"Memoria e cultura per il XXI secolo. Gli anni dell'Approdo" - presentazione del libro a cura di Angelo Sferrazza e Fabrizio Visconti (Ed. Rai Eri) e del Cd Rom allegato - organizzato dalla Rai (presso la Sede della Rai, Sala degli Arazzi, viale Mazzini 14)

Creato da un'ernia del disco quindi facciamo gli auguri per facciamo anche gli auguri di pronta guarigione
Alle un'espressione che non è qui con noi proprio perché è malato non ce n'è anche rispetto all'invito terzo sotto ma abbiamo un video piaccia invitato per mandare un saluto
Allora per presentare questo nuovo libro della aveva memorie cultura per il due mila gli anni dell'approdo
Abbiamo qui con noi i relatori che sono fra no Franco Cardini Giulio Cattaneo Mario Morcellini Andrea Mugnai e Paolo Maras si rimette in arrivo Firenze
Il coordinamento appunto soli Barbara Scaramucci riconosce della direttrice del The irregolari
Il importanza quello mente ci stanno i due e curatori del libro che sono Angelo Sferrazza e Fabrizio Visconti
Per l'importanza data la presenza del presidente della Rari Roberto Zaccaria che qui al tavolo mentre in sala cioè il direttore generale Cappon che ho lasciato uno ione proprio per essere qui presente provano con la parte iniziale dei nostri lavori
Con luce Nicolazzi alcuni cioè Nicola Caviglia che il direttore della signora di Firenze perché questo libro contiene il resoconto di un bel convegno fatto a Firenze in quel punto si è parlato della prova l'approdo e quella famosa trasmissione
Che potrebbe essere definita la prima trasmissione multimediale il primo prodotto multimediale perché era radiofonico
C'era un supporto cartaceo che era la rivista della Valeri poi diventato televisivo e per fondo lasciato un'eredità nato nel Credi dicembre del mille novecentoquarantacinque della prima punta avere puntato in una trasmissione radio andavano la ventidue del perché questo è bene ricordarlo ogni tanto gli orari anche di trasmissione
Per finire nel settantasette adesso continua a rivivere attraverso anche un cd per quindi rimane la sua storia di prodotto multimediale che si aggiorna e quindi parliamo subito con Barbara Scaramucci prego guardi
Buongiorno grazie a tutti
Essere qui oggi il Progetto a Frodo uno dei pochi progetti diciamo a stralcio rispetto all'attività a ormai di tipo industriale del direzione Rai Teche che credo tutti voi conoscete noi realizziamo un catalogo multimediale di tutto il prodotto televisivo radiofonico trasmesso dalla RAI in una logica industriale di salvataggio dei supporti
E di catalogazione in modo tale che anzitutto all'interno dell'azienda
Sia più semplice più fruibile tutto questo grande patrimonio ma attraverso questo catalogo in qualche misura sia fruibile anche all'esterno attraverso i nuovi media in particolare internet o la consultazione completa del catalogo che ad esempio è disponibile tutti i giorni qui presso la biblioteca di viale Mazzini quindi un un un doppio binario anzi un triplo binario
Ottimizzare il lavoro e la produzione interna della RAI ottimizzare la valorizzazione di di questo patrimonio archivistico per i nuovi media ed infine utilizzare questo prodotto per la comunità scientifica e per usi istituzionali e di formazione
Perché il progetto approdo è uno stralcio perché l'ha provato rappresenta in maniera come un paradigma un prodotto nel tutto particolare nella storia di questa azienda
Perché già multimediale sin dagli anni Sessanta come ricordava Nava
Perché unico esempio di matrimonio davvero felicemente riuscito della cultura con la radio e con la televisione
E perché è anche un patrimonio corredato da un grande archivio cartaceo un archivio di copioni di carteggi di scambio
Di di di lettere e di lavoro redazionale di questa redazione assolutamente unica nella storia della comunicazione di questo Paese dove i redattori si chiamavano Ungaretti si chiamavano Bacchelli si chiamavano Pratolini si chiamavano Roberto Longhi
E che insieme hanno dato vita ha anche ad un'altra anomalia cioè al successo della trasposizione in televisione di una trasmissione radiofonica non è accaduto più cestini ci sto c'hanno provato molte anche recentemente e francamente non con successo
Tutto ciò arreso quindi come dire piena di cose necessarie dal nostro punto di vista fare dell'approdo un progetto a parte
In questo siamo stati anche agevolati dal grande impegno della redazione RAI della Toscana che io sempre ringrazio e da una convenzione stipulata dalla RAI fu un l'Università di Firenze in particolare con la facoltà di lettere questo perché perché naturalmente per documentare per ricercare Pearce Cartabia e la are letteralmente in questi archivi sono anche necessari molti giovani bravi validi documentato
Tutto questo quindi ha fatto sì che noi sentissimo anche la necessità di ragionare su questo strumento così speciale che è stato l'approdo
Lo abbiamo fatto mettendo al confronto comunicatori
Anche technology e umanisti in un convegno lo scorso anno a Firenze questo convegno diventa oggi questo libro Dellai ieri unito al quale c'è un cd che qua credo che voi stiate già vedendo si fosse è necessario
E che mi consente di capire come oggi la il formato digitale
Sia in grado di rendere accessibile in maniera ben diversa rispetto al passato è molto più didattica se vogliamo anche un patrimonio appunto non soltanto audio e video ma anche cartaceo perché voi qui certamente potete ritrovare come si suol dire scannerizzati ecco i copioni e e i carteggi che come dicevo costituivano l'asse di questa relazione straordinaria
Che è riuscita a produrre questa trasmissione
Dal quarantacinque nata nel nel clima della rinascita del dopoguerra fino alla metà degli anni settanta mila novecentosettantasette e in televisione dal sessantatré al settantasette il tutto anche abbinato con una trasposizione diciamo letteraria con un la rivista L'Approdo letterario che ha caratterizzato molto la vita culturale di questo Paese in quegli anni
C'è anche un grande patrimonio fotografico come sempre quando si aprono a volte anche gli armadi polverosi e ci si trova
Mi tutto è tutto serve per ricostruire un'atmosfera una storia un momento particolare e quindi per restituire al presente la memoria e il passato
Io mi fermo qui perché credo che più in dettaglio proprio sull'approdo
Di parleranno i coordinatori del libro e quindi gli autori che hanno sia coordinato il convegno dello scorso anno sì appunto la trasposizione in questo volume di Ranieri
Grazie al pub bar lo scroscio non la toccavo il terrazzo e gli scontri ci parla prima unite due microfoni così parlare contemporaneamente
In questi casi non si chiudono a doppia firma è sempre pericoloso potrebbe essere un'idea ma la parola io la parola riscontri
Ma credo che con con questo volume memoria cultura per il due mila gli anni dell'approdo noi siamo rimasti proprio nel solco dalla proprio cioè perché abbiamo dato un un contributo cartacce io credo importante all'analisi di questo di questo programma
Barbara Scaramucci ha sintetizzato molto bene la storia del del programma
Questo il convegno che abbiamo organizzato nel novembre del novantanove a a Firenze è stato un convegno o dichiarante di grande importanza perché abbiamo fatto un passo avanti rispetto all'analisi tradizionali che sono sempre state fatte su sull'approdo e su il rapporto fra cultura mass media
Abbiamo fatto un passo avanti perché abbiamo cercato addirittura di mettere a confronto
Gli esperti della comunicazione con di umanisti e vi assicuriamo perché che è stato ha un bel un bel merce
Possiamo dire zero zero ecco senza non sono stati i vincitori
Il il volume quindi raccoglie gli interventi del
Nel convegno di Firenze
Gli interventi come leggerete sono ho molto ampi sono molto scientifici vi vi sono anche per usare una parola così che non è molto bella ma la usano tutte anche molto molto stimolante il dibattito oggi
Fra culture mass media è un dibattito vivo che non si concluderà facilmente
E credo che l'analisi critica che è stata fatta a Firenze su o i tre momenti dall'approdo l'approdo radiofonico la la rivista e l'approdo televisivo ha messo in luce che di fatto certi problemi anche navale ha ricordato gli orari per esempio di messa in onda poi hanno sempre penalizzato in parte però con sì forse hanno penalizzato ma certamente non hanno condizionato la parità il valore lo spiazzo e lo spessore dei dei programmi qualcuno si è chiesto a Firenze sei a riproporre un programma come come l'approdo la risposta che do sia stata oggi è impossibile
La la società è cambiata e il modo di far culture cambiato molte cose sono sono cambiate e d'altra parte uno strumento in continua evoluzione come lo strumento mass mediale della comunicazione radiotelevisiva non può riproporsi deve essere uno strumento che invece avanza che e che va alla scoperta di nuovi di nuovi territori
Il
Il tema quindi fondamentale è stato questo della all'analisi critica del dell'approdo o il il rapporto fra comunicatori e umanisti
Ma credo che è un altro merito del lavoro fatto dalla Direzione Teche sull'approdo sia stato questo di ricostruire un un periodo importante sicuramente per la cultura del nostro paese ma soprattutto per la cultura del della Rai
E il la multimedialità poi si è estesa questo rapporto con l'Università di Firenze
Io ricordo i primi i primi giorni quando con il professor Mugnai incontravamo i ragazzi della della facoltà di lettere che venivano per il a a scartabellare a togliere la polvere dai cosiddetti faldoni dell'approdo lo stupore e la curiosità di questi giovani nel ritrovare per esempio nei carteggi delle lettere
Delle lettere che non non erano semplicemente lettere di grandi poeti l'idea che noi abbiamo del dell'autore del grande poeta è un'idea pulita un'idea limpida e invece poi si trovavano anche lettere di cui non faremo il nome dell'hotel firmatario o della firmataria in cui si chiedevano degli anticipi perché ci devono andare in vacanza
Era un anticipo di naturalmente a tre zeri e quindi anche questo è una cosa che ci porta molto indietro indietro indietro nel tempo
E richieste dignitosissimo e
Come si confà d'altra parte i letterati insomma in qualifica come sempre adesso
Ma la filosofia non da Panem
E e quindi ricostruire anche un pezzo dalla Società un pezzo del del del del rapporto fra la cultura questi nuovi mezzi di comunicazione
Credo quindi che la Direzione Teche ha fatto un un lavoro molto
Molto ampio o sia nel nel nel ricostruire un periodo storico sia nel recuperare
Del materiale purtroppo
La violenza della dell'alluvione di Firenze ha cancellato molte bobine e quindi dell'approdo radiofonico c'è poco c'è tutto invece il l'approdo l'approdo televisivo abbiamo invece salva tutta la parte la parte cartacea
Credo per concludere che l'operazione sia un'operazione estremamente positiva
Il il volume non è il classico volume liturgico che in genere si fa nel alla fine di un convegno per raccogliere gli atti che nessuno legge
Chiedo che sia un invece un volume molto molto importante
E per molti aspetti nuovo
E quindi è un volume che Valetto va approfondito va va studiato e soprattutto un appello alla deriva diffuso grazie
Grazie discontinui ma secondo parte
La seconda firma grazie
Il convegno il convegno di Firenze di novembre è stato un'occasione importante per attraversare non solo nel ricordo storico nella ricostruzione trent'anni di coltura ma come diceva bene Angelo Sferrazza
Per mettere a confronto comunicatori umanisti perché questo confronto potrebbe essere artificiale perché di fatto
Come dire a di fronte al tema Cultura
Inevitabilmente si devono porre la scienza della comunicazione
Esiste un boom del delle iscrizioni ben sottolineato nell'ultimo periodo e gli umanisti detentori per tradizione di quella che noi chiamiamo cultura
Il tentativo era quello di sfruttare questi trent'anni trent'anni di multimedialità varati una rivista letteraria la televisione
Per cercare di capire se effettivamente esistono possibilità di comunicazione o meno possibilità di comunicazione che in effetti come dire hanno manifestato tutti i loro limiti
Di fatto si identifica il mezzofondo esperti di comunicazione e si identificano i contenuti con gli umanisti
Chi fa televisione
Tutti voi sapete bene di che cosa parlo sa bene che è necessario un punto d'incontro questo punto d'incontro è molto difficile legato molto le personalità allo sviluppo del lavoro la capacità di collaborazione
E realtà però si tratta di due mondi che hanno difficoltà a comunicare nonostante l'allargamento dei mezzi di a disposizione abbiamo internet il satellite e quant'altro insomma e ci avviamo verso un unico schermo capace di essere interattivo
La cultura tende a rimanere vincolata alla pagina scritta
Tende a rimanere chiusa dentro le università con degli spunti che la portano ad andare verso l'esterno e delle indignazioni che vanno rispettate come tali da parte di ogni cultura nei confronti della televisione
I mezzi di comunicazione dall'altra parte portano con sé
L'esperienza tecnica ed è anche un'esperienza di comunicazione di fronte alla quale non c'è alcun dubbio i letterati gli uomini di cultura
Non si devono inchinare né piegare ma è chiaro che dobbiamo trovare il modo di favorire un colloquio
Dal convegno questo emerge il tentativo di costruire questo quello che emerge non arrivano risposte dagli atti che sono nel libro ci mancherebbe altro che fosse così un tema aperto e probabilmente lo sarà sempre di più nel futuro
Dire questo esiste un terzo soggetto oltre comunicatori quote di comunicatori e gli umanisti che si sono che si è inserito all'interno del convegno e che è un soggetto che si chiama impresa soggetto importante perché in realtà oggi
è del tutto evidente che quasi ogni processo creativo non può prescindere da un meccanismo d'impresa e l'impresa nel caso specifica e RAI e nel caso specifico e teche nel senso che te che è stata il motore di questo convegno con un'operazione di recupero del proprio materiale sull'approdo
Che è un'operazione sia culturale importante attorno alla quale abbiamo ragionato sia economica inevitabilmente perché la valorizzazione di materiale che poi può essere riutilizzato e può essere sottoposto a valutazione da parte sia dei comunicatori che degli umanisti
Questo terzo soggetto RAI
Come dire ha avuto la funzione nel momento in cui la RAI era il servizio pubblico di essere il mecenate della cultura
Parliamo della radiofonia nell'immediato dopoguerra parliamo della della televisione da quando è nata parliamo dell'esperienza rivista letteraria un un mecenate che ha consentito alla cultura di questo Paese di crescere di costruire quel tessuto di relazioni culturali e non solo che poi ci ha portato ad oggi a poter fare questa distinzione tra una RAI servizio pubblico è una RAI che presta il servizio pubblico
Zaccaria già presidente ha già sottolineato questa differenza di approccio tra una RAI servizio pubblico soggettiva
è una RAI che presta il servizio pubblico in senso oggettivo
Questa distinzione importante perché oggi il problema della cultura e chiudo il problema della cultura è quella di una sua collocazione probabilmente proprio all'interno di quel finanziamento collettivo che si chiama Cannone che il servizio pubblico la cui valorizzazione inevitabilmente non è soltanto una valorizzazione economica con una destinazione
Chiara del dei proventi da Canone capisco bene che il processo è abbastanza complessa
La collocazione dentro il servizio pubblico probabilmente consentirebbe di pagare più agevolmente il prezzo della trasposizione di una cultura che nasce sulla pagina scritta e parlo di prezzo in termini di ascolto e di costi
E che inevitabilmente si confronta con mezzi nuovi ma che con questi mezzi nuovi non può che fare fatica perché l'immaginario della radio
Inevitabilmente è cosa diversa dalla evidenza della televisione la pagina scritta un come dire a consente ha bisogno di un approccio diverso da quello degli altri mezzi di comunicazione
Il vantaggio è che con l'apertura la televisione digitale inevitabilmente il servizio pubblico sarà spendibile su un unico schermo in fondo è un vecchio processo si riduce ad uno quello che si è moltiplicato
Abbiamo i canali satellitari ospite qui RaiSat album sembra giusto Citerna
Il canale culturale del di RAI punto it ha dato visibilità questo questa questa presentazione l'approdo quindi e chiudo effettivamente do Prado quindi rappresenta uno stimolo un'opportunità trent'anni di cultura di questo Paese la multimedialità canali diversi una RAI antica è una RAI nuova
Rappresenta un format probabilmente non più riproponibile rappresenta un'occasione per porre le basi per ragionandoci un po'per quello che potrebbe essere la cultura di qui in avanti attraverso i mass media grazie
Grazie riscontri sui riscontri scuri sulle teorie superò il consigliere Gamaleri Gre premette proporrà anche dal signor testimonianza visto che si occupa anche lui di di e corre come proprio come esperto di comunicazione di massa ma rientra risultano gli argomenti di procedure perché anche questa nostra conferenza qui sotto presentazione Ciampoli multimedialità abbiamo visto uccidete adesso vediamo il video che ci ha mandato Zanzotto prego
Qua libero
Mi interessa
Portata avanti proprio
I momenti lontana mia giovinezza quando cominciavo
La linea interculturale pubblicazione ecco
Va bene cultura per illuminare gli anni oggetto l'hanno rovesciato nelle quali importante
Momenti
In cui nel dopoguerra
Simpatico praticamente da zero otto
Tutti generali ovviamente
Più tardi attivi anche gli altri artistica dovrei fare come provo
Arrivano anche anzi tipi di lavoro certamente potevo pensare sciopero come
Cantina
Le cattive televisione sarebbe opportuno che fossero uno condizioni particolari
Certo
Lavorando ecco narrativo
è un mezzo che penetravano dovunque già all'inizio
E quindi aprire uno spazio che era comune
Allora
Aspiranti sarà
E ha tramite può iniziare
Che partecipavano
Dentro l'ufficio sparsero
Era Brescia un fatto
Estremamente attivate
Proprio
Un respiro di possibilità che si presentavano davanti corrispondente al governo Bianco
Battuto per ricostruire futuri fare
Nel bilocale dopodiché l'utile sceglieva anche un'altra questione
Che per fare in un cd
Io
No un rilievo che l'immigrazione Svizzera del dopoguerra sono rientrato
Qui in Italia e già avevo conosciuto qualcuno a Milano che poi
Tramite naturale anche contatto uno approvò
E pare un circuito virtuoso ora che
Io mi ricordo come personale generosità mica no conosce togato ho conosciuto
Utile è stato veramente quello vogliamo
Chiamato il Grande nemico caduto
La generosità ritrovi appare con sopra
Ho avuto una di trovare persone
Non era tanto più anziani di me
Pochi anni differenza eppure avevano tanta capacità economica ritirarsi in
Il dono
Compagnie minori i gruppi marchi Giglio quasi ecco ma
In questa
Realtà però ognuno continua esprimersi attraverso l'articolo e anche presentato per la prima volta creazionismo è in un modo del tutto libero e
Penso proprio pienamente soddisfacenti c'era comunque la o occupa una posizione sicuramente centrale perché appunto
Dai gara
Contare
Allora no cinque ettari
Piccione intatta
Fatta inatteso già nominato e il gatto
Ripeto come non ricordo più di tutti
Sento coraggiosissimo
Ecco che
Mi fa piacere salutare la o saltare
I richiedenti
Cash vero
Pongo baci
Allora una conservazione più di questo patrimonio culturale che è stato molto livornese
Una storia e che è stato in buona parte otto dalla RAI
Possono essere
Consolidato in una stati fa parte un po'patrimonio accessibile anche penso che un momento ad esempio Ferretti direzione scolastica
Va be'ora oltre al fatto con l'avvocato
Ma
Oggi i tempi sono troppo diverso si impossessa di entrambi dei baroni mi augurerei
E
Cinquantesimo vicentino conservata
Non è stato memoria qualche cosa è stato molto importante culturale
Ecco questa è la risonanza di Andrea Zanzotto al cuore novità voglio puri nel fondo poneva delle domande da direttamente allora quindi dare la parola al presidente Zaccaria
Ma dunque io
Mi trovo qui in una situazione particolare perché
Noi stiamo facendo praticamente una sorta di di replica
Singolarmente le repliche in genere vengono fatte in presenza di pubblici più ridotti
Mentre noi abbiamo questa strana situazione di replicare un qualche cosa
Che è stato fatto a Firenze
Qualche tempo fa e che oggi qui è prodotto in questo libro
In presenza di una platea diciamo più ridotta
Però con gli stessi problemi io vorrei
Dire che sostanzialmente quello che ha detto Visconti
è profondamente vero cioè io lo al alla fine di quel convegno fiorentino quelli che erano lì lo ricordano bene
Sembrava come
Si fosse creato insomma idealmente una contrapposizione e col come se ne avessimo la sala qui e da una parte c'è un un gruppo di persone che si schierano tra gli umanisti cose mi pare che anche un programma televisivo è stato impostato in questo modo la sono seduti gli umanisti
Cioè che sono le persone ovviamente più serie ce ne sono ma non voglio a fare delle distinzioni correlata al pubblico presente perché casuali ma insomma quelli che si preoccupò dei contenuti della purezza dei contenuti
Cioè che naturalmente sono ben rappresentati nel video che abbiamo appena sentito
E che naturalmente rappresentano una costante di molti ragionamenti di ieri e di oggi
Poi da quest'altra parte ci sono i comunicatori cioè nel senso quelli che naturalmente
Sono un po'meno puri perché non perché siano diciamo abbiano fatto dei compromessi terribili con la vita ma perché si preoccupano
Di come divulgare di come di volgare determinati contenuti
Che da questa parte si elaborano si pensa hanno si approfondiscono
E da quest'altra parte ci si pone il problema di fare arrivare alla alla gente a un po'al al pubblico al pubblico
Non importa che quando si dice pubblico sia medio grande o piccolo cioè a un pubblico a dei destinatari voglio dire
Io ricordo che a Firenze
Ho fatto l'esempio che è più semplice per un professore
Che rimane sempre lo stesso
Con la sua preparazione con i suoi contenuti con le cose che ha base a dire ma che se imposta una lezione per cinquanta persone
Per trecento persone o per mille persone
Se la fa nello stesso modo è un cattivo professore
Cioè se è quello che noi sappiamo lo comunichiamo con lo stesso linguaggio con la stessa tecnica con la stessa modalità in relazione al pubblico dei nostri studenti è cambiato cinquanta trecento o mille non abbiamo capito nulla
Del come stai deve fare arrivare un certo contenuto a un certo pubblico
Ecco questo è diciamo qui c'è una una contraddizione c'è una contraddizione che poi questa contraddizione
Che è una contraddizione voglio dire che attraversa voglio dire gli anni e quindici porta dall'approdo ad oggi
è la contraddizione che vivono i mezzi l'impresa ecco i mezzi di comunicazione noi siamo uno di questi cioè se uno saltasse questo passaggio evidentemente dimostra di non aver capito nulla
Questo è il motivo per il quale
Io dissi a Firenze
E credo che l'approdo una esperienza come quella dell'approdo
Non si potrà ripetere più
Ma non è una affermazione
Diciamo pessimista od basata su un concetto di rinuncia
Assolutamente non cioè non mi appartiene non ci appartiene questo tipo di logica
Ma voglio dire
è facile oggi pensare che
Diciamo i moderni
Eroi Interpreti
Di quello spirito di allora
Vuol dire sono i viaggi gli Angela di Santoro ideali o il Purgatorio di Paolini il Baricco o forse anche dicevo in altri generi
Il montanaro di Squizzato il Murgia
Cioè e commesse praticamente da un fiore
Estremamente prezioso
Si fossero sostanzialmente perfetto del delle diciamo dei tempi che trasportano i semi creati
Molteplici momenti in molteplici linee
Che hanno quei contenuti di allora maliano in un sistema televisivo che ormai è sostanzialmente diverso e certamente molto più facile
Fare a un certo tipo di programmi culturali in un'offerta televisiva mono Canale
Che evidentemente in qualche modo a tutta la preziosità e il diciamo in qualche modo la ritualità
Del pubblico che guarda quel canale in un sistema in cui c'è
Ci sono imprese pubbliche e private c'è una infinita di canali in cui già diventa elemento culturale
La scelta dei canali come tu praticamente se ne andasse in una libreria do avessimo soltanto uno una linea di libri che si dell'offerta e oggi andiamo alle librerie
Moderne le quali il primo elemento quando entriamo è una specie di ebbrezza di
Diciamo
Di fronte a questa quantità di offerte che si sono date in cui noi dobbiamo c'è già un elemento culturale scegliere
Elemento quindi io credo che
Noi la nei giorni nei mesi scorsi abbiamo provato a fare
Proprio in questa sala
Una serie di di riunioni dedicate all'Offerta della RAI nei vari generi di servizio pubblico abbiamo parlato
Di programmi di servizio di sport di cultura di informazione di fiction dei documentari e dei programmi per ragazzi
La prima cosa che abbiamo scoperta o abbiamo scoperto e che la gente della RAI
Non conosceva la gente della RAI che lavorava nella stanza vicina
Che produceva un'altra linea di di prodotto simile alla sua cioè nel senso abbiamo fatto una Presa di consapevolezza diciamo comune
D. qual è
La quantità dell'offerta
Che diciamo noi stessi non parlo dei giornalisti che magari
Si appassionano ai programmi
In ragione del fatto che quei programmi determinano un particolare tipo di tensioni intorno a loro quindi voglio dire Luttazzi è diventato un programma assolutamente gettonato come
Raggio Verde oppure come L'ottavo nano oppure come altri programmi di questo genere
Oppure come altri programmi di di maggiore evidenza ma abbiamo fatto capire a noi stessi
Che intorno a quello che una volta era un programma sono fioriti tante linee di programmi
La musica
La letteratura coi reportage di viaggi quei programmi dedicati ai libri di Roversi con i programmi dedicati a questi temi come correva l'anno oppure ancora i programmi inchiesta di Purgatori
Bellissimi che abbiamo magari io parte rimosso in parte no come Jugoslavia Morte di una nazione poi il teatro con tutte le linee palcoscenico che a sua volta è un'infinità di linee i programmi
Diciamo da su su Ustica di Paolini come ci era stato quello sul Vajont
E voglio dire e così i programmi nel genere teatro nell'arte cito soltanto dei titoli dell'Italia Artù made in Italy
Ma poi interi canali interi canali i canali di dirà Issac il cinema l'arte Sho album tutte educational dedicata su questo tema
Per finire con la scienza
Dove c'è Leonardo Neapolis Ulisse
Ecco quello che volevo dire sostanzialmente è che un programma come l'approdo in una televisione che è cambiata
Non lo rivedremo ma perché da quel
Diciamo pure Fiore sono delusi tantissime mi hanno generato tutta una serie di altre linee che rispondono ai modelli della comunicazione in un sistema multicanale
In un sistema multimediale in un sistema dove praticamente si deve andare a cercare come in libreria si cerca il libero tra tante linee di libri e non si può pensare di averlo soltanto in vetrina
Ma si deve avere questo tipo di capacità ecco in questo schema in questo schema
Vorrei che noi riflettessimo soltanto sull'importanza dell'operazione che ha fatto le tele che poi accanto alle teche
RAI ieri non c'è qui Marchetti e quindi perché è tra gli infortunati ma insomma voglio dire
Però voglio dire e quello che ha partecipato affianca teche su questo piano di multimedialità a dare corpo a queste cose ecco perché qui bisogna scegliere lo slogan
Per sintetizzare le cose che io ho detto
Allora certamente uno slogan possibile e la cultura della memoria
Che evidentemente voglio dire potrebbe essere all'interno lo stesso nozione di cultura voglio dire perché se cos'altro non è se non se non diciamo rileggere la memoria con con gli occhi con universo diciamo che può essere mutato
Però voglio di nell'operazione teche
E in questo per azione
Approdo
C'è anche un altro slogan possibile che è quello di memoria della cultura
Che non è una cosa
Cioè non è solo un gioco di parole ma che evidentemente
Di è una capacità che un'impresa io ritorno sulla funzione nostra
Si deve porre ecco per utilizzare poi il terzo slogan che il futuro della memoria no va be'meglio utilizzare pietre ha però vengono cioè io vorrei che siamo adesso parlano diciamo gli umanisti dice sostanzialmente Savoncelli
Notano al no non è mica offeso ma resta no no all'accordo
Però voglio dire cioè io vorrei che riflettessimo su questa su questa nozione
Cioè su quale slogan dobbiamo adottare perché voglio dire è chiaro che il più attraente di tutto è il futuro che la memoria chiaro perché e in qualche modo una come le teche non fa un'operazione puramente archivistica cioè nel senso supportata da una tecnica più raffinata che la tecnica digitale e la capacità di utilizzare il computer
Per poi legge a distanza impiegare l'istanza questi materiali o con maggiore rapidità
O con maggiore duttilità
Fa un'operazione che ha una valenza editoriale
Perché è in un'impresa editoriale quindi fare quindi io accetto il concetto futuro della memoria perché mi piace sostanzialmente questa prospettiva
Però poi dopo bisogna anche mettersi d'accordo che dal punto di vista dell'Offerta
Noi dobbiamo tener conto che non c'è più il pubblico ci sono i pubblici c'è questa capacità di scelta non ha più senso dargli un solo appuntamento
Anche se naturalmente bisogna rendersi riconoscibili e quindi l'ultima mia considerazione è intorno al fatto che al di là delle soluzioni intorno all'organizzazione futura della Rai
Fatto di come si distribuisce il servizio pubblico Caro Romano vorrei entrare nel nel nel banale insomma
Certo noi diamo sentito la necessità di di dare a una delle tre reti a una delle tre reti
Terrestri generaliste perché delle altre dei Sat ho già parlato che evidentemente hanno questa caratteristica del educational ho già parlato che ha questa caratteristica
Potrei estenderà l'informazione e sarebbe facile mettere anche altri titoli
Una delle tre reti diciamo una missione
Che è più vicina a questa che almeno nella sua missione abbia la parola chiave memoria
E realtà ecco questa era certamente la terza rete
Non perché le altre
Non ce l'abbiano ma perché le Cuesta ce lo ha di più perché come dire
Il pubblico deve potere trovare di più lì quelle cose sintonizzata ecco e allora voglio dire certamente dei programmi che ho ricordato prima e che sono spalmati dappertutto
Lì un editore deve porsi il problema di avere la parola memoria
La parola realtà
Ecco con inserito nella missione quindi io sono dell'avviso che in questa presentazione di questo libro ci sia un po'una sintesi sullo spaccato delle Teche
Di una delle degli elementi della missione della RAI nel suo complesso pensare di vivere in questo contesto più più competitivo più articolato multicanale multimediale la possibilità che non ci sia soltanto un tipo di offerta
Però organizzare
La memoria della cultura
Perché questa memoria cultura sia capace di creare un futuro alla memoria ecco io quindi ad otto questa impostazione quindi questa presentazione che facciamo ci serve per capire che l'operazione teche è un grande Progetto di natura industriale ed editoriale
Grazie al presidente Zaccaria dello da Bush distrusse passiamo da un consiglio d'amministrazione ha riso torniamo leggermente indietro
Con professor Franco Cardini che tra l'altro insieme a Tullio Gregori fu uno di quelli che imposto il rilancio del recupero delle Teche prego
Deve premere il pulsante
Ma è ormai un impero che un'altra lettera
E odio contro a cui tutto quello che è meccanico purtroppo nello io gli americani denuncia
Bene in cenno concrete altrimenti affatto Nadal non alla nostra continuità secondo me importante con nostra continuità dico perché ogni tanto si viene tutti presi da soprassalti così di Nostalgia io avendo passato
In questa sede di questa città stava Piombino un paio d'anni beh c'è rimasto molto affezionato all'azienda
E debbo dire che ho anche cambiato non radicalmente non non che prima la disistima sulla sottostima su o che molto cambiato il mio atteggiamento
Lo sottolinea il mio atteggiamento di professore di insegnante Lili universitario
Di accademico se si vuole usare questo aggettivo un po'ridicolo ma qui siamo siamo a questo tavolo siamo un certo numero di accademici fra virgolette di umanista se vogliamo continuare
Con il Lessico scelto stamani che del resto fu un lessico che ebbe grande corso anche durante il convegno
I cui atti perché di questo si tratta siamo presentando
Ora stamani mattina bene io come un proprio come umanista fra virgolette o cambiato molto il mio atteggiamento nei confronti della RAI che non è affatto un atteggiamento
Nei di preconcetta disistima nei bis fiducia né di sospetto no era semplicemente un atteggiamento che non teneva conto della dell'ampiezza
Della serietà della profondità Belletti potenzialità di un'azienda come questa e più in generale che non si era posto forse con sufficiente chiarezza
E serietà il problema della comunicazione come fatto non accidentale tanto meno
Un dibattito in tutto il Paese anzi per la verità senili dei meno di quanto in realtà succeda sul futuro della nostra cultura sul futuro della nostra riuscire
La continuità di impegno all'interno dell'azienda fu proprio così un po'sottolineata da un certo atteggiamento che io ho visto coi continuare ne sono molto felice se sarà anche Felice Lavezzi un pochino contribuito minimal mente dall'atteggiamento all'interno del consiglio d'amministrazione
Io ebbi la fortuna di trovarmi successore indegnamente di un grande maestro come Truglio presso l'INPS che è uno dei più grandi storici della filosofia medievale uno dei più grandi storici della filosofia d'Europa
Anche se qualcuno non avevano usato forse aveva pensato a un omonimo eccetera che un personaggio come Luís fossero i consigli amministrazione RAI della gestione Dematté del resto la Rai non è nuova a questo tipo di cose prima di Gregorio c'è stato
E c'è stato Luigi Firpo Craxi atomo Volponi la croce
Quante no no ti volevo ricordare dice fedele che più di quanto non c'è accennato altrettanto agli ascolti
Ma perché tua è anche di questi potere
Ecco appunto
Quindi
Evidentemente quello che poi abbiamo noi abbiamo a nostra volta cercato di far crescere in un momento come ricorderete un momento anche difficile quello del passaggio di poteri dalla gestione Demattè al
Alla gestione Moratti Bae Gregori non si dimenticò e parlando a un collega più giovane che era composto agli vuol dire beh mi raccomando
Stai attento alle secche qualunque cosa succeda arriveranno i barbari gli Unni l'Apocalisse scoppierà per aria viale Mazzini e tutto il resto moriranno Sansone con tutti i filistei e via discorrendo però cerca di salvarle secche perché e perché noi siamo qui per questo in fondo se un nostro odioso viene immenso
In un consiglio d'amministrazione chiunque sia qualunque sia l'autorità che ce lo mette in quel momento lì si suppone che sia stata questa la ragione
Principale della scelta almeno nella sostanza poiché gli epifenomeno i sono quelli che sono questo
Questo lavoro coi non abbiamo cercato di passar l'altro io mi ricordo di un lungo discorso riguardo fatto proprio con l'amico Gamaleri molti mesi or sono
E il certamente nonché il lavoro fatto in RAI il lavoro di cui il recupero della propria testimonianza si debba all'impegno personale di qualche consigliere d'amministrazione nemmeno due e nemmeno dei presidenti per carità
Però evidentemente c'è stata questa attenzione
Io credo che questo mutamento di atteggiamento perché quando ci si incontra quando si vuol modificare una situazione che è spiacevole o che non è soddisfacente
Bisogna c'è poco da fare bisogna fare una convergenza le convergenze si fanno meglio quando ci si muove tutti e due
Noi studiosi con noi
Uso un altro aggettivo sostantivato che non mi piace troppo intellettuali spesso siamo prevenuti nei confronti dei comunicatori
Siamo prevenuti non li conosciamo abbastanza per carità ed è tutto reciproco e lo so bene lo so benissimo ne ho avuto il mio continua esperienza però è e ognuno deve fare il suo mestiere e cerca di medicare
Le proprie infermità e di rimettere una segno positivo alle proprie mancanze
E noi siamo i primi in questo senso a doversi corre cioè io ho notato come in realtà si può far molto proprio cercando di appropriarsi il più possibile del linguaggio della dell'altro e capire capendo le ragioni intime linguaggio dell'alto il fondo noi come insegnanti dobbiamo a nostra volta essere comunicatori Zaccaria
Lo ha detto molto bene l'ho detto perché anche per esperienza personale siamo colleghi non si fa lezione allo stesso modo a tre persone a trenta trecento e tre mila e tanto meno se di lezione si deve parlare non si comunità
Lo stesso tipo di sapere quando poi ce ne sono a a sentirci a vederci milioni bisogna evidentemente cambiare tecnica ma le tecniche le tecniche sono le CP ente su cui viaggia la sostanza la sostanza è questa
Il problema di che cosa sia la cultura l'ha già ma ne abbiamo parlato un po'tutti io non agì non Hazzard ero teorie generali al riguardo però io credo che fondamentalmente la cultura sia appunto cerco di riassumere dal mio punto di vista quanto ha detto anche Zaccaria
Anzitutto una razionalizzazione della memoria
La memoria è un continuum mamma come sapete se ci affidiamo sopra la memoria non serviva a nessuno a parte nessuno Dinoi
Anche IMI in meglio dotarsi fra noi anche fisiologicamente sarebbe in grado di raccontarci per filo e per segno cosa ha fatto quattro giorni fa forse cosa ha fatto stamattina ma
Probabilmente investirebbe qualche cosa mi schiero ebbe qualcos'altro questa questa è la nostra realtà così come la nostra realtà per esempio familiare che i nostri ricordi non vanno al di là della terza generazione
A questo evidentemente supplisce a vari livelli la storia
Ed agli obelischi egiziani fino alle memorie che tutti noi segniamo che molti di noi fare nono sui viario sotto forma di agende eccetera
La storia vuol dir questo quindi cercare di dare un ordine alla memoria di dare un senso alla memoria storia evidentemente anche manipolazione in questo senso la cultura occorre continuamente il rischio della manipolazione si deve riscrivere di continuo si dà l'idea di vedere di continuo senza bisogno che questo sia sospettabile di revisionismo
Cultura e in fondo capacità di rimettersi in gioco quindi per fare cultura c'è bisogno senza dubbio di erudizione stabile c'è bisogno soprattutto di informazione ma soprattutto c'è bisogno di avvertire il proprio tempo
Sentire il proprio tempo proiettato nel futuro quanto quanto di sale futuro coi ci sarà individualmente consentito di vivere di provare eccetera è un altro problema eminentemente quando si fa cultura si trova anche con chiarezza si tocca con mano il senso della socialità della cultura la cultura è per definizione un atto sociale
Un atto comunitario bene ricordarselo in questo momento in cui siamo tutti presi pare tutto l'Occidente preso da quest'orgia di individualismo e di neo liberismo i di varia natura bisogna ricordare il carattere sociale fondamentalmente della comunicazione
E della comunicazione in quanto cultura e questa è la grande lezione che ci viene dall'approccio su quei livelli è chiaro che voci come quelle di Zanzotto voci come come come quelle di Longhi o come quelle di tanti altri che sono qui dentro le sentiamo sempre con venerazione con piacere ma non si tratta soltanto di ascoltare il passato magari in in atteggiamento reverenziale punto e basta si sente si si tratta di capire in che senso
In che fino a che punto in che modo il passato CE ci è utile è parte è parte di noi
E attraverso la comunicazione si comunicano evidentemente anche valori culturali essi colgono meglio si approfondiscono meglio questi valori culturali concludo con una piccola cosa mi viene suggerita dal fatto che mi sta davanti Sandro Vannucci
Sandro Vannucci qualche mese fa
Fece una serie di cose per cui costrinse anni ha un amichevolmente ci provò anche con mezzi sarebbe anche riuscito solo del poi i giorni non non non non non ci consentivano di farlo perché avevamo impegni divergenti
Ha costretto una quantità di illustri professori universitari anche qualche mio amico e collega medievista per esempio a mettersi in costume
Costume fra l'altro anche dal punto di vista filologico abbastanza approssimativo e a fare certe cose a parlare di vita quotidiana e Medio Evo parla di quello che si mangiava
Con la necessaria approssimatività
Perché quando si fa uno spettacolo non si fa un seminario di filologia evidentemente e lo sappiamo bene però
Quel tentativo lui come tanti altri che si fanno continuamente
E vanno nella direzione a cui noi italiani stiamo arrivando e ormai ci stiamo arrivando
Con sufficiente chiarezza e out capacità di autocontrollo siamo un buon punto ma i francesi gli inglesi gli stessi americani per esempio ci sono arrivati molto meno molto prima di noi
La cultura italiana era vittima e qui anche molti grandi maestri del passato alle loro responsabilità di una direi la società italiana era vittima di una schizofrenia
Sulla fuori sulla base della quale schizofrenia i docenti universitari gli uomini di cultura eccetera si parlavano solo fra loro in gran parte lo fanno ancora e gli altri
Quelli che non erano non e non sono universitari che non è non sono uomini di cultura si facevano magari le loro che so io le le loro avventure culturali o para culturale per conto proprio siano ancora oggi anche alla televisione e non solo alla televisione della RAI ma anche altrove in altre in altre televisioni
Si vedono tanti spettacoli di cattiva cultura di cattiva cultura storica per esempio se ancora oggi circolano tanti venditori di fumo
Se ancora oggi circolano tanti
Improvvisarsi studiosi eccetera questo dipende in gran parte non soltanto ma in gran parte perché la nostra corporazione
è ancora e Montanari esso è come si diceva una volta ancora la puzza sotto il naso non ha ancora il coraggio che poi molto spesso è un modo per trarre per mascherare un senso di inferiorità di parlare il linguaggio della gente e di spiegare con linguaggio della gente
Cose anche importanti cose anche serie cose anche difficili se noi abbiamo questo livello pietoso come società civile ce l'abbiamo non solo di culturali
Divulgativa sul piano della storia quello sarebbe poco male ma se noi abbiamo questo livello più esoso di un cultura divulgativa sul piano scientifico per esempio sul piano della medicina sul piano della genetica
Dove siamo ancora come società civile molto più ignoranti
Di quanto non lo siamo sul piano nella storia più o meno chi erano da Ribaldi Napoleone perfino Ranze secondo lo sanno quasi tutti gli italiani ma quando gli parlate di cominciare a parlare di genomi
Di cellule staminali
Di tutte queste cose veramente siamo meno che analfabeti
Però queste cose incidono eccome poi sulla nostra qualità dei cittadini perché poi su queste cose siamo chiamati a decidere queste cosa siamo periodicamente chiamati addirittura votare perché in un modo o nell'altro
Le varie le le varie forze politiche prendono posizione su queste cose
Non so con quanta coscienza ma lo fanno e allora evidentemente la cultura e ciclicamente importante
E il convergere fra la cultura e il
La gestione dei mass media chiamiamolo così è un fatto che oggi è diventato ciclicamente
Assolutamente insostituibile è una funzione di cui oggi non si può più fare a meno ecco perché il lavoro fatto per l'approdo è un lavoro esemplare proprio nel senso etimologico del termine è un esempio di quello che dovremmo fare con Sempre maggior coscienza e frequenza d'ora in poi cambi
Vanno le forme però l'ideale sarebbe riuscire nella società dell'inizio del ventunesimo secolo a ricostituire le condizioni
Di rapporto fra alta cultura
E alta e bella comunicazione che alla fine degli anni quaranta furono messi in piedi e ai siti da una trasmissione come l'approdo questo sarebbe un punto d'arrivo sta oggi giusto
Straordinariamente difficile a conseguire sì ma anche straordinariamente importante come appunto obiettivo però oggi grazie
Grazie al professor cardine della parlavamo di memoria chiedo boria storica Giulio Cattaneo che ha fatto parte di quella squadra vissuto tanti anni in RAI con incarichi di prestigio
A te Giulio la parola per il
L'approdo ideato e redatto data Aniano Serroni critico e storico della letteratura italiana fu la prima trasmissione culturale radiofonica dell'immediato dopoguerra
Rinnovata dopo quattro anni con l'arrivo dello scrittore Giovanni Battista angioletti a capo della redazione culturale del giornale radio
Diretto allora dal buon letterato Antonio Piccone Stella
L'approdo e nuove rubriche come scrittori al microfono precedettero l'avvio del terzo programma con la collaborazione della redazione giornalistica
Il maggiore tentativo di diffondere la cultura italiana al di fuori del fortilizio universitario e delle riviste specializzate indirizzando la do un pubblico incorra incomparabilmente più largo
All'approdo radiofonico
Curato in seguito dal poeta Carlo Betocchi segui la pubblicazione con lo stesso titolo di una delle migliori riviste italiane dirette le arti diventata più tardi l'Approdo letterario
La divulgazione della cultura alla radio incontrava non poche difficoltà soprattutto per la sentenza dei collaboratori a fornire testi che avrebbero trovato la collocazione più adatta in riviste o in libri
Di qui la discussione protratta per anni sul linguaggio radiofonico un problema che sembrava indissolubile al tempo dei cosiddetti parlarti culturali
Che parlati propriamente non erano ma scritti comprese a interviste
Vuol dire che mi scoppia zero scrisse Luigi Russo rispondendo a una lettera di invito a preparare una conversazione su un viaggio elettorale di De Santis
In quel periodo fu pubblicato anonimo l'opuscolo di Carlo Emilio Gadda norme per la redazione di un testo radiofonico che unito a lettere contratto spedite ai collaboratori
Provocò qualche reazione sdegnata in professori universitari che si sentirono offesi all'idea di dover apprendere una lezione di stile
Ma nonostante le esortazioni alla comprensibilità e alla scioltezza restava il divario fra i programmi culturali un po'rigidi egli agili servizi giornalistici
Il terzo approdo fu quello televisivo promosso da leone Piccioni saggista e critico letterario convivi interessi per la musica le arti figurative e il mondo dello spettacolo
L'approdo televisivo rappresento un deciso mutamento nel modo di proporre la cultura al pubblico della RAI
La televisione impose una immissione di lingua parlata che animo il dibattito letterario coi cosiddetti tiri incrociati due intervistatori alle prese con un protagonista davanti alla telecamera e altri espedienti
Non più letture che alla lunga faticavano gli ascoltatori ma improvvisazioni di autori che conosciuti da poco soltanto attraverso da pochi soltanto attraverso le loro opere e ignorati dai più
Si presentavano come personaggi dai tratti inconfondibili a cominciare da Ungaretti che trasmetteva immediatamente la sua carica di simpatia e di astrazione restava certo qualcosa da modificare
Come all'inizio le presentazioni di avvenimenti artistici imparate a memoria dalla brava attrice Mondardini impensabili nella televisione di oggi per la loro lunghezza
Ma nel complesso l'approdo aveva un movimento mai esistito prima in momenti in programmi culturali della RAI
L'esperienza televisiva fu ricca di suggerimenti e influì anche decisamente sulla cultura al microfono
Quando Piccioni ritorno alla radio con l'intenzione di rinnovare radicalmente la radiofonia portò assoluzione il vecchio problema del linguaggio radiofonico con ricorso alla lingua parlata
Le trasmissioni indiretta e la partecipazione telefonica degli ascoltatori
Infrangendo il dominio fino ad allora quasi esclusivo della pagina scritta
Con l'approdo televisivo si registrò il periodo di massima convergenza fra più fra il più diffuso mezzo di comunicazione di massa
La letteratura e le arti quando esisteva una società letteraria ed erano ancora attivi gli scrittori nati alla fine dell'Ottocento da Bacchelli a Garda Montale e pienamente a formarsi dopo soldati e Moravia i poeti narratori della generazione di mezzo
Come Bassani Bertolucci Caproni Cassola fino ai più giovani Zanzotto par Prato Pasolini la Capria Volponi Parise per citarne solo alcune la partecipazione del mondo letterario artistico fu larghissima con interesse anche entusiasmo inclusi i più anziani come Ungaretti di cui resta memorabile l'incontro con il grande pittore informale diciamo Fautrier
Interventi vivaci della Aldini
L'approdo televisivo segui le varie fasi della narrativa della poesia e della saggistica dagli anni sessanta ai primi settanta e fu quindi prevalentemente rivolto alle vicende contemporanee mentre alla rivista stampata raccolse anche saggi su classici con ricognizioni nell'antica letteratura e arte italiana
Alternando pagine critica propose al liriche non meno di paragone di Roberto Longhi presente anche nell'approdo
Io sono stato testimone soltanto dei primi tre anni
Con la di due con la direzione di Piccioni è uno con quella di Bertolucci poeta vero ricco di interessi e di curiosità estremamente rari esperto d'arte oltre che di letteratura da buon allievo del grande Longhi
Furono anni Allegri
O almeno divertenti nell'approdo fu studio televisivo luogo di discussione animata e anche sotto con l'Aldini sofisti che te credi che vi arrivava con acconciature vistose parrucche sempre più alte e lunghi manti Scarlatti
Portandosi dietro un cagnolino che una volta Tosato sarebbe stato difficile reperire
A Firenze è nato l'approdo e a Firenze si svolgevano le riunioni del comitato di direzione
E nella stessa città giustamente la Direzione Teche della RAI ha organizzato nel novembre del novantanove il convegno proteso verso il nuovo millennio
Dal quale è derivato il libero a cura di Angelo Sferrazza e Fabrizio Visconti memoria cultura per il due mila gli anni dell'approdo
Oggi presentato
Un pezzo di novecento scritto parlato visivo una cassa di risonanza della letteratura e arte italiana e di un trentennio nella seconda metà del secolo appena trascorso
A Mila evolvente ricostruito e conservato per quelli che verranno
Grazie a zero Cattaneo che era ricostruito una serie di elementi di storia
Effettivamente molti ricordavano i cappellini i resti dell'Aldini e il suo modo di di condurre percezioni e tra un attimo giorni Pavia spetti DT valutazione di questo di questo provocando la parola al professor Mario Morcellini
Io ho un punto di vista un po'più perplesso più penso solo sulla operazione di cui stiamo parlando questo non significa ovviamente che hanno la considero un'operazione di grandissima dignità e rilievo
Socioculturale quindi ante Porro anzitutto i due-tre elementi su cui
Non solo sono entusiasta di stare a discutere di un libro di questo genere ma lo considerò una delle forme della lavoro intellettuale della modernità la prima che libro mi sembra avere un taglio devo dire che già le sintesi che ne sono state fatte ci portano molto avanti quindi sarò rapido di tipo non encomiastico non celebrativo non c'è nessuna indulgenza eccessiva che vada a sopravvalutare il senso di quell'esperienza
I quindi libro funziona anche se
Tutta l'impresa sotto il congegno argomentativo sembra costruire
Le condizioni di valore di quell'impresa culturale che impresa culturale non è stata perché è stata come io cercherò di dimostrare seppur brevemente essenzialmente nobile artigianato cultura
Il secondo elemento straordinario che mi sembra di vedere in questo tipo di lavoro che ripeto considero il modo d'essere di un lavoro in cui
Studiosi di comunicazione operatori culturali ricercatori si integrano continuamente senza pretese di verità
Il lavoro del
Teche Rai qui siamo di fronte proprio un tipico lavoro che un'ora il motivo profondo di esistenza
Dio di un Tesauro su come questo che non deve essere ovviamente solo magazzino che non deve essere un museo come è stata a lungo la cultura nei mezzi di comunicazione i e che quindi deve essere un punto di incontro paritario tra ricercatori università studiosi di storia studiosi della funzione sociale dei mezzi di comunicazione in qui mi ricollego strettamente è uno dei passaggi che condivido dall'intervento di Cardini
Detto queste due cose io dico con nettezza che escludo che da qui possa arrivare si possa arrivare alla conclusione che sarebbe tom misticamente ingiustificabile che l'approdo è stato un un punto esemplare un modo corretto storicamente convincente di costruire un rapporto convincente ancora una volta tra cultura e mezzi di comunicazione al contrario di quello che ho sentito in uno dei primissimi interventi a me sembra che la Proto sia
La prova più nobile più generosa più straordinaria e ovviamente quella che più suggestione A uno con la mia formazione culturale quindi sto cercando di fare uno sforzo di superamento dei miei limiti culturali ma di un di un matrimonio che è sempre mancato tra culture e mezzi di comunicazione c'è stato casomai
E quello di cui stiamo parlando è stato un fidanzamento una passione e quindi ancora una volta generosa ma nulla che faccia pensare all'istituzione cioè nulla che faccia pensare che operazione di quel genere di cui ripeto l'approdo è stato probabilmente il punto più elevato e lungimirante anche in termini di generosità storica
Non non sono riusciti a costruire un diverso rapporto tra cultura e mezzi di comunicazione soprattutto sono stati vittime di una serie di fraintendimenti radicali della funzione delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione
Dovrei argomentare lungo una frase così sbrigativa io invece ho pochissimo tempo quindi mi limito a fare un po'di osservazioni che ci conducono al problema di oggi e cioè a leggere quale i i vincoli e limiti di questa specie di bolla comunicazionale nella quale tutti quanti siamo immersi primo
Pur essendo un prodotto culturale altissimo e tra l'altro anche singolarmente multimediale ante-litteram
Questo tipo di progettualità culturale rappresenta a mio giudizio un equivoco dal punto di vista del concetto di promozione culturale e non è un equivoco facile da risolvere perché dire bruscamente che si tratta di un equivoco significa pensare che ha una ricetta alternativa e non ce l'ho ma sono sicuro
Che la promozione culturale che punta sul dislivello e cioè che pensa di annullare con la generosità dell'annuncio dell'importanza della cultura non altrimenti argomentato
Motivi di elevazione sociale di persone troppo distanti dal punto di vista delle opportunità culturali rispetto allo status di chi emette messaggi di questo genere e secondo me un una promozione socioculturale inefficace
Altamente gratificante per chi la propone ma non è in grado di dimostrare che nella società italiana
Programmi di questo genere sono riusciti effettivamente a modificare le condizioni di valori d'uso di valore sociale della cultura collettivamente condivise dalla cultura del testo della cultura nobile della cultura eccellente anzi a mio giudizio iniziative di questo genere hanno storicamente provano due difficoltà
Di di interpretazione la prima e che forse in quel momento si è più solidi ficcata una distanza culturale uso deliberatamente il titolo di un libro mi pare di Aiello di Golino
Di Aiello distanza culturale tra appunto chi ha chissà e chi possiede culture e chi invece e alla rincorsa ma spesso neanche senza fare qualcosa per rincorrere una meta
Di promozione e invece la cultura di massa e quindi un fraintendimento radicale delle tecnologie quindi un fraintendimento radicale di quello che è la funzione dei mezzi di comunicazione che dovrebbe essere quella di attenuare le differenze di distribuire di più la la visione del mondo la la sensazione di vivere con il tempo l'autorizzazione dei soggetti sociali ecco questa sarebbe la definizione di cultura che io propongo di aggiungere quello che ho ascoltato finora secondo elemento storico critico se questa fosse stata un'impresa capace di sciogliere le difficoltà della partecipazione culturali in Italia in un paese in cui il numero dei laureati era impressionante dobbiamo ricordarli perché questi sono i termini reali della situazione in nessun Paese
La cultura è costruita dei media la cultura nei paesi moderni e costruita dall'accesso al tu a titoli di studio formale cioè dalla presa di possesso dei codici
Alfabetico gravi sì e da una certa qualità dei mezzi di comunicazione pensare che l'una cosa vuol possa avvenire senza all'altra è un disegno illuministica cioè noi sappiamo che questo atto comportato invece una divaricazione crescente del mercato culturale di massa in Italia il secondo elemento che una concezione di palinsesti così illuminata oggi sembrerebbe così all'avanguardia dico io così troppo non un passo avanti alla società ma troppi passi avanti rispetto alla società
Altre ha finito per costruire le condizioni di successo di un altro modello di televisione un modello di largo consumo un modello nettamente commercializzato e quindi costruendo paradossalmente le condizioni per la propria inefficacia invece di
Provo promuovere
Allargamento avvicinamento di sempre più soggetti alla sfera della cultura della partecipazione ha finito per costruire l'alterità di due modelli comunicativi che sono uno dei problemi di questa società non sto dicendo ovviamente che sono in contro il mercato televisivo ma dico che un mercato televisivo che ha costruito la propria qualità di differenziazione la propria polarità tra un modello dell'impegno della cultura da un lato e un modello dell'evasione e dell'intrattenimento dall'altro certo non ha fatto fare un passo avanti alla società italiana
Qui arrivo nettamente alle contraddizioni di oggi e con questo chiudo perché sono queste che poi ci consentono di dare una valutazione storicamente corretta e avanzata di un progetto come quello dell'approdo e anche della sua possibilità di rilanciarlo oggi in condizioni che adesso sarebbero più compatibili quindi contrariamente al dibattito che mi ha preceduto io comincio a pensare argomento che un po'di motivi per rilanciare oggi un'impresa di questo genere ci sarebbero per esempio alla grande esplosione della scolarizzazione dell'alla fine degli anni Novanta
I tre nodi che vedono lo sviluppo culturale italiano che voi mi scuserete se li afferma in tempi in termini così bruschi sono cioè quelli che noi chiamiamo la bulla della comunicazione fatto per la comunicazione Italia
Invece che essere una risorsa che da soddisfazione ai bisogni di partecipazione di solidarietà di socialità dei degli esseri umani
Finisce per essere una bolla prevalentemente espressiva sono li riassume in tre punti schematicamente rilascia al dibattito anzitutto il nostro Paese più che in altri soffre di una radicalismo di scontri sulla comunicazione di un doppio come Nismo dall'altro quelli che pensano che solo i contenuti e la qualità hanno ragione di esistere nel mercato culturale e è un modello che viene da lontano
Dall'altro quelli che invece pensano che l'audience la piaggeria nei confronti del pubblica sia l'unico metro di misura della comunicazione della sua validità del suo valore sono due visioni
Non solo esilaranti e caricaturali ma il fatto stesso che esistano impone
Crea le condizioni della nostra minorità della minorità del nostro dibattito e lì che appunto finiamo per dividerci invece che tra apocalittici e integrati invece che essere tutti impegnati sulla qualità della comunicazione seconda contraddizione
In Italia è più che altrove torno a dirlo perché questo è il nodo che nel libro a mio giudizio emerge anche con maggiore efficacia
Si svolge questa dinamica di una cultura dei media che sia fare afferma con straordinaria velocità
E che ha avuto un potere di penetrazione che nei termini che ha avuto in Italia non ha avuto in nessun Paese europeo ma in presenza di una capacità culturale dei soggetti sociali e quindi di competenze all'uso dei media assai problematiche e assai marginali quindi un contraddizione culturale drammatica tra mezzi di comunicazione e moderni e soggetti sociali che non avevano gli altri Fabretti
I poteri al vedico grafici che in genere danno le condizioni al soggetto di poter intervenire su una sfera della cultura e quindi diretta si determina le condizioni della cultura come dominazione dei soggetti sociali invece che come ampliamento e allargamento della loro vita e della loro spiritualità
Terzo elemento anche qui vedo quindi un nodo
Dall'esperienza culturale dell'approdo la nostra società e la società in cui tutte le funzioni di intermediazione quelle degli intellettuali quelle dei professori universitari quelli di tutti i magistrati ricche
Nella società del passato si incaricavano di essere il relais della professor dalla struttura socio culturale sono in crisi e sono alla prova questo significa ancora una volta quindi che gli intellettuali che anche gli intellettuali della comunicazione non hanno saputo fino in fondo capire che il posto che loro hanno nella modernità e quello di mediare i cambiamenti di stare non troppi passi avanti rispetto al cambiamento sociale ma di saperle diluirà e spezzettare la società qui nasce un problema serio degli intellettuali italiani che io quindi
Anzi
A debito anche a me stesso non sto sto parlando anch'dette fabula narrato
E ritengo che su questi punti occorra fare un'analisi che vada anche a ricostruire le nuove condizioni di efficacia e di capacità di intervento degli intellettuali della cultura nella nostra società vi ringrazio grazie al professor
Morselli me una serie di punto osservazioni sentiamo perché dopo Brasile ci sia una specie di risposta dopo da parte del professor Paolo Marassi mi presero la facoltà di lettere di Firenze che con quale appunto l'aveva lavorato per recupera tanto
Prego
Sì io dato che
Allora si avvicina pericolosamente a quello che di possiamo far fare il Zuccoli perché poi c'è un buffet come un simposio finora penso che voce un volevo signori anche perché è stato detto molto da un punto di vista interno speciale specialistico del convegno io
Parlo dell'osservazione un pochino più generale forza in compagine richiede Amman che mi stanno molto a cuore come preside di una facoltà e vorrei accennare a quello che il convegno approdo ha significato per la facoltà di lettere di Firenze
Vorrei dire a mano che ce ne importa della facoltà di lettere di Firenze niente però questo può essere assunto come paradigma generale per questo che ve lo dico in fondo la facoltà di lettere di Firenze
è una delle più importanti e facoltà di lettere d'Italia e quindi quello che succede lì può essere interessante da un punto di vista generale solo per questo che ve lo dico
Ecco cosa è successo Firenze era la favola delle tre differenze è una facoltà del tuttora una facoltà ampiamente impostata su una tradizione filologica molto forte credo che a cavallo fra gli anni sessanta e settanta forse fu era forse la migliore delle facoltà di lettere d'Italia o comunque le ho fra le primissime ora è sempre fra le prime d'Italia da questo punto di vista diciamo tradizionalisti con una grande filosofia classica basti pensare che gli anni cinquanta famoso Giorgio Pasquale insegnava lettere poi morto è anche entrato mobili distico
Io non c'ero entrava e l'arredo studente di lettere ne hanno cinquanta
Poi l'italianistica voglio dire c'era Momigliano coi Walter Binni suoi Lanfranco Caretti la filosofia con Eugenio gara la filologia romanza con con Gianfranco Contini
Alla Grottola gira con Giacomo Devoto e così via Amendola grande facoltà di impronta tradizionalisti Ca'e filologica
Su questa facoltà è intervenuto non solo lui naturalmente non voglio drammatizzare eccessivamente l'avvenimento ma è intervenuto il convegno
L'approdo che cosa ha significato a questo apparentemente non tanto solo monete sono convegno interessante a cui erogano partirà partecipato
Soprattutto il Dipartimento di Italianistica
Ma
Questo avvenimento ha messo in moto una serie di meccanismi sul momento poco avvertiti a cominciare forse anche da me ma meccanismi inusitati Peri
Per i docenti della facoltà di lettere intanto il fatto stesso di venire a parlare di parlare di dando dico di contrattare ma di discutere di organizzare un convenienze ma la RAI la televisione cosa che non era mai successa
Organizzare questo convegno mettere in contatto le persone che lo promuovevano il la direzione fiorentina
Della RAI che poi si è dimostrata molto attiva anche nel promuovere altre iniziative in promuovere accordi generale con la facoltà e il collega alla mi fognari e così via
Il fatto stesso di entrare in contatto con questo entità prima sconosciuta per la facoltà ha significato moltissimo devo dire
Per me personalmente che mi son trovato anche a essere guardato un po'con sospetto dai colleghi c'è una chi è questo bensì del fast cose strane in questi della RAI
Ma pian piano anche dei colleghi basti pensare che il Dipartimento di Italianistica che inizialmente era abbastanza sospettoso ma non in senso negativo ma non sapeva che cosa succedesse ha trovato il modo di dare almeno mi mi sembra una decina di tesi di laurea su questo materiale approdo concernente l'italianistica
Quindi questa ha già significato sul piano pratico uno un impatto prima assolutamente
Scopo
Ci sono state proposte ulteriori naturalmente di continuare questa questa dunque questo studio sui materiali anche da un punto di vista linguistico da un punto di vista del gestore del teatro da un po'onda vari punti di vista e c'è stata poi la firma di una convenzione fra alla radio la serie defilato dalla RAI attraverso la sua serie di Firenze ma la convenzione generale e l'università di Firenze cosa che a quanto mi risulta è unica per ora in Italia
E quindi anche questa è stata una grande novità per la mia facoltà c'è poi euro la prospettiva di poter
Collaborare sul piano degli Studi Mediterranei a vari livelli
E anche questo devo dire io lo so perché le ho vissute dall'interno queste cose come preside con tutte le commissioni per la didattica che hanno elaborato e stava lavorando tuttora
Anche questo nello sfondo ha incoraggiato alcuni progetti della facoltà di lettere progetti di lauree triennali e di lauree specialistiche noi abbiamo una laurea
Triennale quella della nuova struttura universitaria appunto in uno studio e qui studi lingue e culture del Mediterraneo
Ancorata nel in quello che prima era il vecchio corso di laurea in storia e abbiamo una laurea specialistica quinquennale sempre in un ingorgo con un ma titolatura un po'diverso ha sempre lingue culture del Mediterraneo
L'aver Petru specialistica e quindi quinquennale per il Mediterraneo noi abbiamo tutte le lingue del Mediterraneo eccettuato quello là l'albanese ma lo lo metteremo fino dall'anno prossimo abbiamo molto materiale
Albanesi merenda nella provincia di Firenze e
Ecco che cosa ecco tutti questi progetti di laurea triennale e biennale sul Mediterraneo che sto facendo l'esempio ma ce ne sono altri sono state anche in quella non soltanto ma anche incoraggiata da questo contatto con la RAI con questa possibilità di sviluppare
Certi settori e certi
Filoni di studio ora non voglio dire che la facoltà di pirateria di Firenze ripeto presa come paradigma di qualunque altra facoltà italiana debba le sue grandi novità attuali molto che recuperano la vecchia filologia ma che aggiungono tantissimo in più rispetto a destra siano dovute soltanto a questo contatto con la RAI a questo inizio
Che è stato il progetto approvato ma certamente in maniera palese o in maniera inconscio da parte dei suoi dai membri di questa proposta questo ha voluto tantissimo tant'è vero che la facoltà di lettere di Firenze ripeto ancora una volta come paradigma generale ha varato ben sedici lauree triennali
Cioè di primo livello e facendo un po'di scandalo nel Senato accademico fiorentino diceva come ce l'avete così tante
Ma siete sicuri aveva detto no ma noi abbiamo le le le le le variamo semplicemente in in funzione della forse che già abbiamo e alcune come quella innestate delle donne per esempio ce l'hanno un po'frustrata in Senato Accademico salvo interessarsene immediatamente dopo che L'Espresso
Aveva dimostrato interesse per questo Progetto fiorentino di laurea triennale in strada delle donne da tenere in un anno prossimo
E ventotto scusate questi tecnicismi un pochino da preside ma un povero è un po'il mio mestiere quindi bisogna e ventotto laurei di secondo livello cioè specialistico tra cui appunto queste lauree in storie e culture del Mediterraneo traduzione
I interculturalità e così via ecco questo enorme cambiamento che aggiunge la vecchia tradizione filologica puro moltissimi elementi di novità sul piano della comunicazione abbiamo naturalmente
Una laurea triennale cioè di primo livello in scienze della comunicazione
Abbiamo naturalmente altre cose che qui interessano Marino ma lauree triennali in cui problema costume moda e così via
Ecco tutte queste novità che a Firenze si aggiungono alle vecchie tradizione che rimane intatta sono dovute in buona parte anche se non totalmente a questo contatto con la
Radio e televisione
Che c'è stato e che soprattutto
Sta sviluppandosi in una serie di iniziative in cui abbiamo discusso anche stamani come alcuni esponenti quindi ecco voglio dire da un punto di vista diciamo forse un po'meschino di quello pressoché di una facoltà di buon livello di una protesta per il tradizionale tela di buon livello un contatto con questo mi è parso quanto di più di Dini ficcante si potesse immaginaria per questo io credo che questo aspetto sia stato è estremamente positivo anche senza entrare nel merito della del lavoro fatto per l'approdo e che i anche nella misura in cui si sta sviluppando ripeto in tutta una serie di iniziative
Che di cui stiamo cominciando ora porre le basi che essi svilupperanno in futuro quindi debbo dire da un punto di vista della mia Facoltà questo è stato quanto di più positivo di più e di più stimolante tanto per usare una parola
Che egli anzi è stata un pochino stigmatizzata non ricorda chi si potesse immaginare
Ecco quindi questo
Tenevo a precisarlo da un ponte
Grazie al mia forma grazioso sono Marassi nere sembra che il punto org valori provocazione di eredità contemporaneamente da parte di questa approdo del quindi ancora vivo professor Andrea Molinari
Alle conclusioni vuole ulteriori provocazioni e ovviamente ma dunque
Conclusioni nota perché mi pare che il termine sia un po'troppo grosso per potere farlo a farlo anche rapidamente anche perché in Effetti il professor Morcellini ha buttato lì sul piatto
Tutta una serie di elementi che mi trovai in parte d'accordo che in parte no
Ma che comunque sono tutti elementi che potrebbero suscitare una discussione che va avanti credo fino a domattina anzi come ebbe a che fare la però purtroppo
Questa non è più ormai la sede adatta a tasso
Che siamo intorno all'una
Quindi voglio dire
Non conclusioni perché non non non è possibile io direi e anzi più rapidamente
Possibile si tratti di dare alcuni alcuni elementi su quello che è stato e che è ancora il lavoro sul Progetto approdò che non è concluso anche se un bel pezzo avanti come si direbbe a Firenze
E che però non è concluso prima però volevo precisare una cosa mi dispiace il Presidente si è andato via adesso
Però tanto ci rivedremo a Firenze questo è un dibattito fra me e il luglio e non solo fra me e lui che dura dei tempi del convegno il presidente ha ribadito una serie di sue convinzioni
è che mi trovano anche lì qualcosa d'accordo sono son su qualcosa sono d'accordo con il presidente su alcune altre cose non sono d'accordo soprattutto per un elemento intanto per cominciare il convegno non voleva essere un convegno di contrapposizione
Fra studiosi della letteratura umanisti storici e quant'altro e studiosi della comunicazione
Il convegno aveva invece è proprio partendo dall'esperienza dell'approvato
Che è stata la prima
Ad avere un rapporto con le università di Firenze con le università diciamo generale in quanto l'istituto istituzione più che l'istituto e la Rai
Che è un'altra istituzione e che la più grande istituzione culturale del nostro Paese
E su questo non ci piove
Ma e dico è stata la prima volta
Attraverso le Teche RAI e quindi il patrimonio di un di di una struttura come quei chi fa televisione che fare radio ad altissimo livello come la RAI entrava in contatto con un universo accademico
Assolutamente diverso e tutto sommato
Due universi che si erano incontrati perché si erano incontrati anche nell'approdo non entro Morcellini sul merito entro semplicemente su un diciamo il dato o oggettivo
E che poi si erano persi nel corso del tempo
Quindi non era un convegno fatto per ora mettiamo lì sul ring e vediamo chi casca per primo a terra
Il tutto Sferrazza detto è finita zero a zero forse finita uno a uno
Quindi addormentato come tappeto spesso purtroppo ahimè succede con i convegni culturali universitari è stato un come molto piccolo
Ma anche queste opere o un elemento di partenza e non certo di arrivo per cui tutta una serie di elementi che mi pare Mocellin abbia anche rilevato
A l'uomo tutto sommato ancora di essere approfonditi di essere discussi però priva di abbiamo cominciato a farlo
Tutto sommato non dico e siamo stati i primi però il fatto di aver cominciato a lavorare sul materiale della proprio nel suo questo felice incontro fra fraintesi
E università di Firenze arricchito da una parte da RAI Teche con l'apporto che c'è ci sarà c'è stato del il dei laureandi dei ricercatori che lavorano a questa cosa perché poi il questo patrimonio si messo a disposizione
Chi
Finora non ha potuto averlo a disposizione perché se ne stava alla sede RAI di Firenze e per anni ha dormito il sonno del giusto
Dall'altra l'università che entra in contatto con chi
Ha
I le medium per poter diffondere
Per poter ridare questo tipo di materiale
Anche in Coppa continua ANA Morcellini a non dire deve da c'è una definizione che che mi trova d'accordo perché quando tu parli di grande artigianato culturale su questo sono d'accordo va approfondito spero che lo faremo
Però c'è un altro aspetto il presidente quando diceva queste cose relativamente a una contrapposizione che secondo me non non c'è non l'ho vista ci sono state le discussioni tra l'altro un'altra cosa
Quando diceva che inconcepibile sarebbe inconcepibile un approdo oggi ma eccetto sarebbe inconcepibile cucine dice forse era inconcepibile per fino al dove in questi termini e può darsi che abbia ragione oggi sicuramente no e soprattutto in quel tipo in quel modo
Secondo quel modello di comunicazione per carità è ovvio che altrimenti senno
Quello che la storia anche la memoria storica diventa un concetto del tutto astratto e qui abbiamo il professor Cardini che qui apposta invece per ricordare che così non è però c'è un altro elemento
Il Presidente si riferisce
A dei modelli di comunicazione sono squisitamente televisivi è vero anche l'ha approvato fu televisioni
Io però personalmente sono di quelli fra quelli non so quanti siamo forse Foti
Che sostiene che la televisione l'approdo televisivo
Full a braccio della morte
Verrà approvato che a un'altra si missione nata come era radio e in questo senso se poi fosse giusto il nonno e cioè che abbia poi avuto quello che si proponeva Sironi che se un non me anche parlandoci lo conoscevo insomma il suo le sue intenzioni sono queste il proprio mente Cattaneo ce lo può confermare che erano quelli della DVD Assad della cultura che poi abbia ragione molti ciellini che invece è un'operazione che che si è ritorta contro può darsi anche il resto vive da discutere però l'obiettivo era questo
Verso la radio mi si dirà accerto nel dicembre del quarantacinque quando comincia il primo numero dell'approdo la televisione non cerca è vera anche questo ma bisogna arrivare al sessantadue
Proto diventi anche televisione è allora perché non dobbiamo e non possiamo invece riflette su questo elemento che forse al presidente un posto fuggito nel senso che non c'ha pensato cioè si è buttato diritto sulla televisione dimenticandosi della radio perché invece non cominciare a pensare anche a questo anche perché questo ci obbligherebbe a ripensare al mezzo ore radiofonico in se che ancora secondo me li
è non solo sottovalutato ma anche poco studiato e per fortuna e abbiamo studiosi come il mio amico professor Doni che qui in sala che è uno dei massimi Esperti e studiosi della radiofonia che ha scritto dei testi che cioè però dico rimangono esempi di Stu il nuovo e di lavoro su questo mezzo tutto sommato
La stanza limitati nel nostro Paese e secondo me questo è un errore però e con questo anche
Il naso oggettiva importanza
Perché un'oggettiva importanza
Che voglio dire poi posso essere il giudizio si deve dire che quello dell'approdo e qui si torna diciamo in maniera circolare all'inizio l'importanza
Il recupero di questo
Materiale imponente sono stati documentati trecento copioni da parte di laurea di del dell'Università di Firenze
S'
Non lavorando gli stessi laureandi
A recupera documentazione al recupero di qualcosa come otto mila fra lettere appunti cioè carteggi
è un lavoro molto impegnativo
Moro importante comunque che è stato e viene fatto grazie alla
Porto te ovviamente di Rai Teche ed è la sede di Firenze della RAI e anche grazie poi alla spinta quando ancora RAI Teche non c'era
Del professor Cardini che fu quello che mi disse by e circa l'approdo che ci deve essere e tutti dicevano che non c'era più nulla invece qualcosa Hans dal punto di vista cartaceo almeno c'era Mou molte invece ovviamente delle c'è tutto il televisivo quel che sta qua a Roma
La parte radiofonica purtroppo l'alluvione di Firenze ha spazzato la maggior parte delle bobine salvandole alcuni anche preziose tipo le interviste fatte da Gianna m'
Uscendo
Gran di importanti personaggi culturali scrittore delle per intendersi ci sono quella Vittorini a Moralia
Raccontini eccetera che poi in parte sono state riutilizzate per fare delle trasmissioni radiofoniche che si chiama no che si chiamavano proprio così la propria ritrovato sul radio cioè che forse c'è qui dottor Valzania essere ricorda perché mi pare c'era lui in quel periodo che si occupava di queste cose
Ecco voglio dire io con questo sono andato anche oltre il tempo e meno prefisso però mi pareva che fosse il caso di riprendere un tantino
Il filo del discorso non per chiuderlo e quindi non per fare le conclusioni quanto invece per riaprirlo sulla base dell'importanza del lavoro che Rai Teche fa
GM con l'Università di Firenze anche perché come del resto ha detto il preside quello dell'approdo è stato il primo è sicuramente di grande in
Tra il il il i lavori Progetti collaborazione RAI e università di Firenze
Ma ce ne sono già altri che sono in corso altri ne verranno voglio dire non si tratta di una collaborazione
Squisitamente occasionale perché se no poi del resto tutto sommato se non venissero suggerimenti stimoli eccetera da parte l'università questi non benissimo raccolti e al e ha
Sono oltre a buttare la palla in quell'altro recinto da parte la RAI evidentemente avremmo cominciato un lavoro
Vendo Fitto in maniera limitata o troppo presto fondo non avrebbe non non darebbe o non darà i frutti che invece è possibile cogliere grazie
Se al professore e quindi possiamo trarre una brevissima conclusione così
Che è quella che è l'approdo continua a vivere in qualche maniera cinquecento mila documenti ancora non tutti ritrovati per adesso che ho fatto un convegno un lì pure un cd oggi una presentazione fra un anno potremmo fare un altro convegno qui fra due anni uscirà un altro libro un altro cd quindi l'approdo alla fascia una lunga eredità esulta ancora apre manterrebbe tutto quel dibattito fra l'incontro fra cultura e mass media
Di cui si parla tanto ma la ricetta miracolosa ancora nessuno l'ha trovata grazie a tutti