"Il trattato di Nizza e la riforma dell'Unione Europea" - organizzato dal Parlamento Europeo Ufficio per l'Italia, dalla Commissione Europea, dalla Facoltà di Giurisprudenzadell'Università degli Studi di Bologna e dal Cirdce (Centro Interdipartimentale Ricerche sul Diritto delle Comunità Europee), in collaborazione con il Centro Italia europea (Eurit) - (presso l'Aula Absidale santa Lucia, via De' Chiari25)

Allora buongiorno a tutti
Sono Fabrizio Binacchi faccio il direttore della RAI di Bologna in questo momento faccio un po'il moderatore
Qualcuno si sarà chiesto come mai un ex di Linea Verde si occupa di Europa
Ma insomma ci siamo dentro però Presidente
Io condurrò in particolare la seconda parte a me compete oltre al buon giorno
A tutti dare la parola al prorettore dell'università di Bologna professor Pierluigi Busetto per il saluto ci ospita e quindi siamo onorati di questa partecipazione questo salotto nel professor Busetto
Ringrazio canto Benvenuti
Tutti questa magnifica aule dell'università di Bologna ogni volta un'emozione partecipare a riunioni soprattutto quando ci sono molti studenti e molti giovani che possono usufruire di sia delle delle strutture anche delle iniziative scientifiche divertite che vengono svolte in in questa in questo luogo
Io sono il proiettore come vi è stato detto sono qui rappresentare l'università e in particolare il magnifico rettore professore Pier Ugo Calzolari che attualmente a bordo si scusa essere potuto intervenire anche lui è un cittadino dell'Europa in particolare
Si rammarica di non essere presente in quanto per molti anni ha condotto l'Ufficio Esteri denunzia di Bologna
Io posso darvi soltanto il benvenuto l'augurio di di buon lavoro perché credo che il programma nutrito ci sono interventi di di grande rilevanza in merito sia dal punto di vista giuridico che appunto i suoi nell'esecutivo che dal punto di vista politico
Per quanto riguarda il Trattato di Nizza la riforma dell'unione europea
Volevo dirvi naturalmente io non potrò partecipare
Ai lavori in quanto non dico naturalmente perché mi piacerebbe anche capire molto di più io sono poi un chimico
Queste queste cose sono molto credo che siamo più grande interesse però dal punto di vista professionale non posso dare alcun contributo comunque ringrazio per l'invito l'integrazione
Tutti quanti la vostra presenza vi auguro lungo un proseguimento della giornata un proficuo lavoro tutti grazie
Grazie al prorettore dell'Università di Bologna professor Busetto la parola ora al dottor Giovanni Salimbeni direttore dell'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo
Buongiorno a tutti
Tanto con le ma non spiegare la ragione di questo convegno
Il motivo per il quale abbiamo deciso noi promotori Parlamento europeo è stato all'origine che questa iniziativa abbiam deciso di farlo a Bologna
Il convegno in effetti si inserisce in una vigna convegnistica che l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo denominata il padre il Parlamento europeo che abbiamo sospese
Da alcuni messe li riprenderemo dopo le elezioni
Per il momento abbiamo deciso di fare soltanto convegni che si occupino i grandi questioni istituzionali in questo caso abbiamo associato anche alla Commissione Europea e il Governo
Del nell'Unione che purtroppo oggi non è rappresentata Macchia contribuito alla organizzazione perché siamo venuti a farlo a Bologna beh intanto detto mentire un segno di rispetto nei confronti del grande senso civico queste cita anche in Italia rappresenta qualcosa di importante nell'ex campo della
Colture
Un omaggio ante tanto Bologna
Città europea della cultura alla sua università anche Cei ospita in questo ambiente così mentire bello e significativo
E e una constatazione perché Bologna sembra essere diventata la città in cui a mentire si prendono le maggiori proprio per le persone la rappresenta rappresenta la città
La Regione in Europa si prendono le
Come dire
Le maggiori decisione di carattere organizzativo Prodi
Presidente della commissione oggi ho conosciuto non lo conoscevo mi ha fatto piacere conoscerlo
Il fratello Presidente della Provincia che fra poco prenderà la parola ma non sono Prodi abbiamo
Importante dice il presidente primo vicepresidente del Parlamento europeo
La penso in beni bolognese poi il giudice Mengozzi la stessa onorevole Paciotti che è membro della conduzione a Danto la Carta dei diritti fondamentali
Dell'Unione europea è stata per questo collegio elettorale e quindi Bologna se si vuole si è imposto all'Europa
E se dopo Nizza per parlare Venezia siamo arrivati al nove febbraio sono aperte avremmo voluto avere ad esempio lo stesso Presidente della Commissione Romano Prodi che purtroppo per il suo impegno non ha potuto
Venire e questo comunque all'età dato alla danza dello svolgimento del competenti
Il convegno si propone di parlare del Trattato di Nizza della di forma dell'Unione Europea
Sul trattato Venezia mi sembra che ci siano due cose importante capire la convenzione che arredano di cui parlare la la Carta dei diritti fondamentali la riforma delle istituti
In vista appunto dell'allargamento che porterà all'Europa da quindici a ventisette ventotto Paesi uno sforzo importanti
Sulla Carta dei diritti fondamentali io inviterei a fare senza voler togliere assolutamente niente fastidiosissima quando avendo un discorso da fare chi parla prima di te dice le cose il Pd propone vedere io so bene che l'onorevole Paciotti sa troppo troppo bene da negato da carta Demi non voglio togliere niente però vorrei mettere in evidenza alcune cose che riguardano il Parlamento europeo in quanto tale e quindi riguardano anche Metello rappresento in Italia per la prima volta la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione non è stata il frutto di una collaborazione intergovernativa cioè a dire soltanto fatta dal governo ma è stata il frutto di una convenzione redatta da una convenzione di sessantadue membri
Dove i rappresentanti dei Parlamenti in generale parlamenti nazionali al Parlamento europeo sono state prevalente
Ma dove la rappresentanza del parlamento europeo è stata particolarmente prevalente sedici membri del Parlamento europeo di cui l'onorevole Paciotti la rappresentante italiana hanno fatto sì anche per l'impegno del Parlamento europeo e mezzo ammesso nella redazione della convenzione
Gli permettesse di svolgere un ruolo come dire di autentico
Elemento che ha voluto che questa data venisse redatta da parte dei Parlamenti che rappresentano i cittadini una da parte di cittadini decide rappresenta al mondo
Se il metodo del convenzione venisse applicato anche
In altri casi probabilmente molti problemi potrebbero esser risolto in modo diverso da quello che Effetti non dimostrano sempre di saper fare i rappresentanti il rappresentante del Governo
Il Parlamento europeo avrebbe voluto che la tanta fosse inserita nei trattati nel Trattato dell'Unione avrebbero potuto essere inserita al paragrafo
Due dell'articolo sei dieci state europei su quindici sarebbero stante disponibili alcuni l'hanno chiesto insistentemente cinque purtroppo non erano ancora pronti di questo problema peraltro si ripeto il si riparlerà
Ma quello che è importante sottolineare che la Presidente del Parlamento europeo ha detto che firmare significa impegnarsi
La Carta dei diritti fondamentali sapete prima dell'inizio del consiglio di Nizza è stata proclamata autorevolmente proclamata dal Parlamento
Europeo dalla commissione e dal consiglio dei ministri e l'onorevole fonte mi ha detto che quella carta è in legge per il Parlamento europeo
Essere legge per il Parlamento europeo significa che il Parlamento europeo si rifà a terra alla Carta dei diritti fondamentali ogni qual volta proprio dai approverà i propri documenti le proprie soluzioni propri paperi
Esaminerà le petizioni dei cittadini rivolge da interrogazioni targata sarà sempre lì ad ispirare le decisioni le prese di posizione del parlamento europeo
La Commissione con Romano Prodi ha detto che farà altrettanto e questo evidentemente importantissimo
Essendo la commissione la titolare del diritto d'ordine iniziativa in sede europea alle leggi europee le direttive pendono dice nella proposta della commissione poi professor Mengozzi evidentemente al Parlamento europeo si auspica
Che ha anche la corte di giustizia Tanci altrettanto ormai ci siamo
Abituati a questo diritto positivo della corte di giustizia al tanto nella giurisprudenza della dai giurisprudenza della Corte di Giustizia riempia quei vuoti che qualche volta di trattati e le leggi non riescono a a confine
Proprio per il diritto del PIL questo questo ruolo che il Parlamento europeo ha avuto nella relazione nella redazione della carta
Io come i miei colleghi nelle altre capitali voluto mandato di promuovere la maggior conoscenza possibile della Carta dei diritti fondamentali presto i cittadini per far questo anche con il sostegno ad esempio dell'onorevole in beni vicepresidente
Ho preso con tanto con il governo
Il quale si è dimostrato estremamente sensibile ha con il governo italiano del settimo ostacoli estremamente sensibile a questa necessità di portare la carta che non ha accontentato tutti
La carta peraltro un compromesso sappiamo che non è piaciuta alla Chiesa per un motivo
Che non è piaciuta all'estrema sinistra per un altro motivo né a un compromesso
è un modo per riconoscerci in dei diritti di libertà decide il TAR di solidarietà comune a tutti gli europei che possiamo presentare anche a quei Paesi a prescindere da da da altri Paesi del mondo ma quei Paesi oggi ci sono più vicini quelli che si Pepe che hanno chiesto di entrate che entreranno
A partire dal due mila tre noi siamo ci riconosciamo in questo documento sa
Che lo sappiano
Che lo sappiano ebbene io al governo italiano si è dimostrato estremamente disponibile ieri è stato approvato uno spot televisivo
Che
Permettere a un un grande la televisione ha detto grande strumento di conoscenza di formazione una grande conoscenza la carta d'altra cittadini saranno tante
Manifesti sarà aperto un sito internet come ho detto io ai vari ministri con i quali ho parlato l'obiettivo del Parlamento europeo
Ad emettere la data in mano a tutte le famiglie cronache attenti è uno sforzo grossissime evidentemente
Il Parlamento europeo cercherà di fare la propria parte temiamo una una copia la data entri in casa dei tutti i cittadini non basta che venga pubblicata su internet io sono ancora rimasto ai libri che si sfogliano tesi sottolineano che si meritano si volta pagina si rilegge quello che si è letto prima
Per assimilano meglio penso che se la data fosse nella Biblioteca delle nostre famiglie sui tavoli dei cucina vicino al telefono altrove
Sarebbe molto come dire non voglio dire più utile ma certamente molto importante del acquisirne una conoscenza che ci venga autenticamente partecipe
Dell'inserimento della Carta nei Trattati come dicevo si parlerà
Nel prossimo appuntamento
Già fissato dal governo per il due mila quattro quando venga convocata una nuova conferenza intergovernativa ormai siamo abituate a che una Conferenza intergovernativa questa assemblea dei rappresentanti dei capi di Stato e di governo dell'Unione si dirà l'appuntamento ogni volta
Decida di ripetersi di riconvocarsi ogni volta che si conclude è già capitato a Maastricht e abbiamo avuto altre D'Anna
Dopo Amsterdam e siamo arrivati a Nizza nel due mila quattro avevano si sa già verrà convocata c'è un impegno una nuova conferenza intergovernativa che parlerà della collocazione della carta che cercherà di risolvere anche anche il problema è che non sono state risolte per quanto riguarda i poteri della riforma delle istituzioni dovevamo prepararci all'allargamento l'allargamento comporterà
Una sede di problemi che non si affermerà facilissimo affrontate di coesione economica
Politica di democrazia e altro ma nulla di tutto ciò sarà possibile se l'esecuzione non saranno più flessibile avranno Rovolon nuovi ruoli nuovi compiti
La possibilità di decidere più in fretta di quanto non sia la avvenuto
Finora lariana ma soltanto quindici a ventisette sarebbe sarà più difficile
Da allora la domanda alla quale risponderanno i relatori che parleranno a questo tavolo Nietzsche è stato un successo oppure no probabilmente ha ragione Romano Prodi anzi sicuramente per definizione ragiona Romano Prodi presidente della Commissione che dice è stato un passo nella giusta direzione ma probabilmente non basta
Certo è che alcune decisioni sul ruolo e sui poteri della Commissione e del Parlamento
Decisione importante si sono prese sia deciso nel come della cooperazione sulle cooperazioni rafforzate si è decido di estendere il meccanismo decisionale della codecisione
Si sono presente vede delle decisioni anche per quanto riguarda Nardi ponderazione dei voti e più per fortuna da me ministro nelle feroce cioè stretto collaboratore di quel ministro Cangelosi e che è stato presentato dal presidente del Consiglio
Giuliano Amato come mister pondera do quello che alla fine ha cavato le castagne dal fuoco e dal permesso al Consiglio europeo di Nizza di trovare un compromesso soddisfacente
La carne al fuoco di questo convegno e molta io mi fermo qui aggiungo soltanto che quando aveva iniziato tanti anni fa la mia ed era del funzionario europeo
Temevo che la intende Europa il processo d'integrazione d'Europa non sapesse tenere il passo della storia ora se penso all'euro è stato
Entrata nelle nostre tasche dai prima all'inizio del Cile all'inizio del prossimo anno appunto se penso a quello che si è fatto nel campo si è deciso nel campo della difesa della giustizia
Al fatto che nonostante tutto l'Europa sta continuano ad andare avanti mi dico le forze in Europa non è accreditato con il processo della storia auguro a tutti buon lavoro chiederei al presidente in beni
Vedi
Dopo
E allora
Grazie al dottor Salimbeni
Direttore dell'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo
La successione aveva dei lavori prima di entrare alla tavola rotonda su revisione dei Trattati vista dalle istituzioni prevede adesso
L'intervento del presidente della Provincia di Bologna prego professor Vittorio Prodi di là si preoccupa no no no no no andrebbe altro Prato Bologna la Provincia di Bologna ha fatto qualcosa per l'Europa recentemente prego
Grazie dottor D'
Questo vorrei ringraziare
La facoltà di giurisprudenza del resta di Bologna l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e la rappresentanza in Italia della Commissione europea per aver organizzato questo convegno e anche per l'invito importare questo saluto naturalmente porto il saluto proprio di tutte le autonomie locali nel di Bologna
Ma vorrei anche portare il segno di un interesse preciso all'argomento di questa mattina di questa giornata
è un interesse diretto in particolare legato alla Carta dei diritti io vorrei intanto ringraziare i parlamentari europei che hanno in veri perciò che hanno lavorato tanto a questo
E in particolare vorrei ringraziare indenni che con un gesto molto significativo a consegnato la carta alla provincia di Bologna
E questo in una situazione in cui evidente come la carta sia qualche cosa che sarà realmente pervasiva della nostra vita
Noi come Provincia in un processo di di riscrittura dello stile lo statuto che abbiamo in corso proprio per tutta la la messe di nuove responsabilità che sono venuto dalla provincia
Noi abbiamo inserito est ed è in via di approvazione Lens lo Stella la Carta dei diritti nello statuto della provincia ma non è una cosa formale è noi lo crediamo che sia realmente
Uno strumento di lavoro proprio perché sia chiaro
L'ispirazione delle delle delle nostre delle nostre determinazioni delle nostre decisioni
Ed è una una cosa estremamente significativa a partire per esempio dall'inserimento degli immigrati
è chiaro che tutte quelle discussioni che si sono fatte sua addirittura delle scelte da fare
Sul sull'uso gli immigranti da inserire
Non sono per me è tollerabile
Quello che c'è da fare prendere la Carta dei diritti e dire questo
Impegno che noi chiediamo ai cittadini che
Entro delle nostre comunità
E una carta laica
Ma una carta che ha delle ispirazioni che sono assolutamente chiare
E come dicevo lo consideriamo uno strumento di lavoro
Ed è quindi anche in questo senso che intendiamo
Essere coerenti con questo e d'altra parte certamente io personalmente sono stato deluso dal fatto che ancora qui in cinque Paesi abbiano posto resistenza alla formalizzazione di questa carta ma io sono anche convinto con il professor Mengozzi che quella carta a la forza per andare avanti proprio perché come già il dottor Salimbeni
Sottolineava già la corte europea si basa su quello per delle decisioni per cui certamente questione di tempo ma questa formalizzazione ci sarà e sarà quel germe di costituzione europea che noi tutti auspichiamo d'altra parte io credo che noi siamo di fronte ad ancora a breve resistenze degli Stati nazionali
Che hanno l'illusione
Di mantenere la sovranità in questo senso io dico la sovranità degli Stati attualmente della unione alcol la l'abbiamo già in parte persa
E io credo che l'Unione sia l'unico modo per recuperare quella sovranità persa
Ed è questo quindi
La considerazione che noi possiamo fare sul sul trattato di Nizza certo è stato molto meno di quello che si sperava ma è un passo nella direzione direzione e che noi vogliamo
E quindi questo sarà anche nel senso di una
Di una unione sempre più stretta perché effettivamente la l'allargamento ci possa essere l'allargamento possa essere nel senso della Carta dei diritti e nel senso anche che le autonomie locali
Desideravo e nel senso un po'in cui le autonomie locali desiderano anche impegnarsi
Proprio perché in particolare nei paesi India di associazione le si constata come de in particolare certi periodi di governi autoritari hanno in alcuni casi completamente spazzato via
Il il senso di appartenenza senza la motivazione della convivenza ed è in questo senso quindi che le Autonomie locali possono partecipare a dei programmi all'interno dell'unione perché fra IST fra istituzioni omologhe si possa fare realmente una un sistema che Possa anche puntare sulla grande motivazione della convivenza sulla consenso sulla democrazia sul perché
Sì Stassi
Ecco io quindi
Così
Assicuro da parte delle autonomie locali una completa sintonia è una concreta disponibilità per costruire assieme una Unione che sia realmente strumento di pace nell'Europa e nel mondo ecco tutti noi io credo individualmente
Con le istituzioni come associazioni come i Paesi siamo chiamati a capire i processi che stanno avvenendo in questo momento e apprendere parte consapevolmente e questo è l'importanza di questa giornata
Sono realmente grato agli organizzatori per questa occasione grazie
Grazie al professor Vittorio Prodi presidente della Provincia di Bologna e rappresentante per le autonomie locali
A questo punto diamo corso alla prima tavola rotonda dopo gli interventi di saluto
Diciamo che organizzativamente per
I nostri lavori
Passeremo un'oretta
Fino verso le dieci quarantacinque undici
La parte revisione dei Trattati vista dalle istituzioni poi ci sarà una pausa
Poi si riprenderà con la seconda tavola rotonda quali scenari per il futuro dell'Europa presieduta dal preside della facoltà di giurisprudenza Stefano perciò Stefano Bonarelli e verso le dodici e trenta ci saranno le conclusioni del primo vicepresidente del Parlamento europeo onorevole Renzo indegni ho detto bene così allora io voglio salutare in rappresentanza dell'Arma dei carabinieri il colonnello Alvisi vicecomandante provinciale e
Vi assicuro che non aveva inventato a fare un'intervista adesso quindi
Sono esigenze giornalistiche allora io presento i relatori di questo dibattito sulla revisione dei Trattati vista dalle istituzioni l'onorevole Elena Paciotti parlamentare europeo membro della Convenzione per la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Saluto il presidente della corte d'appello
Che è intervenuto ai nostri lavori
Il giudice del tribunale di primo grado delle Comunità europea e Paolo professor Paolo Mengozzi
E il professor Ferdinando Nelli feroci vicedirettore generale per l'integrazione europea del Ministero degli Affari Esteri
Ecco io
Fra un po'da tessuto connettivo tra questi interventi vorrei però da giornalista di provincia quale dividendo iniziare con qui qualche piccola domanda e qualche piccola provocazione
Prima il direttore Salimbeni diceva stiamo approvando degli spot
Per lanciare questa comunicazione io mi occupo di comunicazione è importante che siamo qui oggi numerosi in questa giornata di studio
Però c'è un mondo esterno e questa Carta dei diritti fondamentali ma che anche questa Europa non capisce
Pienamente
Noi siamo abituati in questi giorni onorevole Paciotti a vivere l'Europa della Fiorentina
Per cui associamo adesso l'Europa la faccia di Pecoraro Scanio non ha colpa sullo a qualche stalla ha qualche conflitto
Fortunatamente abbiamo letto sul Corriere l'altro ieri un lungo articolo
Del presidente della commissione che lancia alle sfide del futuro ieri sulla catena dei giornali
Nazione Carlino il giorno una lunga intervista del Presidente
Sulle novità da qui all'allargamento fino al due mila quattro passando per la la conferenza di Stoccolma ecco però
Un dibattito su culturale
Su quello che vuol dire essere Europa soprattutto dopo Nizza
Non si sente colpa soprattutto nostra colpa di chi fa informazione non colpa degli addetti lavori soltanto colpa di chi
Continua a pensare che la televisione di chissà adesso
Quanti rimproveri sia fatto solo da batticuore da sms da un pugno una carezza
Dalle ciabatte che si incontrano dalla D'Eusanio o da qualche Taricco nata a tarda sera
Beh devo dire che insomma c'è una bella differenza tra il mondo europeo che dovremmo vivere con le sfide dell'integrazione dell'occupazione
Della mobilità del progresso tecnologico e quant'altro e la nostra provincia Lita dell'informazione dello spettacolo e dell'approfondimento culturale negato sicuramente più all'apparire che non all'essere del nostro futuro
Prima riflessione seconda riflessione sulle domande del dopo Nizza
Nizza come dice il dottor Salimbene è stato un successo no un passo ha detto il presidente Prodi certo
Noi abbiamo rappresentato Nizza anche presso gli scontri fuori fossero stati anche degli scontri dentro scontri tra governi scontri tra istituzioni comunitarie in tutto questo l'Europa
è
Un valore
Che supera gli adempimenti burocratici e organizzativi
Ho anche attraverso le attività di confronto di trattativa
Sui voti ponderati ad esempio rischia di tornare ad essere una meccanismo di conteggio ecco diciamo che il fatto di aver approvato la Carta
Dei diritti fondamentali segna una svolta verso i valori ma il rischio di tornare ad una specie di burocrazia europea degli adempimenti è sempre dietro l'angolo
Io non sono un relatore ho fatto qualche provocazione mi fermo qui e poi collegano gli interventi lei gli illustri relatori la parola ora all'onorevole Elena Paciotti grazie
E mi pare che lei abbia fatto anche le domande giuste
Allora intanto che cos'è che cosa evidenziati
Quello che avrebbe dovuto essere ha ben chiaro si diceva l'Europa che e organza adesso quindici Stati si allargherà progressivamente fino al ventisette ventotto Stati le istituzioni che sono state pensate per i sei Stati originari
Non possono funzionare quando ci allarghiamo e diventiamo così grandi dunque bisogna modificarla queste istituzioni perché funzionino anche quando siamo di più
Sì sì sperava che Nizza sarebbe stata come dire per l'inizio della Costituzione di una organizzazione capaci di decidere efficacemente anche con contanti membri
In realtà si sono lamentati tutti dopo inizia tutti gli sono rimasti delusi tutti naturalmente degli europeisti
E credo che sia di è arrivato anche il momento di di di smettere di questo questo lutto insomma di valutare come stanno le cose
Le cose stanno secondo me in questo modo
Sono stati fatti effettivamente degli aggiustamenti che permettono ai nuovi Paesi di entrare e questo è uno dei dati positivi diciamo così finita perché se questi aggiustamenti non fossero stati fatti si è pesato quanto dovrà contare che so l'Ungheria la Polonia eccetera non soltanto l'Italia la Spagna ora c'è
Si è deciso come deve essere fatta la Commissione anche in presenza di questi nuovi Paesi si è deciso per esempio il Parlamento europeo a un numero di i deputati che non può superare i settecento secondo il trattato precedente noi siamo già seicentoventisei se vengono tutti gli altri Paesi come si fa si riscontra appunto sia ricontatta la distribuzione dei posti nel Parlamento europeo
Si è stabilito qualche cosa di più sul voto
A maggioranza poco e questo è uno degli aspetti più deludenti perché naturalmente se c'è il diritto di veto se siamo sei e e forse facile come dire mettersi d'accordo in quindici è più difficile se siamo in ventisette diventa impossibile nei bisogna ridurre il più possibile il diritto di veto vale a dire il voto all'unanimità e qui si è fatto molto poco
Si è fatto qualche cosa sulle cooperazioni rafforzate vale che significa che alcuni dei oggi quindici domani ventisette Paesi possono decidere di andare avanti verso un'integrazione più stretta cioè cos'è l'integrazione cos'è questo unione è essenzialmente una
Parziale progressiva condivisione di pezzi di sovranità
La sovranità appartiene agli Stati nazionali
Questi decidono di conferire insieme un pezzo di sovranità una ha competenza su alcuni temi che sono propri dello Stato con il trattato convengono di gestirla insieme con gli altri Stati europei ora siccome il livello di integrazione a quindici è di un certo tipo per esempio non tutti sono nell'Euro ci sono alcuni dei paesi dell'unione che non appartengono alla che non hanno accettato la moneta unica
Allora i Paesi che vogliono per esempio accettare la moneta unica non devono essere frenati da quelli che non vogliono farlo e quindi questo sistema delle cosiddette cooperazioni rafforzate consente di andare più avanti in questa condivisione della sovranità da parte di coloro che e sono d'accordo senza essere frenati da coloro che non sono d'accordo
E poi l'altra cosa che è stata fatta positivamente quindi avverte consentito più agevolmente che nel passato queste cooperazioni rafforzate uno dei dei vantaggi di Nizza e anche la riforma del sistema giudiziario abbiamo qui una giudice per la corte che ce lo può illustra
Però
Certo
Tentato non è stato un grande per lo spettacolo perché tutti hanno vista come l'ultima notte sì di Titano austero i vari rappresentanti su il quanto contro gli o quanti conti tu
E questo certamente non è un spettacoli edificante però io vi invito a a considerare
Che
Una volta prima dell'unione europea questo problema di quanto conta da uno Stato rispetto a un altro si risolveva con gli eserciti
Adesso si risolve con una notte di discussione e mi pare un tantissimo progresso ecco io credo che questo dovremmo sempre tenerlo presente quando ci preoccupiamo appunto del del la bistecca della mucca pazza del di questi regolamenti comunitari che vogliono regolamentare tutto Italy dai motori a scoppio i tagliaerba
Effettivamente c'è un eccesso ci sono molti scomodità dall'Unione Europea però non dobbiamo mai dimenticarci il quale il vantaggio fondamentale che noi abbiamo a parte le prospettive naturalmente economiche di crescita economica quello che abbiamo avuto assicurato noi europei è un diritto a alla pace almeno all'interno di questi confini questi confini dove per secoli si sono scontrati gli eserciti dove abbiamo avuto lutti e guerre nella spesso secolo passato nella prima metà di questo secolo abbiamo avuto due guerre mondiali
Data Germania e la Francia oggi sono Paesi fra i quali si passa senza neppure presentare il passaporto
E prima erano Paesi che si sono dilaniati in guerre feroci e allora questa intanto eh l'Unione europea teniamolo ben presente appunto succede che quella notte dell'undici di fare l'undici di dicembre chi sono molto così criticati questi Paesi su quanto contassero però alla fine hanno deciso in un trattato hanno convenuto e dunque mi pare anche questo buon
Come dire un buon risultato una cosa da astenere sempre presente
Rimane rimane la delusione per esempio del parente lo stesso Parlamento europeo per io risultati perché il parametro però ha fatto una breve risoluzione perché adesso sta studiando attentamente il contenuto dei trattati e darà una elaborata prenderà una elaborata posizione
Su sui trattati ma intanto ha dato una prima valutazione elettorale la Chica portata alcuni miglioramenti però molto lontani da ciò che il parlamento considerava necessario
Per un rafforzamento della capacità dell'Unione di accogliere nuovi Paesi e soprattutto per la sua legittimità democratica ancora una volta sono i ma di stati padroni dei trattati che lasciano ai governi gran parte del potere e poco delegano alle istituzioni comuni e infatti dice il Parlamento europeo ritiene che il modo in cui la maggior parte dei capi di Stato e di governo ha condotto i negoziati finali sul Trattato di Nizza mostri che essi hanno privilegiato interessi nazionali immediati rispetto a quelli dell'Unione
Comunque ci sono dei passi avanti che consentono l'ingresso di nuovi Paesi anche se ci sono delle lacune evidenti e dunque il Parlamento in carica la sua Commissione affari costituzionali studiare la questione di ma esprimere poi più approfonditi pareri e ritiene che il Consiglio europeo di vita abbia dimostrato l'inadeguatezza del metodo cito Conferenza intergovernativa tradizionale e che i lavori sull'ordine del giorno del dopo Nizza siano quindi da di fondamentale importanza ritiene che sia necessario questo fine convocare una convenzione simile a quella che ha la bora elaborato una carta dei diritti fondamentali
Perché nello stesso anno due mila si svolgeva da un lato la Conferenza intergovernativa pare dire le trattative fra i governi attraverso i diplomatici ma era totale segretezza su queste questioni diciamo di riorganizzazione del sistema di potere della dell'unione
E contemporaneamente si svolgeva invece sotto gli occhi di tutti punito tutti i documenti su internet con tutte le le le riunioni pubbliche atti l'i lavori di una convenzione che a sua volta era rappresentativa di organizza di di
Istituzioni democratiche come il parlamento europeo i parlamenti nazionali i governi nazionali la commissione e i risultati sono stati ben diverso nel in un tempo minore di quello previsto dal mandato cioè in nove immensi anziché un in un anno la convenzione che pure era così
Strana come organismo perché composta di soggetti delle più diverse provenienze come
Voi avete la la conferenza intergovernativa fatta da diplomatici diplomatici di carriera che conoscono benissimo i trattati che sanno benissimo quali sono le posizioni degli altri governi che conoscono nei dettagli e per abitudine
Antica è il loro mestiere insomma
E sessantadue componenti della della convenzione era soggetti che faceva tutt'altro che vengono da diversissime esperienze che parla tante lingue diverse che hanno culture diverso c'erano si giuristi nominati dei governi ma giuristi anche di grande levatura ma poi c'erano parlamentari comuni e eppure questa gente di diversissime provenienti diversissime colture non abituata a lavorare insieme
In nove mesi ha prodotto un documento che io naturalmente giudico positivamente avendo contribuito a a scriverlo e ad approvare anche se ovviamente non è il vino
Non tutto quei gli emendamenti che io ho proposto sono stati sono stati accolti è o può non sono stati accolti integralmente ma è giusto che sia così nessuno deve considerare la sua perché questo è di tutti e quindi deve essere come dire una qualche cosa che rispetta i punti di vista compagno e poi dicevo questa singolare compagnia di questi sessantadue persone provenienti lascia riuscita a produrre un documento che ha avuto il consenso del parlamento del consiglio e della Commissione
E e dunque ha avuto diciamo successo nel suo nella sua opera il la Conferenza intergovernativa invece fino all'ultimo nonna non ha trovato un accordo e l'accordo che ha trovato ha lasciato come dire delusi parecchi e dunque ne viene come dire con molta a facilità questa idea del Parlamento europeo che credo che sia in parte condivisa anche dal Parlamento italiano
Che venne allora la prossima conferenze dove aveva la prossima riforma dei trattati la facciamo col metodo della convenzione di questa pubblicità di questa partecipazione pluralista non facciamo la più nelle trattative riservate dei diplomatici beh
Questo non so se accadrà certo è che gli stessi governi che hanno ho concluso il Trattato di Nizza si sono accorti che non bastava questo per la verità viene sempre fatto già detto alla si fa questa costruzione europea per progressivi a momenti vede ad ogni trattato almeno negli ultimi casi è stato così
Impegnarsi a una successiva modifica per migliorare la situazione qui però addirittura a conclusione di Nizza si è detto che ora occorre un dibattito nel l'allegato quattro al trattato c'è una deliberazione del Consiglio dirige ora occorre un dibattito più approfondite più ampio sul futuro sviluppo dell'Unione europea e questo dibattito dovrà coinvolgere tutte le parti interessate
Anche i rappresentanti dei Parlamenti nazionali portavoce dell'opinione pubblica ambienti politici economici accademici rappresentanti della società civile si sono accorti che quel che manca è una discussione ampia democratica pasta su che cos'è l'Europa su che cosa deve diventare
E quindi dice ottenuto stabilisce anche che cosa dovrebbe affrontare questo dibattito
La divisioni di competenze fra l'Unione e gli Stati membri
Lo status della Carta dei diritti fondamentali che è stata proclamata a Nizza la semplificazione dei trattati il ruolo dei Parlamenti nazionali nella costruzione dell'Europa
Ora quale può essere
Illa ruolo l'apporto della carta dei diritti a questo dopo io credo che sia un apporto molto interessante rilevante perché noi vediamo che c'è una certa incertezza delle prospettive infatti si dice c'è la necessità di un dibattito ampio
E questo dibattito ampio
Dovrà riguardare non soltanto il come fare una maggiore integrazione dell'Europa ma anche se debba esserci una maggiore integrazione dell'Europa perché questo è il problema maggiore non si può probabilmente continuare ad andare avanti così
Ogni volta cercando di trovare un'intesa su come fare di più come fare meglio con alcuni degli Stati partecipanti che invece non vogliono fare né di più nel mezzo
E probabilmente voglio per certa parte anche tornare indietro allora c'è da fare una necessità di un progetto politico di un progetto costituzionale come dopo e diamo questo entità sovranazionale questo ordinamento sovranazionale che coesiste convive con gli ordinamenti nazionali non li sostituisce
Non li sopraffatto convive accanto al a al sovranità nazionale agli Stati nazionali questo ordinamento sovranazionale che dobbiamo decidere che cosa fare essa deve essere soltanto un'aria di mercato come per esempio e credo la visione britannica che vede con favore l'allargamento perché così il grande mercato si amplia madre essenzialmente un grande mercato
Oppure deve essere una entità politica con una sua identità non c'è dubbio che la Carta dei diritti fondamentali ma in questa seconda direzione perché già
A
La funzione di definire di rappresentare una carta di identità del dell'unione europea il suo sistema di valori condivisi il suo sistema di principi condivisi
E però questo va in qualche modo assunto in comune questo progetto politico
Perché non è purtroppo è tante cose insieme e da un lato certamente un'unione già federale basta vedere la moneta unica
Però è anche un un una grande area di scambio e basta vedere il suo mercato
I Cahiers esteri e di sicurezza comune quindi non è tante cose insieme e adesso probabilmente sarà difficile andare avanti senza scegliere come deve essere
Io francamente personalmente naturalmente non ho dubbi sulla necessità di una integrazione politica anche perché senza questo progetto
Politico progetto costituzionale andare avanti con questo minimalismo costituzionale
Non affronta non è all'altezza dei dei problemi che abbiamo perché dobbiamo stabilire anche qual è la posizione dell'Unione europea nel mondo nel mondo nella globalizzazione non può
Aversi una politica estera una politica di sicurezza senza avere proprio progetto politico una propria identità politica fare di questa grande area una semplice aria di grande mercato probabilmente non regge non regge perché le regole altrimenti ci verranno imposte dagli altri se vogliamo contribuire a stabilire le regole del mondo dobbiamo essere anche un un soggetto con una sua identità politica
Questa entità politica viene data io credo pienamente dalla Carta dei diritti come contenuto naturalmente non come progetto costituzionale
Però può servire al progetto costituzionale perché può essere la prima parte di una costituzione europea
E dico
Crea questa identità dell'Unione la Carta dei diritti perché appunto rappresenta questo insieme di valori condivisi
Secondo un principio di convivenza delle diversità non pretende questa a questa carta non pretende questa Europa di avere un unico modo
Vuole far convivere tante diversità i popoli non non diventeremo mai di come gli Stati Uniti d'America che quand'anche facessimo agli Stati Uniti d Europa perché nativi d'America sono tali che anche il sudamericano il giapponese che diventa americano di finta americano condivide quella unica visione del mondo che è propria di quel Paese
E invece abbiamo delle diversità radicata ed i nostri popoli che vogliamo mantenere
E qui noi creiamo una convivenza di popoli diversi che vogliamo rimanere diversi con lingue culture tradizioni religioni etnie diversi e qui se non vogliamo fare un progetto di omogeneizzazione un unico modello vogliamo mantenere questa confidenza di diversi che si mantiene grazie alla laicità delle istituzioni
Vogliamo anche creare una assetto democratico
E per questo le istituzioni dovranno democratizzare assi
Per consentire alle maggioranze di decidere però la democrazia non è soltanto le decisioni della maggioranza
E anche la possibilità di decidere da parte della maggioranza sulle cose decidi il PD
Perché ci sono delle cose che non sono definibili che sono per l'appunto i diritti fondamentali che non possono essere violati neanche dal legislatore
E allora
Un modo per garantire la democrazia è quella di garantire i diritti fondamentali dei cittadini che non possono essere violati non possono essere toccati neanche dalle decisioni delle maggioranze politiche
Ora la Carta dei diritti questa funzione di democratizzazione attraverso i diritti c'era
Garantisce per l'appunto i diritti fondamentali delle persone
Allora io credo che questo questa funzione della Carta dei diritti nel dopo Nietzsche sia importante da molti punti
Sì è importante perché da questa identità politica perché stabilisce i valori comuni perché consente la competenza dei diversi perché assicura una forma di democratizzazione che perché ha dato una indicazione di modo di affrontare e risolvere i problemi del trovare un consenso fra opinioni molto diversificate attraverso le modalità per con cui la carta è stata formata e e e costruita e cioè questa convenzione che opera nella totale trasparenza è indubbio che nella dopo Nizza si possa affidare evidentemente la redazione dei trattati una convenzione non è una cosa fattibili trattati devono essere ovviamente trattati dai governi stipulati dal Governo questo è naturale però gran parte del lavoro preparatorio potrebbe essere utilmente fatto da questa organizzazione da da un'organizzazione analoga
Che potrebbe discutere preparare una nuova sistema di trattati con un progetto costituzionale definito con la partecipazione dei Paesi candidati con la partecipazione dei parlamentari quindi
Per concludere io credo che davvero come hanno detto i governi dei nostri paesi occorre un grande dibattito
Occorre attraverso questo dibattito cominciare a costruire una sfera pubblica europea in cui si possa esercitare una democrazia maggiore dell'attuale ma soprattutto occorre che nel discutere di tutto questo noi siamo consapevoli che l'allargamento dell'Unione la ricostituzione dell'intera Europa
Il più grande progetto politico che ci sia oggi forse nel momento
E perciò non dobbiamo guardarlo con l'occhio così mio petto della nostra preoccupazione per la nostra visti
Qui andiamo davvero molto alti andiamo a toccare il futuro delle delle nostro giovani generazioni il nostro futuro andiamo a toccare un'idea di allargare a all'estero
Possibilmente in un futuro anche ai Balcani
Un'area di stabilita di sicurezza di benessere che a noi ha garantito la pace e che speriamo posso garantirlo anche al di là degli attuali confini
Grazie onorevole Elena Paciotti
Ci ha dato un largo respiro questo non può che farci bene
Rimanere ancorati semplicemente regolamenti e alle attività di conteggio
Si rischia l'asfissia
Questo suo discorso con l'ancoraggio alla Carta dei diritti fondamentali
Ci apre uno scenario interessante di grande
E di grande prospettiva
Soprattutto i valori soprattutto per il futuro dell'uomo europeo
Proseguiamo questo giro grazie onorevole Paciotti ed è la donna europea insomma questa
Passo la parola adesso al giudice il professor Paolo Mengozzi
Giudice del tribunale di primo grado delle comunità europee
Con questa domanda quattro facce già qui di professor Mengozzi una Europa della giustizia
La ringrazio di avermi dato la parola e vengo subito rispondere alla sua domanda
Integrando la ovviamente con gli elementi che questo convegno richiede siano aggiunti bella dire quali sviluppi porta questa giustizia
Ma prima di farlo sento il dovere di unirvi al pro rettore e al presidente Prodi nelle ringraziare io organizzatori e nelle ringraziare specificamente l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e il primo break vicepresidente del Parlamento europeo per l'iniziativa che hanno preso ringraziare anche la commissione europea
Per questa scelta che con ora l'Università di Bologna e miss doppio in questo momento in quanto non dimentico di essere ancora un professore di questa università e credo che con questo d'interpretare anche i sentimenti della professoressa Rossi che dirige il Centro sperimentale di ricerca sul diritto delle comunità
Europee che e e tanto attivo in questa città sui temi dell'integrazione europea e peraltro vorrei anche dare una parola di conforto al direttore Salimbeni per questo suo diciamo
Regredire di l'arresto ed è stato così tempestivo come avrebbe voluto e in realtà qui nel nostro ateneo e questa funzione di apertura del dibattito a tutta la società è già iniziato perché questo incontro è stato preparato da un incontro sulla carta sotto i diritti fondamentali che si è svolto in una sede del nostro ateneo a Forlì e che quindi ha riempito questo tempo e devo dire che in questo incontro ci sono stati prestigiose Semini contributi che sono venuti da professore di tutti gli atenei d'Europa
E e io sono riuscito accogliere è un intervento molto lucido e già molto diciamo di informazione e quindi apertura dell'approfondimento tenuto dalla onorevole Paciotti quindi queste cose e credo che siano dovute e quindi e nel sorreggere l'Università di Bologna e con lei sin dal primo momento in cui lei ha concepito questa azione un'azione che risulta particolarmente importante perché condivido appieno e il fatto di e proseguire col metodo della convenzione ma credo che vada sottolineato un elemento molto importante che senza diciamo il coinvolgimento dei popoli europei etico volutamente dei popoli europei e non potremmo arrivare a la Costituzione della unione europea che richiede anche la ratifica da parte degli stati membri è necessaria quest'opera e quindi uno augurio che questa attività che voi state iniziando qui prosegua e si raccordi all'azione che si deve volgere anche in altri paesi nei paesi i cui governi sono neghittosi ma qui siccome dobbiamo realizzare la convivenza non sono praticarla
Dobbiamo anche portare la nostra gente che è convinta del Polo per il processo di integrazione europea in quei Paesi dove ci sono delle risultanze e dobbiamo promuovere e questo è un compito dell'università anche un impegno dico della gente del nostro Paese per dimostrare a quei Paesi neghittosi che la convivenza in Europa è è convivenza tra Paesi civili gente civile perché la realtà
E queste che e ci sono veri temi che sono legati anche a delle diffidenze diciamoci molto chiare
Nei confronti dei partners di questo processo di integrazione europea e queste e diciamo diffidenze certamente potranno aumentare con l'avviamento quindi quel metodo che si è seguito con la convenzione sia il metodo ma un metodo non soltanto per realizzare la convenzione ma un metodo appunto per aprire un dibattito che coinvolga i popoli dell'Europa perché senza e il supporto delle opinioni pubbliche nazionali non si potrà arrivare a una Processo Complesso come quello delle ratifiche dei trattati che e dovranno comunque alla fine essere conclusi e sotto questo profilo credo che il Parlamento europeo potrà dare un notevole aiuto a questa integrazione del cento e adesso vengo alla domanda esiste già una giustizia europea beh io credo che
Se le diamo Formia a Bologna
Se vediamo
Diciamo l'intervento molto lucido che ha Forlì è stato fatto dall'onorevole Pacciotti alle cose che possono essere dette oggi bisogna dire che certamente una aiuto al al risultato
Sia pure diciamo provvisorio che sia punto
Una aiuto a questo risultato è venuto dal mezzo la convenzione ma anche venuto dal fatto che il terreno era stato arato già dall'attività della corte di giustizia e e devo dire che e o colto nella convegno di forni un invito a fanno rizzare i il contributo che può venire per istituzioni giudiziarie comunitarie in un rapporto di ecco io cooperazione e di coordinamento con e l'aiuto può venire da la corte europea dei diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa ma preservando le specificità di questo contributo perché ricordiamoci bene che questa Europa
Che noi stiamo costruendo è un Europa che non è soltanto fatta di diritti civili e politici ma anche fatta diritti sociali
E l'opera della corte di giustizia è stato molto importante ed è questo che l'onorevole Paciotti ha messo in evidenza a Forlì perché ha saldato la tutela dei diritti civili e politici con la tutela dei diritti economici e sociali e per la tutela dei diritti non solo del riprese ma anche dei lavoratori
E sotto questo profilo difendo questa esperienza nuova e che certamente mi fa rimpiangere quest'Aula ma mi riempie il cuore di in problemi che impegna i nuovi io ho mi sono accorta occorre in sostanza alla corte di giustizia e al tribunale di primo grado la comunità europea noi ogni giorno cerchiamo di costruire la sintesi tra i diritti civili e politici edilizie una sociali perché ogni qual volta noi siamo chiamati a decidere su una questione in materia di concorrenza in materia di aiuti di Stato in materia di concentrazioni abbiamo di fronte agli occhi
Il lavoro di centinaia se non di migliaia di persone e questo è il lavoro delicatissimo
A cui si applica la la corte di giustizia e a cui si applica pure il tribunale di primo grado solo che
La realizzazione dei diritti in generale
Ma la realizzazione ogni specifico dei diritti economico e sociali saltati ai diritti civili
E e e politici richiede come mai che sì con realizzi in concreto che si attui in concreto un principio che sta scritto nelle nostre coscienze che è stato diciamo sancito dalla e carta dichiarazioni universali dell'uomo che è stato ripetuto alla convenzione che si ritrova anche nel racconto nella Carta fondamentale di diritti all'articolo quarantasette
In cui si dice che ogni individuo addirittura che la sua causa si esaminata equamente pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un giudice indipendente imparziale precostituito per legge
Ora tra tutti questi elementi che sono fissati
Da questa disposizione ce n'è uno che è è molto caro a tante persone e che sono qui e vedo illustri magistrati che di lo vivono tutti i giorni ma che al cuore anche delle preoccupazioni per la realizzazione di una vera giustizia in oro ed è quello di una giustizia chi sia
Rapita gliela giustizia che e si realizzi interni ragionevoli e se questo è vero per i diritti civili e politici questo è ancora più vero per i diritti economici sociali di cui la corte di giustizia alternati primo grado servivano preoccupa
Ed è questo il il problema che è stato affrontato
A Nizza
Previa una lunga riflessione che ha visto coinvolti anticipatamente rispetto a Nizza il Parlamento europeo la cui presidente della commissione giuridica l'onorevole Palacio
Fin qui si è impegnata saldamente anche vedendo sul campo alla corte e riflettendo con i giudici che non potevano avere un ruolo da protagonisti nella elaborazione delle scelte politiche per Nizza ma c'è stato un contributo che è venuto dalla commissione ed è un contributo che è venuto anche da e quella che è stato un gruppo di amici della Presidenza del Consiglio che appunto doveva curare il i lavori della conferenza e si è lavorato intorno a questo punto e e il problema che si è posto è un problema e di come razionalizzare il sistema giudiziario europeo per potere a bere una giustizia comunitaria che risolvesse quei problemi di cui io o parlato in termini ragionevoli e i gli interni di tempo secondo e i il principio de le de de de delle regionale
E per far questo ovviamente
Sì
Posto il problema di rivisitare il
Il modo in cui oggi è organizzato il sistema giudiziario comunitario
E a un certo momento per fare fronte a questi problemi di una giustizia comunitaria e rapida si è pensato di istituire il tribunale di primo grado delle Comunità europea accanto alla corte di giustizia e si è pensato alla corte di giustizia come di giudice costituzionale e al tribunale delle comunità europee come l'organo
Destinato a ricevere i ricorsi delle persone fisiche e giuridiche in un primo momento si è pensato a questo tribunale come una specie di strumento giudiziario per alleviare il conto della corte di giustizia e per rendere diciamo più tempestiva l'azione della corte di giustizia ma col passare del tempo
I il la cui esistenza extra corte ingiustizie e Tribunale ha fatto vedere come ci fosse una corresponsabilità nell'esercizio di queste funzioni perché
E il tribunale è stato concepito come tribunale di primo grado
E avverso le cui decisioni si poteva ricorrere la corte di giustizia
Su questioni di diritto
Ma della pratica che ha è occorso che soltanto il venti per cento delle decisioni del tribunale siano stati impugnate davanti a me corte di giustizia e soltanto un un venti per cento delle impugnazioni ha dato luogo a sentenze del mandamento se ha creato un clima quindi di grande fiducia
Delli operatori e dei cittadini europei e in questo sistema che è stato visto sempre più come un sistema diciamo e bitto binario funzionante in in primo luogo davanti alla corte al tribunale delle comunità europee e in secondo dischi seconda istanza davanti alla Corte ci sia per quanto riguarda i ricorsi delle persone fisiche e giuridiche
Ma
Problemi molto
Le prese di posizione che il tribunale
Ha dovuto porre in essere in relazione al funzionamento del Parlamento europeo
E e
E decisioni di chi vuole a rilevanza si pensi
Prese di posizione del tribunale in relazione
Quello che è il rapporto tra Stati membri e istituzioni comunitarie nel quadro delle procedure in
Infrazione tutte queste serie di elementi hanno prodotto diciamo la sensazione di una condivisione della responsabilità ed è stato sulla linea di in questo che e a Nizza si è modificato quello che era l'articolo duecentoventi del trattato in tv dalla Comunità europea che diceva la Corte di giustizia assicura il rispetto del diritto dell'interpretazione e l'applicazione del trattato
Per e stabilire in questo articolo che la corte di giustizia e il tribunale di primo grado assicurano al riguardo che spinte in rispettive competenze il rispetto del diritto nel disprezzo nell'applicazione del trattato
Il problema però che si è posto alla luce di questa diciamo organizzazione nuova del del sistema giudiziario è è stato quello di pensare una divisione del lavoro tra la corte di giustizia e il tribunale in termini nuovi ma il tutto
Non certo per realizzare uno scaricabarile da parte della corte di giustizia o per vedere crescere il pennacchio del tribunale delle comunità europee il tutto e in una logica assolutamente stringente che era logica e delle riassetto dei diritto di ciascun Stato e di ciascun persona fisica o giuridica ad Atene giustizia quando per uno Stato ovvero una persona fisica o giuridica
Siano in gioco dei diritti e dei doveri sanciti dal diritto comunitario e non dobbiamo dimenticare che e e diritti e i doveri senza diritto comunitario vengano a toccare profondamente la sera dei diritti
Economici e sociali tribolazioni perché appunto quando si decide una questione in materia di concorrenza in materia di Enti di Stato in materia di concentrazioni si decide sul destino di grandi numeri di lavoratori
E quindi una funzione sociale di questa giustizia la giustizia esiste ma deve funzionare in modo da rispondere a questa funzione sociale che al massimo grado inevitabile
Ed è in questa logica
Di un'attenzione a questi problemi che sia abbandonata quella diciamo idea che undici anni fa a aveva e accompagnato l'istituzione del tribunale di primo grado e che era nel senso che al tribunale di primo grado per essere affidate le questioni in materia di lavoro dei funzionari delle comunità europee oltre a qualche cos'altro che era pure importante perché era costituito dalle materie della concorrenza
Escludendo se gli aiuti di Stato escludendo sempre concentrati
E si è
A Nizza cercato di far fronte a questo problema di un sveltimento della giustizia comunitaria prevedendo la possibilità di istituzione di
Camere e giurisdizionali che e operino fuori dalla corte di giustizia e fuori dal tribunale a cui affidare tutto una serie di questioni che sicuramente sono importanti che a strano anche spazio all'elaborazione di importanti principi nuovi come sono le questioni di lavoro di tutti i dipendenti delle comunità europee e anche questioni in materia di diritti di proprietà intellettuale e si è previsto che tutto questo diciamo serie di contenzioso giudiziario
Venga trasferito a queste Camere giudiziale
Poter detenere il lavoro del tribunale concentrato su questioni di carattere economico nella realizzazione di una
è qua amministrazione e applicazioni del diritto comunitario della economia
E ovviamente nel momento in cui si realizzava il la un sistema in cui esisteva un tribunale e una corte e di giustizia si evitava un principio di civiltà giuridica che e molto caro
Alla civiltà occidentale e sicuramente applicato nel nostro Paese e il principio del doppio grado di giurisdizione e allora sotto questo profilo e si è previsto che i ricorsi
Al
Che le decisioni della camere giurisdizionali
Con i ricorsi le contraddizioni della Camera Senato e possono essere presentati alla il tribunale di primo grado e quindi il tribunale di primo grado nato come misura di primo grado mantenendo il nove giura retrogrado per ragioni di compromesso e di ovvia
Necessità militare o di urtare certe suscettibilità
E ed è previsto che possa diventare e porta serale di secondo grado
E con con meccanismo che è stato contemplato sempre in questa logica di conciliare principi di giustizia come il principio doppio grado di giurisdizione con quella di sveltimento della attività giudiziaria e si è previsto che contro la decisione di secondo grado
Del tribunale non sia possibile altro ricorso alle parti private
Sia e neanche gli Stati e neanche alle istituzioni però è siccome oltre ad un diritto ad una giustizia
E ad una giustizia rapida esiste anche il diritto alla giustizia uniforme per eventualmente superare eventuali disarmonie che ci possono essere tra giuristi prudenza del tribunale curato la corte di giustizia si è previsto la possibilità per il primo avvocato generale della corte di giustizia di chiedere alla corte di giustizia un riesame delle decisioni del tribunale di primo grado il quale nel termine di un mese deve pronunciarsi avvocato il primo Canto generale
E nel termine di un altro mese la cortesia deve decidere se considerò portone il riesame ecco quindi una tentativo di conciliazione di questa esigenza di una ripartizione nazionale del lavoro
Di una realizzazione di la giustizia e più rapida con il principe incipit selezionati della civiltà
Giuridica che presiedono all'attività giudiziaria in Europa professore con l'ingrato compito di e io ho la infelice compito di concludere dicendo che
Il
Compito
Della giustizia comunitaria è stato quello di assodare quel terreno che ha portato a quel troppo importante che la Carta fondamentale dei diritti
E che il compito che attende il sistema giudiziario comunitario
è un compito di contribuire a un diritto sacrosanto di cittadini che è parte fondamentale della democrazia dell'imitazione di una giustizia che sia veramente tale che per essere tale ha bisogno di essere una giustizia
Rapida e efficiente soprattutto nel momento in cui la giustizia comunitaria
Oltre a dover far fronte a i diritti civili e politici tradizionali deve far fronte realizzazione di diritti economici e sociali dei popoli d'Europa
Grazie al professor Mengozzi chiedo di nuovo scusa
Per
L'intervento ma è stato un'appassionata relazione che ha fatto trascorrere
Questi venti minuti in maniera rapidissima sì così possiamo dire
Puntando sulla relatività del tempo quindi grazie di nuovo al professor Mengozzi anche per l'incitazione l'incitamento che ci ha dato alla
Maniera del giurista
Sulla invocazione bella
Inizia rapida certa e dei qua soprattutto nei nuovi comparti che il vivere sociale economico dell'Europa
Ci impone
Ci sarà il dibattito alla fine della Seconda tavola rotonda cioè attorno a mezzogiorno visto che si parla di giustizia colgo l'occasione
Di citare il presidente della corte d'appello che saluto il professor Manlio Esposito mi scuso per prima ma non avevo
La indicazione di retta grazie per la sua partecipazione
E adesso passiamo la parola al dottor Ferdinando Nelli feroci vicedirettore generale per l'integrazione europea del Ministero degli Affari Esteri quindi il governo quindi i governi
La mia provocazione rapidissima ma questi governi vogliono davvero l'integrazione o si cerca solo
A me
La ringrazio vediamo se riusciamo a rispondere a questa domanda intanto c'è il governo il governo
Prima risposta è questa
Io volevo però aprire
Queste mie brevissime considerazioni credo poco più di un quarto d'ora associandomi ai ringraziamenti del professor Mengozzi
Gli organizzatori in particolare il Parlamento europeo vicepresidente ben l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo l'Università di Bologna le autorità locali lo faccio con particolare calore perché vorrei notare che questo tipo di dibattiti questo tipo di occasioni fondo si colloca perfettamente
Nella scia dei quella prospettiva che è stata già citata oggi
Che si è aperta con Nizza e che si dovrebbe chiudere con o meglio riaprire con la conferenza con la nuova conferenza intergovernativa del due mila e quattro e che prevede proprio in questa fase preliminare l'attivazione la mobilitazione
Di un vasto dibattito che dovrebbe auspicabilmente coinvolgere non soltanto i famosi rappresentanti dei governi ma anche le forze vive della società civile quindi ben vengano queste occasioni anzi mi auguro che si moltiplichino perché da queste occasioni che devono essere e per questo io ho chiesto spero che sa così sia
Che ci sia anche il dibattito in senso effettivo determina per sentire il vostro punto di vista perché da da questo tipo di occasioni di confronto i governi e le istituzioni traggano indicazioni sul come comportarsi in vista del due mila e quattro
Vorrei partire cercherò di farlo nel modo più rapido possibile dalla nel nel per dirvi quello che volevo dirvi da quella
Osservazione che ha fatto l'onorevole Pacciotti sulla differenza del metodo che ha caratterizzato nel corso dell'anno appena trascorso i due esercizi negoziali a cui si è fatto riferimento qui da un lato il metodo da convenzione dall'alto il metodo e la Conferenza intergovernativa la convenzione con l'ho detto
Organo caratterizzato da una massima trasparenza apertura partecipazione al dibattito di non specialisti la Conferenza intergovernativa caratterizzata dalla opacità o mancanza di trasparenza segretezza dei negoziati diplomatici tradizionali
E dalla sorpresa apparente per il risultati raggiunti a Nizza cercherò nei limiti del tempo che nella predisposizione di squarciare il velo sulla segretezza di questo negoziato e di di qualche cosa sull'azione che il governo italiano ha svolto prima di iniziare il corso dei negoziatori a Nizza sarò brevissimo
Vediamo di inquadrare il problema Nizza la Conferenza intergovernativa era stata convocata per rispondere ad una
Esigenza molto precisa che era quella dell'adattamento delle istituzioni dell'Unione
In funzione di in vista di una prospettiva altrettanto ormai chiaramente individuata che quella dell'allargamento dell'Unione cioè della Prost la prospettiva del passaggio la unione a quindici membri a un'Unione a ventisette eventualmente in una prospettiva di più lungo periodo ventotto membri quindi adattare composizione e funzionamento di istituzioni che erano state concepite originariamente per un'unione di sei membri
Già sottoposte a uno sforzo notevole grattamento per funzionare in unione a quindici consentire loro di funzionare in Unione a ventisette ventotto Stati
Non è l'unica sfida dell'allargamento qualcuno ha citato Pedoto Salimbeni stamani
I problemi che l'allargamento pone in termini di coesione economica e sociale che vuole aggiungere anche i problemi che l'allargamento pone in termini fremente di ridefinizione degli obiettivi di fondo del processo di integrazione
Ma
C'era come più gente ai più immediata questa sfida della funzionalità delle istituzioni cui la Conferenza intergovernativa avrebbe dovuto risponde in particolare su tre quesiti specifici che erano quelli rimasti aperti
Con il Trattato di Amsterdam che trattato di Amsterdam non aveva risolto
Cosa che citati dalla Paciotti la composizione dalla Commissione l'estensione del voto a maggioranza la riconversione del voto in Consiglio
Vorrebbe dire che la fase preparatoria quella che ha preceduto l'avvio sapere proprio del negoziato in sede di Conferenza interpellati allo sforzo principale del governo italiano alla sua quello di estendere il mandato della conferenza cercare di far sì che fosse possibile affrontare in questa occasione che ripeto l'ultima occasione di revisione dei trattati
Con questa composizione cioè a quindici Stati membri di estendere il mandato così da poterli comprendere altre questioni oltre quelle
Tre che vi ho citato avevamo chiesto che si potesse parlare di cooperazioni rafforzate di revisione del meccanismo delle cooperazioni rafforzate all'inizio eravamo stati presi per visionari alla fine abbiamo ottenuto il risultato che abbiamo
Che c'eravamo proposti avevo chiesto di parlare di semplificazione dei trattati
In questo non siamo riusciti perché la complessità del compito francamente non lo consentiva ma è uno dei punti che restano all'ordine del giorno per il due mila e quattro
Hanno chiesto di affrontare il tema delle riforme dei trattati necessarie per tenere conto degli sviluppi che l'Unione sta realizzando nel campo della difesa comune tema che oggi non è stato evocato
Che meriterebbe forse una giornata di studio ad hoc ma di grande rilievo politico e su questo abbiamo tenuto risultato che era quello che ci ponevamo
Quindi già fin dalle prime battute addirittura la fase preparatoria preparatoria del negoziato la posizione italiana era stata questa
Impegno per ottenere che la conferenza si desse un orizzonte un mandato di lavoro più ampio di quello strettamente collegato ai tre temi istituzionali in parte siamo riusciti in parte no
Vorrei però sottolineare lì che tutto il negoziato è stato caratterizzato da un enorme difficoltà di fondo tesori a Nizza esplosa nelle forme più clamorose manifeste anche così ampiamente sottolineate dalla stampa sostanzialmente per due elementi di conflittualità
Evidenti uno di tipo più tradizionale fra Paesi europeisti
Sede realisti diciamo Paesi caratterizzati da una visione progressiva progressista della costruzione europea
Tipo l'Italia ma tipo anche i paesi e denunce e tipo soprattutto in questa circostanza specifica la Germania
E dall'altra lo schieramento dei Paesi euroscettici d'Europa osservatori con il Regno Unito in testa e tutto il fronte dei nordici e quindi un confronto fra questi due schieramenti
Ma e qui la novità che se vogliamo rispetto ad altri battute nel negoziato sulle riforme
E questa Conferenza intergovernativa sottolineato con particolare frasi una contrapposizione altrettanto netta altrettanto marcata tra Paesi piccoli paesi grandi e vedevo il motivo motivo perché due dei temi di negoziato
Cioè la riparazione del voto in Consiglio la composizione della Commissione chiamavo in causa direttamente la collocazione dire addirittura lo status dei singoli Paesi all'interno della costruzione europea
Che cosa abbiamo ottenuto o
Sui risultati di Nizza sia già soffermato all'onorevole Paciotti io non vorrei tornarvi se non per rileggerli attraverso la chiave di lettura che è quella degli interessi
Che come Governo italiano avevamo sostenuto nel corso del negoziato
Primo direi dovremo fare dobbiamo fare una una considerazione di carattere generale sì al di là della valutazione sulla bontà del compromesso e credo che sia facile concordare sul fatto che il compromesso è stato modesto ma è stato modesto per delle ragioni profonde
Che occorre conoscere di cui occorre tener conto oggi siamo chiamati ad un impegno fondamentale tutti collettivamente
Paesi membri istituzioni dell'unione guardo al Parlamento con particolare attenzione perché aspettiamo per il mese di marzo una valutazione ufficiale del Parlamento oggi l'impegno che aspetta che ci attendiamo e quello di portare a ratifica il Trattato di Nizza
E credo che sarebbe un disastro sì insisto sulla parola disastro
Se malgrado le carenze malgrado le inadeguatezze il Trattato di Nizza dovesse subire una battuta d'arresto presso uno o l'altro dei parlamenti nazionali ricordo per chi l'avesse dimenticato quello che successe nel novantadue novantatré
Quando l'allora ben più complesso ben più impegnativo trattato di Maastricht fu portato alla ratifica dei parlamenti nazionali e cosa si Sussi risorse con un insuccesso in Danimarca
Sì Orhan monca amoroso fallimento in Francia la Francia si spaccò il Paese visse un momento di grande dibattito nazionale di grande lacerazione nazionale
Per soddisfare le richieste Parlamento danese fu necessario rinegoziare parti del trattato
Ma in questa situazione cioè con l'incombenza di una conclusione dei negoziati di adesione
E con il tipo di aspettative che abbiamo suscitato nei Paesi candidati una battuta d'arresto delle ratifiche del Trattato di Nizza sarebbe un clamoroso sebbene dell'unione e una un una circostanza che dovremmo credo tutti collettivamente impegnarci ad evitare
Pur mantenendo le legittime più che fondate riserve che abbiamo su un compromesso raggiunto a Nizza
Vorrei rapidissimamente passano in rassegna i punti salienti del compromesso Nizza per dirvi come viene giudicato dal governo italiano
Estensione del voto a maggioranza qualificata e forse anzi sicuramente l'aspetto più deludente dal nostro punto di vista
Ed è l'aspetto sul quale si è riusciti ad ottenere di meno non tanto in termini quantitativi l'Epifania ma contare il numero di disposizioni che sono passate dall'unanimità alla maggioranza ne possiamo annoverare circa trenta quanto dal punto di vista qualitativo perché con alcune modeste eccezioni e parziali eccezioni tutte le aree politicamente sensibilità la fiscalità all'ambiente alle politiche sociali sono rimaste a l'unanimità
Né c'eravamo posti un obiettivo molto ambizioso forse troppo ambizioso perché al limite paradossalmente ha quasi indebolito la nostra posizione negoziale ne avevamo detto che eravamo a favore della di una regola di carattere generale che fissasse i di una regola che fissasse il principio della maggioranza qualificata come regola di carattere generale per poi individuare successivamente un certo numero di
Eccezioni cioè di casi per i quali sarebbe rimasta la regola dell'unanimità
Questo approccio non è passato su questo punto le resistenze degli Stati membri si sono manifestate in maniera più clamorosa età sesso di cui dobbiamo tener conto perché probabilmente quello che è successo a Nizza ci conferma che siamo arrivati al limite
Nelle circostanze attuali ed è una lezione per il futuro di quello che è possibile ottenere interni trasferimenti di sovranità nazionale quindi ripeto è forse l'aspetto sul quale nostra valutazione e più negativa
Composizione della Commissione anche questo non è un risultato brillante l'avevamo
Posto l'obiettivo e insistito per ottenerlo di una commissione che venisse ridotta nella sua membership massimo di venti meglio ancora se fossero stati quindici commissari
L'idea era quella di avere un organo autorevole
In grado di conservare il suo ruolo di impulso di guida del processo di integrazione non un'assemblea pletorica dalla quale venissero rappresentati gli interessi degli Stati membri ci siamo scontrati con l'opposizione durissima i Paesi piccoli che per motivi devo dire onestamente in larga misura anche condivisibili considerano irrinunciabile il principio di un commissario di un proprio cittadino membro della Commissione e va aggiunto in questo senso molto importante da tener presente che i Paesi candidati tutti indistintamente condividevano questa posizione
Arrigo alterazione del voto lì il giudizio
Mix misto perché da un punto di vista della tutela degli interessi nazionali credo che siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo e quello che ci eravamo proposti anche con la nostra proposta formale c'è una sostanziale
Ridistribuzione dei pesi specifici a favore degli Stati più grandi in più devo aggiungere anche se per noi non era una questione di vitale interesse come lo era stato da parte francese culla conservazione del principio della pari dignità se così posso dire fra Stati grandi quattro grandi aveva lo stesso numero di voti ponderati prima continuano ad avere lo stesso numero di voti ponderati oggi
C'è però da chiedersi se al di là della tutela degli interessi nazionali il sistema che ha cui abbiamo dato vita sia il migliore e lì la risposta secondo me francamente e nella migliore delle ipotesi dubitativa
E che abbiamo a questo punto un sistema che prevede tre tipi di maggioranza
Cioè maggioranza di voti Pandora ponderati
Più la maggioranza semplice del numero di Stati membri più un terzo criterio
Che è quello del che può essere invocato qualora da da da da un singolo stato membro della verifica che anche il sessantadue per cento della popolazione
Concorra alla alla presa della decisione quindi al sistema forse più complesso e più farraginoso di quello che avevamo prima
Dove invece il nostro giudizio è più positivo
E sulla revisione del meccanismo delle cooperazioni rafforzate è stato menzionato dall'onorevole Paciotti prima meriterebbe anche questo discorso lungo approfondito con il quale forse non c'è tempo nera l'ho molto insistito su questo aspetto perché lo riteniamo essenziale
La possibilità cioè che un gruppo di Paesi membri
Si ponga alla guida di iniziative ombra realizzi iniziative specifiche in determinati settori anche se altri non intendono parteciparvi sarebbe un bello consideriamo essenziale per garantire nella prospettiva dall'allargamento quel dinamismo dalla costruzione europea che è stato un po'la la chiave del successo della costruzione europea in questi in tutto tutto il ciclo della della sua vita dalla nascita ad oggi
Abbiamo ottenuto due riforme importanti
La riduzione del numero degli Stati membri che possono attivare un'iniziativa di cooperazione rafforzata e soprattutto l'eliminazione
Del potere di veto che era previsto nel sistema precedente nel meccanismo di Amsterdam qualsiasi Stato membro invocando superiori interessi nazionali poteva bloccare la l'avvio di una cooperazione rafforzata da parte di altri questo è venuto meno
In compenso abbiamo tenuto una limitatissima
Estensione del principio regola cooperazioni rafforzate nel settore della politica estera e di sicurezza comune e soprattutto non siamo riusciti ad ottenere l'estensione del meccanismo alla politica di difesa ci sembrano due gravi carenze
Che purtroppo rischiano di indebolire come vedremo poi la politica comune difesa
Due notazioni
Diciassette ventitré del Trattato sull'Unione europea
Che però hanno un grandissimo significato politico
Servono cioè a dire attenzione stiamo facendo anche una politica comune di difesa
E non possiamo accettare come alcuni Paesi membri avrebbero preferito di farla ma di non dirlo cioè di fare quello che avevo fatto nel campo della politica di difesa senza che questo trovasse col suo riflesso anche in termini di revisione dei trattati
Le modifiche sono modeste sono quasi fattuali che trattato semplicemente di eliminare delle disposizioni obsolete che stabilivano un certo tipo di rapporti fra l'unione europea e la UEO la UE non esiste più è morta nel trattato di Nizza e con le decisioni prese
A Helsinki
Noi ne abbiamo preso atto abbiamo semplicemente indicato nel Trattato resistenza di un certo comitato
Che servirà per la gestione di questa nuova politica di difesa e poi per l'esattezza il più una capacità di gestione di crisi con strumenti comuni militari e civili c'è sembrato un aspetto che ho voluto sottolineare perché è passato un po'in sordina anche perché era difficile da cogliere ma che sottolinea sì per noi era importante perché era era la presa d'atto in un contesto solenne importante come quello della revisione dei Trattati
Di un sviluppo molto importante di enorme spessore che l'Unione sta realizzando in questi anni
Ultima annotazione poi credo di avere tenuto Ria dopo sa sarà l'argomento della nostra sessione successiva
E vorrei dire che se c'è stata una dichiarazione a Nizza sul dopo Nizza questo è dovuto in larga misura all'insistenza nostra e tedesca
Voi sapete l'onorevole Paciotti ha già accennato poi ci sarà tempo per parlare dopo
Con la dichiarazione che allegata al Trattato di Nizza che trovate uno degli ultimi allegati al Trattato di Nizza sì apre la strada ad un processo ulteriore di riforma istituzionale di cui si indicano anche alcuni grandi temi
Ma c'erano enormi resistenze prima di Nizza e a Nizza
L'adozione di questa dichiarazione le resistenze erano di varia natura le solite resistenze inglesi che temevano che serenità parlare ora di un processo di revisione istituzionale potesse ingenerare confusione comunque perfettina linea perfettamente coerente con la posizione britannica nordica in generale ma c'erano anche l'esistenza della presidenza francese che era contraria
Perché temeva che proiettandosi già nella nel dopo Nizza si si togliesse come dire importanza quello che si sta facendo a Nizza una preoccupazione perfettamente legittima e comprensibile da parte dei padroni di casa
Per di più con delle responsabilità di presidenza ma e che noi siamo riusciti a superare credo che il risultato è importante perché se oggi siamo qui credo che il nostro dibattito parla proprio di trattato di Nizza riforma dell'europea e di dopo Nizza è è larga misura perché siamo riusciti ad ottenere questo con i tedeschi e questo mi consente di fare un'ultima osservazione sul sugli schieramenti negoziali un aspetto che come diplomatico credo che stia particolarmente a cuore ma che interessante anche per capire uno solo quello che successe a Misano quello che potrà succedere dopo Nizza senza svelare segreti assolutamente assolutamente lungo tutto il processo negoziale nell'ambito della Conferenza intergovernativa in particolare negli ultimi abbattute negoziali non abbiamo potuto lavorare in maniera straordinaria con la Germania
Realizzando una serie di proposte comuni registrando una convergenza sintomatica su quasi tutti i punti essenziali del negoziato
Cooperazioni rafforzate quello che si è ottenuto nasce da un documento congiunto italo tedesco la documento sul dopo Nizza nasce da una proposta congiunta italo tedesca
E questa stessa sintonia ci sembra di potere registrare anche nelle primissime battute su questo dibattito sul dopo Nizza vediamo un Governo tedesco fortemente impegnato fortemente motivato con idee e con proposte che noi condividiamo nella sostanza
Credo che sia un aspetto di enorme interesse e credo che su questo stopper chiamarlo asse voi mi perdonerete dovremmo continuare a lavorare perché è giusto che ci interroghiamo sulle prospettive del dopo Nizza
E giusto che parliamo di costituzione europea giusto che parliamo di revisione del metodo la Conferenza intergovernativa è giusto che ci interroghiamo sulla collocazione della carta nel contesto dei trattati ma è anche bene che sappiamo che le resistenze che incontreremo
Saranno fortissime
E questo questo io rispettando i tempi mi fermo ringrazio
Grazie
Al dottor Ferdinando Nelli feroci del Ministero degli Affari Esteri perché celato come previsto tante notizie una manna per un giornalista nonostante sia un diplomatico almeno nel pensiero puro visto che i ragazzi hanno preso una gran quantità di appunti signor vice primo presidente io penso forse perché poi la professoressa Rossi li interrogherà tutti in maniera massiva forse per questo comunque insomma
Dalla quantità del movimento posso dire che gli interventi divide non avere Paciotti del giudice Mengozzi del dottor Nelli Feroci hanno dato un esito molto positivo di grande interesse in questa prima parte del convegno seminario sul dopo Nizza chissà se gli abitanti di Nizza sanno quanto sostano diventando famosi proprio questo hanno sofferto allora grazie rimarranno a disposizione per il dibattito adesso coffee break al piano di sopra si riprende fra circa quindici venti minuti grazie
No
Rinnovo il benvenuto
A nome della facoltà di giurisprudenza a tutti voi
Avete preso partecipare al questo importante convegno
Su
Un tra dato che indubbiamente apre nuove prospettive
Nel processo di integrazione europea
Sulla cui portata fosse non c'è ancora piena consapevolezza come spesso avviene
Trattandosi di riforme strutturale dell'Unione
A volte
Il rilievo di quelle possono essere che inevitabilmente saranno lei ha ricadute anche in tutti i settori
In cui l'Unione europea
E oggi competente interviene attivamente sono difficili da tre vedere termini precisi a priori ma certamente in questo caso come nelle passata esperienza delle riforme istituzionali dell'Unione sono sicuramente portato
Detto questo per non ritardare oltre i lavori di questa mattinata darei senz'altro la parola al professor dal collega Angelo Panebianco ordinario di scienza della politica nella nostra facoltà e a tutti no
Anche per la tutti noto che per ore anche vagamente minaccioso silenzio
Beh dunque io
Io farò qualche osservazione in un uno stile un po'diverso da quello che avete sentito l'altra mattina tentato io faccio una precisazione io naturalmente
Nonostante le cose che sentirete sono un
Favorevole alla continuazione del processo di integrazione europea soprattutto per le ragioni che indicava l'onorevole Pacciotti bisogna sempre ricordare che questa macchina che è stata messa in piedi e poi vedremo qualcosa su come funzione e la macchina che consente che garantisce la pace in Europa che garantisce il fatto che i rapporti tra gli europei non passano attraverso gli eserciti ma
Nello scambio di merci di idee e di persone attraverso le frontiere ed è inoltre uno strumento fondamentale del benessere e della dell'accrescimento della ricchezza
In in Europa
Detto questo
Qualche osservazione sulla su Nizza a partire dalla però storia dell'integrazione europea fondamentalmente le istituzioni europee come altre istituzioni possono essere osservate da due punti di vista diversi un punto di vista che potremmo definire costruttivista e un punto di vista che potremmo definire evoluzionista che cosa vuol dire
Il punto di vista costruttivista e quello di coloro che dicono ma le istituzioni che noi abbiamo di fronte sono il frutto di un progetto di una volontà deliberata qualcuno se messo insieme a un a qualcun altro indietro intorno a un tavolino e ha deciso la costruzione di questa istituzione
I vari trattati che segnano la storia dell'integrazione europea sono da questo punto di vista il frutto di volontà di costruzione di istituzioni e di modifica di istituzione
Nella visione costruttivista tutto ciò che c'è e dovuto a una volontà
Preesistente le istituzioni sono il frutto della volontà e della decisione umana
Nell'approccio come dire evoluzionista le istituzioni le istituzioni sono certamente il frutto dell'azione umana ma non necessariamente delle volontà e delle decisioni umane cioè le scelte nella prospettiva evoluzionista le istituzioni in larga misura sono anche il frutto di conseguenza non previste non volute e non previste al momento in cui ci si sedeva intorno al tavolo per costruire le istituzioni stesse
Allora se voi guardate le varie storie che si sono accumulate della delle istituzioni europee voi vedrete che queste storie sono segnate dalla prevalenza d'approccio costruttivista o di quello evoluzionista in genere se voi parlate con gli uomini
E le donne che sono che si sono impegnate nella costruzione europea
Naturalmente queste difenderanno un punto di vista costruttivista servirà diranno tutto ciò che c'è il buono in Europa lo abbiamo voluto e questo è logico perché stanno difendendo come dire il loro ruolo
E quello che pensano di avere fra però se noi guardiamo più realisticamente alle istituzioni europee scopriamo che molto non dico tutto ma molto di ciò che di buono l'Europa ha prodotto lo ha prodotto per un insieme di effetti non previsti
E non voluti
Cioè sostanzialmente molto del dell'integrazione europea e avvenuto
Come dire perché i trattati gli avevano messo in moto un meccanismo che poi in qualche modo si autoalimenta producendo tutta una serie di benefici che forse non si sarebbero prodotti sempre visti in tempo
In altri termini se una serie di conseguenze sull'integrazione europea nel corso da dai Trattati di Roma in avanti
Fossero stati previsti questo avrebbe probabilmente portato una politicizzazione prematura dei problemi è una serie di conflitti che avrebbero promette scardinato e bloccato tutto
In altri termini l'Europa per ciò che di buono a ma anche per ciò che di meno buono a è almeno in parte il prodotto di un insieme di conseguenze non volute non previste pesate semplicemente al fatto che uno dei in uno dei momenti di massima crisi l'istituzione europea che sempre di edificato negli anni Sessanta cioè i famosi dei tipi decolla all'ingresso dalla Gran Bretagna il il blocco del progetto di sovranazionalità in quegli anni in modo totalmente silenzioso passano alcune cose che in seguito matureranno come il primato della legge europea e così via che passano quasi in semi clandestinità no e che produrranno tutta una serie di conseguenze di accrescimento l'integrazione solo nel periodo successivo sarà col senno di poi che si dirama guarda qui in quel momento momento di massima crisi secondo i giornali dell'epoca
Delle istituzioni europee sono alla chetichella passate cose che poi in seguito hanno prodotto una un un accrescimento di integrazione e allora se questo è vero e se questo è stato vero per il passato anche valutare Nizza non è facile
Sappiamo che le valutazioni sono state prevalentemente negative da parte di chi difendeva
La necessità di un salto di qualità dell'integrazione sappiamo anche che per ogni età pre esempio prodotto cose importanti sul piano per la difesa e ha prodotto una cosa o meglio a
Aperto la strada a qualcosa che non sappiamo se avrà delle conseguenze di qualche tipo cioè le cooperazioni rafforzate di cui si è parlato a lungo forse quella
Quella
Quel risultato resterà sulla carta non produrrà risultati lo sapremo solo tra hanno non possiamo saperlo adesso
E forse invece produrrà tutta una serie di conseguenze in termini di accrescimento dell'integrazione che adesso non possiamo minimamente prevedere
In realtà quello che possiamo dire e che molto di di di di di ciò che è avvenuto nel sulla strada l'integrazione è avvenuto in questo mondo
Lontano dal clamore dei mass media lontano dai sumeri attraverso come dire il lavoro quotidiano che le istituzioni facce
E che cosa è venuto fuori beh in che cosa è venuto fuori è più difficile da stabilire qualcuno di voi ricorderà che qualche tempo fa il
Presidente del Consiglio Giuliano Amato fece un'intervista che suscitò qualche polemica sull'Europa
Un'intervista in cui il presidente Amato come suo costume evito qualunque forma di retorica e parlo dell'Europa per come essa è e non per come come dire la retorica europeista in generale la la descrive tira un gioco in ballo se ricordate il Medioevo
Fu in una intervista alla a Barbara Spinelli
Sulla sulla stampa qui c'era un sottile
Sottile filo di crudeltà naturalmente nel nel nel affondare l'idea del progetto federalista proprio un'intervista Barbara Spinelli ma Giuliano Amato
Con grande lucidità anche incapace di queste piccole crudeltà e e e e naturalmente descriveva un Europa come e come oggettivamente un Europa che ricorda da vicino il Sacro Romano Impero
Un'entità posso frana un'entità non definibile io faccio il politologo mano no
Non possiedo classificazioni da tirar fuori per potere classificare per colpire prive ecco luglio europee appartiene a questa classe no non non so collocarla non non dispongo delle tipologie mediante le quali classificare questo stranissimo animale
è un'entità post sovrana sicuramente forse anche post democratica questo è un punto delicato
E e da vedere ed dirà qualcosa dopo su questo punto
Certamente un esponenti da post parlamentare
Perché il Parlamento europeo non è l'equivalente dei parlamenti nazionali allo stato degli atti a molto più in comune con i Parlamenti medievali che non con i parlamenti della moderna democrazia parlamentare
Nonostante sia pieno di persone molto in gamba spesso anche di grande preparazione
Però certamente questa istituzione se dobbiamo collocarla da qualche parte non la possiamo collocare come dire con facilità nella storia del moderno parlamentarismo al momento
In seguito il futuro forse oggi no
E lo stesso discorso vale per RAI complessi rapporti tra il Consiglio la commissione anch'essa istituzione di non facile classificazione
Certamente quindi l'Europa a questo punto è una entità posso frana che ha eroso
Sovranità degli Stati ma al tempo stesso nona forse fortunatamente trasferito la sovranità erosa totalmente su una comuni non entità sovraordinata
Il sistema a mille ridondanze questo può anche disturbare
Come dire l'esprit de geometrie idee di coloro che vorrebbero tutto trasparente tutto coerente tutto razionale il sistema invece spesso e in larga misura non trasparente
Ridondante le norme che si sono accumulate e che insieme vanno a formare la Costituzione europea per quel che è oggi è in realtà se lo si vanta di si va a vedere metterle tutte in Coppa confronto spesso un insieme di nuovo un guazzabuglio di norme molto le quali in contraddizione tra di loro
Ma probabilmente questo non è necessariamente un danno cioè lo è se riteniamo che le istituzioni abbiano bisogno di massima trasparenza di massima razionalità
Ma siccome le istituzioni nella storia spesso non hanno trasparente razionalità e meno trasparente nazionalità hanno meglio funzionano
O può anche accadere o quanto meno possono in grado di fare una serie di esempi storici di questo tipo quindi non è indetto non è necessariamente detto che la mancanza di trasparenza e di razionalità
Di molte delle istituzioni europee sia un danno per nuovi europee ricordo anche che spesso tentativi molto Po molto spinti di razionalizzare istituzioni che lo erano poco hanno poi portato al blocco alla dissoluzione o la decadenza di quell'istituzione
Due parole poi chiudo sul problema dalla democrazia e due sul problema della Carta dei diritti dalla Costituzione
Sul problema della democrazia io credo si dice naturalmente che
Il salto di qualità non si riesce a fare a causa del fatto che gli Stati nazionali bloccano il processo non non vogliono trasferire altra sovranità tutto vero però vi ricordo che c'è qualcosa forse di più rilevante importante
Che blocca
E che rende difficile affrontare apertamente il problema con qualche chance di di supera e la ciò che blocca di più e il fatto che allo stato degli atti le élite politiche europee
Sì legittimano tutte attraverso meccanismi elettorali nazionali
Questo è il punto il grande problema
Se lei Little Politi se queste élite politica decidessero di ridurre ulteriormente poteri decisionali che sono già stati potentemente Rosi se scegliessero questo sceglierebbero in modo lucido anche una sorta di suicidio politico
Cioè queste Illy noi dovremo aspettarci che Anita da qualche altra parte
Arrivano i vari Chirac eccetera e dico che si dicono tra di loro sapete cosa facciamo adesso noi trasformiamo noi noi stessi statisti e così via in una sorta di élite amministrativa
Locale
Disposta accedere a qualcun altro forse non noi perché poi bisogna vincere vincere la partita sul piano europeo disposta a Bra a trasferire la gran parte dei poteri che noi abbiamo a questi altri questo è molto difficile pretenderlo anche perché a quel punto queste élite si trovano a non avere più come dire esse stesse a violare il patto che hanno fatto con i loro elettori questi sono state sono i Litta legittimate sul piano nazionale
E il Patto democratico è un patto che li vincola nazionalmente
Capite questo vuol dire che il meccanismo democratico allo Stato e esso stesso un forte elemento di blocco di ostacolo al processo d'integrazione
Dopodiché dicevo
Questo Latorre Capogna capirono servì conseguenze la può lei forme di varie forme di politicizzazione anti europea forse fortunatamente questa è l'altra faccia e forse è un un fatto positivo hanno sempre una base solo nazionale
Cioè i il come dire gli il partito anti anti europeo ovviamente è cresciuto dopo Maastricht no anzi forse è nato non esisteva in fondo proprio perché l'Europa era riuscita spuri Tc Zare
Per un lungo periodo di tempo il processo di integrazione dopo Maastricht quando si è affrontato il problema dalla moneta evidentemente la SPÖ riti citazione del processo non era più sostenibile
E a quel punto è nato un conflitto anche sull'Europa che in qualche modo e anche positivo perché se non nasce nemmeno un conflitto allora vuol dire che come dire l'oggetto del contendere non è così verrà il conflitto è nato il partito anti europeo che può in genere a
Partito proprio naturalmente una una formula che non corrisponde alla esattamente i fatti perché abbiamo molti rivoli di partito anti europeo
O di estrema destra o di estrema sinistra rabbini non comunque il partito anti europeo c'è ma il partito anti europeo a causa del meccanismo di cui parlavo sopra non riesce a darsi un'aggregazione europea
E quindi la politicizzazione anti europea si scarica solo sul piano nazionale non riesce andare a livello a livello superiore
E questo naturalmente l'altra faccia la faccia se volete positiva dal punto di vista dell'Europa del fatto negativo che dicevo prima
La legittimazione delle élites resta avviene sul piano nazionale e da qui e questo diventa un grossissimo ostacolo alla alla ma alla all'avanzamento del processo di integrazione sul piano strettamente politico mentre poi processo avanza in mille modi forse molto più costruttivi
In tutta una serie di ambiti che noi neanche vediamo a meno che non ci occupiamo specificamente di quel problema particolare
Ecco il naturalmente c'è il rischio che tutto questo questo è il rischio metà stabilmente capo a un sistema non solo post parlamentare ma anche post democratico
Cioè un sistema in cui lei Litt quel tanto di legittimazione che hanno ce l'hanno ovviamente su base democratica
Tuttavia la democrazia a causa dell'erosione dei poteri nazionali
Morde sempre di meno sul processo visto che è intervenuto intanto anche un'erosione e a quel punto abbiamo un assetto in cui un gran numero di oligarchie fondamentalmente di gruppi oligarchici
Trova canali di di espressione di comunicazione di contatto e l'Unione europea diventa fondamentalmente tocca fondamentalmente questo e quindi ancora di più l'immagine del tardo Sacro Romano Impero diventa una una buona una buona immagine per descrivere ciò a cui abbiamo messo capo naturalmente il problema è anche capire
Due cose
Questo può andare neanche benissimo
Funzionare con grande soddisfazione della della maggioranza degli europei però uno
Non tutela
L'Unione europea rispetto a cambiamenti nella scena internazionale noi oggi viviamo un momento magico dopo la fine
Della guerra fredda il momento magico è dato dal fatto che non ci sono più state tensioni internazionali forti tra i grandi Stati tra le grandi potenze sono state guerre ma tutte localizzate
Ma non da dalla dalla Creed alla dalla fine del dell'Unione Sovietica
Il sistema internazionale non ha fortunatamente per noi fin qui e speriamo che questo duri ancora per decenni conosciuto nuove tensioni forti tra le grandi potenze questa è la grande novità
Del di questa fra
Questo può durare e tutti noi ci auguriamo naturalmente che duri ma se per caso non durasse se a entro un certo periodo di tempo tornasse il gioco normale dalla politica internazionale normale da cinque secoli sostanzialmente
Quello che russo ops hanno chiamato lo stato di guerra cioè da quella condizione che noti implica necessariamente la guerra ma di tensione internazionale
Tra le grandi potenze un'Europa di questo tipo potrebbe essere di nuovo per la condizione del Sacro Romano Impero cioè un vaso di coccio
Tra vasi di ferro e questo quindi potrà può essere una sfida esterna che che arriva sull'Europa e che l'Europa si trova a dover fronteggiare la seconda circostanza e naturalmente che un'Europa post parlamentare e forse posta democratica sollecita anche
Il disagio che crea disagio e sollecita inevitabilmente anche l'opposizione di gruppi sempre più robusti all'interno dell'area europea stessa
Ultimo punto e poi chiudo presunto potere
La carta dei diritti io penso che a Capri diritti sia un'ottima cosa ma solo se
Il come dire un tassello di un progetto costituzionale ora io ho qualche dubbio in realtà che nasce dalle cose che ho detto prima sul fatto che Leavitt politiche
Europee a questo stadio possano a bere concepire un progetto costituzionale non per mancanza di cultura politica
Ma perché la situazione stessa rende molto difficile concepire un progetto costituzionale si tenga conto che la Costituzione
All'origine prima che in una serie di perderti menti che ha introdotto il secolo scorso intendendo per secolo scorso il ventesimo
La la Costituzione era qualcosa che si costruiva contro il sovrano per limitare il potere del sovrano qua
Il problema è che in questa Europa e l'identificazione del sovrano
Difficile sfuggente e non riuscendo a identificare sopra no diventa anche difficile a costruire un progetto costituzionale che abbia davvero un senso grazie proporre
Professor Panebianco per con la consueta brillante Grazia
Illustrato alcune spunti ricostruttivi la situazione attuale restituzione europee e alcuni possibili scenari futuri delimita ricordare oltretutto ricchezza prelievo circa la gli effetti non voluti e non previsti dai meccanismi istituzionale nel momento in cui gli stessi furono concepiti il che vale a livello europeo verrebbe può valere anche a livello italiano perso alla restituzione delle ragioni e così via
Tra l'altro questo giungere anche il ruolo che
Istituzioni non di carattere politico come la corte di giustizia hanno storicamente svolto deserti se tribunale prima è stata hanno svolto soprattutto a livello europeo ma non solo a livello e e carattere è stato sottolineato opposta sorvolano e posta democratico della dell'unione europea
Il fatto che alcuni elementi di sovranità
In qualche modo erosivi a livello nazionale non siano stati inesistenti incardinati in un nuovo soggetto istituzionale e su questo fosse qualche riflessione sarebbe sarebbe necessaria e il l'importante rilievo per cui in realtà la legittimazione delle e Litta detentrici del potere a livello europeo avviene comunque con meccanismi
Che operano a livello nazionale e quindi
In qualche modo la loro legittimazione strettamente legata al livello nazionale per cui sarebbe una sorta di suicidio
Che verrebbe richiesto troppo tesa mentre delle restituzione europee ecco c'è da dire che forse
Involontariamente
Il forse sulla base di una istintiva percezione che l'evoluzione comunque va e in un certo senso ogni tanto qualche piccolo suicidio anche queste Lit riescono a farla e e speriamo che continuerà a farlo vista l'esperienza italiana comunque dare a questo punto la parola alla collega Augusto Barbera che oltre che autorevole esponente della nostra facoltà è stato uno dei protagonisti della riforma istituzionale
A livello nazionale italiano per sentire le sue considerazioni su questo per
Quanti minuti mi dai dicotomia utile reo
Perché meno camminando in bilico non era nemmeno mezza nero perché se non si usa dare anche spazio al dibattito spensierate
Ma io credo che bisogna essere grati
A tre soggetti
Che hanno preso posizione sulla Carta dei diritti
Bisogna essere grati
A Bertinotti ai centri sociali
A Bossi
E all'episcopato olandese in primo luogo
Bisogna essere grati loro perché inizialmente l'impressione che all'esterno si dava anche la carta dei diritti fossero soltanto umbra modo per mettere insieme senza operare delle scelte precise
Tutto ciò che era comune in maniera generica nelle varie tradizione europea
Invece la convenzione a operato delle scelte politiche importanti
Come ed è giusto che sia per una serie di dichiarazioni dei tutte le dichiarazioni dei diritti dalla prima del mille settecento ottantanove
A tutte le altre operano pelle scelte e hanno amici e nemici come è giusto che sia certamente non avere pochi nemici
E molte molto consenso perché hanno una funzione costituente che a proposito funzione costituente poi voglio intervenire su un punto assai stimolante che è stato prima indicato
Da da Panebianco
Quindi sono scelte ben precise che vengono operate
E non sono frasi espressioni generiche di buone di buone intenzioni particolare per esempio solo per ricordare alcune delle posizioni espresse gli episcopati di cui si può e si è fatto portavoce anche la sua funzione istituzionale l'avvenire in Italia
Hanno
Ho stigmatizzato il fatto che nel dichiarazione dei diritti ad esempio
Si parlasse di diritto di sposarsi e diritto di costituire una famiglia quindi non pratica apprendo
Alla al riconoscimento delle famiglie di fatto oppure il fatto che c'è il divieto della clonazione a fini riproduttivi e non invece di altre forme di e clonazione affini per esempio di sperimentazione clinica
Il fatto che eccetera eccetera eccetera sto qui a ricordare i vari punti così come non ricordo vive obiezioni che sono venute da da Bossi e dai movimenti populisti localistici in tutta Europa
E usciranno dal loro punto di vista anche un certo fondamento ossia parlato utili documento massonico comunista
Però dietro quest'espressione così colorite di Bossi c'erano delle critiche che dal loro punto di vista possono che proprio qui si tratta una carta forte che opera per le scelte politiche importante
Però
L'obiezione che viene fatta
Il fatto anche obiezione si tratta di cose generiche per esempio nella editoriale di una rivista c'è Morra Gianfranco Morra che dice ma sono cose scontate eccetera invece non è così
Ma ci viene fatta anche un'altra obiezione si dice la carta è il documento politico non essendo stato inserito all'interno dei trattati e quindi non essendo ratificata
Voi sapete che i trattati devono essere autorizzate ratifica e poi devono essere eseguiti dai singoli parlamenti nazionali dei singoli stati membri non essendo inserite nel trattato quindi avrebbe un valore meramente politico
Questa affermazione del consueto
Però abbiamo sentito stamattina
L'orrore Paciotti che ci diceva ma anche credo tostati endemiche però è stata votata dal Parlamento europee
è stata adottata dalla Commissione c'è stata una proclamazione solenne da parte del Consiglio d'Europa a Nizza
è vero questo non è tutte queste programmazioni non rappresenta una fonte del diritto
Perché la fonte del diritto sono come sappiamo i trattati regolamenti eccetera eccetera
Però chi dice questo non tiene conto del fatto che c'è la corte di giustizia dell'unione europea la quale
Dal ormai da quasi trent'anni
Da quasi trent'anni
Mette alla base della propria giurisprudenza le tradizione comuni principi
I diritti fondamentali comuni alle tradizioni politiche dei vari Paesi europei
Cioè il bisogno che ha sentito la corte di giustizia è stato quello di poter sindacare
Atti
Comunitaria
Ma anche atti di Stati nazionali dalla sentenza corruttivi in poi del mille novecento sul raccordo vent'anni metà anni settanta dei sindacare anche atti degli stati nazionali in esecuzione del diritto comunitario quindi questa che sembra essere perché sfugge appunto la classificazione delle fonti del diritto un documento tra virgolette politico sarà un documento che barra posto alla base della giurisprudenza e della corte di giustizia
E come motto
Il diritto comunitario è per larga parte un diritto pretorio cioè un diritto che è stato formato dalla
Alla corte la corte di giustizia sulla base certo le spinte che veniva in Italia
Dai processi d'integrazione europea
E mettendo insieme queste due cose
Che volevo sottolineare che non si tratta di
Proclamazioni generiche e che
In ogni caso
Saranno utilizzati e quindi avranno un valore giuridico voglio citare
Soltanto con dei tantissimi casi che si potrebbero citare
E la sentenza
Del novembre sessantanove la corte di giustizia no Stalteri contro la città dico
Perché voglio citare questa decisione
Perché si ricollega essenzialmente all'articolo uno della Carta dei diritti dove c'è un'espressione assai genetica
La dignità umana e inviolabile essa deve essere rispettata tutta la
Ebbene
Nel caso
Che ricordavo prima e che il primo dei casi che sono contenuti nel PDA del diritto comunitario e casematte dal diritto comunitario professor Mengozzi il primo caso
Nella sentenza stavo perché cosa era avvenuto era venuto che la
Comunità europea ha deciso di distribuire
Delle eccedenze di burro
Amare comunità varie e gratuitamente e a cittadini indigenti
Il nel dare esecuzione a questa
Decisione
Si era chiesto la registrazione dei dati delle persone che andavano si recavano di ad ritirare gratis il burro perché indice
Il
Fausto un scritto di Stoccarda ha sollevato il problema della legittimità in riferimento al principio della dignità umana e del rispetto
Quindi delle persone della registrazione delle persone che si recavano a a ritirare
Questo donazione ricco scoprì beneficenza
Rete come un'espressione assai generica allora neanche contenute nella Carta dei diritti ma tratta dalle dei principi comuni alle varie costituzione europea da questo sia tratta la illegittimità la contrarietà ai principi generali del diritto
Della obbligo di registrazione dei dati e l'obbligo di registrazione l'apriscatole facoltà ma indeterminati casi
Questo voto citare ma si potrebbero citare anche decine e decine di altri casi in cui i diritti hanno rappresentato il sono stato alla base delle decisione della corte di giustizia e lo saranno ancor più adesso con la Carta dei diritti perché la Carta dei diritti e sarà una sorta di interpretazione è dopo la proclamazione solenne da parte degli organi che dicevo prima una sorta di interpretazione autentica prometto tra virgolette di quelle che sono le tradizioni comuni al in materia di diritti delle varie costruzioni europea
Questa strada quindi una funzione assai importante che potrà a vere questa questa carta ce n'è un'altra qui entro un po'di più nello specifico tecnico gli studenti reparto esso stanno studiando ancora dritto
Comunitario ma si troveranno presto di fronte a questo tema
Il uno dei punti di difficoltà nell'integrazione fra diritto statale e diritto comunitario e dato anche dalle riserve
Che le Corti costituzionali nazionali hanno operato all'ingresso del diritto comunitario per quanto riguarda è stato consentito
In maniera libera
Dalla sentenza Simmenthal in poi dall'ottantatré in poi in Italia ma hanno posto un paletto han detto in ogni caso il diritto comunitario può essere controllato dalle singole corte
Nazionali per verificare se sia o meno in contrasto con i diritti di libertà i principi supremi contenute nelle varie costituzione
Tutto questo ha rappresentato un freno al processo
Di integrazione però questo freno adesso a poco a poco viene allentato perché esiste appunto una casa perché a questo pallore e che potrà essere utilizzato renderà meno
Necessario l'intervento delle singole corti nazionali o comunque alibi per non contro la concezione che mi giuristi chiamano comunista del del diritto non è solo questa funzione che potrà avere
La carta dei diritti non è solo quello di rendere visibile e trasparente la scala dei valori europei che sono soltanto dodici opere Mengozzi e stamattina valori di giusti di libertà ma che sono anche giusti e sociale ecco perché io non capisco per esempio anche l'opposizione
Di sinistra quella parte della sinistra e centri sociali ad esempio tenuto conto che c'è tutto un capitolo
Che sulla società associa fosse spesso la solidarietà non è un espressione assai felice macchie pone questa carta a livello e le più avanzate carte europee diritto dei lavoratori all'informazione alla consultazione
Il diritto negazione di azioni collettive e che sono poi tutte le divieto del lavoro minorile protezione dei giovani sul luogo di lavoro che sono poi tutte le clausole sociali che hanno reso ad esempio diffidente
La stessa lo stesso Regno Unito nei confronti di questa di questa casa
Ma avrà anche una funzione oltre che di rende trasparente visibile scala dei valori europei la scala dei diritti europei anche consentirà la integrazione su base salde degli altri Paesi candidati dobbiamo dimenticare ad esempio il problema che si è posto all'interno dalla comunità a proposito del l'affermazione del caso del Partito liberaldemocratico di Haider inox
Qual è stato il punto qual è il parametro che è stato utilizzato
Per avviare quella procedura che è stato puntualizzato ai tre saggi per invece ritenere che non ci fossero motivi per proseguire il per la procedura se non il riferimento a una scale di colori una scala di diritti
Non dobbiamo dimenticare ecco altra funzione che potrà avere la Carta dei diritti che viene rafforzata la cooperazione comuni nel settore della difesa della
Della giurisdizione e della polizia
Che quindi è necessario avere anche qui punti dei punti di di riferimento
Su tutte quindi funzioni assai rilevante interbancario ma
C'è un'affermazione
Che voglio raccogliere come dicevo prima di Angelo Panebianco
E che stimola non c'è dubbio più qual è stata finora la funzione dei diritti
Citavo prima la carta dei diritti del mille settecentottantanove la cravatta qui dovrà esterni trecentoventuno
In nessuna la Costituzione federale
Qualche anno prima negli Stati Uniti eccetera eccetera eccetera
Ciò ha funzione è stata quella di limitare il potere sovrano
Una funzione tra riflette liberale
Garantire spazi di autonomia ustascia dire di fronte a un potere sopra
Invece qui qual è il
La scommessa
La sfida
La sfida è appunto quella di
Costruire un potere sovrannazionale
Attorno ai diritti
Cioè invece che fare dei diritti
Lo strumento attraverso il quale si limita il potere fare in modo che attorno ai diritti si costruisca un potere
Ma se andiamo a vedere e quella è una sfida più ampia che c'è a livello internazionale
Se andiamo a vedere le uniche forme
Di costruzione
Di quello che
Carlo chiamava il potere governativo universale
Questa grande utopia ma se andiamo a vedere le uniche forme di intervento che si sono realizzate a livello internazionale sono tutte
Queste forme le prime timide forme sono tutte avvenute attraverso la tutela dei diritti
Pensiamo al Tribunale internazionale contro i crimini di guerra
Attorno a che cosa si costruisce se non attorno ai diritti umane
Pensiamo alle forme di intervento delle nazioni unite
Si dice in maniera molto facile ma l'intervento Nazioni Unite avviene perché c'è in ballo il petrolio ci sono in basso lo alcuni equilibri europei beh se andiamo a vedere quello che è venuto a Timor Est non è così
L'intervento voluto dall'opinione pubblica internazionale in una località così sperduta
Difficilmente addirittura individuabile sulle carte geografiche come Timor Est perché così è avvenuto non c'era in ballo il petrolio non c'erano in ballo delle degli equilibri europei è avvenuto attraverso la tutela esigenze di tutela dei diritti umani
Che in quel Paese venivano ad essere compromessi
Ecco quindi allora questa al volgere del nuovo secolo appunto questa sfida che non sappiamo se riuscirà ad essere vent'
Che è appunto quello che indicava prima
Panebianco
I diritti come non limite al sovrano non limita il potere ma come legittimante
Un ponte che legittima un potere
E se così è se questa sarà la funzione che avrà la Carta dei diritti ammesso che sia così tutte cose che dobbiamo verificare ecco che allora il tema della Costituzione europea verrà
Potrà riavere una funzione costituente i diritti se deve vedere poi più alcune altre realtà troviamo che già queste sfide in qualche modo
Si realizza informe certo diverso e con un contesto storico diverso ma in qualche modo sia voluto qui dobbiamo dimenticare tormenta la federazione d'America perché il Bill of Rights sua dimesso nel mille seicentonovantuno dopo qualche anno dal costruzione federale col
Voto contrario e con l'opposizione da parte degli anti federalisti cioè di coloro i quali euro per l'autonomia dei singoli Stati
Perché sì sì ma nel quel periodo per molto tempo più moderno si inverte i federalisti ora coloro i quali volevano cresciuto il Washington o di altri riscriverlo gli altri e in ogni caso fino al mille ottocentosessantacinque cioè fino al approvazione del quattordicesimo emendamento il i diritti non potevo rientrare all'interno dei singoli Stati quel bilocale x riguarda i rapporti tra la federazione e cittadini delle federazioni non riguardano i rapporti tra i cittadini i singoli Stati
Del federazione dopo la guerra di secessione in nome del diritto e libertà
Di tutti i cittadini qualunque fosse il colore da loro pelle il tu col tuo stesso popolo oculato Household oppose Sokolov il i diritti sono entrati all'interno dei singoli Stati
E contemporaneamente si è rafforzato il potere della federazione cioè attorno ai diritti si è costruito un potere sopra tutto una funzione costituenti dell'interlocutore funzione costituente
La nostra speranza del nostro Spiric orecchie questa funzione costituente dei delitti posso ripeto se in questa parte del mondo in questo momento io sto sto grazie
Vale molto dopo
Alcune
Estreme per sarà perché amate dal collega provvedeva
Proprio da quest'ultimo per il più evidente come elemento legittimando
La il potere quindi la dichiarazione per il banca provvedimenti come possibile elemento di avvio del processo decostituzionalizzazione
Per la per l'Unione europea
Ancora questo riguarda più direttamente giuristi molto interessante il rilievo per il diritto comunitario come diritto pretorio proprio per questo non posso anche far piacere all'amico Paolo Mengozzi
Quindi la lettura per la carta
Dei delitti anche qual è l'elemento più quale possibile strumento del contenimento del del possibile intervento delle giurisdizioni nazionali
Nelle tematiche del diritto comunitario quindi a rovescio come una possibilità più blocco di un ma evoluzione che dia più spazio a sul piano giurisdizionale agli organi statali è un esperto al agli organi di giurisdizione
Comunitario dirette a questo punto dopo aver ringraziato il collega problema è il momento più grave la parola agli esperti per il delitto comunitario in senso proprio
Innanzitutto la professoressa Lucia stremato grande io vorrei analizzare il concetto di costituzionalizzazione
E vedere se questa Cottone infrazione debba essere può essere revisione così come l'abbiamo concepite sino ad ora
All'indomani del trattato di Amsterdam il continua susseguirsi di revisioni sembrava ricordare il primo paradosso di Zenone a quello del prode Achille quello senza tartaruga prode Achille non raggiunge mai l'obiettivo finale perché ci sono c'è un frazionamento infinite le tappe che quando assettano dal tratto questa è stato il processo di revisione a partire dall'atto unico negli ultimi anni
Una susseguirsi di continue modifiche che ha creato una ha creato senz'altro un progresso della ordinamento nel suo complesso
Ma ha anche avuto degli effetti negativi sul processo di integrazione innanzitutto
Perché avvelenato progressivamente rapporti fra gli Stati membri aprendo un mercato in cui si mischiavano le questioni fondamentali questioni bagatellari questo sempre stato più vero sopra tutto partirà da Maastricht in pochi
Ha indebolito l'immagine dell'Europa e trattate dovrebbero essere considerati sacri quasi una Costituzione quindi i cittadini si ne sono invece ha trovato a confrontarsi con un'idea di un'Europa perennemente in discussione quasi inconcludente con grandi obiettivi
E con modesti raggiunge menti fra l'altro queste revisioni sono state accompagnate soprattutto le ultime da campagne pubblicitarie del tutto entusiastiche sproporzionata rispetto ai contenuti concreti
Ma l'effetto più deleteria è stato senza dubbio grosso la giurisprudenza e la corte di giustizia un effetto che non si vede che non non è forse così misurabile chi non segue attentamente e questa materia ma la corte di giustizia negli anni novanta a subito una serie di re di Ermanno una serie di contraddizione assodato giurisprudenza dettata dalla cautela dalla paura dal timore che in questo continuo cantiere aperto della revisione dei Trattati essi mettessero le mani sui suoi poteri cosa criticamente a Nizza è avvenuto
E su cui credo che il collega Massimo con dinanzi soffermerà ulteriormente
Quindi questo susseguirsi delle revisioni ha un suo costo oltre che degli evidenti benefici più o meno evidente a seconda dei singoli tratta
E dunque oggi che si parla di costituzionalizzazione oggi che a infondata la NATO di Nizza c'è questa dichiarazione sul futuro dell'Unione
Ci si deve chiedere come deve essere questa costa meditazione
S. deve chiedere se effettivamente la revisione classica quella che sarà comunque necessaria perché i trattati son dei trattati internazionali quindi quella procedura che prevista ineliminabile
Deve essere ripensata dunque abbiamo sullo sfondo un traguardo che finalmente non è più quello infinito perché ci si comincia a chiedere qual è la destinazione finale
Quale può essere una fornace sono i dai modelli Fischer ceralacca spesso canonista
Comunque ci sono poi anche tante variante di questi modelli
Sina dello stato federale ha grande mercato alla rinazionalizzazione vero è che Mione giunta in un momento di crisi in cui bisogna o decidere un approfondimento significativo
Oppure il rischio è che l'impatto della della diluizione dell'allargamento prova che effettivamente umori torna indietro di direi una quindicina d'anni per certi aspetti cioè ha una grande mercato con una basso
Grado di integrazione politica
Tra l'altro se guardiamo la qualità della revisione vediamo che progressivamente calata l'atto unico era una revisione tecnica apparentemente ma che ha creato delle grande modifiche politiche sulla distribuzione dei poteri tra Stato e comunità
E sono migliorato estremamente funzionamento delle istituzioni Maastricht ha dato un grande disegno
Ha fatto salto qualitativo dal funzionalismo all'Unione politica quindi superamento concezione iniziale però lasciato incompiuto Amsterdam sarà stata una revisione affannata
Che ha lasciato poiché i famosi indigesti Merton nasca erano poi quelle che sono arrivati a Nizza e Anita sono stati risolti male
Allora come deve essere una un processo di costituzionalizzazione
Tre a mio avviso sono i punti su cui bisogna riflettere anzitutto il procedimento poi la ristrutturazione che tipo di ristrutturazione farà dal nuovo Trattato costituzione e poi il contenuto essenziale di questo trattato
Allora procedimento era stato detto e si dice che in parte non può consisterà una semplice conferenza ingovernabile e intergovernativa di diritto internazionale come sono state tutte quelle sino ad ora benché appoggiata sui Consigli europei dunque su una struttura comunque dell'unione
E ma ci tenesse una partecipazione più ampia di tutta la società civile la stessa dichiarazione appare annessa trattato di Nizza lo prevede
Quindi un processo simile a quello che si è usato per la Carta dei diritti fondamentali tuttavia direi che rispetta la convenzione aveva compensiamo come è stata chiamata
A questo organo che ha lavorato la carta ci dovrebbe essere un maggiore coinvolgimento dei Parlamenti nazionali perché due rappresentanti per ogni Parlamento nazionale sono veramente pochi in un processo di questo tipo quindi non prenderei il modello della convenzione che l'avvocato la carta in maniera del tutto così senza senza motivi senza modifiche
Poi veniamo alla alla ristrutturazione del trattato ecco qui esistono progetta l'Istituto europeo di scienze che è un progetto molto minimale un progetto in cui si dice semplicemente
Facciamo macchiato dal Trattato non semplifichiamo la rendiamo più leggibile
Distinguiamo tra una parte costituzione una parte così legislazione funziona niente
Però tutto questo a mio avviso non basta bisogna per la prima volta averne il coraggio di rendere in parte rigida la futura Costituzione europea
E cioè bisogna decidere che non tutto può essere modificato con le stesse procedure
E l'approdo il progetto dall'esito rotte o addirittura tende a temere no il modello attuale di revisione terra parte costituzionale rendere più flessibile eccetera modifica per altrettanti io personalmente non sono affatto d'accordo
Credo che anzi bisognerebbe introdurre un ulteriore elemento di aree di rigidità per il nucleo essenziale poi vedremo che cosa è il nucleo essenziale dei trattati comunitari nell'ulteriore elemento di rigidità che secondo me è assolutamente necessario introdurre deve essere un parere conforme del Parlamento europeo
Oggi il Parlamento europeo che l'organo democraticamente eletto l'unico canale edificazioni popolano
Possono avente a dare un parere iniziale sulla revisione del trattato dunque sulla sul set riverbera trattato ma poi sul contenuto illa parlamento europeo sì limitato a da provare a dare pareri successivi ma non può bloccare il processo di revisione quindi a mio avviso bisognerebbe che pare improprio facesse una battaglia già da ora a prendere in tutto o in parte anche eventualmente solo sulla parte così più costituzionale del futuro trattato
Il proprio parere conforme come una conditio sine qua non
Per ogni ulteriore revisione e veniamo al terzo punto che dovrebbe dare anche una risposta a una domanda che probabilmente esattamente ma perché poi così necessario rendere rigido una par
Il trattato non bloccheremo l'evoluzione in fondo questo è stato un processo per aggiustamenti successivi ebbene non analisi di degli ultimi delle ultima revisione su tutto di Nizza induce a essere molto cauti ci sono dei pericoli in questa revisione il contenuto del nuovo trattato quello essenziale dovrebbe prevedere quelli che sono i principi strutturali propri dell'ordinamento comunitario
I principi peculiare questo ordinamento come sapete è una fusione non è un ordinamento può essere comparato degli ordinamenti costituzionali interni ci sono Clemente di comodo degli elementi di civil law e ci sono anche dati ed elementi di diritto internazionale poi ci sono delle cose che la corte di giustizia Seventy data di sana pianta esempio l'effetto diretto delle direttive non è mai stato scritto nei trattati nessuna revisione non c'è tuttora eppure è ormai accettato assodato
Dunque queste questi sono i principi poi i principi strutturali internato gli effetti dirette la funzione del rinvio pregiudiziale anche questa avviso messa repentaglio dalla riforma Dini
L'obbligo di cooperazione il metodo comunitario inteso come equilibrio istituzionale che vede tutte le istituzioni coinvolte senza diciamo no preminenza di un a solo sulle altre
Anche il principio di sussidiarietà naturalmente questi sono principi che sono potremmo definire il DNA dell'unione e questo DNA e quello che ha determinato la progressiva evoluzione in senso sovranazionale dell'ordinamento bisogna preservato no
Perché la revisione di Nizza né avviso dimostra che un'incauta affrettata non si sa quanto consapevole revisione in grado di mettere in pericolo questo DNA da Lizza escono delle modifiche che sono anti-sistema a mio avviso alcune più gravi altre meno gravi faccio qualche esempio
La maggioranza qualificata che diventa tridimensionale
Tridimensionale diciamo così come Stanca si può anche sembrare un aggettivo carino ma in realtà significa bloccare il processo di decisione renderlo più pesante più difficile proprio in contraddizione con quello che era l'obiettivo mandato di Nizza cara rendere più facile pathos decisionale in vista dell'allargamento
Queste tre soglie di cui la terza viene presentata come eventuale ma vi garantisco che eventuale non è perché è stata presentata come sardine s'invoca la Germania ma non si vede perché Luxemburgo non posseggo Carla Lugli quella della sessantadue per cento della popolazione dunque numero numero degli Stati e Santo Versace alla popolazione oltre al criterio della maggioranza qualificata pongano
Il processo ne esce diede decisionale ne esce appesantito macchinoso e soprattutto conoscendo come funzione processo decisionale nei vari livelli del Consiglio nella stessa procedura di codecisione
Tutto questo va moltiplicato per tutti questi livelli quindi c'è proprio il rischio di perdere un consenso che c'era inizialmente e che poi attraverso le varie fasi del processo decisionale si perde sì scontri con queste tre questa requisiti
Ancora anti-sistema a mio avviso avere consentire che la corte che il rinvio pregiudiziale che il tatto la grande alleanza tra giudici nazionali e giudici comunitari possa essere diviso per materie
E affidato in parte al tribunale intatta la corte
Chi studia degli documentario sa benissimo che non che grandi principi non sono sviluppati solo in alcune materie i grandi principi sono trasversale L'Unità
Di giudicato della corte di giustizia la sua funzione nel preservare la coerenza all'informatizzazione del sistema sono state una delle chiavi fondamentale di sviluppo armonioso dell'ordinamento comunitario
Ancora sebbene forse la meno grave di tutte il fatto di prevedere un commissario per ogni Stato questo significa misconoscere quello che è il ruolo tipico della commissione nelle cui riprende interistituzionale la commissione non deve rappresentare distante
Dunque pericoloso introdurre un principio di questo stile dunque in definitiva la costituzionalizzazione non è solo necessaria per fare un salto verso l'ordinamento
Federale o di qualunque altra forma originale poi si tratterà più probabilmente non è solo necessaria per recepire la Carta dei diritti
Non è solo necessaria per dare un'immagine comunica una identità una visione comune ai cittadini europei e anche necessaria per preservare da degenerazione un sistema che ha avuto sin qui uno sviluppo coerente
Essa ossea
Diciamo semplicemente la Lega se anche per il ruolo centrale che ha avuto nella organizzazione di questo convegno e quindi credo che la gratitudine tutta la facoltà levata per questa
Ricordo soltanto un paio di spunti quello circa l'auspicato nuovo ruolo del parlamento nel processo di revisione dei Trattati viene indicata la possibile previsione di un parere favorevole conforme come elemento necessario per il procedimento trattati credo che in questo comporterebbe un suo mutamento qualitativo nella posizione del Parlamento nell'ambito complessivo delle istituzioni
Comunitarie ancora il possibile impatto del trattato di Nizza sul ruolo della corte di giustizia il patto che viene prospettata in termini limitativi e questo mi sembra in qualche modo però prospettare una lettura abbastanza diversa rispetto a quella indicata
In precedenza dal professor Barbera che invece vedeva nella nel Complesso delle innovazioni apportate ai trattati comunitari quasi uno strumento che la corte di giustizia veniva fornito nella elaborazione del diritto pretorio
Consisterebbe diritto comunitario quindi imbrattate essenzialmente come strumenti per la corte di giustizia chiedo al professor Columbia garantisse può darci qualche illuminazione adeguata
Il più rapidamente possibile
Grazie
Sì vi ringrazio di ordinanza lungi dal dall'effettuare un intervento di largo respiro Vendemiano preceduto avrei voluto asfissia Hardy con particolarismi processuali ai quali mi sono affezionato però mi hanno condizionato gli interventi precedenti e quindi cercherò di allargare un po'questo aspetto ristretto non mittenti rassicura il presidente
Poi ispirazione mi viene anche da quello che sto detto dalla collega Lucia Rossi dal professor Barbera prima di lei su il ruolo della corte ma l'idea di porre una domanda Mattia che ha paura della corte di giustizia in questo sistema
Comunitario perché è indubbiamente la corte di giustizia ha fatto molto per l'integrazione comunitaria
Soprattutto per i cittadini molte delle cose a cui siamo abituati pensare oggi l'effetto diretto la primo de cioè sono di derivazione dalla giurisprudenza comunitaria un diritto pretorio eppure c'è qualcuno che ha paura della corte tant'è che in ogni revisione dei trattati prima forse perché ha degli risultato finale poi un po'più contenuto aleggiano sempre proposte minacciose tagliamo il pregiudiziale lo togliamo i giudici di primo grado
E e altre soluzioni di questo di questo tipo
Anche sui diritti fondamentali io e anche in Anat anche trattato di Nizza porta qualche contributo a questo timore ad a vedere affermato questo timore raccolte
I diritti fondamentali è stata elaborata una carta importante abbiamo sentito che procede verso una costituzionalizzazione di questi temi dal resto diritto internazionale conosce la soft law quindi va un qualche valore giuridico penso si possa in qualche modo attribuire alla carta anche se non è inserita nel tratto
Però curiosamente poi si è modificato anche una norma interessante del trattato l'articolo sette articolo sette del Trattato sull'Unione Europea prevedeva stato indirettamente evocato in qualche modo al professor Barbera quando accennato velocemente al caso Haider
Al fatto che si prevede una procedura per constatare che esista un evidente rischio di violazione grave da parte di uno stato membro dei principi dell'articolo sei che sono insomma questi principi
In tradizioni costituzionali comuni convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Bene quindi su proposta di un terzo degli Stati del Parlamento della Commissione il Consiglio deliberando a maggioranza di quattro quinti dei suoi membri e non più all'unanimità già importante previo parere conforme del Parlamento può constatare che esiste un evidente a rischio bene
Come si legge l'articolo quarantasei che è un po'la linea di la cerniera dovesse che stabilisce le competenze della Corte ci si accorge che la competenza la corte su questo procedimento è ammessa sì ma soltanto per gli aspetti procedurali
Bene quindi vedere se effettivamente che la proposta di un terzo andare a contare gli Stati vedere separa il parere conforme è stato buttato secondo le procedure cioè perché la Corte non può entrare nel merito e stabilire se esista o no un rischio evidente di violazione grave da parte di uno Stato membro dei principi che essa stessa provveduto a codificare nella costruzione comunitaria non sarebbe poi così straordinario
è vero che l'articolo quarantasei sull'articolo quaranta se la porta si può pronunciare e altre volte si è detto la corte il giudice della propria competenza poi allargò restringe però mi sembra difficile nel momento in cui l'articolo quarantasei mi dice l'ultimo punto che è competente solo sulle questioni procedurali io le questure procedurale le posso allocare finché voglio però più di tanto in là mi sembra difficile andare
La composizione della Corte
La composizione della Corte che era un libro interessante un indiano di presa del professor Tiziano del sessantasette sulla corte di giustizia delle Comunità europea un libro importante tradotto in italiano si occupava di questa materia dove si dice
La corte del tutto dei nazionalizzata i giudici della Corte certamente non riflettono gli interessi degli Stati non vi è alcun vincolo di cittadinanza per i giudici della Corte
Tant'è che gli erano noticina dove si diceva che i giudici potrebbero essere tutti i russi per adesso non è più così inesistenti perché il Trattato di Nizza prevede che vi sia almeno un giudice per stato
Almeno un giudice prestato non così per gli avvocati generali ma almeno un giudice per stato uno dice va be'ma in fondo la prassi sempre gli Stati si sono hanno cercato di stabilire un numero di giudici corrispondente però è un segnale che era in realtà era stato preceduto da qualche altra indicazione dichiarazioni allegate all'ultimo atto all'ultimo adesione alle comunità con riferimento stavolta agli avvocati generali ma è un segnale che mi sembra nel senso di una qualche forma di di nazionalizzazione
L'avvocato generale bella figura con l'avvocato generale a corte di giustizia importante ha dato segnali determinanti per l'evoluzione della giurisprudenza però l'istituto che assomiglia a quella gli acciai cioè ormai in in eterna recessione
Non è stato previsto per la corte città non è stato previsto per il tribunale sono sulla carta ma di fatto non ha dato prova pratica
Tranne che tre o quattro casi nel nella riforma del Trattato di Nizza si prevede che l'avvocato generale possa non essere sentito
E la Corte che decide quando non sentire l'avvocato generale e quindi non vi siano le conclusioni dell'avvocato generale quando la causa non presenta nuovi punti di diritto
Beh anche questo intanto stabilire quando non presenta nuovi punti di diritto non è tanto facile
E poi perché l'avvocato generale deve soltanto essere sentito quando non vi è una giurisprudenza consolidata della Corte spesso l'avvocato generale è servito per
Come strumento per spronare importanti revirement dalla giurisprudenza comunitaria basti pensare alla vicenda della legittimazione attiva del Parlamento europeo negata hanno una sentenza dell'ottantotto con conclusioni contrade di dare a monte hanno poi senz'altro contribuito a due anni di distanza ad una pronuncia diversa che invece riconosceva questa legittimazione improvvisamente l'avvocato generale ritorna invece potenziato laddove gli si affida la possibilità di impugnare le decisioni del tribunale o in materia di pregiudiziale ovvero le decisioni che decidono sugli i ricorsi presentati contro le decisioni delle sezioni giurisdizionali una nuova creatura
La possibilità l'avvocato generale di proporre un riesame alla corte quando sia in gioco l'unità e la coerenza del diritto comunitario all'avvocato generale in quanto tale ma la figura del primo avvocato generale che peraltro prevista nel regolamento di procedura improvvisamente assume una dignità nello Statuto
Con qualche con qualche perplessità perché allora fosse occorreva meglio disciplinarlo anche all'interno dello Statuto la corte che pure è stato negoziato
Insieme al sabato edilizia ed è un trattato internazionale
Ultime riflessioni per rispettare l'impegno con la presidenza lo stesso statuto lo stesso statuto è un trattato internazionale
Già la parte sulla procedura
Si prevedeva che potesse essere modificata con deliberazione del Consiglio era uno dei casi di revisione autonoma del diritto primario comunità
Qua
Si prevede la possibilità che venga modificato dal consiglio
Su richiesta della Commissione
Ci sono due metodi
Modifica dal Consiglio su richiesta della corte previo parere della Commissione e del Parlamento oppure modifica dal consiglio su richiesta della Commissione previo parere della Corte non vincolante evidentemente è il modello del parere consultivo obbligatorio ma non vincolante
La stessa cosa vale per l'istituzione delle sezioni giurisdizionali nuova figura
Prevista ma che dovrà poi essere implementata evidente
Allora lì l'iniziativa della corte di giustizia in materia processuale è sempre stata vista come una maggiore di garanzia
E sia diventato è un aspetto di dettaglio che non si è voluto rinunciare attribuendo invece questa funzione d'iniziativa alla commissione che pur guardiana dei trattati secondo la definizione che ci dà chiede comunemente data sulla base del nome di trattate risponde a mio avviso almeno in materia giurisdizionale a finalità garantistiche inferiori il controllo sul Tribunale il controllo sul Tribunale per altro verso viene uso sotto c'è l'aspetto potenziando ma potenziato anche in maniera un po'farraginosa un po'frastagliata perché è un'istituzione giudiziaria che ha dato buona prova di sé e e ce lo ha ricordato il professor Mengozzi
Sensato senza interessi di parte
è stato ha dato buona prova di sé tanto che lo si è introdotto nell'articolo duecentoventi accanto a corte quindi è fa parte a tutti gli effetti dell'istituzione giudiziaria delle comunità non è più un minimo su un organo accanto all'istituzione importante
No si mantiene attorno a questo tribunale una tale somma di guarentigie
Si prevede la possibilità che gli stati membri istituzioni impugnino le decisioni del tribunale la Corte anche senza essere intervenuti nel processo davanti al tribunale e era nel sistema precedente rimane nel trattato di Nizza le decisioni del Tribunale possono essere quindi impugnate oppure possono essere oggetto di riesame sono due strumenti di controllo giurisdizionale distinti permane per mantenere l'unità e la coerenza del sistema
Ecco ecco io credo che
Indubbiamente se dobbiamo riconoscere all'istituzione giudiziaria delle comunità tutto il ruolo importante che ha avuto e indubbiamente lo ha avuto forse qualche in occasione di revisione dei Trattati qualche gesto di sfiducia nei confronti del istituzione giudiziaria che valga quindi anche a iniettare un po'più di coerenza nella giurisprudenza come veniva ricordato prima dalla dalla professoressa Rossi sarebbe bene accetta anche perché non si sono modificate alcune disposizioni sulle quali è che ci si attendevano delle modifico potevano essere attesi
La legittimazione a ricorrere dei privati il duecentotrenta quarto comma che è una disposizione su cui da tempo la giurisprudenza si affatica con interpretazioni anche incoerenti l'una dall'altra ma ha detto mo'Stanton importante sforzo del tribunale teso ad allargare i limiti di ammissibilità dell'imposizione questa disposizione non è stata in alcun modo toccata e disposizioni sui ricorsi restano nel trattato non sono modificate se non per un aspetto per quanto riguarda il Parlamento
Credo che quindi forse occasione prossimo trattato ad iniezione di fiducia sarebbe auspicabile grazie
Ringrazio il professor Krenar se
Sa ricordato il rilievo che anche l'architettura le istituzioni giudiziarie a livello comunitario a ai fini della concreta operatività di queste questa parte delle istituzioni un ruolo così importante hanno avuto nella Processo di costruzione dell'Unione europea e di sua definizione io a questo punto questo clima apposto democratico è stata evocata mi arrabbierei il potere di passare direttamente all'ultima parte dei nostri lavori cioè alle conclusioni
Del quel guerriero medievale per usare la terminologia del professor Panebianco
Vicepresidente del parlamento europeo non avevo aderenza del bene
Grazie alla prossima volta chiedono di fare l'intervento introduttivo sarà sicuramente vedo difficile
Anche perché penso che siamo tutti parecchio stanchi ho chiesto un giorno a un irlandese che dirige attualmente l'Ufficio di informazione
Del parlamento europeo di Dublino qual è la la sensazione la sua identità rispetto all'Europa qual era una volta mi ha detto ma noi dei bambini avevano un grande nemico la Gran Bretagna un grande fratello gli Stati Uniti e poi c'era la terra di missione dove andavano sentono è un Paese molto cattolico l'Africa Europa
Non esisteva
Il Gioia nasce che ha presieduto la riunione del mio gruppo nel mille novecentonovantaquattro per eleggere presidente del gruppo nuovo era un inglese molto anziano che ha cominciato il suo breve discorso in questo modo la prima volta che io sono venuto in Europa
Io sono rimasto sorpreso per lui era sicuramente naturale dire così tra parentesi era venuto per liberarci darla all'oppressione
Nel novanta quattro novantacinque sono stato a Malmö c'era una riunione con leader europei
Che come USA si trovavano anche fare un pranzo di lavoro
E
Sì ha organizzato una manifestazione eravamo tra l'ingresso si era nel novantacinque tra l'ingresso della Svezia ed è elezione degli svedesi al Parlamento europeo
Alcuni gruppi di estrema sinistra anche se io non capisco lo svedese avevano organizzato una manifestazione c'è una uno striscione enorme molto ben disegnato
Dove c'erano dei signori delle persone che venivano obbligate con la forza ad entrare sotto una porta questa porta aveva la scritta nella scritta dei campi di concentramento il lavoro rende liberi
C'era ogni persona che entrava veniva marchiata
E e la piccola differenza era che quel marchio non era una croce uncinata Merano le dodici stelle dell'Unione Europea io
Ho sentito freddo lungo la schiena nel vedere quella cosa però cercato di chiedermi come mai come è possibile che un ragazzo di vent'anni il venticinque anni posso immaginare quindi proprio anche per me è sinonimo di libertà di convivenza pacifica il rispetto degli altri in quel modo
Ho saputo proprio ieri che in Svizzera ci sarà un referendum
Non è strano per la Svizzera un referendum il quattro maggio sul quesito entrare come entrare a far parte della Unione Europea e ho saputo anche che i i i sondaggi non sono male non danno la maggioranza assoluta ma non sono ma
Sentivo prima Barbera che giustamente faceva riferimento all'esperienza di federalismo diverse parlava del cos'era il federalismo
Negli Stati Uniti
E il dibattito ad esempio quando cioè nella misura in cui entra dentro il dibattito nel in Gran Bretagna sul federalismo immediatamente ripropone quel tipo di concerto federalismo uguale centralismo e perciò completamente rispetto respinto e rigettato
Perché ho fatto questi esempi così di vita vissuta voti di cose sentite
Perché voglio sempre ricordare sempre a me stesso e agli altri che l'opera di costruzione dell'Unione Europea un'opera difficilissima
è un'opera di una complicazione enorme
è un progetto di una straordinaria difficoltà
Perché distanti le nazioni i popoli di questo Continent hanno una Radice così profonda
Che ogni passo avanti nei confronti della convivenza all'interno di istituzioni comuni
Deve essere motivato profondamente deve essere interiorizzato
Cioè bisogna essere convinti che si sta facendo un passo in avanti in tutte le direzioni
Che non c'è un indebolimento della mia identità
Che non c'è un'omologazione della mia identità della mia storia altrimenti questo che per alcuni è un sogno per altri rischia di diventare un incubo è ovviamente dall'incubo sì sì sì fugge
E è un'opera di straordinario ovviamente conobbero progettuale di straordinaria difficoltà di straordinario interesse
Che non può essere realizzata soltanto con la forza d'inerzia
Ecco io sono tradizionalmente un ottimista
Ritengo che siamo arrivati molto in là
Ma non credo
Che ci si possa fare delle illusioni
Io vorrei dire professor Panebianco che a mio avviso gli anti europei diventano forti dopo la caduta del muro
Non dopo Maastricht
Maastricht è un fatto importante
La moneta unica
Di cui però si ha una percezione soprattutto dopo Maastricht
E con la caduta del muro che cambia tutto
Prima in fondo la comunità europea cos'era
Era un progetto che camminava su due gambe
Moda che era come dire autonoma
Noi siamo una comunità di paesi distanti democratici
Che sulla base di questi sistemi democratici riusciamo a realizzare un progresso economico sociale e civile che migliore la condizione delle persone
Questo il motivo per cui ci siamo messi insieme in pochi in sei poi siamo cresciuti
E la seconda gamba e che dall'altra parte c'è De Micco
E c'è la sfida tra cui endemico e noi dimostriamo che siamo superiori più forti
Dal punto di vista democratico dal punto di vista economico dal punto di vista sociale
Con la caduta del muro
E la caduta dell'Unione Sovietica contra l'ottanta nove novantadue la seconda gamba
Non c'è più
E noi abbiamo bisogno di rimotivare
Di rimotivare questo progetto
Di rilanciarlo
E le due scelte che vengono fatti in termini strategici qui non c'è diciamo grande consapevolezza ed intelligenza politico-strategica
Diciamo in quel caso in quel passaggio né costruttivismo da evoluzionismo né funzionalismo
Ma grande capacità da parte delle due persone che rappresentavano effettivamente la comunità europea in quel momento e cioè colto e mistero
E attraverso un compromesso a cui gli altri stati e gli altri Paesi hanno positivamente aderito Sissoko decise le due strategie
Più importanti
Che sono la moneta unica e l'allargamento
La moneta unica con tutte le tappe previste
Nel Trattato di Maastricht e l'allargamento come strategia di cui si sono definite non le tante in modo preciso che sono invece state definite negli ultimi tempi negli ultimi anni
Ma in parte la metodologia i criteri per l'adesione di nuovi Paesi all'Unione
Ecco oggi questi passaggi l'entrata in vigore della moneta unica l'allargamento
Indicano una fase e un ciclo completamente nuovo non solo perché si si chiama unione
E non comunità ma perché appunto non c'è più
Lo diceva ancora Panebianco lo scontro fra colossi con in fondo l'Europa piccola che deve pur difendersi
Cammina concambi gambe abbastanza veloci sul terreno economico politicamente è zero
Se mi è permesso a parentesi ancora adesso è diciamo è qualcosa di più
Comunque rispetto alla gigante economico che siamo continuiamo ad essere un un anno politico
Molti si sono lamentati esempio perché in Kosovo gli americani contavano troppo
Questa è la sono i rapporti di forza
Se siamo sì tutte le volte che si discute di difesa comune lo si discute di politica estera e di sicurezza comune qualcuno arriccia il naso è chiaro che dopo poi quando c'è l'occasione per far sentire il peso politico dell'Europa questa occasione deve per forza
Ecco allora perché dicevo non va avanti questo progetto con la forza d'inerzia perché sono preoccupato perché le elezioni del mille novecentonovantanove per la prima volta nei quindici Paesi dell'Unione ha partecipato al voto una percentuale di votanti inferiore al cinquanta per cento
E perché
Sembra quasi che le motivazioni degli antieuropei ora siano più come dire consistenti delle motivazioni dei però europea
In fondo dopo la caduta del muro dopo l'ottantanove novantadue gli anti europei pose adesso si può
Posso dire siamo liberi prima non eravamo liberi di essere anti europei perché significava
Qualcosa sul piano internazionale
Oggi invece possiamo anche essere antieuropeisti
Non comprende dolente che essere anti europei significa comunque guardare dietro
Guardare ITC
E con l'ora quindi mi il mio invito è sempre quello considerarsi non spettatori ma protagonisti protagonisti di un progetto
Che la perdita delle provocazioni Panebianco il postmoderno il post democratica e così via non ha nessuna alternativa
Io vado indietro quando io avevo la vostra età avevo tra virgolette degli ideali forti
Oggi a me sembra che
Non in termini di schieramento destra sinistra
Ma in termini di schieramento
Futuro e passato c'è un solo grande progetto che è quello dell'unione europea
Certo non in visto in termini eurocentrico che poi bisogna guardare al mondo
Non visto in termini egoistici
Ma
Questo progetto dello stare insieme diceva giustamente Elena Paciotti così diverso così differente
Rispettando ci in queste diversità con questo concetto di cittadinanza che tutto il contrario del nazionalismo
Vivere insieme nello stesso territorio contraddizione diverse con lingue diverse con culture diverse la grande che straordinaria dimensione di questo progetto
Dico qualcosa naturalmente anche sul tema all'ordine del giorno altrimenti poi vengo sgridata
La carta dei diritti io sono d'accordo sia con l'intervento che era pazzo ottiche con quanto ha detto il professor Pardi
Vorrei aggiungere soltanto diciamo la considerazione
Come è stato detto
Su quel documento c'è la firma ci sono tre firme
C'è quella di vetrine che è solo il ministro degli Esteri però rappresentava il consiglio europeo c'è quella della signora fonte presidente del Parlamento europeo e c'è quella di Romano Prodi presidente per la commissione
Noi avevamo chiesto l'inserimento quel trattato noi vogliamo che sto l'approvazione solenne non c'è stata né l'inserimento del trattato nell'approvazione sale solenne
Ma come è stato giustamente osservato dal punto di vista anche del futuro vincolo giuridico io credo che non ci sarà bisogno di aspettare la integrazione della carta è trattato perché la carta possano essere utilizzata in termini giuridici
Sia all'interno dei singoli Stati sia a livello europeo
Per quanto riguarda le obiezioni dell'opposizione ci sono quelle degli antieuropei democratici
Ci sono quelle degli antidemocratici
E poi quelle che ha richiamato il professor Barbera l'estrema sinistra Bertinotti qualcun altro della sua famiglia in Europa centri sociali e così via
E con qui c'è una certa strumentalità
Gli altri hanno delle motivazioni non condivisibili ma che io comprendo in questo caso invece sia strumentalità
Per due motivi uno la la detto professor Barbera e cioè i contenuti i contenuti sono contenuti che hanno ad esempio disturbato molto il rappresentante inglese che fino all'ultimo non li voleva accettare secondo una tradizione molto consolidata quando si parla di carta dei diritti si deve parlare di diritti civili diritti politici e non di diritti sociali
Ed economici invece questa carta ci sono anche come l'ha detto che il professor Mengozzi
Diritti sociali i diritti economici
Ma c'è qualche e di conseguenza quella critica diciamo dalla dall'estrema sinistra non è fondata ma c'è un elemento in più
Nell'argomentazione preceduto anche molti IMEI ricevono ma la carta costituzionale italiano all'articolo tre le costituzioni di alcuni Paesi nordici sono molto più avanzate
Ma questo argomento è del tutto destituito di fondamento perché c'è l'articolo cinquantatré della carta che si intitola non a caso livello di protezione per cui questa carta non può essere usata per ridurre la portata che significa tutte le portate
Del delle carte costituzionali
Nazionale
Per quanto riguarda il metodo che il metodo che è stato seguito il mezzo che si dovrà seguire
Io sono d'accordo con molte considerazioni fatte dal professor nel di feroci vorrei aggiungere che il metodo della Conferenza intergovernativa non è solo oscuro
è inefficiente
Perché se fosse solo scuro potremo lamentarci con la diplomazia queste sì diciamo che vuole continuare la tradizione ottocentesca
Se però il risultato alla fine fosse travolgente potremmo anche passarci sopra
Il problema è che del tutto inefficiente perché abbiamo delle persone validissime diplomatici funzionari
Severi del proprio stato del proprio governo che lavorano per dei mesi dei mesi ma non hanno nessun potere decisione per cui nessuno dice mai dissi alla proposta dell'altro
E non è un caso che quando c'è il segno di qualche passava anche perché è intervenuta l'autorità politica
Perché l'Italia e la Germania hanno fatto sapere che avrebbero voluto inserire nella discussione anche le cooperazioni rinforzate
Per questo si è cominciato a discutere anche di questo argomento
O perché si è saputo che c'era la richiesta da parte loro di una nuova tappa del dopo Nizza ma queste due cose non è che sono state decise nella Conferenza intergovernativa che per mesi e mesi si è arriva la
Convenzione sentito dire prima
Dalla professoressa russi bisognerà trovare una forma diversa certo non non bisogna fare la fotocopia
Ho sentito però l'altro giorno commissioni commissario che è venuto parlare alla commissione affari costituzionali che ha avanzato una proposta che ha provocato Iraq reazioni a parte nostra da parte del Parlamento europeo
Perché questo commissario forse pensando di farci un favore ha detto a convenzione trovati in sedici voi
E poi quindici rappresentanti come ci vuole una cosa un po'più ampia
Lei ha detto propria questo si potrà pensare ad un forum
Parlamentari società civile organizzazioni non governative perché lì naturalmente si è preso una pernacchie
A non finire
Perché a proposito di legittimità un conto sono i parla
Beh organizzazione della società civile si vuole fare un forum lo si faccia ma è un'altra cosa la convenzione non è un luogo di decisione
è un luogo di proposta ma se è un luogo di proposte che poi la ultima Conferenza intergovernativa dovrà tenere in considerazione e allora sia un luogo che effettivamente diciamo parlamentari Zanzi Broglio appunto di confuso foro sul
Discussione io
Prima di arrivare al punto conclusivo sul dopo Nizza vorrei dire una cosa su questo tema della sovranità
Ugo sorgono sacche occhioni un po'un po'fisso anche stamattina io ho sentito parlare di trasferimento di sovranità di cessione di sovranità
Che per fortuna dice il professor Panebianco non è andata così avanti
Ora dov'è soltanto un problema di discussione teorica o di lana caprina io vorrei che ci intendessimo
Sia nel presente e ogni progetto europeo come un progetto nel quale c'è una progressiva per
Vita di sovranità da parte del mio Paese dicevo penso di avere dei dubbi rispetto a questo processo
Se invece
Invece di cessione di perdita di trasferimento si
Parla giustamente di Condi
Visione di sovranità
E allora il discorso cambia perché non è giusto dire cessione di sovranità perché non se la cessione di sovranità da parte di
Roma o di Parigi o di a Bruxelles Bruxelles non esiste dal punto di vista di un potere autonomo pur se le il luogo nel quale in tal Francia e Germania e gli altri Paesi si ritrovano e insieme prendono le decisioni nel Consiglio nel parlamento la commissione fare proposte
Per cui ritengo che sia
Insomma discussione questa che può continuare per parecchio perché sia giusto perché in fondo da noi Paese europeista ci accontentiamo della discussione in un convegno o in più convegni ma in altri Paesi e questo termine è un termine che determina una maggioranza anti europei determina una atteggiamento perché perché in altri Paesi la democrazia nazionale ha più storia e più consolidata in fondo perché adesso c'è un atteggiamento
Coloro che ho quasi naturale che abbiamo della democrazia così deboli così recenti che l'Europa per noi è stato un vincolo positivo democrazia invece che hanno qualche centinaia di anni alle spalle hanno sicuramente una atteggiamento un atteggiamento
Diverso il dopo Nizza è stato anche chiesto cosa farà il Parlamento europeo che cosa dirà il Parlamento europeo
Allora c'è chi ha detto un passo indietro c'è chi ha detto un piccolo passava c'è chi ha detto un passo falso cioè ci ha detto come si fa digerire questa insalata nessuna grazie grazie
Ma il Parlamento europeo ratificherà o no non abbiamo il potere di ratifica come no
Però sia per Maastricht che garantista tant'il parlamentare europeo adottò risoluti
Noi con le quali invitava i parlamenti nazionali a ratificare i trattati non voglio anticipare nulla ma temo penso che questa volta questa fase nella risoluzione
Ci sarà
Come senior di insoddisfazione nei confronti di come sono andate le cose anch'essa
Un trattato
è una metodologia che ha lasciato l'amaro in bocca e chi
Certo permette l'allargamento forse il vizio una
All'origine doveva risolvere i problemi lasciati irrisolti a ad Amsa per perciò non aveva diciamo un piatto molto ricco
Però su un punto e non per ragioni di bottega perché si tratta di una questione di democrazia il Parlamento europeo non può non segnalare con forza il proprio disappunto e cioè sul tema della delle maggioranze qualificate
Cioè non si può
Dire che si è
Fatto un passo avanti da questo punto di vista anche se c'è qualche materia in più che in passato ha diciamo nell'ambito delle maggioranze qualificate quanto si tiene conto appunto che noi avevamo insistito perché solo l'Italia si è mossa in questo modo
E forse anche il Belgio perché si fosse
In grado davvero di istituire questa nuova regola la regola e la maggioranza qualificata l'eccezione e all'unanimità
E qui abbiamo incontrato un muro
E questo è stato davvero ma diciamo il segno più
Negativo di quel di quel trattato
Io personalmente credo la maggioranza dei parlamentari europei sarà d'accordo perché i singoli parlamenti nazionali
I ratifichi no il trattato senza la ratifica non c'è l'allargamento
Credo che sarebbe un suicidio altro che quello accennato dell'élite politica un suicidio di tutto il progetto europeo fra l'altro il mandare un messaggio ai Paesi candidati del tutto negativo creeremo le condizioni per della la formazione dei partiti antieuropei populistici
Misura straordinaria in tutti i Paesi candidati per cui bisogna ratificarlo però
Permettere l'allargamento a partire dal gennaio del due mila tre però questa ratifica va condizionata ma condizionata bisogna che questo elemento della condizionalità sia emerga anche molti parlamenti nazionali
Lei la condizionalità è tutta sui contenuti del dopo Nizza sul percorso della polizia o per ripartire dalla fine anche se sembra abbastanza in là perché è un tema
Non solo di calendario vada
Si dice nell'allegato quattro dibattito ampio approfondito
Su questi tra gli altri quattro punti
Che si concluderà nel due mila e quattro con una nuova conferenza intergovernativa nel due mila quattro si voterà per il Parlamento europeo in giugno la Commissione europea sarà nell'
La sua vita perciò ci saranno due delle tre istituzioni diciamo del triangolo decisionale
Nel molto deboli se qualcheduno pensa di andare all'autunno del due mila quattro addirittura avremo un Parlamento europeo appena letto senza esperienza non ancora diciamo insediato dei suoi
Organismi io per attivi interni una commissione in scadenza alla Commissione europea di fatti in scadenza
E perciò secondo me si farebbe una scelta
Siamo non giusta tra l'altro sarebbe opportuno che i risultati di questa conferenza oltre intergovernativa fossero sottoposti al giudizio venti elettori proprio nelle nelle elezioni del
Due mila quattro ecco perché anche se non credo
Professore Nelli Feroci che siamo in
L'ambito nel quale sia possibile qualche modifica sei qualche modifica ad un certo punto fosse davvero possibile sarebbe caso mai meglio anticipare di qualche mese non perché così facciamo capire la Conferenza intergovernativa sotto presidenza italiana che comunque non sarebbe male nella seconda parte del due mila tre ma perché e appunto noi abbiamo questa esigenza di mettere al vaglio dell'opinione pubblica europea il lavoro che si fa
Io vorrei segnalare soltanto la grandezza dei quattro temi che sono stati lì sollevati alcuni specialistici un altro di
Norme spessore
Istituzionale e costituzionale io
Uomo dei parlamenti nazionali a questa domanda il burbero col alcuni anni fa a bocca c'erano molti Vespa tra i Parlamenti nazionali si fa qual è il nostro ruolo in Europa rispose il vostro ruolo e controllare i vostri governi nazionale punto e basta
Non credo che si possa continuare a dare questa risposta un ruolo maggiore dei parlamenti nazionali in un
Europa che vive di doppia legittimità legittimità nazionale legittimità europea
Devi il ruolo di questi parametri nazionali deve essere accresce ma come
Io ho un'opinione e chiudo su questo senza approfondire
Bisogna modificare la struttura la composizione il ruolo il peso e
Diciamo il il peso dentro l'architettura europea del Consiglio
Dove non possiamo all'infinito continuare a pensare che c'è un organo che esecutivo e legislativo insieme perché proprio in questo essere esecutivo legislativo
Che sfugge in parte al controllo e del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali bisogna pensare ad una cosa diversa in testa io un'architettura diversa
Un Parlamento europeo eletto dai cittadini ustionato europeo eletto ai Parlamenti nazionali
E di conseguenza una Commissione europea che il Governo europeo dove si con
Centro il potere esecutivo in questo modo il potere legislativo e su due camere e diventa effettivamente comprensibile anche da parte dei cittadini dell'unione ma questo lo si deciderà né prima
E subito dopo il due mila quattro siamo pervenuti parlando di una situazione più avanzate si apre questa fase del dopo Nizza in modo secondo me che richiede una partecipazione attiva di tutti i cittadini in modo particolare di quelli che sono più consapevoli dell'importanza di questo progetto dell'unione dei popoli che degli Stati europei vi ringrazio molto grave
La vicepresidente miei grazie a tutti voi agli organizzatori di questa questa arrivederci