Il referendum sulla contingenza: comizio del Pci

La il voto che siamo chiamati a esprimere domenica e un botto
Importante
è un po'tutto
Decisivo in qualche modo ed è anche un voto difficile
Certo siamo chiamati qualcuno l'ha detto a votare sì per avere venti mila lire qualcuno ha detto nella busta paga in più al mese
è si vede che ci sono persone che le venti mila lire non le contano nemmeno ci sono altre persone che le venti mila lire le contano
Che si debba discutere proprio di questo ma chi ha voluto discutere di questo
Questa è la scelta che siamo chiamati a fare se stare dalla parte di chi conta i soldi che sono nella busta paga
Di chi crede che l'economia italiana Possa risanare Zio svilupparsi quando il rinnovamento e lo sviluppo e dalla parte di chi lavora e no dalla parte di chi soltanto profitta
Questa è la fetta che siamo chiamati a fare è una scelta importante è una scelta decisiva è una scelta che ci auguriamo ecco
Sì anche Serena
Vedete è facile dire di sì è bello dire di sì
Quando si dice di sì si è contenti
Era imbarazzante in qualche modo che si sia dovuti arrivare a un appuntamento così decisivo in un clima che per qualcuno e poco sereno il la prossima domenica non votiamo sul governo non votiamo su altre cose che non quelle a cui siamo chiamati per adottare dal referendum
Ci sono molte persone qui presenti abbiamo cerchiamo di dare a questa manifestazione meno male che arrivata anche un po'di sole ecco un carattere un po'diverso dal solito quindi parleremo poco termineremo ai discorsi
Dei numerosi ospiti presenti qualche canzone qualche canzone perizie voglia canzone Paesi lo diremo anche cantando
Di di votare sì
Ci sono e qui presente Natalia Ginzburg che però è presente dichiara il suo voto per il sì non prenderà la parola e il primo a prendere la parola e compagno Ugo Vetere sindaco di Roma
Care compagnie cari compagni cittadini
Io voglio dire brevemente quali sono a mio giudizio i motivi
Del sì al referendum
Così come gli ho potuti vedere eccomi di verdetti come me ha vissuto in lungo e in largo questa città
Conoscendo la situazione reale di tante categorie sociali in particolare quelle più debole e più indifese
Proprio quelli in realtà che vengono sottoposte al diretto attacco della politica economica e sociale e quella che ora sono sottoposto a una pressione accanite menzognera della televisione e di tanta parte della stampa
Io lavoro dove dipendenti fissi e per così dire ovvio
è stato su di loro e soltanto su di loro che lo scorso anno si è abbattuta la scure del taglio e se hanno ben visto come le contropartite promesse fossero un inganno nessun'altra categoria è stata chiamata come loro a contribuire a quello che veniva garantito come il raffreddamento dell'inflazione
Ed hanno ben visto come l'inflazione raffreddata se inizialmente come in tutti gli altri Paesi anche se meno che altrove ha ricominciato a riscaldarsi proprio dopo quel taglio
Hanno ben visto come questo taglio sia stato poi raddoppiato dalla Confindustria con rifiuto del pagamento dei decimali
Hanno ben visto come preventivate correzione del sistema fiscale siano restate lettera morta nonostante che il prelievo fiscale gradi essenzialmente proprio su di loro
Ai lavoratori dipendenti e ora la controparte governative confindustriale tenta i più vari ricatti minaccia
Che se vinceranno i sì varrà denunziato l'intero sistema della scala mobile
Ma già sappiamo che la Confindustria o denunzia comunque quel consistente e qui intende resse di chi lavora arrivare alle nuove trattative non da Vinti ed è interesse di chissà e chi ha a cuore il futuro del nostro Paese non creare nuove grave tensioni sociali
Assicurano la Confindustria e il governo che quelle venti mila lire come dicono sono di persone una sciocchezza ma allora perché le hanno tolte perché è continua negarle sera ma è solo una sciocchezza
Se sono davvero tante o poche
Perché dovrebbe crollare all'economia nazionale oggi e non sorgere questi problemi ieri non so ma governo e padronato minacciano di imporre nuove tasse per recuperare quelle venti mila lire se vincessero i sì
E allora essi dicono e inutile chiede la restituzione perché tanto non ce ne potremmo riprendere con il fisco se fosse accertata questa tesi
Ai lavoratori non resterebbe che rinunziare da oggi e per tutto all'Avvenire acqua C&C richiesta di aumento salariale pecca chiederlo se il Fisco lo può riprendere è tanto più perché chiederlo se si fosse trattato di aumento consistente e minacciano Confindustria e governo
Niente meno che al momento dell'equo canone quasi terrei integro dei quattro punti e dovesse pal scattare l'equo canone e questo è falso mentre quel che è vero è che il continuo aumento
Del costo della vita quale continua a verificarsi malgrado quei tagli lo farà scattare molto presto anche appena passato questo referendum ed alcune altre scadenze politiche può dar riprendere la corsa all'equo canone
E forse cittadini compagni di Roma si fermeranno gli sfratti se i lavoratori ve ne sono battute con il referendum no di certo
Ecco perché non ci hanno proposto di bloccare gli sfratti e di mettere sul mercato gli alloggi sfitti piuttosto cadere combattiamo
Un censimento che dice che sono raddoppiati nel corso di questo anno perché non ce l'hanno proposto qualcosa di simile come ognuna delle contropartite da verificare seriamente e perché qualcosa di credibile in questo anno non è stato fatto per gli anziani degli emarginati ed anzi è stata contrastata l'azione del comune in questi settori
Ed eccoci allora ai disoccupati se passa il sì dicono il lavoro costerà ancora di più ci saranno meno speranze per voi ed essere assunti quello che dovrebbero spiegare e come mai malgrado quel taglio della scala mobile da un anno a questa parte non solo non sono aumentate le assunzioni ma sono continuati i licenziamenti
Se il movimento l'elaboratore venisse battuto domenica è proprio questa politica quella cioè di scaricare sui lavoratori ossia gli aspiranti lavoratori il peso dalla crisi e continuerà a essere accentuerà
Al contrario proprio dalla vittoria del sì
è un chiarimento potrà avvenire su quale politica economica deve realizzarsi nel nostro Paese per quali fini e con quali mezzi
E questo vale anche per i pensionati altra categoria dei cui contrazione nella mia attività di sindaco di Roma ho conosciuto molto molto bene se vincono i sì
Governo e Confindustria dicono quattro punti restituite a lavoratori verrebbero negati sembrerebbero per negare nuova dei momenti alle pensioni miserabili Bugie
Come se pensionati non sapessero che la battaglia per la pensione ha una sigla prima di ogni altre la CGIL e a un no ne ha vantato tutti gli altri quella del compagno di Vittorio
Esattamente il contrario ovvero sì e viene battuto il movimento in difesa delle indicizzazione del salario sarà il principio stesso dell'indicizzazione che verrà abbattuto come del resto chiedono a gran voce da tempo
Gli ambienti della Confindustria e perché mai diranno i tagli devono valere soltanto per i lavoratori in attività e non per quella riposo visto che non producono nulla
Messori indicizzazione che resteranno sono quelle che conosciamo dei pezzi quelli amministrati o quelli controllati
Come la benzina l'elettricità e il telefono che tanto hanno del resto contribuito all'aumento del costo della vita
Per non dire dei prezzi liberi che nessuno controlli ai quali nessuno chiede tagli netti quattro netti Brunetti un punto in questa nostra città
Ma
E sulle categorie popolari capitata il peso di una vittoria dei no anche su artigiani e commercianti
Che non hanno davvero niente da guadagnare da una riduzione del potere d'acquisto dei lavoratori si vende poco a chi guadagna poco e anche sui lavoratori autonomi che non siano ricchi a falcidiare i loro redditi provvedeva approvato il fisco che non accetta correzione attenuazione e dall'altro l'inflazione che non intende fermarsi
Dall'anno scorso a quest'anno questa soli inflazione avrà tagliato nel migliore dei casi otto nove dieci punti dei ricavi dei loro affari la verità
Cari cittadini e che siamo di fronte a una grande prova
Per la quale non sono in gioco le sorti del governo o delle giunte che si dovranno formare ma qualcosa di diverso e di più profondo in gioco è una questione di principio
E a nessuno conviene che si è abbattuta la democrazia sindacale è un calcolo mia quel prepotente che non può non deve passare
Nel gioco
E la risposta al quesito più importanti
Come si esce da questa crisi con quale Livia
Sulla base di quale schieramento di forze sociali e allora le ragioni del sì sono proprio nella constatazione che le cause di fondo della crisi non sono nel costo del lavoro ma negli indirizza economica e sociale
Dalla parte lessi ci sono proprio quelli che sanno bene come noi sappiamo che o si vota questa politica o non c'è una prospettiva credibile per il nostro Paese per questo
Cittadine e compagni
Ed io concludo il voto per il sì e un vuoto del buon diritto ed è un voto della ragione
Grazie compagno sindaco le ragioni per insistono e affidiamo anche i palloncini volano in alto da solo e vediamo se riusciamo a dire qualche cosa per il sì in un modo anche più leggero dare la parola Mimmo Locasciulli che è un i un delegato molto particolare del comitato per il sì dell'ospedale Santo Spirito
Salutiamo il compagno Paolo Bufalini che qui tra noi
La parola sì di fare a Mario Trevi
No Presidente
Si è all'improvviso cari compagni scusate
Ma mi pare chiaro
Che sia importantissimo
Vorrei dire subito che è importante per tutto il movimento dei lavoratori
Per i lavoratori in tutte le categorie anche quelli che non sono direttamente interessati alla riconquista dei quattro punti
E è di un'importanza enorme
Per tutto il movimento sindacale anche per quei sindacati che ora fanno la manifestazione per il no
Questo è autolesionismo io direi
Perché se vincesse rovinò la Confindustria
Sì grigi direbbe in una posizione intransigente se invece vincono i sì si abbasseranno la crescita passerà la cresta dalla Confindustria
E si rafforzerà
Il potere contrattuale dalla classe operaia e di tutti i lavoratori dai pensionati di tutta la gente che vive del proprio lavoro e che vuole che ci sia più giustizia nella nostra società arrivederci carico fa
Ripeto
Non ci vuole molto per dire di sì ecco si può spiegare le ragioni del sì con poche parole e molto bene come ha fatto adesso Paolo Bufalini la parola a Mario Tronti secondo la mia scaletta non vorrei che ci fossero Rory
Ma le ragioni del sì sono state quasi tutte dette in questi giorni di campagna elettorale previ ma abbastanza intensi mi pare che si tratta soltanto a questo punto di scegliere quello ragione che a ognuno di noi sembra la più importante
Ora per me la ragione più importante del sì è questa
E in questo Paese pagano sempre i lavoratori
E pagano per tutti
Tutti i guai derivano dalla pretesa eccessiva dei lavoratori
In questi anni avrebbero guadagnato troppo avrebbero preso troppo potere avrebbero alzato troppo la testa questo appunto secondo il giudizio dei padroni della Confindustria e anche di questo governo
Il progetto è di rimettere in riga il lavoratore di mettervi a posto per un bel po'di tempo era in questo in fondo è il senso del decreto Craxi dal quattordici febbraio
Bisognava dare la prova i padroni alla parte conservatrice moderata del paese
Che in Italia si poteva governare contro i lavoratori e si poteva fare a meno anche del consenso dei lavoratori stessi altro quindi che il Progetto di ammodernamento del Paese
Qui dietro si sono messe in fila infatti tutte le vecchie forze della vecchia Italia questo disegno è stato già sconfitto dal grande moto di protesta popolare che è culminato nell'indimenticabile il giorno del ventiquattro marzo dello scorso anno
Lì
Si è toccato con mano e tutti abbiamo potuto vedere che l'Italia vera stava dall'altra parte abbiamo voluto questo referendum per dare un seguito per portare avanti e per far vincere una straordinaria mobilitazione di quelle giornate l'accanimento la faziosità e diciamolo anche la paura con cui il fronte del no ha messo da parte le sue liti quotidiane
Per presentarsi uniti contro una richiesta dei lavoratori tutto questo ci conferma che avevamo visto giusto
Questo referendum a questo punto si doveva fare la trattativa non è mai stata una cosa seria
Non hanno nulla da offrire e non vogliono offrire nulla e noi sappiamo che niente ci viene regalato
Dobbiamo conquistarci tutto con la lotta con l'iniziativa democratica e dando la parola al poco noi avremmo preferito che sul taglio dei quattro punti al tempo del decreto fossero chiamati a dire la loro direttamente i lavoratori interessanti
Allora si sarebbe visto con quale sindacato stava la maggioranza dei lavoratori
Ma proprio questo non si è voluto
Questo non è stato si è voluto l'atto di forza autoritario su di esso non si è potuto nemmeno discutere in Parlamento perché è stato fatto passare a forza di voti di fiducia
Allora noi promettemmo ai lavoratori vi faremo parlare attraverso il referendum
Questa promessa l'abbiamo mantenuta perché abbiamo detto noi siamo delle persone serie e la fiducia dei lavoratori no la scambiamo con un piatto di lenticchie
Adesso attendiamo fiduciosi tranquilli con nuova con i nervi a posto il risultato di questa consultazione qualunque esso sia abbiamo fatto il nostro dovere abbiamo combattuto una battaglia l'abbiamo combattuta in modo aperto chiaro e senza compromessi e in questo stile siamo pronti a combattere né altre e altre ancora
Care compagne e compagni i sostenitori del no stanno dicendo fino alla nausea in questi giorni che nel caso vincessero i sì questo significherebbe la rovina del Paese specie per i più deboli degli emarginati dei disoccupati e delle donne
Noi donne che stiamo considerate
Quando fa comodo naturalmente una delle parti più deboli della società italiana abbiamo invece firmato in massa per la richiesta del referendum ed eravamo in tante in tantissime alla manifestazione del ventiquattro marzo
Abbiamo da portare in campo tante ragioni le ragioni generali di giustizia e di difesa del rinnovamento della democrazia ma anche delle ragioni nostre questo decreto si dice doveva contribuire a risanare l'economia creare sviluppo nuovi posti di lavoro niente di più falso
I dati ci dicono invece che sono aumentate le rendite i profitti e la disoccupazione aumentata vertiginosamente
Noi donne che stiamo il sessanta per cento di chi cerca e non trova un lavoro in Italia
Be'siamo quelle che non hanno avuto proprio dopo il taglio della scala mobile neanche un posto di lavoro in più anzi
Nell'anno del taglio della scala mobile cento di cinque mila donne in più sono disoccupate
Allora mentre noi donne domandiamo in maniera inedita nuova il diritto al lavoro oggi si vuole farci tornare indietro il governo pentapartito ha saputo soltanto fare alcune cose
C'ha regalato misure discriminatorie come la chiamata nominativa che ci penalizza
All'esito la legge di parità faticosamente conquistata
Ha tagliato drasticamente i fondi ai Comuni per vari i servizi e i servizi si chiamano con nome e cognome asili nido scuole materne istruzione
Quindi hanno tagliato una parte importante per la vita di tutti e per la vita delle donne e addirittura la Confindustria
E sempre più arrogante non solo tagli decimali ma noi donne dice soprattutto alle lavoratrici mettiamo in discussione anche la legge di maternità
In sostanza mi pare una politica che significa meno salario meno occupazione meno stato sociale
Allora votiamo sì per cambiare gli indirizzi di questa politica economica del perché si affermino veramente lo sviluppo e l'occupazione
Ma ci sono e io vorrei dire altre due cose e poi finisco anche tra le donne le più deboli e io penso a tutte quelle donne pensionate
Che sono il novantadue per cento di chi percepisce la pensione sociale e la maggioranza di chi percepisce la pensione al minimo ci dicono quelli del no che queste non avrebbero non ci avrebbero rimesso niente con il decreto che se anche vincesse visti beh non avrebbero niente da guadagnare da questa vittoria lui diciamo che anche queste è una colossale bugia lo sanno tutti che se si colpiscono i salari si colpiscono anche le pensioni che vi sono agganciate
E vorrei dire a quelli del no e chiedere
Ma lo sanno loro che queste donne percepiscono con le pensioni sociali e minime tali duecento alle trecento mila lire al mese non hanno certo bisogno di essere vagliati e infine vorrei dire di che noi donne del comitato per il sì di Roma siamo andati in rappresentanza delle donne di tutta Italia a protestare davanti a viale Mazzini e alla RAI
Non ci dicono su che cosa si andrà a votare
Cambiano le cifre non informando i cittadini non dicono le nostre ragioni
Abbiamo dovuto manifestare l'abbiamo fatto in un modo molto concreto
Siamo andate portando nei panieri quattrocento e otto mila lire di spezza significa pomodori melanzane carciofi e tutti i beni materiali e cioè tutte quelle cose che avremmo potuto comprare in quindici mesi se non ci avessero tagliato la scala mobile abbiamo chiesto uno spazi in tv
Non ce l'hanno dato
Allora io penso che l'informazione pubblica oggi dica che noi non esistiamo non esistono quelli del se non esistono le donne dobbiamo fargli cambiare pare questo è un attacco generale all'informazione e alla democrazia e permettetemi di concludere dicendo
Che la vittoria del sì al referendum e anche una vittoria
Per rinnovare ripristinare le regole della democrazia
E le donne il loro movimento che in questi anni si sono battute soprattutto per queste ragioni per trovare i sedi e spazi in cui esprimersi e contare
Hanno bisogno che vincano i vizi perché hanno bisogno di più democrazia
E quando per un governo la società in movimento i le donne cittadini contano poco non illudiamoci anche le noi donne conteremo meno di tutti
Anche per questo per contare di più
Votiamo come abbiamo fatto in altre occasioni in altri due referendum
Dove le donne sono state forte e decisiva per grandi vittorie P. civiltà e per il tutto il Paese
Anche in questa occasione con questo referendum facciamo una grande battaglia per giustizia di democrazia e anche le donne tirano ancora una volta questo contributo decisivo votando
Compagni in questa campagna elettorale di bugie da parte degli altri di quelli che dicono di votare no su questo referendum ne abbiamo sentite tante
A sentire loro gli uomini del governo del pentapartito sembra quasi che il decreto del quattordici febbraio ottantaquattro non si è ancora entrato in vigore per convincere i giovani a votare no hanno dovuto fare uno sforzo in più si sono inventati qualche bugia di troppo
Ai giovani hanno cercato di far credere che l'abrogazione del decreto farebbe aumentare la disoccupazione
Ebbene se guardiamo un anno dopo l'entrata in vigore del dei credo abbiamo duecento mila nuovi disoccupati in massima parte Giovanni donne figlie di operaia di lavoratori il più deboli tra i deboli
Le condizioni di vita di un giovane oggi in questa crisi di un disoccupato di un giovane che studia si fanno sempre più dure più dure le condizioni delle loro famiglie
E quindi il taglio ai salari è stato un colpo ancora più duro anche a questa generazione di giovani è in realtà una politica per l'occupazione giovanile non c'è migliaia di giovani rischiano di restare con questa politica sempre fuori dal mercato del lavoro
Altro che una politica per l'occupazione questo decreta tagliati i salari per dare di più alle rendite ai profitti soltanto a questo è servito
E il ministro De Michelis circa un mese fa è venuto a un'Assemblea a un'Assemblea dei giovani disoccupati e sembrava che non fosse lui il ministro del lavoro diceva di non sapere e ha presentato un piano in realtà con delle proposte un po'ritenete sull'occupazione giovanile che diceva faceva delle proposte che sappiamo cosa possono rappresentare
E cioè l'abolizione della chiamata numerica per lasciare spazio alle assunzioni clientelari attraverso la chiamata nominativa
E fare pensate per quello che riguarda affrontare le nuove tecnologie ciò che sta cambiando nel mondo del lavoro decorsi di tre mesi soltanto tre mesi figuratevi
Di inglese di Basic per i giovani disoccupati
Qual è il livello di prezzo di professionalità si prefigura per i giovani
E poi ai giovani che gli chiedevano in che l'Assemblea quanti posti di lavoro
E quando ha risposto che dovranno aspettare almeno altri sette anni
E intanto per riuscire a vivere magari acquisendo una professionalità nulla proprio nulla da parte di questo governo nessuna politica e non una lira si potrà spendere per migliorare le loro condizioni di vita
A queste centinaia di migliaia di giovani vogliamo dire abbiamo detto in questa campagna elettorale noi giovani comunisti
Che invece è possibile che questa politica economica cambi non chiediamo con in sede di alzare un Governo vogliamo però che innanzitutto chi governa impari a capire che la democrazia va rispettata
Che la politica si fa ascoltando le parti sociali dando valore alla trattativa dando voce a chi pagherà le scelte politiche ed economiche
Che si fanno
Senza incontrare scusate
Aiuta per l'amico riesco ad andarsene ma con calma soltanto un po'disturbato ecco non c'è nessuna provocazione stiamo calmi
Un lettore se non si ricorda
Se vincono i no
Ed è con grande apprensione che lo diciamo lo diciamo in queste ultime ore
è possibile che il metodo per governare sia sempre più spesso la forza all'imposizione
Ai giovani quindi diciamo di votare di votare sì
Per chiedere una nuova politica per l'occupazione perché in centinaia di migliaia di rischiamo di restare fuori emarginati e senza futuro
In questi giorni si stanno dicendo Craxi in primo luogo che la vittoria dei sì in questo referendum porterà per sua propria iniziativa un disastro politico alla instabilità
No non possiamo caderci questo referendum per noi è una prova tranquilla di grande democrazia per dare la parola a tutti i cittadini
Il site chiediamo non è una rivincita politica ma un sì di giustizia sociale per ristabilire la democrazia undici
Per lasciare aperta la porta a una battaglia dei lavoratori dei disoccupati dei giovani
Per il lavoro l'occupazione la giustizia sociale che manderemo comunque avanti con grande forza e in prima fila con con tutti i comunisti
Grazie Fiorini
Dunque facciamo dopo verso ancora Luca Barbarossa
Cercheremo di percorrerlo
In questi ultimi giorni sono stati il fronte dei si sia in qualche modo allargato abbiano avuto dichiarazioni di importanti esponenti del movimento ecologista il
Neo consigliere comunale Scalia il pretore Gianfranco Amendola che ha annunciato il loro voto per il sì
Tra le tante ragioni
è un movimento grande ecco queste
Siamo
Darei adesso la parola Donatella Purpura del segreteria nazionale della CGIL che esprimerà anche lei le ragioni per il sì
Domenica
Potranno infine dire la loro opinione tutti
E in particolare ai lavoratori della CISL e dell'UIL ben dall'ottantadue che la CGIL ha chiesto la consultazione sindacale
Ma chiese lui non hanno mai convenuto ne è nato così un accordo separato
Frutto velenoso dopo tanti anni di lotte unitarie e sull'accordo separato si è innestato il decreto
Che è una interferenza inaccettabile sulla contrattazione sindacale
Sul decreto non sono poi più voti i voti di fiducia
Vi è stata dunque una carenza di democrazia che ha segnato tutta la vicenda
Ecco perché chiediamo ai lavoratori della CISL e della UIL un voto uno svincolato e libero
Ecco perché noi chiediamo di votare sì
Vi sono poi gli effetti del taglio innanzitutto gli effetti circa il peso dei lavoratori
Noi vediamo tutti che l'arroganza dei padroni è cresciuta
E sulle condizioni di vita questi effetti un calo del salario netto di un salario che cala dal mille novecentottanta
Noi non abbiamo mai rifiutato una politica dei redditi
Ma forse accettabile esentare dalle tasse centocinquanta mila miliardi di rendite
Sono accettabili cinquanta sessanta mila miliardi di evasione fiscale al ecco dove trovare le risorse per finanziare l'occupazione
Ne è accettabile feroce drenaggio fiscale si è subita una grande iniquità
Si è contrapposto agli occupati ai disoccupati quando in realtà uno scontro è stato e rimane
Traeva Atzori protetti contribuenti operosi tartassati
Ecco perché il violento del ventiquattro marzo fu la parola giustizia ci dicono in questi giorni che noi siamo porre moderni a batterci per quattro punti
Ma gli spazi moderni anche quelli capitalistici sono severi con il fisco
Il nostro Governo invece è stato duro con chi stai in basso ed è questo appare moderno ecco questo vecchio poi ci sono ieri gli effetti del taglio sulla economia siamo davanti ad una marea di propaganda truccata
L'inflazione è calata per fattori internazionali l'occupazione è diminuita e tutti gli impegni assunti per i giovani non sono stati mantenuti
Questi bollettini di vittoria sono ridicoli non sono condivisi neppure da tutto il cartello del no
Si fa un gran terrorismo nel caso in cui vincessero i sì
E si dice che le ventisette mila lire sarebbero soltanto un aumento del salario lordo tariamo zero virgola zero zero sei ed allora chiediamo noi
Sei tanto a basso questo è l'aspetto perché l'inflazione dovrebbe infiammarsi
E se ne sono attese inflattive
Perché il Governo non le previene perché non si fa dare i listini dalle aziende per i prossimi mesi invece questo governo minaccia la crisi
La CGIL non ha mai avuto una posizione preconcetta su questo governo non è vero che siamo settari
Abbiamo detto all'atto della sua costituzione che esso rappresentava un fatto nuovo e importante
Ma ora con altrettanta autonomia dobbiamo dire che siamo profondamente delusi
Ci Teru invece preoccupa in particolare la politica economica Koreja che già annuncia il blocco dei salari per molti anni e i tagli agli investimenti
La Confindustria che straccia i pattini blocca la contrattazione e non impegna lei in paese ad investire
Anche la CISL e UIL lo sanno che non c'è una politica industriale che non c'è una politica meridionale
Che non c'è una politica per ridurre il deficit le cause strutturali della inflazione non solo state intaccate
Ed anche una politica dei redditi che riguardasse tutti i redditi no basterebbe da sola ci vuole una politica economica nei settori decisivi della dipendenza dall'estero della rinnovazione
Ci vuole il risanamento della spesa statale una politica per la casa una politica per i trasporti
La vittoria dei sì
Da falsa alla lotta tra dovremo riaprire per una nuova politica economica non si risolve la questione della disoccupazione dividendo una coperta stretta bisogna riprendere una via dello sviluppo
E la vittoria dei sì quindi anche un'altra all'arroganza della Confindustria
Una vittoria dei sì dà forza a riaprire la contrattazione nei luoghi di lavoro sull'organizzazione del lavoro per i contratti
A sostegno di quella riforma del salario sulle basi e due avanzate dalla CGIL
Una vittoria dei si deve impedire che si ripeta la decretazione aiutare i lanciare il sindacato
Noi pensiamo che subito dopo il referendum bisogna fare un grande sforzo per ripartire dai problemi dalla condizione reale della gente
Meno filosofia sugli scambi sui patti sociali sulla concertazioni le centrali intonazioni lettre determinazioni
Tutte queste sono nomenclatore esteri la nostra vocazione unitaria è incrollabile ma perché ritorni ad essere una vocazione comune è prezioso che vinca il sì
Francesco o Taccioli del segreteria regionale democrazia proletaria
Votazione Oliver non Francesco Ferrara
Voglio dire che c'era Francesco Di Giacomo del Banco mi sono sbagliato va bene io credo che questa
Questa bella testa questa simpatica festa sia di buon auspicio per il nove di giugno per la vittoria per la vittoria dei sì
Anche se è fuori dubbio
Che in ognuno di noi
C'è
è il caso di dirlo alla trepidazione
Per il risultato elettorale
Perché sappiamo che in questa campagna elettorale è stato la campagna elettorale
In tempi stretti
La stiamo facendo contro avversari potenti la stiamo facendo come ha ricordato l'ha dato il via contro la televisione di Stato contro la sua vergognosa campagna di schieramento a favore del no
La stiamo facendo
Contro il governo che non avendo argomenti razionali
Su cui combattere e vincere questa battaglia sta portando avanti una linea di allarme sociale di allarmismo sociale una linea ben sperimentata negli Stati Uniti d'America
Da Reagan una linea ben sperimentata della signora di ferro da Margaret Thatcher l'allarme sociale consiste non nell'indicare l'oggetto della questione su cui discutere decidere ed eventualmente prendere partito prendere posizione
Ma consiste nel evocare fantasmi consiste nel costruire ed evocare complotti
Il governo Craxi si è lanciato in questa corsa di allarmismo sotto sociale ha evocato complotti se l'è presa con tutti perfino con la corte costituzionale io questa mattina
Ho fatto un dibattito con alcuni esponenti del no un contraddittorio e finalmente ho avuto l'argomentazione
Della tesi craxiana
Del errore giuridico
Che la Corte costituzionale avrebbe commesso nella ammettere il referendum per il reintegro dei quattro punti di scala mobile l'ho sentita da un esponente socialista e quindi la giudico o utenti carte
E la tesi e questa è stato detto
Che la Corte costituzionale a in modo illegittimo
Assunto il referendum in quanto questo referendum siccome tocca una questione di politica economica e non una questione specifica il referendum era inammissibile voi come capite
Da parte del Partito Socialista ormai ogni qual volta qualcuno
Esercita il proprio diritto di volto sia esso parlamentare
Sia esso semplice cittadino ogni qual volta questo diritto viene esercitato da parte del Partito socialista da parte del presidente del Consiglio cioè immediatamente la reazione cioè immediatamente il tentativo di mettere il bavaglio
All'esercizio di questo sacrosanto diritto
Noi crediamo noi crediamo invece che la ragione stia dalla nostra parte
Che gli argomenti razionali stiano dalla nostra parte non ho sentito una argomento efficace portato dalla dallo schieramento del no si stanno invecchiando su questo discorso del quale del della discesa dell'inflazione
E tutti in questo Paese con in testa il governatore della Banca d'Italia
Seguito davo genio Scalfari e nessuno dei due è iscritto al partito comunista democrazia proletaria né tanto meno è un militante o un simpatizzante del movimento operaio dicono
Che la discesa dell'inflazione interamente imputabile al drastico abbattimento dei prezzi su scala internazionale in particolare dei prezzi delle materie delle materie prime ecco allora che è vero
Che c'è una posta politica in gioco il nove di giugno
E la posta politica compagni noi questo dovremmo dirlo
E lo diciamo ai lavoratori socialisti ai lavoratori democristiani a tutti coloro che in qualche modo hanno votato il dodici di maggio a favore del pentapartito dobbiamo dirgli ed esporli costo semplice ragionamento
Ma davvero loro credono i lavoratori socialisti sindacalisti della CISNAL credono che saranno più forti
Il nome di giugno se vincono i no credo no insomma
Che sei Nordin con il nome di giugno la Confindustria dirà bene scusate tanto carica cari amici e cari
Eh cara persone ci siamo ci siamo divertiti non di stentiamo la scala mobile non proseguiamo con il nostro attacco massiccio contro il movimento operaio queste ragionamento che dobbiamo fare ai lavoratori
Di altro orientamento politico cioè capire
Che è un grave errore politico dare più potere a chi già già un grande potere e lo sta usando contro i lavoratori e contro e contro la sinistra io finisco
Dicendo
Una cosa che ce l'ho proprio dentro perché credo che sia un argomento sulla bocca di tutti Craxi non solo ha attaccato la Corte costituzionale
La Craxi proprio si è giocato la camicia
In questa battaglia
Addirittura
Addirittura ha detto che se all'indomani indomabile la vittoria del sì se ci fosse questa che lui considera una sciagura nomi si dimetterebbe
Condivido i sentimenti di tutti su questo voglio io io sono dell'opinione
Che questa volta come dice spesso Luigi blindarlo
Craxi ha fatto troppa Pd fuori dal basso
E ciò è oggi impressione che da parte dell'agente della popolazione dei cittadini di questo Paese ci sia la reazione nei confronti di questa prepotenza del Presidente del Presidente del Consiglio e mi consola
L'opinione di un grande conoscitore di uomini Cesare Musatti il decano degli psicanalisti italiani che questa mattina in prima pagina su Paese Sera
Ha dato un giudizio secondo ma illuminante della figura del nostro presidente del Consiglio quando Musatti ha detto
Sì sì è vero l'unica minaccia le dimissioni ma è un bluff Luís attaccato alla poltrona e poi quando ha detto sì è vero è pericoloso ma non è proprio come Mussolini
è non c'ha il carisma non c'ha il carisma di Mussolini Musatti concludeva dicendo che Craxi però una caro inietta nome ecco io credo
Io credo io credo compagni e finiscono e concludo davvero che una vittoria Daisy
Il nove di giugno
è una vittoria che darà più forza all'insieme del movimento operaio a quegli stessi sindacati che ora sono confusi con impronte padronale che stanno dall'altra parte
Del tavolo è io credo che questa vittoria compagni cinque permetterà
A tutti nel movimento operaio a tutte le componenti della sinistra di riflettere su tutto questo arco di tempo su questa fase politica che è durata per anni e io auspico che alla fine di questa conclusione alla prima di questa riflessione noi concluderemo
Che dall'IMI dalle nostre file va bandito va bandita la filosofia del costo del lavoro che c'ha inchiodato in questi anni che già portato alla sconfitta noi dobbiamo
Facile vogliono pochissimi secondi
Sto medica ricordatevelo ecco
La parola
Se il esattamente secondo i tempi previsti rettile Occhetto della segreteria nazionale del Pdci
Compagni le catene
Siamo
Siamo alla fine di questa seconda campagna elettorale
Nel corso della quale
Noi abbiamo cercato di presentare i dati oggettivi la concretezza delle scelte che stanno dinnanzi a voi
I motivi del sì
E cioè abbiamo cercato come nostro costume di fare ragionare ciascun cittadino
Sulle condizioni reali dell'economia
E di ciascuno di voi
E abbiamo cercato di farlo attraverso un quesito molto semplice
E cioè se è giusto che a pagare siano sempre gli stessi
E qual è la via che bisogna percorrere
Per una ripresa dello sviluppo dell'innovazione e dell'occupazione
Ebbene mentre noi discutevamo dei quattro punti
E affermavamo con estrema chiarezza che questo referendum non lo consideriamo una sorta di ultima spiaggia
Era giocavamo attorno ai temi della democrazia dell'unità di tutti i lavoratori dell'unità delle grandi organizzazioni sindacali
Avete visto che ha cercato ancora una volta idea martirizzare questa competizione elettorale che ha cercato di presentare scenari cupi
Di instabilità da cui dipendere ebbero le sorti del Paese e del Governo
Sono gli stessi che hanno preteso all'indomani
Delle elezioni amministrative un'autocritica solo da noi
Perché saremmo stati noi esclusivamente a politicizzare quella competizione elettorale
Quando tutti sanno che sono i nostri avversari
Gli avversari delle forze di progresso che avevano iniziato da tempo dal giorno in cui avevano visto apparire il PC al primo posto avevano iniziato una lunga accanita campagna elettorale senza esclusione di colpi e mentre anche nella precedente campagna elettorale
Noi avevamo preso le mosse dalla preminenza dei programmi
Ebbene anche allora che cosa si è risposto al primato dei programmi riformatori se ha risposto con un'esclusiva idea di schieramento l'estensione della formula nazionale a tutti i villaggi e quindi ecco il punto che io vorrei innanzitutto porre dopo aver tanto discusso di modernità
Dopo aver discusso della legittimità delle alternative di fronte all'incapacità di affrontare serenamente con noi il dialogo sui Program mi sulle questioni che sono a cuore alla gente a milioni di lavoratori di pensionati e artigiani che lavorano del proprio lavoro sono ritornati
Ai vecchi steccati ideologici alla ricerca delle rivincite alla chiusa contrapposizione
Il schieramenti e l'unica cosa che hanno saputo dire come dei ragazzi capricciosi vogliamo il pentapartito vogliamo il pentapartito senza presentare un solo merito di quella politica perché questi signori
Non hanno nulla da dire sulle grandi opzioni
Pongono esclusivamente il problema della conservazione del loro potere e così ancora oggi
Invece di discutere dei quattro punti delle trecento mila lire all'anno
Invece di dire che cosa si vuol fare concretamente per l'occupazione Craxi ancora una volta messo in palio il proprio governo
Ha chiesto di votare a favore del Governo ha indetto surrettiziamente un personale è un referendum senza neanche a raccogliere le firme attendere la decisione della corte costituzionale ebbene dov'è la modernità allora anche qui della vita politica del ma è del paese ma perché mai in Italia non è mai possibile scegliere laicamente per singole cose concrete
Perché ogni volta dev'essere un'apocalisse è un po'plebiscito dove tutto è completamente ha messo in discussione magari la civiltà o ci dentale noi referendum riguarda una singola misura e su questo bisogna pronunciarsi cerotto per cambiare qualcosa
Per correggere quello che noi abbiamo considerato un errore la perita il vulnus prodotto prodotto dal decreto per ascoltare la libera opinione dei cittadini senza impaurirmi senza ricca tarli se senza intimorire o li con continui scenari di catastrofi senza confondere i quattro punti con le ontologie laschi ala mobile con l'elezione del Presidente della Repubblica come ha fatto ancora ieri Martelli e come ieri persino un giornalista nel corso di una conferenza stampa mi ha chiesto dicendo me chiedendomi se vincono i sì
Quale sarà il Presidente della Repubblica ma che cosa c'entra tutto Cuesta poi mentre trenta mila lire che sono state tolte dalla busta paga
Dai lavoratori
Terzo
Noi vogliamo ragionare anche su questo sappiamo che c'è chi dice che tutta la politica economica del governo si fonda su quei quattro punti ma è giusto è mai possibile questo
Noi lo sappiamo siamo di fronte a grandi trasformazioni
Mai conosciute del mondo moderno a una rivoluzione scientifica e tecnologica che sconvolge tutti gli equilibri sorgono nuove professioni ma milioni di uomini rimangono senza lavoro la tecnologia avanzatissima ma gli ospedali le scuole i servizi sono ancora arretrati e bene in questa situazione
Ne parlavo proprio l'altro giorno a Berlino in un dibattito che ho fatto col segretario
Delle spie del prete Arbroath davanti agli studenti di quella università e abbiamo appunto visto come la vecchia Europa vi spia di soccombere davanti agli Stati Uniti d'America e al Giappone e per non correre questo rischio e con la vera questione
Come è possibile accumulare l'innovazione e aumentare la produttività e avviare un nuovo sviluppo nel nostro Paese credete veramente che sia possibile fare tutto ciò spremendo ancora tutti quelli che producono la la la ricchezza della nazione che producono i beni e i servizi che producono ciò che di meglio e prodotto dall'intelligenza
Dal lavoro delle maestranze dai tecnici e dei ricercatori di questo Paese o spremendo coloro che hanno lavorato tutta la vita e sopravvivono dopo misere pensioni o sperperando i soldi di tutti attraverso i privilegi le evasioni fiscali gli scandali i saccheggi impuniti oppure scippando tre mila miliardi sì tre mila miliardi dalle buste paghe come avvenuto come il drenaggio fiscale ma sapete che cosa rispondono quando noi diciamo questo
Dicono tutto questo lo facciamo perché togliamo i soldi al fratello occupato per darli al fratello disoccupato
Ma allora discutiamo concretamente dove sono andati questi soldi sono forse andati ai giovani in cerca di prima occupazione sono andati al risanamento della finanza pubblica sono andati alla modernizzazione del Paese
I soldi tolti dalla busta paga del padre
Fate il conto sono andati a vostro figlio in progetti di ricerca di lavoro per creare quindi la possibilità di aprire una nuova prospettiva in questa società alle giovani generazioni no non è stato così
E la ragione è molto semplice perché è diminuito il costo del lavoro ma sono aumentati altri costi come il costo del denaro come gli interessi bancari per cui i soldi per gli imprenditori hanno tolto i lavoratori sono andati all'Eba anche e non vanno in Investimenti e i nuovi posti di lavoro ma la politica clientelare della spesa pubblica finanziata dalle banche e dal risparmio certo che c'è il problema dell'occupazione dei giovani
E siamo noi
Che poniamo questo problema al governo
Siamo noi che diciamo e chiediamo dove si prendono le risorse per le rilanciare l'accumulazione per creare nuovi posti di lavoro per avviare le trasformazioni necessarie forse colpendo i sindacati
Forse a dividendo lì
Forse impedendo loro di contrattare le innovazioni gli aumenti di produttività l'organizzazione del lavoro le qualifiche e le nuove professionalità
O forse dando con i nomi ma non liberal patron attorno non è così bisogna operare un gigantesco spostamento di risorse ma da che cosa che cosa queste è il problema dai salari oppure dall'enorme serbatoio della rendita speculativa
E della ricchezza finanziaria
Questa è la domanda cui dovete rispondere con il sì al referendum e non se devono vincere i rossi e i bianchi iroso i Verdi non siamo in uno stadio e non vogliamo nemmeno ridurre la politica alla barbarie di certi stati infatti dovete saperlo
La Confindustria e il governo
Hanno respinto ogni accordo ragionevole che gli era stato presentato dall'ammetta Del Turco
Perché vogliono ben di più dei quattro punti voglio con la fine di ogni scala mobile pensano che se vinceranno colpiranno le pensioni e l'assistenza sanitaria
Pensano di andare dove la strada è più facile nella vostra busta paga perché non hanno la forza di abbattere gli altri costi il costo del denaro il costo dei trasporti il costo dell'Energia
Ecco perché dovete dimostrare che si sbagliano
E quella non è la strada più facile se volete che si muovano nell'altra direzione
Perché se invece vincono i no sono legittimati a credere che l'unica strada per mantenere la stabilità e quel la di poggiare sullo sfruttamento dei lavoratori e a non cercare la via più dura più difficile accerto dell'abbattimento di tutti gli altri costi
Queste sono le questioni fondamentali
Eh no uno scontro per lo scontro infatti qual è la questione di fondo
Che noi abbiamo posto nel momento stesso in cui abbiamo dichiarato la nostra Chiara è ferma opposizione al decreto che tagliava i salari se non l'esigenza di una diversa politica economica ecco perché oggi noi abbiamo condotto questa nuova competizione elettorale per il sì al referendum
Con la coscienza di metterci al servizio di tutti
Lavoratori ma dove si troverà la forza di affrontare queste grandi questioni
Se il governo si è permesso una irresponsabile campagna di ottimismo affermando che il dopo crisi ed è incominciato e presentando oggi una sorta di diga contro le cavallette che saremmo noi che vogliamo
Andare all'assalto di questa ripresa dell'economia hanno cercato di terrorizzare Ubi con le parole ebbene noi vi diciamo tranquillamente estate ai fatti state alla vostra esperienza
Dov'è incominciato il dopo-crisi
Ve ne siete accorti voi quando vi recate al mattino al negozio o al mercato ve ne siete accorti quando cercate lavoro per i vostri figli ve ne siete accorti quando riscuotere per la pensione
Ve ne siete accorti voi cassa integrati
Quando riscuote été
Dopo un anno il vostro contributo Otu artigiano te ne sei accorto quando vai in banca in
In cerca del fondo per il sostegno delle due attività lavorative e non lo trovi cioè rotto
Che c'è stata meno inflazione e anche questo dato oggi ha messo in discussione ma noi dobbiamo parlare di tutti meno meno salari reali meno occupazione meno investimenti in rapporto ai profitti meno servizi
E soldi ai Comuni ma poi chiedendola Craxi
Che fa oggi dell'apocalissi chi è che ha pagato i pur magri successi
Chi è che ha garantito una maggiore produttività
Chi è che ha lavorato di più in questo Paese
Gli operai
Gli impiegati gli insegnanti ricercatori tecnici tutti coloro che vivono della propria intelligenza del proprio lavoro delle proprie competenze e che cosa hanno avuto in cambio
Tutti costoro il taglio del salario reale alti e imponenti l'elemosina dei decimali ma non solo dove è andato a finire il risultato della maggiore produttività
Del maggiore rendimento del lavoro
La maggiore produttività
Invece di andare a una più EPR distribuzione e in investimenti e quindi in più occupazione
E andata i profitti alle rendite
E forse questo il moderno riformismo
La verità è che il dopo crisi a si prepara con un'autentica volontà riformatrice
E non cercando di mettere gli operai contro gli artigiani e poi in tutta la società contro gli operai ma la scelta di politica economica del decreto è stato un'altra
Ed è tutta racchiusa in questo qua equazione che dice
Meno retribuzioni uguale meno costo del lavoro
Che sarebbe uguale a più competitività e quindi ha più esportazioni più profitti e più investimenti senza toccare le strozzature le basi strutturali i due vincoli i debiti con l'estero e quelli di Bilancio ma è proprio ciò
Che rende precaria la ripresa e soprattutto esistente la grave piaga della disoccupazione ecco perché
Il problema del lavoro
Della necessità di creare lavoro
è il punto centrale di tutta la prospettiva sociale e politica
Ma che cosa ci vengono a raccontare in questi giorni che avete sentiti
Alla televisione
Sembra che siete voi che volete indietro i soldi che sono gli operai che vogliono vivere meglio che rendono impossibile l'occupazione in questo Paese ma diteci perché dobbiamo continuare a di cioè che per dare lavoro al fratello povero bisogna toglierlo all'altro più povero di lui perché bisogna poi
Era dai deboli ad altri deboli perché bisogna determinare questa guerra tra i poveri e allora
Senza mai porre con forza invece il problema delle rendite il problema delle grandi ricchezze e allora dobbiamo gridare forte
Che è una società che non sa dare lavoro a tutti coloro che la compongono è una società maledetta perché non si può respingere la richiesta più elementare di un uomo che quella di potere lavorare certo oggi tale richiesta
Non viene più respinta con gli eccidi
Con la violenza diretta dello Stato
Come avveniva negli anni Cinquanta
Anche se però c'è una violenza indiretta che una delle più terribili violenze contro i diritti fondamentali contro la libertà che porta con sé la disperazione incertezza nel domani una dipendenza e persi
Il suicidio come dimostra ormai una triste casistica sociale che riguarda i cassa integrati e disoccupati e allora quando si parla di andamento dell'economia sono dati drammatici quelli determinati
Dal mero spostamento di ricchezza
Sulle rendite e sui profitti
E che ha portato
A previsioni catastrofiche per l'occupazione sono dati
I tre milioni di disoccupati sono dati la diminuzione di domanda di lavoro da parte delle industrie sono dati
I cinquecento mila espulsi dalla
Attività produttiva sono dati
I trecento mila cassa integrati senza prospettive di rientrare nell'azienda
Oppure il trentatré per cento di tutti i giovani che non trovano occupazione è bene che cos'è per tutti costoro per questi uomini in carne ed ossa il dopo-crisi quindi è il fallimento
Della politica economica del governo ecco perché noi abbiamo richiesto il referendum
Con una grande arma
Per indurre a cambiare politica economica non si tratta solo dei quattro punti ma di una diversa politica economica e riguarda anche il lavoro e lo sviluppo e ancora noi rispondiamo oggi con franchezza
Abbiamo forse voluto assolutamente lo scontro sappiamo
Che qualcuno ha in animo questo interrogativo
Noi rispondiamo con tutta tranquillità no
Non vi è il piacere dello scontro che ci guida non lo abbiamo voluto noi noi abbiamo atteso la trattativa
Fino a pochi giorni da queste elezioni è un partito che indice un referendum no sta
Ad attendere una trattativa dimezzando la sua campagna elettorale se non crede fermamente nella possibilità di trattare e di cercare in questo modo una soluzione unitaria
Ecco perché
è falso
Che noi consideriamo Cuesta come una rivincita
Ma anche qui stiamo ai dati
Noi abbiamo raccolto le firme un anno fa
Prima delle elezioni amministrative dopo la vittoria per le elezioni europee promessi patire c'è un anno fa noi cercavamo una rivincita rispetto a queste elezioni amministrative no è un
E ma concreto che è stato posto da milioni di lavoratori che voi avete visto sfilare qui il ventiquattro marzo in quelle grandi giornate che nasceva dalle fabbriche e noi come partito che ha dato tutta la propria storia
Ai lavoratori abbiamo messo la nostra forza al servizio di uomini che volevano esprimersi che volevano dire la propria opinione e accettiamo serenamente le decisioni delle masse popolari
Ed è anche del tutto evidente
E noi lo abbiamo detto
Che se superava le condizioni che lo avevano reso necessario non lo si faceva
Perché decadeva perché veniva superato l'oggetto su cui era posta la domanda referendaria
Ma nessuno aveva il potere di fermarlo solo un accordo fra le parti e naturalmente noi ci siamo sempre dichiarati favorevoli a un accordo fra le parti perché l'errore non stanno il referendum
L'errore sta nel decreto e di lì che è venuta la priorità
Noi non avremmo mai chiesto un referendum
Contro un accordo sindacale che giudicavamo sbagliato
Né contro la politica sindacale della CISL o della UIL il referendum non è contro gli altri sindacati ma contro la prepotenza e l'arbitrio del decreto che è stato presentato in quella notte
Il referendum
E la continuazione di quella grande indimenticabile lotta
Di libertà di democrazia in cui abbiamo visto l'ultima volta in piazza San Giovanni vivo e sorridente attorniato da un milione di lavoratori il compagno Enrico Berlinguer
Una cosa dunque
Deve essere chiara
Il referendum non è una bomba sull'economia tra l'altro su un'economia che va male perché gli operai hanno ceduto i quattro punti ma non è vero
Che ci sono più posti di lavoro no il referendum è una spina al fianco della prepotenza
Ed è lo strumento invece per dire vi sia più posti a più innovazioni
A effettivi miglioramenti del salario
Per dire di sì al potere contrattuale del sindacato mortificato è calpestato
Per questo noi invitiamo a votare il sì per non dare ai padroni
L'autorizzazione a procedere come prima
Per non dare loro licenza di tagliare ancora e soprattutto luce vigenza di dire delle Bugie perché vedete prima
Quando si trattava di toglierli quei soldi si diceva per sole quattro punti tanto chiasso e adesso che si tratta di restituirli si dice che era in crisi tutta l'economia italiana
Ma mettetevi d'accordo con voi stessi erano pochi o erano tanti soldi tolti ai lavoratori
Il quesito posto dunque semplici volete sì o no
Che vengano reintegrate quelle trecento mila lire e sono tante le ragioni del sì
Noi chiediamo un voto secondo ragione
Un voto di gente libera
Che respinge l'inaudita campagna di falsificazioni di ricatti e di paure guardate la televisione
Nelle ultime giornate appena corrette da oggi
I telegiornali hanno superato ogni forma di tendenziosi ITA
Riducendo il sistema pubblico pagato con i soldi di tutti
A un centro di organizzazione della campagna del no
Non solo
La sproporzione
Messa a disposizione dei vari schieramenti in campo ma anche le forme più evidenti di differenziazione dell'efficacia del messaggio attraverso l'uso delle dirette le ripetute argomentazioni dello schieramento del no l'ampio spazio fornito ai vari partiti esponenti del Governo rispetto a cui sono apparse irrisorie
Le frasi spendo imperante e ridotte alla mera affermazione del sì
Dal fronte contrario
Per questo noi abbiamo fermamente
Criticato questa condotta
Perché anche qui noi lo vogliamo dire non critichiamo i giornalisti che vedo qui presenti e loro lo sanno che siamo al loro fianco ma si pone un problema ormai drammatico nel nostro Paese
Che riguarda la libertà di informazione il pluralismo effettivo perché chi non è nell'esecutivo chi non ha i soldi oggi può essere tagliato fuori da una corretta informazione
Ecco dunque i metodi che noi critichiamo
La cui matrice badate in quella prepotenza della notte di San Valentino
Da cui è emersa una campagna fatta di falsificazioni perché oltretutto vogliono vincere con le carte truccate guardate a quanti falsi
Che sono arrivate in tutte le famiglie dei pensionati in tutte le famiglie delle casalinghe
è falso per esempio
E la vittoria dei sì farebbe aumentare gli affitti in verità non cambierebbe nulla mentre si sa che il Governo ha già presentato un progetto di legge che aumenta gli affitti indipendentemente dalla vittoria del sì e del no
è falso
Che i pensionati ci rimetterebbe ero
Quando è ampiamente dimostrato che ci guadagnerebbero e quando tutti sanno e queste è una grande conquista del movimento unitario della attori e dei sindacati che le pensioni in questo Paese sono agganciate alla retribuzione dei salari e falso
Che aumenterebbero i prezzi perché il taglio dei quattro punti ha inciso solo dello zero tre per cento sul calo dell'inflazione e ben altro incide sull'inflazione e sull'andamento dei prezzi come ha dimostrato chiaramente il governatore della Banca
Italia recentemente è falso e aumenterebbero i disoccupati
Non un soldo dei quattro punti è stato utilizzato
Per creare lavoro anzi da allora i disoccupati sono aumentati e non esiste nessun progetto del governo per utilizzare quei soldi attorno a grandi progetti per lo sviluppo e per l'occupazione
Ecco perché di fronte alle minacce di grassi che riguardano lista Bari di stabilità
Le future guerre politiche
Noi facciamo appello al senso delle cose facciamo appello come abbiamo fatto sempre nei referendum alla vostra razionalità al vostro senso di giusti
Ma oggi
Di fronte al no della Confindustria alla negazione dei decimali immaginate lì
Che cosa avrebbero fatto se non pendeva sulla do la testa la spada di Damocle del referendum Agnelli ha detto chiaramente che bisogna togliere tutte le conquiste
Dello stato sociale per questo noi oggi diciamo agli incerti si poteva anche avere una posizione diversa sul fare o non fare il referendum
Ma ora deve essere chiaro
è una vittoria dei no
Sarebbe una vittoria non delle idee riformatrici di Carniti di coloro che ci hanno detto ma il problema è più complessa accerto lo sappiamo anche noi che il problema è più compresso no
Badate compagni lavoratori amici della CISL e della UIL non sarebbe la vittoria per la vostra posizione non sarebbe la vittoria di chi di dice che bisogna lavorare tutti a lavorare meno no sarebbe la vittoria della fronte conservatore sarebbe la vittoria della Confindustria
Mentre
Noi diciamo con estrema chiarezza
Che la vittoria dei sì
Noi non la considereremmo
Una nostra rivincita politica sarebbe Cecco da parte nostra la considereremo come uno strumento per riaprire la strada dell'unità di tutti i lavoratori
Per fare una vera riforma del salario per spostare l'attenzione a una vera politica di tutti i redditi per aprire la strada all'innovazione e soprattutto ai temi del lavoro e dell'occupazione
Ecco la sostanza del problema da noi posto non si può governare contro il movimento dei lavoratori
Non si può governare contro il movimento unito dei lavoratori
Altro che eletto dal partito comunista l'avete sentito l'altro giorno proclama quel ragazzaccio quel Negri del Partito Radicale il quale ha detto
Il quale ha detto
Il quale ha detto
Quale ha detto
Si tratta di un veto del Partito comunista ma lui non era ancora nato e bisogna ricordarglielo che in questo Paese no sviluppo l'innovazione
La ricostruzione dopo la guerra del quarantacinque è stata fatta non per il Veneto ma per il controllo solitario per le grandi organizzazioni dei lavoratori guidate da Giuseppe Di Vittorio che lavora ma non solo per gli operai ma per i poliziotti per i disoccupati Candlemass accorrere del Mezzogiorno d'Italia ecco il nostro spirito è con la nostra vocazione è Cotis siamo noi
Nella società italiana
Ecco perché
La nostra
è una critica unitaria
Perché bisogna saperlo dovete saperlo tutti
Senza questa visione di grande unità non ci sarà nessun risanamento della vita italiana non ci potrà essere alcuna politica di sviluppo
Non ci sarà nessuna autentica politica di rigore capace di aprire la strada alle riforme
Noi siamo stati
In questa nuova campagna elettorale
Decisamente impegnati a fare trionfare l'esigenza di tutti i lavoratori e non solo dei lavoratori dipendenti ma di quanti hanno a cuore la giustizia come che ha detto prima il compagno Bufalini
E che non vogliono che a pagare siano sempre gli stessi e che hanno a cuore la libertà
Che non vogliono colpire dividere il movimento dei lavoratori perché sanno che se si colpisce questa unità non ci sarà nessuna politica di sviluppo ma solo la disgregazione solo il corporativismo selvaggio
Solo il TC salme il si salvi chi può e su questa base non sarà possibile reggere l'economia italiana
Di quanti vogliono per davvero quindi una nuova politica economica capace di mobilitare tutte le energie sane e produttive verso la ricerca e verso l'innovazione
Non è dunque un caso che accanto ai lavoratori sono scesi in campo per il sì gli appelli di centinaia di migliaia di intellettuali che dovete far conoscere in queste ore a tutti i cittadini di qualsiasi estrazione sociale perché badate
Non è sufficiente avere la maggioranza nella fabbrica no dalla fabbrica bisogna passare a tutta la società e ogni minuto è ancora prezioso
Oggi domani
Per andare nei quartieri davanti ai negozi per parlare ai giovani alle donne agli studenti per far comprendere che noi combattiamo una grande battaglia di libertà contro il sopruso alla prepotenza e oggi più che mai queste armi interesse
Di tutti i lavoratori anche dei lavoratori cattolici socialisti che devono sentire che i padroni e il Governo non devono credere di avere davanti a sé la strada facile per muovere
Contro le conquiste dei lavoratori da un si tratta della rivincita non si tratta di salvaguardare gli interessi Istra grandi masse popolari di tutti i cittadini comunque
Abbiano votato
E tutti devono sapere che si tratta nello stesso tempo di battere la prepotenza elevata a sistema introdurre una nuova civiltà nella politica e nei rapporti sociali
Questa battaglia l'abbiamo condotta in tutta Italia impegnando tutta la nostra forza
E anche per questo compagni socialisti
Facciamoci discorsi franchi abbandoniamo equivoci e distorsioni noi vogliamo per davvero
Una sinistra originale dinamica europea
E per quanto ci compete siamo una forza della sinistra europea mossa dalla volontà di rappresentare le ansie gli ideali gli interessi Progetti di tutta la sinistra riformatrice di essere un grande moderno dinamico partito riformatore di aprire soprattutto alle giovani generazioni una nuova era del socialismo europeo che si collega alla crisi feconda delle grandi società sia del nord attraverso una sintesi più alta e non a caso abbiamo aperto il dialogo con l'Spd ed altre forze socialiste
Ed è da queste impostazione
Che noi parliamo ha rovinato universalismo dei giovani alla loro inquieta coscienza del futuro alla fiducia della possibilità delle tecnologie di operare dentro una Di
Sì ogni e più umana facciamo vedere le frontiere più ampie del nuovo internazionalismo in cui si possono affrontare i grandi temi della ricerca dell'istruzione
Del lavoro e della pace ma solo così però
Affrontando temi concreti noi faremo avanzare un modo nuovo di fare politica
Solo così possiamo contrastare assieme
L'immagine di una politica corrotta e lo possiamo fare già oggi con l'immagine di uomini che dopo una pesante dura campagna elettorale e voi compagni amici che siete qui sapete qual da partite avete dovuto mettere la volano ancora Como Nesta e passione ma soprattutto con l'immagine cari compagni con l'immagine di migliaia e migliaia di militanti che hanno già fatto dalla politica
Una cosa diversa che hanno fatto della politica non un affare ma una passione un fondamentale impegno civile fondato sulla pratica sullo scrupolo sulla dedizione a una causa giusta Cuesta onestà quaestor gruppo l'opera Cuesta dedizione sono la base del nostro programma facciamolo camminare questo programma con centinaia di migliaia di gambe anche in queste ore facciamolo camminare con la vera modernità dei capaci e dei meritevoli con la forza delle competenze che esaltano la professionalità per metterla al servizio di tutta la collettività facciamo quindi crescere questo messaggio con la consapevolezza di essere diversi anche per il modo di comportarci per il modo di reagire alle cose dure e difficili è con questo spirito che noi chiamiamo ancora all'azione tutti i nostri militanti le donne i già vani che chiamiamo all'impegno sul referendum tutti democratici tutti coloro che vivono del proprio lavoro della propria intelligenza delle proprie competenze per questo vi chiamiamo di nuovo al lavoro voi avete vis dopo i radicali hanno detto che devono astenersi i listini e dovrebbero votare soltanto il no no no chiamiamo tutti adottare per questa prospettiva e contro lo scetticismo la disillusione
Lo schifo per una certa politica noi invece che abbiamo all'impegno
Quelli che si sono allontanati
Quelli che non ci hanno votato
Quelli lontani dai centri più vitali disillusi e dimenticati quelli che una società centraliste anonima
Vorrebbe cancellare facciamo sempre più riemergere nomi Volpi persone che vogliono combattere le elementari battaglie della giustizia sociale
Noi siamo compagni ed amici
Ancora in prima fila ad affrontare questa fatica
E lo diciamo lo diciamo con forza no per il nostro partito che andrà comunque avanti attraverso le grandi battaglie che ci attendono nome quaestor l'animo che ci guida noi facciamo
E abbiamo fatto questa pratica
Per il dovere
Che ci lega ai lavoratori
A tutti coloro che vengono colpiti umiliati offesi a ogni singola persona anche a una sola che ad aver rivendicare un diritto questo dovere lo abbiamo sempre fatto
Questo dovere
Continueremo a farlo
Anche in queste ultime ore che ci attendono alla data del referendum perché il nove di giugno vinca la giustizia vincano unità sindaco male vinca la libertà di tutti vinca soprattutto la Repubblica Cuesta Repubblica fondata sul lavoro sulla libertà sulla giustizia e sul movimento arrischiato di tutti i lavoratori italiani
Se
Compagni
Grande applauso grazie
Poi
Diciamo per è vero è una bella sera all'aria e dolce e piazza del Popolo e molto bella una di quelle sere che invita gli elaborati a dirsi vi si come fa quella canzone del Rugantino
Ero in questi dieci dieci minuti quindi con Amedeo Minghi