"Osare il futuro nella nuova Europa" 9° Congresso regionale delle Acli Lombarde org. dalle Acli lombarde presso il Seminario Vescovile

Spenti
La presidente
Però non la vetrina in sale ancora presidente delle ACLI
Di Mantova se lei non fosse presente
Commenti chiameremmo
Gaffurini ad aprire
Il dibattito di questa mattina su
Scusate siamo quei tempi molto contingentati perché la celebrazione Eucaristica finiti in orario lo spostamento ci ha rubato qualche momento siccome però l'ultima tappa dei nostri lavori è sempre quella più intensa
Vi pregherei dimettervi nello stato d'animo di iniziare i lavori
Ecco allora inviterei a prendere la parola
Gaffurini
Presidente uscente delle ACLI
Lasciare
Quale faccio complimenti per aver terminato con me i due mandati prescritti dal nostro Regolamento quindi può godersi queste giornate bidoni prime dopo la fine del suo mandato
Presiederà questa parte del del nostro incontro Gigi Bobba presidente nazionale ne approfitto per salutare alcuni ospiti
Graditi
L'onorevole Zaniboni
Che è stato per lungo tempo molto vicino impegnato nell'azione politica vicino alle ACLI oggi riveste un ruolo importante dentro la camera di commercio
Della di Mantova
Con gli ospiti ci scusiamo perché non sappiamo se riusciamo a dare la parola ecco però lui è molto gentile ci ha portato la sua presenza sappiamo che è in arrivo
Che è in arrivo anche Martinazzoli penso che dovrebbe venire anche presidente regionale dell'Anci
Torchio perché mia però anche lui chiederemo un favore la parola allora a Gaffurini
Inizio inedia intervento proprio da uscito non dolce
Con
Una cosa che
Non voleva assolutamente essere formale
Perché ringraziamento al presidente uscente delle ACLI lombarde Natali sospendendo
Che
Mi ha gratificato dalla sua amicizia in questi anni
E che ha lavorato a consolidare un ruolo nuovo per
Le ACLI lombarde
Modificando l'atteggiamento e la visione iniziale
Che otto anni fa
Diciamo così connotava l'esperienza ACLI sta a livello regionale
E cioè incrementando dando impulso
Alla rapporto Sempre più proficuo è stretto con la realtà provinciale quindi con la realtà nella quale in sostanza si espleta al massimo l'attività l'attività
E di ringraziamento a tutti gli amici che con lui si sono impegnati nella presidenza
Regionale
Penso per primo a Vittorio villa penso a Dante Mantovani penso a Vitoria buoni penso aboliti
Ne dimentico qualcuno non conosco neanche i cognomi di alcuni è un'esperienza
Che ai connotati umani
Come dire
Un po'tristi
Rispetto all'esperienza che facciamo nei circoli e all'esperienza che facciamo livello provinciale perché dico un po'triste
Perché non vive il calore del rapporto diretto con gli amici dai circoli con gli amici gli articolisti
E spesso è invece
E sposta la critica al giudizio tutti coloro che si ritengono e magari lo sono anche
Tra i bravissimi dirigenti dalle loro realtà
Per cui da una parte manca il calore del rapporto umano e anche la verifica immediata di ciò che si fa e di ciò che si costruisce e di ciò che si realizza e che si vede realizzato e dall'altra parte
Si è esposti ai giudizi alle critiche a volte ingegner ingenerosi che soprattutto non tengono contro conto di questo rapporto umano
Più difficile che nell'esperienza regionale e anche dell'esperienza nazionale vedo qui l'amico Gigi Bobba spesso sì sì di
Certamente il calore che essi
Che chi aiuta nel lavoro alcolista che mi hanno aiutato notevolmente ed al quale devo ringraziare soprattutto degli amici bresciani non
Circonda diciamo così l'attività che spesso viene definito burocratica a livello regionale a livello a livello nazionale per cui si vive anche come del sovrastruttura queste realtà che invece io ritengo debbano certamente colossale gran parte della loro come se esperienza burocratica ma dall'altra parte
Esprimono un ruolo una funzione una direzione
E come dire un servizio fondamentale per la nostra associazione che vuole osare il futuro
Ma che non vuole assolutamente rinnegare dimenticare dimenticare un passato notevolmente positivo
Fatta questa premessa che ritengo ritenevo doveroso a tre sole previ riflessioni
In qualche modo scoordinate
Senza nessuna presunzione diciamo così di organicità
La prima questione
La formazione
Osare il futuro
Di fronte alle novità che incalzano significa mettere in cantiere la disponibilità a rischiare gli effetti della nostra azione formativo e gli effetti della nostra formazione formativa
Della nostra azione formativa sono i dirigenti Giovanni
Significa osare come i padri di famiglia come nelle famiglie sui propri figli significa investire su Giovanni significa avere il coraggio tipo pare i giovani a dividere l'associazione
Significa invitare i giovani
Ad esprimere anche la loro esuberanza
A dare corpo alla loro intelligenza alla loro generosità
Spiccano
La difficoltà la complessità che il nostro movimento anche se ma esprimendo con lui la loro capacità generato
Generativa la loro capacità creativa
Questo io
Vedo come osare il futuro lo dicevo a qualche amico
Per chiunque viva l'esperienza familiare
E l'esperienza di essere papà o mamma
Il futuro lo si legge negli occhi dei propri figli
Per chi vive l'esperienza delle ACLI con il calore
Quindi e l'amore che stai in una famiglia osare il futuro deve significare deve significare leggere negli occhi dei nostri giovani
Nella presidente di Mantova così come il nuovo presidente di Brescia così come in tanti altri giovani che si impegnano nelle attimi la capacità di dividere le attività del futuro
E questo a se una caratteristica formativa e tipicità fondamentale
I percorsi formativi
Migliorati il più possibile
Fatti a tavolino nelle conferenze a partire da vallombrosano
Hanno tutta la loro positività non perdono niente nella loro positività
Ma si devono confrontare con la vita dall'associazione con la capacità di assumere le responsabilità nell'associazione perché corsi
Si fanno crescere nuovi gruppi dirigenti così si prepara nuova classe dirigente per il Paese secondo i referendum dicevo nessun organicità nel mio nel mio intervento non otto a persone
La nostra condanna
La no il nostro rifiuto all'impostazione culturale e politica
Che sta dietro alla proposta dei ventuno e oggi del sette referendum deve essere Pennetta precisa dura
C'è una contrapposizione assoluta ciò che noi rappresentiamo ciò che sta dei referendum
C'è l'incompatibilità
Ci possono essere tante piccole sfumature nelle nostre valutazioni sui nostri rapporti con il sindacato
Sui nostri rapporti con la politica sui nostri rapporti con le istituzioni sul nostro modo di vedere la giustizia amministrata male in Italia si può essere tutto
Ma ciò che sta dietro alla proposta dei referendum è una visione di società è una visione bella Pitta
è una visione della politica nettamente contrapposta a quella che è la nostra associazione ha rappresentato nella storia vuole rappresentando rappresentare anche per il futuro un futuro di lavoro un futuro di solidarietà un futuro di economia civile non un futuro di Confindustria no non futuro di disoccupazione di precarietà no pittura o di rifiuto e guardate che questo discorso è tanto più importante
Nelle nostre comunità alpine imperniate riporta cristianesimo ma per me a te anche rapporti tentazioni di separatismi permeati anche da tanti anche permeati dalle alleanze Berlusconi porsi che andranno alle campagne elettorali vedo arrivare Mino Martinazzoli che prego di accogliere con un attuale
E quindi questa nostra battaglia sui referendum questo modo di vedere il confronto sui referendum ma un preciso significato anche all'interno della comunità ecclesiale
E questo ci pone ancora di più sul confine sulla breccia come associazione
E questa è una bella sfida che è stata entrò anche alle elezioni regionali prossimo
Per
E sempre a disorganica Manpower fa e i nostri servizi
Non si riforma lo stato sociale non si predica non si chiede non si vuole la riforma dello Stato sociale contro la logica del suo abbattimento di cui parlavo proprio parlando dei referendum
Senza pensare che anche i nostri servizi le nostre imprese sociali siano toccate da questa grande da questo grande investimento di responsabilità che stanno il cambiamento
Che sta in cui alloggiare in futuro ambizione voglio fare solo un esempio
La Corte costituzionale respingendo uno dei referendum più pericolosi anche per noi quello sui patronati
L'Iran è spinto dichiarando l'importanza addirittura costituzionale
Dell'esistenza di questo tipo di esperienza dai patronati dà il patrocinio della solidarietà espressa leader come dire istituzionale che la società è capace di darsi per esprimere la solidarietà
Ma se questo è se c'è questa valenza istituzionale addirittura costituzionale
In questi nostri servizi che abbiamo saputo fare bene che continuiamo e vogliamo continuare a fare bene allora la sfida per noi ancora tanto più importante la nostra responsabilità è ancora più forte e osare il futuro significa osare anche
Il confronto con questa sfida Ghezzi e viene
Trasmessa dalla riforma dello stato sociale è una chiamata a responsabilità è una chiamata ad esprimere
Tutta la nostra creatività Attanà corpo alla Libertas sostanziale della società
Accettando le queste sfide
E quindi io osare il futuro dicevo con i giovani
Trasmettendo tutto ciò di cui siamo stati capaci ad una nuova classe dirigente giovane
Trasmettendo queste nostre grandi e idealità queste nostre esperienze queste nostre testimonianze anche all'interno di una realtà politica di una realtà sociale ma dico anche di una realtà ecclesiale
Che è tentata dalle chiusure trasmettendo questa voglia di osare all'interno dello Stato all'interno delle istituzioni ma soprattutto e prima di tutto all'interno dalla società
Facendo e creando il sviluppando una cultura della responsabilità che sola può sostanziale un vero cambiamento del Paese grazie
E accaniti sia Karl attestato di stima nei nostri confronti e sia per la collaborazione che in questi anni ha sempre manifestato nel nostro la nostra comune avventura la parola resta Tina Anselmi presidente nelle attività rese
L'anonima no no
Grazie
Cercherò da da sempre ed è anche perché siamo in tanti che dobbiamo intervenire ma parco quindi subito applet esce con sui tre argomenti che mi interessava quindi la brevità legata anche quello
Innanzitutto e riprendo quella che è stata anche la la conclusione della mozione preparata a Varese approvata Varese è ripresa anche qui già in diversi interventi
L'importanza per le anche lì di quello che anche il loro ruolo politico o perlomeno anche una maggiore impegno delle anche lì in questo versante siamo in
Vicinanza ormai di un appuntamento importante abbiamo qui Mino Martinazzoli
Credo che anche gli applausi che sono stati rivolti sono indicativi di una scelta dei reati bene o male fanno e hanno già operato anche in diverse realtà all'interno anche di comitati
Io credo che però sia importante tener conto che non basta dire da che parte si sta o per lo meno il ruolo delle anch'egli in questo deve fare dei passi ulteriori
Quando a ottobre abbiamo aperto un corso politico sull'ente locale Presidente Nazionale Gigi Bobba aveva fatto un breve excursus che partendo da quella che era la fine del collateralismo da quella che è stata anche la tentata posizione maturazione di di di collocazione come lobby diceva e ore di superare anche questa dimensione perché la capacità di essere soggetti deve metterci interlocutori attendibili su quella che la nostra collocazione nella società anche dal punto di vista politico credo quindi che sia arrivato anche il momento di passare dalle parole ai fatti in questo campo
Quindi ritengo sia importante unire a delle scelte
Di campo a delle scelte di impegno più che di campo anche dei criteri che facilitino la comprensione del perché si fanno certe scelte o perché essi sostengono certe posizioni
Ne cito tre brevemente il problema dell'agire per il bene comune ormai non c'è nessuno che non dica che agisce per il bene comune specie nell'ambito cattolico
Però vorrei allora capire quando la cosa è così chiaro da tutti vuol dire che non è chiara per niente allora vuol dire che va anche qui meglio collocata e pongo quello che può essere un criterio di valutazione per il raggiungimento di questo obiettivo
E metto come criterio la positività dei risultati
Dall'effettivo miglioramento della situazione degli ultimi allora severamente dagli ultimi si comincia a vedere che le cose migliorino vuol dire che l'attenzione al bene comune è una tensione allargata chiaramente cerca di tener conto di certe priorità la strada giusta quindi quella che tende a chiudere non arrivare a divaricare la forbice tra chi sta meglio chi sta peggio
Il problema della partecipazione alla vita politica
Credo che il distacco dei cittadini non è non si recupera soltanto facendo delle va delle campagne contro qualcuno ma cercando di portarli accogliere con pazienza e questo forse anche un compito nostro
La capacità di entrare dentro ai project dai programmi e ben difficilmente volte questo aspetto viene tenuto in considerazione
Non si può puntare tutto sulla mobilitazione strumentale alimentata da fattori emotivi perché questa non è partecipazione alla politica e partecipazione a quel momento a quella politica nel dimenticatoio per altri quattro anni
Un'altra parola la sussidiarietà
Occorre credo superare anche l'ambiguità nell'uso di questa parola
Non deve essere usata la sussidiarietà come grimaldello per scardinare lo stato sociale regionale municipale smobilitando l'impegno diretto nei servizi Cardini socio sanitari assistenziali
E rinunciando il compito di programmare delle risposte ai bisogni assumendo la responsabilità istrione anche diretto se necessario di quei servizi che devono garantire le fasce più deboli e non protette della popolazione
Io son d'accordo che
Accanto alla sussidiarietà che apre anche per noi e per la realtà sociale e civile tutta una serie di potenzialità occorre però anche far riscoprire il positivo rigoglio di rendere efficienti e qualitativamente validi servizi pubblici vorrei che chi si candida senta veramente anche questa necessità
Abbiamo migliaia di cattolici e non solo cattolici che operano nella sanità nella scuola pubblica devono ritrovare l'orgoglio di far funzionare bene questa struttura che ha la struttura rivolta a tutti che è stata pensata perché a tutti deve dare delle garanzie
Poi ovviamente ci sono anche tante attricette altri da di impegni ma non devono essere Ali scapito di quella che certo punto un un indicazione l'intuizione che dalla carte costituzionali può è andata avanti
Ci sono poi delle priorità di intervento ne cito una sola il problema degli extracomunitari problema degli extracomunitari io vengo da Varese è un problema che ha sentito in modo molto pesante
Anche il presidente La Repubblica parlato degli extracomunitari come risorse
Belle parole però a volte non bastano queste belle parole se poi non vengono accompagnate da una condivisione di un percorso anche per loro all'interno del nostra realtà non solo funzionale ai nostri bisogni
Ma anche come prospettiva di vita per loro quindi arrivare anche al discorso del godimento
Progressivo articolato finché si vuole ma nei diritti che sono anche nostri diritti come dei doveri che sono anche i nostri doveri filo diritto di voto modulato finché si vuole ma come obiettivo anche quello
Credo che sono dei passaggi significativi fondamentali per capire qual è il percorso anche l'impegno politico che vogliamo vedere
Chiudo con alcuni considerazioni televisiva sull'associazione perché e importante
E parto dal discorso dell'importanza di dare rilievo all'associazione della formazione con tralascio quello che già è stato detto dal Furini prima che condivido in pieno propongo concretamente a livello regionale se è possibile anche un la Costituzione
Non dico di un lavoro di una scuole centro studi perché è ambizioso però di un laboratorio permanente sì
Perché ritiene non si improvvisano le idee vanno ripensate vanno sviluppate devono richiedono anche continuità nella lavorazione e quindi credo che sia importante vedere che negli sforzi che nel nel rilancio che diamo per il quadriennio a livello regionale questo venga messo come priorità perché accanto ai giovani è importante anche un laboratorio di idee che permettono al tutta la realtà anche come ricaduta sui circoli una possibilità di intervento
Una in particolare come campo le tre fedeltà le indicano già è quella sul lavoro è già stato citato prima il problema dei rapporti anche col sindacato a volte non sempre così pacifici nel senso anche delle valutazioni ieri abbiamo avuto un garbato rimprovero
Da dal sindacalista sul fatto del nostro parlare di sollecitare l'unità sindacale forse stando un po'anche la finestra ecco io credo che a un certo punto abbiamo la possibilità agli strumenti sì abbiamo anche la capacità di pensarli
Per poter contribuire perché ci crediamo dell'unità sindacale capiamo le difficoltà che ci sono ma ci possiamo muovere non come proprio perché non siamo il sindacato ma siamo movimento di lavoratori
Per disincagliare certe situazioni che si creano e non per patteggiare una parte o dall'altra proprio perché ci sta a cuore quella che è un'unità che se c'è e vincente per i lavoratori
Se non c'è Sara giustificati undici mila maniere mai sempre perdente per i lavoratori grazie
Grazie c'è Ruffino Selmi la parola Paolo Petracca segretario del gettito delle ACLI di Milano
Non c'è ah ecco lo dico segretario sportivo
L'Italia lo consente
Allora buongiorno a tutti
Io sebbene sia il segretario organizzazione delle ACLI di Milano farò un intervento in qualità di presidente dell'IPSIA di dirlo
Di Milano
Perché
Il sì a voi voi tutti lo sapete la nostra organizzazione non governativa per la cooperazione allo sviluppo
Perché fatto così internet da un lato perché voi avete ricevuto ieri una bozza di ordine del giorno che poi non avremo tempo di leggere mi dicono gli organizzatori per cui volevo esporre né un poi i contenuti
Dall'altro perché lo devo a molti volontari che in particolare a a quelli che sono in questo momento in Kosovo
Se l'anno e che schiera ed espressamente chiesto di portare la loro voce in questo consesso
E poi perché ritengo che
L'impegno nella solidarietà e nell'impegno civile internazionale
Siano una grande risorsa per il movimento
Anche per le politiche di nuova aggregazione
E faccio questa affermazione a partire dalla nostra esperienza concreta quindi non da supposizioni ma da dati empirici
Io vedo qui di fronte a me il presidente di zona di Corsico
Che
Ha potuto vedere con i propri occhi
Che l'impegno del circolo il sogno che è un c'è uno dei dei famosi circoli giovanili volevo comunicare che esistono perché vedo che se ne parla molto in in sede nazionale e però poi la gente dice ma sono sono un'invenzione una realtà noi ne abbiamo alcuni a Milano e sono fatti completamente di giovani uno è e questo è il circolo il sogno e ha proposto diciamo ha mobilitato tutta la zona di cose così
Con incontri formativi su questi temi
Portando molte persone agli incontri formativi e coinvolgendo molte meno persone ma qualcuna sì
E segnatamente il giovane poi dentro le ha
Allora
Questo premesso cioè che le questioni internazionali
Per il fatto che sono molto più chiare
Molto più limpide
Delle questioni contingenti e segnatamente di quelle nazionali
Riesco e per questo motivo riescono a ad attrarre l'attenzione dei giovani perché è più facile riconoscere chi sono i buoni e chi sono i cattivi dove sono i valori di riferimento dove sono i disvalori in contesti così drammatici
Guerra o pace
Giusto giustizia sociale o
Povertà atroce sono gli sono in termini molto netti
E quindi è semplice scegliere seguire impegnarsi per
Quindi premesso questo
Che questo tipo di attività
Sono lo sono a Milano lo sono lecco lo sono come lo sono Varese
Degli strumenti per dei nuovi mestieri delle api per portare quella fascia che abbiamo troppo poco dentro reati che non sono i giovanissimi anche non sono nemmeno i ragazzi regia
Noi a Milano all'ufficio internazionale abbiamo trovato il naturale
Sbocco per l'esperienza di gioventù acquista quindi dopo strumento acquisti
Poi ne abbiamo una cosa che spero poi verrà richiamata anche Natalino richiamava che un'altra esperienza che io consiglio davvero di esportare che quella per gli adolescenti
Per noi è un frutto davvero prezioso
Detto questo ci ha detto che questo che queste questioni sono importanti anche per la rigenerazione del movimento
E quindi c'è un un una questione di utilità nell'investire
Su questa dimensione che non vuol dire solo imparare a a pensare a quel a queste cosa che non appartengono tradizionalmente alle priorità del nostro movimento
Detto questo vorrei dire che poi queste devono diventare priorità non solo per un fine strumentale
Ma perché se non iniziamo a porre a allargare l'orizzonte nel modo di vedere le questioni
Non faremo bene le api nel prossimo futuro
Su questo non voglio dire molto di più perché da Vallombrosa alle tesi nazionali
Questa questione è fortemente accentrata ora io vorrei dire che questa questione non è un modo per spostare il problemi
Parliamo del mondo della globalizzazione dell'Europa dei popoli e quindi non parliamo delle questioni spinose e non prendiamo posizione o parte su
Delle questioni più vicine a noi che sono internazionale mestiere delle ACLI
Perché se vi diamo questa Scelta come una rimozione
Di alcuni problemi a una fuga verso problemi più lontani da noi compiamo un gravissimo errore
Noi dobbiamo occuparci del locale
E quindi anche del locale molto locale del locale e regionale del locale e nazionale ma dobbiamo contemporaneamente con la stessa cura occuparci delle dimensioni internazionali
La pastorale del lavoro di Milano
Seguendo dico quello che noi abbiamo tracciato come anche i milanesi
E atti regionali insieme nelle settimane intervistò internazionali di questi anni ha posto al centro del suo convegno il tema dello sviluppo umano io vedevo gli attivisti perché quel quella gente che c'era lì erano quasi tutti a Pristina barocchi non c'erano
Alla giornata del segretario della Diocesi di Milano
Che sta puzzavano gli occhi perché la professoressa Renata liberali spiegava che il modello di sviluppo è uno e allora noi se parliamo di sviluppo oggi parliamo di sviluppo locale globale è la stessa cosa cambiano poi quindi le le cose da fare per segnare lo sviluppo
Nel segno dei diritti umani della distribuzione della ricchezza delle opportunità
Cambiano rispetto alla al grado di sviluppo del Paese
Ma sono dentro un solo modello di sviluppo
Il fenomeno dell'inclusione dell'esclusione
E lo stesso perché prodotto da dallo stesso tipo di economia Giovanni Bianchi ieri sera diceva che oggi c'è il primato dell'economia
E in questo senso va letta la mia osservazione
Allora
Io trovo che impegnarsi
Nella solidarietà internazionale per uno sviluppo globale più equo
Dove la scelta dell'essere contro le guerre ma dell'essere cittadini attivi per prevenire le guerre per fermarle quando ci sono e per accompagnare i processi di ricostruzione quando questi sono in atto cosa che noi abbiamo fatto quest'estate noi ACLI di Milano abbiamo pagato centoventi ragazzi tra i campi profughi di bosniaci Slovenia
La Bosnia è il Kosovo centoventi persone
Perché
Sì facciamo questa cosa è perché è collegata con la verbalizzazione perché le guerre e le guerre etniche sono frutto della caduta del muro di Berlino
Sono scoppiate dopo l'ottantanove sono un segno della globalizzazione per cui anche l'impegno per la pace oggi un impegno per un mondo globale più giusto
Per non parlare di tutte le sfide e ho finito Natalino il che riguardano i diritti dei diritti del lavoro e e la la solidarietà tra lavoratori su scala globale
Abbiamo portato i manifesti dell'incontro sul WTO che ci saranno in hanno il sei marzo
E sono lì a disposizione
Questa cosa è una roba delle altre non è una cosa per quattro scalcagnata in giro per l'Europa si mobilitano i movimenti tradizionali su questa nuova frontiera noi dobbiamo andare di se vogliamo fare un'associazione più europea
Senza dimenticarci dell'impegno
Locale molto locale regionale nazionale è un un mestiere da aggiungere non sostitutivo e non da prendere come
Una roba un po'o così che serve per i giovani no sera prendiamo così sbagliamo l'approccio e in questa sede come nella sede del congresso di Milano e poi appreso delle scelte conseguenti anche in termini di valorizzazione di questi percorsi dentro i gruppi dirigenti
Io mi sento di ribadire questo corno
Perché s'in questi quattro anni potremo fare moltissimo se non non sprechiamo delle opportunità su questi temi vi ringrazio
Grazie Paolo la parola adesso Sergio Rigotti vicepresidente delle ACLI di Brescia coi prenderà la parola Mino Martinazzoli
Lavoro e solidarietà recita il sottotitolo
Del nostro congresso
Radici dell'economia civile
Io dico senza ovviamente nessun intento polemico lavoro e solidarietà
Radici della società civile
Quando diciamo e condivido nelle nostre tesi nazionale
E quando ne parliamo nei nostri congressi
Prima l'associazione al centro l'associazione assieme con i servizi ovviamente
Ma non solo con i servizi parliamo di Società Civile
Parliamo di un corpo intermedio della società civile
E non parliamo ovviamente solo di economia civile
Che pure vogliamo alimentare
Nella società civile
Come si sono detti cattolici
Nella Settimana sociale di Napoli
Che si è celebrata a fine novembre
Siamo reduci da quella settimana anche come accade
Nella quale ci siamo interrogati
Comunque su che cosa significa oggi
Società civile
Perché vi è anche l'impressione che in molte parti d'Italia
In alcune regioni anche nella nostra spesso questa società
Che viene mitizzata come civile non è poi in fondo così civile ha invece in secca battere di egoismo di chiusura
E di inciviltà
A nostro modo di vedere note
Qual è la società civile che costruiamo allora noi oggi in Lombardia
La società civile che da anni si lamenta la società civile dei riti che da anni si lamenta dei poveri che potrebbero diventare ricchi anche loro
La società civile di quelli che in Lombardia lavorano il lavoro ce l'hanno
E i dati della disoccupazione Lombardia sono nettamente inferiori alle medie nazionali e in alcune delle nostre province ad esempio nella mia Brescia ancora
Maggiormente inferiore rispetto ai dati della Regione Lombardia nel quale il lavoro c'è e ci si lamenta degli immigrati venuti a fare i lavori che noi non facciamo più e che ruberebbe dei nostri lavori
Lo sappiamo che facciamo fatica a trovare un certo tipo di occupazione nella nostra regione
Di quelli che la società civile di quelli che vogliono separarsi dei poveri
Da tutto ciò che c'è sotto il Po
Di tutti quelli che pensano che dopotutto Haider è una brava persona
Che forse ha solo il coraggio di dire ciò che molti non hanno il coraggio di dire pubblicamente
Di quelli che difendono le loro due case le tre auto in quattro televisore in ogni famiglia e via di questo passo
Ecco perché credo dobbiamo lavorare come atti nella società civile a favore di una società civile che tenga in considerazione al centro i poveri più deboli come sempre secondo i principi della dottrina sociale
Della Chiesa che ispirano la nostra associazione
Magari come ci ha detto monsignor Caporello ieri mattina camminando un po'più svelti
Camminando spente
Per formare alla solidarietà per educare alla solidarietà per formare coscienza civile mature nell'ottica della custodia dei beni di questo mondo siamo nell'ottica nell'anno del Giubileo
Dobbiamo avere la consapevolezza che lavoriamo in un creato contribuendo alla salvaguardia del creato su beni su ricchezze che non ci appartengono ma che vanno migliorate a favore sempre di tutti
Una società civile del lavoro ne ha parlato anche Gaffurini prima
Noi siamo tra coloro i quali credono che lavora ancora oggi sia la chiave di accesso alla cittadinanza
Sia un elemento che permette di vivere vera cittadinanza e vera società civile e vera libertà perché lo sappiamo che senza lavoro non vi è la possibilità di vivere degnamente pienamente
La propria esperienza di cittadini
Siamo certi nei cambiamenti del mondo del lavoro c'è un ordine del giorno lo vedrete su questo tema viviamo ovviamente nella flessibilità ma senza pensare che sia il migliore dei mondi possibili senza credere alla favola bella che il nostro destino radioso sia solo la precarietà
C'è trattiamo a controllare la precarietà non a farne un mito a vedere come affrontarla non ovviamente ad esaltarne la ed ecco perché
Abbiamo detto con forza più volte
No ad esempio ai referendum dei radicali che erano un vero e proprio programma politico per privatizzare tutto
Dei saltare i profitti agli interessi personali e soprattutto negare i concetti di solidarietà che invece passano nei nostri principi dello Statuto nei nostri principi come Christie's permettete cosa ancor più importante mi ha tenuto conto anche la Corte costituzionale nei valori della Costituzione che parla di Repubblica fondata sul lavoro e sulla solidarietà
Se vogliamo ribaltare tutto noi eravamo ovviamente pronti ad accettare la sfida e a contrastare questa logica che vuole invece cancellare questi principi di solidarietà
Di equità di attenzione alla persona di impegno dalla Repubblica rimuovere gli ostacoli dove non vi è la piena cittadinanza per tutti questa è una battaglia che ci sta davanti che ci sta ancora avanti almeno per quei due referendum
Per quei due referendum gli importantissimi comunque
Che vogliono spazzare via in ogni caso attraverso l'attacco al sindacato aveva ragione Borile mattina via i corpi intermedi di al sindacato via l'associazionismo via tutto sto tutto ciò che può ostacolare la ricerca degli interessi di chi può
Di chi ha di chi vuole aprire sempre di più
C'è stato un accenno anche alle posizioni politiche ovviamente dalla nostra associazione né non possiamo si diceva ieri essere equidistanti dalla politica e non lo siamo
Non possiamo essere oltre a formare ha una coscienza politica di servizio
E per il bene comune di tutti
Certo la socia la un tono mio dell'associazione degli schieramenti va salvaguardata ma credo che non sia una cosa nascosto per nessuno che la posizione politica delle ACLI si trova naturalmente nel miglior cattolicesimo democratico nella sua posizione di confronto di dialogo di solidarietà
Che sono rappresentati ben chiari da uno schieramento oggi in Italia
Certo che anche la
L'Italia dell'amore come dice qualcuno
Ripetutamente moltissime volte al giorno in televisione
E tutti lo sanno che c'è questa Italia dell'amore ma credo che come si suol dire l'amore sia anche un po'cieco
Se riescono a innamorarsi contemporaneamente
Di chi difende la vita e di chi la vita la contrastata proponendo i referendum sulla porta
Di chi vuole essere nazionaliste pensa dai berretti chi vuole appunto separare tutto tutto il contrario di tutto tutti assieme in nome dell'amore che appunto mi pare molto cieco mi sembra che invece ci sia anche e soprattutto in Lombardia in vista delle elezioni regionali
Non già non più o non solo un'alleanza politica tra forze che si alleano in un momento particolare ma il tentativo di costruire un percorso assieme unitario verso un riformi personalmente dal riformismo possibile nella nostra regione e credo che noi non potremmo anche essere lì
Ed essere con la scommessa presentata da Mino Martinazzoli e che parlerà io gliela cedo subito la parola perché so che aspettate lui era il sottoscritto
Bravo
Mezzo ventisei commenta secondi solamente perché parlo da al Congresso dalla mia associazione siamo al Congresso delle acque lombarde credo che la funzione nostra
Delle ACLI Lombardia rispetto alle Province debba essere sempre più di raccordo di servizi alle Province di interfaccia con le province con il nazionale nell'autonomia
Nella sussidiarietà nella federali Dan non di potere mai di potere mai neanche di contrapposizione alla Provincia e a livello nazionale ma solo soprattutto con l'aiuto di tutti di servizio a favore di tutti
Allora mentre invito
Martinazzoli a salire
Sulla postazione
Il comando per un
Lo ha detto apposta di combattimento vorrei con molta semplicità dargli atto di una carico di una responsabilità di cui si è fatto carico
Che non gli aveva indicato de tanti mesi primati questo
Scelta sua di entrare in combattimento
Eravamo a un'iniziativa dell'associazione
L'avevamo chiamato insieme ad altri a riflettere sul Progetto culturale della Chiesa italiana
Eravamo Brescia in una
Però appuntamento regionale e nazionale
E ci colpì allora uno dei passaggi che poi si concretizzò
Con forza disse che il Progetto culturale della Chiesa non poteva essere la scorciatoia per un impegno invece all'azione politica esigente è ancora presente
Fu una sollecitazione molto forte
Che lui oggi
Assolto dando l'esempio
Incarnando quell'impegno nell'azione politica che noi troviamo molto vicino sia per l'assonanza dei contenuti ma soprattutto per la testimonianza della persona
Rincara il presidente cari amici
Le sì devo ringraziare
Dell'invito
La possibilità che minaccia di prendere la parola
In questo appuntamento così significativo per la vostra organizzazione non membri a livello nazionale
E per l'amicizia che ho ascoltato anche
In alcune parole i vostri interventi
è un'amicizia che da me ricambiata pertanto lunghe ragioni
Il decreto espressiva di un
Consonanza ideale non potrebbe non essere così
Che
Che secondo me oggi fa drammatica la nostra condizione
Quella di chi continua a pensare
Che c'è ancora un compito un dove
Per il cattolicesimo politico in Italia
E quella di chi
Come la vostra associazione
A il suo complice il suo dovere
Soprattutto è peculiarmente dentro una dimensione sociale
Di questi temi vorrei proporre
Molto sinteticamente alcune
Interpretazione le pongo in termini problema intenzioni credo
Che questo sia il tempo non di un dubbio irrisolto ma certamente di un
Difficile fatti ricca di riflessione
E anche da parte dei cattolici
In questi giorni quando mi dicono seri com'è questa storia un po'sgradevole due cattolici
Rispondo primo che il cattolico non è un aggettivo del politico
Cattolico e ti chiude alla polizia
E in bocca il valore della religione che più universale mentre la politica è parziale
Non si possono confondere i piani
E se poi si vuol parlare di una una cifra di un modo di essere un interpretazione
Allora non ho difficoltà riconoscere che io sono un cattolico che ha dubbi
Non solo
Per la
Non ho potuto leggere tutta la relazione del presidente
Mai trovato
Estremamente pertinente con la citazione finale di Anna
Forse noi siamo mascherando a tutti i livelli
La nostra difficoltà a reggere il tempo che ci riguarda
Riferendoci dall'esperienza storica
Parliamo di cose interiori astrattamente
C'è il cattolicesimo sociale buona cosa
C'è il cattolicesimo liberale cosa altrettanta buona
E questo fondo un banale pluralismo
In ordine al quale occorrerà pure
Formulare una provocazione non per proibitiva
Ma tutto sommato per chiedere se siamo consapevoli storicamente ha di queste scelte
In un tempo nel quale io penso che
La crisi della politica non si risolverà dentro l'acqua
La politica alla fine insieme quando diventa
Stella di valore il gioco del potere
Si interroga esclusivamente intorno a questa domanda chi comanda
Oggi in Italia sarebbe saggio da parte della politica di porsi un altro interrogativo chi ubbidisce
Chi vuole ancora competitive
Perché i riscontri del rapporto tra società e politica solo nel senso che pochi ormai vogliono ubbidire perché si trovano di fronte a una politica che non li persuade
Se la politica non riguarda la vita perché la vita dovrebbe occuparsi di politica
E tuttavia io credo che il nostro compito nell'intendere il con l'omertà che ci vuole ma con l'ambizione che deve accompagnarci
Come facciamo a spiegare
Agli italiani che non vanno più a votare perché credo che la politica non conti più che invece la politica conta
E che anche questo loro atteggiamento rivolto ostile pregiudiziale nipoti dalla politica che lo sappiano meno vuol dire una richiesta dei politiche
Di buona politica
Ma questo riscatto secondo me verrà dal sociale
Dalla società civile ne avete parlato anche nell'intervento di questa mattina sono molto d'accordo
Con alcune precisazioni che ho ascoltato il tema della società civile è stato il tema centrale della Settimana sociale dei cattolici a Napoli
Una discussione interessante
Ma secondo me evasiva sul punto centrale che cosa è la società civile
La società civile non è il resto dei qualcosa
Non è la Street
Dei Musei il quale non sapendo definirla diceva che la Russia e l'altro Ungheria meno l'Ungheria
La società civile sono i soggetti della società civile
E questo è il tema vero
Non queste enunciazioni l'idea di una società civile appunto
Tutta dedotta e tutta redenta
Non è così
In Italia c'è poca società civili
La società civile non è quello che si organizza intorno ad un interesse
Ma voglio vedere quello che si organizza intorno ad un plissé interessa o meglio che essa che la tutela legittima degli interessi parziale deve pure vedere
Sullo sfondo e approssimare l'interesse generale quello che nel nostro lessico che amiamo il bene comune
Che non è la somma dell'interesse particolare
Il bene comune al trombone
Che l'idea di una fatica incessante che non finirà mai
Per capire come fanno gli uomini
A decidere in società in modo che ciascuno degli uomini quale che sia il suo merito quale che sia il suo bisogno potrà realizzarsi integralmente nella sua avventura esistenziale
Indubbiamente è un grande difficile mai raggiungibile compiutamente ideale
Ed è tuttavia è un dovere al quale chi si ispira
Alla ispirazione cristiana non potrebbe mai mai in nessun modo rinunciare come essere sociale
Se è questo il tema è chiaro che un sodalizio come il vostro vede
Una delle avanguardia di queste società cicliche
Il problema che abbiamo di capire come ridiamo forma la società civile
Una società civile dicevo prima poco civile per la ragione che erutta sempre meno organica
Sempre più frantumate
Sempre più inconsapevole del legamento comunitario che nel detta il vestito
Non vedete come anche nel lessico nel linguaggio della politica le cose tendono a farsi chi ha nella differenti i politici più clamorose non è mai una parola del popolo
Preferisco la prova della gente
Ma si dà il caso che la prova del popolo
Allude
Ha un'impresa corale
Alla consapevolezza di un vincolo di una forte condivisa di un destino comune la prova della gente adombra una anno mi e poi di Simona di questi tempi la parola dell'audience che sta diventando la propria centrale delle democrazie mediatiche
Ma quando si arriva lì
Allora converrà comunque tutelare la convenzione democratica ma bisogna sapere che saranno democrazia e priva di senso di valore di capacità di però insomma
La società civile
Non è immediatamente attore della politica
Ma pensa alla politica
Diventa
Soggetto politico
Qui si pone quel tema difficile
Quante volte la vostra storia che spesso è stata anche drammatica
Vi siete misurati su questo dell'autonomia la fine come si evince dal collateralismo eccetera io credo che sia tempo di indagare un po'meglio questo però dell'autonomia
La parola d'autonomia non è la parola dalla solitudine la separatezza dall'autarchica
Autonomia né il segno di una responsabile libertà e ammessi nel dato di una relazione che ci viene ammessa
E la relazione dell'autonomia sociale e appunto con l'istituzione cioè con la politica
E con il territorio qui è l'attualità del talento autonomistico
Che la lega ha avuto ragione
In qualche modo dei incrociare di vedere e di esaltare in termini stravolte e che non abbiamo avuto il torto
Di non mettere nella nostra memoria perché lì dei nostri incunaboli era scritto il tema tema auto bene
Che poi la nostra storia più grandi amici secondo me in questi due secoli
I teorici gli astratti quelle che appunto benedicono l'aggettivo cattolico come una crisi
Che possa redimere i territori politici che andiamo via via volumi il mente visitando parlano di cattolicesimo democratico di cattolicesimo sociale del cattolicesimo liberale
Io parlo di storie
La storia del cattolicesimo politico italiano dal primo novecento è il popolarismo
Che non è come spesso ancora oggi stancamente diciamo
Per dire di sei perdite vino
Qualcosa che si connota per il suo essere centrista per il suo essere moderato io ho pronunciato nel novantaquattro la prova del centro quando era proibita
E dicevo che c'era solo la destra e la sinistra che bisognava stare o di qua o di là
Conoscendo un poco Ricciardi
Veniva in mente che tutto sommato gli italiani quelli che hanno di più
E che quindi hanno più paura di perdere generalmente non vogliono stare qua o di qua o di là vogliono stare e di qua e di là se conto di dove si vince
Oggi questa parola rischiano di pronunciarla come un di qualcosa che non dovremmo condividere e anche la parola dei moderati
Dovremmo assolvere in termini di una netta contraddizione
I moderati non ci sono in natura
L'Inter resti non sono moderati i valori non sono moderati è la politica che l'immortale
Sturzo parlava di una politica temperati cioè l'idea di questa indefessa fatica di collegare i valori non dirli gli uni contro gli altri
E quindi questa fama che corre modo del nostro tempo
Della rappresentanza dei ceti moderati
Se poi li vedete sentite le parole di questi moderati
Credo che sì Sturzo incontrasse Berlusconi immagino che scatterebbe comma uno scaramantico quando vede un gatto nero questa
Siano alle prese con leadership Mercanti che mentre comprano sul mercato politico
Spiegando che vogliono fare come dicono in queste ore la casa della libertà
A me sembra del più Mercatone Uno si fingono degli antenati che non hanno una storia che non è mai esistita
Sentite i ritratti
Sorso incerto
Va però anche Gobetti eppure Grancini Einaudi ovviamente e fornendo che Popper
Manca solo fan Basten perché nel frattempo si è fatto male ma altrimenti ci sarebbe anche lo foreste vogliamo
Orientare le condizioni
Allora è chiaro che il tema che riguarda il popolarismo e dunque l'autentica matrice dal nostro impegno civile e politico è il tema centrale della libertà
La libertà dei morti non la libertà degli pochi
La libertà della persona e della società
Tutta la polemica astuzia ma contro la pretesa etica dello stato oggi ed a rinverdire perché e attuale
E lo stesso che il talento dell'autonomia ed a rinverdire perché è straordinariamente attuale
Se il federalismo è una chiacchiera e probabilmente
La risorsa più importante e più file che abbiamo per reggere la sfida della globalizzazione
Prendo
Perché voi sapete più di me perché vi occupate di più di queste cose
Perché la sfida globale la competizione globale è una condizione di sistemi
E quindi non è l'economia con la qualità sociale e l'ambiente è il
Il tema nel suo complesso che compete
Ed è un sistema territoriale dimensione regionale è un sistema che compete in Europa non per caso ci spiegano
Con le statistiche alla mano e che noi Lombardia siamo una delle dalle quindici ragione più forte più ricche d'Europa cioè chiama un sistema competitiva
Il che significa allora che il federalismo la capacità di un'idea disse
Vi è un Progetto per il proprio futuro
Io dico che il progetto lombardo non può non essere quello che risolve la difficile equazione di mettere insieme sviluppo economico tutela ambientale qualità sociale
Andiamo bene su tanti quoziente d'occupazione Cetra eccetera però non andiamo così bene come talvolta siamo portati a presumere
Siamo molto forti nei prodotti sempre più maturi
Siamo un poco deboli sulla frontiera della innovazione tecnologica da allora il problema di capire come mettiamo assieme tutte le energie dodici università la cultura la ricerca
La formazione professionale
Così carente
La forza economica che è distribuita in questa Regione per una diffusa geografia imprenditrice
La qualità ambientale integrata
Abbiamo strozzature ma degradati
La qualità sociale quella frantumazione dalla quale dicevamo ecco perché allora rifare società
Ridare forma fare in modo che la società si riformi si riorganizza
è un compito essenziale anche
Per la partita politica io credo che questi sono i temi che riguardano il federalismo
E che riguardano la circostanza che il regionalismo che abbiamo fatto in Italia
Per un'esperienza lunga trent'anni è un regionalismo deludente per la ragione che non l'abbiamo fatto
Abbiamo immaginato che il regionalismo forse né più né meno che un livello di decentramento amministrativo
Non è così ancora Sturzo o la Regione sempre di politica dell'energia sociale del territorio regionale oppure non è
E non perché in questi trent'anni
La Regione non è diventata un sussidio
Dell'autonomia locale funzionale ma diventato un ulteriore coperchio centralista che ha mortificato e umiliato queste naturalmente le autonomie locali le autonomie sociali ecco allora il rovesciamento della prospettiva dalla proposta
Glielo dica in questi giorni
Ma che tra i beni che non sono qui a fare un comizio parlo con persone che so essere attenti reattive nei confronti di alcuni temi
Lo dico rovesciando
Una riga del nostro Carlo Cattaneo quello che tanti citano senza averlo mai letto
E Cattaneo che fugge a Torino dopo le Cinque giornate di Milano
E siccome è un acuto
Spirito critico
Non racconta la retorica dalle Cinque giornate
Le indagini
Si chiede perché
è fallita quell'impresa sera tempestiva oppure no
Si chiede chi ha partecipato e chi no chi era impaziente Kiron latitante
E alla fine rivolge ai milanesi una domanda che è una sorta di invettive
Evidenzia vi è sembrato così penoso
Di essere per una volta nella vita padroni di voi
Vorremmo rovesciare questo interrogativo e dire che il governo che proponiamo per la Lombardia è dire ai lombardi che devono essere padrone di loro mondo i loro umori devono paura
Della loro la depressione che c'è Lombardi ha bisogno di un disgelo bisogno di un risveglio di una primavera
Ma essere padroni da un'intelligenza nuova forza
Per loro fondamento morale
Dalle loro ispirazione umane
Penultimo passaggio delle loro ispirazione umana di questo credo occorre pure parlare tra noi adesso
Per sapere perché la nostra posizione certamente e
E decise io penso perché
Quello che
Più clamorosamente indica una possibile che tendenzialmente rovinosa derive
Nella circostanza che oggi gli stili di vita le culture della città le attese le pretese della città sono tutte fondate
Su una interpretazione individualistica della libertà
La nostra posizione personalista
è una posizione pressoché solitario
Però credo che non dovremmo
Facce disperate di questa solitudine poiché non dovremmo avere dubbi sulla circostanza che la nostra posizione
E l'unica posizione che può riservarci
La società civile la società politica
Da un altrimenti irresistibile primato del economico
E quindi la difficoltà anche dalle nostre alleanze politiche la nostra relazione civili sindacato eccetera
Perché al dunque è quello il nodo il riso
Anche a sinistra la interpretazione del valore della libertà a una partenza individualista i diritti dell'individuo che quindi portano
Ad una radicalità questa esigenza ma non dovrebbero sinistra
E sarà di stati sul fatto che questo tipo di partenza porta inevitabilmente all'individualismo economicista
C'è una relazione
Che non si può rompere
Si potrebbe dire persino se vogliamo scherzare un po'intermedi suggestione semantica
Sono andati i nostri amici diessini a Torino direi che era
Non potendo non pensare che dare il curatore per rispondere ai no perché così
E dall'altra parte
Quei bravi cattolici che stanno della il nome dell'anticomunismo eccetera dovrebbero sapere chiedono gridando
Per la tutela della libertà che diciamo noi non sono ascoltati
Perché la partenza la radice dell'individualismo economicista inevitabilmente impedisce il dato del valore comunità
Questo è il quadro dall'assise che certamente ci pone su un argine ripido sulla frontiera molto stretta ma che è quella che noi dobbiamo presidiare
Che dobbiamo presidiare finisco davvero proprio anche nel segno
Dallo scenario che giustamente e tempestivamente definite anche in questo congresso scientifico presenta Bobo centralità riuscendo a fare il congresso nazionale
Ci sono anche i simboli nella vita dalla politica alla società che contano
Io credo che questa scelta è simbolicamente importante significativa Esa
Perché credo che il tempo che verrà per gli uomini che verrà
Interrogherà
Che cosa ancora consiste e resistente lo spirito europea
L'Europa è un continente
Che nei secoli per l'oppio
Ha inventato quasi tutto e ha distrutto quasi tutti
Però nelle sue profondità mi ignora
Un sedimento umano e cristiano che sono lo spirito europeo
Quello che ha consentito
Dopo il secondo conflitto mondiale non perché fra tre grandi democratici cristiani
Bisogna l'Europa unito
Poiché erano dei cristiani
Capivano che la chiave risolutiva consisteva nel fatto di credere che le diversità non solo l'ingombro ma sono una ricchezza
Se almeno vogliamo giocarla non nella curva di una reciproca distruzione
Ma nel gesto di un jet Cipro con riconoscimento però siamo ancora molto al di qua dalla sfida che allo spirito europeo pone la globalizzazione
Io credo invece che se lo spirito europeo sarà capace di Alitalia la storia dell'Europa unita
Questo vorrà dire che all'Europa
Non competerà tanto di accrescere la potenza della scienza della tecnica dell'economia benché farà naturalmente anche questo
Io credo che all'Europa competerà all'insegnamento se stessa al mondo come si fa atto ma questa potenza l'Europa che ha inventato la libertà dell'uomo e della sua opera
Dovranno il suo futuro per una sollecitudine dell'umanità dell'uomo capire come si sa a garantire la libertà dell'uomo dalla sua opero
Perché i mezzi non diventino sì
Perché siano giuste
Le cose della terra dall'attività
Non abbiamo consegnato prima Martinazzoli la relazione anche se abbiamo avuto un'opportunità gli scambi
In profondità anche su
Dimensioni dell'impegno associativo dentro le cose del mondo lombardo nella offriamo simbolicamente in questo momento
Perché c'è un taglio ecco sulla Regione sulle autonomie
Abbiamo i sarà anche l'onorevole Torchio
Presidente dell'ANCI non facciamo abbiamo fatto anche il conto dei comuni
E diciamo appunto un passaggio che a noi sembra significativo tra i tanti che Martinazzoli ha detto cioè
Il problema nostro in Lombardia tenere dentro la ricchezza e coniugare con questa ricchezza del sociale la ricchezza economica
E dall'altra diciamo chiaramente che abbiamo una visione non neo centralista dalla Regione
Quindi una regione che cresce dal basso che cresce insieme alla gente
E che sicuramente avrà nella volontà e nella sezione di tanti di noi anche l'impegno di questi giorni che ci separano all'appuntamento decisivo per la nostra regione
E con questo vi sollecito ancora un applauso
Per l'intervento e la disponibilità di essere venuto questa mattina l'impegno sia sappiamo che dovrà assentarsi
Proseguiamo punto dopo questo applauso dei nostri lavori congressuali in chiamiamo a prendere parola Lorenzo Gaiani della presidenza
Provinciale dalle ACLI milanese
Abbiamo
Raccolto una sollecitazione che voi ci avevate dato anche ieri vedete che non abbiamo contingentato i tempi per l'intervento di Mino Martinazzoli pregherei però agli amici adesso di andare rapidamente
Nella ristrettezza dei propri interventi voleva soprusi salutare oltre all'onorevole Giuseppe Torchio che ci accompagna anche nei congressi perché l'ho visto anche a Cremona
Salutare ancora Sant'l'onorevole Zanetta Zaniboni
A cui appunto proporrei un applauso anche per l'ultradestra avvenuta
E poi vorrei avvisarvi che in sala c'è anche il professor Sergio accordi bella e consigliere regionale anche lui accogliamo con un applauso
La parola verso a Lorenzo
Sì
A me sembra che i nostri lavori di oggi a partire dalla relazione di Natalino
Di ieri mattina
Abbiano evidenziato chiaramente come vi sia un tessuto forte reale delle ACLI lombarde che in questi anni è cresciuto di autorevolezza e di capacità e credo che da questo punto di vista si debba fare un riconoscimento specifico
Al nostro Presidente
Uscente e a tutti coloro che hanno collaborato con lui nel corso di questi mandati questi due mandati
Perché penso che sì anche grazie a questo sforzo che la nostra Regione la nostra regione apripista può considerarsi non semplicemente un'espressione di carattere statutario ma una realtà viva forte e pulsante
Io mi rendo conto che è sempre difficile intervenire dopo interventi densi e forti come quelle di Martinazzoli
E chi
Da dei segnali significativi di rinnovamento
Quegli stessi segnali di investimento su persone nuove sui nuovi protagonismi all'interno del movimento a prevista che erano stati richiamati da Gaffurini nel suo intervento di questa mattina
Io credo che la presenza di dirigenti giovani vale per terra di Cerioli nostra padrona di casa vale per patti vale per Petracca per me per Paolo Ricotti tutte e tre dirigenti membri presidenza intorno ai trent'anni delle ACLI di Milano
Dimostra in qualche modo che esiste questo tessuto questa forza crescente all'interno del nostro movimento il problema maggiore è che questo tipo di forza che giustamente viene valorizzato a livello dirigenziale sia poi autorevolezza e forza anche sul territorio anche nei circoli anche nelle realtà territoriali nelle realtà di servizio
Nelle realtà associative specifiche che sono anche se parte altrettanto del nostro movimento il quale non può configurarsi come un gigante dai piedi d'argilla ma tra il proprio da questa sua dimensione autenticamente popolare la sua forza e la sua autorevolezza
Credo che per quanto riguarda la relazione un accenno debba essere fatto giustamente Natalino richiamava all'interno del tessuto della relazione il tema delle autonomie locali
Io credo che una riflessione che non ha soltanto una valenza elettoralistica perché adesso siamo all'interno di questo appuntamento che quello delle elezioni che inevitabilmente finisce anche per condizionare i nostri lavori un altro atteggiamento
Debba essere una riflessione su che cosa significa veramente questo tema del principio di sussidiarietà e del principio di autonomia
Sul nella nostra specifica realtà noi siamo parlato di autonomie istituzionali e di autonomia funzionale
Si parla di sussidiarietà orizzontale e sussidiarietà verticale
Io credo che se c'è una testimonianza diretta di come è stato gestito il tema istituzionale all'interno della nostra regione negli ultimi cinque anni noi possiamo dire con assoluta certezza che in questa regione non c'è sussidiarietà
Ma il limite favorito a qualche amico
E non c'è autonomia ma un centralismo brutale che si esercita sulle autonomie locali
Io lo posso vedere non solo per realtà associativa ma per dimensione professionale che sistematicamente l'atteggiamento del governo regionale
è stato quello di censurare di chiudere e di stringere tutti quelli che erano gli spazi autonomistici che da parte della legislazione nazionale dei di Milano dati
E su certe questioni penso alla formazione professionale
Penso alle politiche attive del lavoro
Penso alle tematiche anche riguardo all'agricoltura la viabilità quant'altro la Regione ha ceduto essenzialmente ciò che era forzata accedere ma si è tenuta ben stretta tutto quello che poteva per tenersi stretta
Questo non è un principio di carattere autonomistico questo è un centralismo giacobino poiché esistono giacobinismo di sinistra giacobinismo di destra che viene applicato in corpore vili e che finisce per essere una delle ragioni per cui nostro territorio regionale
Risente di quella depressione di cui parlava Martinazzoli credo che a Martinazzoli se un messaggio possiamo mandare gliele manderemo sicuramente nel corso di questa campagna elettorale sarà sicuramente di investire con forza
Su questa tematica delle autonomie perché non sia semplicemente una parola
Due accenni e chiudo rispetto alla questione del congresso nazionale verso cui ormai siamo proiettati
Abbiamo seguito l'elaborazione
Degli appunti nazionali che sono alla base un po'del delle nostre tematiche congressuali
è stato fatto uno sforzo molto serio che direi viene da lontano che ha trovato un suo in pole appuntamento importante a Vallombrosa credo però che sia giusto evidenziare almeno due elementi di criticità
All'interno degli appunti si è richiamato che l'alternativa
Al mercato sfrenato sregolato e senz'altro si può trovare soltanto nel contesto spesso del mercato
Richiamandosi ad un'antica tradizione che risale fino al quindicesimo secolo secondo la quale mercato anche luogo di Civita redazione e l'economia funziona bene se si fonda sulla di fiducia sulla reciprocità sulla cooperazione
Sulla mutualità e non sulla concorrenza sfrenata
Credo che queste parole si possono senz'altro
Sottoscrive e però a prescindere dal fatto se sia mai esistito meno brutale capitalismo dal volto umano
Perché se non ricorda il discorso sull'italiano illustre che deliziose narrazioni filologi salvo poi scoprire che forse questa lingua non era mai esistita perché non si era mai trovato nessuno che completamente la parlasse
Bisogna chiedersi però come questa strategia possa armonizzarsi
Con la necessità di non disperdere i valori alla base della costruzione dell'architettura dello stato sociale soprattutto nel momento in cui come ci ricordano autorevoli studiosi come Riccardo Petrella noi dobbiamo andare piuttosto verso un'universalizzazione dello stato sociale e che ci sia un'aspirazione in questo senso nonostante molte personalità errori che possono essere stati fatti
Lo dimostrano quello che è accaduto passi entro la fine novembre a margine del convegno
Dell'Organizzazione mondiale del commercio che forse è fallito anche per questa pressione dal basso oltre che per le i contrasti fra i governi ecco io penso che se noi vogliamo riflettere veramente sul nostro ruolo come anche le dobbiamo fare in modo che questa riflessione sia a tutto campo
E mi pare giusto visto che in qualche modo noi
Vogliamo anche ricordare quelli che sono gli umori profondi della nostra terra che se vogliamo riflettere quelli se su quelle che sono i nostri doveri e le nostre funzioni sì anche giusto
Teneramente un ammonimento che ci mandava un poeta che non era lombardo ma lo divenne per adozione per amore parlo di Davide Turoldo
Laddove ci diceva in qualche modo ammoniva che il nostro compito è quello di essere
Custodi delle solitudini di tutti e di essere in qualche modo Salvatori di ore perdute ecco sì forse questo se non è semplicemente un'immagine poetica può diventare un possibile programma politico grazie
Grazie a Lorenzo l'ho provato a violino Licci presidente provinciale di Mantova
Si prepari
Ma ma
Cercherò di essere molto veloce e ho scritto due o tre così neanche perché non vorrei parlando a braccio di rischiare di passare a destra a sinistra come detto prima e di non c'entrare il tema del discorso
Desidero condividere con voi alcune considerazioni su questa fase congressuale le proposte che essa ci porta non esime indomita ad esprimere pensieri personali
Di fronte ad un tema così importante come quello che dà il titolo alla nostra celebrazione congressuale osare in futuro nella nuova Europa
è evidente la necessità di fermarsi ancora una volta il volgere lo sguardo verso la nostra associazione verso le nostre strutture ed i nostri servizi
Per capire se siamo pronti ad intraprendere questo ambizioso viaggio
Quando ci si proietta verso un progetto così importante come quello che ci viene prospettato si tenda di strutturare una serie di passaggi che servono al conseguimento dello stesso
Stilando l'inventario delle potenzialità degli strumenti e delle risorse umane a disposizione partendo però da un punto fondamentali di inevitabile l'analisi concreta della situazione associativa vado troppo forte no no perfetto
Oggi questa analisi associativa mostra diverse lacune quindi mi chiedo possiamo porci obiettivi così lungimiranti ambiziosi se non affrontiamo e risolviamo prima al nostro interno tali situazioni
Nelle tesi congressuali si è parlato di concretizzare la vita cristiana
Giovanni Paolo secondo nell'incontro del sette dicembre del novantuno definendo un movimento cristiano quello che ispira le sue scelte sociali economiche sindacali politiche al Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa
Formando la mentalità ed educando la vita spirituale dei soci alla guida competente dei vari settori temporali
Indicava come obiettivo prioritario di tale movimento la formazione cristiana da realizzarsi attraverso il collegamento con le strutture ecclesiali
La necessità di proporre la vita cristiana non più semplicemente come ispirazione ma come la scelta e la concretizzazione cristiana nella quotidianità della vita associativa al centro quindi del nostro essere fare movimento
Riprende quell'esigenza di superare la logica di comodo che tante volte ci prescindere il nostro vivere la fede cristiana e il nostro operare nel movimento a favore del prossimo
Il tutto in conseguenza anche di una cultura dominante che rende opzionabile di tutte le scelte liberamente si decide come operare come concretizzare il Vangelo nelle circostanze attuali non secondo ragione ma secondo interesse
Di fronte a tale situazione purtroppo anche noi come attivisti come laici impegnati siamo rimasti inerti impotenti sia per mancanza di mezzi che della capacità critica della lettura di della situazione
Solo seguendo l'indicazione che il lievito sale Luigi della vita associativa il Vangelo e che solo questo può fare nuove le armi
è possibile porre in atto le condizioni necessarie per una qualificazione teologica una fecondità culturale della i cattocomunista nella Chiesa e nella società
Affinché come soggetto di pastorale sociale partecipe nella vita della comunità ecclesiale ricomincia sviluppare e rendere visibili quei gesti concreti di carità solidarietà e assistenza
Attuando quelle attività che hanno come fine l'evangelizzazione nel sociale
Anche le arti come la Chiesa in una stagione in cui si vede impegnati attivamente responsabilmente sono una minoranza
Ed è il cristianesimo o diviene una scelta consapevole o rischia di estinguersi hanno bisogno di veri laici più responsabili e maturi nella fede capaci di entrare in dialogo con la società civile capaci di assumere atteggiamenti di denuncia
In quei luoghi di ingiustizia sociale dove la preghiera diventa espressione del grido dei poveri ed invocazione della misericordia di Dio nei confronti di tutti
L'evangelizzazione del sociale del politico viene testimoniata dalle nostre opere attraverso i servizi l'azione sociale gli interventi sulle varie vicende
Nel tentativo di attivare nelle persone in genere né laico impegnato in particolare quelle capacità di discernimento comunitario dei fenomeni sociali all'attenzione nell'esprimere giudizi morali su realtà sociali e personali
Alla partecipazione nella progettazione di scelte di orientamenti operative ed educativi concreti e nell'approfondire la dottrina sociale della Chiesa
Solo concretizzando atteggiamenti di apertura all'altro superando logiche autoreferenziali
Di disponibilità all'accoglienza soprattutto degli ultimi dei piccoli dei poveri all'ascolto capaci di parlare al cuore dell'uomo contemporaneo potremo caratterizzare contraddistinguere le nostre opere con quegli insegnamenti evangelici che costituiscono il nostro fondamento nell'attuale contesto culturale segnato dal relativismo dei valori e dalle pluralità culturali bisogna rivalutare la più la priorità della missione educativa come asse centrale dell'esperienza associativa
Ah proseguimento di quel percorso storico di vita che ha da sempre caratterizzato invisibili dato alleati come esperienza popolare di movimento educativo e sociale al sviluppo delle persone dei lavoratori
In pratica un'attenzione al volto di ciascuno all'ispettore del delle differenze delle culture e delle religioni
Attuando relazioni di prossimità che facciano sentire ogni attivista accolte rispettato nella vita associativa della comunità
Che dovrebbe vivere i valori dichiarati appassionando le persone ad un'esistenza vissuta in pienezza del Signore
Luciani è il ruolo di una buona formazione che consente alla persona di accedere ad un sapere qualificante ad un piene di integrali sviluppo di competenze relazioni ed esperienze
Abituando alla pensare consapevoli intarsi rispetto le ragioni delle scelte che compiono coerentemente con i principi enunciati e di attivando una capacità critica di interrogazione
Una formazione della persona ad ogni livello e responsabilità associativa quindi anche dei dirigenti
Se la motivazione profonda di tutto il nostro operare nella società ed evangelizzazione conseguenza di una buona formazione attraverso la testimonianza in servizio ora questa appare assolutamente necessaria nella società civile e nel mondo del lavoro
Dove si rischia di avere attenzione solo per gli aspetti sociali ieri vendicativi dimenticando la dimensione umana della persona che deve continuamente dare un senso piene credibile agli interrogativi dell'esistenza
Solo così si potranno concretizzare certi processi come ad esempio il principio personalistico del lavoro prospettato dall'enciclica lavora nei deserti Chance
Come opportunità preziosa attraverso la quale prendere coscienza della propria vocazione verrebbe perfeziona la propria formazione svolge il servizio
Di rilievo sociale
Abbiamo parlato di invertire la rotta ora questa necessità è fondamentale
Dobbiamo mantenere la nostra autonomia noto non mia che ci ha permesso di essere liberi nelle scelte programmatiche associative politiche e che ci ha dato la possibilità di esprimerci secondo quei valori e quelle idee portate avanti fin dalla nascita il movimento
Le attività devono restare saldi nella loro collocazione ecclesiali senza entrare quali componenti in alcun partito e senza accettare alcuna proposta di collateralismo in un futuro di coerenza con le tra fedeltà fondative
Un'idea un'identità politica saldamente legata all'autonomia e la pluralità delle scelte politico mai acquisita anche tra i cattolici
è presente nel DNA delle api
Che ci permette di dialogare e partecipare con i partiti alla concretizzazione di progetti sui temi che ci stanno più a cuore come la famiglia zuppa azione lavoro la solidarietà la difesa della vita
Una partecipazione politica spesso per la sua formazione quindi di coscienza e lei cade all'impegno politico alla costruzione di una politicità della società civile nella tentativo di rappresentanza terzo settore
In una stagione di critica politica che investe direttamente il cittadino la sua identità personale sociale l'esercizio della sua cittadinanza
Solo così potremo intervenire concretamente e potremo far comprendere che scegliere la guerra o la pace non è la stessa cosa che dare miliardi all'anno di pensione a qualche centinaio di privilegiati e meno di ottocento mila lire al mese
A persone ad altre persone non è la stessa cosa esasperare i giovani con i miti del successo del tenente del denaro attraverso spot televisivi le informazioni di marzo in genere non è come usare i mezzi di comunicazione per far crescere il senso di responsabilità individuale
Che barba quale tasse uguali sui consumi a tutti anche a chi ha pagato fino all'ultima lira non è la stessa cosa
Che mantenere una sola Camera cinquecento parlamentari al massimo anziché due con quasi mille risparmiando centinaia di miliardi a favore ad esempio depressioni più vasta fa la differenza
è qui che le api devono usare il futuro è nei luoghi dove i senza tetto muoiono di freddo e terremotati vivono nei container creati devono impiegare le loro risorse a sostegno delle locali realtà che li sta e poi in Europa
Vedo di finire anche perché mi stanno tagliando fra un po'a la parola cerco solo di toccare due punti avrei tante altre cose da dire però dico questo abbiamo detto facciamo alleati più femminile più giovani questo è vero ma non deve rimanere solamente una parola o solamente un bene giare di ipotesi oggi purtroppo ci rendiamo conto che in un tempo di diritti acquisiti come le pari opportunità noi viviamo un'associazione povera di presenze femminili oppure le riconosciamo solo valide e necessarie per lo svolgimento delle prassi regolamentare di cassa dello Statuto
Facciamo una riflessione un po'più concreta grazie scusate grazie ad Alice mi spiace dover tagliare ma tempi sono inesorabili
La parola patti Angelo ebreo presidente di Brescia
Sintetizzo
Faccio sentire solo il rumore dei fogli ma non ve li leggo
Diventato presidente provinciale delle ACLI di Brescia da pochi giorni
Ed è per questo che prendono parola con una certa emozione
Sono
Mi sento di cominciare ringraziando tutti gli acquisti che prima di me e prima di quelli della mia generazione hanno fatto reati quello che sono oggi ringraziare quelli che hanno lavorato a livello regionale
E String limiti ha rappresentato questa presidenza grazie ancora a nome di tutti i bresciani
Un tema mi sento di far notare solo ed esclusivamente a tutti quelli che si candidano e poi verranno eletti a condurre le api regionali fare attenzione alla formazione
Attenzione alla formazione siamo giovani qualcuno dice che dobbiamo investire sui giovani mi fa sono d'accordo condivido questo questo pensiero
Ma è necessario continuare a fare formazione
Le ACLI sono il luogo della formazione continuo a ripeterlo tante volte perché
è necessario nei tempi moderni di tempi che stiamo affrontando dove mancano luoghi veri di formazione
Che le ACLI si riappropri no e continuino a fare forte questo loro compito formazione all'impegno sociale
Formazione allo studio e alla lettura della dottrina sociale della Chiesa formazione all'impegno sociale e politico
Qui dobbiamo e vogliamo rimettere la politica al primo posto
Non siamo di coloro che pensano che la politica fa schifo siamo perché la politica ritorni ad essere quel luogo dell'incontro degli interessi
Dello scontro ma anche della costruzione del del futuro
E il futuro mi fa paura
Veramente ho paura
Le nuove i nuovi strumenti che avanzano interne
Come vengono utilizzati come si possono utilizzare il futuro mi fa paura la mondializzazione sta diventando pane quotidiano il Duemila chiederà forti energie
Non basterà più aveva una preparazione in comune una preparazione normale
Il guardate solamente come si scrive due miglia
Per poter scrivere due mila servono tre palle
Così state attenti perché se no non riesco a rassegnarmi sulla
è necessario è necessario riacquistare un qualche cosa che ci faccia il CDA il coraggio di affrontare la paura chiudo con una frase di Martin Buber
La la paura bussò alla porta
E io la sento costantemente a bussare
La fede andò ad aprire e non trovo nessuno
Io spirò che le ACLI diano i giovani come me ma non non solo a me a quelli come me e a tanti altri giovani la fine ed il coraggio per andare ad aprire quella porta e vedere che al di là la paura non esiste più grazie grasse le ha
Parola Garutti si prepara i mantovani
Rotti non aveva tolto la parola Gallo finito il tempo è scaduto grazie
Per
Non c'era il più lo slancio di un tempo che peccato mi avevan detto ieri che non mi avrebbero dato la parola e non mi sono preparato e questo è va detto ieri Sensi non non mi non mi sono preparato allora qui c'è un grande un grande dramma e dilemma all'interno delle acque
Perché nelle tesi congressuali da un bel po'di anni
Non sappiamo se saremo siamo una federazione di servizio una confederazione i servizi
O se continueremo ad essere un movimento
Allora ho detto che sa se ci fosse se riusciamo a trovare uno slogan previo mettere in movimento i servizi potrebbe essere movimentare i servizi in modo da togliere questo quesito in realtà il problema politico più complesso
Non vorrei che si arrivasse ad aggiungere una quarta fedeltà alle tre fedeltà dicevo può bagliori scherzando perché
Fedeltà ai lavoratori fedeltà alla democrazia fedeltà alla Chiesa fedeltà terzo settore e allora poi alla fine non sappiamo esattamente se dobbiamo continuare a pensare o se ci basta solo fare
Quale potrebbe essere il problema allora io credo che la nostra base sociale sia completamente disoccupata cioè i nostri iscritti sono disoccupati
Noi siamo militanti abbiamo capito che dobbiamo riformare Elena che dobbiamo riformare il patronato che dobbiamo inventare il lavoro che dobbiamo darci da fare qual è il problema
Quelli che vengano nei nostri servizi chi sono di fruitori i clienti i lavoratori eccetera ma la nostra base sociale cioè quelli che si iscrivono alle altre si scrivono per fruire dei servizi se allora tutti i nostri soci si scrivessero perché vanno alla formazione professionale perché imparano lavora eccetera non siamo più un movimento cioè noi abbiamo realizzato una serie di servizi al servizio di quelli che poi prendono la tessera delle ACLI ma quello che mi fa preoccupazione che gli iscritti alle acque sono disoccupati di idee cioè tutta la nostra imprenditorialità nel fare non si trasforma in una imprenditorialità del mondo delle idee il guaio è che ci possono essere gli operatori è fruitore dei nostri servizi che al di là di tutto quello che diciamo
Votano e fanno vincere Berlusconi perché uno può essere un addetto sociale del patronato ed essere leghista uno può fare il cooperatore stare con Berlusconi allora se noi non investiamo
Nella formazione dei nostri iscritti che come ho detto tante volte ai sottoproletariato cattolico che sta nelle parrocchie perché se noi andassimo adesso a dire abbiamo fatto il congresso regionale delle ACLI noi abbiamo scelto Martinazzoli sbattono fuori circoli anche dalle parrocchie
Perché non solo ci sbatte fuori parla come i nostri iscritti
Perché non sono d'accordo con noi ora io credo che il nostro in
Alla base associativa altrimenti lo scollamento tra la nostra abilità questo dilemma qui non esiste nei fatti
Perché se noi siamo imprenditori sociali siamo in grado di non avere gli iscritti cioè noi potremmo essere un movimento di cinquanta mila iscritti non abbiamo bisogno di essere un milione seicento mila se questi seicento mila non sono forza del cambiamento ma sono fruitori dei servizi e delle acque che noi facciamo anche se fosse autorizzato nitrazione questo mi pare
Un primo problema
Morandi è venuto qui a dire io sono liberale
Voi non dovete parlar male del libero mercato perché se no io mi arrabbio
Perché al libero mercato che vogliamo noi liberali liberisti non l'ha detto ma insomma
è quello che ci devono essere delle regole eccetera ma Gaiani ha detto molto bene guardate l'abbiam detto a Vallombrosa non esiste capitalismo dal volto umano non l'abbiamo mai visto allora adesso non tiriamo fuori ancora socialismo ma ragioniamo intorno a questa roba
La seconda cosa il mestiere delle armi si ricollega a quello
L'han detto ieri non so mi pare chi ha parlato dell'evento
Noi abbiamo un grande affollamento nel sociale tutti vogliono fare sociale la politica fa schifo la politica non ci interessa Martinazzoli ha fatto un accenno i sociale ci fa andare in paradiso o no
Se noi ci impegniamo de sociale nelle imprese sociali nell'imprenditorialità sociale eccetera alla fine ci conquisteremo il regno dei cieli alla fine cambieremo la Società o no io dico di no
Perché la mia nonna la visiera che quei che comandi Center quello cioè noi dobbiamo stare attenti a fare in modo che il mondo cattolico il volontariato e il terzo settore io vado in convegni e tutte queste robe a Milano che si fanno non parlano mai di politica
Cioè fanno il confronto con le istituzioni sfilamento nei confronti di situazioni come noi dobbiamo fare
Prendere atto che l'istituto adesso così sì ma sì che la gente che c'è dentro non ragiona come noi noi abbiamo perso perché le prospettive non sono quelle per le quali noi abbiamo lavorato e fondato alleati e cioè il protagonismo dei lavoratori vuol dire
Entrare nelle istituzioni e fare affermare le nostre idee
Allora io credo che c'è
Un mestiere il severo delle ACLI tra il mille li ho contati ha detto trentatré mestiere che sono gli anni Gesù Cristo forse sono di più i mestieri Vieri delle ACLI noi abbiamo la frantumazione mestieri uno dovrebbe esser petto dice perché mi devi scrivere alleati
Perché dobbiamo continuare a fare le ha che mi è venuta questa idea qua perché noi abbiamo scelto di stare dalla parte sbagliata
Cioè noi vogliamo
Non essere d'accordo con quelli che hanno già
Semplificato la complessità vogliamo stare dalla parte di quelli che non hanno il lavoro di quelle che fanno fatica a campare di quelli buttati via dalla scuola ma non perché noi siamo così è noi non siamo diciotto siamo fortunati dico abbiamo magari la pancia piena
Ma tutti quelli che non ce la fanno devono dire poi lei a chi si interessa uno di noi perché noi abbiamo fatto a questa labor richiamo facciamo la scelta di campo dell'autonomia dalla fine collateralismo facciamo una scelta di campo più profonda
Tutti quelli che non ce la fanno avranno compagni di viaggio noi delle acque questa potrebbe essere una delle motivazione l'ultima e volevo dire il sindacato l'ultimissima ieri abbiamo sentito una corda non mi ricordo bene come si chiama il presidente il segretario regionale della DC boria o a boriosi mannitolo ho sbagliato un po'ma mi pare che l'intervento fosse sbagliato
Scusate allora lui dice noi lavoriamo tutti i giorni paludati Laganà detto anche a Milano privato per loro lavoriamo per l'unità sindacale però unità sindacale lo si può fare perché lo dico io no momento allora noi delle ACLI possiamo collaborare con la cifosi amo stare nel mondo cattolico
Ma si si dicono noi non possiamo più stare con la CGIL per fare unità sindacale perché appiattito sul governo domande ma volete che le ha che si appiattiscono sulla cifra cioè un momento noi siamo per l'unità sindacale non lo siamo noi vogliamo sapere per quale ragione non è più possibile la prospettiva dell'unità sindacale
Non ci convince io Mauria bravissimo e a Roma mi ha spiegato ieri io non ho capito cosa sono
Perché stare tanto delle acque sia un po'ponti su queste ragioni Realacci però io ho partecipato all'assemblea dell'orgoglio cislino che è stato fatto a Milano bandiere teleconferenze eccetera
Gli unici applausi che sono stati fatti
Non erano quelli per quello che il sindacato vuole fare ma quando si parlava male dalla CGIL
Questo noi non siamo d'accordi lodevoli qualcuno ci si me le acque regionali non devono essere la dodicesima provincia lo ha detto a dobbiamo fare in modo che non sia la dodicesima provincia perché tutti questi anni alzi la mano chi delle Api provinciali
Si è accordato no perché non sono stati fatti dove vuole parare presidente uscente perché stiamo abito che c'è tra l'altro la però non ci siamo tanti accordato accorta dell'acqua benedetta delle regionali grazie grazie Garutti
Voleva salutare sale intanto che arriva a Dante Mantovani è per fare pendant tre prego
La persona che ci topo di parlare con Garutti volevo salutare non avere una battuta il segretario del Forum del terzo settore lombardo Sergio Silvotti che svolge questo compito di segretario come appartenenza e dell'Arci
Il quello con cui stiamo lavorando su cui stiamo lavorando e certo non la prospettiva di un volontariato d'un associazionismo ed una Coppa cooperazione sociale subalterna alle altre gli a o all'istituzione o al mercato grazie Sergio la parola Dante e andiamo verso le fonti
Gli ultimi intervenire mi rendo conto che verso la fine si è si va un po'difficoltà perché si è pressati dal tempo
Propone due riflessioni di una di Capri istituzionale perché essendo stato presidente del patronato per questi otto anni una riflessione sulle sulle cose sulle idee sulle quali abbiamo lavorato per sì io sia i opportuna e un'altra così in generale rispetto alle ACLI
Ma con questo congresso concludo l'esperienza iniziata otto anni fa di presidente ha parlato da Lombardia otto anni che ci hanno visti impegnati nella ricerca di strade per migliorare la qualità e la quantità del lavoro
Da fare da parte del patto nato in Lombardia ecco la nostra azione si è sempre richiamata tre principi fondamentali
La costruzione di una impresa sociale di servizi capace di coniugare efficienza e solidarietà che fosse caratterizzata da forti autonomia decentrate da diffuse responsabilità
Il secondo principio la promozione di una motivate motivante solidarietà ed unità di intenti tra le realtà delle province lombarde e la terza la per i terzo principio
La ridistribuzione di ruoli funzioni e responsabilità secondo criteri fondati sulla sussidiarietà sul decentramento e sull'autonomia
Per iniziative messe in atto per tentare di dare attuazione a questi principi sono state tantissime sia quelle con una connotazione esclusivamente interna sia quelle che hanno assunto un risvolto pubblico ma non voglio fare elenchi perché possono sembrare possono apparire sempre come un modo per di inopportune rivendicazioni di meriti e riconoscimenti e è utile invece sottolineare che il criterio fondamentale che ci sia sempre mossi
Nella scelta delle cose da fare è sempre stata l'utilità per le sedi provinciali e la funzionalità al miglioramento della loro presenza sul piano quantitativo e qualitativo infatti non abbiamo mai voluto costruire un regionale che non fosse
Il risultato di quanto le Province esprimevano in termini di bisogni di proposte e di consenso proprio perché siamo perfettamente consapevoli che l'attività produttiva vera e propria è collocata sui territori provinciali e sui territori zonali
Ci siamo sforzati di elaborare linee provò proposte sperimentazioni progetti che fossero direttamente collegati all'esperienza concreta del patrocinio e che aiutasse il patronato nel suo complesso nel suo complesso a costruire il proprio futuro
Abbiamo da versato anche una stagione in cui abbiamo cullato la speranza o forse l'illusione che qualcosa si muovesse davvero sul piano del decentramento e della revisione dei ruoli e delle responsabilità
Anche grazie alle pressanti sollecitazioni troppo propositiva della Lombardia che non ha mai rivendicato nuovo in modo pregiudiziale
Un ruolo precostituito dal livello regionale ma si è sempre mossa nella consapevolezza che il centralismo
Sia inadeguato ad offrire risposte rapide ed adeguate alle esigenze di gestione dell'impresa che si vuole costruire e nella convinzione che il localismo provinciale porta in sé pericoli di frammentazione di spreco di risorse
Abbiamo quindi cercato di indicare possibili strade di cambiamento conducendo anche esperienze significative vissute nella pressoché totale condivisione delle Province
Dobbiamo però prendere atto che quei Twente quei tentativi sono stati ampiamente delusi e che quel percorso sembra essersi interrotto
Anzi si sono segnali che indicano chiaramente un arretramento verso un accentramento dei ruoli ed un rapporto bilaterale accentuato tra sede centrale sede provinciale che esclude di fatto altri livelli regionale compreso
Non vogliamo consonanza re accuse a nessuno ma semplicemente prendere atto che i nostri sforzi di elaborazione di sperimentazione non hanno incontrato sufficienti convinzioni in coloro che avrebbero dovuto sostenerli in termini di sussidiarietà
Con incoraggiamenti ma soprattutto con risorse adeguate
Soprattutto negli ultimi due anni abbiamo l'impressione che lo slancio e l'entusiasmo per il federalismo e per il decentramento si sia abbassato di tono in tutto il sistema lista a partire dalle patronato io credo che col discorso con le proposte fatte
Stamattina da Mino Martinazzoli credo che non possiamo sostenere questa proposta politica se noi non riusciamo all'interno della nostra realtà associativa a dare concretezza a questo a fare a un federalismo che secondo me è la prospettiva lungo la quale dobbiamo andare
Allora non scandalizza il fatto che si possa avanzare o arretrare in materia di decentramento di valorizzazione ai livelli regionali si lascia però perplessi il fatto che ciò non possa ciò possa avvenire senza che nessun dibattito sia avvenuto senza che nessuna decisione formale sia stata presa o comunque condivisa ai vari livelli
Le sedi regionali sono previste dallo statuto non è che occorra perché son previste dal cadute realizzarle a tutti i costi però io credo che la decisione debba essere presa se riteniamo che i livelli regionali siano importanti per la la proseguimento sulla strada dalla qualità delle del patronato è importante che assumano un ruolo effettivo equity si diano loro delle risorse veramente significative
Sì decidiamo si rischia constatiamo che a livello regionale non è funzionale alla costruzione di un'impresa di servizi come noi vogliamo raggiungere la Death lo decidiamo cioè non è un problema per il Polo rivoltante che utilizzi sia un dibattito interno che arrivi a delle conclusioni
Effettive
Non vogliamo comunque lasciare i prossimi dirigenti al patronato regionale la sensazione che andranno ad occupare ruoli che non fanno contenuti effettivi vogliamo solo trasmettere la convenzione
Che la questione principale e prioritaria davvero Verda deridere nell'immediato è proprio quella relativa ai ruoli e alle funzioni del regionale al conseguente adeguamento delle risorse
Voi avevo tentato in vari modi anche con momenti di confronto piuttosto duri con la sede centrale o dobbiamo mettere di non essere riusciti a ottenere cambiamenti sostanziali
Anche per questi motivi credo occorrano dirigenti maggiormente motivati per riprendere con più slancio il percorso tracciato in questi anni ed il confronto su questi temi
Questa constatazione negativa non deve però offuscare quanto di positivo abbiamo realizzato i rifiuti che sono anche stati raccolti sul versante del va raccordo con le Province il lavoro e la rete di rapporti che ci sono costruiti sono stati decisamente positivi e proficui ed andranno profusi ulteriori sforzi per incrementare tutte le possibili sinergie
Ora che è stato scongiurato il pericolo del referendum radicale con una motivazione esemplare da parte dalla Corte Costituzionale penso che l'iter parlamentare
Della nuova legge sui patronati potrà condurre ad una situazione di maggiore chiarezza rispetto al futuro e che ciò possa facilitare una riflessione interna
Circa i nuovi livelli organizzative distonia gestionali da costruire nel patronato ACLI
Per risparmiare tempo un ringraziamento complessivo a tutti coloro che hanno collaborato come a partire dai membri della della presidenza ai coordinatori regionali che si sono susseguiti in questi in questi otto anni
è un ringraziamento a ai responsabili dal patronato livelli provinciali che hanno collaborato con noi in questa in questa azione
E soprattutto vorrei dare un ringraziamento giovani Tiraboschi che negli ultimi anni da pensionato Arado veramente un contributo forte all'EPA tornato a livello regionale velocemente una riflessione sulle sulle anch'
Si parla molto in questa tornata congressuale di primato dell'associazione rispetto alle imprese e ai servizi e alla società alle associazioni specifiche si parla di primato proprio perché ci si è resi conto del pericolo che interessi ed attività particolari
Possano prendere il sopravvento rispetto ai valori alle motivazioni alle ispirazioni ideali agli obiettivi delle ACLI è giusto allora che in una tornata congressuale
Ci si richiami all'esigenza di ridare primato di priorità al ruolo dell'associazione rispetto a qualsiasi altra attività d'iniziativa che da essa formali non mi sembrano però altrettanto chiari ed espliciti gli antidoti che si intendono mettere in campo per contrastare una tendenza piuttosto marcata che fa percepire le ACLI
Più come impresa di servizi che come libera associazione di lavoratori e cittadini cristiani che per dare concretezza a loro agire nella società
Fanno anche dei servizi e promuovono delle imprese le dimensioni delle imprese che abbiamo avviato le risorse le responsabilità che queste richiedono i dirigenti gli intrecci con il mercato e con le istituzioni stanno mettendo in secondo piano il ruolo e la vocazione stessa delle ACLI
Molte delle nostre imprese si sorreggono su provvedimenti legislativi o su convenzioni con istituzioni e questo non ci rende spesso liberi nelle nostre valutazioni politiche quindi ozio volo chiamo oppure ci asteniamo dall'esprimere i nostri giudizi
Questo anche a livello regionale
Dobbiamo garantire un mercato le nostre imprese e quindi non possiamo inimicarsi le istituzioni ed i livelli politici politici così come non possiamo inimicarsi mondi dai quali possono provenire i nostri potenziali utenti
Ma in questo modo lei deve lady idealità
La vena profetica le spinte anche utopiche ma molto evangeliche Ullate per decenni l'autonomia di giudizio il coraggio di osare davvero anche andando controcorrente nella società e anche nella Chiesa si affievoliscono quasi a scomparire
I nostri interessi di movimento si spostano su cose molto più pragmatiche mercantili creando sempre più omologazione per cui si possono leggere interventi che molto spesso sono più preoccupati di garantire di garantire un uno spazio una collocazione delle nostre imprese più che una visibilità del dell'associazione noi ci prefiggiamo giustamente di contribuire a costruire una Bonomi e civile e solidale che tenti di piegare alla produzione solidaristica per la società le tecnologie organizzative della produzione capitalistica che sono invece finalizzate esclusivamente al mercato
E questo ci sembra l'unico modo per continuare a tenere insieme libertà e giustizia con una civilizzazione fondata sullo sviluppo umano
Su questa via il rischio nasce dal fatto che noi siamo costretti a maneggiare non solo le tecnologie ma anche la cultura che sta dietro a questo mondo culture visione di matrice liberale
Segnate da un individualismo materialista che non sono mai state le nostre questo è il rischio di rimanere contagiati da quella visione da quella cultura ora io credo che uno degli antidoti già stato vorrei riprenda l'intervento
Di ieri di don Mauro
Ma anche di mirto Boni se non sbaglio ma anche di altri e io vedo questo una un antidoto forte per il nostro movimento ed è in linea con le scelte fatte dal dalla Conferenza episcopale intimi anche quello della rilevanza irritazione io credo che non può sembrare una scorciatoia ma io credo sia fondamentale
Nel senso in cui nel momento in cui noi radi diamo il nostro operare alle radici della nostra fede che il Vangelo io credo che questo rappresenti un antidoto cioè nel senso che noi recuperiamo quei valori fondamentali
Con i quali giudicare con i quali scegliere anche le cose da fare all'interno del molto del nostro movimento quindi tutte le indicazioni che ci ha dato padre più parigini degli anni scorsi ma che anche don Mauro periziati sta riprendendo anche nel suo intervento di ieri
In modo tale che il la lettura del Vangelo il confronto col Vangelo diventi il centro dal nostro convenire a tutti i livelli a partire dal circolo per arrivare agli altri livelli da questo punto di vista io
Non ne poteva non me ne tolga Garutti ma aggiungerei una quinta fedeltà cioè non si è espresso non un po'lo scherzo però io credo che alla fedeltà alla Chiesa debba essere aggiunto anzi anteposto la il fedeltà al Vangelo perché e sappiamo bene tutti che la Chiesa ha senso nel momento in cui si radica all'interno del Vangelo
Ma non solo dal punto di vista per nominalistico ma perché il Vangelo diventi veramente il centro al quale noi ricadiamo tutto il nostro agire del nostro operare grazie
Allora chiamiamola dell'orto se vuol prender parola rinunci
Svelta allora poi la parola alla Vittorio buoni poi ho iscritto Calabrò Roberto in sala
Può intervenire va be'concorse intervengono questi tre abbiamo concluso alcuni però avvisi se mi concede due minuti
All'una chiudiamo la verifica poteri mancano alcuni di Cremona Sondrio Lecco Mantova quindi sono pregati in questo tempo saranno prese un po'dai lavori così
Poi faremo
L'apertura dei seggi quattordici avevamo messo le due e mezza faremo le due e quarantacinque
Pensiamo di chiuderla alle ore sedici sotto al piano di sotto
Adesso diamo la parola Lepore leoni che comunica alle liste che si sono chiuse quindi procediamo i dibattiti in tanto più sarà brevissima perché è quasi tutto è stato detto però io volevo
Porre la mia attenzione su due cose che ho sentito prima di tutto volevo rifarmi una frase di Dompé Disetti se non sbaglio
Che ha detto che le ACLI sono le ACLI della gente le ACLI
E sono non devono essere anche i Pillitteri ma ci sono le ACLI della Galilea della gente magari di avere ha parlato alle ACLI nella Galilea della gente
E dice che le acque si rinnoveranno unicamente se si rinnovano gli attivisti e io mi sono chiesto il mondo e in quel momento chi sono gli acquisti
Il vescovo questa mattina ha detto celebrare con coraggio il palco del nostro io credo che io celebrare con coraggio il Padre Nostro vuol dire
Che noi dobbiamo essere degli acquisti che hanno speranza e fiducia
In questo momento che ci troviamo in una società così complessa il giovane diceva ho paura del futuro anch'io che non solo giovane ho paura del futuro
Perché le certezze che abbiamo costruito negli anni della nostra storia finezza ed è la nostra vita di lavoratrici io sono una donna quindi di lavoratrici non ci sono più abbiamo perso con le garanzie
Oltre aver perso le garanzie in questa società abbiamo verso anche il senso della relazione con la società lo dicevano bene tanti interventi
E non solo abbiamo perso il senso della relazione abbiamo perso il senso di come partecipare a una vita sociale
E credo che la nostra associazione oggi non Citelli agli strumenti sufficienti perché possiamo appropriarsi di questo e perché avviene questo a mio avviso avviene questo perché non siamo nella Galilea per la gente
Voglio dire non siamo sui problemi scottanti delle persone e quali sono i problemi scottanti delle persone qua è stato detto che la nostra Regione è la regione più ricca e la Reggio è una delle regioni più ricche d'Europa è il motore dell'Europa dal punto di vista economico dal punto di vista dello sviluppo ma lo sviluppo inteso come certamente non dello sviluppo sociale perché lo sviluppo sociale sta Rictor cento sì succede spesso
Io passavo e poi finisco per capire l'importanza passo sovente dalla inviati chiave dove c'è i frati minori che danno da mangiare alla gente
è un giorno ho voluto fermarmi andare in fila con loro la fila non è corta
è quasi molto di più di un chilometro e tra questa gente non c'era solo extracomunitari o i vecchi barboni
C'era un anziano che non hanno pensione sufficiente per tirare la fine del mese o per pagare le spese condominiali
C'era uno adulti espulsi dal mondo del lavoro c'erano donne che non riuscivano attirare anche loro come campare
Per tutto il mese queste era la gente otto la Geremia che ogni giorno aumenta in una città ricca e una città che diseguaglianze come quella di Milano
E allora noi dobbiamo essere su questi problemi
Milano non so quanti Mila no sfratti ci sono
E la Pastorale del lavoro ci insegna cosa vuol dire avere lui persone che non sanno più dove andare oppure dicono gli alberghi oppure ti dicono ti mandano nell'albergo
Allora io credo che le attuali che terminato il nostro presidente così erano gli appunti nazionali che terminavano e dicevano gli atti più giovani più femminili
Più più più colorate e giustamente io sono per reati più giovani
Sempre l'avvenire va dato la fiaccola il più giovani però è come dicendo che il primato è quello dell'associazione e che quindi l'associazione non è l'associazione così l'associazione sono le persone quindi il primato qua alla persona
Allora la persona non si guarda in faccia la si guarda in faccia colorata giovane anziana e ci si chiede portatori di che cosa sono queste persone
E che fanno che sono dentro le ACLI e con queste persone devo fare le ACLI questa è la famosa base sociale delle ACLI e allora da qua bisogna ripartire ma con quale motivazione
Quella che io ho dei valori di credente e non di credente senza dubbi come diceva Martinazzoli ma di credenti con mille dubbi al giorno come poter essere testimoni di questi valori che nel dubbio sono una certezza
Solo così
Dove ci sono più chiuso a proposito di queste sono state presentate per il Consiglio regionale due bis
La prima ricostruisce giochi Brescia abbia detto Francesco di Como buoni nel suo rigore servono i Vittorio di Bergamo Calabrò romanzo di cuoio Cavallini rinviata di Bergamo c'era viene Claudio Tito ecco Codecasa se in tempi veloci di lecco
Consapevoli di Como consono moriva di Como
Fuori non mi chiedo di Bergamo Frigerio Karlovy Bergamo Gaffurini Luigi di Brescia Galbiati orografico rese Gasparrini Marco di Mantova
Le ore più puliti di Mantova Masi Giovanni di Sondrio motivo ha deciso di Varese
Materia siano di Brescia Moretti violenta di Cremona Morigi saggio di Pavese Pellegrini Claudio di Cremona saranno controllano di Brescia Val saliva venata di Brescia o secondo vista conviene a tutti i milanesi
E sono Vernazza di San Piero Camisasca Alfredo Cavedon Colombo versa droga spodestò mortale levati Angelo Magnani Giorgio
Clini Palma avvolgente Gabriele scava Ferdinando Scotti Angelo villa Vittorio virtuali avverso sono state presentate anche due liste per i candidati al collegio regionale dei problemi sono la prima Sogni manda Candiani Giuseppe Gilardi Sebastiano sullo secondo Accardi Enrico falchi di Franco
Do la parola la vittoria dopo di lei è l'ultimo delegato Calabrò
Va bene bene mi sembra che ci stiamo avviando alla conclusione di questo nono congresso delle ACLI lombarde sembra un congresso bello bello per il clima partecipativo che si è creato
Bello per il processo che l'ha preparato dello per gli spunti offerti dalla relazione di Natalino modello anche per gli interventi e contributi di tanti di voi che sono intervenuti
Un congresso che dice della vitalità di un movimento come il nostro radicato sui territori di un movimento che pur avendo cinquant'anni di storia è ancora in grado di stare nelle comunità punta i valori e delle priorità
Ha la pretesa di dire sui modelli di sviluppo rispetto ad una qualità della vita e della società
Ha la pretesa di dire rispetto ad un modello di società rispettoso delle diverse culture delle diverse competenze dei diversi saperi
Per poco per concorrere a costruire processi di cittadinanza globale lo diciamo anche un po'nelle nostre tesi perché non esiste solo la globalizzazione dell'economia c'è anche la globalizzazione dei popoli è un po'tutte le cose che sono lì echeggiato e anche negli interventi che non sto a riprendere
Ma il Congresso credo sia stato per noi come ci invitava stamattina monsignor Caporello fare l'opportunità per fare un'operazione verità per fare verifica
Per dirci alla luce dell'oggi e a fronte di un cammino che abbiamo fatto con quali intendimenti con quali priorità con quali obiettivi intendiamo traguardare il futuro
Rendendo attuale da una parte era interrogando contemporaneamente dall'altro la nostra vocazione di essere un movimento della cittadinanza attiva che ha cuore prima di tutti i destini delle persone delle comunità
Che a Prodi il problema del lavoro dei lavori e di tutti i lavoratori
Che operassi nell'economia civile ma non si esaurisce in quest'ambito
Che si attiva in questo lavoro di tessitura di legami nelle comunità perché quella società civile di cui ci parlava Martinazzoli stamattina sia davvero in grado delle sue molteplici articolazioni
Di costituire il motore dell'integrazione sociale
Perché vedete lo vediamo tanti la vita politica di questi anni anche nei nostri Paesi anche delle nostre comunità e a detta di esclusione e di affermazione di diritti disuguali
è una politica subalterna anzi ad una società subalterna alle logiche di mercato ai poteri forti e particolari vengono le indicazioni perché la politica regolarmente chi sta dentro e chi sta fuori inclusioni ed esclusioni
Abbiamo raggiunto nella ricca e opulenta Lombardia un bene essere senza benessere collettivo
Perché un benessere centrato su garanzie individuali
Sull'auto sull'aumento di occasioni perse possibilmente senza rischi a cui ha corrisposto questo sì una particolare cultura di governo vediamo esplicitarsi ogni giorno anche nelle nostre comunità
Comunque indi promuovere il bene comune significa partire da qui
E significa anche avere ben presenti i mutamenti che anche soltanto guardati in questi dieci anni hanno attraversato la nostra regione
Molte sono molte cose sono cambiate da quando abbiamo cominciato l'esperienza regionale tanti eventi dei modelli costitutivi del vivere civile sociale economico politico
Basti pensare in questi otto anni di esperienza regionale come abbiam vissuto
Si sono avvicendati a livello politico cinque governi regionali col filosofia priorità intendimenti diverso
Esperienze culture significative che avevano fatto storie nel nostro Paese
Sono state spazzate via dal fenomeno di Tangentopoli e come si diceva come dicevano anche molti interventi stamattina parallelamente progressivamente
La disaffezione dei cittadini alla politica si è fatta sempre più manifesta sempre più evidente basti pensare all'astensionismo nelle ultime consultazioni elettorali
Molto agevolata anche da questo uso strumentale dei referendum
Basti pensare alla scarsa partecipazione al voto ma anche e soprattutto la mancanza di luoghi e spazi in cui le persone possano dirsi possano raccontarsi
Possono condividere idee ed orientamenti sperimentare esperienze condivise perché questa politica che nasce dal basso
Nello stesso tempo le nostre città sono diventate più colorate popoli diversa di diversa cultura di diverse dei paesi abitato le nostre città e ci chiedono di dare una prospettiva alla speranza e noi siamo qui allora usare in futuro in questa Europa ci diceva Sandro Caldani al convegno di Vallombrosa che in fondo noi europei siamo dei privilegiati
è un conflitto in atto quello che c'è fra nord e sud del mondo lui ci diceva no siamo pochi siamo vecchi
Siamo ricchi e siamo infelici
Sud del Paese sono tanti sono giovani sono poveri e forse molto più ricchi Dinoi
Allora io credo che da qui noi dobbiamo ripartire per ricostruire le ragioni le condizioni che le possibilità della convivenza perché visto che in quindici troviamo di fronte
E che come sostiene atti è ridurre la frammentazione il vero rischio di queste nostre società contemporanee noi ci troviamo in un contesto dove le persone intere popolazioni sono sempre meno capaci di darsi finalità comuni e di realizzare viviamo sperimentiamo una situazione paradossale se ci pensate bene
Da un lato i processi di globalizzazione con l'avvento anche delle sofisticate tecnologie informatiche che dischiude orizzonti impensabili anche soltanto fino a pochi anni fa
Il mondo di internet internet in una stanza basta pigiare un bottone perché capace di entrare in connessione e comunica con mezzo mondo e dall'altro lato però in un tessuto sociale così frammentato si fa spazio una situazione di grande solitudine quante persone sole noi troviamo anche qui
Però si disorienta venti di giovani anziani non si spiegherebbe altrimenti che anche nella ricca Lombardia
Si moltiplichino suicidi persone che scivolano ai margini della cittadinanza senza che nessuno se ne accorga
Il moltiplicarsi di casi di violenza ai danni dei più deboli il senso di insicurezza delle persone che fa sì che nessuno si senta sicuro a casa sua
Allora le essere tutti attori nella costruzione di esperienze sociali
Che facciano propri bisogni e ed esercitare il territorio significa prefigurare delle modalità diverse di partecipazione significa contrastare le spinte all'individualismo al fai da te
Gianani anche Natalino citava nella sua relazione questa filosofa ebrea diceva che non è in crisi c'ha tre uomini e donne sono in grado di fare da soli
Quanto piuttosto ciò che essi possono fare insieme gli uni di fronte agli altri legandosi all'unica scena della loro esistenza il mondo condiviso con i propri simili
E allora per noi per noi viene chiarito amici stiamo si impone creino duplice vocazione da una parte stare nelle comunità facendo esprimere e ricreando quanto il Comune
Lavorando tra il dentro e il fuori e facendo dalle api davvero dei punti di progettualità sociale nelle comunità e questo sì trovando anche convergenza con altre realtà associative polverosa esperienza di Banca etica di cui parlava si è parlato stamattina
Il lavoro nel forum del terzo settore che non significa aggiungere un'ulteriore fedeltà ma significa essere in grado di fare esprimere questo protagonismo della società civile
Fondato dei valori e capace di rapportarsi in modo chiaro e coerente anche con le istituzioni
Ma significa anche per noi valorizzare il nostro radicamento e costituisce un grande punto di forza perché ci consente di capire le trasformazioni dalle persone a fronte di ciò che cambia
Ci consente di attivare sperimenta di formazione di progettualità e di pedagogia sociale a partire dai problemi della gente
E allora rimettere al centro l'associazione tirare la rotta significa appunto questo e essere un soggetto politico che siamo in grado di attivare dei processi DR interpretazione della realtà
Significa essere in grado di tenere insieme voglia di Progetto personale delle persone che si avvicinano alla nostra esperienza associativa ma anche il confronto con le dimensioni sociali
Significa darà anima e valore alle cose che facciamo in un'ottica condivise integrata significa anche Garutti superare la dicotomia tra movimento e servizi all'interno di un convenire individuando luoghi modalità e spazi progettuali
Che probabilmente sono tutti da ricercare va al cui interno sia il movimento nella sua espressione di movimento sia i servizi nel loro fare sociale si riconoscono all'interno di un Palmino comune
Io credo che le ha nel loro insieme devono essere percepita come quella significativa realtà che nel fare sociale nel movimento nelle imprese sociali
Fanno emergere cultura sociale senso di responsabilità attitudine alla partecipazione
Risposta solidale edizioni per promuovere una cittadinanza diverso
E allora in questa logica sia un po'innervato il lavoro di questi anni nella nostra
Nella nostra presidenza impegno per la costruzione di un apporto integrato tra movimento impresa sociali non ci siamo riusciti del tutto però certamente mi sembra che non siamo come eravamo otto anni fa anche se gli adulti dice che ci si è fatti regionali o no non sia molto visto però
Confortato anche le parole di Gaffurini che dice
In questi anni progressivamente e cresciuto a una dimensione integratori anche tra realtà provinciali
Perché io credo che il regionale lo diceva bene Natalino nella relazione
Si costruisce dal basso e non perché sta scritto negli Stati Uniti
E in un'ottica di condivisione e di integrazione tra le province che fra l'altro sono diverse tra loro perché dire le api averne pone come di reati a Milano a Sondrio ma che sono diverse anche al loro interno
Si possa creare Rete Progetto Comune promuovere sviluppi azione capace di innalzare la qualità del nostro della nostra presenza nel territorio lombardo un po'la filosofia che tracciava Martinazzoli stamattina per l'istituzione Regione mi sembra che sia anche un po'la filosofia dal basso che ha animato il nostro lavorare faticoso e allora io credo che la cui bisogna partire per andare avanti anche nel futuro innovazione nella continuità
Scommettendo con l'aiuto di tutti sul regionale che rispettando e valorizzando la specificità delle singole province sia in grado però di dare un valore aggiunto entro un disegno non omogeneo non appiattito ma condiviso
In cui ognuno si senta parte e partecipe e riconosciuto
Innovazione nella continuità e mi avvio alla conclusione significa anche pensare ad una dimensione regionale del movimento
Ti assume fa sua una dimensione progettuale forte
Che valorizza fa spazio ad energie saperi professionalità nuove
Che mette in circolo ricchezze ed esperienze
Che costruisce legami tra le persone soprattutto promuove l'integrazione tra le diverse espressioni del movimento nelle diverse articolazioni di servizio d'imperio sociale
Che promuove collaborazioni dalle Province si a partire da un ponte indire spetta ai livelli apicali di presidenti ma anche e soprattutto tra le funzioni progettuali
Assumendo fino in fondo quello che è stato il patto fra le Province sottoscritto Pavia nella scorsa Conferenza organizzativa
E questo lo si fa secondo me individuando alcune priorità
Una che mi sembra sia emersa comune questo della formazione per aiutarci ed è un ed aiutare la nostra gente a usare il futuro ma siamo il futuro del momento in cui sia in grado di governare non sia governati dai cambiamenti
Va bene la formazione per le giovani generazioni perché si passi dall'aderire al partecipare dall'essere parte al prendere parte ma credo che la formazione deve essere per tutti
Perché questa esigenza di riqualificazione di formazione continua ci appartiene e appunti
Anche una priorità lavoro abbiamo dato idea e avvio questa esperienza del Consorzio Acqui lavoro va sostanziata bisogna rielaborare ora lui lavorava in termini progettuali
Le diverse soggettività certamente impegnarsi per cui il movimento sia abitabile da putti e in questo senso importante ripensare anche modi e tempi con cui noi operiamo nei LEA da qui
Da ciò che faremo
Da ciò di cui avremo esperienza saremo legittimati anche a dire a usare interloquire con le istituzioni
Sarebbe bello pensare che la vita associativa del livello regionale anche da un punto di vista organizzativo assumesse i contorni di una Pasa comune Asa comune non è di berlusconiana
A ripetizione di questi giorni dove ci abbracciamo tutti insieme nell'amore a quella casa comune che ha trovato nella Pira ai tempi delle lavorazioni della Costituzione in un suo discorso uno dei fondamenti
Trovando modi tempi e spazi per valorizzare coloro che saranno disponibili a far parte di questa avventura insieme
In questa avventura io mi sento di giocarci ancora un pezzo della mia storia comunità ma anche un timore ma anche il desiderio davvero diverso hanno questo futuro con i compagni che le compagnie di viaggio che saranno disponibili a lavorare con me
Concludo dicendo quello che avrei voluto dire all'inizio
Non posso non ricordare come ha fatto Natalino messa le persone con cui noi avevamo iniziato questo cammino
Vincenzo nella presidenza ma Gianfranco Sabbadin dell'ENAIP ma Luigi Vanvitelli nell'allo farne il patronato e tante altre persone che insomma le mettiamo nel pensiero
Io credo che in questi anni di lavoro nelle ACLI
Ho ricevuto molto forse molto di più di quanto dato e questo soprattutto lo devo le persone con cui ho condiviso questo cammino ai rapporti costruiti tra le persone
Lo devo Natalino prima di tutto perché nelle fatiche di ogni giorno trovati di sostegno professionalità e vicinanza
Per questo movimento
A Parma e a tutte le donne ma a Parma perché la sua testimonianza prima ancora delle tante cose che ha fatto
Ha mantenuti nella passione la voglia di contribuire anche con una differenza di genere perché no al lavoro nel movimento
E a tutti a Sergio a Dante a chi adesso non riesco a ricordare perché credo che noi abbiamo potuto dire in questi anni
Dell'associazione prima ancora di essere un che cosa è un tipo e l'insieme degli uomini e delle donne che ogni giorno si impegnano per farla crescere e renderla interessante anche per chi non la conosce grazie
Parola Roberto e poi andiamo verso nord conclusioni con la parola
Possibilità di questo mio contributo
Allora io
Volevo un po'fare con voi recupero pochissimi minuti una riflessione su due aspetti che
Erano emersi a Pavia e nostro congresso provinciale
E che meritano di essere
Evidenziati in essere
Così messa in risalto anche qui
Il
In ogni scenari che si stanno aprendo che ci coinvolgeranno nel nostro immediato futuro come reati secondo me sono al mio sono mi avviso almeno due il primo è il processo legato alla globalizzazione
E l'altro è la tutela dell'ambiente processi che ci spingono verso una profonda riflessione sulla necessità legata a uno sviluppo e un futuro sostenibile
La globalizzazione e la sfida del terzo millennio e sempre di più condizionerà i nostri modi di pensare di essere pertanto la scommessa che la nostra associazione dovrà deve vincere è quella di farsi trovare pronta con l'appuntamento con la storia
La velocità con cui avvengono i cambiamenti la radicalità delle trasformazioni devono spingersi a saper leggere interpretare i tempi senza alcun pregiudizio né politico né culturale
Sarà necessario individuare gli strumenti più idonei per attuare un'azione sociale che sappia discernere valorizzare tutto quanto c'è di positivo nella globalizzazione
Se siamo oggi qui è perché vogliamo rispondere operativamente anche a questa sfida
La notevole complessità di questo processo sta allargando le forbici e delle diseguaglianze non solo tra nord e sud o tra Occidente ed Oriente ma anche tra cittadini della stessa città scavando un fossato invalicabile
Tra quelli sempre più ricchi ed altri sempre più emarginati
Le nuove povertà oggi sono da addebitare all'impossibilità dei poveri eccetera tecnologie informatiche alle competenze sempre più specifiche di un mercato estremamente sofisticato era linguaggio digitale trading on line presente possiamo ragionevolmente ammettere che oggi la globalizzazione rappresenta una forte provocazione alla nostra coscienza morale
E in questo contesto che a mio avviso deve nascere la cittadinanza responsabile e gli atti devono fare le prove le proprie le proposte di Bobba quando dice di attivare un'azione su di formazione sociale ed educazione politica capace di valorizzare le risorse delle persone
Dando priorità all'ascolto e alla libera scelta per stimolare ad esercitare il principio di responsabilità di un contesto di coinvolgimento dei processi decisionali la seconda riflessione eccolo fare
Qui e quella legata alla tutela dell'ambiente
Appunto del Aldo lo sviluppo è un futuro sostenibile l'avvelenamento della del Danubio ne è una prova evidente dinanzi a un disastro di queste proporzioni tutto il resto passa in secondo piano
Noi però corriamo il rischio di minimizzare il problema come fa la società australiana della linea rumena che ha versato il cianuro nel fiume
Non basta a disquisire sulle capacità di depurazione di un terreno sul funzionamento di una di una diga questi solo problemi secondi il vero problema è a monte nel concetto stesso di natura questo spazza via un comodo alibi molto frequente che ci posso fare io quasi che il problema forse altrove
In realtà se queste cosa accadere perché anche noi abbiamo abdicata vostro ruolo di uomini veri diventando solo consumatori di beni
Nasce qui l'esigenza di una radicale revisione dei nostri modelli di vita alla ricerca di un nuovo modo di essere e di vivere
Per dirla con un termine alla moda occorre l'elaborazione di un processo di un progetto culturale in cui lo stesso concetto di natura viene rivisitato alla luce delle sfide della storia questo termine coniato in ambiente cattolico ha però una valenza universale
Quasi un'innata trasversalità perché si rivolge a tutti gli uomini qualunque cultura religione è un supplemento d'anima che pertanto in grado di trovare consenziente partecipi tutti gli uomini di buona volontà
La filosofia la scienza la tecnica ad un illuso l'uomo facendogli credere di essere qui capace di dominare tutte realtà esterne ed interne di essere cioè in una parola il padrone del mondo
Questa superbia antropocentrica ha caratterizzato il secco che tramonta ed ha partorito tante Sociologia magari di segno opposto ma tutte omologate da critiche sulla falsa visione dell'uomo e della natura
Mi ritorni in mente le parole di Gesù a Pietro sarete tentati la notte scenderà su di voi
Quando però spunterà all'alba pagato i fratelli riunisci conforta liquidarli verso la strada che avevamo che avevano smarrito
è questo il compito di di chi come noi sente l'esigenza di ricerca del bene comune
Trovarlo nella vita di ogni giorno e rendono disponibile agli altri nostro compito passa attraverso la storicizzazione di questo progetto che altrimenti eviti rischierebbe di restare o una mera enunciazione di principio una bell'espose espressione alla moda
L'ennesima occasione perduta di una classe politica senza prospettive incapaci del colpo d'ala che la sollevi dalle beghe di di bottega che minaccia la stessa sopravvivenza della nostra classe politica
Se noi invece siamo qui perché vogliamo accertarci e Tare questa sfida certi che ognuno con la sua specificità potrà insieme lavorare per un mondo migliore da lasciare ai nostri figli in Nuovomondo meglio villaggio globale
In cui ci sia finalmente capito che furbizia di e alla vita non pagano
Oggi il Danubio che combatte contro il cianuro ieri è stato il rene a subire l'insulto del mercurio scaricato da una nota casa farmaceutica della civilissima Svizzera
Eppure l'acqua è oggi considerata il bene più prezioso è più a rischio del pane pianeta quando capiremo che scaricare i chili di rifiuti tossici del fiume chimici né dispari pubbliche ad una matrice comune nel disprezzo la vita solo allora saremo pronti a passare all'attuale Stella fermarsi o di principio della vera politica ambientale perché a mio avviso ambientale e la vita ambientalista e la strumentalizzazione
Il nostro progetto culturale deve tradursi in gesti concreti tendente a far recuperare a tutti e soprattutto ai giovani
La coscienza che tutti gli uomini sono inseriti in una rete di relazioni che scavalcando popoli e nazioni riportano tutti al massimo comune divisore cioè di esseri umani se dimentichiamo queste realtà ci accontentiamo di curare il nostro adducendo
Non potremo più recriminare se un giorno una nube tossica ce lo porterà via per sempre dice la Bibbia
Tutta la gente gente come nelle doglie del parto a causa delle colpe dell'uomo
Lo stesso concetto ribadito nei testi delle leggi religioni orientali l'uomo è custode della natura non il suo padrone e tanto meno il suo predatore
Educazione al rispetto dell'ambiente siano uomo animale iscritta o pianta iscritta nel DNA di ognuno di noi oggi noi siamo chiamati a riflettere su questa carenza della nostra civiltà occidentale e non solo
E l'uomo bianco nero giallo che ha perso la sua razionalità come sempre quando si è raggiunto il fondo vi sono uomini di buona volontà e noi tra questi
Che sono capaci di dare quella spinta verso l'alto per riemergere dal pantano
Il nostro impegno il nostro progetto
E questo supplemento d'anima che il mondo si attende da noi se sapevo assolvere il compito che la storia ci affida sarà bello poter dire sì c'ero anch'io vorrei concludere questo intervento leggeri pochissime righe e lungo mi ruba ancora pochi minuti della Catechismo della Chiesa cattolica
Dio non ha voluto riservare solo asse l'esercizio di tutti i poteri
O di governare deve essere imitato nella via nella vita sociale
Il comportamento di Dio nel governo del mondo e i testimoni un profondissimo rispetto per la libertà umana
Dovrebbe ispirare la saggezza di coloro che governo le comunità umane io aggiungo anche le risorse latte costoro devono comportarsi come ministri della provvidenza divina va vi ringrazio
Lei concludere
Con un buon lavoro alleati e in particolare anche a dati Anni Verdi era Luciano vale per tutti i suoi ambiziosi progetti grazie
Allora era un po'che volevo salutare una persona in sale non c'ero riuscito saluto Maria Teresa Formenti che ha partecipato ai nostri lavori perché ha lavorato per tanti anni nelle ACLI anche a livello nazionale portando avanti delle dagli impegni molto significativi soprattutto l'impegno che abbiamo ricordato in questi giorni di lavorare per un'associazione di uomini e di donne e della qualità sociale
Più della qualità associativa quindi facciamo un applauso Maria Formenti con questo applauso invitiamo rompiamo un po'del finendo chiuso il momento dei ricchi interventi questa mattina se diamo la parola al presidente nazionale
E poi andremo velocemente alla presentazione veloce delle mozione congressuale e quindi anche alla chiusura dei nostri pazienti lavoro la parola quindi a Gigi Bobba
Presidente nazionale
Consentitemi solo poche sottolineature
Anche perché parafrasando modo un poster caustico
Il molto
Potremmo dire che urna urgente nostre quindi non c'è tempo per fare approfondimenti
Alle tanti spunti soprattutto
Ai contenuti
Della relazione congressuale la relazione dei del presidente String Dini
Ma vorrei cominciare da San Benedetto
Sapete che San Benedetto insieme Cirillo e Metodio è patrono d'Europa
Ma soprattutto che questo Papa con un gesto creativo innovativo
Ha deciso di affiancare a questi tre Patroni maschi diciamo dell'Europa anche tre Patrone donne
Ovvero Edith Stein Brigida di Svezia e Caterina da Siena
Dunque cominciare da San Benedetto cioè cominciare da quello che ci ha detto proprio il vostro Vesco il vescovo in questo caso degli acquisti Mantovani
Quando ci ha ricordato che il detto benedettino
Che tutti conosciamo sotto l'ora e lavora va completato con et Nolli Contri stare
E allora potremmo dire con uno slogan anche per le atlete
Preghiamo lavoriamo ma soprattutto non applichiamo ci e non applichiamo gli altri
Un modo questo per dire che è una realtà associativa deve innanzitutto
Costruirsi in una dimensione di socialità di piacevolezza di interesse
Di voglia di risvegliare le dimensioni positiva dell'esistenza
Di essere
Uno dei tanti strumenti che nella vita di una persona
è in grado di rimetterla in contatto
Con le dimensioni più profonda della vita
Scrive
In un nel l'ultimo non Planck nell'ultimo disco Ivano Fossati in una delle sue canzoni il titolo del disco e la disciplina della terra
Dicevo un contratto con gli angeli
E che ritrovo sicuro vita
In qualche mese d'agosto accecante
Ho in un tempo meno illuso che vuoi tu
Forse la ritroviamo anche noi queste dimensioni essenziali della vita magari non solo in qualche agosto accecante
Ma i momenti più ordinari meno illusi della nostra esistenza
E in questa ordinarietà possiamo incontrare anche un'esperienza associativa
Che sia capace di comunicare qualcosa di bello qualcosa di importante qualcosa che ci mette in gioco innanzitutto come persone
Come molti di voi hanno detto
Ma sono partito da San Benedetto perché questo congresso sarà un congresso europeo
E giustamente Natalino
Nella sua relazione ha fatto un robusto richiamo anche al fatto che questo non sia un congresso così simbolico e fatto il congresso fuori questa scelta europea rimanga comunque un un qualche cosa da mettere nell'archivio
E ha fatto bene anche sottolineando forse l'insufficienza
L'inconsistenza con cui abbiamo perseguito questa dimensione come caratteristica del nostro fare del nostro agire del nostro pensare
E allora vorrei capire che andare a Bruxelles non sarà un coup de Théâtre alla Veltroni
Non sarà neanche una gita turistica
E non sarà neanche una piccola sbornia temporanea da chiudere in quei tre giorni
Ma vuole essere un orizzonte per la nostra cultura
Vuole essere un asse essenziale per la nostra politica apre il nostro fare politica nel sociale
Vuole essere un cardine per la nostra dimensione progettuale
Vuole essere un luogo di ripensamento dalla nostra presenza della nostra missione lady nell'Europa e quindi non solo nei nostri confini nazionali
Vuole essere un avamposto in qualche modo un tracciato
Per tutte le organizzazioni e le associazioni di terzo settore del nostro Paese
Cercherò brevemente di argomentare queste riflessioni
Partendo da tre spunti il primo spunto e questo qui è stato toccato anche il tema del mercato da dall'intervento ieri di Morandi e poi da quelli che si sono succeduti Gaiani ed altri
Attenzione
Se andiamo alle origini costitutive dell'Europa questa contrapposizione
Tra il mercato è la dimensione politica spirituale culturale
è una contrapposizione farsa
L'Europa del primo Medioevo si costituisce grazie ai mercanti e ai chierici insieme
Sono le università e i mercanti che fanno la prima idea d'Europa
Sono l'Università tutto in mano alla Chiesa
Sicché fa diciamo che svolgono un'opera di grandissima civilizzazione culturale pensate anche San Benedetto
Ma sono anche i mercanti che costituiscono questa nuova dimensione pensate proprio in quel periodo nascono degli strumenti fondamentali del mercato che ancora oggi utilizziamo
La partita doppia e l'assegno nascono in questi tempi
Dunque se c'era un intento era quello di non contrapporre moneta e dimensione dello spirito moneta mercato economica e dimensione della politica della cultura della socialità della cittadinanza
Ma allo stesso tempo prendiamo molto sul serio le parole che ha detto Richard loro alla convention della società civile pochi mesi fa Richard allorché sarà con noi al congresso a Bruxelles
Quando ha detto forse la democrazia in questi paesi della nostra Europa può rinascere può ritrovare linfa può essere rigenerata quella democrazia che sta in qualche modo implodendo
Se si riparte da quei cento milioni di euro presso i trecentosettanta milioni che conducono che sperimenta no che fanno vita associativa
Che dunque ogni giorno in qualche modo mettono in gioco le loro persone le loro capacità i loro talenti per costruire il destino della comunità in cui sono inserite per non rassegnarsi ad una deriva quella che a cui lucidamente indicato
Martinazzoli una deriva che
Si fa semplicemente spettatori e non protagonisti dalla vita sociale
Quel signore che sentiamo tante volte alla televisione spesso si confondevano fra elettori che pubblico come se fossero la stessa cosa
Un lapsus
Certamente significativo
Dunque questa prospettiva dall'Europa sarà innanzitutto un orizzonte in termini di cultura sarà farla entrare nella nostra testa
Per questo abbiamo scelto di andare a Bruxelles perché forse se avessimo fatto mille discorsi se non avessimo dovute non muovere i nostri pietistico figurativamente
Metterci anche in una situazione di con qualche disagio con qualche difficoltà
Forse questa percezione che l'Europa è già nella nostra quotidianità anche quella soggettiva forse avremmo fatto fatica perché i nostri schemi mentali i nostri pensieri sono sempre un po'prigionieri del passato
E allora dovendo in qualche modo farlo anche fisicamente questo passaggio allora anche la nostra testa si mette in movimento e incorpora una dimensione nuova
Ma sarà anche un asse della nostra politica
Vedete questa vicenda di Haider ci dice qualche cosa in positivo e in negativo
Ci dice anche che per la prima volta l'Europa si è mossa
Su delle dimensioni che non sono meramente economico mercantile
E in qualche modo messo dei paletti sulla costruzione europea
Che tendono a identificare alcuni caratteri Emo gente fumogeni di questo stare in Europa
Un'omogeneità che deve essere sposata insieme anche con una capacità di salvare le molte diversità che ci sono in questa Europa
Perché se se no se così non fosse allora succederebbe un po'come succede per i nostri formaggi che sono i migliori d'Europa e magari per qualche regola europea in cui siamo stati un po'distratti
Vengono messi fuori mercato siamo tutti obbligati a mangiare per i formaggi che sembrano di plastica tutti uguale finché non ci sarà dicono bene quello sono fatti
Sarà un cardine per il nostro Progetto
E bene ha fatto qui nella relazione stringimi altri sottolineare come da questa Regione siano partite già delle esperienze che in qualche modo ci dicono la direzione di marcia per far diventare la presenza delle acque in una dimensione europea un progetto
Anche delle acque italiane o prima di tutto delle acque italiane
Se la Federazione delle acque internazionali ha conosciuto una storia complicata
In questi in questi anni è dovuto forse anche al fatto che noi non abbiamo percepito fino in fondo che il nostro poter utilizzare questa straordinaria risorsa
Che poche forse nessun'altra associazione a e in qualche modo anticipazione del nostro futuro
Europa anche come luogo del ripensamento di questa presenza delle nostra emigrazione
C'è un'Italia fuori dall'Italia c'è un Paese che in qualche modo ha messo radici lavoro famiglia cultura lingua in qualche altro Paese
C'è un'esperienza straordinaria di solidarietà di vicinanza di socialità di servizio che questa nostra associazione ha incarnato laddove persone prima quelli che dovevano cominciare a lavorare coi quelli che arrivavano dopo hanno dovuto affrontare affrontando la diversità lavoro un Paese uno Stato una lingua una cultura delle condizioni radicalmente diverso
è nel nostro DNA della nostra storia della nostra storia associativa
è nel DNA della nostra storia e sapere che il lavoro sia globalizzato prima ancora delle merci e dei capitali nel secolo che si sta chiudendo
Ma allora dentro questi processi in un lavoro che cambia nei fenomeni migratori che prendono dimensioni radicalmente diverso e in un'Italia che deve affrontare per la prima volta in termini consistenti il tema dell'immigrazione
In qualche modo questo tema ci obbliga a ripensarci qui e in euro
Infine anche un tracciato per non solo per noi ma anche per le altre realtà associative di terzo settore
Un tracciato perché quella straordinaria esperienza che abbiamo fatto con la nascita del Forum
Del terzo settore nel nostro Paese poi voi avete siete state la prima Regione in qualche modo a prendere in mano questo iniziativa può in tante province
è un'esperienza che non esiste in nessun altro Paese dell'unione europea
Una volta tanto non auto flagelli a Moggi come facciamo sempre noi italiani e consideriamo questo percorso una risorsa che possa diventare una risorsa essenziale anche sullo scenario sulla prospettiva europea
Ce lo ha detto chiaramente anche incontrandolo sarà anche lui con noi al congresso Emilio caparbio come sapete viene dalle nostre fila e oggi e il segretario generale dei lavoratori del sindacati
Europei
Ci ha detto chiaramente che oggi il dialogo sociale in questa Europa ha bisogno anche di un terzo soggetto
Non solo delle imprese non solo delle organizzazioni sindacali ma anche di quella multiforme ancora poco rappresentate molto frammentata realtà della società civile organizzata di cui noi siamo parte
Ecco allora questa scelta come una scelta non
Meramente simbolica non occasionale
Non
Una pura gita turistica ma invece come elemento chiave di tracciato del nostro futuro
E se questa è la strada secondo punto che voglio toccare e che è stato ripreso in tantissimi interventi apriva la relazione
Di di Natalino
è il punto delicato all'asse lavoro formazione
è un punto delicato per la nostra storia è un punto chiave per le nostre radici è un punto decisivo per il nostro futuro
Ma è decisivo non guardando indietro ma guardando in avanti
Sapendo che promuovere e tutelare il lavoro di domani non sarà più promuovere e tutelare dei posteri ma sarà promuovere e tutelare lavoro
Sapendo che e ce lo dicono due studiosi che hanno esaminato tutte le politiche
Del lavoro della formazione dei paesi dell'OCSE
Che le politiche di domani di tutela di promozione del lavoro passeranno prevalentemente se non in modo esclusivo attraverso la formazione
Sarà quello lascia decisivo
Sarà quello insieme con la famiglia come risorse essenziale per costruire le motivazioni e stare continuamente dentro il cambiamento un cambiamento che si fa sempre più accelerato
Saranno le reti delle comunità locali come luogo in cui ricostruire quel legame di comunità di cui ha parlato anche qui Martinazzoli
Che sono l'unico risorsa per costruire una società che abbia in qualche modo una dimensione sensata per le persone
Saranno quelle politiche l'elemento decisivo per far sì che il lavoro non sia messo all'angolo non sia considerato una variabile dipendente non sia elemento
Diciamo in incidente sulla destino sul modo di organizzare le nostre comunità
Per questo io vi chiedo proprio qui in questa Lombardia
Insieme in questo raccordo federale o federalistico con la dimensione nazionale di mettere a punto un progetto qui la ne ha parlato il presidente di Varese un vero e proprio laboratorio sul lavoro e sulla formazione
Per intendere e capire cosa significherà negli anni futuri
Tutelare riconoscere i diritti formativi dalle persone
Sarà questo forse l'asset principale essenziale del nostro lavoro futuro
E questo vale anche in un Paese dove i tutto il campo formativo sta cambiando aveva avete fatto bene qui in Lombardia confrontarvi anche
Nei confronti dei candidati a presidente della Regione sulla questione dalla formazione
Sulla questione della formazione professionale
C'è una tendenza che non ci piace che tentiamo proviamo di contrastare
è una tendenza a ricomprendere tutto dentro la scuola in inglese si dice che si sta seguendo il modello americano di una scuola compresi diciamo così una scuola pigliatutto
E piglia la formazione professionale e piglia la formazione tecnica superiore e piglia la formazione permanente e avanti
No non ci accodiamo a questo modello
Vogliamo un modello duale vogliamo la diversificazione dei canali dell'offerta formativa
E i territori le comunità locali in particolare le regioni e i soggetti del privato sociale possono ancora essere una risorsa straordinaria per mettere in moto con l'obbligo formativo che per ora è solo legge sulla carta
Un una prospettiva una possibilità di offrire veramente a tutti delle chance
Di rispondere alla propria vocazione personale e professionale ecco allora e arrivo rapidamente la conclusione mi arrivano tra cenni evidenti che il tempo è ormai
Al di là la conclusione la vorrei fare su questo punto
Colloquiando con il presidente del Moto
Il movimento operaio cristiano
François Martone un personaggio di
Grande rilievo in Belgio
Che ha una lunga consuetudine anche con la nostra associazione Pecci alcune battaglie comuni con
La
Presidente labor
Pranzò morto che è a capo appunto di questa realtà ancora forse più corposa in termini di opere di quanto non siano le ACLI perché ci hanno anche l'assicurazione c'hanno le cooperative c'hanno una banca come c'è un sacco di cose
Perché faccio questo esempio perché attenzione negli anni Cinquanta il modello con cui si costruiscono le ACLI è un modello che viene mutuato da un piccolissimo librettino ma che fu fondamentale nel disegnare un po'la costruzione dalla nostra associazione
Un librettino che era stato scritto dal dall'assistente del movimento operaio cristiano Pergamo signor Boris
E questo librettino contiene poiché il modello che si è realizzato effettivamente in Belgio ma in qualche modo ne è stato metafora e anche ispirazione concreta per questo noi siamo stati
Ebbene in questo colloquio con François Martufi
La cosa che mi ha colpito di più
Che lo inquieta va veramente
Era la stessa domanda che ha posto qui
Mino Martinazzoli
E cioè che cosa di quella grandiosa esperienza del cattolicesimo sociale politico
Che è stato poi un elemento costitutivo della stessa dimensione europea che ha dato quindi caratteri che forma questa Comunità europea
Che è stato elemento direi vivificante di una presenza nella quotidianità nella socialità nel lavoro nella cittadinanza in tante comunità non solo del nostro Paese ma anche in Europa
Che cosa rimane di vivo di quell'esperienza di quella tradizione di quella presenza cioè a che cosa è in grado di transitare verso il secolo che si sta aprendo
E che cosa quella radice quella della dottrina sociale della Chiesa e ancora in grado oggi di animare dentro l'esperienza sociale e politica se non si vuole assecondare una deriva di abbandono di rassegnazione
Di incapacità di cogliere le sfide della modernità
Ecco perché non a caso e non per una scelta logistica
Faremo la sessione inaugurale del congresso si terrà a Milano
In questa terra che è stata fondamentale dal punto di vista economico dal punto di vista spirituale e culturale
Quante riflessioni il cardinale di Milano a posto sul tema
Nell'Europa dello spirito
Faremo questo incontro proprio ponendo al centro questa domanda
Una domanda che porremo tre protagonisti giovedì mattina trenta marzo
Al cardinale di Praga che è il presidente della Conferenza dei vescovi europei di tutta l'Europa non solo dell'Unione Europea
Il cardinal Bertone scrivervi le K difficile da senza senza nessuna vocale
La porremo al presidente all'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
La porremo il segretario della CISL ad Antonio ce lo porremo noi stessi
Dunque nella dimensione spirituale ecclesiale politico istituzionale sindacale sociale Cirri porremo questa domanda come antefatto direi come premessa per il nostro congresso di Bruxelles
Una scelta appunto dico non casuale che mi sembrava importante fare qui fare in questa regione fare nella città nel capoluogo di questa Regione
Per dire come ciò che sta cambiando ci interroga fino in fondo non interroga solo noi
Interrogo anche François ma Artù
Che era inquietato soprattutto da questa difficoltà la difficoltà che molti anche qui ha denunciato e che lui vive in modo drammatico di come queste esperienze in grado di essere passata di essere comunicata
Verso le generazioni più giovani
Dunque non è un problema solo nostro della nostra associazione un problema che riguarda l'insieme del cattolicesimo sociale in Europa
E confrontarci come faremo appunto sia col Bocola Kabel che sono in qualche modo associazioni gemelle alle nostre sarà un modo allo stesso tempo di riandare alle radici ma anche di porre fino in fondo questo problema
Perché a riflettere non è il contrario di agire
Riflettere in qualche modo premessa per l'agire lo stesso agire suscita pensieri e riflessioni per modificare il nostro percorso
E allora dove rammento è finito credo che l'invito forte che è venuto da molti vescovi di questa regione ma anche da fuori di questa Regione mi sembra ci sia una in qualche modo una diversità non solo di accenti rispetto alla scorsa stagione congressuale
Se la scorsa stagione congressuale è stata un in un certo senso è segnata da una riconciliazione che ha poi prodotto anche una una presa di posizione formale della Conferenza episcopale italiana
Oggi siamo in presenza di una vero e proprio investimento sull'associazione e di una richiesta di un compito
Ecco allora che ciò che in qualche modo possiamo fare vogliamo fare desideriamo fare nel prossimo futuro potrebbe essere
Segnato da queste parole
Il cristiano innanzitutto un testimone
Il testimone la parola greca significa anche martirio il mio nome evidentemente un invito al martirio
Ma i martiri in qualche modo alimentano la testimonianza cristiana la testimonianza ordinaria quella di tutti i giorni la nostra
E allora il vescovo di Orano in Algeria nel novantasei prima di essere assassinato Pier la via
Scriveva i suoi familiari pochi giorni prima di essere ucciso
La sua decisione di restare in una
Algeria
Per attestare la possibilità di amicizia
In un clima in un un ambiente in una terra dove l'amicizia era difficile intravedere una tra cristiani e musulmani
E allora scriveva queste parole che in qualche modo possono accompagnare la nostra testimonianza molto più ordinaria e quotidiana ma altrettanto segnata appunto dalla necessita di una coerente
Eccoci abbandonati al crocevia delle incertezze
Senz'altro bussola al di fuori di quella della speranza
La speranza dice ancora Pier Javier ai suoi familiari non è un sogno insensato nasce dalla messa in opera della fede sia anche per noi un accompagnamento per questo nostro congresso
Dal
è pervenuto
Il verbale della commissione verifica poteri
E che vi leggo la commissione verifica poteri ha verificato il potere di tutti i centonovantatré delegati per un totale di cinquantasette mila novecento voti congressuali
In rappresentanza delle undici province lombarde quindi il cento per cento
Ok adesso diamo la parola Vittorio villa che dovrebbe dirvi un attimino gli ordigni bellici
Cioè dovrebbe illustrarlo e poi chiuderò con un tre minuti non illustrarvi il mio ordine del giorno sul quale noi tentiamo di concretizzare ai le linee di impegno siamo sulla tabella di marcia
Splafonato e di no per il pranzo siamo abbastanza puntuali diamo la parola Luís se riusciamo nel quarto d'ora a completare anche questo lavoro poi possiamo riprendere il cammino
Vittorio quaranta ora la commissione emozioni che come avete sentito ieri quando è stata
Letta la composizione era molto ampia
Però vi posso dice che abbiamo trovato il modo di consultare anche altri amici
In modo da poter raccogliere che
Le osservazioni e le integrazioni che poi sono venute anche nuove proposte
Per cui al nostro interno avremmo concordato
Di
Leggere ecco qui il testo del patto regionale e della mozione
E invece di presentare ecco brevemente
C'è un ampio documento sulle proposte di modifiche allo statuto
Dove
Ecco ci abbiamo lavorato fino a poco fa per tener conto anche di qualche osservazione
Di cui si è fatto anche nella riunione di ieri sera
Trovando uno una modalità che favorisca le innovazioni ma salvaguardando anche
Le diverrà sede peculiarità e anche tradizioni delle nostre province
C'è poi un ordine del giorno sulla lega dei consumatori
Ce n'è uno sul lavoro ce n'è uno sul Progetto cristiano dell'abitare nel terzo millennio
Ce n'è uno sui referendum ce n'è uno sulla salute ce n'è uno sulla
Leo nel cantiere della nuova Europa ce n'è uno dell'UE se ACLI insomma ecco
Quindi c'è un lavoro molto ampio ripeto sul quale si è proceduto cercando di acquisire via via le diverse osservazioni per cui io mi concentrerei
Prima di tutto sul patto regionale che è decisamente l'atto più importante dice il presidente regionale e i presidenti delle Province lombarde in occasione del nono congresso regionale si impegnino reciprocamente a sostenere le scelte sottoscritte con il presente Patto
Nella formulazione dei loro programmi di attività e nella loro attuazione
Primo
Qualificare la vita associativa delle strutture di base in coerenza con i contenuti del Patto associativo sottoscritto al congresso di Napoli dal mille novecentonovantasei
E del documento sulla vita cristiana ed associativo approvato dalla Conferenza organizzativa e programmatica di Assisi
Con me specifiche attenzioni a proporre ai circoli la realizzazione di buone pratiche sociale di cittadinanza attiva e solidale
Sviluppare le politiche aggregative promuovendo iniziative mirate ai soggetti sociali protagonisti della vita del movimento ed organizzando in modo dinamico e attivo la campagna tesseramenti
Due continuare l'impegno formativo regionale con percorsi rivolti ai dirigenti del movimento delle associazioni specifiche delle imprese sociali
La preparazione di schermi sui temi di particolare rilevanza e d'attualità da utilizzare negli incontri sociale nei circoli nelle zone
Prego promuovere le esperienze organizzate all'interno del movimento
Dai giovani sostenendo la ricostruzione di sia nelle province la diffusione anche in altre realtà dell'esperienza del Progetto giovani di Milano e la partecipazione ad Obiettivo giovani recentemente attivato in sede nazionale
Dagli anziani e pensionati puntando a diffondere anche in altre realtà provinciale l'esperienza organizzativo e progettuale del movimento anziani e pensionati delle ACLI milanesi
E raccordando le diverse iniziative di servizi organizzate dalle Province
Quarto concordare i contenuti del Regolamento regionale dalle acque lombarde definendo norme coerenti con le scelte del federalismo della sussidiarietà
Dell'unitarietà del sistema ACLI e nello stesso tempo riconoscendo le autonomie operative delle diverse strutture del movimento
Coordinare le azioni rivolte a promuovere lo sviluppo territoriale delle associazioni specifiche UE se ACLI CPA Alvaro Anni Verdi lega dei consumatori
La loro partecipazione ai programmi di attività del movimento la sperimentazione di forme di raccordo della loro rete organizzativa e delle loro attività
Sei concorre all'elaborazione degli indirizzi strategici per l'adeguamento dei modelli organizzativi delle indetta dal patronato e delle imprese sociali con i rispettivi organi direttivi e favorire la loro attuazione nelle strutture territoriali al fine di tenere il passo con le trasformazioni produttive
E valorizzare all'interno del movimento le significative potenzialità progettuali e sociali progressivamente sviluppate negli scorsi anni
Sette costruire una rete di rapporti tra i consorzi e le cooperative promosse dalle ACLI nei diversi settori quale premessa per iniziative regionali di indirizzo strategico e di coordinamento operativo
So quando antico la mozione
No io dicevo se qui sabato d'accordo o se ci sono delle osservazioni io non metterei subito in cantiere e questo è perché i punti potremmo anche risuonò fotocopia sono molto concreti però vorrei indicarvi la Filosofia che sta sotto e su questo le cioè stringiamo un patto per dare ancora più forza o per evitare quel difetto come qualcuno sottolineava dai convenire
Delle Province della Lombardia intorno al nodo regionale
In quel specificazione che c'eravamo detti non undicesima provincia non qualcosa di struttura quindi se ci sono osservazioni su questo lo facciamo subito altrimenti io
Indicherei appunto di metto manca
Su nel fienile questo ecco sapendo poiché era stato già visto anche dai presidenti e se non ci sono obiezioni con l'alzata avrebbe poi invitare il presidente a firmarlo
Sì dopo lo facciamo in un modo formale però inviterei appunto alzare la delega se siete d'accordo su questo patto
Bene
Potete potete tirare giù ecco che contrario proprio non c'è chi si astiene nessuno il patto allora che uno dei punti fondamentali passa
Il giudice
Ecco adesso va leggendo la mozione
Che dovrebbe sintetizzare questo gli ordini del giorno invece sono quel le linee strategiche su che poi troverete operative anche nel territorio come avete visto ce n'è uno sulla nuova Europa
Uno sul lavoro formazione
Un altro sul referendum sui referendum
Sono oggetto stringente di questo nostro passaggio un altro sugli Problemi regionali
Che noi evidenziamo legati principalmente su un tre nervi scoperti che sono salute
Assistenza casa dentro questo in un discorso di linea politica che va nella direzione che anche diversi interventi hanno sottolineato ma che anche Martinazzoli dava di un nave John è che parte dalla valorizzazione degli enti locali non centralistica né mercantile
Detto questo che la sua la parola brutta ora Bozza della mozione congressuale
Il nono Congresso delle acque lombarde riuniti a Mantova il diciannove e venti febbraio due mila approva le analisi le considerazioni e le proposte contenute nella relazione del presidente stringimi
Con gli approfondimenti ed arricchimenti emersi dal dibattito ed impegna il Consiglio che sarà eletto dal congresso a formare la presidenza le commissioni gruppi progettuali
Con dirigenti che abbiano le competenze e le sensibilità e le attitudini richieste per concretizzare gli impegnativi obiettivi del patto regionale sottoscritto con le presidenze provinciale
Con particolare attenzione a primo a rendere più puntuale ed incisiva l'azione sociale delle ACLI programmando iniziative mirate a impostare sostenere il rapporto con le istituzioni
Formulando proposte costruttive indipendentemente dal tipo di maggioranze che ne sostengono
In considerazione del loro ruolo di rappresentanti della comunità
Con attenzioni particolari i processi federativi all'attuazione del principio di sussidiarietà alle politiche a sostegno dello sviluppo produttivo della sanità della scuola della formazione delle politiche sociali e dei trasporti
Collaborare con la comunità ecclesiale sviluppando un ruolo propositivo e caratterizzando ci come laici che stanno nel mondo senza essere del mondo e in questo spirito sono impegnati a sviluppare iniziative profetiche sul mondo partecipare attivamente alle attività del Forum del terzo settore dalle associazioni familiari dei forme promuovere in termini sistematici l'iniziativa dei progetti lavoro sviluppo sociale pace e cooperazione internazionale
Due qualificare la vita associativa sto sto sostenendo l'attuazione dei contenuti del Patto associativo
Ah riprendendo in modo sistematico la prassi degli incontri sociali mensili ed orientandoli allo sviluppo integrale della persona
E alla sua espressione in famiglia sul lavoro e nelle comunità in Puglia Christie risiedano svolgono il loro impegno
Tre formare i dirigenti gli operatori agli associati a discernere i diversi aspetti della società complessa
Come specifici percorsi rivolti a organizzare scuole provinciali e percorsi formativi interzonali per dirigenti ed operatori permanenti e volontari
Approfondendo le tematiche di maggiore impegno del movimento a cominciare da quelle del lavoro
Ricostruire una sensibilità verso la realtà giovanile
Valorizzare in termini di movimento le disponibilità associative e di volontariato degli anziani e pensionati fare crescere una cultura di attenzione alle tematiche ambientali e di un positivo rapporto con la natura
Ha detto quarto adeguare il modello organizzativo nella prospettiva federalista e della sussidiarietà
Con azioni rivolte a costruire una rete comunicativa tra le strutture regionali per favorire la conoscenza dell'esperienza innovative
E maggiormente cariche di dissenso e il loro interscambio attivare ambiti di elaborazione programmazione dell'azione sociale degli impegni progettuali che si avvalgono del contributo dei direttori dei servizi delle imprese sociali delle associazioni specifiche
Per assicurare l'apporto di tutto il movimento alle scelte politiche e programmatiche
Costituire a livello regionale un laboratorio permanente di studio e avvalendosi di dirigenti e tecnici preparati in materia legale fiscale ed amministrativa
Operi in collegamento con l'ufficio circoli della sede nazionale trovandovi socializzante o analisi soluzioni e progetti adeguati ai problemi di gestione dei circoli
Tutto ciò in risposta alle sollecitazioni provenienti da diverse strutture di base ed iniziative a triste a seguito delle innovazioni nelle norme e disposizioni legislative ed amministrative nazionali e regionali
Quinto far partecipare le associazioni specifiche i servizi alle imprese sociali alla impostazione e realizzazione del programma del movimento organizzando in tempi brevi
La partecipazione attiva alle varie forme di coordinamento delle associazioni di volontariato
Puntando in primo luogo alla maturazione di posizioni e di iniziative comuni sulla difesa dei diritti di cittadinanza e sull'organizzazione del terzo settore
Continuare gli impegni già avviati in questo quadriennio nei rapporti Esterne nella qualificazione delle attività dell'ENEL del patronato
Per la formazione l'Internazionale il raccordo delle situazioni specifiche dell'attività cooperative
Definire ed attuare i contenuti della carta delle imprese sociali a partire dalla raccolta delle risposte ai questionari predisposti dalla sede nazionale in modo da valorizzare fin dai questa fase congressuale i dati e sostenere per lei è mai per l'attuazione dei contenuti del piano d'impresa con un adeguamento del modello organizzativo comprese alcune innovazioni statutario
Per il patronato l'elaborazione di progetti di sperimentazione della qualità e della diversificazione dei servizi nella prospettiva dell'approvazione della riforma legislativa
Decentramento funzionale della gestione del servizio al fine di valorizzare le specifiche peculiarità di ciascun territorio
La revisione dei criteri di distribuzione delle risorse in coerenza con i principi di sussidiarietà solidarietà e produttività
Per il consorzio a cui lavoro un impegno che consenta di concludere rapidamente la costruzione delle associazioni territoriali convenzionate con Emporio dei lavori la costruzione della rete operativa del consorzio
E la definizione di adeguate forme di collaborazione come Obiettivo lavoro per di assunzione di carattere interinale
Per le società convenzionate con il capo per i servizi fiscali adeguare l'assetto societario alle innovazioni legislative alle indicazioni degli organi nazionali
Ed organizzare una forma di coordinamento che metta in grado di puntare all'allargamento del ventaglio dei servizi a cominciare da quelli del riccometro e sanitometro una rapida messa a punto delle azioni a sostegno della prossima campagna anzi il prossimo ormai che dalla campagna in atto di certificazione dei redditi Pellizza e per la prima volta ha deciso di affidare Ca'
Vedete che la mozione va molto anche negli in particolare importanti e decisivi che poi faranno parte dal programma più strettamente io volevo dirvi di
Apprezzare le linee portanti di questa mozione
Che da una prospettiva anche di sviluppo del lavori ci sono stati fatti fino adesso
Dando anche dall'interno
Interpretazione concrete che poi il nuovo gruppo dirigente cercherà di vedere meglio calibrare
Io volevo quindi dirvi se non ci sono grandi obiezioni
Di esprimere un voto su questa mozione che impegna il gruppo che subentra e poi quattro minuti però dovette concede almeno se per tirare un attimino anche i quattro minuti visto che sono molto veloce quando voglio tirare le fila ecco di di alcuni contenuti che diventano poi la la strategia anche però operativa di questi giorni allora volevo dirvi questo chi è d'accordo con questa mozione può alzare la delega
Grazie chi non è d'accordo
Può manifestare suo non ce ne sono chi è
Si astiene
Nessuno si vede che su questa mozione si è lavorato parecchio accogliamola con un applauso poi almeno
Due minuti allora siamo impieghi è il titolo del prime dieci parole
Cioè siamo in piedi questo è il dato che viene fuori dal congressi provinciali e da questo congresso regionale
Qualcuno potrebbe dire ma perché forse l'esigenza deambulatoria dopo cinque ore nord
Voglio raccogliere sotto questo titolo
Un orgoglio che deve essere di ciascuno di voi
Perché abbiamo fatto questo cammino
Mica pezzo di cammino che si collega un cammino più vasto però questo pezzo di cammino
C'è stato un attraversamento difficile l'abbiamo fatto con molta trepidazione ma oggi siamo in piedi
Gli attori della Lombardia dopo anche il dibattiti il confronto possono dire di stare dentro uno scenario nuovo per noi lombardi molto duro
Ci sono stati degli anni CIPE ci saranno degli anni dei tempi ancora duri però lo facciamo con l'orgoglio di un'associazione che se vista non solo negli interventi ma anche nei gesti che abbiamo fatto esseri impieghi
Secondo
Flash
Se avete visto anche questi giornate congressuale l'abbiamo fatte un po'nella dimensione del cercare
Anche lo spostamento di stamattina dal Duomo a cui è stato un camminare cercando
Io penso che in questi anni
Ed è
Ciò che offriamo
Per il l'imminente futura che abbiamo tentato non solo di stare in piedi ma di osare l'innovazione
Dei versi interventi l'anno suggerito siamo un'associazione di laici credenti che pur nelle difficoltà sociali e nelle difficoltà nostre quotidiane abbiamo cercato di osare l'innovazione
L'abbiamo fatto su un crinale che è quello nostro
Cioè di tempi di forza sociale che ha tentato dentro negli attraversamenti di portare dicevo nella relazione buone ragioni per affaticarsi
Pronti che abbiamo avuto siamo stati diceva ieri a mio parere
Nell'accogliere posizione che sono domina nella nostra regione che non condividiamo davo Man venuto un atteggiamento civile dando prova che il diverso non è continuamente da demonizzare mai del terzo
Nel racconto che noi abbiamo a me motivi per stare in campo e allora stamattina abbiamo ho raccolto questi buoni motivi i buoni motivi stanno soprattutto su un'intuizione a mio parere l'importante è emerso diceva diceva hanno diversi interventi quello che poi Martinazzoli apporto apposto in evidenza
La nostra visione è una visione
A che sita sul diritto sul livello gli individualisti con ma è cercare di da dentro nella dimensione personalistica dalla nostra esperienza
Allora anche per il futuro anche per il congresso nazionale noi arriviamo con queste proposte e con queste modalità di essere associazione
Sono modalità impegnative perché qualche osservazione si è alzata anche
Di osservazione scritti verso alcuni passaggi della mia relazione quando a qualcuno sottolinea ah va che forse alcuni registri l'avevamo lasciati forse in sordina rispetto alla centralità da la nostra proposta non possiamo non tenerne conto per esempio la dimensione diceva di vita cristiana
Ecco il nome non la nostra esperienza dentro i territori lombardi allora regionale se fosse stata vissuta in questa dimensione non avrebbe provocato anche quello che noi oggi siamo venuti a dire noi riteniamo che questa dimensione di vita cristiana
Entro le azioni quotidiane del nostro cammino e del nostro stare
E non per niente siamo stati molto accompagnati in questi giorni che da un continuo sollecito impegno a ripetere la nostra dimensione spirituale il secondo impegno forte e la nostra regione porterà e porta in quella dimensione formativa dall'associazione questo è una sfida grossa perché domando ripensarsi oggi come soggetti sociali e popolare con la foglia ancora di fare formazione tra la gente Segni toccare dei tasti che vengono segnalati spesso come tasti passati
Va invece abbiamo con forza sottolineato che il nostro essere forza sociale si caratterizza soprattutto per questo stare con la gente
Tre e realizzare con la tutte
Dimensione di ascolto diffusa di formazione e di accompagnamento alla dimensione civile l'ultima dimensione che volevo sottolinea aria di provocazione significativa penso che il messaggio che esce dalla Lombardia dalle ACLI lombarde Gigi caratterizzate spesso quali cara sì della nostra società i lombardi sono molto segnati dalla caratteristica dell'efficacia dell'efficienza dei risultati io devo ringraziare moltissimo tutti voi dei risultati quantitativi che abbiamo cercato e abbiamo raggiunto i nostri numeri
Dicono di una presenza di azione e di Esperia e significative
Il nostro avverte raggiunto il traguardo dal Congresso senza presentimenti economici
è un dato
L'essere riusciti a
Nell'insieme
Undici Province di aver spinto l'innovazione sui gruppi dirigente è un risultato
Il risultato atto di spingere avanti il problema giovanile senza dimenticare gli anziani
è un risultato
Sappiamo che c'è ancora molto da lavorare maioliche
Che anche dalla festa di ieri sera dalla vicinanza delle Province in questo cammin
Pare che abbiamo è stato colto dal Vesco ma che dentro il mio discorso sulla tomba di Turoldo e Giovanni venti Fresi Cremona e Mazzola la Certosa e quello che è stato detto adesso ma do atto è quello che abbiamo vissuto dicono di una regione che vuole tenta non solo di raggiungere i numeri
Ma di vive vita associativa nella qualità
Le relazioni tra i soci quindi dobbiamo lavorare molto su questa dimensione del gusto di stare insieme ringrazio quindi anche a nome vostro gli amici di ma quelli che sono sono stati nelle intendo
Varese che mi ha suggerito nell'ultimo congresso la frase da me
Davan
Titti Mazzolari le altre province Milan dalla quale io sono partito ciascuna provincia ha portato un pezzo dentro questo mosaico e questo Congo
E sulla soglia del due mila penso che di pur nella fatica di non aver incontrato tutti gli occhiali
Lombarda perché Garutti stava cercando dov'era questo regionali questo regionale lo riscopre dentro nei pezzi di lavoro delle ACLI provinciali certo con un orgoglio l'orgoglio che ci ha fatto tenta dei confronti dagli fraseggi anche in questi giorni
Con i sacerdoti con le comunità Crazy
Con le forze politiche e con le forze sindacali che c'hanno visita due ultime cose avevamo invitato
Il nostro amico dalla CGIL Agostinelli che soltanto
Un improvviso Impe
Non l'ha visto quindi
Noi continueremo su questo versante lavoro i sindacati trovi le ragioni per una loro unità secondo
Vogliamo dire
Questa nostro congresso che forse la provocazione più vera per le ha lombardi starà nel portare a nella nostra regione una cultura dell'accoglienza e lo volevo fare dicendo che in un modo personale come i confini veramente sono superati oggi io termino il mandato del presidente regionale nessuno piange non succede niente di grave ci saranno a
Il più appunto per questo presidente regionale che ha creduto sempre molto nascosta la sua identità
The regionale
La regione ma è l'atto da gente che è partito da questa regione credendo
E poi ha fatto ritorno io penso che questo debba rimanere a ciascuno di voi perché so che siete sensibili cioè non chiudiamo le porte all'accoglienza del diverso che nella nostra regione sarà e diventerà sempre più un problema tra i più grandi grazie
Adesso che lui ha veramente concluso il suo tragitto come presidente
La prima è che volevo veramente ringraziarlo per il lavoro che ha fatto quest'anno giocando su due fronti non solo quello regionale
è stata un po'una fatica però resta
Lo volevo per volevo fare a me grazie perché credo sia stata una delle cose
Per i Enza che da lui ha guidato il condotto anche insieme con vittorie a
Che è in qualche modo anticipazione per il futuro la seconda è che visto che il suo tragitto adesso concluso o aspetto per qualche sfida naz
Adesso prima di sciogliersi deve
Candidati dei consiglieri
Lombardi del non all'elezione dei candidati lombardi in Consiglio nazionale dallo
Ogni regione esprimono per loro quota parte un numero di persone che entrano a far parte del Consiglio non ieri sera nell'incontro con i presidenti provinciali abbiamo convenuto su alcuni criteri
Ieri ho che
La nostra Regione in Consiglio la
Siano le figure dei sì provinciali
Invece come nei congressi precedenti dove si assumevano
Quindi non necessariamente un proprio erano così con gli enti provinciali abbiamo convenuto quindi
Spettano cinque consiglieri
Per quota parte del proprio conto Congreve
Di esprimere la veste dei presidenti provinciali
Moratti un criterio
Metti operanti e due preside
Medio piccole poi insomma bisognava mentre per cosa che la mi
Medio piccoli fra queste cinque persone in o
Rispettare la quota del venticinque per cento prevista dallo statuto per
Ore donna allora insieme gli enti abbiamo convenuto che
Arioli al vicepreside
Tati a
Nell'onice Abbattista l'uno Preside
Da l'altro presidente di Milano di provincia nei
Olive
E Frigeri Giovanni Presidente siano i nostri gran
Anzi in Consiglio nazionale tutto questo se voi siete d'accordo e alzate la lirica grazie controprova
Grazie allora i nostri consiglieri
Sono questi
In chiaro
Allora grazie a tutti ancora grazie per il lavoro fatto
Previsto sotto e alle due cinque come diceva la
Cominciano le votazioni può