Presentazione Primo Rapporto Annuale "Periferie"

Ho l'onore di
Come dire presiedere questo mitico nel servizio essa
Io vorrei però chiedere al Presidente Pietro Grasso
Dire qualcosa se
Se se vuole
Perché sarebbe il modo più bello di cominciare questa insomma
Autorità caro senatore piano
Colleghi senatori
Gente gentili ospiti è per me
Un grande piacere poter accogliere in Senato questo importante incontro per la presentazione del primo rapporto annuale del gruppo di lavoro oggi centoventiquattro del collega senatore Renzo Piano
Come sapete la costituzione prevede che il Presidente della Repubblica nomini
Senatori avvita cittadini che hanno illustrato preso nel senso di reso illustre la Patria per altissimi meriti nel campo sociale scientifico artistico letterario
Fedele interprete e custode della nostra Carta costituzionale il Presidente Napolitano ha chiamato un anno fa questo incarico
Grandi personalità del nostro Paese che stanno interpretando nella maniera più nobile questa funzione
Con un contributo di assoluto valore culturale etico e politico in quest'occasione desidero anche ricordare
Un grande amico del senatore piano il ministro Claudio Abbado
Scomparso purtroppo all'inizio di quest'anno e non ha mai potuto
Presentare per la sua le sue condizioni di salute il Senato
Il progetto oggi centoventiquattro che prende il nome dalla numerazione di una stanza scegliamo l'arcano insomma diciamo a pochi passi da qui
Nasce proprio dall'intenzione del senatore piano di trasferire il suo sapere la sua esperienza a dei giovani talenti ta venti con i quali elaborare idee e concrete prospettive di intervento e di cambiamento dell'assetto urbanistico delle nostre città
Confesso che quando ho visitato la stanza G centoventiquattro ho avvertito la sensazione di avanzo di avere davanti a me il seme di un futuro possibile
I sei giovani architetti artefici dei lavori che oggi verranno presentati hanno innanzitutto trasformato una di queste sale dal sapore antico con le pareti
Tappezzate in luogo di innovazione un laboratorio capace di sprigionare
Un'energia straordinaria una stanza coperta integralmente da pannelli da pannelli di compensato con sopra foto appunto i progetti insomma una moderna bottega in cui condividere sfide soluzioni che ricorda quelle dei grandi artisti artigiani dei secoli passati
è un progetto che mette insieme il sapere dell'esperienza e la creatività dei giovani all'ambizione
Di cambiare la realtà con una forte spinta utopistica la voglia concreta di riscaldare le periferie fisiche e ideali della nostra società
L'occasione offerta da questo incontro mi dà la possibilità di riflettere sui fatti di cronaca recente che hanno visto protagoniste proprio le periferie fatti che
Non ha voluto commentare prima
Per non aggiungere ulteriore confusione a quella
Già generata dal clan clan a dal chiasso mediatico
Italo Calvino nel suo
Volume le città invisibili scrisse che dura città non godibile sette o le settantasette meraviglie
Ma la risposta che dà a una tua domanda
I disordini di Tor Sapienza ci hanno costretto il invece a porci domande ancora senza risposta
I disagi esplosivi in questa
Settimana prima che si estendano ad altre periferie di altre città ci devono portare
A riflettere criticamente sulle risposte che il nostro Paese ha dato finora alle crescenti difficoltà dal tanto di tanta parte della popolazione
Realtà come Tor Sapienza sono state vissute per troppo tempo come marginali luoghi nei quali l'attenzione pubblica appare con grande enfasi e scompare con altrettanta rapidità
I problemi di quei quartieri però sono gli stessi problemi del Paese
Sono elevati all'ennesima potenza disoccupazione precarietà dispersione scolastica assenza di servizi
Sono quartieri abitati da persone che hanno conosciuto magari di benessere negli anni passati lo hanno sfiorato ma lo hanno perso nelle pieghe di questa crisi che da economica sta diventando sociale esistenziale
Ed è etica
Per questo voglio credere che quelle proteste per quanto violente di esibite che non possiamo liquidare solo come razzismo sarebbe a mio avviso un grave errore di valutazione
Quelle proteste siano una richiesta di aiuto e di attenzione
Il grido di chi si sente frustrato perché non vede prospettive davanti a sé si sente abbandonato dalle istituzioni
Lo Stato
Oltre a ridere
Le politiche dell'accoglienza per fare in modo che l'integrazione sia davvero possibile nonno un semplice incastro di chi detti dentro altri ghetti deve tornare in questi territori perché qui che vide la stragrande maggioranza dei cittadini italiani
E deve essere presente con i suoi servizi con i trasporti con le forze dell'ordine
Ma soprattutto con le scuole centri giovanili centri sportivi centri per l'impiego luoghi di cultura spazi per far nascere associazioni parchi pubblici ben curati
Perché
La mia sensazione che il disagio della periferia si stia estendendo
E si sta e stai inglobando tutto trasformando le nostre città in un'unica periferia esistenziale per usare le parole di Papa Francesco che non a caso da subito ha detto che la Chiesa deve essere un ospedale da campo in trincea deve tornare nelle periferie tra la gente
Viene
In mente quella splendida pagine di Calvino sempre
Dallo stesso libro prima citato in cui
Descrive attente Silea una città fatta solo di periferia
Se pente esiliato fosse seppellite Siria è solo periferia di se stessa e ai suoi cento in ogni luogo hai rinunciato a capirlo
La domanda che adesso comincia Roder la protesta è più angosciosa
Fuori da pente Sicilia esiste un fuori
Dobbiamo impegnarci per far uscire le nostre periferie da pente Siria davanti a noi si pongono tre scrive
Per le sfide che il progetto oggi centoventiquattro ambiziosamente raccolto
Una strettamente urbanistica una di carattere sociale e infine una di tipo economico
Elaborare proposte per ripensare gli spazi e le funzioni delle zone periferiche delle città significa innanzitutto tentare di rimediare agli enormi errori del passato
Negli scorsi decenni abbiamo infatti assistito ad un ipertrofico verrà pace sia in termini economici che ecologici ingrandimento delle città
Non accompagnato però da una visione strategica e funzionale
Non abbiamo bisogno di nuove costruzioni ma di valorizzare al massimo tutte quelle opere colpevolmente incompiute e sono diventata nel tempo barriere che dividono realtà che invece dovrebbero essere unite
La maggior parte delle della popolazione diretti in quartieri dormitorio
Confinata fisicamente idealmente idealmente in una realtà distante da quella del centro città e dunque privata della possibilità di esserne parte integrante
Sotto il profilo urbanistico e quindi fondamentale rammentare per usare la felice espressione di Renzo Piano
Le parti più fragili del tessuto urbano con metterle
Alle aree limitrofe conferire loro la vitalità dalla quale si può sprigionare nuovo vigore trasformare
Ignoti GE
Quel che ora è risorsa inespressa e magari nascosta
Iniziare a percorrere questa strada significa andare oltre l'esercizio di stile avere il coraggio
E l'ambizione di cambiare cambiare il paradigma che ha portato sia la politica che l'Amministrazione a non cogliere in tempo
Ad esempio i disagi di Tor Sapienza così come di tante altre realtà e a non essere in grado
Non dico di dare le risposte ma almeno di comprendere le domande che da queste da questi territori arrivano
Come è noto
Il termine politica
Tra la sua origine dalla parola greca polis città
è innegabile la forte relazione che esiste tra la gestione della cosa pubblica e la dimensione territoriale
Le città e con loro i cittadini devono appropriarsi anzi riappropriarsi dei luoghi dove si possa esercitare la socialità dove si possa praticare il dialogo
Fondere culture abitudini deve prospettive diverse
Luoghi in breve in grado di stemperare le naturali tensioni sociali che si verificano giorno Bana può ebbene innescare nuovi meccanismi di partecipazione
Questo progetto una testimonianza diretta e vincente di questa possibilità che attende di essere colta da amministratori locali e decisori pubblici
Penso
Alle decine di associazioni che sono state coinvolte alle quali è stato chiesto di prendere parte alla riconquista dei propri quartieri penso ad altri giovani architetti che hanno contaminato con la propria fantasia il progetto iniziale
E che si sono Antonio ventiquattro
A tante
Nicola aziende penso che in questo lavoro di rammendo possono trovare occasioni di impiego che hanno bisogno di piccoli capitali per innescare un processo di crescita virtuosa
Penso infine a tutti quei cittadini che hanno potuto riscoprire lavoro periferia e hanno iniziato a riempire i vuoti urbani con sempre nuovi significati
Abbiamo il compito il dovere di immaginare e costruire un futuro sostenibile ed ecocompatibile di valorizzare
Sia in termini economici che sociali questa parte d'Italia nascosta
In ogni regione in ogni città che tosto purtroppo spesso avviene sottovalutata e dimenticare
Perché questo è un problema di tutti e con me ebbe a dire don Milani o imporrà ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio
Sostituire sortire una da soli e avarizia sortire né tutti insieme e politica grazie
Grazie signor Presidente
Vorrei
Ora darei la parola a Dario Franceschini il ministro deve prendere attività ai beni culturali
Grazie
Davvero grazie Presidente Grasso Grazie
Al senatore piano
Penso che
Questo lavoro poi adesso ascolteremo sia davvero un lavoro importantissimo
E sia in particolare per il nostro Paese subito senza timore di
Retorico esagerazioni la sfida di questo secolo
Noi siamo un Paese che
Ha investito giustamente moltissimo
Nella tutela
Del nostro patrimonio
Ma abbiamo
Una legislazione molto consolidata antica
Risale agli Stati preunitari avanzata rispetto al tre Paesi che poi si è trasformata nella legislazione del trentanove e che via via
Passata nella
Nella precisazione repubblicana
Ed è un patrimonio da difendere
Ma abbiamo
Davvero molto poco saputo credere
Nella contemporaneità
Abbiamo dimenticato che tutto è stato contemporaneo
E che anche il patrimonio che stiamo conservando è stata architettura contemporanea arte contemporanea musica contemporanea
Abbiamo dimenticato che la forza del nostro Paese il patrimonio ma anche uno straordinario patrimonio culturale e monumentale storico ma anche straordinario patrimonio di creatività di talenti
Di fantasia di intelligenza
è
Perché questo c'entra con le periferie
Perché nelle politiche nazionali ma in questo caso anche nelle politiche locale spesso invece sono un'eccezione positiva rispetto agli errori della politica nazionale
Si è molto concentrata all'azione amministrativa e giustamente sulla tutela dei centri storici
Sulla valorizzazione dei centri storici
Sull'arricchimento sulla
Le attività culturali le attività sociali abbiamo totalmente dimenticate trascurato le periferie urbane dove vivono come è stato ricordato milioni di persone
E che sembrano sa fatte condannate ad un'inesorabile
Declino misurabile l'emarginazione
E quindi il problema adesso io penso che non sia soltanto fermare quel declino
E riqualificarla ma si è capire che l'ICE davvero la sfida di questo secolo che quello possono diventare il luogo in cui si manifesta
La creatività se per la cultura del nostro Paese immaginare innesti di arte contemporanea o di architettura contemporanea nei centri storici e difficile
Ma cosa c'è di meglio che utilizzare la capacità di creare di immaginare di riqualificare di firme portare architettura contemporanea nelle periferie urbane che possono essere non soltanto luoghi in cui fermare il declino
Ma un luogo di straordinaria espressione dei talenti italiani
Nella progettazione e l'innovazione nel riportare un po'di vita delle nostre periferie che passa attraverso il tatto architettonico ma non soltanto questo per queste davvero la storia di questo secolo
E abbiamo provato a fare insomma nove mesi di Governo sono un tempo non breve in tempi in cui bisogna anche oltre che dire le cose da fare anche rendere conto di quel
Si è iniziato a fare noi abbiamo
Nella riforma del mio ministero
Che è operativa
Visto che la Corte dei conti di qualche
Qualche giorno fa abbiamo previsto la creazione di una direzione generale del ministero che si occupi soltanto di arte architettura contemporanee e periferie urbane
E uno dei due servizi delle direzione sarà concentrato esclusivamente sulle periferie urbane
Perché in pensiamo che questa sia
Debba essere per forza undici nazionale qui non è soltanto un tema di competenze urbanistiche di prevalenza delle competenze dei Comuni bisogna che questa diventi una missione nazionale intervenire sulle periferie urbane farlo diventare una delle degli impegni delle delle missioni delle vocazioni questo Paese che è dovuto alle persone che ci vivono ma che anche una grande opportunità ripeto dei portare
Lì talenti creatività fare esprimere grande capacità creativa dei giovani italiani dei grandi maestri italiani
Abbiamo approvate in Parlamento una norma piccola ma che va in quella direzione
Una norma che prevede che lo Stato per ora finanziata con tre milioni di euro
Intervenga a sostenere
Attività o iniziative culturali dei Comuni
Se sono finalizzate si svolgono nelle periferie urbane in sostanza se un sindaco organizza un festival dicesse uno spettacolo di prosa nel centro storico se la paga
Se lo fa in una periferia urbana avrà un significativo contributo da parte dello Stato e dobbiamo spingere in quella direzione
Sono piccole cose ma sono davvero credo
Passi piccoli passi che vanno in una direzione che questo lavoro di Renzo Piano di tutti i ragazzi che hanno lavorato con lui
Senta
Portando all'attenzione del Paese
E cioè che delle periferie non non lo dobbiamo parlare soltanto come luogo in cui vanno risolte e affrontate le emergenze
Ma ne dobbiamo parlare come straordinario laboratorio laboratori di creatività ma anche laboratori di integrazione perché la vera sfida di questo secolo cioè l'integrazione
Tra religione diverse culture diverse colore della pelle diverse tradizioni diverse nelle nostre città avviene quasi esclusivamente alle periferie
E lì dove si può vincere questa sfida o si può perdere non nei centri storici per questo penso davvero che il vostro lavoro sia straordinariamente importante e le nuove strutture del Ministero che cominceranno a lavorare esclusivamente su questo
Lo faranno sulla base del vostro lavoro e io spero collaborando con lavoro che farete in futuro
Grazie signor ministro bene io credo che adesso dobbiamo dar vita a testimonianza di quello che abbiamo fatto durante l'anno
Ci son tante cose da dire io non voglio Brynner troppo spazio perché lo toglierei a questi giovani talenti e che sono gli attori veri del di quel che abbiamo fatto
Volevo però premettere alcune cose intanto volevo ringraziare il fatto che
Oggi è uscito su il Sole ventiquattro Ore un documento molto complesso
Molto ricco molto ben fatto generosamente concepito che da un quadro molto ben fatto dell'intero lavoro che è stato fatto durante l'anno
Ci accompagnata devo dire durante questo percorso
Ed è importante che si è così che un organo di stampa più organi stante soli pratiche il solo in particolare
Ci segua perché vedete
E quello che è stato fatto non per pubblicità ambiamo Baldo abbia dovuto dirlo ed è così che è successo il miracolo che quando c'è stata la maturità sessanta o più mila studenti hanno fatto il tema sul periferie
Ed è importante perché è il segno che questo tema entra nella coscienza di tutti
Di quei sessanta mila ragazzi il novanta per cento è nato e cresciuto in periferia la parola per riferire anche adesso sparirà
Perché si comincerà a parlare di Città Metropolitana che una buona cosa
Ma
La periferia non è sempre accompagnato da un aggettivo negativo
La periferia degradata e triste lontana non è vero non è assolutamente vero le periferie sono luoghi di grande energia sono luoghi di cambiamento sono luoghi dove nascono i desideri
Son persino luoghi di bellezza sì sì proprio di bellezza in bellezza nascosto per la quale non sono state costruite queste sicuro ma che c'è
E che esce fuori e salta fuori
E quindi
Questo tema del dello per reati è importante che venga
Impegna sentito da tutti ha detto bene il ministro Franceschini negli anni Sessanta e Settanta che ho vissuto abbastanza attivamente come giovane architetto il tema allora era salvare i centri storici
E devo dire che è stato fatto abbastanza nella coscienza di tutti gli anni Sessanta i centri storici rompe chiudo butta giù ed ho dimenticato e invece è diventata una cosa molto importante questo è stato fatto bene
La vera scommessa agli anni
Due mila dieci venti trenta quaranta cinquanta previsti questo stampa la la grande scommessa la vera scommessa sarà invece trasformerebbe trasformare le periferie in città urbanizzate dei preferiti
Smettere di farne di nuove
E far diventare le periferie città questa la vera scommessa
Ed è una scommessa che va vinta perché non c'è niente da fare le periferie sono la città del futuro
E l'ottanta novanta per cento dipendere citando ottanta per cento novanta per cento spesso anche di più delle persone di chi vi è una città vive nelle periferie che nascono
Le tensioni e allora un problema lì Maliki nascono i desideri la forza l'energia del del di trasformazione
Per questo non è un'idea troppo strana quella di occuparsi di periferia è un'idea di lunga di lungo cammino
Naturalmente oggi viviamo l'emergenza nelle periferie legale talvolta all'immigrazione e la tolleranza l'intolleranza qui è una cosa che non hanno poi sulla quale non possiamo fare molto
Però noi voglio dire del gruppo G centoventiquattro
Però possiamo lavorare sul luogo sui luoghi del del tendente dove si vive in periferia e guardate che la dignità dei luoghi
Rappresenta bene la dignità dei comportamenti e c'è un legame forte tra come sono fatti i luoghi anche la bellezza deboli la dignità dell'uomo e i comportamenti
Bene adesso però promesso non prende troppo attento perché è una testimonianza quindi scusate se un po'disordinata mai quello che
G centoventiquattro che non pensiate è una cosa folle e semplicemente Giustiniani primo piano numero ventiquattro è molto semplice è il titolo del CIPE il gruppo non è un un il G.I.P. fatto dal centoventiquattro persone
E ogni anno l'idea è che questo gruppo si rinnova
Quest'anno sulla ragazzi che sono accanto a me i loro tutor che sono qui nella sala
Lanna e anche anche amici tutta una banda
Questo tavolo rotondo che vedete dietro alle mie spalle questo nella fotografia non è un gesto di sfida non è un gesto di mancanza di rispetto richiesto di appropriazione
C'è questa nella mia stanza al Senato
E cosa c'è di più bello che portare un bel tavolo di compensato di quattro metri di diametro attorno al quale riunioni della gente per lavorare e quindi l'anno prossimo saranno altri giovani e avanti
E pare per tutta la vita mi dicano quindi è una cosa abbastanza lunga insomma
è una maratona una lunga maratona quindi adesso non perdere più tempo vorrei chiederei ragazzi
Magari noi abbiamo lavorato su tre centri storici noterete che non abbiamo fatto grandi cose ma abbiamo fatto cose che restano abbiamo lasciato un TAR vogliamo lasciare delle tracce
La vera scommessa andare in questi città in questi quartieri e scoprire delle scintille di energia perché non si può fare altrimenti quando scopre la scintilla energia allora va bene allora li puoi fare qualcosa
E allora abbiamo provato a fare questi
Abbiamo lavorato sul tre luoghi quartieri periferici l'anno prossimo saranno altri saranno altri ragazzi
Una Catania quartiere Librino parliamo tra poco un'altra Roma il terzo Municipio il profitto viadotto dei Presidenti
E il terzo è a Torino era borgate vittoria
Ecco io adesso chiederei ragazzi attualmente loro si esprimono come se il piano dei giovani sono bravissimi
Sono bravissimi sono straordinari
Sono bravissimi li abbiamo scelti tra mi pare cinque seicento ragazzi
Altrettanti sono quelli che si sono già presentati per l'anno prossimo poi li scegliere e di chiedere a loro di fare questa testimonianza naturalmente la brevità è una cosa importante comincerei forse da Roma non sapevamo
Bene allora chiederei Abraham Francesco Luisa
Di parlarci dell'esperienza di Roma e
Che cosa ha significato e cosa speriamo di lasciare dove la scintilla dura dentro l'altro Citti
Buonasera a tutti scusate
Se anche ora
Ma mi scuso subito per l'emozione però non capita così spesso di parlare in una sala così importante davanti a gente così importante quindi
Il racconterò l'esperienza di Roma perché noi due abbiamo lavorato su Roma
Cercando di sintetizzare in pochi minuti del tempo che ci ha concesso un un'esperienza comunque di un anno che è stata incredibile ricca di paura emozioni e quindi indimenticabile credo
Partiamo diciamo dalla prima fase del nostro lavoro che è stata un po'quella di
Di ricerca di capire un po'
Da dove partire sul tema deve riferire che comunque è un tema così ampia importante che già sviluppato
Da tanti organi e si istituzioni molto importanti
Abbiamo ragionato a livello nazionale per poi concentrarci su tre città tra cui Roma che è una delle realtà più complessa partendo dal presupposto che
A un confine amministrativo
Paragonabile alla somma dei nove città più popolosi d'Italia quindi ogni municipio dei quindici
è praticamente una città medio-piccola medio-grande d'Italia e ci siamo concentrati su un municipio che è il terzo Municipio
Che diciamo concentrava una serie di quartieri chiamati
Questo termine periferie che magari è ormai è
è quasi superato caratterizzati da una genesi cioè da un da un da una storia che la loro evoluzione abbastanza differente diciamo
Considerando che ci sono
E di
Quartieri nati da iniziativa pubblica quindi tutti i quartieri di edilizia economica e popolare quartiere invece nati spontaneamente le cosiddette zone no quindi tutti i quartieri di con un tessuto minuto
Che sono stati poi
Diciamo si sono evoluti spontaneamente
Per arrivare a nuovi quartieri nuove periferie nate intorno ai centri commerciali quindi diciamo che questo Municipio tra i tanti ci sembrava uno dei più interessanti
Perché l'ha queste caratteristiche rappresentava un po'queste macro categorie di città
Poi siamo scesi di scala e abbiamo individuato alcuni dei temi che potevano essere interessanti da apportare
Da sviluppare e ci siamo concentrati su questo tema del dottore Presidenti che accomuna un'infrastruttura
Come se ne possono trovare tante nell'in Italia che è stata realizzata parzialmente poi completamente abbandonata diciamo che il viadotto dei Presidenti a questo binario tranviario
Al centro perché lì fa parte che faceva parte diciamo di un tracciato
Scoli idea che questo percorso con FS la alla zona nord della città di Roma con il Sud diciamo che sono stati realizzati soltanto due chilometri e poi il progetto è stato abbandonato e quindi questo
Bonario posso interrompere i francesi lui non oso dirlo ma è un monumento all'insipienza
è un classico monumento è risibile è una cosa che non giudico non so nemmeno ubbidisce alla Coppa ma le periferie su un pieno di questi mostri di queste cose fatte a metà abbandonate
E invece il potenziale di una cosa così gigantesca a New York con l'hai line allo scoperto un una meraviglia
E qui e qui è nata l'idea perché spesso si pensa si ma il nostro si abbattono le periferie si demoliscono sì distruggono ma non è vero una bugia
Le periferie non si possono distruggerla trasformarli bisogna farle proprie bisogna metabolizzato
Ed
Comunque escluso non ti volenterosa ma
Bisogna dirselo la verità è un mostro e uno di questi tanti mostri
Vedo che il turista turistici
Skopje ma ma bisogna dirselo perché sennò se circoscriviamo la verità non
Santa scusi
Diciamo abbiamo scelto questo tema perché è un
è un tema rimpatri riscontrabile in tante città italiane e quindi il nostro obiettivo non era quello di soltanto di concentrarci su un ambito a far sì che il progetto di questo tipo possano essere sviluppati in tanti altri contesti queste in particolare
Era perché diciamo acquisito da questi chilometro e otto in cui c'è quest'aria disegni sedime di il binario tranviario
In cui sono collegate anche due stazioni di questo trame che dovrà essere realizzato
E ne abbiamo pensato che un un'ipotesi di intervento potesse essere utilizzare effettivamente quest'opera che non è mai stata utilizzata e dargli una destinazione d'uso diversa
Connettendo sia in mani in maniera trasversale questi due quartieri questi quartieri che compongono il Municipio ma anche in maniera longitudinale connettere due ambiti verdi della città del del municipio abbastanza importanti
Quindi questi sono un po'di immagini dello stato di fatto di queste che sono le le scale di di accesso alla
Al denaro cambiario è la situazione dello stato di fatto di come l'abbiamo trovata o vedete era completamente o una discarica perché
Questo luogo è stato abbandonato da praticamente dal momento in cui è stato concluso
E il nostro intervento si non poneva nell'ottica di trasformare quella che a tutti gli aspetti era una barriera una discarica quindi un luogo insicuro
Un qualcosa
Uno spazio pubblico quindi un qualcosa che invece la cittadinanza il quartiere potesse e potesse fruire diventasse invece è un un centro di riferimento
Per gli abitanti
Queste è una un'ipotesi di come ce ne potrebbero essere tante di come riutilizzare questi sei metri di carreggiata della
E l'area di sedime di questo tram
E questa è poi la la stazione su cui ci siamo concentrati pari passo la parola Lisa che vi vi parlerà della seconda fase
Un elemento fondamentale cioè di
Il progetto si fonda sulla
Ma non si ha l'aspetto la sintesi
Il Progetto si fonda sulla collaborazione sulla collaborazione da un lato con la pubblica amministrazione infatti è nato collaborando Bonnard ASS gli assessorati del di Roma
Di Roma Capitale nell'ambito di un progetto europeo che è finanziato attraverso il programma Ourbat il Progetto di Tuturano il tutore propone promuove l'uso temporaneo e di spazi ed edifici abbandonati
E in uso temporaneo inteso come la possibilità di sperimentare
Degli usi delle funzioni delle proposte proprio per evitare ecco che attraversa invece una realizzazione di una grande opera pubblica ci sia uno sperpero di Venari senza essere sicuri appunto della risposta che il territorio da rispetto a un uso
Dall'altro lato c'è stata la collaborazione con il territorio cioè il primo passo è stato dopo una nana anzi diciamo una fase di analisi quella di andare direttamente nel territorio e di ritrovare
Nelle realtà presenti tutti coloro che avessero voglia di raccontare di anche la loro storia ma soprattutto di proporre perché non siamo andati con l'idea di portare delle soluzioni ma piuttosto di ascoltare le proposte di chi appunto il territorio lo vive
E insieme al loro abbiamo elaborato le delle proposte e questa è diciamo con la base sulla quale poi abbiamo realizzato il nostro micro intervento idea appunto quella di lasciare una traccia di partire da un piccolo intervento
Per innescare un processo che poi in realtà possa portare a una trasformazione molto più ampia
L'uso temporaneo non è inteso come una risposta definitiva e problemi e solo un modo per sperimentare ma ovviamente poi le risposte devono essere risponde risposte molto più ampie all'interno di una visione strategica del territorio
Questi appunto sono i momenti all'interno dei quali noi abbiamo il cambio ci siamo confrontati con tante associazioni siamo andati a ricercare anche quelle persone che normalmente sono in silenzio e che probabilmente son quelle che hanno più bisogno e voglia di dire
E iniziato poi una percorso che ci ha permesso di realizzare questo intervento è la cosa importante che appunto la partecipazione della comunità locale avvenuta non solo nella fase progettuale ma anche nella fase realizzativa
Questo ci ha permesso di iniziare a costruire non ha una comunità di cura
Che si possa appunto poi prendere cura dello spazio che possa sentirlo proprio e proporre per questa per questo spazio dell'idea che acuta siano attinenti anche al contesto
Beh secca posso e giudice volevo dire una cosa importante questi ragazzi non era un lì come attivisti certe che sono attivisti e molto attivi ma i soldi come membri del Senato mi scuserà al Presidente Grasso
Ma io non lo dico con quella cappello in testa ed è importante questo perché fino in fondo si trattava di trovare delle scintille di energia ma e strutturale in maniera che sia chiaro che
La politica cioè
E la politica che
Possiamo far no se posso fare io è quella della polis per l'appunto quella lì e la politica di chi agisce sul territorio
E quindi a Bellavista idea che questi ragazzi sono andate lì ma senza dimenticare che portavano il Senato in qualche maniera
Pietrangelo
E questa è ne abbiamo inaugurato questo spazio e il il dieci di ottobre ovviamente la presenza di tutti coloro che ci hanno sostenuto ci hanno aiutato a partire da giovani ragazzi che insieme a noi hanno costruito una proposta
Insieme anche l'istituzione l'amministrazione che in questo percorso ci hanno aiutato e ci hanno anche permesso attraverso delle procedure amministrative più snelle di poter appunto realizzare questo intervento
Proprio nell'ottica di nonna fermarci a qualcuna fase troppo burocratica ma cercare ecco poi di lasciare una traccia reale perché sono attraverso la costruzione attraverso questa traccia che abbiamo iniziato ad avvicinare le persone
E il viadotto è diventato ad oggi una spazio anche per i più piccoli abbiamo realizzato è partito da una dell'osservazioni di alcuni indizi
Tra questi indizi quello appunto che sarebbe stato importante una connessione tra il personale che avesse potuto in qualche modo superare
Idea del viadotto come è una barriera ma farà trasformare appunto il viadotto in una vera e propria risorsa per il territorio
è diventato lo spazio appunto per i più piccoli una spazi all'interno del quale adesso insieme appunto a ragazzi che ci hanno aiutato e che hanno tante proposte organizziamo dei laboratori didattici per i bambini organizziamo anche dei concerti abbiamo portato anche gli spettacoli teatrali
E ovviamente è diventato un piccolo perché comunque l'intervento è veramente minuto però un piccolo
Il pollo che vuole raccoglierei dare la possibilità di realizzare iniziative culturali iniziative anche che passano pensare ad una trasformazione successiva dello spazio abbiamo infatti portato attraverso appunto
Il recupero di alcuni container attraverso la redazione che a Piazza sta apprezzata delle funzioni
Perché pensare di realizzare sono una connessione senza portare a quella vita avrebbe causato comunque un ritorno breve termine
Dello spazio diciamo del degrado e dell'abbandono
Siamo partiti da questo e insieme a puntuale al coinvolgimento di musicisti artisti scrittori abbiamo cercato appunto di realizzare questo piccolo
Polo culturale che non è appunto solo un polo culturale laboratorio del viadotto ha come obiettivo quello di pensare insieme alla comunità quali potrebbero essere le idee e le prossime i prossimi passi di sviluppo e di trasformazione del territorio
E abbiamo anche perché uno dei problemi fondamentali del delle zone delle aree verdi o delle aree degli spazi pubblici e quello della gestione e manutenzione
è che ho portato anche una un altro container che contengono insetti avrà che sarà costituita una di sarà il deposito per le attrezzature che consentiranno quindi la manutenzione di quest'aria per dare appunto i mezzi
Anche a chi di questa che se ne occuperà per potersi
Per potere ecco realizzare un'ultima cosa che volevo dire era che e questo è un po'a rivolta al futuro noi abbiamo realizzato questo intervento con pochissimi fondi
Grazie al Progetto europeo abbiamo avuto un piccolissimo contributo
Perché comunque il Progetto europeo Aliprandi Ourbat come diceva all'obiettivo di grana metodologia di quindi integrare la comunità ma non fornisce dei fondi per la riqualificazione dello spazio per abbiamo coinvolto tante realtà presenti nel territorio per generare
Uno sviluppo locale all'interno di quel territorio beh penso che anche nella programmazione successo Cera programmazione europea del due mila e il Papa residue mille venti ci si propone ci sono delle risorse per lo sviluppo locale integrato e mi sembra che dovremmo puntare a quello per la ricettazione di più micro interventi una visione più strategica grazie
Avete capito pubblici pochi pochissimi soldi è una cosa importante pochi soldi e perché si vuol dimostrare che con pochissimi soldi si fanno tante cose
E poi anche una punta di polemica e che tutti noi sappiamo italiani che l'Europa ci deve dei soldi ma nessuno lo sa chiederli nel modo giusto o perlomeno Occasio proprio persone sanno che il modo giusto
Si fa a chiedere i soldi sui progetti farmi Nosé complicate e non sempre in fermento non possa utilizzare ma diciamo che non è sorprendente se non ce li dà nostri soldi
è evidente che per avere dei soldi bisogna fare i progetti seri bisogna avere la possibilità di capire che detti spiegate che i progetti sul seria non approfondita e allora vedete che i soldi ce li dà
Un'altra cosa volevo aggiungere sì è vero che loro hanno parlato con l'Agenzia sono stati di ma anche però che ci sono state anzi sono andate ad abitare lì
Francesco è andata abitare in quel partito
Luisa se appena sposata e le sta cercando di trascinarla suo marito dove ad a a vivere nel nel container
Sto scherzando Marchionne
No a questo i testi ed è importante cioè bisogna bisogna fare un lavoro
Co Tanda medici condotti o da architetti condotti mettetela come volete non bisogna
L'ultima cosa e ovvio che l'interesse di questa cosa e che
E un luogo di incontro e non c'è niente da fare
L'urbanità che quella che manca spesso in periferia un miracolo è una prodezza l'urbanità e l'arte di stare insieme ma per stare assieme ci vogliono i luoghi per stare insieme
Spesso come piazza osso nei luoghi pubblici anche nella sua modestia o se invece la volontà del quartiere sotto un viadotto abbandonata
Non sono luoghi pubblici sono luoghi dove si celebra là c'è il cerimoniale dello stare assieme condividere dei valori conoscersi parlarsi
è lì che nasce la tolleranza lì che spariscono le paure
E di che si capiscono le diversità e si cominciano a tollerare
Lo stare assieme adesso è chiaro che stare assieme le periferie significa ovviamente portarci delle attrezzature portarci il Tesoro biblioteche scuole università ospedali tutto quel che volete
Bisogna portarci tutto quello che fa città che crea la città
Ma è importante beh non possiamo certo mezzi e costruire ospedali o musei io lo biblioteche però si può sperimentare nel piccolo queste cose e son cose che sono certo che resteranno
Quindi io adesso passerei
Con un'altra esperienza sempre scusate la brevità ma insomma sono cose che vanno fatte in questa maniera vorrei che
Parlassimo un po'di Torino parliamo di Torino
Allora sì ecco Bipielle ai covi richiede e Federica
Hanno lavorato Torino su un quartiere che si chiama il Borgo vittoria ecco vediamo un attimo cos'è successo lei cosa cerchiamo di lasciare anzi cosa lasciamo perché siamo vicini al fine dell'anno e lasceremo traccia
Grazie e buonasera a tutti
Siamo arrivati a Torino un po'in contrapposizione con le altre realtà Roma e e Catania
Che che ci segue un po'perché volevamo anche sperimentare questo nostro lavoro in un
In una realtà in una città dove la rigenerazione urbana e
Le esperienze il focus sulle periferie è già attivo
Da tanto tempo e dove addirittura esistono Assessorato alla rigenerazione urbana
Non è stato facile individuare
Bene un'area dimenticata da da queste dalla città di Torino l'abbiamo individuata nel quadrante nord poco sopra a quello che viene definita la variante duecento cioè
La variante al piano al piano regolatore e all'interno della Circoscrizione cinque ma soprattutto si innesta in quello che è una vera e propria demarcazione fisica
Dell'espansione della città che il torrente Stura è quello che un po'cercavamo e che all'inizio nel nostro progetto il senatore piano ci aveva dato dato come obiettivo quello della green belt
C'è individuare delle aree
In cui la città si fonde esse nella campagna e in un qualche modo si ponesse il limite all'espansione all'espansione della città
Ci siamo ovviamente concentrati in uno spazio più ristretto di borgata vittoria che
Perché comunque un quartiere molto grande presenta tantissime problematiche
Abbiamo individuato quello che è un antico asse viario della Città di Torino che collegava due cascine e che ha visto nel corso della trasformazione proprio della CIT
Da di Torino subire notevoli variazioni ma soprattutto ha visto crescere una una grandissima arteria viaria che Corso Grosseto
Che di fatto divide questo quartiere
Tant'è che chi vive chi abita nella borgata vittoria dice stai di qua o stai Dina da Corso Grosseto
E quindi ci siamo concentrati un po'sulla cioè il tema del superare questa barriera e come poter al riconnettere le realtà che stanno
Da una parte e dall'altra
Economicamente come in tutte le città siamo scesi a camminare proprio nel nel territorio
Agli amministratori coprire i luoghi mi amministrato a prendere contatto con
Con le realtà qui alcuni esempi abbiamo individuato
Un un parco pedonale non utilizzato quasi dimenticato addirittura le persone percorrono le vie pedonali attorno ma non lo attraversano
La caratteristica del quartiere con le grandi case FIAT che nascono
Per dare
Una risposta delle esigenze economiche lavorative che oggi sono venute a mancare ma che comunque vedono ancora la presenza di un altro numero
Di residenti
Poli il alcuni spazi pubblici e che sono
Non sono definiti via Gandino in basso
è un
Un percorso pedonale un'area pedonale Piera i ragazzi delle scuole limitrofe ma in realtà diviene tutti i giorni un parcheggio
E come vi dicevo Corso Grosseto che dividere il quartiere piuttosto che che unire posso Boso appalti indichi le missioni chiudo appunto queste foto vi dimostro cosa che voi sapevate giacché le
Periferie non sono mobili
Al guardaroba e non sono male non sono foto generiche
No sotto processo sembra Ambro tutte sembra vuol sembra davvero quello che si dicesse ma guardate che basta pochissimo trasforma
Basta veramente pochissimo credetemi l'abbiamo appena cominciato approvare ma attraverso un'altura pervasivo attenzione attraverso la mora attraverso l'affetto di cui sono hanno sempre
Ha avuto bisogno si possono fare grandi cose alquanto guardate queste foto la prima cosa che vi vi salta all'occhio che mentre i centri storici sono amabili
E e sono foto generici naturalmente io adoro la storia del mio paese sono città meravigliose mosse bisognava farlo ma era era come dire un tema più
Più fotogenica più più piacevole insomma è una cosa nobile apparentemente nobile e questa e questa è la periferia sembra quasi una strana idea come mai perché occuparsi richiesta
Ricordatevi questa ecco in queste foto così tristi così
Così del deserti affettivi sembrano a questi
Ed è ma non è così basta basta poco basta poco ed è questo l'importante soffermarsi su queste immagini invece che gira lo sguardo d'altra parte andare in profondità e cercare di scoprire la bellezza nascoste
Questo mi chiedo
è
Infatti un po'quello che abbiamo scoperto di di di questi luoghi bene la mancanza di significato che che hanno questi luoghi
In contrapposizione con una servente comunità è la presenza nel quartiere
Di quelle che noi chiamiamo le scintille persone ostinate
Un parroco di periferia
Sorrido perché mista sorridendo in fondo all'aula un parco di periferia che
è
Un
Un angelo si chiama don Angelo ma è veramente un angelo che tenta di portare
In quartiere diventare qualcosa di nuovo qualcosa che
Lo mando tenga rilievo e poi ci sono le realtà di tantissime associazioni in particolare abbiamo conosciuto l'Associazione casematte che ha nel quartiere aperto con tante problematiche tante fatiche ma tante soddisfazioni aperto un orto collettivo
Per
Raccogliere le persone per RAI insegnare per
Trovare dei momenti di aggregazione e per l'aria alla grandissima realtà delle cooperative sociali questo questo quartiere nasceva per dare una casa i lavoratori della FIAT ma nel conta nel contempo nascevano anche un tutto l'indotto Perra il comparto FIAT quindi
Un quartiere misto produttivo a residenziale dove oggi non ci sono più le realtà artigianali
Che meccaniche o della dell'industria pesante si stanno insediando le cooperative sociali
Come Arcobaleno che gestisce la raccolta della carta di tutta la città di Torino oppure come la realtà della cooperativa sociale Agri DEA che gestisce la manutenzione del verde
Poi un non sono citati quando a tanti piccoli artigiani
Falegnami piccoli fabbriche stanno trovando nel quartiere l'insediamento
Nella nel nostro percorso di conoscenza della del quartiere abbiamo scoperto che
Un altissimo tasso di bambini e di famiglie con bambini giovani quindi tantissime tantissime scuole abbiamo iniziato un percorso
Diciamo di collaborazione con laboratorio Città sostenibile della Città di Torino uno abbiamo
Diciamo ha realizzato una passeggiata urbana colonna quattro classi ottanta bambini delle scuole elementari dove abbiamo chiesto i bambini di realizzare una mappa di comunità
Ci abbiamo chiesto i bambini di disegnare di diventare degli architetti e di pensare agli spazi del loro quartiere attorno alle loro città
Come potevano diventare
Un'altra cosa che abbiamo fatto è stato quello di portare
Proprio direttamente sulla strada sulla sulla via Gandino attorno ad un tavolo tutte le realtà che avevamo conosciuto con tre alla se sorrido accorti della rigenerazione urbana ad altri assessori ed hanno iniziato un piccolo percorso e un dialogo tra la
I residenti e i cittadini Ancona anche la la parte della della Città di Torino
Per capire che cosa poter a realizzare come poter trasformare uno di questi luoghi che avevamo individuato
Passo la parola Federica
Ma insieme a tutti
Allora
Bene
Allora nella fase successiva opinioni tre al coinvolgimento della della diciamo della nella parte dei cittadini attivi dell'associazioni delle cooperative adisse nostro passaggio attraverso un un dialogo molto più stretto per l'Amministrazione quindi abbiamo fisicamente portato parti dell'amministrazione dai dirigenti dagli assessori a confrontarsi contiene all'ente tutti i giorni lavora e lotta per dare un senso e significato a questi luoghi che come dicevamo prima
Molto significato ad oggi non ce l'hanno questi cittadini attivi a cosa manca questi cittadini attivi per rinunciamo a intraprendere questo percorso di trasformazione e gli strumenti
Mi smentisce fisici ma anche quelli normativi e quindi abbiamo richiamato la città di Torino ad un momento di confronto e l'abbiamo aperto anche da altre città abbiamo invitato altre città come Bologna come Ferrara come Chieri la stessa Roma
Che stanno già attivando dei percorsi dei processi di
Di creazione di nuovi di nuovi strumenti che non potrà che confrontarsi
La proposta che abbiamo fatto è quella di utilizzare parte del nostro lavoro e dipendere speranze di centoventiquattro come un progetto pilota su cui sperimentare e innovare quindi gli strumenti che servono
Ovviamente tutto quello che vi abbiamo raccontato non aveva bisogno di un di una casa di un luogo di di un contenitore dove queste
Idee dove poter raccogliere questi idee le le anche le suggestioni Lelli pensieri e le proposte dei cittadini l'abbiamo chiamato il ed è un lavoratore di borgata perché come diceva prima l'architetto pian in ogni in ogni ambito ci sarebbe bisogno di un presidio di un di una casa per per queste per questi idee e che possano che possono anche germogliare che abbiano bisogno già che hanno bisogno
Comunque anche del supporto di
Cui persone con una professionalità ben specifica ma anche varia
Parte della dell'esperienza insomma che che ci ha raccontato anche l'architetto piano quindi
Di questi architetti condotti che che si dovevano insomma prendere in carico il i lavori dei laboratori di quartiere come ciò che non raccontato è stata trasportata in questo laboratorio di borgata Nina stretti tetti
Li abbiamo cercati con loro abbiamo collaborato fin dall'inizio li abbiamo
Li abbiamo trovati perché sono se non si tramanda soli sono praticamente sono dei ragazzi che sono attivi da molto tempo sul territorio e stiamo è un collettivo che si chiama attinto
E
E con loro e con la loro esperienza perché sono loro che ci hanno portato in questi fatti ci hanno spiegato anche come come come entrare come né i meccanismi che né all'inizio non non conoscevamo molto a fondo quindi abbiamo deciso di utilizzare la loro alla loro esperienza e di portarle in questo laboratorio
E parte della del del lavoro del laboratorio è stata anche trasformare sintetizzare queste proposte di cui parlavamo prima avevamo fatto vedere un'immagine in cui c'era un tavolo con i bambini che disegnavano
Ecco molte delle idee di la per la trasformazione in questi spazi sono nate in proprio in quelle occasioni nella collaborazione con con le scuole quelle insegnanti
Che sono state e con i bambini ovviamente e sono state fondamentali per aprire il dialogo con loro che effettivamente saranno agli utilizzatori i residenti di domani chi utilizzava di fatto la città domani
Ovviamente dovevamo da partire da qualcosa nel senso che tutto non si poteva fare in così poco tempo e crediamo che appunto un queste Cinti il si possano pensare di processi che gli stessi architetti condotti poi porteranno accompagneranno lungo il i tempi ben più lunghi della trasformazione
Ma dove siamo partiti prima
Via che abbiamo fatto vedere alcune immagini che testimoniavano alla l'assenza totale la mancanza di significato di questi luoghi bene questo è un parco di sì
Si viene chiamato il parco di via Fossalta ma a tutti gli affetti non hanno un nome e non ha neanche e non è neanche benna riconoscibile rintracciabile
I cittadini ad oggi evitano al passaggio in questo in questo parco come vedete non è un luogo diciamo
è un luogo che è stato già trasformato è stato oggetto di un progetto ha una storia particolare perché il di fatto l'area era stata interessata da un percorso partecipato
Che però ha portato a un progetto che prende di fatto non è stato quello che realmente realizzato quindi le diciamo l'Area e il il tessuto su cui ne siamo andati ad incidere era già di fatto c'è nasceva con un da un preconcetto una di sezione anche verso alcuni dei processi che noi stavamo proponendo quindi il la ricucitura è partita proprio da
Diciamo dalla dalla creazione di un immaginario come voi potete immaginarvi questo posto venga trasformato
E così abbiamo fatto nel senso quello che avete visto prima erano le immagini dei Dipro certi e questa spesa sono le fasi della realizzazione insieme
Al a al così dico Pinto e a tutti gli altri gli altri soggetti che vi abbiamo a che vedono presentato prima abbiamo attivato alla trasformazione e abbiamo ricreato il laboratorio lavoratori borgata credibile parlavo in vari punti strategici utilmente uno è uno di questi è stata proprio la la la la la la parrocchia Cafasso che ciò ospitato per giorni e giorni durante le fasi della realizzazione quindi del taglio per esempio del del legno
E queste sono appunto le fasi di là del montaggio dell'opera che è un è stata inaugurata pochi giorni fa sabato scorso
Come
Queste sono altre immagini come vi dicevo prima diciamo siamo convinti che anche questo questa piccola struttura che poi è una è una struttura di copertura del del percorso che che diciamo che caratterizza il parco perché un parte da un parco lineare che collega le due parti della del quartiere
Possa diventare un luogo diciamo da un lato un luogo simbolo ma anche un luogo di ritrovo che quello che i bambini chiedevano quindi riattivare il parco dando nuove funzioni e anche appunto simboli attorno ai ma lì ritrovarsi e che aiutino anche a ricollocare lo spazio a questo diventerà il parco con il pergolato colorato per esempio il parco dove andare a giocare intestate all'ombra e dove dove andare anche a chiacchierare al di sotto di questi teloni
Questa
Prestati quella struttura appunto è stata inaugurata e da qui partirà la seconda fase del Progetto cioè la la la creazione e la costruzione attraverso il laboratorio di Borga tale di innanzitutto un un calendario di iniziative che inizi ampi a rendere effettivamente utilizzato questo questo questo poste questo parco
Per esempio la squadra su qui vedete alcuni dei bambini dalla scuola dell'infanzia che si somma migliora spara dell'infanzia che
è esattamente di fronte a questo parco prima loro non potevano andare a giocare in questo in questo luogo perché però in
Mi preme miei genitori non li non permettevano a loro di di andarci perché lo trovano in poco sicuro e poco affidabile ad oggi le maestre hanno iniziato a ragionare sul sul fatto di farci la recita di Natale cioè di fare l'albero di Natale di fianco e utilizzare questa come la struttura che era chiuderà alcuni degli eventi della recita finali di Natale per esempio
Noi quello che vogliamo e quello che quello che per il quale continueremo a lavorare per il laboratorio di borgata e appunto
Caricherà creare un dialogo un dialogo e una rapporto sempre più stretto con l'Amministrazione che porti da una parte l'adozione di questa struttura e di tutto il processo che sta dietro alla creazione di questa struttura da parte dell'Amministrazione che quindi questo diventi veramente un caso pilota
Replicabile e anche migliorabile perché comunque era era un esperimento e soprattutto che venga appunto adottato anche dalle scuole che di fatto lo prestiti è nota giornalmente perché si affacciano su questo su questo parco
Grazie
Sono al sicuro sono sicuro che qualcuno si domanderà ma questo è un lavoro da architetti questo lavoro da progettisti è un lavoro creativo
Ebbene la risposta è sì anche perché credo che la professione del progettare architetti ingegneri progettate rigettare le città nel territorio degli uffici sia una professione straordinariamente nobile è importante
E uno è un'arte ci dica quello del progettare
E credo che la professione abbia bisogno di una grossa iniezione di umiltà
E credo che il fatto che questi giovani facciano questo sia una iniezione di di umiltà e credo che sia molto importante
Per questa ben parlato io rammento
Ma ci sono persone che pensano che prese cartine bisogna essere completamente liberi ma ve le mani slegati completamente
Ora è vero esattamente il contrario la creatività spesso allegata ai limiti Ghezzo imposte che ci si impone
Perché questo punto l'energia invece che essa dispersa si concentra quindi dedicati rammendo non è così stupida e non è affatto un lavoro di seconda mano
è una foto metodica fatto anche una certa genialità di momenti
Ecco devo anche rammentare una cosa che visto che sia un cieco grandi periferie e ovviamente si tratta anche di economia
Le piccoli lavori per riferire sapete quante cose si fanno le periferie con pochi soldi un piccole sono micro cantieri micro cantieri presuppongono micro finanziamenti e microimprese
E questo significa che che lavoro per i giovani cioè c'è tutto l'implicazione non finire mai più se cominciasse a parlare di queste ci sono tutte implicazione che sono legate
Sono di tipo economico sui trasporti pubblici sono mille altre cose
Quindi questo adesso io
Mi sembrano importante dirlo perché se no sembra che ci occupiamo di strane cose insomma riposa strani o piccole certo che se un piccolo Ceroli sopite ormai proprio da le cose che bisogna riportare l'attenzione
Passerei
E pregando di essere abbastanza succinte perché non voglio impormi tempi troppo lunghi
A parlare di Di Brino a Catania il quartiere Librino Roberto dove
Referto Roberta facile e ci sono sono
Più o meno abitano Librino che si punto
Non riesco a dare la parola tutte quelle il cui dovrei dando perché ci sono dei intente tutor che hanno parlato con loro ci sono tante cose che sto persone che sono presenti qui però insomma
Vi chiederei di essere abbastanza succinti e e spiegare
Intanto cosa cerchiamo di fare cosa abbiamo fatto Librino
A Torino abbiamo trovato un parroco leggermente arrabbiato
E e ed altro né in tempo tant'è che sia un pochettino arrabbiato insomma perché senza un po'di problemi stanno se va da nessuna parte bene a Librino abbiamo trovato i briganti
E si chiamava così il brigante
Ma non sono Brigante non so Brigante grazie sono Brigante adesso ve ne parliamo perché siamo sempre a caccia di scintille di energia
E questa energia è parente stretta della protesta naturalmente ma della protesta dei era quella giusta quella buona opera cattiva
Che sta in visone accogliere quindi parliamo un attimo di libri
Bene andiamo a sud quindi in un in un contesto molto diverso effettivamente da quelli che
Abbiamo analizzato a
A Torino e a Roma
Andiamo specificatamente nel quartiere di Librino che come possiamo vedere dalla slide è quello perimetrato con la linea rossa e già interessante vedere in relazione alla città quanto questo quartiere sia esteso
Questi sono alcuni dati più che di un quartiere infatti potremo parlare di una città effettivamente il il percorso che ha portato alla costruzione di questo quartiere
Deriva da quella sperimentazione che negli anni si dà a partire dagli anni Sessanta insomma in Italia in molti casi avvenuta che quella delle new town Librino infatti è un quartiere che è stato
Progettato negli anni Settanta dall'architetto oggi chiameremo archistar Kenzo tange
Ma con un'idea diciamo figlia di un'utopia di quegli anni era un quartiere molto organizzato
Doveva essere un quartiere molto organizzato diviso per quartieri infatti una città divisa per quartieri
Ognuno di questi quartieri doveva avere tutti i suoi servizi bene questo non è avvenuto
Oggi Librino è un quartiere di che ospita ottanta mila persone
Solo il quattro per cento delle attività produttive della città di Catania si trova all'interno di questo quartiere
è caratterizzato da una popolazione molto giovane e il quartiere più giovane della città di Catania e questo è un dato che ha influenzato anche in maniera importante poi il percorso che noi abbiamo intrapreso
Altissimi tassi di disoccupazione cinquanta per cento e oltre è un dato straordinario rispetto alla città all'interno di del quartiere di Librino c'è il venti trova il venti per cento della dotazione di verde di tutta la città di Catania
Questo lo possiamo di qualche lo possiamo vedere qui nell'immagine nell'immagine di sinistra
A destra invece nello specifico e poi l'aria in cui noi siamo andati a intervenire
Il percorso è stato diciamo molto lineare era difficile capire come approcciarsi ad un quartiere così esteso così vasto e quindi
Dopo un primo approccio nel quartiere dove siamo stati accompagnati tra le altre cose questo è importante sottolinearlo Librino non è un quartiere dove diciamo possiamo andare un cittadino può andare tranquillamente
A camminare o a passeggiare ma siamo stati portati all'interno in un primo momento senza dire nemmeno che eravamo per non porre in qualche maniera
Un po'il timore anche
A ai cittadini stessi perché volevamo capire con i nostri occhi veramente da dove si poteva partire
E siamo partiti poi dall'aria di San Teodoro che appunto ospita una palestra è una scuola
Parleremo un po'di più noi
Quella sinistra il cosiddetto palazzo di cemento che passa il simbolo più triste del fallimento e di della del progetto di di tante
Attualmente il palazzo di cemento e le partenze reale dell'attività malavitose mafiose che si che chissà che ci sono che si svolgono nel nel quartiere
Mentre a a destra delle palazzi Sorrento cioè un teatro
Ed è alta il teatro che sta ai piedi delle del palazzo però i nostri occhi è apparsa subito uno spazio distrutto vandalizzato ci sono auto bruciate ambiente
No la casa che si ha colpito è che sono accompagnato dei bambini e gli in questo in questo teatro e c'è una raccontato che la ragion per noi in in questi in questi spazi
In quel
Diciamo quelle a erano due quella erano due fatto del della parte più brutte degradata del del del quartiere e quando l'architetto che hanno già chiesto andate cercate era bellezza nella periferia
Quando siamo arrivati a Librino si sembrava quasi un'impresa impossibile e però poi abbiamo trovata la la bellezza e l'abbiamo trovata in nelle associazioni di volontariato che operano nel quartiere e sono associazioni sia laiche
Che che cattolica in particolare abbiamo conosciuto l'Associazione visto barman sì che ai Pili al palazzo di cemento ogni giorno il pomeriggio fa dopo scuola ai ragazzi del quartiere e e laboratori didattici
Date l'associazione Di tuba ma anzi in asse sette sette anni fa senza espositiva di briganti recapiti i briganti siano gruppo di volontari di ragazzi che in modo s'in alto non cercate di portare l'attività del rugby all'interno del quartiere perché hanno ho avuto l'illuminazione che papà la forse sono attraverso lo sport FAS
Sono attraverso forme Sparta anche così nobile che zeppi avrebbero potuto salvare i ragazzi del quartiere infatti loro fisicamente prendono i bambini dalla strada glieli sottraggono alla alla ai lavori malavitosi e gli alienano ogni giorno dalle del guarda le quattro del pomeriggio alle altre di sera
Vengo avvengono questi questi allenamenti siamo andati abbiamo conosciuti briganti e ci hanno raccontato un po'la loro storia Lara da sette anni cercavano no andare a hanno chi state varie amministrazioni di di poter gestire uno uno spazio all'interno del quartiere che era palestrati San Teodoro dove siamo dove c'è una struttura in più un parco in più un campo
Uno spazio esterno forti anche di una petizione popolare hanno fatto più e più volte richiesta non hanno mai avuto una risposta e così via anni fa il venticinque aprile l'anno occupato questi spazi
Quando particolare dicono abbiamo liberato i dispacci perché in realtà le hanno e liberati dall'incuria e dalla dal degrado e e oggi unico è ogni giorno quegli spazi si sono ci sono delle la parte più bella del del del quartiere la Pisana ci sono i briganti che serviranno per la pace ed abbiamo trovato anche
Un gruppo di di Ortolani tiene nelle di di persone del quartiere che hanno preso in gestione in modo del tutto autonomo
Il degli spazi estetica al campo e hanno organizzato a volte degli orti e la cosa anche piaceva dissipati novanta stalli che si è verificata anche una sorta di competizione tra Saia strani quindi questi artisti non veramente del
Ed è la parte tisane forse Liverpool conoscendo io strani conoscendo i briganti abbiamo trovato quella scintilla da cui poi siamo partiti alle spalle della palestra poi se era Scholar Brancati nascosto in
Da Potì pochi anni fa ed è una scuola che quando Meredith sembra un caso che non certo una una scuola ci sono delle grate di ferro davanti alle a alle alle
Teste e il piazzale che che vediamo e spazi dove già con i bambini perché è una scuola nuova dove non c'è una una struttura al coperto dei bambini passa allinearsi a giocare ed è a cinquanta passi
Mi dai del dalla dalla quale dalla dalla palestra quindi abbiamo una struttura scolastica senza una palestra palestra senza
Ma dei che non viene come viene utilizzata come non pensare a un rammendo omerico si Tura tra le due tra le due parti
No
Ci siamo quindi fatti un'idea più ampia inizialmente è questa quest'anno il masterplan che abbiamo chiamato masterplan delle opportunità appunto che vuole essere un po'un percorso veramente
Lo definirei un sogno vederlo oggi te però
Ci siamo posti il problema di capire benissimo questo è un obiettivo nobile
Quello di
Riqualificare queste tutta rappresenta tutta la parte alta del quartiere quella più problematica ci siamo posti il problema di di capire nel momento in cui ci è stato detto benissimo dovette lasciare un un segno tangibile
All'interno del quartiere da dove partire siamo partiti appunto dall'aria del campo come Roberta come Roberta ci ha raccontato
Allora di qui da questo momento in poi abbiamo impostato un percorso di costruzione di del progetto di costruzione partecipata del progetto
è questo l'abbiamo fatto ponendoci degli obiettivi obiettivi che non abbiamo però individuato noi a priori ma abbiamo costruito insieme agli attori che vivono questi spazi
Quest'immagine vuole raccontare un po'appunto la la la ricostruzione di quello che il nostro tavolo impiantati di lavoro dove ci incontriamo qui a fianco
Effettivamente il ruolo importante che ha svolto il gruppo il nostro gruppo di lavoro in queste esperienze è stato quello di
Sedere allo stesso tavolo in questo caso il tavolo da ping pong della
Della gleba uso del del camposanto adopero
Amministrazione e cittadini attori sociali associazioni di categoria e l'università
Privati interessati ad un processo di rigenerazione di questo spazio questa è la grande la grande novità probabilmente quindi obiettivi condivisi da una parte
Contt soggetti interessanti
Abbiamo quindi costruito il Progetto insieme i cittadini stessi queste sono alcune immagini che raccontano quello che ha appena detto non l'abbiamo costruito con i briganti confrontandoci molto spesso
Non sempre in maniera come dire
Se ecco ci sono stati momenti di scontro e ci sono stati momenti di
Condivisione confronto lo
Chiamo io de quello costruttivo vero ci siamo confrontati con gli Ortolani che vivono questi spazi
Tutti i giorni sotto un altro punto di vista ci siamo confrontati con la scuole con i bambini con i quali insieme poi al professor collocate sociologo dell'Università di Catania che ci ha dato una mano in questo perché noi non siamo sociologi quindi abbiamo chiesto anche l'aiuto di
Persone esperte per fare questo
Siamo comprati Cola scuole con i bambini e quali abbiamo chiesto tramite il disegno
Di esprimere quello che per loro questo quartiere poteva e doveva essere e dovrà essere in futuro
E naturalmente ci siamo confrontati con l'amministrazione per
Comprendere insieme al loro anche quali potessero essere i percorsi anche burocrazia amministrativi per poterle realizzare
Questo piccolo intervento
Questo rappresenta un po'
La sostanza quindi abbiamo interpretato i bisogni dei cittadini che abbiamo in qualche maniera ri localizzato in questo spazio
Tra la palestra e la scuola e poi li abbiamo materialmente ridisegnati ma sulla scorta di appunto proposte che sono arrivate realmente dal basso quindi dall'interpretazione dei bisogni dei bisogni delle persone quindi
è abbiamo deciso di
Concentrare le nostre energie ed energie di tutti come vedremo poi nel passaggio successivo sulla costruzione di un vero e proprio spazio pubblico che già in realtà è oggi
Però è uno spazio che non ha diciamo qui crismi di bellezza che uno spazio pubblico dovrebbe dovrebbe avere eh appunto costruirla qui perché già questo processo dal basso che era un atto di riappropriazione di questo spazio
Non poteva che essere altro questo il modo per poi mantenere uno spazio mantenuto curato
E soprattutto non vandalizzato vile perché questo è un problema che c'è nel quartiere di Librino
Spazi pubblici costruiti come abbiamo visto per esempio per il teatro ma puntualmente vandalizzati ed indomani come per dare un segnale qui comando io voi non condividete le cose con me
Quindi abbiamo proprio interpretato il processo al al contrario
Diciamo che poi oltre dopo la fase di progettazione condivisa partecipata PAI
Dovevamo realizzare qualcosa un segno
Fisico lo lo volevamo lasciare e abbiamo chiesto aiuto alla città di Catania abbia portato la città di Catania all'interno della della palestra abbiamo abbiamo invitato le amministrazioni le associazioni le organizzazioni i semplici cittadini abbia presentato il progetto frutto di tale divieto di
Della condivisione con chi realmente quei posti di li vive e e abbiamo chiesta uomini e donne di buona volontà di partecipare a questo progetto di dare un contributo e e la cosa che sa quel capitolo I che sa ma sa colpito fortemente e che in realtà la città di Catania ha risposto molto bene si esita Dini l'amministrazione le organizzazioni
E si tratta di ci sente ventiquattro a Catania sta per essere concretizzata grazie all'aiuto di di tutte queste di tutte queste realtà
Di travestirsi inviterei poi la passata che che teniamo a dire che ci sono tante persone e e farsi del lato umano e la cosa che
Più più rimarranno l nella nostra nella sua esperienza
Dunque lei sarà le le il la concretizzazione del progetto
Ed è sostituiremo lo spazio pubblico alla alla alle al quartiere di Librino a cittadini di Librino e la il primo è stato in parte già state reali dato che a questo percorso che collega la palestra alla all'ammenda all'alla scuola che sembra una banalità ma prima non c'era una una strada
La grande sfida anche portare la normalità in un quartiere del del genere e questo percorso è stata realizzata grazie all'intervento del dell'Amministrazione e inizialmente avevamo forte questa striscia di asfalto che era stata realizzata che ci sembrava
Quasi un limite per la PAC come tutti i limiti rientra delle opportunità e abbiamo individuato in quegli spazi un una grande lavagna su cui poi disegnare un un parco giochi per per i bambini
Tali realizzeremo la copertura di un percolato esistente perché paga anche questa palestra c'è un pergolato che però non fa non non ti pare annegarsi solenne del né dalla P ho già e banalmente vorremmo creare uno spazio dove in estate si possano incontrare all'aperto le persone che gravitano quei luoghi
Pari ad interim degli atti di dati sì perché dove c'è una comunità dei degli Ortolani vorremmo portare i bambini per perché scambiare le le Conos senza eh ettari canteremo sento alberi Santander i che realizzeranno questo nuovo poco ok questo non è d'accordo vano
Il la prima
Il primo progetto che appunto questo percorso è stato oggetto sì
Fingiamo sì sì facciamo anche è stato oggetto di un workshop che abbiamo voluto fare
Alcuni ragazzi del territorio quello risposto venticinque tra architetti ingegneri designers quindi abbiamo cercato di coinvolgere al massimo in questo workshop sono stati
Appunto progettati questi giochi di strada che animeranno questo percorso che collega la scuola la scuola con il campo
Questo è un po'l'immagine di com'era la struttura quando siamo arrivati di come è già oggi grazie anche agli interventi di autocostruzione del lega attiva le persone che appunto vivono questi spazi
Cosa abbiamo conseguito fino ad oggi questo è l'avviso pubblico che è stato pubblicato sull'albo il pugno di Catania proprio ieri per la concessione gratuita in comodato gratuito del campo di San Teodoro i
Era una domanda che non aveva risposta dal sette anni oramai
Siamo riusciti grazie a all'opera di tutti ad arrivare
A
Mettere in piedi anche
L'avviso pubblico per dare in concessione legalizzare questo spazio
Sapete come sarà come ci siamo immaginati questo spazio i lavori inizieranno il inizio settimana lunedì al campo si concluderanno attorno alla metà del mese ma probabilmente si andrà anche oltre perché l'intervento abbastanza strutturato e questo avvenuto grazie alla generosità come abbiamo detto di tante persone
Vuole essere l'inizio di un percorso dentro il quartiere di Librino questo questo è il segnale importante un percorso che
Può rigenerare il quartiere partendo però solo ed esclusivamente dal basso non più calando dall'alto interventi che non hanno avuto assolutamente riscontri positivi
Grazie
Abbia macchine
No come avete capito non è facile fermarle grazie a Librino abbiamo trovato dei briganti buoni Altorin abbiamo trovato un sacerdote ostinato
Certamente
La la fermezza
Un po'di probe sta un po'di protesta serial se non l'hanno detto ma sono dei rompiscatole pazzesca
è ovvio se abbiamo ottenuto qualcosa quel poco che abbiamo ottenuto è questa sorta di sublime ostinazione senza la quale non si riesce a Riva da nessuna parte se resta il margine del Rettore
Quindi
Questo è il gioco Calvino scrisse mi piace citarlo perché trovo che son parole belle quando scrisse
Città invisibili disse che in tutte le città anche nelle peggiori e più disperate del più difficili c'è sempre un angolo di bellezze senta un angolo di interesse d'interesse di viltà
è quello che bisogna andare a riconoscerlo questo lo dico perché
Sino o sembra anche un po'bizzarro ricette andiamo a cercare questa cosa che è stato ma è questo che bisogna fare lo so che rammento non è spettacolare
La prossima volta promettiamo di servitù spettacolari ma
Io rammento non è spettacolare ma bisogna fare è un lavoro serio siamo abitanti alla spettano rispetto tra cui la retta e invece no e bisogna fare
Io adesso voglio
Chiudere
Dicendo le cose evidente che però non lo decido io è una è un evidenza basta periferiche bisogna proprio come prima cosa trasformare quelle che ci sono o non chiamarle nemmeno più preferibile che ama la città metropolitana
E non bisogna farne di nuove non c'è niente da fare bisogna tracciare delle linee l'inglese chiamate drin Berto attorno a Londra al di là dell'acqua alla campagna arresta campagne e al di qua della quale città si completa
E se non si fa così finisce col crearsi questa zona che non è niente non è più città nove ancora campagna
Ed è sofferenza
Diciamo in genere cosa vera de
Le periferie sono insostenibili non sono più sostenibili si parla tanto di sostenibilità ma è chiaro che non sono sostenibili perché nome periferici significa ancora ben più lontane
Servizi pubblici fogli tutto dalla raccolta dell'immondizia e fino ai servizi bisogna che ci fanno altre cose bisogna assecondarle bisogna fertilizzante bisogna portarsi delle attività
Questa è la verità e che non mi si venga a dire che le città così si bloccano i si paralizzano perché non è vera la crescita e città può esistere semplicemente non può essere esplosiva ancora una volta deve essere inclusiva
La fa una cosa per cui noi italiani siamo bravissimi costruire sul costruito
Lavorare con
Completando
Cioè modificando trasformando le città sono piene di città scuserete città
Quel non per
Comprese le periferie che devono diventare città sono piene di e gli inglesi chiamano brown field brown field sono i terreni compromessi terreni cementificate che possono diventare invece città
Ho vinto field se si vuole e sono le aree di ingiusta disinteresse quelle ferroviarie ce n'è di tutti i generi c'è una quantità enorme
Ecco questa verità economica e culturale è una verità che non è architetti non so non me la sono inventata io
C'è una cosa vera
Semplicemente una cosa che andrà a alimentare i prossimi trenta quarant'anni e quindi lo scopo di questo modesto lavoro così
Così poco spettacolare se volete ma così intenso è proprio quello di accendere le coscienze Alcina le coscienze di tutti quanti sul fatto che questa è un'emergenza
è una necessità ma è un lavoro lungo una maratona un lavoro lento
E ci vogliono chiudere e quello che non abbiamo detto è contenuto in questo documento che il Sole ventiquattro Ore ha pubblicato oggi
Che vi invito a consultare attraverso questo documento risalite monta un Blair che più esattamente un sintomo e in questo sito abbiamo messo tutto quello che è successo non somiglia zitto un pochettino al nostro ufficio così
Beh niente
A questo punto
Vi ringrazio della della
Della vostra costanza stato un po'lungo rendo conto però spero che voi abbiate colto la freschezza di questa iniziativa questi ragazzi sono bravissimi io gli sono grato
E credo che cosa di questo genere servano per inventare un modo per far politica che è diverso dai per questo che io
A mo'di freni differiti definirmi diversamente politica insomma ma naturalmente io amo la politica e la rispetta e penso che sia il mestiere più bello del mondo grazie