi due nodi qui per noi sono nodi assolutamente fondamentale
E su questi pilastri si basa uno stato sociale perché non esiste nessun universalismo dei diritti se viene negato in prima istanza il diritto fondamentale di ogni persona umana che quello di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro
Quindi l'universalismo dei diritti cioè nella misura in cui lavoriamo per la costruzione di posti di lavoro veri e c'è nella misura in cui siamo tutti i cittadini uguali cioè tutti paghiamo le tasse
Se non ci son questi due presupposti non c'è stato sociale e non c'è universalismo non c'è stato sociale perché non c'era e distribuzione delle risorse allora questi due nodi son quelli che noi poniamo come nodi di fondo
Come nodi di proposta perché questi sono elementi di riforma non sono elementi di conservazione bisogna cambiare cambiare Nolte
Legato a questo è chiaro che poi ci sono altre questioni
Ad esempio sulle pensioni
Noi crediamo che vadano colpite le pensioni cosiddette dopo pesantemente
Perché e immorale che uno come Dini prenda diciotto Min quanto prende Todi milioni al mese di pensione
In base a alcuni anni di lavoro presso la Banca d'Italia queste pensioni vanno assolutamente taglia arrivando fino ai parlamentari la borsa che noi non siamo d'accordo a fare
è un'operazione che rimette al centro il lavoro dipendente nel taglio delle pensioni
I lavoratori dipendenti hanno visto un taglio delle loro pensioni di circa il trenta per cento col governo Amato hanno visto un altro taglio col governo Dini
Simile a quello che eravamo riusciti ad impedire al al Governo Berlusconi simile giudizio di parte
Non è pensabile che andiamo ad un altro taglio oggi
In una situazione in cui tutti i decreti attuativi della riforma Dini che il ministro Treu va fatto sui fondi pensionistici speciali han continuato a lasciare i privilegi come erano prima
Per cui con tutta una serie di fondi non è che si arriverà ad un ad un'equiparazione tra qualche anno non si arriverà mai
Non si arriverà mai
Allora non è pensabile che di nuovo la questione si scarichi sul dorso dei lavoratori pubblici e privati
In questo senso c'è la questione del pensione non si può pensare che la spesa pensionistica e il ventre molle della spesa pubblica a cui attingere quando c'è bisogno di far cassa per far quadrare il bilancio
Perché se no si vede la storia della scala mobile cui hanno iniziato un taglietto di quanta gli accordi la rimato Craxi ha fatto i quattro punti alla fine è sparito
Le pensioni se vanno al di sotto di un certo livello saranno i lavoratori a chiederci di non pagare più contributi per farsi un'assicurazione privata
Le partite IVA che oggi sono due milioni in Italia più dei metalmeccanici due milioni anche se nessuno li vede pagano il dieci per cento di contributo sullo stipendio
Sulle loro entrate
Per paga pagando questo dieci per cento di contributo hanno diritto alla fine di quarant'anni di lavoro ad una pensione che è inferiore al minimo
E chiaro che questi sono due milioni di potenziali evasori perché loro ci hanno molto più da guadagnare non pagarli col dieci per cento di contributi o questi siti erano dentro un meccanismo di contribuzione che li dà in cambio una pensione decente
Oppure il meccanismo si smonta da solo perché saranno i lavoratori stessi a dire
è inutile che paghiamo al trentatré per cento
Lasciate ce li qua che ce li vediamo ce le vedi anche nettamente come il con il padrone e qualche segnale c'è già
Io su questo vorrei che compagni del del centro sinistra ci riflettesse
Che in Veneto il posto dove la lega è più forte CISL e UIL firmino e la CGIL non l'ha firmata solo perché è intervenuta la CGIL nazionale un protocollo sulla costruzione dei fondi pensionistici regionali
Con la controparte dovrebbe segnare un campanello d'allarme perché così come oggi la lega il secondo partito operaio dal nord il primo al PDS secondo la lega il terzo siamo noi
E cioè ci sono vasti strati di operai che hanno iniziato a dire
Per dieci anni abbiamo fatto la lotta per far pagare le tasse a tutti non ce l'abbiamo fatta almeno le tasse ce le teniamo qui
E se il nostro padrone paga un po'meno di tasse riesce a stare dentro la competizione internazionale e forse ce ne viene anche qualcosa no in termini individuali
Questo ragionamento che c'è sul fisco già oggi presente tra i lavoratori del Nord rischia di passare anche sulle pensioni se c'è un altro taglio delle pensioni in particolare quelle come dire che connotano lavoro industriale le pensioni di anzianità
è evidente che i rischi che strati interi di lavoratori non non sarà al problema che si scrivono al sindacato padano
Ma che inizino a fare l'aggiornamento che allora invece che sta vedendo links allora tanto vale farsi il fondo regionale farsi fondo di categoria questi qui sono i nodi che abbiam davanti sulle pensioni
Da questo ne diciamo che le pensioni non si possono toccare oltre che per il fatto che quando quei sette milioni di pensioni sotto il milione al mese
E le pensioni medie del lavoro dipendente di anzianità sono attorno al milione e mezzo milione sei
Non mi sembra che siamo nell'ambito di privilegi di privilegi inaccettabili
Allora poi è chiaro che a quanto questo ce ne sono altri
La scuola questa storia della parità scolastica
Chiaro noi non siamo d'accordo
Noi pensiamo che la scuola privata sia libera come è sempre stata libera in questo paese dal dopoguerra ma non debba come dice la Costituzione avere oneri per lo Stato
E badate noi pensiamo che sia da valorizzare al fronte
Successo
No non si è fatto male insomma
Noi pensiamo che sia da valorizzare il contributo delle componenti culturali che ci sono nel Paese ma non perché li finanzi la scuola privata
Così come sulla casa Marida prima diceva il Governo ha fatto il problema è che il ministro Costa che probabilmente il più liberista che c'è in questo governo
E ministro Costa su questa roba della casa di fronte a me decine di migliaia di sfratti non sta facendo una politica di contenimento degli affitti e di politica attiva su questo
Il rischio che ci troviamo con un fondo di cinquecento miliardi per i poveracci e finita lì la questione della casa
Allora io ho citato quelle principali e non mento nel nel merito lo possiamo fare nel secondo giro delle varie delle varie questioni ma il nodo che poniamo noi e questo
Non si può discutere di riforma dello stato sociale se non si parte da una logica di allargamento delle risorse e della costruzione di posti di lavoro e a partire da questo di tenuta sul versante pensionistico per la larga parte delle pensioni
Il nodo di fondo che ci divide
Io credo alla fine sia quello che in qualche modo la commissione non offre la commissione incaricata dal governo
Di stendere un documento sullo stato sociale segnala
La logica della commissione Onofri e una logica in cui l'evasione fiscale non si mette in discussione son due frasi nel testo della commissione offre uno per dire che la pressione fiscale insostenibile l'altra per dire appunto che ha grande valore Molara morale la lotta all'evasione ma scarso valore economico
E poi allora se non mette in discussione la lotta all'evasione fiscale è chiaro che tutto si riducendo ad una discussione di come redistribuisce il monte salari vento al proletariato
E allora è chiaro che la discussione diventa che l'avversario del disoccupato diventa quello che alla pensione di anzianità perché quello già più di tre ma questa roba qui è la base di una guerra tra i poveri
E la base di una guerra tra i poveri che in Italia nello specifico rischia anche di essere una una guerra tra territori perché la maggioranza dei giovani disoccupati sta nel Mezzogiorno e la maggioranza dei pensionati di anzianità sta nel centro nord
Allora il problema che abbiamo noi come sinistra
E quello di infilarci dentro una guerra tra i poveri in cui l'avversario del giovane disoccupato e la e il pensionato per cui il posto di lavoro al giovane disoccupato si può fare nella misura in cui tagli la pensione al pensionato o al pensionandi dopo
Oppure il nodo è di dire che il conflitto vari verticalizzato va riportato un conflitto di quello che chiamavamo una volta un conflitto di classe
E che il problema è la lotta all'evasione fiscale la redistribuzione del profitto attraverso la riduzione dell'orario di lavoro questo qui è il nodo che poniamo
Questo qui che badate non è una roba da rivoluzionari si potrebbe dire che è una roba da socialdemocratici
Perché il centro dello stato sociale classico keynesiano classi e quello di una redistribuzione del reddito non solo tra il monte salari ma esattamente tra i profitti e la rendita del monte salari questo qui è il nodo che c'abbiamo in banca
Questa qui è la partita decisiva e badate che la nostra prospettiva e chiudo è esattamente questo
In Europa noi abbiamo avuto in questi anni un'ipotesi di costruzione europea basata sui parametri di Maastricht che era un'ipotesi di costruzione europea di tipo monetarista
Con la distruzione delle conquiste del movimento dei lavoratori l'Inghilterra della Thatcher per certi versi nera l'emblema di questa questa costruzione ma le politiche del governo col del Governo Juppé
In Francia prima che ci fossero le elezioni oggi concretamente noi l'abbiamo la possibilità di cambiare strada
Il governo Jospin in Francia sta proponendo una politica economica e sociale diverso governo Jospin dice
Grosso modo rispetteremo i parametri ma pagano le rendite finanziarie e udite udite trecentocinquanta mila assunzioni nella pubblica amministrazione cioè pagando la rendita finanziaria e costruiamo posti di lavoro di pubblica utilità in giro per il Paese il problema è che se il governo Jospin rimane solo in Europa il governo Jospin va a pestare la testa contro il muro e vince col allora il problema del governo italiano in questa fase non tra massimalisti utopici è riformisti concreti ma il problema politico che abbiamo e se diamo una mano Jospin per far passar quella linea di politica economica e sociale non oppure se vince la Germania della Bundesbank che di colpo
E questo è il nodo
In fondo
Se l'Europa dentro questa globalizzazione capitalistica che vede una concorrenza al ribasso sul costi
Terribile
E che il modello che ci propone gli Stati Uniti una politica di bassi salari e di precarizzazione sociale
Perché questa è la politica su cui gli Stati Uniti han fatto i posti di lavoro il problema è se anche l'Europa si deve adattare a quella politica lì bassi salari e scarsa protezione sociale
Il nodo che noi pensiamo che oggi sia possibile questa è un'occasione storica in un'occasione storica per l'Europa esattamente perché l'Europa non è la Valle d'Aosta
L'Europa il più grosso mercato del mondo l'Europa una potenza industriale una ricerca technology l'Europa in grado di darci un modello sociale che stia dentro questa globalizzazione senza fare la rincorsa al ribasso che ci propongono gli Stati Uniti al Sud-Est asiatico
La scommessa che abbiamo su questa Finanziaria
Sulla riforma del Welfare e sulle politiche dall'occupazione
è esattamente questo esattamente così per questo ne siamo così netti
Perché se perdiamo questo treno non è che lo perdiamo per sei mesi in Italia abbiamo mandato a gambe all'aria una prospettiva di costruire un'Europa che appunto non si all'Europa solo
Della monete dei parametri ma se uno un'OPA che difende e valorizza e sviluppo un modello sociale
Io credo più civile di quello che ci propongono gli Stati Uniti con la legge della giungla chiudo
Dicendo questi son le cose che pensiamo noi
Badate che il il servizio peggiore che ci possiamo fare
E quello di non tenere conto che ci propriamente delle posizioni
Noi come Rifondazione comunista pensiamo che una mediazione vada ricercata
Ma una mediazione non è possibile
Se tutte le volte che si avanza le proposte queste non vengo nemmeno presa in considerazione da cui si dice si si lotta all'evasione fiscale ma intanto discutiamo delle pensioni come l'aria giusta non è possibile
Allora o si prende sul serio il fatto che dentro questa maggioranza ci sono diverse ipotesi
E zitto si trova a trovare una composizione che dia un segno di rinnovamento e dia un segno io credo
Di sintonia con quella che il motivo per cui la gente ha votato complessivamente al centrosinistra Rifondazione le ultime elezioni oppure io credo che rischi di crisi sono effettivamente pesante
Bene credo l'abbiamo un po'qualche difficoltà a fare anche un secondo giro perché forse ci siamo un po'
Attardati io credo però che se fosse possibile molto sinteticamente alcuni aspetti però Orly un po'nel ragionamento
Alcuni strumenti porno
Io chiederei ecco perché si parla molto ora separato un posto gli aspetti di natura generale ma poi quelle che contano solo il sono anche gli strumenti sui quali si discute ma soltanto su le linee generale capire se gli strumenti che si mettono in campo sono effettivamente funzionali agli obiettivi che ci propone quindi io vorrei una domanda
A Mariga
Che è questa qui
Il governo ha istituito o il fondo per le politiche per le politiche sociali che è diciamo uno strumento attraverso il quale si dovrebbe riallocare si dovrebbero arretrare le risorse in funzione dei servizi alle persone attraverso la concertazione tra Regione-Stato enti locali e in diretto rapporto con il fondo sociale europeo e qui rientra un po'anche l'argomento dell'Europa anche come punto di riferimento diciamo anche dell'azione di di riforma e come altro elemento economato strumento importante questa diciamo novità rispetto anche al al passato ma diciamo rafforzamento di questa novità che anche l'ingresso in queste politiche in modo attivo di soggetti nuovi
Del volontariato del no profit e anche del privato ecco chiedere a Marida ovviamente le chiedo di essere anche se ci sarà un po'di difficoltà sintetica però mi pare una cosa importante rilevanti
Cercherò di essere sintetica anche se è difficile perché chiaramente la complessità dei temi anche alcune cose che Paolo Ferrero diceva volevo riprendere vediamo se riesco a essere più sintetica possibile sì ci sono alcune novità
Che in parte anche hanno fatto parte di quello studio dalla Commissione no free
Che sicuramente era solo come stato più volte ripetuto anche lì ci sono stati fatti più errori di comunicazione l'atto di lo diceva prima anche di oscillazione vasto mondo
Documento di studio importante perché cercava di dare delle risposte su alcuni problemi
Non ha significato e non è stata la poi la linea che il Governo ha applicato il Governo ha messo allo studio una commissione dopodiché attratto le conseguenze rispetto a quello che la Commissione diceva e ha scelto alcuni elementi anche sulla questione del fondo nelle politiche sociali sulla questione del solarium insomma del così della di avere il salario minimo garantito comunque di avere un ingresso di soldi minimo garantito per i meno abbienti eccetera
Allora e il fondo secondo me è una grande novità
Per la filosofia anche che ci sta dietro perché non è soltanto la possibilità di riunificare le risorse e quindi anche presupporre un'idea di riforma dell'assistenza rispetta quello che oggi sarebbe lungo discorso quello che oggi è un insieme di competenze frammentate
E diciamo anche con soggetti diversi che hanno le stesse competenze e diciamo un uno spreco anche di risorse ma il tentativo di riunificare in un fondo unico risorse diciamo per le politiche sociali e in qualche modo garantire standard omogenei di servizi e di prestazioni che questo è un altro appunto
Che fa la qualità di una riforma dello Stato sociale ecco non una discussione che parla di tagli non mi pare che si stia in questo momento parlando solo di tagli mi pare che soprattutto si stia parlando i quali sono gli le linee su cui si attua una riforma e allora è vero come è vero che le prestazioni non sono omogenee sul territorio nazionale
Non sono omogenee per e diciamo i bisogni e e i soggetti e dall'infanzia all'adolescenza agli anziani ai soggetti con problemi tossicodipendenti disabili
Diciamo e allora su tutto questo sostituire questo alle vecchie pensioni di invalidità ad avere in qualche modo una frammentazione di interventi a livello centrale e ministero degli Interni ministero
Per le politiche sociali la sanità e lavoro eccetera e trovare invece una parte di risposte su questo terreno a me sembra che sia una novità dal sua da valorizzare così come io volevo tornare un attimo
Sulla questione della sanità
Perché in parte quando si parla di tagli mentre il vero
Che per la politica sociali e per la sanità che siamo un Paese che spende poco sulla previdenza siamo un Paese che spende molte qui che è iniziata una riflessione sicuramente che vede per vedere andare a regime la riforma del governo Dini diciamo le il tentativo il dibattito che il sindacato sta portando avanti a questa linea guida sicuramente ci sono strutture da correggere sicuramente questo sistema che devasta un sistema noi dobbiamo entrare in Europa anche da questo punto di vista credo per usare un una un termine forse anche troppo inflazionato e lì Reed ripensare il sistema e anche diciamo fare una una lotta alle pensioni Toro ho anch'io di quale pensione di Bad io sono un'insegnante vengo da una categoria che ha usufruito e ha potuto usufruire di questa avete l'opportunità di andare in pensione oggi non non è più possibile pensare al futuro diciamo con un sistema uguale a quello che abbiamo conosciuto allora
Sto in una categoria che ha usufruito anche delle pensioni baby allora
Io aspettavo perché purtroppo non sempre compagni saremo lascerò l'ARPA sono abituata a queste intemperanze
Non credo di non dover neanche rispondere allora perché avrei molti argomenti ma credo di non dover rispondo allora io credo che queste storture che sono le pensioni ovviamente Toro cosiddette Doro di privilegio
Qui ci sono anche parlamentari diceva Paolo ma io credo categoria anche per la pubblica amministrazione oltre che del privato sicuramente quel capitolo va aperto come credo che vada Perton anche il capitolo io credo già chiuso qualche modo di alcuni Problemi come prepensionamenti ma io credo che il problema delle pensioni dopo quattordici anni dodici diciannove anni di lavoro non ce lo possiamo più permettere diciamo così io non dico che questo non era va be insomma
Io credo che questo sia un punto che dobbiamo dirci con chiarezza dobbiamo dirlo facciamo un'operazione verità su questo che metta insieme il pubblico e il privato
Io parlo di un futuro che da vedere un'omogeneità di Venezia
In un Paese dove i sistemi previdenziali sono talmente stati talmente evidenzi e talmente disuguali e ingiusti che credo che invece questa sia una questione che con coraggio ne dobbiamo affrontare sapendo che i vari corporativismo i vari interessi si vanno a toccare io credo che vada fatta in tutta trasparenza quest'operazione
Ma volevo dire a parte le pensioni e questo è il nodo della discussione io gran parte nono difficoltà a sottoscrivere i punti che Paolo poneva io ma credo tranquillamente Renzo Innocenti il sindacato eccetera
Nessuno pensa nessuno vuole tagliare il sociale mi pare che il governo Prodi ha vinto le elezioni proprio dicendo che la sinistra il centro sinistra avrebbero fatto e stanno facciano una politica diversa dalla destra e una maggioranza diversa non è possibile ma perché la destra e la sinistra
Forse sulle regole si possono trovare anche d'accordo e posso delle convergenze sono anche inaspettate su tanti terreni forse anche su quello che ci vedrà votare poi alla fine su crediti e su altre cose però sicuramente sul sociale no sul sociale ci sono punti riviste e risposte diverse
Tra destra e sinistra
Allora però sulla sanità Paolo è sbagliato dire che ci sono tali perché non è vero io capisco che era in Atene dire
No ai tagli a sanità e pensioni perché giustamente il messaggio sul diritto alla salute e il diritto alla pensione dopo una vita di lavoro che è più capito
Dalle persone dagli uomini e dalle donne di questo paese allora è giusto anche mettere in guardia questi rischi ma è sbagliato dire che il governo Prodi ha fatto tagli sulla sanità il primo governo che non ha fatto tagli sulla sanità e il documento di programmazione economica e finanziaria
Dice che dobbiamo aumentare il fondo sanitario nazionale
Certo è anche vero che noi diciamo il governo dice la maggioranza dovrà capire come si vanno a recuperare mille due mila miliardi ancora in questa prossima Finanziaria dalla sanità ed allora io credo che la lotta agli sprechi che è già cominciata ma nessuno si ricorda scusami quando si dice non tagliamo sanità e pensioni
E non dobbiamo dire che si è tagliato la sanità perché non è vero
Dobbiamo anche dire che il primo governo quello dell'Ulivo e la prima maggioranza querela finanzia novantasette che pure ha visto anche un'assunzione di responsabilità da parte Rifondazione che in sanità visto un riequilibrio sul settore della spesa farmaceutica
Che ha fatto pagare o anzi ha fatto guadagnare di meno a categorie iper protette come per dei farmacisti per la prima volta un pezzo o all'industria farmaceutica anche un prezzo sul terreno della recupero di risorse dalla sanità che non era mai avvenuto perché fino all'altro ieri voi attiva la passata finanziaria voi andavate farmaci attaccavate
Un profitto diciamo così un introito rispetto alla medicina che costa cinque mila lire o cinquecento mila lire una percentuale fissa a favore dei farmacisti
Oggi con la Finanziaria passata e noi abbiamo introdotto per la prima volta il fatto che il margine di profitto e regressivo più si alza il prezzo della medicina meno
Diciamo cioè più diminuisce il guadagno
Della della finora nessuno aveva mai pensato l'ha pensato la maggioranza dell'Ulivo e la messa in pratica la maggioranza dell'Ulivo e il profitto fasce regressive più quattro le medicine
Di meno come meno è il profitto che case farmaceutiche farmacisti avranno questo ha fatto era una delle così come sappiamo che i controlli scandali della Lombardia
Il privato quando non c'è un controllo sull'accreditamento quindi sul privato sul pubblico che fanno clinica ma fanno anche diagnostica fanno anche terapie significa che c'è un mercato selvaggio è un profitto che poi spesso fa riesplodere le Tangentopoli sulla sanità che non sono mai
Pubblico diciamo è garantito dallo Stato forse c'è anche un settore di risorsa della nostra economia che è il cosiddetto privato sociale che può assumere un ruolo dentro questa riforma e può diciamo nel campo dei servizi alla persona agli anziani all'assistenza eccetera può assumere ma già lo fa in parte perché il volontariato il privato sociale
Già sono una realtà mentre forse il nostro quadro normativo non glielo riconosce non glielo riconosce il profilo fiscale voglio Luconi all'Auchan altri profili
Diciamo questo ruolo era forse il governo dell'Ulivo per la prima volta proprio perché pensa non a tagli ma grandi riforme
Ha detto mettiamoci intorno a un tavolo e questa risorsa del Paese che ha il volontariato che privato sociale
Che può svolgere questo quindi non anche lì c'è da fare differenza che ci può essere privato privato che fa profitto
E c'è quello che sul sociale non pub non fa approfittò non fa guadagnare ma fa svolge un ruolo e questo ruolo che è anche nuove anche un diciamo l'economia da un certo punto di vista io credo che debba essere riconosciuta passa su una risorsa
Diciamo occupare quello spazio che tra stato e mercato forze già nei fatti occupa anche in altri paesi europei allora questa è stata anche la riflessione in parte la commissione no finiti in parte dentro la maggioranza è ancora oggetto di discussione centottanta però non dobbiamo dire cose non non precise e dobbiamo anche e soprattutto ognuno continuare a discutere portando giustamente valorizzando i punti in discussione
Ci sarebbe sul lavoro ci sarebbe sul fisco ancora poi c'è la reale capisco che dovrà anche dare dei frutti
Vediamo in questi mesi ci sono state già delle proposte mi pare che quelle in discussione col sindacato debbano prevedere altri punti diciamo di come si determina e come si distribuisce la ricchezza del Paese io son d'accordo su questo il problema è capire come una discussione sulle riforme non si fa per slogan ma si fa mettendoci a un tavolino
E discutendo seriamente come privato sociale da un lato le maggiori risorse alla sanità ma anche una riduzione degli sprechi e forse ancora su questo c'è ancora tanto da lavorare e anche con sulle pensioni
Senza ovviamente rompere quello che è stato il vedete mandando a regime quello che è stata la riforma si possono forse anche portare dei miglioramenti
Che disegnano diciamo per il futuro un quadro diverso di stato sociale e allora mettermi in mezzo anche la casa certo con forme più incisive ma intanto si comincia a discutere anche di questo ma allora anche la mobilità e trasporti il territorio e tutto quello che si diceva prima su questo
Ebbene io credo non per avere dell'ottimismo ma io credo che su questo terreno le convergenze si debbano e si possano trovare però perché io sono convinta che il governo dell'Ulivo non ha mai pensato di andare a governare con lacrime e sangue questo spettava ad ad altri e che tutti anche quelli diciamo che giustamente vogliono continuare un dibattito senza stare perennemente tra opposizione e maggioranza ma pieno titolo facendo valere le proprie posizioni dentro la maggioranza giustamente deve continuare a questo dibattito
L'ottimismo è quello che questa scommessa la si gioca tutti insieme e credo che si debba continuare a giocare tutti insieme
Bene ora io vorrei Beniamino diciamo uno domande quindi anche un ne avrebbe risposto su questo
E riguarda le pensioni
Oggi finalmente si dopo anni di discussione in cui su questo problema si comincia a parlare subisce lavorare concretamente sulla separazione tra assistenza e previdenza ci sono delle riforme sono già state fatte per quanto riguarda il sistema pensionistico a partire dalla riforma riforma Dini ecco a questo punto diciamo quali sono quali possono essere scenari spetta a questo a questi problemi che si che si Alfano
Perché le pensioni indubbiamente il sistema previdenziale detenzione su uno degli elementi centrali della riforma del del Welfare State e sono anche fortemente collegati a tutti altri settori settore del lavoro delle comuni eccetera ne farà domanda su questo punto
E poi dare la parola
Renzo Innocenti scusandomi un po'un confermerà che non poteva fare il secondo intervento però mi pare che nella sua nel suo intervento abbia toccato ampiamente tutti tutti i settori e in modo anche molto puntuale Espresso espresso la propria l'opinione del del del proprio del proprio partito
Dista un'ora bisogna essere sintetici sull'argomento
Suscita più attese più preoccupazioni per voi cercherò di di alcune cose in modo telegrafico previdenza assistenza qui abbiamo fatto un passo avanti per noi significativo anche se non completamente soddisfacente
Nella consapevoli avendo due consapevolezze primo
Che non si può definire assistenza tutto quello che non è una stretta corrispondenza tra quello che si paga e quello che si prende altrimenti
Da previdenza pubblica diventerebbe un'assicurazione privata qui noi diciamo che deve essere considerata come assistenza
Tutto quello che va attribuito alla solidarietà fiscale generale questo l'operazione che si è fatta quest'operazione importante
Miglio ora
Quindi andamenti del fondo lavoratori dipendenti in modo consistente anche se non lo porti in attivo
Non lo porti in attivo per due motivi primo c'è un motivo che non può essere rimosso da nessuno che quello demografico
Ce n'è un altro modo ricordava Ferrero prima che invece può essere rimosso e che è quello che l'aumento dello vocazione
Qua vorrei fare una rotazione per quanto riguarda il dieci per cento
Sicuramente insufficiente ma ricordiamoci che senza la riforma che facemmo nel novantacinque
C'era un milione e mezzo di persone fuori dal sistema pensionistico andare in nero in esplicito come collaborazione coordinata e continuativa con la partita IVA ma che non stava nelle garanzie pensionistiche qui si è fatto un primo passo bisogna andare avanti sapendo che c'è una qualche difficoltà perché son menti contributo di riducono le retribuzioni a questi giovani perché purtroppo abbiamo fatto anche un po'finta noi stessi che non ci fossero per molti anni non ci siamo messi di fronte a noi l'obiettivo di dare una tutela questi giovani
Purtroppo per questa moto critica del sindacato
Tanti consigli di fabbrica ad esempio del settore editoriale poligrafico fanno finta di non avere questi giovani DC quindi c'è anche un grande sforzo nostro
E va fatto perché ampliare le tutele non può essere soltanto una una richiesta deve rappresentare anche una capacità di lotta di mobilitazione di solidarietà
Quindi difendere questi giorni può significare per esempio anche rinunciare a qualche cosa io avevo tutti quanti condannati da altri settori accordi fatti sulle spalle dei giovani cioè da sul superare anche qualche resistenza vostra
Quindi c'è la possibilità c'è la questione della lotta all'evasione contributiva che come sta la questione fiscale qua però
Vincere questa battaglia che significa modificare la macchina significa fare delle cose che richiedono anche tempo per avere dei risultati
Allora sicuramente il punto centrale è quello di dare a lo stesso soggetto riscossione dei contributi rischia della della del fisco dei contributi previdenziali per evitare
Tutte quelle
Per quei marchingegni che permettono evasione contributiva fiscale quale che passi in avanti si è fatto
Non so se c'è anche qui non voglio infierire contro i lavoratori autonomi
Non so se sono rappresentati questo uditorio però purtroppo
Fino a che non sia dovuto a indicarne il sette e quaranta il contributo previdenziale molti lavoratori autonomi avevano il vezzo
Di denunciare il controllo una una cosa al Fisco una cosa diversa all'INPS a secondo della distanza che avevo dal momento del pensionamento per cui denunciava di più all'INPS dei dieci anni prossimi alla pensione però per alzarsi la tensione in meno
Quando erano distanti dell'uscita quindi
Si tratta di continuare su questa strada e alla sala faticosa si possono ottenere dei dei risultati importanti ma non è una cosa che si risolve dall'oggi al domani è c'è da modificare la macchina che le modifiche è una macchina molto spesso che lascia a desiderare come quella
Della del fisco italiano sulle pensioni allora
Per quanto riguarda le armonizzazioni quello che potevano dare in qualche misura l'hanno dato
Io non ho
Nessuna difficoltà perché a differenza di qualche Commissione parlamentare di qualche discussione di tutti i partiti qui presenti anche qui presenti
Non ha avuto difficoltà ad attaccare frontalmente quello che è successo in Bankitalia o all'Alitalia
Però dire che non è successo niente stadio profondamente sbagliato si partiva da decide di regimi pensionistici diverse fatto uno studio con una storia secolare di distinzioni s'è fatto un grande sforzo in avanti
Pubblico impiego pubblici privati
Qua dobbiamo vedere le cose per quelle che sono
Non facendo titolare un fascio
Noi abbiamo i lavoratori del pubblico impiego più giovani sotto i diciotto anni che a questo punto della della storia sono penalizzati rispetto ai lavoratori dell'Hindu via perché solo un lavoratore chimico lavoratore metalmeccanico ha un contratto che prevede la possibilità di un fondo pensione nel pubblico impiego questa cosa ancora non s'è fatta
Per i lavoratori del pubblico impiego più giovane sta esattamente nelle stesse condizioni del lavoratore della FIAT o della Pirelli
Quello che distinguiamo per quanto riguarda le pensioni d'anzianità qua certo che non ci sono più le baby pensioni l'abbiamo superate
Anche se con molta lentezza anche perché non fu nostra responsabilità ricordiamo che tempi chiamato la sapienza democristiana di Cristofori
Riuscì a prevedere una convergenza tra pubblico e privato che si sarebbe dovuta concludere nel due mila cinquanta
Ci abbiamo rimesso le mani rimettendoci le mani in quel momento tutti quanti insieme decidemmo che i punti di partenza hanno così distanti che bisognava mantenere alcune differenze queste differenze ci sono
Perché ci sono tre canali di uscita nel settore del pubblico impiego è uno solo nel settore privato questa è la verità
Per quale motivo l'abbiamo detto a Morese alta quando ha proposto trentacinque anni per
Perché non voglio mettere il carro davanti ai buoi
Facciamo la verifica dei conti vediamo come sono andate le cose dopodiché se ci sono a fare degli interventi si faranno abbiamo detto anche nel documento della CGIL e poi l'abbiamo riprodotto nel documento unitario con minore nettezza naturalmente dicono dalla CGIL che dentro questo ragiona
Mento se si dovrà porre mano ad ulteriori aggiustamenti noi abbiamo la nostra scala di priorità
Che è allegata ad una ragionamento di equità sociale
E questo lo possiamo dire tranquillamente l'ho detto e lo studia i dossier del pubblico impiego non abbiamo remore
Un conto è aver cominciato l'attività lavorativa quattordici quindici anni fatto un lavoro duro di fabbrica un conto aver fatto altri lavori
Quelli senza mettere Icardi davanti ai buoi perdiamo quello che è successo
Diamo certezza la promessa pensionistica fatta e nuove generazioni se c'è da interviene si interviene chiaramente con grande equità e con grande segnali qui non voglio fare demagogia
Non è con l'autolimitazione dei parlamentari e della Banca d'Italia che non risolviamo i problemi economici della del delle del della previdenza che appunto appartengono a quest'altra grandi cose che diceva che Ferrero la sullo sviluppo occupazione e la lotta all'evasione
Però se c'è da muovere per il lavoro dipendente anche una virgola devono partire segnali chiari non è più possibile
Permetterci certe differenze ancora anche se storicamente possono avere un lavoro motivazione quindi questo al alla al dallo stato del dell'arte per la nostra posizione io penso più già dentro la prossima settimana Massimo quell'altra andremo a fare
Ad illuminare meglio la situazione dei conti già alcune cose le sappiamo sappiamo anche che alcuni sfondamenti si sono verificati a causa della quando che si è determinato sappiamo che
L'album Rienzi in alcuni settori ho fatto riferimento prima alla al lavoro autonomo c'è una distanza troppo forte ancora tra quello che si prende quello che si paga per cui alcune categoria mi pare che già con una certa responsabilità se lo stanno ponendo esse stesse boh si mette mano al portafogli o sì decide di autolimitarsi la prestazione prima di chiedere una virgola intervento sul lavoro dipendente
Questo intervento se sarà necessario lo faremo con la gerarchia che prima ricordavo che credo che sia per il patrimonio genetico che ci portiamo dentro come CGIL come sinistra ben chiaro
Non la stessa cosa averla cominciata quattordici over comincia dal ventiquattro
Io non penso assolutamente sono contrario a rimettere in discussione dei riscatti di laurea perché se uno se le paga di riscatto deve valere è evidente però che prima di mettere in discussione
Un lavoratore che e ha ha pagato i contributi ha pagato le tasse ha permesso a tutti quanti noi di studiare di andare avanti bene
Vedremo di chiedere qualche cosa questi alti però tutto quanto questo è commisurato una serie di elementi di valutazione molto concreti
Molto puntuali per nulla ideologici molto pratici a partire da un esame attento di come è andata alla riforma Dini dal nostro punto di vista questa riforma e concludo ha prodotto quello che doveva produrre
C'è un problema di contesto c'è una sfida che l'innovazione complessiva dello Stato sociale non siamo disposti a combatterla questa sfida chiaramente con questi interlocutori
Bisogna ritorno al tema politico noi non siamo disponibili a discutere nell'incertezza del quadro politico questo chiunque lo penso da qualsiasi parte lo pensi commette un errore
La CGIL a un interlocutore in questo momento che questo governo e questa maggioranza con questo governo e questa maggioranza può accettarlo una sfida andrà naturalmente
Prima al rapporto con i lavoratori si farà dare un mandato per concluderla questa trattativa se cambia quadro se c'è incertezza se c'è aria di crisi
Si ferma tutto e tutti quanti insieme però ci assumiamo una responsabilità quella di non portare a compimento quell'operazione di risanamento che è costata anche lacrime e sangue lavoratori italiani perché e dal novantadue
Che va avanti con vari interventi una riforma dello Stato sociale gaffe comportato sacrifici chi più chi meno ma tutta la classe lavoratrice di questo Paese
Bene darei la parola ora a Renzo Innocenti per l'intervento conclusivo diciamo invitandolo se possibile
Come dire a sviluppare anche un punto che e poi è stato un po'al centro di tutta la nostra intonsa discussione converrà sia il rapporto tra la riforma dello Stato sociale complessivamente partirà previdenza
Rispetto a diciamo alla al lavoro all'occupazione e cosa concretamente visto che Renzo è anche presidente la commissione
Nel lavoro Dramé deputati cosa il governo in questo senso sta ponendo concretamente su questo punto e quindi sarebbe un punto che se non vado errato potrebbe essere elementi dichiari di congiunzione anche di situazioni anche oggi da un punto di vista politico un po'come dire non del tutto non del tutto positivo
Veniva ricordato anche negli interventi precedenti che le questioni relative al lavoro all'occupazione sono quelle che hanno recuperato finalmente una posizione centrale in questo questo momento nella discussione ai diversi tavoli del confronto tra le parti sociali per individuare un accordo
Che tutti noi riteniamo possibile e necessario stante le condizioni che ci sono adesso
Sarà la malattia dell'ottimismo ma io credo che invece sia una realistica previsione rispetto
Anche a quello che muove che è una volontà di ricerca di una intese un'intesa all'interno della maggioranza un'intesa all'interno della rapporto tra il Governo le organizzazioni sociale
Perché altrimenti noi condanne Remo veramente questo Paese insomma io credo che uno sforzo proprio per cercare i ribelli sui quali puoi fare gli accordi derivi dal fatto che c'è anche un'alternativa di fronte a nuovi
Che sarebbe sicuramente nefasta in primo luogo per chi oggi lavoro non ce la
E quindi per i disoccupati tutti chi è disoccupato da poco tempo chi lo è da parecchio che non è mai stato occupato
Come giovani larghe fasce di giovani modo particolare nelle zone del Mezzogiorno che come veniva ricordato toccano punte di disoccupazione che vanno ben oltre il venti per cento
Anche perché se noi non riusciamo a portare a compimento questa operazione che è costata tantissimo non c'è dubbio
E che ha significato anche con le ultime manovre
Grossi sacrifici come ricordava la Padula poco fa
Di contenimento anche nelle stesse rivendicazioni per esempio Salaria la questione relativa alla politica dei redditi ad accordi patti sui contratti nazionali contatti integrative in un certo modo
Perché non riconoscere questo come uno dei punti di qualità anche dell'intervento che è stato fatto di risanamento che punta al risanamento
Allora noi veramente ci possiamo prendere la responsabilità di buttare a mare un'operazione del genere quando stiamo per condurla in porto
E per condurla in porto non significa fare
Quello che qualcuno vuole rappresentare
E c'è una politica che tali i salari e le pensioni che diminuisca il libello della qualità e dell'intervento dello Stato sociale nei confronti dei cittadini che ne hanno bisogno
Nei confronti delle esigenze dei cittadini più deboli
Dagli anziani non autosufficienti
Ai problemi che venivano ricordati dalla stessa Marida per quanto riguarda le questioni
Della sanità dell'esclusione dell'infanzia delle donne no qui non c'è Kiba contro i lavoratori e chi è a favore dei lavoratori non è questo io credo che questa sia un'impostazione sbagliata
Noi dobbiamo ricercare un all'interno di un quadro che in queste zone noi c'abbiamo una spessa che si caratterizza in modo particolare per quanto riguarda un grosso
Esborso per interessi sul debito pubblico
E allora perché non riconoscere che una politica chiara
All'interno della
Del contenimento che indubbiamente c'è stato ridotto drasticamente il livello inflazionistico e giocato in termini di abbassamento dei tassi di interesse
Ci ha portato e la stabilità su questo ci Borbera
A risparmiare moltissimo migliaia decine di migliaia di miliardi sugli interessi da pagare nelle rendite finanziarie parassitarie
E saranno soldi risorse da destinare allo sviluppo alla qualità dei servizi per caratterizzare meglio
Proprio le prestazioni sociali è queste sono le cose che sono di fronte a noi
Perché reperimento delle risorse per fare gli investimenti per qualificare
Derivano da una serie di fattori non da uno solo
E questo è sicuramente uno dei più importanti la volontà di fare
Parte del della del sistema che porta alla moneta unica europea
Non è una una così un pallino perché tanto bisogna far parte del club europeo
Ma la necessità di mantenere stabile nel tempo
A livello economico e finanziario rapporti tali che possono costituire quella politica che dicevo prima cioè un vero risparmio
Necessario per poter investire in sviluppo che vuol dire lavoro
Per investire
All'interno della qualificazione dei nostri servizi sociali per caratterizzare le prestazioni in modo anche diverso come abbiamo cercato di rappresentare ognuno di noi Melli negli interventi
Precedenti qualificando il sistema degli ammortizzatori sociali quali sono gli ammortizzatori sociali per i giovani che non hanno mai lavorato oggi nel Paese
Queste sono le domande che pongono anche anche a me in modo particolare quando vado nei territori dove è altissimo il livello della disoccupazione
Della inoccupazione giovanile e soprattutto anche di quella intellettuali vigente chianche
Una formazione che forse non è la più adatta più idonea
Per cercare oggi di inserirsi in modo forte nel mercato del lavoro ma che comunque ha un livello di preparazione professionale la mancanza degli investimenti la mancanza anche di una qualità della classe dirigente in alcuni territori in termini di progettualità disco
Capacità di spesa delle risorse
Questi sono i problemi che stanno alla base del lavoro
Insieme agli altri e sono le questioni anche della stessa riduzione della dell'orario di lavoro non è un problema
Quale noi abbiamo presentato come PDS un proposta di legge all'inizio di questa legislatura è iniziato l'iter all'interno della Commissione lavoro di questa proposta che porta ad una riduzione degli orari di lavoro e ad una rimodulazione degli orari stessi
Si tratta quindi di lavorare per cercare punti di convergenza e capire
Come procedere in questa direzione
Quali risorse assegnare per agevolare e incentivare accordi
Perché
Una riduzione degli orari di lavoro sia compatibile non sia uno slogan Massiah praticabile
Perché Jospin in Francia è vero che l'annunciata
Ma da quello che noi leggiamo quotidianamente
è dura anche all'interno della stesso dello stesso governo predisporre compiutamente la proposta di legge da presentare al Parlamento
E allora
Nel dire questo segnala una difficoltà ai di individuare gli strumenti con i quali attuare una scelta las strategica ma è senz'altro una scelta strategica quella di vedere gli orari di lavoro come una componente importante per quanto riguarda non una redistribuzione degli orari della del lavoro che c'è ma uno strumento attraverso il quale agire positivamente
Per quanto riguarda il futuro dell'organizzazione del lavoro
E possono essere diverse le modulazioni degli orari di lavoro
Perché sono diverse anche le esigenze dei singoli così come il lavoro non è più tutto quello che noi pensavamo che fosse un tempo
Anche all'interno delle forme di lavoro
Giustamente Ferrero fa notava la questione della precarizzazione dei rapporti di impedire la precarizzazione però anche qui vorrei dire stiamo attenti
Perché non tutto quello che non è
Lavoro subordinato dipendente quindi e che si struttura in un ambiente unico di lavoro tutto ciò che non è questo è precarizzazione perché oggi il lavoro si forma in modo diverso
Le forme di collaborazione coordinata e continuativa non sono solo frutto di una impossibilità a trovare lavoro ci sono anche queste come no lavoro strutturato e lavoro dipendente ma anche come scelte come scelte individuali la questione dell'autoimprenditorialità è uno strumento attraverso il quale Giovani o non giovani cercano anche di realizzare una propria creatività anni lavora quindi vanno agevolate anche queste forme attraverso le quali i lavori si struttura così come i grossi impegni all'interno di settori nuovi di quella che noi definiamo l'economia sociale le questioni della valorizzazione dell'ambiente
Dei servizi alla persona i problemi della valorizzazione patrimonio culturale del nostro Paese le questioni legate ai servizi alle infrastrutture ai servizi all'impresa
Sono lavori che si strutturano anche in forme diverse da quelle tradizionali e che vanno agevolate con risorse appropriate e anche qui perché allora
Io mi rendo conto che ci siano
Ulteriori passi da fare anche forti decisive
Ma sono stati fatti dei passi avanti su questo
E io voglio proprio portare al merito anche di questa maggioranza e di questo governo il fatto che per la prima volta dopo tanti anni noi abbiamo fatto un progetto concreto
Nell'arco di due mesi per un piano straordinario per l'assunzione di cento mila giovani nelle zone del Mezzogiorno e nelle altre zone del Paese con forte tasso di disoccupazione
Cento mila giovani assegnando mille miliardi che avranno la possibilità di trovare per la prima volta
Un'occasione di lavoro
Saranno retribuita come forse
Tutti si auspicano ma è formata comunque di alcuni diritti ci solo venti ore di lavoro
Cioè il diritto ad avere anche un
La formazione c'è la possibilità di vedersi trasformato questo primo rapporto che può durare massimo dodici mesi
Attraverso una agevolazione all'impresa nelle borse di lavoro quelli che assumeranno questo giovani dai ventuno ai trentadue anni attraverso una agevolazione contributiva uno sgravio contributivo per tre anni
La possibilità di andare quindi anche a vedere in queste cose che sono state fatte impegni concreti mantenuti
Dei passi una direzione
Aumentare attraverso reperimento di risorse attraverso strutture sicuramente più forti più consolidate
Però ritengo che questo sia un elemento importante così come è importante sulla questione
Del fisco e voglio trattare questo come ultimo elemento
Perché anch'io ritengo che sia importante riuscire a vedere una strategia complessiva
Nella quale l'equità nuove che solo nella redistribuzione delle prestazioni per quelle che oggi sono ma anche all'interno sia della voce entrate e quindi la possibilità di pagare cioè la possibilità di avere un sistema che faccia pagare per quello che sia
Oltre che sul piano della distribuzione delle risorse e di a vere a parità di requisiti a parità di condizioni le solite prestazioni
Nella questione fiscale e nella evasione
In genere perché si accompagna evasione fiscale evasione contributiva
Allora no intanto cominciamo a precisare alcuni dati noi abbiamo del reddito in questo Paese che viene sottratto le cifre che tu facevi riferimento sono le cifre che riguardano il reddito che viene sottratto dal pagamento dell'imponibile cioè dal pagamento delle tasse cioè l'imponibile sottratto il forte grado
Sono che stima in
Dal venti al ventidue per cento dell'intero Prodotto interno lordo in ogni modo è una cifra grande sono nell'ordine va bene di alcune centinaia di migliaia di miliardi
Di reddito sul quale non si paga
Perché è lavoro nero lavoro sommerso
Poi c'è l'agevolazione l'elusione e l'erosione fiscale la parte cioè che in base alle varie leggi che sono state fatte in questo Paese
E si sottrae reddito
Allora qui andiamo a vedere quello che è anche stato fatto io credo che troppo celermente ci siamo dimenticati di quello che è successo qualche qualche tempo fa in Parlamento al tempo e l'approvazione della finanziaria quando ci fu e la famosa fuga dall'aula e andarono a fare l'Aventino quelli del Polo
Su cosa si caratterizzò lo scontro politico che decise l'uscita dall'Aula
Di Berlusconi e soci carica la questione delle tele che al Governo in materia fiscale cioè non volevano che il Governo avesse le
è lei che in maniera in materia fiscale per ridefinire il nostro sistema fiscale di come si paga di come si controlla chi paga nel nostro Paese
E pare non c'è bisogno di reato per capire la valenza politica di questa cosa e la valenza politica dello scontro che ci può allora
Adesso siamo nella fase attuativa
Per cui si stanno esaminando nell'apposita Commissione che costituita i decreti attuativi di quella delega fiscale allora
è un compito sicuramente più difficile
Quello di andare a individuare una legislazione semplice trasparente che impedisca che ci sia oggi evasione attraverso il continuo ricorso al contenzioso fiscale
Perché qui ogni tanto sente parlare che sono state accertate queste evasioni poi se andiamo a vedere quanto viene riscosso vediamo che un c'è intese una centesima parte e dopo anni
Perché la legislazione quella che veniva ricordata sedimentata da moltissime leggi fatta apposta perché si era creata una volontà ovviamente di far pagare solo i soliti noti
Solo pantalone e gli altri stavano tranquilli
Ma per modificare un sistema del genere occorre farlo attraverso un lavoro certosino anche che è quello che stiamo facendo che il Governo che sta maggioranza sta facendo all'interno nelle Aule parlamentari in queste settimane
E che vedrà il compimento entro la fine dell'anno per poi avevi da gennaio del novantotto l'attuazione
Di una nuova configurazione
Nel sistema fiscale
Aumentando i controlli cercando quindi di recuperare oggi quello che elegantemente viene messo fu ori dal la possibilità di pagare attraverso i vari meccanismi alle agevolazioni fiscali e quant'altro è stato
Tremonti è uno bravissimo perché le ha suggerite fino a qualche tempo fa chi non voleva quale pagare le tasse a uno degli studi più più forti sotto questo punto di vista è ora è così che credo noi dobbiamo andare avanti
Perché è vero quello che veniva detto il fisco è un odo sul quale sicuramente si può costruire una rinnovata possibilità
Per tutti di individuare risorse da destinare allo sviluppo di ritrovare quell'equità tra i cittadini e la possibilità anche guardate
Se andiamo in fondo sulle cause che determinano poi l'evasione la e lavoro nero
Di rompere sui luoghi comuni perché la questione dell'evasione anche se non è molto popolare dirlo attraversa tutti distratti sociali
Attraversa la grande impresa
E lavoro autonomo il lavoro dipendente
Il lavoro pubblico dipendente lavoro privato oggi c'è questa cosa e non sempre caratterizzato dal fatto del bisogno della necessità materiale primaria
Molte volte anche dagli egoismi che esistono questo Paese
E che purtroppo sono le perfetto di una stravolgimento dei valori che in questa società consumistica sta prendendo piede
Per cui bis al bisogno noi accediamo anche quello di cambiare macchina ogni due anni
Oppure di farsi determinate cose e ci sono anche questi egoismi allora io credo che una sinistra che voglia andare in fondo ai problemi anche del lavoro nero sicuramente andando a individuare le cause tra le cause
Ci sono i rapporti con la pubblica amministrazione che sono una pastori a burocratica molte volte perché vuole assumere e quindi è anche questo un elemento che porta molte volte aggirare l'ostacolo e si lavora al nero
Ci sono prestazioni pensionistiche in età
In cui nei nelle quali è possibile ma ancora mantenere ben salda la capacità lavorativa e professionale e quindi si fa dumping concorrenza sleale
Perché ci si mette sul mercato nei confronti di giovani a costi più bassi e anche questo è un elemento su cui noi dobbiamo riflettere seriamente se ancora giusto mantenerlo su questo su questa base ci sono poi quelli che nell'egoismo del profitto evadono come tradizionalmente viene riconosciuta dalla per tutte queste cose
Su tutto noi dobbiamo riuscire a dare il segnale dell'equità
E perché in questo modo che si riesce poi a trovare in termini solidaristici con tutti un elemento che ci fa anche sul piano ideale di e ci siamo messi insieme per costruire loro un'avventura
Ma un'opera di grande risanamento di questo Paese
Proprio perché il risanamento è una condizione che insieme
Alla volontà di creare equità può portare questa sinistra arrendere una speranza che in questo Paese sinceramente si possa
A bere l'obiettivo di una esclusione sociale che sia messa al bando
E che quindi cittadino sia considerato
Il vero interesse primario di una politica del Governo io credo che questo sia l'elemento sul quale noi dobbiamo riflettere
Cercare cioè di fare attraverso un intervento che vede tutte queste sfaccettature per cui anche le questioni che ricorda dava Lapadula sulle sui problemi della previdenza devono avere questa caratteristica anche temporali
Noi abbiamo fatto un'operazione sulle armonizzazioni in base alla legge della riforma di riforma del novantacinque che sicuramente non sono il passo decisivo in termini di equità un primo passo necessario sul quale dobbiamo ancora andare avanti
Però varata e noi non vogliamo assolutamente toccare in qualsiasi sulla questione pensioni come si sente in giro da qualche parte rivedere i minimi o il pagamento delle pensioni in essere questo nella maniera più assoluta
Questo non è mai stato nemmeno ventilato lontanamente che oggi pensionato non ha niente da temere a meno che quelle categorie certamente che ricordava prima
E tra cui c'è anche quella che sicuramente attiene al mio status in questo momento di parlamentare va bene sul piano delle requisiti e sul piano anche dei trattamenti pensionistici sicuramente non in termini diciamo di efficacia dal punto di vista quantitativo ma in termini sicuramente di esempio da dare di il momento nel quale la coerenza non è solo degli altri ma è anche di chi fa le leggi si deve caratterizzare
Se credo questo diventerà l'elemento nelle prossime settimane i prossimi giorni anzi
Su cui noi affondiamo
Il confronto il dibattito all'interno della maggioranza
Fisco lavoro il sistema con cui si caratterizza la previdenza l'assistenza la sanità per migliorarne come ricordava prima mai dagli aspetti di intervento sui cittadini bisognosi sui cittadini che ha nel momento del bisogno scusate ecco io credo che noi riusciremo a trovare una soluzione ai problemi che sono emersi come in qualche momento insormontabili proprio perché quello che ci unisce è la volontà non di penalizzare nella classe lavoratrice né tanto meno altre figure che non appartengono nemmeno
A chi lavora perché il lavoro non ce la però che proprio siano queste su questi sono ecco gli obiettivi comuni come io credo siano
Si riuscirà sicuramente le prossime settimane a superare anche queste difficoltà che per il momento sicuramente ci sono ma che all'interno anche delle commissioni parlamentari in questi giorni sono quando alla ripresa dell'attività ci siamo rimessi a riprendere la discussione di strumenti attuativi esempio del Patto per il lavoro nel novantasei come è successo in questi giorni come succede nella Commissione
La Commissione lavoro della Camera ecco io ho visto ho visto rinnovata voglia di cercare di cogliere tutte le opportunità e tutte le potenzialità delle decisioni che sono state assunte di far premio su queste in e non su altre strumentalizzazioni che anche all'interno del Polo in questo momento stanno si stanno affacciando di tentativi
Di mettere un po'elementi di divisione nello schieramento di maggioranza io credo che su questo veramente
E concludo su questa battuta non ci sia proprio assolutamente niente da temere insomma lì possono
Andare a Palazzo Chigi quanto vogliono sia Casini che e Mastella la maggioranza è quella che oggi i cittadini italiani conoscono all'infuori di quella maggioranza ci saranno sicuramente solo le elezioni che potranno stabilire un'altra maggioranza
Bene grazie ai nostri ospiti grazie gli spettatori arrivederci al prossimo appuntamento