"La libertà in Italia: identità e valori del progetto liberale" org. dalla Fondazione Liberal (Roma, 9/10 marzo 2000) (c/o Istituto Sturzo - via delle Coppelle, 35)

Però in Italia
Identità i valori di un progetto liberale
E non non spetta introdurre
Introdurre diciamo la discussione quanto dare un po'il senso della di questo convegno che avrà una serie di relazioni fare una serie di interventi volti diciamo a mettere a fuoco almeno diciamo muoversi lungo tre piste
Cioè una innanzitutto è quella di identificare diciamo qual è il senso
Di una nella sostanza l'identità di una presenza e di una ispirazione liberale oggi in Italia a alla luce del presente e anche e soprattutto alla luce delle nostre tradizioni storiche
Un altro aspetto importante che affronteremo sarà quello di vedere quali sono le forme nuove frontiere della libertà
E cioè quelle che di lei problemi anche i rischi e le potenzialità ovviamente
Della libertà nelle sue varie manifestazioni nel contesto della nuova società del nuovo mondo della globalizzazione
Da tutti i punti di vista cioè appunto dal punto di vista economico dal punto di vista sociale culturale e delle relazioni internazionali
Infine da ultimo come dice appunto anche chiaramente il sottotitolo si tratterà di capire come diciamo questo tema della della libertà nel suo spessore storico e nel suo quadro attuale le guardie dato appunto al mondo della globalizzazione ecco a quale project se e a quale Progetto può culturale innanzitutto quali ispirazione culturale e come può anche al mare diciamo la presenza politica nel nostro Paese ecco direi che questi sono è un po'la griglia della discussione che ci vedrà impegnati oggi pomeriggio e poi domattina fino appunto al pomeriggio di domani
Il io non aggiungo altro e darei ora la parola
Sì poi magari dirò meglio come sarà diciamo la tempistica ad ogni modo noi per prevediamo delle relazioni di venti minuti all'incirca
Quindi io presenterò come relazioni quelle che sono tali perché punto intervalli eremo relazioni e interventi non ci sarà la serie delle relazioni Padula gli interventi non ci sarà
Contrappunto diciamo così presenterò come una come relazione come interventi a seconda di quel che saranno venti minuti le relazioni tra i diciamo sui dodici quindici minuti dodici quindici minuti gli interventi faccio presente che per lo più insomma già oggi poi ovviamente pubblicheremo gli atti in seguito ma per lo più molte diciamo delle relazioni sono presenti l'edizione più ampia versione più ampia
Scritta ecco nel senso che le relazioni poi che saranno esposte qui dal tavolo saranno ovviamente nei limiti dei venti dei dei io d'ora la parola al presidente la fondazione Liberal Ferdinando Adornato e farà relazioni introduttive
Buona sera
Grazie
Di essere qui come ha già detto De Angelis
Anch'io leggerò parte della relazione sperando di stare nei venti venticinque minuti al massimo
Quella integrale
Stampata perché la desidera
Quanto può durare
Nella storia di un Paese democratico un periodo di transizione
Senza che la caducità del vecchio sistema e l'immaturità del nuovo sommando i loro difetti rendano sempre più impervio il suo cammino di sviluppo e di libertà
La domanda si fa ogni giorno più pungente in un'Italia nella quale la persistente vitalità economica
Fa ogni giorno di più i conti con Larry tante immobilità della politica
Il deficit di pensiero mantiene il ritmo di quello del debito pubblico
Le grandi riforme sociali necessari alla ricostruzione del Paese vengano continuamente differite
Come si sa per un accavallarsi di circostanze storiche sono venuti al pettine tutti insieme i più intricati nodi della nostra vita pubblica nazione Stato governo Parlamento nord-sud
Giustizia mercato cittadinanza tutela sociale tutti i concetti base della comunità chiedono di essere ridefinì
Ma purtroppo contemporaneamente il diagramma etico politico delle nostre élite volge la sua curva verso il basso come avvolta in una spirale di decadenza
Il bipolarismo italiano è per ora solo un accenno poco più che una simulazione
Alla frantumata militanza proporzionalista è subentrata una gigantesca appartenenza polarizzato
Ancora per troppi italiani destra e sinistra Polo e Ulivo non sono intese come due opportunità competitive di governo entrambe pienamente legittime sono viceversa due categorie dello spirito
Quasi due etnie che si affrontano con l'animosità tipica della vecchia era ideologica
A determinare questo tempo hanno concorso circostanze obiettive che fanno riferimento ai profondi handicap storici della nostra cultura nazionale
Eppure non si sfugge la sensazione che a ciò si sia giunti anche per l'affermarsi nel discorso pubblico non so se più per calcolo per mediocrità
Di alcune gravi miopia interpretative non rimuovendo le quali l'incompiutezza della transizione italiana si protrarrà all'infinito
Gettando più ancora di quanto già venga una serie ipoteca sul nostro futuro
Per affrontare quella che probabilmente la più grave di tali miopie proviamo a rivolgerci una domanda
Quello che stiamo vivendo il dodicesimo anno della transizione italiana o è soltanto l'anno no no
Nel primo caso la datazione parte dal mille novecentottantanove
E colloca la transizione italiana dentro il processo di trasformazione mondiale causato dal crollo del comunismo nel secondo caso invece lo sguardo distretto al mille novecentonovantadue hanno culla di Mani pulite
La centralità della domanda è fin troppo chiaro
Che assume l'ottica epocale non può che derivare nella consapevolezza di dover ricostruire l'intimità stesse del nostro modello costituzionale
Che al contrario privilegia l'ora X giudiziaria mette al primo posto la necessità di un grande lavacro repressivo voi da parte dell'entità gente piazza Società Civile voi dalla magistratura meglio ancora se entrambe insieme
E attraverso Victor l'eterno ritorno del Mac manicheismo tra bene e male ritiene giustificato il nome della bontà del fine forzature nell'uso dei mezzi
Non credo ci sia dubbio che nonostante negli ultimi tempi essa abbia subito dei colpi è stata questa seconda purtroppo l'interpretazione finora dominante
Anche perché attraverso di essa se realizzata all'interno della sinistra in mezzo a tante plateali discontinuità con il passato una sostanziale rassicurante continuità ideologico linguistica
Si è creato cioè un filo rosso di causa effetto tra le antiche teorizzazioni sul doppio Stato sulla contiguità tra DC e mafia
Insomma sulla malignità del potere della Prima Repubblica e le responsabilità di governo assunte in una repubblica che si vuole nuova perché già minata dalla lotta contro la corruzione del precedente
Se non si spezza questo filo rosso non raggiungeremo mai una vera democrazia dell'alternanza tra forze reciprocamente legittimate
Soprattutto perché non ci sarà mai a sinistra una vera rottura epistemologica con la propria vecchia ideologia né con quella bushista delle stragi di Stato né con quella berlingueriana che rivendicava la propria alterità morale dall'avversario
E di conseguenza continuerà ad operare quella paranoia politica che passando dalla legge truffa Alfa fascismo Valli antilopi cobla dagli Andreotti Belzebù da Cossiga con il K quello senza cappa e poi di nuovo con il K la Craxi social fascista al Berlusconi pericolo pubblico sempre ugualmente denunciando come inquietanti costituzionalmente eversivi ciascuno degli avversari
Salvo che ovviamente non diventino alleati come appunto è capitata Cossiga e in parte anche a Berlusconi della Bicamerale
Ma non voglio qui entrare nella polemica politica voglio solo descrivere la forza di questo corto circuito ideologico che ha santificato la rivoluzione giudiziaria
Nonostante bastava attenersi alla semplice cronologia per capire che se rivoluzione poteva chiamarsi quelle italiana essa non era nata a Milano ma a Berlino
Vediamo alle elezioni del novantadue la lega di Bossi riporta il suo primo successo quasi cancellando dall'intero Nord la DC il Psi
Allora Mani pulite non era ancora cominciata era stato appena arrestato Mario Chiesa qualche giorno prima del voto
Già nel novantuno si era svolto il referendum sulla preferenza unica poi trasformato in una protesta di massa contro i partiti
Erano inoltre già state raccolte ben prima che Di Pietro entrasse in azione le firme per il referendum sul maggioritario che nel novantatré avrebbe definitivamente sancito l'ingresso dell'Italia in una nuova era politica come si vede anche la cronologia parlava chiaro all'inizio degli anni Novanta l'Italia peraltro dopo oltre vent'anni di Manet di malattia cominciava a dare vistosi segnali di rottura del vecchio patto sociale e istituzionale
Senza questa epifania il pool di Milano non avrebbe potuto neanche cominciare ad operare tangentopoli dunque non determina fatto la crisi del vecchio regime e sei piuttosto la metastasi di una lunga malattia cancerosa e l'esito dell'assenza di cure non la cura
I magistrati in sintonia con il vento di protesta si sono finalmente sentiti liberi laddove prima lamentavano insabbiamenti e omertà
Ma ecco il punto essi non erano e non sono liberi cittadini sono un potere dello Stato
I loro intervento allora si badi anche laddove alieno da forzature anche laddove alieno da forzature ha finito per appesantire la crisi aggiungendo lune ingrediente davvero pericoloso quello di uno scontro tra poteri dello Stato
E si hanno sia accelerato la fine della vecchia classe politica mano anche deviato il corso della transizione sommando la già acuta crisi di legittimazione anche un possibile e oggi palpabile vulnus alla certezza del diritto
Allora per quanto sembri paradossale i magistrati che si sono sentiti protagonisti di una rivoluzione
E l'impotente smarrimenti o della classe politica della Prima Repubblica hanno obiettivamente cooperato tra loro
Hanno cooperato alla diffusione di un medesimo senso comune
La riduzione della crisi italiana al conflitto legalità illegalità
Favorendo per questa via l'occultamento dei motivi di fondo della transizione
Che riguardano la tenuta stessa dell'identità nazionale l'assetto centralistico dello stato e quello parlamentari Stilo del Governo
Il patto sociale tra le categorie e le generazioni
Tali nodi e non Tangentopoli erano restano il cuore della questione italiana
E molto importante sgombrare il campo da questo equivoco
Non già per abbassare la guardia contro la corruzione
Ma perché non si potrà mai chiudere la transizione se non vedendo Mani pulite solo Comune Effetto sia pure clamoroso e non come l'origine della crisi italiana
Solo attraverso questa operazione si potrà voltar pagina davvero perché a quel punto la proposizione di un'amnistia
Non apparirebbe più come una violazione di principi morali della rivoluzione ma semplicemente come il modo più normale che le democrazie si concedono per superare crisi di questo tipo
Torna qui utile un pensiero di Montesquieu
Se è il caso di una battaglia cioè una causa particolare ha provocato la caduta di uno Stato esisteva una causa generale che faceva in modo che quello Stato dovesse perire per una sola battaglia
In una parola l'andamento principale porta con sé tutti gli accidenti particolari
Ma allora qual è per noi per l'Italia questo andamento principale
Per capirlo a mio parere bisogna tornare su una vecchia questione
Con la vittoria sul fascismo si è fermata in Italia una grande rivoluzione democratica
Associazione religione pensiero stampa tornano dopo il ventennio della dittatura essere libertà pienamente sovrana
Ma si può dire che da quella rivoluzione nacque un Paese compiutamente liberale
Sarebbe arduo rispondere positivamente
Per diversi motivi
Il primo che accanto a tutti i canoni di una democrazia classica il nostro sistema è stato caratterizzato anche da uno dei tratti più tipici di un sistema illiberale
L'integrazione tra partiti è stato
Non più un solo partito certo tanti partiti ma tutti egualmente predisposti a sovrapporre le proprie funzioni a quelle della pubblica amministrazione
Ideologicamente la rivoluzione democratica ha dato luogo a un sistema antifascista
Ma istituzionalmente ha creato un sistema postfascista nel quale un partito unico articolato com'è noto ha occupato dividendolo per lotti ogni luogo della vita associata
Sarà perché le due grandi culture dominanti quella cattolica e quella comunista ritenevano di liberalismo il vero responsabile dell'avvento del fascismo
Sta di fatto che esse si preoccuparono di impiantare nello Stato con il cemento il pluralismo collaborativo dei partiti meno si preoccuparono di segnare poteri certi per gli esecutivi garanzie liberali per i cittadini
Si è discusso a lungo su questo se l'Italia dalla Prima Repubblica potesse o meno considerarsi un regime ed entrambe le tesi sembravano avere dalla loro argomentazioni convincenti
La verità è che la democrazia italiana è stata davvero un'anomalia forse si può dire come un tempo i comunisti dicevano pudicamente per l'URSS che la nostra democrazia esibiva ed esibisce tratti illiberali
Forse più spregevole spregiudicatamente si può usare per la Prima Repubblica il termine di democrazia illiberale o non liberale quello che non si può far finta di non sapere e che se gli italiani hanno avuto nel quarantacinque la loro rivoluzione democratica oltre mezzo secolo dopo legittimamente ancora aspettano la loro rivoluzione liberale
Partitocrazia per quanto abusata non è una parola generica e piuttosto la descrizione scientifica di quanto si è consumato la nostra costituzione materiale
Partitocrazia il luogo di burocrazia
Laddove i cittadini tedeschi francesi inglesi trovavano nei ruoli dell'amministrazione una classe indipendente selezionata con rigore fiera della propria autonoma funzione italiane hanno trovato uomini dei partiti potessi selezionati
E la logica di questo moderno feudalesimo ha impedito che nascesse un sistema liberale dei diritti e dei doveri
Richiamo questi fatti arcinoti per arrivare a un punto
Le cellule genetiche di questa degenerazione vivevano già tutte nella cultura costitutiva della Repubblica
L'aveva capito don Luigi Sturzo mi fa piacere citarlo in questa sede
Già nel quarantasette sottolinea mille novecentoquarantasette egli scriveva
Ho sentito che per nominare un direttore musicale alla Fenice di Venezia si doveva interessare il sottosegretario di Stato alla Presidenza e che però metà del capitale a un ente cinematografico in crisi ci volevano gli aiuti del tesoro
Mi sono domandato se gli italiani abbiano perduto la testa e se lo statalismo non sia diventato una mania
Era il mille novecentoquarantasette forse era dunque possibile già i nostri padri fondatori evitare quello che poi è diventato inevitabile
Nel mille novecentocinquantacinque il sacerdote di Caltagirone indica con chiarezza le cause di tale perdita di testa
Virgolette la malattia rimonta i comitati di liberazione i quali avevano il compito in mancanza di organi parlamentari di rappresentare politicamente il corpo elettorale
Ma data la composizione e però Clizia di quei comitati invece di creare governi organizzi creano rappresentanze delegazioni di partito a cominciare dal governo centrale per finire alle più piccole amministrazioni locali
Sturzo prosegue molto duro
Il virus fascista era penetrato nelle ossa che la fresca Gioventù Italiana del quarantasei non c'era più il partito unico vi erano i comitati celle misti oggi vi sono i partiti collegati domani vi saranno le aperture perché altri partiti partecipino al comando
Non c'è che dire un'impressionante capacità profeti
Ma c'è un secondo motivo di fondo delle incompiutezza liberale della nostra democrazia
In Germania il passato che non passa e il tragico senso di colpa di aver composto con l'Olocausto proprio il popolo di Shiller e di Beethoven il più grande inno alla morte della storia dell'umanità
Da noi meno tragicamente il passato che non passa e la colpa di aver regalato per decenni il nostro territorio nazionale alla più grande rappresentazione simbolica della guerra fredda
Aver modellato l'Italia immagine e somiglianza dello scontro mondiale tra le grandi potenze la DC a farla nato il PC il Patto di Varsavia
Diciamolo meglio a causa dell'esistenza di un forte partito comunista la storia del nostro sistema politico è stata intimamente condizionata da un'entità altra rispetto alla sua normale dinamica nazionale
L'equilibrio mondiale tra i blocchi
Ciò non poteva non provo non provocare una qual certa espropriazione di sovranità
Ormai non c'è più nessuno che non riconosca il grande ruolo storico svolto da De Gasperi nel tutelare e difende e difendere la libertà italiana
Ma non si ricorda mai abbastanza che il prezzo che il Paese ha pagato all'esistenza del più grande partito comunista del mondo è stato terribilmente alto il blocco per cinquant'anni dell'alternanza del ricambio e quindi la progressiva arteriosclerosi del sistema
Dunque gli italiani hanno subito storicamente una doppia espropriazione di sovranità a causa della guerra fredda dell'esistenza del PC un'espropriazione di sovranità nazionale a causa della partitocrazia un'espressa protezione di sovranità popolare
Ecco perché l'ottantanove
Ha costituito per noi un doppio colpo mortale
Da una parte il crollo del comunismo rendeva improvvisamente inservibili nostro modello ideologico politico
Dall'altro la nuova apertura del mondo che sarebbe in breve incarnata nell'Unione Europea nel trionfo della globalizzazione economica metteva completamente fuori gioco il nostro modello sociale è stata
Era ed è dunque la storia hub obiettiva e non un capriccio culturale a reclamare la trasformazione dell'Italia in un paese finalmente liberale e non si può certo dire che la parola non abbia avuto fortuna ma nel nostro caso non basta la parola
Il passato non passerà e la transizione non finirà non finirà finché non avremo rovesciato i luoghi comuni che si sono fin qui affermato
La Prima Repubblica è morta senza solennità
La seconda non è mai davvero cominciata
E si può dire che il livello dell'attuale leadership è senz'altro inferiore a quelle di ieri
E ciò capita anche perché nessuno si è rivelato all'altezza di fare seriamente i conti con la storia
Quasi tutti hanno solo cercato di usarla contro gli altri al fine di conservare di accrescere il proprio potere
Di qui l'eterna strumentalità politica di ogni discussione l'opportunistica indifferenza alla verità dei dati di fatto l'amore per gli espedienti culturali
I nostri argomenti non si piegano mai alla storia piuttosto obbligano la storia a piegarsi ai nostri argomenti tutto questo però ci racconta anche del perdurante conformismo degli intellettuali ed è la pigra Allegri dell'informazione però loro transumanza col potere
Il quadro fin qui tracciato si ha qualche plausibilità storica non può non condurre alla conclusione che oggi in conseguenza delle strozzature non sciolte e dei ritardi non colmati se può essere esagerato parlare di uno stato di compressione delle libertà
Non è certo fuori luogo sostenere che l'Italia e tuttora un sistema a libertà limitata
E che la libertà italiana così validamente difesa dei nostri padri fondatori attende oggi una nuova e più compiuta espansione
Nelle istituzioni nel mercato del lavoro nell'informazione la nostra democrazia si caratterizza ancora lungo l'asse partiti Stato sindacati
Mentre il tempo che avanza richiede una nuova configurazione di legittimità lungo l'asse individui comunità governo
Del resto non c'è chi non veda che l'Italia di oggi e disperatamente alla ricerca di un nuovo inizio ma che sarà in grado di accenderne i motori di esserne lo starter
In molti abbiamo pensato che questa accensione almeno dal punto di vista delle riforme istituzionali potesse e dovesse essere by partisan
Dovesse cioè coinvolgere in un clima costituente tutte le nuove forze politiche nate dal Big Bang negli anni novanta
A questo pensavano coloro che indicavano la strada maestra dire però vera e propria assemblea costituente
A questo si puntava sia pure scontando un clima meno solenne quando si fece nascere l'ultima Commissione bicamerale
Ma tutte queste strade
Smentendo coloro che ritenevano possibile e noi di Liberal eravamo tra questi un comune sussulto di saggezza riformista o non sono state imboccate possono miseramente fallite
L'onorevole D'Alema fermo con lucidità che sul destino della Bicamerale ci si gioca avevo lo storico di classe dirigente
Credo che sia venuta esattamente ciò che egli aveva tenuto
Fino al triste epilogo della par condicio che ha fatto crollare definitivamente ogni illusione di riformismo bipartisan
Si è creato così un clima assai Pericle tante nel quale le parole pronunciate spesso condivisibili seguono la direzione che i fatti renitente randagi si incaricano puntualmente di smentire
In tale disagio accentuato dallo scontro di legittimità in atto tra i Poli una parte rilevante della classe dirigente ha ritenuto che se non dal punto di vista istituzionale almeno da quello delle politiche economico-sociali potesse riuscire la sinistra a chiudere la transizione
Soprattutto per via dalla maggiore capacità di consenso presto gli establishment del sindacato e dell'informazione oltre che in decisivi comparti dei commi di Stato
Più di altri è stato l'avvocato Agnelli a farsi portavoce di questo punto di vista e la sinistra per la verità ci ha provato ha provato soprattutto con Prodi ma anche con D'Alema rappresentare se stessa accomuna forza neo liberale
Capace di guidare la svolta storica necessarie al Paese
Ma oltre al merita meritorio ma obbligato approda in Europa peraltro ancora orfano di quelle misure strutturali sulle quali insiste da tempo il governatore Fazio
Non si è riusciti ad andare e anche le parole riformatrici dell'attuale premier dalla riforma delle pensioni alla flessibilità del lavoro sono rimaste come scritte sull'acqua
In realtà a ben vedere sta avvenendo qualcosa di ancor più profondo
Al recente congresso DS del Lingotto nel quale ha avuto il sopravvento il DNA associa al sindacale appena corretto da una spruzzata di Evangelisti uno si è definitivamente chiusa la speranza
Cresciuta lungo il corso degli anni novanta che la sinistra potesse andare oltre la sua storia oltre il comunismo e la socialdemocrazia e approdare a un'organica ipotesi liberaldemocratica
Che la transizione insomma la potesse portare verso Blair e non verso Jospin
Bisogna dire che almeno per ora quella speranza è andata il fumo
Quello di una sinistra liberale o di un approdo liberalsocialista degli eredi del Pci rimasto un progetto appena tollerato Franco Debenedetti Michele Salvati Augusto Barbera Gianfranco Pasquino e pochissimi altri
Personalmente alcuni anni fa mi sono battuto per quella prospettiva
Ma oggi credo che bisogna prendere atto della sua illusoria età
Intendiamoci probabilmente hanno ragione Veltroni e Cofferati
In un'orma le bipolarismo continentale intendo dire in un bipolarismo non di tipo anglosassone
Può essere giusto che la sinistra rappresenti un riformismo socialdemocratico alla Jospin attento la regolazione del mercato di contro gli ideali più espansivi di una società aperta esibiti dai suoi oppositori
Ma appunto in un bipolarismo normale
Il fatto è che prima di giungere a quel traguardo l'Italia come detto deve ancora uscire dalla gabbia d'acciaio che ne ha fatto un sistema ingessato feudalità Zaccone dirigista
E deve predisporre alcune grandi riforme che le consentono di reggere la sfida della globalizzazione
E questo il padre in cui si trova di fronte oggi il nostro Paese
Ogni strada by partisan anche quella della Grosse coalizione appare impraticabile
Il sogno di una sinistra liberale è tramontata e da sole le forze del Polo peraltro anche se segnata da contraddizioni progettuali non sembrano essere sufficienti a raggiungere quella maggioranza di consensi necessari ad avviare sul serio una grande riforma liberale
Non spetta a noi ovviamente per fortuna risolvere questo pazza
E del resto difficilmente la politica recepisce ciò che all'osservazione Polito logica appare scontato
Ma non v'è dubbio che se ciò che abbiamo detto ha un senso la storia del nostro Paese avrebbe ora ha bisogno di un grande patto liberale stipulato tra soggetti diversi dell'aria laico democratico socialista e dell'area cattolica del nord e del sud
Un patto lì liberale che riprende il filo storico delle tradizioni di De Gasperi di Einaudi del socialismo liberale per gettare le basi di una nuova modernizzazione
Non si tratta dunque per ora di fare un nuovo polo ma di creare un ampio consenso capaci di chiudere finalmente la transizione
Poi nel definitivo assetto bipolare ciascuno reciterà la parte che crede
Per governare la modernizzazione non c'è bisogno di un accordo integrale su ogni aspetto della vita pubblica
Si deve al contrario siglare un patto su pochi ma decisivi punti chiave lo stato del mercato e sistemi di tutela la scuola la giustizia immaginando un manifesto della nuova libertà italiana da proporre al Paese perché tale progetto liberale possa risultare credibile e realistico
Alla definizione di questo progetto Paese le relazioni del nostro convegno intendono dare un contributo
Sta alla politica poi se vuole di raccogliere
Se è consentito solo annotare a questo proposito un solo elemento di merito
Architrave di questa nuova libertà italiana deve diventare la questione dell'istruzione
La prospettiva di una scuola libera e centrale sia per l'allevamento culturale del Paese
Soprattutto dei suoi strati meno abbienti sia perché l'Italia si è messa in grado di competere alla pari nella sfida sul possesso del sapere che animerà al ventunesimo secolo e che già il cuore della new economy
Senza il superamento del monopolio statale la dequalificazione si trasformerà gradualmente in vera e propria decadenza culturale
C'è infine un ultima e concludo importante questione da affrontare
Il fatto che un nuovo patto di governo non debba prevedere un integra l'accordo sui valori non significa che l'orizzonte etico debba essere considerato marginale nella costruzione di una nuova koinè pubblica liberale
Questa è una questione che sta molto a cuore a nome di Liberal fin dalla nascita della fondazione del mensile che recava scritto nel suo cartiglio un incontro tra laici e cattolici
Siamo infatti convinti che il patto liberale al quale pensiamo se mai nascerà potrà nascere solo dal superamento della storica frattura che sul terreno dell'etica pubblica si è finora consumato tra il mondo laico e quello cattolico
E che di questa frattura si sono recentemente avvertiti nella discussione sull'ipotesi di accordo delle alleanze e da ultimo sono stati rappresentati in un articolo sul Corriere della Sera dal nostro amico Piero Ostellino che si domandava come si può essere insieme liberisti e cattolici
Sono reazioni naturali
Ma sono tali solo perché in Italia si è resa evidente la sostanziale assenza dalla nostra storia culturale se non in posizioni di assoluta elettricità di quella tradizione che in altre democrazie occidentali invece maggioritaria il cattolicesimo liberale
Un cattolicesimo che agisce un quadro teorico nel quale l'individuo laico e la persona cristiana trovano nel lavoro nell'istruzione nel rapporto con la modernità convergenti motivi di soddisfazione e di felicità
Perché convergente per tutti l'interpretazione del concetto di libertà
Una libertà che cristiana o meno che sia vede sempre il soggetto singolo protagonista assoluto della storia un soggetto responsabile delle proprie azioni sovrano detentore del destino del bene comune
Una concezione da noi negletta nella quale però Tommaso d'Aquino von Hayek ed Einaudi convivono tranquillamente liberisti e cattolici
Ma per fortuna le cose stanno cambiando anche per noi
Finalmente si registra una crescita pessime in termini di senso comune
Di queste posizioni cattolico liberali che dopo lungo decenni di oscuramento a vantaggio del cristianesimo sociale stanno cercando di occupare anche qui in Italia il ruolo che già gli compete in altre storie nazionali
E non solo senza significato le puntualizzazioni che provengono direttamente dalla Chiesa
è importante che lo stesso cardinale Ruini recentemente sempre sul Corriere della Sera abbia voluto sottolineare che l'affermazione della libertà virgolette è parte essenziale del cristianesimo e non è casuale che sul piano del pensiero filosofico
Come su quello della vita sociale e delle istituzioni politiche la libertà si sia sviluppata principalmente tra i popoli di tradizione cristiana
Sarebbe dunque sbagliato leggere in chiave di riconoscibilità il confronto sui valori tra laici e cattolici soprattutto se impostato nell'ambito di una comune cultura liberale
Resto anche nel mondo laico si moltiplicano le prese di posizione
Che puntano a superare l'avidità della il cinismo integralista
E che cominciano a porsi una domanda che colpisce al cuore l'ideologia tuttora dominante nel nostro Paese
Che è questa siamo proprio sicuri che l'estensione della libertà di scelta dell'individuo sia il metro esclusivo per giudicare il progresso il benessere di un popolo
Ho esistono dei valori naturali e sociali esterni al singolo senza rispettare i quali una comunità non può crescere
Finora laico è stato considerato esclusivamente che ritiene che il soggetto debba essere messo in condizione dalla Società di fare ciò che vuole a patto di non danneggiare l'altro
E di conseguenza cattolico solo colui che si batteva per imporre ad altri la rinuncia a libertà non previste dalla fede
E sulla base di questa rozza distinzione si è finito per tenere la dialettica democratica sotto ricatto infatti se chiunque laico cattolico si trovasse a pensare che si debbano limitare ad esempio le pratiche di da fecondazione assistita
Sarebbe accusato dal presunto laicismo doc come è avvenuto faccio questo esempio non a caso
Non già di sbagliare che è sempre possibile
Ma addirittura di attentare alla libertà cioè di compiere una scelta illegittima dal punto di vista democratico
E tale pregiudiziale limitazione della libertà d'opinione si badi viene rivendicata in nome della laicità dello Stato
Lungo le stanze di questo corto circuito mentale
Si consuma peraltro la curiosa circostanza per la quale così molti laici libertari assoluti nel campo dell'etica pubblica diventano poi statalisti fondamentalisti del controllo politico in materia economico sociale
Finendo così per prefigurare davvero una bella società totalmente statalista in economia e assolutamente libertaria né costone
Sono questioni complesse
Non possono essere affrontate con lo spirito delle guerre di religione
Anche perché lo schema mentale laicista fornisce una risposta convincente solo l'esigenza di capire cosa divida i componenti di una società e lo fa offrendo ciascuno la garanzia di poter vivere senza alcun vincolo la vita che desidera garanzia sacra
Ma che corrisponde solo alla metà della mela da mangiare per costruire una democrazia liberale
L'altra metà essendo rappresentata dalla capacità di rispondere anche alla domanda su cosa unisca i membri di una collettività su quali siano cioè i valori fondativi del contratto umana
Questione tanto più rilevante oggi che con il tramonto degli Stati nazione il tema dei diritti umani diventa centrale per tutta la vita del pianeta
Resta sempre più affascinante ai miei occhi quella miscela di comunitarismo e di individualismo che compone negli Stati Uniti un inedito di efficace spirito di religiosità civile
Ecco perché è un patto liberale poi deve tranquillamente prescindere dagli accordi sui valori ma può e deve anche contare su confronto etico radicalmente diverso dal passato
I nuovi problemi della società quelli legati allo sviluppo dell'ingegneria genetica come quelli dell'equilibrio planetario quelli legati alla vita come quelli attinenti alla cura delle persone non permettono più nessuno i vecchi superficie LIS
Il terzo millennio si apre esigendo da tutti un esercizio del governo è un dialogo sui valori completamente inediti
Chi resta fermo sulle vecchie barricate e destinato a non parlare più al futuro
Sta dunque di fronte alla politica e alla cultura se lo vorranno la concreta possibilità di operare per un proposito ambizioso
Il superamento dalla frattura ideologica tra laici e cattolici frattura tutta italiana che da oltre cent'anni condiziona la vita pubblica dello Stato unitario e che ci ha impedito di essere fino in fondo una nazione
è un obiettivo storico il nostro lavoro e perché l'Italia posso raggiungerlo grazie
Relazione introduttiva hanno adesso dopo la parola per la prima relazione ma prima vorrei ricordare appunto che le razze dovrebbero essere sui venti minuti quindici le quindici gli interventi e che io cinque minuti prima della fine
Darò un colpo in modo che si abbia il senso
E si possa chiudere con angioma raccoglie i termini e questo perché abbiamo un programma molto denso e quindi dobbiamo avere un una certa regolarità anzi era una regolarità rigorosa io do ora la parola quindi per la prima relazione Angelo Maria Petroni che parlerà della libertà i suoi padri seguirà poi quella di Antonio Baldassarre sulla libertà di internet
Ritornato ha già risolto un problema perché se i figli sono come sono in Italia i padri non devono essere stati granché
Evidentemente se abbiamo una democrazia così problematica è una libertà così problematica ciò dimostra che abbiamo radici complicata per lo meno se uno guarda fa un po'la storia delle di ogni ideologia italiana non ha mai fatto nessuno se non Gramsci ma dal suo punto di vista evidentemente
Ha una strana impressione ha l'impressione che il padre della libertà cioè i tanti nomi che si incontrano in un'antologia sulla libertà in Italia
Siano come le foglie di Omero le foglie sugli alberi ogni generazione sito cela le altre senza che si conoscono tra loro e non abbiano maggior significato
Sembra che abbiamo sempre effetti senza cause e cause senza effetti se ogni tanto c'è qualche pensatore importante e se non lascia conseguenze ne emerge un altro che non si capisce da dove viene con qualche eccezione ovviamente adesso potrà illustrare eccetera
Perché questo
è chiaro che sono i cui abbiamo la cultura francese troviamo delle linee di continuità molto forti dentro le tradizioni politiche
Generalmente liberali ma anche non solo liberale
Se guardiamo la cultura anglosassone la linea di continuità sono perfetta
Se guardiamo la Germania la linea di continuità sono forti benché probabilmente meno liberali
Si possono cercare molte ragioni ciò che più mi storico ovviamente ragioni storica in senso di storia politica
Ma il problema dell'unità nazionale
Ma ce una ragione che probabilmente tutta culturale
Che è la mancanza di una cultura empirista
Per sua natura cultura interista è una cultura continuista è una cultura dove
Le posizioni si accumulano i progressi si accumulano
Le tradizioni invece di stampo non empirista tipicamente son tradizioni destinate a nascere tra un carcere
E quando rinascono nastri in maniera completamente diverso
Le culture di stampo idealistico benché
Cerchino di vera è una prospettiva temporale un orizzonte verso l'eterno in genere durano poco Hanson destinate alle quest'coprirsi a rinascere
A questo punto mi si potrebbe porre perché non c'è stata una cultura empirista in Italia di questo tipo perché non c'è stato una cultura utilitaristica ad esempio non abbiamo avuto pensatore come verrei abbiamo avuto pensatori come Cattaneo
Abbiamo avuto nel Settecento pensatore come Beccaria sono state tech parli dell'utilitarismo temo avuto ancora pensatori nel nella Napoli del Settecento come genovesi
O altro ancora come mai non abbiamo avuto una cultura empirista perché non si è mai
Ha fermato una cosa di questo tipo
Ma
Io credo che il problema sia
Fin troppo evidente il problema del rapporto tra Chiesa e Stato
Il problema è quello
Tutte le tradizioni coerenti tra libertà che ne conosciamo gli altri paesi
Tradizioni liberali questo Lucio un senso un pochino restrittivo
Si sono mantenuti nel senso di tradizione che si occupavano di quel concetto che Saia violenti amava libertà negativa
Ho prima di Berlino una libertà dallo Stato non libertà nello Stato o libertà dello Stato da noi invece il problema che si è posto alle origini degli Stati nazionali dell'era liberale su verso la metà dell'Ottocento pochino prima
Non era il problema fondamentale della libertà dallo Stato era il problema della libertà dello Stato ed è arrivata nello Stato
Se prendete un pensatore come Cavour che io metterei ovviamente tra i padri la libertà in Italia Cavour sembra
Guidato da un da un principio schizofrenico se un principio questa schizza freni c'è da un lato era un liberista feroce individualista la coppia
Anche qui era molto amico tra l'altro dall'altro lato era un costruttore di Stato reputava che tutto le forme tra libertà empirica potessero esistere in Italia soltanto nel momento in cui si costruiva lo Stato
Quindi il primo problema è la libertà dello Stato rispetto alla Chiesa non la libertà dei cittadini dallo Stato
Questa maledizione originaria non so come metterla questo vizio di origine che credo sia molto importante del trasformismo di altre cose
Credo che abbia impostato tutta la situazione
In parte fino ai giorni d'oggi e io credo che sia vero sia oggi il momento di superarlo e su questo palco veramente d'accordo con adorna
Cioè noi ancora oggi ci ritroviamo nella situazione di dover concepire la libertà
Individuale come libertà dentro lo Stato e come legata la ribalta dello Stato cosa che nessun altro Paese del mondo si pone
Ma questo non significa evidentemente che non ci siano stati dei pensatori la libertà che abbiano formato una tradizione ma è un'eccezione che conferma la regola nel senso che sono condizioni diverse se ne cerchiamo una linea di continuità una tradizione liberale coerente la troviamo tra gli economisti
Da Cavour a Cattaneo Ferrara Inaudi Pantaleoni De viti De Marco c'è una lunga linea che parte dei primi dell'Ottocento del piani venti dell'Ottocento gli anni Trenta
Resta generosi fino agli anni cinquanta
In questo secolo e che tocca evidentemente anche Sturzo
Il quale Sturzo e parlerò cenano poi dopo diventa liberale dopo che è stato in America
E viene a contatto con la cultura imprevista americana non a caso prima non era un liberale il problema sull'eredità di Sturzo se sia dei tipi di o se sia di altri partiti sia da altre cose
Fondamentalmente è una questione di lana caprina perché Sturzo essendo vissuto molti anni in contesti storici Grazia cambiato il suo pensiero effettivamente
E lo struzzo liberale che ci piace oggi ricordare citare dalla scuola in giù è lo Sturzo che è stato influenzato la cultura in la cultura americano e della cultura inglese quindi c'è una ragione quindi
Tutti questi signori a i Catania Ferrara e Einaudi Pantaleoni griglia marca cognitive Marchese e tanti altri ancora sono legati alla cultura empirista del mercato alla visione individualistica dell'ordine sociale
Largamente di stampo inglese anglosassone manca di stampo Ostia con realismo storico in parte anche francese la tradizione di Bastia di sei e altri ancora
Questa è la sola tradizione a mio avviso di padre della libertà nel senso che qui possiamo dare da liberali significata questo termine che si e costi che è esistita in Italia
Poi sono esistiti anche da altri altre signori ma nuovo non vi sembri una cosa un pochino troppe retica a mio avviso hanno costituito una serie di pensatori da antologia
Abbiamo avuto Minghetti
Tanto cara Nicola Matteucci che è stato un pensatore formidabile politico e qui lei non hanno avuto di nuovo sembra non aver avuto una causa ma soprattutto non hanno avuto nessun effetto
Quando manca Minghetti si lamentava dell'intromissione dei partiti politici alla cosa pubblica ce lo ritroviamo ancora oggi pari pari e che dimostra evidentemente che poco ha avuto seguito
Qualcuno vi obietterà che cosa ne è della linea hegeliana del liberalismo italiano che vada De Santis fino a croce
Sapevo che c'era e che quindi non potevano parlarle fine evidentemente hanno scalini a storici sta del liberalismo italiano
Nessuno ha il monopolio della parola libertà quindi non lo stereo mai dire che Croce non è un pensatore della libertà come non lo era De Ruggiero nuovo era De Ruggiero che non lo era De Santis
Ma dobbiamo constatare una cosa che erano pensatori che hanno tutti una visione organi cistica e non individualistica tra società la libertà e tutta libertà dentro lo Stato è anche libertà dello Stato
Non è mai un problema di libertà dallo Stato per la visione organici stia di Croce inevitabilmente la libertà individuale coincide con certe forme sociali di cui lo Stato è garante
E che anzi di cui ansie
Metta io credo che Croce fosse un pensatore finalistico sorretto sei d'accordo è un'immane in pista ma troppo finalistico per i miei gusti ma non è un problema di costi
Cioè qui dove dobbiamo decidere che cosa si intende per rete padre della libertà sappiamo che conoscete nasce in un ambiente che è quello del posto Risorgimento
Dove così continua a porre la questione nazionale e la questione della autonomia e della forza dello stato io credo che sia un tipo di situazione dalla quale Croce non si è mai liberato
Nonché dovesse farlo ma se arriviamo fino agli anni cinquanta e la polemica con Luigi Einaudi evidentemente sul liberalismo e liberismo vediamo come i fondamenti del pensiero crociano
Si è rimasti intatti è chiaro che durante l'epoca del fascismo il problema della sovranità della supremazia dello Stato non gli interessava molte lo sottolineava molto
Ma non credo che i fondamenti del suo liberalismo
Siano conciliabili né con una visione imprevisti che è questa è banale né con quella visione della libertà e quindi l'abbiamo oggi bisogna curiosamente vero persino di Gobetti questa fatto
Kobe che pensatore
Relativamente semplice perché è morta a ventisei anni poveretto evidentemente
è un pensatore che Keats sembrerebbe essere una smentita di questo fatto
Cioè un pensatore che sembra essere individualista è un pensatore
Sicuramente non hegeliano
Ma se andiamo a vedere l'individualismo di Gobetti è un individualismo non degli individui permettete
Questa espressione ma è un individualismo delle classi sociali
è un individualismo delle classi sociali cioè lui crede che le classi sociali abbia individualità e che i conflitti tra classi sociali sia del motore della storia e siano la base della politica
Anche gli a il problema
Della libertà dello stato non della libertà dallo Stato
Pensate come questo tipo di questione cioè il fatto serve ha un senso questa ipotesi interpretativa cioè il problema
Della libertà dello Stato come fondamentale
Come abbia fatto una vittime o Simini
Pasquini è stata una grandissima figura dal punto di vista teorico così mini è un vero pensatore de la libertà
E credo che se c'è una pensatore qui guardare per un'unione per fra i miei punti di convergenza la visione cattolica e visione
E visione liberale io non penserei tanto Sturzo che diceva cose profonde ma in fondo diceva cose nota in quel periodo di pensare veramente voi quindi costumini ha una posizione sulla vita una visione dei diritti una visione degli individui che perfettamente compatibile con una visione la piana Antilia lista
Con una visione della proprietà non c'è una definizione c'è una quantità di definizioni di Rosmini sulla la proprietà sul proprio corpo la la proprietà materiale come estensione dello stare al proprio corpo cioè tutti i concetti evidentemente
Perfettamente compatibili con una visione individualistica era per l'autonomia della società civile dallo Stato solo della scuola libera evidentemente molte cose
Come mai non ha trovato seguito tra i pensatori liberali e come mai neanche tra i cattolici avuto molta fortuna esistono Heroes Mignani esistono a filosofi Rosmini Anna
Però se voi andate a vedere cosa rimasto di Rosmini alla filosofia Rosmini Anna è rimasta tutta la parte che a mio avviso è più debole quella metafisica
La parte più astratta ma tutta la parte politica strettamente politiche praticamente scomparsa
Semplicemente non era compatibile
Stesso problema per le fortune di Sturzo
Non ci dimentichiamo che il signor Sturzo
Non ebbe molta fortuna quando ritorno nel dopoguerra tra i democristiani non celebre neanche dalle gerarchie ecclesiastiche non ce le dà proprio al mondo cattolico
Ce qu'Sturzo che vuole unire
Certi la visione di fondo evidentemente
Cattolica con la posizione in pista
Con la posizione in pista che significa libertà non dello Stato ma libertà dallo Stato va be'qualcosa che non ha molta fortuna
Io credo per non annoiare troppo che oggi questo problema ahimè Contini a porsi e che è ora di finirla perché se continuiamo a ragionare in questi termini non andremo molto lontano
Il problema dei diritti civili
Aria si è posto ancora non come problema di libertà dallo Stato o libertà individuale privata negativa ma se posso ancora come libertà dallo Stato libertà scusatemi dello Stato
De de caso del divorzio
Nessuno ha mai posto il problema del divorzio in Italia le Pen questi pose comunque mi diritti individuali
Il problema era lo Stato vuole avere una sfera indipendente da quella dalla Chiesa la battaglia sul divorzio a parte alcune frange marginali che comunque ci furono non fu una battaglia sul fatto se il divorzio era un diritto individuale o meno
Sul fatto se lo Stato avesse diritto a metà per una misurazione sul divorzio che fosse diversa
Da quella che auspicavano tra tra spiccava la chiesa o che auspicavano i cattolici più legati alla Chiesa
Il problema dell'aborto sia posto esattamente nello stesso modo
Oggi il problema dalla procreazione assistita entro le cui temi bioetici in generale si pongono esattamente allo stesso modo Ceprano e qui si pongono è ma il Vaticano
A o la Chiesa ha diritto di intervenire su questa questione su una legge fatta dal Parlamento nella maniere che sappiamo abbiamo visto eccetera sembra che il problema sia quello io non credo che il problema sia quello perché credo
Che da un lato il Vaticano abbia perfettamente il diritto di dire quello che vuole ci mancherebbe che le gerarchie ecclesiastiche cattolici e più perfettamente il diritto di dire individualmente come organizzazioni quello che vogliono ma io credo che il problema della sfera bioetica chiamiamola così è un problema non di autonomia dei corpi organizzati Stato Chiesa o altre cose è un problema di capire quali sono i diritti individuali dove si estendono e come non si estenda
Io non so quanto le idee influenzano la politica negli Stati Uniti si dice sempre
Sicuramente gli Stati Uniti sono un Paese liberale
Ma sono liberali perché adottarono i forti found in favelas adottarlo vede di giorno quei fan di Fatah stato tavoli ieri c'è un locale per qualche altra ragione perché erano proprietarie perché è un'estensione di terreno il territorio terreni eccetera quindi
Francamente la questione non ha una soluzione e quindi ci si vede vien da chiedersi quanto la mancanza di tradizione di padre dalla libertà quanto questo quadro cose scritte evidentemente in maniera troppo rapida quanto la mancanza di padre di tradizioni coerenti derivata in Italia soprattutto di libertà empirista o di libertà negativa abbia influenzato sulla
Brutta situazione in cui sotto al nostro punto di vista in cui ci troviamo
Non lo so sicuramente
Io non sono materialista quindi credo che le idee e influenze dei fatti
Almeno quanto i fatti influenzino ride
Oggi sicuramente noi ci troviamo in una situazione curiosa perché abbiamo ancora il vecchio problema ottocentesco
Non risolto quello di uno Stato
Non più
Separato non separato dalla Chiesa questo fosse un problema meno grande ma di uno Stato autorevole l'abbiamo creato uno Stato sempre più esteso sempre più invasivo ma uno Stato che resta debole
Io credo che dall'interno delle componenti del Polo delle Libertà la vera distinzione continua a essere fondamentalmente questa
La distinzione tra chi ritiene che lo Stato deve necessariamente essere più debole
Se devono essere salvaguardati i diritti individuali e se soprattutto bisogna integrare l'Italia evidentemente nell'Unione europea e in una in un mondo globalizzato
E chi ritiene invece
L'idea di uno Stato forte o lo Stato autorevole continui a mantenere tutta la sua importanza a tutto il suo fascino
Evidentemente questa esigenza ratifica della destra storica non ritroviamo i non molti pensatori
Che aderirono al fascismo
In quanto intanto e per quanto rappresentava quest'ideale pensa gentile evidentemente
Ma anche a volte anche molti altri
Oggi la tradizione intellettuale più piccola ma non per questo inesistente e ha comunque un'influenza su
Parti della destra italiana
Io credo che su questo noi
Possiamo dire che c'è qualcosa di nuovo sotto il sole
Noi ci siamo resi conto di una cosa che lo stato forte non può essere uno stato esteso
A se c'è una cosa che abbiamo imparato e che lo Stato luogo geometrico degli interessi corporativi lo Stato che si occupa del sovrintendente
Della Fenice di Venezia che si occupa di tutto quanto è uno Stato che è debole perché non ha capacità decisionali diventa luogo di mediazione
Lo Stato corporativistico non è uno Stato forte è uno Stato debole gli Stati più forti sono gli Stati che hanno meno competenze e che proprio per questo su quelle competenze possono sono in grado di esercitare
Sono i seccato scusato in via esercitare queste competenze in maniera chiaro gli Stati Uniti d'America evidentemente sono un esempio di questo Stato
Uno Stato il copia corporativistico chiuso su se stesso chiuso alla per all'e sterno lo Stato
Come dire lo Stato protezionistico vuoto pratico non è uno Stato forte
Allora se questo è vero è possibile pensare che una delle linee di frattura
Che hanno sempre diviso il mondo liberale
Perché la frattura dividesse una piccola parte da una grande parte cioè tra sostenitori di uno Stato di diritto individua individuali da una parte quindi dimostrati libertà dallo Stato
E gli altri sostenevano invece l'idea i diritti
Di diritti collettivi o soprattutto della libertà dello stato di uno stato carente uno Stato forte autorevole nei confronti della Chiesa evidentemente ma anche in assoluto sia una linea di frattura per una più ragione di esistere
Possiamo avere anzi la sola maniera per avere spostato forte
Che svolge le sue funzioni proprie e di avere uno stato limitato ma avere uno stato limitato significa uno stato che
Rispetto ai diritti individuali non è invasivo come quello di oggi
Io non credo che l'IMI eremo tutti i problemi tra laici e cattolici evidentemente propensione anche tu
Ma credo che l'unica maniera sia quella di partire dal concetto dei diritti individuali
Se c'è a mio avviso una rea di convergenza tra individualismo Lai del cattolicesimo liberale perché il cattolicesimo liberale al contrario del cattolicesimo socialista con le sue posizioni e origine ignota speaker pone il fondamento dei diritti e dell'obbligazione politica nella realtà della coscienza individuale non nella mistica di una comunità sociale questa la linea distinzione fondamentale
Poi se questo significhi che l'individuo può fare tutto uno è questione di discussione permessi
Io
Devo dire credo che tutto quello che riguarda l'individuo che non riguarda terze persone non incide non vada non rientra nella sfera politica e quindi non deve essere proibito
Mi rendo conto che con la spada in una posizione rozza libertaria
Nono
Non è questa l'occasione per difenderla per non difendo la mi rendo conto che una posizione che ha una serie di replica
I punti di difficoltà si tratta di capire qual è l'alternativa
Perché io credo che la libertà non sia qualcosa che ha spacchettato delle organizzarvi le a scelta
E che se si ammette il principio che azioni volontarie tra adulti consenzienti o azioni via tutti consenzienti o se stesse vadano limitate
Non c'è un punto dove questo finisce dopodiché li si può limitare questa libertà per ragioni pragmatiche posso intervenire questioni contingenti ma non posso intervenire a questioni di principio
Non so se questo sia un bene o un male
Credo però che c'è un terreno comune di convergenza molto ampio che mette insieme il liberalismo individualistico laico
Il cattolicesimo liberale e anche con la tradizione della destra italiana che da allo stato ruolo dello Stato un peso maggiore di quanto le altre due vie grazie
Grazie Petroni per questa relazione punto indagato
Sulla tradizioni diciamo anche se poi è andato a toccare dei delle questioni di quindi principio quindi permanenti e d'ora la parola al professor Baldassarre che ci parlerà invece diciamo del futuro quindi è un interessante contrappunto appunto la libertà nel mondo di internet la libertà di
Sì parlerò in una comunicazione di i venti minuti dei della libertà nell'epoca aveva globalizzazione credo che nessuno potrà essere più bravo di me perché parlare menzione di questo tema cioè già una la bella faccia tosta
E comunque una come si può dire
Già la sintesi su un tema così vasto va premiata meno lo sforzo di sintesi che cercherà di fare e allora rispetto alla relazione che avete sentito era consensuale che avete sentito io devo subito annunciare che la mia comunicazione sarà parzialmente dissonante
Ma parzialmente dissonante non perché voglia essere nei confronti di un amico come Petroni addirittura un concittadino la la sorte ha voluto che tu parla sia il passato il futuro e tutte e due siamo nati nella città che sta al centro del mondo quindi come ricavato come vanno i c'è una provvidenza tu che sei dai Coen ma rispetti su questo
E ed è perché Dio non è dissonante la la mia volontà ma dissonanti sono i problemi
Con la globalizzazione tutti i termini in materia di libertà e di diritti from fondamentali diritti umani cambiano totalmente e allora quello che finora ci siamo detti
Quello che è meglio ho scritto per trent'anni
Perché il mio tema principale mentre
Non ci pare era dov'è stato sempre quello dei diritti umani eccome se fosse cancellato dalla storia da quel dagli dai fenomeni che ora sono a un inizio ma un inizio non un inizio già consistente
Un inizio già consistente perché oggi
Parlando solo di ciò che è quantificabile e cioè del mercato
Che si svolge attraverso internet
Già questo mercato rappresenta un mercato rilevante
Che sull'ordine del cinque sei per cento secondo le diverse valutazioni
Ancora di più
è previsto e con una previsione al ribasso che nel due mila dieci cioè fra dieci anni appena dieci anni
Il commercio il mercato
Globale e quindi quando dico globale intendo sempre via internet non ripeto più
Questo mercato raggiungerà il quindici per cento del mercato mondiale e supererà il quaranta per cento del mercato che interesserà
USA Europa
Quindi quasi la metà del mercato o probabilmente arriverà voi alla metà o forse anche più quasi la metà del mercato che verrà che faranno capo a questi Paesi passerà attraverso internet
Quindi sarà il mercato globale non sarà più il mercato che conosciamo
Che abbiamo conosciuto nel passato e che ancora e oggi prevalente
Quindi il fenomeno è consistente
Però vorrei fare un'avvertenza prima di ante addentrarmi su alcuni di questi problemi non confondiamo due problemi che sono più ahimè nella stampa discorsi spesso sono confusi ma che sono totalmente diversi ed opposti
Sono certo collegati ma non sono lo stesso problema
E cioè non confondiamo quando parliamo di globalizzazione non confondiamo con questo concetto il concetto dell'integrazione europea ora integrazione di qualsiasi altre economie o Stati
Che si è che avvengono negli altri Paesi come l'America latina o in Asia
Perché perché i fenomeni dell'integrazione europea non sono altro che costruzioni di macro stati sul modello di Stato in America
Cioè sono costruzioni di Stati federali
Che sono arrestati diversi tra di loro nel nella nell'evoluzione storie di questo momento ma è la costruzione di una nuova forma di Stato
Che avrà dimensioni articolazioni totalmente diversi da quelli che oggi conosciamo ma saranno forme
Ammodernate vista
Quando parliamo invece della globalizzazione parliamo di rapporti sociali ed economici che non conoscono la realtà dello Stato
Che anzi mettono da parte o totalmente questa realtà perché in questa realtà lo Stato qualunque sia la forma che si voglia dare adesso non esiste per definizione
Quindi sono due fenomeni dicevo collegati ma è un qualche senso opposti e che pongono quindi problemi esattamente opposti
Ecco perché di fronte alla rivendicazione rivendicazione dell'individualismo io devo dire subito e chiaro e tondo che nell'epoca della globalizzazione rispetta la libertà avevano della globalizzazione c'è bisogno esattamente del contrario
C'è bisogno di immaginare una qualche istituzione pubblica tra virgolette
Perché non c'è e al momento non ci può nemmeno essere
Non c'è e non ci può nemmeno essere perché è inimmaginabile oggi costruire ipotesi di questo genere
Sono pure fantasie mi dispiace dirlo che sono le fantasie dei più grandi filosofi che oggi conosciamo ma sarà il fatto che sono filosofi cioè come Habermas
Come Rawls come Bobbio
Me ne sfugge qualcun altro ma sempre di questo calibro
I quali immaginano una forma di governo globale
Questo non lo vedrò né io dei miei figli nemmeno ipotesi
E speriamo che entro il primo secolo del due mila comici apparire qualche cosa
Ma non lo vedrò io e non le vedranno i miei nipoti per una semplice ragione e anzi io dico di più mi auguro che non lo meritano
Perché se fosse realizzato un tal governo sarebbe sicuramente un Governo di uno autoritarismo tale che nessuna esperienza al mondo abbia riconosciuto
E adesso lo vediamo sin dalle prime proposte di riforma delle Nazioni delle Nazioni Unite
Qua in che direzione vanno queste queste proposte vanno tutte nella direzione di creare una sorta di direttore dei Paesi più ricchi più potenti più forti
Perché il Consiglio tutto potere deve essere concentrato nel Consiglio
Di sicurezza dell'ONU in questo Consiglio devono essere presenti o sono si propone che siano presenti già oggi simbolo si propone è una discussione che dura da quasi due anni nelle nazioni che non ha portato per fortuna nulla
Con l'Italia che ha ha sostenuto una lodevole posizione di di di lodevole fino a un certo punto codino perché lodevole opposizione a questa idea lodevole fino a un certo punto perché l'Italia sostano questa posizione semplicemente perché era esclusa
Dalla dal Consiglio di sicurezza nazionale probabilmente se fosse stato incluso non avrebbe fatto alcuna opposizione ma comunque oggettivamente lodevole opposizione ad evitare che si è opposta l'idea di introdurre nel Consiglio di Sicurezza appunto soltanto gli altri stati gli Stati più forti i quali avrebbero avuto nella proposta di riforma non soltanto un compito di metter pace
Come oggi tra le nazioni quindi intervenire successivamente
All'esplosione di un conflitto ma avrebbe avuto un compito ben più forte e penetrante quello di creare essere una sorta di polizia mondiale quindi anche di prevenire i conflitti immaginate con questi stati con gli Stati più forte che cercano di imporre con appunto questo potere di polizia mondiale cercano di imporre gli equilibri politici all'interno di singole nazioni perché nell'epoca della globalizzazione Esterno ed interno questa differenza politica giuridica non esiste più
Ecco allora perché per chi ama i diritti umani signora bisognava fare una vertenza di una grande cautela
Perché dietro alla ideologia dei diritti umani
Spesso cioè questo cioè l'idea che il mondo debba essere governato i Paesi più ricchi e più forti
E oggi di fatto sta avvenendo questo
Di fatto sta avvenendo che salvo le certe convulsione contraddizioni che sono dati dalla durezza del fa dei fatti di fatto sta avvenendo esattamente questo
Che il Direttorio informale non giuridici Zagato
Nazioni più forte decide oggi qualsiasi possibilità di intervento militare e qualsiasi possibilità di azione economica in qualsiasi parte del mondo all'interno di qualsiasi Stato nel mondo
Perché tutto questo avviene
Tutto questo avviene appunto perché mancano le istituzioni comunitarie diciamo così
E mancano e torno a ripetere non possono esserci non sono immaginabili nemmeno forme di istituzioni pubbliche comunitari a livello mondiale
E allora chi si vuole richiamare agli imperativi liberali
Perché si vuole richiamare questi imperativi io ricordo
Un celebre passo della ricchezza delle nazioni di Adam Smith il quale sosteneva diceva
Che
Siamo nel mondo della globalizzazione del
Si può anche investire in Borsa con i telefonini
Diceva Adam Smith perché il mercato non sarebbe funzionato sarebbe stato fonti di mercato che Luini delineavano sarebbe non avrebbe mai avuto un buon funzionamento se non avesse avuto di fronte
Un potere pubblico che puntasse a salvaguardare l'interesse generale
Questo potere pubblico a livello globale non esiste né può esistere ecco allora abbiamo bisogno di pensare a qualcos'altro
Ha messo
E non come mere ipotesi ama ammessa come realtà dei fatti che oggi il potere dello Stato la sovranità statale e ha ridotto poco più che avessero un potere di Grande amministrazione all'interno degli Stati degli imperativi che provengono dal mercato mondiale
Oggi lo Stato costituzionale
è una pagina molto
Flebile trasparente
Oggi e più importante
Lo Stato ragioniere che non lo Stato costituzionale oggi per uno Stato il con il compito fondamentale quello di dover far quadrare i bilanci
Pubblici di fronte alle esigenze del mercato mondiale la concorrenza mondiale piuttosto che quello di far rispettare valori di dignità e valori legati alla persona umana e qui vengo a un punto teorico
Che considero però estremamente importante
Questo mondo
Il mondo della globalizzazione porterà sicuramente a sul piano teorico e già lo ha portato perché si unisce ad altri ad altri ad altri componente io ad altri fattori
Sta già portando verso un'accentuata a forma di individualismo
Ma l'individualismo
Che esce fuori della cultura del mondo globale
Non ha nulla a che fare con l'individualismo che abbiamo conosciuto nei secoli scorso in questo secolo
Perché anche INCE non in tutte ma in molte visioni liberali ma soprattutto nella visione diciamo delle allieve della persona umana quale se imposta nelle costituzioni europee
Che era in realtà un concetto più proveniente dalla cultura cristiana che non dalla cultura liberale così è in Germania è stato così in Italia così in Francia così in Spagna
E quindi vedere sono i principali Paesi dell'Europa continentale
Ecco in questi in queste nazioni l'idea che si è imposta è appunto l'idea della sovranità della persona umana
Ma guardate bene che la persona umana non coincide affatto con l'individuo
Haber sono umana un concerto nel quale confluiscono sia componenti individuali sia componenti universalistiche nel senso che la persona umana è un valore è un'idea nella quale confluiscono sia possibilità di realizzazione di autorizzazione dell'uomo delli del singolo uomo sia però elementi di socialità di solidarietà che danno appunto a questo concetto quel carattere di universalità che altrimenti non avrebbe
Ebbene questo concetto di persona umana nell'economia e nei rapporti della globalizzazione saranno totalmente distrutte sovrano sarà totalmente distrutto a favore dell'individualismo dell'uomo singolo
E già lo vediamo nelle proiezioni
I pensatori soprattutto americani
Cioè di quelli in cui non è stata mai presente questo dibattito tra individualismo il personalismo
Già la vediamo in queste proiezioni in cui si idealizzare l'uomo come una sorta di demiurgo di piccolo devo che poi diede il piccolo dio che poté decidere sulla propria vita anzi sulla vita degli altri
E sulla propria morte
Ecco
Questo è se volete per me insegna massimo della affermazione dell'individualismo per me più becero per me più nocivo per la società
Certo questa è l'ideologia
Nel mondo della globalizzazione il potere dei singoli sarà sempre un potere sempre più ridotto
è vero che la società globale tra virgolette una società in cui non ci sono istituzioni pubbliche è vero che nella società globale ci sono sono soggetti soggetti fisici o o giuridici ma comunque soggetti individuati nuovamente quelli una volta nel secolo scorso vengono chiamati i sudditi rispetto allo Stato
Tutto questo è vero ma è vero anche che la società globale propone delle relazioni assolutamente diseguali
Non esisterà più un concetto di individuo pari all'altro nessuno sarà pari all'altro una sfida globale la Società Globale esisteranno soggetti individuali come ad esempio perché tale è per il diritto alla grande Corporation che potrà
Addirittura azzerare le finanze di dieci Stati insieme con una propria un proprio investimento e quindi azzerare impoverire la popolazione di dieci Stati insieme e ci saranno poi soggetti individuati appunto che sono quelli
Che le cui tra cui come sicuri e basi sussistenza sono azzerate possono essere azzerate dal potere di un semplice altro soggetto quindi i rapporti tra società globale così come è configurata oggi saranno rapporti assolutamente diseguale
E il tutto avviene in un mondo che sempre più diviso
In un mondo che è sempre più come si può dire separato da un abisso tra coloro che hanno ricchezza e potere e coloro che non hanno né ricchezza né potere
In più a questa grande divisione si sovrappone una divisione culturale religiosa che
Che ma rafforzare in qualche modo in qualche modo questa divisione
Per concludere
L'aumento che sto scrivendo un libro su questo argomento io non vi dirò quali sono le mie proposte perché
Così in qualche modo vivi però a leggerle nel libro che uscirà presso la terza quando uscirà
Ma vorrei concludere con una affermazione
Non credo che sia lontano dalla realtà
L'orizzonte che viene prospettato ad esempio da Samo ad Huntington
Credo che in questo mondo così fortemente diseguale quale mai la conosce l'abbiamo conosciuto in questo mondo globale nel quale
I rapporti che una volta erano considera apporti esterni rapporti un mondo lontano sono in realtà parti interna di questo mondo della globalità
Un mondo nel quale appunto il sedici e rotti per cento da votazione consuma l'ottanta tre rotti per cento del del delle risorse umane e all'opposto
Abbiamo l'ottantatré per cento e rotti che consumano
Appena il sedici per cento conta all'incirca sedici per cento delle risorse che offre questo mondo in questo mondo non credo
Che si possa avere una convivenza pacifica l'idea di una pacificazione di questo mondo sulla base delle dei comandi e delle direttive fatti dei Paesi più ricchi
La vedo estremamente lontana
Tanto più che in questi anni questi Paesi più ricchi e più potenti non hanno fatto nulla per dividere questo per attenuare questo divario che anzi anche negli ultimi dieci anni è andato crescendo anziché diminuire
E allora è difficile non dare ragione a tanti non quando prevede un futuro in cui ci sarà un grande scontro che sarà culturale politico ed economico allo stesso tempo
Probabilmente alla fine nel breve periodo
Le nazioni più ricche potranno anche sopravvivere a questo sconto provano imporre la loro legge ma non credo che nel lungo periodo nel lungo corso potranno essere vincente
E allora da questo se questo
Il fosco scenario dei prossimi anni io faccio
Modestamente da questo posto un appello a coloro che siano i governi delle nazioni più ricche e tra questi ci siamo anche c'è anche il governo italiano
Che stia tu come si può dire
Che abbia una politica innovativa in questo campo non si può ancora continuare a pensare che solo porre le condizioni le imprese italiane o diciamo europee
Nelle condizioni di competere nella concorrenza mondiale sia l'unico obiettivo di questo Stato si stanno creando si stanno ponendo di fronte dei problemi giganteschi
Che al momento l'Occidente non fa nulla per affrontare o per risolvere è interesse dell'Occidente cambiare lo scenario di questo mondo e cambiare i termini dei rapporti di questo mondo se l'Occidente non lo fa a mio avviso si ricandida al suicidio grazie
Passare loro la parola per un intervento onorevole Antonio Marzano che può parlare udì l'obbligo di qua come crede come preferisce camorra
Ma io avevo preparato un intervento
Che si riferisce all'Italia
E alla condizione di libertà in Italia
Sono tentato sarei tentato ma non Calderone la tentazione avendo ascoltato almeno la seconda parte della intervento di Baldassarre di dire qualcosa a proposito ma a questo punto preferisco che esca il suo libro e magari farà una recensione un pochino critica credo nei confronti di questa tesi
Perché secondo il mio punto di vista la globalizzazione spesso creduto caduta degli steccati
Che proteggevano le economie uno dall'altro e quindi
Non ci sente
Per
Soprattutto alla globalizzazione è una caduta fondamentalmente una caduta degli steccati riproducevano gli Stati nazionali le inefficienze
E anche un po'i soprusi dei governi nazionali e quindi da questo lato produce anche da sviluppare
Con una tesi
Da mettere a confronto con quello che diceva novantasei di aumentata libertà di scelta di ubicazione
I possibilità di sanzionare da parte del mercato i governi che meritano Sanzio però non Cardone tentazione e cerco di riprenderà invece il intervento che volevo avevo in animo di fare punto prevenuto terra terra rispetto e considerazione di alta teoria politica
Noi abbiamo dei dati
Crescenti
Del di un istituto che si chiama il ghetto Institute di Washington
Che ci vede penultimi in Europa nella graduatoria delle libertà economica
E trentatré esimi nel mondo
La graduatoria ricostruita
Con riferimento alle libertà economiche ma sappiamo che vi è una buona diciamo concordanze o correlazione fra libertà economiche e libertà to cook libertà politiche
E recentemente per esempio c'è stato pubblicato l'importante saggio di Richard Pankhurst che si intitola property and freedom
è uscita
Nel novantanove un salto importante in cui si vede come storicamente
I reggini ti hanno riconosciuto tutelato il diritto di proprietà sono anche i regimi in cui maggiore è la libertà politica viceversa
E questo è una dimostrazione importante io credo della relazione del cioè fra libertà economica della libertà politica che altri pensatori anche italiani hanno tenuto in genere
Hanno cercato di di distinguere ma che di fatto a me pare difficile
I fatti per cui l'Italia così in basso nelle graduatorie delle libertà economiche ma io dico anche politiche
Sono un po'sotto gli occhi di tutti e sarebbe interessante anzi costruire il ciclo vitale dell'italiano medio nelle sue varie fasi e credo che ci accorgeremmo che nelle varie fasi del ciclo vitale Italia italiano si imbatte in situazioni in cui i margini di libertà il margine di scelta tipici di ogni fase del ciclo vitale dell'uomo
Risultano muto ristretti in Italia
Sempre più ristretti
Insomma l'italiano per esempio nasce con un debito
Un debito che deriva dal debito pubblico
Che ereditate dalle generazioni precedenti e che dovrà pagare imposte e a questo debito pubblico badate non corrisponde un capitale fisso sociale costruito con quel debito perché se così fosse il conto patrimoniale diciamo così del neonato sarebbe in equilibrio
Debito ma anche infrastrutture sociali questo debito si è formato senza finanziaria diciamo non sempre per finanziare infrastruttura
E poi l'italiano fra i cinque e i ventuno anni ha un problema di scelta dalla scuola
E sappiamo che però in Italia c'è sostanzialmente un forte monopolio pubblico
Per la scuola
Tra i ventuno e i venticinque sia vicino al mercato del lavoro
E se riesce a superare tutti i vincoli divieti che ci sono sul mercato del lavoro
E superato un lungo periodo di disoccupazione che notoriamente è uno stato di soggezione di dipendenza per disoccupato
Si trova poi sì
Fortunato e ha l'opportunità di lavorare a pagare una tassa sul lavoro
Che è rappresentato non solo dalle imposte sul reddito Maicon sui contributi da contributi previdenziali oneri vari che gravano sullo
Naturalmente tra i venticinque e i sessantacinque anni a tutta la sua vita è costellata da un prelievo fiscale che si aggira come sapete su quarantacinque quarantotto per cento al secondo i calcoli
Se in alternativa al nuovo decide di intrappolato da o per esempio dipendente decide di intraprendere un'attività produttiva e ancora prima che ci riesca
Probabilmente dovrà per due anni e tre immensi secondo i nostri calcoli dedicare il suo tempo ottenere tutti i permessi nulla osta alle autorizzazioni le concessioni che servano in Italia
Per mettere su un'impresa
E quando l'ha fatto anche qui dovrà fare i conti con una imposizione fiscale che nonostante quanto afferma
Il ministro Visco ancora l'altro ieri su ventiquattro ore non è affatto in linea con la media europea ma è più alta della media europea
E come imprenditore non è libero di assumere
Non essendo anche libero di licenziare come sa le due cose sono correlate
In età adulta deve fare i conti con un sistema sanitario nazionale che ancora oltre centralista
Pubblico con pochi margini dice
E dovrà poi fare i conti con una un problema pensionistico per il quale ancora una volta non ha in realtà molto scelta perché quel cuneo fiscale per la tassa sul lavoro che aveva cominciato a pagare fin dal primo anno in cui lavora
I lascia assai poco reddito per affrontare il finanziamento di forme di tutela pensionistica diversa in diciamo integrative
Segue il suo corso nel corso della sua vita subisce un torto
Per avere una sentenza in sede civile di primo grado deve aspettare tre anni alcuni medici e per la vela anche in secondo grado passano ancora due anni e questa non è una tutela dei diritti e anche di proprietà
Se invece qualcuno lo accusa di fatti penali
Può rimanere in carcere per qualche anno prima della sentenza vedete che il ciclo vitale dell'italiano medio costellato di trappole
Nei confronti della sua libertà
In generale non esiste per l'italiano l'equazione
Di an audit fra le tasse che si pagano i servizi si ricevono in cambio e quando non c'è
Questa proporzione fra il pagamento dei delle imposte e i servizi dello Stato non sia i cittadini sia assunti perché si paga senza una contropartita
E questo ciclo vitale si conclude
Con l'ultima imposta lo Stato si sa banche sta con l'imposta di successione
Durante il ciclo vitale l'italiano sarà chiamato di quando in quanto a votare
Ma
In Italia c'è questa particolarità naturalmente c'è la concessione del diritto di voto
Ma non l'ho detto che il tuo voto venga rispettato
E non c'è moltissima differenza fra il negare il diritto di voto o concederlo senza che esso abbia l'influenza che meriterebbe
E questo accade quel ribaltoni o quei referendum non è sauditi
Dunque la situazione di fatto alle situazioni in cui i margini di libertà sono ristrette in quasi tutta la fase dei sassi in rilevanti il ciclo vitale dell'italiano medio e se vi chiedete che cosa c'è di meccanismi dietro queste perdite di libertà
Probabilmente potrete constatare ma voi siete più bravi di me nella fare questo tipo di analisi
Che quel contributo di civiltà che ci viene dallo che da Montesquieu circa la separazione dei poteri
In Italia e precario
Perché il potere legislativo in gran parte assalto al potere esecutivo attraverso le innumerevoli verde
E perché questa assicurazione Frey giudiziario agli altri in Italia anche molto di
Perché c'è un meccanismo di formazione delle leggi che si chiama concertazione
In cui in realtà sono rappresentati i grandi monopoli
Il grande nuovo polo industriale il grande monopolio sindacale
E naturalmente il monopolio governo del Governo
E da una situazione di grave dalla concertazione fatta da questi tre grandi monopoli e difficile che escono
Interventi conformi al mercato decisioni conforme al mercato
E intenso meccanismo sul quale richiamo la vostra attenzione quello della formazione delle leggi
è un pregiudizio di tutti i politici e perciò non mi riferisco solo al Parlamento italiano
Chiunque ci sia un problema c'è una legge che può risolvere quel problema
E quindi abbiamo una produzione di leggi a getto continuo
Mentre non è affatto detto
Che ogni problema richieda una legge
Molto spesso i problemi si risolvono meglio lasciando al mercato di risolverli
Ho lasciando che le regole etiche dunque non leggi in senso stretto regolari comportamenti può anche attraverso la consuetudine
Si fanno troppe leggi in questo Paese e non sempre ci si chiede
Qual è il conto dei benefici e dei costi che ogni nuova legge conto
Probabilmente questi tre meccanismi messi insieme
Non c'è nitida separazione dei poteri c'è una concertazione tra i grandi monopoli che presiede alla formazione degli enti non c'è un'analisi attenta di che cosa porta ogni legge in termini di costo per la società
Sono la base di quelle perdite di società di libertà che costellano delle varie fasi il ciclo vitale dell'italiano medio
Poi
Io
Dirò subito che sto per compiere un piccolo atto di viltà
Nel senso che logica vorrebbe
Parlando di senatori onorevoli
Che ad esempio i carristi sulla tra l'altro bella sotto tutti i profili l'azione di Adornato invece non lo farò ecco fungo
Ma fu Ugo ci saranno altre occasioni ovviamente per parlare di quegli argomenti certamente più numerose di quelle
Perché invece abbiamo per parlare di una cosa che ha introdotto Antonio Baldassarre devo dire che ai miei occhi è stata così stimolante la sua
Per l'azione coraggiosa su quell'argomento e che
Ne è venuto spontaneo non comodo ma venuto spontaneo fare l'atto di viltà commette sfuggire quindi a le questioni politiche interni la libertà in Italia e per venire fare pochissime considerazioni invece immagine appunto dei temi introdotti
Da Antonio Baldassarre
Devo dire che comunque la cosa ha un senso perché
Adesso
Rischio di
Creare una caricatura di quello che ha detto Antonio
Me ne scuso lui me ne scuserà per ragioni di vecchia amicizia ma a cura comodità espositiva e anche una comunità polemiche tutto questi beh io ho sentito dalle sue parole come dire
Una venatura
Di pessimismo tale per cui
Se fosse vero per intero
Come dire
Quello che lui ha evocato come possibile scenario naturalmente
Noi rischieremmo grosso a parlare di progetto liberale di cultura liberale perché perché con l'accelerazione storica poiché stiamo vivendo lui ha un orizzonte temporale addirittura plurisecolare ma con orizzonti con l'accelerazione storica che stiamo vivendo alcune cose rischiamo ritrovarceli fra i piedi liquidi vocate evocate Daloui fa qualche anno
Ecco probabilmente molto prima di quanto non sarebbe accaduto nel passato in situazioni ragionevolmente analoghi
Per Antonio
C'è andato giù piatto perché praticamente ha detto
Qui si sta creando la prima società macro globale
La la prima società senza Stato
Lasciamo perdere poi se ci farebbe piacere che ci fosse uno stato uno sì evoca più preoccupazioni che non esigenze
Ho aspirazioni ma in ogni caso insomma ci stiamo muovendo verso una novità storica assoluta ecco la prima società
Senza sta e da qui però
Vengono immediate due deduzioni che sono molto rilevanti ai fini del Poldi qualsiasi progetto liberale
Primo punto
Una società senza Stato
Quasi per definizione non rischia rischia di essere quasi per definizione una società senza politica o a bassissimo tenore politico naturalmente
E quindi anche una società senza libertà politica perché perché poi il sostantivo importantissimo libertà ma l'aggettivo politica la qualifica voglio dire se non c'è la polis è difficile che ci sia la libertà politica e tutto spremendo adempie a rischio
Antonio ha evocato il rischio che perdano consistenza i diritti umani più in generale diritti politici
Certamente i diritti civili oserei dire i diritti tout court perché perché poi non è facile
Difendere e garantire i diritti in una scelta senza Stato senza istituzioni
Ecco io non sono pessimista come Antonio da questo punto di vista non è un problema di orizzonte temporale certo se noi abbiamo allora a vedere fa duecento trecento anni non proviamoci nemmeno certo ma negli orizzonti temporali che intende fare un paio di generazioni io non sono così pessimista non sarei così
Preoccupato e pessimista
Sarà forse per una ragione Antonio ha un ascendenza
Scientifica di tipo giuridico si è formato
Sulle istituzioni in senso giuridico
Io ho un'ascendenza come politologo ovviamente di altra natura
Le società senza Stato le abbiamo avute eccome le comunità senza Stato l'abbiamo avute come la polis senza Stato l'abbiamo avuta come e abbia avute tante
Piccole grandi piccole grandi
Piccole gli antropologi conoscono benissimo
Vivono anche ai nostri tempi
Ma anche grandi
Panebianco non lo vedo non so se è arrivato un arrivato insomma tutti i cultori di relazioni internazionali sanno bene che quelle sono comunità dove la polis sfumate dove le istituzioni sfumano dove lo Stato cioè non c'è compare non compare
Il si può dire che solo questa senza politica non si può dire non si può dire
Si capisce quasi niente le relazioni internazionali se l'interpretiamo solo col metro della potenza militare o dalla potenza economica ancor ancor meno
Perché perché vedo che l'intendenza segue ma
L'intendenza da sole non vanno da nessuna parte
Allora
Perché sono meno pessimista perché ho l'impressione che
Francamente non non riesco a capire Antonio ad esempio a vedere tu hai utilizzato globalizzazione uguale internet internet uguali globalizzazione per comodità anche dispositiva polemiche è chiaro che non possiamo ridurre tutto a così ma ammettiamo per un attimo che si possa ridurre io non riesco a vedere internet senza regole
Internet senza Stato lo vedo ma internet senza regole non lo vedo per la semplice ragione che le regole sono già dentro
Quindi con la più banale la regola delle carte di credito ricco lei la più pericolosa quattro che però è intimi sicuramente legata ai diritti
Dottor inosservanza editi dalla garanzia edilizia disciplina i diritti e così via io ho l'impressione che sia una grande provocazione per tutti liberalismo compreso
Il mondo della globalizzazione del mondo di libertà ma non nel senso che mettono radicalmente
Come dire in forse
Fondamenti delibera di goffi dai fondamenti dei diritti
Civili e politici ma semplicemente
Mettono i radicali discussione le forme del passato ma o alcune forme del passato perché ripeto perché abbia studiato bene situazioni di Police senza Stato tipo le relazioni internazionali o tipo le comunità antropologiche
Prive di forte istituzionalizzazione Ford in senso formale e ce l'abbiamo tre cose dietro le spalle
Faccio un esempio subito