Conferenza mondiale sull'Aids: i risultati di una ricerca sulla diffusione dell'Aids tra i transessuali che si prostituiscono nella città di Roma

Alla conferenza mondiale sull'AIDS svoltosi recentemente a Durban nel Sudafrica sono stati presentati i risultati di una ricerca sulla diffusione di ai DS tre transessuali che si prostituiscono nella città di Roma e i risultati della ricerca sono preoccupanti a Roma infatti una transessuale su due sieropositivo una percentuale che tra i brasiliani sale al sessanta per cento mentre tra i colombiani e alla trenta per cento lo studio è stato realizzato dall'azienda in Italia locale Roma ed all'ospedale Spallanzani nell'arco di sei anni dal novantatré al novantanove e ha riguardato quasi quattrocento transessuali che se sono di volte le strutture sanitarie per fare il test per l'AIDS ai quali è stato richiesto di rispondere a un questionario ma ne vogliamo parlare ora con il dottor Mauro zac l'infettivologo dell'ospedale Spallanzani che ha illustrato voi risultati della ricerca alla conferenza di Durban Torda Carelli la vostra è una delle poche ricerche compiute sui trans che lavorano con una regolarità in una grande città e se non sbaglio è probabile
Ente l'unico studio di questo tipo esistente al mondo vendettero e non esistono studi di questo tipo di questa che questo con un numero di sessuali testati così alto ecco
Mi pare di di capire se se ho letto bene che il vostro studio vi ha permesso inoltre di poter
Seguire l'insorgere e l'evoluzione della malattia nei pazienti che hanno partecipato alla richiesta la cosa che abbiamo fatto fuori è quelli che erano negativi inizialmente negativamente perché si sono ripresentati
Va
Bene
Gli abbiamo abbiamo visto quanti poi diventavano positivi e abbiamo visto che il l'incidenza cioè le nuove positività erano il quattro per cento l'anno circa vuol dire che ogni
Cento quattro transessuali diventavano costruttivi quindi questo è un dato anche allarmante
Allarmante perché finisce che loro si
Sono un veicolo di infezione perché hanno un numero di partner elevato cioè però in realtà loro anche sono a rischio di contrarre infezioni e quali sono le principali vie di contato di trasmissione della malattia io so che con la vostro
Questionario voi cercati di di individuare anche l'eventuale uso di droghe illegali e
Ci ci alcuni riferivano l'uso di droghe per via endovenosa ma erano in effetti una minoranza erano circa il il dieci per cento erano una trentina
Esattamente trentasette su trecentocinquanta quindi
Una una piccola quantità soltanto faceva uso di droghe per via endovenosa mentre moltissimi riferivano di fare uso di droghe soprattutto cocaina terapia non endovenosa cioè la spirale la chiave di contagio principale era l'attività di ascessuale ovviamente perché
Tutti quanti riferivano un numero di partner elevatissimo insomma da cinque a dieci al giorno
E anche rapporti non protetti qui il discorso è abbastanza complesso perché la maggior parte diretti dei transessuali intervistati riferiva di usare sempre o almeno abbastanza regolarmente il preservativo cioè quando arriva un cliente dove il preservativo lo usano di regola
Però molto spesso i clienti chiedono usarlo questa
Apposta per loro fanno senza quindi non usano altre volte i clienti cominciano per un rapporto preferenziale con con la col transessuale quindi ci vanno più spesso a volte diventano anche partner fissi
In quel caso e il preservativo
Si tende a usare meno o a non fare più quindici son molte situazioni in cui poiché il preservativo che di regola che lo Stato poi non viene più usato ma questo è un aspetto interessante che che tipo di dati avete potuto
Ricavare
Riguarda l'uso del preservativo durante lo studio durante lo studio nelle persone che sono venute più quotate
C'era un incremento dell'uso del preservativo riferito
Tanto che al nelle persone che ritornavano da noi per ripetere il test chiariva ma quasi al novanta per cento di chiuso occorre regolare del preservativo l'uso regolare il preservativo veniva riferito dalla maggior parte dei dei transessuali intervistati intorno al sessanta per cento allatta al primo contatto col centro
E questo era un dato abbastanza importante perché comunque loro quando un cliente si rivolge a loro loro la prima cosa che fanno chiedono di utilizzazione selvatico e paga una regola il problema i locali sono atti cioè spesso succede che il cliente stesso chieda di non usarlo e offra anche più soldi altre volte succede che i clienti perdonare le più rapporti andare spesso dalla stessa dallo stesso transessuale la stessa persona e in caso di rapporti ripetuti appoggi chi paura un rapporto preferenziale
Che poi diventa
è anche un appartenere
Scippa fissa cioè quei molti clienti diventano partner stabiliti di transessuali in quel caso il preservativo non c'è già più di solito perché col partner fisso loro tendono a non farlo più quindi in realtà il preservativo viene usato nella maggior parte dei
Dei casi regolarmente però poi ci sono molte situazioni in cui non dello Stato il vostro lo studio
O riguarda la città di Roma è stato realizzato nella città di Roma che tipo di raffronti si possono fare con la situazione di altre città esistono altri studi anale di grazie ai quali si possono verificare Analogie o differenze con altre realtà metropolitane sia in Italia che all'estero
Ci sono piccoli studi fatti in Italia su piccoli gruppi di di transessuali ce n'era uno a Bologna è uscito qualche anno fa
E ci sono altri studi in altre città europee per esempio ad Amsterdam dal fatto stato fatto uno studio
A e un altro ed è stato fatto a Milano nel novanta nel novantotto
Le percentuali positivi erano abbastanza simili già abbastanza elevate sempre al di sopra del venti per cento con punte anche del cinquanta sessanta per cento come abbiamo rilevato noi quindi insomma il nostro datore
Confermato
Ecco
Ovviamente il dato che rende lo studio fatto abbastanza da ricercatori sono tanti per cui quando si tratta di quei gruppi c'è posto da Cossiga ci sia una distorsione del risultato legato al fatto che essendo porti sorta di prezzi magari quel di più facilmente positivi
Eccetera invece noi avendone tanti abbiamo preso anche persone
Che venivano così perché non non avevano mai fatto il certo che comunque
Non sapeva non della positività quindi dato probabilmente più attendibile rispetto alla
Epidemia di AIDS alla sua diffusione quali sono le tendenze in atto e che in che cosa ci si può aspettare per il futuro anche rispetto a a il
Agli aspetti particolari che voi avete analizzato con la vostra ricerca i dati di fatto solo due sono due secondo me eterosessuali sono un aspetto del dell'epidemia che
Aumentando probabilmente di caccia che non si sta diffondendo sempre di più
Dovuta letterarie perché in effetti le terapie
E hanno migliorato la qualità della vita e hanno diciamo bloccato l'evoluzione tra malattia sostanzialmente per cui ci sono più positivi che sono un serbatoio per la diffusione infezione paradossalmente o quello che è un bene
Poi a livello di popolazione generale potrebbe essere potrebbe creare dei problemi però quello che piacque dal nostro studio come da tanti studi è che la via di trasmissione fondamentale ed unica vera importante che a trasmissione la trasmissione sessuale e che tuttora oggi le
E i mezzi di prevenzione sono inadeguati perché non vengo utilizzati corrette correva interamente da tutti
E non vengono ancora utilizzati sistema
Dica mente nonostante tutti lo sappiano che il preservativo è l'unica cosa che previene l'infezione importante tutti lo sappiano che questa malattia se uno se la prende comporta notevoli problemi nella propria vita poi successivamente perché bisognerà fare terapia eccetera quindi non tanto e tutto questo si sappia
Il preservativo non viene ancora utilizzato e noi partecipiamo delle terapie efficaci il problema dato
E rimane un problema fondamentale importante ecco
Questo questo discorso porta ma anche alla alla questa nelle campagne di informazione che evidentemente quindi non
Ma non sono molto efficace cioè come informazione sono efficaci perché io penso che qualsiasi bambino di dieci dodici anni richiediamo che cosa deve fare in Rai tre cioè usare il preservativo tacciato fanno tutti il problema è applicarlo ecco si intendeva in questo senso cioè le campagne formano però poi in realtà bisognerebbe dare dei messaggi più incisivi la cosa non è molto non è facile agosto non è facile ecco Santa perché e poeta
La macchina molte implicazioni psicologiche e sociali per cui poi tante
Situazioni poi si sovrappongono semplice problema di utilizzarono il preservativo certa senta voi avete
Nel Perugia già questa ricerca prosegue
Voi avete in programma altre altri studi fino ai continua a fare ricerca allo Spallanzani poi tra l'altro adesso da tre
Gli anni diventato Istituto a carattere scientifico e quindi coordina la ricerca sulle malattie infettive e anche sulla e
A livello nazionale e tantissimi studi noi li svolgiamo sia direttamente sia in collaborazione con altri centri e tutta Italia quindi continuiamo a monitorare cerchiamo di continua a monitorare soprattutto insieme all'Istituto sulle
L'idea l'andamento dell'infezione a vari livelli per esempio questo era uno particolare uso dei transessuali perché diciamo è una popolazione
Diversa dal solito però comunque tutta l'epidemia
Viene monitorata questo studio non lo continuiamo perché soprattutto nel tempo potrebbe dare degli altri risultati importanti avremo allora
Ma il modo di risentirci per e anche come
La situazione e quali sono gli altri dati gli altri numeri le altre aspetti che emergeranno dalla vostra ricerca intanto la ha la ringraziamo ringraziamo il dottor Mauro Zaccarelli infettivologo dell'ospedale Spallanzani con quale abbiamo parlato dalla diffusione di ai DS tre transessuali che si prostituiscono nella città di Roma così come emerge da una a ricerca condotta dall'azienda sanitaria locale a Roma e e dall'ospedale Spallanzani per radio radicale Roberto Spagnoli