"L'Italia che cresce: sviluppo, occupazione, innovazione". Dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale dell'amicizia sulla neve, promossa dal Partito Popolare Italiano e intitolata "Insieme per un'Italia ancora più moderna, libera, vitale" (24-28 gennaio, Palazzo del Turismo, Via dei Villini)

Si sente
Buonasera d'Italia e che cresce sviluppo occupazione e innovazione è il tema di questa tavola rotonda e io vorrei partire con gli ospiti abbiamo illa vicepresidente della Confindustria Nicola Tognana
Il
Il segretario della CISL Savino Pezzotta
Il ministro dell'industria e del Commercio estero Enrico Letta
Mi dicono a ripresentarsi ammette sono Roberto Ippolito un giornalista della Stampa
Ringrazio intanto già da ora per l'attenzione perché vedo un bel pubblico numeroso e direi che questo tema che può apparire generale in realtà ci consente di fare
Alcune riflessioni su questi ultimi anni in cui indubbiamente hanno visto crescere l'Italia crescere fra tante difficoltà di cui abbiamo anche oggi qualche prova
Con i dati sull'inflazione che poi magari alla fine commenteremo un momento e quindi vorrei fare innanzitutto porre alcune domande
Su che cosa è successo in questi anni e comincerei con Pezzotta chiedendogli qual è il punto di vista del sindacalista su questi anni
E se per esempio l'impegno per una maggiore concorrenza che ha caratterizzato molte decisioni politiche degli ultimi tempi secondo lui ha dato buoni risultati ecco una piccola foto direi veramente in pochi minuti così riusciamo a creare un minimo di contraddittorio
Beh la domanda non è sembra essere
Perché quello che è successo in questi ultimi anni bisognerebbe definire da quando partiamo
Diciamo la legislatura visto che designiamo le lesioni
Perché in questi ultimi anni sono successe
Moltissime cose stanno accadendo
Tante altre
Il vero problema quale siamo di fronte almeno dal punto di vista economico e quello di una profonda trasformazione
Del nostro modello attivo quello che sta cambiando
E Rosanna vedere anche i tetti sull'occupazione delle grandi imprese oggi e che sta cambiando larga parte viva del paradigma tecnologico su cui si era fondata nostro sistema produttivo fino a oggi questa
Una serie di ricadute su quella che era la composizione del mercato del lavoro
Al punto tale che non si riesce più venne a parlare del lavoro in termini di singolari bisogna usare normalmente termine un pochino più ampio che il termine diciamo
Plurale cioè noi oggi dobbiamo parlare necessariamente più che di lavori di di lavoro di lavori di quanto si Harry e articolato il nostro sistema
Produttivo dal nostro modalità occupazionale è cresciuta la piccola impresa che sono cresciuti lavori atipici lavori parasubordinati se c'è una trasformazione profonda del mondo del lavoro che e del modello produttivo che molte volte facciamo fatica sintetizzare e siamo dentro un processo che ancora in in in progress che ancora in mutamento e che mette in discussione molte di quelle che sono state le politiche anche tradizionali del sindacato il tentativo di risposta che il sindacato ha dato è stato quello della della concertazione
Noi arriviamo praticato in un primo tempo per far fronte sicuramente alle alle situazioni le situazioni economiche di emergenza e che erano quelli del debito pubblico che la necessità di un aggancio all'Europa e attraverso gli accordi del novantadue e del novantatré si è istituito un modello di relazioni modello di relazioni sindacali profondamente innovativo rispetto agli altri pare dico moderne relazioni sindacali perché non è solo la concertazione sui grandi temi sui le questioni di tipo macroeconomico ma abbiamo definito all'interno di queste due elementi importanti che sono una politica dei redditi
Cioè noi rispetto ai mutamenti che stavano avvenendo nel all'interno del mondo del lavoro abbiamo definito proprio
Una questione di tutela ma anche per rendere più competitivo il sistema quella che potremmo definire una fase di moderazione salariale
La fase di moderazione salariale
Che ha dato dei risultati sul terreno del contenimento dell'inflazione che ha dato dei risultati rispetto alla capacità competitiva del nostro Paese un modello di moderazione salariale basato su uno nuovo modalità contrattuale che era stata quella dei due livelli contrattuali di cui quello nazionale legato sostanzialmente al parametro
Dell'andamento inflattivo
E poi un livello decentrato che a mio avviso ha funzionato poco e non è stato in grado di assumere quella dimensione di redistribuzione degli incrementi di produttività che si sono determinati che pertanto ha creato qualche contraddizione
Questo diciamo come inizio la cosa che invece noi chiediamo con difficoltà anche questo modello
Che pure ha dato alcuni frutti avvenuto lentamente ma progressivamente indebolendo
Nel senso che la concertazione da e possibilità
Di di confronto tra le parti di individuazione degli obiettivi comuni dell'assunzione dei comportamenti coerenti lentamente progressivamente
Per una serie concomitante di fattore diventata una consultazione di tipo bilaterale del governo chiama i sindacati ci confrontiamo molte volte non andiamo d'accordo non abbiamo più avuto dal novantatré davanti al è stato il patto al lavoro al novantotto malato pochissimi risultati un momento in cui le parti sociali affrontassero complessivamente la situazione economica e la situazione cambiamento
E difatti non siamo riusciti non riusciamo ad affrontare quella che secondo noi
è una questione importantissima che la possibilità tanto per fare un esempio chiederei su questo punto specifico magari torniamo dopo
Al sul
All'indicazione al rilievo sulla debolezza della concertazione oggi vorrei un commento di Tognana al quale però vorrei chiedere anche se una valutazione più generale
Se in questi anni gli imprenditori hanno visto effettivamente crescere il mercato come spesso hanno sollecitato ovvero se c'è più concorrenza se le liberalizzazioni effettivamente sono andate avanti
Sì allora
Il mio punto di vista sul versante della concertazione è che ha dato per un certo periodo dei risultati
Nel momento in cui non è più stato uno strumento ma un obiettivo ha smesso di darli e probabilmente la ragione per la quale c'è anche una migliore utilizzo da parte di del governo di questo strumento è anche proprio per per questa ragione
Io credo che nel momento in cui la concertazione tornasse ad essere uno strumento sarebbe uno strumento positivo per far progredire ulteriormente il Paese
Liberalizzazioni
è stata fatta sicuramente un po'di strada ma tanta ne resta da fare se prendiamo il versante della telefonia abbiamo fatto dei passi da gigante e rispetto a situazioni del passato possiamo esporre una grande soddisfazione
Soprattutto sul versante della telefonia mobile esistono ancora aree di miglioramento sedi prendete la briga di guardare le tariffe per una telefonata dalla rete fissa al telefono cellulare questa costa di più
Da Treviso a Roma che non da Treviso alla Spagna e quindi vuol dire che c'è spazio per fare dei recuperi da questo punto di vista però è stata fatta molta strada
Sul versante dei gas siamo appena partiti sul versante dell'energia elettrica abbiamo fatto veramente dei passi timidi semi assolutamente indispensabile che e ministro lo sa perché lo sollecitato più volte che questi quindici mila megawatt che devono essere ceduti dall'ENEL vengano effettivamente messi sul mercato in tempi rapidi io temo però che il tempo che abbiamo perso per essere recuperato ha bisogno di una spinta importante qual è la nostra proposta e chiedo scusa al ministro che la conosce perché gli è già stata fatta sia lui che al Presidente del Consiglio la nostra proposta
è molto semplice
Che venga dato da parte del degli enti competenti sono trenta le autorizzazioni necessarie per fare una nuova centrale che il ministero dell'industria o chi vogliono la Presidenza del Consiglio
Faccia un provvedimento che in tempi rapidissimi consenta l'autorizzazione
Per esempio questa la nostra proposta concreta per la costruzione di centrali per dieci mila Mw sono giacenti presso il ministero dell'industria spannometricamente mille più mille meno circa cinquanta mila Mw diritti
Ecco sessantacinque mila quindi andiamo ancora meglio
La logica di dare delle autorizzazioni nella nostra proposta è quella di dire premiamo diamo l'autorizzazione a chi si impegna attraverso una fideiussione bancaria molto elevata a entrare fissa il numero dei mesi nei quali comincia a fornire il primo chilowattora di energia
In maniera tale da spingere perché le centrali vengano non soltanto acquisita la
L'autorizzazione ma si spinga per andare sul mercato
Se questa scelta fosse fatta noi avremo il vantaggio di avere in tempi rapidi ci vogliono mediamente per centrali di mezza taglia diciotto mesi se si sale diventa più impegnativo
Ma l'altro aspetto importante che creeremo uno stimolo forte
A dottor Tatò al presidente Testa per smettere di fare ostruzionismo sulla vendita
Dei quindici mila Mw perché più passano i mesi e più si avvicina il momento nel quale la prima centrale di quelle nuove autorizzata entrasse sul mercato il valore di quelle che devono vendere sì abbasserebbe fortemente
Non abbiamo dimenticato neanche
Il profilo ambientale perché nella nostra proposta si dice le emissioni devono rispettare i parametri di Kyoto e di conseguenza è un ragionamento che trova assoluta tranquillità da parte di tutti
L'ultimo intervento che sarebbe importante che fosse focalizzato dal ministro è quello legato alla rete di distribuzione oggi il gestore nazionale della Rete
Non ha la proprietà o per fare qualunque intervento deve aperte virgolette ordinarlo all'ENEL chiuse virgolette evidentemente l'ENEL come voi tutti immaginate a un interesse non piccolo di restare il più possibile
Monopolista sul mercato e quindi non è così rapido e così incisivo nel seguire
Le indicazioni
Uno dei grandi limiti che noi abbiamo è che sono almeno cinque anni che non viene realizzato nessun nuovo collegamento tra l'Italia e i nostri paesi confinanti la Francia la Svizzera l'Austria la Slovenia
E quindi siamo assolutamente limitati sulla capacità di import di energia che giusto perché voi lo sappiate in questi Paesi costa mediamente il venti per cento in meno temi ma vorrei
Frenare Tognana righe sofferto un milione di spunti in pochi minuti ho finito
Gli chiedo scusa ma no no il venti
Tentando però di sintetizzarlo mi sembra c'è uno spunto su tutto che è prevalente quello di partenza lui dice molto si è fatto per la liberalizzazione dei telefoni
Pochissimo si è fatto per la liberalizzazione dell'energia elettrica siccome abbiamo qui il ministro che responsabile di questo settore vorrei chiederle intanto se è vero dal suo punto di vista che si è fatto poco
E se per caso il vero di chi è la colpa io come giornalista come osservatore
Noto che spesso abbiamo l'impressione di un contrasto di una diversità di valutazione per certi aspetti anche logico fra governo e azienda ex monopolista fra governo nel nel il fra l'altro una piccola curiosità che che sa che il ministro non ci voglio rispondere
Pochi giorni fa c'è stato un dibattito televisivo in cui abbiamo visto presenti in contemporanea
L'amministratore delegato dell'ENEL Tatò e il capo dell'opposizione Berlusconi con una certa sintonia ecco c'è in tutto questo qualcosa di strano uno
Ma quello quest'ultimo un episodio di cattivo gusto e basta Maiolo così lo metto lo ascrivo appunto l'episodio di cattivo gusto ma d'altronde
Ognuno poi responsabile delle scelte che vuole fare
C'è un motivo per il quale le liberalizzazioni in questa legislatura hanno marciato in tempi diversi
Non è legato alla buona o cattiva volontà dei governi del centrosinistra
Il motivo è che le liberalizzazioni hanno marciato al ritmo al quale è giusto che marci no che è il ritmo europeo
Nel senso che l'Unione europea in questi anni ha deciso di dare una marcia con ritmi diversi a liberalizzazioni c'è stato una liberalizzazione molto più rapida molto più accelerata nel campo delle telecomunicazioni che è iniziata
Agli inizi degli anni novanta e che ha avuto quindi a cascata una discesa su cui le legislazioni nazionali che nel nostro Paese è stata possibile
In un periodo più ravvicinato oggi
Ne godiamo i benefici perché ogni liberalizzazione assenso se il consumatore ne gode i benefici sanno la liberalizzazione o non ha senso ed beneficio di cui gode il consumatore eh la tariffa più bassa
Due il servizio più efficiente
Tre un business che si apre per l'imprenditori questo è il senso di una liberalizzazione nel campo delle telecomunicazioni questo è avvenuto anche perché i tempi dell'inizio del percorso di liberale di liberalizzazione da Brussel sono stati degli inizi che ci consentono oggi di vedere i risultati
Tariffe più basse ognuno di noi se ne rende conto servizio più efficiente perché oggi è di fatto il consumatore che fa la tariffa almeno per la telefonia mobile ma anche per il fisso ormai e poi un Business importante il nostro Paese ha visto crescere il numero di soggetti imprenditoriali entrati nelle telecomunicazioni
Sulle liberalizzazioni energetiche energia elettrica e gas i tempi europei sono stati diversi
Sono stati diversi e quindi a cascata noi oggi siamo nella fase in cui stiamo entrare stiamo per entrare nel momento in cui coglieremo i risultati positivi
Delle liberalizzazioni energetiche ma siamo in una situazione in cui le direttive comunitarie dicevano tempi diversi dalle telecomunicazioni e quindi non l'abbiamo fatto sostanzialmente negli ultimi ventiquattro mesi
I risultati cominceranno avvedersi nell'arco credo dei prossimi dodici mesi perché come è capitato per le telecomunicazioni
C'è bisogno di un periodo di tempo perché dalla scelta europea le cose tocchino le nostre tasche
Per quanto riguarda le liberalizzazioni dell'energia elettrica e del gas sono due testi e due impianti che sono molto avanzati la Unione Europea riconosciuto il fatto che sono tra i più avanzati
Sono due testi
E due impianti che vanno applicati e qui sta la necessità rispetto alla stessa legislazione europea di considerare il fatto che noi dobbiamo accelerare i tempi faccio notare che l'altro giorno il commissario europeo
E la nuova presidenza la sua presidenza svedese nell'Unione europea cosa ha detto ha detto in cima alla proprio programma c'è riprendere in mano le direttive dell'energia elettrica e del gas e accelerare in rete l'applicazione dei mercati aperti su queste due direttive rispetto a quanto era stato fatto non facciamoci fuorviare su questo tema dalle tariffe in questo anno due mila
Le tariffe italiane sono più alte delle tariffe dei nostri vicini
Per molti motivi ma sostanzialmente per un motivo in materia di energia elettrica e il motivo è presto detto
Del cento per cento di energia elettrica che consuma l'Italia all'incirca il cinquantacinque per cento viene prodotto
Con il petrolio
Se noi prendiamo i nostri paesi concorrenti o vicini
Germania Spagna Francia la Francia produce
Con il petrolio solamente il tre per cento della sua produzione energia elettrica la Spagna il due per cento
La Germania una cifra inferiore al dieci per cento
Perché questi sono paesi che negli anni scorsi ha fanno fatto la scelta o del carbone o del nucleare o di altre fonti energetiche
Noi abbiamo fatto la scelta del petrolio
Dopodiché l'anno scorso il prezzo del petrolio è cresciuto del quattrocento cinquanta per cento e noi abbiamo preso noi dico tutti consumatori italiani ma anche le imprese che consumano energia elettrica come fattore di competitività
Una Scoppola di dimensioni che non sono minimamente paragonabile a quelle degli altri Paesi europei proprio perché per noi l'aumento del prezzo del petrolio non vuol dire un aumento della benzina e del gas
Vuol dire soprattutto un colpo sull'energia elettrica che è un fattore di competitività quindi lo dobbiamo fare le due cose insieme
Dobbiamo da una parte e concludo spostare il modo con il quale produciamo energia elettrica sempre di più
Dobbiamo abbassare il petrolio e alzare altre fonti fonti rinnovabili e soprattutto il gas
Energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili e con il gas e in secondo luogo dobbiamo far sì che queste liberalizzazioni in campo energetico e di energia elettrica abbiano i tempi accelerati che stiamo cercando di dargli io ricordo che la i tempi che il Parlamento ha dato sono trentun dicembre due mila e due quando noi siamo oggi a parlare di vendita della prima Genco
Siamo a parlare di una cosa che sta avvenendo in questi tempi perché il Governo autonomamente rispetto alle regole ha deciso di dare un'accelerata fortissima perché fosse per i tempi e le regole che ci sono i tempi sarebbero molto più lungo credo che bisogna continuare su questa strada
Ecco con l'intervento del ministro
Dal tema delle liberalizzazioni siamo passati a quello parallelo delle privatizzazioni
E vorrei notare che in questi anni sulle privatizzazioni il sindacato anche ha compiuto un grande cammino perché originariamente era in qualche modo se non sbaglio difensore
Della struttura pubblica c'è stata un'evoluzione proprio direi filosofica
E la piccola provocazione che vorrei fare a Pezzotta e forse non in tutti i campi il sindacato è riuscito ad avere lo stesso tipo di evoluzione per esempio sul sui temi del lavoro ecco Luís può sentirsi fino in fondo con la coscienza a posto
Rispetto alla capacità del sindacato di camminare con i nuovi fenomeni con lo sviluppo tecnologico con i cambiamenti del lavoro
Ma due di una battuta sulla privatizzazione
Poi e poi sulla coscienza sulla privatizzazione norme
Non è assolutamente vero che noi abbiamo avuto delle resistenze tutt'altro
L'unico problema che noi avevamo positivo del siamo per avere notizie contro le privatizzazioni no non
Cioè l'unico problema che noi proviamo a posto e
Se il passaggio dalla dal pubblico al privato
Doveva essere il passaggio da monopoli pubblici in monopoli privati e se in questo passaggio non si potesse cosa che non è stata fatta sulla quale manteniamo una posizione critica non si potevano sperimentare forme di democrazia economica
Noi su questo continuiamo a dire
Che avevamo un'occasione importante di passare dal pubblico alla di andare verso una privatizzazione che poteva aprire spazi diversi a quella che era la partecipazione dei lavoratori interessati credo che che noi abbiamo perso tutti un'occasione che dovremmo tentare di recuperare perché questo avrebbe dato un segno diverso anche perché
Non va neanche criminalizzata dichiara che un giorno significa anche qui una verità storiche non va neanche criminalizzato l'intervento pubblico in Italia perché l'esperienza dell'ENI l'esperienza del lire non sono state tutte esperienze negative qualche volta ce lo dobbiamo dire cioè l'industria nel nostro Paese alcune foto modalità innovative sono state fatte anche perché c'è stato questo tipo di intervento
E finita questa fase si poteva a nostro parere aprire questa fase di una maggiore democrazia economica e non è stato fatto questo è diciamo la critica che noi possiamo avanzare
Io credo che se non avessi la coscienza a posto darei le dimissioni almeno se la mettiamo poi magari a una farsa considerazione questo altre cose io credo che noi certa che abbiamo difficoltà ad affrontare le questioni
Ma abbiamo anche il coraggio di dire di aver dalle difficoltà
Se di fatto quello che era il il mondo
Della nostra rappresentanza del nostro insediamento sta cambiando rapidamente sta cambiando più velocemente di quanto noi pensavamo
Allora se traghettare una realtà mantenendo tutele e difese cercando di creare nuovi diritti per coloro che noi rappresentiamo dentro una realtà nuova non è una cosa facile non lo è per nessuno però se guardiamo con attenzione quanto il sindacato ha fatto in termini di innovazione di cambiamento sia sul versante contrattuale sia sul versante Novati innova normativo la vediamo che tutto sommato questo sindacato che viene accusato di essere conservatore e un pochino giustamente o a cioè io non sono per l'innovazione a tutti i costi perché quell'innovazione a tutti i costi per me tante volte significa scaricarla su spalle di persone che sono più deboli che non hanno strumenti elementi difesa sono un grado dualista appartengono a tradizione di sindacalismo moderato graduali vista e pertanto vado avanti con un po'di di prudenza di calma peserà significa che non voglio affrontare le innovazione io credo che vi siano altri questo Paese dove noi non le vogliono affrontare
Se data vecchio tempo noi continuiamo a dire
E lo diciamo al Governo
Non ottenendo grandi risposte che è necessario in questa fase aprire un nuovo tavolo di confronto tra le parti sociali su almeno tre questioni le abbiamo ridotte a tre
Questa versione del divario Nord Sud
Che hanno continua a preoccupare perché è vero che ci sono movimenti positivi nel mercato del lavoro ma è altrettanto vero che a mezzogiorno l'occupazione Vespa la disoccupazione resta attorno al venti per cento anche sopra
Sulla questione della previdenza
Integrativa ed è l'utilizzo del TFR che noi vogliamo regolare per legge
Per legge voleva regolare per contrattazione non per legge anche qui sbagliato eh no sbagliata e se volete sì come no no siccome letta lo sa benissimo quale qual è il parere no no alla legge meglio metterla via e credo che sia una delle cose positive che ha fatto il Governo ad accantonarlo
Sì ma la vogliamo regolare l'altra questione che noi vorremmo portare un tavolo è come governare la flessibilità che la nuova modo di produrre che la nuova articolazione che sia determinata ha creato se no avremmo elementi di precarizzazione che aumentano un lavoro nero che continua a essere esteso e troppo larga che è negativo occorreva avere questo coraggio di affrontarli non l'abbiamo chiesto da almeno due anni questo tavolo non si riesce ad aprire l'azione lo deve spiegare perché non si riesce ad aprire
Prima di dare la possibilità al ministro di rispondere vorrei però chiamare in causa Tognana
Rispetto a un punto Pezzotta parla di gradualismo e di prudenza qualche volta al contrario gli imprenditori dando l'idea di volere degli strappi
Di volere la flessibilità a volte addirittura danno l'impressione di voler la molto spinta
Quasi una vera e propria libertà d'azione ecco vorrei un chiarimento su questo punto e lo vorrei anche su un'altra cosa l'altro ieri Tognana parlando dei temi della flessibilità
Accennava al pericolo della creazione di sindacati etnici
Siccome ci sono stati anche dei commenti polemici a queste sue osservazioni vorrei un chiarimento su che cosa significava esattamente su questa espressione e qual era il pericolo di cui parlava
Sì volentieri ma io partirei con la la la la tua domanda sul fatto che voi dovete rendervi conto che per noi per le imprese per tutte le imprese
Le risorse umane sono una risorsa e quindi questo tipo di ragionamento non è un'etichetta non è un discorso di facciata ma è la verità
Da questo passo ad un esempio sicuramente voi visto che siete anche impegnati in questo tipo di impegno civile
E vi occupate leggete la stampa sapete che noi abbiamo una situazione Pezzotta l'ha detto molto bene nord-sud ma io volevo aggiungere noi abbiamo un Nord che praticamente fuori giri nel senso che non può andare più veloce
E secondo me quel tipo di sviluppo economico è la migliore garanzia per i lavoratori delle nostre aziende in genere perché hanno una tale gamma di opportunità di lavoro
Voi dovete sapere che c'è di fatto una fortissima concorrenza le persone che hanno un minimo di professionalità e questo può essere un problema a medio termine si spostano molto frequentemente da una fabbrica all'altra perché le loro professionalità sono molto apprezzate quindi trovano tutte queste opportunità
A me pare che rispetto a leggi rispetto a quello che volete questo tipo di opportunità è la migliore garanzia che possiamo dare alla gente ai giovani in genere perché è sono loro stessi che senza aver bisogno di nessun tipo di provvedimento nel momento in cui non si trovano più terra che l'ambiente non è quello giusto non vengono pagati abbastanza hanno una serie di possibilità
Di trovare delle alternative
Quindi nel Mezzogiorno purtroppo la situazione è diversa
Ma il tipo di situazione che c'è nel Mezzogiorno
è una situazione nella quale il sommerso purtroppo è ancora una cosa importante quindi una sorta di precariato c'è già perché lì sommerso non dà nessun tipo di garanzia
Quindi e concludo sul primo punto per essere rapidissimo sull'altro perché se no ha ragione che mi dilungo troppo
Noi dobbiamo trovare una maniera per dare veramente una spallata al problema del mezzogiorno e in questo dobbiamo cercare
Di essere anche un po'creativi nel trovare delle ipotesi nuove perché attraverso il trasferimento di soldi sic et simpliciter sono cinquant'anni che ci proviamo e la situazione è rimasta quella sul fronte del
Non è mia la battuta del sindacato etnico è una battuta di qualche il giornalista era in sala una ragazza non mi ricordo il nome ma che ha fatto questo tipo di
Uscita io l'altro giorno nella conferenza stampa giusto per dare un quadro di quindici secondi ho parlato di quelli che secondo Confindustria
Erano dei provvedimenti di legge che stanno dormendo nel parlamento e vista la situazione di campagna elettorale di difficoltà nella vere un dialogo tra
Le due parti del
Dello schieramento è meglio che purtroppo piuttosto che fare delle brutte leggi è meglio che hanno aspettato tanto che aspettassero altri due mesi parlando di una di questi la rappresentanza sindacale obbligatoria
Sempre perché stop per scontato che sappiate di che cosa si parla in buona sostanza è una norma che obbliga ad avere la rappresentanza non secondo l'articolo trentanove della Costituzione che gli uomini di Pezzotta e gli altri vanno a guadagnare se lo attraverso delle idee delle proposte in fabbrica ma automaticamente dovremmo avere il sindacato costituito se non c'è sarà addirittura ministro sarebbe addirittura il ministro del lavoro che lo nomina
Fabbrica per fabbrica e io alzato la preoccupazione sul fatto che all'interno di questa legge afferma
C'è una clausola che dice
Una che riguarda i sindacati nazionali e una che dice se in azienda si vogliono costituire dei sindacati locali basta che abbiano il dieci per cento dei lavoratori aderenti allora dicevo rendetevi conto che nel Nord
Noi abbiamo purtroppo perché non riusciamo a utilizzare i ragazzi dal Mezzogiorno tanta gente che viene da fuori che ha una cultura un'educazione civica diverso
Dalla nostra e nel momento in cui non avessimo più un unico sindacato un'unica rappresentanza con la quale discutere i provvedimenti i miglioramenti premi di risultato
Ci troveremmo nella condizione che ognuno sarebbe portatore
Di esigenze diverse e ho fatto l'esempio dei nostri collaboratori
Di sede islamica diversa
Da quella cristiana che vi garantisco che non lavorano per nulla volentieri di venerdì preferirebbero veniva dato a lavorare la domenica non il venerdì
E quindi alzato una palla dicendo occhio perché se qui a Roma può sembrarvi una roba che non ha una grande significato invece in tutte le regioni nel Nord questo siamo in campagna elettorale la cosa è stata strumentalizzata
In maniera politica dicendo che io ero xenofobo eccetera però la situazione in amicizia in tranquillità e esattamente quella che ho vi ho descritto e che spero di essere riuscito a trasmettervi
Mi sembra che da entrambi gli interventi di Pezzotta e Tognana
Abbiamo la preoccupazione sul fatto che continuano a esistere in pratica due italie con un Nord che ha tanto lavoro e non ha non sufficienti lavoratori
E un Sud che ha molti lavoratori e non abbastanza lavoro ecco vorrei chiedere al ministro se che pure intervenuto con alcune proposte specifiche come il caso della Franco Tosi con il Progetto per la mobilità
Se una situazione di questo genere
è un problema di crescita appunto di un'Italia che si sta sviluppando sta andando avanti e quindi a Ynet dita abilmente delle difficoltà che incontra sul proprio cammino o c'è qualcosa di sbagliato c'è qualcosa che non funziona
E su cui bisogna intervenire
Partiamo dal dalla considerazione di quello che è successo in questi cinque anni lo dico a mo'di slogan però la sintesi alle volte può essere più efficace in questi sì cinque anni sono accadute due cose importanti
Questa è una legislatura che è cominciata con il tema lavoro disoccupazione crisi industriali dovunque in giro per il Paese come il tema più grave socialmente parlando questa è una legislatura che si chiude
Con tutti gli imprenditori del Nord che chiedono di aprire le quote
Per avere nuovi immigrati nel nostro Paese perché non c'è abbastanza manodopera al Nord quindi esattamente l'opposto e chiedono di trovare forme e modi per riuscire a portare maggiore mobilità di manodopera perché appunto siamo fuori giri al nord cioè si rovescia esattamente si chiude questa legislatura con la situazione rovesciata questa è una legislatura nella quale si è cominciato avendo sul Mezzogiorno
La situazione che era quella per cui la vecchia politica della Cassa del mezzogiorno e poi delle altre
Iniziative sul Sud che hanno accompagnato il Paese terminare nel novantadue con la liquidazione totale di tutto ciò poi niente
Perché non c'è stato più niente e poi a partire da questa legislatura l'inizio di una politica sulle regioni obiettivo uno che è una politica che al termine di questa legislatura ci consente di dire che per la prima volta e la storia del nostro Paese le regioni dell'Obiettivo uno le regioni del Sud hanno cominciato impercettibilmente di poco ma hanno cominciato a crescere a un tasso percentualmente superiore rispetto a quelle del Nord
E qui ci sono due passaggi due fenomeni che dimostra innanzitutto come in questa legislatura il centrosinistra ha fatto una politica per il Sud una politica che ha tentato di recuperare una tradizione che era la tradizione che cercava
Di vedere il superamento delle due italie come uno degli obiettivi di fondo questa politica ha voluto dire alcune scelte concrete
Fondi strutturali europei ottanta per cento di questi fondi cento mila miliardi nel complesso dell'Italia ottanta per cento al trenta per cento dalla popolazione italiana
Cioè le regioni Obiettivo uno
E questo vuol dire moltissimo
Legge quattro otto otto per le imprese anche essa ottantacinque per cento per le regioni Obiettivo uno cioè per il Sud
In sostanza un impegno che a me sembra abbia cercato di recuperare avendo questi primi risultati aggiungo anche che noi terminiamo legislatura con per la prima volta terminiamo legislature alla disoccupazione generale del nostro Paese che scende sotto il dieci per cento e anche questo mi sembra a me un risultato
Importante molto importante
Però volevo soffermarmi su una cosa che diceva Pezzotta prima che io ritengo molto giusta credo che da questo punto di vista io voglio esprimere un forte apprezzamento per le scelte che la CISL ha fatto negli ultimi tempi soprattutto sul tema della flessibilità e su alcuni temi che sono temi molto importanti credo
Che probabilmente
Una eccesso di contiguità
Con l'agone politico non abbia fatto premio del coraggio che la CISL ha dimostrato nell'ultimo anno io voglio qui darne atto a Savino perché a me sembra invece che l'idea che qui lui ha accennato
E che io voglio riprendere e completare che ci siano le condizioni oggi per aprire e chiudere
Un tavolo che abbia quattro gambe
E queste quattro gambe sono
Il Tfr
Che una anacronismo
Non esiste così come in Italia da nessun'altra parte un anacronismo va risolto va superato ovviamente non lo si risolve da solo
La flessibilità del lavoro fino a non intaccare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
C'è stato un referendum e la volontà popolare si rispetta da questo punto di vista
La verifica del due mila e uno
Anche se era prevista nei patti di concertazione che abbiamo fatto dovrà essere oggettive automatica rispetto ai dati alle cifre l'impegno per l'emersione
Del sommerso nel Mezzogiorno con scelte straordinaria io sono convinto che nessuna di queste quattro cose se non la prenderemo isolata la risolveremo perché se non andremo a dire agli imprenditori allora adesso via al TFR
E si redistribuisce in altro modo questo è oggettivamente una operazione che sta al di fuori di una logica concertativa
Se noi andiamo a fare un ragionamento sulla verifica del due mila e uno a sé stante secco anche esso ragiona se no andiamo a prendere il tema della flessibilità da solo ma io sono convinto che questi quattro queste quattro gambe del tavolo sono quattro gambe
Che rappresentano un patto che è possibile fare ed è possibile anche chiudere rapidamente che secondo me per come stanno le cose adesso dovrebbe essere l'impegno dei cento giorni
Della prossima legislatura io credo che questo debba essere l'impegno dei cento giorni del governo Rutelli
Perché credo che su questi quattro punti noi potremmo raggiungere dei risultati molto importanti importanti perché sono dei risultati dovuti a un lavoro di concertazione molte di queste cose sono cose sulle quali la CISL ha lavorato
Con forte coraggio forte iniziativa
E io credo che siano elementi e strumenti che ci possano fare recuperare molto tempo perduto io ci credo molto fortemente forse alcune di queste cose avremmo potuto farle anche prima non le abbiamo fatte perché c'è stato
Uno sconfinamento
Di vicende politiche da parte di tutti da parte di tutti un po'difetti che si sono infilati dentro uno scarso coesione probabilmente della maggioranza su questi argomenti non ce l'abbiamo fatta
Fermiamoci a considerare che non ce l'abbiamo fatta io ritengo e questo lo dobbiamo porlo come il primo obiettivo dei cento giorni e ritengo che sia un obiettivo assolutamente raggiungibile
Allora io
Mentre letta parlava notavo due cose uno che Tognana da fine scuoteva la testa con qualche cenno di disse provarsi donne e di chiedere la cortesia di aspettare due minuti per spiegarci il perché di questa disapprovazione
E sui darei la parola invece a Pezzotta dicendo questa sera al ritorno a casa
Forse un pochino più contento perché si porta dietro i complimenti del ministro rispetto ad alcune cose dette allora al di là del fatto di cortesia questi complimenti nel merito sono graditi o non graditi
E si è a sua volta si sente di di cambiarli o no ecco abbiamo con noi l'onorevole Marina
Complimenti sono sempre graditi e soprattutto che non si fanno alla mia
Io non so se posso ricorrere agli articoli contraccambiare tutto io dico
Per un certo periodo sì
Io credo che per un certo periodo si è lavorato bene
Quello che non siamo più riusciti e non c'entra la politica e orari essere molto chiaro non c'entra politiche
Negli ultimi due anni quell'attenzione che avevamo messo in piedi
Sì è venuta affievolendo
Non le ultime due finanziarie le abbiamo fatte senza rispettare le procedure stabilite dalla l'accordo del ventitré luglio
Perché ci siamo Fabbian fatto tanti incontri bilaterali non si sono fatti i conti triangolari vuol nell'ultimo periodo a queste questioni a cui si riferiva il ministro
Non sono state a volute frontale
Dovremmo anche dire perché non sia si apre un tavolo forse perché qualcuno in questo Paese in modo in indiretto a quasi un diritto di veto però il coraggio di un governo e di non sottostare ha dei diritti di veto di qualcuno quando i problemi sono di questa natura di che stiamo parlando
Di qualche mio cugino
E quel carattere
No no dica se un sindacato dice che non si può trattare Tfr flessibilità e governo si arrende io non sono in grado di rispondere con la stessa Sensi versa che Letta ha usato nei miei confronti no perché dico perché perché alla fine vengo immobilizzato io
Che più di altri ha rischiato di andare avanti
Secondo me su alcune cose si potrebbe fare anche in questo scorcio di legislatura
Perché la questione TFR previdenza integrativa e flessibilità
Si potrebbe fare perché affrontare la verifica
Persiste al di come ha funzionato il sistema previdenziale nel nostro Paese tenendo conto che noi non siamo per cambiare l'architettura della della riforma Dini siamo per guardarsi dentro senza avere prima risolto la questione dei fondi di previdenza integrativa diventa un problema
Diventa oggettivamente un problema
Se poi si potesse fare tutto insieme probabilmente si può però secondo me oggi c'è una necessità
è urgente per poter fare qui gli altri passaggi che sta dentro la questione della previdenza integrativa e di come trasferiamo una parte di Tfr in quella direzione che poi mi rendo conto che per fare questo bisogna anche affrontare l'altra questione
Secondo me si poteva fare adesso il non averlo fatto rende un po'più complicato affrontarlo anche dopo
Allora visto il dissenso di prima Tognana fa i complimenti a qualcuno a nessuno
Ma io sono sempre molto molto parco con i complimenti però di faccio al ministro letta sulla proposta del tavolo con le quattro gambe per i primi cento giorni
Io lo sottoscrivo completamente e penso che sia una sfida che dobbiamo affrontare dobbiamo vincere e poi spiego il dissenso per cinquanta secondi anche perché
Io condivido anche l'analisi fatta dal ministro letta prima sulla situazione economica però è giusto perché io sono fatto così son trasparente
Voi te dovete tenere conto che noi abbiamo avuto gli ultimi due anni
Di una svalutazione competitiva dell'euro quando lo faceva la lira eravamo considerati i pirati in giro per il mondo ad agguantare ordini
Però l'abbiamo fatto non noi l'ha fatto lei euro e questo è stato un passaggio importante per mettere benzina all'economia
Oggi questa svalutazione non c'è più
E noi abbiamo una sfida importante davanti perché o riusciamo a recuperare sul versante dei costi nel senso che i costi che erano saliti perfetto
Del valore
Della valutazione dell'euro e dall'altra parte del petrolio oppure ci troveremo in grande difficoltà nel senso che la macchina economica comincerà e sta cominciando a farlo a perdere abbrivio e non so se
Ha la capacità di essere auto propulsiva risolvere le quattro gambe del tavolo avrebbe un valore importante da questo punto di vista il dissenso
La verità è e il ministro Salvi e l'onorevole Cofferati non hanno voluto affrontare questo tipo di ragionamento
E quindi pur avendo dato Confindustria fin da giugno la disponibilità di affrontare a tutto campo la questione questo non è mai avvenuto
E quindi il ragionamento di vederlo affrontato i primi cento giorni del prossimo governo per questa ragione mi fa trovare assolutamente d'accordo
Ecco stiamo guardando avanti in particolare stiamo guardando avanti Grazia all'idea dei cento giorni del ministro letta però vorrei chiedere al di là di questo in quest'ultimo scorcio di legislatura
E possibile ancora fare qualcosina o dobbiamo ormai dire siamo in campagna elettorale punto e basta questo vorrei chiederlo sia per quanto riguarda il governo al ministro letta
E sia per quanto riguarda il Parlamento poi subito dopo a Marini ma io sono convinto che in questo scorcio di legislatura dovremmo fare delle cose
Dovrà dovremo fare delle cose sia per quanto riguarda ciò di cui abbiamo parlato nel senso che ha ragione Pezzotta si possono fare fra tre mesi ma alcune di queste ore si possono fare anche oggi
Esiste una flessibilità è una disponibilità che la CISL ha dimostrato che dimostra come su alcuni questi aspetti si possa andare a chiudere adesso io credo che dovrebbe essere la disponibilità a farlo
Vi sono altri temi sui quali c'è la possibilità di correre cioè in Parlamento
La madre di tutte le leggi economiche
Che il collegato sull'apertura dei mercati che contiene al suo interno delle norme importantissime
Importantissimi che riguardano molti settori dell'attività economica la ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti ammodernamento che porterà dei benefici importantissimi per il Paese
La parte che riguarda la riforma della cooperazione delle cooperative parte anch'essa importantissima l'ampliamento a tutte le piccole imprese della possibilità di di acquistare energia elettrica a diventare clienti idonei tutti i soggetti che stanno dentro la norma sulle assicurazioni per completare una liberalizzazione fino a oggi sballata che ha dato risultati
Opposti questo è importanti sia in materia
Economica
Se posso dire molto rapidamente
Secondo me il Parlamento se fossimo in condizione di farlo se avessimo la bacchetta magica dovrebbe risolvere tre problemi che non ha risolto prima che forse dovrà essere svolti nella prima parte della legislatura non sono stati risolti dall'altra parte legislatura perché si è immaginato che facendo gli sconti
Alla cavalier Berlusconi sul su alcune cose c'avevano c'erano dei vantaggi cosa che ci si è resi conto essere il più grande boomerang che abbiamo fatto per cui abbiamo il conflitto di interessi che una delle cose più incredibili che il nostro
Che è rimasto lì perché in piedi che continua a essere costantemente sotto gli occhi di tutti sotto gli occhi di tutti
Rifaccio rifaccio gli esempi recenti la gara UMTS nella quale sta dentro
Media sette perché Mediaset sta dentro il consorzio che ha avuto i problemi che non sappiamo
Gli gli esempi che riguardano il mondo assicurativo dove il cavalier Berlusconi è titolare di uno dei più grandi gruppi assicurativi tutte scelte con governo fa quotidianamente
In cui immaginare un primo ministro che è anche titolare di tutti questi interessi interni è una cosa che ha dell'incredibile io voglio raccontare un episodio che non non è noto non ho raccontato che però a me ha colpito molti c'è una piccola cosa una piccola cosa ma che rappresenta un aspetto di etica pubblica secondo me importante vi ricordate
La le polemiche attorno alla allo spot di nonno Banzi
Lo spot che c'è stato di qualche giorno fa di Lino Banfi
Berlusconi è andato su tutte le furie per quello spot perché ha sentito come un'invasione di campo come giochiamo sul suo stesso campo è una cosa che son cose sue
E ha fatto una conferenza stampa nella quale ha cominciato a mettere alla gogna tutte le iniziative di promozione istituzionale che il Governo sta facendo e le ha messe in riga tutte una dopo l'altra
Dicendo il Governo ha intenzione di fare questo quest'altra fatto Cuesta quest'altra cosa che non si possono fare eccetera
E poi ne ha citata una che forse avrete visto sulla stampa sulle pubblicità del periodo natalizio
Il mio Ministero ha fatto una campagna per la promozione del giocattolo sicuro giocattolo sicuro è una cosa che
Lanciato dall'Unione Europea importante mille motivi per perché sia una cosa utile
Penso che nessuno di voi che avete visto quella cosa la soci alla mia persona nel senso che l'ha fatta l'hanno fatta gli uffici e strutture l'abbiamo mandata avanti perché era utile farla dopodiché il Cavaliere
Ha tirato fuori nella conferenza stampa in cui criticava tutto quello che ha fatto il Governo anche questa iniziativa istituzionale
Facendo una grave scorrettezza perché mette l'ha tirata fuori di quell'iniziativa istituzionale lo sapevano lo sapevo io perché la stavamo facendo al ministero e lo sapeva la concessionaria di pubblicità di Mediaset con la quale stavamo trattando in quel momento
Il passaggi pubblicitari su Mediaset e ovviamente la RAI perché la stessa cosa passa su tre nessun'altro
è un piccolo esempio di come la disinvoltura nell'utilizzo di ciò che nel nel braccio di imprenditore di titolare di aziende gli passano come cose proprie riservate dall'altra parte l'utilizzo per il gioco politico io credo che ho fatto questo esempio questo sia uno degli aspetti citerei il federalismo che l'altro aggiungerei anche però mi rendo conto che metto troppo perché noi andiamo riandiamo votare con una legge elettorale che consente di distinguere una coalizione per vincere
Senza che questo sia un problema che riguarda gli aspetti per governare alla fine quello che questa legge elettorale consente purtroppo di mantenere distinte queste due cose una grande coalizione per vincere poi la distinzione diversa rispetto a cosa vuol dire poi governare prima se noi fossimo la classe dirigente matura sapremo tutti
Che un paese come il nostro dopo due errori non ne fa un terzo nel novantaquattro
Hanno sbagliato loro perché hanno fatto un accordo che non aveva e si è visto poi nella prova dei fatti non aveva senso usando la legge elettorale che consentiva di fare questo nel novantasei un po'abbiamo sbagliato noi e ha fatto un accordo che poi dopo due anni e mezzo
è caduto io credo che la terza volta ripetere l'errore vuol dire proprio voler perseverare
Vorrei qui però
Riproporre la stessa domanda quindi all'onorevole Marini prima di iniziare poi con l'ultimo giro di domande che sul fatto del giorno che quello relativo all'inflazione c'è ancora spazio in questa legislatura per fare qualcosa
No
Mi dispiace
Deludere il nostro bravo ministro dell'industria
Però
Il clima legato all'avvicinarsi ormai qualche mese
Probabilmente prima dell'inizio formale dalla campagna elettorale
Noi avremo un altro mese un mese e mezzo
Più o meno
E noi in Parlamento siamo già in campagna elettorale ma questo non è scandaloso
Questo discorso del ruolo del Parlamento è una con una sciocchezza c'è una demagogia è un qualunquismo che va sconfitto ma sconfitto se si vogliono affrontare i grandi problemi di cui si è parlato questa sera io mi scuso
Di essere arrivati in ritardo il Parlamento ha lavorato mediamente rispetto ad altre istituzioni europee come queste democratiche ha lavorato pensare che problemi non risolti e che possono affluire un interesse politico e toccano problemi acuti che non abbiamo affrontato fino ad oggi li possiamo affrontare in questo mese e mezzo non è possibile anche se sarebbe giusto intendiamoci bene
E anche se materialmente se ci fosse un'intesa
Bipartisan o by partisan come come lo lo lo si dice all'inglese
Cioè tra gentiluomini che prima di tutto mettono al primo piano l'interesse del Paese forse ci sarebbero anche i tempi per fare alcune cose importanti non c'è il clima l'episodio di ieri
Su questa grande questione
Diciamo così della rigidità dei diritti dei il un certo grado di violazione
Della normative legislative rispetto ai piccoli reati e questo si porta dietro il rapporto anche con la grande questione degli extra comunitari dell'immigrazione ieri dimostra che insomma questo clima non c'è perché grande scandalo
Salutiamo
Non c'è bisogno di segnalare che avete già provveduto con un applauso a carico del senatore Andreotti
Perché grande scandalo della destra su un provvedimento tra l'altro su quel voto
Non c'è nemmeno da menare questo grande scandalo se la maggioranza si è articolata un po'su questi problemi c'è una dialettica che tocca anche la maggioranza
E direi ieri la maggioranza è andata sotto non riesce a portare il pacchetto sicurezza che passato oggi su quel problema specifico
Quando in fondo il parlamento ha fatto passare anche con il dissenso di qualche parte della vostra maggioranza una norma più garantista significa proprio corre per i prati quando i problemi sono ben altri quindi questo clima non c'è
Prego quindi se la risposta è la secca in cui stare è stata abbastanza seccato ringraziamo così come vorrei ringraziare
Il dottor Tognana che arrivato con larghissimo anticipo rispetto al dibattito proprio perché ci teneva a essere presenti ora deve scappare
Perché a un aereo che altrimenti non fa in tempo a prendere però al volo se riesce a rispondere all'ultima domanda diciamo dell'ultimo giro oggi l'inflazione schizzata al tre per cento un dato
Imprevisto al volo perché secondo lui è successo che tipo di segnale
è un segnale sicuramente di inizio di preoccupazione noi avevamo immaginato il nostro centro studi che avremmo dovuto fermarci al due virgola sette andare al tre
Un segnale non incoraggiante e quindi di preoccupazione io però sono sempre ottimista e positivo imponente anche per il mestiere che faccio e quindi aspetterei affacciarmi la testa di vedere
Almeno un altro dato perché mi pare che qualche segnale di incremento ci sia anche in Germania quello che sarebbe grave che il nostro Paese non riducesse come aveva fatto invece verso la metà dell'anno scorso il divario rispetto all'Europa cercando di annullarlo ma invece questo sì i allargasse in maniera forte allora questo sarebbe un ulteriore segnale che la perdita di competitività che abbiamo avuto negli ultimi anni e che noi non ci stanchiamo di segnalare all'attenzione di tutti del governo del Parlamento come una delle grandi aree di recupero
Della capacità del di competitività del nostro Paese potrebbe essere un problema ancora più grave però come dicevo in senso con ottimismo io mi auguro che questo divario non si allarghi e quindi suggerisco di aspettare il prossimo dato per capire se la nostra è semplicemente un rientro dell'inflazione un po'più lento di quello che avviene negli altri Paesi europei grazie a tutti scusate non siamo in grado per permettere una cosa sola come sono arrivato ora ma non le voglio rubare più di un minuto
Proprio sinteticamente a chiusura di legislatura mettendoci dietro le spalle momenti conflittuali le polemiche che sono il sale
Di una democrazia io non mi scandalizzo mai sia con tra le parti sociali che tra governo maggioranza e parti sociali
Non le sembra che a chiusura di questa legislatura al di là dei giudizi più generali che ci sono stati che in questi anni
Un'azione di governo per il risanamento una prudente ma deciso intervento sul piano fiscale per una grande attenzione alla piccola impresa in particolare
Il dominio dell'inflazione malgrado questo piccolo segno di preoccupazione che lei esprime se lei dovesse esprimere un
Dice la conclusione di questa azione
Sarebbe proprio negativo come qualche esponente qualche non la Confindustria che è diventato un po'come la Chiesa un po'anche un po'articolata così
Non le sembra che un giudizio negativo sull'azione di governo di questi cinque anni sul piano economico sia un'esagerazione dell'opposizione
Ma io le do il mio parere per il rilievo della sua organizzazione mi sono permesso di bensì paiono per non mi sottraggo mai io dico che il giudizio del dal punto di vista dell'economia mi limito a questo lei porti pazienza ma secondo me abbiamo fatto dei passi avanti nel pezzo che lei non c'era ne abbiamo anche parlato
Io credo che noi abbiamo chiedo scusa agli altri un grande problema che è il divario Nord Sud e su questo io con la stessa franchezza come dopo del delle positività dico che abbiamo fatto otto ho poco che le soluzioni tradizionali e i freni che ci sono da parte di pezzi del paese a innovare veramente nell'affrontare questo problema secondo me Pisano nel giudizio complessivo
Quella è la vera sfida dei prossimi mesi nome i cento giorni però il vero salto di qualità secondo me lo faremo se riusciremo ad avere un'idea creativa uscendo dai binari tra di giornali perché i binari tradizionali hanno fallito tutti però quello è il problema centrale ed è quello che nel mio giudizio personale è dall'altra parte sulla positività dei passi avanti che abbiamo fatto
Grazie a tutti è scusate ma se n'era
Grazie
Ritornando un attimo al volo allora sull'inflazione volevo chiedere a Pezzotta SEA più o meno preoccupazioni rispetto Tognana
No no
Letta lo sa bene ma abbiamo anche per qualche questione con limite a suo tempo
Questo teme la rifrazione sta preoccupando
Da parecchi mesi
Prima quando c'era la questione del petrolio hanno chiesto l'intervento del governatore intervento che è stato fatto di calmierazione
Del personal resina che sicuramente ha servito
Ci ha preoccupato ultimamente
L'esplosione delle delle tariffe perché è un altro dei fenomeni che incide sulla questo movimento dell'infrazione
Si preoccupa perse non dico che oggi è drammatico
Si preoccupasse il tre va avanti perché rischia di metterci in discussione un modello di relazioni sindacali rischia dal nostro punto di vista di mettere in discussione quello che la politica dei redditi te ne abbiamo definito una politica dei redditi
Contrattuale strettissima
Che è basata sul tasso di programma di inflazione programmata di recupero dopo del differenziale se l'inflazione reale non rientra non si riavvicina i tempi veleni a quella che è l'inflazione programmate il rischio di avere una esplosione una tensione di tipo di richieste salariali e tutto qui è con il rischio di fatto saltare un modello che è quello che hai servito in questi anni ha risanare lì il Paese consentirsi i risultati a cui si faceva riferimento prima
Per cui noi manteniamo su questa vicenda dell'inflazione
Un'attenzione e qualche preoccupazione
E con Marini un pochino ce l'ha anticipato prima il giudizio dicendo tutto sommato è un dato che ci colpisce oggi che però non deve annullare il giudizio generale su quello che sta accadendo ecco però qualche preoccupazione c'è sull'inflazione
Sì ma io debbo dire che in questi giorni
Parlando di sviluppo in un Paese come il nostro io questa enorme preoccupazione sull'inflazione non ce l'ho
Perché insomma se il livello dello sviluppo si attesta su schemi e sudati superiori a quelli che aveva immaginato e qualche di Pier rigidità sul mercato di materie prime fondamentali lo abbiamo fin quando siamo nell'ordine di cui stiamo discutendo rispetta le previsioni dello zero due zero tre zero quattro io ancora non ce l'ho questo io semmai io ho due preoccupazioni
Una la esplicita e l'altro la giro appena al mio amico Pezzotta qui sono queste due cose ma
Osservando il mondo l'Italia all'Europa
Di questi mesi
Ma non è maturo non è arrivato il momento di cominciare a fare qualche riflessione un po'più in generale sul modello di sviluppo che noi abbiamo cercato ed accettato
Questo non vuol dire non vuol dire semplicisticamente dire abbandoniamo il livello della crescita no l'integrazione ci sarà in Europa e nei mercati mondiali
Illa spetta attiva di livelli di vita più elevati cresceranno in paese che non li hanno riconosciuti quindi noi un modello di sviluppo
Se non tradizionale che comunque si ponga il miglioramento dei tenori di vita di tutti i Paesi e la piena occupazione resterà una preoccupazione di tutti i nostri paesi anche dentro l'integrazione ma ha dei limiti
Una ridiscussione dei limiti anche di questo sviluppo e della qualità dello sviluppo in Parlamento europeo c'è una sensibilità straordinariamente forte
Che arriverà all'accentuazione di un dibattito su questo piano ma in Italia questo problema ce lo poniamo ci sono cose di una gravità assoluta e poi cose che ci sfuggono cosa che governerà io per esempio non dico quanti anni ma tanti anni fa veniva a sciare qui sopra anche
Sono cresciuto a Rieti anche Lessona Bruzzese
Venire qui allora io non avevo certamente l'attrezzatura che a mio figlio pervenire in montagna non siamo soltanto andavo pure più su eccetera non avevo l'attrezzatura del mio figlio ma insomma venire a gennaio qua sopra
Era non il freddo che poi ho conosciuta altrove pure facendo l'alpino ma insomma era freddo era
Qui ormai stabilmente vedete il Cream ci sono forse nelle spiegazioni più generali all'intervento del tipo di sviluppo che abbiamo su questa dinamica
Forse le grandi ere della terra possono spiegare anche queste cose che oggi ci preoccupa ma il dovere di capire lo abbiamo
Questi mercantili che solcano io cene io cioè agli in condizioni drammaticamente precarie è un dato che riguarda lo sviluppo che noi abbiamo accettato
Questo ingordigia
Del profitto non il profitto è caduto chi limitava la libertà la ideologia che bloccava la libertà del mercato non c'è più oggi lo accettiamo tutti
Però rispetto al rischio di questa ingordigia se non capisco male io bisogna che non parli più
Di queste cose qualche volta in Abano in un recente convegno Abruzzo mi son fatto mal comprendere di nuovo il mondo cattolico li ho sbagliato detto i preti ahimè l'ho fatto
Che detta in quel modo forse
Così era un po'vivace ma io non penso a questo ma il mondo cattolico all'insegnamento di questo Papa angustiato da dieci anni l'ho sentito l'ultima volta al Giubileo dei parlamentari dico una cosa
Lui che ha difeso la libertà è chiamato la spallata forse definitiva sostenendo pure esperienze sociali e sindacali ben conosciute
Ad un certo sistema che negava la libertà anche economica sono dieci anni che dice attenti al dominio dell'economia su tutto il centro non è più un uomo questo è il cristiani
Lo fa percorsa studiano l'ingordigia non molla le il mercato la legge dell'economia il confronto lo snodo l'ingordigia e la fine dell'attenzione all'uomo
In tutti i modi considero anche all'uomo ricco di questi emisferi nostri
E su questo la politica non ragiona che cos'è la politica la politica quando accetta il mercato poi e dignitosa sessi Aprica fissare delle regole
Ieri sera Amato qua dentro ha detto che l'economia senza preoccupazioni etiche è un pericolo pubblico per l'umanità è un punto di ragione se la politica non si applica questo corse
L'amico Pezzotta io lo stimo per tante ragioni anche perché è cresciuto quando io ero segretario come dirigenti quindi se non altro anche per queste
Per una in particolare lo dica qualche amico sindacalista e qua e io voglio dire pubblicamente
In questo scenario che io appena proprio due punti ho toccato così complicato il sindacato italiano ha il merito di aver mantenuto un ruolo che in altri Paesi d'Europa non hanno così lo ha mantenuto
Ma è dentro una sfida terribile
Complicata bisogna ripensare il lavoro l'organizzazione del lavoro cosa fa il sindacato e poiché io conosco Pezzotta so che Archie romperà le scatole pure come politica e giusto l'autonomia del sindacato va esercitata in questo modo
Però sono sicuro che Pezzotta i quattro quinti del suo tempo lo dedicherà a pensare come cambiare il sindacato rispettato un mondo dalla produzione rapporti sociali
Che è cambiato profondamente e rischia di mettere in più in crisi il sindacato non i rapporti politici o mettono in crisi lo mettono in crisi i rapporti sociali se non vengono studiati capiti e il sindacato non si adegua la propria struttura
Questa è la cosa che io dico pubblicamente ludiche in privato penso che poi alla fine c'è sempre un filo
Provvidenziale non voglio usare per cose come queste che pure sono importanti la parola più grossa ma insomma forse oggi
Alla CISL o al sindacato italiano serviva un leader un dirigente che pensi soprattutto i sindacati e poi a tutto il resto
Detto questo ma non si preoccupa un po'
Il fatto che il leader dell'opposizione in Italia
Quale noi abbiamo la grande responsabilità di non aver chiarito un punto in quello che ha toccato il Rigoletto
Ci guardano in Europa
Come insomma non non vorrei dire la parola
Per esempio come personaggi strani per quel tipo di compatibilità legislativa che abbiamo lasciato
Dominio dei mezzi di comunicazione straordinari che toccano la testa della gente l'esercizio della responsabilità politica
La possibilità della convergenza su un proprietario
E su un politico assieme per la parte di proprietà con la durezza della proprietà malgrado le carezze o dire no ma quelle di sinistra eppure sta con me
Si possono spera tante cose poi dire la parola di sinistra e poi fare dieci programmi di filtrazione o di intrattenimento di altro tipo ma questi sono cose elementari
E poi il rapporto con i canali pubblici quanto si è responsabili di governo ed è giusto che sia abbia un rapporto rispettoso ma comunque nessuno lo può cancellare
Questo è un enorme problema ma non
Avete un dubbio sul fatto che il leader dell'opposizione con la quale ci confronteremo
Non ha vinto
E forse non vincerà può vincere acconce dopo siamo ad un punto complicato Bovins e da un po'di tempo continua a dire
Io una risposta me la potrei stirare forse non se ne rende del tutto conto
Ma insomma sono settimane che dice il mio modello è la Thatcher
La Thatcher la signora inglese che Giulio Andreotti conosce bene anche di persona non mi pare
Che il rispetto ad altri politici italiani abbiamo sempre avuto un feeling molto stretto ma comunque e a me ha colpito che ho letto un titolo alto quattro dita sul giornale il giornale quello lì
Quello che è di proprietà del fratello perché sugli altri giornali
C'è una libertà insomma c'è anche lì la libertà mai possono sbagliare i titoli
La quando parlano di Berlusconi è stai certo che i titoli non li sbaglia so quelli giusti o che ritengano giusto e non è che l'hanno fatto per caso Rosi datemi dieci anni per operare come la Thatcher
Allora cari amici qua dentro gente del popolo gente preoccupata non popolari o non popolari gente del sindacato la Thatcher ha risanato un po'l'economia inglese
Bloccata da eccessi di rigidità è vero questo
Negli anni settanta anche il sindacato italiano aveva tenuto rigidità forti chi vi parla forse nei contratti del pubblico impiego poteva lo dico ora e non sono più sindacalista
Nel momento in cui l'ottava nei contratti del settantatré settantasette per riportarli nato coi salari forse potevamo allentare certe regole rigide lo dico io
Però l'Atac in Inghilterra erano peggio di noi su questo piano quindi qualcosa andava fatto ma la Thatcher si è impegnata drasticamente a ridurre lo stato sociale in maniera feroce e a mettere in ginocchio i più forti sindacati d'Europa forse del mondo
Questa era la Thatcher
Se se ne rende conto questo è il modello che indica
Quindi non nemico perché poi noi siamo quelli che da abbiamo quei valori quindi però guardare a chi dice il mio modello è la Thatcher beh insomma io faccio fatica a vedere un sindacato che giustamente critica il centrosinistra
Ma se qualche preoccupazione riuscireste a distillare la anche ad esternare la qualche volta forse non fareste male all'Italia prima ancora che al sindacato spulciare
L'inflazione ci ha dato l'opportunità di fare riflessioni di carattere generale diciamo a conclusione della legislatura e anche guardando avanti
Vorrei restare però fermo sul punto inflazione chiedendo il commento a letta con una piccola curiosità confessione quando stamattina sulla scrivania del ministero sono arrivati questi dati che parlando il tre per cento un po'imprevisti
Qual è stato il commento del ministro accidenti mannaggia non ci voleva proprio Gulp che guaio
No il commento uno solo è quella di vedere i dati degli altri Paesi europei perché noi oggi abbiamo a ragionare su queste cose esclusivamente o quasi esclusivamente in termini comparati
Abbiamo passato un paio d'ore depressi poi arrivato un dato tedesco
Il dato tedesco è uguale a quello italiano c'è un aumento dello zero due per cento
E allora un po'si è rivisto anche la preoccupazione attorno a questa vicenda preoccupazione che secondo me è giusto che rimanga è giusto tenere sulla questione inflazione io sono straconvinto
Del fatto che un'inflazione sotto controllo è un fatto di equità sociale innanzitutto perché le l'inflazione alta è un fatto di disequità sociale quindi è importantissimo tenere l'inflazione bassa
In questi anni abbiamo tenuto l'inflazione per la prima volta l'abbiamo riportata sulla media europea sono stati messe moltissime risorse per abbassare quei danni
Che alcune politiche come quelle energetica internazionale avrebbero fatto sulla nostra inflazione quindi questo risultato di un'inflazione sotto controllo ne possiamo dire che in questa legislatura si è attenuto siamo passati da un'inflazione
All'otto per cento come era quando è iniziato questo lavoro a un'inflazione che oggi è un'inflazione sotto controllo e tutto sommato è meglio europea
Attenzione la Spagna di Aznar a un'inflazione che ha superato ampiamente il quattro per cento
Dopodiché credo che questi ragionamenti sull'inflazione sono elementi che hanno senso se li si considera comparati e se li si considera soprattutto legati al tema della crescita e gli altri aspetti economici quindi io credo che ne abbiamo bisogno semmai dare un pochino più di riscaldamento i nostri consumi alla nostra crescita credo che il problema sia lì tenendo un'inflazione tutto sommato sotto controllo e credo che questa Finanziaria
Prima finanziaria di questa legislatura che inverte la tendenza rilancia i consumi e interviene per ridare competitività è una finanziaria che va esattamente in questa direzione dare la possibilità di riscaldare questo nostro Paese a me sembra questo una scelta di fine legislatura che ha un senso politico abbiamo cominciato in un modo oggi finiamo in un altro modo sapendo che abbiamo davanti una legislatura in cui dobbiamo fare delle cose che sono molto importanti in questa legislatura non abbiamo risolto forse il problema più grosso abbiamo messo l'Italia in condizione innanzitutto di essere unità se non l'avessimo risolto il problema dell'euro io sono straconvinto che oggi non staremmo a ragionare della lega quaranta collegi trentotto trentadue staremo a ragionare di un'altra
Italia da un'Italia in cui senza l'euro raggiunto Bossi e alcuni pezzi del Nord starebbero a fare un altro ragionamento io questo vorrei che non ce lo dimenticassimo
Mai e poi per un altro verso abbiamo consentito al Paese di essere oggi
Allineato sulle sui fondamentali dell'economia ai Paesi principali europea in Francia Germania la Germania che ha oggi un'inflazione che non è lontana dalla nostra tassi di crescita e tassi d'interesse che sono simili ai nostri insomma sogno arrivare una roba di questo genere
Dopodiché abbiamo molti l'abbiamo detti nel nostro incontro di questa sera molte cose sulle quali alla prossima legislatura avremo da fare io credo che per il bene del Paese per il bene dei lavoratori italiani se va bene che quelle cose
Che abbiamo da fare che il Paese deve far le faccio il centrosinistra perché se queste cose dovesse farle
Una alleanza che mette insieme il centrodestra e la lega
Credo che non soltanto che i risultati non verrebbero raggiunti ma molte delle conquiste che sono state messe in piedi in questi anni verrebbero buttati via ecco credo che questa responsabilità la responsabilità che non dobbiamo prendere
I partecipanti a questa tavola rotonda mi consentiranno che più che ringraziare loro
Che comunque ci hanno offerto stimoli molto interessanti di discussione di approfondimento di ringraziare il pubblico per come ha seguito con grande attenzione arrivederci