"Fra Casa Bianca e Botteghe Oscure" - presentazione del libro-intervista a Lamberto Dini di M. Molinari (organizzato dallo IAI e ISPI presso Palazzo Marini)

Per I di prendere posto per favore
Pregherei il momento di silenzio cominciamo i lavori di questa mattinata innanzitutto volevo ringraziarvi ringraziare questa vasta partecipazione per aver aderito all'invito di presenziare
Alla a questa mattinata
Lo faccio a nome dei due istituti dello IAI e dell'ISPI
Normalmente organizzano inviando questo tipo di riflessioni sulla politica estera italiana
Oltretutto
Anche la riflessione di oggi
Si colloca un po'nella linea di quelle che sono le ricerche che fanno i due istituti che come voi sapete concentrano molta della propria attività proprio sull'evoluzione e sulle prospettive della politica estera italiana
Fra resto i due istituti collaborano strettamente nel produrre due strumenti importanti per suscitare dibattiti e analisi sulla politica estera italiana il primo è un annuario che si chiama l'Italia e la politica internazionale che pubblichiamo assieme con il Mulino
E l'altra vi è stata distribuita resto qui in entrata
è una rivista che si chiama Global FP e che significa in effetti collaborazione con Foreign policy che come voi sapete è una delle principali riviste americane
E che stampiamo assieme alla Stampa di Torino
Oggi però devo dire che la presentazione di questo libro assume un carattere un po'più eccezionale
E direi per tre motivi il primo il rilievo di dente mente dell'autore intervistato in questo libero e per la preminenza l'importanza dei presentatori che oggi hanno aderito al nostro invito di commentare la libro intervista di del ministro Lamberto Dini
Il secondo motivo è che questo libro in affetti
è un libro a tutto campo che spazia dai rapporti transatlantici alle questioni di casa nostra e direi che il titolo e come dicono gli americani in trading nel senso che fra Casa Bianca e Botteghe Oscure è è da un po'il senso di questa grande visione che c'è a alle spalle di un'esperienza ormai di numerosi anni
E il terzo elemento direi che questo libro testimonia l'importanza di quella che io definirei la continuità in politica estera per il nostro Paese
Sotto due aspetti prima di tutto nelle linee di fondo che ispirano la nostra politica estera cioè una grande continuità e cioè quello e si vede nell'intervista stessa questa sottolineatura della bipartisanship cioè alcuni elementi fondamentali della politica estera sono condivisi da tutto il paese e da tutte le forze politiche
E l'altro elemento di questa continuità
è la presenza di un ministro degli Esteri per nel corso di un'intera legislatura oltretutto nel caso del ministro Lamberto Dini
C'è anche un anno che ha preceduto questi cinque anni di ministero come primo ministro e quindi ha gestito di fatto la politica estera
Per ben sei anni e questo elemento della continuità nel personale politico che ci rappresenta
è sicuramente molto importante per il Paese la riconoscibilità
Del paese è anche intorno a questi vicende
Questi quindi sono gli elementi che caratterizzano la riunione di oggi e siccome questa una riunione che noi facciamo in collaborazione fra Iaia ISPI nella condivisione di responsabilità
Passo adesso la presidenza all'ambasciatore Boris Biancheri che il presidente dell'ISPI che condurrà questo dibattito grazie
Grazie
Da
Delineato alcuni punti caratteristici di questo libro che riflettono un periodo storico
Di grande interesse
D'altronde il livello l'autorevolezza dei presenti e degli interventi è tale che mi esimeva dal aggiungere nulla a quello che già è stato detto vorrei passare
Subito la parola a
Uno dei grande i protagonisti di questi anni di politica estera
Al ex ministro degli Esteri ex primo ministro
Schemi prima cosa
Prego presidente
Ha sofferto
Grazie
Per me è un grande piacere una grande gioia di più essere presente qui
Senta dove tutti sono pronti a capir niente
Allora ripeto per me è una grande gioia di essere presente qua la presentazione del libro e del del mio amico
Sì uno delle persone e dei dei politici più importanti a livello europeo nel periodo del dopo la guerra fredda cioè Lamberto Dini
Ha dimostrato con tutta la sua attività est penso sono sicuro che lo farà anche in futuro
Rimanendo nell'ambito della solidarietà atlantica
E cercando di unire
Le fila Euro atlantiche e fare anche tutto il possibile affinché nelle nuove condizioni tutti gli strumenti formati Durante la il periodo della guerra fredda possano invece servire alla stabilità dell'Europa i di tutto il mondo
Questo libro testimonia dal mio punto di vista proprio questo approccio
Che purtroppo non è un approccio universale
E che
Che porta dei dei risultati dei frutti estremamente positive ma ripeto purtroppo non è ancora il più diffuso come dovrebbe essere come chi scrive per esempio Lamberto Dini la NATO nelle nuove condizioni dice Lamberto Dini che anche qui in questo libro lo vediamo questo pensi ora qui ci sono due
Nuove dimensioni che dovrebbero essere più sviluppati all'intorno all'interno della NATO ciò elemento europeo della NATO
E infatti Lamberto Dini e a favore degli sforzi indirizzati allo sviluppo
Delle forze di pronto intervento in Europa da una parte e dall'altra parte il il lavoro di Peacemaker dalla NATO
Il ministro Dini
Parla anche della necessità delle operazioni umanitarie
Non parte dal fatto che queste operazioni
Umanitarie interventi umanitari contro un genocidio in qualche parte del mondo lo dice che non possiamo ignorare questi fattorie ma afferma anche nel suo libro che queste operazioni
Di intervento dovrebbero essere ben preparate e che bisogna prima utilizzare tutte le possibilità di carattere politico e di carattere economico
Affinché ciò prima di passare alla intervento militare ambiente pale eventuale intervento militari quindi ministro Dini
Sofferma la necessità di rafforzare il ruolo dell'ONU
Del consiglio di sicurezza del ruolo del Consiglio di sicurezza nelle decisioni riguardo ad alcune operazioni e io posso dire posso dire e non ho paura di affermare di cui con questa questo termine eccetera grave de ruolo del del Ministro Dini
Prima dei bombardamenti in Jugoslavia perché il ministro Dini ha fatto tutto il possibile per evitarlo e la solo politica intelligente piene di contenuti la la politica nelle trattative di Rambouillet
Ma aveva creato delle chance per evitare questo intervento questo intervento militare
Perché è chiaro adesso per tutti che dopo importanti lombarda mentre la situazione non è che sia sia stata risolta
E una situazione di incertezza lo sviluppo del separatismo in Kosovo e contro questo
Appunto l'aveva lottato Dini di nuova abbiamo la tendenza per creare la grande o Albania è una situazione che ha portato allo scontro tra la il tra un circa appare e la la la Macedonia e le forze della Macedonia è di nuovo una situazione di sbilanciamento di incertezze tutto questo lo vediamo lo vediamo dopo i bombardamenti
E questo conferma la ragioni le ragioni del Ministro Dini che ha fatto tutto il possibile per evitarlo per evitare l'uso della della forza militare
Ma dopo che è stata appresa questa decisione il ministro Dini
E anche in questo
Coro conferma la sua visione del punk patriottismo e della del il comportamento di principio appello ha poi sostenuto questa decisione
Facendo anche attenzione al fatto che l'Italia non partecipe proprio direttamente attivamente a tutte le operazioni militari ma e sia di sostegno la l'intervento italiano Ministro Dini
Ha fatto moltissimo come un grande politico ha fatto moltissimo affinché l'Italia ha porti avanti una politica di per sé seccate per esempio parlando della Cina Lamberto Dini scrive nel suo libro
Che è andato in Cina non perché Hammami tanto la cucina cinese
Che comprendeva benissimo il ruolo della Cina e comma continua a comprendere il ruolo importante della Cina e della Russia e per questa mi sono così vicine vicine lì sull'imposizione
E il suo appello alla NATO finché non anzi a vicini non si allarghi troppo verso le con confini della Russia che non che non si attraversa in queste linee rossa ma questo certo non lo scrive Lamberto Dini e lo dico io
Cioè quello di allargamento ai Paesi baltici
Il
Lo vediamo anche in questo libro che il ministro Dini cerca di Litani linee di divisione nel mondo agli impegni di visioni nel mondo perché in queste divisioni
Potrebbero per esempio crearsi tra l'Islam e il cristianesimo
Ed è un fenomeno estrema sarebbe un fenomeno estremamente importante
Perché bisogna distinguere e il fondamentalismo e l'estremismo islamico e quando ministro Albini scrive nel libro monete cosa interessante
Molte cose che ci fosse una insegnare molto per esempio parlando della situazione dei nell'Iran
Beh spiegandole la differenza tra Khatami e il centro religioso del del mille delirante
E questo appunto sono i pensieri di un vero politico e di un paio politico raffinato
Che comprende che dobbiamo distinguere questi centri islamici appunto Kant quanto importante dimostrare che non tutto l'Islam
E la Simple mi possa essere considerato il nemico della nostra civiltà nella sua attività il ministro Dini ha fatto anche tutto il possibile
Per non sbilanciare la nostra barca dopo la guerra fredda e cioè Bernoni
Quanti importare alla veste di realizzazione qui chi per esempio e seduta monito da me rispettata e amata Susanna Agnelli
A armi siamo stati e insieme a Damasco per esempio domani durante la ennesima crisi nel Medioriente e poi mi ricordo che quando quando accompagnato qui a Roma
Il presidente Eltsin
E quando il presidente Ierse
Insieme con il primo ministro Prodi avevano fermato una dichiarazione tram molto importante conducono una di una dimostrazione una Valium e dopo questa dichiarazione appunto Kofi Annan ha potuto a ridare nell'Iraq e a stabilizzare la situazione e Susanna e si è avvicinata a me
E aveva detto se esposti state io il ministro degli Esteri questa dichiarazione non non non ci sarebbe stata
E allora infatti il ministro degli esteri a Lamberto Dini
Cioè volevo dire
In conclusione questo
In quale mondo stiamo entrando a destra
Qual è la struttura di questo mondo dove stiamo entrando è una questione estremamente importante
Il ministro Lamberto Dini e sottolinea
Nel suo libro che stiamo andando andando verso il mondo
Multipolare
E appunto sottolinea che un mondo unipolare non contrasta l'interesse della comunità internazionali ed è assolutamente assolutamente ragione in questo di recente ho parlato con Gian Gemina
A lungo con il leader cinese
Che ha detto quanto segue
Se
Se ci basiamo su una solo sostegno c'è non c'è stabilità se invece ci sono più sostegni
Più moglie in questo caso allora ce la stabilità
E io credo che Lamberto Dini e con tutta la sua attività e con questo libro che secondo me è un libro elemento importante per i futuri e studiosi
Io sto dell'uomo ha preso molte cose nuove molte cose interessanti molti dettagli interessanti io appunto
Ripeto che sono sicuro che Lamberto Dini avrà un ruolo preminente nella politica mondiale anche in futuro grazie
Grazie
Presente prima accolto se posso aggiungere un mio ricordo personale
Le parole di pugni così esplicito chiaro apprezzamento che il presidente prima colf ha rivolto al ministro Dini
Riflette
Riflettono un sentimento che mi mi pare di sì se i miei ricordi non sono inesatti si è stabilito fin dal primo momento io ricordo la visita del dell'allora ministro degli Esteri prima Coffa romano
E il primo incontro che ha avuto con il ministro Dini i due si guardavano con una certa cautela come spesso succede quando non ci si conosce molto bene due persone d'altronde prudenti
E e pieni di esperienza
E l'incontro fu così in realtà così facile fu così immediata la comprensione intellettuale anche l'intesa sui punti che erano stati sollevati che quasi vi fu una certa sorpresa io lo ricordo fra tanti
Incontri internazionali che ho visto uno di quelli che immediatamente particole una sintonia
Di di pensieri e e di obiettivi
Immediata
Ma dopo il presente prima cosa passiamo dalla dall'altra parte dell'Atlantico pro in un sistema che appunto non è unipolare ma ancora multipolare vorrei dare la parola al professor la Palombara tutti conoscono il suo nome fra tanti politologi americani certamente uno di quello che conoscevo di quelli che conoscono più a fondo la politica interna ed estera italiana Joseph
Anche nel maggio
Botes
Stessa sì res questo libero libro contiene un ricostruzione molto lucida del ruolo che l'Italia ha svolto ultimamente nel mondo nella politica internazionale Lamberto Dini
La persona ideale per poter parlare delle priorità italiana in materia di politica estera e per dei successi ottenuti dal paese sulla scena internazionale anche del ruolo internazionale che Italia Scala stile a ricoprire nel futuro
Potrei fare tre osservazione sulle pensioni di Dini in materia di politica estera così come viene esposto in queste pagine le farò qualche commento anche su quello che a mio avviso continua a ad ostacolare una presenza più efficace dell'Italia sulla scena internazionale
Come prima cosa di no che Lamberto Dini ha un forte senso della nazione
Ma lui crede che gli interessi italiani possono essere serviti al meglio soltanto sei l'Italia continua a far sì che l'unione europea
La sua priorità come così come deve continuare ad essere una priorità anche la crescente integrazione politica
è molto interessante l'idea di Dini secondo cui sovranità nazionali europee
Non devono rinunciare a questa sovranità man mano che procede da unificazione dell'Europa ma invece hanno bisogno di ricorrere sempre di più a questa sovranità ebbene in quest'idea non viene facilmente accettata dalla Francia
Ne e in Inghilterra e con considerato un'eresia da molti ma a me piace questa idea
Perché corregge quella concezione semplicistica ed erronea secondo cui la espansione dei poteri dell'unione europea
Avrebbe diciamolo starebbe in un rapporto a somma zero nei confronti dei poteri dei singoli stati membri
Tuttavia quanto Dini afferma sono incrollabile dedizione dell'Italia federale dell'Unione europea la sua sempre maggiore integrazione
Induce gli investitori statura poi di una domanda cattiva a proposito dell'Italia no sanarli chiede che tanta dedizione senza uguali in Europa rispecchia la scarsa stima che gli italiani hanno del loro governo
Queste potrebbe essere questo
Ebbene io penso che il ministro degli esteri abbia ragione mettere in dubbio questa ipotesi tuttavia poi è proprio questa l'impressione che Moro che emergono da me molti studi circa gli italiani e alle stesse ditte impressione circa di italiani e del loro governo
Nazionale che viene creato dagli italiani stessi che viaggiano all'estero che vivono all'estero
Dai magistrati italiani che viaggiano all'estero e che gettano fango sui loro leader politici e dai mass media italiani o da alcune parti di quest'ultima e questo mi conduce alla seconda osservazione
Sul pensiero di Tripoli materie di politica estera di Lamberto Dini e li fa bene a manifestare orgoglio per i recenti successi del governo italiano sulla scena internazionale non soltanto per la missione di pace nei Balcani
Imparentati a delle cose molto profonde da dire circa la leadership dell'Italia il suo ruolo importante per esempio in Libia invieranno in Algeria
E forse cosa sul sorprendente anche nella Corea del Nord pure in vista di questi successi ci si chiede come mai in Italia non si è riusciti a conquistare un seggio
Nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ebbene a questo proposito Dini
Consigliere di portare Trust pazienza e fa un pronostico dice che l'Italia otterrà il suo seggio i da nel Consiglio di sicurezza
Delle Nazioni Unite quando quest'ultimo deciderà di aumentare il numero dei posti dei membri o dei seggi
E venne una volta che questa riforma del Consiglio di Sicurezza strano tra luogotenenti a chi a chi sarà di dire che si debba preferire l'Italia rispetta la Cino rispetto all'India o gli Stati al branzino al Messico uno anche nei confronti della Korea riunificata eventualmente le quali perché tutti questi Paesi busserà non la porta delle Nazioni Unite
Ebbene riprenderò farà qualcosa di buono altro osservazione su questi paesi tra Bremer
Ebbene il peso dell'Italia sulla sfera internazionale dovrebbe crescere
Nel contesto dell'Unione europea e dell'alleanza atlantica e non al di sopra e al di fuori di questi questi consessi intergovernativi e sopra governativi va be'qui perché ciò accada uniti equilibrio dei poteri in seno all'Unione Europea
Dovrà spostarsi più a sud
E l'equilibrio dei poteri all'interno della NATO devono allontanarsi da Washington è spostarsi verso l'Europa ora è già evidente che vi sia una tendenza in questa direzione
Ma per quanto questi spostamenti possano essere auspicabilmente va bene ci sarà l'esistenza a Parigi Berlino Londra e ancor più a Washington
Le relazioni senz'altro sì scatena no man mano che questi man mano che si discuterà dei programma di difesa missilistica che si sta profilando negli Stati Uniti eccitante la nascita di una forza di difesa europea ed il suo rapporto con la NATO
Per quanto riguarda lo scudo antimissile io russi hanno sono stati molto rassicuranti ultimamente il Presidente Bush sembra non sembra voler ascoltare le argomentazioni di chi come Dini dice che la Forza europea di difesa può inserirsi facilmente in seno alla NATO inoltre Dini sa giustamente teme e il fatto che negli Stati Uniti ci possa essere Onna ripresa non so dell'idea come ho forti teste come me anche dell'America come fortezza
E questo senza dubbio è un problema che merita attenzione
La terza osservazione riguarda il pensiero di Lamberto Dini in materia di politica estera riguarda un una domanda rivolta da Maurizio Molinari verso la fine dei bulli però e dei richiedenti c'è una continuità giardino Mazzia di Andreotti e la sua quindi di risponde
Più che continuità c'è coincidenza
Io penso che sia giusta questa affermazione
Al pari di Giulio Andreotti Lamberto Dini ritiene che l'Italia possa e debba manifestare una maggiore indipendenza di pensiero
A proposito di zone calde del come i Balcani il bacino del Mediterraneo il mondo arabo in Medio Oriente
Lamberto Dini analogamente ad Andreotti ed impedire che l'amicizia tra le nazioni non vada confuso con l'ossequio
Dell'una dei di un Paese nei confronti di un altro entrambi sanno bene che opportuno all'interno di una qualsiasi alleanza è opportuno evitare che ciascuna componente marci al passo con le strategie o restrizione degli altri
Per molti motivi ogni impulso verso questa flessibilità in materia di politica estera rimasta in sordina durante gli anni della guerra fredda ma ancora oggi
L'espressione di un'indipendenza di fatto pensiero e di politica maggiore
Non che scuote la l'approvazione degli alleati anzi degli anni a venire dobbiamo probabilmente aspettarci al momento dei malintesi su questo punto questo richiederà la messa a punto di un'abilità diplomatica molto forte per risolvere i problemi in questi ultimi anni il governo italiano
è andato sempre più verso la direzione di assumere iniziative proprie alcuni di queste iniziative vengono riprese nel libero e le più delicate sono state prese il da conformità con un dal coordinamento con le parti interessate siano no perché in nordamericane ha ragione Lamberto Dini quando dice che il lavoro dell'Italia è stato ammirevole
Nella sua veste di principale portavoce del governo in materia di politica estera Dini ben comprende che vi è un campo minato al di fuori dell'Italia che richiede la massima perizia nella coalizione
Ed è proprio quella perizia di cui egli ha dato e continua a dar prova
Negli occhi Dini è uno degli astri di tutta una galassia di leadership internazionale italiani che includono Giuliano Amato Carlo Azeglio Ciampi Romano Prodi Mario Monti Renato Ruggiero e molti altri
Vorrei concludere ora richiamando la vostra attenzione alcune delle carenze strutturali che ostacolano l'Italia nel suo tentativo di raggiungere suona dignità maggiore sul piano internazionale una una posizione che merita prima di tutto in Italia le figure del primo ministro troppo debole e a mio parere avrebbe rafforzata
Il concetto di responsabilità collegiale del governo che è una caratteristica irrinunciabile di ogni sistema puramente reporter non esiste in Italia lordo visto e molto spesso i ministri parlano liberamente in pubblico
Mettendosi in contraddizione anche con la politica ufficiale del gol governo i francesi hanno risolto il problema creando la quinta Repubblica agli italiani parlano di una seconda Republic pubblica la la prima continua ad essere viva e vegetale
Quindi
Il potere bisognerà strappare più potere esecutivo al Parlamento inventarlo giorno per giorno e la legge belga anche non è una buona idea
Secondo corre il sistema elettorale hitleriano consente l'esistenza di troppe formazioni parlamentare troppi per le troppi partiti
E quindi rende inevitabile un Governo di come coalizione ogni qual volta la maggioranza rimanere risicata come avvenuto negli ultimi anni
Qualsiasi membro della coalizione nuovo ricattare esecutivo sia sulla politica interna che estera
Lamberto Dini ci offre alcuni esempi inquietanti di come funziona questa forma eversiva di ricatto politico
Dall'esterno questi difetti strutturali creano il quadro ordini un Governo poco incisivo è debole
E una situazione che fa apparire l'Italia indette indecisa incapace di agire in modo energico sulla scena internazionale
Le parole di Dini additano anche ad altri problemi strutturali che condizionano comportamento internazionale del Paese per esempio la sede della Chiesa cattolica e qui a Roma e non a Parigi non all'ombra e vediamo oscenità
C'è centinaia di migliaia di i chilometri di costa che sono possono essere raggiunti facilmente i baraccati da immigranti provenienti dal Adriatico del Medioriente del Nordafrica sono quelli della polizia italiana e non del resto dell'Europa
Che ci piaccia o no l'Italia continua a vivere diciamo ancora addosso e lesivo della sua storia nel dopoguerra quando era la sede del partito comunista più forte del mondo
Dini come altri ha lavorato sono Washington per correggere questa immagine dell'Italia ma si procede molto lentamente l'ultimo problema che vorrei riprendere riguarda la globalizzazione no la globalizzazione dell'informazione della cultura ma è piuttosto della produzione industriale dei servizi ha del terziario
Mentre da un lato i conflitti armati sono una cosa del passato il loro proprio posto è stato preso dalla guerra economica una guerra che è destinata ad intensificarsi
In questa guerra senza cannonate bene abbiamo l'impresa internazionale globale del grazie a questi strumenti che si misura la forza economica di un Paese
Ed è grazie ad essa che si procede con una penetrazione di varie regioni del mondo e come austriaco che scriveva qualche giorno fa è Panagiotis analizza
Il primo marzo la cosiddetta impresa globale
Che Normandia nazionalità americana giapponesi inglese o tedesca è non è altro che un mito
Investimenti est stranieri diretti sono un modo per misurare l'influenza internazionale di un Paese
L'Italia
Non non sta andando molto bene da questo punto di vista
Gli investimenti totali stranieri sono più di cinque e tre miliardi di dollari
E cinque mila miliardi di dollari
E gli investimenti indiretti stranieri aumentano ogni anno al ritmo di dodici per cento all'anno
E l'Italia possiede una parte piccolissima di questo capitale quanto quello della Svezia cordone una manciata di eccezioni le imprese italiane non non svolgono un ruolo di protagonista nelle imprese globali che no operano nella economia del mondo il problema è che l'Italia ha parlato tanto della necessità di internazionalizzare nei suoi aziende le sue riprese ma in realtà è successo molto poco quindi è la conclusione
Vorrei dire quanto segue per raggiungere una posizione sul mondo sullo scenario internazionale un ruolo che degli eventi ricostruiti della Bartolini sanno giustificare occorre dedicare più attenzione a quest'ultimo punto finché la presenza Directa dell'industria della finanza italiana sul mercato globale a continuare continuerà ad essere così minima idea medica qualunque sforzo fatta dall'Italia per conquistare un ruolo di primo piano continuerà ad essere frustrato
Forse Dini Lamberto Dini citando una sveglia diciamo un richiamo per svegliarci per segnare questo Paese o almeno lo spero
Grazie professor la Palombara
Che certamente fra tante persone da me conosciuta negli Stati Uniti d'America uno dei più chiari e franchi e e diretti commentatori politici che io abbia mai conosciuto d'altronde ne ha dato dimostrazione in questo suo intervento in cui ha toccato
Temi non facili come quelli della riforma del Consiglio di sicurezza della posizione italiana e del dibattito che questa posizione suscita in particolare negli Stati Uniti d'America
O anche quello della difficoltà che molti Paesi hanno e ancora una volta in particolare gli Stati Uniti
Nella
Nel trattare gli acquisti delle relazioni internazionali con un Paese copre l'Italia dove gli avvicendamenti all'interno del governo sono così frequenti e dove gli interlocutori cambiano
Così spesso l'argomento su quale l'ultimo ambasciatore americano a Roma ha fatto una lunga appassionata intervista un giornale italiano bene dopo il professor alla Palombara dovrei passare la parola al presidente Andreotti
Io penso che
Il
Ministro Dini che vuole abbia prima due grandi vantaggi
Sì nei confronti dei suoi predecessori me compreso uno e certamente una competenza del mondo internazionale
Del del fondo monetario del banca degli investimenti che rendeva Luís più fasi della partecipazione anche in prima persona a dibattiti che in questo campo sono sempre di grande rilevanza
E l'altro che non è vorrei dire appesantito da una lunga esperienza
Chi al contrario ma non per particolari doti qua per e l'anagrafe per il momento in cui ha cominciato ad occuparsi di vita politica e la vita politica interna sempre stata fortemente collegata a quella internazionale
è molto più cauto nel accettare delle modifiche della cercare delle riforme
Può sembrare forse non lo è una sostanziale pigrizia io per esempio non mi sono mai entusiasmato al problema della modifica del Consiglio di sicurezza dello il Consiglio di sicurezza dell'ONU certamente modellata su quella che era una realtà diversa da quella che è oggi
Però
Ha dato anche attraverso quello che detto così sembra un qualcosa di illogico di ingiusto questo famoso diritto di veto dei cinque Paesi permanenti
Però questa dato anche buonissima prova in un certo senso una serie di momenti difficili nel vivi internazionale sono stati poi risolti con questo meccanismo
La vera modifica una lo fa e giustamente loro dice Dini nel suo libro
Modifica logica sarebbe se diventerà effettiva quella che una delle mire della Unione Europea la politica estera e di sicurezza comune e qual è il foro dove questa comunione di politica estera dovrebbe essere verificato e proprio loro tutto perché in quel momento ci dovrebbe essere un rappresentante
Del Europa unita certamente questo è un discorso che non fa piacere ai due Stati europei che sono nel Consiglio di Sicurezza però sul piano logico abbiamo avuto
Paio d'anni fa
Una riunione qui a Roma con una commissione del parlamento europeo presieduta quel momento proprio da una parlamentare francese dove abbiamo discusso di questo tema e lei ha detto certamente intensi questo è giusto però non vada a pretendere che come francese io aderisca io non pretendo niente però faccio soltanto un punto di quello che serve anche hanno le drammatizzare secondo me il il problema Ettore non non voglio sottovalutare ma
Ma nel foglio fermare su due altri aspetti per perché queste vengono dettati da i due presentatori che finora hanno qui parlato un primo aspetto
Che certamente estremamente delicato quello nei confronti del rapporto non solo non tanto Stati Uniti d'America e Italia ma Stati Uniti d'America e il resto del mondo
Io serbo che la Costituzione americana è perfetta per il momento in cui è stata scritta
Cioè e bilanci altissima
Non è sistemare allora ingrandisce intere pure si son voluti premunire
Dando una rappresentanza proporzionale alla Camera dei rappresentanti Camera dei deputati
Ma dando eguaglianza di rappresentanza nel Senato a tutti gli Stati così e così via
La possibilità di non a vivere più di una riconferma e così tutte cose che sono state perfette fino a che gli Stati Uniti si occupava degli Stati Uniti
Ma a mio avviso da tempo gli Stati Uniti che hanno un ruolo mondiale
E hanno forse bisogna ciò che e fanno bene insomma parlare di modifiche al costituzione può sembrare un atto quasi eversivo volto però e e a mio avviso il problema si pone perché quando arriva
Da da uno Stato per i Perico un presidente non si è mai occupato di politiche non parlo della situazione attuale perché oltre tutto in famiglia Buy se si è occupato fortunatamente come con un padre che io stimo moltissimo e di cui ho avuto modo direttamente di apprezzare la grandissima validità perché tra l'altro aveva una caratteristica differente era stato ambasciatori in Cina il padre era stato ambasciatore presso le Nazioni Unite
Si era occupato anche della CIA che ritengo un po'di politica estera normalmente
Ti porti l'attenzione e e quindi aveva una preparazione che altrimenti se no uno che arriva tanto e di più non trova una struttura stabile
Perché la struttura stabile e in un certo senso marginale rispetto invece parlo anche della struttura diplomatica quella che la struttura normale insomma quello che da noi sarebbe inconcepibili e sistema e non ci trovo niente nel passato ci tra un po'nel presente e nel futuro però siccome non devo dare consigli a nessuno insomma per faccio solo un rilievo
Certamente e quindi
Ministro Dini si è trovato in un momento di grande delicatezza
Nei confronti proprio sul il fatto che descrive con molto coraggio e con molta obiettività la crisi che vi è stata nel crisi per il corso professore
Tra l'altro si dimentica una cosa si dimentica che
La crisi precedente la crisi della Bosnia Erzegovina
è stata conclusa con un raccordo ritegno firmato da un Milosevici che non era un omonimo delle nostre pensiero oggi di messo quasi alla sbarra era lo stesso e si dimentica un fatto grave
Che quegli accordi di Dayton non sono stati attuati cioè i serbi che dovevano rientrare in Krajina o che dovevano rientrare in Slavonia non sono rientrati
Questo lo dico perché è perché allora
E dobbiamo essere attenti a non lasciarsi prendere
Io credo che lo sforzo che il ministro vieni qui
Ricostruisce per cercare al massimo di evitare quella che era una formula armata di reazione alla politica di Milosevici in Kosovo era uno sforzo meritorio
Anche perché qui non entrò se dovessimo dire che il problema poi si è risolto ma le Pen persone o perché certamente forse oggi e gli albanesi non sono perseguitati benservito e sono andati a finire quindi il problema è un problema rimasta perché qui io anche io
Lo dissi in Parlamento però
Questo sistema che è tanto buono per altri aspetti questo sistema
Dei popoli in questo sistema che a me non piace nemmeno lontanamente a questo non c'entra con il discorso qui del libro giovane ma questo sistema è in un certo senso in un caso specifico qui cammino sugli specchi perché si si può far poi grandi speculazioni su quello che dico però
So sono sono sempre corrobora vissuta queste cose non è che non ci dormo la notte ma boh lo stesso concetto di modifica della NATO
Signori ne è un concetto in cui si si deve riflettere un momento frenata arriva una chiara delimitazione territoriale
Era la difesa reciproca dei Paesi appartenenti con una forza sufficiente quella che si chiamava la deterrenza a scoraggiare
Che pensasse di invadere o pur di attaccare uno dei paesi perché aveva avuto lì la reazione di tutti gli altri
E un sistema perfetto dato tanto bene che non sono il solo c'è attaccato Baccanti il possibile avversario si è dissolto quote questo punto adesso io pongo solo il problema eventualmente dovrà essere forse poi son cose forse mai periodi elettorali sono tutte cose più difficili ma però vero che c'è stata poi direi non voglio usare la parola sanatoria perché sarebbe ingiusto ma con la cosiddetta nuova strategia di cui anche Minzolini parla beh si è quasi in un certo senso allargato l'ambito della NATO sia territorialmente da questo punto di vista è sia importante questo su interventi possibili per la violazione dei diritti umani
Io sono molto per continua ad essere molto perplesso su questo comunque ritengo venti abbiamo cominciato
Uno dei modi delle volte per non chiarire le cose su far delle commissioni d'indagine per delle commissioni di approfondimento in seno alla commissione Esteri avevamo iniziato una serie
Dire questo concetto del no Concetta Tel perché Alcatel viva
E concretezza strategica un conto quando si passò dalla risposta globale risposta flessibile quella era strategia nessuno discute solo discutere nell'ambito finalità questo io lo dico soltanto indubbiamente
è un problema che rimane appena ritengo però che dire veramente considerarsi acquisito questo concetto allora va ratificata questa modifica dai Parlamenti è una vera e propria modifica del trattato della NATO qui è inutile che parliamo di interpretazione ripeto non è un'interpretazione senza dire perché poi chi è che
Puro
Se le Nazioni Unite
La propria è competenza delle proprie forme benissimo possano direi
Date una legittimazione così come abbiamo avuto con la guerra del Golfo
E la presenza qui di prima con forza e poi la penultima Cofferati perché ci sarebbe da parlare
Una giornata
Rete di prima partecipa portare ad una riflessione di carattere cronistorico
Proprio prima lo fu incaricato dal gorgo Shop di fare il possibile perché Saddam Hussein tornassi indietro
Riconoscesse che la reazione
Per avere occupato il Kuwait sarebbe stata una reazione nuova perché su che cosa faceva affidamento Saddam Hussein faceva affidamento sul patto che anche nel passato dinanzi a violazioni le Nazioni Unite avevano fatto dei documenti terribili di condanna di deplorazione rimasti lì vai nessuno aveva alzato un dito
E probabilmente questo score direi scoraggiava sale dal sei dalle pressioni che venivano fatte prima fece una serie presto ma voi stessi italiani e qui mi arrivo all'ultimo punto anche qualche volta dando l'impressione che non fosse un abbastanza decisi ma non è vero
Noi facemmo fino all'ultimo tutti gli sforzi possibili per cercare di convincere ho di contribuire a convincere Saddam Hussein e che non la passava liscia perché non si poteva lasciare su una questione di principio così importante l'invasione di uno Stato vicino si poteva lasciare senza una adeguata risposta per ripristinare il diritto che era stato violato fino all'ultimo probabilmente sarà utile perché poi non ci aveva creduto
E qui è l'ultimo punto qualche volta
Anche da parte americana non si considera bene
Questa posizione nostra
E è una posizione intanto di estrema linearità
Noi non abbiamo mai avuto in Italia
Cinquant'anni di linearità nella politica internazionale
E tutto il nostro sforzo è stato quello di farlo in modo che quello che all'inizio era stato molto contrastato parlo dell'Alleanza atlantica canticchiava creato nel quadro di una divisione internazionale avrà creato anche all'interno una profonda di divisione
Per noi abbiamo lavorato
Tenendo permissiva questa posizione e con la prospettiva di convincere chi era contrario parlo all'interno che invece era una linea giusta
Gli aveva portato due libri perché che sono interessanti ma come tutti i libri molte volte sono le fonti più segrete perché poca gente poi legge importante per me ci sono due libri che io l'ho letto e che riguardano molto i rapporti Stati Uniti italiani in un momento decisivo il momento del centrosinistra
E ci sono due documentazioni formidabili prese poi adesso c'è molta apertura di archivi e quindi si possono averi i testi ufficiali e due libri uno di gambe dice Umberto Gentiloni Silveri vitali della nuova frontiera e l'altro del professor leopoldo Nuti gli Stati Uniti e l'apertura a sinistra alle quali si vede per esempio la profonda attività fatta dagli Stati Uniti
Per l'apertura a sinistra anche con frasi nei miei confronti non molto elogiativi perché perché io sostenevo un problema forse posso portatile bagnarsi che peraltro a parte che ognuno se ne occupa sotto alcune aspetta i fatti propri dovette infatti una volta che il segretario di Stato l'ultimo mi disse ma senta lei perché contrari senza questo è un problema nostro abbia perché dopo la riunione se poi glielo spiego ma qui non c'entra niente
Perché ero infetto se vi avevo un dubbio
E posso inutile fra l'altro acquisire se rimanevano contro l'alleanza di comuni se ci fosse stata una guerra
Avere acquisito all'alleanza governativa sia pure con quella formula che qualcuno vorrebbe acquisisce il centrosinistra pulito perché arrivo dall'estero basti dire se dall'interno può imporsi pure io tant'è vero che quando poi si pesce
Centrosinistra dell'interno avremo una delle condizioni più difficili perché nominato ministro
Del bilancio Giolitti che fatto proveniva poiché i comunisti non aveva il visto nato
E c'era dopo pochi giorni la riunione del Consiglio atlantico a Parigi
Allora trovammo una forma perché sotto questo aspetto siamo sempre abbastanza Bra Tovar trovando una formula perché siccome era una situazione un po'difficile allora il Consiglio nata era composto dal ministro degli Esteri dal ministro del tempo la difesa e dal ministro del Bilancio
Suggerimmo che per quell'anno bisogna andasse soli il ministro degli esteri allora non andai né io ministro della difesa né Giolitti ministro del Bilancio questi questi poteri per rimettere prego con le carte insomma è successivamente poteva andar però perché cito questo
Perché noi in fondo non è che eravamo degli illusi e quando in un momento difficile
Mille novecentosettantasei
Quando noi avevamo per le Brigate Rosse per la situazione finanziaria disastrosa avevamo necessità di di un armistizio in un certo senso dal di carattere politico in Italia e questa necessità era condivisa da Berlinguer ma ci fu
La vera
Chiave di interpretazione
Su cui non ci piove perché di portata Point taglia
Da un lato c'era l'impegno che se i comunisti che ci consentivano di varare il governo attraverso la astensione si chiamò della non sfiducia forse ricorda
Se ci fosse stata una modifica nel loro atteggiamento io mi ero impegnato ero presente il consiglio più mi sarei immediatamente dimesso
Qual era la contropartita che però era frutto di un'evoluzione che c'era stata
Comunisti si impegnavano in pochi mesi
A presentare un documento
E a votando in Parlamento come avvenne nelle novembre del settantasette in cui ha detto il Patto Atlantico e la comunità europea sono elementi fondamentali della politica estera italiana c'era voluto più tempo più paziente arma probabilmente tutti questi uffici studi meravigliosi che sanno tutto che stanno le formulette che valgono per noi della Costa d'Avorio per l'Indonesia il nome del non sono capaci forse di rendersene conto
Io ritengo questo allora allora dipanare
Sette Bari questo senza dubbio questa linearità questo rapporto con gli Stati Uniti mai e connaturale
E tra l'altro nessuno dimenticherà mai io credo delle persone serie
Che gli americani
Morti in Italia
Per la liberazione dell'Italia sono stati più degli italiani soprattutto come numero di morti perché ci sono di quei cimiteri di guerra a ricordare questo momento che è un momento di verità Berrettini
Se uno
Prima marcerà ricorda la palla ma se uno a alcune posizioni dialettiche per cercare di di a vere
Una colloquio non è che questo voglia dire assolutamente dire uscire da lei il contrario esatto su questa linea veramente quindi non viene in mente solo e qui c'è
Due modi di essere alleati
Sull'attenti o sul riposo insomma accade io penso che convenga essere sempre tutti e due sul riposo troppe e cercare di capire un po'meglio le cose insomma che può essere scomodo però e ho finito
Sopra la mano l'altro giorno si potrà fare una tavola rotonda sulle istituzioni in Italia
Però che l'iter
Quello che noi chiamiamo il primo ministro presidente del consiglio infatti non chiamiamo più capo del governo perché è stato per un certo periodo nel quale certo c'è la più rappresentatività in media più stabilità e così però che credo nessuno Possa rimpiange il sito almeno seriamente il problema
Poi abbiamo sì questa necessità e abbiamo anche la necessità di far sì che la politica estera non sia cerchio chiuso e di una maggioranza o di un'opposizione dello sforzo magari tendenziale chiaro ognuno può e deve avere i suoi toni deve avere i suoi punti di arrivo le sue tappe ma questo senza dubbio già da però ecco mi pare che sia importante come pure mi pare che sia importante questo che
Dobbiamo costruire le varie di quello che cammino futuro del mondo
Dobbiamo queste partecipando per nostro conto il nostro piccolo a quello che ci compete di tipo eventualmente essere riconosciuto e partecipando a qualche cosa vada costruito sempre con una certa coerenza
Lo stesso modello di sicurezza
Deve in un certo senso presupporre
Da parte di chi io devo mettermi al sicuro
Se noi diciamo
Che si deve essere questo policentrismo benissimo mi auguro veramente eccellente però
Siamo un po'attenti proprio perché poi sappiamo pure quanto sia poi difficile via i far capire anche vivere costruire perché ai sensi a giorni alterni dal dato diciamo ha bisogno e che l'Europa sia più forte anche militarmente
Poi però constatando che questo non solo dal punto di vista il bilancio fra l'altro è anche un qualche cosa che pure va considerato fa anche dal punto di vista di inquadramento in una politica di carattere generale
Morale della favola me pare che i abbia ha avuto anche molto coraggio ed alcuni passi di questo libero per dire le cose come stanno
Se non è sempre in un modo garbato siam mica necessità di grida quali vorrei assicurare anche la Palombara che certe cose poi camminano perché è vero che a patto che la citazione di Bossi ma forse conseguì tutti i giornali italiani si è vista una bellissima fotografie di Bossi con l'amico di Mussolini che cammina per le strade di Napoli quindi anche questo suo furore non solo contro Roma
La droga ma penso anche contro tutto il Sud si sia almeno in parte attenuato
Grazie
Per questo suo articolato e come sempre argomento anche ironico intervento io osservo che chi pensa che ci siano i giovani ad essere degli innovatori francamente si sbaglia e mi pare che e l'intervento del presidente Andreotti che se me lo consente non non possiamo considerare giovanissimo
Lo dimostra perché fra fra tante cose interessanti e illuminanti che ha detto
Mi sembra che abbia
In qualche modo ha auspicato una modifica degli accordi di Dayton
Non esclude una modifica del Trattato istitutivo della NATO e e mi pare che auspichiamo che una modifica della Costituzione americana il che tutto sommato no no non è male insieme a tante altre cose
Vorrei adesso dare la parola al all'autore naturalmente insieme a Molinari del libro
Al ministro Bindi
Ma io sono immensamente grato vai e vieni prima Coffa presidente Andreotti al professor la Palombara
Non solo per essere venuti qui oggi
Parlare di politica estera in generale anche prendendo spunti da quello che io ho scritto
Ma anche per le riflessioni di vasta portata
Che loro hanno hanno fatto nelle loro illustrazioni
Io vorrei svolgere alcune considerazioni le linee generali nei riguardi che riguardano la politica estera nella mia concezione che in un
Detto senso si ritrova tra le righe almeno in quello che io ho scritto
Io credo che dobbiamo giudicare una politica estera dall'eredità che essa lascia in termini di continuità come diceva il professor buon vicino all'inizio e di coerenza e proiezione per il futuro queste sono le riflessioni che sono state svolte Gary prima Goffredo al presidente Andreotti
Credo che nell'insieme in questi cinque anni noi lasciamo un bilancio positivo
Abbiamo percorso itinerari che potevano sembrare tortuosi a volte
Ma questo per le incertezze di una scena internazionale in rapido mutamento
Ma nella nostra strategia non solo mia del Governo con l'ausilio del Parlamento che abbiamo portato avanti
L'elemento costante è stata alla ricerca e la difesa dell'interesse nazionale
Che non sempre corrisponde all'utile immediato
Poco comportare temporanea arretramenti costringere a rivedere i giudizi imporre verifiche costanti
Ma certo non si possono giudicare le scelte soltanto a posteriori
Alla luce di fatti che non erano conosciuti al momento delle decisioni
E il bilancio deve tener conto di profitti e perdite lungo un periodo sufficientemente lungo via in un periodo di tempo sufficientemente lungo
Quindi il metodo risultati alla luce dei settori specifici dei quali la politica estera si è occupata
A cominciare dall'Europa
Dove credo che la nostra posizione
E di grande considerazione altrui
Di affidabilità di coinvolgimento nel cammino da percorrere
E credo che non ci sia indice per così dire nello stare in Europa oggi la moneta la finanza la concorrenza nel quale l'Italia non abbia in questi anni il fatto dei passi avanti
E non credo che il prestigio dell'Italia sia bastato così alto
Poiché e credo anche questo
Che
Partecipare alla costruzione dell'Europa risponde al nostro interesse nazionale non è per nascondere quelle che possano essere le nostre debolezze
Il futuro dell'Italia e nell'Europa e nella sua costruzione di qui il nostro convincimento e credo anche un appetibilità che ci viene riconosciuta e in questo tendo a dire
E pare una delle considerazioni che svolgo molto in dettaglio
Nel nel libro è che l'Italia deve mirare passi avanti sono stati fatti nel corso di questi cinque anni
Ha una politica estera bipartisan cioè a dire non ci dobbiamo dividere quando c'è l'interesse nazionale che dobbiamo cura
Questo è avvenuto in varie occasioni e credo che è un segno di maturità politica che dobbiamo ancora rafforzati e spero che nella prossima legislatura anche questo avvenga
Diceva che riprende una considerazione del presidente Andreotti
Che e anche il professor la Palombara sono lieto di questo che affidabilità e lealtà non significa
Adesione acritica
Significa in un certo senso la capacità di misurare le conseguenze di ogni azione il rapporto tra fini e mezzi
Ipoteca anche lì può servire alternative e soprattutto quando si tratta dell'uso della forza
Presidente prima costa
Ha sottolineato è anche presidente Andreotti che credo questa strada queste considerazioni ci hanno guidato
Nella politica nella politica dei Balcani
Nella Balcani si intrecciavano in effetti tre motivi e sono ancora lì in parte
L'evoluzione del ruolo dell'alleanza atlantica sul quale ritornerò anche un momento
La ricerca della stabilità ai costi meno onerosi
La competizione tra singoli Paesi per conseguire o mantenere un proprio spazio negli equilibri dell'aria dopo la fine dei conflitti ritorno a sistemi di maggiore stabilità
Quindi credo che l'Italia nei Balcani
Anche per
L'interesse strategico che riveste per il nostro Paese abbia agito bene e abbia conseguito credo risultati senza precedenti
E di questo ne vediamo il riconoscimento formale nell'attribuzione delle responsabile di alte responsabilità
Per esempio il capo del comitato militare della NATO per la prima volta è un italiano
L'ammiraglio Venturoni o del comando delle forze
Nato dispiegate nel Kosovo quindi il generale Cabigiosu
E credo che tutto questo non sarebbe stato su possibile senza pur nella dialettica con i nostri alleati non ci fosse una fiducia assoluta da parte dello
E nei Balcani abbiamo anche una posizione di primo piano nel dialogo con le forze politiche della regione
A cominciare da Belgrado
Presidente Andreotti e anche
Presidente prima Coffa
E io ne parlo del libro
Che l'azione militare nel Kosovo
è stato un un precedente
Nella storia della NATO nella storia dell'alleanza atlantica che per la prima volta se intrapresa
Un'azione militare offensiva quindi non difensiva se non difensiva dell'interesse umanitario dell'Ardis di prevenire obiettare fine a un genocidio
Quindi tuttavia si è rotto in quello in un equilibrio che era durato quel molti anni e di qui ripensare come diceva il presidente Andreotti alla alla costruzione a quella che oggi la NATO penso dell'Europa nei riguardi nei riguardi degli Stati Uniti
Abbiamo agito l'anatra il sito e abbiamo agito con la NATO fedelmente interamente secondo un principio dell'ingerenza umanitaria
Che vorremmo che assumesse a livello internazionale delle Nazioni Unite in particolare non solo della NATO un riconoscimento formale
Cioè a dire oggi nelle nostre società riconoscere che quando si compiano Crimi contro individui conto popoli contro l'umanità in generale diritto di intervento
Questo nella nostra cultura la cultura occidentale
E dei paesi più di antica civiltà lo possiamo anche capire lo capiamo lo condividiamo è un principio non condiviso ancora dalla più grande maggioranza dei paesi
Io ebbi occasione dopo nel novantanove dopo
La fine della conflitto nel Kosovo di parlare alle Nazioni Unite all'assemblea delle Nazioni Unite insieme al segretario generale per vedere di fare avanzare questa l'opzione che richiede tra l'altro non solo un'interpretazione deve anche una modifica
Della carta delle Nazioni Unite
E parlammo abbiamo continuato a parlare
Alla resistenza che esiste a questa mozione che naturalmente farebbe un grande avanzamento
Da parte di molti Paesi e tanto grande che anzi direi che questo principio ha suscitato grandi timori da parte di altri paesi paesi del Mediterraneo i paesi più vicini ai confini della NATO
In cui si dice ebbene se la NATO si arroga il diritto di intervento per ragioni umanitarie nel Kosovo domani
Dipendentemente dalla nostra situazione interna potrebbe intervenire militarmente nei nostri Paesi ora sappiamo che questi sono diciamo
Possibilità estremamente remote che ciò non avverrà ciò non avverrà mai ma tuttavia questi sono i timori e l'intervento nel Kosovo ha generato
In quel dei paesi vicine all'Europa e credo anche e credo che anche in altri
Sono lieto che
Il
Primo Ministro prima Coffa
Abbiamo sottolineato i nostri rapporti con la Russia
E credo che effettivamente non siano mai stati così intensi li abbiamo sviluppati nel corso di questi anni li abbiamo costruiti
Attraverso una presenza e un dialogo costante e tenace
Oggi ci unisce alla Russia una consuetudine di concertazione di frequentazione
Che non ci impedisce certo di vederne le insufficienze
A volte sono coloro che dicono che la Russia e sempre in bilico fra il passato e il futuro
Quindi sufficiente scende in questa lunga transizione che stante la sua trasformando ma noi siamo impegnati
Per favorire completamento della transizione democratica e la costruzione di un'economia di mercato e in particolare per ancorare la Russia sempre più strettamente all'Europa e ora la Russia è un Paese che si estende su due interi continenti
Ma il nostro interesse e che la Russia si orienti verso Occidente certamente non verso Oriente di questo è il nostro impegno anche di avvicinamento della Russia
Alla NATO attraverso quello che si chiama
Per il consiglio permanente cioè l'incasso del Consiglio permanente congiunto nel quale Russia e nato discutono i problemi concreti problemi insieme della sicurezza europea
Quindi credo anche che il governo lasci questa cinque anni una serie di relazioni privilegiate nel Mediterraneo quali oggi non abbiamo parlato ma che sono riprese direttamente e indirettamente nel nel libro
Per il superamento dell'eredità del passato questo concerne in primo luogo la Libia
Per una collaborazione esemplare che abbiamo raggiunto in settori che vanno dalla pesca l'emigrazione con la Tunisia avvicinamento il rilancio del dialogo con l'Europa per questi Paesi
L'Algeria Tunisia e gli altri
E anche per la presenza economica il controllo dei flussi clandestini al Marocco quindi tutta lariano il corpicino prospiciente del Mediterraneo che riveste una grande importanza strategica eppure politica
Per nelle organizzazioni internazionali credo che effettivamente lasciamo anche lì un ruolo
Maggiore di quello del passato
Presidente Andreotti si è interrogato e si interrogano e abbiamo l'Ama ha avuto le sue riflessioni anche nella commissione Esteri del Senato su quello che deve essere il futuro del Consiglio di sicurezza dibattito che un ma in corso da anni e anni che non si riesce a trovare diciamo un criterio unificante che permetta l'allargamento del Consiglio di sicurezza
In in relazione al fatto che dall'ultima sua revisione i paesi membri sono aumentati di un terzo dei paesi membri dell'Unione europea c'è bisogno di un'espansione noi diciamo di una maggiore rappresentatività e democraticità del Consiglio
Quindi io sarò lieto effettivamente se la politica estera questi cinque anni
Sia riconosciuta con una politica non secondo una visione certamente non secondo una visione velleitaria a sia stata invece commisurata ai nostri mezzi
E sia stata capace di cogliere l'interesse nazionale
Nelle sue forme
Più profonde e durevoli
E a questo riguardo io credo che e la strada che dobbiamo seguire anche nei prossimi anni in particolare nella prossima legislatura
Per il futuro Emily riprendo ora alcune affermazioni del professor la Palombara certamente una maggiore affermazione dell'Italia sulla scena internazionale richiede di affrontare alcune riforme strutturali all'interno per rendere più efficiente il funzionamento delle istituzioni stesse
Tentativi sono stati fatti in questa legislatura
E non non sono stati portati a compimento
E riforme strutturali che riguardano anche le che la nostra economia
Dobbiamo assolutamente fare quelle riforme strutturali che permettano di rafforzare la posizione competitiva del nostro Paese per poter reggere all'Europa della moneta unica
Allora quindi l'Europa della moneta unica e anche nell'era della globalizzazione
Professor la Palombara messo il dito su un indice
Che è significativo di come forse l'imprenditoria mondiale guarda all'economia italiana
E
La scarsità la pochezza degli investimenti esteri in Italia effettivamente questo è un indice che salta agli occhi
Perché giapponesi americani altri investono molto di più in altri paesi piuttosto che in Italia
Ma io direi che investitori hanno la memoria lunga per dire hanno forse ancora in mente gli anni degli scioperi dell'inflazione
Della poca disciplina in materia economica e finanziaria corre in fondo la
Il risanamento della nostra finanza pubblica
L'eliminazione appunto il senso pratico dell'inflazione
Quindi contenimento dei costi e anche dei salari sono fatti recenti che ancora non sono chiaramente apprezzati d'altro lato certamente abbiamo rigidità nel mercato del lavoro e vincoli
Che le imprese straniere che vedevano produrre in Italia non a queste non piacciono questi sono sono settori diciamo delle riforme istituzionali delle quali ci dovremmo occupare l'Italia si dovrà occupare nella prossima legislatura compresi gli sforzi necessari per ridurre il livello di tassazione sia sulle imprese come sui cittadini
Io ringrazio infinitamente
Primo Ministro prima costante è il presidente Andreotti per la loro benevolenza
Di essere venuti qui stamani professor la Palombara e anche l'ambasciatore Biancheri il professor Bonvicini per essere o per aver organizzato quest'incontro grazie
Il
Il presidenti Dini aveva dato la sua disponibilità a raccogliere anche alcune domande va o impressione che sia l'ora si sia fatta poi troppo avanti per farlo io vorrei però pregarlo se me lo consente di fare un brevissima
Notazione sul libro in sei
Indipendentemente dalle Daivari contenuti che lo animano a me sembra che che questo libro
Abbia due caratteristiche una è quella della coerenza
Il disegno che emerge della politica estera italiana è un disegno razionale e coerente dal principio alla fine qualcuno forse può dissentire su qualche punto
Della politica che viene rappresentata ma certamente non manca
Di una sua completezza e coerenza e l'altra cosa di questo libro e la sua fattualità non c'è nessuna retorica
Non c'è nessun rigonfiamento letterario è un libro che dice le cose con molta chiarezza
Non dice cose che non sono necessarie dice tutte quelle che sono necessarie allora
Vorrei chiudere
Dicendo che mi sembra che questo rifletta molto bene il personaggio che lo ha scritto perché e ho avuto il piacere di lavorare con lui
Il presidente Dini è un uomo coerente non è una persona retorica è una persona fattuale che preferisce lasciar parlare infatti piuttosto che alle espressioni
Retoriche e con questo lo ringrazio del onore che ha fatto all'ISPI e allora gli hai di organizzare questo incontro
Lo chiuderei con questo grazie molto grazie richiama