Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Inquinamento, Legge Merli.
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Con una votazione per alzata di mano il Senato ha approvato la costituzionalità del decreto legge due del quindici marzo mille novecentottantasei numero sessantasette recante misure provvisorie per gli scarichi negli insediamenti produttivi e dei impianti centralizzati di depurazione a dieci anni dal varo della legge Merli ci troviamo dunque di fronte ad un ennesimo rinvio dell'attuazione di un provvedimento ancora largamente scandalosa né intendo osservato nel corso del dibattito sono intervenuti tra gli altri il relatore della prima commissione che ha esaminato il disegno di legge di conversione del decreto legge di cui sopra il senatore Garibaldi i senatori signori non mi tratti e bussò è il ministro per l'ecologia Zanone ascoltiamo adesso come sempre a radio radicale l'intera fase della seduta è il momento della votazione
Siamo quindi anti successivo
Pronto a dal nostro ordine del giorno deliberazione le sue conclusioni adottate dalla prima Commissione articolo settantotto il regolamento in ordine al disegno ogni legge mille settecentoventisei relatore è l'onorevole Garibaldi vale riferire
Sì Presidente
Il perché la Commissione ha esaminato e discusso il disegno di legge di conversione del decreto legge quindici marzo ottantasei numero sessantasette recante misure provvisorie per gli scarichi degli insediamenti produttivi e degli impianti centralizzati depurazione e a maggioranza ha ritenuto sussistenti e
Presupposti i requisiti di straordinaria necessità e urgenza in questo senso raccomanda all'aula di e di decidere grazie e
Allora io ho detto che volevo mettere riparo che ha messo
Feriti erano regole Garibaldi
Ce ne sono lei chiede di parlare Loredana
Promosso senatore penale
Da
Parte signor Presidente questo è
Un decreto legge
Probabilmente l'unico ovvero unico sicuramente fra quelli che io ho visto
Ed è un decreto-legge veramente particolare
Per riconoscere
Cioè sussistano
I presupposti dell'urgenza mi pare proprio io abbastanza difficili noi ci siamo in verità astenuto in Commissione
Perché normalmente un decreto legge
Tappe Progetto determinato una questione è un problema
E tende ad affrontare questo problema
Qui ci troviamo di fronte
Ad un decreto legge
Che serve solo tanto per consentire al governo
Un lasso di tempo per predisporre
Una legge né tanto chic tratta
Su una materia estremamente delicata come quello che riguarda l'inquinamento
Perché dalle note riservate ci vale ministro noi ci troviamo
A dieci anni dalla legge Merli ancora largamente
Inadempienti nel mettere in atto le misure necessarie per il disinquinamento che questo decreto legge serve si dice per predisporre nuove norme per accelerare
Una esecuzione delle opere necessarie per il disinquinamento a dieci anni di distanza appunto dalla legge Merli
Quindi non si tratta come inizialmente sembrava di dover intendere una proroga al trentuno maggio per poter completare delle opere
In corso di realizzazione che quindi occorreva per evitare sanzioni penali una misura di proroga ma ci troviamo di fronte a una proposta a un decreto che presume che si sia in grado nel corso di questo tempo da oggi altri tu un maggio di predisporre una legge che fisserà le procedure per accelerare
Appunto la costruzione di opere necessarie per il viso inquinamento io credo proprio che dobbiamo riflette fiere non tanto sui presupposti ma nel merito di tutta la materia perché questo vuol dire che a dieci anni dalla legge lo si è provveduto ad eseguire quelle opere necessarie per il disinquinamento che deterioramento complessivo del Paese va avanti e che avremo ancora con questa nuova legge che fisserà cerchio si dice procedure per accelerare la costruzione ma che sicuramente occorreranno tempi ancora lunghi permette è in atto le misure necessarie per operare in modo efficace un'azione di disinquinamento mi pare proprio questo un decreto che è difficile
Trovi ritrovare quegli elementi dell'urgenza che sono invece previsti dalla nostra costituzione ed è per queste ragioni che il nostro gruppo si asterrà dalle riconoscere i presupposti altro sistema l'alternanza nella prima no
Il Cantone Intini Alina ecco il senatore Michelotti prego i colleghi degli altri gruppi dove intendano intervenire hanno la nota di farne cenno alla presenta senatore lo ha ben operato le signorine signor presidente onorevole ministro vanno
Scola perplessità riconoscere i requisiti di urgenza dal decreto in discussione deriva dalla considerazione ovvia che la proroga proposta fino al trentuno maggio ottantasei alla realizzazione delle o Re di depurazione e alla definizione dei criteri dei limiti di accettabilità i primi previsti in due anni il secondo in tre anni dalla legge trecentodiciannove già prorogati al trentuno marzo tanto uno e successivamente prorogate diverse volte fino al trentuno marzo ottantasei
Possa permettere il completamento e la messa in atto di tutti i dispositivi previsti dalla legge trecentodiciannove di dieci anni fa
è vero che il decreto e indica la necessità di una normativa più organica e capace di ridefinire tutta la materia prevista dalla trecentodiciannove che comunque per essere realistica dove apre le vere ulteriori proroghe anche se condizionati accerti de adempimenti
Proprio questa articolazione prospettata come proroga fino al trentuno maggio mille novecentottantasei e e che prevede la presentazione entro quel termine di un disegno di legge risolutori io della materia in discussione ci induce a considerare ingiustificata la proroga richiesta nel momento in cui si ricco nasce la necessità di un perfezionamento della normativa esistente
A nostro parere se di necessità e di urgenza si deve parlare in questa materia e quella di riconoscere immediatamente le inadempienze
Di numerose situazione in alcune regioni italiane almeno cinque come ha dichiarato il signor ministro ed e provvedere anche in queste situazioni si realizzino immediatamente tutte quelle opere necessarie alla Red Duzioni e dell'inquinamento ambientale
Conseguente ad una assenza completa di gestione corretta e moderna dello smaltimento delle acque di scarico della loro depurazione non si può ammettere
Non si può mettere oltre che in un Paese civile dieci anni non siano sufficienti alla realizzazione di strutture funzionale per la depurazione disinquinamento delle acque noti giustifica per nostro il Pat do che avendo il ministro per l'ecologia riconosciuto nella sua relazione al parlamento del trenta luglio mille novecentottantacinque che nel corso dei nove anni si erano compiuti progressi significativi del controllo delle poi dell'inquinamento di origine industriale soltanto oggi si provveda con il proseguo del presente decreto ad annunciare che sarà provveduto entro breve termine all'adozione di nuove norme volte ad accelerare alla realizzazione delle otto repubbliche destinata alla depurazione riteniamo che si possa andare avanti che non si possa andare avanti in questa materia purtroppo ancora con successivi approvato e per questa ragione che il nostro gruppo il gruppo è ottimista dipendente sia Steno
Allora il senatore signorine quel carattere micro
Signor presidente e colleghi signor ministro come si dice nelle conversazioni private io non ho parole rispetto a questo per per il momento erano parole perché in dieci anni io non so più opportuno il conto delle proroghe che ormai rappresentano un meccanismo automatico di una legge che è difficile a mio parere ormai continuare a definire leggi dal momento e nel decennale della sua approvazione continua ai tre sospesa nei suoi effetti e sospese nei confronti di quei cittadini che sono stati così come dire provveduto i e lungimiranti dallo osservare le norme che erano state approvate il Parlamento perché quei cittadini industriali comune amministratori comunali eccetera che sono stati così avventati dalle prende in considerazione seriamente la legge a questo punto ormai definitivamente risultano danneggiati rispetto a coloro che hanno evita Lodi appunto osservare le norme di Lecce e come si fa a sostenere non non voglio neanche tracce nel merito quante discussioni sono stati fatti in tavola ormai in dieci anni in questa stessa legislatura nel febbraio ottantaquattro io apprezzo molto la relazione depuratore Garibaldi perché ha evitato assolutamente di entrare nel merito a che bisogna prorogare va be ecco ben e almeno ha avuto un atteggiamento netto e non pretendendo di offrire delle ragioni Schembra io le in tempi lenti ormai prevedibili fine previste e continue sicché io direi che oltretutto ma perché sono necessità delle proprie e la legge le papere segna abrogata facciamo un meccanismo automatico oppure abrogazione vera e propria di questa legge
Ora fra l'altro è un provvedimento che preannuncia altri provvedimenti io credo che nei tempi di degli approvazione del parlamento se questo decreto passerà finirà per coincidere con la estensione della Pro loro Cal maggio appunto dell'ottantasei che segna la celebrazione del decennale dell'approvazione di questa legge e senza che qui siano stati anticipate neanche le linee di una modifica della legislazione cos'è che non va a dieci anni dall'approvazione di questa legge non si sa può darsi che vengono appunto eliminate finalmente ed è più serio signor ministro per l'ecologia abrogare quelle norme che non si riesce ad attuare io onorevole Tanoni io le dico nulla non c'è niente da dire a lei come ministro per l'ecologia che porta ancora una volta l'ennesima proroga quando se ricordo bene il suo predecessore aveva scongiurato e assicuratori l'Assemblea che mai e poi mai sarebbe stata valutata una ulteriore proroga va be lasciamo alle cronaca semmai verranno lette spiedo vino di questi e dibattiti la risposta non ho proprio assolutamente nulla da dire ritengo che sia realmente folle che il Parlamento accetti questa violenza che di e soprattutto violenza di ma scarsa serietà consentì loro di dire perché meramente da parte di uno Stato che non è in grado di fare osservare una legge che si ostina a mantenere etto senza riuscire a trovare la serietà per abrogare le norme che evidentemente non s'una pioggia applicabili in questo sistema politico io direi che non resta altro e da osservare ed a fare una preghiera cioè se il che il Senato prende in considerazione l'ipotesi di respingere i presupposti costituzionali di questo decreto vorrei semplicemente torno da Roma con e chiudo e che il Governo che ancora evidentemente in dieci anni non ha trovato il tempo e la convinzione per presentare delle modifiche evidentemente sono necessari a questa normativa per il dal punto di vista del Governo ed estremamente invece sollecito Tempest Tivo e su un terreno abbastanza vicino nel presentare modifiche al
Disegno di legge di recepimento di una direttiva comunitaria sulla fauna selvatica che servirebbero separata dello a impedire la raccolta di firme per i referendum sulla caccia che è stata promossa dalle associazioni ambientali c'è una tempestività che la dice lunga su quella che è la politica complessiva del Governo in tema di ambiente grazie
Anche stadi per
Tranne il senatore Mitrotta e prime nella palazzina di tre milioni di chi tra i colleghi di sì va bene resterebbero ritratti
La ringrazio signor presidente onorevoli ministro io devo esprimere il disse il
Sono della mia parte politica di fronte alle richiesto riconoscimento dei particolari motivi di straordinarietà ed urgenza che sono stati invocati a sostegno di questo decreto e non però con la storia ormai decennale delle gravi disattenzioni che hanno costellato il percorso della legge Merlin io sottolineerò il graves dato di disapplicazione e di questa legge a livello periferico laddove i comuni hanno ignorato gli obblighi che tale legge
Recapitava alle amministrazioni locali nessun comune o sono pochissimi
Può oggi vantare l'effettuazione di un Censimento che alla base della operatività della legge che distingue la qualità degli scarichi e disciplina sia la raccolta e sia gli oneri per la raccolta in funzione di questa distinzione
I comuni continuano ad espandersi e quello che è peggio i comuni continuano a dare autorizzare insediamenti in zone di espansione sprovvisti dei servizi di raccolta devo ancora di più
Che
Per le situazioni ormai perduranti danni discariche i recapitati in pozzi a tenuta stagna no vie alcun ufficiale sanitario comunale che impone l'obbligo del trasferimento dei reflui tante volte inquinanti
Sotto il controllo di una bolletta di accompagnamento fino al recapito nel depuratore più vicino pur essendoci norme di legge che tanto espressamente impongono ormai chiaro che vi è una volontà politica forse un interesse letto orale di disattendere la legge che da ormai dieci anni è stata messa nel frigorifero dell'impegno amministrativo locale per questi motivi noi condanniamo
Questo stato di cose come condanniamo in quest'aula financo il voto di astensione che può solo significare un puntello per una situazione che va censurato io a nostro modo di vedere la censura deve essere netta chiara deve portare al decadimento di questo decreto che al perseguimento della responsabilità degli amministratori locali per questi
Motivi io credo che nella espressi come del voto quest'Aula voglia prendere atto di questa realtà che non è stata sufficientemente illustrata e delineare embolia dare un segno della propria responsabilità negando a questo provvedimento i requisiti che lo legittimano ma che ad avviso meno è dalla mia parte politica sono
No insussistenti questo condannando il senatore russo
Poco fa ho avuto modo
Di far rilevare scherzosamente al ministro che nel decreto di cui stiamo parlando mi sembrava che ci fosse
è un errore in quanto
La proroga
E alla data del trentuno maggio mille novecento ottantasei e a me sembrava che dovesse essere invece mille novecento novantasei
L'esperienza di questi dieci anni ci dice che
I procedimenti in questa materia hanno cadenza detti Nale in proposito faccio rilevare che da stampa riferisse
Che nei giorni scorsi il ministro ha radunato mi pare di assessore all'Ambiente del nostro lo bene amato Paese per sapere che cosa resta ancora da fare per completare i programmi di disinquinamento delle acque ma anche che cosa resta da fare se non ho ben
Siano benché Pinto anche per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi e dei rifiuti tossici e nocivi sempre la stampa riferisce che il fabbisogno finanziario per queste
Per eliminare queste
I questi inconvenienti sono è è dell'ordine deve
Enti trenta mila miliardi
Ed è per questo che mi sono permesso di far rilevare scherzosamente che l'la proroga avrebbe dovuto probabilmente a essere al trentun maggio del mille novecentonovantasei
Ma siccome il e nel decreto parla di un provvedimento del della necessità di avere il tempo sufficiente per elaborare per presentare delle nuove norme evidente impegna allora sotto questo profilo mi pare che la richiesta debba essere accolta e quindi i presupposti di urgenza ci sono ed è per questi motivi che noi voti
Remo a favore dimostrano anche i colleghi che chiedono di parlare sulla relazione della Commissione non vi sono non ha chiesto la parola in ministra per l'ecologia onorevole Zanone
Signor presidente signori Senato ori
Io compilato e trasmesso ad entrambe le camere consegnandolo ieri Hai i senatori delle commissioni industria sanitari in cui si è esaminato in via preliminare
Il problema di dei presupposti di cui ora l'aula è chiamata a decidere una relazione
Sugli ostacoli che nel corso di dieci anni fisso uno frapposti continuano a proporsi per la piena ed effettiva applicazione della legge per il disinquinamento delle acque del mille novecento settantasei comunemente nota dal nome del suo proponente onorevole merletti in questa relazione che ho inviato appunto alle Commissioni competenti di entrambe le Camere oltre a descrivere la poco entusiasmante vicenda delle continue proroghe che si sono susseguite delle entrate l'applicazione di questa legge sia indicano anche quelle che ad avviso del Governo sono alcuni punti deboli che devono essere urgente The affrontati e risolti se si vuole evitare appunto le concorso sconsolata e conclusioni cui però veniva poc'anzi il senatore D'Urso ritirata dopo la proroga del mille centosettantanove quell'nel mille novecentottantuno in quella mille centottantatré ciò che questo decreto legge
Tenta di evitare appunto una quarta proroga di carattere generalizzato tenendo però conto come realisticamente siamo tenuti a fare anche parla tutela di problemi di occupazione che possono avere incidenti o sociali di estrema importanza sul fatto che anche dopo dieci anni e pur essendo al primo marzo entrata finalmente in vigore la tabella a che contiene termini molto restrittivi in in fatto di scarichi delle acque in questa legge questa legge non è pienamente complicata e ciò pone in una situazione di vera emergenza soprattutto insediamenti produttivi che siano associati a consorzi pubblici c'è anche un problema anche a me pare ecco di evitare che negli quegli imprenditori che senza loro colpa si siano associati per tempo i consorzi pubblici e abbiano con ciò convenuto i limiti di pretrattamento stabile dei consorzi qualora poi questi consorzi pubblici da ritardi dovuti al Complesso del Po dal dalla raggiungimento dei tempi della pubblica amministrazione non abbiano al primo marzo di quest'anno come di fatto è una pluralità di casi è avvenuto ed avviene completato i propri impianti di depurazione non siano chiamati ad assumere che in proprio la responsabilità penale
Di un ritardo che è principalmente dovuto all'azione pubblica sarà il requisito d'urgenza onorevoli e senatori dove sta sta nel fatto punto che noi ci troviamo in presenza di un numero rilevante di azienda già da questi consorzi che sono di fatto costrette a chiudere o o o lo sarebbero se non interviene un provvedimento che ci consenta quantomeno di affrontare ciò che io ritengo essere a questo a questo punto della vicenda lo strumento indispensabile per arrivare ad una vera ed effettiva applicazione delle norme sull'inquinamento avevate vale a dire un disegno crede che arriva affronti e cerchi di risolvere proprio quei punti deboli che l'esperienza di dieci anni ora ci segnala
Ed è a questo fine come è già stato ricordato nel corso del dibattito ho incontrato insieme con il ministro per gli Affari regionali gli assessori delle regioni e ho chiesto loro di far conoscere al tempo strettissimo ossia entro la fine di questo mese
Quanti sono i consorzi pubblici che non hanno ancora completato i loro impianti quante sono le imprese associate questi consorzi e qual è il numero dei loro occupati qual è lo stato di avanzamento della nella costruzione degli impianti di depurazione e qual è il finanziamento residuo che occorre per arrivare entro il tempo più Breve a completare queste opere ed io conto quindi riavere alcune regioni già hanno risposto altre si sono ritrovate di farlo è però la fila di questo mese cioè entro pochissimi giorni i dati che sottoporrò al Parlamento affinché si possa in sede di disegno di legge affrontare e risolvere il problema in questo disegno di legge credo vadano anche affrontate due altre quei io l'importante che provocano effettive difficoltà per una buona ed effettiva politica di risanamento delle acque la prima concerne la gestione di questi impianti perché è pur vero che ingenti investimenti pubblici sono stati effettua ma che continuano da effettuarsi ogni anno per la costruzione di impianti di depurazione che poi in alcuni casi restano inattivi in mancanza di possibilità di essere gestiti con efficienza e secondo regole di economicità il secco lo spettro che a mio avviso il disegno di legge deve anche trattare è il problema dei controlli perché non vi è dubbio almeno dal mio punto di vista che l'affidamento all'Unità sanitaria locale dei compiti vale a dire l'igiene ambientale abbia posto anche la questione dei controlli in una situazione molto criticati che noi ci troviamo alle prese con barbe di legge estremamente severe e con sistemi di controlli molto rallentati e che non sempre si danno la garanzia di un'effettiva tutela a salvaguardia della quale tante le acque pubbliche per queste ragioni il signor Presidente del Governo ha fatto ricorso all'unica misura che nell'immediato posso improcedibile vale a dire quella di un decreto ponte non so se ci possa correttamente chiamarlo così
Ma ecco comunque nel nell'arco brevissimo di due mesi consente al governo di presentare questo di lei legge cosa che io farò entro pochissime settimane e al Parlamento come mi auguro di trovare un consenso ampio che valga ad evitare ulteriori proroghe affrontando però il problema in tutta quella che era la sua complessa e vera emergenza se noi non avessimo assunto alcun provvedimento ci saremmo di fatti provati con centinaia di insediamenti produttivi posti incombe cioè di illegalità o costretti a chiudere e ci sono stati casi anche importanti ad esempio nel basso Lazio dei aree di sviluppo industriale che hanno sul va chiuso i propri impianti mettendo quindi fuori di attività migliaia di lavoratori ora io sono del tutto convinto come credo ma altri in questa Assemblea
Che noi non dobbiamo accedere al cosiddetto ricatto occupazionale ma sono altrettanto convinto che problema la tutela l'ambiente problema doterà l'occupazione devono procedere il raccordo perché se noi apriamo un conflitto fra l'una e l'altra in casi in cui poi vi sia appunto da parte dall'impresa una dimostrata ma mancanza di soggettiva responsabilità in questi ritardi ciò non gioverebbe ad una buona politica di riduzione degli inquinamenti ecco perché credo che questo l'urgenza di questo decreto come del resto lo stato riscontrato nelle Commissioni sì di totale evidenza e penso che questi due mesi possono essere tolta utilmente impiegati per trovare in Parlamento un ampio con sei sono su una nuova legge che valga ad evitare i punti deboli che dieci anni di esperienza della legge del mille novecentosettantasei hanno messo in rilievo
Passiamo quindi passare al voto
I favorevoli alle conclusioni adottate dalla prima Commissione a norma dell'articolo settantotto del Regolamento in ordine vissuti decisivo urgenza commessi al decreto legge quindici marzo ottantasei numero sessantasette recante misure provvisorie degli stabili insediamenti produttivi e degli impianti centralizzati depurazione San invitati ad alzare la mano
Approvato era questa la seduta del senato durante la quale è stata approvata per alzata di mano la costituzionalità del decreto legge del quindici marzo mille novecentottantasei recante misure provvisorie per gli scarichi negli insediamenti produttivi e degli impianti centralizzati di depurazione in parole povere è stato deciso un ulteriore rinvio dell'attuazione di alcune norme della legge Merli che a dieci anni di distanza dal suo tormentato varo trovo ancora difficoltà di applicazioni con questo è tutto buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale
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