"Cultura e politica" argomenti: Aggiornamento sulla vicenda della Fondazione Valentino Bucchi; La crisi del cinema italiano e il disegno di legge sul cinema del ministro dei beni culturali Giovanna Melandri

Portato sulla fine del cinema italiano col punto interrogativo o senza proprio e non
Martini sentiamo che cosa ci addetta Emanuela Martini il cinema italiano sembrava essere stato in diversi periodi in crisi è una
La crisi particolare questa senza vie d'uscita Amadei problema che quasi tutti i periodi conto anche del passato sembra essere il tattico perché il tentativo riuscito
Cioè io quando quando tre giorni fa mi sono trovato a scrivere questo pezzo certo Ponterotto proprio l'impressione
Giù
Per ritorno all'indietro perché
Riscrivere le stesse cose di tentare le stesse cose che circa spettare all'inizio degli anni Ottanta che non a tutti il momento in cui appunto
Si parlava di crisi assolutamente irreversibile eccetera eccetera devo dire che dal vaticano da tutti e tre io almeno da tre dei temi
Che c'erano nella pagina del sole cioè sia quello riesco perché di fatto i termini chiaro che peraltro non ci siamo praticamente consultati tra noi viene fuori un'immagine ammetto una volta lei più tecniche
Pertanto con sola neppure immagina sconsolati ma viene fuori anche però una presa di distanza da certa critica che invece sembra come un
Pensiero unico ricantata la difesa c'è
Ma ecco secondo me il fatto a a Meana è una cosa che a me trova assolutamente ingiustificato e ingiustificabile cioè la difesa del prodotto nazionale solo in quanto prodotto nazionale questo purtroppo è una tendenza che intanto c'è e io non discuto e questo posso anche essere a le delle migliori motivazioni che un minimo di sciovinismo forse di orgoglio eccetera eccetera un po'come come amici francesi forse ci farebbe solo bene che cosa ne abbiamo poco perché
Diamo un certo provincialismo però la difesa a oltranza di una cinematografia che diciamo negli ultimi quindici anni e anche prima in diversi momenti non ha
La re non ha prodotto non è riuscita a Prodi a produrre un corpo immaginario riconoscibile ebbe assolutamente folle perché allora in questa maniera si difendono nell'arco nel nel mucchio si difende tutto se non avranno di che
Del vedo le singole opere dei singoli no mi dei singoli autori distingue i piccoli firma e chiedo magari nessuno conosce che neppure il pubblico riesce a vedere perché non sta né in giro c'è no la vita di chi l'indiscriminata rischia di essere esclusivamente una difesa corporativa e quindi di all'andava ora esattamente nella stessa strada cioè di non far rinascere niente di non rinnovare niente di non ma di non cercare neanche di scavare appunto nelle piccole cose oppure nelle cose che non piacciono al pubblico che invece possono essere cosa fondanti per un ma non dico una linea
Cinema italiano comunque per per un un minimo tipica ristrutturato
Immaginare cinematografico nostrano non non non si può fare non è e ingiusta questo come lei però gli elementi principali di questa di questa crisi una crisi di autori rapidi produzione anzitutto ma
Ho capito che è anche il titolo tutto e c'è sempre stata c'è purtroppo in Italia ormai
Da temo che quando io dico vent'anni in realtà sono pochi ormai da trent'anni probabilmente non esiste più un prodotto medio cioè i la ecco la la pittura probabilmente al cinema italiani dove avrebbe dovuto essere al ora la ripresa del prodotto medio potrebbe fondamentale è una parte fondamentale per il consumo è anche DTT TTT tira a citarlo radiatore di sceneggiatori di tipo nel trantran tutte quante le cose
E potrà pronunciano struttura produttiva
Non non c'è storicamente cercata forse in un periodo brevissimo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta citate alcune figure di produttori interessanti e intelligenti che che si muovevano agilmente su tutti i fronti cioè
Chiamata
Medio non esclude che il cinema d'autore del genere non escludeva il cinema assolutamente Kim assolutamente ostico come potevano essere ai primi di Antonioni cito a caso no purtroppo non esiste temo che annerita quasi per nulla in Italia romana nanna figura di produttore in questo senso paralitico ovviamente qualche piccolissimo produttore purtroppo non è esistito e non sono esistite figure simili però Mokhtar per cui non esiste una una struttura produttiva
Io non ce l'ha
Medio probabilmente
Che pure minimamente esiste in altri Paesi è attaccata alla televisione quale ruolo ha giocato per altri sei Buono io l'istruzione il cinema italiano potrebbe giocano ai valori ma in realtà tacciono del Paese in cui le televisioni con dei progetti molto intelligenti magari
Nel passato ormai a hanno hanno giocato dei ruoli molto positivo rispetto al cinema percezione esempio infantile esercitato da tutti che tra fondamentale
Negli anni ottanta
Il cinema inglese toccherà temi del Ultra Trail distrutto anche quella perché anche quello cinema che è sempre senta attraversato critiche duravano decenni
C'è stato
Ci fu Channel Four famoso rete televisiva che comincia a produrre film che però prima no venivano proiettate in sala ed è servita moltissimo alla politica di Channel Four prima che fosse chiamata più forte la branca cinematografica a ricostruire
Un un immaginario cinematografico
E e poi gliele come Leo però che viene proiettato nelle sale la prodotto medio della televisione sono coincidenti come Die Welt contenuti d'imposta
Elettrodi la perché attualmente poi io diciamo vediamo le programmazioni televisive oggi potrà per esempio di cinema e televisione tassa sempre meno sta per ovviamente presso la prima o seconda serata penso spiccano praticamente equivalente
E il Repubblica di privato e no diceva che appare sempre meno passa al sono alcuni grossi film acquistati appunto dalle reti e poi al posto dei film
No sette otto anni fa si vedano moltissimi film anche vecchi fino a quindici anni patrocinati addirittura per il feeling che ne erano adesso sono banditi fino alle tre di notte no
E alta Italcogim è stato preso sorpreso dai chirurghi prima perché vorrei decorose di produzione americana
E dalla fiction ma in questo momento la televisione
Il suo gallina dalle uova d'
Nella fiction finché durerà che però appunto non è un prodotto trasportabile al cinema è un prodotto tipicamente televisivo con una scansione tipicamente Delia ad retorica addirittura radiofonica tante parlato Saint con un minimo di intenzioni
Da un minimo di inventiva
Eccetera eccetera quindi
Cioè in in realtà in questo momento potrebbe aver anche produttiva me una funzione molto importante temo che questo si scontri con quelle che sono poi invece esigente loro
Di programmazione cioè certi film non possono essere trasmessi perché in prima serata sicuramente perché sono vietati quattordici perché contengono delle cose ritenute rapporti per lo schermo televisivo di prima serata e questo questo e evidentemente implica una selezione molto rigida si
Coproduttori che negli acquisti tra l'altro se si considera la classifica degli incassi della novantanove classifica mondiale o gli effetti speciali e farla un po'da padrona rispetto a figlio invece di a contenuto
Di dialogo
Postazioni ma quella croce sul prato così però cioè non credono ancora sono sicché proiettate su schermo in effetti speciali ma che prima era via col vento quindi cioè in realtà è il è sempre stata insomma su super spettacolare nel momento in cui c'è oggi una spettacolare la a raccattare il grosso degli incassi cioè questo ciò non ha impedito che venisse fuori col cinema d'autore che ci fossero dei grandi tracce io non sono e io
Non credo che ci sia una fetta unica che cinema difendibile c'è bisogno di carne sul ciclomotore bisogna metterne sul cinema piccolo io sono assolutamente favorevole a Cima Grande se mi piace appunto
Anche credo che faccia bene al cinema da un certo punto di vista perché poi riporta gli spettatori al cinema cioè io respira è vero che quello che è stato fra Monti e Bennato famoso come l'effetto Titanic no cioè ad altra data del Titanic c'è stato un aumento enorme di spettatori cinematografici moltissimi sono stati i giovani adolescenti che poi punto sono ritorna a tirare tornavano ad essere il grosso del pubblico cinematografico macchiette trascinato dalle e capitale poi quel che vadano a vedere anche altri film non solo quelli con Di Caprio ma poi finiscono per andare a vedere
E altri potrà tra coperta anche di altri che non è così enorme purtroppo tornando alla
Cinema italiano lei mica ci sono sulla fatto se il cinema debba essere assistito una larga fetta del cinema italiano gli ha assistito viene giudicato quasi sempre da burocrati sulla che di appunto di progetti di sceneggia
Un sulla base della prodotto porno
Realizzato da cosa come lei lo Stato deve
Dare quattrini al cinema deve sostenerlo
E porta aperta nacque spione annosissima penso che sia io onestamente non so qual è la soluzione di questa come non
Cioè io trovo assolutamente assurdo giudicare un film
Ma e decidere proliferano noto i soldi sulla pelle una sceneggiatura perché evidentemente perché non è letteratura cioè ci sono le immagini c'è tutto il resto per cui magari una sceneggiatura può parere orrendi
E poi invece il trimestre del listino e viceversa d'altra parte onestamente io non so assolutamente non saprei come suggerire che che suggerimento dare non saprei come incalza maniera potrebbero far perché c'è spesso questo questo contributo serve prima non serve dopo che il film è finito certo e per farlo per cui io non sono assolutamente come potrebbero risolverà questa questa contraddizione appunto chi giudica letterariamente una cosa che un'opera che non è letterariamente principalmente di Riva non solo ma
Principalmente l'idea per cui credo che quello sia un sia veramente un noto enormemente complicato forse dovrebbero ai dovrebbe essere prestato un'attenzione forse ancora più specifica Progetti più a rischio però credo che sia il momento dalla valutazione che è un momento chiave
Sul quale bisogna per forza inventare qualcosa economici e l'argomento della
La valutazione attualmente questo è momento complicato però proprio da un punto di vista generale lei crede
Nessun finanziamento non potrebbe essere un'altra delle soluzioni possibili voglia lasciar
Circolare sicuramente
Il cinema quindi togliere una serie di la circolazione
Delle pellicole nelle sale però magari lasciar fare poi alla mercato lasciar giudicare al
Allora lasciar giudicare al mercato pura follia perché il mercato soprattutto mercato dice educato come il nostro in cui c'è una televisione che non c'è un'insegna i film cioè che non c'era il cinema che non fa più il cinema una educazione delle scuole a tutti i livelli eccetera l'immagine che insomma ormai addirittura cioè non non c'era mai arrivato insegnare cinema nelle scuole ma è il cinema è diventata una forma a quasi desueta di comunicazione per cui lasciare al mercato vuol dire da mette a questo punto veramente io sono un assoluto sostenitrice del Che americano dire mettersi direttamente in mano a a a ai ai clochard e prodotti ai grossi prodotti americani Prato appunto lasciare al mercato prospetti degli esercenti non sono questi personaggi tanto illuminati che prendono i film piccoli italiano intendo da distribuire calcio si potrebbe immaginare un tipo io aiuto economico che coinvolga a sua volta anche per esempio dell'esercito per un attimo l'esercizio a pare più respiro più spazio a certi piccoli film detto interna che filtra Nieri perché questa aperta cioè
Una cosa che che che ho notato io c'ero solo io perché che fanno tutti una delle maniere
Efficaci una delle
Forme pubblicitarie più efficaci per i più piccoli quelli che non sono tanto pubblicizzati in televisione del passato il pubblico e ci sta ormai è diventato molto più efficace della critica sui giornali dell'arco critica sui quotidiani tutta troppo spesso non ha a tempo sufficiente per esercitarsi perché un figlio detenuto cinque giorni poi smontato
Cioè d'altra parte io voglio vedere chi riesce a costringerlo nell'Occidente a e mi è un film che non gli rende più di cinque o sei giorni quindi Bette con questo punto vale sia per i film italiani che perché il paniere che per certi film americani piccoli e complicatissimo lasciare al mercato
Il numero delle sale che c'è stato peraltro con accompagnata dal
Spettatori
Uomo favorire la singola non può essere una somma lamentato non aver fatto nelle sale poi aumentate ci vanno sempre cioè non
A in una multisala armi fanno gli stessi finché fanno in tutto il in tutte le altre sale non non mi cambia niente non è che ci sia rintracciato il prodotto
Purtroppo farebbe una grande ricetta che però purtroppo cioè che ci possono vivacità culturale maggiore dappertutto però questa purtroppo non non
Che quella sarebbe la cura di molti ma l'immagine temo che
Via praticabile capitolo pare che parla nasce da nulla fin qui e Manuela Martini direttore di film TV e critico cinematografico
Dice Francesco Maselli regista Francesco Maselli presidente dell'Unione europea degli autori cinematografici la verità è che i film italiani non riescono a CIR colare c'è un sistema bipolare Cecchi Gori Medusa dei controlla quasi tutto quali stimoliamo regista se sa già che le ha suo lavoro rischia di arrivare al pubblico insomma il mercato censure Rebbe almeno cinquanta titoli la hanno secondo Maselli che dice antitrust a salvarci un dato problema di circolazione delle pellicole ma come diciamo in apertura esiste una disegno di legge che reca disposizioni volte a favorire la circolazione delle opere cinematografiche se ne sta discutendo in Commissione Cultura della Camera la scorsa settimana c'è stata un'audizione un'audizione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato intervenuto il tuttora Michele Grillo che appunto una componente di questa autorità garante della concorrenza
Il dottor Grillo ha definito i contenuti di questa proposte di legge di questo disegno di legge che dice il disegno di legge si propone di evitare fenomeni distorsivi nel mercato nazione alé della distribuzione delle pellicole che possono essere indotti da un potere di mercato esercitato da un lato della domanda dagli esercenti i quali acquisiscono attraverso operazioni di concentrazione la disponibilità di un numero elevato di sale sul territorio nazionale questi soggetti possono sfruttare il proprio potere per selezionare le pellicole di maggiore richiamo rendendosi conseguentemente meno disponibili e programmare pellicole di minore tritura nelle quali viene così così la colata la circolazione per effetto delle stesse strategie di mercato i distributori tendono al contempo non noleggiare le pellicole di successo alle sale cinematografiche indipendenti con una conseguente limitazione e le possibilità di accesso di tali sale al mercato della distribuzione questi effetti risultano aggravati dalla presenza di esercenti integrati verticalmente i quali possono essere significativamente presenti sia sul mercato nazionale e della distribuzione sia nell'attività di esercizio cinematografico la possibilità di saturare con il proprio prodotto la programmazione di un cospicuo numero di sale amplifica infatti le difficoltà di accesso alle sale cinematografiche degli altri distributori col i come gli ostacoli per gli altri esercenti indipendenti nel disporre di quei film che il distributore integrato a valle il programma delle proprie sale questo età arte del discorso del dottore Michele Grillo in Commissione cultura la scorsa settimana alla sua analisi però rispetto a questo disegno di legge proposto anche dal ministero dei beni culturali non è un giudizio positivo diciamo che è un giudizio se negativo sentiamo proprio le conclusioni del suo
No discorso in Commissione cultura questi sono i motivi per cui pur comprendendo l'esigenza di promuovere la permanenza in sala del prodotto cinematografico nazionale ed europeo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato intende rilevare come alla incerta efficacia degli strumenti a tal fine individuati si accompagni e alla fine una idoneità favorire nella natura delle stesse relazioni di mercato comportamenti collusivi da parte dei maggiori operatori del settore
E c'è così creando condizioni di vantaggio per le imprese minori che la norma intenderebbe favorire
Signor presidente onorevoli deputati io ringrazio a nome dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato per averci voluto ascoltare in questa circostanza
Fin qui il dottor Michele Grillo con polenta dall'autorità Antitrust la settima Commissione poi proseguito i lavori con un dibattito sono intervenuti tra gli altri Giovanna Grignaffini de di Aix Paolo Romani Forza Italia Marco nasce come avete sentito l'autorità Antitrust giudica abbastanza inadeguati così gli strumenti individuati da questa diesel da questo disegno di legge per appunto favorire la circolazione delle opere cinematografiche in definitiva per permettere alla cinema italiano di non
Ci sono altri strumenti naturalmente noi siamo sempre della Paredes che invece all'intervento della Cato sia più naturale quello che può riservare le migliori sorprese parleremo però di questo propone di questo disegno di legge dalla ministero dei Beni e culturali della prossimo appuntamento punto lunedì dalle venti e trenta alle ventuno ne parleremo con i protagonisti politici e cercheremo di comprenderne gli contenuti essere appunto queste misure potranno in qualche modo aiutare a risolvere questo problema è tutto per questa sera buon ascolto e un saluto da Cinzia Caporale