Contro i referendum del 21 maggio org. dal Comitato del "no" (c/o Cinema Capranica)

Aspetti annui da
D'Antoni tarda qualche minuto per un impegno che Emma era il quarto partecipante a questo nostro incontro e quindi io direi di iniziare i nostri lavori ci raggiungerà presto
E innanzitutto vorrei ringraziare tutti voi per questa partecipazione
Così numerosa e attenta impegnata vedo io non avevo dubbi perché i temi che trattiamo il tema che trattiamo e di grande interesse organizzata dal Comitato per il No questo nostro incontro ed in particolare chi vi parla un esponente del comitato per il no ho visto anche l'amica di notti che saluto l'onorevole Novelli era impegnata la camera può darsi che ci raggiunge
Vorrei fare soltanto due o tre considerazioni introduttive Brera e per avviare poi questo nostro più che dibattito questo nostro incontro con gli interventi di esponenti di un'area politica il comitato per il no è più largo come sapete
Ed è trasversale nessuna meraviglia su questo come e trasversale il fronte dei referendari
Noi abbiamo voluto parlare questa sera ad un'area
Al io non saprei come chiamarla Mallare a
Moderata se questa è una parola che da me viene accettata con un significato positivo
Del Real schieramento di centrosinistra su un punto che riteniamo di grande rilievo per lo sviluppo della politica e delle istituzioni del nostro Paese il referendum elettorale del ventuno
Sfogliando come avrete fatto voi
I giornali di questa mattina
Sembrerebbe che l'oggetto specifico di questo nostro incontro sia una riflessione che è aperta
E che è di rilievo per quanto ci riguarda e che riguarda il centro dello schieramento politico il centro dello schieramento che si ritrova del centrosinistra che è legato anche ad una certa impostazione politica e qualche riflesso ce l'ha anche il referendum e la possibile nuova legge elettorale
Vorrei dire però perché io avverto su questi argomenti ho avvertito una difficoltà è una qualche prepotenza
Cioè vorrei dire che noi questa sera siamo qui con voi per impegnarvi per ragionare attorno alle ragioni del nuovo e delle modalità di del referendum elettorale
Guai sempre ad avere una posizione aprioristicamente critica con gli organi di stampa o gli organi di comunicazione
è sempre sbagliato io
Questo vizio non ce l'ho perché alla fine poi rispondono ai loro interessi alla loro coscienza la loro impostazione politica
Alla oggettività si dice sempre non sempre così ma mi pare che nel dibattito attorno ai referendum del ventuno ed in particolare
Del referendum in materia elettorale le voci
Che noi ascoltiamo che noi leggiamo presente il rispetto alla grande opinione pubblica
Siano voci o siano state in questi giorni voci largamente unilaterali
Credo di registrare un fatto oggettivo insomma c'è una posizione che tende a disconoscere le ragioni del rifiuto di uno strumento come il referendum in in materia elettorale
Io così vedo quella nostra volontà non solo questa e a Roma di cercare di rispondere ai me con i mezzi che abbiamo è quella di daremo oggi alle ragioni profonde e serie di prospettiva
Che c'hanno portato almeno alcuni di noi alla costituzione del comitato del rifiuto del no al referendum elettorale
Quindi questo è l'obiettivo ripeto naturalmente che ci sia un dibattito politico aperto
Voi domani abbiamo il Consiglio nazionale del nostro partito ci sono rimaste iniziative queste ci sono ma io vorrei naturalmente nella libertà assoluta degli interlocutori che ringrazio
Dirigenti di partito di governo che sono qui a questo nostro dibattito a voglio dire queste ragioni non possono non essere in quest'occasione approfondite e sviscerate rilanciate
Ha un'opinione pubblica che si troverà ad affrontare questo problema
Tra dieci giorni sette otto giorni
Io non voglio entrare molto nel merito perché lo fanno i quattro interlocutori
Voglio dire che
Le ragioni vengo da un dibattito televisivo tra i sostenitori del sì ai sostenitori del no alla al referendum elettorale
E debbo dire che noi innanzitutto abbiamo rifiutato e abbiamo preso una posizione di rifiuto del referendum elettorale
Innanzitutto per il merito la soluzione la situazione che verrebbe fuori da un'accettazione da una vittoria del sì e quindi il raggiungimento del quorum sul
Legge elettorale
L'abbiamo detto molte volte ci torneremo stasera
Non è detto che il Parlamento sia in grado oggi dopo il referendum di mettere le mani a una legge elettorale non lo so io credo che il Parlamento avrebbe potuto farlo dovrebbe farlo ancora
Non siamo sicuri il risultato di una vittoria del sì al referendum elettorale mette in piedi una situazione che sul piano della stabilità dei governi sul piano della rappresentatività sul piano della funzionalità delle istituzioni è un mostro
Non esito a definire in questo modo basta dire
Che centocinquantacinque collegi vanno in centocinquantacinque collegi sia daranno al Parlamento chi ha vinto e chi ha perso alla faccia poi di una chiarezza delle posizioni di rappresentatività che imboccano i referendari
Io credo che queste siano ragioni profonde per farci schiera c'è un punto del resto che credo sia di rilievo in questa situazione in questo dibattito
Io non lo so come si schiereranno le singole forze politiche
Ma il sentire
Che la posizione di astensione dal voto
Venga rimproverata al cittadino come qualcosa di disdicevole mi sembra una posizione che contrasta con un diritto sancito da un dispositivo costituzionale
Ci sarà una ragione per cui il nostro ordinamento dice che in un referendum se non si supera la soglia del cinquanta per cento il referendum ma la domanda decade non scatta
è un diritto che un cittadino esercita quindi cercare prima si è fatto un lavoro ai fianchi sui cosiddetti fantasmi
Mi astengo anche dal dire chi portava il il lenzuolo addosso forse in qualche caso forse non ce n'era nemmeno bisogno delle in suolo perché insomma la la posizione già era indicativa
Ma il rifiuto quindi dell'esercizio di un diritto come qualcosa di disdicevole occorre reagire a questa forma di prepotenza e quindi cercare di chiarire le ragioni per cui un cittadino decide come comportarsi e vuole votare no o se illegittimamente decide che contrasta il referendum non andando a punta
Questo è un punto che nel nostro dibattito credo sia di
Grande rilievo insomma a me pare al di là
Della inutilità della via referendaria
Rispetto a problemi così complessi
A me pare che chi sostiene
Di votare sì
I promotori del referendum chiedano alla fine una delega in bianco al cittadino
Per tornare poi in Parlamento
E la cosa inusuale al di là del merito che il referendum esemplificativo vedrete che questa domanda quando andremo a votare per chi ci va coprirà un foglio ci vogliono quindici minuti per leggere il quesito
Ma io credo che si chieda con il referendum una delega in bianco al cittadino
Non si risolve un problema di una legge elettorale più efficace che anche noi diciamo che è un problema aperto nella corsa tipicamente italiana è tipicamente inaccettabile per me
è che a promuovere il referendum non siano gruppi di cittadini
Ci sono forze politiche tra le maggiori per presenza nei gruppi parlamentari del nostro Parlamento
Ed è una contraddizione eclatante
Non si può dire
Vogliamo far vincere il sì per costringere il Parlamento poi ad affrontare il problema ma in Parlamento ci siamo noi e ci sono forze di grande rilievo forse quelle maggioritari qualcuna anche dello schieramento di centro sinistra e dell'altro schieramento che dovrebbero svolgere un lavoro non dopo l'approvazione di un referendum che metterebbe in piedi un mostro rispetto ai problemi agli interessi del Paese ma che potrebbero svolgere questo lavoro in Parlamento già da ora
Il problema non l'abbiamo nascondere
Io quando parlo di delega in bianco mi riferisco al fatto che poi una volta per caso passati referendum
Quando si va e si tornerà come dicono in Parlamento le posizioni degli alcuni dei promotori dei maggiori promotori del referendum sono abissalmente distanti l'una dall'altra
E l'aderente anche o perché si dice lo facciamo fate fate voi
Quindi la nostra posizione dei promotori del comitato per il no è stata questa questa è una materia importante probabilmente questa legge elettorale
Bisognerebbe rivederla il Parlamento è la sede si dice ma non lo fa è difficile ma diventa più facile una volta messi in piedi un meccanismo mostruoso no le difficoltà se c'erano prima ci sono ora
E la
Un rapporto corretto con il Parlamento per le forze politiche non è quello di scavalcare e ho finito un rapporto corretto è quello di assumersi le responsabilità
E in una materia come questa non c'è costrizione che tenga
La costrizione sempre qualcosa di inaccettabile ma in una materia come le regole o la regola centrale che la legge elettorale bisogna avere la forza la lucidità la capacità l'umiltà di mettersi a tavolino e confrontarsi con tutti
Se poi qualcuno rispetto a questo bipolarismo italiano così poco omogeneo e dovrebbe essere più omogeneo secondo me senza dirlo ha in mente di passare da un bipolarismo non molto omogeneo
A un bipartitismo forzoso imposto per non per convinzione politica ma per via delle regole formali elettorali bene almeno per quanto mi riguarda siamo assolutamente contrari ad una posizione
Sì questo oggi
Ho detto
Riferimento
Ho detto il due schieramenti come sapete e ho finito solo trasversale
Lo sappiamo nessuno scandalo in questo
Se mai lo scandalo è in un certo moralismo dall'altra parte non mi pare che il fronte che qui oggi noi rappresentiamo il Comitato per il No usi questo strumento di un moralismo poco motivato dall'altra parte questo cioè
Io voglio dire che almeno per quanto riguarda le forze presenti questa sera questo dibattito noi sappiamo che in questa materia c'è trasmessa lirismo ma noi militi diamo in uno schieramento
Divieti anni uno schieramento e crediamo rispetto alle tante speculazioni che si fanno che noi ribadiamo siamo nello schieramento di centrosinistra non per questo quella legge elettorale
Ma perché oggi la politica segna un suo discrimina in un taglio che riguarda in Europa politiche economiche sociali ed altro
Quindi la trasversalità riguarda questo problema io credo che almeno come promotori voi di questo referendum è trasversale almeno le forze coi rappresentanti che sono qui questa sera
Noi siamo schierati questa battaglia la vogliamo fare con grande determinazione senza farci intimidire da nessuno ma non rinneghiamo le posizioni che abbiamo per le profonde convinzioni che abbiamo già espresso
Io mi fermo qui voglio dire ai quattro interlocutori che abbiamo il teatro fino alle otto un quarto d'ora venti minuti per tutti la massima evangelica di beati gli ultimi punti al sempre giusta
Presuppone che i primi non siano troppo diciamo così egoistico
Come presidente di quest'incontro io mi permetterò dibattere di quanto stiamo a un punto in modo che tutti e quattro posti ad avere il tempo necessario per i vostri interventi grazie di nuovo per questa grande partecipazione
E per
Per lei
L'ordine alfabetico così come l'abbiamo messo anche il manifesto che qualcuno di voi avrà visto e Boselli ha il privilegio io credo di fare il primo intervento
Per come avete capito il richiamo sui tempi di Marini era solo per me perché partivo non ci sarà bisogno io intanto devo dire che sono molto lieto di essere qui stasera ringrazio Marini
Che hanno promosso questa Assemblea
Molti mi hanno chiesto ma che ci vai a fare a Capranica rifondare il grande centro soldi presenza di D'Antoni ha gettato no siamo qui
Per siamo qui per discutere di una di una questione di di grande rilievo politico per la vita del nostro Paese certamente anche per il centrosinistra e certamente il centrosinistra soffre
Molto in questi mesi ha sofferto molto e lo facciamo liberamente
Da uomini e donne liberi che hanno avuto in questi mesi
Per passione politica e per convinzioni profonde il coraggio di dire no come scrive questo cartello di dire no ad una idea
Dell'Italia che non ci piace che non condividiamo e che a nostro parere allontana il nostro paese dal resto d'Europa
L'abbiamo già fatto
L'abbiamo già fatto lo scorso anno
Eravamo Franco lo sa molti di meno
Molte di meno
Voi sapete che lo schieramento e trasversale tra parte
Se Walter Veltroni non prova disagio a sedere accanto a Gianfranco Fini non vedo per quale motivo
Non vedo non vedo per quale ragione dobbiamo provare noi disagio a sederci accanto a Bertinotti stasera non c'è insomma trasversale è uno schieramento trasversale
Lo scorso anno il nostro schieramento era molto più Sottile
Non c'erano altre forze che quest'anno e lo scorso anno siamo riusciti a dire di no
Il modo chiaro ed esplicito al tentativo che riproposto quest'anno voi mi consentirete un minuto senza che questo suoni come una polemica verso l'Alta Corte
Siamo tutti da molti anni abituati ad iniziare i nostri discorsi dicendo rispettando ciò che dice la magistratura in questo caso no la prima magistratura della nostra Repubblica
Io ho provato molte perplessità
Quando ho saputo che il referendum elettorale era stato accolto
Perché penso che c'è il rischio
Che aggiungere al referendum abrogativo che la nostra Costituzione prevede con la scelta fatta
Un altro tipo di referendum
Referendum infinito
Perché se quest'anno come io penso la maggioranza degli italiani o come io spero a maggioranza italiani tornerà a dire quello che ha detto lo scorso anno
Non ce lo toglieremo più di torno il referendum perché il prossimo anno Ceroli proporranno e poi ancora e poi ancora fino a quando gli italiani stufi credo di tornare ogni anno alle urne a votare su schede incomprensibili
Oro cresceranno i seggi o alla fine gli daranno il voto insomma
La cosa che mi dispiace è che c'è un tentativo di farci passare
Per i restauratori
Ecco su questo punto io voglio dirvi la mia opinione io non sono nostalgico
Non provo Nostalgia per il vecchio sistema proporzionale
Penso che l'Italia abbia deciso di cambiare pagina
Non mi sento una restauratore e quindi non accetto questo modo
Di dividere l'Italia tra i buoni e cioè i promotori dei referendum e i cattivi cioè tutti noi coloro i quali non condividono o spirito i contenuti referente
Ci hanno provato
Con questa macabra
Campagna sui morti che votano macabra campagna anche perché insomma i morti d'Italia non votano credo almeno cinquant'anni cioè da quando la Repubblica l'abbiamo fatta so forse durante il fascismo votano i morti nei piccoli paesi
Non ci vuole lo dico con grande affetto e rispetto verso l'amico Taradash è sufficiente catalano se uno è morto non vota difficile che possa andare al seggio no
Noi abbiamo voluto difendere un altro diritto il diritto dei visi
Di poter votare
Perché quando al Senato
Si è tentato contro gli amici del Partito popolare che hanno reagito devo dire con molta determinazione e con grande
Introdurre
Una norma palesemente incostituzionale
E c'era il tentativo da parte di alcuni dei promotori del referendum di impedire alla alla radice la possibilità che il quorum Macchi
Io non mi sento restauratore e respingo l'idea che chi ecco contro il referendum soprattutto quello sul sistema elettorale lo faccia perché e nostalgico del passato
Lo facciamo
Perché come ha detto Marini
Se dovesse essere approvato questo referendum la situazione che abbiamo conosciuto in questi sei anni sei governi in sei anni con la legge maggioritaria come prima
Più di prima e secondo me anche peggio di prima sarebbe destinata a peggiorare
A peggiorare
Io non voglio ripetere lo conosciamo tutti il meccanismo insomma in centocinquanta collegi alla Camera
Agli elettori
Dovremmo dire che è inutile andare a votare perché loro vanno al seggio e sceglieranno il candidato del centrosinistra e del centrodestra
Ma sarà inutile perché in centocinquanta seggi verrà eletto anche l'altro non soltanto chi ha vinto anche chi ha perso
Ci rispondono
Ma se il referendum passa
Poi noi faremo una legge
Per impedire che questo accada
Insomma una cosa io non so in quali Paesi europei visto che parliamo d'Europa succede i promotori del referendum non tutti per la verità
Diciamo questo lo dicono i più furbi
Quelli che si occupano di questo referendum per altri obiettivi che non sono quelli che assicurare la stabilità politica i governi del Paese sono quelli di consentire non avendo i numeri attraverso la legge elettorale di poter dominare diciamo lo schieramento politico
Non so il quale parte d'Europa i promotori di un referendum si presentano D'Antoni perché surplus esperto degli altri ma di questo pareva i presta capire e si presentano e dicono
Noi vi chiediamo di votare sì cancellando la quota proporzionale perché crediamo che attraverso la quota proporzionale i governi siano i stati è uno fa tutta la discussione tribune politiche parla con tutti dice no non è vero conclusione
Diceva Franco Marini ed è molto efficaci perché è vero ed è impressionante
Alla fine della discussione i referendari dicono sia chiaro è se dite di sì al referendum non sarà certo quello che proponiamo noi la legge elettorale
Perché la cambieremo perché quella che vi proponiamo con il sì non va bene
Ammettiamo che è una legge elettorale peggiore dell'attuale
Che non solo determinerà maggiore stabilità per i governi ma renderà i governi anziché durare un anno dureranno sei mesi questo il modo di ragionare del nuovo che avanza cioè i referendari che lo scorso anno
Hanno fatto loro battaglie e quest'anno ce la ripropone
Io sono rimasto amareggiato stamattina leggendo che l'ex Presidente del Consiglio dei ministri
L'onorevole D'Alema uomo che rispetto anche perché appartiene estimo appartiene alla coalizione nella quale noi ci siamo impegnati
Ha dato la sua interpretazione della dottrina costituzionale
Non so di quale Costituzione si occupi l'onorevole D'Alema perché io ho riletto nel pomeriggio quella italiana non ho trovato una parola
La cosa mi ha colpito perché proprio dove mi è stato capo del governo fino a qualche giorno fa
E ha detto potete votare sì
Potete votare no la cosa importante e andare a votare
Perché se non andate a votare violate uno dei principi della convivenza civile e democratica
Ma io non quale convivenza
Quale Costituzione
Il diritto di dire di no al referendum andando al mare andando ai monti così facciamo andando ai lati stando a casa o andando al cinema è un diritto che la nostra Costituzione garantisce da cinquant'anni
E non credo
Via nessuno
E non credo che a nessuno sia permesso in questa campagna referendaria corsia Cesa
Di utilizzare un argomento che scorretto
Scorretto si può dire potate sì per questa ragione
Si può rispondere votiamo no per queste ragioni non si può dire guai a voi elettori dovette andare a tutti i costi alle urne non è così
Il diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione e noi abbiamo il dovere di difendere anche il diritto dei cittadini domenica ventuno di maggio
Di fare altre cose se non sono convinti della utilità della serietà e della bontà di tutti i referendum o di qualcuno in modo particolare
Queste sono le mie opinioni
Io penso che dovremo
E chiudo così Marino mi richiama all'ordine dovremo impegnarci in questi giorni la prossima settimana sarà molto difficile ricordandoci che noi non vogliamo restaurare un bel nulla
Noi siamo i sostenitori lo diceva sempre Franco
Siamo stati convinti della scelta di campo che abbiamo svolto negli anni scorsi nella coalizione di centro sinistra siamo convinti che il bipolarismo in Italia come nel resto d'Europa è un valore che va difeso
Non siamo affatto dei restauratori ma siamo convinti che la ricetta che referendum ci propone è molto peggiore della realtà che abbiamo conosciuto in questi anni grazie
L'ordine alfabetico non riesco a cambiarlo anche se volevo fa dare più respira D'Antoni che arrivato tardi qui toccate insomma è quello ormai è una regola che abbiamo stabilito
Ma anch'io ho accettato volentieri l'invito che mi è stato rivolto di partecipare a questa manifestazione
Nella funzione sociale sindacale che assolvo
Come l'abbiamo constatato nel corso di questi anni
Si è determinato
Gli assetti mondiali un cambiamento
Serio continuo del modo di produrre del mondo del lavoro
E sicuramente ha preso piede diciamo la corrente
Forte
Di liberismo di concezione molto spregiudicata diciamo di centralità dell'individuo
Fuori da ogni schema di coesione sociale fuori da ogni schema di rapporto con gli altri fuori da ogni schema di
Assetto che garantisca la maturazione della società equamente vissuto
Il grande tema che le grandi democrazie e che tutto il mondo in questo momento ha il tema di come
Sia possibile e non sulla fase di così grande cambiamento ottennero una distribuzione equa della ricchezza del sapere del potere e la grande questione aperti
Nel mondo
E noi abbiamo pensato che solo un cambiamento di tutti i soggetti in campo istituzioni
Partiti sindacati delle politiche che le ispiravano potevano accettare questa sfida possono accettare questa sfida per cercare ritrovare la via d'uscita più seria più coerente rispetto alle grandi diseguaglianze rispetto alle grandi distanza il nostro paese in questo è sempre di più in una deriva rischiosissimo la deriva delle due Italie
Che alla fine danneggiano l'una l'altra perché una troppo forte e non cresce più trova a crescere all'estero e l'altra troppo debole che rischia di restare abbandonata ed è su questo
Sull'insieme di queste questioni che anche in Italia ha preso piede una corrente in verità frastagliata strani
Che chiameremmo anglosassone
Cioè una corrente di liberismo ai cui referendari sono fatti portavoce
Nel loro schema assolutamente coerente
Perché i referendari hanno proposto ventiquattro quesiti referendari
In uno schema del tutto si tiene con un modello elettorale un modello di giustizia un modello sociale un modello sindacale un modello nei rapporti un modello per la sanità un modello per la pensione c'è uno schema intero
Lo hanno fatto sulla scia sull'onda di una parziale vittoria elettorale come quella che ebbero nella europee del mille novecentonovantanove
E sull'onda di quello presentarono all'Italia attraverso un meccanismo di grande facilità qual è la raccolta dei cinquecento mila firme un modello di società
Che si ispirava a questo tipo di indicazione chiameremmo questo tipo di indicazione de la Destra anglosassone più pura
Perché è esattamente la Thatcher perché si è fatta portavoce di un modello di società in cui non esiste diceva detto la Thatcher la società esistono i singoli individui che hanno rapporti con lo Stato
E che su questa base non hanno bisogno di nessun corpo intermedio di nessun sindacati de nessuna associazione perché ne rispondo nella logica classica del più forte
E la logica di una democrazia che noi non condividiamo interamente non condividiamo noi che siamo cresciuti con una contrazione dell'individuo che si fa persona e la persona per valorizzarsi deve avere rapporti con gli altri
Deve farsi comunità deve farsi azione deve farsi interamente capace di realizzare se stesso con gli altri quel modello che viene proposto
è un modello assolutamente inaccettabile per un intero per tutti e ventiquattro i quesiti che sono stati presentati alla al popolo italiano il popolo italiano
Il popolo italiano e saggio
Perché ha provveduto non sembra provveda come noi vogliamo ma ha provveduto
Tant'è vero che ha portato i proponenti dei referendum dal nove per cento del giugno novantanove al due per cento del sedici aprile del due mila cioè il popolo ha provveduto perché ha capito che c'era una una sfida inaccettabile
Non tollerabile la Corte costituzionale ha provveduto a sua volta a togliere quelli che erano proprio in termini costituzionali in accertate mi ha lasciata sette
Questi sette rispondono la stessa impostazione
Io trovo incredibile tutti quelli che continuano a fare distinzione tra loro e Lazio
Che dicono quelli sociali sono l'attacco ai diritti fondamentali del lavoratore cosa rarissima e quella elettorale va bene perché fa comodo a noi non può funzionare questa cosa qua sono tutti negativi o sono tutti positivi cioè proprio l'area era un modo di ragionare al contrario allora mi sono chiesto perché perché sono diventate anglosassone
Fiordi
Compagni alla sinistra sono diventate anglosassone
Protagonisti insieme in una storia e sono diventate anglosassone perché evidentemente non credo per una caduta di cultura per una caduta di assetto di voi
Di aver con cui è stato per ragioni storicamente ancora non precisate una posizione di forza e di egemonia e di valere un sistema elettorale che risponda ad una posizione di forza ed egemonia tutto il resto non conta
Perché dal punto di vista dagli argomenti che portano proprio gli argomenti sono argomenti assolutamente inaccettabili si dice se si toglie la quota si garantisce stabilità
Perché per ora con la quota del quattro per cento non abbia avuto stabilita
Ricordiamo a questi che quando c'era
La proporzionale lo ha ricordato Boselli per ultimo quando c'era la proporzionale avevamo una crisi ogni anno da quando chiamo il maggioritario uninominale ad un turno con la quota abbiamo la crisi ogni anno
Se togliamo questa quota avremo una crisi in servizio
Perché mentre avevamo otto partiti col proporzionale oggi ne abbiamo quarantaquattro se togliamo la quota ne avremo ottantotto
Perché è sicuro che ognuno si fa il suo essere a trattare con leggi cioè sicurissimo
Nessuno è sottoposto più ad una verifica nessuno è sottoposto più ad un rapporto ma c'è di peggio
Quel modello presuppone una concezione elitaria la democrazia
Una delega perché quel modello coi vuole un'elezione diretta per forza
Poi vuole qualcuno a cui delegare
Qualcuno che penserà tutto qualcuno a cui noi ci affideremo non c'è niente da fare forme di cesarismo sono contenute
Nel nel modello anglosassone orecchiano Paesi come l'Inghilterra e gli Stati Uniti che li hanno come dire questi modelli sperimentati che hanno per duecento anni
Fatto hanno anche loro un dibattito per sapere se gli funziona più o non gli funziona
Perché anche le il bipartitismo in crisi perché hanno più partiti perché astensione ha raggiunto livelli inaccettabili per il sindaco di Londra ha votato il trentatré per cento degli inglesi
Per il presidente degli Stati Uniti vuota un numero basso direttori c'è una situazione di grande discussione in quel tipo di democrazia e anno dopo cent'anni di esperienza di modello figuriamoci in Italia con una società complessa con una società frastagliata
Pretendere di importi un modello ha delega una che porta al bipartitismo e non rispettoso nella democrazia nell'alcolismo perché questo è in discussione
E in discussione proprio la capacità di tradurre da questo qualcosa di più forte
Ecco perché noi pensiamo che sconfiggendo i referenti
Si possa finalmente aprire una discussione sul modello istituzionale in questo Paese cosa che non è stata possibile da tante ragioni qui che ha fatto politica ne sa più di me dai fallimenti delle bicamerali dopo quello che è stato vissuto è incredibile parare una legge elettorale senza parlare di sistema istituzionale che l'accompagna senza parlare di quell'asse è tutto questo e che cosa corrisponde e propri crediti
Noi pensiamo sarebbe logico partiva l'assetto è poi vero strumento elettorale in questo Paese si deve fare per forza il contrario
Per questa ragione noi pensiamo che vincendo sconvolgendo i referendari sia possibile veramente aprire una discussione sulla legge elettorale
E su modello istituzionale noi continuiamo a preferire
Lo diciamo con grande serietà e lo dico anche la sindacalista guardate non c'è bisogno di essere politico lo dico perché il modello di maggiore coesione sociale che si spera Oropa preferiamo il sistema tedesco che garantisce stabilità e pluralismo
Che al cancellierato
Che ha un rapporto diretto che non cancellare solo per una regola e che tali idea proprio non a caso i sindacati tedeschi sono insieme a noi i più forti d'Europa non a caso perché hanno un sistema che glielo consente
Nei sistemi maggioritari con i collegi uninominali
L'associazionismo è molto più complicato resta una funzione solo cosiddetta tredici non esplicato il rapporto diretto con qualcuno con una due schieramenti ma pare al sindacato all'autonomia diventa complicatissimo per questa ragione non è solo una questione politica
è una questione profondamente democratica e sociale non vogliamo aprire finalmente un dibattito che possa portare questo Paese
Fino al mente ad un sistema vero nuovo istituzionale che abbia queste caratteristiche stabilità e pluralismo e che la finisca con un assetto di chiacchiere
Di c.t. come via di mistificazioni che si commettono sulla testa la gente che poi la gente riceve delude perché può e non si garantisce quello che dicono e pertanto poi si astiene
Considerano il rimedio la causa continuano a parlare della cancellazione alla quota proporzionale che esattamente alla causa loro lo considerano freme
L'esatto contrario
Ecco perché io penso che dovrebbero riflettere i sistemi più stabile più pluralista in questo momento in Europa sono il tedesco lo spagnolo
E c'è una ragione
Perfino la Francia che sembrerebbe più stabile come vediamo a un presentare pubblica di un colore è un Governo dall'altro schieramento non & grande elemento di stabilità mentre la Spagna la Germania anni
Un sistema proporzionale corretto che garantisce stabilità probabilismo pochi partiti
Ma garantiti nella loro svolgimento perché quello che vale per la Spagna la Germania non deve aver per l'età
Per l'età non può valere e sapete perché
Perché l'ha detto Boselli trattando un altro argomento io lo dico
Perché ti dicono subito allora sei nostalgico
Ai nostalgici
No io non sono affatto nostalgico riguarda la Spagna e la Germania tanto che sono state le voglio contare lei altrove Nostalgia e setto pontile può dire questo qualità Boselli su un altro terreno Alma ci dicono un'altra cosa allora se democristiana
Come semplice se l'offesa
Cioè come se
E avremo fatto agli errori l'avvio delle cose alcune hanno commesso sicuramente ma io non capisco perché noi dobbiamo continuare ad avere questa timidezza bene sì siamo democristiani che non abbiamo nulla di cui vergognarsi
Mentre
Mentre
Mentre
Mentre
Mentre sia non lo schieramento sia nell'altro hanno la vergognarsi era chiedere scusa per il loro passato questi dati valenza e allora carabiniere questa discriminazione
Questo tipo di assetto che non garantisce né governabilità che non garantisce il pluralismo che cancella con le regole le forze in campo
Le forze in campo si cancellano con il consenso con il rapporto con la capacità di far politica e la politica è impegno sacrificio Busto non è questa cosa banale di appartenenza
Fateci caso non si chiede più alle persone tutti sei cosa vuoi dove andare si chiede subito con De Santis dire però mettere sotto l'etichetta e io non lo dico prima contesto voglio sapere dove pagò prima di dire coltivato voglio sapere che cosa vogliamo fare di questo Paese
Voglio sapere quale modello di democrazia economica hanno in testa voglio sapere quale moderno per queste due italiane in testa
Voglio sapere quale modello di democrazia hanno in testa e quale ruolo si cioè se parlo a sindacalista per il sindacato in questa condizione
Perché non mi piace questo modo come va avanti questo capitalismo
Prima c'era l'equilibrio tra Stato e capitano
Ora l'equilibrio non c'è più si è scelta la strada giusta dalle privatizzazioni ma se non si è stato il secolo modello con il ruolo del lavoratori il rischio è un abbandono il rischio la terra di conquista perché come voi vedete qui sono tutti anglosassone la mattina
Avete visto questa gara se n'è andato il ministro Cardinale avete visto questa gara della cosiddetta telefonino di terza generazione
In Inghilterra gli anglosassoni hanno fatto Laganà
E hanno regalato settanta mila miliardi
In Germania faranno pagare e vogliono ricavare centoventi mila lire
In Italia avevano deciso che come la vegliarda licenza
Cinque mila ragazze da tutti felici poi improvvisamente hanno riflettuto ed è forse meglio almeno cinque mila licenza almeno venticinque mila miliardi
E tutti gli anglosassone che dicevano evviva evviva sul modello appunto inglese hanno detto odorose va a fare si tagliano gli investimenti in questo è una cosa incredibile questi sono anglosassone la mattina quando c'è il breakfast
E diventano i pianisti malvezzo giorno quando hanno gli spaghetti all'amatriciana perché se no non funziona perché hanno una concezione all'alba portò allo Stato
Che si getta e botta
Che si prende si usa e si getta questa è la condizione chiese non c'è uno schema un modello se ci si senta solo contenti Borghetti accetto al mio al mio banchetto questo continua a fare passi avanti
E su questo che dobbiamo riprendere il cammino il rapporto è chiaro che domenica dobbiamo vince
Ventuno maggio ci sono due modi e
Anche qui c'è un modo pilotare no sette no sette no perché ce ne sono due sociali sette no
E c'è un altro modo che la Costituzione garantisce quello di far venir meno il quorum che è previsto dalla Costituzione
Io amo questa cosa perché l'astensione sembra sempre una cosa strana subito di Bolano sei per l'astensione lo dico sempre no io sono per far venir meno al cuore dice ma e
Ma se ora non ne capisce addizionati debba andare hanno non c'andare ma in faccia cent'anni dirige che c'è l'astensione basta che politici
Che debbono fallire questi referendum perché sono referendum sbagliati con un testa un modello di società e di democrazia
Inaccettabile non solo per noi che abbiamo questi valori e questo interesse ma per l'intera società italiana
Che se qualcuno si scorda di tutto questo e scegli altra strada
E vorrei fare di questo un elemento ma qui mi fermo perché non mi appartiene
Se non subito scrivono chissà cosa abbiamo in testa Chabrier piano con calma
Non mi appartiene ma se qualcuno ritiene che tutto questo se posso usare perché tu possa dominare su un'altra noi lo stiamo provando sul livello sociale
E in questi mesi abbiamo alzato la testa proprio perché si stava svolgendo
Questo tipo di assetto questa funzione di autonomia dei ruoli questo tipo di rapporto
Io sono convinto che la democrazia ha tutto da guadagnare
Da un assetto invece non subalterno
Do l'assetto di corpi sociali che funzionano da un comportamento complessivo che possa portare veramente al rilancio alla rimessa insieme di forza gli interessi di valori
Che sono tanti sono nascosti
In questi anni purtroppo si sono divisi ecco perché noi dobbiamo valutare portare in campo
Una capacità nuova di assetto di proposta e sull'onda della vittoria il ventuno maggio a mettere in campo una proposta istituzionale e su questo misurarsi
Tra le persone di modello sociale del rapporto indicando una strada un cammino ridando fiducia alla politica
Che la vera grande questione aperta in questo Paese siamo circondati da maestro di sfiducia
Siamo circondati da profeti di sventure terribile siamo circondati da iettatore strapazzo che descrivono il futuro peggiore del presente e del passato c'è da restare impressionati a sentirli parlare
Dicono queste cose terribili ai giovani di dicono i figli staranno peggio dei patti
E mi sono sempre messo alla testa di quel figlio che si deve convincere che per avere una speranza l'uso parlo delle star peggio guardate che cose terribili che gli dicono egli è ridicolo con questo posto quasi sarda ecco perché c'è il cambiamento
Anche la cosa buone presentano tutte negative io penso che proprio per questa ragione una forza viva che dà fiducia che vince la battaglia referendaria che mette in campo valori di libertà di solidarietà
E dice a Totti venite con noi riprendiamo il cammino questo Paese potrà essere migliorare e tutto nostrani non dobbiamo chiedere a nessuno
Non dobbiamo chiederlo
Come elemento di regalo come il ringraziamento come se ci fanno entrare sul lusso come se dobbiamo stare lì accanto alla porta no no vogliamo un sistema
Elettorale istituzionale di democrazia in cui ognuno si misura e si ha il consenso prende il consenso fa l'alleanza e propone il suo modello di paese il suo modello di società
Noi siamo in grado di farlo e questo numero oggi qui presente l'insieme dall'attenzione che abbiamo ci può portare a grande risultati ecco perché dobbiamo andare avanti senza fermarsi e senza avere il minimo di tutto Panza grazie
Io
Cari amici credo anche a nome dei miei colleghi qui al tavolo la presidenza voglio dare un ringraziamento particolare a Sergio D'Antoni che su questi temi
Con chiarezza e senza titubanze ha schierato una grande organizzazione dalla Società italiana come la CISL di questo chi siamo veramente
Ancora la parola la parola a Clemente Mastella
Già
La della mia testimonianza
Non sarei sincerare di altre parole chi credo sia arrivato qua guardando in maniera un po'più strabica al di là del recinto della circostanza del ventuno di maggio fatto male Marini ad invitarmi
Perché dirò che la questione del referendum questione politica
E guardo al di là di quello che saranno le nostre speranze per il dopo ventuno di maggio
E debbo dir la verità in premessa che la questione talmente politica
Che ha fatto molto bene a lei Presidente dalla Commissione europea Prodi che pure aveva dichiarato nei mesi precedenti non attestarsi sulle posizioni politiche italiane
A dichiarare ieri che Louie per il sistema maggioritario perché la questione politica perché la disputa che è intervenuta tra di noi e che pone questa mescolanza tra il diavolo e l'acqua santa che abbiamo assistito nelle Aule parlamentari tra la destra e la sinistra anche una questione politica
Prodi farebbe bene a non interessarsi alle questioni politiche italiane se nei giorni feriali che in quelli festivi
Detto questo il mare era molto stringente molto pacata io credo amici che c'è un tentativo e io tentativo che nasce da questa sorta di ossessione che si è sviluppata nei mesi e negli anni passati
E quando debbo dirlo in modo tale che Marini che ha tentato in questa circostanza con fare molto saggio di porre ipoteche nessuno Marini ipotizza per quanto mi riguarda scelte diverse da quelle che abbiamo realizzato in maniera strategica
Detto questo allora credo che sia consentito di radiografare di operare una ricognizione di quello che non va
E ci sono tante cose che non vanno
L'idea che Veltroni come sottolinea stamani Possa stabilire dire ad Amato organizzato il centro e una cosa che non mi piace o ci organizziamo noi
O viceversa non accettiamo questa indicazione o lo dico anche a Sergio non sono i momenti delle titubanze dobbiamo andare al di là
Non sono consentiti dubbi né perplessità non abbiamo certezze davanti a noi cioè però da superare queste colonne d'Ercole
Nelle quali dobbiamo maturare la felice coincidenza di un ripristino a fronte di bisogni affronta di quello che chiede l'opinione pubblica italiana questo ritorno io spero di questo grande sogno di questa grande speranza
Che si era presentata dal centro
E io ho detto e voglio ribadirlo qua che noi siamo la terza forza siamo la terza forza per dimensione naturale
Per consenso elettorale occorre però che questa terza forza Giunchi sul piano della politica
E debbo dire che il gioco giocato sul piano della politica mi riporta la circostanza dell'Ulivo quando la sinistra chiedeva che Prodi dovesse rappresentare l'elemento di equilibrio naturale c'è un esponente del centro se oggi noi indichiamo
Che nell'equilibrio e nella competizione altrimenti la competizione e perse il prossime Guidi il centro e ci sia non più l'Ulivo lo spirito l'Ulivo ma la circostanza di forze che siano protagonista se volete alla pari ma con la guida del centro
Nel senso che nella competizione nella disputa ci sia il centro a guidare terra ammortizzare quella che è stata la latitanza dei bisogni del Paese espressa da una qualità che forse non è stata riconosciuta dal Governo da lei né dalla sinistra
Per una ragione
Per una ragione molto semplice che la sinistra ha occupato il centro sinistra non soltanto gli spazi della sinistra
Io occupando gli spazi del centro sinistra arresto balbettante la prospettiva del centro o il centro amici sì ridesta e come diceva l'onorevole Moro stavolta in futuro da bere nostre mani
E c'è capitato per caso
Forse bisogna ringraziare l'Abruzzo e mi dispiace molto perché se nell'Abruzzo avessimo vinto propenda staremmo galleggiando nella prospettiva del prossimo anno di avere un governo eventualmente a guida della Premiership dell'onorevole D'Alema
E avremmo certamente perso le elezioni politiche generali
Che cosa noi dobbiamo realizzare lo dobbiamo reggere innanzitutto quello che il dato dell'aggregazione del centro
E un'aggregazione del centro che nasce soltanto da forze parlamentari sfruttamento però Sergio e la chiamata in campo a rinforzo e sociali di forze sindacali di quelli che credono in questo spirito del centro uno spirito del centro che va giocati in maniera politica non Landi
E devo dire la verità in cui dobbiamo scegliere quando mi dice il Partido popular dobbiamo intenderci sui programmi
Io lo sulla difficoltà a dire come ho dichiarato poco fa
Non avendo l'ingorgo forcuta utilizzando le mie espressione dal punto di vista lessicale occupati altrove allo stesso modo che non capisco quello che si sta verificando depura parte il Partito Popolare amici con motore sta questo è quello che chiede la gente
Perché l'abbiamo realizzato nel Paese all'insegna di questo centro sinistra un po'disparato
La ideologia dell'ambiguità la medita non parte noi rischiamo di essere non compresi dall'opinione pubblica
Perché navighiamo e galleggiano tra Scilla e Cariddi dell'ambiguità a riforma sanitaria l'espressione se mi dite che bisogna difenderla vinti perché appartiene al recinto del partito del mondo popolare son d'accordo con voi ma ci sarà una ragione di radio perché la Bindi non c'è più nel governo
Se la riforma sanitaria consentiva enormi consensi elettorali perché non lascia la Bindi se nel mondo della scuola ci fosse stato questo enorme a pile queste norme seduzione Dinoi cicli scolastici perché non lasciare delinque cioè nel senso che non capisco dove la difesa esse Veronesi si arrischia a recuperare quella frattura
Magari immaginando di ricomprende le ragioni che non sono state spiegate al meglio
Di una riforma che non è un dogma universale su questo arriva la sinistra dichiarando il senso di sfiducia ma mica voglio onorevole Cossutta
Non ci siamo espressi per la sfiducia rispetto al ministro Diliberto nella vicenda ossa l'anno o nella vicenda della della della dell'ospite che venisse dall'estro quando sono stati messi a disposizioni tutti i bandi gli armamentario di natura costituzionale istituzionale del nostro Paese
Noi chiediamo da questo punto di vista evidentemente che ci sia di riconoscimento delle nostre ragioni così come dal già degli altri
Dove abbiamo perso amici
No abbia perso nel ceto medio che non parla più con loro abbiamo perso sulla questione la sicurezza e dell'ordine che non può essere un motivo della destra del nostro Paese
Abbiam perso cioè sul versante scoperto che è diventato il leit motiv della campagna elettorale permanente l'onorevole Berlusconi e non va demonizzato Berlusconi
Berlusconi fa il suo ruolo ha riempito dal punto di vista logico riuscendo a coprire nuovi bisogni nuove ispirazioni che ci sono nel Paese non va demonizzato certo tutto questo lo accompagna con le sue meravigliose
Televisioni che lo incoraggiò a ogni sera no non vale solo questo Berlusconi oggi sincera di un rapporto diverso che non siamo in grado di fare ha in centro questa capacità
è in grado di che suscitare non i morti ma di resuscitare questa saldezza di proposito siamo in grado di essere il ferimento e stella polare per quanti avevano nell'ambito un tempo della democrazia cristiana grande riferimento politico
Dove sono i ceti e perché ci hanno abbandonato la cena abbandonato perché questi ceti solo di sconosciuti
E quando la sinistra immagina che ci siano cicli come quello blairiano non ci sarà un ciclamino
Io sono rimasto abbastanza sgomento nel considerare che nei giorni scorsi Blair perde sulla sinistra sulle visto eterna destra con i conservatori per quale ragione
Perché mentre a destra quando va al potere in virtù di un blocco sociale lo conserva
Tenta di venirle le proprie difficoltà dilata questa esperienza del blocco sociale la sinistra destruttura il blocco sociale
Che cosa avrà pensato l'operaio che immaginava che la sinistra al governo determinarsi una sorta per cui di rapporto parallelo tra l'inflazione la pensione nel sentire riforme annunciate e mai realizzate
è chiaro che destruttura anche il blocco sociale in nome di un malinteso riformismo entra in crisi la coalizione e noi dobbiamo evitare che ci sia questa crisi perché c'è la difficoltà
La caduta di tensione l'opinione pubblica si è registrata noi abbiam perso nelle elezioni regionali dei giorni scorsi e allora voi centro recupera questa dimensione una dimensione forte
Però voglio anche dire che la terza forza può essere utilizzati in Duomo o abbinati o celebrando un itinerario diverso quale può essere denaro diverso quello di Cofferati
Cioè Cofferati sta immaginando che essendo stato rispetto ai governi del centrosinistra guida della sinistra come una sorta di molosso pronto a muoversi a colpire ad abbaiare nera tenuto perché evidentemente l'amicizia con il Governo allentata la presa oggi invece già con con in un presente al Consiglio la prese molto meno allentata cioè nel senso che sta crescendo nella sinistra l'idea chiarendo vinto in sette regioni ore di loro presidenti avendo la forza sindacale che gli piace più farlo posizioni quando veste al governo e siccome non solo capiti dal popolo italiano voglio andare all'opposizione io non voglio andare l'opposizione se ci mandano l'opposizione se loro sceglievo badate la testimonianza noi faremo la nostra testimone
Se viceversa c'è la guida in questa collaborazione nella visione che abbiamo degasperiana del centro che si muove che collabora a sinistra perché non si può vincere o perdere lo scacco insuccesso della ragione politica
Rispetto all'impazzimento le difficoltà del popolo italiano ma viceversa se qualcuno immagina di partire già da ora determinando le condizioni per la sconfitta e determinando le condizioni per una mostra permanente subalternità
Noi amici amiche non siamo certamente subalterno
E allora se il centro c'è questa è la condizione non l'abbiamo creata noi gli arrivata per caso
E stata tenermi solida che ha dato non ci sono titubanza
Non aver vissuto con l'alcuni amici l'esperienza dell'udienza ci fu un momento magico o è colto il momento è questo il momento o viceversa non ci saranno incoraggiamenti ed è giusto che ci mancati tutti a casa non c'è D'Antoni non c'è Mastella non c'è Pechino nessuno
Questo il momento topico è tipico in cui il centro può di nuovo determinare dalle carte non da parte certamente di Veltroni
E vogliamo dire anche ad Amato e lo dico alla al onorevole Boselli
Non ci piace queste idee in cui viene coltivata come veniva coltivata quando nelle regioni Rossi presidente hanno magari socialisti College Monica della sinistra
Ne vogliamo che non ci siano egemoni non ci siano subalternità nella parte di chi le impone nella parte di chi le accetta
Perché a volte a volte c'è stato anche chi ha accettato l'egemonia da parte degli anni in qua dobbiamo realizzare un programma che facciamo De vita in questa dualità che si sviluppa in questo cambio di doppia velocità
Perché perde il centrosinistra ma perché non c'è un progetto non c'è un soldo c'è rammarico della speranza
Come continuiamo questo nelle ore generazione in quelli che guardano voi con molta attenzione c'è una forma di disperazione quasi della ineluttabilità di accoglie il prossimo anno
Come evento foriero di una sconfitta annunciata
Non abbiam deposto le armi ne vogliamo combattere vogliamo combattere con il centro e le chiamiamo che ci sia questo centro a guidare la vicenda politica al nostro Paese per questo importante
E importanti ho detto che il referendum è il fidanzamento preliminare rispetto al matrimonio se amici saremo sconfitti c'è una pagina diversa
Più di piccolo ricatto le realtà regionali rispetta le coalizioni che non ci saranno più
Di quanto non sia invece una strategia in termini politici ecco perché ritengo che l'astensione non rappresenti la diserzione
L'astensione oggi per il dato politico per il modo come posto richiede da parte nostra un momento di grande modalità politica e la politica deve tornare ad essere in campo perché non c'è più la politica
E dobbiamo parlare questo popolo che era stato portato alla guida del Paese in nome della solidarietà e che invece a parte la sinistra guarda più ai mercati di quando guardo i mercati rionali
Noi dobbiamo essere capaci di questo saremo in grado di farlo io mi auguro di sì allora se questa combinazione eccellente fra il centro e la sinistra riesce a reggere l'impatto a superare le difficoltà io credo che ce la faremo
E voglio dire anche da alcuni amici che sono qua di chi aveva coltivato anche un disegno diverso che c'era nel nostro Paese dice alla verità se Storace avesse perso
Se AN calava c'era l'idea del partito polare UPEA antagonista rispetto agli altri amici o di qua che D'Antoni questa esperienza non c'è più non c'è non esiste più questa esperienza
Perché non credo che la parte sindacale il mondo più avveduto Possamai confezionare un'idea politica che sia contigua alla lega e Alleanza Nazionale
Allora ho fatto
Amo questo
Nel senso che questo è il centro ritrovati queste il tempo fortemente perduto che dobbiamo ritrovare o viceversa esperienze politiche diverse non cioè né solo tocca a noi tocca a voi agitare alita ritorno sosta
Voi e tutti quanti noi diventiamo protagonisti di una stagione politica diversa che oltre ad avere in questo caso in maniera Moro Thea il futuro e nelle mani del centro nelle vostre mani grazie
Grazie
Grazie a Mastella la parola Ortensio Zecchino cari amici questo incontro che volge ormai al termine possiamo già dire che ha realizzato l'obiettivo per il quale era stato convocato ha realizzato una sintonia non è l'incontro soltanto fatto dalle parole di chi ha parlato da questa parte
Ha realizzato una compartecipazioni Dida di tutti sulle questioni che sono state poste noi abbiamo voluto questo incontro per dare voce in modo corale e in modo forte alle ragioni della nostra contrarietà ad un di più di maggioritario nel nostro Paese e l'abbiamo voluto questo incontro tra le forze del centrosinistra che nel centro sinistra hanno questa posizione perché non ci fosse la rappresentazione del centrosinistra sono Antony entrato verso il maggioritario che noi riteniamo una ragione di devastazione della politica e della vita del nostro Paese
E voglio dire che abbiamo la necessità tutti di dire con forza una parola contro il clima di mistificazioni che avvolto finora la vicenda referendaria è stato sottolineato che qualcosa sta cambiando
Che la considerazione mitica del maggioritario salvifico per le sorti del nostro Paese appartiene più a un passato ma siamo ancora affogati da una mistificazione insopportabile
Che porta a capovolgere a cambiare tutto anche la vicenda è stata ricordata la vicenda delle liste della pulitura delle liste questa consentitemi di dire questa messa in scena
Sul proscenio di piazza Colonna è stata una vicenda che nonostante le mistificazioni delle quali si è fatta interprete è riuscita comunque a realizzare nel nostro Paese una pressione che ha prodotto qualche risultato qualche risultato per fortuna contenuto
Mai quando si parla di diritti individuali la mistificazione e quella che si è voluta far passare questa vicenda come una contrapposizione tra chi difendeva la legalità i referendari e chi invece nel Proglio in fondo perché quando
Si si sottolineano le linde negatività delle liste tutto questo è profondamente falso perché noi abbiamo quelli tra noi che hanno contrastato
Questa posizione lo hanno fatto in nome di una più alta legalità che non consente sommari interventi sui diritti individuali quali sono quelli elettorali
Non è vero che c'erano i morti c'era un problema di verifica delle condizioni di irreperibilità e questo è un è un dato che richiede come dire passaggi accorti perché sono passaggi destinati ad incidere sui diritti individuali noi siamo qui per dire un no ad un di più di maggioritario e io voglio dire subito il no in che modo si vede esprimere prima di dire le rapidamente le mie poche ragioni del no
Noi dobbiamo dirlo no io credo in modo forte semplice ed efficace non andando a votare lo hanno già detto tutti e qui dobbiamo dire con grande franchezza che sono non sopportabili le ipocrisie dei mezzi no dei mezzi no che si esprimono che pretendono di esprimersi con il voto con la presenza il no al referendum si esprime
L'astensione con la non partecipazione perché è connaturato all'istituto referendario che questo avvenga non soltanto perché è un diritto non andare a votare non andai e a votare finanche nelle lezioni ma c'è una profonda diversità il referendum è un qualcosa che tende a cambiare ciò che il Parlamento organo
Rappresentativo della sovranità ha già deciso è per questo che occorrono le firme di presentazione e per questo che occorre una presenza particolare
Che deve essere tutta un onere di chi intende modificare il la non partecipazione e null'altro che l'affermazione è il rifiuto della proposta che si dà che si va a determinare io vengo da un incontro
Io vengo da un incontro nel quale il presidente Andreotti tra l'altro abbiamo fatto una tavola rotonda poco fa
Nella quale Andreotti da ormai uno dei degli unici tra i più autorevoli testimoni del tempo costituente ha ricordato come l'assemblea costituente
Abbia provato tra i diritti di referendum perché voi sapete che non tutte le materie sono sottoponibili a referendum le materie fiscali le grandi questioni
Il l'aula della Costituente votò il divieto di referendum elettorali e siccome però capita nel nostro Paese questa è storia da approfondire
C'era il presidente della commissione che aveva espresso la sua contrarietà a Ruini
Per un mistero che è legato alla tipografia o a qualche intervento questo divieto che è sancito nei verbali della Costituente
Andreotti ci ha portato i testi dei resoconti delle sedute della Costituente nelle quali della seduta della Costituente nella quale si voto contro la possibili dati i referendum elettorali nonostante questo voto consacrato nei verbali nella Carta costituzionale è misteriosamente scomparso il divieto di referendum per leggi elettorali allora anche questa
è una ragione che convalida la nostra scelta noi riteniamo che il referendum strumento sempre delicato sia il più improprio rispetto proprio le leggi elettorali e anche per questa ragione noi diciamo
Che il modo vero non ipocrita di dire no al referendum è non partecipare al voto perché quello è il modo vero efficace
E tutti quelli che prospettano soluzioni diverse si rifugiano nella ipocrisia io mi auguro che gli amici popolari rivolgo a loro questo invito mi auguro che gli amici popolari tutti realizzano realizzino questo convincimento
Per queste ragioni ma anche per alcune ragioni sostanziali che io vi dirò con grande rapidità io son d'accordo con Mastella il referendum non è un problema tecnico un problema terribilmente politico
Perché la Costituzione vera di un Paese
Sì in qualche modo si realizza la costituzione materiale potremmo dire quell'almeno che attiene al problema della rappresentanza si realizza intorno ad un sistema elettorale
Un sistema elettorale non lo si inventa se non finalizzato ad un obiettivo e noi dobbiamo capire verso quali obiettivi vogliamo stabilizzare questa precaria nostra realtà politica
Che credo abbia in questi anni dopo le grandi illusioni del maggioritario abbia presso evidenti non solo i limiti ma le paurose i paurosi arretramenti anche dal punto di vista della morale e politica
Mai mai ormai bisogna ritornare ai tempi del Giolitti Isma'ma il trasformismo era stata la grande come dire il CRA vide protagonista della vita della vita politica mai trasformismo e personalismo hanno caratterizzato la vita politica italiana come in questo tempo
Di grande fulgore del maggioritario
E qui le mistificazioni sono tante e sono tante come quella che viene sbandierata in tutti i dibattiti televisivi dovunque e questa esigenza
Della concentrazione della fine della frantumazione come se la frantumazione si fosse realizzata sul sistema proporzionale che già conosce una scuota di sbarramento del quattro per cento
Tutti sanno che nel nel novantasei quando abbiamo votato soltanto sette partiti avevano superato la quota del quattro per cento
Molti di quelli che oggi son partiti tu Udeur noi stessi Caro Clemente siamo in una condizione di di rischio
La frantumazione sia determinata poi successivamente per la futilità marginale che vien fatta valere il mio mille modi e in mille canali attraverso
Il tra il momento maggioritario che cosa vogliamo realizzare intorno a quale idea vogliamo riorganizzare la politica del nostro Paese è questo il tema questo è l'interrogativo che dobbiamo porci noi immaginiamo di ricostituire la vita politica di questo Paese
Intorno alle ragioni delle identità politico-culturali
Perché non immaginiamo che la politica si possa aggregare soltanto intorno ai nomi o intorno ai trasformisti ai nomi di Di Pietro o di altri personaggi che pure hanno attraversato non positivamente le fila del centro sinistra noi immaginiamo che lei
Identità politiche possano realizzare questo di più questo salto di qualità della nostra vita politica e le qualità politiche un sistema elettorale le può
Comprimere o le può deprimere può incentivare l'incontro per realizzare il ritorno e la fusione delle identità politiche questo
Vostro incontro di questa sera io so che ho attraversato da una curiosità e da un interesse lo dico
All'amico Bocelli al quale ho spiegato le ragioni per le quali noi abbiamo ritenuto molto importante la sua presenza che sono le ragioni delle forze del centrosinistra
Ma questo incontro è attraversato anche da un interesse da una curiosità per gli argomenti che ha di fondo con più forza trattato Sergio D'Antoni e e e Clemente Mastella questa ieri questa speranza che pure c'è di un ritorno ad un'aggregazione di tutti coloro che si ritrovano intorno alle grandi ragioni del popolarismo e della liberaldemocrazia che sono le due facce
Di una identità politica ben definita
E noi vogliamo dire che
Questa speranza che si è suscitata ragione in questo Mastella noi dobbiamo fare in modo che non cada vedete di grande centro
Si è parlato tanto espressione abusata che io ho tante volte in qualche modo contestato perché l'idea di un grande centro caro intrico Bocelli un grande centro che dovesse realizzare l'indiscriminata unità di tutti i non DS non mi è mai passa un'idea politica mi sembrava e consentitemi di dire mi sembrerebbe ancora una ulteriore ragione di rafforzamento del trasformismo tutti insieme per far che cosa e tutti insieme chi io ho contrastato nel mio partito l'idea di una di una fusione o comunque di un avvicinamento ai prodiani
Ai democratici nella consapevolezza che essi sono portatori di un progetto politico profondamente diverso da quello di qua e là del quale noi stiamo parlando questa sera e allora l'incontro
La possibilità di realizzare questo incontro
Si deve tutto concretare sulle cose e sui fatti
Noi non sulle declamazioni dobbiamo dire rifacciamo un centro del quale il centrosinistra drammaticamente necessità la cui assenza la cui povertà e la ragione della sconfitta e le
Tale che noi abbiamo subito perché tutti sanno che finché
Il centrosinistra presenterà disse il volto della egemone sinistra questo centrosinistra non è destinato a vincere
Però noi dobbiamo realizzare
Questo nostro incontro sulla convergenza sui fatti questo che noi stiamo vivendo è un fatto politicamente di grande importanza
E noi sui fatti dobbiamo riuscire a costruire il nostro ritorno ad una unitaria identità politico-culturale questo
Il tema cari amici e questa di questa sera è una grande prova ed è un grande passaggio come vi ho detto è un passaggio suscitato ore di grandi speranze
Ma di grandi speranze io voglio dire e concludo i grandi speranze dovrebbe essere questo anche per l'intero centrosinistra nel quale è vero è del tutto insopportabile l'idea che ci sia chi assegna le parti
A chi eccome voi dobbiamo saper realizzare questo questa nostra aggregazione gare intento perché su questo io voglio dire una parola chiara come l'ha detta Mastella noi non immaginiamo sovvertimento i vedete questo sistema
Elettorale ha costretto a vicinanze e ha contiguità anche innaturali adatta è bene che l'alleanza di Bossi
Con il Polo è il frutto di questo sistema elettorale
Lei innaturali convergenze le determina questo maggioritario noi siamo per una scelta libera di alleanza
E in questa scelta noi ci auguriamo che si possa realizzare un rafforzamento del centrosinistra questa vocazione che c'è in giro in alcuni alla indistinta come dire ammucchiata nasce da due ragioni profonde
Nasce o in chi avendo perso ogni identità
Essendo privo di idee io lo voglio dire agli amici diessini che in una vocazione all'eclettismo culturale
Tutto nebuloso stanno perdendo progressivamente il radicamento con la loro base di questo noi non ci compiacciamo
E questa perdita di identità fa sognare queste ammucchiate nelle quali in qualche modo si diluiscono le ragioni dello stare insieme oppure queste spinte verso aggregazioni artificiose sono il frutto delle tanti lobby che si muovono per spazzar via i partiti che restano pur sempre un momento e una garanzia di democrazia della vita del nostro Paese allora d'intorno a queste ragioni che sono ragioni non della politica dell'interesse quotidiano ma che sono le ragioni
Del modo di organizzare la politica le nostro sistema politico
Intorno a queste ragioni culturali
Prima ancora che intorno alle ragioni vorrei dire degli interessi
Di noi che siamo partecipi che proveniamo da una storia complessa
E che siamo partecipi oggi di questa vicenda Cossiga ma
Era per noi nella diaspora che ha realizzato le ragioni per le quali dobbiamo aver forte questo progetto solo le ragioni culturali che ci hanno fatto sempre intendere il pluralismo come un grande valore che non può essere soffocato soffocato ed affogato nelle camicie dimesso di un maggioritario che contraddice la vocazione
E alla condizione di vita di questo Paese che ha nel pluralismo nelle cento città nella sua stessa struttura economica le piccole e medie imprese è il paese della flessibilità nella quale noi dobbiamo saper realizzare
Ad un tempo la capacità di garantire la rappresentanza di tutte le posizioni che hanno una ragione una identità politica in questo noi ci ritroviamo con Bertinotti nella lontananza
Dalle sue tesi ma nella convinzione che anche le sue posizioni abbiano diritto di cittadinanza nel sistema di un sistema che si espelle esse tutti anche le posizioni che hanno una radice politica potrebbe far risorgere anche come ha detto poco fa Andreotti potrebbe far riemergere
I germi delle contestazioni
Più radicali allo stesso sistema politico ci sono quindi tante ragioni che sono le nostre ragioni culturali che sono le nostre ragioni politiche e che sono molto più forti dell'interesse contingente che può apparire me la ragione vera la molla vera della nostra posizione realizziamo insieme questa consapevolezza e facciamo del ventuno maggio una data che ci apra alla speranza di nuovi orizzonti non soltanto per il centro ma per il nostro Paese
Scusate un attimo solo un momento un momento solo io veramente siamo nei tempi che abbiamo stabilito io vi volevo proprio aggiungere questi due o tre minuti in conclusione ai cinque che ho preso in apertura per tornare a ringraziarvi di questa vostra straordinaria partecipazione
E per chiedervi a nome del comitato per il no
Uno sforzo straordinario in questi ultimi giorni lo ha richiamato nel primo intervento Boselli molti di voi forse ricorderanno la conclusione del dibattito e della serata che ci vide un anno fa vincitori nella battaglia referendaria io voglio ricordare che allora partimmo molto più deboli e più isolati
E soltanto l'orgoglio di una battaglia che quando si deve fare si fa certe o tutti amiamo vincere
Ma capite capito un anno fa che io ricordo nel mio partire partito di cui allora ero segretario dicevano ma è persa
E non solo io ma insomma qualcuno almeno al nostro interne fuori dice questa è una battaglia giusta per le nostre impostazioni e per le ragioni così ampiamente ricordato questa sera è la facemmo io credo che partiamo in condizioni molto più forti
E l'augurio con l'impegno di tutti e di ripetere la scena di quella sera con meno su spam se io spero ma questo dipende dal lavoro di tutti noi
La seconda questione voglio rassicurare Mastella la posizione del Partito popolare il limpida
è uscita anche dalle parole del nostro segretario che domani avrà con noi il Consiglio nazionale
Nello scacchiere politico i popolari sono per ridurre la frammentazione
Rafforzare fare un centro forte e a questo serve anche il sistema elettorale sono senza ambiguità per ragioni di fondo dentro lo schieramento di centrosinistra
La terza cosa e concludo cari amici questa come dalle parole dei nostri quattro interlocutori è emerso con forza è una battaglia di libertà
Io una sola battuta voglio fare per sostenere questa affermazione e potrei fare molte ma le faccio una sola
Io non lo so oggi non lo vedo se nell'evoluzione della democrazia italiana nel futuro si possano arrivare come si è in altri Paesi a forme di schieramento più semplificati
Sarebbe sciocco dire che nel futuro non ci possano essere anche due blocchi due partiti come c'è stato nel sistema anglosassone oggi non è così in Italia
Ma se questa evoluzione ci dovrà essere noi rifiutiamo che sia una evoluzione forzosa legata agli strumenti elettorali questo non va bene
Le scelte politiche di schieramento si fanno sempre in piena libertà rispettando le proprie storie ai propri valori alle proprie radici
Noi crediamo nella volontà di semplificare con la forza di un referendum il sistema elettorale italiano la voglia di una semplificazione con la forza attraverso lo strumento elettorale per ridurre a due con la voglia qua e là che c'è da una parte e dall'altra di egemoni
Quei per questo la battaglia che facciamo è una battaglia di libertà io spero anche con il contributo di questa serata della vostra partecipazione del vostro lavoro e quello che faranno in tutte le città italiane i nostri amici
Noi potremmo festeggiare anche la seconda vittoria sul referendum elettorale respingendo il referendum grazie e buon lavoro
Ci vediamo
Dove non c'è possibile facciamolo qui parliamo lì l'intervento non c'è
Lavori
Alle otto debbono