"Collezione di studi meridionali" - presentazione del XLII volume in occasione delle celebrazioni per i 90 anni dell'Associazione Nazionale per gliinteressi nel Mezzogiorno d'Italia(c/o sala della Protomoteca del Campidoglio)

Signor Presidente della Repubblica
Signori presidenti del Senato e della Camera signor commissario autorità signore e signori il ventisette il ventotto febbraio del mille novecentodieci
In una sala del Senato
Sotto la presidenza Di Pasquale Villari veniva costituita l'Associazione nazionale per interessi morali ed economici del Mezzogiorno d'Italia
Un evento di dimensioni apocalittiche come quello di recente che ha colpito l'India alla quale noi mandiamo a nostra solidarietà ne aveva stimolato la nascita il ventotto dicembre del mille novecentootto l'Italia si risvegliò sgomenta contando oltre centocinquanta mila morti per il terremoto di Messina e di Reggio Calabria
Non poteva più essere il tempo delle denunce né del dell'articolo
Così padre Semeria aveva detto ad Umberto Zanotti Bianco di ritorno dalla Calabria dove si era recato su sollecitazione di Antonio Fogazzaro per prendere conoscenza diretta del grande disastro
Era la coscienza dell'Italia che si scuoteva di tutto il Paese dal nord al sud
Bisognava dunque agire fare qualcosa di mirato e di concreto
Oltrepassare la stessa azione di governo e delle istituzioni pubbliche muoversi con agilità e rapidità per intervenire a sanare antichi e recenti mali della realtà meridionale
E da questo contesto collettivo psicologico da un forte sentimento unitario nazionale da un religioso impegno etico civile che prese appunto avvio l'associazione chi scorre i nomi dei fondatori e di quella seduta del febbraio di circa novant'anni fa troverà i rappresentanti tra i più illustri della vita politica e culturale del Paese
Esperienze e sensibilità diverse confluiranno dell'iniziativa promossa da Umberto Zanotti Bianco
Fu certo una intuizione felice aver individuato leopoldo Franchetti l'autore delle leggendarie inchieste sul Mezzogiorno il primo presidente dell'associazione
Egli riuscì a saldare in un comune disegno il severo meridionalismo liberale dei Villari di Fortunato con il socialismo critico di Gaetano Salvemini lo spiritualismo religioso di Antonio Fogazzaro e Tommaso Gallarati Scotti
L'idealismo pedagogico di Giuseppe Lombardo Radice i filantropi Isma'generoso di Giovanni Cina ma anche di combinare con il sano pragmatismo di un Bonaldo stringa
L'associazione come scrisse Giustino Fortunato diventò così l'unica forza finora organizzate in Italia per il risveglio delle province meridionali
Si partì dalla scuola dalle biblioteche dalla lotta contro l'analfabetismo come per andare alle radici dell'arretratezza del sud
E dare appunto senso acqua legittimo morali deliberatamente a te posto nella sigla anime IMI ad economici che rispecchiava la concezione etico civile
Del merito risma dei fondatori
Quindi la morale prima dell'economia
Ma l'associazione non si limitò a istituire centinaia di scuole biblioteche migliaia di corsi intervenne in ogni campo da quello sanitario
Per battere la malaria la grande nemica del tempo alla cooperazione all'assistenza ai profughi dalla prima e del la guerra mondiale che dall'Istria e dal Veneto furono ospitati da assistiti nei paesi del Mezzogiorno d'Italia
Non vi fu emergenza in quei decenni che non abbia visto l'animi in prima linea
L'odissea degli armeni
Del mille novecentoquindici che cercavano sulle sponde italiane scampo alla mattanza che provocò oltre un milione di vittime coperta ancora dal silenzio dalla storia trovò nell'anime in salotti bianco ospitalità ed aiuto
Può ancora inesausta passione dell'ideatore dell'associazione ad intervenire per gli ordini del terremoto de la Marsica del mille novecentoquindici e per quelli di ogni parte d'Europa dalla Germania alla Russia nell'immediato dopoguerra
Non vi furono dunque frontiere nell'aiuto
Ma l'animi non fu solo assistenza ed educazione promossi anche cultura nella consapevolezza che qualsiasi sviluppo non può che fondarsi sull'autocoscienza e dunque sulla memoria storica
Nacquero così la Società Magna cresce con la rivista atti memore della società l'archivio storico per la Calabria Lucania e la collezione di studi meridionali fonte preziosa carteggi ricerche e studi ed è proprio a questo filone che Landini più direttamente si richiamo dopo il blocco imposto dal fascismo che aveva decretato la fine dalla questione meridionale e quindi l'inutilità di una istituzione che le rappresentasse gli interessi
Non riuscì a salvare l'anima neppure l'aperto e convinto sostegno di Giovanni Gentile
Vi riuscì invece a salvaguardarne in qualche modo l'attività Maria Joseph allora presi Principessa di Piemonte che Betty all'anno il suo patronato il suo nome auspicando come ricorda Zanotti Bianco un futuro di libertà
A sua memoria noi grati sentiamo oggi omaggio
Ma nel secondo dopoguerra i massicci interventi in campo scolastico agrario edilizio restano marginali gli interventi di un'associazione che si reggeva su generose ma limitate contribuzioni private
La svolta culturale fu dunque obbligate rapidamente compiuta soprattutto intorno alla Biblioteca Giustino Fortunato
Che con i suoi oltre quaranta mila volumi sui fondi costituisce probabilmente il più ricco patrimonio bibliografico meridionalistiche o del nostro Paese
La Società Magna Grecia restituita a nuova vitalità dall'indimenticabile Michele Cifarelli rappresenta un altro tassello di quel disegno ricostruttivo dell'attività dell'associazione continuamente perseguita del dopoguerra
La recente pubblicazione dei Pina che si Locri Epizefiri che non abbiamo avuto il piacere di presentarle signor Presidente
Costituisce un'altra straordinaria testimonianza di questo recupero di antiche memorie per dare i soldi riferimenti culturali ad una rinnovata stagione del meridionalismo
Le siamo convinti che questa linea non sia affatto superata
Se è passata di moda e per un difetto culturale
Per non saper guardare i fenomeni in atto
Ha risposto a forte infatti all'inevitabile avvicinamento delle due sponde del Mediterraneo può ritrovarsi solo non Mezzogiorno vigoroso culturalmente strutturato irrobustito economicamente
In ottica solidale ed unitaria come fu quella che vide nascere e ispirò l'associazione agli inizi del secolo scorso
A questo compito intendiamo dedicarci
Noi le siamo grati signor Presidente della Repubblica per la sua presenza per il continuo sostegno dato la nostra associazione dalla quale ha fatto parte
E siamo anche grazie per aver dato un senso nuovo un timbro forte alla parola Patria sentimento altissimo che fu appunto quello che ispirò la nostra associazione
Un grande ringraziamento rivolgo a voi presidente della Camera e del Senato per il contributo che darete per la vostra presenza a tutte voi autorità e signore e signori qui presente al sottosegretario D'Andrea per l'opera che svolge in rappresentanza del ministero dei beni culturali per il contributo panche personale che cita ricorrendo il novantesimo anniversario dell'associazione noi non abbiamo inteso celebrare una parte ma ripercorre attraverso i profili dei suoi presidenti una storia di grandi dedizione che ha scritto nell'associazionismo italiano pagine nobilissimi può sembrare una storia minore
Ma essa fu in effetti il frutto più visibile di quello spirito unitario risorgimentale che nell'anni mi cercò di trovare una concreta realizzazione
E che vide impegnati in prima persona come presidenti Villari Franchetti Fortunato Einaudi Croce Nunziante
Rusconi Gentile Bonomi Zanotti Bianco Albertini Gallarati Scotti Rossi Doria ci pare che ininterrottamente invitarlo la nostra associazione
Siamo qui non per uno Nostalgia né soltanto per rievocare momento significativo ma soprattutto per riproporre un Terna che non è esaurito anziché attualissimo quella del Mezzogiorno
Il contesto sociale e politico dell'antico mare dalle cui città risponde partirono i flussi migratori che segnarono la civiltà del sud
Nei millenni discorsi ripropone con i suoi seicento milioni di persone che premono sulle aree di sviluppo la centralità della questione meridionale
La storia antica dunque si riaffaccia in forme nuove
Saperla interpretare da orientare College Rosita significa appunto rinnovare l'eredità culturale morale dell'anno è un compito al quale non intendiamo sottrarci partendo da una riconsiderazione critica dei termini della questione meridionale
Di ciò da par suo da grande storico ci parlerà appunto il nostro consigliere professor Galasso
Non è questa del Mezzogiorno una sterile Carella ma la prosecuzione di una tensione ideale e forse anche un po'oltre topica che fu un nutrimento dell'animi e che elemento vitale dei popoli e delle democrazie
La parola sottosegretario Andrea
Signor Presidente della Repubblica Signori Presidenti della Camera e del Senato autorità gentili signore signori sono particolarmente lieto di essere qui oggi in rappresentanza del ministero dei Beni e delle Attività culturali per questa significativa manifestazione
Un saluto in particolare al caro amico e collega Gerardo Bianco
Voglio riconoscere il valore aggiunto che gli assicura l'animi con una guida all'altezza della sua prestigiosa tradizione e lo ringrazio per l'onore che ha voluto riservarmi
La Mimì e certamente una delle più prestigiose durature realtà culturali comprese nella nostra tabella
Unica nel suo genere di centro di propulsione di studi ricerche di iniziative nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno
Nata come è stato ricordato dall'incontro di due generazioni di meridionalisti
Con l'obiettivo di affiancare l'azione l'iniziativa concreta alle analisi e alle denunce ai dibattiti e dalle riflessioni
Consapevole dell'urgenza di rispondere dal Mezzogiorno e con il Mezzogiorno non solo alle emergenze
Ma anche alla sfida di uno sviluppo che nel cosiddetto decennio giolittiano assumeva un ritmo ed una direzione
Destinati ad evidenziare in maniera sempre più nette di impetuosa il divario è la distanza tra le due Italie
Un divario che affondava le radici nelle storie diverse come meglio di me certamente evidenzierà il professor Galasso ma che veniva allora approfondendo sì e segnava inesorabilmente anche le prospettive future
Basta scorrere l'Albo d'Oro dei suoi presidenti da Pasquale Villari e Giustino Fortunato a Manlio Rossi Doria e Michele Cifarelli per ripercorrere le pagine più significative
Della tormentata storia culturale del secolo che si è appena concluso vista attraverso gli interessi del Mezzogiorno
Interessi che non si esauriscono facciamo bene a tenerlo presente anche noi
Nel reddito e nell'occupazione ma riguardano anche l'istruzione le condizioni sanitarie i servizi culturali insomma tutto il tessuto civile
Le mie responsabilità ministeriali mi indurrebbero a sottolinearne in particolare il contributo per la ricostituzione delle fonti archivistiche
La pubblicazione dei carteggi e delle edizioni critiche i saggi gli studi le iniziative la riscoperta per la riscoperta e la valorizzazione del grande patrimonio archeologico
Un'attività quest'ultima avviata con la Società Magna Grecia che animato campagne di scavi e ricerche segnando un'epoca
Con il ritrovamento del tempio di Hera alla foce del Sele o la prima strutturazione del Museo di Paestum Mola apertura del sito della piana di Sibari legati al nome di Zanotti Bianco
E un filone questo ricco ancora di tante potenzialità non perché non pienamente espresse così antico e così moderno al tempo stesso se si pensa alla straordinaria stagione di interesse per l'archeologia che stiamo vivendo
Archeologia classica
Romana greca e magno-greca ma oggi sempre più anche le tracce lasciate dagli Etruschi ora i popoli italici che assumono ormai per il contributo peculiare offerto alla Storia della civiltà contorni più netti e precisi
Anche noi come ministero abbiamo deciso di dare nuova linfa queste ricerche e di proporre una nuova attenzione istituendo con il Regolamento di riorganizzazione una direzione generale apposita per l'archeologia
E decidendo di redigere per la prima volta un piano pluriennale per l'archeologia
Ma la mia esperienza di uomo del Mezzogiorno e attratte stimolata in particolare dalle iniziative dell'animi per l'assistenza all'infanzia
Dalla lotta contro l'analfabetismo dall'impegno per la scolarizzazione quasi due mila scuole negli anni Venti e l'istruzione
E per ridare solidità ad un tessuto culturale e civile come condizione stessa dello sviluppo economico anche questo è un filone di straordinaria modernità ci pensavo qualche tempo fa Signori Presidenti delle Camere rileggendo i risultati dell'indagine parlamentare della Camera dei deputati sulla dispersione scolastica che integra quella effettuata qualche anno prima dal Senato
C'è un'accentuazione della gravità di questo fenomeno nel Mezzogiorno dove essa si aggiunge all'elusione dell'obbligo che peraltro si manifesta con cifre preoccupanti
Non è in questione solo il sistema scolastico e formativo in quanto tale che certo deve interrogarsi meditare ed adeguare la sua offerta ad una società multata talvolta ostile e diffidente
Ma si tratta di attrezzare una risposta efficace
Attraverso iniziative atte a creare valorizzare una rete diffusa di istituti enti associazioni culturali di luoghi ove si erogano servizi culturali qualificati per la collettività
Di punti di riferimento per la realizzazione di un dialogo sul quale fondare prospettive di integrazione e cooperazione culturale capaci di collegarsi in rete e di fare sistema per ridare tono alla civiltà del Mezzogiorno
E l'insuperabile ricetta che l'animi continua a seguire coerentemente anche oggi
Attraverso iniziative meritoriamente assunte come l'inchiesta sui presidi culturali nei centri minori del Mezzogiorno che si realizza in collaborazione con il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
E la ricetta che tutti dovremmo applicare con maggiore determinazione delle nostre politiche di intervento anche per evitare che ai vecchi si aggiungano nuovi divari
Grazie sottosegretario la parola al professor Giuseppe Galasso
Signor presidente della Repubblica signor i presidenti della Camera e del senato autorità e personalità presenti signori e signore
Il mio tema e Mezzogiorno problema avverte un diktat del Presidente
Dell'anemico
E mi ha portata a chiedermi che cosa si voglia propriamente intendere affermando oggi due mila e uno che il mezzogiorno è un problema ancora aperto
Si vuole propriamente intendere come è ovvio che nel contesto italiano i problemi dovuti al dualismo economico e sociale del Paese permangono in misura tale da continuare a costituire un importante problema generale del Paese stesso
Negli ultimi anni questa affermazione è stata sempre più spesso negata o perlomeno molto ridotta nella sua portata di conseguenza l'affermazione che il Mezzogiorno è tuttora un problema aperto a oggi una implicazione molto più pregnante di quanto letteralmente de essa di per sé significhi
Vuole infatti contestare
L'emarginazione che il problema del Mezzogiorno ha subito nell'agenda della politica italiana nel dibattito politico culturale e addirittura nell'ambito degli studi storici economici sociali
Emarginazione può apparire una parola troppo forte
E forse lo è me la perdonerete
Mi pongo tuttavia la domanda emarginazione o meno
Significa forse la minore attenzione di un tempo che la famosa questione sia stata risolta o superata significa per casa addirittura che essa era già in passato una questione infondata o mal posto
A questa vista la risposta Palin a a nostro avviso a mio avviso la risposta a tali interrogativi non può che essere nettamente negativa
All'indomani della seconda guerra mondiale
La politica specie a lei l'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno
Avevano rappresentato il primo organico sforzo dell'Italia unita per affrontare il problema di un dualismo del quale nessuno allora dubitava così come nessuno dubitava del suo carattere prioritario e decisivo nel quadro dei problemi nazionali
A questo intervento sostenuto da una cultura economica e tecnica tanto robusta quanto avanzata e ad alcune grandi opere pubbliche piani settoriali furono dovuti non pochi risultati duraturi che tutto oro perché tuttora restano fra il meglio dell'azione dello Stato italiano unitario in particolare per quanto riguarda l'elettrificazione l'acqua per l'uso agricolo
Molta viabilità media in minore il servizio telefonico alcune attrezzature turistiche alberghiere le autostrade
Né può essere ignorato o sottovalutato il fatto che grazie alla politica speciale per il Mezzogiorno
E ai suoi complementi occorre aggiungere dalla riforma agraria le grandi opere pubbliche nonché in correlazione o con lo sviluppo generale del Paese con i riflessi di grandi ma movimenti migratori
Si ebbe nel Mezzogiorno degli anni cinquanta e i sessanta
Un processo notevole di crescita sociale sia sul piano della stratificazione della dinamica sociale sia sul piano delle mentalità e del comportamento coi valori
Che dissi implicavano sia nelle forme esteriori e pubbliche di una prassi sociale e di un modo di vita più moderni
Fu in quegli anni
Che il vecchio Mezzogiorno contadino e tradizionalista
Si avviò a un rapido e completo tramonto insieme ai ceti della vecchia proprietà terriera che ne rappresentavano da gran tempo la classe dominante né c'è molto da dubitare sull'impulso che a tale crescita sociale diedero altri moventi come la soppressione delle cosiddette gabbie salariali
E la progressive edificazione di uno stato sociale alquanto avanzato
Intanto però l'avvento della società opulenta all'orizzonte del mondo contemporaneo
E il particolare intenso sviluppo dell'Italia il miracolo economico come lo si ebbe finito cambiavano profondamente i termini della questione meridionale
E probabile
Che le emergenze determinate dai grandi processi che caratterizzarono gli anni settanta la cosiddetta contestazione la crisi petrolifera internazionale l'inflazione il sostanziale arresto dell'emigrazione
Abbiano coperto
Nelle classi dirigenti del Paese nella cultura meridionalistica la percezione di tali mutamenti si vide anzi nella stretta di quegli anni un motivo in più
Per insistere nella politica degli interventi straordinari degli incentivi particolari per iniziative economiche delle grandi opere pubbliche e dei grandi stabilimenti
Non si capì in effetti che questa politica aveva già dato tutti i frutti di cui era suscettibile
Eppure i limiti ne erano stati tempestivamente indicati così il carattere troppo frequentemente sostitutivo e non aggiuntivo
Della spesa per il Mezzogiorno
Così la ghettizzazione del Mezzogiorno in quanto materia di governo nella politica speciale mentre la politica generale economica generale del Paese
Ivi compresi in particolare gli accordi internazionali e quelli per l'integrazione europea andavano per altre strade
Così per la percentuale davvero bassa che della spesa per il Mezzogiorno andava al vero e proprio investimento produttivo
Così per i debolissimi o addirittura nulli Effetti induttivi di quella spessa sui quali si era molto contato come volano dello sviluppo
Così la fragilità settoriale di molte iniziative risolte sì nella costruzione di cattedrali nel deserto in cimiteri di opere pubbliche così la debolezza in prospettiva
Ma già allora di altri settori come la siderurgia
Anche per reazione al terremoto del mille novecentottanta Cynthia essi insistette quindi su una linea ormai chiaramente incongrua ai fini voluti finché a metà degli anni ottanta si dover rinunciare
E non
Nel modo migliore
Addirittura a tenere in vita la Cassa per il Mezzogiorno
Una decisione che giungeva peraltro in ritardo
Ma che da ma da un lato essa lasciava un vuoto non più colmato dall'altro la sostanza della cassa sparita come istituzione proseguiva come linea politica
Poiché ciò che si fece negli anni successivi non obbedì a criteri sostanzialmente e cospicuamente diversi
Anche sessi mosse in modi nuovi rispetto ai precedenti della politica meridionalistica
Intanto il progresso del Mezzogiorno era stato continuo
Non vi si ebbe soltanto la modernizzazione dei consumi non è soltanto un miglioramento notevole dei redditi familiari e personali che negli anni Ottanta raggiunsero i massimi livelli finora attinti
Da ogni punto di vista il mezzogiorno del mille novecentonovanta
Era incomparabile con quello di quarant'anni prima anche per la sua geografia economica per il progresso di molte delle sue attrezzature
Per l'avvenuta formazione di nuovi ceti di più moderna fisionomia per il particolare sviluppo di alcune zone per gli episodi frequenti di iniziativa dal profilo avanzato reperibili un po'ovunque insomma
Per tutti gli elementi che possono sostanziare un giudizio di complessivo avanzamento
E sarebbe invece invero difficile sostenere che tale progressivo avanzamento avrebbe avuto luogo egualmente in pari misura se la politica speciale per il Mezzogiorno non vi fosse stata fu comunque proprio la constatazione dell'avvenuto avanzamento a spingere già negli anni ottanta vari studiosi osservatore e osservatori App
Proclamare
La ormai scarsa utilità operativa di una categoria di analisi e di proposta politico economico sociale come quella di mezzogiorno
E il sostanziale superamento di una istanza meridionalistica sul piano della relativa di flessione ed elaborazione culturale
Fino a giungere
Alla ipotesi è proposta di un discorso sul Mezzogiorno senza meridionalismo
Anche a chi Varrone attivarla la cioè a me
Accadde di osservare nel mille novecentosettantotto la crisi di un elemento organico del pensiero meridionalisti col ossia la previsione di Giustino
Fortunato secondo cui l'Italia sarebbe stata quella che il Mezzogiorno sarebbe stato
Occorreva invece prendere atto ormai che il Mezzogiorno era rimasto Mezzogiorno rispetto alla restante Italia ma l'Italia non era stata vincolata nel suo sviluppo complessivo
Essendo intanto diventata uno dei Paesi avanzati del mondo
Benché molti abbiano giudicate giudichino che a questo suo insuccesso non sia stato affatto estraneo il dualismo strutturale del paese
Bisognava anche prendere atto di quella che abbiamo definito ghettizzazione della politica per il Mezzogiorno degli scarsi e stretti di trasformazione di induzione che erano nelle aspettative di quella politica
E del costo che tale politica comportava e che sembrava ormai destinata a non trovare mai limiti di spesa i frutti soddisfacenti per non aver tenuto conto degli effetti di tutto ciò
Sì dove poi arrivare alla liquidazione della Cassa per il Mezzogiorno in un certo modo estivo omise di rinnovare idee gli strumenti dell'azione meridionalistica nel corso degli anni ottanta ossia nel momento più opportuno
Considerato fra l'altro che si raggiunse allora all'espansione massima della spesa per il Mezzogiorno
Né si prese sufficientemente atto del fatto che come era chiaro fin dalla metà degli anni sta degli stessi anni ottanta
Inconcludenza costi e si aggiunga forme
Della spesa meridionalistica andavano determinando nella parte avanzata più avanzata del Paese un'insofferenza via via crescente
Che cominciava da veri Tonini un duro pregiudizio etnico nei confronti dei meridionali specialmente se residenti nel Nord
E che andò ad accrescere sensibilmente il discredito della classe politica
E la polemica antiromana
Dilagante fino al limite inconcepibile qualche anno primo di un proposito di secessione
Queste condizioni resero più gravi le conseguenze della crisi politico-giudiziaria del mille novecentonovantadue novantaquattro sul piano dell'impegno dello Stato italiano per il Mezzogiorno
Impegno che malgrado in molti elementi addotti incontrario non si può dire
Che non si sia largamente ridotto mentre la questione meridionale dopo quasi mezzo secolo veniva praticamente espulsa un'altra parola forte che mi perdonerete
E scorsa come ho detto
E neppure tanto tacitamente dall'agenda dei problemi prioritari e centrali del Paese
Le conseguenze non si sono fatte attendere il paese è andato ancora avanti nella sua parte avanzata nel Sud invece sia assistita un notevole ristagno dei redditi a un contrarsi dell'occupazione alla perdita di numerosi e importanti centri direttivi operativi
All'incancrenirsi di vari problemi e in primo luogo del problema della criminalità nonostante vari successi innegabili e ragguardevoli delle forze dell'ordine e della magistratura
A riscontro di queste poco discutibili realtà c'erano peraltro in neppure questo si può legare un certo nuovo prima di disponibilità al mutamento e di prassi politico amministrativa un frequente fiorire di nuove iniziative una ulteriore differenziazione della geografia sociale ed economica del Mezzogiorno
Perché debbo proprio per forza tuttavia aggiungere un altro rilievo e cioè che anche a riscontro di questi elementi positivi
Ben poco perché è un duro per non dire nulla sia inventato immani in materia di tipologia dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Ridotte le cose all'osso
E uscendo dai Palù da menti critici e verbali si è trattato pur sempre di grandi opere pubbliche di uno sforzo di dotazione di infrastrutture e servizi ritenuti condizioni preliminari dello sviluppo in vecchi e nuovi settori
Di formazione professionale di incentivi di vario tipo i divari applicazione il che deve pure indurre a qualche riflessione o prudenza nella critica alla vecchia politica per il Mezzogiorno
Ne è stato realizzato e questo soprattutto mi preme di sottolineare
Il salto di qualità auspicata da alcuni meridionalisti sin dagli anni Settanta col passaggio da una politica speciale per il Mezzogiorno a una impostazione più meridionalistica se così si può dire
Della politica generale del Paese
L'idea di un ritorno alle gabbie salariali circolante da parte di alcuni e la prassi ricorrente dei lavori socialmente utili convalidano questi giudizi sul piano politico istituzionale la parola d'ordine nuova più forte è stata quella del federalismo una parola d'ordine della quale non è stata ancora concretamente determinato il disegno operativo
E di fronte a lei quale stanno le perplessità di molti che giudicano nel complesso non del tutto soddisfacente l'esperienza meridionale di trent'anni di autonomia regionale in Sicilia mezzo secolo e con poteri più ampi anche se si deve riconoscere e questo è più che sicuro che l'istituto regionale sta mettendo un po'dovunque radici più profonde
Incerto dunque e per nulla rassicurante appare il bilancio del Mezzogiorno nell'ultimo decennio
E tanto più considerando che il Mezzogiorno come l'Italia tutta ha dovuto e ancor più dovrà in futuro affrontare oltre che le sfide vecchie nuove vie Della sua svantaggio USA condizione economica o sociale e di una economia e tecnologia dalla inusitata rapidità di trasformazione anche quelle due sfide particolari che sono il processo di Unione Europeo
E l'ondata delle grandi migrazioni internazionali verso le aree più sviluppate due sfide destinati ad accentuarsi certamente e soprattutto nel futuro prossimo
Non è però soltanto e non è neppure tanto la Permanente gravitata riconoscere alla vecchia questione a costituire il dato più rilevante dell'esperienza degli ultimi anni
è piuttosto a mio avviso
La tesi
Sulla dissoluzione e liquidazione da operare non solo della più che secolare riflessione a cui diamo il nome di meridionalismo
Ma addirittura della stessa categoria di mezzogiorno come ho detto come ho prima accennato sul piano storico economico sociale e politico
Il Sud non esiste anzi non è mai esistito è stato anche recentemente e categoricamente affermato da chi
Pur storico di mestiere ritiene che parlare di mezzogiorno significhi continuare e cito a scambiare per un fenomeno reale la rappresentazione unitaria del sud elaborata dal meridionalismo anzi neppure dal meridionalismo ma dalla sua vulgata
E questa non è una voce isolata
Risponde alla approfondirsi di quel tema del Mezzogiorno senza meridionalismo di cui ho accennato pure
Su questo dualismo italiano che su questa strada il bilancio liquidatoria del meridionalismo è stato drastico rifiutando il dualismo italiano che essa fermarlo
Così come L'Unità complessiva dell'aria meridionale che essa avrebbe imposto a danno di una prevalente realtà di differenziazioni interne allo stesso Mezzogiorno e affermando come cosa propria originale in nuova la partecipazione meridionale alle dinamiche dell'Occidente della modernità
E come realtà indiscutibile una serie di novità positive forti che contribuirebbe nelle varie parti del Mezzogiorno al superamento di ogni visione dualistica sul piano nazionale
E unificante sul piano meridionale
Troppo lungo sarebbe il discutere qui singolarmente tali affermazioni basterà ricordare che la questione meridionale è stata già liquidata un paio di volte una volta all'epoca del fascismo
Un'altra volta tra gli anni settanta e ottanta
E tuttavia di mezzogiorno ancora parlano anche i liquidatori del meridionalismo
Basterà ricordare che gli indicatori statistici nazionali sono univoci
Nel collocare le province meridionali nella seconda e ultima parte delle loro graduatorie
E non si possono ritenere buoni quegli indicatori per calcolare i livelli dell'inflazione o altre importanti fenomeni di primaria
Di primario rilievo sociale e non buoni per caratterizzare la geografia economica e sociale del Paese
Basterà notare che anche studiosi più raccorda Billie alle nuove generazioni che a quelle famigerate dei vecchi meridionalisti hanno ravvisato come problema fondamentale del sud
E hanno qualificato come tema nuovo il tema della povertà ossia un tema classico dell'analisi meridionalistica
Basta abbiano riflettere sul fatto che la cronaca italiana dal mille novecentocinquanta ad oggi sono colme di servizi giornalistici inchieste studi riflessioni sulle novità moderne progressive del Mezzogiorno
Molte volte si noto fra gli anni cinquanta e gli anni ottanta che il PIL o altri indici significativi erano nel Mezzogiorno più positivi a fine anno di quelli del Centro-Nord
E se ne trasse auspicio per affermare l'avvento imminente l'avvenuto imminente decollo del Mezzogiorno
E tuttavia è forse oggi possibile
Scambiare una qualsiasi aria del Mezzogiorno con aree analoghe del centro nord a che cosa dovrebbe dobbiamo attingere il giudizio sulla condizione delle regioni meridionali certamente a un confronto fra la loro condizione di oggi e quella di ieri
Ma altrettanto certamente a Termini esterne di confronto che evitino l'in fecondo ITA generale terminale dell'autoreferenza e diano il senso
Del contesto in cui confronti hanno luogo
Chi non coltiva questo indispensabile e illuminante strabismo in tutta la misura richiesta da problemi macroscopici come quelli di cui parliamo si condanna a un discorso di assai corto respiro
In rapporto al meridionalismo il discorso sulla rivoluzione copernicana che si afferma compiuta da compiere nei suoi riguardi deve essere poi ancor più complesso intanto fra le molte arbitrarie unificazione generalizzazione in più imputate al cosiddetto vecchio meridionalismo ce n'è una macroscopica e totalmente deformante a suo carico
Di meridionalismo e ve ne furono infatti parecchi diversamente ispirati gli orientati ai giudicanti per ieri e per l'oggi
Chi parla si vanta di aver fatto parte del gruppo meridionalistica o di nord e sud ebbene il primo numero di quella rivista si apriva con un articolo di Ugo la Malfa mezzogiorno nell'Occidente tutto fondata sull'idea di mezzogiorno come Occidente appunto non è terzo mondo né area depressa come allora si diceva ma una parte d'Italia che aveva vissuto la sua duplice condizione italiani occidentale con pari intensità essendo da quella rivista uscirono gli studi di Rosario Romeo sullo sviluppo del capitalismo italiano in cui la famigerata categoria del dualismo Kultur peraltro oggetto di libri importanti
Ricordo quello della studiosa inglese verrà l'URSS rivelava tutta la sua fecondità quando venga intesa naturalmente
Nella sua storica complessità e realtà di criterio insieme territoriale e settoriale
E tale anche oggi essa resta nei nuovi termini beninteso della territorialità e della settorialità anch'essa infatti non è rimasta un termine in declinato tra le due idee abbia diciamo di fortunate quelle di Romeo o di storici
Come se
Vestito si tratta di se stessi
Da parte mia o di David Abulafia autore di un libro intitolato proprio le due Italie e che esamina nel Medioevo la prima radice di questa differenziazione
E quelle che sarebbero con impegno di studia tra altrettanto serio da ravvisare oggi ci sono molte differenze e di gran conto
Quanto all'idea unica del Mezzogiorno e alla differenziazione storica da far valere al riguardo tutti gli studi meridionalisti ci non hanno fatto altro che mettere in rilievo differenze e varietà
Basti pensare agli studi sull'emigrazione fino al fascismo che distinguevano
Anche all'interno delle singole Province
Meridionali
Le ragioni e le forme dei movimenti migratori nelle condizioni locali sulle novità da registrare vide andate via via nel Mezzogiorno e nella differenziazione delle sue diverse
Parti vale lo stesso tipo di osservazione in sostanza non si è fatto altro che stare sempre in da auscultazione di questo fenomeno
Fino ad essere anche troppo ottimisti come ho accennato molte volte sul nuovo nei molti mezzogiorno che si ravvisavano
Nessuno ha mai confuso nessuno ha mai confuso tutto il Mezzogiorno in un colore indistinto
Neppure per gli sviluppi della sua agricoltura basti leggere il Rossi Doria dell'osso e della polpa
Per rendersene conto
E quanto all'immobilità irriducibile all'identità unitaria complessiva del Mezzogiorno lasciamo stare
Chi non ricorda la battaglia combattuta da una notevole parte della cultura meridionale
Contro il mito della civiltà contadina come archetipo unificante del mondo che abbiamo perduto di cui il Mezzogiorno avrebbe costituito il prezioso scrigno
E gli studi di storia antropologico culturale democratica della famiglia della vita socio religiose eccetera che non sono fioriti
Solo da vent'anni a questa parte
Ma molto cool largamente ben prima di vent'anni a questa parte in rapporto alle diverse realtà del Mezzogiorno perfino Carlo Levi distingueva un Mezzogiorno al di qua e uno aldilà di Eboli
Insomma voglio dire
La memoria corta non aiuta nella storia nella vita civile
Meno ancora alle aiuta quando si tratta di un problema il più imponente come quello del Mezzogiorno
La sua unitarietà pensata come è stato fatto non dirò in tutto questo è vero ma intanto meridionalismo
Pensata nella complementarità coi essenziale delle sue interne articolazioni dialettiche non è affatto una pura unitarietà della rappresentazione
Il Mezzogiorno non è solo in idea ne è solo una idea
E quello che
Perché altrimenti ne parlerebbero i nuovi meridionalisti
Tali sono infatti vogliano non riconoscerlo quelli che depreca noi del meridionalismo henné ripetono tante istanze e categorie metodologie come loro novità nessuno
E anche questo è giusto riconoscere anzi
Enti indispensabile riconoscere nessuno può pensare che il nuovo modo di guardare al Mezzogiorno sia stato uno solo una escogita azione intellettuale gratuita o capricciose o motivata da contingenti Rapp ragioni di opportunità
Se questo nuovo modo di guardare al Mezzogiorno è sorto qualche ragione vi sarà pure stata
E può essere ravvisata forse soprattutto nella delusione complessiva di alcuni decenni di politica speciale per il Mezzogiorno
Che ne fa trascurare perfino i meriti meno discutibili per limitati che lì si giudichi e che nel clima etico politico dell'Italia di questi anni ne decreta la liquidazione apparente di questi studiosi in questo senso la funzione di questo nuovo pensiero sul Mezzogiorno può operare in modo più positivo di quanto potrebbe apparire si butti pure via tutta l'acqua sporca o impulsi ditta del vecchio bagno meridionalisti fa ce n'era e cene indubbiamente molta da buttare
Vi si immetta tutta l'acqua fresca e nuova che si può ce n'è sempre bisogno
E anche a meridionalismo dato per morto venne attribuita e vecchie vi affluisce molta anche grazie ai contestatori del meridionalismo
Ma il bambino non può essere buttato via con l'acqua sporca del bagno per riprendere una frase cara ai professori universitari del secolo scorso
Tanto più poi se quel bambino è un indocinese e grandioso problema e si chiama Mezzogiorno d'Italia
Grazie professor Galasso nessun commento credo che approfondita dell'analisi sia presente tutti voi prende la parola il presidente della Camera l'onorevole professor Luciano Violante
Signor presidente della Repubblica signor presidente del Senato signore e signori che dovremo essere tutti molto grati a Gerardo Bianco
Per questa serata che ci consente di riaprire una riflessione sul Mezzogiorno da molti anni non si faceva e credo anche la relazione fra Songavazzo e di particolare utilità riuscita devo dirlo anche perché credo che disponiamo di dati diversi
Allora il confronto tra questi dati ci consente di aprire una riflessione che da molto tempo si faceva
Nel passato anche recente il Mezzogiorno è stato considerato una parte separata dal resto d'Italia
è stato uno degli errori più gravi ma più frequenti
La visione duale del Paese ha favorito nel Nord il formarsi di una cultura dell'approfittamento delle condizioni del mezzogiorno e nel Sud di una cultura della subalternità e dell'assistenza
Naturalmente non ci sono state solo queste due culture ma queste due sono state largamente condizionanti di molti indirizzi politici e di molte scelte pratiche alcuni dei quali erano qui ricordate dal professor Grasso
Ed è significativo che due lustri uomini politici e studiosi meridionali Salvemini Sturzo pensassero al federalismo come leva per la soluzione Ōtomo ma dei problemi del Mezzogiorno
All'interno di una visione nazionale consapevoli che l'accentramento centralistico
Proprio per il giuoco di quelle due culture avrebbe reso soccombente mezzogiorno la storia dimostra che non esiste sviluppo pieno dell'Italia senza uno sviluppo pieno del Mezzogiorno
Nel recente passato il problema si è posto in termini di modernizzazione
Oggi il problema all'ordine del giorno non è più solo la modernizzazione ma la competitività
La distinzione non è solo terminologica
L'ingresso nell'Unione monetaria europea e lo sviluppo dei processi di globalizzazione impone a ciascuno dei grandi Paesi del mondo e noi siamo tra questi
Di pensare alle proprie politiche in un contesto nel quale il Paese nel suo complesso e di singoli settori che ne costituiscono le colonne portanti dalla scuola al sistema produttivo
Devono misurarsi rispettivamente con gli altri Paesi e con i settori omologhi negli altri Paesi
Nella competitività quindi nella strategia della competitività non c'è solo un processo di svecchiamento burocratico o di riforma normativa
Ma una permanente messa a punto dei motori del Paese in una comparazione con gli altri Paesi che continuativa nel tempo ed è sinergica tra le varie componenti
In questo quadro l'obiettivo della competitività sia sul piano dei valori economici che sul piano dei valori civili diventa una sorta di locomotore per il futuro di ciascun paese
Conseguentemente i Paesi che non si pongono il problema della copro Placco competitività sono destinati a non garantire un futuro prospero e serena ai propri cittadini
Sono molte le critiche rivolte al nostro livello di competitività
Sta di fatto che se noi avessimo nelle regioni meridionali lo stesso livello di sviluppo delle regioni del Nord avremmo raddoppiato il nostro tasso di competitività
E migliorato profondamente ancora più di quanto non si sia fatto in questi ultimi anni la qualità della vita dei nostri concittadini
Prendere il Mezzogiorno pienamente competitivo significa rendere l'Italia permanentemente competitiva
Qui c'è la sfida dei prossimi anni e i dati ci dicono che la sfida si può vincere
Sono molte le cifre ecco qui c'è una divario che potrebbero essere portate a dimostrazione dei passi avanti che Mezzogiorno nel suo complesso ha fatto negli ultimi anni cito solo due
I dati ci dicono che è stato quasi azzerata l'evasione dell'obbligo scolastico
Nella scuola elementare azzerata nella scuola media dello zero virgola ventiquattro per cento e si è avvicinato quindi totalmente tra Sud e Nord questo dato secondo l'opera di Sviluppo Italia che sta consentendo a molte centinaia di giovani a migliaia credo di scoprire il gusto del lavoro autonomo la forza della propria creatività e coraggio del rischio
Nella sola Sicilia le aziende attive negli ultimi quattro anni sono intatte le cinquantaquattro per cento gli investimenti e stranieri si sono triplicati
Nel due mila dieci scatterà l'aria euromediterranea di libero scambio
Si tratta della più grande Area di libero scambio internazionale al mondo quella citata dal presidente Bianco più di seicento milioni di persone si erano interessati il Mezzogiorno d'Italia si trova al centro di quest'aria
Non può farsi sfuggire l'opportunità di diventarne la piattaforma economica finanziaria e culturale si può fare
Anche perché nel Mezzogiorno sono previsti nei prossimi anni Investimenti europei e nazionali per molte migliaia di miliardi solistici a diciotto mila miliardi
Se quegli investimenti saranno efficaci e dipende soltanto da noi
L'antica questione meridionale potrebbe essere cancellata dal nostro dizionario politico e perché questo accada c'è bisogno non solo di ottimi tecnici ma anche di un'opera culturale
Che dia un senso di sé a chi lavora per questo obiettivo lo faccia sentire parte di un progetto che riguarda il futuro non solo del Mezzogiorno ma del nostro intero paese in quest'opera sarà essenziale l'intervento lo stimolo il rigore di analisi e di proposta che da quasi un secolo sono proprie della vostra associazione
Grazie grazie signor presidente grazie anche per la ventata di energie e di speranza che ha dato corso intervento sta prende la parola il presidente della senato avvocato Nicola Mancino
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera
Autorità signore e signori
Questa importante occasione
Permette di compiere qualche riflessione sull'attuale condizione del Mezzogiorno
Agli inizi negli anni novanta
Dopo la fine dell'intervento straordinario
Che tanti meriti ha avuto nella storia del Mezzogiorno
Si è puntato su una serie di strategie selettive
Basate su risposte più flessibili
E su strumenti prevalentemente negoziali capaci di coinvolgere i soggette i territori destinatari degli interventi per lasciare il campo a distanza le regole di mercato
Un nuovo indirizzo quindi
Destinato a fare i conti con problemi di organizzazione di coordinamento
Con altre modalità di governo del territorio
Con una diversa articolazione tra pubblico e privato con più avanzate responsabilità collettive
E individuali e con la competizione
Tra territorio tra soggetti istituzionali
Il rapido sviluppo del mercato e delle attività produttive
Ha reso molto più evidente nel Mezzogiorno
La differenza tra i tempi di azione del mercato e dell'impresa
E quelli degli apparati pubblici territoriali e non alle prese con difficoltà di vario genere
Nell'ultimo decennio
Sono stati inferti duri colpi alla criminalità organizzata nelle sue varie forme struttura comune pioveva ma il Professore Galasso
Le nuove articolazione degli interessi criminali e spesso gli effetti della fine dei vecchi equilibri si fanno ancora sentire in diverse realtà meridionale
Gli episodi conseguenti a questo stato di cose
Insieme a quelli di criminalità comune
Mentre deteriorano gravemente l'immagine del nuovo Mezzogiorno costituiscono indubbiamente un forte freno agli investimenti inoltre manca ancora nell'azione pubblica
Quella sufficiente attenzione a quell'insieme di fattori che si possono definire componenti in materiali dello sviluppo
Persistono comportamenti amministrativi non sempre fondati su una reale programmazione degli interventi nell'unico nel medio periodo
Lunghi restano i tempi dei procedimenti
Veri relazioni tra i soggetti istituzionali sembrano sempre improntati ad una reciproca diffidenza e caratterizzate da una insufficienti interazione traenti ed organismi stenta insomma
Ad affermarsi pienamente
Quella cultura complessiva in grado di indirizzare le esigenze dal mondo imprenditoriale
Nonostante
Gli indubbi passi in avanti compiuti
La capacità di operare delle istituzioni pubbliche appare a tutt'oggi uno dei nudi che più pesantemente incide sulle prospettive di sviluppo del Mezzogiorno
Condizionando in modo particolare proprio i sistemi produttivi locali di piccole e medie dimensioni
Il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione
Con l'attribuzione di alcune competenze e responsabilità amministrativa agli enti periferici
L'introduzione di principi di managerialità nell'azione pubblica
E l'avvio di forme di concorrenza all'interno del sistema pubblico nei confronti di quello privato
Se finalmente realizzato potrà dare un notevole contributo in questa direzione allo stesso modo intese concertazioni e programmi comuni
Sempre più stretti tra scuola università e mondo del lavoro
Potranno da un lato favorire quell'incontro che finora il mancato tra la domanda e l'offerta e dall'altra stimolare la nascita di nuove impresa e nei diversi settori dell'informatizzazione avanzata e dell'alta tecnologia
Tra i principali motivi di debolezza del contesto meridionale
Rimangono soprattutto le carenze infrastrutturali e l'assenza ancora in molte zone a causa delle scarse attrattive economiche
Di processi propulsivi diffusi cioè
All'interno del contesto territoriale meridionale esistono oggi realtà profondamente diverse
Che solo la disaggregazione dei dati disponibili a livello regionale subregionale
Permette di verificare pienamente a zone caratterizzate da elementi talvolta estremamente dinamici
Se ne contrappongono molte altre troppe
Che fanno registrare situazioni stagnanti Conforti precise percentuali di disoccupazione
Nella lotta contro quest'ultima
Nell'ultimo anno sono stati raggiunti i primi positivi risultati
Con una inversione mi auguro di tendenza
E di un sia pure leggero aumento dei posti di lavoro soprattutto attraverso gli strumenti dei contratti di formazione lavoro
Di quelli atipici ed a termine e della imprenditoria giovanile il dato più interessante quest'ultimo dell'ultimo decennio
In alcune regioni e province tuttavia la disoccupazione rimane a livelli superiori al venti per cento talvolta anche di molto
è un dato che da solo ci dice che sulla creazione di posti di lavoro si giocherà la frontiera
Della tenuta effettiva dell'unità nazionale
La disperazione personale familiare e la rassegnazione collettiva sono fattori presenti pericolosi per ogni democrazia
La crescita di una nuova sensibilità individuale
Peraltro impone sempre più la ricerca di interventi capaci di mantenere nelle realtà di origine i lavoratori
Con i loro affetti i loro sistemi di valori
I giovani meridionali hanno da tempo maturato la consapevolezza del loro diritto al lavoro e chiedono giustamente lo spostamento degli investimenti produttivi verso le loro mare negli ultimi anni la drastica inevitabile riduzione e la spesa pubblica e dei trasferimenti di risorse conseguente all'attuazione della politica di risanamento avuto effetti fortemente penalizzante per i tradizionali assetti dell'economia meridionale
Di mezzogiorno in termini di costi socioeconomici
Ha pagato un forte tributo andar giù al raggiungimento dell'obiettivo del mercato unico sono evidenti il rallentamento del suo tasso di crescita e l'aumento del divario con il Centro-Nord
Gli stessi sviluppi più recenti dell'integrazione europea
Unione monetaria clausole di stabilità mentre pongono giusti vincoli al bilancio pubblico riducono inevitabilmente l'autonomia degli Stati nazionali non solo in alcuni tradizionali campi della politica economica
Ma anche nell'adozione di specifiche misure di riequilibrio sto ai dati e ai comportamenti
Eppure la disparità talora crescente franare
Rafforza la necessità di un'effettiva maggiore coesione economica e sociale tra Paesi e tra Regioni
In questo quadro si pone il problema dei
Superamento degli elementi di debolezza strutturale infrastrutturale se nel Sud vi sono meno infrastrutture dovranno essere adottate le misure necessarie a compensare perché perché esso si rischia di alterare la concorrenza
A livello nazionale il sostanziale conseguimento delle mete inerenti il risanamento dei conti pubblici e la moneta unica europea posso ne devo è ora possibile scelte che considerino adeguatamente le necessità
Svantaggiate in questo quadro e anche sulle grandi infrastrutture al servizio dello sviluppo non si tratta evidentemente della spesa pioggia significa sostenere rafforzare la portata delle linee di intervento già individuato in conclusione il Mezzogiorno deve re
Per aver sempre più ne hai fatte nelle scelte di politica economica la necessaria centralità cui faceva riferimento il presidente Bianco
Pure in un contesto economico sociale in via di profondo mutamento quest'anno
Ove diversa spinta propulsiva passa non può non passare
Anche attraverso una vigorosa ripresa della cultura meridionalista io ringrazio il professore
Fatto cenno
Anche in forme piuttosto critiche in questa direzione il contributo del meridionalismo merita Ute lungi dal ridursi ad un alto ma in ad un altolà improduttivo confronto fra pochi iniziati può avere una importanza arrivano
Ante come tante volte avvenuti in passato
E come la storia dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia lo dimostra se questo sarà
Potremmo ripetere con fiducia a distanza di nuova
Le semplici efficaci parole di leopoldo Franchetti faremo
Un cammino insieme grazie
Presidente del Senato anche per lenire che ha tracciato io signor presidente desidero ancora una volta ringraziare la sua presenza qui ci comporta in certo senso siamo convinti che continuerà a seguirci noi dell'animi la riteniamo come dire idealmente un nostro socio permanente ero
Ringrazio i presidenti delle due Camere tutte le autorità
Credo che questa
Serata voglio vuole essere un inizio di una nuova riflessione senza lamentele senza rimpianti Saint sanno Stahl GE o un percorso basato sulla cultura sulla riflessione diciamo anche sulla operatività grazie a tutti quanti voi per la