"Cooperazione allo sviluppo"

Poi
Approviamo la seduta
Mattutina di questa quanto va aggiornata
Della seconda conferenza per la cooperazione
La prima giornata come ricorderete valse è valsa ad illustrare la relazione base
E a presentare il Libro Bianco del dipartimento per la cooperazione seconda seduta estratta la seconda giornata è stata dedicata all'esame dei problemi particolari terza giornata quella di ieri ha dato luogo ad un vivace dibattito oggi iniziamo a vivere la quarta giornata
Permetterete che faccia una considerazione brevissima ma mi sembra puntuale necessaria per quanto concerne riguarda il dibattito di ieri
è emersa una domanda è stato sollevato l'interrogativo perché li palmo e non altri istituti
Pure esistenti in Italia è stato incaricato da parte del ministero degli affari esteri del suo dipartimento alla cooperazione per organizzare la seconda conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo
Credo che questo interprete interrogativo merito Charlie di partiti meriti una risposta
Di Palermo anzitutto il merito di a VER risulterà di aver organizzato con successo la prima conferenza nazionale sulla cooperazione
E conseguentemente verificata nella capacità era ovvio che la prima indicazione cadesse Sully palmo ma a parte Cuesta considerazione c'è da tener presente che li palmo
Unico è un istituto che è nato nel mille novecentosettantuno molti dei soci fondatori sono presenti questa mattina in questa sala ed è nato non soltanto per condurre un'azione di ricerca di studio ed elaborazione sui temi della politica di cooperazione allo sviluppo hanno politico sul piano culturale e
Contribuendo a creare una maggiore sensibilizzazione del mondo politico nel mondo economiche è questo
Ha fatto sì che rispetto ai problemi del nord sud li li palmo sia primo fra gli istituti italiani ricco di un'esperienza raccolta in tanti anni di attività c'è da dire infine e chiudo questa breve risposta
E che li palmo all'origine della legge trentotto
La prima elaborazione avvenuta in commissione il rilievo di lavoro Nelli parlo il passaggio qualitativamente importante
Da una politica di assistenza tecnica di cooperazione allo sviluppo ad una nuova filosofia un nuovo approccio nei rapporti fra l'Italia e Paesi emergenti questo lo si vede alle Palma ecco la ragione per la quale e noi
Come istituto ne siamo orgogliosi c'è stato affidato il compito di organizzare questa seconda conferenza per la cooperazione e lo sviluppo il cui compito non è soltanto di guardare ad una revisione della legge trentotto sulla base dell'esperienza raccolta ma di condurre avanti anche una riflessione politica culturale su questo tema estremamente importante e poi oggi caratterizzante della stessa politica estera del nostro Paese
La seduta di questa mattina vedrà intervento di rappresentanti ufficiali del tali
è presente il
La parola all'onorevole Gianfranco Spadaccia in rappresentanza dal partito radicali
Scusa parla invece in fondo per non turbare la sonorità di quest'aula che non è perfetta siete pregati di prendere posto e Dino muovere sarebbe stato opportuno un intervento
Successivo
Visto che mi trovo in una situazione
A rappresentare qui
Una politica che abbastanza
In stridente contrasto è stata in questi anni
Con quella sostenuta da questa organizzazione
E forse quindi sarebbe stato opportuno che dalla altri interventi
Fossero prima venuti altri punti di riferimento
A questa discussione
Niente di male innanzitutto alli palmo
Io non trovo niente di scandaloso uno al fatto che li palmo
Nonostante il suo carattere Inter partitico
E la sua pretesa di essere super partes
Si sia in questa politica di cooperazione allo sviluppo in realtà è costituita come parte
Quello che trovo grave
Lo dico con estrema franchezza
E che nell'essere parte
Fra le diverse opzioni possibili della politica di cooperazione allo sviluppo
Una strada che non è quella del dialogo
Del confronto
Ma quella se mi consentite
Della liquidazione della falsificazione
Per le altre opzioni possibili che non divide condividete e nei confronti delle quali di costituite come fare
Mi riferisco in particolare alla relazione del direttore generale dell'Ipa ammonta a chi Novati
Che all'inizio nella sua lunga relazione
Fra
Politica
Di cooperazione allo sviluppo
Politica di emergenza
Questo dilemma non è mai esistito
No io posso comprendere che ci siano dei parlamentari
Che non scrivendo progetti di legge che presentano perché se li fanno scriverà altri non reggono
I progetti di legge altrui
E che poi finiscono per tranciare giudizi tanto sommari
E presuntuosi quanto disinformati
Questo non è possibile che avvenga da parte di una persona di un analista così allora sono andato a guardare per capire meglio
Il capitolo dell'azione catino avanti in cui si parla delle strutture della cooperazione quella la trentotto la settantatré
E allora non altri ripropongono il dilemma giusto o sbagliato me Calchi Novati che ripropone
La con il dipartimento al dipartimento corrisponde la cooperazione e lo sviluppo
Alla legge settantatré corrisponde il settore d'emergenza
Dicevo questo non è possibile questa falsificazione concettuale non è possibile se non ad una condizione che si voglia predeterminare
In manette si voglia liquidare non è soltanto a me
Che appare falsificando emessa in postazione
Ci sono interlocutori critici come monsignor Nervo
La maggioranza di coloro che hanno partecipato alla Commissione interventi straordinari di questa stessa conferenza
Che non hanno bisogno di ricorrere a questa impostazione liquidatoria e falsificato
Basta che prendo
Per smentire gattino avanti la prima pagina
Della relazione del gruppo di lavoro presieduto da monsignor Nervo
In cui alla prima pagina c'è una corretta distinzione fra aiuti d'emergenza
E
C'è bisogno di ingombrare il terreno di inquinare lo da questa impostazione
Ripeto liquidatorie
E falsificando
E c'è ancora bisogno di discutere
Sulla base di approssimazioni culturali
Inesistenti
Di una politica di emergenza limitata agli aiuti alimentari
E agli aiuti sanitari
Quella che è stata definita
Politica di intervento straordinario
Nelle intenzioni di chi si è battuto per il suo successo della proposta
Si basava su tre chiare opzione
Concentrazione dell'intervento gli attivi e radicale mutamento degli obiettivi attraverso
La scelta
I parametri Diversity differimento
I tassi di mortalità in primo luogo
Gli altri bisogni fondamentali in secondo luogo
A partire dalle esigenze di difesa della vita
Una grande politica di un piatto ambientale di concentrazione degli interventi affidata alla volontà politica affidata alla mobilitazione di tutte le esperienze tecniche
Di tutte le forze produttive esistenti nel Paese
Del volontariato delle organizzazioni internazionali
Allora è una diversa opzione
E la politica di sviluppo
E le possibili politiche di cooperazione allo sviluppo
Non è una politica che possa essere liquidata
Come una politica assistenziale di emergenza non era scritta nei primi progetti di legge dei sindaci italiani
Non era scritta nella legge piccoli non è scritta neppure nonostante l'ostruzionismo condotto
Dai
Dagli avversari dell'intervento straordinario nella legge settantatré
C'è un'altra cosa di cui io non mi sento di rimproverare
A differenza di altre dico
Di Palma una lobby
E l'hobby nella terminologia sociologica Polito logica italiana significa gruppo di pressione
Niente di male se fosse così
Ci sono migliaia di miliardi
In gioco
Una parte consistente dell'economia italiana
Quando i gruppi di pressione
Sì
Costituiscono come tali
E ti chiamano e proclamano apertamente i loro obiettivi
Niente di male
Siccome con lui parlo come con chiunque
Abbiamo ricercatori cerchiamo il massimo di dialogo
Di comprensione di via e e di
E di non essere stati
Gruppo di pressione
Voi siete stati al nella migliore delle ipotesi
Gruppo di freno
Nella migliore delle ipotesi siete stati gruppo di pressione
Per i frenatori nella politica di di cooperazione allo sviluppo
Quando nell'alle azioni Calchi Novati si dice
Che la legge trentotto di cui giustamente anche adesso il presidente di turno del Pascali si diceva rivendicava il merito li palmo
Calchi Novati ricorda che questa legge trentotto era stata concepita e realizzata tre anni dopo siamo a tre mila cinquecento miliardi in un anno
Quale gruppo di pressione gruppo di pressione sono stati coloro che battendosi contro di voi e i frenatori che può incoraggia parte e
Spinge a parte
Hanno realizzato e portato alla politica i qua per della cooperazione allo sviluppo e al dipartimento
Questa
Grande messe gli stanziamenti
E lo dico queste cose non per ragioni polemiche
Non per ragioni polemiche
Le dico per per riportare ad alcuni elementi minimi di verità
Il dibattito alimenti
Non c'è e sarà la duplicazione di competenze non è né sempre necessariamente negativo
Ci sarà semplicemente la guerra delle incomprensioni
Che semina era macerie invece che opere
E preparerà fallimenti
Anziché interventi costruttivi nei confronti nell'interesse del Paese nell'interesse degli scopi che proponiamo
Di aver
E allora vorrei
Raccogliere qualche altra sollecitazione intervenuta
Nel dibattito
L'operazione sono comuni
E sono scritte nei dati
Drammatici
Me lo strangolamento finanziario internazionale dei paesi in via di sviluppo
Dei fallimenti dei governi dei Paesi del Terzo Mondo
Il nostro tersa montismo se vuole essere un terzomondismo reale
Non può
E se vuole reale realizzare una vera politica di collaborazione non può non tener conto
Di questi limiti
Spesso di asfissia
Anche culturale politica non solo finanziaria del classi dirigenti dei Paesi del Terzo Mondo
Ed è dettata per chi Pibe e opera nel mondo occidentale
Che con ritardo segue
La politica seguita in questo settore
Dall'Unione Sovietica e da Paesi dell'Europa orientale
Ma se questa analisi delle condizioni internazionali e comune
Ciò che troviamo chiedersi è
Come si fa a rovesciare questa tendenza
Perché altrimenti l'analisi della situazione internazionale
Diventa un alibi
Del non intervento della sfiducia nella possibilità di qualsiasi politica di cooperazione e alla fine
Ciò che rischia di rimanere Lucchi Novati quello della compenetrazione
La politica di cooperazione internazionale allo sviluppo indù e sistema produttivo italiano
Chiedo a quale c'è una sola lettura possibile
La subordinazione che tanto spesso abbiamo dovuto combattere in questi anni della politica di cooperazione allo sviluppo alla commercio estero Italia
Se vogliamo evitare
Di assumere come alibi la situazione internazionale
Ho quasi finito né quanti minuti posso
Allora dobbiamo chiederci
Come facciamo
Nei limiti che abbiano
A
Influire sulla situazione internazionale perché questa politica di campi Cambi di segno
Ed anche qui torna la politica di concentrazione come invece degli sforzi dei nostri sforzi
Proprio perché a partire dalla politica di concentrazione di questi sforzi
Si possa essere una misurazione dei risultati e si possa rendere efficaci e moltiplicare l'efficacia
Della pressione che possiamo feriscono innanzitutto alla Conf alla Comunità economica europea ma mi riferisco alle organizzazioni multilaterali sovranazionali
Del degli delle Nazioni
Vigileremo
Perché anche la legge settantatré
Non sotto questa pressione ma sotto lo stimolo di questo freno non cambi disegno
E si mantenga
Un input
Intervento straordinario intervento straordinario nella direzione di una concentrazione dello sforzo
Opereremo perché l'intera politica della cooperazione allo sviluppo
Diventi della politica internazionale del nostro Paese i rapporti nord sotto
Avrete a rispondere poi su a Rosati
Con cui siamo combattendo una battaglia contro commercio estero delle armi alta componente non non insignificante del nostro commercio
Io ce credo che ci sia un rapporto diretto
Fra a differenza dei Rosati fra la politica di cooperazione allo sviluppo e quindi anche i livelli quantitativi della cooperazione allo sviluppo e la politica
Negli armamenti se sfonderemo sul primo piano io credo che sfonderemo comunque creeremo Leconte le condizioni per una vittoria anche sul ceco
Certo
Opererei molte e lavora molto
Questo sviluppo norme che sta assumendo nel nostro sistema produttivo la industria degli armamenti
Grazie
Onorevole Spadaccia
Che ha avuto il merito di aprire la serie di interventi cui giustamente abbiamo anche concesso Maggio spazio di tempo il tempo richiamo tutti gli altri oratori che saranno che passeranno per la tribuna mantenersi del termine dei quindici minuti la precedenza aveva fissato do la parola ore rappresentante dell'ortodossia popolare poiché trattenessero la Desio Luciano Berio
Quale raccomando rispetto descritti
Creare amiche ed amici
Nel portarli questo saluto mio personale cordiale
A nome mio e di Democrazia proletaria come non democrazia popolare
Vorrei incentrare il mio il nostro contributo su alcune direttrici fondamentali
E principalmente sulle gambe sulla cosa sulla quale si è interrotto amico Spadaccia
Su alcune direttrici fondamentali dicevo è principalmente sulle gambe tra sviluppo e pace e sulle conseguenze del militare di smog rispetto ai Paesi sottosviluppati
Fare cooperazione noto oggi significa delineare una specifica identità industrializzato ai quali in parte il nostro Paese integrato e che determina il sottosviluppo degli altri
Certo oggi
E anche questo convegno e importante che quelle componenti di quel variegato mondo gli operatori tecnici volontari organismi di cooperazione spingano verso un dibattito il più aperto e approfondito possibile e verso la ricerca stessa di strumenti di intervento controllabili e controllare ma porto questo poche volte si dice che la stragrande maggioranza degli investimenti all'aiuto allo sviluppo non passano attraverso gli organismi di cooperazione ma vengono centralizzati nella società monopolistiche più importanti che operano nel settore chiave della Provincia
Del commercio di viene negata la conoscenza e la finalizzazione degli investimenti stessi
Sì al Parlamento sia al Paese
Non è certo un caso che multinazionali quali la Boeing la vostra banca nella Exxon la IPTV la del colpo di stato incivile oggi riconvertiamo interi comparti produttivi gettandosi in L'auto piatto dell'agrobusiness internazionale
Il cui mercato mondiale come note controllato per il cinquanta per cento da sole c'è al cento compagnie
E quindi il burro il problema non può essere quello della intensificazione o della riduzione del flusso degli aiuti ma quello di una collocazione internazionale
Progressivamente in tono mai non allineata che consente al nostro Paese di uscire da quelle compatibilità imposte dalla mondializzazione dell'economia dal Fondo monetario della Banca mondiale per percorrere la degli interessi specifici di ciascun paese
Mai come oggi
Lo dicono tutti gli interessi di pace e di avanzamento specie in centro in senso progressivo dei nostri paesi sono coincise con la cooperazione la liberazione dei popoli dei Paesi del Terzo Mondo
Discorso ideologico potrà obiettare qualcuno ma di fuori di questa ricerca e lotta per uno sviluppo alternativo fondato su valori di solidarietà abbiamo il concretissimo presente costituito dal sessanta per cento della popolazione del terzo mondo
Che non riesce a soddisfare i bisogni essenziali
Dalla devastazione ambientale dalla caduta della democrazia
Di tendenza la guerre progressi da questo punto di vista purtroppo indeterminatezza o subalternità a volte ancora peggio profondamente frustrato le aspettative di molti sia in Italia che all'estero
La presidenza di latte italiana della CEE passata quali senza che neppure ce ne accorgessimo
Nessun significativo passo è stato fatto rispetto alla questione mediorientale palestinese la sola dichiarazione di sapore di Costa Rica appare assolutamente inutile oggi in assenza di una iniziativa politico-diplomatica continuativa e coraggiosa di fronte a di una situazione in Centro America che rischia di precipitare
Come conseguenza dell'aggressione nordamericana Nicaragua specialmente anche dopo l'approvazione ieri da parte del Senato americano dall'ennesimo stanziamento di ventisette milioni di dollari ai Contras pace sviluppo dicevo all'inizio
E incidenza tra militarismo del terzo mondo e sottosviluppo
Con il alla carta nelle nel corso dei lavori della terza giornata dell'alimentazione organizzata dalla FAO se parallelamente continua il ministro non verrà condotta una lotta Pittaro vittoriosa per una pace stabile
Come è noto i cinque Paesi dell'area OCSE concentrano l'ottantacinque per cento delle risorse investite nella ricerca sviluppo
Sono gli USA la Francia l'Inghilterra Giappone e la Germania Federale
Da soli gli USA ne concentrato il cinquanta per cento di Giappone il quindici per cento il legame tra questo processo di Nervo innovazione tecnologica e la corsa agli armamenti è ampiamente dimostrato così come l'esportazione del militare del Terzo Mondo ed il suo corrispettivo in crescendo sotto il Cossotto sviluppo
Al contrario e non sono pochi coloro che attribuiscono
All'ulteriore di sviluppo di questo resta particolarmente difficile oggi al di là degli sforzi pensare che a fine mese quando i capi di Stato e di governo europei discuteranno del piano eureka lo faranno all'interno di un progetto di sviluppo per la pace
A partire dall'incremento dell'esportazione del militare già oggi diversi Paesi del Terzo Mondo sono in grado di costui costruire sistemi d'arma cosiddetti maggiore aerei elicotteri mezzi corazzati missili e navi da guerra
Da qui il valore di Della Porta
Già in alcuni ha già alcuni anni fa
Tra i tanti scenari possibili come soluzione a questo problema del sottosviluppo
Veniva proposto è stato raccolto integralmente dallo stesso movimento per la pace italiano ed europeo
Il problema progressi della sia per accelerare la crescita delle regioni sottosviluppate sia per realizzare migliori menti nella nella posizione economica dei gruppi di popolazione minor reddito all'interno delle stesse Regioni su sviluppato
Questa ipotesi parte dal presupposto
Queste quote di quella tra l'altro che verrà discussa rilanciata nella prossima convenzione dei movimenti per la pace ad Amsterdam
Parte dal presupposto che Stati Uniti e Unione certi sovietica mantengono la priorità nelle spese militari spese che nel due mila dovrebbero essere ridotte di un terzo rispetto ai livelli del mille novecentottanta
Parallelamente tutte le altre regioni del mondo dovrebbero tagliare le proprie spese del venticinque per cento entro il mille novecentonovanta e del quaranta per cento entro il due mila due in entro il due mila si tratta come si vede di un'ipotesi di re riduzione relatori dei singoli Paesi
Ma nel mille novecentonovanta le regioni sviluppate dovrebbero devolvere il quindici per cento di questi risparmi ad aiuti allo sviluppo arrivando al due nel due mila Adel Volver me il venticinque per cento
Risultati di questa operazione che non inciderebbe per nulla sui livelli di vita dei Paesi industrializzati e accrescerebbero la sicurezza
Il reddito pro capite e consumi procapite nella regione del terzo mondo aumenterebbero rapidamente
Il loro deficit commerciale scialle sarebbe minore di quel che risulterebbe sia nel vecchio che nel nuovo i livelli di reddito nelle regioni sviluppate aumenterebbero più rapidamente che in altre che nelle altre ipotesi che vengono formulate e la ricollocazione delle risorse economiche risultanti dal tipo di accordo internazionale sulla limitazione degli armamenti suggeriti è matematicamente la migliore soluzione per il Terzo Mondo e per gli stessi Paesi industrializzati
Nel solo terzo mondo
Lo scenario ipotizzato questo scenario ipotizzato comporterebbe la creazione di cento milioni di anni lavoro cosa che tra l'altro significherebbe l'apertura di un mercato per il Primo Mondo
Naturalmente i problemi di riconversione della manodopera del personale scientifica dei Paesi industrializzati non sarebbe semplice ma l'effetto moltiplicatore dell'occupazione che un processo di disarmo comporta determinerebbe secondo istituti già gli studi già istituto istituiti la creazione di cinque milioni e mezzo di posti di lavoro nei soli Paesi dell'OCSE
Da qui per concludere il valore della proposta di un disarmo unilaterale che intanto muove i primi passi dai la proposta valida anche è valida anche perché può aprire la strada sia pure gradualmente
Ad un ruolo autonomo dell'Europa rispetto alle due superpotenze nell'ipotesi che esse possono diventare anche punto di riferimento in un rapporto diverso per lo schieramento dei Paesi del Terzo Mondo non allineati
Questa è una delle risposte possibili
Nella quale non ci stiamo cimentando
Questa ricerca e credo non da soli
è una delle risposte possibili alle domande che la stessa Conferenza oggi qui pone per quali sviluppi io voglio concludere questo intervento dicendo i percorsi e di confronti possono e devono essere diversi e dialetticamente confronta
Ma dobbiamo essere concreti praticare percorsi diversi dal passato
E fare presto perché se è vero che l'ingiustizia dell'assetto internazionale sicuramente purtroppo non non non non ho potuto partecipare ai lavori
Intere del della conferenza ma credo sicuramente che da questa conferenza con questo augurio bilancio verrà un contributo indispensabile in questo senso grazie
Grazie a rappresentante di Lippi che si è mantenuto con estrema puntualità nel termine di tempo assegnatogli
E quindi passo immediatamente a dare la parola alla senatrice Margherita Boniver e rappresentanza della direzione del Partito Socialista Italiano
Grazie evidente
A me sembra che i lavori di questa seconda Conferenza nazionale sui problemi della cooperazione Olga serietà di intenti ma soprattutto con uno spirito assai diverso
Anche non tanto dei contenuti che sono scaturiti della prima conferenza di alcuni anni fa ma soprattutto perché durante il dibattito che è avvenuto soprattutto nelle commissioni di lavoro
Mi sembra che è stato siamo stati in grado collettivamente di raccogliere il frutto di riflessioni collettive che anche a livello internazionale
Hanno visto alcuni del grande organismi internazionali preposti alle politiche dello sviluppo far cambiare modo radicale le proprie teorie e le proprie politiche
Credo che si possa tranquillamente dire che oramai siamo consapevoli come italiani come forze politiche donatori più importanti in questo momento sulla problematica della cooperazione allo sviluppo
Ha anche assunto però un atteggiamento che era di Cal mente diverso da quello che poteva essere una vecchia filosofia cioè l'Italia oggi è consapevole che non esistono modelli predeterminate da esportare
Tutto pur dei paesi del Terzo del Quarto mondo ed essere consapevoli di questa di questa presa di coscienza mi sembra sia un dato politico anche oltre che economico molto importante vent'anni fa infatti i paesi di nuova indipendenza soprattutto i Paesi africani cercavano il decollo delle loro economie attraverso la strada della concentrazione della riusciti praticamente all'impossibile cioè si è riusciti a distruggere
Quello che era un'agricoltura anche se di sussistenza creando il caos creando le premesse di una tragedia di un collasso come viene definito dalla Banca Mondiale
Facendo delle cronache dai Paesi africani in un certo senso una cronaca di morte annunciata vediamo infatti in questi vent'anni un calo progressivo della produzione agricola che sfiora il ventiquattro per cento mentre nel dieci anni appena alle nostre spalle la popolazione è pressoché raddoppiata
Ecco quindi uno dei motivi della grande tragedie la grande emergenza
Di questa nostra ecco credo anche nell'ultimo periodo una serie di mini di che si sono sbiaditi o se preferite sono falliti o se preferite ancora andrebbero comunque rivisitati
Innanzitutto va Presa coscienza della difficoltà crescente nell'attitudine negoziale per il cosiddetto nuovo ordine economico internazionale
Già soltanto pronunciare questa sigla da tutti conosciuta in un certo senso fa quasi ridere
Perché non è il nuovo ordine economico internazionale che si sta facendo strada attraverso decenni di dibattito a livelli internazionale bensì un crescente disordine economico e finanziario
Secondo punto ha mai criticato apertamente un modello di sviluppo che negli anni passati faceva costruire i cosiddetti le cosiddette cattedrali nel deserto in molti paesi del terzo mondo anche questo penso che sia un bene
Sappiamo ad esempio sempre dalle statistiche
Prodotto dalla Banca Mondiale che ad esempio nei Paesi africani dove sono costruite un numero molto cospicuo di di Grandi Progetti di grande opere di grande dighe l'utilizzo della elettricità
Non sfiora il venticinque per cento quindi immaginate
Questo spreco gigantesco questo collasso la programmazione economica che attraverso le grandi opere ha cercato di fare decollare economie che non sono poi decollate fra fra le più giuste le più concrete
La verità è che l'unico vero trasferimento di tecnologie che è avvenuto nell'ultimo periodo è stato da parte del nord sì verso sud
Ma è stato soprattutto nel contesto di tecnologie più appropriate alla morte che alla vita mi riferisco evidentemente al fatto che con si continua a spendere oltre dieci volte
Per il riarmo rispetto a quello che si spende contemporaneamente per lo sviluppo dei Paesi del terzo e del quarto mondo
Da qui il nesso indissolubile che noi come forza politica poniamo sulla questione della diciamo del disarmo della diminuzione drastica e radicale delle spese per gli armamenti
Per potere quando si dice che la miseria arma i popoli mettendoli in una condizione di cause con cadente azione e di affetti
Che produce soltanto più miseria più un morte più disperazione
Sempre nell'ambito dei miti quando si parlava di trasferimento delle risorse e credo che su questo abbia parlato anche per ridente delli palmo Bassetti
Basti pensare quello che succede in molti dei Paesi dell'America latina che sono oberati da un debito internazionale
Altissimo che colpisce soprattutto socialmente
Le popolazioni che solo di recente hanno ritrovato la democrazia
Ricordare qua Da Rin sono stati trasferiti in pagamento del debito internazionale
Dai Paesi latinoamericani verso nord per capire anche qui lo squilibrio e la sproporzione e l'enormità
Di parlare di sviluppo di nuovo ordine economico da un lato per poi vedere invece dei risultati così miserevoli dall'altro
Sulla altro mito o se vogliamo fra virgolette il cosiddetto dialogo nord sud per lo meno una notazione viene alla mente e cioè che non tutti i miti muoiono per nuocere
Nel senso che quando si parla del dialogo nord-sud bisogna riconoscere che in questo Nord vi sono delle esclusioni e anche vistose fatto
Ma l'atto del colonialismo si disinteressano completamente alla costruzione di una cooperazione multilaterale e questo nuoce evidentemente questa loro assenza anche se del tutto ingiustificata ma quello che è peggio costringono in un certo senso attraverso delle loro relazioni bilaterali che sono soprattutto improntate sulla ideologia sulla strategia militare
Altre grandi potenze a intraprendere nel territorio del Terzo del Quarto Mondo una sorta di braccio di ferro
Per cui molto spesso vediamo che anche gli Stati Uniti oramai usano dei rapporti economici come dei rapporti di forza li usano bilateralmente per per premiare una piuttosto che l'altra visione del mondo anche in questo ambito noi crediamo che vi sia molto disordine e molto da riequilibrare
E per questo come europei siamo anche convinti che è un ruolo il ruolo che la comunità svolto all'interno di questa problematica è stata anche in questo caso un ruolo di grande riequilibrio
Ma che cosa vogliamo in sostanza al di là di queste premesse e di queste diciamo considerazioni che sono tutte quante di ordine generale
Innanzitutto la necessità politica per una riaffermazione e per la ridefinizione del carattere permanente delle politiche dello sviluppo
Questi ma soprattutto non cambi cominciato a cambiare diciamo di connotato e in questo ambito noi stiamo convinti siamo dei sinceri sostenitori
Del fatto che se da un lato bisogna riconoscere che molte delle politiche di sviluppo non soltanto internazionali ma anche italiane hanno fallito il bersaglio negli anni passati
Probabilmente questo nuovo strumento che è stato voluto dal legislatore la cosiddetta legge settantatré potrà cominciando dai bisogni reali della gente cominciando dai cosiddetti Basic niente
Ad operare per ottenere risultati che risultati duraturi
Un'altra considerazione l'opinione pubblica più in generale poiché sappiamo che si tratta soprattutto di costruire un mondo nuovo se vogliamo facendo
Fare scaturire nel nostro sistema economico e di cultura
Un tipo di Morbello auto centrato voluto desiderato e disegnato a partire dai bisogni delle popolazioni e questo sforzo evidentemente deve coinvolgere larghi strati della popolazione che vadano ben al di là dei soltanto degli addetti ai lavori
Un'ultima considerazione a questo proposito siamo anche convinti che dentro il contesto più generale della cooperazione del siederà sistema appianare siamo convinti che gli strumenti che sono scaturiti a Bretton Woods nel quarantaquattro
E che risentiva hanno fortemente negli anni di crisi degli anni Trenta dovrebbe puramente essere rivisti e rivisitati in circostanze altrettanto drammatiche sì al Fondo monetario internazionale che la Banca mondiale
Che il gatto che hanno servito egregiamente
Per alcuni dei punti più essenziali del decollo anche economico di molti dei paesi del terzo mondo perché non è soltanto una storia di distruzione di fallimenti evidentemente questa tematica
Dovrebbero probabilmente a essere rivisitati April fondati su basi diverse su basi più aggiornate su base soprattutto più espelle con lamiere Paesi latinoamericani
Sia sul colossale dell'indebitamento internazionale sia sul mancato tech of di molte delle economie dei Paesi africani ebbene questi nuovi strumenti potrebbero se guidati da una politica più assennato e più corretta ottenere dei risultati più concreti più duraturi
Quindi è con queste considerazioni che noi sappiamo che l'esperienza che è stata intrapresa recentemente con l'approvazione della legge settantatré potrà essere tenuta viva sogno soltanto attraverso una clima di dialogo aperto attraverso tutte le forze
Politiche che hanno carità anche se vi sono stati degli strascichi violenti delle polemiche altrettanto violente dei voti alla Camera che noi consideravamo e consideriamo vergognose
Comunque la politica e la filosofia che sottostà
Alla legge settantatré è una politica e una filosofia che non siamo convinti sarà di grande beneficio anche per la revisione della legge trentotto
E a questo punto non ci domandiamo se non sarà forse il caso di aspettare di vedere il funzionamento ci auguriamo un buon funzionamento dalla nuova struttura voluta dalla legge settantatré per vedere come questo potrà influire e noi ci auguriamo influirà benefica mente in modo da beneficiare anche tutta la politica
Voluta dal Parlamento penso che sia necessario
Ribadire alcuni punti fondamentali
Che fosse un bar non non si ribadiscono mai con la necessaria pena innanzi tutto questo punto del disordine economico e finanziario che genera l'assurdità per cui nuovi prestiti vengono dati affinché questi prestiti poi possano essere rimborsate
Che il disordine generato dalla crisi del terzo mondo colpisce
Le viscere stesse delle economie più mature
Che questo disordine dei paesi del Terzo Mondo di questa economia collassa tappano la crescita spessa delle noti obbliga ad aiutare le economie più povere che fa della questione sottosviluppo la grande questione sociale e politica della nostra era non dobbiamo mai dimenticarci
Che la dove l'imperativo morale fallisce e molto spesso fallisce all'interno di un dialogo internazionale che più che altro improntato
In termini concreti pragmatici di imperativi economici dimenticare sarebbe assurdo che aiutare queste economie a svilupparsi e soprattutto aiutare noi stessi e soprattutto aiutare le nostre economie e soprattutto avere una visione del mondo
Più equilibrato dove equilibrio significa non tanto soltanto più benessere ecco una chance in più per la vita politica di alcuni dei loro governi
Ma ricordare sempre che aiutare questi Paesi significa aiutare noi stessi ad avere una visione più giusta e più equilibrata di una questione che noi consideriamo davvero la grande questione sociale di questo scorcio di secolo
Al giudice bolognese anche per essere stato dei termini in termini di tempo assegnate la parola ora all'onorevole Luigi Anderlini della Sinistra indipendente
Anche l'Under di quindici minuti rituali
Quindi
O a pronunciare signore e signori si iscrive entro il perimetro delle relazioni
Che hanno aperto i lavori della nostra conferenza
L'intervento dal presidente Bassetti la ampia relazione del direttore
Da lì palmo Calchi Novati
Se
Faccio questo richiamo non è per scatti scaricare sul Libano e tanto meno su Bassetti e Calchi Novati
La responsabilità delle cose anche polemiche che mi capiterà di dire stamane
Ma per sottolineare una sostanziale come ad un ruolo significativo
Nella vita politica del Paese da ormai quasi quindici anni
Se in Italia c'è una rassodante a cultura
Sui problemi del terzo mondo si è arrivati
Nel settanta
Nove all'approvazione della legge numero trentotto
Se se ne sono colti successivamente sviluppi positivi tanto che alcuni degli interventi che gli italiani fanno oggi in Africa vengono additati ad esempio di quel che si potrebbe fare anche da parte di Paesi qualche anno fa considerati all'avanguardia in questo campo beh grazie a tutto questo si fa una parte merito va riconosciuta anche al lavoro nomi e dei tanti spettacoli che si sono organizzate recentemente attorno ai problemi del terzo
Entro il perimetro dunque delle relazioni interventi Bassetti Calchi Novati io metterò qualcosa di mio e comincerò con una nota di pessimismo
Io sono assai più pessimista di quanto non lo siano stati quelli che mi hanno preceduto
Nel senso che considero che lo stesso concetto
Di cooperazione allo sviluppo rischia di andare in crisi
Ce ne accorgiamo poco in Italia perché l'Italia come cercherò di dire verso la fine oggi è in controtendenza rispetto al mondo ma nel mondo
Il concetto stesso sui quali questo tipo di approccio ai problemi del terzo mondo
Era stato costruito non c'è più la coesistenza stabilizzata di sette otto anni fa
è in atto una nuova pericolosa corsa
Agli armamenti
Il rapporto Branca e il concetto di interdipendenza da cui discende il concetto di cooperazione allo sviluppo sembrano lontani sono solamente di cinque anni fa
In cinque anni ci siamo di molto allontanati dalla ipotesi fondamentale di Bra
E la sua appare oggi una pura semplice illusione
Un modo come c'è scritto pure da parte di qualcuno di singhiozzare sui mali del terzo mondo e pura non era questo brano
Il capace di mettere in modo il comune di sviluppo del mondo industrializzato e del terzo
Oggi se si pensa allo sviluppo
Si pensa invece al riarmo nello spazio
E alle ricadute
Tecnologico
Ritenuta parola che a me piace poco suona un po'sinistra comunque se son ricadute son sempre parziali e casuali
Ma il dato di fondo l'altro pilastro che è venuta a mancare è che non c'è sviluppo
Non c'è sviluppo nel mondo non c'è sviluppo nel Terzo Mondo fra Bossi ha detto ieri l'Africa morto considerevolmente la sua corsa non c'è sviluppo pieno e se non c'è sviluppo e difficile la cooperazione allo sviluppo
Diciamo anche che l'altro pilastro fondamentale è venuto detenendo in maniera evidente le istituzioni internazionali dell'ONU
Assistiamo a un deperimento evidentissimo
Dell'ONU ci siamo assuefatti ha scritto Calchi Novati ci siamo assuefatti alla sua assenza dirò di più non c'è stata protesta dell'opinione pubblica mondiale di fronte al fatto che ventuno soldati dallo sono stati fatti prigionieri qualche giorno fa richiamo magari la pelle non c'è stato un un un sollevamento un momento l'interesse dell'opinione pubblica internazionali diciamo anche che sotto la spinta della corte brunito la stessa FAO
Si dice strutture elefantiaco incerto assorbono troppe risorse probabilmente verrà amministrare i fondi che sono a loro disposizione ma il problema allora è di modificarne la struttura di renderne funzionale no non di metterle in crisi per eliminarle in realtà l'attacco a queste strutture corrisponde alla volontà che è abbastanza presente in portanti decisivi circoli dell'Occidente insomma la vera grande medicina per il Terzo Mondo è la medicina forte del mercato
E arrangiatevi signori del terzo mondo fatemi forti combattete con noi fate come noi e sono questo vi permetterà di uscire dal sotto sviluppo quindi niente più negoziazione né approccio o anni fa sembra lontanissimo
Non se ne parla o quasi nelle riunioni che fanno i sette Paesi più industrializzati del mondo arricchirmi abbastanza ravvicinati
Quindi il mercato le sue selezioni il Terzo Mondo disarticolato scomposto quasi entrato in crisi il concetto di verso Monti e guardate che io sono convinto che la realtà questa ci sono e siccome l'Argentina il Brasile tanto per fare due riferimenti che hanno situazioni del tutto diverse rispetto al resto dell'America latina o all'asta o all'Africa nel suo insieme
Aree come quelle del dei dei paesi e arabi il mondo arabo l'Islam che hanno le loro dimensioni loro conflitti tragici oppure il sottosviluppo in Asia
Non c'è dubbio che ci sia un'articolazione ma questo non non ci si a tale che abbiamo davanti è tragica sopra la conosciamo tutti più di un miliardo i sotto alimentati se l'agricoltura non cresce al ritmo del tre e mezzo per cento abbiamo detto in questi giorni in Africa rischiamo di avere qualche centinaia di milioni in più di affamati
Per alcune aree le previsioni sono catastrofiche il Sahel tanto per citarne una molte altre che doveva decollare non sono decollate emerge la tragica storia dei debiti ottocento miliardi di debiti del terzo mondo
Va be m'è sembrato serio che tentare di fare un raffronto
Tra questa situazione e il volume delle Nord risorse che noi trasferiamo dunque gli ottocento miliardi di debiti comportano un onere annuo rapido di ottanta miliardi Donno meno di due miliardi di dollari diamo un quarantesimo del rateo diamo un quattrocentesimo del debito
Eppure diamo molto perché oggi abbiamo raggiunto il livello superiore a quello medio degli altri Paesi dell'Occidente siamo al tre allo zero trentacinque l'obiettivo essendo dello zero sette
E tenete conto che se poi si fanno tutti i conti tutte il movimento delle risorse a qualunque titolo se si spostino da sud verso nord da nord verso sud alla fine risulta che per il mille novecentottantatré il Terzo Mondo ha finanziato il mondo industrializzato per una cifra pari a quaranta miliardi di dollari
Nei confronti della quale il nostro aiuto ancora una volta o un vent'un ventesimo hanno anche dieci miliardi di forniture di armamenti
Dieci più di dieci miliardi di forniture di armamenti e l'Italia si partecipa siccome per ebbe la vendita di armi al Terzo Mondo abbiamo un ruolo particolarmente significativo l'ottanta novanta per cento delle nostre esportazioni di armi fa verso il Terzo Mondo
Si può probabilmente calcolare le cifre non sono esatte ma che il totale degli acquisti di armi del terzo mondo fa in Italia sia pressoché pari agli impegni di spesa per la cooperazione allo sviluppo annua e
Questa è la situazione drammatica nella quale ci troviamo ed è in questo quadro che il concetto stesso di cooperazione allo sviluppo rischia di essere messo invece a livello mondiale dobbiamo essere arte stiamo tentando di fare da una situazione internazionale che ci è contro
Si può fare qualche cosa certo che si può fare viaggio dopo dobbiamo decidere di dimettersi a lavorare seriamente per rafforzare l'ONU e le sue strutture e le sue organizzazioni specializzate e le occasioni non è che manchino
Nelle già curatore che si recitano quando andiamo a discutere di politica estera
In Parlamento si dice la prima priorità è quella dell'Ovest e le organizzazioni internazionali in realtà stiamo assistendo al suo deperimento e lo stiamo muovendo un dito per e fare qualcosa in questa direzione dobbiamo tenere fermo il concetto stesso di cooperazione e badate vorrei essere preciso non la cooperazione i suoi miliardi sono poi su date risorse del popolo italiano per rendere bassi servizi tra politica estera che si allarga ai tragici problemi del terzo mondo e quindi sposta il baricentro spesso della nostra politica estera verso una politica di distensione che spinga al dialogo per il rafforzamento delle istituzioni sovranazionale oltre la non guerra che stiamo vivendo attualmente verso la pace
Ho detto che l'Italia è uno
I nomi e dei tanti spettacoli che si sono organizzate recentemente attorno ai problemi del terzo
Entro il perimetro dunque delle relazioni interventi Bassetti Calchi Novati io metterò qualcosa di mio e comincerò con una nota di pessimismo
Io sono assai più pessimista di quanto non lo siano stati quelli che mi hanno preceduto
Nel senso che considero che lo stesso concetto
Di cooperazione allo sviluppo rischia di andare in crisi
Ce ne accorgiamo poco in Italia perché l'Italia come cercherò di dire verso la fine oggi è in controtendenza rispetto al mondo ma nel mondo
Il concetto stesso sui quali questo tipo di approccio ai problemi del terzo mondo
Era stato costruito non c'è più la coesistenza stabilizzata di sette otto anni fa
è in atto una nuova pericolosa corsa
Agli armamenti
Il rapporto Branca e il concetto di interdipendenza da cui discende il concetto di cooperazione allo sviluppo sembrano lontani sono solamente di cinque anni fa
In cinque anni ci siamo di molto allontanati dalla ipotesi fondamentale di Bra
E la sua appare oggi una pura semplice illusione
Un modo come c'è scritto pure da parte di qualcuno di singhiozzare sui mali del terzo mondo e pura non era questo brano
Il capace di mettere in moto il comune di sviluppo del mondo industrializzato e del terzo
Oggi se si pensa allo sviluppo
Si pensa invece
Al riarmo nello spazio
E alle ricadute
Tecnologico
Ritenuta parola che a me piace poco suona un po'sinistra comunque se son ricadute son sempre parziali e casuali
Ma il dato di fondo l'altro pilastro che è venuta a mancare è che non c'è sviluppo
Non c'è sviluppo nel mondo non c'è sviluppo nel Terzo Mondo fra Bossi ha detto ieri l'Africa molto considerevolmente la sua corsa non c'è sviluppo pieno e se non c'è sviluppo è difficile la cooperazione allo sviluppo
Diciamo anche che l'altro pilastro fondamentale è venuto detenendo in maniera evidente le istituzioni internazionali dell'ONU
Assistiamo a un deperimento evidentissimo
Dell'ONU ci siamo assuefatti ha scritto Calchi Novati ci siamo assuefatti alla sua assenza dirò di più non c'è stata protesta dell'opinione pubblica mondiale di fronte al fatto che ventuno soldati dallo sono stati fatti prigionieri qualche giorno fa richiamo Bagarella per non c'è stato
Un un sollevamento un momento l'interesse dell'opinione pubblica internazionali diciamo anche che sotto la spinta della brunito la stessa FAO
Si dice strutture elefantiaco incerto assorbono troppe risorse probabilmente per
Amministrare i fondi che sono a loro disposizione ma il problema allora è di modificarne la struttura di renderle funzionali
Non non di metterle in crisi per eliminarle in realtà l'attacco a queste strutture corrisponde alla volontà che è abbastanza presente in portanti decisivi circoli dell'Occidente insomma la vera grande medicina per il Terzo Mondo è la medicina forte del mercato
E arrangiatevi signori del terzo mondo fatemi forti combattete con noi fate come noi e sono questo vi permetterà di uscire
Dal sotto sviluppo quindi niente più negoziazione né approccio o anni fa sembra lontanissimo
Non se ne parla o quasi nelle riunioni che fanno i sette Paesi più industrializzati del mondo arricchirmi abbastanza ravvicinate
Quindi
Il mercato le sue selezioni il Terzo Mondo disarticolato scomposto quasi entrato in crisi il concetto di verso Monti e guardate che io sono convinto che la realtà questa ci sono e siccome l'Argentina il Brasile tanto per fare due riferimenti che hanno situazioni del tutto diverse rispetto al resto dell'America latina o all'asta o all'Africa nel suo insieme aree come quelle del
Vede i paesi e arabi il mondo arabo l'Islam che hanno le loro dimensioni loro conflitti tragici oppure il sottosviluppo in Asia
Non c'è dubbio che ci sia un'articolazione
Ma questo non
Non ci si canta che abbiamo davanti è tragica insomma la conosciamo tutti più di un miliardo i sotto alimentati se l'agricoltura non cresce al ritmo del tre e mezzo per cento abbiamo detto in questi giorni in Africa rischiamo di avere qualche
Centinaia di milioni in più di affamati
Per alcune aree le previsioni sono catastrofiche il Sahel tanto per citarne una molte altre che doveva decollare non sono decollate emerge la tragica storia dei debiti ottocento miliardi di debiti del terzo mondo
Va be m'è sembrato serio che tentare di fare un raffronto
Tra questa situazione e
Il volume delle Nord risorse che noi trasferiamo dunque più ottocento miliardi di debiti comportano un onere annuo rapido
Di ottanta miliardi Donno meno di due miliardi di dollari diamo un quarantesimo del rateo diamo un quattrocentesimo
Del debito
Eppure diamo molto perché oggi abbiamo raggiunto il livello superiore a quello medio degli altri Paesi dell'Occidente siamo al tre allo zero trentacinque l'obiettivo essendo dello zero sette
E tenete conto che se poi si fanno tutti i conti tutto il movimento delle risorse a qualunque titolo se si spostino da sud verso nord da nord verso sud alla fine risulta che per il mille novecentottantatré il Terzo Mondo ha finanziato il mondo industrializzato per una cifra pari a quaranta miliardi di dollari
Nei confronti della quale il nostro aiuto ancora una volta o un vent'un ventesimo hanno anche dieci miliardi di forniture di armamenti
Dieci più di dieci miliardi di forniture di armamenti e l'Italia si partecipa siccome
Per
La vendita di armi al Terzo Mondo abbiamo un ruolo particolarmente significativo l'ottanta novanta per cento delle nostre esportazioni di armi va verso il Terzo Mondo
Ci può probabilmente calcolare
Le cifre non sono esatte
Che il totale degli acquisti di armi del terzo mondo fa in Italia sia pressoché pari
Agli impegni di spesa per la cooperazione allo sviluppo annua e
Questa è la situazione drammatica nella quale ci troviamo ed è in questo quadro che il concetto stesso di cooperazione allo sviluppo rischia di essere messo in bici a livello mondiale dobbiamo essere arte stiamo tentando di fare da una situazione internazionale che ci è contro
Si può fare qualche cosa certo che si può fare viaggio dopo dobbiamo decidere di dimettersi a lavorare seriamente per rafforzare l'ONU e le sue strutture e le sue organizzazioni specializzate e le occasioni non è che manchino
Nelle già curatore che si recitano quando andiamo a discutere di politica estera
In Parlamento si dice la prima priorità è quella dell'Ovest e le organizzazioni internazionali in realtà stiamo assistendo al suo deperimento e lo stiamo muovendo un dito per fare qualcosa in questa direzione dobbiamo tenere fermo il concetto stesso di cooperazione e badate vorrei essere preciso non la cooperazione i suoi miliardi sono voi
Su date risorse del popolo italiano per rendere bassi servizi tra politica estera che si allarga ai tragici problemi del terzo mondo e quindi sposta il baricentro spesso della nostra politica estera verso una politica di distensione che spinga al dialogo per il rafforzamento delle istituzioni sovranazionale oltre la non guerra che stiamo vivendo attualmente verso la pace
Ho detto che l'Italia è uno
Dei pochi paesi in né controtendenza
Ed è vero se si guardano le cifre
E non c'è dubbio che anche i radicali hanno avuto merito nello spingere in alto il livello delle risorse da destinare alla cooperazione allo sviluppo non sono certamente io gli anni andate a me appare lo tirò con franchezza quasi tragicomica
C'è una legge fondamentale quella del settantanove la numero trentotto
Perché era nata è vero per gestire
Cinquanta miliardi all'anno
La prospettiva dalla quale muove ramo era sostanzialmente giuste resta a mio giudizio ancora oggi valida anche se naturalmente acqua molti anni di distanza c'è bisogno di aggiornamenti di approfondimento e di revisione ma la prospettiva fondamentale operazione Allo sviluppo restava
Bene
Ahi ahi ahi
Dom
Momento
Allora
Crescono gli stanziamenti e alle strutture operative interni e l'altra le procedure per mettere in atto il movimento degli aiuti
Tutti presentano dei disegni di legge per riformare la trentotto alla fine altri progetti di legge viene fuori questa nuova trovata della settantatré aiuti straordinari di emergenza
è venuto qui forte ci ha detto che insomma la cosa più significativa che mi pare abbia fatto è quella di aver firmato con
Con l'Unicef un accordo per duecento milioni di dollari badate che la maggioranza della Commissione esteri del Senato di ritorno da un viaggio nel Sahel un anno fa aveva ha proposto un documento parlamentare una i interpellanza
Che si facesse con l'Unicef col
Col
Programma alimentare mondiale il Pam e con la Caritas un accordo di questo genere non c'era bisogno del commissario straordinario perché non ha preso sul serio la la la proposta che noi abbiamo sottoposto unitariamente la la prima firma del e la mia la seconda è quella del collega Salvi la terza è quella del collega Avella e poi del collega Pasquino ci sono le forze politiche fondamentali rappresentate all'interno dalla se voluto fare invece una una nuova legge manovre per l'emergenza straordinaria
Badate che
Era partita questa legge con l'idea di fare il tutto fuori del ministero degli affari è io che in serata mi sono battuto allo stremo epoca forse di cui disponevo per ricondurre il tutto per lo meno entro l'area del nostro ministero degli esteri
Mi sono sentito qualificato come assassino di bambini sono venuti in Parlamento comune cartelloni dove c'era scritto allo scontro all'interno del governo e linee di gruppo
Italia si combattono guerre per bande e questa mi pare assomiglia tanto a una guerra verbali
E se tenete conto che ci sono in ballo mille novecento miliardi da spendere entro breve termine vi potrete rendere conto anche di quanto sia pericolosa una cosa di questo genere per
Tutto quello che si può immaginare se non c'è una chiara motivazione politica le motivazioni di questi atti devono essere diverse da quelle politiche
Diverse da quelle politiche possano avere a che fare anche con codice per
Non c'è sovrapposizione non c'è duplicato ha detto forte l'altro giorno il suo stesso discorso lo dice forte ha escluso dal novero delle cose che potrà fare solamente leggendo il suo tema azioni allo sviluppo che stiamo realizzando attività
Paradossi stiamo realizzando accanita duplicato
Strutture parallele e in Italia la storia delle strutture parallele ha sempre avuto un sapore amaro non non mi fate ricordare sì fare o altre cose di questo genere
E il pericolo che si intravede al di là di questo anche se forte ha fatto un discorso pasticciato
è che da una parte si voglia andare all'assistenza pura essendo alla carità al morto di fame d'aiutare momento per momento e dall'altra al libero mercato del resto
Forse che so hanno partecipato responsabilmente i lavori di questa a conferenza lo hanno detto abbastanza esplicitamente perché non un rapporto diretto tra l'industria o con i paesi del del terzo mondo presidente scusami un istante ancora voglio abbia necessariamente verso
La conclusione parlo dobbiamo fare una politica di dispersione attivo Rizzato la dispersione Spadaccia riabilitato invece la concentrazione
Bisogna disperde lì perché sono più di un miliardo gli affamati nel mondo e noi faremo con grande seminatore buttando il grano con la mano ma insomma abbiamo inventato le semina tredici che tra l'altro fanno risparmiare altra fanno risparmiare fanno risparmiare il cinquanta per cento il cinquanta per cento del del del seme e lo collocano al punto giusto in maniera che renda così come si deve fare razionalmente tutte le volte che si hanno a disposizione si utilizzano risorse del pubblico erario quattrini del popolo italiano cosa si può fare anche qui
E concludo caro presidente
Non emergenza sia indennità è una contraddizione se emergenza non & Emilia land è mia e l'epidemia sono due cose diverse
Forte se vuol restare nell'ambito dell'emergenza che la straordinarietà debba occuparsi delle epidemie non dico delle epidemie
La malattia sono dei fatti e divenni cita insorgono rapidamente e che vanno affrontati immediatamente le catastrofi naturali oppure alle epidemie vere e proprie o altri fatti significativi può anzi può arrivare fino alla desertificazione che produce immediatamente fatti di questo tipo
La l'endemica è un fatto che va curato con i mezzi e con le ipotesi delle quali abbiamo discusso seriamente qui nel corso di queste giornate
Io ho presieduto la Commissione agricoltura ventisette interventi ognuno dei quali aveva un suo modesto contributo da dire risorse da portare tecnologie compatibili non compatibili culture che si incontrano e magari ci sconti ognuno aveva preoccupazioni di questo siamo a questo buon livello di elaborazione della nostra politica estera e non possiamo discendere a livelli e di
Inferiori perché è bravo non abbiamo nessuna ragione per far
Cosa si può fare allora per concludere
La la numero settantatré la legge forte numero settanta forte e vivo dal nome del sottosegretario che è stato incaricato della sua esecuzione
Resta quindici mezzi è una legge a termine fortunatamente e come tale va va interpretata
Parlamento ha detto facciamo una un intervento straordinario urgente perché si possa
Nel frattempo preparare la riforma della trentotto e non a caso in un articolo della legge numero davvero amata la numero trentotto allora il problema è la dobbiamo riformare la trentotto io sono convinto che questa Conferenza offerto al mondo politico italiano
Elementi di cultura ma anche più direttamente operativi sul piano
Parlamentare delle dei testi da da redigere molti elementi per fare una buona riforma della trentotto
Per fare una buona riforma della legge numero tre da e dobbiamo cercare di farla i tempi brevi prima dello scadere della numero settantatré che scade a settembre del mille novecento ottantasei
La Conferenza secondo me avrà raggiunto il suo scopo se sulle questioni generali
Quelli di cui ha parlato all'inizio saprà indicare la strada per un rafforzamento della presenza e del ruolo dell'Italia nel sostenere in l'urgenza di una riforma della legge numero trentotto per la quale riforma il dibattito di questi giorni
Ha fornito materiale sufficiente Nutrimenti culturali di grande rilievo vi ringrazio della vostra attenzione ringrazio lei signor presidente per i cinque minuti in più vediamo
Grazie onorevole Rampelli dalla presidenza chiedere richiamare tutti gli intervenuti a rispettare i limiti di tempo perché abbiamo una serie di interventi già programmati quindi dobbiamo edito ora la parola all'onorevole Giovanni Malagodi che parlerà in rappresentanza della direzione del partito liberale
Signor presidente
Per quello che riguarda un argomento ampiamente toccato dall'amico Anderlini nell'ultima parte del suo discorso
La posizione del partito che io rappresento è sempre stata molto chiara
Noi in origine comprendevamo male perché fosse necessario al maggioranza era favorevole a questo e anche quando sono state introdotte alcune correzioni alcune limitazioni alcune precisazioni circa l'attività del nuovo organo
Però continuiamo a ritenere che nel rivedere la legge di base prima della scadenza dell'ottantasei sia necessario riconsiderare tutta la materia
Per quello che considera consiste poi nella riconsiderazione stessa
Io vorrei che la conferenza mi concedesse di svolgere alcuni argomenti di carattere molto generale che sono stati toccati per quello che so un po'incidentalmente nella era in generale sia sull'argomento della cooperazione allo sviluppo
Primo punto mi sembra essere questo
Noi continuiamo a parlare di sud del mondo di terzo mondo
E non
Accettiamo invece di parlare come dovremmo di terzi mondi al plurale perché se uno prende il mappamondo e lo guarda
Sì accorge che molto diverse la situazione nell'America latina dal Messico alla Terra del Fuoco e già all'interno di questo sub continente ci sono differenziazioni notevoli
è diversa la situazione in Africa nell'Africa non era nell'Africa nera è diversa la situazione la posizione dei Paesi del Sud-Est asiatico in Cina
Quindi bisogna che chi disegna domani la politica generale italiana di sviluppo Equitalia coi parlerò di quella internazionale tenga conto di queste notevolissime differenza le necessità non sono le stesse
Anche se
Il sistema bancario mondiale in particolare il sistema americano
Ha commesso nuovamente il colossale errore commesso alla fine della prima guerra e non commesso
Alla fine della Seconda sembrava che la lezione fosse stata imparata invece non lo era
E cioè
Ha gettato la possibilità di rimborso il reale utilizzo che se ne sarebbe fatto anche se questo è stato fatto in America latina come in Africa come in Asia
Pure il problema della sistemazione come si dice pubblicamente di questi debiti non è lo stesso
Dico pudicamente perché in realtà si tratta di riconoscere un qualche accorgimento contabile per attenuare il dolore che gran parte di questi danari sono perduti
E che sarebbe un errore gravissimo continuare su quella strada gravissimo per noi chiediamo i soldi ma più grave ancora per i Paesi che le diceva
Questa è una prima considerazione di ordine diciamo geografico la seconda considerazione
Che ove il problema che pare eguale per tutti quello dei debiti è diverso secondo le grandi aree e poi all'interno delle aree secondo i Paesi
Il secondo punto
Che mi pare venga sempre un po'trascurato e so di parlare a un'assemblea in gran parte degli operatori economici ma gli operatori economici di oggi sanno delle cose che i loro padri dei loro nonni non sapevano
Secondo punto è di natura politico culturale
Noi abbiamo a che fare con dei paesi alcuni dei quali hanno delle antiche culture che oggi risorgono si fanno sentire avranno torto avranno ragione ma noi non possiamo a priori dire che siamo dei missionari soprattutto inglesi e americani nel secolo scorso
Di volere convertire con la forza chi ha delle tradizioni culturali e religiose spirituali profondamente diverse dalle nostre magari simili quando si arriva all'apice ma nella nell'uso quotidiano non solo quotidiano molto diversa
Noi di questo abbiamo tenuto un conto troppo piccolo
Il problema dei rapporti fra i Paesi dello Ecce chiamiamoli così per intenderci e gli altri Paesi
è un problema prima di tutto culturale politico
Noi dobbiamo cessare di dare a quei Paesi di impressioni di considerarci più bravi di tutti e come conseguenza
Il fatto che i più furbi in quei Paesi fingono di conformarsi arraffano i quattrini e la grande massa del popolo di quei Paesi non riceve nulla perché questa è molto largamente la realtà
Io credo che molti di voi abbiano letto un libretto che un grande economista canadese americano Galbraith scrisse al momento in cui cessava la sua ambasciata in India dopo quattro anni di soggiorno in India
Libretto che è di qualche anno fa ma ancora del tutto attuale in cui diceva
Io mi sono sbagliato ho creduto anch'io che il problema fosse di dare dei soldi di dare della tecnologia miglioramento di quella che è la base naturale di vita di questi paesi per esempio in India un'agricoltura più sana
Liberare il contadino dalle grinfie dell'usuraio attraverso una maggiore rendita del suo terreno
Liberare il paese da un grosso elemento di passività nella bilancia negli scambi con il resto del mondo e con metodi semplici con cose in fondo non difficili
Questo è un esempio molto diciamo terra-terra ma anche andando a cose più alta e più profonde
Io credo che noi dovremmo dare una importanza assai maggiore ai rapporti culturali con questi Paesi quello che finora non abbiamo fatto
Noi abbiamo via la loro principale occupazione l'organizzazione di complotti gli uni contro gli altri
Non è per questo che noi diamo loro l'aiuto
Noi dobbiamo dare un aiuto
Non un aiuto dobbiamo offrire loro la possibilità di studiare da noi ma non di studiare le cose nostre perché sono migliori delle loro ma di studiare in termini tali da potere muoversi verso una mediazione
Farà la cultura loro era nostra e dobbiamo andare da loro con questo stesso scopo
Chi vi parla non è sospetto di simpatia clericali
Ma io avverto me stesso i miei amici liberali i miei amici laici di ogni il tema della comprensione
Di questi popoli
Che emerge a volte in forme estreme nella cosiddetta teologia della liberazione
Ma chi abbia seguito queste cose sa
Che il pontefice romano non ha rifiutato la teologia della liberazione ne ha rifiutato taluni aspetti e più specificamente gli aspetti che trascurano la parte spirituale
E in questo ha fatto qualche cosa che noi laici
Che crediamo a modo nostro certe cose molto alte dobbiamo anche fare
Non si tratta solo della opzione per i poveri che oggi è la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica quale e spirituale
E a questo io temo e da parte nostra non si sia data finora molta attenzione
Poi c'è l'aspetto politico estremamente difficile perché ci troviamo dinnanzi al contrasto fra i diritti umani che sono per noi la base della politica interna e internazionale e delle necessità
Strategiche chiamiamole col loro nome corretto delle difficoltà di Poli di Realpolitik come la chiamava
Il cancelliere Bismarck giustamente la politica reale di tutti i giorni è un esempio Insigne è quello dell'Africa del Sud
Ma noi non dobbiamo per la Realpolitik per gli interessi strategici ariano
Ma come presidente dell'Internazionale liberale che manda in questi giorni è una missione ad assai alto livello in Africa del Sud accompagnata da una nota in cui si sottolinea questo particolare punto
E che avrà accoglienze spero
Il governo l'americano non le impedisca da parte di quel gruppo i bianchi e non bianchi riuniti nel Partito progressista sudafricano che in favore di uno smantellamento dell'appartenenza
Questo è un secondo punto su cui noi non ci siamo mai chiariti bene le idee
La difesa dei diritti umani non significa che noi rinunciamo
A far valere i nostri interessi di difesa in Oscar cui posizione sempre piuttosto ambigua che possano domani minacciare nel fondamento la nostra libertà e la nostra indipendenza ma come bilanciare questa difesa degli interessi strategici con la difesa fondamentale
Degli in diritti umani questo è un grande problema politico che non abbiamo mai veramente discusso fra di noi
Al massimo ci permettiamo delle battute che sono vere ma restano battute Unione Sovietica da armi e non ha dato un soldo per lo sviluppo è vero ma perché che cosa significa questo che cosa contrapponiamo nuovi a questo
C'è infine
E lo metto infine non perché non sia importante ma perché nell'ordine Lord non fare ancora gli spropositi infatti nel corso negli ultimi anni da parte del sistema bancario in particolare di quello americano
Spropositi mostruosi e che rischiano di compromettere però
Ma non solo loro che quando io leggo la Repubblica argentina che pure è un Paese ricco ma che ha in tutto ventiquattro venticinque milioni di abitanti ha un debito internazionale di quarantotto miliardi di dollari
è comincio a essere alquanto preoccupato io ho vissuto la giù so quello che un Paese come l'Argentina può fare ma calcolarla arrivate a questi livelli non vedo come se la scrolla inno di dosso e non è il rischio giorni larga riscadenzamento delle delle schema dei debiti che possa in nessun modo risolvere il problema di fondo
Poi ci sono i problemi più immediati i problemi di Progetto atto Progetto B Progetto ci dove la nostra industria ha fatto cose grandiose e continuare a farla signor Presidente le garantisco che non ruberò più tempo del mio predecessore
Il il il
Ciò l'orologio qui del resto ancora un po'di tempo
Il
C'è inutili a farle e che il Governo italiano l'aiuti a farlo
C'era fame
La fame che non è un fatto accidentale
C'è una striscia che va dalla costa dell'Atlantico al Mar Rosso dove da quattro cinque anni non piove questo è avvenuto già in passato ma non nella misura attuale c'è qualche cosa c'è questa desertificazione che è strettamente connessa con l'aumento della popolazione
Con l'aumento quindi dello sfruttamento primitivo grossolano della terra
Dar da mangiare qualcosa questa gente anche qui
Non si tratta di gettare nei semi come diceva pittoresco fenomeno
E poi c'è un ultimo punto rassicura il presidente che in che misura queste cose vadano fatte da noi da soli e in che misura vadano fatte in sede internazionale
E di sedi internazionali per noi ce ne sono essenzialmente due c'è la sede europea e c'è la sede delle Nazioni Unite
Sulla Nazioni Unite condivido quello che ha detto prima Anderlini nazioni Unite sono in decadenza sono viste male dagli Stati Uniti non sono realmente appoggiate ma poi diciamocelo chiaro sono anche organizzate malissimo perché quando c'è un'Assemblea di centocinquanta Paesi entro quaranta mila abitanti
E anche meno è chiaro e ciascuno un voto è chiaro che questa Assemblea è condannata all'impotenza passa delle risoluzioni a cui nessuno dalla minima importanza esiste un problema della riforma degli delle Nazioni Unite
Problema su cui credo che la parte politica io rappresento internazionalmente avrebbe qualche cosa da dire ma bisognerebbe che si aprisse un dibattito che finora non si è aperti
Anche il problema dell'UNESCO che contiene alcuni aspetti reali
E deformato da una volontà negativa degli Stati Uniti alla quale noi ci siamo apertamente opposti in modo concreto collaborando con l'UNESCO pur sapendo e nell'UNESCO molte cose debbano essere corredo che sia di importanza decisiva
Perché se noi ci mettiamo a fare la concorrenza col Portogallo in Brasile con la Spagna nei Paesi dell'America latina
Con la Francia con la Germania nei paesi dell'Africa nera faccio solo queste esempi o se andiamo a mettere il dito nel gravi i pasticci del Medio Oriente appoggiando ora l'uno ora l'altro e poi in definitiva vendendo armi perché questo è quello che vendiamo
Noi non facciamo un'opera utile né per noi né per loro e quindi c'è la necessità di un dibattito serio all'interno della comunità europea su che cosa la comunità europea ritenga che si debba fare anche qui ci sono i verso comunità eccetera ma quando poi si tratta concretamente di affrontare un problema che è vero e questo problema purtroppo ci troviamo di fronte praticamente al silenzi io affido queste considerazioni di ordine politico sostanzialmente sono molto elementare credo ma non sono discusse normalmente io le affido al capo del dipartimento che rappresenta qui il ministero degli esteri che è un funzionario che conosco da tempo affinché ne faccia parte del suo ministero
E credo che il suo ministero il ministero degli Esteri farebbe un'opera sacrosanta se mi spieghi grazie
Grazie allora vogliamo andare avanti
Ora la parola l'onorevole Laurini scrive nella per il Partito Repubblicano Italiano la presidenza si scusa serve per intervenire per fare rispettare il
Ma la matematica divisione lavoratori tempi non è un'opinione ho dato di fatto io bevo assolve al mio compie per l'economia gira dibatta la parola all'onorevole
Farò delle notazioni
In relazione al dibattito e alle cose che sono state espresse tenuto presente la relazione basse ricalchino
E parto da un primo dato perché il dato che più colpisce Salizzato
E noi dobbiamo essere coerenti
Vi è necessità di uno sforzo finanziario
Sì
In che modo questi organizzato attraverso Doni o interventi i finanziamenti di credito
Il problema è come vengono utilizzati questi fondi male
L'inutilità di male perché perché si impone un certo modello di investimento o perché le strutture dei paesi destinatari non sono stati in grado di utilizzare in forma produttiva questa massa immensa i finanziamenti è un punto fondamentale da risolvere
Perché se noi diciamo che questo è stato tutto un male che le banche private americana de Roma al finanziamento si determina un trasferimento di viene dal Terzo Mondo verso il mondo industrializzato
Noi diciamo che bisogna fare un punto su questa situazione perché altrimenti gli strumenti anche italiani rimettiamo in essere posso essere vanificati
Noi diciamo che sono stati utilizzati parzialmente bene parzialmente male altre volte malissimo in relazione allo stato organizzativo dei singoli Stati destinatari definanziamento è questo un punto che bisogna accettare e un altro ponte connesse di e di ordine politico
In che modo in che modo si vuole imporre agli Stati ai settantasette statico un certo tipo di modello per certi determinati obiettivi
Ebbene si dice l'influenza pongono Paesi privi di strutture capaci di determinare uno sviluppo a un po'propulsivo e quell'altro punto fondamentale per ingoiare un'accumulazione che risolve problemi in loco
E questo è un altro elemento che ci deve servire a noi italiani e a livello internazionale per vedere come impostare la futura cooperazione e sviluppo se noi diciamo che i paesi hanno mai utilizzato questi mezzi finanziari Perroni insufficienze dobbiamo andare all'altro aspetto
Siamo dobbiamo essere indolori Paesi industrializzati a programmare il loro sviluppo politicamente questi si rifiutò di accettare questo forma di programmazione nella loro autonomia statuale
E allora vanno a problemi diciamo così assumo Galati di queste questioni rapporti privatistici rapporti con imprese per Luca e questo secondo punto da tener presente
Mi ricordo che un grande paese africano io stesso propose di fronte alla totale disorganizzazione statuale di creare delle strutture nostre in quel luogo per dire in che modo poter fare i finanziamenti realizzare realizzazione la risposta fu noi pensiamo noi pure da vecchi mezzi i programmi stabiliamo noi e vediamo in che modo a dare non si è fatto niente guardiamo da diversi perché questi perché qua siamo di fronte a delle forme politica scatoloni che ciascun Paese autonome invece il dato è che noi dobbiamo rispettare non rispettiamo certamente quei Paesi le quali i diritti umani vengono conculcati ma certamente dobbiamo rispettare questo stato della loro autonomia rispetto a loro tipo di sviluppo quindi non possiamo imporre un modello di sviluppo questo è un dato sbagliato perché diventa la colonizzazione culturale di certi Paesi bisogna scartare al la cultura autonoma non riesce a stare al passo con ciò Cartechini poterne impone persone certi problemi come far quadrare questo cerchio questo circolo vizioso enorme dove deve avvenire il corpo per spezzare questa situazione
Andiamo ad un'altra valutazione
Che è bene che che venga fatta
Una valutazione in cui si parla come se fosse dato fondamentali di tutto armi e non anni
E questi questi nascono in autonomia il primo fatto fondamentale che la loro vita sta nell'ora Sergio da una forte desertico per imporsi
In fazioni a volte tribali a volte un po'rivali a volte antica ai sommovimenti sociali che avvengono a situazioni di armarsi
è dunque atto divisione internazionale
O se questa viene deve poter avvenire secondo un concerto che certamente intacca l'autonomia dei singoli Paesi
Per cui
Ad un certo momento abbiamo poi disponibile singoli paesi di chi riesce ad armarsi
Perché ottiene aiuti finanziari di armi chi non riesce ad armarsi perché ti ho soltanto aiuto economici che non fanno anni o si è tengono aiuti economici libero alcune risorse proprie per poter acquisire armi
All'epoca dei da più complessa e non è tanto hanno i Paesi industrializzati che compete questa responsabilità
Ma ad una forma culturale che deve in quei Paesi potere essere clima Tata in una forma che certamente tutto quanto viene messo fuori in termini a volte di Granta buona fede ma certamente ci portati a destra a portare avanti un discorso di evoluzione in quei Paesi di strutture Paci
Altro punto certamente la crisi internazionale influisce fortissimamente in questo momento la crisi di quei Paesi
Ma anche la crisi e le involuzioni statuali in quei Paesi influisce notevolmente nella non capacità di sviluppare la cooperazione la cooperazione presuppone quasi un concetto paritario di due di quel Paese nel presupponiamo che dando un finanziamento troviamo in quei Paesi condizioni sino alle nostre più o meno e no sono totalmente differenti
Ed è questo un dato che noi bisogna che sottolineano
Perché altrimenti ci troviamo nelle condizioni di poter portare ancora finanziamenti senza capiamo la dei condizionali per le grandi infrastrutture
E Fidene Val Rendena taglia il deserto o tentare la sopravvivenza sussistenza e tentare di portare avanti nella cultura locale qualche cosa che arrivi all'autosufficienza alimentare se non altro
Che c'era il passato e che è stata sconvolta dalle rivoluzioni per sistemi pubblici muove tra sconvolta dal dal posti colonialismo immigrazione agli errori del colonialismo
Allora vediamo qui fare una scena siamo certi che sistema di emergenza risolve tutti i problemi
Ecco un punto fondamentale lo diciamo non risolva tutti i problemi tampona con i problemi dall'altra parte i tempi lunghi per creare delle grandi strutture
E sono necessari soprattutto in zone dove il costo di creazione è totalmente differente intermedi pesantezza è questo un altro elemento di valutazione che noi dobbiamo tener presente
Ebbene rispetta tutto questo quadro di ordine generale
E facile fare un'accusa per non aver fatto niente sia agli Stati sia che l'organizzazione internazionale
E dobbiamo dire che Lorenzo internazionali lo che funzionano molto meglio di come funzioni di aiuti e le stelle gli strumenti dell'Italia nei rapporti bilaterali come non funzionano meglio anche altri rapporti plateale di altri paesi perché vi sono delle difficoltà enorme obiettive aggirata la volontà di ciascun paese che può determinare grandi disponibilità ma piccoli risulta un altro punto che di battute interventi a pioggia andamenti concentrati questo è un dato non tecnico questo dato essenzialmente politico
Possiamo congedare tutti gli sport cassetto di quel qua si parla in termini culturali in termini netti per gli antichi termica assicurato un certo modo di civiltà allora scomparve inflazione poveri bilance dei pagamenti e tutti i problemi connessi al fatto che esisto questi questi che ancora non sono attrezzati per vivere il mondo moderno e dinamico come il nostro e che noi dobbiamo invece poter inserire per un dovere di civiltà per un dovere non soltanto umano ma di solito impaginazione
E allora questo qua e un altro è un altro elemento che noi dobbiamo valutare perché concepiamo tutte le forze in alcuni Paesi sì questo va bene ma gli altri Paesi come restano resto al di fuori di questa grande assistenza
Ecco un altro elemento possiamo assumerci i di essere in un certo senso con il quale assumo la responsabilità diretta pena come Berselli per fatti contingenti particolari allora è giustificato un intervento eccezionale di tutta la comunità internazionale in quei Paesi lo sforzo di tamponamento e di riequilibrio ovvero sia bisogna ricorrere anche a vedere il quadro generale
Perché risolvere un Paese se risolve i problemi di tutti gli altri Paesi significa a questo punto isolare alcuni Paesi agli altri e determinare squilibri dello squilibrio
Squilibri tanto più gravi
Squilibri dando più gravi per il semplice motivo che sono accettabili le differenziazioni fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo non accettabili commutato di fatto anche se
Devono essere criticati deve potersi trasformare questo rapporto
Ulteriore che certamente può determinare rapporti politici Inter statuali in quel settore in cui ha l'aria che non potrebbero essere soltanto Paci
Detto questo rincari mini estremamente generali vogliamo dire alla politica italiana ecco il significato alla conferenza è possibile in che modo in questo quadro modificarla tanto
A trentotto non è che si modifica perché sono aumentate di stanziamenti
Sarebbe assurdo vi è questa
Ad otto si modifica perché il contesto internazionale e l'esperienza acquisita utilmente dal dipartimento lo sviluppo comporta dei prati modifiche dei sistemi di intervento nelle procedure d'intervento negli obiettivi di intervento
Nei rapporti che sono sviluppati in base a questa esperienza passata incerta evoluzione che sono determinate in al del cittadino italiano vadano a finire alle strutture internazionali
Perché è molto facile spendere cinque mila miliardi vediamo allora che le dividerle le sue agenzie specializzate abbiamo risolto il problema non abbiamo tolto niente
E c'è di più
Probabilmente con questo trasferimento che l'abbiamo fatto a titolo gratuito al partito di presto di di seguito
Abbiamo dato al prezzo internazionale un giusto punto ma in che modo noi abbiamo influito nelle prime azioni strategiche e dell'importazione di queste reazioni internazionali abbia influito a livello se allora rispetto a ciò il nostro rapporto di collaborazione che si dà da terminare quale vogliamo esaurire tutti i nostri fondi bene diamo i fondi al Pam ed alle fonti all'Unicef dammi fonde ai rifugiati e moda tutte le la riforma della legge che ponte ad avere nuovi strumenti rispetto ad obiettivi di fare e i nuovi strumenti quelle che dobbiamo trovare
Questi nuovi strumenti debbo risponderà a quali requisiti a un requisito primo ed è quello di inserirsi in un quadro internazionale rispetterò perfettamente così come l'hanno rispettato gli atti all'un requisito internazionale
Indubbiamente si perché vi deve essere unica impostazione internazionale a questo riguardo
Come filosofia e come obiettivo secondo punto
Deve rispondere al mondo di postino di controllo
Da parte nostra
Perché è chiaro e se noi diamo di mezzi finanziari arbitro internazionale sanno sia nel sì sì sì si possono favorire certi di riduzione rispetto altri dell'industria
Se abbiamo sapendo già che il cui obiettivo è certa strategia e obiettivamente che si rivolge a certi tipi di struttura che devo dare certi servizi o certi beni o certe produzioni da questo non si può prescindere a meno che non si pensi che tutto venga fatto soltanto con soldino che precipitato ad Aiello a ciascuno venga dato venga riportato in banca per il riciclarlo in che modo in quei Paesi non si sa
Dobbiamo stare estremamente attenti a questo punto e allora la riforma tradotto e a mio giudizio l'argomento principale
Ma dalle poche relazioni Società vedere o da quello che ho sentito di riforma dei trentotto da qui pochi deve uscire
Mi dovete scusare ad eccezione
Grazie o di base hanno impostato un sistema di rapporto quasi propagandistico rispetta certo detti ideologici politici interni esterni o qualche volta di tali astrazione che bella la stazione perché fa sfuggire alla concretezza dei problemi e permette la critica ha con i quali anche con insufficienza pendono i propri problemi
E questo bisogna essere estremamente chiaro
Perché allora lo diciamo
Strumento di politica estera delle la cooperazione è uno strumento di politica estera
è uno strumento come deve essere organizzato però extra organizzato raggiunge questi obiettivi raggiungiamo gli obiettivi
Orbene se tutto questo e nella coscienza di tutti
Dobbiamo trovare il modo legislativo giuridico perché questo si possa concretizzare
Ma se questo non avviene
E allora non vi sarà una politica delle ammanettarla cooperazione allo sviluppo né tanto meno un apporto italiano di idee per delineare una politica in corso di sviluppo a livelli internazionali che non può essere passa nel rapporto Prandi caloroso nel passato messo altri rapporti più o meno fatti incerto tipo di tagli e se vada su quell'osservazione che il nostro destino è chiesta trustee dipartimento Norrito internazionale
Hanno fatto e presidenza acquisita e per i risultati non raggiunti e per quei risultati che sono raggiunti che sono notevoli forse molto di più di quando non si pente
Mi scusi Presidente sopra dei problemi concreti ed impoverita la pace se parlassimo avvenire la pace forse Panerai ancora ora grazie
Grazie al programma
Prendersela col presidente Bonalumi per la democrazia cristiana ride sarà il discorso del ministro con gli altri gravi Bartók sede qui al tavolo la parola l'onorevole pari
Signor presidente cari amici io credo che
Il Banesto interessa larga partecipazione
Ma anche la molteplicità delle proposte e della varietà delle angolazioni delle quali sono stati esaminati i problemi dimostrino che oggi qui in Italia più ingenui nessuno può ritenersi sente da un impegno
Comune messo
E questo vale per l'Italia vale per le strutture ministeriali che vale anche al dirà dei ministri
Noi ci siamo
Confrontati qui direi essenzialmente mi pare che la cosa fosse naturale quell'acquisizione dell'emergenza coi problemi che posto la nuova legge settantatré ma io credo che noi dobbiamo partire da una domanda in quel ma perché questa legge perché queste emergenze
Malgrado i dubbi che sono stati ripresi qui anche
Da ultimo dal sei l'intervento non dice soltanto che legge trentotto
Deve essere rivista e potrebbe comprendere dovrà comprendere anche molti dei temi che sono stati approntati in collegamento con la legge settantotto
Ma ci dice che il problema dello sviluppo non solo Donè venuto meno non solo è rimasto irrisolto ma come ricordava qui
Cito ancora il senatore Malagoli ma
Tanti interventi è venuta spesso in questione questi problemi si sono aggravati intendono ad aggravarsi
E noi dobbiamo comunque e di anche comporta il riconoscere lo specifico degli interventi
E temporalmente e
Il per i i paesi verso cui ci rivolgiamo e per il modo col quale noi facciamo valere quello che nostre fortuiti permettono di far valere per quello che riguarda il nostro Paese
Io credo quindi che noi possiamo dire che al centro rimane per prossimo futuro il problema del coordinamento e il problema della promozione non si tratta qui e del resto mi pare
Mi è stato detto al mo'né
Dipartimento e nemmeno come se fosse
Non una necessità non una sorta di pezza che abbiamo dovuto mettersi queste rischiose
Sottosegretariato anche se le pezze sono necessarie perché qualche volta non conviene molto lasciarli allargarsi troppo
Però ecco quello che va detto subito
Per ricordare il problema del coordinamento di un lavoro che ha molteplicità che tiene conto degli specifici ma che deve pur vedere convergere gli sforzi noi non abbiamo voluto un altro ministero dove ci sia organismo un alto commissariato non è soltanto è stato una questione formale
Noi abbiamo pensato che già il ministero degli Esteri un coordinamento fosse necessario e questo coordinamento debiti valere nel controllo della collaborazione parlamentare deve vederci tutti impegnati
Ecco perché quando si pone un pur per quello che riguarda legge più recente il sottosegretariato voi vediamo che non dobbiamo andare da un sottosegretariato Reja un ministero dello sviluppo ma dobbiamo tener conto che amo boh pensare che se l'esperienza ci serviranno già acide e veri preparare la riflessione sulla riforma della legge trentotto
Si è detto qui che già sì di
Ma il clamore resto abituati a scherzare su questa
Fatto dei due organismi che pure si trovano tutte e due alla Farnesina io vorrei a questo proposito essere molto espliciti
Voi non vogliamo la TG uno ed a TG due questo non lo vorremmo neanche per la televisione ma guai se non lo vedessimo qui o nemmeno che si affaccia sul un può andare che Berlusconi amico anche perché questo aprirebbe vedete voglio essere offre mistico la via della tentazioni
Per le tangenti e per i favoritismi
A uomini politici o a partiti
Ecco quello che noi vorremmo che forse inteso coordinamento in Italia responsabilità e il ministero degli esteri controllo nel Parlamento italiano
E coordinamento in Europa
Noi non siamo il solo Paese
E voi facciamo d'altra parte parte
Della comunità India cippi e per quello che riguarda al di là degli atipici la cooperazione di fare in modo che la comunità agisca in un modo coordinato e tenga conto anche dei rapporti bilaterali ma ne tenga conto per evitare i doppioni per evitare le politiche che sono legate a interessi che hanno troppo a che fare con certe nostalgiche protezionistiche o addirittura neo colonialisti
Io credo che siamo d'accordo quando diciamo vorrei che lo fossimo nei fatti che non dobbiamo Mesa
Marchio marxista ma io credo e qui mi rifaccio ad ancora una volta il senatore Malagodi che mi ha portato via fortuna il presidente una parte
Del mio intervento allo specifico dei bisogni alle tradizioni culturali al rispetto dell'autonomia de il paese a a proposito dei missionari noi non dobbiamo seguire i missionari che volevano non tenere conto come è stato ricordato tradizione locale anche perché prendo l'esempio dell'Indocina
Tenevano conto invece ispanici siamo oggi acque i gesuiti
Che stettero in Cina fino a quando poterono Starkey perché si vestivano da mandarini e rispettavano i costumi della corte imperiale
Io penso che non dobbiamo ripetere per quello che riguarda la ricerca dei paesi l'intervento economico venti tese errori politici che sono già stati fatti e che forse si continuano a fare
L'Inghilterra è stato il Paese più liberale ha pensato di lasciare alle sue colonie nella Camera dei Comuni la Camera e il Nord ha persino i democratici e di Westminster abbia balzo io credo che noi dobbiamo a questo proposito dopo ripetere per la politica economica ed evitare per la politica in generale di errori che sono stati commessi
Non può esportiamo modelli economici come nome esportiamo nei Mondello della Camera dei Comuni né quello dei soviet
Teniamo conto di quello che in questi Paesi
Può legarsi naturalmente andando avanti
E guardando all'esperienza internazionale e tenendo conto di quello che il mondo vuol dire oggi è ma mantenere della loro identità
Nazionale anche più largamente nel mondo non abbiamo solo da insegnare
Ma possiamo fare questo se teniamo conto che qualche cosa anche da imparare abbiamo e poi coordinamento con gli organismi internazionali coordinamento che tenga conto come dicevo consiglia delle identità dei paesi terzi
Voi ricordate come un moto grande è stato promosso da quelli che si chiamava ogni settantasette
I che sono ormai più di centocinquanta ma voi vi ricordate tale quando hanno voluto dire voi questa banca mondiale non vorremmo che ci imprevista se soltanto dei soldi e poi celere imprestata sei
Perché gli paghiamo gli interessi dei debiti e non pagheremo mai
Noi vorremmo in qualche modo intervenire anche nell'amministrazione ebbene a questo punto in tutta l'organizzazione delle Nazioni Unite
Ci sono stati solo tre voti contrari ma siccome tra prego da quei tre voti c'era quello degli Stati Uniti la proposta dei settantasette anche se sono diventati centocinquanta anche i rapporti fra le grandi potenze e le Nazioni Unite vale per l'Unione Sovietica deve valere per gli Stati Uniti
Ma intanto che noi poniamo questo problema teniamo conto che si sta smantellando l'UNESCO e che è già nel campo culturale si dice ma perché disegnare leggere scrivere a quelli che poi magari non vengono quello che vogliamo noi
Ecco perché noi dobbiamo riconoscere di fatto il nome allineamento perché dobbiamo favorire la politica del non riallineamento che intervenga anzi e di distinzione
I distensione il come possibilità di un nuovo ordine economico
Possiamo pensare a qualche cosa sul piano culturale mi riferivo al mese
Ma qui noi dobbiamo pensare che c'è un problema come si diceva di andata e ritorno noi stiamo compiendo o altri Paesi non d'Italia
Una sorta di opera di desertificazione dei cervelli perché quelli che vogliono poi continuare a lavorare potere adoperare quello che hanno ha preso abbandonano la loro patria dove vivrebbero in condizioni Italia
Potremmo dare a quei Paesi poi della manodopera qualificata
Potrebbero tornare operai che hanno imparato alla regia Renault in Algeria Bandoli teniamo conto che fino a quando facciamo una politica di discriminazione
Quando consideriamo questi immigrati
Come evitiamo forni di serie B
Oppure come domestiche per le signore chic noi non facciamo una politica di cooperazione culturale né alto livello nel sul terreno più prati
A questo proposito e concludo vorrei sullo scooter giustificata da alcuni degli ultimi interventi vorrei domandarmi se noi pensiamo a questo sottosegretariato come una sorta di banca il bene vigenza per gli organismi internazionali
Certo
E difficile
Spende mille novecento miliardi in così poco tempo ma a buttarli via si può
Io non credo che si è stato normalmente spesso
Quello che si è fatto con luce senatore Anderlini ha ricordato che si poteva e si doveva fare prima ma noi consumeremo questi ideali questi di
Miliardi trecento mila questi trecento o vogliamo avere un piano italiani
Non credo che possiamo averlo per venti Paesi
Non credo che poi siamo considerarsi solo nel nel mondo
Ma un aiuto secondo le nostre possibilità che sia anche in qualche modo esemplare che dia un segnale
Non mi pare un'idea troppo ambiziose
Anche è un'idea politica
Ma di quale politica
Che interessa tutto il Paese
Ecco perché è giusto che se ne occupi il palmo il ministero il gli altri organi ognuno di noi a una parte da fare e ognuno che fa la sua parte deve sentire che anche una parte di responsabilità
Io credo che fare partecipare
Oggi e ma o
Mentale in fondo in qualche modo abbiamo cominciato di qui vorrei ricordare per finire l'opera ed altri ospedale di Reggio Emilia
A un certo momento nel Mozambico hanno creduto che a Reggio Emilia forse la capitale del nostro Paese non è paradossale
è perché un uomo colto per il Mozambico che per l'Italia è servito anche a spingere
Tanti altri in questa direzione grazie
Grazie
Allora voi Raffaele calcola la parola all'onorevole Filiberto Bonalumi
Per la democrazia cristiana
L'Italia per quanto non posso vantare l'esperienza di alcuni Paesi europei
Non comincia certo nel mille novecentottantacinque la sua politica di cooperazione con i Paesi invia di sviluppo
A distanza di sei anni dall'approvazione della legge trentotto reti quattro dalla prima conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo assi problemi concreti dalla vostra cooperazione
Una prima considerazione positiva la si può esprimere circa gli obiettivi generali della nostra cooperazioni così come tratteggiati dalla legge stessa sviluppo otto centrato soddisfazione dei bisogni fondamentali solidarietà
Interdipendenza instabilità
è indubbiamente positivo il fatto che il nostro Paese puntura gli ultimi arrivati nel campo della cooperazione vada però assumendo sempre più un ruolo di leader non solo in ragione di un aumento degli stenti a menti a fronte di una tendenziale stabilità a livello europeo
Ma anche grazie alla sua dinamicità quando si tratti di coordinare le iniziative prese insieme ad altri Paesi donatori in settori di della senatrice Boniperti
Quando cioè sviluppava
Una serie di riflessioni circa l'assunzione ormai in termini permanenti della politiche delle politiche tendenti a promuovere lo sviluppo da parte delle nostre istituzioni attraverso l'azione di governo allora se i problemi dalla cooperazione divento mai un dato permanente dalla nostra azione di governo questo significa già un primo coordinamento delle azioni di diversi dicasteri in particolari quelli del tesoro degli esteri attraverso un ripensamento della struttura e dell'azione del CIPE non voglio qui per ragioni di tempo ripercorrere il complessivo dibattito sulla cooperazione nel Levante acquisire il percorso di questo dibattito
Sì vogliamo dare un'interpretazione corretta i risultati di questa seconda conferenza che ha polarizzato con notevole attenzione una partecipazione una passione e una competenza
Che mi porta a concludere che la cooperazione ha fatto finalmente breccia nella società italiano italiana non più voglio dire in termini puramente umanitari nei più materia che in alcuni momenti ha rischiato di essere una specie di giocattolo per scontri non sempre comprensibili tra un ristretto numero di politici o i cultori della materia il dibattimento pare tutt'altro che reticente
Un dibattito che invece alcun modo disattesa
In tutto questo c'è soprattutto in Parlamento un dibattito carico di opzioni
Che io reputo e non liquido come strumentali per produrre poi i soli di a i soliti accomodamenti legislative i ma una serie di permanenti contraddizioni che e fanno riferimento a un dibattito ad una materia che per sua natura
Mantiene una sua una sua un suo dato di frontiere un suo caratteri di novità una materia che in realtà non a nessun tipo di esperienza storica alle spalle
Ecco che allora di fronte allo scarto tra il ritmo dei trasferimenti netti
Se stessa ha invitato le autorità italiane a ad accelerare l'adozione di misure che rafforzino la gestione dell'aiuto allo scopo di assicurare una realizzazione più rapida ed efficace dei programmi
Si tratta di un invito importanti che sarebbe quanto mai in previdente non raccogliere è quindi necessario ed urgente individuare ed eliminare i vincoli che la condizione non attualmente in primo luogo i vincoli di carattere normativo
Essi sono principalmente di quelli che disciplinano il ricollocamento degli e Sperti in quanto il loro livello retributivo e contenuto entro limiti assolutamente non concorrenziale
I controlli per la ragioneria generale dello Stato dalla Corte dei Conti che tendono a ricondurre l'ha dichiarato autonomia finanziario del Dipartimento entro e di tutto il profilo dell'aiuto alimentare di pronto soccorso
Sempre nell'ambito dei vincoli normativi si può notare che nel contesto dalla legge trentotto esistono ambiguità attribuibili ad una insufficiente amalgama delle normativi preesistenti
E che rischiano di contraddire l'idea di una politica di cooperazione in Italia
Mi riferisco in particolare all'abbinamento di crediti di aiuto ai doni come frutto più di un accostamento letterale chiedi un amalgama
Meditato di forme di intervento tipico di leggi precedenti quali la mille duecento ventidue sulla cooperazione termica del mille novecentosettantuno
E la duecentoventidue del mille novecentosettantasette sui crediti alle spunta all'esportazione Dino amicizia di giuste pesanti sanzioni penali l'assenza di indicazioni legislative ha fatto sì che alle attività di cooperazione venisse applicata
Dati ci sono ripercorsi naturalmente sul piano organizzativo e funzionale creando disagi sul piano operativo e potenziale e quindi quelle ombre sull'azione stessa
Della nostra occuperà cooperazione anche quando l'obiettiva responsabilità di certe disfunzioni doveva essere ricercata
Altrove dentro o alcuni aspetti che qui e stiamo che a questi vincoli bisogna aggiungere una grave poi penuria del personale della Farnesina che sia riflesse continua a riflettersi sul dipartimento che comincia a riflettersi anche per quanto riguarda l'applicazione della nuova legge gestita dal sottosegretario forte allora credo che se come tutti abbiamo detto che la problematica della come cooperazione deve in termini operativi è serali
Operare dentro il seno del ministero degli Esteri deve essere legato a un discorso di politica estera io qui introduco l'elemento che non abbiamo avuto il tempo di sviluppare il nostro dibattito il raccordo cioè tra la politica di cooperazione la stessa riforma del ministero degli esteri attraverso l'approntamento di alcune modifiche già e sempre al ministero degli Esteri io credo che vada considerate e non vada dimenticato
E per ultimo la terza categoria di vincoli costituite da quelli di carattere istituzionale il nodo principale emerso in questo ambito
è costituito dalle difficoltà incontrate per dar piena applicazione all'articolo quattro della legge trentotto in materia di coordinamento
Delle strutture pubbliche e private attive in materia di cooperazione anche per la carenza di forza dispositiva
In particolare si tratta del coordinamento con il ministero del Tesoro date le competenze specifiche adesso attribuite dalla legge
Attualmente i fondi destinati ogni anno la cooperazione siamo ripartiti nei capitoli di spesa di entrambi i ministri ad esempio la partecipazione a banchi e poi capire questa disposizione ma voglio dire assumere questo ho dato affinché si prendano atto che esiste e sempre più dovrà essere precisata e arricchita una normativa organica sulla cooperazione dello sviluppo se poi una serie di affermazioni generali per esempio quelle che ha sviluppato l'onorevole Pajetta in ordine alla nostra presenza in organismi come la Banca mondiale ma anche il Banco interne Riccardo tutto questo discorso abbia una stretto raccordo con la politica di cooperazione ora nel corso di questi due anni la situazione andata peraltro migliorando e attualmente si può affermare che si è avviato un rapporto di crescente collaborazione
Ma non vi è dubbio che occorre riaffermare normativamente il ruolo paramento questo tipo di passaggio che è in grado di qualificare veramente l'assunzione delle politiche di sviluppo come elemento permanente della nostra azione di governo il concorso dell'insiemi di questi vincoli ha provocato quindi una serie di conseguenze
Di conseguenza e non in termini giustificativi ma rispetto alla divaricare assi tra l'assunzione dell'impegno a fornire aiuti e il loro effettivo realizzarsi il loro effettivo o il loro effettivo o destinarsi ecco che quindi dall'insieme di questo dibattito politico-parlamentare dentro il tessuto della società civile del nostro Paese
Sulla lotta alla fame sulla riforma dalla legge trentotto sono avverse alcune indicazioni di finire i poteri per l'emergenza l'esigenza di un coordinamento dei programmi speciali
Di lotta contro la fame allo scopo di assicurare rapidità ed efficacia ecco che rispetto a questo discorso superando certamente polemiche e dure che ho vissuto come relatore del nuovo o provvedimento alla fine il consenso parlamentare avvenuto sulla legge settantatré per vedere bis per inventare di rispondere ad alcuni di questi mutamenti ad alcune di queste contraddizioni che ho cercato rapidamente di elencati
Però nel dibattito generale mi sembra confermarsi sulla confermasse il consenso su quello che però alla termine finale di questo ho percorso in modo non sottolineare che però è e è emerso un consenso presso calcolo vale circa la struttura unitaria della cooperazione come strumento di politica estera nelle sue varie componenti e che quindi progetti di sviluppo programmi speciali interventi di emergenza tutto l'organizzazione della cooperazione sud-sud
Diventa importante diventa strumento cogente di una politica estera percepibile
Lei ragioni che spingono in questa direzione sono varie una prima di evidente ragione deriva dal convincimento della indivisibilità di questa azione quindi delle necessità Dino scorporare scorporare da essa la politica di cooperazione che ne diventa sempre più una parte costitutiva basterebbe dire che quando affrontiamo il bilancio del ministero degli Santa e il costo del solo dipartimento
Di non minore importanza è la costatazione circa l'esigenza di un controllo politico dalla cooperazioni
E si citato però in maniera sostanziali riguardante pertanto la programmazione degli interventi il potere di proposta
Che cominci ad essere espresso anche da parte nostra rispetto a un circuito nelle cui pieghe spesso si sono annidati i pericoli i pericoli inviperiti Coli di di corruzione quando cioè il meccanismo veniva soltanto il punto di partenza dei pesi in via di sviluppo
E quindi c'è l'esigenza di un rapporto più diretto
Tra Farnesina e questi pesi in per avere la capacità di un rispetto di un colloquio con queste e classi dirigenti che comunque sono ahimè non più in via formare e burocratica vi è altre sì
La necessità che l'esercizio dal controllo politico sia effettivo e non si traduca come è il dato di esperienza
Dei paesi che hanno optato per soluzioni non unitarie in uno stato di conflittualità permanenti tra il ministero degli Esteri degli affari che quelle che possiamo chiamare strutture esterne ecco che allora concludendo io credo che proprio perché noi vogliamo che la cooperazione è prevista dalla legge trentotto che la cooperazione immaginata dall'allora nella nella nuova legge
Vadano avanti non possiamo dobbiamo tutti compiere uno sforzo perché questi due momenti non falliscono e io credo che possano non fallire nel momento in cui ci sia la capacità in sede politica
In maniera utile tutto l'aiuto pubblico allo sviluppo allora io credo che questi tra questi due momenti legislativi
Si sia in materia
Di sanità che io credo sia stato dimostrato come il dipartimento attraverso il lavoro comportato avanti dal Gruppo Sanità sia un qualche cosa che ci viene invidiato sul piano internazionale ora questa è una materia su quali non si può voglio dire è partita da zero inventare cose nuove ecco questo è già un momento
Per stabilire un momento di collaborazione tra i due
Momenti legislativi o così per quanto riguarda il volontariato il volontariato
Materia delicata legata a dei programmi di lungo Periodo sei vogliamo dare forza a rispetto dello sviluppo dello SDI sento su lungo per il volontariato non può che rimanere dentro il discorso del Dipartimento mentre è giusto che per quanto riguarda la legge settantatré questa sperimenti le cosiddette Ewen ci le organizzazioni di non volontariato anche se i due tra i due momenti non deve esserci una separatezza complessiva ma un modo Coppi raccordarsi ho concluso
Veramente perché in questo contesto in questo contesto è altrettanto indubbio che una situazione tipica dell'intervento straordinario ma anche di quello strutturale quello che affligge l'Africa questo Paese questo continente
Sempre di più alla deriva che però vuol dire più del sessanta per cento della cooperazione italiana quindi politica estera
E cooperazione finiscono in quella zona con le unità del compito è la necessità di combinare questi diversi tipi interventi in una prospettiva che auspica ebbe al mente porti a superare la necessità della straordinarietà per sfociare nell'ordinarietà intesa
Come discorso strutturale se vogliamo predisporci ha veramente dare anche lo il nostro piccolo ma tangibile contributo la costruzione di un nuovo ordine economico internazionale ecco io credo che l'immagine credo un po'evangelica che è stato utilizzato Adele seminatore dal lungo braccio deve però evitare appunto
I rischi denunciati nella parabola stesse far sì che il più venga seminato sul terreno giusto sul terreno buono
Che giustifica e quindi l'esistenza della cooperazione come possibilità di fare di fare da parte dell'Italia la pole tipo una politica estera per cento ritengo quindi che dopo questa seconda Conferenza prodotto di questo sodalizio certo discutibile che è stato anche qui criticato tra ministero degli Esteri e palmo
Ha cercato forse per la prima volta nel nostro Paese a campo Perton momento
Vi intreccia di confronto tra momento delle istituzioni e momento della società civile
Che ha fatto fare a tutti noi un salto di qualità in ordine alla definizione alla conoscenza di una materia così storie così significativa ma soprattutto da così storicamente dentro le inquietudini del tempo che ci è dato di vivere il fatto nuovo quindi il traguardo capace di dare spessore a questa rinnovato interesse che sia andato moltiplicando nel Paese pone quindi un obiettivo politico di natura legislativa di rapida razionalizzazione o perché ci sono più soldi da spendere
E l'operatività della legge settantatré che ci darà una serie di contributo anche circa alcuni momenti sperimentali che di perciò spesso non sono o dati in grado di fermare il lavoro o della Commissione estere che sia appresta attraverso il suo comitato di aspetto a produrre questo prima bozza di lavoro che riuniti chi i diversi disegni di legge presentata si tratta come è come appunto ha detto un bella in quest'opera di riordino non tanto di unificare cosa che è essenziale che tutti hanno riconosciuto i diversi strumenti legislativi o la maggiore dotazioni di mezzi
Ma sia purché gli estri quelle che saranno sempre non solo lei punta lì le potenzialità ma le contraddizioni permanenti contraddizioni da interpretare in termini arricchente quella che appunto è la nostra la la è la nostra azione sul terreno dalla cooperazione che attraverso questa conferenza è stato acquisito come dato permanente della nostra azione politica della nostra azione di governo
Grazie a voi come e allora la parola al ministro Giovanni Goria ministro del tesoro che ringraziamo pare aver trovato il tempo di onorarci con la sua presenza
E soprattutto per portare un contributo al dibattito che ha avuto luogo in questi giorni dopo il ministro prenderà la parola il nome della Caritas Italiana monsignor Nervo la parola al ministro coricato diretta c'è di mezzo il più possibile
Non porto attende
Io ottenuto a essere qui travolge essenzialmente rappresentarvi seppure con la modestia del mio ruolo l'attenzione ad una questione che ritengo di grande significa non ho quindi credo un grosso contributo da portare al dibattito anche se mi permetterò svolgere poche riflessioni su due questioni dicendo fin da subito che cosa non tratterò invece anche per ragioni di tempo
Non tratterò cioè del consuntivo anche finanziario economico di quanto avviene assolutamente chiare
Non tratterò e la cosa mi dispiace un po'di più nemmeno quello che sembra mese né una questione da non potersi di giungere con i temi che andiamo ad affrontare cioè il rapporto tra la a sollevazione o
In qualche modo il sostegno delle situazioni di povertà dello sviluppo mondiale teniamo conto che con un punto di sviluppo mondiale in più di una quantità data noi realizziamo in termini di sostegno alla povertà molto di più che moltiplicando per dieci tutti gli aiuti
Che tutti gli Stati sommano in termini di cooperazione e sarebbe quindi verosimilmente questi vorrei invece
Are precedente accendono solo precedere da una riflessione stimolare tremenda Bonalumi fare qualche riflessione su due punti uno relativo ad un nodo che mi è sembrato importante
Di logica con cui affrontare cooperazione o assistenza e quant'altro e l'altro intorno agli strumenti le premesse quei io Gilberto non so valutare quanto
Il sistema di cooperazione abbia inciso per risolvere situazioni di povertà so però che ha dato un grandissimo contributo allo sviluppo del commercio mondiale
Noi siamo la più parte dei casi nella situazione di non non noi italiani noi Paesi accidentale ma perché li fanno gli altri ci mangiano la commessa
Tutto questo è stato fatto complice se voi le tesorerie ma sicuramente non con le tesorerie protagoniste quindi nel quadro di dove andare a collocare tutte queste cose io credo l'esperienza non debba essere dimenticati
Dicevo un nodo di fondo io ho cercato anche di seguire i vostri lavori e mi è sembrato in qualche modo potevano emergere e tra una scelta di cooperazione non so se riesco a esprimermi con questo termine e una scelta fondata sull'emergenza di assistere
E lamiere una valutazione molto personale ma è su azione intesa a fondare strutture capaci poi di auto alimentare lo sviluppo e una scelta di emergenza necessaria per affrontare situazioni altrimenti pregiudicate
Ad una sola condizione però che quando parliamo di emergenza parliamo di vera emergenza e non facciamo passare sotto questo termine cose che con l'emergenza così come nei dizionari della lingua italiana è trattata non hanno granché a che fare
E allora qui si pone per il nostro Paese io credo una questione molto concreto
La l'affiancamento della settantatré alla trentotto per parlare coi codici che ci sono abituati
E a me è sembrato modificando se necessario affiancando uno sportello più proprio in termini di emergenza la domanda che ci possiamo porre almeno che io credo sia doveroso porsi e come fare a mantenere sa ammesso che l'interpretazione mia sia corretta
A mantenere e la settantatré in quella logica di emergenza davvero
E non è ignoto anche perché qualcuno si è peritato di andarlo a raccontare in giro
E che quando in sede di CIPE essere discutemmo della delibera attuativa della legge settantatré e io vuole spesso alcune regioni perché dà atto che non sono cose riservate maestro disporre e riguarda l'estensione potenziale
E non è di ventinove Paesi con me
Da qualcuno detto ma come lo stesso è stato ricordato e di fatto estensibili attraverso quelle indicazioni del nonché io credo a tutto il mondo almeno l'OCSE forse
No quel
Sì sì non non non mi riferivo a te però Pajetta comunque diciamo questo perché mi preoccupo
Perché mi lascia il timone
I quattro quinti del mondo non non ha senso non non c'è logica in quei Secondo perché tutto sommato una pronuncia di questo genere suscita aspettative
Cioè tutti quelli eccetera eccetera oltre ai ventinove e hanno titolo di attendersi qualche cosa allora quale sarà la resistenza delle cancellerie Bonalumi rispetto a queste attese suscitate e se andiamo ad operare su tutti i ventinove più gli eccetera eccetera che cosa succederà della logica originaria dello sportello emergenza ecco solo questa la preoccupazione che non è è come dire e intesa ad affermare il primato della finanza sulla
Ha cercato forse per la prima volta nel nostro Paese a campo aperto un momento di intreccio di confronto tra momento dalle istituzioni e momento della società civile
Che ha fatto fare a tutti noi un salto di qualità in ordine alla definizione alla conoscenza di una materia così storie così significativa ma soprattutto così storicamente dentro l'inquietudini del tempo che ci è dato di vivere il fatto nuovo quindi il traguardo capace di dare spessore a questa rinnovato interesse che sia andato moltiplicando nel Paese pone quindi un obiettivo politico di natura legislativa di rapiti razionalizzazione o perché ci sono più soldi da spendere
E l'operatività della legge settantatré che ci darà una serie di contributo anche circa alcuni momenti sperimentali che di perciò spesso non solo o dati in grado di fermare il lavoro o della Commissione estere che sia appresto attraverso il suo comitato di aspetto a produrre questo
Prima bozza di lavoro che vi unifichi i diversi disegni di legge presentata si tratta come io come appunto ha detto Goon bella in quest'opera di riordino non tanto di unificare cosa che è essenziale che tutti hanno riconosciuto i diversi strumenti legislativi o la maggiore dotazioni di mezzi
Ma sia pure gli estri quelle che saranno sempre non solo lei punta lì le potenzialità ma le contraddizioni permanenti contraddizioni da interpretare in termini arricchente quella che appunto è la nostra la la è la nostra azione sul terreno dalla cooperazione che attraverso questa conferenza è stato acquisito come dato permanente della nostra azione politica della nostra azione di governo
Grazie Bonalumi e darà la parola al ministro Giovanni Goria ministro del tesoro che ringraziamo pare aver trovato il tempo di onorarci con la sua presenza e soprattutto per portare un contributo al dibattito che ha avuto luogo in questi giorni dopo il ministro prenderà la parola il nome della Caritas Italiana monsignor Nervo la parola al ministro Goria
Diretta c'è di mezzo il più possibile non portò attende
Io ottenuto a essere qui travolge essenzialmente
Rappresentarvi seppure con la modestia del mio ruolo l'attenzione ad una questione che ritengo di grande significato non ho quindi credo un grosso contributo da portare al dibattito anche se
Mi permetterò svolgere poche riflessioni su due questioni dicendo fin da subito che cosa non tratterò invece anche per ragioni di tempo
Non tratterò cioè
Della consuntivo anche
Finanziario economico di quanto avviene assolutamente chiare
Non tratterò e la cosa mi dispiace un po'di più nemmeno quello che sembra mese ore una questione da non potersi di giungere con i temi che andiamo ad affrontare
Cioè il rapporto tra
La sollevazione o
In qualche modo il sostegno delle situazioni di povertà dello sviluppo mondiale
Teniamo conto che con un punto di sviluppo mondiale in più di una quantità data noi realizziamo in termini di sostegno alla povertà molto di più che moltiplicando per dieci tutti gli aiuti
Che tutti gli Stati sommano in termini di cooperazione
E sarebbe quindi verosimilmente questi vorrei invece
Are precedente facendolo solo precedere da una riflessione stimolate Meda Bonalumi fare qualche riflessione su due punti uno relativo ad un nodo che mi è sembrato importante
Di logica con cui affrontare cooperazione o assistenza e quant'altro e l'altro intorno agli strumenti le premesse queste
Io Gilberto non so valutare quanto
Il sistema di cooperazione
Abbia inciso per risolvere situazioni di povertà so però che ha dato un grandissimo contributo allo sviluppo del commercio mondiale
Noi siamo la più parte dei casi nella situazione noi non noi italiani nuovi paesi occidentali ma perché li fanno gli altri ci mangiano la commessa
Tutto questo è stato fatto complice se voi le tesorerie ma sicuramente non con le tesorerie protagoniste quindi nel quadro di dove andare a collocare tutte queste cose io credo l'esperienza non debba essere dimenticati
Dicevo un nodo di fondo io ho cercato anche di seguire i vostri lavori e mi è sembrato in qualche modo poteva emergere e tra una scelta
Di
Cooperazione non so se
Riesco a esprimermi con questo termine e una scelta fondata sull'emergenza di assistenza
E lamiere una valutazione molto personale ma è su azione intesa a fondare strutture capaci poi di auto alimentare lo sviluppo e una scelta di emergenza necessaria per affrontare situazioni altrimenti pregiudicate
Ad una sola condizione però
Che quando parliamo di emergenza parliamo di vera emergenza e non facciamo passare sotto questo termine cose che con l'emergenza così come nei dizionari della lingua italiana è trattata non hanno granché a che fare
E allora qui si pone per il nostro Paese io credo una questione molto concreto
La
L'affiancamento della settantatré alla trentotto per parlare coi codici che ci sono abituati
E a mese mandorlo modificandolo se necessario affiancando uno sportello più proprio in termini di emergenza la domanda che ci possiamo porre almeno che io credo sia doveroso porsi e come fare a mantenere sa ammesso che l'interpretazione mia sia corretta a mantenere
E la settantatré in quella logica di emergenza davvero
E non è ignoto anche perché qualcuno si è peritato di andarlo a raccontare in giro
E che e quando in sede di CIPE essere discutemmo della delibera attuativa della legge settantatré e io L'Espresso alcune regioni per dà atto che non sono cose riservate maestro disporre e riguarda
L'estensione potenziale
E non è di ventinove Paesi con me
Da qualcuno detto ma come dallo stesso è stato ricordato
E di fatto estensibile attraverso quelle indicazioni del nonché io credo a tutto il mondo almeno l'OCSE forse
No quel
Sì sì non non non mi riferivo a te però Pajetta comunque diciamo questo perché mi preoccupo
Perché mi lascia il timone
I quattro quinti del mondo non non ha senso non non c'è logica in quei Secondo perché tutto sommato una pronuncia di questo genere suscita aspettative
Cioè tutti quelli eccetera eccetera oltre ai ventinove e hanno titolo di attendersi qualche cosa allora quale sarà la resistenza delle cancellerie Bonalumi rispetto a queste attese suscitate e se andiamo ad operare su tutti i ventinove più gli eccetera eccetera che cosa succederà della logica originario dello sportello emergenza
Ecco solo questa la preoccupazione che non è
è come dire e intesa ad affermare il primato della finanza sulla politica o quant'altro e intesa io credo a mantenere
E nel noi sottovalutiamo perché
Dimentichiamo troppo sovente di essere
Un Paese controcorrente nel senso che cresciamo l'aiuto quando altre lo diminuiscono e questo ci dovrà pur dire qualche cosa sul significato del nostro sforzo ma dimentichiamo io credo ancor più sovente e di essere un Paese non del tutto eguale agli altri fino a lasciar pensare che le mille lire date dal ricco equivalgono alle mille lire date dal povero
Quindi credo che l'attenzione quanto più possibile alla buon utilizzo degli strumenti sia dovuto con una appendice ultima questa riflessione vado rapidamente a concludere
L'appendice e la seguente
Noi quella che Toyota prioritariamente
Una sensibilità diffusa
Abbiamo cercato di dare voce
A tanti a milioni di cittadini forse a tutti i cittadini che è e implicitamente si disponeva ad accettare sacrifici sull'onda di un aiuto fraterno soprattutto laddove le situazioni erano più triste
Il compito numero uno
E quello di garantire a questi a quest'opinione pubblica garantiranno i stessi il buon fine degli aiuti
E questione Cuesta talmente importante da essere evocata all'ultimo vertice dei capi di Stato di bordo
Laddove tutte le esperienze che si verificavano la quantità di risorse che partono dal Paese donatore la quantità di risorse che arrivano là dove ce n'è veramente bisogno
Io credo che non saremo a posto se non garantiremo in qualche forma non tocca a me dirlo ma se non garantiremo sicuramente
Il buon fine di tutte le opera l'ultima e brevissima considerazione intesa
Una riflessione sugli strumenti
Per quanto riguarda la cooperazione
Io sono tra coloro qualcuno penserà ad una malizia pensi quel che vuole comunque sono tra coloro che
Vorrebbero crescere
Il peso delle istituzioni molto
E quindi la nuova condirli soltanto dopo intanto
Se
Una logica nel momento della cooperazione circa uno sforzo ampio di carattere mutilazioni
Pare a me che l'accordo bilaterale là dove parliamo di struttura di modelli di sviluppo di interventi articolati sia oggettivamente
Qualche cosa che non è quella in se una maggiore esperienza con tutto quello che abbiamo
Fatto in questi anni ma non credo abbiamo ridotto il gap che ci distingue e c'è soprattutto
Un dato che io credo sia troppo spesso dimenticato e che mi appare me invece essere il più
C'è implicita una funzione di sorveglianza internazione
Gruppo
A vera efficacia se non è accompagnato da comportamenti coerenti delle comunità alle quali si rivolge un intervento estemporaneo in non si chiamano cattedrale si chiamano elefanti bianchi ma il significato esattamente la stessa cosa
Non per raggiungere lo scopo
Ma nessun rapporto bilaterale e in grado non soltanto di controllare ma nemmeno di suscitare
E sintonia tra autorità governative strutture del Paese ricevente e e tipo dell'intervento soltanto un momento multilaterale e in grado di esercitare la sorveglianza ma soprattutto di dare alla sorveglianza il penny e nessun Paese
Può essere dei inadempiente come con organizzazioni come la banca mondiale parlo della banca il fondo pensa ad altre cose mentre tutti i Paesi possono sicuramente se inadempienti con impegni presi a livello Binatti
Ecco perché anche se non soprattutto su questo elemento credo che nell'ambito della cooperazione la via delle organizzazioni multilaterale della banca mondiale delle sue organizzazioni parallele
C'è peraltro una esperienza che andremo voi sapete che abbiamo aderito con e io mi auguro che il Parlamento
Approverà questa proposta del Governo abbiamo aderito con un impegno cospicuo di trecento miliardi in tre anni alla costituzione entro tre un complesso di circa tre mila miliardi in tre anni
E organizzato molti l'azione io ma resto convinto che non solo a questa esperienza dobbiamo dare nostro appoggio a partire dal livello finanziario ma dobbiamo soprattutto dare a tutta la nostra attenzione perché credo S poteva essere non sappiamo come termine a poter essere punto di svolta in tutta la logica della cooperazione internazionale l'ultimissima battuta riguarda la questione del volontariato io non faccio tanto questioni anche se ne capisco significato
Di
Spirito con cui ci si avvicina ed altro paglietta per una ragione ma e nella storia natalizio faccio un'altra questione Cynar sì uno lo sviluppo della cooperazione e nemmeno dell'assistenza intesa in termini di intervento d'emergenza
Senza una presenza continua e diffusa di operatori
Del o dei Paesi donatori nel paese mi sembra al di là del bene e del male anche a prescindere da quello che il problema del controllo di buon fine quindi adesso
Non credo che
Questa presenza
Possa essere garantita
Se non
Con una caratterizzazione che non è solo quella professione
Non foss'altro perché la maggior parte dei Paesi quali potremmo mandare
Per esempio delle collaborazioni tecniche non parlo in questo caso del provvedimento degli interventi di emergenza che sono distratto
Non praticati perché questi non hanno le case da dare le macchine da dare alle persone da dare a chi vuole andar giù e giustamente aggiungo io se va solo per i soldi e chiede tutta una serie di garanzie tutta una serie
In questo senso nel momento in cui il volontariato
E mette dentro alla cosa un qualche cosa di più che fa dormire sulla paglia piuttosto che accordarsi di quello che c'è è a mio sommesso avviso essenze
In questo senso io credo nelle forme dovute e debba essere ancora guardato con me e il momento più
Di lascio i miei auguri più sinceri di buon lavoro accompagnati soltanto da una riflessione che è rivolta solo a me stesso noi usciamo per
Professione o per vocazione abituati ad hoc trattare di molte cose alcune molto importante ecco sarebbe veramente
Un brutto guaio per noi stessi prima che per chiunque altro dimenticare che in questa questione a differenza della più parte delle alte che trattiamo c'è qualche cosa di più del dovere di essere seri di essere intelligenti di essere preveggenti c'è il dovere di metterci quel tanto di anni ma che ci mette a posto con le nostre cucine
Ringraziamo il ministro Lagorio al ministro del Tesoro che ha voluto fare con noi
Alcune riflessioni sui problemi che ci hanno appassionato in questi giorni devo dire lo devo dire
A titolo personale che sono riflessioni assai utile perché concrete e positive rivolte a ricondurre la nostra attenzione sui problemi reali con i quali ogni giorno si dovrà misurare la politica di cooperazione italiana Diadora
Ringraziando il ministro Goria capestro impegni ci lascia do la parola monsignor Nervo che il presidente della Caritas italiana e che sarà anche questa una voce concreta dal nostro dibattito
La parola signor servo di prego infondo di sette altrimenti disturbate nell'atmosfera
Io ringrazio anzitutto il signor presidente di avermi concesso la parola l'avevo chiesta ieri mattina l'inizio del dibattito e non avrei pensato che mi sarebbe sarà il capitanato da questo momento che è abbastanza impegnativo comunque grazie
Io parlo a titolo personale ma porto anche il pensiero di gruppi movimenti organizzazioni di ispirazione cristiana che operano col Terzo Mondo
Gli ho chiesto di poter parlare
Per evidenziare maggiormente due temi
Che noi riteniamo fondamentali
E che necessariamente non hanno trovato spazio se non come accenno nella relazione nel nel relazionare Assemblea però vi limiti di tempo e di spazio
E il primo tema è che nel teniamo assolutamente necessario che anche di aiuti di emergenza di aiuto straordinario
Si inseriscano di una politica generale coerente sullo sviluppo
Ad evitare schizofreniche e contraddizioni che altri interventi
E cioè quello che una mano vi diamo aiuti umanitari
E il nostro spesso attuale Governo
Un'altra mano istituzionale
Vende armi ai medesimi Paesi
L'altra contraddizione che è sotto gli occhi di tutti
è che noi spendiamo ci accingiamo già abbiamo già cominciato a spendere mille novecento miliardi per combattere la fame
E ignoriamo totalmente come istituzioni pubbliche
L'oltre milione un milione d'oltre di stranieri immigrati nel nostro Paese dagli stessi Paesi che andiamo a degli ettari
Ora ci sono
Proposte diventa ormai da legislature in Parlamento sia per regolare il commercio delle armi
Sia vero affrontare questo tema che ormai è diventato enorme
Però io non so per quale ragione fosse si ha paura perché è un problema grave
Ma non credo che con la paura si risolvono i problemi
E comunque noi ci troviamo di fronte ad una situazione contraddittoria che a me sembra diventa pericolosa perché perché l'uomo della strada che vede queste cose qui si chiede ma allora è veramente la gente che muore di fame che sta a cuore a casa e politica
O sono altre cose che stanno a cuore uomo politico
Interessi che si muovono dentro questi sono i dubbi che voi se parlate con la gente sentite
Allora il pericolo più grave mi sembra di una politica schizofrenica cioè non impostato in maniera logica globale almeno a piccoli passi ma che tenga obiettivi precisi pericolo più grave è che la base popolare
Mentre è molto sensibile e generosa nei confronti delle sofferenze di popoli poveri e di questo devo dare testimonianza per esperienza diretta come Caritas italiana
I cittadini italiani hanno già messo in mano alla Caritas e soltanto che l'Etiopia più di venti miliardi di offerte libere molte volte sulle mille lire su mille lire
Però questa
E dice
Ma allora pensiamo i nostri problemi
E non disperdiamo denari per gli altri quando non sappiamo quanto servono realmente i popoli poveri o non servono ad altri scopi
E questo vi direi che sarebbe terribile perché blocca tutta la politica generale di sviluppo che voliamo no dovremo affrontare
Perché questi popoli esistono noi non possiamo esistere senza di loro il tema dello sviluppo è strettamente legato a quello della pace e vogliamo no non possiamo non dato non affrontare questi problemi
Il secondo tema che volevo esplicitare
E chiacchierato nella
Nel mio nostri lavori ma che non è stato sviluppato e sufficientemente quanti
E siano loro a decidere se vogliono esagitati in che cosa in quale modo
Per esempio
In questa Assemblea noi abbiamo parlato molto soprattutto dell'Africa
Ma non non abbiamo mai sentito
Neanche un africano
Che ci dica che cosa pensa
E lo capisco perse la cosa sarebbe più gli atti logica perché Silio Bozzi penso che uno abbia bisogno del mio aiuto vado a trovarlo mi domando se ha bisogno di aiuto vi domando se investite resta di tatto
Che cosa vuole che io pazza come desidera che lo io faccio questo è il modo normale del buonsenso di agli USA mente c'è sempre il dubbio di sotto che che cosa si vuol fare qua nello sporco
Capisco che è stato fatto presente quando io avevo presentata di panno questa questa obiezione qui durante la preparazione mi è stata detta ma e il dipartimento che affronta il tema della cooperazione italiana
Operazione c'è un cuoco
Opero quando ma allora se non c'è l'altro con cui opere notato mai con lui opero come spesso non con lui
è una cosa ovvia la difficoltà per reale invece un'altra
Chi si chiama
Perché non è vero che sempre i rappresentanti legali ufficiali politici
Di questi per esempio che in Italia noi abbiamo molti giovani che sono al termine della loro terriera di studio
Oppure stanno perfezionandosi in quelle stesse materie che le nostre Commissioni hanno discusso in questi giorni le stesse materie
E saranno un domani le guide dello sviluppo dei loro popoli né maniera o nell'altro
E saranno quindi chiamati i Salamini staranno di aiuti che vediamo
Sarebbe stato interessante sentire che cosa ne pensano loro
Noi rischiamo se non stabiliamo rapporto invidiato di decidere noi quello che serve
E alle volte rischiamo di decidere quello che serve a noi
Sì preghiamo di un contributo fondamentale anche di civiltà pensiamo di non essermi anche noi vedi che hanno bisogno di ricevere qualche cosa chi è stato in mezzo a questa popolazione sa invece che c'è molto da imparare ma molto da imparare
E c'è anche lo stimolo per rivedere alcune cose e alcuni schemi che li abbiamo ma poi blocchiamo lo sviluppo perché lo sviluppo non è soltanto di cose e prima di tutto di persone e lo sviluppo di persone si paventa indole protagoniste
Il mio spinge questo
Che era prossima terza conferenza sulla cooperazione ci sarà
E decida il tavolo qui metà e metà
Io io un dialogo pari taglio
Perché se no quando parliamo di partner paritari facciamo della demagogia tanto abbiamo c'era carica si tenessero questi altri organismi abbiamo in animo di continuare proprio come contributo costruttivo
Questa conferenza ma con loro
Cioè di formare dei gruppi di studio
Per materia omogenei
Che prendano in mano i documenti le relazioni le discussioni tutto quello che ne abbiamo trattato
E che approfondiscano loro dal loro punto di vista poi organizzeremo un convegno
Nel quale saranno allora dire che cosa ne pensa e anche quali suggerimenti avrebbero da dare dell'aiuto da dare al loro popolo
Io penso che questo possa essere un contributo positivo e costruttivo il Comino comune soprattutto direi ai cambiamento di mentalità perché finché non lo capì missionari se ne è parlato
E tira in qualche volta un po'parzialmente ma comunque io ringrazio vedi cose che sono state dette soprattutto quelle che erano puntualmente fedeli alla realtà
In realtà se noi aggiriamo in questi in questi paesi soprattutto i Paesi dell'Africa
Noi troviamo che
Spesso sono stati quelli ai soli che hanno messi in atto dei modelli concreti di intervento per l'aiuto allo sviluppo
Dispensare infilarsi banche diviso banchi di SEL reali scuole di villaggio per l'alfabetizzazione micro progetti di sviluppo rurale centri di addestramento professionale
Abbiano diritto
Di ricevere anche contributi se lo chiedono per i loro rafforzamento ma io penso però che i missionari possono dare un contributo molto più importante che non queste
E cioè quello dell'informazione
Perché noi tranne pochissime persone che sono molto addetti ai lavori noi di questi popoli non sappiamo quasi niente mente sapevamo una quantità di cose molti di essi inutili di questi popoli non sappiamo quasi niente
Mentre queste persone abitano nei villaggi da molti anni quinto mandatelo a quanti anni trent'anni quindici anni quarant'anni
Hanno contatto diretto con le famiglie va accettato che cosa non viene accettato a me pare che potrebbero essere
E fonti di informazione
Da organizzare opportunamente noi per parte nostra come carica se come Comitato pensiamo di farci un po'gruppo di ascolto e tramite poi pr
Chi organizzerà gli aiuti perché se vogliono possono ascoltare infine
Noi abbiamo assunto fin dall'inizio un atteggiamento critico nei di fronte alla legge settantatré ne riceva le forme verrà proposta piccoli al decreto Craxi e poi era vecchio
Ora che la regge operante
Noi riteniamo doveroso dare una collaborazione leale attive critica nella fase di attuazione questo perché è un dovere civico perché son denari dei cittadini italiani e poi penso un test denari testicoli incontro un dibattito pubblico con la stampa con un rigore forte i suoi collaboratori
Io spero che potremmo estenderlo cioè noi dove spenderemo l'invito anche a dipartimento e anche a Lione organizzano governative che utilizzano denaro pubblico
Abbiamo già fatto il primo incontro intendiamo sviluppare una forma concreta di controllo di base
Informa libera dai condizionamenti dei partiti e democratica pensiamo si una forma sana e costruttiva di partecipazione dei gruppi delle associazioni delle obiezioni spontanee della società
Chi ha partecipato finite sui presidenti ha partecipato a questa conferenza
E non conosce i codici segreti di interpretazione io non li ho ancora imparati
Temo che rischia rischi di uscire entro che cosa c'è dietro eccetera
E
Non so soprattutto si esca incoraggiato a perseguire con entusiasmo in questo cammino
Perché credo che ci occorrono gli strumenti tecnici e con i finanziamenti ma credo che occorra anche o corno molte motivazioni reali diversamente credo che non si cammina molto in questa strada
Ora io vorrei dire
Che mette l'ho constatato con mano toccato tocchiamo con mano ogni giorno che nel Paese ci sono sintomi incoraggianti che danno speranza l'attenzione e la disponibilità dei giovani a impegnarsi sul tema dello sviluppo che quel vengano istintivamente ma saggiamente il direttamente con quello della pace
La crescente attenzione per il sindacato avere obiezioni sindacale dei lavoratori si possano fabbricabili dei passi veri e arredi e redditizi in questo cammino e infine l'attenzione crescente degli enti locali
Ci sono espressione di una sensibilità che va aumentando nelle comunità civili
Mi pare che sia responsabilità non piccola della classe politica e dirigente in non mortificare cominciò di potere
Queste forti potenzialità e stanno sviluppandosi nella società civile grazie
Allora
Sì curarla
C'è soltanto
Il confronto
Dobbiamo fare
Attorno ai problemi della cooperazione italiana e monsignor Nervo ha sollevato un problema
Ed è un problema obiettivamente giusto questa strada per quanto riguarda la politica di cooperazione allo sviluppo la cooperazione poi ci ci siamo noi
Che siamo l'Offerta
Con i nostri strumenti con le nostre politiche con le nostre organizzazione condotto entusiasti manca mancano i rappresentanti della domanda io ma il mandato che li Palma ha ricevuto era quello di organizzare una conferenza un confronto fra società politica la società p divide sui temi presenti di prospettiva della politica italiana la cooperazione dell'guardando in modo in particolare a ad un impegno di rugby
L'italiano lo sviluppo una politica di Copenaghen quindi i prodiani
Del Dipartimento USA una nuova espressione consiglio avanzato un
D'Alema estremamente com'
Perché si tratta d'compì colloquiare
E chi gliela
Mandai sciolgono
All'uscita
Noi sappiamo
La responsabilità del sotto
Il mancato sviluppo del mancato decollo sono Ottelli stati così come sono organizzati dei gruppi dirigenti
Sappiamo che c'è un problema di democrazia
Prema di partecipazione e sappiamo anche che non possiamo trasferire moduli concetti Orient sappiamo che c'è il problema pesa dei diritti dell'indie
Finita dell'individuo nell'
Insomma son tutte grosse questione a conforto di monsignor
Di questa conferenza devo dire che una
La domanda di cooperazione ci sarà questo pomeriggio quando apprende
L'ambasciatore d'
è il decano degli ambasciatori africani presenti in Italia e quindi saranno in qualche modo una voce che fa da pendant
Più
Anche
Allora io credo che
Tutti apprezzerebbe
Uno sforzo per metterci in condizione di concludere i nostri lavori
Il cui programma però è denso
In tempo per il primo iscritto e monsignor Ferrari Toniolo vedo quei saluto al quale dare do senz'altro la parola
Rinnovo la raccomandazione già fatta da De Pascalis ripetutamente stamattina devi rispettare il tempo tanto più oggi perché ripeto non è prevedibile che
Un'ordinanza venga oltre una certa ora dopo quattro giorni di lavoro che ha sede dove
La presenza del quale è altamente commendevole prego consiglio
Ringrazio
Di avermi invitato come già tre anni fa
A quest'incontro tra le varie componenti della società italiana
Pongo dunque
A disposizione una certa esperienza
Di studioso di lunga data
Risale ai tempi della Consulta della Costituente
Il mio lavoro in questa materia
Cioè nel campo del diritto comparato internazionale dell'economia
E del diritto vigente dell'organizzazione internazionale a scala mondiale regionale e di gruppo e specificamente della politica economica internazionale con la giunta della pratica applicazione quotidiana di capomissione della diplomazia multilaterale
Presso le organizzazioni intergovernative che il Governo italiano ospitalità
è stata per me è un ulteriore preziosa occasione di osservare e di osservare dal punto di vista privilegiato come diceva il nuovo incaricato del dipartimento
Di una visione mondiale vissuta e aggiornata quotidianamente
E di potere rilevare e vagliare quale sia l'attuale grado di informazione di conoscenza effettiva di preparazione di capacità di critica senza preconcetti o istintive generiche reazioni di proposta
E di disponibilità reale alla concreta e funzionale azione politica economica internazionale
Qual è la cooperazione
Passo fin quindi sembra molto raramente assunto che non si sostituisce certamente alle varie espressioni qui ascoltate a livello di scienza di esperienza di impegno politico tecnico ed economico
Vorrei solo che la finalità che ha avuto quest'incontro usufruisce del vantaggio
Del fatto che l'Italia si affaccia in ritardo
Alla problematica di un'azione internazionale per lo sviluppo
E avendo il vantaggio di potere avere una concezione se vuole sì vi è la volontà scientifica e lavorati grazie in quanto
Politica economica svolta nell'ambito della comunità mondiale anche da parte del governo italiano e dei suoi organi responsabili sia di attività decisionali agli effetti della politica che deve svolgere ogni sua componente e agli aspetti di quella che l'azione che gli organi di azione internazionale attraverso la diplomazia centrale e periferica dovrebbero realizzare
Il mio approccio dunque
E dal punto di vista delle responsabilità del governo italiano
Visto
Come subordinato dicono dei suoi organi specifici come rappresentativi
Nel mondo per il concorso all'azione comune nella comunità mondiale nell'ambito e questo è il punto di approccio diverso da quello sentito fin qui delle linee tendenziali della storia contemporanea
Espressi nelle decisioni di politica internazionale
Del sistema attualmente vigente delle Nazioni Unite e delle altre organizzazioni intergovernative specializzate a livello mondiale nonché
Anche le organizzazioni di carattere regionale e di carattere di gruppo
Naturalmente ma che ogni cooperazione allo sviluppo
è elemento della politica economica dell'azione che il Paese nel suo complesso attua
Attraverso le varie componenti di varia natura pubblico-privata con finalità economica o di altro tipo ma nel quadro come è stato detto nella relazione introduttiva a nome dell'Istituto di studio di preparazione alle soluzioni da suggerire per la politica nel quadro della politica economica a raggio mondiale
Sono certamente opportuna delle distinzioni che anche in sede legislativa interna o internazionale si possono fare
Tra operazioni di urgenza e operazioni di dall'agricoltura all'industria l'attività delle fonti di energia a fino alla cultura
Ma e se sono valide
Quando si collocano consapevolmente in una visione
Mondiale Ray si parte da un approccio che dalla visione mondiale deriva
Quelle che sono le linee di razionalità storica che un politico deve applicare se vuole essere veramente politico
Allora si dovrebbe partire da
Una riconoscimento che la fermata è ripetuta interdipendenza
Ha già sul piano del esperienza con cane intatta concatenazione degli effetti all'interno del proprio paese e dell'azione da svolgersi negli altri nel complesso della comunità mondiale
Senza discutere se questa è una struttura giuridicamente e politicamente realistica e comprensiva di tutti i popoli e e di tutte le espressioni diventate sovrane o se viene retta da principi generali però dell'ordinamento internazionale positivo
Avente efficacia in questo momento come produzione anzitutto attraverso l'attività degli organi multilaterale
E quindi in quella riconosciuta interdipendenza che vuole che la connessione tra efficacia economica esulta Gatto nell'analisi economico
Ma soprattutto con il rovesciamento che ormai nella politica economica mondiale accettata che si richiede lo sviluppo globale organico e continuativo della economia e della colonia connessa con gli affetti umani conseguenti
Come primo momento di sviluppo globale gruppo organi il logo continuativo e solo così sono possibili e le garanzie a quel rivendicazioni di diritti individuali o di diritti dei popoli in un'effettiva eguaglianza e un'effettiva possibilità di collaborazione in una
Realtà che la comunità mondiale
Si tratta di una presa di coscienza
L'apporto
Che viene dato dalla cosiddetta cooperazione
Deve essere considerato non un rapporto fra paesi fra Stati sovrani
Ma ormai è nella superamento per cui forse anche la terminologia ormai è superata non solo quella dell'Istituto di Firenze di Oltremare ma forse anche la dizione che tutti i Paesi del mondo ancora conservano di Ministero degli Affari Esteri
Per cui casomai neo ministero che sta chiacchierando nella delineazione dei gruppi
Delle organizzazioni intergovernative di carattere regionale come azione globale nell'ambito della comunità mondiale quindi apporto allo sviluppo Montù intende adotterà se veramente si partisse da questa visione mondiale come dato di fatto
Che impone la economia seriamente studiata potremmo avere anche minori timori del non superata della non superata visione colonialisti
Perché essere politici vuol dire operare secondo questa razionalità nella prospettiva mondiale anche all'interno del proprio Paese nelle connessioni nei confronti con gli altri Paesi
Quindi essere bolidi si può dire essere capaci di operare dal di dentro delle istituzioni e delle situazioni delle norme esistenti che si collocano nella visione globale e che poi hanno una loro efficienza se sono formulate nella consapevolezza di queste connessioni
Crisi del sistema delle Nazioni Unite certo può darsi che nell'evoluzione storica sede avrà constatare delle fasi di miglioramento di involuzione di arretramento
Ma è proprio dei politici che stanno dentro la realtà politica sia interna che internazionale di operare in questo senso lei pensa che siamo già verso la fine Nana quanto
Mancano quattro minuti e cinquantasette allora vorrei almeno accennare oltre tutte questi aspetti che costituirebbero veramente fare politiche in uno Stato moderno
E che quindi costituisce tutto un metodo per cui mio discorso è un discorso politico non solo perché io sono rappresentante ufficiale di un'entità internazionale
Che non va confusa quindi con il colletto di chi ha parlato afferenza ripeto di politica economica mondiale espressa nel sistema delle organizzazioni intergovernative a cui concorrono tutti i popoli mediante i propri governi allora ci si domanda quale sia l'accettazione del termine coordinamento
Per i voli che sono esperti in questa materia sanno che l'articolo cinquantacinque cinquantasei cinquantasette della statuto delle Nazioni Unite pone il problema della interpretazione e uno dei tanti suggerimenti che avrei voglia di fare di saper fare le interpretazioni che restando nell'ambito del diritto positivo vigente
Consente di affermare questa visione universale che è l'unica che veramente supera i limiti io nazionalismo di uno statalismo che disgraziata inventare delle soluzioni diverse
Vorrei farvi constatare come questo trasferito sul piano della diplomazia di cui mi onoro di essere un capo missione in questo momento anche il decano per anzianità di nomina
Nelle organizzazioni intergovernative esistenti a Roma
Niente
Fa
Porre dei notevoli dubbi
Su il modo con cui il rapporto tra l'organo centrale che il governo e poi subordinatamente adesso il ministero Esteri e subordinatamente adesso il dipartimento
E subordinatamente a questi la presenza degli organi individuali che sono il rappresentante permanente dei singoli governi
Che in base ioni precise nella comunità internazionale in base al diritto internazionale di gente tanti sì hanno il dovere di aree dare un apporto partecipando permanentemente alla attività di un organizzare intergovernativi
Io mi domando per esempio come vengono date le istruzioni quando io vedo che la delegazione italiana che arriva per esempio a una riunione della conferenza della FAO o o dei governatori dell'IFAD
E
Totalmente slegata tra le rappresentanze del ministero Esteri rappresentanze militari l'agricoltura e rappresentanze quando sia importante dei lavori pubblici e del Tesoro
Allora vi faccio solo deve internazionali con norme vincolanti circa i rapporti di commercio e ci tra le forme di aiuto dei grandi
Qual è stata l'opera dell'Italia per favorire che venissero rinnovati
Lascio a voi la risposta
Secondo esistano delle norme che abbiamo proposte mille centosettantadue undertaking forse è rimasto e che essi nel settantaquattro sono già state vanificate perché undertakings per noi italiani vuol dire impegno giuridicamente vincolante per i francesi andarci ma che ha un altro significato e per gli americani vuol dire soltanto una dichiarazione di buona volontà
Tanti allora
Questa proposta per esempio di depositare stop internazionali di grani all'Istat
Non ha avuto una sua efficacia perché i governi non hanno fatto la loro pressioni tempo esca
Una sola altro esempio esiste il diritto del mare
Che è stato messo alla firma e alla ratifica contesta vengono fatti dei trasferimenti di reddito all'interno della produzione agricola dell'abolizione mineraria a vantaggio dei Paesi in via di sviluppo e questa è già una forma di redistribuzione secondo criteri di solidarietà
Per realizzare una forma di apporto e di ridistribuzione del reddito sul piano mondiale
Esiste uno statuto come quello dell'IFAD che come nuova tre miliardi dal Da Rin e a realizzare i progetti che chiave indicano etnicamente che siano resi con effetti re quando a Parigi avviene l'incontro gruppo dell'OPEC
Ed è la voce e manca lavoro volta politica per realizzare peste particolari norme che sarebbero efficaci per realizzare proprio quelle cose che sono dette come aspirazioni
Che praticamente si riducono a realizzazioni
Secondo ampiezza di interpretazione secondo coerenza agli applicazione politica all'interno delle strutture esistenti
Adesso farà ambasciatore errori essendo
Che è nella sua veste vedi decano degli ambasciatori parla anche a non mette in quel mondo che è stato giustamente rilevato assente che il destinatario voglio dargli il benvenuto anche a nome di tutto
Di tutti gli altri protagonisti che non abbiamo potuto invitare che non sono qui con noi
Prego
Signor presidente amici italiani
Desidero innanzitutto ringraziare Dio che è andato in la conferenza per l'opportunità offertami di prendere la parola in occasione di di così grande significato
In qualità di ambasciatore del Senegal paese Severiano alla quale d'Italia destinata grande attenzione aiuti consideravo dato il mio contributo diffide e sugli elementi un video agli occhi dell'IVA una permanenza di lavoro in questo Paese Roma ha raggiunto il tredicesimo etero più intensa per evoluzione della politica italiana di cooperazione allo sviluppo la mia vuole essere una testimonianza di gratitudine e consentitemi anche di Cynthia affetto
Verso il popolo il governo di italiani
Per risplendi di passi in avanti
Fatti in questi anni l'Italia si è posta molto spesso all'avanguardia sia a livello quattro candidati gli interventi caritativi e caritativi siate alla maturità e la sensibilità globale degli italiani rispetto alle problematiche del mondo in via di sviluppo
Ritengo che parallelamente agli interventi di emergenza a tempo determinato di intervento italiano a favore dello otto sviluppo su azione concertate di più lungo periodo
Sarà utile rifarsi anche ad esperienze dei paesi più industrializzati che a mettere in tattica un nuovo rapporto di gestione delle risorse disponibili
Attraverso una cuoce faccio rugby laterale con i Paesi destinatari degli aiuti ed epoca mi di cooperazione
Infatti occorre avere il coraggio assonnate di deliberare una nuova metodologia operativa
Ci consente ai paesi destinatari dice Stephen in funzione del loro grado di sviluppo e di organizzazione col zio con l'intento di coinvolgere la più larga e diversificata fascia di imprese esclusivamente di nazionalità italiana
Attraverso un controllo tecnico dei crediti legati forniti dal governo italiano e della loro VT trazione da parte del petit periti siamo io grazie a un Spello e metodi metodico sicuro di costo allo strumento della di citazione pubblica
Aperto a tutte le componenti del mondo imprenditoriali tagliato
Si possono affinare modelli di cooperazione sperimentali
Con sfumature diverse dai nostri Paesi con quelli del mondo più brusca industrializzato
A tal riguardo si potrebbe per vedere e tenderei lenitive per agevolare al massimo il Paese penitenziario piccola poca bacione cadenzata di rimborso dell'aiuto italiano
Soccorso la base per o di latta di oneri contenuti facendo riferimento a un paniere di monete in maniera da alternare le furie erranti del dollaro
Sarebbe altrettanto basilare
Prevede l'introduzione di nuovi settori quali a esempio quello turistico capaci di rendere utile come ente profittevoli in termini di redditività iniziative locali finanziate dal dall'Italia
In tal modo si arriverebbe avere molteplici ricadute vantaggiose per Paesi in gara il debito
Nuovi sbocchi sul piano occupazionale del settore e nel attività indotte
Nuovi arricchimenti dal punto di vista infrastrutturali e strutturale anche sul fronte del servizi di trasporto e logistici in genere
Tutto ciò con positivi con positivi impatti in settori collegati quale quello delle vi dell'edilizia delle potere civile primarie e non ultimo quello delle esportatore di servizi turistici
Intesi nel senso più ampio del termine
La componente turistica comporterebbe in pratica dai Chimento a alta valore aggiunto
Nelle può accedere Expo quasi sempre buono culturali dei paesi emergenti in tale settore turistico rilevanti potenzialità chi dovrà trascurate
Partendo dalla nuova legge settantatré e allo stralcio operativo attivo e costruttivo che essa impone nelle Amity ratificate dal CIPE ex in special modo nei paesi dell'Africa subsahariana
E augurabile Québec rimediare nelle attività di più lungo d'intervento a quelle piccole un grande distorsioni
Che hanno penalizzato sul piano anche informativo e poi ci duale una larga faccia di aziende italiane qui non mancano
Competenze tecniche e manageriali dialogare concretamente con i Paesi emergenti
Si potrà in tal modo sensibilmente aumentare tornano importante e prioritario
E quello del risanamento o ad un amento dei partite debitorie chi gravano subdurali Paesi in virtù dei dei fasti meccanismi di carattere mono terrestri moneta distico
Meccanismi chi oltre accudisco dare dei bilanci dei pagamenti degli Stati più deboli in modo determinante incidono in maniera decisamente all'amante anche nella politica di riscadenzamento del debito estero sì assiste infatti a nuovi quante battaglie indebitamenti a breve termine necessari a ripagare il solo gli interessi di idee di debiti contratti nel passato
E chi pesano sempre più non si agisce con correttivi validi sulle metodologie terapeutiche applicate d'ufficio ad esempio dal Fondo monetario internazionale
Non ci saranno via d'uscita reali in quanto queste misure si portano a determinati risultati positivi si traducono nel contempo in effetti devastanti
Come nel ribattere rapidissimo aumento del costo della vita locale
In cemento tipo Doucet anche molto motti popolari o rivolte del pane piste mente notte come in Tunisia ma poco eccetera
In definitiva
Sì non si si ad opera anche per risolvere il male alle radici accendo realmente sulla riforma del sistema monetario interpretandolo italiani
Risolveranno in parte vanificati
La politica moneta visti a mole Bonita veste bloccano come giustamente ha affermato che stiamo Brooks
Presidente della Commissione graffi delle finanze delle curve generale e del piano casa predisposto dal francese Suso dal von c'è il Monte il cinque giugno ottantacinque
I possessi di sviluppo dei nuovi Paesi industrializzati
In generale di tutti tutti i paesi in via di sviluppo sui due punti ove titolava allo fondato la strategia di crescita despota azione e l'assenso al credito
Anche la Banca mondiale non è con la paga seria
Molti Paesi chi non all'OSCE alta poiché solo interna cinesi si rivolgono di un livello di vita ci ha ridotto
E presentano UNESCO politico evidente soprattutto via quanto riguarda l'aumento dei prezzi delle derrate alimentari
La limitazione dei salari
Generalmente la banca impone uno sviluppo estroverso basato sulla valutazione delle sporcaccione tra di sodali
Secondo la stessa Boban negli anni attacco tanta
I presidi Domé così prodotti di base dei paesi in via di sviluppo resteranno in media dal quindici al venti per cento inferiore ai livelli raggiunti negli anni Sessanta
Molto dipenderà Point della ripresa economica
Questa permetterebbe in effetti di può aspettare un milione al popolo sinto una riduzione dei tassi di interesse avere i cani
Edizione latamente con ristorata da un miglioramento dei del deficit nel bilancio federale
Risulterebbe determinante per una conferma della ripresa e comporterebbe inoltre effetti positivi diretti sulle investimenti dei Paesi del Terzo Mondo
Gli interventi tra di soldati di aiuto allo sviluppo e quelli odierni lotta alla alle varie emergenze
Pur essendo oggetto di leggi diversi e affidati a distinte strutture di gestione
Dovrebbe votare una sintesi globale te intervenire integrandosi e fondendosi in molte ad applicati su Area in gravi difficoltà e qualche volta
Al limite della sopravvivenza chi per lavoro hanno sempre risorse potenziali chi ovviamente non solo in grado di utilizzare noi essa siamo convinti che ha affinché gli aiuti di emergenza abbia notificato sia e si debbano essere integrati dall'uso delle risorse locali potenziali esistono e debbono essere messi in valori
Queste risorse in molti Paesi privi di richiesti del sottosuolo sono costituite prevalentemente da risorse umane e culturali d'arresto idriche e di terra avvocato agricola
Ma hanno bisogno di investimenti esterni
E di Paci Pazzali messi a disposizione dalle politiche di aiuto si trasformano in deterrente per all'avvio di possessivi sviluppo verso situazione socio economiche più stabili equilibrate
La lotta all'emergenza non poco e non deve essere eterna
è una lotta a tempo determinato
Per ricreare il contesto quando attuale e umano
Nello ambito del quale rilanciare lo sviluppo investendo capacità tecniche imprenditoriali per chiari supporto infatti attuale indispensabile alla messa in valore delle risorse naturali
Ormai pertanto auguro il mio il migliore lavoro con l'invito di contare sulla collaborazione dei CUP allo scopo di focalizzare l'identità di vedute
Inflitte rimuovere di ostacoli chi inevitabilmente si fa pongono in tutte le iniziative di parere estivo audacia grazie
Grazie il signor ambasciatore grazie anche per il perfetto
Rispetto del tempo la parola al dottor Giovanni Bisignani
Che rappresenta quelli ieri
Ah no scusate dei nostri alcune vetrine non c'era l'ambasciatore Claudio Moreno prima ho sbagliato
Ma certo alla calma ma vorrei mettere a fare
Signor presidente signore e signori
Di fronte alla sfida che ci viene posta dalla drammatica situazione di centinaia di milioni di donne e uomini
Ci rendiamo conto della nostra inadeguatezza non solo sul piano dei mezzi e dell'azione
Ma addirittura su quello dell'analisi delle definizioni della comprensione dei fenomeni da affrontare
Al punto in cui siamo però non si tratta più soltanto di analizzare o di interpretare o di definire che cosa debba intendersi per emergenza per interventi straordinari per cooperazione a lungo termine eccetera
Quanto ormai anche di applicare una serie di indirizzi di grande rilievo istituzionale una legge approvata dal Parlamento versione tra emergenza in senso stretto calamità naturali guerre carestie epidemie eccetera e interventi straordinari la distinzione fra interventi di emergenza interventi straordinari e spesso nei fatti difficile e infatti la legge settantatré parla di emergenza endemica
Questo concetto può apparire contraddittorio ma bisogna riflettere sulla circostanza che in zone caratterizzate da fenomeni estremi di degrado ambientale produttivo sanitario
Fenomeni che per la loro urgenza gravità possono essere appunto affrontati con interventi di carattere straordinario cioè rapido elastico di pronto Effetto
L'emergenza in senso stretto e sempre alle porte
Più importante quindi distinguere fra interventi straordinari mia due differenti funzioni i primi intervengono in situazioni di gravemente dette deteriorate o compromessi dal punto di vista sociale economico ed ecologico
Ed hanno il compito di produrre soluzioni che nell'immediato possono ovviare a guasti che rischiano di divenire irreversibili
Si tratta di essere in grado sulla base di analisi puntuali e tempestive
Di mettere a disposizione delle popolazioni mezzi di sussistenza beni strumentali tecnologie assistenza tecnica per evitare la loro eradicazione dal territorio e l'aggravarsi del fenomeno dell'esodo senza meta
Che sfocia molto spesso in una crescente urbanizzazione di masse rurali
E si tengono perciò a incoraggiare le aspettative di sussidi durevole protratta nel tempo che permetta all'inversione definitiva della tendenza sono questi ultimi gli interventi di cooperazione allo sviluppo che per definizione si svolgono nel medio e lungo termine
è infatti evidente che per attuare un'azione che tenga conto di molteplici fattori di sviluppo della loro interazione dell'influenza della stessa sul mercato e sull'economia nazionale
Sono necessari tempi di studio e di realizzazione assai lunghi e quindi incompatibili con gli scopi sopra descritti
Ma interventi straordinari interventi di cooperazione di e quindi stretta complementarità il problema è quello di identificare gli obiettivi della politica di aiuto ai Paesi poveri
Questi obiettivi coincidono con il soddisfacimento dei cosiddetti Hans secondo quanto si afferma nel famoso ordine del giorno della Camera dei deputati del sei aprile ottantadue Bonalumi Aiello forte ed altri
E cito questa ricerca e approdata ad una ridefinizione del concetto di sviluppo che non si limita alla produzione esclusiva o prevalente dei beni materiali ma affronta nel suo insieme il problema della realizzazione dell'uomo e della tutela dei suoi diritti fondamentali ordine del giorno alla Camera dei deputati approvato all'unanimità
Da questo brano emerge con chiarezza la tematica dei bisogni fondamentali un momento di riflessione su questa strategia chiarisce il carattere innovativo dell'intervento straordinario
Secondo la definizione dello Yellen i bisogni fondamentali comprendono due elementi vestiario eccetera
In secondo luogo comprendono i servizi essenziali forniti alla collettività ed essi utilizza nel suo insieme acqua potabile sistema sanitario mezzi di trasporto servizi di igiene pubblica servizi scolastici e culturali
Ora è evidente che il soddisfacimento di tali bisogni richiede un modello di sviluppo globale di lungo periodo
Tuttavia l'intervento straordinario contraddistinto da un'azione rapida e tempestiva
Evita di essere casuale ed erratico se si pone come obiettivo il soddisfacimento di tali bisogni che affluiscono sia al momento produttivo che a quello dei servizi
Per quanto riguarda l'offerta dei servizi essenziali l'intervento non può essere né erratico né casuale Conti che solo riduttivamente possono essere considerati infrastrutture perché rappresentano le basi da cui partire per l'implementazione di una politica di sviluppo organica
Questo tipo di progetti sono molto di più di ciò che viene definito comunemente infrastruttura perché il momento economico è strettamente collegato con il bisogno primario vitale ed immediato degli uomini
Per cogliere meglio questo aspetto si rifletta su un qualsiasi progetto di investimento secondo l'accezione comune
Questo progetto di investimento quota al Volta risolversi in pura perdita per la collettività perché esso è slegato dal tessuto produttivo dell'economia di un Paese
Nel caso invece di un progetto di investimento che ponga al centro la realizzazione di bisogni essenziali produzione consumo futura quindi poiché la realizzazione completa di basi Basic Nietzsche a carattere sia di breve che di lungo periodo è evidente che l'intervento straordinario privilegia il momento del breve periodo
In tale contesto esiste uno stretto raccordo con l'attività del dipartimento con la per la cooperazione come abbiamo precedentemente di rilevato che si muove sul lungo periodo perché entrambi le attività prefigurano con tempi diversi la stessa strategia di sviluppo
Gli interventi innanzitutto devono perciò privilegiare sistemi di monitoraggio territoriale delle zone di crisi per produrre tempestive informazioni e sollecitazioni di assistenza
Presuppongono dunque metodi di early warning dell'insorgenza di carestie epidemie siccità sia tale impianto da tale presenza sul terreno le strutture per gli interventi di emergenza
Possono fornire un preciso supporto e complemento alle azioni di cooperazione di più lungo respiro
Le azioni di breve termine possono infatti costituire un ottimo banco di prova per modelli operativi più complessi la cui utilità è differita nel tempo sia per quanto riguarda la rispondenza le esigenze delle popolazioni sia per quanto riguarda la disponibilità delle autorità locali a recepire tali ipotesi di cooperazione con il nostro Paese e con altri eventuali partners
Il requisito della presenza e diffusione sul territorio può essere assicurato da una molteplicità di strutture tra loro differenti ma che abbiano in comune un compito conoscitivo e funziona monitor
Della delle situazioni di emergenza
Inoltre squadre brigate di stanziali in determinate regioni di crisi oltre a corrispondere alle esigenze dei rispettivi settori
Trasporti Idraulica servizio di appoggio in manutenzione stradale e apertura di piste nonché a piccoli lavori di genio rurale
Si aggiungono alle strutture sopra elencate ai sistemi di analisi e diagnosi delle più vistose strozzature dello sviluppo rurale e dei mezzi per ovviare ad essi quanto al pericolo di eccessiva dispersione delle iniziative di emergenza va ricordato che la ragione stessa della legge trae origine da un'esigenza largamente avvertita di giustizia e umanità
Espressa dall'impegno di assicurare la sopravvivenza di che rischierebbe dunque di far disattendere gli scopi fondamentali della legge inoltre alcuni interventi come ad esempio quello sanitario periferico
Traggono per l'appunto da loro efficacia più evidente dalla loro diffusione decentralizzazione e quindi dalla loro molteplicità e proliferazione possibilmente in ogni zona di crisi endemica
Sembra d'altro canto opportuno anzi indispensabile che gli interventi di emergenza e quelli di cooperazione allo sviluppo vengono coordinati mediante la messa a punto di programmi paese
Tali country program Spurlock vali dovranno permettere innanzitutto di evitare duplicazioni e sprechi di energie ed in secondo luogo un continuo esame medio e lungo termine
Le critiche che possono essere mossi a questo programma e che in parte sono già state da alcuni avanzate sono di tre tipi
Che gli interventi straordinari così delineati abbiano un carattere intrinsecamente effimero
Che siano disorganici che siano dispersi
Ma se la metodologia che abbiamo cercato di impostare ingiusta e non ne siamo convinti e se soprattutto è fondato il criterio del raccordo con la politica di cooperazione di lungo andare allora questi tre ordini di critiche cadono gli interventi straordinari non hanno infatti carattere effimero salvo i soccorsi alimentari o sanitari in casi di estrema urgenza e ma casi quasi mai caratterizzate da caducità
Imparare a evitare le perdite dopo il raccolto disporre di un nuovo pozzo essere in condizione di riparare un automezzo sono capacità ma che non ne esce ovviamente si perdono e possono band raccordarsi con i successivi interventi di cooperazione caratterizzati da maggiore complessità ed a tempi più lunghi
Tali per la loro natura sono in sé congiunti
Su un modeste dimensioni sono micro progetti non richiedono concentrazione per costruire di economie di creazione di un efficace coordinamento con le azioni che in una data area geografica
Svolgono o si propongono di svolgere organismi internazionali o altri donatori
Significativa e a questo proposito la larga convergenza che abbiamo potuto riscontrare nelle impostazioni e nelle strategie
Dei nostri primi fruttuosi contatti con la Commissione c'è ed in particolare con il vicepresidente Natali ed il commissario ascesso
Del pari abbiamo operato nei rapporti con l'UE inghippi dovevo a le unisce Lungro
Non l'commissariato per i rifugiati la croce rossa cercando di stabilire nel pur nel pressante impegno di agire in tempi reali
Un sistema di consultazione di coordinamento per individuare zone di sul territorio la vera critica potrebbe essere quella quindi che i mille novecento miliardi stanziati non bastino a diffonderli per quanto sarebbe necessario
Conveniamo di cuore con tale critica i mille novecento miliardi sono un gravoso sacrificio per il contribuente italiano ma sono solo un passo sulla via di un vero grande dialogo nord-sud
Questo dialogo come ha detto il presidente del Niger recentemente segni concede deve aver luogo deve dar luogo ad un patto di solidarietà che coinvolge generazioni non a caso rispondendo che il nostro presidente del Consiglio ebbi a dire né alla ottantaseiesimo a sessione del Consiglio fa o nel novembre scorso
Che non vi sarebbe il modo migliore per celebrare il quaranta dell'uomo alla sicurezza alimentare la volontà collettiva delle nazioni e degli stati ad allontanare definitivamente dalla faccia della terra lo spettro della fame
Da un'impostazione della cooperazione mediante interventi straordinari e di emergenza
Risultano la vastità e la novità dell'impegno democratico che dovrà accompagnare nel nostro Paese una più profonda presa di coscienza della drammaticità dei problemi del sottosviluppo e della fame
Una cooperazione che basa il proprio modulo operativo su una esatta identificazione del ruolo dell'uomo nell'ambiente e nella società richiede uno slancio di partecipazione capace di coinvolgere tutti gli strati sociali ed in special modo i giovani è importante che l'uomo della strada che il cittadino che finora ha sostenuto come contribuente diventi il protagonista il e l'artefice di questo sforzo di solidarietà
In tale senso riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle Regioni degli enti locali sia nelle azioni di appoggio di sensibili stazione presso l'opinione pubblica sia nella fattiva partecipazione a programmi di sviluppo come quelli in materia medico-ospedaliera
La terra sta morendo e quanto sentito ripetere sempre più spesso da nomadi Mauri attuare da pastori per da pescatori Boso da contadini mandi indietro oppure aiutiamoli a farla rinascere
Grazie
Tanta deliri
Questa conferenza per la cui realizzazione siamo grati al ministero degli Esteri all'il palmo coincide con un significativo momento di transizione della politica italiana di cooperazione uno dei tratti salienti di questo momento di transizione e la questione della ripartizione dell'impegno tra emergenza e interventi strutturali e i legami funzionali fra questi due capitoli
Sul ruolo determinante nella cooperazione in queste giornate
Il problema centrale a mio avviso oggi e quello alla luce dell'esperienza italiana maturata in questi anni e oggi come rendere più incisiva tutta l'attività di cooperazione tale questione si manifesta anche in ambito internazionale
Come mostra in particolare il riesame delle linee di intervento dei confronti dell'Africa il dibattito non è quindi un dibattito italiano ma è un dibattito che coinvolge numerosi Paesi in questa sede preme qui tuttavia rivolgersi alla situazione nostra al caso italiano
In cui i recenti provvedimenti hanno recato modifiche nella ripartizione delle risorse
Suggerendo l'opportunità di valutare Simone di riflessione Offerta oggi in questi giorni da questa conferenza concorra a determinare una svolta
E come parte imprenditoriale siamo portati ad affermare a ribadire che tra gli elementi di questa svolta c'è l'esigenza di riesaminare l'argomento sotto il profilo della cooperazione industriale
L'IRI forse più di qualunque altra compagine imprenditoriale di questo Paese
Per la presenza nel suo ambito di industrie mature industria settori a tecnologia avanzata di manifattura e servizi vive con particolare sensibilità e attenzione a questi problemi
E l'esperienza anche nostra italiana ridare o solo i di indirizzare un processo di sviluppo
Qualunque comunque sia la distribuzione ideale di risorse tra emergenza e interventi strutturali resta credo pacifico che l'unico obiettivo di lungo respiro
E quello della costruzione di rapporti di collaborazione duraturi con i Paesi meno avanzati del nostro un quarto dell'esportazione del mondo industrializzato e diretto verso i Paesi in via di sviluppo
In una molteplicità di settori pertanto non sono concepibili prospettive di espansione se non includendo nel circuito le aree emergenti
Ma queste aree hanno situazioni né i loro singoli Paesi ampie sistema economico mondiale non sfugge alle regole della produzione del commercio
La prima indicazione quindi secondo noi che una politica di cooperazione industriale con i paesi in via di sviluppo deve evidentemente a vedere le radici nella politica estera del Paese destinatario
Nel doveroso rispetto della loro sovranità e questa deve avere a sua volta li radice di una politica industriale
Se la posizione di lire è quella che abbiamo accennato se cioè siamo convinti e portati ha detto ripulire estrema attenzione e interesse
Alla prospettiva di costruire rapporti di cooperazione industriale questi nell'amministrazione il forte appoggio che necessita siamo infatti convinti
Che si può dare per scontato che il funzionamento di questa politica si fonderà su una efficace funzione pubblica
L'IRI come gli altri soggetti imprenditoriali
Partecipa con le sue aziende all'attuazione degli interventi programmati sulla legge diciotto ventotto siamo pertanto debitori all'intelligente lavoro che presiede all'impostazione e alla negoziazione di quei programmi
Siamo consapevoli della complessità dei compiti che accompagna la loro esecuzione e il loro controllo
Proiettiamo ci però ora brevemente nel futuro con qualche oscillazione delle palmo quella degli accordi di sviluppo con i Paesi destinatari degli aiuti
Noi intendiamo dichiarare il nostro interesse è la nostra piena disponibilità a questo progetto
Crediamo di avere capacità per contribuire alla realizzazione di cornici strategiche entro le quali esercitare scelte geografiche settoriale che la nostra politica di cooperazione vorrà dare
Ma è chiaro che se si intenderà imboccare questa strada assumerà un ulteriore risalto la premessa che abbiamo prima evidenziato la necessità cioè di una serrata e coerente azione di politica economica e industriale e quell'elemento fondamentale e condizionanti per la gli operatori sia pubblici che privati per operare in maniera incisiva in questo rapporto di cooperazione e collaborazione
Disporre di un preciso quadro di riferimento
Ciò ancor più nell'attuale fase che ha visto emergere nuovi strumenti attraverso cui promuovere iniziative che saranno certamente adeguatamente coordina
L'operatore economico sia pubblico che privato deve cioè a ricevere stiamo lo Gica mente parlando degli interventi a carattere strutturale
Chiare indicazioni sulle priorità assegnate dal governo su queste problematiche
Solo una volta identificato con precisione costa continuità e consentono di definire precise solide linee programmatiche
Non si può fare cooperazione industriale che un esercizio difficile di tempi lunghi senza predisporsi ad affrontarne le implicazioni siano essi in termini di politica economica interna e internazionale
Circa i contenuti di una politica di cooperazione industriale non vorremmo che questa etichetta ci portasse ad accuse industrialista mo'forzato
Come dimostrano le come mostrano oggi le traversie di molti Paesi emergenti brutalmente terribilmente all'attenzione delle organizzazioni internazionale
Con le di entrambe in Iran
In una spirali avversa
Difficile che di solito finisce nella rovina dei conti con l'estero con conseguenze politiche industriali ed economiche come del resto è stato autorevolmente sottolineato anche negli interventi di questa mattina
In realtà cooperazione industriale significa cooperazione per la modernizzazione dell'apparato produttivi infrastrutture servizi attività di trasformazione non è in gioco una politica settoriali un intervento sporto un intervento per una determinata iniziativa è in gioco in sostanza il tentativo di agganciare l'epoca filo saliente di una politica di cooperazione industriale sarà quindi la trasmissione di conoscenze
Sotto forma di formazione sotto forma di ricerca di Joy il venti saranno tutte queste componenti importanti nel processo di modernizzazione giocato nei termini di un adattamento reciproco
Per concludere ci esprimeremo su alcuni punti che in questa conferenza hanno sollevato attenzione particolare
Coordinamento un'azione forte pubblica di cui abbiamo reclamato la necessità non può che essere un'azione coordinata nell'attuale assetto istituti incertezza dell'operatore pubblico e privato lo ha sottolineato l'arresto anche l'onorevole Raffaelli nell'intervento della prima giornata
Con l'operazione finanziaria
Come abbiamo già osservato c'è ampia diversificazione di situazioni fra le aree emergenti
Attenendoci al profilo della cooperazione industriale non possiamo che sottolineare l'esigenza di applicare la massima capacità di modulazione della nostra offerta di agevolazioni compatibilmente con gli impegni internazionali
E per quanto riguarda questi ultimi in presenza di una forte distorsione concorrenziali provocata proprio dalla combinazione internazionale di questa materia
O gli si dà da crisi debitoria dei Paesi in via di sviluppo ha portato alla ribalta in maniera cruenta un tema antico
Grandi quantità di risorse possono essere dissipati anche rapidamente se le politiche di sviluppo locali non sono correttamente concepite e portati avanti
L'atteggiamento assunto dal Fondo monetario internazionale
Nei processi di ristrutturazione del debito stanno già dando risultati apprezzabili sia pure a costo di notevoli sacrifici iniziali in termini di crescita
Si riconosce comunque la necessita di continua e quella delle altre istituzioni come la Banca mondiale
Ma anche attraverso un aumento dato coinvolgimento e interessamento a questo tema da parte dei Paesi donatori
Noi crediamo che l'azione italiana abbia un'importante occasione per qualificarsi ulteriormente in questo campo
L'ipotesi poi degli accordi di sviluppo delineata con estremo interesse nella relazione del palmo sembra rispondere adeguatamente a quel dialogo sulle politiche se l'obiettivo è quello di una partnership di lungo periodo
E noi e l'indirizzo è intenzionato a seguire con interesse e con decisione e con impegno e con problemi di pianificazione e gestione imprenditoriale del settore pubblico
Revisione della legge trentotto
Crediamo di fatti che i tempi siano Roma immaturi per tracciare un quadro più preciso e organico della materia trattata sull'esperienza
Tori pertanto non sono concepibili prospettive di espansione se non includendo nel circuito le aree emergenti
Ma queste aree hanno situazioni né i loro singoli Paesi ampia sistema economico mondiale non sfugge alle regole della produzione del commercio
La prima indicazione quindi secondo noi che una politica di cooperazione industriale con i paesi in via di sviluppo deve evidentemente a vedere le radici nella politica estera del Paese destinatario nel doveroso rispetto della loro sovranità e questa deve avere a sua volta li radice di una politica industriale
Se la posizione di lire quella che abbiamo accennato se cioè siamo convinti e portati ha detto ripulire estrema attenzione e interesse
Alla prospettiva di costruire rapporti di cooperazione industriale
Questi nell'amministrazione il forte appoggio che necessita siamo infatti convinti
Che si può dare per scontato che il funzionamento di questa politica si fonderà su una efficace funzione pubblica
L'IRI come gli altri soggetti imprenditoriali
Partecipa con le sue aziende all'attuazione degli interventi programmati sulla legge diciotto trentotto
Siamo pertanto debitori all'intelligente lavoro che presiede all'impostazione e alla negoziazione di quei programmi
Siamo consapevoli della complessità dei compiti che accompagna la loro esecuzione e il loro controllo
Proiettiamo ci però ora brevemente nel futuro con qualche oscillazione delle palmo quella degli accordi di sviluppo con i Paesi destinatari degli aiuti
Noi intendiamo dichiarare il nostro interesse è la nostra piena disponibilità a questo progetto
Crediamo di avere capacità per contribuire alla realizzazione di cornici strategiche entro le quali esercitare scelte geografiche settoriale che la nostra politica di cooperazione vorrà dare
Ma è chiaro che se si intenderà imboccare questa strada assumerà un ulteriore risalto la premessa che abbiamo prima evidenziato la necessità cioè di una serrata e coerente azione di politica economica e industriale e quell'elemento fondamentale e condizionanti erano gli operatori sia pubblici che privati per operare in maniera incisiva in questo rapporto di cooperazione e collaborazione
Disporre di un preciso quadro di riferimento
Ciò ancor più nell'attuale fase che ha visto emergere nuovi strumenti attraverso cui promuovere iniziative che saranno certamente adeguatamente coordinate
L'operatore economico sia pubblico che privato deve cioè a ricevere restiamo lo Gica mente parlando degli interventi a carattere strutturale
Chiare indicazioni sulle priorità assegnate dal governo su queste problematiche
Solo una volta identificato con precisione costa continuità e consentono di definire precise solide linee programmatiche
Non si può fare cooperazione industriale che un esercizio difficile di tempi lunghi senza predisporsi ad affrontarne le implicazioni siano essi in termini di politica economica interna e internazionale
Circa i contenuti di una politica di cooperazione industriale non vorremmo che questa etichetta ci portasse ad accuse industrialista mo'forzato
Come dimostrano come mostrano oggi le traversie di molti Paesi emergenti
Brutalmente terribilmente all'attenzione delle organizzazioni internazionale
Vuole di entrambe i tiranni
In una spirale avversa
Difficile che di solito finisce nella rovina dei conti con l'estero con conseguenze politiche industriali ed economiche come del resto è stato autorevolmente sottolineato anche negli interventi di questa mattina
In realtà cooperazione industriale significa cooperazione per la modernizzazione dell'apparato produttivi infrastrutture servizi attività di trasformazione
Non è in gioco una politica settoriali un intervento spot un intervento per una determinata iniziativa è in gioco in sostanza il tentativo di agganciare
L'epoca filo saliente di una politica di cooperazione industriale sarà quindi la trasmissione di conoscenze
Sotto forma di formazione sotto forma di ricerca di Joy venti saranno tutte queste componenti importanti nel processo di modernizzazione giocato nei termini di un adattamento reciproco
Per concludere ci esprimeremo su alcuni punti che in questa conferenza hanno sollevato attenzione particolare
Coordinamento
Un'azione forte pubblica di cui abbiamo reclamato la necessità non può che essere un'azione coordinata nell'attuale assetto istituti in certezza dell'operatore pubblico e privato lo ha sottolineato l'arresto anche l'onorevole Raffaelli nell'intervento della prima giornata
Con l'operazione finanziaria
Come abbiamo già osservato c'è ampia diversificazione di situazioni farà le aree emergenti
Attenendoci al profilo della cooperazione industriale non possiamo che sottolineare l'esigenza di applicare la massima capacità di modulazione della nostra offerta di agevolazioni
Compatibilmente con gli impegni internazionali
E per quanto riguarda questi ultimi in presenza di una forte distorsione concorrenziali provocata proprio dalla combinazione internazionale di questa materia
Policy darlo da crisi debitoria dei Paesi in via di sviluppo ha portato alla ribalta in maniera cruenta un tema antico
Grandi quantità di risorse possono essere dissipati anche rapidamente se le politiche di sviluppo locali non sono correttamente concepite e portati avanti
L'atteggiamento assunto dal Fondo monetario internazionale
Nei processi di ristrutturazione del debito stanno già dando risultati apprezzabili sia pure a costo di notevoli sacrifici iniziali in termini di crescita
Si riconosce comunque la necessita di continua e quella delle altre istituzioni come la Banca mondiale
Ma anche attraverso un aumento dato coinvolgimento e interessamento a questo tema da parte dei Paesi donatori
Noi crediamo che l'azione italiana abbia un'importante occasione per qualificarsi ulteriormente in questo campo
L'ipotesi poi degli accordi di sviluppo delineata con estremo interesse nella relazione del palmo sembra rispondere adeguatamente a quel dialogo sulle politiche se l'obiettivo è quello di una partnership di lungo periodo
E noi Illiri è intenzionato a seguire con interesse e con decisione e con impegno e con problemi di pianificazione e gestione imprenditoriale del settore pubblico
Revisione della legge trentotto
Crediamo di fatti che i tempi siano ormai maturi per tracciare un quadro più preciso e organico della materia tra tata sull'esperienza acquisita estremamente utile importante e significativi anche in questi anni di cooperazione il dibattito di questa mattina dei responsabili politici credo che lo ha autorevolmente sottolinea per per minare vorrei fare un'annotazione conclusiva
Ritengo che sia oramai diffuso a nel mondo l'idea positiva che ci fa onore di un'Italia oggi penale
Quello appunto dell'equilibrato sviluppo di ogni aria
Problema questo che trova proprio nella cooperazione lo strumento più idoneo più efficace per dare una concreta e tangibile risposta a questi problemi grazie
Grazie al dottor Bisignani adesso la parola all'ingegner Lucio Lussu diretto resterò dell'ENI
Signor presidente ha ammesso la cooperazione un significato particolare
La prima conferma
La prima conferenza aveva inaugurato l'effettivo ingresso del nostro Paese nel mondo della cooperazione internazionale
Era costituito l'occasione per formulare ipotesi e programmi articolati molti di questi programmi è l'ipotesi sono state successivamente portati a una verifica ed ora dopo un intervallo di tempo adeguato e possibile trarre un primo bilancio ed avanzare nuove ipotesi e nuovi programmi a questo sforzo intendo portare su cortese invito da Di Palmo il mio contributo
Sulla natura e sulle caratteristiche del rapporto di cooperazione fra Paesi industrializzati e paesi nel quale i fattori demografici giocano il ruolo di maggiore rilievo come noto i meccanismi di regolazione dell'incremento demografico che avevano funzionato per millenni sono stati improvvisamente alterati da fattori di progresso che hanno quasi triplicato la durata media della vita nelle aree più popolate del mondo
Questa mutazione radicale dovuta al progresso tecnico e dall'emergere di nuovi rimedi contro la mortalità rappresenta un risultato positivo di grandi dimensioni
D'altro canto esso Gender alcuni problemi che vanno affrontati con consapevolezza per evitare che il riequilibrio venga conseguito con meccanismi perversi ed indesiderati
L'aumento della popolazione mondiale che dovrebbe raggiungere i sei miliardi nel due mila e superare i città assoluta di risorse alimentari
I calcoli effettuati da Colin Clark Pakal Smart discussi in un recente articolo di sovente mostrano che su scala mondiale le risorse richieste dalla maggiore popolazione sono senz'altro riproducibili i problemi più seri paiono piuttosto emergere dalla crescita sproporzionata della popolazione per aree e ancor di più dalla discrepanza fra crescita della popolazione e crescita del prodotto lordo e dell'opposizione agricola in ciascuna area la produzione industriale la produzione agricola infatti sono cresciute cresceranno di più nelle aree avanzate dove la crescita della popolazione è stazionaria o negativa
La soluzione di questo crescente squilibrio e delle tensioni che ne deriverà clandestine o persino violento un afflusso di importazioni sulle tre dimensioni richieste non potrebbe infatti trovare una contropartita con misurabile nei Paesi destinatari di tali flussi
L'eventualità di grandi migrazioni tuttavia testa le più serie preoccupazioni poiché questi spostamenti sono destinati a provocare conseguenze estremamente negative sul piano sociologico politico
O sulla stabilità stessa delle aree interessate
Si tratta dunque di utilizzare la cooperazione tra Paesi per tentare di affrontare problemi che emergono nel contesto che ho descritto
La scelta di devolvere prodotti alimentari e più in generale prodotti finiti a Paesi come l'offerta di tali ai problemi che indicano è necessario piuttosto creare anche nei Paesi in via di sviluppo le condizioni che permettono di rompere la contraddizione Malthus Diana fra crescita della popolazione e dotazione limitata di risorse
Il metodo per rompere tale contraddizione e necessariamente passato sulla diffusione di progresso tecnico
Che permetta anche attraverso il maggior sfruttamento delle risorse naturali di produrre in ciascuna Area il flusso minimo di prodotto richiesto
Il problema che si pone ai paesi in via di sviluppo tuttavia e più complesso di quello che si era posto nei secoli passati alleare oggi industrializzate
Numerosi studi cito ad esempio quelli del professor foie sui Paesi a sviluppo arretrato mostrano infatti che rendono quasi impossibile il calcina
Se si vuole aiutare lo sviluppo dei Paesi in via di sviluppo è dunque necessario un intervento da parte dei Paesi sviluppati tale intervento deve passare da una logica di devoluzione ad una logica di eccessivamente di tecnologia
Gli accordi di e internazionalizzazione e di altri strumenti che permettano la produzione del reddito nelle aree a più forte crescita della popolazione
Gli interventi inoltre dovranno essere differenziati a seconda del diverso livello di sviluppo dei Paesi destinatari
In quest'ambito esistono infatti i Paesi emergenti che pur esprimendo una forte domanda di cooperazione lo fanno a livelli piuttosto complesse selettivi
Sia dal punto di vista tecnico sia finanziario sul tema le tecnologie e nella ricerca scientifica
A questo proposito voglio ricordare che la recente decisione del cipresso che ha deliberato una nuova strumentazione creditizia estremamente articolata ed appropriata la varietà delle situazioni economiche e ai diversi gradi di sviluppo o dei Paesi emergenti e che porta la cooperazione allo sviluppo dell'Italia a livelli delle istituzioni similari di altri paesi avanzati detto tutto questo ritengo che gli interventi da parte del nostro Paese debbano concentrarsi nei progetti e nelle aree dove le strutture produttive operative italiane esprimono le maggiori potenzialità per quanto riguarda il gruppo ENI intendo confermare a nome del suo presidente il professor Emilio la massima disponibilità opzionale legni andato consolidando il proprio rapporto di collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri
E cosa che ritengo particolarmente significativa che il gruppo atteso a qualificare negli ultimi anni il proprio apporto l'attività del dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo proprio nel campo specifico della propria attività istituzionale e cioè nel campo energetico non solo nel settore delle fonti di energia nuove rinnovabili ma anche in alcuni settori collegati alle fonti di energia tradizionale un'evoluzione di questo tipo se verrà recepita nell'ambito della prospettata revisione della legge trentotto che governa attualmente la cooperazione italiana potrebbe contribuire a consolidare il ruolo storico che il gruppo ENI ha tradizionalmente svolto nei rapporti con i Paesi emergenti con le nascenti istituzioni petrolifere dell'Egitto e dell'Iran forse i primi veri esempi di cooperazione allo sviluppo e alle successive intese per la ricerca mineraria con numerosi Paesi del testo del terzo mondo
A questo proposito desidero riaffermare anche a nome del professore piglio la nostra disponibilità
Ed il nostro interesse a collaborare con il dipartimento secondo il nuovo sottosegretariato per l'emergenza
Non solo lo sviluppo di progetti per la valorizzazione delle risorse energetiche esistenti nuove e tradizionali ma anche alle attività che tendono ad accrescere il potenziale di risorse energetiche
A disposizione dei paesi in via di sviluppo che ne sono privi o negli pone dispongono in modo molto limitato
In questo come negli altri settori di attività del convenuti assumendo nei programmi del ministero degli Esteri una significativa priorità lei ritiene di poter portare un patrimonio di conoscenze
E credo cosa ancora più importante un patrimonio di esperienze umane e di diretta conoscenza delle situazioni e delle realtà locali
Che può rappresentare un contributo di particolare valore all'azione del nostro Paese nel campo della cooperazione all'USL dunque internazionale
Grazie ingegnere russo la sua comunicazione vorrebbe negare convegnistica e sono in fondo alla strada in piedi tra di noi colloquiare sale perché disturbano i nostri lavori Vercelli prego viceversa signor giudice do la parola al dottor Giuseppe Ratti presidente dell'ICI a cui rivolgiamo come tutti gli altri intervenuti il nostro ringraziamento
Ritengo io dovere cominciare con un riconoscimento non rituale
Con un apprezzamento basato sulla mia personale esperienza
Del grande contributo che il dipartimento
Ha dato e sta dando alla diffusione all'estero
Vuoi del protocollo di diffusione nel mondo del cosiddetto made in Italy con tutto ciò che esso rappresenta non soltanto per la tecnologia ma anche per i beni di consumo
Qualche tempo fa a metà degli anni Cinquanta
Collaborai alla nascente economia di un grande Paese africano la Nigeria
E lavorando due studi di fattibilità per due iniziative industriali che sono ancora vive e prospere
A partire dall'ora i miei contatti con il Terzo Mondo sono stati sistematici e frequenti direi
Fondamentalmente affettuosi
In questi giorni di un altro Paese emergente di un vivace paese africano per la Costa africana da Costa Mediterranea
Alla messa a punto di iniziative industriali particolarmente in forma di joint ventures
A distanza
Di tre decenni vende i primi contatti con il mondo emergente allora addirittura sulla via dell'Indipendenza ancora non compiuta
Io devono tagliare con estrema gioia l'avanzata in un buon numero dei paesi del terzo mondo d'una classe tecnocratica
Ed imprenditoriale
Che rifugge dalla retorica e dalla lettera testi è con questa classe
Che gli operatori italiani di tutti i tipi opportunamente orientati dalle strutture pubbliche si confrontano
Con grande frequenza
Grazie a questa nuova classe alcuni Stati emergenti hanno saputo operare in modo da diventare protagonisti d'una nuova divisione internazionale del lavoro
Nella quale l'Italia svolge un tempo il ruolo di fornitrice di tecnologia e di concorrenza
Nulla di strano in questo si tratta di un processo fisiologico verso la competizione non più intersettoriale secondo il modello ritardiamo
Le piccole e medie imprese
A cui indice rivolge una particolare attenzione che io seguo con particolare cura
Forse per riequilibrare anche in piedi lunghi trascorsi nelle Maxim prese private e pubbliche
Sono molto interessate alla nuova fase del processo di sviluppo dei Paesi emergenti esistite dunque uno spazio per la loro per una loro maggiore e migliore
Attività
In questo campo
Ma appare necessario un più necessari una più efficace una più efficace aggregazione delle loro offerte di servizi di beni strumentali di macchine ed impianti
Il suo primo decennio risultati molto positivi lavorano positivamente ma occorre un discorso più approfondito che io penso al Dipartimento altre strutture pubbliche e le forze economiche
L'insieme al all'Istituto Commercio estero potranno condurre efficacemente
In particolare le nostre imprese minori sono in grado di cogliere le occasioni di mercato derivanti dalla transizione in corso dall'era dei grandi impianti e delle grandi infrastrutture a quella dell'industrializzazione leggera queste imprese minori per dimensione ma non per capacità di innovazione
E i Paesi emergenti ben le conoscono su tecnologie di basso medio livello ma in realtà tecnologie di alto livello insuperabili nel mondo per molti settori
Che debbono essere particolarmente appropriate alle esigenze specifiche peculiare dei paesi in via di sviluppo
Si tratta di macchine per la lavorazione del legno del cuoio del marmo difformi per le piastrelle di impiantini per le manutenzioni divine di confezionamento alimentare
Ecco la cooperazione può intervenire efficacemente in questo campo in forme molteplici una ne voglio sottolineare forse la più desiderata dei nostri clienti dal Terzo Mondo
La formazione naturalmente con le relative attrezzature a tutti punibile presso l'ICE emerge in questo momento la propensione dei tecnocrati ben distanti del sud in via di sviluppo
Verso scelte disaggregate verso investimenti selettivi
Piuttosto che verso Grandi Progetti o verso appare appare ed è forte l'aspirazione a coinvolgere anche nel medio termine
Un partner occidentale e capitalista quasi come garanzia del successo dell'iniziativa
Vorrei aggiungere a quanto ha detto il bravissimo nuovo direttore per l'estero dell'ENI che l'esperienza dell'ENI Natoli Cannone dimenticata né è superata
Anche per quanto riguarda l'impiantistica alleni negli anni con organizzazioni locali e vicini Ederle poi spontaneamente da amichevolmente dopo esaurita la fase dall'ammortamento ai governi locali
Io credo che questo sia un modello a cui i popoli in via di sviluppo sono particolarmente affezionati
Ebbero sento dire abbastanza spesso sia talvolta l'impressione però tornando al tema delle joint ventures che alla richiesta di gente dentro sulle imprese italiane prestino mediamente meno attenzione dei nostri concorrenti stranieri
D'altra parte le norme sui crediti all'esportazione quelli sull'assicurazione dei crediti non offrono oggi un sostegno di fascino ottenimento e un'adeguata copertura
Anche questo tema richiederebbe un approfondimento da parte dei diversi organismi interessati tutti sappiamo che legge Ventures no portante per lo sviluppo basta da quasi insostituibile per lo sviluppo stabile la creazione di joint ventures
Anche nel quadro di una più vasta strategia del nostro Paese nell'internazionalizzazione
E non soltanto nel primario settore dell'Energia di cui mi occupai qualche tempo fa in occasione della prima conferenza sulla cooperazione
Ecco la creazione di gente in Joyce merita una costante attenzione da parte della politica italiana dei rapporti economici con il maestro nel suo complesso di cui diplomazia commerciale estero finanze cooperazione sono tutti strumenti validi
Probabilmente perfettibili
Attraverso un maggiore e migliore il coordinamento
Anche i Paesi emergenti
Che è bene ricordare rappresenta per il commercio estero dell'Italia una quota maggiore di quella
Mediamente rappresentata per gli altri paesi europei e questo stacco confermare la nostra vocazione diciamo terzo con mondi sta anche sul piano degli affari
Bene senza un incremento dei mezzi di pagamento derivanti dall'esportazione tutti questi sforzi che noi facciamo saranno precari saranno vulnerabile
Quindi occorre un serio sforzo perché da dall'aria dei paesi emergenti Gissi un maggior flusso di merci verso l'Italia verso il resto del mondo
Il sogno
Di bilanciando gli scambi e la collaborazione sud sud è durato come tutti sapete lo spazio d'un mattino
Quindi lo sforzo va quanto perché la collaborazione sia nord-sud Est-Ovest sì una collaborazione più possibile molte l'ICE che a differenza di altri organismi dello del di degli Stati ad economia di mercato
Si deve occupare non solo di esportazione ma di commercio estero rivolge una crescente attenzione d'intesa con le categorie industriale commerciali all'attivazione di traffici con i popoli emergenti
Nei due sensi dell'importo e dell'Expo questa linea non richiede soltanto prevalentemente baratti compensazione S. esige un'azione costante e coerente
Per una crescita degli scandali Paesi emergenti dall'informazione alla formazione e all'assistenza agli operatori e al sostegno la diffusione del proprio di questi sono ben consapevoli gli amici del terzo mondo ai quali in quest'occasione rinnovo il forte impegno dell'indice a lavorare in questa direzione
Commercio e non soltanto aiuto
Che preziose di indispensabile per il benessere reciproco per l'avvenire di entrambi grazie
Allora adesso al dottor Giovanni Levi
Del propensione economico europeo
La presidente signore e signori
Vorrei presentare il saluto del vicepresidente Natali che desiderava essere presente tra di voi ma è stato detenuto a Strasburgo
E a Bruxelles dopo aver firmato due o tre giorni fa
Partecipato la firma dei trattati di adesione
In Spagna e Portogallo la cometa alla alla com'era
Alla Q mobilità
Questa conferenza rilevamento parchi paesi la comunità e dell'opinione pubblica europea
Dell'impegno intellettuale politico e finanziario con la quale l'Italia ha affrontato e affronta oggi sul piano nazionale su quello comunitario e su quello multinazionale lotta contro la fame e sottoscrivo
Abbiamo in questi giorni molto parlato legge trentotto vuole anche ricordare che le difficili difficile così attivamente si sono conclusi nell'ottobre scorso grazie all'intervento straordinario la delegazione italiana guidata onorevole fioretto
Che ha aumentato apporto il proprio contributo di centoventi milioni di unità di conto che ha permesso di trovare una soluzione alla definizione del fondo europeo di sviluppo e di concludere i negoziati
I mezzi finanziari sono certo sempre insufficienti
Per far fronte alla comunità nel loro insieme rappresento oltre cinquantun per cento aiuto pubblico allo sviluppo potrebbero fare di più tre Paesi hanno già sorpassato lo zero sette per cento del prodotto nazionale lordo
Per gli interventi a sud del Sahara i Paesi della comunità Commissione e Stati membri rappresentano oltre il cinquantacinque per cento aiuti internazionali
Voi tutti vi ricordate che nel Consiglio europeo di Dublino è stato lanciato un piano di aiuti di emergenza che attualmente in attuazione e che ha permesso un coordinamento l'invio di aiuti alimentari l'invio di mezzi di trasporto
Di organizzazione e collaborazione di organizzazioni non governative
Abbastanza straordinario in Etiopia in Sudan nel Sahel senza i quali stanziamenti finanziari i viveri che arrivano Assab a Port Sudan o in Mozambico non sarebbero potuti essere distribuiti
Senza di loro la catastrofe sarebbe stata ancora più grande
Nello stesso tempo la cometa si interroga oggi il fondo di molti l'editore che Dio di fondo di molti degli interventi come collegare gli interventi d'urgenza umanitari che sono indispensabili al futuro
Nemmeno centottantacinque la cometa a tre compiti fondamentali
Uno e di quello di proseguire l'azione immediata azioni di urgenza in cooperazione con gli Stati membri
Ma lotta contro la fame il Consiglio europeo di marzo ha dato un mandato preciso alla commissione giorno al Consiglio europeo
Milan alta parte oggi bisogna affrontare il futuro
Il
è stato detto più volte che il lo sviluppo è un fenomeno complesso che centrato sull'uomo centrato sulla famiglia che centrato sul villaggio che centrato sui mezzi di pagamento in cui la politica dello Stato che centrato anche sul ruolo della donna
Nell'economia dei Paesi africani in particolare ruolo che troppo spesso è stato trascurato nel nostro innanzi a me economico voglio ricordarvi un semplice esempio del dire anche quando la comunità e gli stati membri lavorano di concerto efficace aumentata
Dopo la visita del presidente Natalino il Sudan e dopo i nostri rapporti il Consiglio sviluppo siepi guardi per riabilitare
La ferrovia che da Port Sudan porta a Khartoum e nelle regioni d'accordo Fanna del Darfur che sono particolarmente colpite dalla siccità
Gli Stati membri hanno approvato la settimana seguente le nostre proposte e la convenzione di finanziamento e già in opera altri stati membri
E alti otto donatori prendo l'incarico invece i trasporti per strada l'Italia intervenuta efficacemente anche in questo settore
Questo per dire che un certo
Oggi in un momento particolarmente difficile
Per la comunità internazionale
Occorre affrontare il problema di coordinamento all'interno di ogni amministrazione e all'interno alla comunità con spirito realistico guardando al concreto e non ti che vuol dire coordinamento degli interventi soprattutto tracce Stati membri seconda C la concentrazione
Che è uno dei principi di Lomé settoriale agricoltura o una Regione ma l'agricoltura in un Paese come la Tanzania vuol dire anche la riferì trasporti
L'agricoltura vuol dire anche la ricerca agronomica vi sono cinque sei istituti ricerca però mettere l'Africa dell'Est
Che lavoro sul caffè incomplete assoluta indipendenza
Vi è modo e possibilità di una cooperazione interuniversitaria una cooperazione culturale che è prevista anche la commissione di nomi
E terzo è forse più difficile ci
è quello del coordinamento delle politiche da parte nostra
Donadoni Stati membri e appoggio solare ma non definiva la politica
Questo non vuol dire come qualcuno potrebbe pensare tra comunità debba coordinare tutto gli aiuti bilaterali debbano insomma rimanere autonomi
Deborah dell'Alpago particolarità storica linguistica
Le proprie scelte ma un certo livello la comunità e una agli occhi del mondo e certe grandi azioni debbano fare
Essere oggetto di una riflessione comune
Recentemente il Consiglio l'alimentazione che si è unito quattro giorni fa a Parigi
Ci ha fatto riflettere con alcune frasi desolanti
Non sappiamo in una compassione
Venco Teresa ex da dello scuote la famiglia
Noi ora sappiamo quali sono i problemi le analisi si stanno risolve la fame nel mondo
è in questo senso che noi ricerchiamo la cooperazione con tutti gli stati membri posso citare qualche esempio di cooperazione col dipartimento
Abbiamo finanziato i progetti in comune in taluni casi dove il dipartimento non aveva un'équipe tecnica abbiamo degli accordi per gestire nuovi legare e gli appalti delle imprese italiane sul posto
Stiamo formando ridefinì e definendo la formazione di dieci tecnici economisti italiani che saranno distribuiti in alcune delle nostre cinquantasei delegazioni all'estero sul finanziamento del dipartimento
Ministro forte e ambasciatore Moreno hanno già preso contatto con la comunità
Vedere quello che potremo fare insieme nell'immediato e nell'immediato futuro di quanto esiste come reati realtà nei Paesi africani alcuni dei quali hanno in un certo grado di autosufficienza alimentare altri quali invece non hanno un futuro se non con l'aiuto internazionale
E programmare lo me vuol dire scende il settore d'intervento e avere un dialogo sulle politiche di sviluppo
E sulle azioni che si ciò e si sceglieranno credo che il presidente Bassetti all'una e mezza abbia fatto un intervento in tv no credo fascetta rossa Nordest
Ricordando giustamente che bisogna rispettare l'identità e la politica agisco una lista che citi non bisogna concepire
Dice il Dinoi dei modelli di sviluppo
E questo è uno degli approcci che tante volte
Anche per eccesso di generosità durante la notte durante il giorno dopo tredici mesi di negoziato e il frutto comune di un'esperienza di una critica tra gli Stati e CP
Che da quarantasei mila centosettantacinque sono passati a sessantasei oggi
L'Angola e Mozambico sono ad andata di talune tirandola aderito il trenta aprile scorso proprio in un momento in cui sotto la presidenza italiana il consiglio dei ministri ha preso una posizione molto forte sull'apartheid i problemi dell'Africa australe e questo è un significato politico importante che tutta l'Africa subsahariana dichiarava ministro Andreotti meno la Namibia augura un accordo di cooperazione con la comunità
Prete Minale con una riflessione su un proverbio africano
La pentola decentramento cinque è stato è la prima pietra la popolazione
La seconda Poeta e la tecnica adeguato a meno
E la terza e finanziamento
Ma se ci spingiamo il ragionamento un ponte mila dobbiamo renderci conto che la pentola bisogno di qualcosa da cucinare in molti Paesi non c'è più ci vado a cucinare gli ha bisogno anche di acqua che uno dei problemi essenziali molti Paesi africani ma soprattutto ha bisogno di di legna da ardere
E questo è uno dei drammi che lascia conosce che è stato evocato in diverse commissioni quella della arrestare la desertificazione e trovare tutti insieme
Un'azione di riforestazione dissoluzione via energie alternative o di altri tipo di energie e questo è qualcosa che va al di là del sin d'ora perché bisogna cooperare
Anche pensando al futuro
Lungi dal demonizzare gli errori dal cadere un terzomondismo esasperato più di letteratura che di fatto terzomondismo che lascia molto spesso perplessi nostri parte essa africani
Noi dobbiamo riconosce di aver fatto taluni errori e durante questi giorni di lavori molte cose sono state dette riconosciute la comunità europea oggi a una politica su scala mondiale e l'entrata delle Spagna e Portogallo
Che apriranno la comunitaria grosso modo quando la convenzione di nome entrerà in vigore apporterà anche una di un dimensione linguistica più ampia
Alla all'impatto dalla comunità
Vi sono circa ottocentocinquanta milioni sviluppo
Vorrei ricordare
Che attualmente la comunità si trova
A una scelta importante perché il Consiglio europeo di Milano prenderà forse le decisioni istituzionali ma anche le decisioni sulla politica di sviluppo che sono attese con grande interesse
Dai paesi del terzo mondo sono state citate più cose sull'industrializzazione
Sulla formazione vorrei anche ricordare l'importanza
Delle piccole e medie imprese in questo tipo di politica e vorrei rito credere che
I miei contatti con l'Italia e sono frequenti mi lasciano
Perplesso tre volte perché malgrado venti venticinque anni di collaborazione siamo la cometa offre alle imprese ai consultant e anche i giovani delle possibilità di lavoro delle possibilità di cooperazione e sarebbe bene che istituti specializzati oltre i convegni di studio prendessero anche tecnicamente in mano un'informazione più dettagliata per settore
è evidente che la comunità che impegnerà circa undici mila miliardi nei prossimi quattro anni interesserà le imprese per il mercato alcuni uffici studi le università per delle ricerche
Invieremo un certo numero di esperti all'estero e la cooperazione col Dipartimento sarà essenziale per identificare quindi o coloro che potranno sulla scorta delle esperienze nazionali potere essere selezionati poi che dobbiamo ovviamente selezionare dispetti e l'impresa attraverso le gare dei dieci Paesi dalla comunità frase che il presidente Andreotti ha pronunciato al Parlamento europeo
S'sul dibattito sull'home presidente Andreotti ha ricordato il vecchio proverbio della pesca dai un pesce all'uomo un uomo vi tra un giorno dagli una canna da pesca dirla tutta la vita
Ma poi ha aggiunto e se non ha la forza di tenere la canna da pesca in mano è questo il problema che noi oggi dobbiamo risolvere
Risolve alcuni problemi immediati ma preparare il futuro e io sono grato alla collaborazione e parlo a nome da direzione generale sviluppo che l'ambasciatore Giacomelli
Ci ha offerto auguro più di questo gesto al ministro San Leo e all'ambasciatore Moreno ringrazio voi tutti per l'ascolto
Dottor levi
Sì
Saluto Natale mi dice De Pascalis
Che ringraziamo per il lavoro svolto la collaborazione sempre da
Al nostro lavoro adesso la parola è al ministro plenipotenziario Ferdinando San Leo che fino a qualche giorno fa era il più va il primo collaboratore
Del direttore generale Giacomelli
E che si accinge in questi giorni ad assumere a pieno titolo la responsabilità dei direttore generale del dipartimento
Abbiamo già Espresso il compiacciamo vediamo gli auguri non soltanto per il suo intervento ma per il suo lavoro al ministro se alle otto e adesso la parola il ministro sa Leo non è limitato
Ai quindici minuti perché mi pare che sia
Il protagonista del la commento e dei riferimenti al agli apporti che sono stati dati in questi giorni che quindi insieme l'interesse e la conferenza di lasciare il tempo necessario per svolgere il suo intervento
Grazie mille presidente io Saro ancora più breve dei quindici minuti credo perché
Mi pare
In tante di queste nostre attività alla brevità
E dir sulla cooperazione abbia adempiuto pienamente allo scopo che il ministero degli esteri e li palmo si erano prefissi
Ed infatti grazie all'impegno e alla partecipazione di tutte le forze e di tutti gli operatori che in Italia sono presenti nell'area dei rapporti con il Terzo Mondo
Mi sembra di vedere emergere una sintesi sufficientemente organica della pur recente cultura italiana che si è formata attorno e sulla cooperazione allo sviluppo
La CNC due ha espresso coerentemente l'orientamento di trasmettono alle istituzioni parlamentari come all'esecutivo allo Stato come agli operatori perché prefigura quindi l'atteso e urgente varo della normativa organica sulla cooperazione
Adesso dai lavori dei gruppi e delle commissioni dagli stessi interventi che nei tre giorni
Abbiamo ascoltato mi sembra che emerga adesso nel nostro Paese dopo anni di dibattito di continuo riferimento e di sperimentazione
La conferma di una specificità della cooperazione italiana
In una politica organica
Molto speciale per certi versi ancora dualistico ma largamente terziarizzazione mi pare che sia stato detto proprio ieri o come lei stesso ha detto Presidente ad una media potenza
Con grandi capacità umani e produttive
Con grandi tecnologie adatte o adattabili all'impiego nel Terzo Mondo
Ora la specificità italiana ed è questo che vorrei sottolineare mi pare che appaia senza ombre
Dalla conferenza
Consiste anzitutto questa specificità nell'essere la cooperazione vista come parte costitutiva e fondamentale della politica estera quanto soprattutto per la constatata globalità della politica estera a cui la separazione
Anche se solo concettuale
Dell'universo della cooperazione apporterebbe una menomazione grave nell'approccio alla più grande parte del mondo
Ed una menomazione grave nella stessa azione per la stabilità che premessa indispensabile della pace
Da questa caratteristica eminentemente politica e quindi attinente agli interessi generali del Paese mi pare che discenda chiaramente
La soluzione istituzionale che emerge dalla conferenza né della politica di cooperazione conformando così la scelta che venne operata dal legislatore nel settantanove
Che già l'articolo quattro della legge trentotto configurava il coordinamento generale del pubblico e del privato
E non meno importanti mi sembrano le conseguenze che discendono da questa specificità italiane per la soluzione di quelle che sono state chiamate le antinomie
Insite nella cooperazione le contraddizioni
In un'attività essenzialmente politica come quella della cooperazione
Al fermo ancoraggio ai nell'attuazione
E dunque più che di contraddizioni si tratta di scelte da compiere
Nella ricerca costante di soluzioni appropriate
Ed è così che il rapporto tra la cooperazione bilaterale
E quella multilaterale non è un'antinomia ma una scelta incidentalmente l'Italia con il sessanta per cento di cooperazione bilaterale il quaranta di multilaterale e al vertice
Dei Paesi OCSE-DAC
La scelta quindi tra queste due parti deve situarsi in un punto d'equilibrio in cui corrisponda alla progressiva nostra presenza corrisponda la necessità di esaltare il rapporto diretto con i paesi in via di sviluppo
Alla cui sovranità al cui il rafforzamento del ruolo diretto noi intendiamo e siamo impegnati così l'altra antinomia la scelta tra aiuto bilaterale legato il slegata
La scelta dell'aiuto bilaterale legato a beni e servizi italiani non e promozionale ma deve fornire al lavoro e all'imprenditoria nazionale una risposta certa
Senza trascurare poi che il multilaterale slegato conserva un moltiplicatore che spesso e risolutivo
L'altra contraddizione che è stata citata tra Doni e credito aiutata indipendenza dei diversi Paesi e dei diversi progetti
Così la scelta della centralità della produzione agricola e dello sviluppo rurale come ci ha detto il professor che lasciamo ignota
è fondamentale e deve venire confermata ma non vuole né può essere esclusiva né mortificare l'auspicata in visualizzazione del terzo mondo la sua essenza consiste nel riconoscere la molla primordiale dell'Autore sviluppo del resto lo stesso piano di Lagos la contiene questa molla e la dato ritrovare nella prima attività che abbia un sicuro carattere di partecipazione
Così la pretesa contraddizione etica politica italiana
Trova soluzione della constatazione di un continuum di un processo
In cui gli interventi urgenti siano sempre finalizzati allo sviluppo ad esso connessi così da essere complementari e strumentali alla cooperazione
Anche qui è un problema di scelte non vi antinomie perché si possono chiaramente distinguere i tre aspetti della politica di cooperazione verso i Paesi a più basso reddito colpiti da gravi crisi
Gli interventi d'urgenza
Il sollievo congiunturale come ha detto l'onorevole Raffaele illazione strutturale più direttamente tendente al decollo parte diversi
Devono far parte di un'unica politica in cui le scelte si esercitino
Nel diverso peso nel diverso rilievo da dare a ciascuna delle parti a ciascuna delle fasi a seconda dei paesi e delle situazioni
Non ultimo punto dalla polemica tra struttura statale omnicomprensiva e Agenzia o agenzie
Di attuazione emerge chiaramente mi sembra dalla conferenza medesima la riluttanza per la formazione di nuove burocrazie statali o parastatali
Invece la preferenza per un'agile struttura di comando e controllo che sappia però associare stretta rientra menti che quattro mesi dopo la Camera dei Deputati tradusse
Nell'ordine del giorno del sei aprile mille novecentottantadue
Mi sembra oggi ascoltatori
Portato dalla Conferenza numero due che quel primo documento politico della cooperazione italiana basato sulla centralità dell'uomo e sull'auto sviluppo mantenga intatta ed anzi arricchisca oggi la propria validità
Direi quindi che alla cooperazione italiana devono sempre più a fluire le potenzialità reali del Paese
La cooperazione ha detto lei stesso non è solo fatta dallo Stato
E la consapevolezza deve affluire delle compatibilità che ci rammentava l'onorevole Gian Lorenzo direi anche della formazione
Dobbiamo far ricorso
All'apparato produttivo nazionale in tutte le sue articolazioni
Ma che deve trasformarsi come ci rammentava l'onorevole De Pascalis da venditore di prodotti in esportatore di no
Alle tecnologie appropriate
Alla ricerca ma quella prioritariamente dedicata alla soluzione dei problemi concreti della cooperazione alle risorse umane e professionali del volontariato
Alla cooperazione deve ugualmente affluire il contributo concettuale do per attivo esterno al Paese
Quello dalla comunità internazionale tutto l'apporto concettuale e operativo dei grandi organismi internazionali
Dalla Comunità europea alle istituzioni finanziarie alle Nazioni Unite
La somma di questi contributi
Nazionali ed internazionali darà corpo alla politica di cooperazione che potrà permettere di attuare la concentrazione geografica della nostra cooperazione e sassi
Funzione ed oggetto di scelte di politica estera come ha confermato il cipresso che ci ha consentito di devolvere l'ottanta per cento delle risorse alla ventina di Paesi prioritari
Potrà consentire altresì un autentico policy dialogue si avvarrà del resto dei supporti dalla diplomazia tecnica e finanziarie
Potrà indirizzare e concentrare le scelte di settori e sottosettori delle vita economica e produttiva nazionale
Nella più moderna visione intersettoriale cui si riferiva il professor sommo IP che può forse darci la via appropriata
Per attornia are completare
Lo sviluppo primario con tutte quelle componenti che sono necessarie per assicurare la piena partecipazione del Paese beneficiario e della popolazione beneficiario
In questa prospettiva e possibile consapevole adottati dal Parlamento e dal governo
Soprattutto quello di favorire l'Autore sviluppo dei Paesi beneficiari poiché le ricadute per la nostra economia
Dirette e indirette solo di per sé assicurate dal carattere legato degli aiuti
E possibile adattare le procedure alle esigenze spesso solo apparentemente contrastanti di trasparenza e di efficienza
Lo sforzo che il Dipartimento ha fatto
Nel proporre il libro bianco è stato efficacemente illustrato dal ministro Giacomelli
Rimane solo da dire che il dipartimento si sente profondamente impegnato alla chiarezza e alla pubblicità verso il party di Rizzi corrisponderà alla riforma della legge trentotto
Per il largo consenso che essi mi sono sembrati qui riscuotere
Riforma che auspichiamo avvenga mediante l'adozione di norme che rendano appunto attuabili gli orientamenti che emergono da questa conferenza
Non solo per quanto attiene agli interventi straordinari ma anche per la pluri annualità sicurezza dei finanziamenti
Ce lo racconti e lo ricordava il professor quel per un più certo riconoscimento ricorso attuativo agli enti pubblici territoriali
Per la possibilità di preparare qui il personale tecnico italiano da inviare nel Terzo Mondo
Per la forte all'ingegner Faletti
Per la incentivazione regola meditazione dei consorzi privati indiretti alle joint ventures
Per l'appropriato coinvolgimento delle organizzazioni non governative soprattutto di volontariato e del movimento cooperativo
Per lo snellimento di tante regole che non erano fatte per la cooperazione ampia e articolata di oggi
Nell'attesa
Il Dipartimento si appresta intanto a far tesoro di questo corpus coerente e organico di orientamenti e a modulare così la propria attività nei limiti consentiti dalla vecchia trentotto
L'attività di cooperazione con conferenza hanno voluto apprezzare del che sono grato con l'intendimento di proseguire con tutte le capacità e l'impegno dei suoi addetti in un'opera quanto mai difficile politica tecnica gestionale ed amministrativa
L'attività per la quale è stato creato appunto in maniera duratura al servizio della politica estera italiana grazie
Allora ringrazio il dottor Sellerio
E
Testo che il ministro Andreotti ha inviato impossibilitato come ci dice in apertura ad essere con
Invece il ministro ecco un sincero rammarico che mi vedo nell'impossibilità di essere presente
Così invece era mio vivo desiderio alla chiusura di questa seconda Conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo
Sono stato infatti trattenuto a Firenze dai seguenti dell'incontro bilaterale tra il nostro Paese che la Francia e da sopraggiunti altri impegni internazionali
Pur non essendomi stato possibile partecipare dire modo di seguirli attraverso le informazioni che mi sono state puntualmente comunicate
E sono lieto di rilevare come il confronto di veri e di esperienze serrato articolato e meditato abbia permesso di fare emergere validi suggerimenti
Ed importanti valutazioni in un campo di particolare complessità
Qual è quello della cooperazione allo sviluppo dove è d'obbligo per seguire con costanza lo sforzo di riflessione e approfondimento e sperimentazione di metodologie e strumenti ed obiettivi
L'accurata preparazione durata diversi mesi
E che ha visto il coinvolgimento dei maggiori esponenti dei più diversi settori d'ambiente assicurare quell'ampio rigoroso e approfondito esame della nostra concezione sulla cooperazione allo sviluppo
Che era negli scopi essenziali di questa conferenza
A ciò ha corrisposto e non posso che vivamente compiacermi né un intensissimo lavoro nei quattro giorni della conferenza e con questo spirito del resto che abbiamo affrontato questi primi anni di interventi nel corso dei quali attraverso uno sforzo non indifferente
La nostra cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ha compiuto un effettivo salto di qualità e di portata acquisendo maturità autorevolezza e credibilità crescenti
Ciò trova tra l'altro riscontro nel puntuale multilaterale che bilaterale dalla cooperazione italiana nel corso di questi ultimi quattro anni
Credo di poter constatare che in sede di conferenza si sia preso atto degli sforzi compiuti dei risultati raggiunti delle difficoltà che hanno accompagnato la nostra azione
E del particolarissimo impegno recentemente assunto con la legge numero settantatré
E mi sembra abbia ricevuto dalla Conferenza stessa un appropriato riscontro proprio per le caratteristiche di straordinarietà di sperimentazione e di temporaneità che la contraddistinguono
O lei contempo registrato con soddisfazione come i fondamentali elementi ispiratori validi e costituiscono ormai terreno di generale consenso
Primo fra tutti il fatto che la cooperazione sia oggi unanimemente riconosciuta un fattore costitutivo ed un aspetto essenziale della politica estera del nostro Paese
Con altrettanto interesse ho constatato come dai lavori di questa conferenza siano emerse nuove esigenze da soddisfare
Interessanti proposte dei miglioramenti da introdurre utili spunti di riflessione che costituiranno ne sono certo un contributo importante e concreto al dibattito avviato in sede parlamentare
Per la revisione della normativa che disciplina la nostra cooperazione allo sviluppo
In questo contesto mi sembra di particolare rilievo una altro Parlamento mi riferisco all'esigenza di porre mano con ogni possibile sollecitudine a tale revisione normativa
Con l'obiettivo di realizzare una disciplina organica ed unitaria dei vari aspetti di merito organizzativi procedurali e metodologici della nostra cooperazione
Del chiudere i lavori
E nel ribadire il mio rincrescimento per non aver potuto intervenire personalmente de gradito rivolgere un ringraziamento particolare a lì palmo per il validissimo contributo e per lo spirito di collaborazione mostrato
Ringraziamento che desidero estendere con piacere e soddisfazione a quanti così numerosi e qualificati
Hanno contribuito con il loro fattivo contributo di idee e di esperienze troppa ESE Giulio Andreotti
Che in cui il ministro Andreotti adesso tocca a me almeno nel programma
Tirare molto brevemente
Le conclusioni dal punto di vista bicchieri e cioè li palmo
Ha organizzato questa conferenza
Lo farò brevemente ma non vorrei farlo troppo sommariamente perché mi pare che e la dedizione e l'impegno che si riscontra anche nel presto
Suggerisce esige una conclusione che si sforzi di corrispondere a tale impegno
Per punti mi pare per prima cosa di poter dire che lo sforzo dell'hip palmo di far dibattere i temi e i problemi della cooperazione fuori dagli ambiti chiusi degli addetti ai lavori
Con il perlomeno degli addetti ai lavori istituzionali amministrativi coinvolgendo anche gli altri protagonisti della società civile volontariato
O MG organizzazioni varie in prese pubbliche e private banche organizzazioni multilaterali è sostanzialmente riuscito al vento dall'ambasciatore Senghor
A nome di di del Belli dei paesi del terzo mondo ma in rappresentanza puramente ovviamente formale
Sono mancati i Paesi destinatari
E io credo che questo ci debba fare riflettere
Anche perché quando noi diciamo
Come abbiamo detto che sarebbe estremamente difficile assicurarsene la presenza denunciamo implicitamente
Che tutto il nostro discorso sulla cooperazione
Pende nella sostanza ad essere ispirato a
Un atteggiamento di monologo
Ma io le spine Atari questo rivela che effettivamente il sospetto di un atteggiamento unilaterale è un sospetto ammissibile credo che questo debba essere accettato come una sfida da raccogliere per il lavoro futuro
Così come io credo ed è una seconda annotazione
Che mentre il dibattito problematico si è rivelato ricco mentre il dibattito politico intorno alle potenziali ai potenziali conflitti fra strumenti legislativi Diversi o fra atteggiamenti diversi
Al Mersey penso per esempio all'intervento del professor Sylos Labini cioè alcuni spunti
Di riflessione sul senso ovvero di tutto il discorso della cooperazione su quali ne sono i veri soggetti cosa sono i veri intenti abbia rivelato ancora la con le e difetti
E allora voglio dire che questo noi raccogliamo come i Talbot perché pensiamo che mentre la società civile e le istituzioni sono i protagonisti di una critica preludio al recepimento l'attuazione di alcune linee di politica attuativa la riflessione per così dire culturale
O addirittura scientifica è compito delle istituzioni preposte a questo e io poi dell'istituto in quanto istituto di studi odio si possa approfondire il supporto di riflessione culturale messo a disposizione di tutti gli operatori
Di tutti i policy makers di tutti coloro i quali sono attorno alla cooperazione chiamati a scegliere e ad agire
Il momento della riflessione deve essere la risposta a questo desiderio di dibattito così allargato così diffuso che questi quattro giorni di conferenza hanno chiaramente
Messo in evidenza
E e allora io non mi soffermerò su quelli che sono stati i temi del resto l'ha già fatto il dottor San Leo certo
Si è discusso molto della contrapposizione tra cooperazione allo sviluppo sia caduta alla stampa di fare di questo falso dilemma in sé l'oggetto sotteso da questa la conferenza quando si è visto benissimo che certe o c'è una lotta di potere c'è un rischio di lottizzazione c'è un rischio di false dicotomia motivate più dagli interessi degli interessati a queste a queste divisioni il rischio di fare appunto di G uno e dieci due
Come in in altre situazioni è stata lottizzata all'esperienza comunicazionale della RAI
La questo rischio però mentre un rischio di prassi non è un rischio concettuale perché a me pare che sia emerso chiarissimo
Che attorno a un'alta e quindi della reciproca strumentalità dell'intervento di emergenza o dell'intervento a medio e lungo termine chiamiamolo di sviluppo non è contestabile in sede logica
è in sede logica il discorso si risolve in subito e chiaramente ci sono situazioni in cui l'intervento di emergenza
è premessa e condizione di qualunque intervento di medio lungo raggio
è chiaro che l'emergenza non può essere endemica non può può essere endemica ma non può essere permanente diciamo così
E quindi che soldi investiti per lenire l'emergenza
Diventa non soldi buttati se non c'è la prospettiva che si mettano in moto le forze che fanno venir meno le ragioni è la sintesi logica di una di una di una dialettica che è una farsa di Elena De Castro mentale per affermare spazi di potere individuale mi pare che il paragone delle due ali dell'aereo
E del loro insostituibilità che è stato usato dal ministro forte il primo giorno sia in fondo dirimente rispetto questo discorso
Allo stesso modo mi sembra di poter dire che
Non è un caso che in questa conferenza il dilemma che pure aveva caratterizzato anni passati del discorso sulla cooperazione Traetta e in trenta tra aiutò
E commercio trattare gli ho direi solidaristico ettari dichiarazione l'obiettivo politico quindi non può che essere gestito nell'insieme secondo logiche pubbliche
Ma se il fine della cooperazione è aiutare i Paesi ad Autogrill un Parsi e noi i Paesi capitalisti
Forniamo la strumentazione per lo sviluppo economico mediante strumenti economici
E chiaro che noi dobbiamo usare l'interesse economico perché le nostre società sono costruite sono gli che il sistema di interessi che sono gli interessi economici se noi fossimo società centralizzata economie centralizzate probabilmente potremmo porre il problema dell'aiuto alle socio unire i certe strumentazione deve creare il sistema di incentivi per le forze che nel nostro sistema
Sono in grado di attuare questi obiettivi quindi anche qui mi pare che una riflessione sulla inscindibile connessione
Tra stimoli agli interventi a motivazione economica e finanziamento degli interventi a ispirazione liberale e direi Di Donno odi gratuita o di pura politicità
è una falsa contraddizione può essere semplicemente un problema di di all'etica e di discussione all'interno di uno schema che però sembra abbastanza chiara ed è qui che si colloca anche il problema del volontariato
In una società libera e aperta quella dei Paesi donatori è chiaro che anche dalla motivazione del profitto
Devono essere messe alla Stanga e utilizzate come contributo all'aiuto all'Authors Guild dopo dei Paesi a cui ci rivolgiamo
Che tutto questo può esiga
Punti di riferimento per un coordinamento cioè per politiche finalizzate anti e capaci di creare una convergenza e che quindi sappiano essere egemoniche nei riguardi di questi sistemi di interessi diversi
è la vera sfida di una politica di cooperazione che altro non è se io che se non un capitolo della politica estera di una potenza media è stato ripreso anche poco fa
Che dovendo operare anche nel Meridione del mondo
Non può non porsi portuale operiamo negli Stati Uniti d'America operiamo in Germania o in Francia nell'ambito della comunità
Quindi mi pare che anche su questo piano dei rapporti tra aiuto
E direi incentivi e quindi crediti o cose di questo genere il discorso si riporta a quello che è il vero problema Fo sul quale forse dovremmo lavorare mo'ancora quali sono gli obiettivi di politica estera che in situazioni diversissime come sono quelle dei diversi Paesi del Terzo Mondo vogliamo perseguire attraverso una politica di cooperazione perché non c'è dubbio che sarebbe puro provincialismo io avevo avuto occasione di dirlo nell'introduzione quello di rete esso ed è un discorso che ha rivelato la sua pochezza impossibilità perfino a livello delle organizzazioni multilaterali come l'ONU
Chiaramente non possiamo porcello in modo assolutamente velleitario noi dobbiamo porci il problema
Di come pensiamo di migliorare la nostra politica estera inserendoci
Con una nostro discorso una nostra azione
In questo problema che è uno dei problemi della politica mondiale nella quale la nazione italiana vuole collocarsi con un ruolo singolo quando è da sola associato quando com'è con la comunità
Multilaterale partecipe quando opera attraverso le organizzazioni internazionale
E anche questo mi sembra una riflessione che ci sarà centrali o bilaterali sul quale non mi soffermo ha ricevuto un contributo non da poco e credo che avesse ragione Goria stamattina di dire che non c'è solo il motivo della soglia minima che difficilmente si raggiunge fuori dal multilateralismo ma c'è quel delicato motivo del controllo tecnico
E se vogliamo dire come vogliamo dire giuridico dell'erogazione degli aiuti
Che è una cosa non di poco conto tenendo presente che come è stato detto con franchezza
In situazioni di questo genere la corruzione bilaterale è un problema col quale una classe politica deve fare i conti non in termini di moralismo ma di predisposizioni giuridiche e istituzionale per evitare che questo diventi diciamo la pacchi interesse collettivo e dei contribuenti
Ora detto quei spero io credo che allora rinviamo ai punti scuri e concludiamo
Direi che
Una consapevolezza profonda su quali sono i temi la conoscenza dei quali è necessaria per impostare una politica estera di questo tipo sia emerso dalla conferenza non mi pare
Cioè mi pare che alcune osservazioni sulla pochezza delle nostre informazioni su quello che è il terzo mondo oggi solo concetto di terzo mondo è superato ma noi continuiamo a farvi ricorso perché in realtà se dovessimo non fare ricorso a questa categoria concettuale sarà perché il contributo all'auto sviluppo di Paesi culturalmente così diversi da noi
Sia realmente libera liberatrice e non sia esportatrice
Di pregiudizi culturali gli stessi che avevano ispirato il colonialismo che hanno ispirato l'euro centrismo e che oggi ispirano sottilmente per esempio del riferimento acritico alle nostre tecnologie
Come le tecnologie alla nostra scienza come lascia Enza
E che certe volte trova proprio nella della nel sottosviluppo dei nostri destinatari una recepimento altrettanto acritico ecco io credo che su questi temi per esempio
Che emerge Borghezio che un istituto come li palmo se ne vuole fare carico così come io credo che la discussione su certi strumenti di regulation altro che deregulation dell'ordine
Internazionale sia fondamentale son stati fatti accenni al Sistema monetario internazionale sono stati fatti accenni alle regole
Degli del commercio internazionale è stato detto dal ministro Goria che è un punto di sviluppo in più del commercio internazionale fa per i Paesi sottosviluppati più di tutti gli aiuti di tutti i Paesi del Nord messi insieme
Ma pochissimo si è detto sul sistema di regole che il mondo sviluppato dovrebbe introdurre nel mondo non partendo dall'idea di ciò che i quali ma dei ciò che fa bene a una crescita organizzata dell'economia planetaria in cui i punti di debolezza devono essere come peraltro è stato per ciascuno dei nostri grandi paesi opportunamente tutelati
Sarebbe il caso di riflettere sul fatto che l'anno scorso il Nord ha prelevato quasi cento venti miliardi di dollari di accumulazione per finanziare il Nord prelevati dal Sud sostanzialmente sarebbe il caso di ricordare che tutti i grandi Paesi Stati Uniti per primi sono stati dei massicci debitori
In qualche caso anche dei cattivi
Pagatori perché la vicenda per esempio
E delle insolvenze degli Stati Uniti rispetto alla finanza inglese è una è una riga internazionali bolla degli infami a Paesi che non riescono a pagare gli interessi sul debito quando i tassi d'interessi
Per debiti assunti o livello solo oggi tre volte quelli a cui si era fatto il contratto di indebitamento questo tipo di riflessioni noi dovremmo portarle dentro la logica del discorso dello sviluppo
Questo ripeto non si poteva fare in questa sede perché in questa sede secondo me abbiamo constatato
Che la proposizione del tema cooperazione ha suscitato un certo tipo di interesse
C'è ancora moltissimo da fare per coltivare la nostra opinione pubblica la nostra società civile il nostro essere operatori culturali e politici in questo un dopo che va affrontato
E va affrontato con un impegno
Per il quale io qui mi rivolgo agli organi competenti al dipartimento e mi spiace che non ci sia il ministro al ministro degli Esteri
Perché credo che lì si si trascende la competenza di un istituto come li palmo si trascende la competenza anche dello stesso dipartimento
Si impegna Linke il la la competenza o la riflessione scarsa peraltro delle forze politiche dei partiti
La cui pressione sola può essere premessa ad adeguate scelte del Parlamento
E quindi degli assetti legislativi signori io non voglio l'avevo promesso di non tediarvi oltre certi limiti vero
Ha segnato venti minuti sono scaduti in questo momento io ho solo Piero degli affari esteri al dipartimento per la cooperazione allo sviluppo
Per la collaborazione e il lavoro svolto insieme in questi nove mesi di preparazione
Al ministero dei beni culturali e ambientali al ministero della Difesa e al circolo ufficiali delle forze armate per l'ospitalità che ci hanno offerto al direttore dell'il palmo Calchi Novati
Al segretario generale dell'il palmo Claudio leone a tutto il personale dell'il palmo regina in particolare con pioggia gli anni alla dottoressa Cristina Castellani che ha curato in questi mesi l'organizzazione della Cmc due
L'ufficio stampa e i resocontisti le hostess del personale di segreteria
Con questo ringraziamento per un lavoro che è stato faticoso a questo ringrazio avendo però io voglio aggiungere ringraziamento Delhi palme sono sicuro del Ministero del che fortunatamente con l'aiuto del cielo sono state meno pessime
Durante la conferenza hanno significato che il tema è vissuto come un tema importante e che qui c'era la consapevolezza che fuori nel paese da dove vengono i dieci mila miliardi da cui che abbiamo che stiamo discutendo di come allocare c'è molto interesse per quello che abbiamo di
No e per quel
Che da questa discussione sapremmo ricca fare arriverà
Quindi
Con