"Alle radici delle democrazia" presentazione del volume curato da Eugenio Lanzillotta e da Antonio D'Atena (c/o la sala della Sacrestia)

Amici
Mettete miti
Questo sentimento
Come dire comune appartenenti
Questi interessi di studio
Si esprime attraverso
Direi questa vocativo affettuoso cari Ambra siamo qui rappresentare
Gli atti di un convegno raccolti in questo volume con il titolo straordinariamente suggestivo alle abbiccì della democrazia
Perché questo titolo sta a significare che cominciamo dal nostro presente e risaliamo indietro per capire Meridione il nostro presente
La storia antica più di quella medievale
E interpellata dalla storiografia moderna con domande legate alle grandi questioni del tempo Montella
In questo libro il saggio democrazia greca il pensiero storico moderno di Carmine a un popolo offre una estesa esemplificazione di questo interesse conoscitivo così condizionato
Superata la curiosità antiquaria
Per la vita quotidiana degli antichi Atene richiama attenzione
Per il contrasto che si apre
Tra una statualità di piccole dimensioni
Rispetto ai grandi Stati territoriali moderni
Il contrasto stanche nel regime di quella Repubblica cittadina se osservata dalla esperienza delle monarchie europee
Il punto critico di questo rapporto tra presente europeo
E passato antico sì raggiunge quando le istituzioni politiche greche romane
Si assumono come modello per i cittadini della Francia rivoluzionaria
Questa operazione fare della storia un mito attivo
Un impiego propagandistico o ideologico
Non dissimile da quanto mette in luce ad esempio Marta Sordi
In un articolo qui compreso a proposito delle culture autoctona ebree elleniche
Prima disprezzata e come barbare e poi rivalutate come ancestrali per promuovere rivolgimenti sociali in senso democratico
La democrazia di Atene per Klotz nel nostro secolo
Era guidata dagli stessi valori del trinomio Viberti égalité fraterni
Personalmente ho sempre inclinato verso una storiografia della distanza
Secondo la lezione di FLI stende con lancio sa sono oggi hanno e se ciò più abbiamo una qualche ragione
Per imparare ancora dalle vicende costituzionali di Atene
Questa ragione tutt'nelle considerazioni sul governo rappresentativo di John Stuart Mill
Che giova rilegge contestualmente
Non si tiene nel debito conto
Quanto sia scarsa nella vita ordinaria per la maggior parte degli uomini
La possibilità di dare una qualche apertura alle loro concezioni e di sviluppare i loro sentimenti
L'individuo non ha quasi mai accesso a persone di cultura superiore alla sua
Certa misura
Si supplisce a tutte queste deficienze dando vita a fare qualcosa per la collettività
Se le circostanze consentono che sia considerevole la portata dei doveri pubblici che gli vengono assegnati egli può diventare un uomo colto
Nonostante i difetti del sistema sociale e delle idee morali dell'antichità
La partecipazione al dicastero delle Tunisia elevarono il livello intellettuale del cittadino ateniese medio molto al di sopra di quello che sia mai stato tenuto finora
Con altre masse di uomini in tempi antichi o moderni
Con un simile impegno
Il singolo è indotto ad esaminare interessi non personali
A farsi guidare nei casi controversi da una norma diversa dal suo particolarismo privato
Applicate scusate ad applicare costantemente
Principi e massime la cui ragione di esistenza è il bene collettivo
E abitualmente si trova a collaborare con menti
Che hanno maggiore familiarità con queste idee ed operazioni
E si studieranno di fornire ragioni alla sua intelligenza e stimoli ai suoi sentimenti nell'interesse generale questo pene che ancora il punto giustificativo già il nostro guardare ad un modello altro opinione non verificata e che la democrazia greca fu una democrazia diretta
Perché tacitamente si postula la democrazia rappresentativa come propria del mondo moderno
Molto utilmente questo libro ha raccolto un lavoro di Silvio Accame sulla vuole dei cinquecento e in genere sulle riforme Clistene che a dimostrazione di quanto sottile ed articolata fosse un'organizzazione della democrazia rappresentativa nell'Atene del sesto secolo
Nello stesso orientamento vanno importante contributo di Eugenio Lanzillotta sulla formazione del concetto di democrazia di cui giova anche qui in questo caso di leggere un passo
Senta invero che la vuole rappresenta il primo consiglio costituzionalmente rappresentativo della storia politica del mondo antico
Paradossalmente anche l'assemblea popolare svolge una funzione di rappresentanza
Poiché essa mutevole nel numero e nelle persone
Ogni volta che si riunisce esercita con pienezza di diritti il potere del demo popolo dalla qualcosa si evince
Che l'assemblea in atto rappresenta il ventotto il popolo ateniese parate The assemblee
Se vogliamo quantificare questi
Termini
Corrisponde a poco meno che un settimo della popolazione avente diritto a partecipare Casey e cioè sei mila persone su quaranta mila
Ma è pur conseguente che dal popolo cui spetta la pienezza dei poteri
Essa è delegato ed è legata all'esercizio del potere particolare e concreto
Pertanto la definizione che talora viene banca per la democrazia ateniese come democrazia diretta a mio avviso c'è avviso di Lanzillotta non coglie in pieno le peculiarità proprie dell'esperienza politica ateniese a meno che
Con questa espressione
Non si voglia sottolineare la possibilità che era offerta ciascun cittadino ateniese di partecipare attivamente
Con la discussione e il voto alla vita politica per la città tuttavia e da tener presente che già nella prima elaborazione teorica della democrazia questa attivo coinvolgimento che il cittadino
Rappresentava un elemento non l'unico fondante di un governo democratico
Quindi anziché parlare di democrazia diretta e dovremo parlare di una democrazia partecipata ma il meccanismo anche nel Ecclesia è quella di un democrazia di rappresentanza i problemi moderni dello stato sociale illuminano aspetti non secondari della democrazia ateniese
Quale il divieto la punibilità della via cioè del no lavoro con conseguenti politiche di promozione dell'occupazione e l'assistenza agli invalidi
Scrive in argomento Umberto Cozzolino
Anche se si è affacciata l'ipotesi della definizione di Atene del quinto secolo come poli si avvicina molto al moderno Stato sociale
Stessa pura avendone qualche aspetto resta essenzialmente uno Stato fondato sul uguaglianza civica con specifiche apertura istanze dei ceti più deboli questo è un un deve teniamo a mente questo brano perché ritornano i problemi contemporanei del rapporto tra libertari eguaglianza nello strato sociale moderno Cozzoli chiarisce sulla scorta degli epitaffi di periferie ferito da Tucidide
Che la ricchezza per gli Ateniesi vale per le opportunità di lavoro che può fornire
Quanto alla povertà c'è in generale una disposizione etica ad uscirne col lavoro appena entra queste cose si possono scrivere oggi proprio perché c'è una sollecitazione delle condizioni odierne anche per lo storico di età così lontane
A penetrare Veglio la natura di democrazia partecipativa grappoli sette inizia contribuisce lo studio di Clara talamo su e che richiede e democrazia adatti
Le e Terje erano associazioni di uguali per natura non per legge
Scrive la talamo più famiglia della famiglia molto bene
Nel modello dorico istituzione ufficiale in quello ateniese società segreta accanto all'Assemblea
La funzione politica pensiamo alle lobby e oggi no pensiamo alla frantumazione di seguiti puramente personali all'interno la copertura dei partiti la funzione politica deleteria che inizia che discute delibera come un gruppo di pressione occulto con ogni probabilità
Determinante il comportamento da tenere da tutti le Tahiraj nell'Assemblea
Non e e e da considerarsi
Come la vera giustificazione della possibilità di agire Como mai Sant'Elia cioè con un'azione processuale
Per attentato a regime democratico Antonio D'Atena
Nuove da quel dato di cronaca contemporanea
Che la esentiamo direi dal mille novecentonovantaquattro in poi che l'appello alla superiorità della democrazia diretta rispetto alla in compiutezza della democrazia rappresentativa
Date ma analizzando la idoneità delle assemblee popolari ad articolare soltanto risposte elementari asseverativo negative
Sulla scorta di una frase
Lapidaria di Carl Schmitt
Testualmente di Fox ex team Morgan forte Nurmi Yara od Nine nonché rilevando la loro irresponsabilità
In luogo della responsabilità delle rappresentanze nonché la distinguibili tra in queste di maggioranza e minoranza e quindi di Governo e opposizione conclude chi tra le due forme di democrazia
Non corre una comparazione di più almeno come si usa dire no la democrazia rappresentativa incompiuta perché un Minus rispetto a quella diretta ma in realtà di Alioto Provaglio cioè di radicale diversità nel modello liberaldemocratico infatti
L'attenzione dialettica non è da individuarsi tra rappresentanza e popolo nei tra maggioranza e minoranza ma tra libertà e democrazia
Nel primo termine si comprendono le garanzie a tutela del singolo nei confronti dello Stato
Nel secondo ne sono le le libertà Proto borghesi quelle rivoluzionarie sono libertà contro il potere pubblico no
Nel secondo la funzionalizzazione delle libertà fini collettivi
Da Atena conclude lo Sturm suo studio ricordando il discorso di Thomas Mann all'Università di Chicago del maggio mille novecentocinquanta i principi fondamentali della democrazia libertà e l'eguaglianza sono reciprocamente conflittuali il primo può generare Anarchia il secondo tiranni
Pierfrancesco Grossi sul principio democratico e giurisdizione
Muove da rinvio Dipilato alla folla dei giudei
Della decisione nel processo a Gesù
I i suoi
Predecessori sono Kelsen e gustato Zagrebelski nelle piccolo libero
Sul processo di Gesù che prova controlla utilizzabilità della democrazia e del suo principio di maggioranza per provare la verità
Ma l'episodio dimostra anche che l'esercizio ordinario dalla buona amministrazione vostra usanza che io a Pasqua dice Pilato no di liberi un prigioniero
Però riconosco che
No l'uomo che chiedete perché chiedono al punto che si è liberato Barabba che l'altro invece si era messo a morte e senza colpa
E allora ecco la considerazione di grossi l'episodio dimostra che l'esercizio della buona amministrazione e meno esposto alla Commissione gli atti ingiusti
Rispetto invece al ricorso al principio democratico quello che è importante nell'ampia disamina di grossi sulla democrazia
E la collocazione dei dei magistrati nel sistema ordinamentale e costituzionale
E il punto d'arrivo i giudici
Amministrano la giustizia in nome del popolo articolo centouno della Costituzione solo perché il popolo ha sostituito il re articolo sessantotto dello Statuto Albertino
La giustizia emana Carrey diceva quell'articolo come soggetto sovrano interno all'ordinamento ma i giudici non hanno alcun rapporto Maggie dipendenza né di rappresentatività rispetto al popolo essendo per loro una investitura tecnica
Paolo ridono su partiti politici e democrazia rappresentativa
Dopo avere distinto teorie legate al costituzionalismo liberale ancorate alla separatezza di partiti e Stato
Da dottrine che dall'epoca di Weimar in poi considerano prevalentemente funzioni di integrazione da parte dei partiti di società è stato ed i connessi e mediazione interessi tocca il tema ancora in questi ultimi giorni attuale
Del divieto di mandato imperativo per i parlamentari
Per ridò la tale principio cito testualmente conservato in Costituzione che hanno dato ampio risalto al ruolo dei partiti Italia Germania Spagna
Non opera solo come presidio dello status individuale del parlamentare
Dalle vicende del suo rapporto con il gruppo di appartenenza
Ma possiede altresì negli ordinamenti democratici un ulteriore valenza nel campo di rapporti tra i soggetti del pluralismo come strumento di garanzia della mobilità del sistema politico
La democrazia pluralistica
Come processo aperto di comunicazione pubblica
Che Anna rende intravede in radice nelle poleis greche oscilla tra le ricorrenti suggestioni di inutili rizzare i partiti o di realizzare attraverso di essi una democrazia totalizzante plebiscitaria senza più un sistema di garanzie di contropoteri
Tuttavia e questa comunicazione pubblica
Lo strumento di un progresso
Che avanza Traverso le divisioni e interazioni fra le varie componenti della società
Il penultimo saggio del volume e un'illuminante
Articolo di Maurizio Oliviero sull'Islam che no Craxi
Nella tradizione islamica la comunità fonda il suo ideale di democrazia sul principio coranico
Della mutua consultazione
Sciuto
Cioè del muoversi contro il monopolio non del potere ma dell'opinione sura significa appunto consultarsi no consultarsi con l'altro
E questo diventa diventa sinonimo
Ortodosso
Della democrazia
La indipendenza raggiunta dai Paesi islamici all'epoca del costituzionalismo liberaldemocratico
Ha determinato la ricezione dei relativi principi nelle loro costituzioni ma successivamente si è dato corso ad un processo revisionisti cooperato eguale proclamazioni di principio a dinamiche reali ed evoluti
In particolare
Oliviero cita a questo proposito un brano del discorso
Di a Abu al Manduria la conferenza mondiale islamica nel mille novecentonovantatré quindi siamo in in anni a noi vicini che ribadisce l'opposizione inconciliabile tra Islam e democrazia mai
L'Islam è rimasto estraneo sia processi di la citazione sia la forma di Stato nazionale
Conservando una concezione politica della religione oggi convalidato dalla crisi delle civiltà occidentali
Contro le quali combattenti di alla Pivano promuovere la CIA cioè la guerra santa il principio dalla sovranità popolare misconosciuto come prodotto da razionalismo europeo e dunque di importazione colonialisti
Nel panorama b del mondo islamico Sudan Iran sono stati i fondamentalisti autoritari ma anche in Egitto in Giordania in India movimenti fondamentalisti raggiungono demo praticamente la rappresentanza parlamentare che il fondamentalismo Possamai convertirsi alla democrazia il dubbio nei Paesi islamici
La democratizzazione può invece agevolare l'ascesa al potere dei fondamentalisti il che metterebbe in pericolo la democrazia se non evolvessero contemporaneamente le condizioni economiche e sociali di intere popolazioni
Livio Paladin conclude il volume con considerazione sulla sovranità popolare nella democrazia degli antichi e in quella dei moderni quasi una sorta di ricapitolazione del filo dei tanti figli che attraversano questo tipo contrappone alla democrazia monolitica degli antichi le plurime cittadinanza di oggi comunale provinciale regionale e statale europea ciò discende dall'ampiezza del soggetto popolo oggi che determina inoltre la complessità delle problematiche della mano pubblica
Le democrazie moderne tutelano i diritti individuali rispetto al prevalere del principio della sovranità popolare e qui Paladin passa ad enumerare le incognite del quadro italiano
Il maggioritario ci porterà a bipartitismo inglese o a quello statunitense o ad una rinnovata frantumazione
Degli schieramenti partitici
L'elezione diretta del Presidente della Repubblica o del primo ministro ci porterà ad un presidenzialismo puro o alla francese nel secondo caso e prevedibile
Una concentrazione di potere e son produrrebbe scrive testualmente paravento il paradosso
Di affidare agli elettori
Scelte decisive nel momento del voto per poi sottoporli nell'intero corso della legislatura ad un governo giuridicamente inattaccabili tanto più se il premier fosse sostenuto da una sua precostituite ed omogenea maggioranza
Del referendum abrogativo Paladini mette in evidenza i limiti necessità di usarlo come strumento manipolativo assenza del potere di emendamento quanto alla democrazia telematica l'assenza di dialogo tra i cittadini privati di Assemblea
Cioè il voto da casa questo c'è poca democrazia telematica alternative il TAR secca dei quesiti risposte la mancanza di informazioni non rimediate certa dai sondaggi
Il giudizio di Paladine che si tratterebbe di un espediente e la democrazia non vive di espedienti
Conclusione che quasi un epitaffio non ci si può illudere che esista scorciatoie
Atte a riavvicinare la democrazia dei moderni a quella perché anti bene allora adesso sentiamo grande maestro come
Sartori
Da approfondire per nuova
Ringrazio Obama collega autorevolissimo Casavola ci ha offerto una panoramica che può costituire
Illa
Linea o la pluri linea di lettura di questo libro
E lì ha visto tutto e con la sua esperienza sia del mondo antico sia delle situazioni contenuti moderne e contemporanee ci ha indicato il succo di questo libro un libro molto
Piacevole da leggere anche perché è scritto con estrema chiarezza da tutti i collaboratori e per essere stato un interessantissimo incontro quello del novantacinque
Però mi sia permesso in questa sede
Di ringraziare chi mi ha voluto a questo tavolo mi ha fatto calare delle nebbie e dal freddo del Nord in questa che forse per voi ancora un inverno euro romano che a noi sembra una specie di prima primavera rispetto al nostro Nord
E in particolare lasciatemi anche ringraziare perché c'è una presenza in questa sala
Che mi tocca profondamente e di quella di Maria Accame
Perché quando io rivedo Maria dopo tanti anni la prima volta l'ho visto che era praticamente bambina
Non posso non pensare fu solo alla mamma alla quale mando un saluto
Ma soprattutto a Silvio Accame che fu per tutta la mia vita di studioso una sorta di fratello maggiore che mi aiutò nei momenti difficili
Che condivise anche periodi non facili della nostra vita familiare
E che soprattutto
Apprezzo il quello che io facevo dall'alto di questa sua della sua profondissima fede cristiana
Mi sarebbe piaciuto fosse qui e non posso altro che mandarle un reverendo il saluto alla sua memoria
Non è un caso che questo libro
Che è già stato praticamente presentato direi nella sua essenzialità
Si apra dopo le parole introduttive dei dei due curatori del gruppo del volume come furono credo anche curatori del convegno
Non è un caso che questo libero sia tra con proprio uno scritto di Silvio cambi
Credo di non sbagliare qui la memoria mi deve sorreggere
Spero bene
Nel dire che questo scritto sulla sul con una Consiglio dei Cinquecento ad Atene era stato in origine pensato proprio per me perché ricordo una telefonata di Silvio Accame dice si fa un convegno così potresti tu parlare del Consiglio dei Cinquecento democratico in Atene e io in quel momento non ero in condizioni di venire a Roma e quindi dovetti rifiutare allora si assunse Luís questo incarico quindi un secondo legame tra Luís e e me
Alla luce di questo libro
In particolare Silvio Accame ha esaminato il sistema Kristen ecco ma naturalmente avendo ben presente i precedenti e ha descritto in maniera rapida e chiarissima questo sistema in cui ed è già stato accennato implicitamente prima in cui la bulle
Di lei cioè questo c'è nato di cinque questo Senato chiamiamolo così io consiglio di cinquecento è contemporaneamente all'organo di governo e di consiglio dei magistrati questo è stato secondo me è il punto
Ma fondamentale di questa relazione di Accame non porta accertare la parte descrittiva che è fatta naturalmente
Mettendo in chiarissima luce le caratteristiche costitutive e di funzionamento di questi questo consesso
La qui c'è naturalmente era anche la esposizione tecnica chiamiamola così di questo del sistema di Stenico che qui diamo un po'per per conosciuto
Eseguito poi Eugenio Lanzillotta
Il quale ha fatto un'osservazione interessante
E cioè che l'inizio della democrazia
Nel di e con perlomeno del dibattito sulla democrazia
Segue e quasi conseguente
All'inizio del filosofare
Cioè prima nasce la filosofia e una generazione dopo all'incirca nasce il questo dibattito filosofico
Sulla democrazia e di qui anche naturalmente da differenziazioni della parola dei Moss infatti degli eccidi ci dice che la parola Demos che noi adoperiamo delle volte anche senza pensare troppo io mi ricordo i miei studenti lo dicevo state attenti quando dite il demo perché si può fare confusione questa parola Lemos la Lanzillotta viene specificata in sei significati da totalità del popolo
è il Demos per esempio e troviamo delle volte nel in Platone io ho studiato abbastanza Platone ci sono allegorie meravigliose del Demos nella totalità del popolo
Vuol dire territorio paese questo è un significato meno usato ma c'è anche questo
Poi c'è un Demos che si specifica come massa dei POR dei poveri dei non nobili delle classi soggette
Che diventa quasi una specie di corrispettivo di analoghi analogia completa Orso a Massa da Pescia Romana per dirla insomma
E poi c'è un demo se che assume un valore costituzionale ben specifico che uguale alla Ecclesia e di questo abbiamo già sentito un momento fa da Casavola che cosa vuol dire che l'Assemblea ad Atene
Che punto dovrebbe corrispondere all'insieme del popolo di fatto non lo è e viene fuori tutto il discorso se se si tratta da con l'Assemblea cerco un'ecclesia se si tratta di democrazia diretto rappresentativa
Quando si dice che a un certo momento questa ecclesia eh che si radunava e che non era mai sempre uguali a se stessa
Però che questa democrazia questa è crisi
Era una parte del popolo che aveva diritto e quindi c'è il grande discorso tra democrazia rappresentativa dacché democrazia diretta che ha trovato per l'età moderna è già stato accennato una comunque ottimo dibattito nel discorso di Tacna
Quindi questo è in molto importante questa equivalenza tra dei mossa e Ecclesia con tutti i vari valori dire crisi via
Qui sarebbe anche da ricordare che su questa tematica e su un libro importante sulla sul concetto di democrazia a dissertato
Domenico Musti in un libro di di qualche anno fa che è certamente un libro da tenere in considerazione in questa sede
Poi c'è quel Demos compatta e quinto significato e sul quale anch'io sì che spesso a suo tempo ho scritto qualche cosa e cioè inteso come parte Della popolo con una determinata ideologia chiamiamolo politica io non uso per il mondo antico la parola partito diciamo piuttosto fazione gruppo è la parte che noi solito chiamiamo dei dei popolari così il Didimo Crati cicche sono tali non perché sono parte generica di un demo sotto tali totalizzante la popolazione ma sono quelli che rappresentano una impostazione politica che oggi noi chiameremo progressista e
E infine c'è l'ultimo significato di Damon sicché Lanzillotta
Mette in luce bene ripartizione territoriale quindi anche qua quando abbiamo del Mossad mi han detto che corrisponde un territorio com'totale per noi c'è lo stesso termine che indica una sua ripartizione son morti tanti Demi attici che servivano anche come appare problema come situazione anagrafica ma direi de di questo lavoro distanze lotta da parte in un certo senso più interessante
Il definire cosa che sapevo Oglio richiamare a noi
Quando il tempo in cui compare
Ad Atene e nel mondo greco la parola democrazia
La parola democrazia appare per la prima volta
Come tale come democrazia
Come sostantivo e poi anche come aggettivo come dire un verbo scusate compare in Erodoto ed sesto
Famoso passo il sesto libro capitolo quarantatré il paragrafo tre quando o tane nel grande dibattito che avviene che Erodoto immaginava venuto ora contenti persiana il dibattito quale sia la migliore forma di governo abbiamo ecco anche lì come ottani che sostiene la democrazia e mar dominio che in un certo senso applica questo concetto siamo si data grossomodo un culturalmente comprimo insomma della prima avanzata dei ricchi
Dei greci name persiani in Grecia
Lanzillotta di indica quali sono le caratteristiche di questa democrazia
Democrazia che secondo il passo di Ottana viene
Ah specificarsi attraverso la i risotti mia assicurata dal sorteggio
Quindi che cosa dici
Di fatto è roba quattro sono gli elementi secondo i quali nasce esiste una democrazia nel discorso di a tante da il giorno mia
No Moss setacciato richiamato le leggi uguali per tutti
Il palmo sotto un arco Palos una parola meno usata solito si parla di clero se ma il palo sto la sauna il sorteggio delle magistrature e qualificante per il mondo democratico ateniese
Poiché i pensi non s'Arcai cioè lei magistrati sono soggetti al rendiconto
Questo è un tema molto delicato e soprattutto se lo vediamo in prospettiva contemporanea
Il quarto elemento i Molè un matta estratta coi nomi ama fare o meno cioè
Il le deliberazioni
Che devono essere riporti e di rivelazioni magistratuali e implicitamente anche talvolta della stessa vuole che devono essere versate per diciamo sul tavolo
Del dibattito pubblico dell'Assemblea queste sono le cose gli elementi fondamentali di questo passo di ottani
Appunto Lanzillotta si richiama a questa situazione che rappresenta in un certo senso il vero inizio per quanto noi sappiamo dalle fonti che abbiamo del dibattito sulla democrazia
Questo isontina mia cioè da sorteggio che dovrebbe assicurare l'eguaglianza dei diritti mai sono gli onori e i compiti che uno svolge nello Stato
A poi come corollario la ISE Goria
Che Lanzillotta definisce nientemeno che architrave della democrazia ateniese
Cioè il diritto di parola
Uguale assicurato a tutti
Chi conosce soprattutto Aristofane
Sa bene due cose cioè c'ha una cosa è anche il suo contrario sacche viene affermato il diritto del cittadino di parlare liberamente negli organi costituiti appunto come l'ha sentita Ecclesia
Assemblea ma viene affermato anche il contrario che molte volte questo diritto viene di fatto negato e questo è uno dei momenti difficili che la democrazia ateniese ed è il momento in cui sulla scena compaiono i cosiddetti Demme Coro i che poi facilmente diventano i demagoghi quindi è una grossa questione è questa che il teatro di Aristofane mette in luce in maniera diversa ma in sé in qualche modo addirittura più penetrante di quanto appaia dello stesso Tucidide
Perché noi per Tucidide abbiamo sempre in mente il discorso di Pericle che è una esaltazione di questa democrazia ateniese
Anche se poi uccide commenta lui stesso che si che era lo commenta democrazia ergo detto i pozzi cotto andò sporche era parole democrazia di fatto era l'arché
La signoria atto predominio del porto Sumner del del principe traduciamo Proto Summer non del primo uomo perché non ne abbiamo Maetel principe
Ed è e siamo di fronte a a uno dei punti focali dell'interpretazione della democrazia antica aggiungiamo che accanto a questa di Segovia
Cioè più tardi si sviluppa il concetto addirittura il parricidio
Quindi che la libertà della parola nel senso più ampio sulla quale è stato scritto che in Italia parecchi anni fa
Un libro aperto abbastanza nutrito di Scarpa
Questo grosso modo e l'impianto del del l'importante lavoro di Lanzillotta
E in cui c'è anche la quella cosa che è già stata richiamata ecco vorrei ricordare anch'io
E cioè che cosa è di fatto le crisi ateniese
Per cui Lanzellotta han certo momento scrive io su un su un TGV ai così le sue parole non sono le sue parole sono le mie che nascono delle sue le crisi è de iure espressione di democrazia diretta de facto espressione di democrazia rappresentativa perché non ci sono tutti quindi dentro però quelli che sono presenti di che costituiscono questa rappresentanza di questa oscillante mutevole de Mota Assemblea popolare questi in un certo senso sono rappresentanti in mano anche la parlano direttamente e quindi c'è questo continuo mescolarsi tra questi due forme di democrazia Diretta e rappresentativa
è stato accennato bene
Da Avola il problema toccato dal Cozzoli
K regia
Regia Argos insolito da ragazzi si introduce Argos pigro
Non è mica vero
è giusto tradurre arpia non è la pigrizia personale di uno che non ha voglia di fare e anche la quello che uno è costretto a non fare perché non trova lavoro poi la disoccupazione praticamente con soli tocca il grosso problema della disoccupazione in Attene
Ma
Che è un discorso che seppe nelle fonti ci ci aiutino meno fa anche per territorio al di fuori di Atene e qui Cozzoli che cosa ci vuole
Ci ricorda i tentativi di combattere questa regia questa cosiddetta presunta pigrizia che invece impossibilità di lavoro
Il tema che ritorna a essere attuale su riprendiamo i giornali in questi giorni l'attuale presidente del Consiglio continua a toccare questo tema della disoccupazione tentativi di combattere nel mondo antico
Dal tentativo
Violento e autoritario di un racconto e che mette le pene punisce quelli che non lavorano
E non si chiede perché non possono lavorare
Solone
Che cammina su questo su questa linea attenuata che pone multe che addirittura in sigillati mia
Nel caso di uno che non abbia voglia di lavorare
Pisistrato che comincia a preoccuparsi in un altro modo e si avvicina concezioni moderne coi suoi incentivi all'agricoltura in modo che il disoccupato trovi un pezzo di terra da lavorare che ricavare il minimo
Bella per la sua esistenza
E poi l'Areopago che anche presto come organo che cerca di censire i disoccupati
E quindi poi studiare denti delle misure per far sì che la di disoccupazione diminuisca
Previste ne
Che costi crea Leclair rookie per mandar via la gente
In più dadi Atene che vada a trovarsi il lavoro altrove questo fa venire in mente le situazioni dell'emigrazione italiana nei secoli passati anche nella prima metà del nostro secolo
Cioè appunto fette dopo a Omaha eccetera quindi scorso ci potrebbe spostare al mondo romano ma io resto
Diciamo molto molto aderente alla tematica greca
E poi
Quello che succede quando nasce la cosiddetta Prima Lega marittima quella di solito chiamiamo Delio attica che implica la possibilità di impiegare delle persone nel servizio di Marina della flotta
E poi nell'esercito perché naturalmente comincia la fase del cosiddetto imperialismo ateniese quindi la necessità di avere degli esercizi sente pronti e come ben sapete anche si dice che a un certo momento gli organi di governo
Usano la questo sistema dell'esercito perché in questo modo c'è l'ampliamento del territorio con ci può rovesciare dicendo
Sì sì vuole ampliare il territorio c'è questo imperialismo e quindi c'è bisogno dei soldati e di marinai
I contadini per natura non mandano
Questo tipo di lavoro resistono e qui Cozzolino mette bene in evidenza i contadini tendono a restare nella terra che hanno e non amano andare in città per diventare ciurma delle navi o soldati
E su questo tema abbiamo anche un contrasto ad alto livello tra due menti grandi dell'antichità
Perché Tucidide
Dice una cosa e nel secolo dopo ristoratore dice l'opposto acqua a questo proprio il modo di di vincere la disoccupazione
Tutti conosciamo la soluzione per il clero
Le costruzioni
E quindi edifici e qui sappiamo anche l'abuso di Pericle perché adoperava i soldi che non erano nati per quello scopo lì ci sono questi stormi ai quali forse troviamo una delle radici della crisi della democrazia ateniese quando gli alleati si accorgono
E i loro soldi vengono adoperati per abbellire Atene del che noi oggi quando andiamo ad Atene possiamo Behar città ma certamente da un punto di vista storico-politico quell'operazione di perdite a anche i suoi lati deboli
E poi per le cure USA anche Luís de Klerk FIE
Anche l'UI l'arruolamento nella flotta
Anche introduce il così detto gli Astico cioè la paga per i giudici ecco tutte forme perché cercano di impedire questa Ardia
Allora viene da domandarsi dice coso lì ma questo stato ateniese che cos'è
E e e di viene in mente di dire in fondo rassomiglia
Non evidenti comma rassomiglia a quello che oggi in carica che noi chiamiamo lo stato sociale
Questa è una domanda che si pone cozze e al Senato come perché perché la definizione di stato ateniese come Stato sociale era quella di uno studioso tedesco vivente che insegna Heidelberg e cioè lo Schweizer
Ma con soli non accetta questa equivalenza considerati e dice piuttosto e questo è stato già anche richiamato principalmente da Casavola stato fondato sulla uguaglianza civica con specifiche aperture ha istanze dei ceti più deboli
Quindi non è lo stato sociale che pensa per tutti concetto dalla culla alla bara di cui ci parlava anni fa che che ha portato Aldo a certi disastri economici italiani e non solo italiani
Mai però Cozzoli aggiunge un particolare
è uno stato che si preoccupa degli a divinatori
E chi sono gli allenatori sono invalidi che possono essere fisici o anche non fisici
E gli orfani dei caduti quando noi troviamo anche nel discorso di Pericle il ricordo delle vedove e dei figli dei caduti ecco in questo noi troviamo una traccia di questa legislazione temi eh sì
Intesa a dare assistenza a quelli che sono incapaci abbinato insomma i nostri incapaci
C'è un canale cenno perfino l'assistenza medica di Stato
è già stato detto poco fa ecco come deve essere considerata la ricchezza nello Stato ateniese ricchezza io lo dico in greco RV Irons occasione di dare lavoro quindi il ricco a questo obbligo
Secondo questa interpretazione ricco tenga pure i suoi soldi non glieli portiamo via direttamente non lo espropria amo
Ma di indichiamo che il suo obbligo è di far fruttare questo denaro nel diciamo per il bene pubblico si era appunto parlato quello che poi diventerà uno dei temi fondamentali del genere degli scrittori latini il bon un pubblico com'quel bon un pubblico un per secondo una celebre frase di Sallustio fuori fuori largamente sfruttato e maltrattato
Un momento di diciamo così di particolare attenzione io ho rilevato al allora riservato al lavoro di Clara Talamo voi tutti ben capite tema delle teorie e qui non mi diffonderà un molto io l'ho trattato ampiamente la palla morto sconosce anche le mie idee
Sa che io credo per primo Paolo indicato la possibilità che lei Terje non fossero soltanto come sempre si diceva una espressione del mondo li Garcés collegarci colma
Io ho scritto al tanti anni fa
Che c'erano anche Letteria cosiddetta democratica cioè per difendersi da certi tranelli che venivano tesi da questi gruppi segreti oligarchici chi il mondo democratico organizzò a sua volta operazioni analoghe
Ma a parte questo il discorso della della parlammo
è importante perché contrappone le e Terje cretesi
Che sono organi istituzionali dello Stato ripartizioni della popolazione eccetera eccetera le contrappone a quelle attenersi che invece sono dei gruppi
Diciamo clandestini o sei Moncler semi clandestini ricordo a questo proposito che in un lavoro
Recentemente uscito c'è una cui ho perso qui adesso l'eccitazione anche sei in mezzo a queste carte in questo lavoro si ricorda anche le teorie vi Cirene
E ricordo una lettera del carissimo amico lidio Gasperini molti anni fa in cui mi dà
Tutto questo iter IED Cirene
Su questo tema deleterie poi ci sarebbero cose anche negli ultimi negli ultimi anni in manette trascuriamo
Una differenza fondamentale tra lettering
E le e l'Ecclesia
Non solo Letteria ad Atene è qualche cosa di non ufficiali e addirittura in certi casi ante anti statale
E le crisi e gli dice all'organo dello Stato vero e proprio ma la differenza c'è una differenza fondamentale
E cioè nelle teorie bisogna essere presenti
Nella Ecclesia si può anche non andare
Ecco perché l'Ecclesia che dovrebbe essere molto grande e comprendere tutti i diciamo i cittadini di pieno diritto in realtà si raduna in numero molto minore come è stato poco fa anche ricordato
Ma invece nelle teorie la presenza cioè
è una specie di obbligo anzi nelle interni ci sono degli obblighi terribile
Per vincolare uno alla fedeltà Letteria questo gruppo segrete che qui abbiamo sono state definite lobby matrimoni potremmo anche definire con parole che corrono di più sulla bocca della gente nei giornali et perché perché riguardano non solo nell'oggi massoniche come adesso mi stava suggerendo Casavola ma anche certe manifestazioni del mondo pugliese campano calabresi siciliano e via discorrendo ecco queste in queste teorie
Si vincola uno attraverso per esempio il delitto poi conosciamo due esempi
Di di questo di assassinio nei monti in uno dei momenti più tragici della storia teneri se negli anni tra il quattrocentododici quattrocentoundici in cui due Express
Che rappresento nel muto popolare e democratico chiamati demagoghi vengono assassinati
Uno lontano da Atene uno ad Atene e questo Tucci glielo dice pura un vincolo per cui l'assassino conti in questo modo terra costretto al silenzio
Ed era andato in un tempo legato con un patto di sangue ai suoi compagni di Esterina
Un altro sistema era quello che viene normalmente ricordato della profanazione dei misteri
Profanare il ministeri commettere un sacrilegio significava anche legare i uno a una complicità per la quale il silenzio poi erano assolutamente necessario
Insomma qui si potrebbe andare a molto avanti mandato appunto che il tema tocca da vicino anche delle ricerche mie non non vorrei abusare della nostra pazienza
Marta Sordi
Non una lieve dice Eliot a me ma Luís legatissima affettivamente in tanti modi citato essere a potersi considerare una sorta di sub allieva seconda in seconda battuta
Marta Sordi ha toppato un tema estremamente importante che lei definisce con questo titolo
Semplicemente abbastanza semplice
Propaganda e confronto politico è il discorso della ricerca del consenso nel mondo romano si diceva consensus nel mondo greco ci parla di è uno via
E
E qui anche qui non faccio che in certo senso che reca il tale ormai autorevoli
Dice ci fu a un certo momento nel mondo antico una strana situazione che i conquistatori
Mettono sotto
I conquistati
E questi conquistati quali spariscono dalla scena diventano delle ombre dei fantasmi
Mentre quelli che comandano assumono il governo che vigono e la la storiografia parla di loro
A un certo momento questi reietti questi calpestati tornano dalla e come tornano a casa in varia maniera poi conosciamo mondo spartano li lotti conosciamo nel mondo Tessa no altre manifestazioni eccetera tutte queste las la sollevi conosce benissimo
Ma che cosa avviene allora che cosa fa il ceto dirigente che
Che cosa fa questo risuscitare dei miti
Ecco che nasce il mito che questa gente
Alla quale non ci si può più opporre perché ha imparato a farsi sentire crea e è anche forme diciamo di resistenza notevoli questa gente questi ceti inferiori
Vengono riconosciuti non per il diritto che diciamo rivendicano in quel momento ma semplicemente si dicono dice perché sono i discendenti
Di quelli che c'erano prima oppure sono
I discendenti di quelli che c'erano un tempo e che tornano ecco il mito del ritorno degli Eraclidi Checco per altre aree l'abbiamo i Pelasgi per Atene
Ecco il popolo di razza mista quello che il viene definito o il segmento il polacco ottenuto i misti insieme che vengono da più parti e questo vale per la biopsia insomma
Sì è stato Occhetto prima il ritorno alla ribalta dei cosiddetti autoctoni che io chiamerei il recupero di quelli che abitavano un tempo attratti naturalmente le completo attraverso i discendenti a giustificazione dell'ascesa delle classi inferiori se matematica che io tocca agli altri parecchi anni fa in un convegno in Germania ai tempi in cui potevo viaggiare più facilmente di oggi per varie ragioni
In cui trattai con questo punto di vista della favoloso un famoso episodio la cosiddetta congiura vicino a dove a Sparta
Che inseriti non tanto in un discorso di lotta politica stretto senso ma la inserì proprio in un tema che era dedicato ante ha problemi di popolazioni
Di popolazioni però un tema proprio sulle popolazioni
Il territorio e mi servi di questa congiura del Cino Adone
Per parlare del recupero che avveniva dei cosiddetti per dieci e di altre classi o c'è chi che per tanto tempo erano stati ridotte in condizioni di semi servitù a Sparta
Anche il mondo etrusco in questo senso
Sì sì sì ad è incerto certo certo questo lo dirà il tutto in tormento e dopo perché non voglio farmi bello con le penne Grazia altrui
Ecco questo
Dicevo spiega per esempio la a un certo momento che hai Titti
Infima classe di Atene vengano riconosciuti dei diritti
Questo spiega che gli spalti e siamo allora anche qui in questo mondo extra attico ma anche questi che non sono gli spalti spartani siamo invece nel mondo tanto caro alla Marta Sordi che il mondo Tessari come oggi
Ecco quindi ma dicevo che stavo dicendo degli Etruschi anche gli etruschi in un certo senso entrano in questo gioco
Perché che cosa cosa avviene
Gli Etruschi si dice che vengono dall'Anatolia
Una delle teorie altri dicono che gli Etruschi son Montottone lasciamo stare
Non è questo il punto ma in questa versione della della della venuta degli Etruschi e da tanto Verona toglie la si vuole spiegare in che modo dicendo che Dardano
Capostipite dei Troiani eccetera era originario di Cortona ma a nord di Roma etrusco quindi questi etruschi che vengono dall'Oriente sono tengono i tornanti
I loro discendenti s'intende quindi questo è la tematica sviluppata dalla Sordi che era stata già detta molto bene e pregnante mente da Casavola io vi ho voluto solo precisare alcuni degli argomenti della sorti
Ci aggiungerei dato che sono un bene taccio a trentadue trentadue esimi vero che qualche cosa del genere si potrebbe dire anche per i veneti di Antenore
Ma il tema molto molto dibattuto ve lo risparmio
Un lavoro molto interessante viene da un polo
A un polo di questo si è occupato parecchio ha scritto dei lavori recenti
Uno del novantasei una pagina nel più grande volume della collana Einaudi greci
E un altro nel novantasette storia greche di questi lavori elici da qui quasi un estratto toccando alcuni punti che cos'è sostanzialmente questo lavoro bianco
è la discussione bisecolare
Del rapporto tra democrazia antica e democrazia moderna
Ed egli parte da un'affermazione dell'illustre mai nette
Comprende che e quale diceva questo che nel mille novecentodiciotto dichiara il suo interesse per la democrazia antica perché perché nel diciotto c'è la riforma elettorale prussiana
E allora gli serve studiare la democrazia antica per capire se questo può servire a essere paragonato occupano tutto ad essere utilizzato per la situazione del momento
Si può mai né che era degli definito da un polo un conservatore illuminato fautore di collaborazione fra Cioccia di stia democratici
La le pagine a un polo che sulle quali bisogna per forza essere o molto brevi o o c'ha un un popolo Lisi Maio scelgo la prima soluzione sono una sorta una percorso
Che si può sintetizzare in questo modo
Attraverso i secoli partendo dal secolo sedicesimo fino ai nostri tempi sulle Bari le opinioni di alcuni tra i più autorevoli storici di quel tempo storiografico
Però contro la democrazia ed è curioso che dal secolo sedicesimo al diciottesimo sostanzialmente con piccole varianti sia una posizione antidemocratica la democrazia antica viene giudicata è criticata con qualche momento per qualcuno per esempio il cigolio l'astenia qui ci sono più moderati
A me ha colpito poi il paragone che viene spesso fatto tra i governi oligarchici antichi in questo periodo e il governo veneziano che era un governo di mercanti come sappiamo benissimo
Che poi viene naturalmente illustrato da nomi in cigni patrizio veneto eccetera eccetera però in realtà si tratta di un'aristocrazia mercantile
Mi fa venire in mente poi questo
Una
Una parallelo una definizione fatta da un altro compianto amico mancato da poco cioè l'Albino Garzetti
Il quale proprio proposto della democrazia ateniese qui non siamo nei secoli che dicevo prima ma proprio nel nostro secolo
Diceva che in fondo per lui la democrazia ateniese era la democrazia di un'aristocrazia piste la definizione
I capetti sulla quale si potrebbe molto discutere
Ma insomma e gli volevo dire una cosa in parole povere che si c'era la democrazia tema quelli che comandavano erano pochi
Problema che in qualche modo oggi si ripropone in certi aspetti ma qui sentiremo un costituzionalista come Casavola oppure D'Agostino che cosa ne pensano
Richiamo questo discorso di cadette allora diciamo fino al secolo decimo ottavo praticamente la democrazia non è vista bene da questi storici che ampolloso tedesca nel secolo diciannovesimo le cose cambiano
Perché abbiamo perché c'era allora quindi tutta un'altra impostazione chirurgo rotte di orrori Curtius Gross già richiamato
E poi in Italia Colucci De Santis Momigliano Omodeo Calogero Finley Hansen anzi l'ho conosciuto
Proprio ad Atene alcuni anni fa in un convegno sulla democrazia che non so se il libro poi sia stato girato in Italia non so se voi lo conoscete questo
L'avete voi
Se avete ecco bene è un con l'occhio attento Nacional democrazia tenerne ecco il Cigliola che si tenne nel mille nel nel novantadue da tenne
E che tocca alcuni di questi rapporti proprio i temi che scogli vennero fuori nel convegno romano del novantacinque
Bene quaestio questi scrittori col dicevo invece questi hanno una posizione completamente diversa e decidono la democrazia invece come un valore positivo si distingue nell'Ottocento solo ottavo Amedeo Peyron
A Torino il quale continua sulla vecchia linea e qui a me approfitto per dire che un carteggio ditta era un dato l'epistolario dipenderà un po'e stato recentissimamente pubblicato proprio a Treviso la mia città
Da da un monsignore che ha dedicato buona parte della sua vita allo studio dei carteggi Peyron che c'è
In quello che ho visto io per lui anni
Insomma in cui si ci faceva questo dibattito non non tocca niente Peyron parla di altre cose però è un libro molto importante proprio per conoscere il pelo studioso no anche del mondo cristiano
Lui era un un ecclesiastico e lo segnalo qui per qualcuno che fosse interessato potrei anche dare porre accettazione completa
Nel lavoro di ampolle con questo finalmente finisco di tediarvi c'è un punto che mi piacerebbe discutere ma non so se questa sia la sede poi ci vuole naturalmente anche la controparte ed è la positività giudizio che pezzi Campolo da Suffer rabbino
Molti di voi hanno conosciuto il mio primo maestro altro Ferrandino e pelo non mette nella lista dei avversari della democrazia
Riuscì con naturalmente con tutto il rispetto e lo mette dicendo che in fondo in due libri prima e seconda edizione dell'Umbria della Litti soluzione la libertà nella Grecia antica di fare a meno
Sono chiaramente la dimostrazione che non si doveva intendere libertà in quel senso eccetera donde e critiche che afferrabili non furono mosse dal suo stesso maestro Gaetano De Santis
Non so se ha Polo conosca una specie di terza edizione di quel libro
E che è uscita assi finita la guerra a seconda guerra mondiale e due edizioni erano una del ventinove contro di soluzione la libertà e una del trentasette
Ed erano in un certo clima politico e a un polo riconosce che in questi due libri in effetti si può devo riconoscere anch'io si può trovare una giustificazione della mettere in serra vino ni sulla linea in un certo senso chiamiamola così genericamente antidemocrazia Ateniese ma si arrabbino
Finita la guerra feci una sorta di terza edizione il cui cambio titolo profilo della grecità politica
E io quello che vorrei dire se uno fuori a profondere questo tema ebbene che lega anche questo questo lavoro perché se il rabbino L'Espresso dice parlando di questo suo libero profondo rifacimento
Free
Ecco e rischia rammento cioè ha cambiato parecchie posizioni quindi l'ultimo Ferrandino
In un certo senso si avvicina di più al suo maestro Gaetano De Santis accanto al quale sedeva felicemente e armoniosamente in Senato
La frase comune quale volevo chiudere questo mio intervento è già stata letta poco prima da Casavola e riguarda il discorso di Paladini io ho letto anche naturalmente i lavori degli studiosi
Relativi alla democrazia moderna ma il mio compito era di fermarmi al mondo antico ripeto la citazione del Palladium nella sue interezza
Ed è questa
E con questa chiudo
Adesso naturalmente le carte sono andati al eccola qua
Il titolo di Paladini era la sovranità popolare nella democrazia degli antichi e in quella dei moderni con titolo che
Ecco un allargamento di una celebre libero libro del Findlay tra democrazia degli antichi e dei moderni
Scrive Palladini la democrazia non vive di espedienti
Oggi qualche espediente in giro c'è nella nostra democrazia questi equilibri questi modifiche d'altra parte il mondo dell'auto siamo della politica deve essere anche su pronto al compromesso
Farla funzionare per davvero rappresenta uno fra gli esercizi più difficili ai quali è chiamato alla civiltà contemporanea
Non ci si può illudere che esistono scorciatoie atte a riavvicinare la democrazia dei moderni a quella degli antichi questo è stato la conclusione di Casavola ed è anche Samia e scusate se mi sono dilungato troppo
Questa una straordinaria lezione allora la curiosità a questo punto si acuisce dallo storico passiamo al filosofo Francesco D'Agostino
Da chi parla per terzo dopo gli interventi di due maestri quali maestri in un certo senso al compito molto facilitato perché veramente posso permettermi di sorvolare su tutto le quelle numerosissime articolatissima e tematiche su cui hanno richiamato l'attenzione di professori Casavola Sartori
Dall'altro punto di vista però sono facilitato per il fatto che non credo di essere stato chiamato qui perché portatore di competenze specifiche né per quello che riguarda la storia antica da e per quello che riguarda la teoria democratica probabilmente a parte l'amicizia che mi lega ai curatori del volume
Sono stato chiamato qui come un common Reader con un lettore comune che
è stato sollecitato da un libro sicuramente interessante e che viene interpellato viene esortato a dire perché ha trovato questo libro interessante beh io l'ho trovato interessante
Per ragioni che però non vi è facilissimo esprimere allora farò un discorso confuso buttano giù parecchie cose e chissà se hanno alla fine riuscirò a farmi capire o se o se si potrà tirar fuori un senso del mio discorso
Intanto trovati di più interessante per il titolo
Lei era antiche radici della democrazia quando uno poteva vedere dentro si accorge che queste radici hanno due focalizzazioni la riflessione storica affidata a dire cisti
E la riflessione strettamente giuridica affidata praticamente a costituzionalisti
Mancano teorici della politica mancano storici delle dottrine politiche in questo libro mancano soprattutto meno male di scienziati della politica
Evidentemente già nel titolo c'è un messaggio interessante se vogliamo andare alle radici della democrazia affidiamoci
Sia pure provvisoriamente da chi l'ha voluto ragionevole senza voci concitate ma affidiamoci a storici a giuristi ecco questo è un primo punto che mi solletica su cui
Vorrei portare la vostra attenzione su cui magari ritornano tra un momento
Perché chiamare gli storici beh questo probabilmente lo capiamo tutti bene nel libro viene detto benissimo poi è già stato richiamato egli almeno dal Settecento che
La Grecia funziona Piero noi come una riserva illimitata di archetipi
E quindi è più che giusto andare a ricercare tre greci l'archetipo della democrazia
Però anche questa ricerca di un modello archetipico della democrazia e meno cristallina di come potrebbe sembrare
Dopo aver letto il libro sono andato a recuperare uno si porta sempre dietro memorie di antichissime letture e e a me mi girava per la mente una citazione di micce
E allora sono andato a ripescare felice che avevo letto tanti anni fa e l'ho ritrovata
Quando dice dice badate bene ai greci non si ritorna ma dei greci si riparte
E poi in particolari greci per noi sono come degli interpreti
Quando parliamo di loro parliamo allo stesso tempo di ieri e di oggi la loro storia è uno specchio
Che riflette sempre qualcosa che non è nello specchio stesso ecco la la grossa provocazione nei greci nella storia dei greci vediamo il riflesso di qualche cosa che nello specchio non c'è
In poche parole nella democrazia greca troviamo qualcosa che probabilmente della Grecia non c'era e qui ritorno alle considerazioni che già sono state fatte priva sia pure in modo diversificato in altre parole
L'idea di democrazia credo e sia per gli storici che più di giuristi è un'idea che mette Di Sario
Intendiamoci non la pratica democratica ma diamolo per scontato che siamo tutti convinti che non c'è un Rizzo Conte al Third attivo a quello democratico per noi uomini del nostro tempo
Ma diamo anche per scontato che l'unica forma di legittimazione del potere politico oggi è quella democratica
Credo che se c'è un fenomeno obiettivamente paritario oggi è proprio questo qualunque regime il più ipocrite subdolo del mondo
Oggi per legittimarsi ricorre a modalità democratiche quindi figuriamoci regimi che grazie a Dio non sono subdoli e non so ipocriti quindi è fuori questione che come pratica sociale
La devo sia oramai è un orizzonte che cinque uova e al di là del quale non sappiamo e direi almeno personalmente direi non vorremmo andare
Ma il problema non è questo il problema e teoretico qua ci muoviamo su un piano strettamente teoretico
E sul piano strettamente fiorenti come l'idea di democrazia ci mette a disagio
Perché ripeto se è un'idea rinunciabile e anche un'idea sfuggente
Non possiamo essere così ingenui da poter arrivare a focalizzare in alcune procedure definiti in materia tipica all'essenza del metodo democratico uno demente demeriti di questo libro
E che da tutte le parti viene fuori questa continua difficoltà definitoria questa continua esigenza di precisare ciò che sembrava già adeguatamente precisato e che invece si rivela ad una lettura più attenta ancora tormentoso avente pago
Se preferite possiamo dire la stessa cosa in un altro modo è già difficile definire il concetto di democrazia giustificati l'idea di democrazia e più difficile ancora
Non sappiamo esattamente come qualificare la democrazia ma ancora con maggiore difficoltà riusciamo poi a capire perché dietro quest'idea del popolo del demo si debba nascondere questo valore politico unificante
Diciamo la stessa cosa per l'ennesima volta in un altro modo questa mi è una citazione che mi pare di aver letto il becco Infrared la democrazia vive di presupposti che essa stessa non è in grado di garantire
E questo è il problema il nocciolo teoretico che rende disagevole ogni tematizzazione della democrazia
E mi sembra se consideriamo la prospettiva storiografica che questo in qualche modo si rende palese per chiunque è innamorato della storia greca come io da dilettante Soro
Perché sicuramente parliamo dei greci e pagava la democrazia ateniese e poi c'abbiamo pesante come un macigno il modello spartano
Che era il modello ritenuto assiologica mentre prevalente dai Greci stessi per quanto noi ci sforziamo di leggere Platone da tutte le parti viene fuori l'esaltazione del modello spartano proprio Platone
E il più ateniese tra gli ateniesi diventa le saltatore di un modello alieno
Ma poi Platone ci mette sotto gli occhi dà ragione di tutto questo ricordiamoci che tutto il processo di Socrate può essere letto come una tragica critica la logica della democrazia
E che Sparta sia un brutto un talvolta sì è un tormentone diciamo così perché ovunque si rivolga ai greci per cercare di trovare nello specchio dei greci qualcosa che in quello specchio non c'era lo si può mostrare in mille modi
Andando a pescare anche ancora una volta i miei antichissime letture io non mi dimentico mai di quella città nei ridotto che mi sembra stia in Plutarco quando Alessandro
Dopo avere sconfitto agrari dei persiani con una battaglia assolutamente incredibile
Fa erigere un monumento al ricordo della battaglia in onore degli Dei e fa mettere come epigrafe al movimento agli Dei dedicata questo monumento Alessandro figlio di Filippo e tutti i greci tranne i Lacedemoni
Perché gli Spartani si erano rifiutati di partecipare alla spedizione di Alessandro contro la Persia
Sono stati gli unici ad aver previsto che da quella spedizione sarebbe nato un mondo che non sarebbe più stato il mondo delle città greche e se volete della delle libertà greca
Sì Sparta trovare una democrazia ma su questo aveva capito qualche cosa che tutte le altre città greche tutti i greci non avevano capito
In altre parole ecco allora il disagio ecco noi non voglio insistere troppo su questo punto perché soprattutto il professor Sartori ha detto
Cose essenziali al riguardo ma questo disagio che noi inedita abilmente proviamo quando riflettiamo sui greci e sul loro modo di pensare la democrazia poi emerge anche a livello terminologico
Non voglio farla troppo lunga ma una delle parti più fini più raffinata delibere quella che concerne per esempio il termine i sono mia su cui si sofferma
A livello studio grafico il professor Lanzillotta ma anche per saldate da seppure in un altro contesto ma perché non se impostata parola i sono mia
Che davvero è la parola di tutte più bella perché questa parola di sodomia rimaste in retroguardia
Se non perché in qualche modo la parola i sono mia a portato più etico che politico e quindi mal si adatta anche se ovviamente un forte portato se politico giuridico ma li sottovia
Fondamentalmente è un portato etico perché sottolinea la pari dignità ontologica di tutti gli uomini soltanto soggetti uguali sono sottoposte alle leggi uguali e questo termine è rimasto per quanto sia un termine essenziale nella terminologia della Grecia antica è rimasto soccombente di fronte ad un termine infinitamente più ambiguo come appunto il termine democrazia che non ricordo che sappiamo tutti benissimo
Essere un termine che noi abbiamo elaborato e trasformato dall'interno è usato in chiave asso logicamente negativa da Aristotele e noi no l'abbiamo ritrasforma atto e riqualificato in senso positivo mentre il povero termine polizia è andato completamente perduto se non per gli specialistica
Per cui est dove siamo costretti a al al lavorare con i greci alterando il significato delle loro parole
Ma lo stesso disagio lo troviamo quando noi cerchiamo di tematizzare in chiave teoretica l'idea di democrazia
Il fatto ripeto che siano esclusi almeno ad un malato per primissima in otto in una primissima presa di contatto licenziati della politica da questo libro la dice lunga si cerca in questo libro accanitamente bijou indicizzare la democrazia e questo mi sembra un esito importantissimo su cui veramente non si dovrebbe mai cessare di riflettere questo però comporta alcune discussioni molto nette e molto significative il concetto russo Jaro di democrazia è praticamente del DG delegittimato Antonio date da scrivere di argomentazioni perfette
Che non si possono non condividere contro il concetto Sogliano di democrazia però una teoria democratica rinasce nel Settecento grazie al flusso e questo è un paradosso intollerabile che giustifica quel disagio di cui parlavo prima
Se noi oggi parliamo di democrazia e perché russo ci ha messo in condizione di parlarne però non possiamo più parlare come le parlano russo come se ne esce
Onestamente non lo so se ne esce soffrendo un disagio teoretico fino in fondo che accettandolo
Anche perché tutte le puntualizzazioni che con un'estrema finezza giuridiche costituzionalistica date da apporta nel suo saggio per esempio quella sul principio maggioritario quanto voi con molta linearità dice attenzione
Parliamo di principio maggioritario minoritario perché il principio maggioritario da solo si può rovesciare in forme aberranti di tirannia della maggioranza
Chi non è d'accordo con lui siamo tutti d'accordo però è anche vero che vado cominciava a teorizzare il principio maggioritario minoritario ci rendiamo conto che entriamo nelle sabbie mobili perché allora vuol dire che ci deve essere un principio di rango superiore un metaprincipio
Che stabilisca come mediare tra maggioranza e minoranza
In poche parole un metaprincipio che civica in quali ambiti si può votare in quali ambiti non è lecito votare
Ma a sua volta questo principio che sottrae alla tirannia della maggioranza la delibera succede su certi argomenti non può essere un principio democratico cioè non può essere stabilito in base allo stesso principio maggioritario entriamo veramente in ombra
In un campo
Mirato
Allo stesso modo
La è da ritenere un campo minato il fatto che
I giuristi che pensano alla democrazia inevitabilmente sono portati a esasperata nel carattere procedurale
E noi sappiamo quanto procedura lirismo abbia suggestionati da affascinato gran parte degli autori contemporanei
Va be in Italia ovviamente dobbiamo citare Bobbio ma soprattutto alla tradizione anglosassone
Soprattutto americana si è mossa da decenni in questa linea e sappiamo anche come quel movimento che gli americani chiamano i comunitari momento comunitario di comunità visti
Ecco abbiano messo in evidenza come la freddezza del modello procedura vista porta con sé
E inevitabilmente almeno dal loro punto di vista l'impossibilità per il modello di funzionare adeguatamente
In altre parole una società democratica ditate esclusivamente da soggetti democratici si rivela alla stregua di una società con funzionale questo è il nocciolo della critica comunitaria
Ai procedura listi democratici ed è una critica che tuttora spacca il campo in due e attiva discussioni assolutamente dure assolutamente Acri
Come se ne esce per me da questo libro una indicazione di uscita vien fuori ma appunto e una e non è sicuramente detto che
Possa essere quella più condivisibile sicuramente non è quella più condivisa
L'indicazione che viene fuori è quella di dare fiducia al diritto il modello di democrazia lo accennavo fin dall'inizio che emerge da questo libro è fondamentalmente un modello giuridico
Un modello che afferma che lo Stato democratico lo Stato di diritto e non è uno stato di politica
E questo per chi per esempio hanno paradigmi di tipo kantiano come il sottoscritto non può che essere una sorpresa una soluzione ampiamente soddisfacente però è anch'essa una soluzione problematica
Perché affermare
La coincidenza dello Stato democratico con lo Stato di diritto unifica postulare qualcosa di estremamente grande
E anche di estremamente fragile cioè il primato del diritto sulla politica quando sappiamo tutti che il diritto è un'esperienza fragile la politica invece un'esperienza forte
Il diritto è debole il diritto al freddo la politica invece calda la politica coinvolge mentre il diritto continuamente farà scegliere questioni problematiche sottili
Controverse
Sì probabilmente
Questa è la mia opinione modestissima di tipo personale
Oggi non è possibile pensare la democrazia se non a cui chiudiamo in maniera totale radicale con il diritto una democrazia che non sia costruita e difesa in primo luogo dei giuristi
è
Con ogni probabilità una impossibilità
Però nel momento stesso in cui ci convinciamo di questo poi ci accorgiamo
Che queste radici storiche della democrazia non le troviamo nella patria del diritto cioè romantica quelle troviamo in Grecia
Cioè in un ambito di esperienza storica in cui la pratica del diritto per quanto grande per quanto suggestiva
Non so se il professor Casavola di tirata d'orecchie dopo che Alvaro detto questo non ha ciò non di meno la grandezza sistematiche storica del diritto elaborato dei romani
Allora se noi inevitabilmente sentiamo l'esigenza di connettere democrazie diritto come possiamo spiegarci che l'idea di democrazia
Provenga da un ambito storico culturale che non aveva nemmeno elaborato una scienza giuridica degna di questo nome e Acqui addirittura mancava un Lessico del diritto adeguato andate a vedere
Quant'è difficile tradurre oggi ha distolto elevato proprio perché etica soprattutto di Aristotele quando noi parliamo di diritto naturale o di legge naturale
O ci troviamo in difficoltà lessicali assolutamente non indifferenti ecco tutto questo insieme di elementi
Giustificano o spero che possano giustificare questa parola che ho usato per designare
La niente dà l'impressione di lettore di common Reader di questo libro un disagio che naturalmente è un disagio stimolante fruttuoso
Il disagio è quello che provo a colui che dopo aver letto un libro si rende conto che invece di avere risolto tutti i suoi problemi prove desiderio di andare avanti e di approfondire e di capire ancora più di quanto non si è capito
E allora dato che
I miei predecessori hanno tutte e due citato l'ultima fase del libro di Livio Paladin gabella posso usare anch'io la democrazia non vive di espedienti e ad
Con qualche lieve aggiustamento direi anche la ricerca teoretica sulla democrazia
Non solo la parte della democrazia ma anche la ricerca teoretica sulla democrazia non vive di espedienti non possiamo compiacerci dal fatto che la democrazia oggi è un paradigma vincente
Non ci possiamo mettere a sedere tranquilli dicendo e inutile difendere la democrazia perché oramai la democrazia si difende da sola
La realtà è che proprio oggi in un momento storico in cui il trionfo fattuale del paradigma democratico è indiscutibile
Proprio oggi mi sembra che rinascono esigenze fortissimi di giustificazione teorica del modello democratico
E proprio oggi quindi si apre me lo ha avuto almeno una stagione importante per ricominciare a pensare a livello teorico il concetto di democrazia e i giuristi devono essere in primo piano
Assieme ai loro migliori alleati questo il libro lo dimostra benissimo
Quali appunto gli storici
Grazie
Curatori il volo
Ho
No no
Ghizzoni doveva magari mentre lui è contrario razzismo
Innanzitutto ringrazio di cuore il relatore il professor Casavola processo Sartori collega Sartori il professor D'Agostino
E ringrazio il però alle di stima dell'iniziativa che è stata fatta congiuntamente col collega tante
Ringrazierà anche perché prima il professor Casavola poi il collega Sartori
Hanno colto diciamo del mio lavoro la parte più significativa nella lunga citazione che ha fatto
Professor Casavola
E e in effetti diciamo mio sforzo che è iniziato con quell'articolo poi è continuato
Ma per meglio esprimere diciamo questo mio percorso innanzitutto vorrei ricordare che questa iniziativa scritti del convegno
Realizzata nel novantacinque aveva una sua finalità
Ed era quella di celebrare la ricorrenza venticinque secoli della Fondazione delle prime istituzione democratiche nella storia del mondo antico e in particolar modo alla bolle dei e Bonnie ateniese
E infatti prima articolo di Accame si concentra appunto della bolletta
Attendesse
Occasione dunque di celebrazione
Poi questa diciamo molto francamente l'occasione di celebrazione si è un po'trasformata
L'occasione è diventato un colloquio
Un colloqui direi sì con mano che culturale terranno gli antichisti e giuristi un colloquio che iniziato nel novantacinque e che poi con molto direi
Con molta di reperti eccitazione è continuato fino ai nostri giorni e io mi auguro che posta poi continuare anche nel futuro
Da questo colloquio che cosa personalmente immerso
Da una parte direi l'esigenza furono storica antico
Di confrontarsi col problema attuale
E quindi ecco io personalmente se ho iniziato le letture in particolar modo dei trattati diritto costituzionale
Prima i trattati poi gli articoli direi più specialistici
E questo mi ha permesso poi di lì vedere direi di rileggere con più attenzione con più fa collezione proprio la storia antica
Naturalmente l'articolo rappresenta questo primo momento e per le riallacciarmi e per dare anche un esempio di approfondimento che poi è venuto spontaneo mi riallaccio proprio all'ultima parole del collega D'Agostino
Cioè che lo sforzo nostro dovrebbe andare da parte lo sforzo dei dei giuristi oggi dovrebbe andare nel costruire nel riflettere sulla democrazia come un modello di tiri
Ebbene
Rileggendo proprio in questi giorni per una conferenza alla Cattolica di Milano
Il primo discorso sulle costituzione ricordato dal collega Sartori
Avvenuto tra i notabili e persiani
Che erano fautori tre notabili della democrazia dell'oligarchia e della monarchica
Un discorso chi rossa minato nel mio articolo
E poi rileggendolo dopo ritornando così ho scoperto con mia grande meraviglia un altro dato ovvero
Mentre o tane che il fautore della democrazia
Insiste sulle regole della democrazia cioè presente alla democrazia come un governo popolare ma che si basa essenzialmente sul regole si attua attraverso regole
Diversamente i fautori dell'oligarchia
Non dicono che non insistono sulle regole bensì dicono che il governo oligarchico è un governo migliore perché si basa su miliari story sui migliori
Altrettanta motivazione viene data dal monarca perché dice il monarca il migliore di tutti per cui ecco dunque il sillogismo dai migliori discendono le scelte migliori
Mentre diversamente o tane non dice che il governo popolare un governo migliore a un governo più bello che si basa sulle regole
Ecco dunque è un po'questa da questo primo direi incontro ne è uscita anche personalmente un po'un'avventura culturale cioè ricercare dare questa non nuova lettura ma questa attenzione alle regole con cui nasce ab initio la democrazia
Questo direi frutto che non ne ha ricavato personalmente ma mi permetto dire lei di avanzare qualcosa che può essere utile giuristi
Ovvero leggendo i trattati di diritto costituzionale
Ho potuto notare come purtroppo la parte del ittico diritto costituzionale greco cioè tutta la riflessione e la realizzazione storica e nella riflessione tiro teoretica e completamente assente almeno per quinto riguarda le mie letture però mi ha fatto dire abbastanza in pratica io leggo diciamo posso citare dal trattato del di Vezio Crisafulli il quale dice l'assetto e le definizione dello Stato moderno
Nascono e questa è poi la posizione comune dal come punto di riferimento dalla pace di queste fatali
Cioè io posso comprendere che da quel periodo nasce l'assetto però non posso personalmente accettare che nascono le definizioni dello Stato moderno
Per cui a mio avviso è importante questo dialogo tra giuristi ed antichisti poiché noi possiamo avere quasi direi un'illuminazione al mobile nel rileggere non dico forzatamente con occhi moderni la storia antica
Però i giuristi possono direi soprattutto vedere è la realizzazione soprattutto alle motivazione che ci saranno dietro le realizzazione della democrazia antica
Faccio qualche esempio poi chiudo con il mio intervento ad esempio è chiaro che il primo capitolo del diritto delle Trattato di diritto costituzionale
Parla della sovranità popolare del principio di maggioranza della divisione dei poteri e delle competenze del diritto internazionale
Ebbene tutti questi direi punti che adesso citati
Non solo sono stati vissuti ma anche chiaramente direi definiti
Nella pratica è anche nella teoria essi della politica che
Per citarne uno la sovranità popolare
Io ho trovato recentemente mi sono soffermato su alcuni decreti del quarto secolo
E ho trovato che demo
E definito auto creato
E la definizione e a mio avviso più limpida che ci possa essere della sovranità popolare
Ecco non mi dilungo oltre e io dico che al termine di questo incontro diciamo il colloquio a mio avviso dovrà proseguire grazie
Grazie anch'io mi unisco anzitutto ringraziamento di Lanzillotta per per i colleghi che con tanto impegno hanno assunto l'onere di presentare questo libro e non facile anche per il fatto che raccoglie una pluralità di contributi ciascuno con il proprio filo conduttore che noi abbiamo tuttavia
Sperato si compone insieme in un disegno sostanzialmente unitario
E ringraziare anche i i presenti che hanno ritenuto di partecipare a questo incontro
E vorrei dire qualche cosa sul che nelle su questo libro che nel libro non è esplicitato
Che che cosa c'è dietro un
Ricordando collega Casavola nel suo intervento la sollecitazione attuale da cui nasce in genere la ricerca storiografica
E nel suo nel nel nel suo intervento a propria volta del professor Sartori richiamando il contributo di Ham Polo ha ricordato il passo di manine che
E che confessa
La il suo interesse e la sollecitazione del suo interesse preminente rapportando la riforma elettorale prussiana
Ecco perché questo questa riflessione sulla democrazia oggi in Italia
Perché ci troviamo a vivere un delicatissimo processo di transizione costituzionale
Il quale induce a riflettere sui temi generali c'è un dato che è particolarmente significativo nella produzione costituto l'analisi che ha degli ultimi anni c'è una decisa ripresa una ripresa esponenziale delle riflessioni dedicate ai temi ai temi generali
Non riflessioni che si riferiscono ad aspetti particolari del disegno costituzionale ma la forma di Stato la forma di governo ed è evidente che in questa prospettiva diventa centrare una riflessione sul sulla democrazia
Una riflessione sulla democrazia che è si collega anche alle alle particolarità di quella fase che con un'espressione che a me non piace molto dico la verità viene definita la fase del passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
E non amo l'espressione Seconda Repubblica perché la considero molto ambigue e in una certa misura mistificatoria
Però direi che attraverso questa espressione sì coglie un aspetto di verità ed è un diffuso mutato atteggiamento della sensibilità costituzionale
E l'elemento che entra in crisi in questa fase
è il modello partitocratico
Una crisi forse è più nelle coscienze che né i fatti
Né i fatti le indicazioni sono molto contraddittori da un lato abbiamo dei fenomeni non so mi riferisco ad esempio al partito dei sindaci che sarebbero a testimoniare della emancipazione delle articolazioni periferiche dei partiti rispetto alle segreterie nazionali
D'altro lato abbiamo i recenti ribalti Dini che darebbero indicazioni in senso in senso opposto cioè mutamenti di giunte regionali per effetto di mutamenti di alleanze sul piano nazionale
Però ecco sul piano delle coscienze c'è un un rifiuto dell'idea che la mediazione partitica sia la forma esclusiva del pluralismo in una società contemporanea
L'atteggiamento è comprensibile secondo me e anche in larga misura condivisibile tuttavia ecco ci sono dei pericoli che si collegano proprio le riflessioni che abbiamo fatto in questo in questo incontro in questo volume cioè il rischio e il rischio di eccessive semplificazioni il rischio è che si accrediti l'idea
Da un lato che la democrazia sia tutto è un'idea che circola
Nel nei media per esempio e d'altro lato che la democrazia sia tanto più democratica quanto più dirette
Ora mentre è sacrosanta e l'esigenza
A ad una di a realizzare una democrazia immediata c'è una democrazia in cui il corpo elettorale ebbe il potere di determinare la composizione del governo
E molto pericoloso evocare quello che Sartori Giovanni Sartori e non recente discorso alle Cortes generales in Spagna definisce il direttissimo
La democrazia dei sondaggi
L'idea che vi possa essere una una decisione popolare su tutto la democrazia telematica
E cioè e più in generale direi le derive plebiscitarie che in una fase di sfiducia nelle mediazioni partitiche si avvertono essi avvertono con con particolare in maniera particolarmente allarmante
Che cosa che cosa sfugge a queste semplificazioni sfugge che nelle società costituzionali contemporanee in genere la democrazia non sta da sola e questo lo ha colto molto bene
D'Agostino nella sua lettura ponendo in luce gli aspetti gli aspetti inquietanti di questa ricerca del del quid della democrazia
Nei sistemi di democrazia occidentale la componente democratiche bilanciata da una componente garantistica di matrice liberale
E di qui l'esigenza poiché che poi ovviamente per un costituzionalista diventa un'esigenza ontologica c'è il costituzionalista fa il giurista in quanto muova dal dalla pretesa è che il regole possano applicarsi anche al potere sovrano è chiaro che il e abbiamo la piena consapevolezza della fragilità delle regole rispetto rispetto al potere sovrano
E tuttavia cioè l'unico modo per per fare del diritto costituzionale una disciplina giuridica è proprio questa di considerare che ci sia un solleva una un dovere essere
Quale naturalmente poi dovrà fare i conti e questa è un'altra specificità della disciplina con la effettività con i fatti rispetto ai quali non non si può opporre
Una dovere essere astratto
Quindi questi queste le due componenti e e quindi parlare si si parla spesso di democrazia quando forse più propriamente si dovrebbe parlare di liberaldemocrazia
Il che sta a significare e che la democrazia e può essere anche illiberale
Vi sono delle delle ricerche politologi che le quali evidenziano che più del cinquanta per cento delle democrazie del mondo sono democrazie illiberali nel senso che è il riconoscimento dei diritti politici non va di pari passo con il riconoscimento delle libertà civili eccolo riconoscimento delle garanzie
E quindi c'è c'è c'è un volto preoccupante della democrazia in quanto tale il diritto il coniugarla con esigenze di garanzie la la tempera e quindi
Lascia l'elemento della legittimazione ora la consapevolezza che nei sistemi democratici contemporanei vi siano queste polarità vi siano questi elementi di tensione questi antagonisti non è diffusissima in Italia
In Italia si tende si intende io mi riferisco ovviamente le riflessioni che conosco di più quelle costituzionalisti che insomma si tende a delle rappresentazioni piuttosto edificanti della
Democrazia nell'economia delle quali nel momento della garanzia al momento della decisione maggioritaria cioè si combinano armoniosamente in realtà non ci sono in questa materia delle delle armonie o delle armonie naturali ora e diverso invece l'atteggiamento all'estero per esempio indichi in Germania e largamente diffusa alla diagnosi
Che l'avvento del nazionalsocialismo sia stato favorito da certi difetti della costituzione dei vari Mare e in particolare dall'eccesso di democrazia della Costituzione di Weimar
E da una certa debolezza dell'impianto garantistico di quella Costituzione
Ecco la riflessione su questi su questi problemi che sono sollecitati sono sollecitati dal dal dal dalla fase storica nella quale si trova a vivere
E ha ha reso estremamente stimolante per i costituzionalisti che hanno partecipato all'impresa il confronto il confronto con gli storici
Perché tra l'altro questo confronto ha evidenziato che vi sono alcuni temi e problemi della democrazia che noi viviamo nell'oggi e che tuttavia hanno un a hanno una storia una storia molto
Molto consolidata dietro di loro e soprattutto nel nel nella stagione nella stagione greca classica alla quale abbiamo fatto riferimento
Quella straordinaria creatività dal punto di vista della elaborazione delle idee costituzionale che per per per noi è stata in una certa per alcuni di noi per me particolare insomma una una scoperta
Ha evidenziato proprio e dei punti di contatto che sono impressionanti ecco questa è la tensione tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa non è non è qualcosa che appartiene soltanto al presente
La manipolazione del consenso come rischio della democrazia non ecco qualcosa soltanto del presente ci è stato ricordato anche in questa sede dal professor Sartori
Il rapporto tra le istituzioni e le sedi extra istituzionali il riferimento all'Eteria anch'esso non è soltanto un tema del presente e quindi anch'io formò col con l'amico collega professor Lanzillotta l'auspicio che questa collaborazione possa continuare questo colloquio possa continuare avremmo pensato ad un altro tema per il prossimo appuntamento il tema è quello della Costituzione
Ed è un un tema che io penso possa fornire un offrire un corto circuito altrettanto altrettanto stimolante come come l'attuale questo uditorio concludo il mio intervento così professor Sartori
Secondo
Proviamo mai parlato quasi nel mondo romano
La domanda è questa
Perché verso il Governo non c'è una espressione che richiama indirettamente la parola democrazia
Grazie
In una tecnica capitolina
Che termico Gasperini conosce richiesto
Cioè curioso parallelo materica negli
Va nel testo greco c'era la parola
Nel testo latino dove uno si sarebbe aspettato che c'ho io qualche cosa di Imperium popoli o qualcosa del genere sapete qual è l'equivalente per i lettini di democrazia Libertas
Ecco su questo varrebbe la pena di riflettere
Motivo di stare i patrioti verrebbe
è Libertas che poi significa assenza di padrone
E la democrazia secondo la
Raffigurazione che ne facevano i romani
Si contrappone
Ai domini mia che sono i regni a i dove appunto e il complesso dei dei sudditi
Improprietà Tel del monarca del sopra
Io vorrei riprendere alcuni motivi che sono
Nato in all'interno del gli interventi
Alcuni
Sono qui esposto in nere molto slegata peraltro invece c'è un filo conduttore
L'uso innanzitutto io nuovo da una mia dal personale persuasione
La politica sia come teorizza azione sia come
Pratica politica
Nell'ambito dei saperi dell'uomo e quello che trattiene in sé più una
Come dire una qualità arcaica
Come se il il progresso straordinario in altri ambiti del intelligenza della ricerca verrà del del del sperimentarsi
Giovane da parte dell'uomo Santina S. qui invece come trattenuto da una sorta di continuo tornare indietro no
è un po'è un po'il motivo dello specchio
Nella pensierini c'è sì che ci troviamo di fronte
Come dire è una sorta di continuo ritorno ciclico di grandi situazioni che esigono rete dei bond di che non possono essere totalmente nuovi dei interpretazione e di
Operazione voi pensate per esempio alla situazione odierna
Del propaganda
E della ideologia della lega no e il ritorno anche qui e con un impiego pragmatico del mito di una popolazione autoctona no i Celti che sarebbero poi stati come dire
Eliminati fin dalla memoria collettiva
Da
Ondate di insediamenti dei di popoli tessuto latino no
E la ci troviamo di fronte a una situazione simile proprio al mito dell'autoctoni a Pelasgi Ca'per Atene tale qua
Si replica
Passiamo ad un altro punto ancora quello che diceva Garzetti la democrazia di una Hristo Craxi via
Ma una democrazia il concetto e ambiguo sono d'accordo col comma Friedberg sapiente estimo è un concetto ambiguo e che crearono grande disarmo John
E
Ma in a Roma ad esempio
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria democrazia una domanda di Sartori era provocatoria i romanisti che hanno
Esplorato questo punto spin particolare dominicano negano giustamente che ci sia ma è stata un'esperienza democratica Roma però allo stesso modo
In cui la democrazia greche una democrazia di oligarchi no si potrebbe arrivare a
Anche qui ad innovare con una chiave nuova la lettura dell'Ecclesia che nelle crisi e ci sono sempre quelli che Prodi
Entro demagoghi che deriva dal dalle stirpi degli oligarchi la democrazia in in Roma
Che sembrerebbe nascondersi dietro
Il termine populus in realtà non ha più nulla a che fare con populus populus non era neppure l'insieme dei cittadini popolo sera all'esercito
Dentro un'organizzazione democratica fondata sul c'è adesso il e non nell'ordinamento centuriato la maggioranza si era formata dai più ricchi
E quando avevano votato i più ricchi e dato che votavano quasi sempre in maniera concorde si sospende Ivano le operazioni di voto mica potava arresto del popolo malgrado fosse numericamente la parte maggiore e così si crea
Aveva una volontà generale ma Russolo quando riscopre la democrazia la riscopre detto questa spaventosa finzione di una volontà che non è di tutti e non è neanche la volontà della maggioranza perché la maggioranza romana non è la maggioranza numerica non è neppur questo e la maggioranza nella ricchezza che la forza per la ricchezza ma la volontà espressa dalla forza della ricchezza
Si presume la volontà di tutti Pedro dicevo forse Lanzellotta poco fa c'è un passo di il russo impressionante quando si dice sono grato alla volontà generale perché mi ha fatto cogliere l'errore del mio dissenso un perché apribile e terribile quindi questa tende l'ambiguità di fondo della democrazia ma voglio andare un momento anche oltre
La democrazia è una costruzione artificiale sì che quando noi per esempio contrapponiamo
E teoria ad Ecclesia
Dobbiamo tenere ben presente il fondamento fisico del e che richiama rispetto a quella Nommo l'Ecclesia cioè
Qui abbiamo famiglia più famiglia scritto l'acclarata nuove c'è qualche cosa di profondamente naturale e non naturale del punto di vista del sangue del pieno sede
Dellas imitate la concordia delle menti tanto è vero che il caso che qui viene ricordato e di una Eteria di Totti no atto di Totti allora
Relatore certo certo cioè allora ecco come la Rubio ordinamento l'organismo politico sia considerato come un organismo artificiale che la animato guidato anche in maniera occulta no da queste
Associazioni che sono invece portatrici di una legame di naturalità che poi si rafforzi come ha detto giustamente Sartori addirittura con
Vincoli delittuosi et contro con questa necessità della convertano carta nasce da queste antiche esperienze questo ancora di più avvalora
Li popolarità o o scure all'interno di un regime quale quello della democrazia organismo artificiale
Ha detto il nostro sapiente dissi mo'common Reader che nessuno oserebbe oggi dire
Che c'è un traguardo ulteriore rispetto alla democrazia per noi la democrazia e il modo ottimale per organizzare la vita di una collettività
Ma perché non sappiamo guardare indietro nonno abbiamo una come dire in questa immagine nello specchio
Abbiamo fatto un corto circuito tra noi e cresce
Ma nel tempo intermedio all'educazione Uto un'eclissi
Plurimillenarie già
Nella quale eclissi per paradosso
Nasce si teorizza si proclama lo Stato di diritto lo Stato di diritto e proclamato dal tardo impero romano
Dall'imperatore che unico legislatore l'interprete che dice ma agisse leggi bus sub mettere Imperium cioè fuori per l'esperienza delle democrazie
E la la il gol anche qui
Lanzillotta l'ha messo bene in evidenza parlando della
Tripartizione dalle forme di governo delle Costituzioni
C'è un una sorta di circuito ambiguo
Il governo delle leggi o il governo degli uomini che il modo con cui
Troppo superficialmente noi indichiamo la democrazia governo dalle leggi e invece monarchia aristocrazia governo degli uomini dei migliori
Ha bisogno di come dire essere disteso no e come un circuito che va spezzato e va trasformato dentro un segmento lineare per capirne qualcosa di più
Riflettiamo su quello che qui è stato più volte ricordato
Perché ha vinto il termine democrazia e non in termine ISOL non mia
Eguaglianza di fronte alla legge
E dall'altra parte sovranità popolare varate di questo e tema attuale per la crisi delle democrazie contemporanee
Che si vuole come dire sanare ma sanare in Morea formalistica nelle vie di liberale democrazia
Perché il ISO non miglia
Richiama
Una concezione della legge una concezione del no Moss
Che una concezione
Drammatica
Che attraversa tutta l'esperienza politica del mondo antico non solo quella greca ma anche quella romana
Che cos'è la legge c'è
Il una Eteria chiamiamola così
Ma sono i commettesse un comizio il comitatus dell'ultimo re di Roma di Tarquinio il Superbo nel momento della transizione tra regime monarchico quello repubblicano
Per bocca dei suoi campi esprime questa concezione
Che di timore del nuovo regime repubblicano perché porterà al governo della lei cioè e la legge Suma da atti inesorabili disse
Perché non è l'uomo vivente il monarca che legge
E che quindi no mosse si Cos che quindi può ascoltare e adattare il comando al caso particolare
L'ex su da atti inesorabili sì perché non si può pregare dinanzi alla legge non si può pregare bene allora
E il no mosse uno che è stato
Decretato per un ex sul Tardini seduta bis e l'eguaglianza dei cittadini dinanzi al no Musso e sperimentare Antonella come nell'esperienza reale concreta delle città greche nel dicastero irreparabile nel momento del giudicare e la legge che giudica non son più gli uomini che giudicano gli uomini sono chiamati ad essere la busta Luana note l'essere degli applicatori dunque questa eguaglianza
Formale dei cittadinanza la legge non è percepito come un vantaggio come un valore positivo
Mentre il potere del popolo
A volte legge ma il potere nel momento in cui si deve discutere deliberare
E una volontà che può mutare
Quindi una volontà che adatta
La vita della comunità a regole nuove è il momento di libertà paradossalmente si capovolge esattamente si capovolge l'equazione moderna
La democrazia è il momento della libertà perché che la volontà prima che si faccia la legge
Mentre al contrario
Una volta fatta la legge dinanzi alla legge non c'è la democrazia
Ecco perché Francesco D'Agostino opportunamente richiama questa
Questo rapporto anche questo complesso non
Unico tra il diritto e la politica la politica senza il diritto è una rivoluzione permanente non ha momenti di stabilità ma d'altra parte il diritto che
Conserva il suo primato sulla politica e non corrisponde alla realtà e un modo di irrigidire dentro uno schema la realtà e allora che cosa ha cercato
Il mondo antico di uscire da questa ambiguità
E i processi storici reali che cosa hanno fatto hanno consumato completamente l'esperienza dalla democrazia completamente quando sparisce il modello politico della città-stato sparisce la democrazia
E non si può certo dire che l'avvento delle dei grandi Stati territoriali e l'avvento del regime monarchico che attraversa la fine del da un periodo che va dalla dalla fine del mondo antico fino alla rivoluzione francese si può dire perché l'appendice delle monarchie costituzionali si può considerare kantiana mente come già un'anticipazione della moda lo repubblicana no per tante modello moderno e modello la Repubblica nove poteva monarchiche e e e che cosa significa se non un'eclissi gravi poc'anzi
Quindi noi abbiamo recuperato una regime che dato che non abbiamo una concezione della storia come un processo uniti ideare coerente continuo può andare incontro di nuovo ad un altro ciclo in cui sarà eclissato
Il problema oggi e come allora ecco anche l'arcaicità di questo sistema entropico no quella politica
Beh quella costituzione mista
Polibio credeva che non fosse soltanto un modello ottativo quello dalla costituzione mista ma che fosse realizzato quando lui era ostaggio a Roma nel secondo secolo avanti Cristo vedeva nella Costituzione romana la costituzione mista il potere monarchico dei magistrati
E il la l'oligarchia del Senato e la democrazia tra virgolette del del comizi
Ma la costituzione mista che l'antichità vedeva inverata nella Repubblica nella costruzione della Repubblica di Roma
E anche una ricerca nel mondo moderno tutte questi bimbi miglioramenti fatti per esperimenti purtroppo
Delle forme di governo oggi in discussione tendono appunto a realizzare un costituzione mista ma la costituzione mista
Del mondo moderno che è stata realizzata e la Costituzione degli Stati Uniti d'America
C'è sappiamo come funziona
La Costituzione dei checks and balances in cui noi abbiamo un potere monarchico che è quello del presidente federale
Con un potere oligarchico indubbiamente che quello del dei rappresentanti e dei senatori con il popolo anche se è un popolo infatti Zagato dalle carte costituzionali del tardo Settecento perché poi in realtà si trattava sette per noi passiamo dalle programmazioni delle carte
Al analisi concreta delle realtà sociali erano le grandi società commerciali che con
I loro statuti di diritto privato si trasformavano nelle popolazioni dei singoli Stati che poi andarono ad unirsi appunto con il vincolo federale
E in una costituzione mista
Che il tempo ha provveduto a logorare abbiamo casi che la cronaca tutto il giorno per che chiariscono come questo questa armonia dei freni dei contrappesi in realtà poi determini una sorta di insidia di un potere dentro l'altro contro l'altro anzi quello quella così americano la costruzione a rincalzo non che non ha niente a che fare con il principio della divisione dei poteri così coperto era terribile sarà era teorizzata da Monte Schena per costituzione appunto in cui pensate il vicepresidente federale egli lo speaker del serrato il presidente federale che ha un potere apparentemente monarchico realtà non può esercitarlo se non con l'assenso del senato non può disporre di risorse finanziarie se non con e il consenso dei della Camera
Andiamo verso una sorta
Cocco di disincanto per quanto riguarda quelli che vivono dentro l'abilità per delle democrazie moderne
Ma andiamo anche incontro alla necessità di una sorta di di laicità della politica nelle democrazie europee senso che bisogna inviso occultare tutte le ambiguità
Delle democrazie moderne questo ai il modo con cui
Con la chiarezza di obiettivi con grande rigore intellettuale si può guidare la transizione altrimenti la transizione sarà ancora dei più una sorta di avvolgimento dentro le ambiguità di questo regime grazie
Benissimo grazie